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Il rischio dello stallo Un ambientalista, un disinfestatore, un sanitario e un cittadino in un parco

La realtà in esame è un parco collocato a sud di una città pressappoco a Nord del quarantacinquesimo parallelo.

• L’area è di poco meno di 3 ha (> 30.0000 m2)

• Una 30 di alberi di media altezza di sei specie differenti

• Presenza di siepi ed arbusti

• Presenza di prati la cui estensione rappresenta ± il 50 della superficie totale

• Irrigazione dei prati a pioggia

• Presenza di due piccoli edifici, delle tettoie un’area picnic

• Due aree giochi per bimbi e una piccola area destinata ai cani con punto acqua

Il Problema

Presenza piuttosto alta di zanzare con picchi di punture fra le 15:00 e le 16:00 e verso l’ora di chiusura estiva (le 20:00).

Il cittadino e il sanitario sottolineano che è stata segnalata una recrudescenza di dengue, “febbre spaccaossa”, anche in Europa. Il sanitario sottolinea che sono casi isolati e che il problema non va sottovalutato ma l’allarmismo tutto sommato è ingiustificato. Il che soddisfa l’ambientalista ma irrita non poco il cittadino.

Le proposte:

• Intensificare gli interventi di disinfestazione (il come e il quando saranno oggetto di un successivo approfondimento).

• Catturare delle zanzare per determinarne le specie (ma il gen. Aedes è comprovato dagli orari di attività ed essendo la Dengue proprio delle Ae - des…) e sottoporle ad approfondite indagini.

• Migliorare la cura al verde, in particolare gli sfalci dei prati.

• Passare dalla irrigazione a pioggia a quella sotterranea (la stima dei costi sarà oggetto di indagine economica, ma non sarebbe sicuramente di poco conto, ma comporterebbe un minor consumo di acqua).

• Una attenta gestione dei rifiuti e dei ristagni di acqua.

L’ENTOMOLOGO

Il quarto membro, l’entomologo, non disponendo di specifici dati riporta gli studi pubblicati in un grande parco piemontese sia come esempio sia come metodologia di indagine. Esemplificando lo studio presentato:

• Ordine dei COLEOTTERI > 24.

• 3 Dytiscidae ad es il ditiscide a due fasce (Graphoderus bilineatus).

• 1 Scarabaeidae ad es. lo scarabeo semipunteggiato.

• 1 Cetoniidae ad es. Scarabeo odoroso eremita.

• 7 Carabidae ad es. Carabo ad anelli (Carabus alysidotus).

• 1 Elateridae. Ferretto arancio = Elater ferrugineus.

• 3 Cicindellidae + 2 Lucanidae e + 6 Cerambycidae.

• Ordine dei Lepidotteri > 12 ad es. Falena dell’edera e Sfinge dell’olivello spinoso.

• Ordine degli Odonata > 8 ad es. la stregona dentellata (Saga pedo).

I membri sono stupiti della complessità dell’entomologia, ma ad alcuni nasce un dubbio: “quanti sono i parchi e i giardini cittadini? Quanto impegno richiederebbe fare un simile studio per tutta la città?

Un Progetto Virtuoso

Traendo spunto da quanto emerso per il parco infestato da zanzare su istanza del disinfestatore si esamina come metodologicamente coerente quanto è in atto in quel lussuoso super condominio con molta vegetazione e un vero e proprio piccolo bosco. Si tratta di realizzare un progetto di fattibilità su base triennale:

IMPORTANTE

Quanto esposto è per il 90% opera di fantasia anche se il tutto parte dal confronto reale nato da un vero e proprio scontro ideologico fra un amministratore di un bellissimo centro residenziale, un’azienda di servizi e un unico condomino che gridava allo scandalo per alcuni trattamenti adulticidi e

Primo anno

Esamina del sistema idrico e censimento dettagliato degli interventi larvicidi. Determinazione delle specie di zanzare e identificazione in prima approssimazione dell’entomofauna. Introduzione di autoveicoli e mezzi distributivi elettrici. Interventi manutentivi mirati a contrastare l’affrancarsi di parassiti. Valutazione critica dei biocidi, determinazione dei dosaggi unitari e calendario dei trattamenti con stima dei risultati. Scelta dei mezzi di divulgazione per favorire comportamenti virtuosi da parte dei condomini.

Secondo anno

Esaminati i risultati aggiustare il tiro soprattutto su: Calendari di intervento, verifica dei biocidi, possibilità di utilizzare repellenti. Piantumazione di aiuole con essenze indicate come “anti zanzare” purché esteticamente piacevoli (senza aspettarsi risultati eclatanti). Approfondimenti naturalistici: entomofauna e avifauna in particolare.

Miglioramento dei mezzi di divulgazione. Continuare l’opera di prevenzione a 360°.

Terzo anno

Esame critico dei risultati. Stesura di un disciplinare. Esiste la disponibilità di una azienda di far verificare il tutto sia in fase di stesura del progetto sia, nel caso sia approvato dall’assemblea dei condomini, in fase di esecuzione dal proprio ufficio regulator, (official controller), regolatore la conformità alle norme. Le fasi preliminari sono finanziate su una disponibilità di piccola cassa che l’amministratore ha concordato con i consiglieri e il tutto passerà al vaglio dell’Assemblea nel 2024. In caso di approvazione il disciplinare diventerà operativo nel 2026. Il tutto è abbastanza aleatorio, ma il solo parlarne ha consentito di approfondire l’argomento e, per dare a Cesare quel che è di Cesare bisogna dire che senza la presa di posizione di quell’unico viscerale condomino la cosa non sarebbe neppure stata presa in esame. che probabilmente fonderà una associazione di animalisti per la reintroduzione dell’Anopheles maculipennis nel territorio urbano (speriamo esenti dai parassiti del genere Plasmodium, quelli che causano la malaria che, come è noto, a livello mondiale è un vero flagello). Facendo riferimento alla moda di reintrodurre specie di grossi predatori in alcune province avrei una proposta un poco bizzarra, ma che, a mio giudizio, meriterebbe una riflessione: creare tre tipi di boschi: uno esente da orsi per le persone come me che amano la natura ma il più possibile priva di cattivi incontri, un secondo tipo con orsi a beneficio degli animalisti e un terzo con orsi di comprovato brutto carattere a uso esclusivo di esperti che dispensano consigli sul come comportarsi in caso di necessità (Absit iniuria verbis - Sia assente l'offesa dalle mie parole).

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