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Competenza professionale, un elemento essenziale
A colloquio con Elio Morini, direttore della Casa dell’Accoglienza Baldo Sprea di Illasi e del Pio Ricovero Dr. Paolo Segattini di Pastrengo, entrambi in provincia di Verona
Maurizio Pedrini
Elio Morini dirige attualmente la Casa dell’Accoglienza Baldo Sprea di Illasi e il Pio Ricovero Dr Paolo Segattini di Pastrengo; entrambe le strutture si trovano in provincia di Verona. Ci siamo recati a fargli visita per rivolgergli alcune domande per conoscere da vicino queste due realtà e sapere come sono organizzati i servizi di pulizia.
Può, innanzitutto fornirci qualche informazione sulla Casa dell’Accoglienza Baldo Sprea di Illasi e sul Pio Ricovero Dr. Paolo Segattini di Pastrengo?
“La Casa dell’Accoglienza Baldo Sprea, nasce dalla fusione di due diversi enti: la Scuola Materna San Giuseppe, sorta nell’anno 1904 a seguito delle disposizioni testamentarie di Don Giuseppe Baldo e il Soggiorno per Anziani
Villa Sprea, istituito da Don Bonifacio Sprea con il suo testamento olografo del 1852. La Fondazione Casa dell’Accoglienza Baldo Sprea assiste oggi 84 persone anziane non autosufficienti, gestisce un ambulatorio riabilitativo aperto a tutte le fasce di età, una scuola materna da 120 posti e un nido integrato da 31 posti oltre ad erogare altri servizi assistenziali per il territorio. Il corpo di fabbrica di Villa Sprea è composto da edifici risalenti a varie epoche e nell’anno 2000 è stata fatta un'importante ristrutturazione che ha visto il rifacimento di tutti gli spazi interni. La superficie complessiva di
Villa Sprea è di circa 4.000 mq. Le attività di Scuola Materna e Nido sono svolte presso un edificio risalente ai primi del 900, ampliato e ristrutturato in epoche successive, oggi copre una superficie complessiva di circa 1500 mq. L’ente gestisce direttamente quasi tutti i servizi erogati, impiegando circa 100 dipendenti. Sono affidati esternamente solamente i servizi di lavaggio della biancheria piana e di pulizia di Villa Sprea. La fondazione Pio Ricovero Dr Paolo Segattini nasce dal testamento dell’omonimo fondatore nell’anno 1949, utilizzando quale sede la sua abitazione di Pastrengo, successivamente ampliata e ristrutturata oggi accoglie 48 persone anziane non autosufficienti su una struttura di circa 3.500 mq.” affrontare il problema, grazie anche alla valida collaborazione dell’impresa incaricata, Markas, si era deciso di aumentare le frequenze di pulizia, ponendo particolare attenzione ai punti di contatto: corrimano, maniglie, interruttori, ecc. ed utilizzando igienizzanti specifici. Credo che il Covid ci abbia fatto aprire maggiormente gli occhi su problemi, magari già conosciuti, ma un po’ sottovalutati.”
Quali specifiche esigenze di pulizia e sanificazione le vengono poste da parte degli anziani, dall’utenza, dalle famiglie e dal personale?
Inizia la sua carriera professionale nel 1995 come economo della Casa dell’Accoglienza Baldo Sprea. Successivamente viene incaricato responsabile amministrativo nello stesso ente; dall’anno 2010 inizia a maturare delle esperienze lavorative presso altri centri servizi per anziani come vice direttore e direttore, che gli offrono la possibilità di crescere professionalmente, vedendo nuove realtà.
Da quanto tempo lavora e con quale ruolo all’interno delle due Case di Riposo per Anziani di Illasi e Pastrengo?
“Opero presso la Baldo Sprea dal 1995, inizialmente con mansione di Economo, successivamente quale Responsabile Amministrativo e dal 2023 come Direttore. Mentre alla Fondazione Segattini ho iniziato dal 2019 come Direttore.”
Quali sono i principali problemi di pulizia, igiene e sanificazione che ha dovuto affrontare all’interno delle due strutture?
“Le problematiche di igiene nelle strutture residenziali per anziani sono state sino ad ora considerate abbastanza comuni ed ordinarie. Non siamo strutture ospedaliere e, di conseguenza, le questioni legate alle malattie infettive erano poco sentite. Ultimamente l’infezione da Sars Cov 2 ci ha insegnato parecchie cose e molto ci ha fatto cambiare nel nostro operato, anche perché - specie nelle prime fasi della pandemia - le conoscenze di questo virus erano talmente limitate che si doveva gestire tutta la struttura come una potenziale fonte di contagio. Per
“Quando si entra in una struttura come la nostra, dedicata all’accoglienza di persone fragili e anziane, il primo dato che si percepisce è proprio lo stato di pulizia e sanificazione dei locali, aspetto questo molto importante anche per i famigliari che cercano e pretendono giustamente per i loro cari sempre il meglio. Le esigenze, seppur apparentemente diverse, si possono ricondurre sostanzialmente ai seguenti due elementi, che poi sono gli stessi che cerchiamo nelle nostre abitazioni o in tutti gli ambienti che frequentiamo: un ambiente accogliente e sicuro. Questi due fattori nel mondo delle pulizie si traducono in ambienti puliti, ma per tradurli in concreto ci devono essere frequenze di passaggio, prodotti detergenti o igienizzanti e tecniche di pulizia adeguati all’uso che si fa dei locali.”
A suo parere, quali specifiche competenze sono richieste al personale delle imprese di pulizia che operano all’interno delle vostre così delicate realtà socio-assistenziali?
“Mi riallaccio alla domanda precedente, nel far presente che a mio parere uno degli elementi essenziali per avere una pulizia adeguata è la competenza. Il personale impiegato nel servizio di pulizia deve essere in grado di applicare le corrette tecniche di pulizia in base ai vari ambienti e
Casa dell'Accoglienza
materiali costruttivi. Inoltre deve ben conoscere i prodotti che va ad utilizzare consentendo così di sfruttare al meglio le caratteristiche specifiche di ogni prodotto, facendolo così lavorare al meglio. Spesso, purtroppo, si sottovalutano questi aspetti davvero essenziali. Pensi, per esempio, che in una procedura di appalto che avevamo predisposto in passato, volendo valutare al meglio le procedure applicate dalle ditte in fase di esecuzione d’appalto, avevamo chiesto, oltre al dettaglio del capitolato d’appalto, un video nel quale le varie imprese evidenziassero operativamente quanto esplicato in capitolato. Sembra quasi incredibile, ma alcune imprese, nell’esecuzione del video, mettevano in evidenza banali errori tecnici di contaminazione incrociata o di uso di prodotti assolutamente inadeguati allo scopo. Insomma, anche in quella circostanza abbiamo dovuto amaramente rilevare quanto il problema delle competenze sia abbastanza diffuso.”
Come è avvenuta la scelta della ditta Markas per la pulizia e sanificazione delle due Case di Riposo da lei dirette?
“Markas è risultata aggiudicataria di una procedura d’appalto ad Illasi (La Baldo Sprea sino all’anno 2022 era una IPAB), mentre per Pastrengo si è aperto un dialogo con varie ditte e alla fine si è ritenuto Markas il partner più adeguato per il risultato che si voleva ottenere.”
In quale modo si è sviluppato il rapporto di collaborazione per la scelta e la fornitura dei prodotti, il controllo e la “certificazione dei risultati” delle operazioni e degli interventi di pulizia effettuati?
“Nell’affidamento del servizio di pulizia si è entrati nel merito dell’offerta dei prodotti utilizzati per accertarne il rispetto dei criteri ambientali minimi definiti, e di conseguenza si sono valutate le schede tecniche e le relative certificazioni presentate. In seguito si è valutato il progetto definito, studiando specificamente per l’ente - con le relative procedure - le tecniche utilizzate. Spesso i capitolati di gara sono molto dettagliati e, di conseguenza, una delle valutazioni fatte è se viene o meno rispettato quanto richiesto. Per quanto riguarda le verifiche, la stessa Markas ha messo a disposizione modalità e strumenti per controllare il buon andamento dell’appalto e se tutti i servizi in esso contemplati siano o meno eseguiti. Ritengo che un servizio ben progettato necessiti obbligatoriamente di specifici punti da verificare. Ad esempio controlli base delle ore erogate, la formazione degli operatori, oppure le manutenzioni delle attrezzature. In passato, solo per farle un esempio, ci è capitato che un dipendente si infortunasse a causa di un trafilamento d’acqua provocato da una lavapavimenti mal mantenuta.
Un’altra forma di controllo molto specifica e regolarmente attuata, è la verifica sul campo: un incaricato dell’ente verifica una stanza o un locale appena igienizzato in presenza di un rappre - sentante dell’operatore economico.”
Esistono, al vostro interno, specifiche figure incaricate del monitoraggio degli interventi e del controllo di risultato?
“Si, ci sono: di solito sono i Coordina-