2 minute read
Valutazione dei rischi Un processo continuo di miglioramento
Da anni si parla di “salute e sicurezza sul lavoro” e dal punto di vista legislativo e organizzativo è stato fatto molto e molto continuerà ad essere fatto. Negli anni purtroppo si è parlato e si continua a parlare di malattie professionali, incidenti ed infortuni. Ho vissuto la tematica della sicurezza da molti punti di vista: lavoratore, soccorritore, RSPP, formatore e anche come consulente. Di incidenti ne ho subiti, ne ho soccorsi e ne ho valutati. Le principali cause? Fretta, negligenza, incoscienza, imperizia, sottovalutazione della presenza di un pericolo e dell’eventuale danno che potrebbe causare e difficoltà nel correlare velocemente l’azione che stiamo svolgendo con i possibili rischi. Proprio per questo alla base della pre - venzione e della protezione troviamo aspetti molto importanti che sono: informazione, formazione e addestramento, quest’ultimo soprattutto sulla presenza di rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni oltre alle misure di prevenzione e protezione da attuare. La valutazione dei rischi (obbligo per i datori di lavoro) è un’analisi globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività. Questa valutazione è finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione, di protezione e a elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento, nel tempo, dei livelli di salute e sicurezza. Entrando più nel dettaglio occorre osservare anche che i rischi si dividono in rischi stocastici (anche detti generici) e rischi specifici. Mentre per i rischi specifici, come ad esempio rumore, vibrazioni, radiazioni, videoterminali, legionella, chimico, biologico, movimentazione meccanica dei carichi, esistono precise norme per la misurazione e la quantificazione del livello di rischio, per i rischi stocastici, come cadute dell’alto, scivolamento e taglio occorre procedere stimando ed assegnando dei valori di probabilità di accadimento e alla gravità del danno (Rischio = Probabilità x Danno).
Bisognerebbe
Andare Oltre Il Dvdr
Quasi tutti i Datori di Lavoro hanno assolto quest’obbligo, anche attraverso consulenze esterne. In tutte le aziende è ormai presente un documento chiamato Documento di Valutazione dei Rischi (dVdR). A volte però, nel documento di valutazione dei rischi si fatica a dettagliare le specifiche fasi lavorative in relazio - ne ai differenti contesti lavorativi, soprattutto nelle attività impiantistiche dove ogni luogo di lavoro è diverso. Modalità, probabilità e magnitudo d’esposizione ai vari fattori di rischio, sono caratteristici di ogni contesto d’installazione, oltre che di ogni fase lavorativa. È difficile che un documento possa contenere la soluzione a tutto. Per migliorare la gestione della sicurezza aziendale occorre rendere i propri collaboratori capaci di analizzare e valutare i rischi. Questo non per agire una sola volta nella redazione del dVdR ma per aumentare la consapevolezza nell’analizzare le eventuale problematiche e aumentare le probabilità di identificare le soluzioni. E questa attitudine è utile che emerga prima, durante e dopo lo svolgimento delle attività in sinergia e a contatto con i datori di lavoro. Gli accessi all’area lavorativa, la logistica, gli orari, le attrezzature, i prodotti, i DPI e il ripristino dell’area di lavoro, questo sono solo alcuni esempi di punti su cui possiamo migliorare in tutti i sensi: qualità del servizio reso, ottimizzazione dei tempi, riduzione dei costi e infine riduzione dei rischi.
Un Processo Continuo
La valutazione dei rischi deve essere un processo continuo di miglioramento e di crescita per tutti. In sostanza un processo di acquisizione delle informazioni utili all’identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi nell’ambiente di lavoro (informazione) oltre a essere un processo di elaborazione e acquisizione delle conoscenze, procedure e competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda (formazione). Questo e altri articoli inerenti alla sicurezza hanno proprio l’obiettivo di favorire il dialogo e lo scambio di informazioni fra le parti, affinché quanto fatto finora non resti chiuso in un cassetto ma diventi una solida base per una costante, proficua e condivisa azione di miglioramento delle condizioni di lavoro, di salute e di sicurezza.