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Stefano Lo Russo è il nuovo Sindaco metropolitano

Aseguito del ballottaggio delle elezioni comunali svoltosi nel capoluogo domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021, Stefano Lo Russo è diventato anche Sindaco della Città metropolitana di Torino. La legge Delrio del 2014, che ha istituito a partire dal 1° gennaio 2015 le Città metropolitane, prevede che il primo cittadino del capoluogo diventi automaticamente anche Sindaco metropolitano. Stefano Lo Russo, già assessore all’Urbanistica nella Giunta del sindaco Piero Fassino e successivamente capogruppo del Pd nel Consiglio comunale torinese, ha vinto il ballottaggio per la carica di primo cittadino ottenendo il 59,23% dei voti validi, contro 40,77% dello sfidante, l'imprenditore Paolo Damilano sostenuto dal centrodestra. In termini numerici, la differenza tra i due candidati è di oltre 52.500 voti. L’elezione del nuovo Consiglio metropolitano avverrà entro 60 giorni dalla proclamazione del Sindaco: i Consiglieri dei 312 Comuni della Città metropolitana di Torino parteciperanno alle elezioni di secondo grado per rinnovare il Consiglio metropolitano, organo di indirizzo e controllo che adotta, tra l’altro, gli schemi di bilancio da sottoporre al parere della Conferenza metropolitana dei Sindaci. Il Consiglio metropolitano è composto da 18 membri, ai quali va aggiunto il Sindaco e dura in carica 5 anni, in coincidenza con il mandato del primo cittadino del capoluogo. Il Consiglio metropolitano ha una rappresentatività democratica indiretta, ottenuta attraverso elezioni di secondo grado da parte di un corpo elettorale rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica, con un sistema elettorale di tipo plurinominale su liste concorrenti e collegio unico, con possibilità di esprimere fino a una preferenza e riparto proporzionale dei seggi. Così come quello di sindaco metropolitano, anche gli incarichi di consigliere metropolitano per legge sono svolti a titolo gratuito. Michele Fassinotti

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