Premio Mascagni, la Fratelli Cinotti

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BOLOGNA ECONOMIA

MARTEDÌ 31 LUGLIO 2012

La signora della meccanica governa un’azienda in rosa

Antonella Cinotti guida l’officina di famiglia con zia e sorella di MARCO GIRELLA

L’AZIENDA

IN UFFICIO Antonella Cinotti In alto gli alberi di trasmissione

ANTONELLA Cinotti è il direttore della Fratelli Cinotti, l’officina di famiglia fondata a Porretta dal padre e dallo zio nel lontano 1961. L’azienda produce pezzi meccanici, in particolare semiassi e alberi di trasmissione per macchine agricole. Essendo arrivata alla terza generazione, i posti di comando sono occupati dalle donne di casa, cioè, oltre ad Antonella, dalla sorella, la zia e la nipote. Una conduzione più facile adesso che negli anni Ottanta, quando Antonella entrò nell’officina in punta di piedi, tra il padre e lo zio, armata soltanto di buona volontà e dei suoi studi di ragioneria. Se adesso riesce ad attraversare lo stabilimento sfiorando macchinari che trasudano olio senza scomporsi un capello, allora dovette sforzarsi non poco per convincere clienti scettici che anche una donna poteva occuparsi di meccanica.

A Porretta gli alberi di trasmissione non hanno segreti

Signora Cinotti, l’avventura di famiglia l’ha portata lontano.

«Mio padre e mio zio fondarono l’azienda più di cinquant’anni fa. Facevano lavorazioni generiche e componentistica per tram e treni. Lavoravano per le Ferrovie, l’Atm di Milano e la Breda. Io entrai in azienda solo nell’80». Quando si è ritrovata con le redini in mano?

«Nell’85, più o meno. Quando si trattò di decidere che direzione prendere». Che scelta fece?

«Allora servivamo solo aziende meccaniche della zona. Cominciammo a diversificare e stabilimmo rapporti importanti col settore trattoristico». Sempre con clienti italiani.

«Sì, l’apertura verso l’estero arrivò più tardi, a metà anni Novanta. Fu un momento di svolta, ma più casuale». Perché?

«La tedesca ZF voleva dismettere una linea di produzione da cui uscivano gli alberi di trasmissione. Noi vedemmo il loro annuncio per caso e ci proponemmo. Siccome avevano acquisito un’azienda di Porretta, la ex Daldi e Matteucci, vennero a vedere la nostra officina. Dopodiché ci diedero l’ok e cominciammo a produrre gli alberi per i loro veicoli».

I NUMERI

3,9

18

milioni

per cento

E’ il fatturato del 2011, prodotto da 22 dipendenti E’ previsto in crescita di oltre il 20 per cento nel 2012

E’ la quota del fatturato che dipende dalle vendite all’estero, destinata ad aumentare nei prossimi anni

Un bel colpo.

«Per quei tempi, sì. Oggi sarebbe più difficile ottenere un ordine del genere». Troppa concorrenza?

«No, dipende dalle dimensioni delle aziende. I grandi gruppi prima di affidarti un lavoro vogliono vedere le linee di produzione. Chiedono: come fai a darci la quantità di pezzi che vogliamo con la qualità necessaria e nei tempi richiesti?» O rinunciate oppure...

«Cresciamo. Che non vuol dire solo ingrandire il capannone. Dobbiamo anche

L’INIZIO «Quando cominciai a lavorare, negli anni Ottanta, la cosa più difficile fu farsi accettare dai clienti» acquistare nuovi macchinari e consorziarci con altre aziende che facciano il nostro stesso prodotto». Piccolo non è più così bello?

«Nel nostro settore è un handicap da superare. Comunque i modi ci sono». Non crede che sia proprio la dimensione familiare delle aziende a impedir loro di crescere? La resistenza a mollare le chiavi della fabbrica?

«Ci sono diversi modi per superare il problema. Uno è consorziarsi con altri. Ognuno resta padrone in casa sua, ma in-

sieme si riescono a ottenere ed evadere ordini più importanti. E in ogni caso, se una realtà produttiva da cinque milioni di euro si associa a un’altra da venti milioni di euro, non vedo cosa si perde. Meglio possedere il venti per cento di un’azienda più grande che il cento per cento di una realtà vulnerabile». Lavorate a qualche aggregazione?

«Ci sono due aziende di dimensioni simili alla nostra con le quali si può ragionare. Vediamo cosa salta fuori». Perdoni lo scetticismo.

«L’importante è credere nel prodotto che si fa. Con la consapevolezza che il mercato è il mondo, e per i piccoli è troppo largo». Eppure voi state crescendo parecchio.

«Sì, quest’anno aumenteremo il fatturato del 25 per cento rispetto al 2011». Per tante aziende il 2012 è un anno tragico.

«Noi non possiamo certo lamentarci. Anche perché le esportazioni sono sempre più importanti nel nostro fatturato». La via di salvezza è all’estero.

«Non sono solo rose e fiori. Un cliente in Belgio ci ha mandato indietro una cassa di pezzi sostenendo che nel canalino di un albero c’erano microsfere. Ho aperto la cassa: le microsfere si toglievano con la punta di una penna. Nessun difetto, ma non volevano niente di meno della perfezione».

DALL’INIZIATIVA di Livio e Stefano Cinotti nel 1961 nasce a Porretta Terme la ditta Fratelli Cinotti. Partita come un’officina meccanica per lavorazioni generiche, l’azienda nel corso dei decenni ha focalizzato la propria produzione nella costruzione di alberi di differenti tipologie, specializzandosi in particolare in alberi di trasmissione. La capacità tecnologico-produttiva e la lunga esperienza nel settore consentono a Cinotti di realizzare qualsiasi tipo di albero su richiesta specifica del cliente. I clienti hanno la possibilità di scegliere anche tra alberi frizione, alberi primari e secondari, alberi turbina, alberi PTO, alberi entrata moto, alberi sollevatori, prese di forza e alberi di uscita prese di potenza, alberi trasmittenti e semiassi. Il parco macchine a disposizione da Cinotti comprende macchine per taglio e centratura; torni a CNC per tornitura, foratura, alesatura e maschiatura ; un’isola di lavoro per taglio, centratura, tornitura e foratura di materiale da barra; dentatrici a creatore e isole robotizzate per eseguire dentature assiali, radiali, coniche, bombate, e triple dentature in fase; un’isola robotizzata di raddrizzatura CNC per raddrizzare gli alberi; rettificatrici per interni ed esterni a CNC; fresatrici; macchine automatiche per la spuntatura dei denti. L’azienda dispone di un laboratorio attrezzato dove, tramite strumenti di controllo (durometro, microdurometro, rugosimetro, rotondimetro, profilometro, evolventimetro, un banco di controllo bidimensionale al laser ed una macchina per controlli non distruttivi), vengono eseguiti controlli metrologici dimensionali e metallurgici di precisione. Cinotti è fornitore strategico di gruppi industriali leader nei settori delle macchine agricole, movimento terra ed automotive.

VAI SUL NOSTRO PORTALE Per la videointervista ad Antonella Cinotti e le immagini della sua azienda vai all’indirizzo: www.ilrestodelcarlino.it/bologna


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