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A Chiaverano sindaci a confronto con il progetto Luigi
Il 26 maggio il Teatro di Chiaverano ha ospitato in presenza un interessante confronto tra sindaci ed amministratori locali dei Comuni di Ivrea, Montalto Dora, Borgofranco, Cascinette d’Ivrea, Chiaverano e Burolo per una prima restituzione dell’attività di indagine fotografica sulla zona dei 5 laghi di Ivrea. Il progetto di Città metropolitana di Torino rientra nell'ambito di Luigi-Linking Urban and Inner Alpine Green Infrastructures finanziato dal programma europeo Interreg Alpine Space. Obiettivo l’esplorazione dei caratteri territoriali, delle potenzialità, delle criticità, delle progettualità e della percezione del territorio dei 5 laghi nella prospettiva di una valorizzazione delle infrastrutture verdi che possono concorrere alla definizione di servizi ecosistemici. Dopo una serie di incontri e racconti, realizzati attraverso una capillare attività di ricerca in ognuno dei Comuni interessati raccogliendo criticità, specificità del territorio e opportunità, gli esperti di Urban Reports hanno realizzato una lettura fotografica del territorio che ha fornito una prima restituzione d’insieme. Ne è emerso un quadro estremamente vario e ricco del capitale naturale e dell’intervento dell’uomo nelle varie epoche storiche. Un percorso non semplice, volto a fare crescere la consapevolezza di quale possa essere la relazione tra una situazione antropica antica e servizi ecosistemici, tra capitale naturale e capitale prodotto in una costante ricerca di equilibrio tra la necessità di preservare il patrimonio naturalistico e quella di adattarlo all’utilizzo dell’uomo in termini di sostenibilità Rischi naturali, utilizzo e preservazione della risorsa idrica, valorizzazione dei sentieri e del patrimonio naturalistico e engastronomico, riconversione e riutilizzo di aree industriali dismesse sono stati solo alcuni dei temi trattati nel lungo dibattito che ha molto insistito sulla necessità di fare sistema, di essere rete, facendo crescere l’immagine del territorio e la sua conoscibilità all’esterno. La chiave di volta potrebbe quindi essere la ricerca di una nuova formula di gestione del territorio attraverso un mix di cultura, turismo e innovazione per aiutare questo bellissimo territorio canavesano a ripartire, andando oltre l’industria.
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Elena Apollonio