NOVEMBRE 2011
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POSTE ITALIANE Spedizione in abbonamento postale d.l. 353/2003 (convertito il legge 27 febbraio 2004 n. 46) art. 1 co. 1 – DCB BA
Il Magazine dell’eccellenza pugliese
INTERVISTE A
ZDENEK
ZEMAN
e
GABRIELLA
GENISI
L’evoluzione di
DOLCENERA IL VINO É
NOVELLO
FOCUS
CRISI
FINALMENTE
NEGRAMARO
Natale è alle porte! Fatti un regalo, acquista una inserzione su
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Un numero Speciale con notizie , interviste, eventi, spettacoli, ricette tipiche
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Primo piano La rabbia e l'amore le muse ispiratrici di Dolcenera
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Turismo Ferie invernali? Non c'è solo la neve
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The world
Sviluppo
La Commissaria Lobosco parte dalla Puglia e conquista il mondo
Ranieri: la crisi ha ridotto il turismo d'affari ma per fortuna ci sono i russi
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Comuni
Ambiente
Di nuovo a scuola a 50 anni dal diploma: Generazioni a confronto a Lecce
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Il rischio "trivellazioni" non è ancora scongiurato
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Polignano, restituito al culto il Cappellone di San Vito
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La rivoluzione verde parte dal Sud
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Agroalimentare
Cultura
Foglie ingiallite e vino novello ecco i frutti della vendemmia 28
Scorre sangue pugliese nella storia dell'Unità d'Italia
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San Ferdinando di Puglia celebra la bontà del carciofo
Noi credevamo diventa una mostra
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Anche la Puglia nelle bellezze Unisco d’Italia nelle figurine Panini
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Lettura e sapori di Puglia, un connubio vincente
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L’Africa è dietro l’angolo
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Crisi. E se questa volta buttassimo giù l'euro per davvero?
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Lo stupore creativo di Carlo Vicenti
Spettacoli
Per lanciare la musica pugliese si punta su Medimex 38
Finalmente, i Negramaro Dopo Nichi, Silvio
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Sport Le verità di Zeman
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Puglia in fiera
Anno IV n. 9 Novembre 2011 Periodico free press Registrato c/o Tribunale di Bari al n. 3 dell’1 febbraio 2008 Direttore responsabile Fabio Paparella Collaboratori Antonio Verardi, Osvaldo Negro, Egidio Franco, Vincenzo Madaro, Daniela De sario, Roberto Mastrangelo, Mariangela Sgaramella, Isabella Battista, Giovanni Moebi, Annalisa Tatarella, Enrico Ciccarelli, Ivano Stelluto Immagini Osvaldo Negro (Ricerca immagini) Stock.xchng Le Foto di Dolcenera sono di Mattia Zoppelaro Redazione pif@publimediasud.it Via Abate Giacinto Gimma, 163 I-70122 Bari ----------------------------------------Editore Publimediasud S.r.l. info@publimediasud.it www.publimeidasud.it Pubblicità Publimediasud S.r.l. Responsabile Ufficio Commerciale Maria Carella Graphic Design ed Editing Publimediasud S.r.l. Stampa
Grafica 080 Srl Italy - 70026 Modugno (Ba) Via dei Gladioli 6 -Z.I. ASI Lotto F1/F2 DISTRIBUZIONE Per esporre Pif nel tuo esercizio commerciale telefona al numero 080.521.33.60 oppure scrivi a info@publimediasud.it PUBBLICITA’ Per la tua inserzione pubblicitaria o redazionale telefona al numero 080.521.33.60 oppure scrivi a commerciale@publimediasud.it
di Fabio Paparella
Autunno difficile? trasformiamo la rabbia in energia
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e previsioni non sono rosee... ogni giorno, più che un telegiornale ascoltiamo un bollettino di guerra dove i reduci sono i titoli di Stato e malconcie in infermeria sono le aziende. Probabilmente qualcuno inizia anche a seccarsi a leggere sempre e solo le notizie riguardanti l'instabilità finanziaria ma tanto è quanto ci offre il panorama mondiale. Mettersi la benda e far finta di nulla è un esercitazione quanto meno folle. Ad ogni modo, siccome non abbiamo cambiato la linea editoriale del giornale, Puglia in era e resterà ancora a lungo il magazine che promuove l'eccellenza pugliese, e aggiungerei che inizia anche a far tendenza, la copertina di questo numero la dedichiamo ad un volto di vera eccellenza "made in Puglia", Dolcenera. La cantante salentina, "ci piace", ha una immagine grintosa, fresca, genuina e fa buona musica! Non potevamo non cercarla e provare a farvela conoscere meglio. Manuela Trane, questo il vero nome di Dolcenera, dovrebbe essere un esempio per tanti giovani in questo momento di difficoltà: trasformiamo la rabbia che abbiamo dentro in tanta energia positiva. Cerchiamo con essa di costruire qualcosa per noi e per la nostra Terra. Vai Manu, coninua così, noi continueremo a tenerti d'occhio. I più attenti avranno notato sin dai titoli di copertina che in questo numero, per non farci mancare nulla, abbiamo cercato e intervistao per voi anche Zdenek Zeman. Un'altro personaggio che "ci piace". Certo i due sembrano distanti fra loro anni luce ma ciò che vorremmo raccogliere e chiudere nel nostro personale baule delle esperienze è la fermezza delle idee "zemaniane" e il coraggio di portarle avanti sino in fondo. Grinta, passione, idee brillanti e coraggio sono proprio gli ingredienti di cui la Puglia ha bisogno in un periodo come questo. Noi stiamo racchiudendo tutto nel nostro baule. All'occorrenza ne faremo uso. Fatelo anche voi.
Un’infanzia Senza SOrriSi è Un’infanzia perSa. aDOTTaLO a DiSTanza: ricOMincerà a SOrriDere. L’espressione più naturale per un bambino è il sorriso. Eppure sono milioni in tutto il mondo quelli che non lo fanno a causa di fame, malattie e abbandoni. Grazie all’adozione a distanza gli darai una casa, cibo, istruzione e un’ infanzia serena. Basta meno di un euro al giorno per farlo sorridere nuovamente e per sentirti più vicino a lui. Compila e spedisci subito il coupon qui sotto o visita il sito www.sosvillaggideibambini.it Per ricevere tutte le informazioni sull’adozione a distanza e la foto del bambino che potrai adottare, ritaglia, compila e spedisci in busta chiusa questo coupon oppure invialo via fax al numero 02 56804567. Nome ____________________________ Cognome _________________________________ email ______________________________________ Tel. ____________________________ Indirizzo ___________________________________________________ N.______________ CAP __________ Città ___________________________________________ Prov. ________ Data _______________ Firma (obbligatoria) ________________________________________ 110PGA L’Associazione SOS Villaggi dei Bambini - Onlus garantisce il rispetto delle normative previste dal d.lgs.196/03 in materia di raccolta, trattamento e gestione dei dati personali. Le informazioni raccolte sono registrate, custodite e utilizzate al solo scopo di promuovere l’informazione e la raccolta fondi a favore delle attività dell’Associazione SOS Villaggi dei Bambini - Onlus, associata a SOS Kinderdorf International, delle sue Sezioni Regionali e dei suoi Comitati Locali. In ogni momento sarà possibile chiedere la verifica, la variazione e anche la cancellazione, scrivendo al Responsabile Dati, ufficio di Milano Via Durazzo, 5 - 20134 Milano.
SOS Villaggi dei Bambini Via Durazzo, 5 20134 Milano Tel. 02 55231564 www.sosvillaggideibambini.it adozioniadistanza@sositalia.it
Be’ basta...
Da quanti anni è entrato in vigore l’euro? Tanti ormai, eppure cìè ancora chi ha qualche difficoltà a gestire non solo la moneta corrente in quanto tale, ma anche la semplice parola “euro”. Ed ecco che magicamente la moneta unica, per un magico effetto della lingua dialettale barese, diventa femminile e plurale! Piuttosto che acquistare un cornetto sarebbe il caso di comprare da questi abili pasticcieri-pasticcioni un altrettanto ottimo corso di grammatica!
Basta proprio!
Foto di Puglia
Castel del Monte non avrebbe bisogno di alcuna presentazione... Il Castello di Federico II, costruito nel XIII secolo è stato inserito nell'elenco dei monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1996.
La ricetta del mese
Gelato al carciofo Portare ad ebollizione latte e zucchero di canna. Cuocere i carciofi nella maniera classica (eliminare la parte viola) e tagliargli a fette. Scuotere in carciofi in casseruola e aggiungere il parmigiano; frullare i carciofi e aggiungere farina e zucchero, come stabilizzatore del gelato, frullate l'impasto ottenuto e conservarlo in frizer per almeno due ore. Disporre sul fondo del piatto, fettine di arancia e carote leggermente scottate; aggiungere una foglia di menta sul gelato.
Ingredienti 500 ml di latte 100 gr di parmigiano stagionato 50 gr di zucchero di canna 4 carote 4 tuorli d’uovo 2 carciofi romaneschi 2 5 gr di pectina 5 1 arancia 1 menta fresca
Sfogliando la Puglia Gianna: Lotta di una Donna Con "Gianna" Gero Grassi ha voluto raccontare con gli occhi di una “straniera” nella sua Terlizzi del dopoguerra, le vicende di una città del Mezzogiorno politiche, sociali e familiari, cercando di tratteggiare l’Italia che si evolve e che cambia. E’ il racconto di una donna forte ma non senza paure, che vive con passione e coraggio il suo impegno, nell’ospedale come nella politica, con sullo sfondo una fede mai troppo invadente. Una rilettura del Paese che passa dalla totale povertà ed ignoranza postbellica fino ad essere una delle potenze mondiali, passando attraverso drammi come il terrorismo, la mafia, la corruzione, l’affievolirsi dei valori morali, fino a concludersi con un comizio all’indomani delle elezioni del 1996, tra speranze ed illusioni di un mondo che, in fondo, è rimasto lo stesso, tutto intorno.
"Asian Diary. Storie di Popoli e di individui nei Paesi dove sorge il Sole" di Francesco Tortora
Favole pugliesi Con la prefazione di Raffaele Nigro, le illustrazioni di Clara De Cristo, Silvano Pica e Renata Salvemini, il giornalista Manlio Triggiani ci regala una preziosa raccolta di favole pugliesi, senssanta per la precisione, così come sono sessanta le illustrazioni. La pubblicazione, giunta alla sua terza edizione è stampata dalla Progedit e ripropone frammenti di sapienza popolare per lo più dimenticati o, al limite, sedimentati nel "Dna culturale" di più generazioni grazie agli insegnamenti che hanno riempito il tempo e lo spazio, dove divengono indistinti l'immaginare del bambino e il narrare dell'adulto. Il recupero di storie dimenticate, non è, tuttavia, il solo fine del libro, né il principale. "Favole pugliesi" propone, piuttosto, una originale esperienza di ascolto e di lettura che mette al centro il legame tra la malia del racconto, l'efficacia didascalica della singola parola, la suggestione dell'illustrazione. L'alleanza tra queste tre dimensioni comunicative propone in nuova veste l'antichissimo piacere della scoperta, nella fiaba e nella favola, di tracce delle nostre tradizioni, di credenze, di ritualità antiche, di una saggezza che non c'è più. Un piacere che non ha tempo e non ha età, che prescinde da appartenenze sociali e ideologiche. Un piacere che diventa immenso quando il racconto si fa occasione di contatto tra generazioni.
"Favole pugliesi" di Manlio Triggiani; Progedit, pp 192, 10 euro
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Aldo Moro e la pace nella sicurezza La politica estera del centro-sinistra. 1963-1968 Quale fu il ruolo che svolse Aldo Moro nella politica estera praticata dall’Italia negli anni del centro-sinistra? In questo volume, Federico Imperato, utilizzando in gran parte una documentazione inedita proveniente da diversi archivi italiani e stranieri, ricostruisce la politica estera italiana, analizzando l’azione dei tre governi guidati da Moro che si susseguirono tra la fine del 1963 e la fine della legislatura, nel 1968, soffermandosi in modo particolare proprio sull’operato dello statista pugliese. Moro fu uno dei protagonisti della fase politica del centro-sinistra, ponendosi come attivo mediatore tra le diverse anime della coalizione, in particolare tra l’atlantismo di stampo tradizionale predicato da Saragat e dai settori di destra della DC, e l’approccio più ambizioso e spregiudicato di Fanfani, desideroso di ampliare il raggio d’azione della diplomazia italiana, da una dimensione regionale a una esposizione di ambito mondiale. Aldo Moro maturò una spiccata sensibilità per i problemi internazionali, che sarebbe emersa pienamente tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà del decennio successivo, quando, in qualità di ministro degli Esteri, guidò l’azione internazionale dell’Italia in quella fase definita dagli storici della “grande Distensione”. "Aldo Moro e la pace nella sicurezza. La politica estera del centro -sinistra" di Federico Imperato; Progedit, pp 248, 25 euro
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Agenda BARI PALAFLORIO H. 21,00 - Ingresso da € 39,10 a 46
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NEGRAMARO in CASA 69 TOUR si replica il 9 novembre
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RAF in concerto info www.teatroteam.it BARI TEATRO FORMA H. 21,00 - Ingresso € 15,00
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AZITA in concerto info www.timezones.it
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MICHELLE HUNZINKER
in MI SCAPPA DA RIDERE
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si replica il 27 nov. alle 18,30
Se vuoi segnalare i tuoi appuntamenti sulla nostra agenda scrivi una mail con oggetto “Agenda” a pif@publimediasud.it
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puglia in fiera
primo piano
La
rabbia
e l' amore muse ispiratrici di
Dolcenera
L'artista pugliese ci racconta la sua maturazione artistica e personale. Vive tutto con dinamicità e passione
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Be' questa tua evoluzione si più consapevolezza su cosa vuol dire riscontra anche nei testi: "l’amore questo mestiere e di ciò che mi piace è un gioco" parla del mistero del e di ciò che non mi piace di questo perdono, in "Evoluzione della mestiere». Ovvero? specie" c'è l'antica «Non mi piace quando ed eterna lotta di Non mi piace relazioni tra uomo sento la falsità o vedo la staticità in e donna, in "Il sole che si cerca di vendere generale né sempre lo stesso prodotto, di Domencia" c'è la personale né mentre, ciò che mi piace pace interiore che nella musica. è la ricerca, come ti ha bisogno di essere dicevo prima. Diciamo turbata nel momento che non mi piace la in cui si decide di staticità in generale né personale né cambiare... questo è l’album della nella musica. Tornando all'album, maturazione di Dolcenera ? «Si, un periodo di maturità e di molta
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L'evoluzione della specie, ovvero l'evoluzione di Dolcenera. Dopo una vita passata sul pianoforte, Emanuela Trane, questo il vero nome dell'artista, si è dedicata a studiare basso e batteria e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un nuovo album, l'evoluzione della specie, appunto. Sono passati otto anni dal debutto, vincente, sul grande palcoscenico sanremese dell'artista salentina. Oggi Emanuela, è più grande, più forte e ricca di tanta esperienza e questo lo si vede e lo si sente anche nel suo ultimo lavoro discografico che parla di temi importanti come, tra le altre cose, del perdono in amore e della eterna tensione tra uomo e donna, con testi profondi e ben strutturati. L’evoluzione della specie è un album molto interessante. Possiamo dire che segna in modo cruciale la tua carriera. Un passaggio dal pianoforte alla batteria e al basso, da un suono acustico ad uno elettronico... «Parliamo sempre di forme cantatouriali, la musica in realtà è una cosa che si muove e cambia. Se, per esempio, ascolti tutto quello che viene dall’estero ti accorgi della grande ricerca che c’è in campo musicale. É la ricerca del suono che mi ha portato ad avere un altro tipo di sonorità ed è la stessa che condiziona la scrittura e ti ritrovi a scrivere in una maniera diversa, in un’atmosfera differente. Secondo me è necessario nella musica questo tipo di ricerca qua altrimenti ad un certo punto ti ritrovi che sei già vecchio. É come se fosse un’attività qualsiasi, ti devi tenere informato e aggiornato».
Chi è Dolcenera Nata a Scorrano il 16 maggio 1977, Manuela Trane, si fa conoscere al grande pubblico vincendo Sanremo giovani alla 53a edizione del Festival di Sanremo con il brano Siamo tutti là fuori, aggiudicandosi anche il premio assegnato dalla Sala Stampa, Radio e Tv. Il brano sarà poi contenuto nel suo primo album Sorriso Nucleare. Nel 2005 vince la trasmissione musicale Music Farm (Raidue) con il brano Mai più noi due (nell' album Un Mondo Perfetto) L’anno successivo è la volta di Dolcenera canta il cinema, album realizzato in esclusiva per la 20th Century Fox in cui Dolcenera reinterpreta le più belle canzoni del cinema americano. Sempre nello stesso anno partecipare nuovamente al Festival di Sanremo dove presenta il brano Com'è straordinaria la vita a cui segue la pubblicazione del suo terzo album, Il popolo dei Sogni, che in una settimana ottiene il disco d'oro e successivamente il disco di platino. Nel 2009 Dolcenera partecipa alla 59esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Il mio amore unico e pubblica l’album Dolcenera nel paese delle meraviglie. Il brano debutta al primo posto nelle vendite e nell’airplay radiofonico e per più di tre mesi rimane nella Top 20 della classifica dei brani più trasmessi dalle radio. Una carriera artistica che già si ricca di premi e attestazioni di stima anche fuori dai confini italiani, basti vedere le numerose tourneè all'estero. Ha aperto i concerti di Vasco Rossi allo Stadio del Conero di Ancona e i Depeche Mode allo stadio di San Siro a Milano. puglia in fiera
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posso dirti che ho vissuto questo momento personale, con rabbia perché mi sono ritrovata in un mondo musicale italiano che mi sembrava non cambiasse molto e in un mondo politico italiano fermo, impantanati in qualche modo con la crisi che, quando ho scritto questo disco, era già bella presente ma veniva definita come lontana e superata. Una rabbia dentro perché sentivo che c’erano cose che non andavano e che c’era una situazione politico sociale che avrebbe portato a delle consegue che non sarebbero state soltanto di questo momento storico ma l’Italia queste consegue se le porterà per altri 20 anni, perché storicamente da questi cicli e da queste crisi non se ne esce subito e ci sarà tutta una serie di generazioni che vivranno male, con un’eredità pesantissima da portare. Questa Perdoni te stesso se hai le "palle" sensazione ha pervaso la maggior di perdonarti o se devi essere parte dei testi canzoni come Viva la perdonato. Se hai una coscienza voglia di sentirsi libera, proprietari devi saper perdonare te stesso e non della propria esistenza e non è semplice» vittime di un meccanismo che non É una prova di estrema maturità... ci appartiene o “nel regime delle «Il perdono è qualcosa che va apparenze” che è una vissuto e che si scopre in canzone che racconta relazione alla capacità di il fatto che abbiamo Il perdono è saper amare». vissuto sopra le nostre qualcosa che va Situazione possibilità e soprattutto vissuto e che si sentimentale in questo in questo momento scopre in relazione momento? ancora continuiamo ad alla capacità di «Sono fidanzata da insistere che la principale saper amare. ormai 15 anni circa». cosa più importante Giusto per non farci per noi è apparire, mancare niente, hai è lo status symbol è anche posato per l’oggetto è le star in tv playboy a settembre. Com’è stata è fare la star invece no. E’ questo il questa esperienza, imbarazzante? tipo di rabbia, è questo il pensiero «É nata dalla nostra esigenza che ho avuto durante la scrittura di di avere delle belle ragazze nel tutto quest’album. Come si amano video che venissero riprese in due persone adesso non è come si delle situazioni domestiche, amavano 40 anni fa perché la realtà è cambiata allora in questo momento Il tour teatrale storico o non trovi nessuno con cui condividere i tuoi pensieri oppure ti 12 novembre rifugi nella persona che trovi , ci sta Teatro Cagnoni di Vigevano complicità maggiore per affrontare le difficoltà del quotidiano vivere». 14 novembre Visto che abbiamo affrontato Teatro Sociale di Trento il tema dell’amore, veniamo all’ultimo singolo “l’amore è 27 novembre un gioco” . Ti è già capitato di Teatro Puccini di Firenze perdonare in amore? «Mi sono capitate entrambe le cose, 5 dicembre di perdonare e di essere perdonata. Teatro Elfo Puccini di Milano In realtà nel caso in cui debba essere una persona perdonata in qualche 8 dicembre modo tu poi ti devi raffrontare col Teatro Celebrazioni di Bologna perdono anche per perdonare. 14
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per rappresentare le diverse sfaccettature della femminilità e da lì poi è arrivata la richiesta di fare un servizio fotografico all’interno del video. Playboy ci ha fornito delle ragazze e ha chiesto il servizio fotografico per la copertina. All’inizio ero un po’ titubante, poi siccome conoscevo il fotografo, Mattia Zoppellaro, con cui ho fatto la copertina di questo album, quindi conoscevo il suo stile e il suo animo; conosco me che sono lontana dall’essere la bellona provocante, ero in un periodo in cui mi sentivo molto bene con me stessa e con il mio corpo perché faccio sport da due anni in maniera assidua e quindi l’ho fatto». Che sport pratichi? «Alterno un giorno di corsa, 8 chilometri, e un giorno nuoto. Tutti i giorni». Hai appena concluso la tournè estiva e adesso ti stai lanciando in una tournè teatrale. Sarà che fai tanto sport... ma non ti fermi più... «Lo sport ti da tanto, ti fa sentire un’altra persona, però nella musica le energie le trovi dalle novità. La novità di portare uno spettacolo che è differente da tutto quello che hai fatto fino ad ora, in un ambiente particolare come il teatro. Quando organizzi uno spettacolo nuovo, devi avere creatività. Se riuscirai a sorprendere te stessa in qualche modo, riuscirai a sorprendere le persone che ti vengono a vedere». É il risultato non è affatto male lo sforzo che riversi in questa tua puglia in fiera
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Di fianco Dolcenera sulla copertina di Playboy di settembre e alcuni degli scatti realizzati da Mattia Zoppellaro.
ricerca di qualcosa di diverso si che la tua crescita artistica non la vede. puoi fare in un posto in cui ti puoi «Grazie». veramente dedicare». Ma dammi qualche La tua crescita Quando organizzi chicca su questo musicale ha subito uno spettacolo nuovo tour... delle influenze nuovo, devi «Il tour si chiamerà particolari? Avevi avere creatività. evoluzione della specie un’artista di Se sorprendi e la prima parte sarà riferimento, un te stessa, incentrata sul pianoforte genere? sorprenderai le e me. Poi pian piano il «Io ho sempre ascoltato persone che ti suono si evolverà da vengono a vedere. tanta musica diversa, acustico ad elettronico dai cantautori che si con l’inserimento della ascoltavano in famiglia, band e sarà anche al jazz, alla musica uno spettacolo non solo musicale classica e poi crescendo c’è stato ma anche teatrale, ci saranno anche delle parti recitate e alcune caratteristiche vere e proprie del teatro». Tu sei salentina, nata a Scorrano, profondo Sud. É difficile sfondare nella musica da queste parti. Quanto hai dovuto lottare? «La bellezza di aver vissuto l’adolescenza giù, il fatto che i miei genitori hanno potuto scarrozzarmi avanti e indietro tra corsi di pianoforte, corsi di clarinetto, corsi di chitarra, cose che in altri ambienti più incasinati, più frenetici non le avrei potuta fare. É stata questa piccola realtà che mi ha potuto permettere di studiare musica. Giù c’è un grosso fermento musicale da ascoltare che ho potuto vivere fino a quando "Evoluzione mi sono trasferita a Firenze. Ad un della specie" di certo punto, sicuramente, ti devi Dolcenera spostare, le case discofragiche sono etichetta a Milano e a Roma, tutto è a Milano K6DN Records e a Roma, ma questo non vuol dire EMI Music
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un periodo in cui mi sono "intrippata" con l’ heavy metal, poi r&b perché io mi annoio a sentire sempre gli stessi tipi di musica, anche perché se senti dentro la musica, se sei musicista non puoi non cogliere la bellezza che c’è in ogni genere e il motivo per cui ogni genere musicale esiste. Quindi mi è sempre piaciuto ascoltare di tutto. Ho avuto diversi riferimenti alcuni dal punto di vista dei testi, cantautori come De Andrè e De Gregori, poi ci sono riferimenti che ho avuto dal punto di vista musicale e quelli cambiano spesso, ultimamente ho ascoltato tanti gruppi francesi che mettono insieme l’elettronica con il soul e la band. Altri che mi hanno formato, che avevano una grossa personalità, una personalità che spiccava oltre alle altre tipo Michael Jackson e soprattutto David Bowie». Fra le tue canzoni ce n’è una a cui sei particolarmente affezionata? «Quella che devo ancora scrivere. Perché delle tue canzoni conosci i pregi e i difetti però la fase dell’innamoramento quando scrivi una canzone, che ti sembra la più bella, be' quella fase è la più bella per cui spero di innamorarmi ogni volta sempre di più, di provare quelle sensazioni che provi quando scrivi una cosa fatta bene, quando c’è quella magia, quell’equilibrio fra testo e musica, fra armonia e melodia quello è il momento più bello». Fabio Paparella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L'Album
EVOLUZIONE DELLA SPECIE IL SOLE DI DOMENICA EVOLUZIONE DELLA SPECIE “UOMO” VIVA L’AMORE È UN GIOCO NEL REGIME DELLE BELLE APPARENZE A UN PASSO DALLA FELICITÀ NEL CUORE E NELLA MENTE IL TEMPO DI PRETENDERE LA PREGHIERA DI VIRGINIA I COLORI DELL’ARCOBALENO DAGLI OCCHI DI UNA DONNA COME UN’AQUILA (bonus track I-tunes)
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La commissaria
Lobosco
parte dalla Puglia e conquista il
mondo
Dopo il successo de "La circonferenza della arance" il nuovo caso per la sexy commissaria inventata della scrittice pugliese Gabriella Genisi diventa un libro, una fiction e presto sarà tradotto in quattro lingue Vanity Fair l’ha definita “la Camilleri pugliese”, per Affari Italiani è la “Camilleri di Bari”. Moltissimi lettori ammirano la “versione femminile” di Gianrico Carofiglio. Ho incontrato la scrittrice del romanzo giallo, fresco di stampa, Giallo Ciliegia: Gabriella Genisi. Pugliese, quarantenne, scrittrice, organizzatrice del Festival di Polignano, Libro Possibile, madre, moglie, appassionata di cucina e impegnata nel sociale. Incontra subito il successo già con i quattro romanzi precedenti, ma a regalarle le soddisfazioni più grandi, una fiction su Rai1, in programmazione il prossimo autunno, e la traduzione di “Giallo ciliegia” in francese, tedesco, spagnolo e greco, è Lolita Lobosco. Lolita, detta Lolli, è una sexy commissaria,protagonista dei suoi utimi due romanzi, che risolve casi difficilissimi. Con lei, Gabriella scavalca l’oltralpe portando la Puglia nel mondo. La sua penna trasforma parole in sapori, colori, odori, donandoli anche a chi dal “tacco” è lontano. Le Trame avvincenti, un personaggio “vero”, e un sapore di Sud hanno trasformato Lolita Lobosco in un’amica della porta accanto e Gabriella Genisi in una scrittrice di libri imperdibili. Del suo personaggio ha il carattere determinato, un grande istinto e i colori mediterranei. Per i suoi lettori è già una star che fa brillare tutta la Puglia, ma la giovane Gabriella ha i piedi per terra e gli occhi umili. Si definisce una donna concreta e, io, aggiungo, puntuale; ritarda di soli quarantacinque secondi all’appuntamento fissato al bar 16
incastonato nel bellissimo Teatro Petruzzelli di Bari. Ci riconosciamo subito pur non essendoci mai viste prima: lei mi strappa subito un sorriso e a me viene di chiamarla Lolita, per il segno che è capace di lasciare dalle prime righe. Prendiamo il tavolo all’aperto, inumidito da una pioggia appena ritirata e assecondiamo la curiosità dei passanti. Chi era Gabriella Genisi prima di diventare una scrittrice? «Una casalinga consapevole. Lo dico con gioia perché è stata la scelta della mia vita, fatta in un periodo in cui c’era il mito della donna in carriera». La serenità che immediatamente mi trasmette mi fa pensare alla realizzazione del sogno di quando era bambina. É così? «Da piccola sognavo di fare la giornalista: ho sempre avuto una grande passione per i libri e la carta stampata». Gabriella, quindi, ha cominciato a scrivere in tenera età? «A quarant’anni, ma avevo trentacinque anni di lettura alle spalle, imprescindibili dalla scrittura. A chi vuole scrivere consiglio di leggere». Da dove nasce la sexy commissaria? «Dalla mia fantasia e in omaggio a Montalbano di Camilleri che mi piace tantissimo». Lolli è affermata, sexy e single. Come mai? «Alla fine del libro, Lolita incontra una persona che ritroveremo nei prossimi romanzi, ma non è facile per lei cimentarsi in una storia sentimentale;
è una donna ferita, scottata, con un solo vero amore: il lavoro. É apparentemente forte, ma nasconde dentro una forte fragilità. Ci sono persone caratterialmente malinconiche. Hugò diceva che la malinconia è la felicità di essere tristi. Anch’io, pur essendo solare, ho questa vena malinconica e ne sono felice. Non è depressione, è introspezione, profondità, saper stare da soli con se stessi». A Lolita affidi casi difficilissimi, ne hai in mente altri? «Altre quattro storie perchè Lolita diventerà una fiction, interpretata da Michela Ramazzotti». Da scrittrice a co-sceneggiatrice e soggettista: cosa hai imparato sul set?
La a
Meridaunia
Londra
Una iniziativa del Gal dauno per la promozione delle eccellenze dei prodotti del terriotorio
puglia in fiera
The world
Chi è Gabriella Genisi Nata a Bari, l'8 giugno 1965 (gemelli).Lavora a Parigi. Scrittrice di Come quando fuori piove, Fino a quando le stelle, Il pesce non abita qui, La circonferenza delle arance, Giallo ciliegia. Ama la sua terra e la racconta attraverso i suoi libri che riecheìggiano antichei valori e tradizoni. Un talento nostrano che ha catturato anche il mondo televisivo. Il prossimo autunno vedremo la protagonista dei suoi romanzi gialli su Rai1, interpetata da Michela Ramazzotti.
"Giallo ciliegia" di Gabriella Genisi Sonzongno 221 pp. € 16,00 da leggere
«L’adattamento dei personaggi al mondo televisivo». Questo successo ti ha cambiata? «No, sono una donna concreta.Ho rifiutato dei contratti perché bisogna anche saper dire di no per rispetto dei lettori. Forse perché anch’io sono una lettrice». Gabriella, invece, di lettori ne ha conquistati tantissimi. Il merito è delle trame o del personaggio? «Di Lolita, sicuramente, perché ha catturato subito l’attenzione in maniera trasversale: gli uomini la desiderano perché è sexy, le donne, invece, riescono a identificarsi in lei perché è una donna vera, che parla con disinvoltura dei suoi chili di troppo e della sua situazione amorosa. Non la guardano con sospetto».
Sei spesso a Parigi per lavoro ma lo sfondo dei tuoi libri è sempre pugliese. Perché? «Credo che ognuno di noi debba farsi ambasciatore del proprio territorio, raccontarlo, ponendo l’accento sulle cose belle. La Francia è per me un gioco dell’anima, dove vado anche per arricchirmi». Quindi la Puglia ha qualcosa di Parigi e viceversa. Che cosa esporti e cosa importi? «A Parigi adesso porterò “Giallo Ciliegia”che diventerà “June Cerises”, qui porto lo spirito artistico che si sta un po’ perdendo o eccedendo». Puglia o Parigi? «Puglia!»(l’eco arriva in Francia... n.d.r.). Tanti romanzi già scritti e tanti altri già in consegmna.Cosa fai appena
Un progetto per valorizzare il territorio dauno fuori dai confini è questo l'obiettivo prefissato dal Gruppo di azione locale Meridaunia. Il progetto, nell’ambito delle politiche promosse dalla legge regionale inerente agli “Interventi a favore dei pugliesi nel mondo, sarà realizzato dal Gal Meridaunia in collaborazione con l’Istituto religioso di formazione e istruzione professionale (Irfip) di Pietramontecorvino e l’associazione Accademia Apulia Uk. Per internazionalizzare i prodotti e le eccellenze dei Monti Dauni, i “pugliesi nel mondo” metteranno a disposizione le loro reti di competenze e di conoscenze all’estero. Una delle prime iniziative del progetto si terrà a Londra, il 15 e il 16 novembre, con un appuntamento dedicato ai prodotti e alle offerte turistiche dei Monti Dauni.
termini un libro? «Ho voglia di prendere la mia cabriolet e d andare a fare una passeggiata al mare. Ho un fortissimo legame con il mare da cui traggo anche l’ispirazione, o preparo una torta, però quella mi costa un pò di più perchè, poi, me ne mangio troppa». Tu hai cominciato a scrivere da grande. Cosa suggerici a a chi vuole farlo da piccola? «I giovani non devono mai smettere di credere e mettercela tutta. Ho sempre auspicato un futuro di giovani colti e preparati, ma con la possibilità di scegliere il lavoro che si ama. Spero che i giovani non debbano essere costretti ad andare via e credo che dovrebbero recuperare anche gli aspetti della vita e del lavoro che si sono persi, come l’artigianato». E la cucina? Un’ altra tua passione che Lolita ti ruba. Quali sono gli ingredienti dei tuoi successi? «La spontaneità e la fantasia, ma anche tanta lettura». Mi squilla il telefono, apro la borsa e vedo Lolita, ma Gabriella ancora non lo sa. Ho un’ultima domanda. Mi faresti una dedica autografata su questo libro? Con un “sì” dà vita ad un sorriso che scaccia le nuvole, sfiorando il volto di Lolita. Annalisa Tatarella
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novembre 2011
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Sviluppo
Ranieri: la crisi ha ridotto il turismo d'affari ma per fortuna ci sono i russi Continua il nostro approfondimento sulla crisi economica in Puglia e su come reagiscono le nostre aziende. Abbiamo sentito Lorenzo Ranieri per capire in che acque navigano le strutture alberghiere in una regione, come la nostra, dove il turismo dovrebbe avere vita facile Lorenzo Ranieri è un ingegnere, stiamo affrontando la crisi con meno ma è soprattutto l’amministratore perdite». delegato della società che gestisce Ma torniamo alla crisi. «In netto calo l’Hotel Mercure di Villa Romanazzi il turismo d’affari. Anche perché con Carducci. Una sorta di bolla del il commercio elettronico si compra tempo dove convivono alcune in rete, risparmiando appunto sui costruzioni d’epoca (appunto una viaggi e le trasferte all’estero. Era un villa patrizia con un parco bellissimo) settore importante per il nostro hotel. e un albergo supermoderno, a detta Ma le cose vanno così ovunque. di molti esperti il più bello di Bari e tra Inutile fasciarsi la testa». i più apprezzati dell’intera Puglia. Villa Romanazzi è anche famosa per E l’ala della crisi mondiale, quella i ricevimenti nuziali, un vero e proprio che sembrava averci risparmiati e must per i pugliesi e non solo. Il che invece è arrivata anche da noi parco offre delle location spettacolari con il suo tzunami di e le vecchie scuderie, problemi, sta toccando ormai divenute un vero e Abbiamo ridotto proprio centro congressi, anche questa struttura all’osso le spese consentono di invitare all’interno della quale si di gestione, ha l’impressione che tutto centinaia di persone lottando contro si perfettamente in ordine senza che nessuno si gli sprechi. senza però perdere senta oppresso. Stiamo facendo «Ma i giovani si sposano l’afflato umano della sacrifici tutti, cortesia e delle buone sempre meno – afferma impresa e maniere. Ranieri – e preferiscono personale. «Per fortuna ci hanno convivere. Pochi soldi, aiutato i turisti - esordisce lavori precari, incertezze: - con punte del 20 per come si fa a pensare cento in più rispetto al ricevimento di allo scorso anno. Vengono a Bari matrimonio?» grazie anche ai voli low cost delle Già, come si fa. Ma come state compagnie aeree che hanno scelto attraversando questa tempesta? Bari come Hub. I Russi, con il volo diretto da Mosca, ormai vengono per san Nicola in qualsiasi momento dell’anno». E si sa che ai russi piace moltissimo alloggiare bene, mangiare benissimo ed essere trattati con cortesia e deferenza. Ci tornano in mente le sequenze del film Concerto, quando un centinaio di musicisti provenienti dalla Madre Russia prende alloggio in un albergo di lusso a Parigi, sognato tutta la vita durante il regime che fu di Breznev. «E poi ci sono i tedeschi, i francesi, gli inglesi: sempre innamorati della nostra regione. Fanno base a Bari e poi vanno in giro per la Puglia a vedere soprattutto i trulli, le grotte e le cattedrali. E’ grazie a loro che
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«Abbiamo ridotto all’osso le spese di gestione, lottando contro gli sprechi. Abbiamo anche dovuto rinunciare ad alcuni apprendisti che pure avevamo formato con impegno e amore. Abbiamo riconfigurato gli orari in modo da lavorare di più a fronte del diminuito guadagno. Stiamo facendo sacrifici tutti, impresa e personale». Eppure Berlusconi ha sempre sostenuto che questa crisi non ci avrebbe toccato. «Sono profondamente deluso e non lo nascondo. Le promesse erano state tante, ma nessuna è stata mantenuta. In particolare, Berlusconi aveva parlato di una grande rivoluzione liberale, qualcosa che ci avrebbe alleggerito della tanta, troppa burocrazia che dobbiamo affrontare per aprire o chiudere un’impresa. E invece stiamo ancora aspettando, nella confusione e nell’incertezza di chi aveva giurato che non eravamo poi così gravi». E a Lorenzo Ranieri, che di sicuro non mollerà mai, auguriamo di rivedere presto il sereno, qui fra nel verde parco secolare di Villa Romanazzi Carducci. Fortunata Dell'Orzo © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Sviluppo
Crisi. E se questa volta buttassimo giù l'euro per davvero? Dalle colonne di Wired un interessante articolo dell'economista Loretta Napoleoni sull'uscita pilotata dell'italia dell'Euro.
Il tema della crisi economica è di estrema attualità. Tutti ne parlano, tutti si preoccupano. In ballo le sorti di molte famiglie occidentali, sopratutto quelle appartenenti al ceto medio, anche se questa crisi sembra spazzare via tutto, o quasi tutto, senza guardare al reddito, nazionalità o età. Da quando è scoppiata la bolla di Lehman Broters nel 2007 in molti si sono appasionati al tema e abbiamo letto e ascoltato i teoremi più disparati. In molti si sono spesso accaniti contro la moneta unica europea. L'euro, oggi è la valuta adottata da diciasette nazioni in Europa, per un totale di trecentoventimilioni di abitanti circa. Sull'argomento si è espressa sull'ultimo numero di Wired, Loretta Napoleoni, economista esperta di finanziamento del terrorismo e del riciclaggio, nonchè docente della prestigiosissim London School of Economics di Cambridge. L'economista romana si interroga sulla cura da attuare per salvare questo euro malatticcio tra l'ipotesi "monetarista" ovvero salvare la moneta unica con una massiccia iniezione di denaro nuovo o pilotare un default in stile islandese. Nella prima ipotesi, si spiega la Napoleoni, il rischio di una crisi finanziaria senza precedenti è molto elevato e cita ad esempio il caso del Giappone che dieci anni fa hanno provato a perseguire questa strada ma che tutt'oggi si trova strangolata da deflazione e soprattutto sempre più povero. Nella seconda ipotesi la docente evidenzai come però sia stato più facile perchè l'Islanda non era mai entrato nell'euro. L'alternativa suggerita all'Italia, ispirata dalla soluzione islandese, è: «Suddivisione del debito in due parti: debito interno ed esterno. novembre 2011
Lo stato garantisce quel 50% che deve alle banche nazionali e agli italiani e lo fa conuna patrimoniale una tantum dle 5% e con la venidta di una modesta percentuale delle più di 2000 tonnellate d'oro nei forzieri della Banca d'italia...». Per il debito estero invece «si negozia con i creditori uno sconto e se ne dilaziona il pagamento nel tempo. Infine, grazie a un avanzo primario, l'Italia può fare a menoo nel breve periodo del mercato dei capitali». Il rislutato previsto dall'economista è un ritorno alla moneta nazionale,
con relativa svalutazione rispetto all'euro che però produrrà come effetto una importante spinta alle esportazioni. Letta così la cosa sembra facile ma a questo punto perchè non provarci? Osvaldo Negro
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Il Sud vince al Nord Tre vincitori pugliesi alla Fiera Internazionale di Information & Communications Technology dello Smau 2011 La Puglia partecipa e vince alla Fiera Internazionale per l’informazione e la comunicazione tecnologica di Milano, SMAU 2011. L’evento fieristico, giunto alla sua 48 sima edizione, presenta e garantisce la qualità di prodotti e tecnologie innovative agli operatori del settore, P.A. , imprese, telecomunicazioni. Alla fiera sono stati presentati oltre 500 progetti tra i quali si sono distinti quelli pugliesi: ben tre vincitori, di cui due amministrazioni pubbliche, la Provincia Barletta-Andria-Trani e l’Avvocatura Distrettuale di Stato di Bari e un’azienda privata, la Geatecno srl di Modugno, che opera nel settore delle energie rinnovabili. In gara c’erano altre cinque categorie in due delle quali la Puglia si è riconfermata protagonista; il “Premio Innovazione nell’Amministrazione e nella Finanza” è stato vinto dalla Provincia Barletta-Andria-Trani, mentre l’Avvocatura Distrettuale di Stato di Bari si è aggiudicato il “Premio Innovazione ICT”, nella categoria “ICT nella Pubblica Amministrazione e in Sanità” Il trionfo pugliese non è una novità; già nel 2010 si aggiudicò il primo, il quarto e quinto posto per tre progetti selezionati dalla Regione. Oggi, la Puglia, è indiscussa protagonista nel campo della cultura dell’innovazione, dove afferma il suo primato come unica Regione del Mezzogiorno.“La Puglia è stata tra i protagonisti dell’edizione appena conclusa di Smau 2011 che ha visto Geatecno di Modugno e l’Avvocatura dello Stato di Bari vincere il Premio nazionale Innovazione ICT e la Provincia di Barletta Andria e Trani vincere il Premio Innovazione nell’Amministrazione e nella Finanza. Il Premio, promosso da Smau e dalla School of Management del Politecnico di Milano. 19
Turismo
Ferie invernali? Non c'è solo la neve L'offerta turistica pugliese può proporsi come elemento davvero vincente per 365 giorni l'anno Il turismo invernale rappresenta ormai un segmento molto importante e significativo del flusso turistico annuale di visitatori. É bene precisare subito, che per turismo invernale non deve intendersi unicamente il turismo legato al prodotto neve, che pur rappresentando una fascia importante rimane solo una parte del movimento complessivo. Considerata la struttura morfologica della Puglia, sicuramente la nostra regione non può rappresentare un centro d’attrazione per quanto riguarda la stagione invernale neve, ma al contrario diviene una meta importante, ambita e ricercata per quanto riguarda un bel soggiorno relax tra castelli, resorts benessere e dimore storiche, incastonate in un paesaggio rurale sempre più vivo e dinamico. Rappresenta un
fenomeno rilevante e temporalmente recente la trasformazione di antichi casolari di campagna in veri resort luxury, dove poter trascorrere un bel
soggiorno all’insegna del relax, del benessere e del comfort, lasciandosi viziare in un contesto lussuoso e non spersonalizzato. La Puglia, Sopra, Castel del Monte. Una delle mete turistiche più visitate da stranieri e non.
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come altre regioni italiane ha puntato molto, con ottimi risultati, al turismo legato alle radici socio culturali e gastronomiche del territorio e propone oggi un ventaglio ampio e importante di soluzioni in tale settore. L’intera regione, sia nella parte nord quella del Gargano per intenderci, sia quella a sud fino a Santa Maria di Leuca, è meta di mille visitatori ogni giorno. Dobbiamo segnalare inoltre che Bari con il suo porto turistico, ove attraccano le crociere Costa e Msc è divenuto un importante scalo turistico nel mediterraneo anche nei mesi invernali, i crocieristi con le loro visite settimanali hanno fornito alla città un respiro internazionale e hanno “costretto” gli esercenti della città ad ampliare i loro orizzonti, insomma Bari non è più soltanto uno scalo tecnico per andare verso la Grecia e la Croazia, è una città da visitare e gustare con il suo bellissimo borgo antico e la sua fantastica zona commerciale.
Turismo
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Qui sotto una delle navi della flotta Msc che fa scalo al porto di Bari.
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Comuni
Di nuovo a scuola a 50 anni dal diploma:
Generazioni a confronto a Lecce Una intera classe diplomatasi nel 1961 ha incontrato gli attuali studenti di quinto superiore dell'Istituto Costa di Lecce LECCE Generazioni a confronto. Ovvero quando la differenza di età non è importante rispetto alla voglia di ritrovarsi e di dialogare, grazie anche alla mediazione della scuola. La Sala Dante dell’Istituto Costa di Lecce ha vissuto un momento molto tenero ed intenso venerdì 28 ottobre, quando una classe di diplomati del 1961 ha incontrato gli attuali studenti della 5A e della 5B della scuola leccese. Venti “giovani” ragionieri che, a distanza di mezzo secolo, hanno voluto festeggiare il loro ultimo anno delle scuole superiori proprio negli ambienti a loro più cari. All’appello hanno risposto “presente”: Bisceglie Gaetano, Campagna Pancrazio, Cerasuolo Roberto, Ciardo Giuseppe, Cocola Franco, Costantini Vito, De Paolis Silvano, Di Seclì Lucio, Manganaro Giovanni, Mazzotta Giovanni, Mele Ferruccio, Palumbo Paolo, Piscopo Salvatore, Potì Lucio, Ramirez Tommaso, Rampino Raffaele, Rizzo Franco, Scorrano Antonio, Stigliano Enzo e Verdesca Giovanni. A turno, gli ex studenti dell’istituto si sono alternati sul pulpito della prestigiosa sala e hanno salutato i loro giovani colleghi, hanno augurato loro ogni bene e li hanno esortati a non farsi scoraggiare dagli eventi attuali e di non farsi contagiare negativamente dal pessimismo imperante. Il messaggio comune può essere sintetizzato in: «abbiate coraggio e siate determinati. Noi uscivamo da un periodo del dopo guerra non certo facile, avevamo pochissimi mezzi eppure ognuno di noi ha trovato la sua strada e oggi siamo qui a darvene testimonianza. Ci auguriamo che anche voi, tra 50 anni, possiate essere qui a passare ulteriormente il testimone ai vostri successori”.
i docenti di allora, affacciandosi alla finestra dell’istituto, “beccavano” i fuggitivi nella villa comunale. A seguire, Matteo Castelluccio, attuale studente della 5A ha preso la parola e, a nome di tutti i suoi compagni, ha ringraziato la classe dei “nonni” per le belle parole e per
gli incoraggiamenti. Una sorta di passaggio di consegna tra ha vissuto una lunga carriera nel mondo del lavoro e chi sta studiando per entrare a far parte della società del domani. Roberto Mastrangelo
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Polignano, restituito al culto il Cappellone di San Vito POLIGNANO A MARE Dopo anni di lunghi restauri è stato restituito al culto dei fedeli il Cappellone di San Vito della chiesa Matrice a Polignano, tornato al suo antico splendore grazie alla generosità di tantissimi fedeli, che con le loro donazioni hanno reso possibile un lungo, laborioso e complesso restauro, e al contributo di Regione Puglia, Sovraintendenza alla Belle Arti di Bari, Provincia di Bari, Comune di Polignano a Mare e della generosità dei tantissimi fedeli. La messa di inaugurazione è stata celebrata il 1 novembre dal Vescovo della Diocesi Conversano-Monopoli Mons. Domenico Padovano. La Cappella di San Vito è costruita per la venerazione di San Vito a Polignano i nei primi anni del ‘600; ordinata dal Vescovo Giovanni Maria Guazzellis. La struttura architettonica autonoma, sopraelevata rispetto all’altare maggiore, è a pianta rettangolare e rappresenta l’unico esempio integro di “camarìn” spagnolo in Italia, ci sono altri esempi simili sempre in area Barese e alcuni a Napoli, simili ma non uguali, non si tratta di cappelle autonome, ma di presbiteri sopraelevati con scale a vista. All’interno della Cappella sono conservate le ossa di San Vito, protettore e patrono della città di Polignano. Chiesa Matrice, Polignano a Mare.
Non sono mancati, ovviamente, i racconti di tante vecchie storie, episodi e aneddoti che si sono consumati tra i banchi e ….fuori dalla scuola! Infatti, gli studenti attuali, con grande sorpresa, hanno scoperto che anche 50 anni fa si “nargiava” e molto spesso 22
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Comuni
San Severo, la decima edizione del premio “Cutuli” Dal 5 e 6 novembre giornalisti e politici hanno discusso insieme sui possibili percorsi di pace nel Mediterraneo e Medio Oriente SAN SEVERO Lucia Annunziata, giornalista, scrittrice, Tg3 Rai, Carlo Bollino, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Carmela Giglio, Giornale Radio Rai-corrispondente dall’Afghanistan, Lucia Goracci, giornalista Tg3 Rai-corrispondente dal Medio Oriente, Sergio De Nicola giornalista Tg3 Rai, Marco Clementi, giornalista Tg1 Rai-corrispondente dalla Libia, Enrico Bellano, giornalista Tg1 Rai-corrispondente dalla Libia, Enzo Nucci, giornalista Tg3 Rai- corrispondente dall’Africa. Ecco i premiati della decima edizione del Premio giornalistico nazionale “Maria Grazia Cutuli-Per non dimenticare e per costruire la Pace”, istituito dal Centro culturale internazionale “Luigi Einaudi” di San Severo, presieduto dalla prof.ssa Rosa Nicoletta Toma-
sone. L’edizione 2011 del premio “Cutuli” è stata la decima, per una due giorni, il 5 e 6 novembre, che ha visto alternarsi nella cittadina pugliese giornalisti e politici per discutere insieme sulle migliori vie da percorrere per favorire i processi di pace, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo vivendo, pieno di conflitti e sull’altra sponda del Mediterraneo e numerose crisi in Medio Oriente che fanno preoccupare. «Per il decimo anno del Premio – ha spiegato la prof.ssa Rosa Nicoletta Tomasone, - il Presidente della Repubblica ha fatto pervenire al Centro la sua Targa di adesione personale alla manifestazione, riconoscendone l’alto valore civile per l’impegno nella difesa della memoria “Per non
dimenticare e per promuovere la pace”. Sono molto contenta di aver portato questo Premio a livello nazionale, riconosciuto dalle istituzioni e che ogni anno è presente alla Giornata dell’Informazione al Quirinale. Premio inserito nella pubblicazione della Presidenza della Repubblica, tra i più prestigiosi d’Italia. Sono soddisfatta anche per la partecipazione dei ragazzi delle scuole cittadine. In questi giorni San Severo vive in diretta momenti storici essenziali diventando una vetrina nazionale. Sono felice dell’adesione convinta delle istituzioni locali e regionale. Per il decennale del Premio abbiamo preparato una pubblicazione generale e una specifica. Siamo già pronti per il prossimo anno: abbiamo in mente un nuovo percorso».
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speciale estate 2011
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Ambiente
Il rischio "trivellazioni" non è affatto scongiurato Continuano le polemiche sulla ricerca di pertrolio lungo le coste pugliesi. Due multinazionali del settore hanno ottenuto le autorizzazioni a poter effettuare ricerche in mare. Intanto la politica locale alza la voce Cos’hanno in comune le isole Tremiti, il golfo di Manfredonia, il litorale tra Monopoli e Savelletri e la costiera Salentina? Se escludiamo la bellezza dei luoghi e uno scenario decisamente sopra la media dal punto di vista ambientale, potremmo pensare ad una importante risorsa del mare. Il petrolio! Stando alle notizie che in questi mesi si rincorrono, soprattutto sul web (mai confermate ufficialmente, ma con una serie di mezze ammissioni da parte degli uffici ministeriali), sembra che la Puglia possa diventare la Texas d’Italia. Di recente, infatti, sono almeno due le società che hanno ottenuto l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente, a poter effettuare ispezioni sismiche, prospettazioni petrolifere e trivellazioni nei tratti di mare prospicienti le coste pugliesi, la Spectrum Geo Ltd e la Northen Petroleum, operazioni ad alto impatto ambientale che porterebbero (eventualmente) vantaggi nelle società titolari delle concessioni (straniere), una forte ricaduta negativa in uno dei settori strategici e nevralgici per l’intera Regione come il turismo e l’ambiente, ed ironia della sorte un vantaggio inesistente, se non minimale, dal punto di vista economico, per la Puglia. Questa prospettiva non piace a noi e non piace affatto a buona parte della politica pugliese, che si chiede per quale motivo il Ministro Prestigiacomo insiste su una strada che va contro quelle che sono le caratteristiche ambientali e culturali della nostra Regione, ponendosi l’obiettivo di installare una industria, quella petrolifera, che se da una parte non risolve di certo la domanda di fabbisogno petrolifero italiano, dall’altra non porta ricadute sul nostro territorio se non negative. Invece di porre in essere politiche di tutela del territorio, del mare, del litorale, di salvaguardia ambientale, 26
si sta percorrendo la strada delle concessioni e degli interessi (delle società estere) che vanno esattamente in direzione opposta. “Il rischio trivellazioni di fronte alle nostre coste è tutt’altro che scongiurato, e ciò malgrado la crescente e unanime indignazione dei pugliesi nonché le iniziative delle varie associazioni ambientaliste”. A chiederselo è Peppino Longo, consigliere regionale dell’Udc e componente della commissione Ambiente. “Forse non sa la nostra ministra per l’ambiente – prosegue - che le ispezioni sismiche non sono esattamente delle tranquille escursioni subacquee, bensì esplosioni di una violenza tale da provocare irreparabili danni al pescato, disorientamento ai cetacei (i cui spiaggiamenti, non a caso, stanno aumentando), sconquassi al delicato equilibrio marino? Altresì, la titolare del dicastero dell’ambiente pare ignorare che le ricerche sinora effettuale nei fondali pugliesi, indicano un petrolio di modesta qualità, e peraltro in una misura tale da non giustificare affatto la deturpazione di un territorio”. Ufficialmente la Regione è schierata istituzionalmente contro queste soluzioni. “Né trivellazioni nè torri petrolifere nel presente e nel futuro della Puglia”. Così ha risposto il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna. “Sulle eventuali prospezioni petrolifere in mare, al largo dell’area tra Polignano e Monopoli ed al
confine tra le province di Bari e Brindisi e su un loro imminente avvio, nella prima settimana di novembre a dodici miglia dalla costa oltre le acque nazionali, Introna ha inviato una nota al presidente della Regione Nichi Vendola e all’assessore all’ambiente Lorenzo Nicastro, per chiedere se siano a conoscenza di eventuali atti ministeriali che autorizzano la società Northern Petroleum a ricercare idrocarburi nel fondo marino”. Un “NO”, del resto, confermato all’unanimità dall’intero Consiglio regionale, maggioranza ed opposizione. La difesa dell’ambiente marino e del paesaggio costiero non ammette distrazioni e la politica deve “esercitare il mandato a tutelare l’equilibrio dell’ecosistema naturale, territoriale e paesaggistico che ci viene dall’intera comunità regionale e dalle decine di migliaia di italiani e stranieri, che apprezzano la Puglia e la scelgono come meta turistica d’elezione”. Facciamo nostre le parole del Presidente Introna, sostenendo l’idea che sono quelli i settori su cui bisogna investire in Puglia, e non viaggiare alla ricerca del petrolio che non c’è. Roberto Mastrangelo
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La rivoluzione verde parte dal Sud
Ambiente
Altra tappa avvicinamento verso il congresso nazionale di dicembre. La scelta di Bari per valorizzare il Meridione d'Italia che vede eccellenze nelle grandi battaglie ambientali Manca meno di un mese all’inaugurazione del congresso di Legambiente che si terrà nelle giornate del 2, 3 e 4 dicembre presso il Centro Universitario Sportivo di Bari. Quest’anno Legambiente ha deciso di incontrare i suoi delegati in un’importante città del sud per dare un segnale politico e culturale considerevole. Tutte le grandi battaglie ambientali -per la legalità, per uno sviluppo più equo e sostenibile, contro la grande piaga del precariato e della disoccupazione giovanile, e ancora la rivincita delle donne, le grandi opportunità che la rivoluzione energetica offre come risposta alla crisi economica- trovano nel nostro Meridione situazioni di eccellenza e insieme di drammatica arretratezza. L’emancipazione del Paese e la speranza di un futuro migliore passano da qui e, nel nome di una reale unità nazionale e di un’equa coesione sociale, è stato decretato che questo possa essere lo scenario giusto per rilanciare le nostre ragioni e le nostre speranze. Nell’attesa, sono stati realizzati diversi incontri nella regione ospite, che già dal 16 novembre, affronterà tematiche di vario genere, mirati a tracciare il profilo di alcune riflessioni su cui l’associazione vuole continuare a impegnarsi nei prossimi anni. Partendo appunto dal 16 novembre a Bari, si presenterà l’evento Operazione fiumi Puglia, il 22 a Taranto si terrà il Convegno Il sistema dei controlli ambientali le novembre 2011
buone pratiche in Italia, il 24 a Bari, si svolgerà un Convegno sulle Buone pratiche del servizio idrico integrato in Italia e il 29 novembre, sempre a Bari, ci sarà la presentazione del Rapporto Comuni
Rinnovabili Puglia. Inoltre dal 21 al 27 novembre, presso il Castello Svevo di Bari, verrà allestita una mostra intitolata Storia d’Arte e di Misfatti. Nelle giornate che precedono il Congresso inoltre, è stato organizzato un Convegno internazionale al teatro Petruzzelli intitolato Bellezza, città, paesaggio, mentre nel colonnato del Palazzo della Provincia di Bari, sarà ospitata una mostra dal titolo Bello, pulito, giusto – il futuro è già qui. Isabella Battista
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Agroalimentare
Foglie ingiallite e vino novello ecco i frutti della vendemmia Come ogni anno numero sono le manifestazioni sparse per la Puglia che festaggiano il vino novello. Tra queste a Conversano, dal 12 al 14 novembre c'è la terza edizione di Novello sotto il castello Novembre è il mese in cui si raccolgono i frutti della vite, il mese della vendemmia. Nel momento in cui gli alberi lasciano cadere le foglie ingiallite e il paesaggio si prepara all’inverno, si trova un motivo per far festa e un pretesto per banchettare. Sono i giorni in cui, dopo i primi freddi, il clima sembra concedere un po’ di tregua ed il tempo si guadagna il nome di Estate di San Martino. Allora, andar per cantine diventa un modo piacevole per animare il torpore delle giornate, illuminare i primi malinconici grigi e per lasciarsi scaldare dal calore dell’ospitalità e da un’allegra convivialità. E, come ogni autunno, anche quest’anno sta arrivando il vino novello, quello che, con i suoi profumi intensi e fruttati, accompagna il momento della nostalgia per l’estate appena trascorsa e definisce, per gusto e tipo, come sarà la stagione del vino per il nuovo anno. Conversano, da ormai tre anni, celebra il tradizionale appuntamento con l’arrivo del vino novello: anche quest’anno, dal 12 al 14 novembre, sotto le mura del castello, nella suggestiva cornice del suo centro storico, si potranno gustare le prelibatezze della cucina tipica pugliese e le immancabili caldarroste, accompagnate dal sapore del dolce “nettare degli dei”. Le serate saranno allietate da esibizioni, in tutti i vicoli del centro storico, di band musicali e piccoli gruppi; spettacoli di danze popolari, teatrini di marionette, animazioni itineranti ed altri eventi culturali avranno sempre come filo conduttore il vino e l’allegria che detta nell’anima di chi lo beve. Del resto, come diceva Carducci, nella sua San Martino: “…per le vie del borgo, dal ribollir dei tini va l’aspro odor dei vini l’anime a rallegrar…”. Ben venga, allora, una sana goliardica allegria, all’insegna del buon vino…cin cin! Antonio Verardi
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A Leverano tanta buona musica per festeggiare il vino nuovo Dal 4 al 6 novembre, Leverano si colora di festa da vivere insieme all’insegna della convivialità e dell’allegria, grazie all’ottimo vino locale che è stato fornito negli stand collocati lungo le vie del centro. L’evento, organizzato congiuntamente dalla Proloco di Leverano e dal Comune di Leverano mira alla riscoperta delle tradizioni locali e della buona musica da sottofondo alla manifestazione e per l’occasione si è potuto visitare la mostra dell’arte contadina, organizzata dall’Associazione “Liberamente” presso la sede della Proloco in via G. Perrone. Oltre alla degustazione dei prodotti, sono stati organizzati degli spettacoli in strada e dalla musica: il 4 novembre sono stati in concerto gli Agorà, sabato invece è stata la volta dei Krikka Reggae e l’ultima serata ha ospitato i Folkabbestia. Isabella Battista © RIPRODUZIONE RISERVATA
I pugliesi
mangiano sano e… lentamente A Orsara la prima Uuniversità di Slow Food, per l’educazione alimentare
La scuola gastronomica di Orsara di Puglia ha un “ingrediente” in piu’ : si chiama “slow food”, letteralmente “cibo lento”, e insegna educazione alimentare alle “piccole e grandi forchette”. Pochi giorni fa , Carlo Petrini, fondatore del movimento slow food e della scuola gastronomica, ha reso nota l’istituzione della prima “Università del mangiar sano” . Lo chef , nonché docente, sarà Beppe Zullo, rinomato e apprezzato amche in Messico. La prima cucina “lenta” della Puglia, prende le mosse dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo, che da puglia in fiera
Agroalimentare
San Ferdinando di Puglia celebra la bontà del
carciofo
Dall'11 al 13 novembre la 51ma edizione della Fiera del carciofo nella cittadina foggiana La Puglia, si sa, è anche sinonimo di buon cibo. La qualità dei nostri prodotti è riconosciuta e apprezzata anche all’ estero, dove si registra un’elevata esportazione. Il merito, oltre che della natura, è dell’impegno e della passione con cui i nostri coltivatori curano le terre del Sud. Tra le migliori, quella di San Ferdinando di Puglia, dove nascono frutta e carciofi dall’ indiscutibile e nota qualità. Non a caso, infatti, nella cittadina pugliese, si svolge la più grande e importante Fiera del Carciofo Mediterraneo e Prodotti Ortofrutticoli, tra cui pesche nettarine, albicocche e uva, giunta alla sua 51.ma edizione, prevista l’11, 12 e 13 novembre. La manifestazione non è solo una vetrina, ma un punto d’incontro lungo ben 26.000 mq, per tutti gli operatori agricoli: produttori, esportatori, e associazioni. L’area fieristica comprende Piazza Umberto I, via Papa Giovanni XXIII, via Nazionale e Via Cialdin L’appuntamento consente di conoscere più da vicino sia
il mercato locale che quello internazionale, presentare nuove politiche di marketing e opportunità business, creare scambi di opinione
tra gli operatori agricoli, partecipare a convegni, grazie anche al contributo del Gal DaunOfantino, l’agenzia per il sostegno e la gestione di misure Leader+. Il Comune di San Ferdinando è protagonista indiscussa del settore agricolo da mezzo secolo e con esso, l’intera Puglia, con la sua tua terra fertile e i suoi prodotti sani. Tant’è vero che la manifestazione è stata recentemente riconosciuta quale evento di rilievo nell’ambito del Metaplan della Pianificazione Strategica di area di area Vasta “Vision 2020”, nel campo della produzione tipica territoriale. Un ottimo traguardo che, però, non ha stupito i pugliesi e i conoscitori dei prodotti del Sud. Annalisa Tatarella
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vent’anni “sforna” cuochi di successo. La filosofia dello slow food si fonda su tre semplici regole: rispetto della natura, attenzione ai sapori e grande disciplina. La mission è educare alla sana alimentazione e promuovere il piacere del cibo, attraverso la riscoperta di antichi e genuini sapori. Insomma, un’ alternativa opposta e contraria al fast food americano che mal difende il diritto di nutrirsi correttamente, a colpi di vassoi di cheese burger e patatine fritte: buone per il palato, cattive per la nostra salute. Annalisa Tatarella
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cultura
Scorre
sangue
pugliese nella storia
Unità d'Italia
dell'
Speciale
Unità d’Italia
Numerosi i patrioti pugliesi che hanno dato un contributo alla unificazione della Nazione italiana, dall'illuminista Emanuele De Deo al repubblicano Giuseppe Fanelli passando per il cavourinao Giuseppe Massari In un proclama pronunciato ad Ancona il 1 ottobre 1860, Vittorio Emanuele II indirizzò parole di lode e gratitudine a tutti i popoli meridionali che avevano contribuito all’Unità d’Italia e rese particolare omaggio ai patrioti pugliesi morti per la patria. Tra i martiri delle prime rivoluzioni anti borboniche vanno citati l’illuminista Emanuele De Deo di Minervino Murge e i giovanissimi Vincenzo Vitaliano e Vincenzo Galiani, tra i primi a svegliare l’Italia, indirizzandola all’azione. Nei decenni successivi, contadini, artigiani e operai presero coscienza delle nuove idee e il Cilento diventò fulcro della rivoluzione risorgimentale. Qui, nel 1828, i fratelli Patrizio, Domenico e Donato Capozzoli si sacrificarono per la libertà: le loro teste mozze saranno esposte nella piazza principale di Valle del Cilento, fino all’arrivo dei garibaldini, nel 1860. L’eco delle repressioni spinse molti cittadini pugliesi a partecipare alle lotte per l’indipendenza nel biennio 1848-49. Nella provincia di Bari si faranno notare tre patrioti, definiti nei rapporti di polizia “demoni, nemici del re e fomentatori d’ogni tumulto”. Francesco Cirielli, Francesco Raffaele Curzio di Turi e Giulio Cesare Luciani saranno i promotori della “questione agraria” per il diritto del contadino a possedere la terra che lavora, contro lo sfruttamento dei proprietari. Tra i momenti di maggior entusiasmo risorgimentale pugliese, si ricorda quello della “Dieta di Bari” del luglio 1848, anche se non ebbe lo sperato successo e re Ferdinando II attuò una dura repressione nei confronti 30
di chi vi aveva partecipato. Cadono in quest’occasione: Nunzio Piemonte di Lucera; Spiridione Perisano di Foggia; Savino Acquaviva di Canosa e Giovan Monumento Battista Olivo di a Giuseppe San Severo. Massari a Molti furono Bari processati e imprigionati, o costretti a fuggire all’estero e in altri Stati italiani per continuare la lotta contro la tirannia borbonica, spinti dai programmi di Cavour o dalle idee di Mazzini. Tra i repubblicani: il salentino Giuseppe Libertini, Giuseppe Fanelli di Martina Franca (TA) e Nicola Mignogna di Taranto (gli ultimi due partiranno con i Mille il 6 maggio 1860); cavouriano convinto era invece Giuseppe Massari. Di famiglia barese, ma tarantino di nascita, fu segretario di Stato del Regno di Sardegna e visse da protagonista gli anni dell’Unità. Nel decennio successivo, sorse in Puglia il Partito d’Azione, che legò il suo programma alle imprese di Garibaldi. Del resto, il focoso generale conosceva perfettamente il sentimento di libertà dei pugliesi e ne veniva costantemente aggiornato da suo fratello Felice, che dal ‘35 al ‘52 soggiornò a Bari, svolgendo una redditizia attività commerciale nel mercato dell’olio d’oliva. Così, tra i 1000 che partirono da Quarto, vi furono anche dei patrioti pugliesi; e quando, nel 1862, il Sud fu
teatro del tragico scontro tra le truppe del Regio Esercito Italiano, appena costituito, e i garibaldini diretti alla liberazione di Roma, vi partecipano anche dei pugliesi, alcuni dei quali persero valorosamente la vita. L’aver scelto Bari e Barletta, insieme a Como, Varese e Bergamo, come sedi di arruolamento dei Volontari, costituì, da parte di Garibaldi, un giusto riconoscimento alla Terra di Puglia e ai suoi figli. I pugliesi, in segno di sincera gratitudine lo elessero deputato nel collegio elettorale di Andria (BA) e, inoltre, la città di Lucera assegnò al generale una rendita vitalizia di trecento lire. Nel 1866, il sangue pugliese è ancora protagonista della III Guerra di Indipendenza: tra i caduti in quella Campagna, si contano molti volontari della nostra regione. Il discorso del re ad Ancona si fermava al 1860, ma il sangue pugliese ha continuato a lasciare una traccia indelebile nella storia della nostra Unità. Antonio Verardi
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puglia in fiera
cultura
Noi credevamo diventa una mostra Dopo il successo del film del regista Mario Martone, Apulia Film Commission organizza una mostra in contemporanea a Bari e Lecce Nell’anno del 150mo anniversario dell’Unificazione italiana, il regista Mario Martone ha compiuto con il suo film Noi credevamo, la più radicale, polemica e temeraria rilettura di un periodo decisivo per la storia del nostro Paese, quello fra il 1828 e il 1862, culminato con la realizzazione dell’Unità. Con il rigore di uno storico documentato e insensibile alle necessità di una pura e semplice celebrazione, la passione civile di chi scopre nel passato i germi della degenerazione del presente e l’emozione dell’artista che mette in scena il dramma di una generazione che pagò un enorme contributo di dolore e sangue agli ideali della libertà e indipendenza, Martone offre un appassionante contributo alla rievocazione delle vicende risorgimentali, ma non evita di generare polemiche e trasforma il suo lavoro in un caso. Dalle scene del film, infatti, passa l’idea che non
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sia cambiato nulla: oltre alla divisione in due fronti (all’epoca repubblicani e monarchici con tanto di passaggi da un fronte all’altro) emerge una genetica incapacità di fare fronte comune, la spinta inarrestabile a dividersi e a diffidare gli uni degli altri all’interno dello stesso schieramento. La lettura di Martone, con uno sguardo che ha origine al sud, ribalta certe tesi leghiste senza nascondere, tuttavia, le problematiche lasciate irrisolte da una fase storica di cui il popolo, come spesso accade, ha finito con l’essere più spettatore oggetto che protagonista in grado di decidere del proprio futuro. Eppure la discussione mantiene viva la storia, rinnova la memoria, tramanda certi valori. Così, al film di Martone, l’Apulia Film Commission ha dedicato adesso addirittura una mostra, allestita, in contemporanea, nei Cineporti di Bari e Lecce, dal 25 ottobre al 27 novembre. Si tratta
di una mostra fotografica che, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, seleziona ed espone una serie di fotografie di scena della pellicola che, proprio in Puglia (tra Castello di Bovino e Castello di Deliceto, in provincia di Foggia), ha trovato il luogo ideale per alcune riprese. Curata da Alberto Barbera, la mostra ripercorre i momenti più salienti della lavorazione del film, si compone di 170 immagini ed è accompagnata da un catalogo arricchito da numerosi spunti di riflessione. L’idea non è solo quella di raccontare il film attraverso le foto di scena, ma utilizzando direttamente i fotogrammi del film ‘scaricati’ dall’originale, in alta definizione. In un modo o nell’altro, buona o cattiva che sia, la storia del nostro paese continua a passare dalla Puglia ed anche il cinema le rende omaggio. Antonio Verardi © RIPRODUZIONE RISERVATA
Uno dei fotogrammi in alta definizione del film "Noi credevamo" in mostra dal 25 ottobre al 27 novembre.
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cultura
Anche la Puglia nelle bellezze Unesco d'Italia delle figurine Panini Una nuova iniziativa editoriale nel cinquantesimo anno della gloriosa azienda modenese che promuove i siti Unesco italiani tra cui i Trulli di Alberobello e Castel del Monte ad Andria Ricordate gli album Panini dei calciatori che tanto ci hanno appassionati da piccoli e che appassionano tutt’oggi milioni di bambini? Molti di noi legano a quegli album dei ricordi dell’infanzia, quando lo scambio delle figurine dei protagonisti del calcio era il pane quotidiano dei giochi con la classica frase “ce l’ho!” o “mi manca”. Oggi il gruppo Panini, leader mondiale nella produzione di figurine adesive e delle trading cars, si presenta sul mercato con un album dedicato al Patrimonio Unesco in Italia. La collezione è dedicata a tutti i siti italiani proclamati "patrimonio dell'umanità" dall'Unesco ed è stata realizzata dalla Panini con la collaborazione dell'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco ed ha ottenuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali. L'idea della Panini nasce proprio nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e ha lo scopo di evidenziare le bellezze e le unicità italiane. L'obiettivo è anche quello di far conoscere a grandi e piccoli il patrimonio Unesco presente in Italia. Sempre con questo obiettivo, il lancio di questo album è stato anticipato 32
dal lancio della raccolta dedicata al Risorgimento. Ma tornando al patrimonio Unesco, tra i monumenti famosi presenti nella collezione è possibile trovare monumenti importantissimi quali ad esempio il Colosseo o Pompei; o bellezze paesaggistiche, quali le Dolomiti o le Isole Eolie. Tra questi rientrano a pieno titolo i siti patrimonio Unesco presenti in Puglia: i Trulli di Alberobello e Castel del Monte di Andria. Per ciascuna delle bellezze patrimonio Unesco, Panini ha dedicato una pagina e quattro figurine. All'interno della pagina è presente una didascalia che spiega, in italiano ed in inglese, le caratteristiche del luogo, i cenni storici, le coordinate geografiche e la data di iscrizione al Patrimonio Mondiale Unesco. Sfogliare l'album è un vero piacere:
L'album 192 figurine per 48 pagine; immagini di alta qualità grafica, per permettere di apprezzare le sfumature e le particolarità quasi impercettibili. All’inizio dell’album è presente una cartina esplicativa dell’Italia con la visualizzazione geografica dei siti e l’elenco degli stessi. L’album costa 2€, mentre, le bustine invece contengono 5 figurine e costano 0,60€. Panini ha realizzato anche uno “Starte Pack” che comprende l’album e 5 bustine di figurine al costo di 3,00€.
la grafica accattivante i contenuti fotografici e storici permettono a tutti i collezionisti di compiere un viaggio da Nord a Sud dell'Italia. Qualcuno più attento si sarà chiesto: ma in Puglia non sono presenti ben tre siti Unesco? Così è infatti. Ai Trulli e al castello federiciano si aggiunge infatti Monte Sant’Angelo, dichiarato patrimonio Unesco nel 2011, assieme ad altri siti risalenti all’epoca dei longobardi, ad esempio Il tempietto Longobardo a Cividale del Friuli (UD), La basilica di San Salvatore a Spoleto (PG). I siti longobardi sono in totale 7 e sono ridisegnati in un’unica figurina che apre l’album Panini. La promozione del territorio e delle bellezze artistiche, partono anche da queste iniziative. L'album diventa un modo per i più piccoli per imparare giocando e per i più grandi di apprezzare tutto il patrimonio italiano Unesco. Mariangela Sgaramella © RIPRODUZIONE RISERVATA
47 i siti Unesco in Italia I Siti Unesco in Italia sono attualmente 47, compresi anche il gruppo di monumenti che testimonia il potere longobardo in Italia, ed i siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Inoltre sono presenti ben 3 beni immateriali che sono stati dichiarati patrimonio Unesco e sono: il Canto a Tenore, la Dieta Mediterranea e l’Opera dei Pupi. Castel Del Monte e i Trulli di Alberobello sono entrati a far parte del Patrimonio Unesco nel 1996. puglia in fiera
cultura
Le figurine Panini
UN ROVESCIATA ORMAI STORICA
Il logo ufficiale ( qui sopra) della raccolta è un calciatore, con maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni gialli e neri, ritratto mentre esegue una rovesciata. Il simbolo è ispirato al gesto atletico di Carlo Parola durante un FiorentinaJuventus del 15 gennaio 1950 quando, il difensore bianconero rinviò un pallone dalla propria area. Per essere imparziali, la panini modificò i colori della divisa creandone una del tutto originale. La sua prima comparsa sulla copertina e bustine di un album Calciatori fu nel 1965-66. Tornò poi due anni dopo e nel 1985, in occasione del 25º anniversario. Dieci anni dopo esce la 35ª edizione della serie, e da quel momento la rovesciata è comparsa su tutte le copertine. Pur non essendo sempre presente sugli album, il logo della raccolta è sempre stato impresso sulle bustine.
Immagini ufficio stampa Panini
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La storia degli album Panini nasce nel 1960, quando, Benito e Giuseppe Panini trovarono a Milano un lotto di vecchie figurine invendute delle edizioni milanesi Nannina. I fratelli lo acquistarono e levendettero in bustine bianche bordate di rosso con due figurine ciascuna a 10 lire l'una. Un successo: le bustine vendute furono circa i 3 milioni. L'anno successivo i Panini decisero stampare le figurine e creare anche il primo album per la loro raccolta con l'attaccante del Milan Nils Liedholm in copertina (foto a sinistra). Le vendite furono quintuplicate. Era ufficialmente nata la collezione Calciatori. La prima figurina stampata fu quella di Bruno Bolchi (foto qui di fianco), il capitano dell'Inter dell'epoca. Nei primi dieci anni della raccolta le figurine si attaccavano con la colla. O.N.
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cultura
Lettura e sapori di Puglia, un connubio vincente Da Putignano una manifestazione che associa libri e cibi made in Puglia Unire la cultura ed i piaceri della tavola. E’ questo l’obiettivo dalla manifestazione Parole da bere, organizzata dall’Associazione Culturale SediMentAzione, presso il Centro Culturale Sepik di Putignano. L’evento ha avuto inizio il 28 ottobre e, fino al 9 dicembre, vedrà alternarsi molti autori e case editrici pugliesi. Il primo incontro ha ospitato gli autori Marco Montanaro con il suo libro La Passione e Viola Schiavo, autrice del libro Lascia aperto così entrano. Assieme a loro anche Anna Maria Paladino, responsabile della casa editrice Until.Ed, che ha spiegato come la casa editrice abbia mosso i primi passi nell’editoria, in un’oscillazione costante tra la vecchia concezione di editoria basata soprattutto sul cartaceo, e sulla nuova concezione basata sulla diffusione in rete delle opere. Ogni evento sarà accompagnato da un aperitivo, nel quale si potranno degustare prodotti tipici locali. Seguendo il motto “ubriacatevi di parole”, l’Associazione che organizzato questa manifestazione ha ben pensato di unire il piacere di ascoltare un’ottima lettura, al gusto ed ai sapori dei prodotti tipici pugliesi. E visto il successo di pubblico dei primi incontri, il proposito possiamo dire essere stato raggiunto. M.S.
I teatri leccesi in mostra Una mostra documentaria su I Teatri a Lecce nell'Italia Unita è stata promossa dal Consiglio dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Lecce e patrocinata dal Comune di Lecce. L’evento, con un cocktail di benvenuto, è stato inaugurato dal sindaco, Paolo Perrone e dal presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Lecce, architetto Massimo Crusi, intervenuto nel teatro Paisiello. Il materiale cartaceo originale ricercato e selezionato dai componenti del gruppo di lavoro, attraverso la documentazione reperita presso gli archivi storici del Comune e gli archivi privati delle famiglie proprietarie, ha consentito la raccolta di una quantità di informazioni e documentazione tale da consentire un percorso completo fatto di progetti iniziali, adeguamenti successivi con progetti di modifiche anche non realizzati e documentazione fotografica d’epoca. L'esposizione, che si svolge nel Foyer del Teatro Paisiello, durerà fino 34
al 26 novembre, a conclusione della quale alle ore 19, si terrà nello stesso teatro, un evento musicale artistico dal titolo I Padri d'Italia : Dialogo tra musica e parole (Alessandro Tampieri, attore recita Dante Alighieri; Maurizio Leoni, baritono, Vladimir Reutov, tenore cantano Giuseppe Verdi; Renata Nemola, musicista al pianoforte). Numerose sono le personalità cui rendere onore, ma due sono i nomi il cui valore e merito sono imprescindibili. Due capisaldi della nostra tradizione più preziosa, che seppur vissuti in epoche e contesti storico-politici differenti, hanno contribuito a rendere la nostra nazione una e unica. Dante Alighieri, costretto all’esilio per aver difeso la sua libertà di pensiero, in un’Italia ancora frammentata e Giuseppe Verdi, eccellenza del melodramma, nonché uomo di grande rigore e integrità morale, le cui note hanno accompagnato gli animi risorgimentali, nel delicato processo di unità nazionale. R.M.
Va a De Luca e Maggi il Premio Lum L’8 ottobre è stata inaugurata a Bari presso il Teatro Margherita la mostra che rappresenta la fase conclusiva della seconda edizione del Premio Lum per l’arte contemporanea, con la proclamazione dei vincitori tra i 12 partecipanti, Tomaso De Luca ed Emiliano Maggi. Il comitato scientifico presieduto da Achille Bonito Oliva e composto da Vito Labarile, Salvatore Lacagnina e Maurizio Morra Greco, ha deciso di assegnare il Premio ai due artisti con questa motivazione: «La giuria esprime la sua soddisfazione nel constatare che anche la mostra testimonia l’adesione degli artisti all’etica di un lavoro collettivo di riflessione e di formazione, che si è espresso nell’arco di un biennio attraverso un convegno e due workshop diretti da due tutor di grande prestigio: gli artisti Liliana Moro e Olaf Nicolai. L’originalità di questa seconda edizione del Premio Lum risiede in una scelta di fondo, quella di evitare il puro evento informativo della mostra e puntare invece sulla formazione di una nuova coscienza creativa e contemplativa tra artista e pubblico». La rassegna del Premio Lum, è nata nel 2010 con il convegno “A Mezzogiorno dell’arte. Egemonie culturali e sapere dell’esperienza” e ha visto la partecipazione di autorevoli protagonisti del mondo accademico e della scena artistica nazionale e internazionale. La mostra, costituita da opere site specific ideate dagli stessi artisti durante la precedente fase dei laboratori svoltisi tra giugno e luglio 2011, si concluderà il 2 dicembre . Isabella Battista
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puglia in fiera
cultura
Un giro per l'arte di Bari
Una veduta di Bari vecchia dall'alto (foto Michele Falcone).
Dal 23 ottobre al 27 novembre l’associazione PugliArte propone due itinerari alla scoperta dei più intimi segreti di Bari vecchia. Secondo l’associazione, Bari è tra le città più interessanti che tuttora conserva il meglio dell’architettura medievale e che preserva integri gli usi, costumi e sapori del passato: “Bari vecchia è fra le città vecchie più belle del mondo, isolata per tanti anni come un parente povero da non mostrare, conserva il meglio dell’architettura medievale. Affacciata sull’Adriatico, porta aperta al vicino oriente, annunciata dalla muraglia antica, protetta dal Castello Svevo, Bari vecchia offre immagini suggestive di un ambiente urbano e sociale unici. L’emarginazione urbanistica rispetto all’espandersi della città nuova, ha finito per renderla quasi un’isola che ha conservato integri usi, costumi e sapori della Bari del passato”. Il primo percorso inizia da piazza del Ferrarese per proseguire, attraversando piazza Mercantile, verso la Chiesa di Sant’Anna, Palazzo Zizzi, la Basilica di San Nicola, la Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio e Santa Scolastica. Il secondo tour, che parte invece da piazza Chiurlia, è intitolato “Bari sotto-sopra”, e consentirà di visitare l’Isolato 49, il Quartiere Ebraico, il Succorpo della Cattedrale, Palazzo Simi e la Mostra “La Vigna di Dioniso”. Gli itinerari si svolgeranno a domeniche alterne, a partire dalle ore 10, con prenotazione obbligatoria. Isabella Battista
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Letterati di Puglia scrivete Due concorsi made in Puglia per scrittori emergenti banditi dalla Società Astronomica A tutti gli scrittori emergenti, prendete carta e penna, in Puglia potete partecipare a due concorsi letterari: Poeti tra le stelle e Premio Internazionale Federico II, banditi dalla Società Astronomica sezione Puglia, giunto alla sua quarta edizione. Il concorsi letterari intendono, rispettivamente, promuovere lo studio dell’Astronomia , attraverso l’incrocio con altre forme culturali e artistiche e omaggiare Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano impero nel 1120. Le categorie del premio, aventi ad oggetto temi, esperienze, ispirazioni e soggetti riferibili all’astronomia e al mondo medioevale di Federico II, sono due: quella letterararia, comprende poesia e narrativa in lingua italiana, mentre quella artistica, opere in disegno e pittura. I partecipanti, pertanto, dovranno novembre 2011
rappresentare il cosmo e il periodo medioevale sfruttando la fantasia, talento e originalità. Il bando e il modulo di partecipazione sono scaricabili su
www.saitpuglia.it. Cosa aspettate, sfruttate le vostre doti e approfittate dell’ occasione, potete farlo entro il 30 aprile. Annalisa Tatarella
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cultura
Africa
L'
è
dietro l'angolo Sin dal 1970 i Frati Cappuccini del Convento di Santa Fara di Bari custodiscono un prezioso museo che raccolgie, libri, monete, strumenti musicali e tanti altri oggetti che ci aiutano a conoscere meglio il "continente nero" C’è un pò d’Africa anche nel cuore di Bari. Pochi sanno, infatti, che dal 1970 è istituito, presso il convento dei Frati Cappuccini a Santa Fara, il Museo Etnografico Africano. Suddiviso in più sezioni, esso espone il numeroso materiale raccolto dai Padri Missionari, durante la loro attività pastorale in Africa. La collezione comprende maschere e strumenti musicali del Mozambico, lire etiopiche e flauti; ed ancora oggetti lavorati in avorio, ampi ventagli di foglie di palma, intagli di legno prezioso, monete dell’epoca coloniale portoghese e diversi monili. Interessante anche una raccolta di libri europei, che descrivono usanze, costumi e riti dei popoli africani. In una delle sale è stata poi ricostruita una tipica abitazione mozambicana ed il visitatore ha modo di toccare con mano oggetti riti e usanze di una quotidianità assai lontana dalla nostra. Affascinante è anche l’esposizione di oggetti d’arte makonde. Abitanti dell’Africa orientale, attualmente stanziati nel Nord del Mozambico e nel Sud della Tanzania, i Makonde sono un popolo fiero, testardo, abituato dalla natura a 36
forti sacrifici; capace di una ospitalità fraterna, ma anche di una ostilità estrema per chi non rispetta i loro valori. La civiltà artistica di questo popolo è testimoniata nel museo attraverso alcune bellissime sculture in ebano e finissimi vasi in terracotta, oltre ad una vasta raccolta di utensili, tutti artisticamente decorati, prova di una notevole, benchè sconosciuta, capacità artigianale e qualità creativa. Così colpiscono anche le sculture policrome dei
popoli Bantu: si tratta soprattutto di statuette prodotte con l’assemblaggio di legni pregiati di vario colore e dai nomi suggestivi, come il ‘sumaumabranco’, il ‘pau-rosa’ e il ‘pau-preto’. Nel complesso, il museo offre un ricco spaccato della cultura e della civiltà africana, utile per chi voglia compiere un viaggio di scoperta e conoscenza delle origini della civiltà e dell’anima di un intero continente. Antonio Verardi
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puglia in fiera
cultura
Lo stupore creativo di
Carlo Vicenti
conquista ed emoziona
Il pittore nocese, ha persino brevettato una tonalità di blu "vicentiano" e ha avuto l'onore di donare una sua opera a Benedetto XVI Neumi, di Carlo Vicenti; olio su tela con pergamena dorata, cm 100X100.
Se si volesse riassumere tutta l’attività di Carlo Vicenti in una sola parola, quella più giusta, forse, dovrebbe essere “stupore”. Tale è sempre stato, infatti, l’atteggiamento di questo artista nei confronti della realtà, della Puglia, della natura, dell’universo, che ha osservato, scomposto e “ri-creato” con la sua arte. E tale è la sensazione che lascia la vista delle sue opere nella maggior parte dei visitatori delle sue mostre, incantati davanti ad un’affascinante capacità di “emozionare” con le forme, la materia e, soprattutto, i colori. Nato a Noci nel 1954, Vicenti, in arte “Carlos”, associa alla professione di vigile urbano la passione per l’arte e la pittura. Autodidatta, inizia un suo personale e originale percorso artistico nel 1994: le prime opere spaziano tra arte povera (usa trucioli di legno, residui di ferro, sabbia, vetri, etc.) e paesaggi informali spatolati. Lo studio di Casimir Malevič e il suo proposito di ottenere una totale liberazione dell’arte dal mondo oggettivo ispirano la prima serie di quadri astratti geometrici. Seguono una serie di tele novembre 2011
concettualmente legate al territorio pugliese: protagonisti assoluti i nostri trulli, che diventano oggetto di una scomposizione astratta e di un’affascinante ricerca cromatica, materica e segnica che aspira alla semplicità, alla semplificazione del tratto e dei colori, all’astrazione. Col tempo, nelle sue tele prendono il sopravvento il cielo, il mare, l’universo e la ricerca del pittore nocese sfocia nella cosiddetta fase “blu”, che caratterizza la produzione denominata “Correnti”. Attraverso linee sinuose, curve, cerchi, volute, spirali e onde, la materialità del blu oltremare, lavorata con il sapiente uso della spatola, attiva la fantasia di chi osserva e stimola stati d’animo e sensazioni del tutto individuali, come fossero evoluzioni della mente e dell’anima. Il blu oltremare che caratterizza la produzione artistica di questo periodo è addirittura protetta da un marchio registrato: il blu vicentiano, depositato nel 2001 presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi di Roma. Il “blu vicentiano” resta protagonista e ispiratore anche delle produzioni successive, magari accoppiato all’oro che impreziosisce
i suoi lavori. Il 2008 è l’anno della serie Oltre, che già dal titolo cela il desiderio del pittore di superare la dimensione terrena, per proiettarsi verso il cielo e l’infinito, oltre ogni limite spaziale e temporale, oltre ogni convenzione, verso tutte quelle nuove mete “spirituali” che albergano, non sempre espresse, nell’animo di ogni uomo. La collezione intitolata Neumi è invece ispirata al canto gregoriano: trasuda spiritualità e induce alla meditazione. La collezione, presentata presso l’Abbazia benedettina della Madonna della Scala di Noci a maggio 2009, ha consentito, tra l’altro, a Vicenti di raggiungere un prestigioso traguardo: l’onore di donare personalmente al Papa Benedetto XVI una delle sue tele. Certo, la sensazione è che siamo di fronte ad un’artista che non ha ancora concluso il suo cammino e che darà ancora voce alla sua sensibilità creativa, magari arricchendo la sua tavolozza di nuovi colori e, dunque, di nuova forza espressiva: la speranza è che continui a stupirci e a regalarci emozioni! Antonio Verardi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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spettacoli
Per lanciare la musica pugliese si punta su Medimex Un grande contenitore realizzato da Puglia sounds per incentivare la partecipazione di operatori e imprese musicali pugliesi e facilitarne l'incontro con il mercato nazionale einternazionale Dal 24 al 27 Novembre alla Fiera del Levante di Bari si terrà la Fiera delle Musiche del Mediterraneo, una fiera specializzata, ospitata su 4 mila metri quadri del nuovo padiglione fieristico. La Fiera delle Musiche del Mediterraneo, prima in Italia, è organizzata da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale, con l’obiettivo di favorire la relazione tra mercato musicale regionale, italiano ed europeo - con particolare attenzione al Mediterraneo - allo scopo di incentivare scambi artistici e rapporti commerciali e sostenere lo sviluppo dell’intero comparto musicale. “Avremo il 26 novembre anche una Notte Bianca dei Teatri in Musica a Bari – ha ricordato l'assessore regionale alla Cultura, Turismo e Mediterraneo Silvia Godelli – durante a quale saranno coinvolti anche i club della città, che già si sta attivando la rete commerciale con una speciale card per garantire sconti agli ospiti stranieri”. Medimex incentiva la partecipazione di operatori e imprese musicali pugliesi, attraverso agevolazioni e sconti. Puglia Sounds infatti attraverso la rassegna fieristica intende perseguire l’attività di sviluppo della filiera musicale regionale e favorire l’incontro tra il sistema musicale regionale e il mercato musicale nazionale ed internazionale. Sarà ospitata inoltre la XVesima edizione del Meeting delle Etichette indipendenti che assegnerà domencia 27 il premio Premio Italiano Musica Indipendente e il Premio Italiano Videoclip Indipendente. Per l'occasione, dal 25 ottobre 2011 al 5 gennaio 2012 l’aeroporto di Bari ospiterà enormi strumenti musicali in cartapesta realizzati dai maestri cartapestai di Putignano. Isabella Battista
In foto, l'Assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli.
Medimex 24 - 27 novembre 2011 Info e programma su www.pugliasounds.it
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Finalmente, i
Negramaro
Dopo il rinvio di aprile, grande attesa per le date pugliesi di "Casa 69 Tour" che si preannuncia come una delle migliori tourneè del gruppo salentino. Anche a Bari ci si aspetta il "tutto esaurito" Grande ed attesissimo ritorno al Palaflorio: si prevede infatti un sold out come già ne sono stati registrati in tutte le altre tappe del tour nel resto d’Italia per la data di Bari del Casa 69 Tour dei Negramaro. L’8 e il 9 Novembre sono infatti la date che sono state designate dal gruppo salentino per sostituire quella del 19 aprile, cancellata per i rinomati problemi di salute di Giuliano Sangiorgi, leader e cantante del gruppo che ha subito un delicato intervento alle corde vocali. Ma parlare della sua malattia è argomento tabù, come egli stesso dichiara quando racconta di aver affisso, fuori dalla porta del suo camerino nel backstage della struttura un cartello con su scritto “Non chiedete al capo come sta con la voce”, in parte per scaramanzia verso eventuali ricadute e in parte per il fastidio di aver dovuto rinviare non solo alcune date, ma l’intero tour, a causa di questo problema. Ma i Negramaro adesso ritornano, grintosi e più uniti che mai, con uno spettacolo che lascia a bocca aperta il pubblico fin dalla prima apparizione sul palcoscenico: un astronauta che muove i primi passi come lo storico allunaggio di Neil Armstrong del 1969. Poi pian piano si iniziano a mostrare i megaschermi e prende il via il concerto, che entra nel suo vivo innanzitutto con brani del nuovo album “Casa 69”, senza però trascurare i brani “storici” della band, richiesti a gran voce dai fans, quali ad esempio Estate, singolo di esordio, Parlami d’amore, Meraviglioso , rifacimento della canzone di Domenico Modugno e Via le mani dagli occhi. Anche le vecchie canzoni sono però state riarrangiate e manipolate in modo da dare all’intero show, di grande impatto visivo oltre che sonoro, compattezza e fluidità, caratteristiche che vengono sempre curate moltissimo in tutti i concerti dei Negramaro, attenti che ogni esecuzione live sia stilisticamente curata ed eseguita in maniera impeccabile. Immancabili poi le sorprese, gli novembre 2011
interventi, le cover e le irruzioni in scena di alcuni dei tanti artisti che collaborano con i Negramaro, ma è impossibile stabilirle in anticipo o metterle in scaletta, in quanto assolutamente impreviste tanto per il pubblico quanto per i Negramaro stessi. Sulla base di quanto raccontato e recensito dai fans in merito
alle precedenti tappe (la prima è stata al Palalottomatica di Roma, chiaramente sold out) è valsa la pena di attendere la remise en forme di Giuliano, poiché pare che questo venga definito come il più curato e ricco dei tour dei Negramaro. Daniela De Sario
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Alla Hunzinker "scappa da ridere" La risata, si sa, è contagiosa, ed è proprio su questa semplice verità che si fonda lo spettacolo che Michelle Hunziker porta al Teatroteam sabato 26 novembre alle 21:00 e domenica 27 novembre alle 18:00, intitolato, certo non per caso, Mi scappa da ridere. Lei, che del suo sorriso a 32 denti ha fatto un marchio di fabbrica che l’ha resa famosa in tutta Italia, si cimenta per la prima volta in uno spettacolo di cui è anche autrice (con la collaborazione di Giampiero Solari) e dal quale si sprigiona tutta la carica e l’energia che da sempre la caratterizzano. Coadiuvata da Michele Foresta in versione a metà tra lo Stregatto e il Grillo Parlante, meglio conosciuto come Mago Forest, Michelle racconta la sua vita rendendola frivola e scherzosa, ma al tempo stesso con un sottofondo di morale e sacrificio, proprio come se fosse una favola; un percorso di formazione magico e mirabolante in cui non stonano le irruzioni del corpo di ballo e le improvvise musiche trascinanti, come a sottolineare il mix tra realtà e fantasia che “Mi scappa da ridere” vuole veicolare. Le mille possibili sfaccettature di Michelle ci sono tutte: da quella più intimista a quella vamp, da quella un po’ invecchiata che tira le somme alla Michelle degli esordi, rigorosamente di spalle per ricordare quella pubblicità che ha reso noto innanzitutto il suo lato B e poi, successivamente, lei. È quindi un esempio riuscito di “one woman show”, supportato da un impianto tecnico di grande portata che tecnologicamente possibili quegli effetti di apparizioni fiabesche che coinvolgono lo spettatore e lo trascinano nel cuore della favola. Daniela De Sario
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Ecco i numeri di Raf Doppia data pugliese per l'artista margheritano che emoziona ancora i suoi fan con i brani del nuovo Album "Numeri". Ovviamente non mancheranno le hit storiche Uno dei più grandi successi di questo cantautore italiano sulle scene già dagli anni 80 è la canzone intitolata Due: sarà proprio in onore di questa sua hit che Raf ha deciso di regalare al suo affezionato pubblico pugliese due date in due giorni consecutivi? Infatti con il suo Numeri Tour Raf fa sosta il 18 Novembre presso il Teatroteam di Bari e il 19 Novembre al Teatro Italia di Gallipoli. Sul palcoscenico con lui anche Cesare Chiodo (basso), Diego Corradin (batteria), Andrea Pesce (tastiere) e Davide Aru (chitarra). Passato indenne e mai scalfito dal tempo che passa, Raffaele Riefoli,
in arte Raf, dopo trent’anni ha ancora i “numeri” (quale è appunto il titolo del suo ultimo album, presentato a maggio) per piacere e produrre una musica che mostra inconfondibile il segno distintivo del suo autore: con Un’emozione inaspettata ad esempio, sembra quasi di riascoltare infinito, ritrovando la stessa delicatezza e la stessa capacità di tradurre in parole i moti dell’animo e i sentimenti nella loro essenziale semplicità. Tutto il nuovo album, per l’appunto, sembra essere un invito ad ascoltare la propria interiorità e a fermarsi a riflettere su se stessi e sui rapporti con gli
altri, distaccandosi dalla frenesia della realtà attuale che ci impone di essere sempre di corsa, rubandoci il tempo per i nostri pensieri fino all’esasperazione di essere considerati semplicemente come numeri. E l’attenzione di Raf alla società circostante è anche evidente a partire dalla scelta di dare spazio ad una collaborazione con un rapper, Frankie Hi-Energie, e Nathalie Giannitrapani, cantante che ha conosciuto il successo dopo l’esperienza al reality X-Factor. E cosa può esserci di più attuale del rap e dei reality show? E quindi, a trent’anni di distanza, si può finalmente rispondere alla domanda che tanto angosciava Raffaele al punto da scrivere una canzone che sarebbe diventata la Regina dei tormentoni: “Cosa resterà degli anni ’80?”. Resterà Raf, ovviamente! Daniela De Sario
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L'aria è precaria ma ridiamoci sù Arriva a Bari il prossimo 22 novmebre lo spettacolo "Aria precaria" del duo milanese Ale e Franz che ironizza sulle fasi della vita quotidiana A Bari useremmo un’espressione ancora più colorita e folkloristica e diremmo “L’aria è amara”, ma altrettanto chiaro e significativo è il titolo dello spettacolo che Ale e Franz stanno portando in giro per i teatri italiani facendo tappa al Teatroteam il 22 novembre alle ore 21:00, ossia Aria precaria. Il duo milanese ha esordito sul palcoscenico di Zelig nel 2002 e passando per diverse esperienze cinematografiche di successo (ricordiamo ad esempio “Mi fido di te” e il doppiaggio dei personaggi del cartone animato “Madagascar”) approda adesso in teatro e, muovendosi su una scenografia dai tratti puliti e minimalisti, propone dieci esilaranti sketch in cui Alessandro e Francesco attraversano altrettante fasi della vita 40
conclusione dello spettacolo condite con leggerezza ed ironia, ma (la cui regia è di Leo Moscato) senza mai scadere nella banalità o il loro cavallo di battaglia: la nella risata sguaiata. celeberrima panchina di un Le difficoltà di comprensione tra parco milanese dove Ale e gli uomini con tutte le correlative Franz battibeccano e discutono complicazioni del rapportarsi nel dedalo della società moderna sono di come va il mondo. il filo conduttore di “Aria Precaria”, Daniela De Sario © RIPRODUZIONE RISERVATA in cui i due attori sono a volte amici, a volte sconosciuti, Ale e Franz (photomovie / fabrizio marchesi) calandosi nei panni ora di due padri in attesa fuori dalla sala parto, ora di operatori di call center alle prese con il precariato, ora di una coppia di arzilli nonnetti in una bocciofila, ora addirittura di due aspiranti suicidi in bilico sul cornicione. Non può mancare come degna puglia in fiera
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Dopo
Nichi,
Silvio
Il giovane regista barese Andrea Costantino, dopo il successo del cortometraggio "Sposerò Nichi Vendola" si cimenta nel suo primo film "Sposerò Silvio Berlusconi" Nessuna promessa di matrimonio, Sposerò Nichi Vendola-dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, e Sposerò Silvio Berlusconi - l'amore vince sempre, sono i titoli delle opere cinematografiche del giovane regista, sceneggiatore, montatore e produttore pugliese, Andrea Costantino. É barese, giovane, con una laurea in giurisprudenza e una lunga gavetta alle spalle, incorniciata da numerosissimi riconoscimenti nazionali e internazionali. Già apprezzato con i pluripremiati cortometraggi Il Provino e É nato Carlo, Costantino incontra la valanga di successo con Sposerò Nichi Vendola, che lo porta alla finale dei Nastri d'Argento della mostra del Cinema di Venezia. Il cortometraggio racconta, in diciotto minuti, la storia e le difficoltà di una famiglia pugliese, in crisi economica, sullo sfondo di quella politica. Da dicembre, il corto approda alla Feltrinelli con un libro e un dvd al modico prezzo di 4,50 euro; un'ottima idea regalo per gli appassionati di cinema e politica e che ha già "messo in fila", sul web, più di mille curiosi. Su sposeronichivendola.it È possibile prenotare il dvd, specificandone il nome. Non è finita qui: Sposerò Nichi Vendola, apprezzato e amato anche dal Presidente della Regione Puglia, è stato di recente presentato in Argentina, a Cordoba, dove il talentuoso Costantino novembre 2011
conduce un seminario di cinema e prepara il prossimo lavoro. Infatti, nonostante le "nozze" con Vendola vadano a gonfie vele, il regista prepara quelle con il presidente del Consiglio. Sposerò Silvio Berlusconi, è il suo primo film cui sta dedicando un documentario sugli italiani e i pugliesi che negli anni 50 anni hanno lasciato l'Italia per il paese sudamericano. Le nozze con Berlusconi saranno la prosecuzione di quelle con Vendola, ma meno drammatiche e il Sud, anche questa volta farà da protagonista. La "squadra" sarà la stessa, quasi interamente pugliese. Alla Feltrinelli di Bari, abbiamo incontrato Andrea, curiosi di conoscere il motivo delle "seconde nozze". «In verità, mi sono quasi sentito costretto a scegliere questo titolo per il mio primo lungometraggio, al fine di vincere le speculazioni da parte della politica e rispondere a un atteggiamento di chiusura e pregiudizio». La soddisfazione di Costantino gliela si legge negli occhi, neri e profondi
ma con un velo di amarezza: «nel mio settore, la velocità non è protagonista, la programmazione di corti, al cinema, è inesistente, per questo ai Nastri d'argento di Venezia, ho lanciato l'idea di proiettarli al cinema, in coda ai film, in orari serali e a prezzi modici». L'idea pioneristica è stata applaudita dai più grandi registi e dal pubblico, presenti in sala. Tra i suoi progetti futuri, oltre all'atteso Sposerò Silvio Berlusconi, c'è anche la realizzazione di “Cinema possibile”, un documentario che raccoglie tutte le idee originali di giovani registi. In questo periodo è a Cordoba e, mentre si prepara alla nuova sfida, auspicando la presenza del Presidente del Consiglio alla prima del film intitolatogli, gira, nel web, un teaser del film con l’esordio da attore e raccoglie successo anche in Sudamerica. Non ci rimane che augurargli il successo che merita e ringraziarlo per aver portato, ancora una volta, i valori e il talento Sud in tutta Italia e all'estero. Annalisa Tatarella
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Zeman Le verità
Abbiamo intervistato il mister boemo alla vigilia di Bari - Pescara per conoscerlo meglio e cercare di entrare nella mente di uno dei più discussi allenatori di calcio e scoprire che zemanlandia esiste davvero
Amato o odiato. Zdenek Zeman è così. Un allenatore che ha fatto del suo carattere e della sua sincerità uno dei punti costanti della sua carriera. Anche a costo di sembrare antipatico. Anche a costo di rimetterci. Eppure è un uomo tutto d’un pezzo, pronto allo scherzo, intelligente e cordiale. Quest’anno allena il Pescara, una delle realtà più belle della serie B, una neopromossa che sta marciando a ritmo spedito nei quartieri alti della classifica con un gioco brillante ed incisivo. Lo abbiamo incontrato a Bari nel giorno della partita che il Pescara ha meritatamente vinto per 2 a 0 contro i Galletti. La sua disponibilità e la sua schiettezza disarmante nelle risposte è stata per noi una bella pagina di sport. Mister Zeman, lei è sempre così schietto e sincero. Sicuramente 42
senza peli sulla lingua. Non si arrabbierà se iniziamo con due domande “cattivelle”. «No non mi arrabbio, stia tranquillo e chieda pure». Solitamente lei porta con se’ entusiasmo ed una notevole attenzione dei media. In molti si concentrano sulla sua persona, nonostante il suo valore tecnico ed il suo modo di far giocare le squadre. Secondo lei i presidenti la scelgono per motivi di immagine, o tecnici? «Io so soltanto che mi scelgono. I motivi non li so. Immagino comunque che quelli che mi ha detto lei siano le motivazioni principali. Certo bisognerebbe vedere in quale percentuale. Io spero sempre che la scelta tecnica prevalga su quella mediatica». Si dice che lei è l’allenatore ideale per il primo tempo, quando le
sue squadre solitamente sono in vantaggio e segnano, e che se nel secondo tempo ci fosse Trapattoni al suo posto le sue squadre sarebbero imbattibili… lei che ne pensa? «Credo che i presidenti non pagherebbero mai due mister… tutti dicono che spendono troppi soldi… ma scherzi a parte dico che Zeman è così. Prendere o lasciare. Una cosa è certa, con me il pubblico si diverte, e quando qualche volta capita di ricevere delle contestazioni, si sono comunque divertiti prima». Lei ha allenato spesso al Sud: Avellino, Foggia, Roma, Lazio, Pescara, Salernitana, Napoli, Messina, Palermo… e Bari? Un pensierino lo ha mai fatto? Hai mai avuto contatti con la società barese? «E chi lo sa? Un domani forse… tutto potrebbe accadere. D’altra parte puglia in fiera
Sport Zdenk Zeman, quest'anno allena il Pescara.
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Sport
Citazione Zemaniane 1
Citazione Zemaniane 2
Citazione Zemaniane 3
La grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza, in ogni angolo del mondo, c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi.
Non c'è nulla di disonorevole nell'essere ultimi. Meglio ultimi che senza dignità. Modulo e sistemi di allenamento non li cambierò mai. Per coprire il campo non esiste un modulo migliore del 4-3-3.
Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant' anni, all' aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire.
ho allenato la Roma e dopo sono che hanno pagato. Così come ce ne da parte del gruppo di recepire, stato alla Lazio. Ho allenato il Lecce sono ancora che circolano ancora nel apprendere e mettere in pratica e perché no, prima o poi potrebbe mondo del calcio…» con allenamenti ed il lavoro quelli capitare anche di arrivare a Bari. Guardiamo alla serie A. che sono gli schemi o il modulo Devo dire che ovunque sia stato Quest’anno il campionato sempre del mister. Questa è la base. Poi sono stato sempre accolto molto livellato verso il basso. Come mai? naturalmente ci sono altri elementi bene, così come mi sono trovato a «Livellato verso il basso? Noi, o importantissimi: la dirigenza il mio agio sia al Sud meglio voi, usate queste pubblico, i media e naturalmente il che al Nord. É chiaro parole quando nelle zone mister. Tutti insieme questi elementi che il mare, il sole e alte della classifica non ti danno la possibilità di creare una Il punto di forza il calore della gente vedete le solite squadre, grande squadra». di una squadra sono tre elementi l’Inter, il Milan… Eppure Ci sara spazio per i giovani nelle è la voglia da indispensabili e esistono anche altre realtà big italiane? parte del gruppo piacevoli per vivere come Napoli, Udinese, «I giovani dovrebbero essere la di recepire, bene, e devo dire che Cagliari, Atalanta… e lo vera ricchezza delle squadre. Se poi apprendere nel Sud si trovano più stesso discorso vale per le big non li vogliono li prendiamo e mettere in facilmente… quindi la serie B. A noi. A parte gli scherzi pratica con non si sa mai, no?» parte il Torino questa è già una fase allenamenti ed il Cassano è un Lei ha spesso preso soltanto perché successiva. Io direi che lavoro quelli che fenomeno. posizioni scomode e il Pescara è tutto deve nascere dalla sono gli schemi Dotato di questo lo ha anche secondo si cura e dall’attenzione o il modulo del una grande pagato. Rifarebbe deve dire che il che si ha nei confronti dei mister. intelligenza tutto quello che ha campionato è vivai. Cosa che non tutti calcistica, fatto o detto? mediocre?» fanno. Anzi, scriva che peccato che «Rifarei tutto. Anzi mi dispiace di Mister, si parla di pochissimi fanno». si è perso un non aver detto altro e di aver detto moduli, di numeri… ma Siamo un giornale po’ a causa quello che ho detto in ritardo. Voi cosa è che fa grande pugliese. Non possiamo delle sue dite che ho pagato per le mie parole. una squadra? non chiederle un parere intemperanze. Può essere. Però io ci sono ancora, «Il punto di forza di su Antonio Cassano… e certa gente non c’è più. Sono loro una squadra è la voglia «Cassano è un fenomeno. Dotato di una grande intelligenza calcistica, peccato che si è perso un po’ a causa delle sue intemperanze. Io ritengo che se non avesse avuto quei momenti di pausa si parlerebbe di Cassano come si parla di Messi, e non sto esagerando. Anche ora che sembra quasi che giochi da fermi, fa certe cose incredibili. Vederlo è sempre un piacere. Anzi spero davvero di rivederlo prima possibile scendere in campo. E’ un ragazzo a cui faccio davvero i migliori auguri per una guarigione veloce e soprattutto completa. Mi dispiace per quello che sta passando in questo periodo». Ma se Zeman non avesse fatto l’allenatore, cosa avrebbe fatto
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Chi è Zdenek Zeman Zdenek Zeman, nato a Praga il 12 maggio 1947, nipote dell’ex allenatore della Juventus Cestmir Vycpalék. Nel 1968 arriva a Palermo da suo zio mentre l’Urss invade la Cecoslovacchia. Decide di restare in Italia, diventandone cittadino nel 1975. Laureato con il massimo dei voti all’Isef, prende il patentino di allenatore di calcio nel 1979. Inizia la sua carriera nelle giovanili del Palermo, prima di passare al Licata e al Messina. Arriva nel Foggia neopromosso in serie B e nel 1989 da vita al “Foggia dei miracoli” con un 4-3-3 offensivo veloce e spumeggiante. Nel 1992 il Foggia sbarca in serie A, arrivando a sfiorare la Uefa nel 1993-1994, ultimo anno di Zeman. Il boemo tornerà in Puglia nel 2004 sulla panchina del Lecce, ottenendo la salvezza con il secondo miglior attacco del campionato, ma non gli viene rinnovato il contratto. Tornerà in Salento nel giugno del 2006, esonerato alla vigilia di Natale. Nel 2010 torna a Foggia insieme al ds Giuseppe Pavone, ottenendo un sesto posto e sfiorando i playoff di serie C. Poi l’arrivo a Pescara.
Tutto naque a Foggia, nel 1989, quando il patron "Pasquale Casillo" richiamò a Foggia Zdenk Zeman; In basso a sinistra Antonio Cassano, talento apprezzato anche dal tecnico boemo. Al barese va l' in bocca al lupo della redazione di Puglia in.
nella vita? «É difficile dare una risposta a questa domanda. Amo il calcio e sono da sempre nel mondo del calcio, prima da giocatore e dopo da allenatore. Pensare ad uno Zeman senza calcio è veramente difficile. Non so rispondere». Come si rilassa? Preferisce il mare o la montagna? «Mi piacciono entrambi. L’importante è che si respiri aria pure e ci si possa rilassare…» Lei ha allenato a lungo in Puglia. Avrà avuto modo di mangiare i nostri piatti tipici… «La cucina pugliese è ottima. Devo dire che non c’è un piatto in particolare che preferisco. Sono uno a cui piace mangiare bene, e devo dire che dovunque sia stato sono stato sempre ben accontentato». Ci dica la verità. Com’era lo Zeman bambino? «Lo Zeman bambino era come tutti gli altri bambini. Non aveva niente di diverso. Al limite quando giocavo con i soldatini a fare la guerra avevo i miei schemi… e naturalmente tutti portati all’attacco!». Egidio Franco
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OLA - Corso Sonnino Sidney, 95 - BAR ANTICA CAFFETTERIA DELLA VITTORIA - Via Crisanzio, 2 - BAR CAFFETTERIA CALEFATI - Via Calefati, si, 28 - BAR CAFFETTERIA OPERA’ - Via Crisanzio Scipione, 214 - BAR CAFFE’ DELLA DOGANA - Corso De Tullio Antonio, 30 - BAR CASTELLO FORTUNATO - Via Crisanzio Scipione, 40 - BAR SAVOIA - Via Calefati, 61 - BAR SAYONARA - Piazza Moro Aldo, 18/A - GRAN CAFFÈ RAGNO Molfetta 1 a Garruba Michele, 17 - BAR GIMMA - Via Abate Gimma - TESORI DI SICILIA - Via Cairoli 86 - CAFFE’ MOZART - Via Melo Da Bari, 139 - BAR MORISCO - Piazza Gramsci Antonio, 23 - CAPOGIRO Bari 100 - Via Amendola, 112/4 - GRAN PASTICCERIA BAR MODERNO - Via Papa Pio XII, 32 - BAR BAR DELL’ANGOLO - Via Papa Pio XII, 1/B - PASTICCERIA PERULLI - Via Peucetia, 19/A-19/B - MOZART CAFFE’ -Via Ciasca, 1 - BAR DUE AFFÈ ITALIANO - Via Matarrese - CASA DELLA PANNA - Via Marchese di Montrone, 58 - GIMMA JAZZ CAFÈ - Via Abate Gimma, 110 - CAFFÈ Mola 4 O - Via Melo da Bari, 181 - TIFFANY CAFFÈ- Via Argiro, 137 - CHAMPAGNERIE - Via Roberto da Bari, 99 - BAR KOMODO - Via Principe Amedeo ittorio Emanuele - GARBETTA DROGHE COLONIALI - VIA CALEFATI, 148 - BARETTO - VIA ROBERTO DA BARI, 122 - FIORE DI MAGGIO Conversano 4 LEZZA PROFUMERIA -VIA NICOLAI, 25 - ASSELTA A. DONNA - VIA ARGIRO, 68 - VIA LARGA - VIA ANDREA DA BARI, 36 - SWEET SUN MANUELE, 122 - LAMACCHIA FASHION GROUP - CORSO VITTORIO EMANUELE, 182 - MOTIVI -VIA N. PUTIGNANI, 37/A - OLTRE - VIA NCIPE AMEDEO, 78 e VIA CALEFATI, 138 - PASTICCERIA BOCCIA - VIA SAGARIGA VISCONTI, 71 - PROFUMERIA PUCCY - VIA DANTE OUNGE BAR NESSUN DORMA - VIA FIUME, 3 - MAMMA MIA! - CORSO VITTORIO EMANUELE, 99 - IL PANE E LE ROSE - VIA ROBERTO E' DE CHRISTINE- Via Amendola, 174/B - EXECUTIVE GAMES - VIA TRIDENTE 42/10 - PASTICCERIA ABBATICCHIO - Via Amendola 6 G - LA lcide De Gasperi, 5 BARLETTA IL FITNESS & LA BICICLETTA - Via Trani, 154 - GALANTINO VIAGGI - Via Alvisi, 17 BISCEGLIE COVA CAFFÈ L CORSO - Via Morea, 8 - PASHÀ - Piazza Castello, 5/7 - SALUMERIA DA DARIO GIOVINAZZO BAR VECCHIO CAFFÈ AMOIA - P.zza Vittorio DI BARI BAR MODERNO - Piazza XX settembre, 57 - BAR VIOLA CAFFÈ MILANO - Piazza XX settembre, 50 MOLFETTA GELATERIA CAFFÈ - Via Giovanni XXIII, 33 - PASTICCERIA MIMMO - Via Dalmazia - LA DOLCE VITA - Via Luigi Einaudi, 10 RUTIGLIANO MEETING - Via Massafra ani 113 - LA PIADINERIA - Via Statuti Marittimi, 12 - IL FITNESS &1 LA BICICLETTA - Via Pozzo Piano, 82 - EUROGOMME - Corso Imbriani, 119
Veneto, 17 - GAL TERRA D'ARNEO (e tutti i comuni associati CAMPI SALENTINA - CARMIANO - COPERTINO - GUAGNANO - NARDO'
Noicattaro 5
Campi Salentina 1
PASTICCERIA REX - Corso Vittorio Emanuele II, 146 - BAR VIOLA - Corso Sonnino Sidney, 95 - BAR ANTICA CAFFETTERIA DELLA VITTORIA 3/F/G - BAR CAFFETTERIA DI PIZZUTO ANTONIO - Via De Rossi, 28 - BAR CAFFETTERIA OPERA’ - Via Crisanzio Scipione, 214 - BAR CAFFE’ - BAR GELATERIA VIOLA - Via Nicolai, 3 - BAR NUOVO CAFFE FORTUNATO - Via Crisanzio Salice Salentino 1 Scipione, 40 - BAR SAVOIA - Via Calefati, 61 - BAR STAZIONE BARI-NORD - Piazza Moro - BAR TOLESCO - Via Garruba Michele, 17 - BAR GIMMA - Via Abate Gimma - TESORI DI SICILIA - Via Carmiano 1 1 Giuseppe, 220/B - BARRutigliano MANHATTAN - Via Capruzzi - BAR MORISCO - Piazza Gramsci Antonio, 23 - CAPOGIRO - Via Amendola, 112/4 - GRAN Veglie 2 ba Camillo, 49/A - BAR PAVONE -Piazza Giulio Cesare, 8/C - BAR DELL’ANGOLO - Via Papa Pio XII, 1/B - PASTICCERIA PERULLI - Via Peucetia, di Luigi, 33 - CAFFÈ VOLTARIE - Via Camillo Rosabla - CAFFÈ ITALIANO - Via Matarrese - CASA DELLA PANNA - Via Marchese di Montrone, 58 TTICA RANIERI - Corso Italia, 25/A - BAR CATALANO - Via Melo da Bari, 181 - TIFFANY CAFFÈ- Via Argiro, 137 - CHAMPAGNERIE - Via Roberto O - Via Roberto Da Bari - VOGLIA MATTA - Corso Vittorio Emanuele - GARBETTA DROGHE COLONIALI - VIA CALEFATI, 148 - BARETTO - VIA O LE STELLE - VIA CAIROLI, 51 - IDEA BELLEZZA PROFUMERIA -VIA NICOLAI, 25 - ASSELTA A. DONNA - VIA ARGIRO, 68 - VIA LARGA Nardò 1VITTORIO EMANUELE, 182 - MOTIVI CAFFE’ BORGHESE - C.SO VITTORIO EMANUELE, 122 - LAMACCHIA FASHION GROUP - CORSO Guagnano 1 OLI, 81- PETROLLA FLORIST - VIA PRINCIPE AMEDEO, 78 e VIA CALEFATI, 138 - PASTICCERIA BOCCIA - VIA SAGARIGA VISCONTI, 71 FOOD - VIA CAMILLO ROSALBA, 47 - LOUNGE BAR NESSUN DORMA - VIA FIUME, 3 - MAMMA MIA! - CORSO VITTORIO EMANUELE, CAFE' - Via Amendola, 172/1-M - LE CAFE' DE CHRISTINE- Via Amendola, 174/B - EXECUTIVE GAMES - VIA TRIDENTE 42/10 - PASTICCERIA 53 - ANDRIA MAGAZZINI GET Porto - Via Alcide DeCesareo Gasperi, 5 BARLETTA & LA BICICLETTA - Via Trani, 154 - GALANTINO VIAGGI - Via 1 IL FITNESS Copertino 1 Settembre, 1 CONVERSANO BAR DEL CORSO - Via Morea, 8 - PASHÀ - Piazza Castello, 5/7 - SALUMERIA DA DARIO GIOVINAZZO BAR A FALSO PEPE - via SS. Medici, 45 MOLA DI BARI BAR MODERNO - Piazza XX settembre, 57 - BAR VIOLA CAFFÈ MILANO - Piazza FFÈ FLORIAN - Via Crocecchia, 85 - NICRÈ CAFFÈ - Via Giovanni XXIII, 33 - PASTICCERIA MIMMO - Via Dalmazia - LA DOLCE VITA - Via Luigi
Leverano 3
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