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Il futuro della detrazione fiscale è tutelato

Dopo un 2022 burrascoso, il 2023 inizia con un mercato delle cessioni dei crediti arenato sugli scogli dei decreti antifrodi e delle sentenze della corte di cassazione. Gli interventi del legislatore fino a qui susseguiti, più di 20 nel giro di circa 13 mesi, hanno apportato molte modifiche ma pochi benefici e ci si aspetta ancora un provvedimento che possa mitigare il rischio di chi acquista i crediti dalle aziende installatrici, rilanciando questo strumento.

Se però il meccanismo dello sconto in fattura è fortemente congestionato, per il mercato della riqualificazione energetica si prospetta un futuro in rapida crescita e si sta aprendo un decennio di enormi possibilità, grazie alle nuove modifiche delle direttive europee di efficienza energetica in via di promulgazione. I clienti privati avranno, quindi, sempre più bisogno di incentivi per finanziare gli investimenti attuati sui propri immobili. È proprio per questo che, in attesa di strumenti più performanti, ci si aspetta un grande revival delle detrazioni fiscali classiche in questo 2023.

Le detrazioni fiscali sono da ormai 20 anni una pre- senza costante nel mondo della riqualificazione impiantistica. Prima dell’avvento dei meccanismi di cessione del credito erano il più comune metodo di incentivazione per gli interventi del settore idrotermosanitario. L’esperienza dello sconto in fattura ha insegnato però che Ecobonus e Bonus Casa sono strumenti complessi, con molti requisiti, che richiedono attente valutazioni per evitare di incorrere in problemi di carattere documentale o procedurale.

Gli errori commessi

Negli ultimi anni sono emersi grossi errori nei pagamenti effettuati dai clienti finali, spesso eseguiti in modo ordinario (e quindi non parlante come richiesto dalla legislazione), senza i corretti riferimenti o addirittura eseguiti da terze parti non beneficiarie, come ad esempio i parenti del proprietario.

Anche le fatture emesse dalle aziende installatrici si sono rivelate frequentemente deficitarie. Una percentuale di questi documenti amministrativi viene emessa senza tenere conto delle regole sull’IVA agevolata per i privati e il conseguente scorporo dei beni significativi. Dal 2020 poi, per gli interventi incentivati con l’ecobonus, è obbligatorio seguire i prezzari pubblicati dal MiSE con il c.d. “Decreto Requisiti” ed aggiornati nel 2022 dal MiTE: anche questo aspetto è spesso ignorato in fase di fatturazione ed espone clienti ma anche aziende installatrici a possibili contestazioni da parte degli enti di competenza.

Oltre a questi aspetti amministrativi, occorre ricordare che i sistemi di detrazione fiscale presentano requisiti di tipo tecnico, imponendo il rispetto di determinati parametri. Ultimo per introduzione, ad esempio, è il requisito minimo in termini di prestazioni in “stelle” per quanto riguarda la biomassa, esecutivo a partire da giugno 2022, che obbliga all’installazione di apparecchiature almeno in classe 4 o superiore, se si vuole accedere ad Ecobonus e Bonus Casa.

Ma se nel caso dello sconto in fattura i filtri posti con gli advisor dalle banche o altri servizi di controllo possono correggere il tiro e far evitare di incappare in sanzioni, per quanto riguarda la detrazione fiscale i controlli sono quasi del tutto assenti. Solitamente i commercialisti incaricati di predisporre la dichiarazione dei redditi per i clienti acquisiscono soltanto la documentazione necessaria a valutare gli aspetti prettamente fiscali e questo avviene l’anno successivo a quello di sostenimento della spesa, per cui eventuali errori emersi non sono più sanabili. Questa metodologia ignora poi possibili sviste di tipo tecnico, procedurale, documentale e catastale che potrebbero influire sulla possibilità del cliente di godere della detrazione in modo pieno e certo.

L’obbligo di comunicazione ENEA

A questo si aggiunge anche una recente sentenza della cassazione riguardo all’obbligo di comunicazione ENEA. L’attuale legislazione impone l’obbligo di trasmissione ad ENEA di una serie di dati in relazione agli interventi che godono di incentivazioni fiscali entro 90 giorni dalla con- clusione dei lavori.

Gli incentivi sono nello specifico il bonus casa che riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia e l’ecobonus che invece è relativo agli interventi di riqualificazione energetica. Questi dati correlati all’intervento sono di natura tecnica e servono ad identificare tutte le caratteristiche specifiche, sia per gli interventi impiantistici che per quelli dell’edificio in generale.

Si tratta di un adempimento importante che ha una finalità di verifica e anche di raccolta dei dati per una completa mappatura degli interventi incentivati.

La comunicazione ENEA rispetta quindi degli standard precisi ed è un adempimento obbligatorio anche per beneficiare, a pieno titolo, delle detrazioni fiscali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia e quelli per l’efficienza energetica. Al termine di un corretto inserimento della pratica ENEA si ottiene una ricevuta che completa la documentazione di legge da tenere, archiviare ed usare per le finalità di legge previste.

Secondo la citata sentenza della cassazione, la mancata comunicazione ENEA entro i termini corretti può far decadere il diritto alla detrazione fiscale.

La soluzione

Con questa analisi della situazione, è chiaro che l’esigenza più grande del 2023 e degli anni successivi sarà poter assicurare al cliente finale un’incentivazione sicura, garantita e al riparo da contestazioni. Per far questo, però, si deve uscire dal modo classico di operare, fino ad ora limitato nel consegnare al cliente la fattura dell’intervento, per entrare in una nuova era fatta di servizi completi e garantiti, per tutelare i propri clienti e se stessi.

“L’installazione eseguita a regola d’arte” si comporrà quindi non solo di un perfetto esercizio tecnico, ma anche di uno specifico corredo documentale che permette al cliente di avere un impianto sicuro ed efficiente grazie ad un incentivo certo e tutelato.

Eteam, azienda specializzata nella consulenza e formazione tecnica nel settore termoidraulico, e Diesselle, azienda di consulenza e assistenza fiscale, sono entrambe partner della Distribuzione Specializzata (Angaisa) e presenteranno nel mese di febbraio “Detrazione Tutelata”. Detrazione Tutelata è la soluzione specializzata per le aziende installatrici che vogliono dare ai propri clienti i vantaggi di una Detrazione certa.

Grazie al team specializzato e congiunto di eTeam e Diesselle è possibile avere, in modo semplice, un servizio che garantisce un controllo tempestivo di tutti i parametri fiscali, tecnici, procedurali, documentali e anagrafici necessari per permettere al vostro cliente di godere della detrazione fiscale, senza il rischio di incorrere in sanzioni, tutelando anche il vostro ruolo professionale.

Chiedi al tuo distributore di fiducia informazioni, per avere anche tu questo strumento efficace.

La detrazione fiscale, da oggi, diventa tutelata. 

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