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Una scalinata per le vittime della mafia
A Rosta protagonisti i bambini della scuola
Una scalinata della legalità, con i nomi di alcune delle oltre mille vittime italiane della mafia, della ‘ndrangheta, della camorra e della Sacra Corona Unita: l’hanno inaugurata nella sede dell’Istituto scolastico comprensivo di Rosta e Buttigliera Alta i bambini e i ragazzi della scuola, gli amministratori locali dei due Comuni e di quelli vicini, il Vicesindaco metropolitano e il primo cittadino di Rivoli, eletto anch’egli in Consiglio metropolitano nello scorso dicembre. I nomi scritti sugli scalini ricorderanno ogni giorno agli alunni che entrano nelle aule del plesso scolastico di via Bastone il valore della legalità e l’esempio dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rocco Chinnici, del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, dell’agente di Polizia Emanuela Loi, del commissario Boris Giuliano, di don Pino Puglisi, del giornalista e conduttore radiofonico Peppino Impastato, del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, dell’avvocato Giorgio Ambrosoli e della testimone di giustizia Rita Atria.
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Nel trentennale della morte dei giudici Falcone e Borsellino, le amministrazioni comunali e la comunità didattica di Rosta a Buttigliera Alta hanno scelto di ricordare alcune tra le persone il cui comportamento è stato ed è tuttora di esempio per le nuove generazioni. Particolarmente commovente la lettura di brani scritti dalle vittime della mafia ricordate sulla scalinata e di testimonianze del loro coraggio: il coraggio innanzitutto di non chiudere gli occhi davanti all’illegalità e al sopruso eletti a sistema di vita e di relazione tra le persone.