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Canavese 2030 territori al futuro

Una vera e propria CanaVision a partire dal brand e dal piano di azione per dotare il Canavese di infrastrutture e per rendere questo territorio una meta turistica riconoscibile ed attrattiva. Ancora troppi italiani non identificano nel Canavese la patria del carnevale di Ivrea o del vino Erbaluce oppure non sanno che è canavesano il versante piemontese del Parco del Gran Paradiso. “Canavese2030” è al lavoro per rimediare: si tratta di un gruppo nato un paio di anni fa e presieduto da Fabrizio Gea, già a capo di Confindustria Canavese. Lunedì 25 luglio nella sede del Lingotto del Politecnico di Torino sono stati illustrati i primi passi, sostenuti da sponsor del calibro di Ativa, Fondazione CRT, Iren, Camera di Commercio di Torino. Gli obiettivi sono decisamente ambiziosi: “Canavese 2030” ha chiesto tra l’altro la realizzazione di una metropolitana leggera Torino-Ivrea per ridurre i tempi degli spostamenti, una “pedemontana dell’acciaio” cioè una superstrada al servizio delle aziende del comparto e il nuovo ponte Preti. La Città metropolitana di Torino, invitata per un saluto istituzionale e per ascoltare il progetto, non è mancata all’appuntamento: il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha ricordato tra l’altro l’impegno del nostro Ente per la variante sulla strada 460 del Gran Paradiso.

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