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Come affrontare la violenza maschile?

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TORINOSCIENZA

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L'emergenza causata dal Covid-19, con le restrizioni imposte agli spostamenti, accanto ai numerosi vantaggi e alle indispensabili misure per fermare la pandemia, ha probabilmente aggravato la dimensione della violenza domestica. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità durante il lockdown la violenza sulle donne è aumentata, eppure sono diminuite sul territorio italiano le denunce. Occorre allora ripensare le politiche locali di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne. Se ne è parlato nel corso di un laboratorio dal titolo «Ripensare l'emergenza. Crisi, pandemia, scenari futuri» in un modulo dedicato allo specifico tema della violenza maschile contro le donne, a cura del gruppo di ricerca Varco e organizzato dal Dipartimento di cultura, politiche e società dell’Università degli studi di Torino. Con il coordinamento di Paola Maria Torrioni dell’Università torinese, si sono confrontati sul tema l’assessore alle pari opportunità del Comune di Torino Marco Giusta e le funzionarie del servizio Politiche sociali della Città metropolitana di Torino, che hanno descritto e analizzato l’efficacia delle attività messe in campo sul territorio metropolitano, a cominciare dalla costituzione del cosiddetto “Tavolo maltrattanti”, che ha rovesciato la prospettiva sulla violenza alle donne provando a intervenire su chi compie la violenza e che rappresenta uno dei pochi casi sul territorio italiano di intervento diretto ai soggetti maschili autori di violenza.

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