La nostra guida alla pedonalizzazione

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26 SPECIALE PEDONALIZZAZIONE

LA PROVA SUL CAMPO

MARTEDÌ 21 GIUGNO 2011

PERCORSO DA 24 MINUTI DA VIA PISANA A PIAZZA DELLA LIBERTA’ ABBIAMO IMPIEGATO LO STESSO TEMPO PASSANDO DAI VIALI E DAL PIAZZALE IN UN GIORNO SENZA TRAFFICO

L’alternativa ai viali, si blocca al

Percorsi a confronto: anche con i negozi chiusi e le scuole in vacanza, di LUIGI CECCHERINI

VIALI di circonvallazione e viale dei Colli a confronto. Saranno le principali arterie di collegamento tra il Nord e il Sud della città dopo la pedonalizzazione dell’Oltrarno. Abbiamo fatto una prova sul campo, ieri mattina, in una giornata ideale per il traffico (negozi chiusi il lunedì mattina, scuole chiuse e sole splendente), non è che la prova sia andata a meraviglia. Molti i punti critici che facilmente andranno in congestione.

IL COMMENTO

RIVOLUZIONE E RITOCCHI di LUIGI CAROPPO

segue da pagina 21 Perché, si sa, Firenze è una città talmente condizionata dal traffico che basta poco per mandarla in tilt. Due aree da cartolina come piazza Pitti e via Tornabuoni tornano a respirare. Ma cosa succederà vicino? In via della Vigna si fa uno scontrino e si firma una petizione, stesso copione in qualche zona dell’Oltrarno. Ma c’è chi chiede di essere investito dalla rivoluzione della pedonalizzazione come in via Romana e in via Palazzuolo. Del resto il nostro sondaggio ha visto una divisione a metà dei favorevoli e contrari. Il sindaco è pronto ad aggiustare il tiro. Due esempi: l’allargamento possibile della «Ztl a più» di S.Spirito e le vie di fuga da rinventare per i taxi in zona via dello Sprone. Certo è che i ’fochi’ di quest’anno saranno indimenticabili perché i giochi pirotecnici saranno anche in strada.

VIA PISANA-piazza della Libertà, meglio in bici o in scooter, al limite a piedi. L’auto, una volta arrivati sul ponte alla Vittoria, viene voglia di buttarla in Arno. Ieri mattina abbiamo provato, cronometro alla mano, a misurare quanto tempo ci vuole per fare il tratto più caldo

delle strade fiorentine: erano solo le 8,30 ma la maggioranza degli automobilisti era già paonazza per la rabbia, la furia, le sgassate, le frenate, il tutto per guadagnare dieci centimetri d’asfalto in più, rispetto alle vetture rivali.

COSÌ, per fare quei «maledetti» 2.800 metri, fra via Pisana e piazza della Libertà, seguendo la strada più breve, ci abbiamo messo 23 minuti e 46 secondi, con una velocità media di 7,1 chilometri l’ora. Nulla, rispetto a quello che sarebbe accaduto se solo fosse piovuto, o se fossero state aperte le scuole o anche se fossero stati aperti i negozi. Roba da battere la testa contro il muro, anche perchè facendo, subi-

to dopo, la strada più lunga, ovvero passando da Porta Romana e Piazzale Michelangelo, per percorrere i 9,4 chilometri di distanza, abbiamo impiegato 23 minuti e 27 secondi, ovvero 19 secondi in meno con una velocità media di 24,23 chilometri l’ora. Abbiamo anche misurato anche quanto tempo ci voleva per tornare indietro da piazza della Libertà a via Pisana, sempre via Fortezza da Basso: solo 11 minuti e 37 secondi. Questo perchè la mattina il traffico s’incolonna in un’unica direzione verso il centro e i viali. Pochi i vigili ad aiutare lo scorrimento. Una coppia, a piedi, all’angolo con via della Scala e una smontata dalle moto dentro al sottopasso ferroviario di viale Rosselli. Un’unica speranza: forse stavano andando a verificare lo stato della strada all’ingresso del sottopasso, ridotto peggio di una strada di Tripoli bombardata dalla Nato. Il punto al «calore bianco» di tutto

Via Palazzuolo, cacerolazo in azione «Chiediamo il rispetto della ztl»

Il nostro cronista Luigi Ceccherini

CACEROLAZO in azione in via Palazzuolo. Gli abitanti della zona, dopo la raccolta di firme di sabato scorso, la petizione «Palazzuolo Green», ieri alle 18 ha manifestato per le vie asfissiate dal traffico abusivo. «Una manifestazione con casseruole, cartelli fatti in casa e un po’ di buon umore — spiegano gli abitanti — per chiedere con forza al sindaco e alle altre istituzioni di questa città, il rispetto della ztl anche in questa parte del centro storico». Per questo i residenti chiedono l’installazione delle porte telematiche per garantire il rispetto del divieto d’ingresso a chi non ha il permesso e il ripristino del corso di marcia in via dell’Albero. «Siamo convinti che l’affermarsi di una buona educazione nel traffico — dicono — rappresenti una via obbligata per cominciare a contrastare l’illegalità diffusa in cui questo quartiere rischia di annegare».


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