MARTEDÌ 21 GIUGNO 2011
SPECIALE PEDONALIZZAZIONE
OPINIONI ONLINE
LA LETTERA Documentazione grafica per valutare le vibrazioni
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‘tappo’ degli Assi attraversare la città è un calvario il traffico è via del Ponte Sospeso. Siamo partiti dall’Esselunga di via Pisana-piazza Pier Vettori. Per fare circa 150 metri e arrivare alla rotonda del Ponte alla Vittoria ci abbiamo messo sette minuti e un secondo. Per immetterci sulla rotatoria ci è voluto un altro paio di minuti. A 10 minuti, dalla partenza, siamo riusciti finalmente a... brindare e a «inforcare» il Ponte alla Vittoria. Poi, dopo questa prova del fuoco, è stata quasi una «passeggiata».
IL VIALE ROSSELLI lo abbiamo «contattato» a 17 minuti dalla partenza e un chilometro e trecento metri di percorso. Due minuti dopo eravamo alla vasca dei cigni della Fortezza, ma è passato un altro minuto per agguantare il viale Spartaco Lavagnini e festeggiare al 23 minuto la bandierina a scacchi del traguardo al Parterre. Tornati indietro, nuovo via da piazza Pier Vettori verso Porta Romana (1,5 chilometri la distanza e 2 minu-
ti e 48 secondi il tempo), il Piazzale (7,5 km e 10,33 minuti il tempo). Poi, nuovo stop sulla curva degli Assi. Siamo così in piazza Beccaria solo dopo altri 7 minuti di «rodimento». L’arrivo, infine, in piazza della Libertà è a 23 minuti e 27 secondi dalla partenza, con un percorso totale di 9,4 chilometri e una decine di semafori sempre rossi trovati.
IL PROBLEMA del passaggio dal piazzale Michelangelo è il semaforo degli Assi. Se senza traffico ci vogliono sette minuti e una colonna d’auto lunga un chilometro, cosa accadrà con la pedonalizzazione? Si fa avanti una domanda, senza purtroppo risposta: ma la «famosa» onda verde, cioè la sincronizzazione dei semafori, ad esempio a 40 all’ora, è cosa troppo complicata da realizzare e da mantenere in funzione?
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Alessandra Marino
«RITENIAMO necessaria una esauriente documentazione grafica». Dopo una riunione informale con i tecnici dei rispettivi uffici sulla pedonalizzazione di Piazza Pitti, la sovrintendente ai beni monumentali Alessandra Marino, ha inviato una prima lettera al sindaco per chiedere ulteriori elementi per «valutare l’impatto del traffico anche pesante, le cui vibrazioni potrebbero causare impatto negativo sugli edifici storici soggetti a provvedimenti di tutela». Si richiede pertanto che «l’iniziativa venga illustrata con grafici opportunamento distinti, riportanti il maniera differenziata il flusso di automezzi pesanti quali i mezzi pubblici (con indicazione del numero di linee e loro frequenza), il flusso del traffico veicolare e di motocicli privati, il flusso di attraversamento ciclabile e le zone esclusivamente pedonali».
L’INTERVISTA PARLA LA SOVRINTENDENTE ALESSANDRA MARINO
«Vogliamo tutelare i nostri gioielli Se ci sono rischi si cambia» di OLGA MUGNAINI
NESSUN intento polemico, ma la fermezza di chi aspetta i numeri per valutare e decidere. Venerdì inizia la rivoluzione del traffico, con l’introduzione della zona pedonale più grande d’Europa. Ma a dire l’ultima parola non sarà il sindaco, quanto invece la sovrintendenza ai beni monumentali, a cui spetta il compito di verificare le conseguenze della nuova viabilità su alcuni punti più fragili della Firenze antica: monumenti, ma anche architetture e contesti paesaggistici. Sovrintendente Alessandra Marino, cosa ne pensa della nuova viabilità? «In linea di principio sono favorevole alla pedonalizzazione e non c’è alcuna polemica nei confronti dell’amministrazione comunale. Ciò non toglie che i miei uffici si debbano preoccupare di valutare le conseguenze sui flussi del traffico prima e dopo l’introduzione dei nuovi provvedimenti, per vedere quali possano essere le ripercussioni su alcuni monumenti più deboli di altri». Uno dei monumenti in questio-
ne è il ponte sui Lungarni Archibusieri e Maria Luisa dei Medici, sotto il Corridoio Vasariano. «Esatto, ma non c’è solo quello. In ogni caso sì, quello è uno dei punti su cui si concentreranno le verifiche. Anche se non ho mai detto che puntellerò il Vasariano, così come non ho intenzione di fare allarmismi inutili, credo però che si potrà dire qualcosa di certo solo quando avremo i nu-
OSSERAVATI SPECIALI Il lungarno che costeggia gli Uffizi, viale dei Colli e via della Vigna Nuova meri dei veicoli che passano giornalmente in quel tratto». Il sindaco dice che saranno la metà rispetto a ora. «Bene. Se è così non ci saranno problemi. Penso che neanche lui voglia danneggiare qualche monumento della città. E quindi non appena i suoi tecnici saranno in grado di fornirci i dati sul monitoraggio del traffico si vedrà se continuare o introdurre modifiche, che possono essere la
riduzione della velocità, la limitazione degli accessi o quant’altro». Che tempi prevede? «Serve che il provvedimento vada a regime. Immagino che ci voglia fino all’autunno». Non c’è il rischio che togliendo il traffico dal centro si compromettano i viali e in particolare il viale dei Colli? «Sì, il rischio c’è. Ma anche in questo caso mi si dice che il sistema semaforico verrà modificato per rallentare l’ingresso in città. Anche su questo fronte vedremo cosa succederà all’atto pratico». Un altro punto critico che la preoccupa? «Penso a via della Vigna Nuova e alle vibrazioni che potrebbero danneggiare Palazzo Rucellai, visto che si prevede un incremento del trasporto pubblico». Lei ha già inviato due lettere all’amministrazione comunale sulla pedonalizzazione... «Sì ma ripeto, senza voler aprire un contenzioso e mantenendo toni civili, pur nell’applicazione del nostro mandato di tutela. Ognuno deve fare il suo mestiere e in quest’ottica abbiamo chiesto agli uffici comunali documentazione certa su ciò che accadrà».