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SPECIALE BONUS EDILIZI 2023
gliare pari a 3 (coppia con 2 figli entrambi a carico), il reddito di riferimento è pari a € 15.000 (€ 45.000/3). Questo consente di beneficiare dell’agevolazione superbonus. A parità di reddito (€ 45.000) ma con un solo figlio a carico, il quoziente famigliare è pari a 2,5: il reddito di riferimento sarebbe pari a € 18.000 e quindi supera la soglia ammessa al superbonus.
Gli effetti di questa misura, sperimentale in Italia, saranno da misurare nella pratica.
Superbonus 110% onlus impianti fotovoltaici
Un’altra novità della Legge di Bilancio 2023 riguarda il fotovoltaico: le Onlus e gli enti del terzo settore potranno godere, a determinate condizioni, del superbonus 110% per l’installazione di impianti solari fotovoltaici, anche se realizzeranno l’impianto in aree o strutture diverse dall’immobile ristrutturato, se questo è in area tutelata.
La disposizione specifica anche la soglia chilowatt per l’applicazione della detrazione al 110 per cento alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) per l’installazione di impianti a fonte rinnovabile.
In particolare, viene riconosciuta la detrazione nella misura del 110% (superbonus) anche per le spese di installazione di impianti solari fotovoltaici se realizzata da organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), dalle organizzazioni di volontariato e dalle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, realizzate in aree o strutture non pertinenziali, anche di proprietà di terzi, diversi dagli immobili ove sono realizzati gli interventi cosiddetti trainanti, sempre che questi ultimi siano situati all’interno di centri storici soggetti e qualificati come “immobili e aree di notevole interesse pubblico” nonché come “aree tutelate di interesse paesaggistico”.
La nuova disposizione riconosce inoltre l’agevolazione del superbonus 110% per l’installazione di impianti a fonti rinnovabile realizzati sulle singole unità immobiliari, fino alla soglia di 200kW, da Onlus o altri enti del terzo settore aventi i seguenti requisiti:
• svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali;
• i membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso o indennità per la carica ricoperta;
• sono in possesso di immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a titolo di proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito, quest’ultimo a condizione che risulti regolarmente registrato in data certa anteriore alla data di entrata in vigore del riconosciuto superbonus.
Il fondo indigenti
A favore dei contribuenti che, in condominio, non riusciranno a pagare la quota di lavori a loro carico arriverà un “fondo indigenti”. Il contributo sarà finanziato da un fondo da 20 milioni di euro nel 2023 e sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate. I criteri e le modalità sono ancora in corso di definizione. A determinarli sarà un decreto del ministero dell’Economia di prossima emanazione.