PVP, ottobre 2011

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La vita è quello che succede agli altri mentre aspetti che si liberi un parcheggio.

PVP Piano Viabilità Polo Luganese Giornale n. # 1 / Ottobre 2011 / 9 mesi prima dell’apertura della galleria / www.pvp-luganese.ch


PVP Piano Viabilità Polo Luganese

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Editoriale

1 milione e 182’950 m2 di Lugano sono dedicati ai parcheggi. Ovvero 1.18 km2 di città (l’equivalente di circa 165 campi da calcio). Eppure ci sono orari in cui cercare parcheggio in centro è un’impresa che sfiora l’autolesionismo. Ogni giorno, per un parcheggio occupato, c’è una lunga fila di pretendenti pieni di speranza. Siamo così romantici? Di certo non prenderemmo l’auto a tutti i costi se, per un solo istante, ci sforzassimo di pensare a quanto tempo perdiamo in un giorno, in una settimana, in un anno, in una vita (!) nella ricerca di un parcheggio. E quante cose potremmo fare in quel tempo perso? Anche solo perdendo ogni giorno 10 minuti per trovare parcheggio e almeno altri 30 in coda (tempi talvolta ottimistici), avremmo ben 200 minuti alla settimana (cioè 3 ore e 20), se non per preparare una laurea in medicina, almeno per decidere coscientemente come vogliamo perdere il nostro tempo. Con l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate saremo aiutati nel scegliere come risparmiarlo. La nuova porta di accesso a nord della città e i tre nuovi assi principali per raggiungere la nostra destinazione, ci permetteranno di valutare, di volta in volta, il percorso migliore da prendere. Nuove linee di autobus e nuove piste ciclabili, poi, renderanno più attrattiva la mobilità alternativa. Se, effettivamente, avremo il lusso di avere tempo da perdere, potremmo allora utilizzarlo per muoverci con piacere.

equivalente a 165 campi di calcio


PVP Piano Viabilità Polo Luganese

3

milione di m

2*

Lugano Posteggi privati 39’329 Posteggi pubblici 7’989 Totale 47’318 x 25 m2 * = 1’182’950 m2 (1.18 km2)** ** 1 parcheggio = 25 m2 (considerato lo spazio di manovra) ** adibiti a posteggi (31.12.2010)

superficie totale del territorio 32 km2

specchi e corsi d’acqua

0.2 km2

posteggi

1.2 km2

edifici

2.1 km2 boschi 16.4 km2

Tempo risparmiato prendendo i mezzi di trasporto pubblici: 3 ore 20 minuti alla settimana 13 ore e 20 minuti al mese 6 giorni e 40 minuti all’anno 8 mesi in 40 anni


Fonte: www.ti.ch/pvp

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Un giorno qualunque in città 210’900 transiti di auto al giorno: 66’800 provenienti da sud, 71’800 da nord, 72’300 da altre vie. Questi i numeri del traffico giornaliero a Lugano. In entrata e in uscita. E come se non bastasse bisogna considerare che il traffico aumenta ogni anno dell’1,5%. Si intuisce facilmente come le nostre strade siano ormai vicine ai livelli di saturazione. Per gestire questa difficile situazione il PVP (Piano Viabilità Polo Luganese) ridisegna la distribuzione del traffico con l’obiettivo di ridurre sia quello di transito che quello parassitario.


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5

milioni di auto

*

* 46’398’000 media calcolata su 220 giorni lavorativi annui

Media giornaliera del traffico in entrata e in uscita 1

da Sud 66’800

3

4

5 2

2

dalla Piodella 26’900

1

'000

3

da Nord 71’800

4

da Cornaredo 35’300

5

da Gandria 10’100 TOTALE 210’900


PVP Piano Viabilità Polo Luganese

Alla fine del tunnel

Una nuova galleria. Due corsie. 2’630 metri d’asfalto. Sette anni di lavoro. Nove mesi all’apertura. Da luglio 2012 con la galleria Vedeggio-Cassarate e una gestione coordinata del traffico, sarà possibile entrare a Lugano e raggiungere la propria destinazione senza intasare il centro città.

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PVP Piano ViabilitĂ Polo Luganese

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Foto Eugenio Castiglioni


PVP Piano Viabilità Polo Luganese

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Il tempo di arrivare a Lugano

Barbengo luogo ora distanza

22’

partenza autopostale 07:33

Posta 07:30 7 km

coda sulla semiautostrada

coda sul lungolago

24’

coda sulla semiautostrada

Bellinzona ora

viale Stazione 07:25

distanza

29 km

luogo

Chiasso luogo ora distanza

partenza treno 07:30 / 3’ di ritardo

partenza treno 07:33

Stazione 07:30 26 km

coda sulla semiautostrada

coda sulla semiautostrada

Lamone ora

via Cantonale 07:15

distanza

6 km

luogo

Ponte Tresa luogo ora

partenza trenino FLP 07:25

via Lugano 07:20 rallentamenti a Caslano, Magliaso e Agno

distanza

ora

in coda a Muzzano l’auto è stata superata dal trenino FLP

11 km

Tesserete luogo

21’

partenza treno 07:23 / 2’ di ritardo

partenza autobus 07:32

piazza Giuseppe Motta 07:25 coda dopo la rotonda di Canobbio, all’altezza della SUPSI di Trevano e a Cornaredo

distanza

8.5 km


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Con quale mezzo è più conveniente, in termini di tempo, raggiungere Lugano? L’auto parcheggiata al Park&Ride abbinata al bus, l’auto parcheggiata in centro oppure il treno? Per scoprirlo abbiamo percorso, porta a porta, diversi itinerari con destinazione Piazza della Riforma.

40’

45’

62’

32’

38’

42’

33’

40’

58’

39’

33’

il bus era 2’ in ritardo

46’


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La nuova circolazione stradale Come cambierà il traffico con l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate? Ecco uno scorcio sui principali cambiamenti viari in città.

Oggi

Per raggiungere qualsiasi destinazione, oggi si intasano il centro città e i quartieri residenziali.

0

1

2012

Con il nuovo accesso a Cornaredo il traffico si distribuisce su tre assi principali da cui sarà più facile raggiungere la propria meta. Si salvaguarderà il centro, i quartieri residenziali e si permetterà lo sviluppo di quelli dedicati all’industria e ai servizi.

2

0

km

2 km

via Trevano, via Ciani e via Ceresio diventeranno gli assi principali per raggiungere il centro città

Foto Ramak Fazel

1

viale Cassarate, via Balestra, viale Cattaneo doppio senso

corso Elvezia senso invertito via San Gottardo a Massagno fluidificazione del traffico


Viale Casson

e

Legenda Via Brenta Trev ano

Via Boschina

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Nuovo senso di marcia Nuova svolta

Via Mo

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Nuovo doppio senso di marcia Via B

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Assi principali direzione centro

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Via alla Carag

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Via Mercoli

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Via Pelloni

Per una lettura più completa e particolareggiata della nuova circolazione stradale (2012, dopo l’apertura della galleria) consulta il sito www.pvp-luganese.ch

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Viale Cassarate

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Corso Elvezia

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Via del Tiglio

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Parco Ciani

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Corso Elvezia

Via Giacometti

Via delle Scuole

Via Balestra

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Via Vicari

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Via della Pergola

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Via Pelli

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Via al Lido

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Via alla Chiesa

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Via Luganetto

Via Buffi

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Via Maderno

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Via Frontini

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Via Pe dem

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Via Bagutti

Via Petrini

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Via Taddei

Via Trevano

Via Ferri


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L’universo in 35 metri quadrati. Una giornata sugli autobus della città Una ragazza che legge rapita Infinite Jest (oltre 1’000 pagine). Una signora con la borsa della spesa colma. Una madre indaffarata con un passeggino. Un ragazzo che ascolta l’ultimo album di Jovanotti. Esempi di quotidianità che capita di vedere almeno una volta nella vita. In un autobus. Un piccolo universo che trasporta persone per lavorare, per muoversi, per vivere la città. Ognuna di loro con la propria storia, con la propria vita, con le proprie decisioni: compresa quella che l’ha spinta a prendere proprio quel romanzo.

Foto Igor Ponti


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Ogni foto ha la sua storia. Trova la combinazione giusta.

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1 / Prende sempre il bus per muoversi in città, ama il rock. Paolo Mellia, 39 anni, abita a Besso. 2 / Viene in città in auto, ma poi si muove in bicicletta con il bike sharing, tranne quando va a Besso a trovare un suo caro amico o quando va a Ponte Tresa con la ferrovia (FLP). È pensionato, ma lavora ancora. Per molti anni è stato presidente dell’associazione dei fotografi professionisti sezione Ticino. Roberto Paltrinieri, 72 anni, fotografo, vive a Cadro. 3 / Si sposta sempre in autobus. Di origine croata, dell’isola di Brac, è il settimo figlio di una famiglia di discendenza veneziana. È pensionato, ma nella vita ha fatto almeno 20 mestieri diversi. Durante la seconda Guerra Mondiale venne salvato dalle macerie. Alexander Gospodnetic, 72 anni, di Ruvigliana. 4 / In città si sposta sempre in bus. Ha una figlia di 9 anni, lavora come cameriera a Lugano, ama il contatto con gli altri. La sua formazione di base è quella di educatrice per la prima infanzia. Lavora in attesa di poter iniziare un apprendistato in campo sociale. A casa ha un cane, un gatto e una tartaruga che ha trovato nel lago. La tartaruga si chiamava Ughetta, fino a quando hanno scoperto che era maschio. Paola Comi, 30 anni, di Agno.

5 / Usa il bus per andare al lavoro e per portare in giro i piccoli boyscout. Le piace soprattutto quando nevica (perché più di una volta è capitato di dover abbandonare il bus insieme ai bambini, che non erano contenti di camminare, ma gli istruttori si sono divertiti tantissimo!). Maya Vitali, 24 anni, impiegata in tipografia a Lugano, vive a Carabbia.

6 / Prende molto spesso il bus, anche con i bambini. Paola Rodriguez, 26 anni, babysitter a Ruvigliana. 7 / Suona il corno francese e lavora a Lugano in una scuola di musica. Marija Jankovic, 30 anni.

11 / Prende tutti i giorni il bus per andare al lavoro. Il suo hobby è leggere, leggere, leggere. Roberto Manzoni, 59 anni, cameriere a Paradiso. 12 / Lavora nel settore della sicurezza. Abita a Cornaredo e usa raramente il bus. Param Singh, 32 anni, originario del Punjab (India).

17 / Prende il bus tutti i giorni a Sonvico per venire nel suo ufficio in centro Lugano. Quando le si chiede cosa pensa dei trasporti pubblici risponde che non è impossibile vivere in Ticino senza automobile. Sophie Agatha Ambroise, 41 anni, architetto paesaggista.

9 / Prende sempre il bus. Giancarlo Canna Galante, 32 anni, studia design industriale al CSIA.

8 / Prende tutti i giorni il bus per andare al CSIA, dove frequenta il terzo anno del liceo artistico. Forse, una volta ottenuta la maturità, studierà storia dell’arte. Artemis Zanolari, 17 anni, di Paradiso.

10 / Vive a Capolago ma è di origine napoletana. Usa ogni giorno il bus per venire a lavorare in centro come impiegato. È appassionato di hardware e di videogiochi. Ama il calcio, ma non lo pratica. È papà di un bambino di un anno e mezzo. Stefano Franco, 32 anni. 15 / Prende il bus e la macchina (ma non ha la patente). Polly, femmina di Labrador, 2 anni.

13 / Malgrado i suoi 76 anni, è già bisnonna. Vive a Besso e ha l’abbonamento Arcobaleno. Giovanna La Sala, casalinga.

16 / Usano l’autobus più spesso possibile. Lei è insegnante di scuola media in pensione, lui Granconsigliere e Consigliere Comunale socialista. Per 28 anni è stato giornalista alla RSI: conduceva A conti fatti. Gianrico e Marisa Corti, 65 e 70 anni, vivono a Besso.

14 / Viene da Gallway, in Irlanda, ma è di origine polacca. È a Lugano per affari e si sposta in bus. Maciej Caremba, 30 anni.

18 / Giardiniere paesaggista, vive a Lavandou, in Francia. È a Lugano per lavoro e per mangiare gelati. Jean-Laurent Felizia, 43 anni.

Soluzione


PVP Piano Viabilità Polo Luganese

In 30 mila sul pedale Davide Bogiani

i numeri del Bike Sharing: 6 68 500 1’550 30’000

stazioni attualmente in funzione biciclette carte giornaliere abbonamenti utilizzi totali cifre calcolate fino al 30.08.2011

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Ottimo il successo a Lugano del servizio Bike Sharing. Installata a febbraio una nuova stazione nei pressi dell’Università. In vista la copertura dei centri e la creazione di altre postazioni.

Pedivelle, ruote, catene e ingranaggi. Il meccanismo, a un anno di distanza dalla sua messa in funzione, sembra aver superato il rodaggio. Dinamicità, agilità, mobilità ed ecosostenibilità erano gli effetti sperati nel luglio del 2010, e decisamente raggiunti durante i primi dodici mesi di esistenza del servizio. Stiamo parlando di Bike Sharing Lugano, che ha riscontrato un successo a livello di utenza addirittura superiore a quello di Losanna. È pienamente soddisfatto il coordinatore del progetto, Fabio Schnellmann, che abbiamo raggiunto nel suo ufficio, fra progetti, incarti e… numeri. Sì, numeri, come il 6: l’equivalente delle stazioni attualmente in funzione in Città e a Paradiso. 68: il numero delle biciclette a disposizione. 500: il numero delle carte giornaliere vendute e perlopiù utilizzate dai turisti durante i mesi caldi. 1’550: il numero degli abbonamenti venduti. 30’000: il numero degli utilizzi totali delle biciclette. «Inizialmente composta da cinque stazioni e 58 biciclette, Bike Sharing Lugano ha saputo convincere velocemente non solo i suoi abitanti, ma anche i turisti» spiega Schnellmann. «Lo scorso mese di febbraio sono state aggiunte dieci biciclette supplementari nella nuova stazione che è stata installata nei pressi dell’Università, rivelandosi la più sfruttata grazie all’abbonamento annuale sottoscritto da circa 700 studenti». Un primo consuntivo, quindi, che getta le basi per un ulteriore sviluppo. Infatti oltre alle stazioni collocate in zona Campo Marzio, Stadio, Lugano Centro, Fornaci e Università, è in progetto la costruzione di altre strutture in Piazza Molino Nuovo, a Viganello, a Cassarate e una postazione mobile che potrebbe essere dislocata nei mesi estivi nei pressi del bagno pubblico Riva Caccia. «Inoltre, alcuni Comuni limitrofi, in particolare Melide e Morcote, hanno manifestato l’interesse ad aderire alla rete di Bike Sharing attraverso la posa di due nuove stazioni» spiega Schnellmann. L’eco del progetto è dunque decisamente sopra le aspettative, considerando oltretutto che Lugano dispone solo di una stringata rete di piste e corsie ciclabili. «È vero, in effetti a Lugano le piste ciclabili sono poche; per questo motivo si stanno studiando delle soluzioni, tra cui ad esempio quella di utilizzare, in alcune tratte, le corsie dei bus come percorsi ciclabili» aggiunge il nostro interlocutore, a cui sta a cuore ricordare il funzionamento del servizio. «Sono tre le possibilità di abbonamento: la prima consiste nell’acquisto della carta giornaliera di 6 franchi, la seconda è l’abbonamento annuale di 25 franchi per Lugano – Paradiso, mentre la terza permette un abbonamento a 60 franchi per tutti i Bike Sharing in Svizzera». Inoltre, per garantire un numero di biciclette costante in tutti i centri, al servizio lavorano tre unità e mezzo – cinque giorni su sette, dalle ore sette alle diciannove – che monitorano il flusso degli spostamenti e ripristinano il giusto equilibrio, spostando con un furgone “a gas” le biciclette da un punto all’altro della Città a seconda delle esigenze degli utenti. Unico punto dolente del progetto sono stati i sellini bagnati in caso di pioggia o di brina. «Per questo motivo è in fase di studio un progetto di copertura per ogni stazione» afferma Schnellmann, ringraziando, per concludere, tutti gli utenti e la popolazione per aver trattato con molto rispetto e cura le biciclette messe a disposizione. Un incentivo in più questo per Lugano, per investire ulteriori energie nell’ampliamento del progetto.

Il futuro in bici

Chi lo dice che il futuro aumento di traffico corrisponderà a un aumento di automobili? La verità è che la gente va in bici e ci va sempre di più. Se si confrontano la produzione di auto e di biciclette dagli anni Settanta ad oggi, si scopre con sorpresa che mentre l’industria delle auto ha duplicato la produzione, quella delle biciclette l’ha quadruplicata. Nel 2007, la produzione di biciclette era stimata 130 milioni, quella di auto 52. Meno della metà. In tutto il mondo, le città incoraggiano l’uso delle biciclette come mezzo armonico e pratico per muoversi in città. E il Piano Viabilità Polo Luganese fa la sua parte. Il progetto, infatti, non è concepito solo per le auto: prevede anche la creazione di nuove piste ciclabili attraverso la città. L’idea è quella di ammortizzare l’inesorabile aumento di traffico con l’incremento della mobilità lenta e del trasporto pubblico. In bici in città, dunque, perché la bici fa bene alla salute, migliora la qualità di vita e, non di rado, ci fa arrivare prima.


PVP Piano Viabilità Polo Luganese

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Michèle Roten

Monotonia in SÌ, CERTO

A

© Das Magazin

B

C

Il mio è un disturbo di tipo compulsivo. Non posso fare a meno di ascoltare le conversazioni telefoniche degli altri e di immaginare cosa succede dall’altra parte della linea. Per questa conversazione, però, intercettata sull’autobus qualche tempo fa, non ho saputo decidermi per un unico sviluppo. Perciò lascio a voi la scelta. A essere sinceri, in questo caso specifico, non possiamo escludere completamente la possibilità che dall’altro capo della linea non ci fosse nessuno. O addirittura che il telefono non fosse vero, ma fatto di plastilina, o che fosse in realtà il telecomando di un videoregistratore. Mai come in quel momento i tentativi di ricostruire il filo del discorso si sono rivelati vani e deprimenti. Quella signora era un’anticonsolatrice di prim’ordine.

Michèle Roten (32 anni) vive a Zurigo e scrive regolarmente per Das Magazin. Nella Svizzera tedesca, e non solo, i suoi pezzi sono considerati una lettura imperdibile.

La signora: Oh, no! Ahimé. [A] E poi ha preso le sue cose e se n’è andato. [B] Stamattina ho guardato nella gabbia e l’ho trovato sulla sua ruota. Gli ho dato una piccola spinta con la carotina ed è caduto giù, restando immobile a pancia in su. [C] Dico sul serio, non ho mai avuto tutti questi capelli nella spazzola. La signora: Davvero? È un disastro. Credimi, io mi sparerei. [A] Sono sfinita. [B] Era già completamente irrigidito. E lo sguardo! Non puoi immaginare lo sguardo. [C] Beh, fino a un centinaio di capelli sembra essere normale. Ma questa volta erano molto più di cento. Non li ho contati, ma… La signora: Ma dai, non abbatterti. Non è mica la fine del mondo. Coraggio! [A] Ma cosa dici? Non sono passate neanche 12 ore! [B] Quello sguardo. Non potrò mai più dormire tranquilla. [C] Coraggio? Con la testa calva? Giusto, forse POTRÒ FARMI UN BERRETTO ALL’UNCINETTO CON QUESTA MONTAGNA DI CAPELLI CHE MI TROVO nel lavandino!!!

La signora: Sì certo. Non dimenticare, però, che per una porta che si chiude si apre un portone. [A] Un nuovo uomo? Ma sei impazzita? Ieri sera alle undici! [B] Un nuovo criceto? Mai e poi mai. Sarebbe come tradirlo. [C] La porta del negozio di parrucche o cosa? Ma che dici? La signora: Sì, certo. Dopo la pioggia viene il sereno. Andrà tutto bene. Vedrai la luce in fondo al tunnel… [A] E poi ho un ritardo di due settimane! [B] E poi proprio ieri ho ordinato cento chili di lettiera per il mio piccolo. [C] E poi la mia testa non ha neanche una bella forma! La signora: Sì, certo. Le disgrazie non arrivano mai sole. Pensiamo sempre che non può capitare di peggio e invece… vedrai che prima o poi le cose si sistemeranno. [A] Adesso devo chiudere. [B] Adesso dovrò uccidermi. [C] Adesso dovrò ucciderti.


Foto Ramak Fazel Impressum

Progetto curato dall’Ufficio comunicazione della Città di Lugano in collaborazione con concetto Eckhard Sohns comunicAzione art direction e grafica CCRZ contributi Davide Bogiani Michèle Roten fotografie Eugenio Castiglioni Ramak Fazel Igor Ponti Informazioni pvp-luganese.ch e-mail info@pvp-luganese.ch telefono 058 866 70 87 © 2011 | PVP Città di Lugano, Repubblica e Cantone Ticino, CRTL Commissione Regionale dei trasporti del Luganese


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