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Kuenzle & Tasin
necessitava di una manutenzione. Il processo di deterioramento è progressivo e irreversibile; i tempi e le modalità di impatto differiscono sia in funzione del tipo di materiale che degli agenti fisico-chimici e biologici coinvolti che possono essere di differente natura. Tutto questo può essere rallentato e la bellezza può essere ripristinata grazie all’azione di cura e di manutenzione realizzata con prodotti specifici e da personale altamente qualificato. L’intervento è stato fortemente promosso da Beniamino Pettenon, Presidente Fila, in occasione dei 200 anni della posa della prima pietra da parte dell’artista stesso, e rientra in una precisa volontà dell’azienda di essere presenti nella salvaguardia e nel ripristino del patrimonio artistico e culturale italiano. In seguito agli studi di fattibilità in collaborazione con L’Ente Opera Dotazione del Tempio Canoviano di Possagno, il Team di esperti ha proceduto con l’intervento di ripristino di scalinata, sagrato e pavimentazione interna. “La maggior criticità riscontrata nell’intervento - afferma Giandomenico Cattuzzo, tecnico supervisor di Fila - riguardava proprio il grado di penetrazione dello sporco. Nonostante infatti, sia stato necessario ripetere più volte il trattamento, la soddisfazione è stata piena quando ci siamo resi conto di aver riportato le superfici alla loro bellezza originale.”
Modalità di intervento e prodotti utilizzati Per le superfici esterne: ■ Pulitura fisica con idropulitrici di ultima generazione a bassa pressione, per rimuovere le incrostazioni superficiali (pavimentazione esterna e scalinata); ■ Applicazione di un pulitore chimico specifico per la rimozione di muffe e licheni ■ Risciacquo atto a rimuovere ogni residuo di prodotto.
Gradinata dopo l’intervento
■ Applicazione di un idrorepellente traspirante a base d’acqua ad effetto naturale per la protezione della superficie esterna e della scalinata monumentale. Per la superficie interna: ■ Lavaggio con un detergente concentrato a pH neutro specifico per la pulizia delle superfici delicate. ■ Trattamento di finitura con cera liquida, per proteggere e rinnovare la pavimentazione.
Grazie a questo intervento, Fila si riconferma partner strategico per sovraintendenze, pubbliche amministrazioni e associazioni per la tutela, il ripristino e la salvaguardia del patrimonio artistico italiano.
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RATTAMENTI T SPECIALE CANTIERI
La PIETRA naturale
Simone Ciapparelli
La categoria delle pietre naturali rappresenta i materiali lapidei normalmente non lucidabili, e comprende tipologie molto differenti, sia per aspetto che per caratteristiche. Ad esempio, a questo gruppo appartengono rocce dure come trachiti e porfidi e rocce più tenere come tufi e arenarie.
Per via delle loro buone caratteristiche meccaniche, nel corso della storia queste pietre sono state usate come materiali costruttivi, ma anche per elementi decorativi, basamenti e capitelli. Nell’architettura moderna esse sono di solito considerate un materiale pregiato, utilizzato per valorizzare luoghi o edifici di particolare importanza. Molto utilizzate per pavimentazioni, top, rivestimenti, le pietre naturali sono considerate un buon investimento, essendo tra i materiali più durevoli e più rinnovabili nel tempo, senza necessità di sostituzione. Bisogna però tenere conto delle differenze in termini di manutenzione dei diversi materiali, da quelli resinati in superficie a quelli lucidati. Il trattamento effettuato a seguito della posa deve conferire alle pietre l’aspetto desiderato, offrire massima protezione contro le macchie, massima resistenza al traffico e consentire una manutenzione semplice. In considerazione della grande diversità dei materiali, non può essere utilizzato un unico prodotto di finitura; per questo, occorre farsi consigliare da operatori competenti nella scelta del prodotto più appropriato al tipo di finitura che si vuole eseguire.
CALCARE: IL NEMICO DELLE PIETRE NATURALI
Effettuata la prima protezione, è bene in seguito distribuire una cera protettiva che eviti il deposito di calcare sulla superficie ed elimini il ristagno dell’umidità, che crea ulteriore accumulo di calcare che porta poi all’annidamento di muffe e sporco. Molte volte la rimozione del calcare si effettua con prodotti acidi, che possono danneggiare alcune superfici; se non si è certi della natura della pietra, si può stabilire la sua resistenza o meno agli acidi semplicemente ponendo una goccia di detergente acido sulle superfici non in vista. Se al contatto il prodotto reagisce formando schiuma, bisogna evitarne l’utilizzo, e in questo caso il calcare può essere rimosso utilizzando una paglietta di acciaio molto sottile.
TRATTAMENTO DELLE PIETRE NATURALI
Per essere utilizzate come rivestimento di pavimentazioni, le pietre naturali, una volta posate, vengono sottoposte a processi di levigatura e di finitura che conferiscono caratteristiche diverse a seconda delle modalità con cui sono eseguiti. La levigatura è un’operazione che, generalmente, viene eseguita sul pavimento grezzo dal posatore, che si avvale di una macchina speciale. La finitura può essere effettuata con tre tipi di trattamento: ■ Piombatura ■ Cristallizzazione ■ Inceratura
Travertino
È una roccia calcarea sedimentaria, con caratteristica struttura vacuolare, che si forma per precipitazione del carbonato di calcio in prossimità di sorgenti, cascate o bacini lacustri. Durante la precipitazione del carbonato, nel sedimento rimangono inglobati resti vegetali (per esempio, foglie o ramoscelli) e animali (per es. frammenti di piccole ossa). La successiva decomposizione e dissoluzione dei resti vegetali conferisce al travertino l’aspetto poroso e spugnoso. Il colore va dal bianco al giallo, grigiastro e talvolta, rossastro. Trattamento: piombatura, cristallizzazione, inceratura. Avvertenze: il lavaggio con detergenti acidi provoca corrosione
Travertino
Granito
Roccia ignea intrusiva, acida, a struttura granulare olocristallina tipica, detta appunto anche granitica, è
Marmo
Marmo
È una roccia metamorfica, di struttura compatta, composta prevalentemente da carbonato di calcio. Contiene, a volte, impurità minerali (argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro, noduli di selce), che le conferiscono particolari colorazioni o venature. Trattamento: piombatura, cristallizzazione, inceratura. Avvertenze: il lavaggio con detergenti acidi provoca corrosione.
Granito
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RATTAMENTI T SPECIALE CANTIERI
compatta, non porosa, ed è tra le pietre più dure destinate alla pavimentazione. La sua compattezza pone notevoli problemi di inceratura: con la cera lucidabile, il granito diventa normalmente scivoloso, mentre le tradizionali cere metallizzate vi aderiscono malamente. Diventa scivoloso quando è bagnato. Trattamento: piombatura, protezione con impregnanti Avvertenze: se grezzo, tollera lavaggi di natura acida e alcalina se piombato, evitare il lavaggio con detergenti acidi.
Pietra
Pietra
Termine generico che viene utilizzato per definire tutte le formazioni rocciose che differiscono come composizione da marmi, graniti, travertini. Ne esistono molte varietà, per lo più legate a giacimenti locali: Pietra Serena, Pietra Istria, Pietra Leccese, Ardesia.
Ardesia
Detta anche pietra di Lavagna, è un particolare tipo di roccia metamorfica, argilloscistosa, di colore scuro (dal nero al grigio-plumbeo) dovuto
Arenaria Ardesia
alla presenza di sostanze carboniose o bituminose. La scistosità è molto spiccata: la roccia si divide facilmente in lastre di pochi centimetri di spessore. In Italia viene estratta da tempi remoti prevalentemente in cave della Valle Fontanabuona, in Liguria, e del cuneese, in Piemonte. Trattamento: impregnanti speciali per pietre. Se non trattata, nel tempo continua a “sbiancare’ a causa degli agenti atmosferici. Ciò avviene in maniera uniforme e ne costituisce una apprezzata caratteristica. Avvertenze: non richiede particolari attenzioni.
Arenaria
Roccia sedimentaria composta da granuli dalle dimensioni medie di una sabbia che possono avere, in funzione dell’area di provenienza, varia composizione mineralogica. È una roccia clastica, che si forma per cementazioni di sabbie in periodi e strati diversi. Essendo una pietra di facile lavorazione, che esteticamente si presenta compatta e dall’uniforme colore grigio tendente all’azzurro, essa trova vasto impiego nell’edilizia ed è ampiamente utilizzata per elementi architettonici, rivestimenti, pavimentazione, ma anche come materiale refrattario. Avvertenze: il suo principale difetto è la sensibilità al freddo.
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MACCHINE
KÜNZLE & TASIN
Soluzioni per ogni superficie
Per ogni attività e lavorazione in cantiere, Künzle & Tasin offre una soluzione ampia e diversificata. Le monospazzole Blue Golia Plus e Blue Golia Plus KN, appartenenti alla gamma Multi Mode Line, garantiscono un trattamento ottimale e in piena sicurezza su tutte le superfici, in particolare su quelle cementizie. Blue Golia Plus, potente e robusta è l’ideale per attività heavy duty, che implicano lavori e trattamenti anche gravosi. Nella versione Blue Golia Plus KN il planetario King NEB, con quattro satelliti controrotanti, esalta ulteriormente le qualità della macchina, permettendo all’utilizzatore di lavorare: ■ rapidamente: l’operatore lavora comodamente e stabilmente spingendo la macchina in linea retta, senza la necessità di “brandeggiare”; ■ in profondità: maggiore peso della macchina, maggiore velocità di rotazione dei satelliti, maggiore pressione a terra. Dall’irruvidimento dei sottofondi, alla levigatura, alla bocciardatura, alla scarificazione nessuna attività è preclusa a queste monospazzole altamente professionali.
LEVIGATRICI MENGHINI & BONFANTI
Per superfici più estese (e per lavori più pesanti) Künzle & Tasin presenta la gamma di levigatrici Menghini & Bonfanti, ultima acquisizione della società. Forte di una lunga tradizione nella produzione di levigatrici per pavimenti, Menghini & Bonfanti privilegia da sempre la qualità, la robustezza, la ricercatezza nei dettagli che fanno la differenza. L’attenzione precisa e costante alle tecnologie applicate e alla loro evoluzione ha permesso a Menghini & Bonfanti di realizzare macchinari di nuova concezione, che semplificano il lavoro dell’operatore, riducendone gli sforzi e le sollecitazioni improprie, garantendo risultati sempre eccellenti.
Le monospazzole Blue Golia Plus e Blue Golia Plus KN di Künzle & Tasin garantiscono un trattamento ottimale e in piena sicurezza su tutte le principali superfici, in particolare su quelle cementizie. Levigatrice satellitare MB Magnum di KT-Menghini & Bonfanti: potente e affidabile, ideale per lavorare in cantiere su grandi superfici. Levigatrice satellitare MB 2003 di KT-Menghini & Bonfanti: peso e dimensioni contenuti, prestazioni al top. Blue Golia Plus KN di Künzle & Tasin, con planetario King NEB con 4 satelliti controrotanti. Per lavorare rapidamente (in rettilineo, no brandeggio) e in profondità.
Da un lato, Menghini & Bonfanti propone quindi un’ampia varietà di macchine con dimensioni, potenze,
motore e caratteristiche differenziate,
che permette di rispondere al meglio a qualsiasi esigenza dei professionisti del settore. Dall’altro, è disponibile una gamma completa di utensili diamantati ad alta efficienza, in grado di operare su ogni tipo di superficie e di effettuare qualsiasi processo di lavorazione (dalla sgrossatura, alla levigatura, alla rimozione di colle e resine) garantendo agli operatori lavorazioni “a regola d’arte” e migliori profitti.
Künzle & Tasin, grazie ai modelli della gamma Multi Mode Line e alla linea completa Menghini & Bonfanti, offre soluzioni perfette per le diverse esigenze del mondo del cantiere e dei suoi operatori.
www.kunzletasin.com
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ENTI v INTER SPECIALE CANTIERI
La pietra torna a RISPLENDERE
Le operazioni che hanno permesso di riportare all’antico splendore le superfici di una delle cattedrali più importanti e visitate d’Europa
a cura di Simone Ciapparelli
Nel corso dei secoli, stufe a carbone, camini e locomotive a vapore hanno causato l’annerimento dei muri di pietra.
Le pareti esterne della corona della cappella del coro medievale e le aree del transetto meridionale sono state liberate dai depositi utilizzando il processo di sabbiatura a microparticelle a bassa pressione.
Il Duomo di Colonia, inserito nel 1996 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, rappresenta una delle maggiori attrattive turistiche della Germania.
La costruzione di questa cattedrale in stile gotico fu iniziata nel 1248, ma venne completata solamente più di 600 anni dopo, nel 1880. In seguito all’acquisizione delle ossa dei Re Magi nel 1164, la cattedrale di Colonia divenne uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti d’Europa, e attira ogni anno milioni di visitatori.
Lo sporcizia che, nel corso dei secoli, si è depositata sulle superfici della cattedrale ha richiesto l’intervento di specialisti del settore della pulizia per essere rimossa, e ripristinare così l’aspetto di questo storico edificio. Questa operazioni di pulizia si sono svolte in due momenti separati; la prima fase si è concentrata sulla pulizia di parti della facciata della chiesa, la seconda si è invece focalizzata sulla pulizia del pavimento in arenaria della cattedrale.
PULIZIA DELLA FACCIATA
La facciata dell’alta cattedrale gotica era fortemente contaminata dallo sporco prodotto nel corso dei secoli
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ENTI v INTER SPECIALE CANTIERI
Come agente abrasivo è stato utilizzato un silicato di alluminio fine, per rimuovere lo sporco senza danneggiare la superficie della facciata.
Sul pavimento in arenaria della navata, lo sporco viene rimosso dai pori con un’idropulitrice ad acqua calda in combinazione con un pulitore per superfici con acqua calda a 80 gradi e pressione di 1-2 bar. L’acqua sporca viene immediatamente assorbita e drenata.