La Guida ai Servizi 2010/2011 della Città di Taranto e Unione dei comuni “Montedoro” è stata patrocinata (patrocinio morale) da:
Unione dei Comuni “Montedoro”
Presentazione
Provincia di Taranto
Presentazione Cari cittadini, in occasione della prima Pubblica zione della guida dei comuni Mon tedoro sono onorato di porgervi, unitamente a tutti i sindaci dell’Unione, i più cordiali saluti oltre ad un sentito ringraziamento alla società “PuntArancio S.r.l.” che ha realizzato questa utile e pregevole iniziativa. L’unione dei Comuni Montedoro è nata nel 2002 con i comuni di Car osino, Faggiano, Monteiasi, Monteparano, Montem esola e Roccaforzata con l’obbiet tivo di gestire in forma associata alcuni servizi al fine di migliorarne l’efficienza e l’effi cacia e con l’obbiettivo di intraprendere com uni azioni di sviluppo e di realizza re sinergie di interventi tra gli enti. Nel 2007 entra a fare parte dell’Un ione il Comune di San Giorgio Joni co e nel 2009 il Comune di San Marzano, per cui oggi con gli otto Comuni l’Unione conta un bacino di circa 50.0 00 abitanti. Il territorio prevalentemente agra rio è caratterizzato dalla “terra rossa” con plurisecolari uliveti intramezzati da vigneti, per cui l’OLIO ed il VINO costituiscono il bene più prezioso e tanto apprezz ato di questa terra. Questo territorio inoltre possiede un patrimonio di risorse cultural i, ambientali, storiche, architettoniche, arch eologiche, religiose, enogastrono miche che rappresentano certamente ricchezze multiple capaci di sviluppare econ omia ed immagine e di potenziare le capacità propulsive del sistema sociale ed economico. Tali risorse sono densamente diffu se su tutto il territorio Montedoro e c’è un forte e preciso impegno di tutti i sind aci, attraverso un progetto “I LUO GHI DELLA STORIA”, di realizzare un sistema unico di offerta e fruizione mettend o in rete i diversi componenti di questo patr imonio. In questo contesto, grazie all’impe gno della società “PuntArancio S.r.l .” e di quanti hanno contribuito alla realizzazion e, ben si inserisce questa pubblica zione, effettuata in favore delle famiglie, che cont iene una serie di informazioni che potranno rappresentare una utile guida prat ica per tutti.
Il Presidente Unione dei Comuni Montedoro
Dr. Francesco Sapio
1
Guida alla Consultazione
Guida alla Consultazione La Guida ai servizi è composta da vari “Settori” contraddistinti da diverse colorazioni per facilitarne la consultazione:
Cartina e Stradario
4-44
La toponomastica aggiornata con l’elenco delle vie
Cenni Storici e Informazioni Utili
10-47
Brevi cenni storici corredati da fotografie con raccolta in ordine alfabetico di recapiti telefonici e indirizzi degli uffici di maggiore utilizzo
Vetrina delle Attività Produttive e Commerciali Panoramica delle aziende presenti sul territorio suddivise per tipologia di attività, con “Pagine tematiche”
Viaggiare e Alloggiare Patente a Punti
Mangiare e Bere Divertirsi Shopping e Tempo Libero Servizi per la Casa e la Persona Ufficio di Stato Civile
Salute e Benessere
48-51 48-49 52-56 57-58 59-60 61-71 61-62 72-83
Emergenze
72-76
Consigli per la Vostra Sicurezza
78-80
Consigli Alimentari
82-83
Ecologia Raccolta differenziata
84-87 84-86
Per agevolare la consultazione, nelle ultime pagine è stato inserito un “indice analitico”. Questa Guida, come tutte le guide, è soggetta a modifiche: è possibile infatti che, con il passare del tempo, alcune notizie risultino non aggiornate o addirittura superate a causa dei veloci e continui, a volte frenetici, cambiamenti di utenze e ad emanazione di nuove normative. Nonostante le accurate verifiche, è un dato di fatto universalmente riconosciuto che nessuna pubblicazione può ritenersi immune da omissioni, errori o refusi. Soprattutto per quanto riguarda numeri telefonici, mutamenti e variazione della rete viaria e nella gestione di enti. Ce ne scusiamo sin d’ora con i lettori, quindi ringraziamo tutti coloro che vorranno farci pervenire le inevitabili osservazioni di cui terremo debito conto nella prossima edizione. 2
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Strade
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da: • Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l’Italia settentrionale; • Strada Statale 106 Jonica da e per la Calabria; • superstrada Strada Statale 100 di Gioia del Colle da e per Bari; • Strada Statale 7 Via Appia da e per Brindisi; • Strada Statale 7/ter da e per Lecce; • Strada Statale 172 dei Trulli da e per Martina Franca fino a Casamassima (BA). La Strada Statale 7/ter dal Porto fino all’incrocio dell Asse del Ponte di Punta Penna e per tutto quest’ultimo fino a Via Cesare Battisti forma la tangenziale Nord-Est di Taranto, che permette di vedere tutta la città ionica, il mar Piccolo con le sue miticolture e la campagna pugliese.
Il porto mercantile e industriale Il porto mercantile di Taranto, secondo in Italia per traffico di merci , è localizzato sulla costa settentrionale dell’omonimo golfo. L’installazione più recente è costituita dal terminal container ubicato sul molo polisettoriale, una struttura modernissima completa di sistemi telematici e torre di controllo, con una capacità di stoccaggio e movimentazione merci di circa 2.000.000 di TEU/anno.
Il porto turistico
Come Raggiungerci
Come Raggiungerci
Il porto turistico di Taranto è situato sulle aree del Molo Sant’Eligio, nella parte del Borgo Antico prospiciente il Mar Grande. La struttura prevede 254 posti barca, ed è dotata di pontili fissi e galleggianti, di una banchina e di uno scalo di alaggio, di piazzali di rimessaggio, di parcheggi ed aree verdi attrezzate. Vengono inoltre erogati servizi di ricezione e ristoro, e tutti i servizi connessi con il turismo nautico: attracco attrezzato, riparazione, rifornimento carburanti, informazioni turistiche, nonché attività ricreative, sportive, culturali ed artistiche.
Aeroporti
Ferrovie
I collegamenti ferroviari sono assicurati da Trenitalia mediante le linee Taranto-Bari, Taranto-Bindisi e Taranto-Crotone, quindi verso tutte le località servite dalle linee adriatica e ionica. Taranto è inoltre collegata al resto della Puglia grazie alle Ferrovie del Sud Est mediante due stazioni: • Taranto Centrale, in comune con Trenitalia; • Taranto Galese. Inoltre a Taranto è presente un Deposito Locomotive di Trenitalia. La denominazione storica di Deposito Locomotive di Taranto è ora sostituita dalla sigla Officina Manutenzione Rotabili (O.M.R.) Taranto ove ha sede anche l’Associazione Treni Storici Puglia (ATSP Onlus) che gestisce un treno storico in convenzione con Trenitalia.
Porti
L’Aeroporto di Taranto-Grottaglie “Marcello Arlotta” effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Gli altri aeroporti più vicini sono: • Aeroporto internazionale di Bari-Palese; • Aeroporto di Brindisi-Casale.
Autolinee
L’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in tutto il territorio comunale di Taranto è la Società per azioni AMAT. Dal 2003 è stato istituito il servizio di idrovie, grazie all’utilizzo delle due motonavi “Clodia” e “Adria”, acquisite dall’Azienda Consorzio Trasporti Venezia: esse collegano Piazzale Democrate a Capo San Vito, passando dal Mar Piccolo al Mar Grande attraverso il canale navigabile. Durante il periodo estivo raggiugono le Isole Cheradi attraccando al molo dell’Isola di San Paolo. I collegamenti tra Taranto e i Comuni dell’Unione sono garantiti dagli autobus di CTP - Trasporti pubblici locali. Fa eccezione il Comune di Montemesola che è servito dalle Autolinee Gravame e Palmieri.
5
Orari Autobus e Treni
Orari Autobus e Treni Orario Treni F.S.
Orari PugliAirbus
Collegamenti capoluoghi pugliesi (partenze)
Collegamenti aeroporti pugliesi (corse valide tutto l’anno, frequenza dal Lunedì al Sabato)
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Andata
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Brindisi - Taranto 4.30
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Lecce - Taranto 4.56*
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17.28*
19.50*
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14.05
* Cambio alla stazione “Bari Centrale” 6
Aeroporto Brindisi - Aeroporto Bari
Tratto dal sito ufficiale delle Ferrovie di Stato: www.trenitalia.com
Tratto dal sito ufficiale di Pugliairbus: http://pugliairbus.aereoportidipuglia.it
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12 Palazzo Amati 13 Palazzo Carducci
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B/C-2
14 Chiesa di San Domenico 15 Museo Talassografico
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5 Museo Etnografico 6 Santuario Monteoliveto
B-2
16 Museo Naz. Archeologico
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B-1
17 Torre dell’Orologio
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8 Convento Santa Chiara
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Stradario C/D-4 A Acclavio D. Via Alighieri Dante Via E-4/5/6 Anfiteatro Via C/D-3/4/5 D-4 B Berardi Via Bettolo Piazza C-5 Bruno Francesco Via F-5/6 E/F-6 C Capecelatro Mons. Via Cariati Piazzetta A/B-2 Cariati Via A-1 Castello Piazza C-2 Cava Via A-1 Cavallotti F. Via C/D/E-5 Cavour Via C-3 Coperta Piazza D-4 Crispi F. Via C/D/E/F-5/6 B-3 D Da Vinci L. Rampa D’Alò Alfieri Via E/F-6 D’Aquino Tommaso Via C-3 De Cesare G. Via C/D-4 Di Mezzo Via A/B-1/2 Di Palma F. Via D-5/6 Duca degli Abruzzi Via C/D/E-5 Duca di Genova Via D/E-5 Due Mari Corso C3 Duomo Via B/C-1/2 D/E-4 E Ebalia Piazza D-6 F Falanto Via Fontana Piazza A-1 C-3 G Garibaldi G. Piazza Garibaldi G. Via A/B-1/2 Giovinazzi Ciro Via C/D-4 Giusti C.E. Via E/F-6 Gorizia Via D/E-5/6 F-6 J Japigia Via C-4 K Kennedy Piazza D-6 L Leonardi Piazza Leonida da Taranto Via E/F-6 Liside Via F-6 E-6 M Marconi Piazza Maria Immacolata P.zza C-4 Mazzini G. Via D/E-4/5/6 Messapia Via F-6 Minniti T. Via D/E/F-6 Monfalcone Via D/E-6 Municipio Piazza C-2 F-6 N Nettuno Via Nitti C. Via C/D/E-5 E-4/5/6 O Oberdan G. Via Otranto Via D/E-6 P Pacoret De Saint Bon Via D-6 Paisiello Via B/C-2 Peluso D. Via E/F-6 Pentite Via B-1 Pisanelli G. Via D-4 Pitagora Via C-3/4/5/6 Ponte Girevole C-3 Ponte Porta di Napoli A-1 Porto Via A-1 Principe Amedeo Via D-4/5/6 Pupino V. Via C/D/E-4/5 C/D/E-5 R Regina Elena Via Regina Margherita Via C-3 Roma Via B/C-3/4 B-2 S S. Marco Via S. Martino Via A-/B-1 E/F-6 T Temenide Via Torre Nuova Via B-2 C-3/4/5/6 U Umberto I° Corso B/C-3 V Vasto Scesa Viola Luigi Via C-4/5 Virgilio Viale F-5 Vittoria della Piazza C-4 Vittorio E. III° Lungomare C/D/E-3/4/5 Vittorio Emanuele II° C.so A/B/C-1/2
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Taranto Cenni Storici
Cenni Storici Le origini della città risalgono al 706 a.C. quando, secondo lo storico Eusebio da Cesarea, in questa zona si trasferirono dei coloni provenienti da Sparta, come testimoniano i resti di due colonne del Tempio Dorico. La prima trasformazione della città avvenne tra il III° e il I° secolo a.C. con l’arrivo dei romani. Capoluogo di provincia, Taranto si affaccia sull’omonimo Golfo, nel Mare Jonio. Viene chiamata la “città dei due mari” in quanto bagnata da due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo. La città fu distrutta dai musulmani nel 927 e la sua ricostruzione voluta da Niceforo II Foca ebbe inizio nel 967. Nel periodo angioino e aragonese la città venne fortifi cata con un Castello a causa del pericolo incombente rappresentato dai turchi.
Edifici Storici Museo Archeologico Nazionale Il museo Archeologico Nazionale di Taranto è ubicato in un edificio denominato Convento di San Pasquale o dei Frati degli Alcantarini. L’edifico è stato costruito subito dopo la metà del 18° sec., ed è diventato la sede del museo nel 1887. L’esposizione focalizza la maggiore attenzione verso gli oggetti della collezione museale e i contesti territoriali da cui sono stati scavati. Procedendo dal secondo al primo piano attraverserà la storia di Taranto e del suo territorio fasce cronologiche: preistoria e protostoria, periodo greco e età romana, periodo tardo-antico e alto-medievo.
Castello Aragonese Il castello fu edificato sulle basi di una struttura normanno-svevo-angioina realizzata dai normanni per la difesa della città, anche se il nucleo originario del castello si deve far risalire ai Bizantini. Il Castello aragonese, detto anche Castel Sant’Angelo, è una splendida costruzione progettata dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini su commissione di Ferdinando d’Aragona verso la fine del XV secolo. Il suo progetto era quello di costruire un castello di difesa. All’interno del Castello è tuttora visitabile la piccola cella dove venivano torturati i prigionieri. Il castello è stato utilizzato anche come carcere sotto gli Asburgo e attualmente è sede della Marina Militare.
Convento San Francesco Realizzato nel XIII secolo, il convento è stato ristrutturato nella metà del XVII sec. Fu la sede del Comune durante il Settecento. Negli anni della Restaurazione divenne Castello Aragonese
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Ponte Girevole
sede di una caserma francese, col nome di Caserma Rossarol. Attualmente il complesso ospita eventi culturali e alcuni insegnamenti universitari della Facoltà di Lettere e Scienze della Formazione.
Chiesa San Domenico Al di sopra del borgo medievale si leva la chiesa di San Domenico Maggiore del quattordicesimo secolo con l’elegante scalinata barocca da cui hanno inizio i riti della Settimana Santa. Unito alla chiesa vi è un pregevole vecchio monastero che attualmente è la sede delle Soprintendenza Archeologica della Puglia. A fianco alla chiesa di San Domenico vi è il fastoso palazzo Pantaleo. Esso è del 18° sec.e ora ospita mostre temporanee.
Cattedrale La Cattedrale risale al 1071, l’impianto a tre navate è retto su colonne di stili e di epoche diversi, come anche la facciata che è barocca, di Mauro Manieri (1713). L’elemento artistico più pregevole è lo splendido cappellone barocco dedicato al patrono San Cataldo, uno “scrigno” con intarsi meravigliosi, realizzati con il marmo prelevato dai reperti archeologici un tempo disseminati sul territorio cittadino. Molto bella è la cripta con gli affreschi bizantini.
Il Ponte Girevole Il Ponte Girevole o Ponte di San Francesco di Paola è la struttura che collega l’isola del Borgo Antico con la penisola del Borgo Nuovo. Inaugurato il 22 maggio 1887 dall’Ammiraglio Ferdinando Acton, il ponte sovrasta un canale navigabile lungo 400 metri e largo 73 metri che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Il ponte misura attualmente 89,9 metri di lunghezza e 9,3 metri di larghezza. “Costruito dall’Impresa Industriale Italiana di Napoli su progetto dell’ingegner Giuseppe Messina che ne diresse i lavori di costruzione, era originariamente costituito da un grande arco a sesto ribassato in legno e metallo, diviso in due braccia che giravano indipendentemente l’una dall’altra attorno ad un perno verticale posto su uno spallone. Il funzionamento avveniva grazie a turbine idrauliche alimentate da un grande serbatoio posto sul Castello aragonese adiacente, capace di 600 metri cubici di acqua che in caduta azionavano le due braccia del ponte. La struttura venne successivamente rimodernata negli anni 1957-1958, introducendo un funzionamento di tipo elettrico, ma mantenendo di fatto inalterati i principi ingegneristici della allora costituenda Direzione del Genio Militare per la Marina. Il progetto fu realizzato
Il rito della Settimana Santa I riti risalgono all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale e sono stati introdotti sul finire del XVII secolo. La settimana santa tarantina si articola in tre processioni successive. Nel pomeriggio del giovedì Santo, le coppie di Confratelli (Perdoni) si dirigono in pellegrinaggio, con passo lento e dondolante (nazzecate), dalla Chiesa del Carmine ai sepolcri del Borgo e della Città vecchia. A mezzanotte di giovedì si avvia la processione dell’Addolorata, scandita dal suono della “troccola” e da marce funebri, per condurre la statua della Madonna nella simbolica ricerca del Figlio, per le chiese della città, fino al mattino successivo. Nel tardo pomeriggio del venerdì ha inizio la processione dei Misteri, in cui sei gruppi statuari vengono portati a spalla per tutta la notte, per poi far rientro nella chiesa del Carmine all’alba del mattino dopo.
Manifestazioni Ricorrenti • • • • • • • • • • • • • • • • •
Celebrazioni in onore di S. Cataldo (Maggio) Settimana Santa di Taranto (Marzo o Aprile) Gara di auto d’epoca “Tarantostorica” (Marzo) Rievocazione del matrimonio di Maria d’Enghien (Maggio) Mostra fotografica “FotoArte” (Maggio) Palio di Taranto (Maggio o Luglio) Rievocazione storica della “Milano-Taranto” (Luglio) Portici d’estate (Luglio o Agosto) Città aperte (Luglio, Agosto e Settembre) Anniversario del Cristo del Mare (Agosto) Processione a mare “Stella Maris” (Settembre) Settimana Internazionale di Taranto Danza (Settembre) Congresso Internazionale sulla Magna Grecia (Settembre) Processione dell’Immacolata (Dicembre) Taranto Film Festival (Dicembre) Trofeo Internazionale di Judo “Città di Taranto” Torneo Internazionale Femminile di Tennis “Città di Taranto”
Informazioni Utili Altitudine: 15 m s.l.m. Superficie: 217 kmq Abitanti: 196.369 al 01/01/2007 Nome Abitanti: Tarantini CAP: 74100
Numeri Utili Municipio - Centralino - Piazza Municipio
099 4581111
Polizia Municipale - Piazzale Bestat
099 7323204
Prefettura - Via Anfiteatro, 4
099 4545111
Questura - Via G. Palatucci, 5
099 4545111
Taranto Info Utili
dalla Società Nazionale Officine di Savigliano, per tutto quello che riguardava gli organi meccanici ed i comandi elettrici. Il nuovo ponte fu inaugurato dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 10 marzo 1958, e venne intitolato a san Francesco di Paola, protettore delle genti di mare
Provincia di Taranto - Via Anfiteatro, 4 099 4587111 Capitaneria di Porto - Largo Arcivescovado, 17
099 4713611 099 4713601
Camera di Commercio - Viale Virgilio,152
099 7783111
INPDAP - Via Dante, 1/a
099 4543327
INPS - Via Golfo di Taranto
099 7768111
INAIL - Via Plinio ang. Via Salinella - Via Japigia, 2
099 7322111
Poste Italiane - Corso Vittorio Emanuele III
099 4554111
Arcivescovado - Largo Arcivescovado, 8
099 4709611
Ufficio comunale per il diritto allo studio - Via Plinio, 75
099 4581903
Politecnico di Bari - Viale del Turismo, 8
099 4733212
Università degli studi di Bari - Via Acton Ferdinando, 1
099 333009
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - Corso Vittorio Emanuele, 126 - Piazza Brodolini - Viale Magna Grecia, 418 - Piazza Grassi
099 4741799 099 4721404 099 4521997 099 7310010
Ospedale SS. Annunziata - Via Bruno 099 4585111 Ospedale G. Moscati - SS. Martina F. 099 4585111
Panoramica della città
ASL TA/1
099 7786111
Fondazione S. Raffaele “Cittadella della Carità” - Piazzale della Carità, 1
099 4732111
Casa di Cura Bernardini Via Scoglio del Tonno, 64
099 7728896
Casa di Cura S. Rita - Viale Magna Grecia, 191
099 7350779
Casa di Cura Villa Verde - Via Golfo di Taranto, 22
099 7727111
Casa di Cura S. Camillo - Via Masaccio , 8
099 4716122
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Rossini G. Via S Sacco e Vanzetti Via Salvemini G. Via San Francesco d’Assisi Via San Pio d.P. Piazzetta Santa Caterina Via Sauro N. Via Scardino Via Scotellaro R. Via VI Novembre Via Serrao M. Via Stadio dello Via Sturzo Luigi Don Via T Taranto Via Togliatti P. Via Toniolo Via Torino Via Toselli Via Trebbiano del Via Via Trento e Trieste Via Turati F. Via U Umberto Corso Ungaretti G. Via V Valva d’Ayala Via Vendemmia della Piazza XXV Aprile Via XXV Maggio Via Verdi G. Via Vino del Piazza Virgilio Via Vittorio Emanuele Piazza Vittorio Veneto Via
B-3 B-3 A-3/4 C-3 A-4 B-4 B-4 C-3 C-3 B-4 A/B-5 B-1 A-5 B-3/4 B-4 A-5 A-4/5 B/C-3 B-3 C-3 C/D-2/3 A-4 B-4 A-4 C-3 B-3 C-1/2 C-4 B-3 B-3/4 A/B-4/5 C-3 C/D-2 A-5 A-4/5 C/D-2/3 A-2 C-3 B-4 B-2 B-1/2 A/B-3/4/5 A/B-3/4 A-4 A-4 B/C-1/2 A-3 B-4 A/B-4 A-2 A/B-3/4 A-2 C-1/2 A-4 B-3 A/B-2/3 B-2 B/C-1/2 B-4 C-2 C-4 B/C-1 C-3/4 C-2 A-4 A-2 C-3/4 D-2/3 C-3 B/C-4
Carosino Cartina e Stradario
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Carosino Cenni Storici
Cenni Storici Origine del nome Da Caro Seno, vale a dire paese caro alla Madonna. Importante centro posto sul fiorente asse commerciale Taranto-Grecia in età magno-greca, decade poi durante la guerra greco-gotica, frazionandosi in casali e casegrotte. Occupata e completamente distrutta dagli Albanesi nel XV secolo, rimane a lungo area improduttiva, come feudo di famiglie nobili della zona. Il territorio annovera parecchie masserie, in gran parte avanzi di vecchi casali o centri abitati. Di esse ricordiamo quella di “Misicori” ove in tempi remoti sorgeva il centro messapico di “Misochorn” che costituiva il punto d’incontro della Via Appia con la via Salentina. La masseria “Civitella”, invece, annovera i resti dell’omonimo casale medievale che andò distrutto e abbandonato nel XVI secolo.
Monumenti Chiesa Madre La Chiesa Matrice , dedicata a Santa Maria delle Grazie e risalente al XIV secolo. Contiene una tela raffigurante la Madonna del Rosario; un Crocifisso ligneo del XVII secolo e un affresco del XVI secolo sull’altare maggiore, raffigurante l’incoronazione della Madonna del SS.mo Rosario in trono col Bambino; un dipinto su tela,
sovrapposto all’affresco del XVI secolo e proponente lo stesso tema, eseguito da Domenico Carella nel 1763; altorilievi in pietra del XVIII secolo, scolpiti fra i colonnati che si erigono sull’altare maggiore, che mostrano alcuni miracolati della Madonna di Carosino.
Chiesa di San Francesco La Chiesa di San Francesco, costruita nel 1903 per interessamento di Padre Clementino di San Biagio profondamente devoto al Santo d’Assisi. Suggestiva, sul lato est dell’altare, è la riproduzione fedele della grotta francese dedicata all’apparizione della Madonna di Lourdes.
Palazzo Ducale Il Palazzo Ducale, costruito intorno al 1400 per conto dei nobili tarantini Simonetti. Proprietà del Comune dal 1985 per atto di donazione della famiglia d’Ayala Valva, è attualmente adibito a luogo di cultura.
Fontana Monumentale L’artistica Fontana realizzata nel 1894 di fronte al Palazzo Ducale, dalla quale, durante la tradizionale “Sagra del Vino”, zampilla dell’ottimo vino di produzione locale. La splendida Villa Comunale, grande polmone verde, una volta parco del centralissimo Palazzo Ducale, dagli anni ’80 divenuto parco pubblico con verdi prati ed alberi secolari, che rinfrescano le assolate giornate dei Carosinesi e dei tanti turisti.
Palazzo Ducale
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Informazioni Utili
Fontana Monumentale
Altitudine: 55-120 m s.l.m. Abitanti: 6.659 al 31/12/2009 Nome Abitanti: Carosinesi CAP: 74021
Servizi Pubblici
Le feste e gli eventi Festa di San Biagio All’inizio della seconda decade d’ottobre, si svolge la secolare festa di San Biagio, protettore del paese. Il giorno di pasquetta è invece dedicato alla Madonna delle Grazie, ed è vissuto dai carosinesi con piacevoli scampagnate che da sempre hanno attratto comitive di turisti. Queste feste tradizionali sono caratterizzate oltre che dalla presenza di bande musicali che eseguono le più belle opere della musica classica, da favolose luminarie stradali che possono essere annoverate tra le più luminose ed armoniche del Sud.
Sagra del vino Tra la fine di luglio e i primi d’agosto, si svolge la Sagra del Vino, manifestazione tipica del Mezzogiorno d’Italia. Pur “ratificata” solamente nel 1966, la Sagra del Vino di Carosino, è certamente una delle prime forme ufficiali di festa del vino sorte nella Regione Puglia e quasi sicuramente in tutto il sud. Retaggio di baccanali rituali che si perdono nella notte dei tempi e dell’impavida vocazione vitivinicola dei Carosinesi, oggi la Sagra presenta ancora alcune usanze peculiari di questo bellissimo paesino: durante il periodo della festa, infatti, dalla caratteristica fontana monumentale, zampilla dell’ottimo vino distribuito a tutti gratuitamente. Testi e Foto tratti dal sito ufficiale del Comune di Carosino: www.comune.carosino.ta.it
Municipio - Centralino - Via Roma, 73
099 5919162
Biblioteca - Via Roma, 73
099 5919162
Polizia Municipale - Via Roma, 73
099 5919162
Ufficio Postale - Via dello Stadio, 14
099 5918605
Camera Confederale del Lavoro - CGIL - Via Cavour, 17
099 5921375
Sindacato Territoriale Pensionati - CISL - Corso Umberto, 83
099 5921681
Carosino Info Utili
Superficie: 10,79 kmq
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - Via Lecce - S. Giorgio Jonico
099 5926773
Farmacia “Dr. D’Ajola Elio” - Corso Umberto, 142
099 5929351
Insegnamento e Formazione Scuola Materna “Gianni Rodari” - Via Aldo Moro, 4
099 5927009
Scuola Materna “Rosa Agazzi” - Via Scardino
099 5926387
Scuola Materna “Sacro Cuore” - Via Alfieri, 11
099 5929873
Istituto Comprensivo “A. Moro” - Via Alfieri, 14
099 5929574
Scuola Media “O. Flacco” - Via 24 Maggio, 20
099 5919123
Parrochie Parrocchia SS. Maria delle Grazie
Associazioni Pro Loco Fratres Donatori di Sangue - Piazza Vittorio Emanuele, 28 Centro Prevenzione Tumori - Via Roma, 73 ANFFAS - Via per Francavilla Fontana, 40 Associazione per i Diritti del Cittadino
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Municipio Via O Oberdan G. Via P Pacinotti A. Via Paisiello Via Palach J. Via Palumbo S.C. Paolo VI Via Parrocchia Largo Piazza Largo Pio XII Via Pirandello L. Via Pulsano per Via
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Scarlatti Via B-2 Segrè Emilio Via Z.I. Taranto Via B-2/3 Trento Via B-3 Trieste Via C-3 C-2 U Ungaretti Via B-1/2 V Verdi G. Via Vittorini Elio Via C-3/4 Vittorio Em. III Via B/C-2/3 Vittorio Ven. P.zza B/C-2 Volta A. Via Z.I. Volterra Vito Via Z.I.
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Faggiano Cenni Storici 18
Cenni Storici Le linee di sviluppo storico del casale di Faggiano si presentano articolate e complesse, soprattutto per i secc. XV-XVI, allorchè i cambiamenti di regime e le sovrapposizioni etniche si accompagnarono a tensioni sociali, agitazioni, rigurgiti culturali e religiosi le cui ragioni, al di là delle possibili penetranti riflessioni storiografiche, spesso sfuggono proprio per la incertezza delle testimonianze documentarie. Si ipotizza che “Fayanum”, nel primo Basso Medioevo era pregno di monaci basiliani che “popolarono e fecondarono il territorio dando origine a vari casali, tra cui Faggiano, intorno al XII secolo”. La suggestiva ipotesi si spiegherebbe con la presenza del “calogerato di San Vito” e con quella della “Chiesa di San Nicola intorno a cui sorse il primo nucleo di Faggiano”. Sicchè si ritiene di dover ricondurre il discorso delle origini nell’alveo della storicità, sulla scorta di un’attenta rilettura delle fonti documentarie che si presentano, soprattutto per il XV secolo, frammentarie e reticenti. E’ probabile che il casale “Fayanum” esistesse già intorno alla metà del XIV secolo, se il nome ricorre in un fascicolo angioino del 1422 dove si elencano i paesi di alcune province del Regno. Invece non è possibile verificare l’ipotesi circa l’esistenza del casale intorno ai primi decenni del XIV secolo poiché i registri angioini del re Roberto (1309-1343), in proposito, tacciono. Comunque il casale era legato a Taranto infatti verso la metà del XV secolo venne tassato per ducati 4, 1, 15. Quando gli esattori, e non solo per ragioni fiscali, imposero nella seconda metà del XV secolo il pagamento differenziato tra Taranto e Faggiano, i Muscettola insorsero dando vita ad un contenzioso presso la Regia Camera della Sommaria, durato molti anni. Invece non sono documentati gli avvenimenti segnati dall’arrivo degli albanesi di Giorgio Castriota Scanderberg nel contesto della prima congiura dei baroni meridionali guidati da Giovanni Antonio del Balzo Orsini, principe di Taranto, e il saccheggio operato nel 1461, che probabilmente segnarono un momento di grave incertezza politica ed amministrativa. Sembra che solo nel 1476 il casale venne ripopolato, molto verosimilmente da Albanesi. La crescita del popolamento continua, almeno per il XVI secolo, legata alla proficua azione amministrativa dei Muscettola a cominciare proprio da “Antonius Muscettola de Tarento”, che rese Faggiano il centro della baronia che comprendeva i casali di San Giorgio e Pasone, allora disabitato. Così nel 1532 il casale fu tassato per 180 fuochi, nel 1565 per 190 e nel 1561 per 500 che era un numero di abitanti di gran lunga cospicuo.Questa crescita demografica, però, non coincise con un miglioramento della qualità della vita. I gravami fiscali e le carestie della metà del XVI secolo impoverirono notevolmente la popolazione del casale. Sappiamo, per esempio, che nel 1557 la popolazione era incapace di sostenere l’onere fiscale, in soldati e cavalli, richiesto dagli esattori per cui si rivoltò e, insistendo nel richiedere i diritti di esenzione da qualsiasi gabella, ricorse alla Regia Camera. Queste tensioni sociali acuite dalla indisponibilità dei feudatari ad attuare un piano di interventi agrari e di miglioramento del territorio che consentisse una migliore
produttività, e l’aggravare dei debiti, oltre 4.920 ducati, contratti con il Barone Nicola Basta di San Martino, contribuirono al consistente calo della popolazione che nel 1595 scese a 108 fuochi, nel 1648 ancora 108 e nel 1669 a 123. Il XVII secolo presentò l’analoga, complessa situazione del precedente. Il territorio di Faggiano ed il feudo di Pasone con un atto del 26 dicembre 1604 veniva alienato da Alfonso Piscitelli a Giulia Muscettola e successivamente a Giulio Cesare Albertini, figlio della Muscettola, con atto del 20 novembre 1620. Conosciamo poco della lunga baronia dell’Albertini che il 6 maggio 1631, in un momento in cui il regno era sconvolto da gravi turbolenze motivate anche dall’esoso fiscalismo baronale e da un atteggiamento centrifugo delle forze reazionarie tendenti a liberarsi del giogo feudale; anche la popolazione di Faggiano insorse chiedendo, ed ottenendo nel 1647, l’abolizione delle nuove misure fiscali adottate dall’Albertini per fronteggiare il maggiore dispendio, e il ripristino delle Capitolazioni di fondazione fatte nel 1515. Ma la successione feudale non cessava di essere una piaga che modificava le forze sociali e produttive del territorio attraverso l’esercizio di numerosi privilegi, la prevaricazione e il fiscalismo. Nel 1648 il feudo di Giulio Cesare Albertini veniva diviso tra i figli dei quali il terzogenito , Pompeo, ricompose l’asse ereditario per la prematura morte dei fratelli. Questi, dopo aver ottenuto nel 1725 il titolo ducale sui casali si San Giorgio e Carosino, cominciò a cedere ai privati parte del territorio feudale per soddisfare le proprie esigenze di mondanità e far fronte al calo delle entrate tributarie. A questo declino del feudo invano cercò di porre qualche rimedio il barone Fabio Albertini, perché la discendente Maria Francesca, ultima dei Muscettola, nel febbraio del 1810 vide dissolvere il suo dominio sulla baronia di Faggiano con atto della Suprema Commissione Feudale. Questo atto, di notevole importanza storica, dissolveva la compagine feudale ordita di privilegi e di abusi, indirizzando verso un nuovo sistema politico ed amministrativo in cui i protagonisti sarebbero stati non più i baroni, ma i cittadini, i sindaci, l’ideologia liberale.
Eventi Il presepe vivente Nel piccolo comune, a cavallo tra le feste natalizie, si svolge il Presepe vivente. Tra le numerose iniziative finalizzate al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni popolari, quella del Presepe vivente è certamente la più suggestiva e coinvolgente. Nel panorama regionale il Presepe vivente di Faggiano si è ritagliato nel corso degli anni uno spazio ed un interesse di assoluto prestigio e di grande notorietà, diventando esso stesso una tradizione che ormai premia il costume e la cultura delle popolazioni ioniche. Questo prestigio è stato riconosciuto nell’edizione 1997/98 e 1998/99 come “Miglior Presepe vivente d’Italia” dall’Associazione Culturale e Regionale “Amici dei Presepio delle Madonie e di Sicilia”. Il riconoscimento si è avuto anche per altre edizioni. Organizzato dall’”Associazione per le tradizioni popolari” con il patrocinio dei comune di Faggiano e della Provincia di Taranto, il Presepe vivente di Faggiano, alla
Le Confrontiadi Le Confrontiadi sono dei giochi tra i Rioni (aree in cui è suddiviso il paese per l’occasione) che si svolgono nel periodo estivo. Tali Rioni sono: Chiancara, Era Giudei, Lopa Calvario, Montedoro, Cornula e San Crispieri. I nomi dei Rioni derivano da un significato ben preciso: “Chiancara” dalle chianche (pietre) che ancora in qualche zona del paese si riescono a notare, “Era Giudei” dalle crociate che ci furono nel Medioevo, “Lopa Calvario” deriva, appunto, dal Calvario situato nella periferia del paese, “Montedoro” prende il nome dal monte che sovrasta il paese, “Cornula” dal nome di un albero che si trova nelle vicinanze del rione, e “San Crispieri” dalla medesima frazione. La prima edizione de “Le Confrontiadi” fu nel 1997; insieme ai giochi, che durano circa una settimana, in ogni rione c’è una sagra per degustare i prodotti tipici locali. La prima edizione de “Le Confrontiadi” vide vincitore il Rione “Chiancara”, le tre successive furono appannaggio del Rione “San Crispieri”. Dal 2001 al 2004 non si svolsero a causa di un’oscura ordinanza del sindaco ma, l’ Amministrazione Comunale successiva decise di reintrodurre questo immancabile evento. Le edizioni successive, dal 2005 al 2008, sono state vinte per due volte dal Rione “Montedoro” dal Rione “Lopa Calvario” e dal Rione “San Crispieri”. L’ edizione del 2009 vede il Rione “Lopa Calvario” ri-aggiudicarsi la vittoria. Inoltre la prima edizione del “Rione più bello” (premio dato sulla valutazione degli addobbi, dell’ atmosfera creata durante le serate) viene vinto dal Rione “Montedoro”, con due Menzioni Speciali al Rione “Cornula” e “San Crispieri” per la valorizzazione degli spazi comuni.
La festa della pace Tra i mesi di Giugno e Luglio da oltre venti anni si svolge una manifestazione di cultura e spettacolo della durata di circa una settimana dove la popolazione faggianotta partecipa numerosa. La prima edizione si è svolta nel 1986 e comprende diverse manifestazioni come ad esempio dei concorsi musicali in piazza, commedie in vernacolo e, in occasione dell’ultima serata della Festa, l’esibizione di un cantante più o meno famoso. Testi e Foto tratti dalla PoketMap pubblicata da PuntArancio nel 2008
Piazza Vittorio Veneto
Informazioni Utili Altitudine: 36 m s.l.m. Superficie: 20,84 kmq Abitanti: 3.513 al 31/08/2009 Nome Abitanti: Faggianini o Faggianesi CAP: 74020
Servizi Pubblici Municipio - Via Scanderbergh, 22 - Centralino 099 5912292 - Uff. Sindaco - Via Scanderbergh, 69 099 5912006 - Uff. Tecnico - Via Scanderbergh, 4 099 5912788 Polizia Municipale 099 5912293 Ufficio Postale - Via Vittorio Emanuele 099 5912842
Faggiano Info Utili
sua settima edizione, ha compiuto nel 2006 un ulteriore salto di qualità, sia dal punto di vista organizzativo che da quello artistico-religioso, mobilitando oltre cento personaggi con costumi tradizionali, nell’incantevole scenario rupestre della Contrada “La Campana”, zona periferica e rurale del paese, in un paesaggio ricco di suggestioni e mistero.
Insegnamento e Formazione Scuola Materna - Via Vittorio Emanuele Scuola Elementare “G. Granata” - Via Guglielmo Marconi, 9 Scuola Media Pubblica - Via Giuseppe Verdi
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Assistenza Sanitaria Croce Verde Via Giuseppe Verdi,11 Guardia Medica Via Lupara, 10 - 74026 Pulsano (Ta) Farmacia “Dr. Lamendola Antonio” - Via Duca D’Aosta, 12
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Chiese e Parrocchie Parrocchia Maria SS. Assunta 099 5912208 - Via Roma, 1 Chiesa del Rosario Chiesa di San Francesco di Paola Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli San Nicola di Stratelates
Edifici Storici Castello di San Crispieri
Manifestazioni Ricorrenti Festa di San Giuseppe - 19 Marzo Festa dell’Addolorata - 15 Settembre Festa di San Francesco - 4 Ottobre (si celebra in Frazione “San Crispieri”) Presepe Vivente - 24 Dicembre al 6 Gennaio Festa di San Ciro - 31 Gennaio Festa della Pace - Giugno Estate insieme - Luglio e Agosto Gara podistica regionale - Ottobre
Associazioni Associazione Podistica - Via Dante Alighieri, 4
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Stradario C-1/2 A Albanesi degli Via Alighieri Dante Via D/E-3/4 Amendola G. Via C-4/5 C-3/4 B Bachelet V. Via Battendieri dei Via A/B-3/4 Battisti Via C-5 Bellini Via D-4 Berlinguer Via C-2 Buonarroti Michelangelo Via B/C-4 Buozzi Via C-4/5 C Caduti di tutte le Guerre Via C-2 Camelie delle Via D-2/3 Carducci G. Via E-2 Carillo Pietro Viale C-2 Circummarpiccolo Via A-4 Colombo Via D/E-4 Commenda della Via C-5 Corte Simone Viale C/D-5 Cotugno Via C/D-2 Crisantemi dei Via C-2/3 Crispi Via C-4/5 C-3/4 D Da Vinci Leonardo Via De Gasperi A. Viale B/C/D-3/4 Deledda G. Via E-2 Di Vittorio G. Via C-3 C-5 F Falloni Bruno Don Piazzetta Fornaci delle Via D/E-5 Foscolo Via D-2 C-3 G Galilei Galileo Via Garibaldi G. Via C-4 Gelsomini dei Via B-3 Giacinti dei Via C-2/3 Ginestre delle Via B-3 Giotto di Bondone Via C-4 Gramsci A. Via D-3 Gronco Via D-5 C-3 L La Torre Pio Via Leone M. Via C/D-5 Leopardi Via D/E-2 Lombardi Via E-4 Lotta Maggiore Via C/D/E-5 M Madonna delle Grazie Viale A/B-4 Madonna del Rosario Piazza C-3/4 Maestri del Lavoro d’Italia Via B/C-2 Mameli Via D-5 Mammole delle Via C-3 Manzoni A. Via C/D-3 Marconi Via C/D-3/4 Margherite delle Via B-3 Maria Immacolata Piazza C-5 Marinelli Via C/D-2 Mascagni Via D-4 Matteotti Via C/D-5 Mazzini Via C-5 Moro Via E-4/5 Mulino Largo C-5 O Ortensie delle Via B/C-2/3/4 D-4 P Paisiello Via Papa Giovanni XXIII° Piazza D-2 Parabita Via E-4/5 Pascoli Via D/E-5 Pellico Via D/E-5 Pini dei Via D-2 Pirandello Via E-2 Polo Marco Via E-4 Puccini Via D-4 E-2 Q Quasimodo S. Via C-4 R Rinascita della Via Roma Via C/D/E-2/3/4/5 Rose delle Via B/C-3 Rosselli F.lli Vico C-5 E-4/5 S San Felice Via San Francesco d’Assisi Via B-4/5 San Marco Via C/D-5 Santissimo Crocifisso Largo C-2/3 Scasserba Via D-5 D/E-4/5 T Tagliate delle Via Tarantelli Via D-2/3 Tobagi Walter Via B/C-1 3 Pozzi Via D-5 Trieste Via C-4/5 Tulipani dei Via D-2/3 B-2/3/4 U Ulivi degli Viale Ungaro Via B-1/2 B/C-4 V XXV Luglio Via Verdi G. Via D-4 Volta A. Via C-3/4
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Monteiasi Cenni Storici
Cenni Storici Le varie interpretazioni sull’origine del toponimo “Monteiasi” sono il frutto di deduzioni soggettive di studiosi, ma che non trovano riscontri documentali a testimonianza delle tesi sostenute. Alcuni ritengono che il nome derivi dal composto greco “Monos Tiasos” (zona sacra), essendo stati rinvenuti nelle campagne numerosi frammenti di statuette votive legate al culto di Dioniso, dio del vino e delle feste orgiastiche. Il Carducci, ricorda che “Timi” stava ad indicare un ballo sfrenato e famoso che le sacerdotesse di Bacco eseguivano durante i festini a lui dedicati. Questa tesi sarebbe rafforzata dalla poesia di Orazio il quale parla di una collina “Adon”, ove si produceva dell’ottimo Falerno e si festeggiava Bacco (Dioniso). Ciro Caretta, infatti, sostiene che “Aulorz” sia il più antico toponimo della piccola altura ove attualmente sorge la masseria La Palummara. Un’ipotesi mitologica vuole che Giasone, nel suo lungo peregrinare con gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, si fermò in questa lussureggiante pianura per riprendersi dalle fatiche e, dopo una storia d’amore con Cerere, fondò il paese. Secondo altri il toponimo deriverebbe dalla devozione della comunità verso S. Biagio: “Mons Blasi”(Monte di Biagio), da cui Monteiasi. Secondo l’Arditi, invece, il toponimo deriva significativamente dalla sua posizione geografica: “inter montes”, tra i monti di Montemesola, Monteparano, Grottaglie, infatti, è collocato il piccolo centro. In seguito a ricerche, indagini ed osservazioni del territorio circostante l’abitato, Monteiasi ha rivelato un passato antichissimo. La “Palummara” ad ovest del paese, sito in una posizione di forte difesa naturale, mostra nel suo complesso archeologico, tutti i segni del suo passato neolitico, poi la presenza del periodo ellenico ed infine la conquista romana. Il periodo neolitico è documentato da reperti litici, da abbondante pietrame proveniente da strutture interrate di abitato e da focolari ancora evidenti. Periodi documentati da copiosi rinvenimenti sono poi quello magnogreco e romano. All’epoca dei Baccanali (II sec a. C.) l’adorazione nella zona ricca di pregiati vigneti, del dio Dionisio, è testimoniato da frammenti di statuette votive e forme di tempietti monopteri dedicati al culto del dio del vino. Con i Romani questa zona, situata nei pressi della Via Appia, fu percorsa per ragioni storichestrategiche, oltre che commerciali, da reti viarie di grandi collegamento. Ed è al passaggio in zona di un tratto di collegamento alla Via Appia che si deve forse la nascita di un insediamento atto a cogliere le opportunità Veduta notturna
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“commerciali” (ristoro) date dal passaggio di viandanti. E si deve quindi a quel periodo tardo Impero Romano il Parcus Tabernae, stazione di posta (Barco della Taverna), prossimo oggi all’abitato. L’anello di congiunzione con il Medioevo è attestato da un alto muro portante, ben conservato nella parte posteriore del palazzo ducale, in pieno centro storico, un tempo detta masseria di Monteiasi nel XV secolo, già di proprietà della famiglia Antoglietta e la esistente masseria della Taverna (ex Parcus Tabernae). Ed è proprio dalla fine del 1400 che la storia di Monteiasi diventa più leggibile e documentata, sebbene alcuni passaggi potranno essere meglio datati e chiariti da ulteriori ricerche. Sempre dovuto all’essere punto di incrocio tra due strade di rilevante importanza – una proveniente da nord, cioè dal versante adriatico seguendo l’itinerario Pozzo Guaceto, Madonna della Mutata, Masseria Groncio, Giulianello e Monteiasi; l’altra, la gia citata Via Appia Sub-lato (iniziava da Taranto, Via Marrese, e passante per Monteiasi si collegava con la Via Appia per Brindisi), è naturale supporre, in quel punto nodale di collegamento anche con il porto di Taranto in Mar piccolo, l’esistenza di un posto con organizzazione, per il ristoro e sosta per i cavalieri o viandanti, dotato di luogo per la preghiera. Il Barco della Taverna, nato come già detto per assolvere a tali funzioni fin dal tardo Impero Romano, ha quindi avuto una storia antica, e quasi certamente aspetti costruttivi modificati nel tempo. Ma è dagli inizi del 1500 che la storia della Masseria della Taverna si arricchisce in quanto per mezzo secolo circa essa diventa Stazione del Sovrano Militare Ordine dei Cavalieri di S. Giovanni, chiamati Cavalieri di Malta. Si può allora sostenere che tale masseria della Taverna insieme all’altra masseria divenuta poi Casale e successivamente Palazzo Ducale (distanti tra loro 400 mt. sulla stessa via di congiungimento alla Via Appia) rappresentano i riferimenti più certi da cui si possono datare i primi nuclei abitativi, che daranno poi vita al paese e alla comunità di Monteiasi. Per Giovanni Matichecchia probabilmente, quindi, la costruzione dell’abitato di Monteiasi fu partorito dalla mente di una donna: Geronima Delli Monti, seconda moglie del nobile Francesco Antonio Antoglietta, la quale, alla morte del marito nel 1513, volendo urbanizzare il proprio feudo, si fece autorizzare dalla città di Taranto e dal Vicerè di “Monteiasi” alla costruzione del casale. A tal proposito, Giovan Giovine scrive che nell’agro tarantino vi erano diversi casali latini e greci fra cui quello di Monteiasi, che Chiesa Matrice
Informazioni Utili
Monteiasi Info Utili
Altitudine: 47 m s.l.m. Superficie: 10 kmq Abitanti: 5.502 al 30/09/2009 Nome Abitanti: Monteiasini CAP: 74020 Necropoli viene collocato fra quelli latini ed aperti, vale a dire senza mura di cinta. I primi abitanti furono contadini ed artigiani provenienti dai paesi vicini, in prevalenza Grottagliesi, che attendevano alle necessità del barone. La famiglia Antoglietta vi tradusse una colonia di Albanesi nel XV secolo e precisamente negli anni 1461 - 1470, quando Giorgio Castriota Scanderberg (principe di Krujia), inviò un corpo di spedizione di circa 5.000 Albanesi in aiuto a Ferrante I d’Aragona nella lotta contro Giovanni d’Angiò. Le popolazioni quindi, ed anche Monteiasi, subirono quella che fu nella storia delle colonie albanesi in Italia, la terza migrazione. I coloni albanesi rifondarono le terre e vissero convivendo pacificamente per lungo tempo con la popolazione locale. Alla fine del XVI secolo però il feudo passò alle autorità ecclesiali di Taranto, che proibirono la celebrazione di qualsiasi rito greco su tutto il territorio. Questo portò la comunità albanese a migrare verso paesi più tolleranti, spopolando la zona. Il piccolo agglomerato, successivamente, fu elevato a baronia. Con il titolo di ducato, nel Cinquecento, lo tennero, invece, i membri della famiglia Ungaro, duchi di Taranto ed in questo periodo la vicina Fragagnano risulta far parte del feudo. A proposito di questa famiglia, si racconta un episodio: la miracolosa guarigione di un figlio gravemente ammalato, davanti alla reliquia del Crocifisso, che contribuì a confermare l’antico culto per il SS. Crocifisso, facendone formalmente (bolla pontificia del 1682) il protettore della città. Nel 1799, proprio da Monteiasi, partì la scintilla della rivolta Sanfedista contro la Repubblica Partenopea che divampò in tutto il Salento e contribuì al rientro dei Borboni ed alla restaurazione della monarchia, dopo la breve parentesi repubblicana. Per lungo tempo il casale fu sobborgo di Grottaglie. Testi e Foto tratti dalla Cartina Toponomastica pubblicata da PuntArancio nel 2006
Festa Patronale
Servizi Pubblici Municipio - Centralino - Via Crispi, 1 099 5908911 Biblioteca Popolare “Gruppo Anonimo 74” - Via Roma, 83
099 5907966
Polizia Municipale - Via Roma, 3
099 5901114
Carabinieri di Grottaglie - Via Ennio
099 5635405
Ufficio Postale - Via Marconi, 50
099 5901878
Centro Polivalente Anziani - Via Lotta, 2
099 5901695
Assistenza Sanitaria Pronto Soccorso - Grottaglie
099 860249
ASL TA/1 - Guardia Medica - Via XXV Luglio, 109
099 5901161
Ospedale di Gottaglie - Via Pignatelli - Grottaglie
099 860111
Farmacia “Dr. Giuseppe D’Addario” - Via Roma, 186
099 5907987
Insegnamento e Formazione Scuola Elementare “G. Pascoli” - Via Leonardo Da Vinci, 2
099 5901044
Scuola Media “L. Da Vinci” - Via L. Da Vinci, 2
099 5901039
Scuola Materna - Via Marco Polo
099 5901857
Chiese e Parrocchie Parrocchia S. Giovanni Battista - Via G. Mazzini, 4
099 5901199
Figlie Mad. divino Amore - Via Mameli, 17
099 5901033
Associazioni Camera Confederale del Lavoro CIGL 099 5907446 - Via Roma, 128 Sindacato Terr. Pensionati CISL - Via Magg. Lotta, 43
099 5907046
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Montemesola LEGENDA D-6
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Carabinieri
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Scuola Materna
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Scuola Media
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Farmacia
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Guardia Medica
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Ufficio Postale
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B-6 C/D-1 B-5/6 A/B-6 B-5 C-5 C-4 B/C-4 B/C-5 C-5 C-5/6
Garibaldi Via A-6 Garofani dei Via C-5 Gigli dei Via C-5 Giardini dei Viale B/C-6 Giordano Bruno V. B/C-4/5 Gramsci Via C-5 Grottaglie Via A/B-5/6 A-5 I Immacolata Via Immacolata Piazza A-5/6 Imprese delle Via C-1/2 Industrie delle Viale C/D-2
Internò Via K Kennedy Via L Lamarmora Via Libertà della Viale M Mad. del Ros. Via Mad. di Mutata Via Mad. del Redent. Via Magnolie delle Via Mascagni Via Mater Dei Piazza Mattarella P. S. Via
B-5/6 C-5 A-6 C-1/2 C-4/5 B-5 C-2/3 B-3/4 B-4/5 B-5 C-4/5
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NTINA
Paisiello Via B-5/6 Palmentello Via B-2/3/4/5 Palmisiello Via B-4/5 Pendio Via A-5 Pini dei Viale B-4 Princ. Elena Via A/B-5/6 Puccini Via B/C-4/5 Q IV Novembre P.zza B-6 IV Novembre Vico B-6 R Regina Margh. Via A/B-5 Rimembranza d.V. B/C-5/6
AREA MERCATO
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Matteotti G. Via B/C-4/5 Mazzini Via C-6 Mimose delle Via B-4 Molinelle Via C-5 Monte Giordano Via C/D-5 Moro Aldo Via C-5 C-2 O Olivi degli Via Orchidee delle Via B-4 Ortensie delle Via C-5 Osanna Largo C-5 B-3 P Padre Pio Via
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Montemesola Cartina e Stradario
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Montemesola Cenni Storici
Cenni Storici Su di una collina, circondata da altri piccoli monti, a 180 metri circa sul livello del mare, poggia Montemesola. Si ritiene che il suo nome tragga origine dalla stessa posizione topografica. Il paese, infatti, si distende “poggiato” sul piano della collina in forma più o meno ellittica che a confronto con i retrostanti monti viene a configurarsi come una mensola. Quindi “Mensulae” dal latino Montis-Mensulae significherebbe Mensola del Monte. Col tempo poi, come è successo per tanti vocaboli di derivazione latina, il nome si è trasformato in Montemesola. La sua posizione è veramente incantevole, perché domina in bellissimo panorama il golfo di Taranto, la vallata da Grottaglie e San Giorgio e l’estesa pianura fino a Pulsano, Leporano, Talsano. A prima vista Montemesola sembra una fortezza, nella quale, inizialmente, si accedeva da quattro porte denominate: qella a nord San Martino; quella ad ovest San Gennaro; quella ad est San Francesco de Paola; la quarta a sud, poi abbattuta, Porticella. Attualmente le porte urbiche esistenti sono interessate da lavori di restauro. Le porte di San Gennaro e San Francesco recano lo stemma della casa marchesale Saraceno rappresentante la testa di un moro e le armi in bassorilievo.
IL CENTRO STORICO Il centro storico di Montemesola, pur con qualche differenza, contiene nel proprio seno elementi riconducibili alla casistica generale dei centri storici di altri paesi. Strutturalmente ed urbanisticamente si discosta dai centri storici delle altre cittadine perché esso sembra essere stato preventivamente disegnato sulla carta in quanto ubbidisce a logiche urbanistiche progettuali moderne nella loro impostazione geometrica. Il Palazzo Marchesale costituisce il nodo principale dal quale dipartono le vie principali: Viale delle Rimembranze e Via Roma da un lato, chiuse dal portone San Gennaro; Via Regina Margherita e Via Vittorio Emanuele dall’altro lato, chiuse dal portone di San Francesco. Il disegno urbanistico di Montemesola assume la sua configurazione definitiva col Marchese Andrea Saraceno il quale facendo demolire le abitazioni più fatiscenti creò le attuali vie cittadine e piazze. Il tipo di abitazioni ricorrente nel centro storico di Montemesola si rifà ad un modo di abitare fondamentalmente agricolo. Si tratta di abitazioni che si sviluppano (attualmente solo in Municipio
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minima parte) a piano terra con sottostante scantinato destinato a ricovero di bestiame. Oggi questi “ricoveri” fungono da cantine in cui vengono conservati olio, vino ecc…. Gli edifici più importanti del centro storico sono: il Palazzo Marchesale, il Palazzo Fornari, la Chiesa di San Michele Arcangelo, la chiesa del SS. Rosario, la Chiesa Santa Maria della Croce, le Porte Urbiche, la Torre dell’Orologio ed il Municipio. Riguardo alla sede municipale bisogna aggiungere che, anticamente, questa era la sede del convento dei Sacramentini, in seguito ha ospitato la scuola elementare e, solo dopo la sistemazione di quest’ultima nell’attuale edificio “E. De Amicis”, è diventata sede del Comune.
PALAZZO MARCHESALE La parte del palazzo feudale prospiciente la piazza, cioè quella volta a Ponente, fu fatta costruire nel 1471 dal barone Giovanni De Noha, quando, per bonificare il feudo, impiegò la dote della moglie Luisa Muscettola. Nel 1794 il marchese Andrea Saraceno restaurò la residenza e la ingrandì dalla parte Orientale, ornandola di un largo cortile nel quale si accede attraverso un portone turrito. Tale cortile, di forma quadrata, aveva all’intorno stalle, rimesse, ed abitazioni per la servitù. In fondo, al centro di questo cortile, un ingresso ampio e foggiato ad arco comprende una grande scalinata a due rampe. Il palazzo venne ad avere così quattro ingressi: due principali, dei quali uno a Ponente e l’altro ad Oriente e due secondari, uno a Nord e l’altro a Sud. Senza esagerazione di sorta, questa residenza divenne una vera reggia. Furono ristrutturate due vaste terrazze, una a Settentrione e l’altra a Mezzogiorno, dalle quali si godono singolari bellezze panoramiche; fu abbellita la cappella dedicata a S. Carlo e decorata con pregiati stucchi. Le porte interne erano tutte lavorate a stucco a fondo inargentato con cornici dorate. Le molte stanze e le gallerie, artisticamente ornate di vari affreschi, erano arredate con mobili antichi in noce ed intarsiati a mosaico. Vi era, inoltre, una ricca pinacoteca di celebri autori tra i quali alcune tele del Giordano, del Caravaggio e del Lippi. Nella prima metà del secolo XIX però molte tele presero la via di Napoli. Anche dopo si potevano tuttavia ammirare ritratti di antenati tutti in ricche cornici dorate; grandi mensole pure dorate, stile Luigi XIV, aventi il piano di marmo pregiato. stata prolungata secondo le strutture Palazzo Marchesale
Altitudine: 130 m s.l.m. Superficie: 16,20 kmq Abitanti: 4.239 al 31/01/2006 Nome Abitanti: Montemesolini CAP: 74020
Servizi Pubblici Municipio - Via Roma, 23
099 5660389
Biblioteca Comunale
099 5660511
Polizia Municipale - Via Roma, 23
099 5660389
Carabinieri Comando Stazione - Via Molinelle, 16
099 5660056
Ufficio Postale - Via Grottaglie, 6
099 5664105
Montemesola Info Utili
Informazioni Utili
Chiesa S. Maria della Croce
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - Via Saraceno, 7
099 5664547
Farmacia “Dr. Rossetti” - Via Rimembranza, 65
099 5664689
Insegnamento e Formazione
IL FESTIVAL DEI BAFFI Ad iniziativa del dott. Mario Carbonaro è sorto dall’agosto del 1965, il Festival Nazionale dei baffi. L’originale manifestazione, che prese l’avvio quasi in tono dimesso e scherzoso, si è di anno in anno sempre più affermata, richiamando così nel nostro paese, in un giorno della prima decade di agosto, otre alle varie categorie di persone baffute di ogni parte d’Italia, un gran numero di turisti. È uno spettacolo degno di essere visto. Seguendo sulla passerella simpatici personaggi con curatissimi baffi delle fogge più varie e l’arguto commento dei presentatori di buona fama ascoltando canzoni di musica leggera dalla voce di noti big della canzone, è possibile trascorrere una serata nel complesso davvero piacevole e divertente. Bisogna dare atto della disponibilità di tutti i componenti del comitato organizzativo i quali, con senso di abnegazione, cercano di far raggiungere alla manifestazione di anno in anno un livello migliore. Testi e Foto tratti dalla Cartina Toponomastica pubblicata da PuntArancio nel 2006
Scuola Materna - Vico Vittorio Emanuele, 2
099 5660313
Scuola Elementare - Largo Osanna
099 5664003
Scuola Media - Via Curti Vecchi
099 5660320
Chiese e Parrocchie Parrocchia di S. Maria Della Croce - Via Crispi Chiesa di Ss. Rosario - Via Roma Chiesa di Ss. Michele Arcangelo - Via Regina Margherita
Manifestazioni Ricorrenti Memorial “Michele Blasi” - 1^ decade di Febbraio Fiera Mercato del Saraceno - 1^ decade di Agosto Sagra delle Fave e Cicoria - 1^ decade di Agosto Festival dei Baffi - 1^ decade di Agosto Sagra Della Bruschetta - Fine Luglio Festa SS. Medici e S. Michele Arcangelo - 28 e 29 Settembre Festa Patronale Madonna del Rosario - 6 e 7 Ottobre Sagra della Pasta e Baccalà - 1^ decade di Dicembre Sagra delle Pettole - 2^ decade di Dicembre Presepe Rionale - Dicembre
Associazioni Pro Loco - Via Galliano, 4
099 5664999
Consulta Giovani D. Alderighi Ass.Ne Musicale Carabinieri In Congedo Centro Polivalente Anziani Porta di S. Francesco
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Club Taranto Sport - Via Crispi
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Monteparano Cartina e Stradario
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Monteparano Cenni Storici
Cenni Storici Il suo toponimo deriva dalla composizione di “monte” e da “paro”, che in dialetto (da planus) vuol dire “appianato”, pianeggiante”, e quindi significherebbe “monticello tronco”. Il primo documento nel quale si nomina Monteparano è un privilegio della città di Taranto del 1571, in cui sono elencati tutti i casali della “foresta” tarantina. In esso si parla del casale nominato “Petrello” ed in parentesi “Monteparano”. Anche precedentemente, in tutte le carte che vanno dal 1259 sino alla metà del XVI sec., si legge “Parrelli, Patrello o Petrello” per indicarne il nome. La sua nascita potrebbe risalire alla metà del XVI sec. ed essere attribuita ad una colonia albanese di rito greco, proveniente dalla vicina Fragagnano, lì trasferita, per ordine del viceré Raimondo di Cordova. Altre fonti specificano che il casale si sarebbe costituito in seguito all’arrivo di Albanesi negli anni che vanno dal 1461 - 1470, quando Giorgio Castriota Scanderberg (principe di Krujia) inviò un corpo di spedizione di circa 5.000 Albanesi, guidati dal nipote Coiro Stresso, in aiuto a Ferrante I d’Aragona nella lotta contro Giovanni d’Angiò. Le popolazioni quindi, ed anche Monteparano, subirono quella che fu nella storia delle colonie albanesi in Italia, la terza migrazione. Tuttavia, l’antico sito del paese era diverso da quello attuale, esattamente a circa mezzo chilometro dal campanile della chiesa matrice, in direzione nordest, là dove ancora oggi si trova la contrada denominata dalla gente del posto “Pitrieddu” (Petrello), una piccola vallata ricca di vigneti, da cui si può ammirare l’altura a forma di tronco di cono, ornata dalle case dell’attuale cittadina. Intorno al 1460 il piccolo borgo di Petrello non esisteva più e i suoi abitanti, seppure ci furono superstiti, andarono a riparare chissà dove. Le cronache di quegli anni, infatti, lo dicono disabitato e solo più tardi, ai primordi del ‘500, sull’altura a forma di tronco, poco distante da quel villaggio, nascerà l’attuale Monteparano. Troviamo, infatti, in questo periodo il casale infeudato ai D’Ayala che vi costruirono un castello-palazzo, poi agli Antoglietta nella metà
del 1500. Guglielmo dell’Antoglietta lo vendette poi al signor Nicola Basta, di stirpe albanese, il quale era già barone del casale di San Martino ed ingrandì il feudo, favorendo l’arrivo di altre famiglie albanesi. Nel 1644 gli successe il figlio Gian Tommaso e così gli eredi lo ebbero in possesso fino al secolo XVIII, quando lo vendettero ai Bozzicorso, che godevano del titolo di marchesi. Una visita dell’arcivescovo Brancaccio ci mette a conoscenza del fatto che la chiesa principale di Santa Maria di Costantinopoli praticava il rito greco. Lingua, riti e tradizioni albanesi sopravvissero a Monteparano fino all’inizio di questo secolo. Negli ultimi due secoli, accanto alla tradizionale vocazione agricola, ha sfruttato le cave tufacee per costruzioni.
Risorse Culturali Chiesa Matrice di Maria SS. Annunziata (o Santa Maria di Costantinopoli) (XVI sec.) la sua costruzione risale al 1500. Dal resoconto della visita dell’Arcivescovo di Taranto Lelio Brancaccio Brancaccio sappiamo che la chiesa era di rito ortodosso ed aveva due ingressi, come imponevano i modelli greci. Infatti l’Arcivescovo, trovando sull’altare il pane fermentato secondo il rito greco, esortò il parroco ad uniformarsi alla maniera latina ed ad osservare le festività del rito latino. Fu così, forse, che i due riti per un certo tempo persistettero parallelamente e le festività si moltiplicarono, con grande gioia della popolazione. Restaurata nel 1734, presenta una sola navata con cappelle laterali e conserva un pregevole altare barocco in marmo, di notevoli dimensioni, che fanno pensare ad un riutilizzo. Castello d’Ayala (XVI sec.) - domina la piazza del paese, si trova sulla strada statale Appia, che da Taranto porta a Manduria, attraversando Monteparano. E’ una residenza fortificata dei D’ayala - Valva. Costruita in carparo nel 1500, poi ristrutturata nel XVIII secolo. Rimaneggiata nel XIX secolo, è oggi proprietà privata.
Abiti nunziali albanesi
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Chiesa Matrice
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Altitudine: 128 m s.l.m Superficie: 3,84 kmq Abitanti: 2.383 al 2004 Nome Abitanti: Monteparanesi CAP: 74020
Servizi Pubblici
Presenta uno stile tardo-gotico completata con abbondanti e scenografiche merlature ed una torre svettante, che domina l’intero paese, aggiunte nel ‘700. Oggi l’edificio ospita al piano terra uffici bancari. Il resto rimane proprietà degli eredi d’Ayala.
Olio e Vino Centro agricolo del Salento settentrionale, situato sul margine nord-occidentale delle Murge tarantine, al limite meridionale della conca di Carosino, su una bassa dorsale che congiunge la Serra di Belvedere (135 m.) con le colline di Grottaglie e di Fragagnano. Posta a oriente del capoluogo, domina una fertile campagna di vigneti e oliveti. Assieme ai Comuni di S. Giorgio Jonico, San Marzano di San Giuseppe, Carosino, Faggiano, Monteiasi e Fragagnano costituisce un comprensorio noto come “Albania Tarantina”. L’olio e il vino, non a caso anche usati nella ritualità sacra cristiana, costituiscono anche a Monteparano, come per Avetrana, Lizzano, Manduria, Maruggio, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Torricella, il bene più prezioso di questa terra. L’olio che si produce è molto apprezzato per il suo colore e per le sue caratteristiche organolettiche, peculiarità queste che derivano dalla particolare varietà, dai limitati interventi fitosanitari e dall’antico sistema di raccolta manuale. In questa zona omogenea, i cui terreni sono caratterizzati dalla presenza di roccia calcarea tufacea spesso fessurata, poggiante su uno strato di argilla e sotto uno strato di terre fertili, si producono quattro versioni del Primitivo D.O.C. di Manduria. Il territorio jonico è stato da sempre terra di elezione per la coltura della vite, sin dai tempi della dominazione greca, questo territorio veniva chiamato, infatti, Enotria. Anche la natura ha fatto la sua parte, donando a quest’area un riparo con la corona delle Murge a nord e acque tiepide a sud con il Mar Jonio. La zona di produzione del Primitivo a denominazione di origine controllata, orgoglio dei cittadini di questi paesi, che, con una magica arte raffinatasi nel secolo e tramandatasi di generazione in generazione, ne curano la coltivazione, non è molto ampia. Ha il “cuore pulsante” nei comuni di Manduria e Sava e si estende nel resto del versante orientale della provincia jonica, comprendendo anche le campagne di Monteparano. Testi e Foto tratti dalla Cartina Toponomastica pubblicata da PuntArancio nel 2004
Municipio - Via Trento - Centralino - Ufficio Sindaco
099 5993038 099 5993426
Polizia Municipale - Via Trento
099 5993038
ENEL - Segnalazione Guasti
800 900860
Acquedotto Pugliese - Seg. Guasti
800 735735
Ufficio Postale - Via Roma, 53
Monteparano Info Utili
Informazioni Utili
Castello D’Ayala
099 5993691
Insegnamento e Formazione Istituto Comprensivo Statale - Via S. Maria della Camera, 1
099 5993827
Scuola Media Statale - Via S. Maria della Camera, 12
099 5993040
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - San Giorgio Jonico 099 5926773 Pronto Soccorso - Via Lecce - Grottaglie Farmacia “Dr. Giacovazzo” - Via Roma, 55
099 860249 099 5993207
Chiese e Parrocchie Parrocchia Maria SS. Annunziata - Piazza Castello
Manifestazioni Ricorrenti Festa di S. Giuseppe - 19 Marzo Festa di S. Gaetano - 7 Agosto Festa di Ss. Medici Cosimo e Damiano - 26 Settembre Festa Dell’immacolata - 8 Dicembre
Associazioni Azione Cattolica
099 5993544
Ass. Culturale “Niccolò Basta”
099 5993129
Ass. Culturale “La Fracera”
099 5993361
Ass. Culturale “Incontrarci”
099 5993140
Compagnia Teatrale Monteparanese
099 5993650
Ass. Sportiva G.S. “Olimpia”
099 5993461
Ass. Sportiva P.G.S. - Sprint
099 5993624
Ass. Fondazione “Amici Della Danza” 099 5993050 Ass. Sportiva A.S. Volley Monteparano 2000
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Roccaforzata Cartina e Stradario
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Roccaforzata Cenni Storici
Cenni Storici II Comune di Roccaforzata è situato su una collina, a 140 m. sul livello del mare, la più alta del Monte di Sant´Elia, un rilievo che fa parte del primo gradiente delle Murge che cinge ad est la pianura di Taranto. La denominazione attuale risale agli inizi del XIX secolo, derivata dalla località rupestre in cui sorge il paese che lo rende quasi inespugnabile. L´area del Monte S. Elia e stata abitata dai tempi più antichi: la posizione emergente, naturalmente difesa dalle pareti scoscese del colle, ne facevano un prezioso sito dal punto di vista strategico, dal quale era facile tenere sotto controllo il territorio circostante, intensamente sfruttato dal punto di vista agricolo sia in età greca che romana. La documentazione archeologica, contenuta in gran parte nel “Parco Archelogico di Monte S. Elia”, attesta una frequentazione umana protrattasi nel tempo, senza soluzione dì continuità, dalla prime Età del Ferro (IX- XIII sec a. C.) sino almeno alla fine del III sec. a. C. epoca nella quale la città greca di Taranto cadde nelle mani di Roma. I saggi di scavi finora condotti hanno consentito di individuare la sede di un insediamento iapigio e la cinta difensiva di un abitato di età greca. Nel XV secolo Rocca fu uno dei primi centri, allora quasi disabitati, occupati dai soldati albanesi guidati da Giorgio Castrìota Scandembergh, giunti nel Regno di Napoli gli Albanesi chiamati da Re Ferrante I d´Aragona per combattere gli Angioini, alleati dei baroni in rivolta. Chiesa Madre
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La città intorno al 1400 costituì feudo della famiglia d´Ayello, passando successivamente alla famiglia La Forza. Il 14 gennaio 1496 il feudatario di Roccaforzata e dell´adiacente casale di San Martino era Raffaele delli Falconi di Lecce. Nel 1507 il feudo fu concesso, per meriti militari, al comandante albanese Lazzaro Mathes, a cui successe il figlio Giovannangelo, che sposò una discendente di Scandembergh, Porfida Musciacchio. Successivamente, il feudo fu acquistato da Gabriele Scorna, a cui successe il figlio Scipione. Nel 1559 il feudatario di Roccaforzata era Geronìmo Forza e, nel 1617, Busicchio Renesi e, in seguito, la nipote Giustina. Nel 1679 il feudo era dominio della famiglia Ungaro. L´ultima baronia fu quella della famiglia Chiurla, sino al 1804, quando il regime feudale fu dichiarato estinto. Nel frattempo, gli usi e le abitudini religiose caratteristiche della forte presenza albanese furono gradualmente eliminati, con un processo iniziato dall´arcivescovo di Taranto Mons. Brancaccio che, nel XVI secolo, trasformò la parrocchia albanese a rito greco in rito brino, il dialetto albanese si è estinto a Roccaforzata verso il 1800. Il nucleo storico delle abitazioni del paese è situato sull´orlo di un precipizio che domina il colle di Sant´Elia, intorno alla Residenza fortificata (Castello) che ne costituisce il monumento più interessante. A pianta rettangolare, con la facciata rivolta a levante,
Monumento dedicato alla Madonna della Camera
Un’opera imponente e ambiziosa, dunque, che deve essere inserita nella programmazione dì valorizzazione culturale e turistica dell´Unione dei Comuni “Montedoro”, perché da essa tutto il territorio può trarne indiscutibili vantaggi dal punto di vista della crescita sociale ed economica. Altri luoghi che caratterizzano il paese sono il prestigioso Monumento ai Caduti, consegnato alla cittadinanza il 25 aprile 2003 e il monumento dedicato a Maria SS. della Camera, realizzata in maiolica e decorata con smalti satinati, inaugurato il 26 Marzo 2008. Testi e Foto tratti dal sito ufficiale del Comune di Roccaforzata: www.comune.roccaforzata.ta.it
Roccaforzata Info Utili
l´edificio mostra esteriormente l´aspetto tipico della residenza feudale cinque-secentesca. Altri interessanti luoghi da visitare sono la Chiesa della SS. Trinità, la Chiesa di San Nicola, luogo di culto del XVI secolo, costruita dagli albanesi, il Santuario della Madonna della Camera. Tale chiesetta, distante circa 2 Km dal centro abitato lungo la direttrice per Lizzano, è oggetto di particolare devozione da parte del popolo rocchese a ricordo della leggenda secondo la quale, durante l´invasione turca, le popolazioni di Roccaforzata e Monteparano si rifugiarono nella “camera” del Santuario per salvarsi dai feroci invasori, che furono fermati dagli occhi della Madonna raffigurata. Il recupero e valorizzazione della memoria storica più remota del territorio di Roccaforzata, così ricco di storia e di tradizioni culturali, sono affidati ad un’opera, il già citato Parco Archeologico di Monte S. Elia, la cui progettazione fu avviata nel 1991, al fine di salvaguardare e valorizzare un’area che, con decreto del 1 agosto 1995, il Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali aveva dichiarato di notevole interesse pubblico, sottoponendola a vincolo archeologico ai sensi della Legge 1089/19. Il primo stralcio funzionale del progetto di “Valorizzazione del Parco Archeologico di Monte S. Elia”, ha visto la conclusione alla fine del 2001. Tale primo modulo costituisce solo l’inizio di un arduo percorso; molto, infatti, rimane ancora da fare perché tale importante e fondamentale struttura di valorizzazione del territorio diventi una realtà culturalmente e turisticamente “spendibile”.
Informazioni Utili Altitudine: 32-151 m. s.l.m. Superficie: 5,72 kmq Abitanti: 1.756 al 01/01/2001 Nome Abitanti: Rocchesi CAP: 74020
Servizi Pubblici Municipio - Centralino - Via Giovanni XXIII°, 8
099 5916940
Polizia Municipale - Via Giovanni XXIII°, 8
099 5929243
Biblioteca - Via Giovanni XXIII°, 8
099 5929243
Camera Confederale del Lavoro - CIGL - Via Dante Alighieri, 4
099 5914246
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - S. Giorgio Jonico
099 5926773
Pronto Soccorso - Via Lecce - Grottaglie
099 860249
Farmacia “Dr. Foresio” - Via Umberto I°, 2
099 5925253
Istruzione e Formazione Scuola Materna “G. Paisiello” - Via Brodolini, 3
099 5927696
Scuola Elementare “G. Parini” - Via Montegrappa
099 5929627
Scuola Media c/o Plesso Parini - Via Madonna della Camera
099 5918044
Chiese e Parrocchie Parrocchia “SS. Trinità” - Via Vittorio Emanuele III°, 20
099 5916855
Manifestazioni Ricorrenti Festa della Madonna della Camera
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Pirandello Luigi Piazza D-3 Pirandello Luigi Via D-3 Pitagora Via D-3 Politi S. Via Z.I. Pozzo Belvedere Via D-5 Primo Maggio Piazza Z.I. Princ.di Piemonte Via C/D-4/5 Princ.di Piemonte Vico I C-4 Princ.di Piemonte Vico II C-5 Puccini Giacomo Via C-3 Q Quattro Novembre Via C/D/E-4/5 Z.I. R Rebora C. Via Regina Elena Via B/C-3 Righi A. Via C-5/6 Robaud Via B-4 Roccaforzata Circonv. C/D-5 Roccaforzata Via C/D/E-4/5 Roma Via B-2/3/4 Romagna Via C-6 Rosselli C. e N. Via Z.I. Rosmini A. Via A-2 Rossini G. Via C-3 Z.I. S Sacco e Vanzetti Via Salvemini A. Via D-5 San Francesco Via A-2 San Giorgio Piazza C-4 San Giovanni Via Z.I. San Giovanni Bosco Via C/D-3 Suor M. B. Postorino P.zza B/C-3/4 Sanzio Raffaello Via D-6 Sauro Nazario Via C-4 Schipa T. Via D-5 Semeraro Brig. Via B-3 Serao Matilde Via B-3 Serro Via B-2 Socrate Via A/B-5 Sturzo Don Luigi Piazza D-5 B-5 T Talete Via Tasso Torquato Via D-3 Tintoretto del Via D/E-7 Toniolo Via E-5 Torricelli E. Via B-5 Torricelli Piazza C-5 Toscana Via B-6 Toselli Via D-4 Trentino Piazza B-6 Trento Via C-4 Treves Via D-3/4 Trieste Via B/C-4 Tripoli Via D-4 Tripoli Vico D-4 Turati Francesco Via D-3 Turati Francesco Vico D-3 C-4 U Umberto I° Corso Umbria Via B-6 11 Febbraio Via C-4 B/C-6 V Valle d’Aosta Via Vecellio T. Via D-7 Veil S. Via Z.I. Veneto Via B-6 Venneri P.D. Via B-3 24 Maggio Via B/C-3 21 Aprile Via C-3 Verdi Giuseppe Via D-4 Verdi Giuseppe Vico D/E-5 Verga Giovanni Via B/C-5 Veronese P. Via D-5/6 Verrocchio A. Via D-5/6 Vittorino da Feltre Via C/D-3 Vittorio Emanuele II Via B/C-4 Vittorio Veneto Via B-3 Volta Alessandro Via B/C-5 C/D/E-4/5 Z Zingaropoli P.G. Via Zingaropoli V. Via C-3/4
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S. Giorgio Jonico Cenni Storici 40
Cenni Storici Il Comune di San Giorgio Jonico, socio del GAL CSAJT, si trova a 13 Km. A sud di Taranto, sul versante “Belvedere” del Monte Sant’Elia. Sul Monte Sant’Elia, condivisa col contiguo comune di Roccaforzata, è stata rinvenuta una vasta area archeologica per la quale è in corso di realizzazione il Parco Archeologico del “Phrourion” di Monte Sant’Elia, sulla stessa area che già all’inizio del novecento ha restituito un insediamento dell’Età del Ferro, strutture Ellenistiche e romane di Età imperiale, ceramica attica ed appula, un’ampia necropoli del IV e III sec. a.C. Una seconda necropoli, altrettanto importante, sebbene di dimensioni più modeste, è stata individuata nel 1994, scavata e documentata, in località Feudo, databile tra la seconda metà del IV e gli inizi del III sec. a.C. La fondazione della città medievale si fa risalire, probabilmente al X sec., allorché i profughi cristiani di Taranto, saccheggiata dai Saraceni, si stabilirono attorno all’attuale Chiesa Madre, già Maria SS. Del Popolo (X sec.). Altre migrazioni d’oltremare, dal 1460, al seguito del condottiero albanese Giorgio Castriota detto Skanderberg, chiamato in Puglia dal re Ferdinando, popolarono San Giorgio assieme agli altro Comuni del tarantino sud-orientale, poi individuati in quel particolare territorio culturale ed antropologico della cosiddetta Albania Tarantina. Il monumento più antico dell’abitato è la Cappella adiacente alla Chiesa Madre ed all’Oratorio del SS. Rosario (sec. XV) venuta alla luce durante i lavori di restauro ancora in corso; la Chiesa Madre (sec. XVI), la Cappella della Madonna della Croce, la Chiesa Chiesa Madre Maria Maria SS. Immacolata SS. del Popolo (sec. XX). Oltre a queste opere vi sono alcuni edifici residenziali nobiliari quale Palazzo Alberini-De Siati e Alberini-Caramia (sec. XVII), Palazzo Imperio (sec. XVIII) il Castello D’Ayala Valva (sec. XIX). Orgoglio quasi etnico e antropologico, della Comunità Sangiorgese sono le “Tagghjate”, una grande area
residuale dell’attività di cavatura dei tufi, alle pendici della collina “Belvedere” ed ai piedi della città, lungo i grandi assi stradali di connessione territoriale, oggetto di un intervento di rivalorizzazione ambientale che le trasformerà in un parco urbano a verde.
Area Industriale Il Comune di San Giorgio Jonico già dal 1975 ha individuato una vasta area per gli insediamenti produttivi. Attualmente l’area industriale ha un’estensione territoriale notevole ed è suddivisa in due comprensori per un totale di circa 1.200,000 mq. ed è dotata di una zona P.I.P. (Piano di Insediamento Produttivo). La zona industriale è composta di n. 156 lotti suddivisi, 85 nel comprensorio 1 e 71 nel comprensorio 2, attualmente sono impegnati 102 insediamenti di imprese. Al Gennaio 2006 vi è ancora disponibilità di n. 54 lotti liberi per i quali l’Amministrazione Comunale Assessorato Attività Produttive e Marketing del Territorio tramite l’ufficio marketing e Punto Imprese renderà operativo il progetto “COMUNIMPRESA” per incentivare grandi investimenti sul territorio offrendo assistenza tecnica e supporto amministrativo. L’area industriale di San Giorgio Jonico è favorita da fattori oggettivi quali l’andamento pianeggiante e la consistenza del sottosuolo, la vicinanza al capoluogo Taranto, l’essere servita dalle reti di grande viabilità (strada S.S. 7 Appia, Superstrada TA-BR, Autostrade) facili collegamenti con il Terminal Porto di Taranto (10 Km.) Ferrovie Taranto (10 Km.) Aeroporto di Grottaglie (5 Km.). L’area industriale è dotata di una zona PIP su cui sono individuate tipologie edilizie specifiche per gli Artigiani ed è destinato ad accogliere strutture a carattere Industriale Artigianale e Terziario. Oggi l’area Industriale di San Giorgio Jonico, con gli insediamenti esistenti, costituisce una realtà produttiva significativa anche rispetto alla confinante Taranto, in quanto molte iniziative per carenza di aree nel capoluogo si sono orientate verso la zona di San Giorgio Jonico, quindi la possibilità di poter disporre ancora di altre aree produttive industriali ed artigianali, colloca tutta la zona industriale di San Giorgio in un bacino molto più ampio dell’ambito Comunale. Il porto di Taranto e la recente realizzazione dello Stabilimento Alenia a soli 5 Km. pongono l’area industriale di San Giorgio ad avere maggiore attenzione per la logistica e i sistemi di trasporto, rappresentando così una ulteriore risorsa per gli operatori.
Informazioni Utili Altitudine: 75 m s.l.m. Superficie: 23,3 kmq Abitanti: 15.920 al 28/02/2007 Nome Abitanti: Sangiorgesi CAP: 74027
Servizi Pubblici
Il Centro Servizi Il Centro Servizi alle Imprese è una struttura utile estremamente necessaria che garantisce a tutti gli operatori dell’area industriale servizi e supporto per lo svolgimento della propria attività e sono organizzati servizi di tipo informatico al fine di interagire telematicamente nell’area industriale con i diversi mercati extrazonali interessati.
Servizi Sportello unico per le imprese, Banca, Ufficio postale, Laboratorio di Analisi Chimiche e fisiche dei prodotti locali, Centro di Raccolta dati e Monitoraggio Ambientale, Ufficio per la formazione della Sicurezza degli operatori e dipendenti delle imprese locali, Ufficio Vigili Urbani e Protezione Civile, Ufficio Punto Imprese, Ludoteca, Bar ristorante self-service, Sala convegni, Sala mostre permanenti di prodotti locali. Testi e Foto tratti dalla Cartina Toponomastica pubblicata da PuntArancio nel 2007
“Le Tagghiate” Cave Tufacee
Municipio - Via D’Acquisto,1 - Centralino - Fax www.comune.san-giorgio-ionico.ta.it Biblioteca Comunale - Via Maggiore, 7 Polizia Muncipale - Via S. D’Acquisto Carabinieri Comando Stazione - Via T. Vecellio Giudice di Pace - Piazza San Giorgio Ufficio Postale - Via Trento, 1
099 5915111 099 5915258 099 5919704 099 5918924
S. Giorgio Jonico Info Utili
Veduta Zona Industriale
099 5919010 099 5921633 099 5922611
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - Via Lecce Farmacia “Calò” - Piazza Regina Margherita, 17 Farmacia “Di Pierro” - Piazza Garibaldi, 22 Farmacia “Lamedica” - Via Kennedy, 1 Farmacia “Monteleone” - Via Giotto, 14
099 5926773 099 5919032 099 5916996 099 5921625 099 5929525
Insegnamento e Formazione Scuola Materna - Via L. Da Vinci Scuola Materna - Via Piero Della Francesca Scuola Materna - Piazza Asilo, 3 Scuola Materna - Asilo Nido - Via S. D’Acquisto, 28/57 Scuola Materna - Asilo Nido - Via Valle D’Aosta Scuola Elementare - Via Serro Scuola Elementare - Via IV Novembre, 1 Scuola Media - Via IV Novembre, 4 Istituto Tecnico Industriale - Via Vittorino da Feltre
099 5916764 099 5916762 099 5919023 099 5927355 099 5919841 099 5929965 099 5919988 099 5929830 099 5926481
Parrocchie e Chiese Chiesa Matrice - Via Maggiore, 66 Parrocchia Immacolata - Via XXI Aprile, 2 Parrocchia S.Maria Del Popolo - Via Roccaforzata, 2
099 5916364 099 5919012 099 5919045
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Stradario B-3/4 A Alfieri Vittorio Via Archimede Via B-4/5 Archita Via B-4 Ariosto Ludovico Via D-2/3 C-5 B Bari Via Battisti Via B/C-5 Bellini Via D-2/3 Bernini Via B-5 Boccaccio G. Via D-2 Bonaparte Napoleone Via D-4 Bonelli Via B-4 Borsellino Paolo Via B-4 Brindisi Via C/D-6 Brunelleschi Via B-5 Bruno G. Piazza D-3/4 D-5 C Caboto Via Caduti di Nassiria Piazza D-5 Cagliari Via B-6 Cairoli Via D-4 Calabria Via B-4 Capuzzimati Via C-5 Caravaggio Via C-6 Carducci Via C/D-2 Cartesio Via B-4 Casalini Piazza C-5 Casalini Via C-5 Castriota Via C-5 Cavallo F. P. Piazza B-4 Cavour Via C-5 Chiancaro Via B/C/D-5/6 Cisterne Via C-5 Coldoni C. Via B-3/4 Colombo Via D-4/5 Copernico Via B-4 Crispi Via D-4 Croce B. Via D-2/3 C-6 D Da Vinci Leonardo Via D’Angela Strettola C-5 D’Annunzio Via D-3 Dante Via C-3/4 De Amicis Via D-2/3 De Chirico G. Via C-7 De Gasperi Via D-5 De Nicola Via C/D-6/7 Deledda Grazia Via B-6 Destro Palazzo Vico C-5 Di Giesi Via D-2 Diaz Via C-5 Don Carlo Str. Com. B-1/2/3/4 Donatello Piazza B-4 Donatello Via A/B-4 Doria A. Via B-4 D-3 E Einaudi Giulio Via Einaudi Luigi Via C-6/7 Emilia Via B-4 Euclide Via B-5 Europa Viale C-3 Exstramurale Via D-6 B-4 F Falcone Giovanni Via Fanelli Prof. F.P. Via B-4 Federico II Via B-5 Fermi Via C-6 Fischetti Vico C-5
Foggia Via Forlanini Via Foscolo Via Fratelli Rosselli Via Friolo Via G Galilei Galileo Via Garibaldi Via Giolitti Via Giotto Via Giusti Via Guttuso Renato Via K Kennedy Viale L Lasca Via Lazio Via Lecce Via Lecce Vico Leopardi Via Lonoce Padre Angelo Via Lonoce Raffaele Via Lucania Via M Machiavelli Via Mad. Teresa di Calcutta Via Magellano Piazza Magellano Via Magellano Vico Manduria Via Manzoni Via Manzù Via Marche Via Marconi Via Maria SS. d. Grazie Piazza Matera Via Mattei Enrico Via Matteotti Via Mauricchio Via Mazzini Via Menotti C. Via Miccolo Pad. Attanasio Via Miccoli Suor Angelica Via Michelangelo Piazza Michelangelo Via Milano Via Milite Ignoto Piazza Mons. Antonio Bello Via Montale Eugenio Via Monte Via Monte Vico Moro Piazzale N Napoli Via Nenni Via Nervi P.L.Via Neviera Via Neviera XII Str. Est. Nitti Via O Oberdan Via Oria Via P Padre Pio Piazza Palermo Via Palladio Via Papa Giovanni XXIII Via Parini G. Via Pascoli Via Pavese Cesare Via Pellico Silvio Via
C-5 C/D-3 C-3 C/D-2 C-4 C-6 C/D-4/5 C-3 B-5 C/D-6 C-7 B-6 C/D-4 C-4 C/D-6 D-6 D-2/3/4 C. Ficone C. Ficone B-4 C-3 C. Ficone D-4/5 D-4/5 D-4 B/C-5/6 D-3 C-6 B/C-4 C/D-3 C-4 D-5 D-3/4/5 C-2 B-2/3 B-4 D-4 C. Ficone C. Ficone B-5 B-5 B-6 C-5 D-1/2 B-5/6 C-5 C-5 D-5 D-6 C-1/2 B-5 C/D-2/3/4 D-1/2 B-4 C-3 C-5 B/C-4 D-6/7 A/B-4 B-4 B-3 D-2/3 B-5/6 B-4
Pertini Sandro Via Petrarca Via Petroselli Via Piave Via Piazza Via Pio XI Via Pirandello Luigi Via Pisacane C. Via Pitagora Via Pola Via Potenza Via Prete Largo Principe di Piemonte Via Puglia Via Q Quasimodo Via IV Novembre Via R Regina Elena Via Regina Margherita Via Regina Margherita Vico Roma Via Romagna Via Rossini Via S Saba U. Via Salvemini Via San Nicola Via Sansovino Via Santa Venere Via Santoro Addolorata Via Sardegna Via Sicilia Via Sinistro Palazzo Vico Strettoia Monte Via Svevo Italo Via T Tagliate Via Talete Via Taranto Via Telesio Bernardino Via Torino Via Torricelli Via Trento Via Treves Via Trieste Via Trozzola Via Turati Via U Umberto I° Corso Umbria Via Undici Febbraio Via Undici Febbraio Vico Ungaretti G. Via V Venezia Via XXVIII Ottobre Via XXVIII Ottobre Vico XXI Aprile Via Verdi Via Verdi Vico Verga Giovanni Via Vespucci Via Vignali Via Vittorio Emanuele II° Via Vittorio Veneto Via Volta Via Z Zara Via
D-6/7 C-3/4 C-2 C/D-3 C-5 D-6 B-5 B/C-6 B-5 D-5 C-5 C-5 C-3/4 C-4 C/D-3 C-5/6 C-4 C-2/3/4 C-4 C-4/5 B-4 C-5/6 B-6 B-3 C/D/E-4 B-5 C. Ficone B-5/6 C-4 B/C-4 C-5 C-5 B/C-6 C-4 B-4/5 D-5 D-3 B-6 B-5 B/C-5 C-2 C-3/4 D-4/5 C-2 C/D-5 B/C-4 C-5 C-5 B-6 B/C-4 C/D-5/6 C-5 C-5/6/7 C-6 C-5 B-5/6 D-5 C-4 B/C/D-4/5 D-5 B-4/5 D-5
S. Marzano di S.G. Cenni Storici
Cenni Storici Il toponimo “San Marzano” risale all’epoca medioevale (“Sanctus Marzanus”), ma deriverebbe dall’albanese arcaico, secondo il quale la parola “san” vuol dire “agricoltore”. Questo prefisso veniva utilizzato, nei nomi dei casali, per indicare il mestiere degli abitanti. Circa l’etimologia della parola Marzano l’ipotesi più avvalorata vuole che essa indichi il nome di uno dei cittadini romani (Martio) che, dopo la conquista di questi territori da parte di Quinto Fabio Massimo, si stabilirono nella zona. Il suffisso “di San Giuseppe”, infine, venne aggiunto nel XIX secolo, nel rispetto di un Regio Decreto che invitava i sindaci dei comuni omonimi a caratterizzare il nominativo dei propri comuni, con un suffisso che rispecchiasse il vissuto culturale o religioso della popolazione. Venne così deciso d’intitolare il nome del paese al suo Patrono San Giuseppe. Nonostante si suole far risalire le origini del paese ad un casale del 1200 il territorio fu popolato già in età neolitica per il ritrovamento di tombe a grotticella del Bronzo finale, in contrada Le Grotte, presso il santuario, e nelle vicinanze della Masseria Casa Rossa. Inoltre il periodo messapico (V – IV sec. a.C.) è documentato dallo scavo di tombe ricche di vasellame (trozzelle), lungo la strada prov. per Grottaglie. La colonizzazione greca è evidente, invece, nei rinvenimenti di due tombe, sulla provinciale e di un muro di confine tra la Chora tarantina e la Messapia, in località Neviera. La fase romana imperiale è attestata dai ritrovamenti dei resti di una villa rustica patrizia e di monete, in contrada Pezza di Padula. All’Alto Medioevo bizantino si riferiscono, ancora, la presenza di tombe con fibula e anello bronzeo (V- VI sec. d.C. ), in località Casa Rossa, e le tracce di un abitato rupestre in contrada Le Grotte, annesso alla chiesetta della Madonna delle Grazie. Il ripopolamento medievale di questa famosa contrada si spiega per la necessità di sfuggire alle frequenti incursioni saracene del periodo. Nel Basso Medioevo il territorio di San Marzano risultava diviso in due circoscrizioni: il feudo (casale) di San Marzano e la Masseria “de li Rizzi”, che comprendeva l’insediamento rupestre della Neviera, il “castrum Palazzo Marchesale
46
Carrellum” e la Conca d’oro. La Masseria de li Rizzi è citata sin dalla fine del XII sec. in riferimento al “castrum Carrelum”, casale fortificato con mura e torri: Carrellum (carrello) in riferimento, forse, al transito della Lama, che a nord si congiungeva con la Via Appia. Questo nel XV sec. perse la sua funzione difensiva per diventare semplice masseria (Masseria delle Grotte). Il feudo di San Marzano, invece, è citato per la prima volta nel XIII sec. e appartenne a vari feudatari angioini: a Giovanni Nicola De Tremblaio (1329), a Guglielmo De Videcomite (1390), al Principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini, poi a Ruggero Taurisano. Nel XV sec. fu incamerato fra i beni demaniali della corona aragonese, ma non senza difficoltà. Le vicende del casale in questo periodo, infatti, s’inseriscono nella lotta di predominio tra Aragonesi e Angioini e s’intrecciano con la consistente ondata migratoria di profughi albanesi, sfuggiti all’oppressione del dominio turco, sotto la guida di Giorgio Castriota, detto Skanderberg, chiamato da Ferdinando I d’Aragona nella lotta contro Giovanni d’Angiò. Il condottiero albanese durante la Pasqua del 1462 distrusse tutti quei casali fedeli all’Orsini ed anche San Marzano. Nei primi anni del XVI secolo molti dei casali distrutti del Tarantino (Fragagnano, Faggiano, Monteparano, San Martino, S. Giorgio, San Marzano) vennero riedificati e ripopolati, appunto, da Albanesi. Anche San Marzano, quindi, venne ricostruito da una numerosa colonia albanese che godette di particolari privilegi reali. Nel 1530, infatti, Carlo V investì del feudo un valoroso capitano albanese, Demetrio Capuzzimati, che aveva combattuto durante le lotte sostenute contro Francesco I di Francia. Il nuovo Barone di San Marzano ottenne che altre famiglie provenienti dall’Albania abitassero il casale, che durante la sua signoria s’ingrandì sempre, più divenendo in breve uno dei centri più fecondi di rito greco-ortodosso e capitale politica e amministrativa dell’Albania salentina. Alla morte di Demetrio il feudo venne ereditato dal figlio primogenito Cesare e, da costui, a Demetrio junior, nipote, del precedente. Nel 1639 San Marzano venne così acquistato da Francesco Lopez y Royo, Duca di Taurisano, al quale, Chiesa S. Carlo Borromeo
Altitudine: 140 m s.l.m. Superficie: 19 kmq Abitanti: 9.229 al 31/01/2010 Nome Abitanti: Sanmarzanesi CAP: 74020
Servizi Pubblici
Santuario Rupestre qualche anno dopo, succedette il figlio Diego. Morto costui, il feudo passò al suo primogenito Francesco, quindi a suo fratello Giuseppe, marito di Elena Castriota, discendente diretta di Giorgio Skanderberg. Nel 1755 San Marzano venne acquistato da Giuseppe Capece Castriota, la cui famiglia continuò a possederlo sino alla fine del XVIII secolo. Oggi l’aspetto più caratteristico della comunità sanmarzanese è rappresentato dal dialetto albanese che ancora viene parlato. L’arberesh, ovvero l’albanese quattrocentesco dei coloni chi si stabilirono nel Regno di Napoli, a San Marzano, risente delle influenze gheghe proprie dall’Albania settentrionale. Di qui, l’appellativo “ghiggheri” con cui i forestieri indicano i suoi abitanti. Inoltre il centro conserva vivi ancora cultura, usi e costumi albanesi. Testi e Foto tratti dalla Cartina Toponomastica pubblicata da PuntArancio nel 2004
Municipio - Centralino - Piazza Angelo Casalini, 9
099 9577711
Municipio - Sportello Informagiovani - Via Umberto I°, 47
099 9574018
Biblioteca Parrocchiale - Via Roma, 23
099 9574150
Polizia Municipale - Via Cavour, 1
099 9577021
Stazione Carabinieri - Via Fanelli
099 9574830
Ufficio Postale - Via Manduria
099 9575911
S. Marzanno di S.G. Info Utili
Informazioni Utili
Assistenza Sanitaria Guardia Medica - Via Don Carlo
099 9574015
Poliambulatorio - Via Don Carlo
099 9577598
Farmacia “Dr. Michele Parisi” - Via Roma, 74
099 9571302
Insegnamento e Formazione Scuola Materna Statale - Via Volta
099 9575841
Istituto Comprensivo “Castriota” - Via Manduria, 1
099 9571378
Istituto Comprensivo “Casalini” - Via Lazio, 3
099 9574163
Istituto “S. Giuseppe” - Via De Gasperi, 6
099 9574213
Istituto Professionale “Archimede” - Via Giolitti
099 9574200
Parrocchie e Chiese Ipogeo S. Maria delle Grazie Parrocchia “S. Carlo Borromeo” - Via Castriota, 8
099 9574150
Chiesa dell’Addolorata Santuario “Madonna Delle Grazie”
328 2821873
Associazioni Associazione Turistica Pro Loco - Via Machiavelli, 18/B Patronato ACLI - Via Vittorio Emanuele I°, 31
099 9574114 329 1156778 47
Viaggiare e Alloggiare
Patente a Punti La patente a punti è il meccanismo introdotto in Italia a partire dal 1 luglio 2003 attraverso il quale, ad ogni conducente di un veicolo viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti) che viene decurtato in caso di infrazioni. All’esaurimento dei punti disponibili per conservare la patente è necessario superare nuovamente l’esame di teoria e l’esame di guida.
Sanzioni accessorie Anche dopo l’introduzione della patente a punti, resta pienamente efficace il sistema attuale con la possibilità della sanzione accessoria della sospensione immediata della patente di guida.
Obbligo di comunicazione del conducente Qualora il conducente non sia stato identificato, l’obbligato in solido a cui il verbale è notificato, è tenuto a comunicare, entro 60 giorni, all’ufficio o comando che ha accertato la violazione, i dati personali e della patente del conducente responsabile della violazione.
In che modo vengono persi i punti ll punteggio di ciascun conducente subisce riduzioni ad ogni comunicazione relativa alle violazioni che prevedono decurtazione di punteggio, come descritti nella tabella. Il punteggio previsto per ciascuna violazione è indicato nel verbale di contestazione. Quando la decurtazione viene annotata nell’archivio nazionale degli abilitati alla guida, l’utente riceve al proprio domicilio una comunicazione della avvenuta decurtazione.
E se si commettono più violazioni contemporaneamente? Qualora vengano accertate contemporaneamente più violazioni per le quali è prevista la decurtazione di punteggio e nessuna sanzione accessoria di sospensione o di revoca della patente, dovranno essere detratti al massimo 15 punti.
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Se si perdono tutti i punti Alla perdita totale del punteggio (20 punti) non consegue la sospensione immediata della patente di guida ma la sua revisione, attraverso la ripetizione degli esami teorici e pratici. La revisione della patente deve essere effettuata entro 30 giorni dal momento in cui perviene la comunicazione che la dispone. Durante questo periodo il conducente può continuare a circolare.
Neopatentati Il titolare di patente da meno di tre anni vede raddoppiata la quantità di punti sottratta in relazione all’infrazione commessa. Così per il passaggio con il semaforo rosso è prevista la perdita di 6 punti, che diventano 12 se l’infrazione è commessa da un conducente in possesso della patente da meno di tre anni.
Come si recupera il punteggio La mancanza di decurtazioni dei punti, per il periodo di due anni consecutivi, determina la nuova attribuzione del completo punteggio iniziale. Per i titolari di patente che per almeno due anni hanno mantenuto 20 punti è previsto l’accreditamento di 2 punti fino a raggiungere il tetto massimo complessivo di 30 punti. Il punteggio perso può essere recuperato frequentando anche dei corsi specifici presso le autoscuole o presso gli altri soggetti autorizzati dal Ministero dei Trasporti.
Come si controlla il “saldo” punti Il titolare può controllare in tempo reale lo stato della propria patente presso l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, utilizzando il portale dell’automobilista all’indirizzo internet: www.ilportaledellautomobilista.it. E’ possibile utilizzare anche l’utenza telefonica 848782782, al costo di una chiamata urbana secondo le tariffe del proprio gestore telefonico.
Tabella delle penalità Di seguito riportiamo una tabella con le infrazioni più comuni e le relative penalità. Per visionare la tabella completa ci si può recare sul sito ufficiale della Polizia di Stato all’indirizzo internet: http://poiliziadistato.it.
Guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti o da alcol
Punti 10
Superare i limiti di velocità di oltre 40 km/h
10
Circolare contromano nelle curve, sui dossi o in condizioni di limitata visibilità o su strada divisa in carreggiate separate
10
Sorpasso effettuato in situazioni gravi e pericolose: - sorpasso per veicoli pesanti (> 3.5t) - sorpasso di veicoli fermi ai semafori, ai passaggi a livello o incolonnati, di tram o filobus fermi - sorpasso di veicolo che sta a sua volta già sorpassando
10
Fare inversione di marcia in autostrada o sulle strade extraurbane principali o procedervi in contromano
10
Darsi alla fuga in incidente con gravi danni ai veicoli o lesioni alle persone causato dal proprio comportamento
10
Infrazione
Punti
Non osservare le distanze di sicurezza nei confronti di determinate categorie di veicoli, non osservare la distanza di sicurezza con conseguente collisione con soli danni a cose
3
Far uso dei fari abbaglianti in condizioni vietate
3
Trasportare cose con eccedenze di carico non superiori a 3 t., o al 30% della massa a pieno carico per veicoli sino a 10 t.
3
Mancato rispetto della segnaletica, ad eccezione dei segnali di divieto di sosta e di fermata
2
Sosta nelle corsie riservate al transito degli autobus o veicoli su rotaia
2
Sosta o fermata negli spazi riservati a veicoli per persone invalide o in corrispondenza di rampe, scivoli o corridoi di transito
2
Sosta negli spazi riservati alla fermata degli autobus o dei taxi.
2 2
Mancata osservanza dello stop
6
Passaggio con semaforo rosso o agente del traffico
6
Omettere di segnalare il veicolo fermo sulla carreggiata, fuori dei centri abitati con l’apposito segnale di triangolo
Violare gli obblighi di comportamento ai passaggi a livello
6
Non utilizzare i dispositivi di protezione rifrangenti individuali
Superare i limiti di velocità di oltre 10 km/h e non superiore a 40 km/h
5
Trasportare cose in eccedenza di peso non superiore a 2 t. o al 20% della massa per veicoli sino a 10 t.
2
Trasportare persone in sovrannumero sulle autovetture
2
Non dare la precedenza a pedoni che abbiano già intrapreso l’attraversamento di una strada senza strisce pedonali
2
Non far uso dei dispositivi di illuminazione o segnalazione visiva quando è prescritto
1
Trasportare cose con eccedenza di carico non superiore ad 1 t. o al 10% per veicoli fino a 10 t.
1
Trasportare persone in soprannumero sui veicoli a due ruote, ovvero violare le prescrizioni relative al trasporto di oggetti o trainare o farsi trainare con veicoli a due ruote
1
Violare gli obblighi relativi alla precedenza
5
Condurre un motociclo o una motocarrozzetta senza casco, con casco irregolare o non allacciato o trasportare altro passeggero in tali condizioni.
5
Mancato allacciamento delle cinture del conducente e/o del trasportato minorenne o mancato uso dei seggiolini per bambini
5
Usare cuffie o apparecchi radiotelefoni durante la guida e mancato utilizzo delle lenti se prescritte
5
Violare l’obbligo di precedenza ai pedoni
5
Circolare contromano (non in curva)
4
Non fermarsi in incidente con soli danni a cose causato dal proprio comportamento
4
Trasportare cose con eccedenza di carico superiore a 3 t., o superiore al 30% della massa complessiva per i veicoli fino a 10 t.
4
Viaggiare e Alloggiare
Infrazione
Tratto dal sito ufficiale della Polizia di Stato: http://poliziadistato.it
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Viaggiare e Alloggiare
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Mangiare e Bere
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Mangiare e Bere
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L’Ufficio di Stato di Civile rilascia i certificati, gli estratti e le copie integrali degli atti di nascita, morte, matrimonio. Le copie integrali degli atti di stato civile possono essere rilasciati solo ai soggetti cui l’atto si riferisce o a terzi su istanza motivata ovvero decorsi 70 anni dalla formazione dell’atto. Con l’esclusione dei certificati di nascita e morte, che hanno validità illimitata, i certificati e gli estratti di stato civile hanno validità sei mesi. La validità del certificato può essere prorogata dichiarando in calce che i dati contenuti non hanno subito variazioni. Il rilascio di certificati ed estratti è immediato. Sono esenti da bollo e da diritti di segreteria. Le certificazioni e gli estratti di stato civile possono essere autocertificati.
Servizi per la Casa e la Persona
Ufficio di Stato Civile
Nascita Il certificato di nascita riporta i dati essenziali ricavati dall’atto di nascita. Può essere rilasciato dal Comune di nascita o dal Comune di residenza dei genitori al momento della nascita. Il certificato, a differenza dell’estratto, non contiene l’ora di nascita né eventuali annotazioni per matrimonio, divorzio, morte. L’estratto e la copia integrale dell’atto sono rilasciati: • per i nati fino al 18/05/1997*, dal Comune di nascita; • per i nati dopo il 18/05/1997*, nel Comune dove è stata resa la dichiarazione di nascita. * data dell’entrata in vigore della Legge n. 127/1997
Morte Il certificato di morte riporta i dati essenziali ricavati dall’atto di morte. Può essere rilasciato dal Comune in cui si è verificata la morte o da quello di residenza del defunto, al momento de decesso. Il certificato, a differenza dell’estratto, non contiene l’ora del decesso. L’estratto e la copia integrale dell’atto sono rilasciati solo dal Comune in cui è avvenuta la morte.
Matrimonio Il certificato di matrimonio riporta i dati essenziali ricavati dall’atto di matrimonio. Può essere rilasciato dal Comune in cui è avvenuto il matrimonio o dal Comune in cui uno o entrambi gli sposi risiedevano al momento del matrimonio. Il certificato, a differenza dell’estratto, non contiene le eventuali annotazioni riguardanti la separazione, il divorzio e il regime patrimoniale dei beni. L’estratto e la copia integrale dell’atto sono rilasciati solo dal Comune in cui è avvenuto il matrimonio.
Denuncia di Nascita La denuncia di nascita può essere resa da uno dei genitori se coniugati o da entrambi i genitori se non coniugati, dal medico, dall’ostetrica o da altra persona che ha assistito al parto.
Dove e quando La nascita del bambino deve essere denunciata in uno dei seguenti luoghi: • entro 3 giorni presso la Direzione dell’Ospedale dove è avvenuto il parto; • entro 10 giorni dal parto, presso l’Ufficio Stato Civile del comune di nascita o di residenza di uno dei genitori.
Nel caso in cui i genitori non risiedano nello stesso comune, salvo diverso accordo fra loro, la denuncia va presentata davanti all’Ufficiale di Stato Civile del comune di residenza della madre. Per la dichiarazione di nascita occorre presentare l’attestazione di nascita rilasciata dal medico o dall’ostetrica che ha assistito al parto.
Denuncia di Morte La denuncia di morte deve essere resa all’Ufficiale di Stato Civile del comune dove è avvenuto il decesso, da un familiare o da altra persona incaricata, entro 24 ore dall’evento.
Documenti da presentare •
• •
•
scheda ISTAT compilata dal medico che ha accertato il decesso; certificato rilasciato dal medico necroscopo; avviso di morte compilato dal responsabile della struttura, in caso di decesso avvenuto in Istituto di Ricovero; nulla osta della Procura della Repubblica, in caso di morte violenta.
Pubblicazioni di Matrimonio Per contrarre matrimonio, sia con rito religioso che con rito civile, è necessario richiedere la pubblicazione di matrimonio all’Ufficiale di Stato Civile del comune di residenza di uno degli sposi, previo appuntamento. L’atto di pubblicazione è affisso all’albo del Comune per 8 giorni consecutivi + 3 giorni per eventuali opposizioni. Se gli sposi risiedono in comuni diversi, l’ufficiale fa
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Servizi per la Casa e la Persona
eseguire la stessa affissione nell’altro comune. Per l’atto di pubblicazione occorre una marca da bollo. Se i futuri sposi sono residenti in due comuni diversi ne occorrono due. Gli sposi non possono avere età inferiore a 16 anni. Le pubblicazioni di matrimonio devono essere richieste entro i 6 mesi antecedenti la data del matrimonio.
Documenti da presentare Tutta la documentazione viene acquisita dall’ufficio di stato civile. Ai due futuri sposi rimane da produrre: • richiesta di pubblicazioni del parroco, in caso di matrimonio religioso; • nulla-osta al matrimonio rilasciato dall’autorità straniera competente, in caso di cittadini stranieri; • provvedimento di ammissione al matrimonio del competente tribunale per i minorenni, in caso di matrimonio fra minori di età compresa fra i 16 e i 18 anni.
Matrimoni Civili Il matrimonio civile può essere celebrato presso il Comune di residenza di uno degli sposi dopo aver proceduto ad effettuare le pubblicazioni di matrimonio. In caso di matrimonio celebrato in un comune diverso da quello di uno degli sposi, occorre delega dell’ufficiale di stato civile del luogo dove sono state effettuate le pubblicazioni.
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Per i cittadini stranieri non residenti, occorre nulla-osta dell’autorità straniera competente. I futuri sposi dovranno fissare, con l’Ufficiale di Stato Civile e con l’Ufficio Segreteria, il giorno e l’ora del matrimonio che sarà celebrato alla presenza di due testimoni.
Separazione o comunione dei beni dei coniugi Con il matrimonio si costituisce il regime legale della comunione dei beni patrimoniali (limitatamente agli acquisti successivi al matrimonio). Se i coniugi decidono di optare per il regime della separazione dei beni è necessario dichiararlo all’atto del matrimonio o all’ufficiale di stato civile celebrante o al parroco in caso di matrimonio religioso. Con la scelta per la separazione dei beni ognuno rimarrà titolare esclusivo dei beni acquistati anche dopo il matrimonio.
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Servizi per la Casa e la Persona
Servizi per la Casa e la Persona
Beta Mac s.r.l. MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DI LEGNO E METALLO C.da Baronia (Z.I.) - S. Giorgio J. (TA) - Tel. 099 5926472 Fax 099 5918872 - info@betamac.it - www.betamac.it
P&G Domotech s.n.c. IMPIANTI IDROTERMOELETTRICI Via R. Margherita, 79 - S. Marzano di S.G. (TA) Angelo 349 4316158 - Davide 340 9256984
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Centro Marmi di Cicala E.
Tecno Impianti
Contrada Curezze, Zona Ind. - 74021 Carosino (TA) Tel./Fax 099 5925157 - Cell. 349 7467246 E-mail: centro-marmi@libero.it
TERMOIDRAULICA - CONDIZIONAMENTO - SOLARE Di Tatullo Cosimo - Cell. 338 2925757 Via del Monte, 20 - 74020 Faggiano (TA)
Servizi per la Casa e la Persona
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Servizi per la Casa e la Persona
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Servizi per la Casa e la Persona
Salute e Benessere
Emergenze Cosa posso fare Il modo per aiutare una persona spesso dipende dal problema che ha. A volte, il sistema più rapido per soccorrere qualcuno è portarlo al Pronto Soccorso più vicino, ma non è sempre così, perché dipende dalla vicinanza dell’ospedale e dalla situazione. Infatti, anche se l’ospedale è abbastanza vicino, chiama il 118 e non muovere il paziente se: • Hai qualsiasi dubbio sulla tua capacità o sulla possibilità di soccorrere, spostare o trasportare il ferito al più vicino Pronto Soccorso. • Pensi che possa avere lesioni alla schiena o al collo o altre lesioni che potrebbero peggiorare spostandolo. • La persona è in stato di shock, confuso o incosciente e ha bisogno della tua costante attenzione. • La persona ha un forte dolore al torace o difficoltà a respirare. Se ti trovi in una situazione d’emergenza devi ricordare alcune cose che ti aiuteranno ad affrontare la situazione in modo rapido ed efficace: • Mantieni la calma, chiama aiuto: potresti chiedere a qualcuno di telefonare al 118, assicurandoti che abbia capito dove far mandare l’ambulanza e che abbia preso i dati della persona che si è ferita e/o che sta male (ad esempio: “un ragazzo che soffre d’asma e che ha difficoltà a respirare”). • Non metterti in pericolo: per esempio se una persona è stata colpita da una scossa elettrica, stacca la corrente prima di toccarla. • Non dare MAI da mangiare o da bere alla persona incosciente e, comunque, anche se è cosciente, non metterle niente in bocca e non permettere che fumi. • Segui le istruzioni dell’operatore telefonico del 118.
• •
Sistema l’infortunato con le spalle appoggiate (ad esempio a un cuscino o a un cappotto ripiegato). Fagli piegare leggermente le ginocchia.
Posizione laterale di sicurezza È utile quando una persona ha perso onoscenza, ma respira da sola - per evitare che la lingua, scivolando indietro nella bocca, impedisca di respirare e per facilitare la fuoriuscita di sangue e/o vomito, che potrebbero causare soffocamento. 1. Distendi l’infortunato in posizione supina (a pancia in su) e spostagli la testa leggermente all’indietro, in modo da facilitare l’entrata dell’aria dalle vie respiratorie.
2.
Stendigli il braccio più vicino a te lungo il corpo e appoggiagli l’altro braccio sul torace. Poi piegagli la gamba a te più vicina (dal lato del braccio steso) ad angolo.
3.
Con una mano sulla spalla e l’altra sul fianco, giralo su un lato (verso di te), assicurandoti che il collo e la schiena siano ben sostenuti. Se puoi, fatti aiutare da un’altra persona a sostenere la testa e il collo durante la rotazione.
Le principali posizioni di sicurezza nelle emergenze Posizione antishock È utile quando l’infortunato è cosciente e respira da solo per facilitare l’afflusso di sangue al cervello e aiutare la circolazione sanguigna. • Stendi la persona con le spalle al suolo. • Solleva le sue gambe con l’ausilio di una sedia.
Posizione semiseduta 72
È utile quando l’infortunato è cosciente e respira da solo per permettere al torace di espandersi di più e quindi per respirare meglio.
In rare occasioni, l’allergia può manifestarsi in modo estremamente rapido e grave (shock anafilattico). I sintomi seguono a breve distanza (da pochi secondi a 30 minuti) dal contatto con la sostanza a cui si è allergici e la situazione può precipitare in breve tempo. Possono comparire: • Prurito. • Difficoltà a ingoiare. • Arrossamento della pelle. • Starnuti. • Abbondante secrezione nasale liquida. • Prurito agli occhi. • Accelerazione dei battiti del cuore. • Senso di svenimento. • Senso di soffocamento.
Cosa NON fare • • •
NON somministrare nessun altro farmaco. NON dare mai da bere alcolici. MAI dare da bere se la persona è priva di sensi.
Avvelenamento/ Intossicazione I sintomi sono molto vari in rapporto al veleno e alla via di penetrazione (il veleno può essere respirato, ingerito o può passare attraverso la pelle), in ogni caso iniziano in modo improvviso e senza relazione con malattie o traumi evidenti. La persona intossicata può avere nausea, vomito e successivamente diarrea, respirare a fatica; presentare convulsioni, delirio o agitazioni o essere sonnolento o addirittura incosciente.
Salute e Benessere
Allergia (reazione grave)
Cosa fare • • •
Se la persona fa fatica a respirare o sviene, chiama subito il 118. Metti la persona in posizione antishock Se c’è stata una puntura di insetto, prova a rimuovere il pungiglione (preferibilmente con una pinzetta), cercando di non lacerare la pelle, e applica un cubetto di ghiaccio sulla puntura.
Cosa fare •
• •
Cosa NON fare • •
NON sottovalutare i sintomi, anche se lievi. NON dare da bere nulla se ci sono difficoltà a ingoiare o respirare o se la persona è svenuta. •
Attacco di cuore
•
Se una persona ha dolore violento al centro del petto (a volte anche al braccio, al collo o allo stomaco), è pallida con la pelle fredda e sudata, respira in modo affannoso e ha un senso di angoscia, può trattarsi di un attacco di cuore. In qualche caso, la persona trema, ha freddo, sete, vomita e può perdere coscienza.
•
•
•
In caso di incendio o di fuga di gas tossici, allontana l’infortunato dall’ambiente inquinato, coprendoti naso e bocca con un fazzoletto umido. Allenta i vestiti intorno al collo, al petto e alla vita. Se l’infortunato è cosciente, chiedigli se ha ingerito qualcosa e in che quantità, per avere dal pronto soccorso o dal Centro Antiveleni (Cav) eventuali indicazioni di primo intervento in attesa dell’ambulanza. Chiama subito il 118 specificando che sospetti un avvelenamento. Se è incosciente e respira, sistemalo nella posizione laterale di sicurezza. Se ti sembra che la persona non respiri e che non gli batta il cuore, ricorda che le manovre di rianimazione (massaggio cardiaco e respirazione bocca-a-bocca) vanno eseguite SOLO da qualcuno in grado di farlo. Se possibile, raccogli un campione di vomito e della sostanza velenosa da consegnare ai soccorritori. Se l’intossicazione è avvenuta attraverso la pelle, lava abbondantemente con acqua corrente.
Cosa fare • • • • • •
Tranquillizzalo mostrandoti calmo ed efficiente. Sistemalo in posizione semiseduta. Allenta i vestiti intorno al collo, al petto e alla vita. Chiama subito il 118 specificando che credi sia un attacco di cuore. Se la persona soffre di angina e porta con sé i farmaci prescritti, aiutala a prenderli. Se è incosciente, sistemalo nella posizione laterale di sicurezza.
Cosa NON fare • • •
MAI far bere latte, che può favorire l’azione di alcuni veleni. NON dare mai da bere alcolici. MAI provocare il vomito, neanche se la persona è cosciente 73
Salute e Benessere
Colpo di calore o di sole Il colpo di calore è uno stato di malessere generale che può verificarsi in caso di temperature molto elevate, esposizione al sole, scarsa ventilazione, eccesso di umidità e attività fisica intensa. Si manifesta con uno o più dei seguenti sintomi: • Debolezza e mal di testa sempre più forte. • Nausea e sete intensa. • Crampi muscolari. • Confusione mentale. • Temperatura corporea elevata. • Aumento della frequenza del cuore e del respiro che diventa superficiale. • Senso di svenimento fino a perdita di coscienza. • Possono comparire anche convulsioni e delirio.
•
• •
•
Cosa NON fare • •
•
Cosa fare Se la persona è confusa o incosciente: • Chiama subito il 118. • Distendi la persona in un luogo fresco e ventilato. • Mettila in posizione antishock. • Bagna il viso e il corpo con acqua. Se la persona è cosciente: • Fai sorseggiare dell’acqua con un po’ di sale.
dell’ambulanza. In caso di emorragia venosa, premi direttamente sulla ferita con un panno (possibilmente sterile o almeno pulito) e stringila con una benda. Allenta i vestiti troppo stretti (colletto, cravatta, pantaloni ecc.). In caso di emorragia interna, mentre aspetti i soccorsi, parla con la persona ferita e tranquillizzala. In tutti e tre i casi, metti la persona in posizione antishock e chiama subito il 118.
•
•
NON far bere nulla alla persona ferita, specialmente alcolici o caffè. Evita se è possibile il contatto diretto con il sangue della persona ferita, usando dei guanti sterili o anche un semplice sacchetto di plastica (comunque, se la tua pelle è integra, non ci sono pericoli di contagio). NON togliere la benda se si imbeve di sangue, ma aggiungine altre. NON usare il laccio emostatico, potrebbe danneggiare i tessuti circostanti; preferisci strisce di tessuto abbastanza larghe. Se la ferita è causata da qualcosa che è penetrata in profondità nel corpo (schegge, lame ecc.) e pensi che possa essere lesa un’arteria, NON togliere il corpo estraneo.
Folgorazione Cosa NON fare •
Non cercare MAI di far bere una persona priva di coscienza.
Emorragia/Forte perdita di sangue Un’emorragia può essere esterna (arteriosa o venosa) o interna. Nell’emorragia arteriosa, il sangue è di colore rosso vivo ed esce dalla ferita a fiotti; in quella venosa, il sangue è di colore rosso scuro e cola dalla ferita lentamente. Nell’emorragia interna, la persona è molto pallida, sudata e fredda, il respiro è rapido e superficiale, trema, la vista è offuscata e può perdere coscienza.
La folgorazione è l’effetto del passaggio di elettricità attraverso il corpo. L’infortunato può presentare: ustione nel punto di contatto e lungo il passaggio della corrente; muscoli contratti in modo involontario, tanto che, nel caso di scariche molto forti, diventa impossibile staccarsi dalla sorgente elettrica; perdita di coscienza momentanea o prolungata; arresto respiratorio e mancanza del battito cardiaco.
Cosa fare •
Cosa fare • •
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Mantieni la calma cercando di non far agitare la persona ferita. In caso di emorragia arteriosa, cerca di bloccare il sangue facendo pressione con le dita o il pugno chiuso sempre a monte della ferita, cioè in un punto compreso tra questa e il cuore. La pressione va mantenuta fino all’arrivo
• • •
Stacca subito la corrente spegnendo l’interruttore centrale; se ciò non è possibile, per allontanare la persona dalla fonte di elettricità senza toccarla direttamente, usa oggetti di legno o di gomma come un manico di scopa o una sedia (se puoi, metti sotto i tuoi piedi legno, gomma o carta, ad esempio un giornale); infine, afferralo per i vestiti e spostalo con uno strattone. Chiama subito il 118. Se la persona è incosciente e respira, mettilo in posizione laterale di sicurezza. Se ti sembra che la persona non respiri e che non gli batta il cuore, ricorda che le manovre di rianimazione (massaggio cardiaco e respirazione
•
sicurezza (incendio, crollo...), cerca qualcuno che ti aiuti a spostare l’infortunato, mantenendo allineati testa, collo e busto.
Cosa NON fare
Cosa NON fare
•
•
• • •
Se non puoi spegnere l’interruttore entrale, NON toccare mai direttamente il soggetto per allontanarlo dalla fonte di elettricità. NON dare da bere. NON dare farmaci. NON applicare pomate o unguenti sulle ustioni.
• •
Frattura del cranio Se l’infortunato ha sbattuto la testa e perde sangue da un orecchio o dal naso, si deve sospettare una frattura del cranio.
Cosa fare •
•
Sistemare la persona in posizione supina (a pancia in su) SENZA sollevare le gambe. Chiama subito il 118.
Cosa NON fare • • •
In attesa del 118, non tentare MAI di fermare il sanguinamento dall’orecchio o dal naso. In caso di incidente motociclistico, MAI togliere il casco. NON far bere nulla alla persona ferita, specialmente alcolici o caffè.
Soffocamento da corpo estraneo Se accidentalmente un corpo estraneo (anche una semplice caramella) va a finire nelle vie respiratorie, può rendere difficoltosa la respirazione e causare il soffocamento. Per prima cosa viene da tossire. Il volto diventa prima rosso, poi blu; si ingrossano le vene del collo e si può svenire.
Cosa Fare • •
•
Frattura ossea Se c’è stato un trauma (per esempio una caduta) e la persona sente dolore e ha difficoltà a muovere la parte del corpo interessata, devi sospettare la frattura di un osso.
•
•
•
Cosa Fare •
• •
•
Cerca di tenere ferma la parte fratturata lasciandola nella posizione in cui si trova. Lascia libere le dita di mani e piedi. In caso di sospetta frattura della schiena, limitati a sistemare un coperta arrotolata o dei cuscini ai lati del busto della persona ferita, tienile ferma la testa e chiama subito il 118. Se è indispensabile spostare una persona con sospetta frattura della schiena, per la sua
MAI cercare di sistemare una frattura scomposta (cioè con l’osso che ha cambiato forma o posizione). MAI disinfettare e muovere le fratture aperte (con l’osso che esce fuori dalla pelle). NON spostare una persona con una sospetta frattura della schiena, a meno che non sia necessario per la sua sicurezza incendio, crollo...).
Salute e Benessere
•
bocca-a-bocca) vanno eseguite SOLO da qualcuno in grado di farlo. Copri con garze sterili le ustioni gravi.
Prova a togliere il corpo estraneo con due dita e, se la persona porta la dentiera, toglila. Se la persona è cosciente, falla piegare in avanti, picchia con forza con il palmo della mano sulla schiena, tra le scapole, più volte. Se la situazione non si risolve immediatamente, chiama subito il 118. Solo se sei in grado di farlo e in caso di assoluta necessità, puoi passare alla “compressione addominale” (vedi figure 1 e 2). Se si tratta di un bambino, siediti e stendilo sulle ginocchia a testa in giù, poi colpisci la schiena come nell’adulto, ma con meno forza (vedi figura 3). Se si tratta di un neonato, tienilo sull’avambraccio piegato in avanti, sostieni la testa con la mano e con l’altra percuoti delicatamente tra le scapole: colpi secchi con due dita (vedi figura 4 pagina seguente).
Cosa NON fare •
•
NON fare la manovra di “compressione addominale” se non ti senti preparato a farla e se non è un caso di assoluta necessità, perché può provocare lesioni interne. NON cercare di dare niente da bere alla persona che ha ingoiato un corpo estraneo. 75
Salute e Benessere
La compressione addominale (manovra di Heimlich) Mettiti alle spalle della persona e circondala con le tue braccia. • Stringi una mano a pugno con il pollice all’interno e premi tra lo sterno e l’ombelico (sulla “bocca dello stomaco”). • Afferra il pugno con l’altra mano e comprimi verso l’interno, dal basso verso l’alto. • Possono servire molte spinte; ogni spinta deve essere veloce ed elastica, cioè si comprime e si rilascia. • Se la persona è al suolo, mettila spalle a terra e sistemati a cavalcioni su di lei. Metti la parte bassa del palmo della mano tra lo sterno e l’ombelico, metti l’altra mano sulla prima incrociando le dita e spingi più volte verso l’interno e verso l’alto.
•
Cosa NON fare • • • •
1
testa leggermente all’indietro. Questa manovra, chiamata iperestensione della testa, assicura il passaggio dell’aria nella gola. Se ti sembra che la persona non respiri e che non gli batta il cuore, ricorda che le manovre di rianimazione (massaggio cardiaco e respirazione bocca-a-bocca) vanno eseguite SOLO da qualcuno in grado di farlo.
MAI mettere o lasciare seduta una persona incosciente. MAI dare da bere a una persona non cosciente. Cerca di non lasciare una persona svenuta sola; se puoi, chiedi a qualcuno di chiamare il 118. MAI provocare il vomito in una persona svenuta.
2
Ustioni Le ustioni possono essere di diverso grado, ma quelle molto estese sono sempre molto gravi.
Cosa fare
3
4
Svenimento/Perdita di coscienza La persona è a terra, non parla, non si muove. Inginocchiati accanto, scuotila delicatamente per le spalle e chiedile se riesce a sentirti. Se c’è una risposta (anche una leggera stretta di mano) puoi considerarla cosciente; se non risponde, chiama o fai subito chiamare il 118.
•
• • • • • • •
Cosa NON fare •
Cosa fare • •
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Allenta i vestiti troppo stretti (colletto, cravatta, pantaloni ecc.). Aprile la bocca e controlla che non ci sia nulla che impedisca di respirare; se c’è qualcosa, prova a toglierla. Mettile una mano sulla fronte e due dita dell’altra mano sul mento; sollevale il mento e spostale la
Se gli abiti sono in fiamme, soffoca il fuoco mettendo sulla persona una coperta, un cappotto, un telo pesante (MAI tessuti sintetici), rotolala al suolo e, se possibile, versale dell’acqua addosso. In caso di ustioni estese, chiama subito il 118. Sfila, se possibile, anelli, orologi e braccialetti. Raffredda la parte ustionata sotto l’acqua corrente. Se sono interessati gli occhi, lavali sotto un debole getto di acqua corrente. Copri l’ustione con un panno pulito non sintetico, meglio ancora se sterile. Dai da bere dell’acqua con un po’ di sale. Metti la persona in posizione antishock.
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Se gli abiti sono in fiamme,NON bisogna correre e se si è al chiuso, NON bisogna andare all’esterno (lo spostamento d’aria alimenta le fiamme!). NON tentare di togliere i vestiti bruciati. NON applicare pomate, grassi, alcol, albume, cerotti e NON forare le vesciche (bolle). MAI dare da bere a una persona priva di sensi.
Tratto dal sito ufficiale del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali: www.ministerosalute.it
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thena Sporting Club
Via XXI Aprile Ang. Via Lecce - 74020 S. Marzano di S.G. (TA) Tel./Fax 099 9574117 - E-mail: pinoborsci@gmail.com
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thena Sporting Club nasce 18 anni fa con l’idea di creare un luogo in cui ogni persona avesse l’opportunità di soddisfare il proprio ideale di benessere. Un luogo dove tantissime persone potessero stare insieme nel rispetto delle esigenze individuali, dove la cultura del movimento potesse coesistere con la cultura del divertimento e del relax. Athena Sporting Club oggi è una realtà creata per il confort ed il benessere. Tante attività per divertirsi , snellirsi, rigenerarsi e rimettersi in forma grazie ad istruttori professionali ed attrezzature sempre all’avanguardia. Athena Sporting Club è un luogo in cui il movimento diventa emozione, l’emozione di star bene.
Pino Borsci
Azienda nata nel: 1992. Direttore Tecnico: Giuseppe Borsci. Giorni di chiusura: Domenica. Attività di gruppo: breakdance, hip-hop, danza, step, fitboxe, just pump, aerobica, ginnastica, group cycling, switching, tonificazione, pilates, multiboard, kick boxing. Attività personalizzate per: massa muscolare, rassodamento e dimagrimento, miglioramento delle funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio/respiratorio, bouildering indoor, free climbing, ginnastica medica ,dietetica.
Salute e Benessere
Consigli per la Vostra Sicurezza In considerazione dell’allarmante assenza di una cultura della sicurezza tra le mura domestiche, evidenziata da una ricerca del Censis sugli italiani resa nota ieri, l’Adoc, da sempre in prima linea nel formare i cittadini sulle norme di sicurezza da seguire per non incorrere in cattive sorprese, propone un decalogo per affrontare i maggiori rischi domestici con coscienza e serenità:
lavatrice e comunque utilizzare con frequenza un buon anticalcare.
Gas •
Elettricità • •
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P e r o g n i tipo di riparazione razione rivolgersi a persone o e qualificate, ditte iscritte tte all’albo o nei registri, stri, evitando di improvvisarsi rovvisarsi tecnici e di rivolgersi gersi a volenterosi amici tuttofare. Fare installare la messa a terra. Quando si cambia una lampadina, ricordarsi di staccare l’interruttore generale. Tenere attaccato un solo apparecchio per presa. Non usare nessun tipo di elettrodomestico quando si è bagnati e ridurre al minimo l’utilizzo di fon, radio, depilatori, ecc in bagno. Durante il periodo natalizio ricordarsi di spegnere, ogniqualvolta si esce di casa, le decorazioni luminose di albero e presepe.
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Far riparare sempre l’impianto da tecnici specializzati iscritti all’albo come prescrive la legge e farsi rilasciare la dichiarazione di conformità alle norme. Tenere presente che tutti i fumi provenienti dalla macchina del gas, vanno incanalati all’esterno. Far controllare periodicamente la canna fumaria e il tubo di gomma. Quando si è coscienti di non dover usare il gas per un periodo relativamente lungo (anche pochi giorni), ricordarsi di chiudere il rubinetto generale. Sarebbe comunque buona norma chiudere il rubinetto generale ogni sera. Se sentite odore di gas in casa, fate estrema attenzione a tutto quanto possa fungere da innesco per un incendio, aerando il locale in tempi rapidi. Se sentite odore di gas nel palazzo, chiamare in fretta i vigili del fuoco.
I Consigli Camera per Camera Bagno o
Acqua •
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Fare attenzione quando si esce di casa, che ogni rubinetto sia ben chiuso. A c c e r t a r s i periodicamente che non ci siano perdite. Tenere presente che la presa a terra risulta pericolosa in corrispondenza dei tubi dell’acqua. Installare sempre il contatore secondo le prescrizioni aziendali. Chiudere il rubinetto dell’acqua ogni volta che il ciclo di lavaggio della lavastoviglie è terminato. Far controllare periodicamente il filtro della
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Radio. È di buon auspicio e aiuta a cominciare bene la giornata, ma la musica in bagno può essere pericolosa se la radioè appoggiata vicino alla vasca mentre si sta facendo il bagno. Asciugacapelli. È bene non usarlo mai in bagno o in altri ambienti umidi. Ricordarsi sempre di staccarlo dopo l’uso. Non utilizzarlo mai con mani, piedi o altre parti del corpo bagnate. Prima di riporlo nell’armadietto assicurarsi che la sua temperatura non sia troppo elevata.
DP Impianti
Æsthetica
IMPIANTI TERMOIDRAULICI E SOLARI Via Magellano, 9 - S. Marzano di S.G. (TA) Tel. 099 9574259 - Cell. 338 9814129
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Camera da letto
Salute e Benessere
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Vasca idromassaggio. Tenere sempre ben pulita la bocca d’aspirazione. Non utilizzare prodotti da bagno eccessivamente schiumosi. Doccia. Far installare, specie se si hanno persone anziane in casa, un campanello d’emergenza. Porre sul piatto doccia un tappetino antiscivolo.
Camera dei bambini • •
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Non lasciare per nessun motivo apparecchi elettrici in funzione incustoditi. Lettino. Deve avere le sponde alte almeno 80 cm. mentre il cuscino non deve essere troppo grande o soffice da poter creare soffocamento. Importanti sono anche le imbottiture e i coprispigoli. Tutti i giocattoli devono riportare la marcatura CE. Per quelli elettronici importante il marchio IMQ.
Cucina
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Non fumare mai prima di coricarsi. Tenere la radiosveglia o qualsiasi altro accessorio da comodino a più di 60 cm. dalla vostra persona (possono generare campi magnetici). Evitare grovigli di fili in prossimità del letto. Usare la massima attenzione con le termocoperte, emettono campi elettromagnetici nonchè possono creare pericolo d’incendio; staccare comunque la spina dalla presa di corrente prima di coricarsi. Tratto dal sito uffuciale dell’ADOC: www.adoc.org
Protezione della casa in generale •
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Microonde. Pulire con frequenza la guarnizione dello sportello e farla cambiare quando risulterà logorata. Fare attenzione che le fessure esterne di ventilazione abbiano lo spazio sufficiente per assolvere alla loro funzione. Non accenderlo mai vuoto. Non poggiare mai alcuno oggetto sopra l’elettrodomestico quando questo è in funzione. Non mettere nel forno contenitori sigillati. Forno. Fare attenzione al vetro quando il forno è in uso o appena è stato usato, dato che può essere causa di gravi ustioni, viste le altissime temperature che può raggiungere. Ferro da stiro. Non lasciarlo incustodito acceso, potrebbe essere causa di un incendio. Non stirare con i piedi nudi o le mani bagnate. Non inserire l’acqua nel ferro a vapore, quando questo è acceso. Non avvolgere il cavo elettrico attorno al ferro, quando la piastra è ancora calda. Non riporre il ferro quando è ancora caldo.
Soggiorno •
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Tappeto. Dotarli se possibile dell’apposita retina antiscivolo. Non far mai passare i fili elettrici al di sotto dei tappeti dato che potrebbero svilupparsi degli incendi. Lampade. Non lasciare le lampade vicino le tende o vicino ad altri tessuti infiammabili. Televisione. Fare in modo che l’elettrodomestico abbia sempre lo spazio necessario per una buona aerazione. Prima di coricarvi e comunque in ogni circostanza in cui dovete spegnerlo per un tempo prolungato, chiuderlo utilizzando il pulsante dell’apparecchio e non il telecomando. Quando partite, ma anche durante i temporali o quando la corrente va e viene, staccate la spina e il cavo dell’antenna.
Vivere in una casa “tranquilla” rappresenta il desiderio di tutti ed alcuni semplici accorgimenti possono renderla maggiormente sicura. E’ necessario tener presente che i ladri in genere agiscono ove ritengono vi siano meno rischi di essere scoperti: ad esempio, un alloggio momentaneamente disabitato. Un ruolo fondamentale assume altresì la reciproca collaborazione tra i vicini di casa in modo che vi sia sempre qualcuno in grado di tener d’occhio le vostre abitazioni. In qualunque caso ricordate che i numeri di pronto intervento sono: 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato) e 117 (Guardia di Finanza). • Ricordate di chiudere il portone d’accesso al palazzo. • Non aprite il portone o il cancello automatico se non sapete chi ha suonato. • Installate dei dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri di emergenza. Nella sezione modulistica troverete le indicazioni per collegare il vostro antifurto al 112 . Non informate nessuno del tipo di apparecchiature di cui vi siete dotati né della disponibilità di eventuali casseforti. • Conservate i documenti personali nella cassaforte o in un altro luogo sicuro.
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Salute e Benessere
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Fatevi installare, ad esempio, una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza. Aumentate, se possibile, le difese passive e di sicurezza. Anche l’installazione di videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso è un accorgimento utile. Accertatevi che la chiave non sia facilmente duplicabile. Ogni volta che uscite di casa, ricordate di attivare l’allarme.
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Se avete bisogno della duplicazione di una chiave, provvedete personalmente o incaricate una persona di fiducia. Evitate di attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l’appartamento. Mettete solo il cognome sia sul citofono sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l’individuo, il cognome la famiglia). Se abitate in un piano basso o in una casa indipendente, mettete delle grate alle finestre oppure dei vetri antisfondamento. Illuminate con particolare attenzione l’ingresso e le zone buie. Se all’esterno c’è un interruttore della luce, proteggetelo con una grata o con una cassetta metallica per impedire che qualcuno possa disattivare la corrente. Se vivete in una casa isolata, adottate un cane. Conservate i documenti personali nella cassaforte o in un altro luogo sicuro. Cercate di conoscere i vostri vicini, scambiatevi i numeri di telefono per poterli contattare in caso di prima necessità.
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Non mettete al corrente tutte le persone di vostra conoscenza dei vostri spostamenti (soprattutto in caso di assenze prolungate). Se abitate da soli, non fatelo sapere a chiunque. In caso di assenza prolungata, avvisate solo le persone di fiducia e concordate con uno di loro che faccia dei controlli periodici. Nei casi di breve assenza, o se siete soli in casa, lasciate accesa una luce o la radio in modo da mostrare all’esterno che la casa è abitata. In commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l’accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti. Sulla segreteria telefonica, registrate il messaggio sempre al plurale. La forma più adeguata non è “siamo assenti”, ma “in questo momento non possiamo rispondere”. In caso di assenza, adottate il dispositivo per ascoltare la segreteria a distanza. Non lasciate mai la chiave sotto lo zerbino o in altri posti facilmente intuibili e vicini all’ingresso. Non fate lasciare biglietti di messaggio attaccati alla porta che stanno ad indicare che in casa non c’è nessuno. Considerate che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti. Se avete degli oggetti di valore, fotografateli e riempite la scheda con i dati considerati utili in caso di furto (il documento dell’opera d’arte). Conservate con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, etc.). Nel caso in cui vi accorgiate che la serratura è stata manomessa o che la porta è socchiusa, non entrate in casa e chiamate immediatamente il 112, il 113 o il 117. Comunque, se appena entrati vi rendete conto che la vostra casa è stata violata, non toccate nulla, per non inquinare le prove, e telefonate subito al Pronto Intervento. Tratto dal sito ufficiale dell’Arma dei Carabinieri: www.carabinieri.it
Salute e Benessere 82
Consigli Alimentari Controlla il peso e mantieniti attivo Il peso corporeo è dato dal bilancio tra entrate ed uscite caloriche. Un peso stabile, che rientri nei limiti della norma, contribuisce a far vivere meglio e più a lungo. È importante tenere sotto controllo il peso corporeo già nelle prime fasce di età perché un bambino obeso tende a diventare un adulto obeso. L’obesità è sempre dovuta ad una alterazione del bilancio energetico protratta nel tempo. L’obesità ed il sovrappeso compromettono lo stato di buona salute in quanto aumentano il rischio di patologie, come il diabete, l’ipertensione arteriosa e le malattie cardiovascolari e, pertanto, sia l’obesità che il sovrappeso devono essere sempre corretti mediante un’alimentazione adeguata ed un aumento dell’attività fisica. Per valutare l’eccesso di peso è utile avvalersi del calcolo dell’Indice di Massa Corporea in base al quale possiamo posizionarci nella condizione di Normopeso, Sovrappeso o Obesità. In base ai valori dell’Indice di Massa Corporea (IMC) possiamo classificare valori normali e patologici e rischio di malattia associato come mostrato nella tabella seguente.
IMC
Categorie di Rischio di peso corporeo malattia
<18,5 18,5-24,9 25,9-29,9 >30
Sottopeso Normopeso Sovrappeso Obesità
Moderato Molto basso Aumentato Alto
L’Indice di Massa Corporea può essere valutato anche con l’utilizzo della seguente figura: Esistono inoltre alcuni tipi di distribuzione del grasso corporeo (addominale) in cui il rischio per la salute, a parità di eccesso di peso, è superiore che per altri (sui fianchi). Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare la misurazione della circonferenza vita. La circonferenza della vita è un indicatore del tessuto adiposo addominale. Valori superiori a quelli indicati in tabella si associano a un maggiore rischio cardiovascolare. Un eccesso di calorie introdotte con la dieta, insieme a una scarsa attività fisica, comporta un deposito di energia nelle riserve corporee sotto forma di tessuto adiposo con il risultato di un aumento del peso corporeo. Per ridurre le calorie introdotte bisogna preferire alimenti a basso contenuto calorico e limitare quelli ad alto contenuto calorico. In generale gli alimenti che contengono grassi (o alimenti molto conditi), i formaggi, i latticini e le pietanze molto elaborate sono da considerarsi ad alto contenuto calorico; mentre tra quelli che apportano poche calorie, e dei quali quindi, è possibile assumere grosse quantità
sicuramente ritroviamo quelli di origine vegetale, i legumi, tutti i tipi di verdure e ortaggi ad eccezione delle patate.
Grassi: scegli la qualità limita la quantità Per stare bene è necessario introdurre con l’alimentazione una certa quantità di grassi, ma è importante non eccedere. I grassi forniscono una notevole quantità di calorie, più del doppio di quelle fornite dagli zuccheri e dalle proteine, quindi un eccessivo consumo di grassi nell’alimentazione abituale rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di obesità, malattie cardiovascolari e tumori. Particolare attenzione deve essere posta non solo alla quantità ma anche alla qualità dei grassi. La diversa qualità dei grassi infatti, può avere effetti importanti sullo stato di nutrizione e di salute dell’uomo. I vari tipi di grassi si distinguono in base alla composizione chimica.
Aumenta il consumo di fibre Con il termine di “fibra vegetale” si intende un gruppo di sostanze chimicamente diverse tra loro ma che hanno in comune la caratteristica di essere indigeribili. La fibra alimentare, pertanto, non ha valore nutritivo o energetico (non apporta calorie), ma riveste un ruolo fondamentale nella regolazione di diverse funzioni nell’organismo. In particolare: • Riduce e rallenta l’assorbimento di zuccheri e grassi contribuendo così al controllo del livello di glucosio, colesterolo e trigliceridi nel sangue; • Ritarda lo svuotamento gastrico dando maggior senso di sazietà e facilita il transito del bolo alimentare nell’intestino e l’evacuazione. L’apporto ottimale di fibra è di circa 30 g al giorno.
Proteine: è bene non esagerare Le proteine sono i costituenti fondamentali delle cellule di tutti gli organismi viventi. Sono costituite da singole unità dette AMINOACIDI. Le nostre cellule possono sintetizzare la maggior parte di
Dolce Forno PANIFICIO ARTIGIANALE Via S. D’Acquisto, 45 - S. Giorgio J. (TA) Cell. 389 4310523 - 389 4310506
Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità moderate Il principale costituente delle bevande alcoliche è l’etanolo o alcol etilico. L’alcol, pur non essendo un nutriente, ha un alto contenuto energetico: 1 g di alcol infatti, apporta 7 calorie. Le calorie provenienti dall’alcol, sommandosi a quelle fornite dagli alimenti, possono contribuire ad aumentare il peso corporeo.
L’abuso di alcol, inoltre, è in grado di provocare una serie di danni a carico di diversi organi, in particolare, a livello cardiovascolare (aumento della pressione arteriosa) del sistema nervoso (neuropatia periferica, tremore, allucinazioni, ecc.) e dell’apparato digerente (gastriti, emorragie, ulcere, cirrosi epatica, pancreatiti, ecc. …). Tra tutte le bevande alcoliche, quelle a bassa gradazione (vino e birra), consumate generalmente in concomitanza di un pasto, sono sicuramente meno dannose rispetto ad aperitivi e superalcolici bevuti a stomaco vuoto.
Sodio: meglio poco
Salute e Benessere
questi aminoacidi, ma alcuni di essi provengono solo dagli alimenti, per questo motivo vengono chiamati AMINOACIDI ESSENZIALI. Dal punto di vista alimentare non tutte le proteine sono uguali. La maggior parte delle proteine di origine animale (carne, pesce, latte, formaggi, uova) contiene tutti gli aminoacidi essenziali. Le proteine presenti negli alimenti di origine vegetale contengono quantità ridotte di uno o più aminoacidi essenziali. Per questo si consiglia di comporre piatti contenenti aminoacidi essenziali provenienti da diversi alimenti di origine vegetale. Ad esempio quando i legumi vengono consumati con i cereali, offrono una miscela di aminoacidi di pari valore rispetto a quelle di origine animale. La quantità di proteine raccomandata per una sana e corretta alimentazione non dovrebbe superare il 1520% delle calorie totali. Tuttavia il consumo effettivo di proteine, in tutte le popolazioni, è superiore alle raccomandazioni. L’organismo utilizza solo le proteine necessarie e poiché molti alimenti ad alto contenuto proteico rappresentano anche buone fonti di grassi, una dieta molto ricca di proteine può contenere troppe calorie e troppi grassi, con un conseguente aumento di peso. Inoltre vi è un inutile sovraccarico di lavoro per i reni.
Il sodio è un elemento contenuto nel sale da cucina ed in molti alimenti. I suoi effetti si manifestano negativamente soprattutto sull’innalzamento della pressione arteriosa che misura la forza con la quale il cuore spinge il sangue nelle arterie. Elevati livelli di pressione arteriosa accelerano il processo di arteriosclerosi. Nella terapia dell’ipertensione la dieta svolge un ruolo fondamentale. È infatti noto, che l’incidenza di ipertensione è minore nelle popolazioni che consumano meno sodio. Un elevato consumo di sodio si associa ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari e dei reni nonché dei tumori allo stomaco; di conseguenza ridurre l’apporto di sale può essere un’importante misura sia in fase di prevenzione che di terapia. Limitare l’aggiunta di sale (cloruro di sodio) agli alimenti può sembrare difficile, ma in realtà non lo è. Usando sempre meno sale il gusto si può “educare” e nell’arco di poche settimane ci si abituerà ad un’alimentazione meno salata. Il sale può essere sostituito utilizzando, per esempio, aromi, spezie, peperoncino ecc. … Una volta ridotta l’aggiunta di sale occorre diminuire anche il consumo dei cibi in cui esso è presente in grandi quantità. In generale, il sodio abbonda negli alimenti di origine animale, in modo particolare in quelli conservati, mentre scarseggia in quelli di origine vegetale, che sono invece più ricchi in potassio. La riduzione del consumo di sodio deve accompagnarsi ad un’aumentata assunzione di potassio presente soprattutto nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura.
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Ecologia
Raccolta Differenziata Ridurre la quantità dei rifiuti è una necessità e deve diventare un impegno di tutti. Dobbiamo buttare meno e buttare meglio. È un percorso che comincia in casa attraverso comportamenti facili da adottare e criteri semplici da seguire. Basta seguire alcuni accorgimenti che vi suggeriamo qui.
Quando si fa la spesa Al momento di scegliere i prodotti, attenzione alle confezioni: • dare preferenza a imballaggi semplici e ridotti • preferire i formati famiglia a quelli monodose • preferire prodotti concentrati • usare le ricariche dei detersivi • preferire merci fabbricate con materiali riciclati • evitare gli usa e getta (piatti, posate di plastica, rasoi) • preferire contenitori con vuoto a rendere, pile ricaricabili e imballaggi recuperabili (riutilizzandoli il più possibile) • fare la spesa con una borsa di stoffa (un sacchetto in meno da buttare o conservare) La raccolta differenziata in casa Quando un prodotto non è più riutilizzabile, il materiale di cui è composto può ancora costituire una risorsa utile e preziosa. Per questo è importante separare i rifiuti che produciamo in casa, avviandoli al servizio di raccolta differenziata già divisi, in modo da facilitare i processi di lavorazione e trasformazione per produrre nuovi materiali riciclati, e diminuire quindi il prelievo in natura. È importante conoscere il modo corretto di separare i rifiuti. La raccolta differenziata in ufficio Il primo passo è verificare se la raccolta differenziata è già in atto sul posto di lavoro e, in caso contrario, promuoverla. Ecco tutto quello che possiamo riciclare al lavoro: • carta e cartone • componenti di fotocopiatrici • penne • carta carbone • cartucce esaurite • toner • piccoli oggetti in plastica e bakelite • DVD In più, stampando fronte e retro o utilizzando entrambi i lati del foglio si riduce a metà il consumo personale di carta.
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Rifiuti organici e alimentari
Sono la maggioranza dei rifiuti e per sfruttarli in modo ottimale devono essere raccolti separatamente
Cosa mettere • • • • • • • • • • • • • •
scarti di cucina avanzi di cibi pane vecchio gusci d’uovo fiori recisi e piante domestiche scarti di verdura e frutta piccole ossa e gusci di molluschi fondi di caffè filtri di tè salviette di carta unte piatti e bicchieri in bio-plastica fibre naturali come cotone, lino, canapa e lana lettiere di piccoli animali domestici ceneri spente di caminetti
Cosa NON mettere • • • • • • •
pannolini e assorbenti carta patinata a colori grassi e oli stracci anche se bagnati feci di cani e gatti legno trattato confezioni di alimenti (vaschette, barattoli, retine, cellophane)
Carta
È meglio togliere graffette di metallo e nastro adesivo. I poliaccoppiati per bevande sono riciclabili solo nei comuni attrezzati. Informatevi. Attenzione: anche una piccola quantità di questi rifiuti rende tutto il resto non riciclabile.
Cosa mettere • • • • • •
giornali e riviste libri quaderni fotocopie e fogli vari blister scatole di pasta e detersivo
Cosa NON mettere • • • • • • • • • •
nylon carta chimica dei fax o autocopiante cellophane e buste della spesa carta carbone copertine plastificate fazzoletti di carta sporchi carta unta o sporca di colla pergamena carta oleata poliaccoppiati per bevande (tetrapak)
Plastica il 90% dei contenitori di prodotti liquidi per la pulizia della casa e per l’igiene personale è di plastica, che diventa circa 5 milioni di tonnellate annue di rifiuti. Cerchiamo di ridurre il suo utilizzo.
Cosa mettere • • • • • • • • • • • • • • •
tutti gli imballaggi di plastica reti contenenti frutta e verdura vaschette del gelato vasetti di yogurt bottiglie di acqua e bibite confezioni di uova shampoo cassette di frutta flaconi di detergenti pellicole per alimenti flaconi di cosmetici liquidi polistirolo contenitori per liquidi in genere vasi per piante e fiori custodie per CD, DVD, VHS
Ecologia
Riciclando la carta possiamo ridurre la domanda di cellulosa vergine e salvare gli alberi.
Cosa NON mettere • • •
tutto ciò che non è un imballaggio la plastica dura (giocattoli, articoli casalinghi, elettrodomestici) piatti e posate in plastica
Vetro È importante differenziarlo ed è ancora più importante riutilizzarlo: il risparmio energetico è 5 volte superiore.
Cosa mettere Tutti gli oggetti compostii esclusivamente in vetro, anche se hanno piccole frazioni di altro materiale e anche se sono rotti. Anche le bottiglie e i barattoli con tappo in metallo sono riciclabili. Perr essere riciclato il materiale non deve contenere residui visibili del suo contenuto.
Cosa NON mettere Tutto ciò che è vetro mescolato con altri componenti: • lampadine • occhiali • neon • oggetti in ceramica e porcellane • vetro pirex • oggetti che non entrano nel contenitore (damigiane e lastre di vetro) • specchi e i cristalli
Alluminio Il riciclo dell’alluminio impiega 20 volte meno energia della produzione ex-novo.
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•
Cosa mettere •
Ecologia
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lattine per bevande e per alimenti con simbolo AL (tonno, carne, pesce conservato, legumi e cereali lessati) lattine contenenti cibo per animali vaschette in alluminio (dolci, surgelati, alimenti vari) fogli sottili (coperchi di yogurt, alluminio per alimenti) bombolette di deodoranti, lacche e panna (senza i nebulizzatori di plastica) capsule e tappi per bottiglie di olio, vino, liquori, bibite
Acciaio Con 19.000 barattoli in acciaio si può produrre un’automobile.
Cosa mettere •
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lattine di legumi in genere, conserve, frutta sciroppata lattine di tonno, sardine, olio d’oliva, carne, alimenti perr animali, alcune bevande e caffè bombolette spray per alimenti e prodotti per l’igiene personale chiusure metalliche per vasetti di vetro (come quelle delle confetture, delle marmellate, del miele e delle passate di pomodoro) tappi a corona applicati sulle bottiglie di vetro scatole in acciaio utilizzate per le confezioni regalo (di biscotti, cioccolatini, caramelle, dolci e liquori)
componenti elettrici ed elettronici • unità tamburo per fotocopiatrici • nastri stampanti (presenti in tutti gli elettrodomestici dal pc alla tv) Rivolgiti al tuo Comune per farti indicare gli appositi contenitori. Disperderli o gettarli nell’indifferenziato provocherebbe un danno irreversibile all’ambiente.
Rifiuti non riciclabili • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
gomma calze di nylon e stracci cassette audio e video cocci di ceramica CD pannolini e assorbenti cellophane cosmetici piatti e posate di plastica polveri dell’aspirapolvere secchielli, bacinelle scarpe vecchie giocattoli piccoli oggetti in legno verniciato penne lampadine piccoli oggetti in plastica e bakelite poliaccoppiati per bevande carta carbone, carta oleata e plastificata tetrapak
Rifiuti ingombranti Rifiuti urbani pericolosi • • • • • • • •
contenitori con marchio T, T+, F, F+, C, XN, XI farmaci e siringhe tubi catodici lampadine e neon batterie e pile batterie auto e oli minerali cartucce esauste di toner oli vegetali esausti
Per questi rifiuti, i comuni hanno un servizio apposito di recupero e raccolta • elettrodomestici e mobilio: scaldabagni, lavatrici, frigoriferi, computer, materassi, lavastoviglie Tratto dal sito ufficiale del Governo Italiano: www.governo.it
Riciclare è molto più che un dovere
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Per fortuna sempre più persone nel mondo si sono rese conto che riciclare gli oggetti degli altri (i mobili, i vestiti, le macchine, i giocattoli, i libri, ecc..) non è solo divertente e intrigante, ma è anche un modo molto intelligente per salvare il mondo dal collasso delle merci. Produciamo in continuazione e il tempo di utilizzo degli oggetti è sempre più breve perchè le cose ci annoiano. E la fine delle merci è più o meno sempre la stessa: spazzatura, discariche, inceneritori (e il relativo costo di smaltimento in termini ambientali). E internet ha raccolto molte di queste persone e le ha aiutate ad organizzarsi per fare in modo che l’incontro della domanda e dell’offerta sia più facile e veloce. Tutte le persone che vi partecipano hanno questa sana abitudine: prima di buttare via le cose che non gli servono più chiedono ad altri se le vogliono in regalo. Esiste un ampio circuito a livello mondiale che si chiama Freecycle. E’ una organizzazione di persone con l’obiettivo primario di diminuire i rifiuti e i consumi, rimettere in circolo le merci, non acquistare cose nuove se si possono utilizzare oggetti già prodotti, non consumare, non inquinare, non contribuire alla folle corsa del consumismo. Anche in Italia ci sono associazioni che fanno parte del Freecycle Network, che raccoglie tutte le organizzazioni locali in giro per il mondo. Lo slogan di questa organizzazione composta da più di 4.000 gruppi sparsi per il mondo con circa 4 milioni e mezzo di persone che vi partecipano è: “cambiamo il mondo, un regalo alla volta!”.
Calendario 2010
Calendario 2010 Gennaio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
S. Madre di Dio S. Basilio S. Genoveffa S. Ermete S. Amelia Epifania di N. S. S. Raimondo di P. S. Massimo S. Giuliano S. Aldo S. Igino Battesimo di Gesù S. Leonzio S. Dazio S. Mauro S. Marcello S. Antonio ab. S. Liberata S. Mario S. Sebastiano S. Agnese S. Vincenzo S. Emerenziana S. Francesco di S. Conv. di S. Paolo SS. Tito e Timoteo S. Angela Merici S. Valerio S. Costanzo S. Martina S. Giovanni Bosco
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GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN
S. Ugo S. Francesco S. Isidoro Pasqua dell’Angelo S. Guglielmo S. Giov. B. La Salle S. Alberto S. Maria S. Terenzio S. Stanislao S. Giulio S. Martino S. Abbondio S. Annibale S. Lamberto S. Aniceto S. Galdino S. Ermogene S. Adalgisa S. Anselmo SS. Sotero e Caio S. Giorgio S. Fedele Festa della Liberazione S. Marcellino S. Zita S. Valeria S. Caterina S. Pio
Febbraio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
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SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN
Aprile
88
S. Verdiana Pres. del Signore S. Biagio S. Gilberto S. Agata S. Paolo Miki S. Teodoro S. Girolamo Emil. S. Apollonia S. Arnaldo N.S. di Lourdes S. Eulalia S. Maura m. S. Valentino S. Faustino S. Giuliana Le Ceneri S. Simone S. Mansueto S. Silvano I di Quaresima S. Margherita S. Renzo S. Edilberto Re S. Cesario S. Romeo S. Leandro II di Quaresima
Marzo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER
Maggio S. Giuseppe S. Atanasio S. Filippo SS. Silvano e Nereo S. Pellegrino S. Giuditta S. Flavia S. Desiderato S. Geronzio S. Antonino S. Fabio S. Rossana S. Emma S. Mattia ap. S. Torquato S. Ubaldo S. Pasquale S. Giovanni I papa S. Pietro di M. S. Bernardino S. Vittorio S. Rita da Cascia Pentecoste Beata V. Maria S. Beda S. Filippo Neri S. Agostino S. Emilio S. Massimino S. Felice S. Ferdinando
S. Albino S. Basileo S. Cunegonda S. Casimiro S. Adriano S. Coletta III di Quaresima S. Giovanni S. Francesca S. Simplicio S. Costantino S. Massimiliano S. Eufrasia IV di Quaresima S. Longino S. Eriberto S. Patrizio S. Salvatore S. Giuseppe S. Alessandra V di Quaresima S. Lea S. Turibio S. Romolo Annunc. del Signore S. Teodoro S. Ruperto Le Palme S. Secondo S. Alberto S. Beniamino
Giugno S. Giustino Festa della Repubblica S. Carlo S. Quirino S. Bonifacio S. Norberto S. Roberto S. Medardo SS. Efrem e Primo S. Diana S. Barnaba S. Guido S. Antonio da Pad. S. Eliseo S. Germana S. Aureliano S. Gregorio S. Marina S. Gervasio S. Silverio S. Luigi S. Paolino S. Lanfranco Nat. S. Giovanni B. S. Guglielmo S. Virgilio S. Cirillo S. Ireneo m. SS. Pietro e Paolo SS. Primi Martiri
GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB
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VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
S. Teobaldo S. Ottone S. Tommaso ap. S. Elisabetta di P. S. Antonio M.Z. S. Maria Goretti S. Edda S. Priscilla S. Veronica S. Felicita S. Benedetto S. Fortunato S. Enrico S. Camillo S. Bonaventura N.S. del Carmelo S. Alessio S. Calogero S. Simaco S. Elia S. Lorenzo da B. S. Maria Maddalena S. Brigida S. Cristina S. Giacomo ap. SS. Anna e Gioacchino S. Liliana S. Nazario S. Marta S. Pietro S. Ignazio
Agosto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR
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LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR
Ottobre S. Teresa SS. Angeli Custodi S. Gerardo S. Francesco S. Placido S. Bruno N. S. del Rosario S. Pelagia S. Dionigi S. Daniele S. Firminio S. Serafino S. Edoardo re S. Callisto I papa S. Teresa d'Avila S. Edvige S. Ignazio S. Luca S. Laura S. Adelina S. Orsola S. Donato S. Giovanni da C. S. Antonio M. C. S. Daria S. Evaristo papa S. Fiorenzo S. Simone S. Ermelinda S. Germano S. Lucilla
S. Alfonso S. Eusebio S. Lidia S. Giovanni M. V. Madonna della neve Trasfig. del Signore S. Gaetano S. Domenico S. Fermo S. Lorenzo S. Chiara S. Ercolano S. Ponziano S. Alfredo Assunzione V. Maria S. Rocco S. Giacinto S. Elena S. Italo S. Bernardo S. Pio X papa S. Fabrizio S. Rosa da Lima S. Bartolomeo S. Ludovico S. Alessandro S. Monica S. Agostino Martirio S. Giovanni S. Felice S. Aristide
Settembre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO
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MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN
Novembre Tutti i Santi Commem. dei Defunti S. Silvia S. Carlo Borromeo S. Zaccaria S. Leonardo S. Ernesto S. Goffredo S. Oreste S. Leone Magno S. Martino di Tours S. Renato S. Diego S. Giocondo S. Alberto Magno S. Margherita S. Elisabetta S. Oddone S. Fausto S. Benigno Presentez. B. V. Maria S. Cecilia S. Clemente S. Flora S. Caterina S. Corrado S. Virgilio S. Giacomo S. Saturnino S. Andrea
S. Egidio S. Elpidio S. Gregorio S. Rosalia S. Vittorino S. Umberto S. Regina Natività B. Vergine S. Pietro S. Nicola S. Diomede SS. Nome di Maria S. Giovanni Santa Croce B.V. Addolorata SS. Cornelio e Cipriano S. Roberto S. Sofia S. Gennaro S. Eustachio S. Matteo S. Maurizio S. Lino papa S. Pacifico S. Aurelia SS. Cosma e Damiano S. Vincenzo S. Venceslao S. Michele S. Girolamo
Calendario 2010
Luglio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Dicembre S. Ansano S. Bibiana S. Francesco S. Barbara S. Crispina S. Nicola S. Ambrogio Immacolata Concezione S. Siro N. S. di Loreto S. Damaso papa S. Giovanna S. Lucia S. Giovanni S. Valeriano S. Albina S. Lazzaro S. Lazzaro S. Graziano S. Liberato S. Pietro S. Francesca S. Vittoria S. Irma Natività del Signore S. Stefano S. Giovanni Sacra Famiglia S. Tommaso S. Savino S. Silvestro
89
Calendario 2011
Calendario 2011 Gennaio 4
Febbraio
Settimana
1
2
3
5
5
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
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Settimana
17 18 19 20 21 22 22 23 24 25 26
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
1
Settimana
35 36 37 38 39
1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
8
9
Giugno
23 30 6 13 20 24 31 7 14 21 25 1 8 15 22 26 2 9 16 23 27 3 10 17 24 28 4 11 18 25 29 5 12 19 26
Settembre Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica
7
24 31 7 14 21 28 25 1 8 15 22 26 2 9 16 23 27 3 10 17 24 28 4 11 18 25 29 5 12 19 26 30 6 13 20 27
Maggio 2 3 4 5 6 7 8
6
27 28 29 30
Ottobre
Marzo 9 10 11 12 13
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31
1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
4 5 6 7 1 8 2 9 3 10
Luglio
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30
Agosto 31 32 33 34 35
4 5 6 7 1 8 2 9 3 10
1 2 3 4 5 6 7
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
Novembre
24 31 7 14 21 28 25 1 8 15 22 29 26 2 9 16 23 30 27 3 10 17 24 28 4 11 18 25 29 5 12 19 26 30 6 13 20 27
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 29 23 30 24 31 25 26 27 28
Dicembre 48 49 50 51 52
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5 6 7 8 9 10 11
Scarica e Visiona la Nostra Guida su:
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Aprile 13 14 15 16 17
Il sito ufficiale dell’unione dei Comuni “Montedoro”:
Il sito ufficiale della PuntArancio s.r.l.:
www.montedoro.ta.it
www.puntarancio.com
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Date da Ricordare Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Date da Ricordare
Gennaio
Stiamo Realizzando analoghe iniziative per: •
l’Unione dei comuni “Terre del Mare e del Sole” ole
•
l’Unione dei comuni “Nord Salento”
Inserisci la tua ATTIVITÀ per la promozione dei tuoi PRODOTTI/SERVIZI Le nostre GUIDE sono realizzate con il patrocinio della provincia di Taranto e dall’unione dei comuni. • Tiratura non inferiore alle 15.000 copie • Distribuzione ai nuclei famigliari dei comuni • Pubblicazione scaricabile GRATUITAMENTE sul nostro stro sito e su quello dell’unione dei comuni
CONTATTACI: Tel. 030 7365407 - Fax 030 7993315 E-mail: info@puntarancio.com
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Numeri Utili / Rubrica
Numeri Utili Polizia
Guardia Costiera
Poste Italiane
Soccorso Pubblico di Emergenza
Soccorso in Mare
Informazioni
113
1530
803 160
Emergenza Sanitaria
Emergenza Infanzia
Ora Esatta
118
114
4161
Carabinieri
Antiviolenza Donna
Enel
Pronto Intervento
Pronto Intervento
Segnalazione Guasti
112
1522
800 900860
Vigili del fuoco
Informazioni ACI
Acquedotto Pugliese
Pronto Intervento
Soccorso Stradale ACI
Segnalazione Guasti
115
803 116
800 735735
Corpo Forestale
CCISS Viaggiare Inform.
Italcogim
Servizio Antincendio Boschivo
ViabilitĂ e Circolazione
Segnalazione Guasti
1515
1518
800 510171
Guardia di Finanza
Trenitalia
Gas Natural Italia
Pronto Intervento
Call Center
117
892 021
Segnalazione Guasti Italia
800 829344
Rubrica Nome
92
Telefono
Cellulare
Scheda di Segnalazione
Scheda di Segnalazione Gentile Lettore, ti chiediamo gentilmente di aiutarci a migliorare i servizi di questa prima edizione segnalandoci i tuoi commenti e consigli con l’invio della seguente scheda. Ritagliate o fotocopiate questa pagina ed inviatela ad uno dei seguenti indirizzi a mezzo: • Fax: 030 7993315 oppure 099 9871187 • e-Mail: info@puntarancio.com • Posta: PuntarAncio S.r.l. - Via Urini, 66 - 25031 Capriolo (BS) oppure PuntArancio S.r.l. - Via G. Deledda, 19 - 74020 Faggiano (TA)
Scheda di Segnalazione: Guida ai servizi 2010-2011: Città di Taranto e Unione dei comuni “Montedoro”
Ragione Sociale: Nome e Cognome: Indirizzo: Città: Telefono: e-Mail:
Provincia: Fax:
Commenti o consigli:
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Arredamenti STIL CUCINE
Viaggiare e Alloggiare
IV^ cop.
Automobili MONDIAL CAR
50
Arredobagno MAZZEI
Automobili SALVATORE DI SUMMA
49
Banca BCC San Marzano di S. Giuseppe
67
Autonoleggio MR
50
Cave PALAZZO CAVE s.r.l.
64
Camper PERCAM-PER
50
Compravendita STOK IN ITALIA s.r.l.
59
51
Cornici La GALLERIA SAN MARZANO
64
Edilizia PATRONO COSTRUZIONI
68 45
PIANETA PETROLI PUGLIESI 3P Mangiare e Bere
71
Azienda Agrituristica LE TORRI
62
Edilizia EDILRICCHIUTI COSTRUZIONI
Bar CIOCCOLATERIA BERNARDI
55
Elettricità SICUREZZA SANTO s.r.l.
70
Bar COCOA CAFFÈ
56
Falegnameria GALEANO
50
Bar CRISTIAN CAFFÈ
56
Falegnameria GALEONE DEMETRIO
64
Flower Stylist FRAGRANZE
65
Geometra CIURA MICHELE
64
Idraulica MASSARI
66
Idrotermoelettrica P&G DOMOTEC s.n.c.
66
Immobiliare DTM
48
Bar INTRALOT Snack Bar
41
Bar PODO CAFFE’
56
CANTINE DUE PALME
53
Macelleria Rosticceria S. CIRO
56
Panificio Artigianale DOLCE FORNO
54
Pasticceria PANIFICIO S. GIUSEPPE
70
Pastificio FEDELE
52
Pizzeria IL MITO
52
Pub Bar Pizzeria GEMSTONE
52
Supermercati METÀ
40
Trattoria ANTICA TRATTORIA AL CASTELLO
56
Trattoria La LUNA nel POZZO
56
Divertirsi Agenzia di Servizi IL CERCHIO
II^ Cop.
Allestimento Spettacoli LOVE s.r.l.
58
Gadget FESTISSIMA
57
Sala da Ballo CASA ROSSA
57
Stabilimento Balneare CONCA DEL SOLE
57
Shopping e Tempo Libero Abbigliamento DRESSY
59
Macchine Caffè ROYAL GAME SERVICE
3
Macchine lavoraz. legno BETA MAC s.r.l.
66
Marmi CARMELO & MICHELE D’ETTORRE
67
Marmi di CICALA ELIGIO
15, 66
Materiali Edili TECNOFER
45
Onoranze Funebri ANGELI
64
Onoranze Funebri LA JONICA di Sibilla
66
Pitturazioni in genere EURODECOR
68
Serigrafia ALL DIGITAL
59
Sicurezza Investigazioni MA.PE.
6
Telefonia Computers OMNIATECH
70
Termoidraulica C.D.E. IMPIANTI
80
Termoidraulica DP IMPIANTI
78
Termoidraulica TECNO IMPIANTI
66
Traslochi VINCENZO CORDELLA
66
Trivellazione Pozzi F.lli ABBRACCIAVENTO s.n.c. 69
Acconciature HAIR PLANET
67
Couture TINA ROSATI
59
Ambulanze SIBILLA
66
Edicola MONTANARO
66
Centro Benessere ELIOS
78
Equitazione Horse Club TERRA JONICA
60
Estetica Medicina Aesthetica
59
Palestra ATHENA SPORTING CLUB
77
Farmacia DEL PRETE
81
Oreficieria CHILOIRO PREZIOSI
63
SANIPHARMA Dr.Domenico Caliandro
83
Anticendio S.A.R.E.M.A.
64
Fotovoltaico NEW ENERGY
Arredamenti CASARREDO CAIAZZO
68
Pulizie Civili Industriali PULIFLOR SERVIZI s.r.l.
Arredamenti MAGRÌ CASA
66
Servizi Ecologici TEKNOSERVICE
85
Arredamenti NUOVARREDO
67
Servizi Ecologici UNIVERSAL SERVICE
87
Servizi per la Casa e la Persona
Elenco Inserzionisti
Elenco Inserzionisti
Salute e Benessere
Ecologia III^ Cop. 84 95
Indice
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96
Presentazione Guida alla Consultazione Dove Siamo Come Raggiungerci Orari Autobus e Treni Città di Taranto Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di Carosino Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di Fagginano Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di Monteiasi Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di Montemesola Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di Monteparano Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di Roccaforzata Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di San Giorgio Jonico Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Città di San Marzano di San Giuseppe Cartina e Stradario Cenni Storici e Informazioni Utili Viaggiare e Alloggiare Patente a Punti Mangiare e Bere Divertirsi Shopping e Tempo Libero Servizi per la Casa e la Persona Ufficio di Stato Civile Salute e Prevenzione Emergenze Consigli per la Vostra Sicurezza Consigli Alimentari Ecologia Raccolta differenziata Calendario 2010 / 2011 Date da Ricordare Numeri Utili / Rubrica Scheda di Segnalazione Elenco Inserzionisti Indice
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