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Moulins Bourgeois Moulins Bourgeois un successo assicurato dai pallettizzatori KUKA

Grazie alla pallettizzazione automatica, meno duro lavoro manuale, più capacità di consegna per il mulino Moulins Bourgeois, in Francia

Tutti i robot di pallettizzazione

KUKA sono concepiti appositamente per compiti di pallettizzazione e depallettizzazione impegnativi e si integrano perfettamente con altre macchine nei sistemi di packaging. Tutto ciò si traduce in tempi ciclo brevi e una maggiore produttività, minimizzato fabbisogno di spazio e gestione di qualsiasi prodotto in vari formati. Quando dei nuovi regolamenti hanno portato il mulino a conduzione familiare Moulins Bourgeois, oggi uno degli stabilimenti di produzione di farina più moderni d’Europa, al limite della propria capacità di fornitura, grazie alla pallettizzazione automatica con robot KUKA, l’azienda francese ha aumentato la produzione e il fatturato, riducendo il rischio di malattie muscoloscheletriche e infortuni per i propri dipendenti.

Gestire le crisi à la Bourgeois

Bourgeois, in Francia, è sinonimo di farina di altissima qualità dal 1895. Da 80 anni, la sede dell’azienda si trova a Verdelot, 80 chilometri a est di Parigi. Anche se l’azienda è in costante crescita, Moulins Bourgeois si definisce ancora come un mulino a conduzione familiare. E anche se viene lavorato solo il grano francese e l’azienda considera le panetterie artigianali come il suo gruppo target principale, da tempo consegna il proprio prodotto in tutto il mondo. La farina convenzionale e quella biologica di Moulins Bourgeois vengono esportate in Germania, Norvegia, Egitto, Arabia Saudita, Cina e Brasile, tra gli altri. “Lavoriamo come gestori di mulini indipendenti da quattro generazioni”, spiega Julien Bourgeois, direttore generale. “Con la stessa attenzione con cui i viticoltori scelgono i loro vitigni, noi scegliamo i nostri grani”. Nel corso dell’ultimo decennio, la famiglia Bourgeois ha dovuto superare diverse difficoltà, compreso un incendio, dovuto ad un accumulo di calore in un armadio di controllo, che nel 2010, ha distrutto lo stabilimento principale dell’azienda a Verdelot ed ha spostato la produzione in un nuovo mulino, costruito in 18 mesi, con precauzioni igieniche superiori e quasi il doppio della capacità produttiva.

Il KR 300-2 PA confeziona in modo ordinato e movimenta fino a 550 sacchi all’ora.

Tuttavia, la sfida più impegnativa è stata determinata da un nuovo regolamento concordato tra la Caisse Nationale d’Assurance Maladie (CNAM) e l’Association Nationale de la Meunerie (ANM) per ridurre lo sforzo fisico dei lavoratori del mulino: in base alle nuove norme, i sacchi di farina potevano pesare al massimo 25 kg anziché 40. Julien e David Bourgeois, che rappresentano la quarta generazione a capo dell’azienda di famiglia, avevano bisogno di un nuovo approccio perché queste nuove regole avrebbero portato il mulino Moulins Bourgeois al limite della propria capacità di fornitura: con lo stesso volume di consegna, infatti, si doveva imballare, trasportare e caricare circa il doppio dei sacchi di farina. L’azienda ha quindi optato per la pallettizzazione automatica con robot KUKA, con successo.

Dal duro lavoro fisico a un centro di distribuzione completamente automatizzato “Abbiamo dovuto passare dai sacchi di farina da 40 kg a quelli da 25 kg”, riferisce Julien Bourgeois. “Una buona notizia per i nostri dipendenti, perché ha ridotto il lavoro fisico pesante, ma avremmo dovuto praticamente raddoppiare il numero di sacchi che carichiamo nei nostri camion ogni giorno rispetto ai 7.000 di prima. Un’impresa assolutamente impossibile”. Perché fino a quel momento erano sei i dipendenti responsabili della pallettizzazione e del carico dei sacchi di farina. Questo duro lavoro fisico non poteva essere accelerato a piacere.

Soluzione automatizzata Goods-to-truck

Per proteggere la squadra dal sovraccarico e per poter continuare a soddisfare tutti gli ordini, l’azienda ha deciso di trasferirsi in un nuovo edificio e di investire in un centro di distribuzione completamente automatizzato. I dipendenti, tuttavia, hanno mantenuto il loro lavoro: sul piano di carico, ora si assicurano che ogni sacco arrivi nel camion giusto e sia stivato in modo sicuro. Nel 2014 è stato dato il via alla soluzione Goods-to-truck automatizzata al 100%, compresi i cinque pallettizzatori KUKA. Nel settembre 2015 è stato aperto il nuovo centro di distribuzione con pallettizzazione automatica. Da allora, due KR 180 R3200 PA (KR QUANTEC PA) e tre robot KR 300-2 PA sono responsabili dell›intero commissionamento, cioè della depallettizzazione e del carico sui nastri trasportatori corretti.

Pallettizzazione automatica: il frutto di un lavoro di squadra orientato al futuro

La preparazione dell’ordine è stata automatizzata al 100%, dal ricevimento dei pallet nel magazzino al trasporto dei sacchi nei camion. I cinque robot depallettizzatori di KUKA si occupano dell’intero processo di allestimento ordini in modo affidabile e con una velocità notevole. Il sistema ha una capacità di lavorazione di

2.000 sacchi all’ora. Nel processo, i sacchi sono pre-selezionati in modo da arrivare nel camion nell’ordine adatto al giro di consegne. La pallettizzazione automatica è frutto di lavoro di squadra in cui Viastore Systems era responsabile dell’intralogistica e AB Process era l’integratore. “KUKA ha capito i nostri obiettivi e sapeva di quali soluzioni avevamo bisogno. Con i robot KUKA e l’integratore AB Process, abbiamo raggiunto pienamente i nostri obiettivi”, spiega Julien Bourgeois, direttore generale di Moulins Bourgeois.

Dream team: i vantaggi di due pallettizzatori KUKA

I due KR 180 R3200 PA si dimostrano una soluzione salvaspazio e maneggevole per posizionare i singoli sacchi sul nastro trasportatore. Ogni robot può pallettizzare 100 sacchi all’ora. I pallettizzatori KR 300-2 PA, invece, raccolgono cinque sacchi di farina alla volta, movimentando fino a 550 sacchi all’ora. KUKA ha sviluppato questo tipo di robot specialmente per compiti ad alta velocità con alti carichi utili. Pallettizza fino a 300 kg senza fatica e delicatamente e può essere adattato in modo flessibile ai compiti grazie ai telai in diverse altezze. “L’automazione alla Moulins Bourgeois è il risultato di uno sforzo permanente di innovazione tecnica sia nella meccanica dei robot che nel software che li controlla. Questo sistema è al servizio di una logistica estremamente esigente ma anche efficiente”, dichiara Emmanuel Bergerot, direttore commerciale di KUKA per la Francia, il Benelux e il Maghreb.

Più veloci e più efficaci che mai nella pallettizzazione, e non solo

Il centro di distribuzione ha soddisfatto pienamente le aspettative elevate. Il tempo tra l’accettazione dell’ordine e la consegna è ora inferiore alle 24 ore. Questo rende la popolare farina Moulins Bourgeois ancora più interessante per i clienti. L’azienda a conduzione familiare consegna fino a 170 tonnellate di farina ogni giorno. Il fatturato annuo è passato da 40 milioni di euro nel 2015 a 50 milioni di euro nel 2020. E i fratelli Bourgeois sono felici di avere 150 dipendenti soddisfatti e uno degli impianti di produzione di farina più efficienti e moderni d’Europa. “Attraverso il cambiamento, siamo riusciti a caricare il 60% in più di sacchi di farina e a ridurre il rischio di malattie muscoloscheletriche e infortuni per i nostri dipendenti”, si rallegra Julien Bourgeois. “Come azienda siamo cresciuti, abbiamo molta più domanda e quindi più dipendenti rispetto a prima”. 

Robotica collaborativa Universal Robots, ingrediente perfetto per l’industria

I cobot UR sono utilizzati in molte aziende del food and beverage, applicati in tutti i task di fine linea della supply chain

II vantaggi garantiti dall’automazione e dalla robotica in particolare - produttività, ripetibilità, precisione ed efficienza dei processisono da tempo apprezzati anche da una delle principali industry italiane: quella del food and beverage. Sono molti i processi in cui l’automazione viene integrata, in particolare nel cosiddetto fine linea che include attività come packaging, packing, pallettizing, ma anche in task come il labelling e il controllo qualità.

La proposta tecnologica di Universal Robots risulta particolarmente adatta per le aziende del food and beverage, perché risponde con efficacia al bisogno di flessibilità che aziende - come quelle dell’alimentare che processano alimenti e confezioni spesso molto diversi - devono affrontare quotidianamente.

I cobot UR sono utilizzati in tutta la catena di approvvigionamento di alimenti e bevande. I robot collaborativi possono lavorare in condizioni ambientali e termiche radicalmente differenti, che vanno dalle serre umide alle stanze refrigerate fino all’asservimento di forni, sollevando i dipendenti da compiti ripetitivi che possono causare lesioni muscolo scheletriche. È esemplare il caso delle operazioni di pallettizzazione, attività che spesso incide negativamente sulla salute degli operatori che la svolgono manualmente.

I cobot possono lavorare 24 ore su 24 senza interruzioni: caratteristica particolarmente vantaggiosa per gestire i picchi stagionali. Inoltre, possono soddisfare i requisiti di produzione di questi intensi periodi senza che l’azienda affronti ulteriori spese di personale. La flessibilità e le dimensioni contenute che caratterizzano i cobot, permettono di gestire quindi processi diversi, dal momento che il braccio robotico è facilmente dislocabile in zone diverse del layout e programmabile in pochi minuti, così come gestire la stessa applicazione, ad esempio la pallettizzazione, ma su diversi pattern. Questa flessibilità è resa possibile dal sistema di sicurezza brevettato e certificato nei cobot UR (17 safety native completamente programmabili e personalizzabili).

Per le applicazioni pick/pack/pal, i modelli di cobot UR soddisfano una vasta gamma di requisiti di portata (da 0,5 a 3,5 metri) e carico utile (da 3 a 20 kg). Le procedure guidate di pallettizzazione integrate nella libreria di programmazione del software Polyscope, così come quelle fornite dagli accessori e URCaps presenti nello store online UR+, rendono l’implementazione una questione di poche ore.

Nortura, pallettizzazione flessibile

Il produttore di carne norvegese Nortura aveva bisogno di ottimizzare i processi di pallettizzazione, ma disponeva di uno spazio e di un budget limitato. Dopo aver scartato soluzioni robotiche tradizionali per l’ingombro e costo eccessivo, ha deciso di intraprendere un percorso di automazione collaborativa installando un cobot Universal Robots. In particolare l’azienda ha implementato un robot UR10 (12,5 kg di portata su 2,6 metri di diametro operativo) integrando un sistema di visione montato a soffitto e realizzando così un sistema di pallettizzazione economico e ad alte prestazioni in un quinto dello spazio normalmente richiesto dai sistemi tradizionali. In dettaglio, il sistema di visione rileva la presenza di un pallet all’interno di una zona specifica del floor delimitata solamente con della vernice (quindi senza ingombranti installazioni fisse che avrebbero segregato permanentemente lo spazio). Quando il sistema rileva il pallet dà avvio al processo di pallettizzazione. Il cobot UR10 preleva i colli e li dispone in pedana secondo il pattern prestabilito. Quando invece lo spazio risulta sgombro, il cobot staziona in posizione di riposo. Lo spazio risulta quindi fruibile e utilizzabile per altre operazioni al termine del ciclo. Questo è il motivo per cui Nortura ora dispone di tre robot UR10 e ha migliorato notevolmente le condizioni di lavoro per i propri opera-

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