Premio Mascagni, la Sayerlack

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12 BOLOGNA ECONOMIA

MARTEDÌ 22 MAGGIO 2012

Verniciare il legno? Un lavoro estremo

Alessandro Pirotta e la vocazione di Sayerlack alla ricerca di MARCO GIRELLA

PER SIMULARE le condizioni di gara e sperimentare nuove soluzioni aerodinamiche, i costruttori di Formula Uno hanno la galleria del vento. I produttori di vernici per legno, invece, hanno la ruota di Gardner. E’ una ruota piena di tasselli di legno che simula condizioni atmosferiche e di stress ambientale per testare la resistenza delle vernici. Un giro di ruota equivale a un anno di esposizione del legno a caldo, freddo, pioggia, inquinamento. L’utilizzo di questo strumento è uno dei modi che i fabbricanti di vernici per legno, come la Sayerlack di Pianoro, sfruttano per collaudare i loro prodotti e inventarsene di nuovi. Potendo, ricorrono a metodi ancora più avveniristici. Ma se dal 2010 la Sayerlack è diventata parte di un gruppo multinazionale americano, quando fu fondata, nel 1954, era un’azienda a conduzione familiare. Nel 1986 fu venduta e da allora è passata più volte di mano, per finire, nel 2010, tra le potenti braccia della Sherwin-Williams. Testimone fondamentale di questo passaggio, il direttore generale e consigliere delegato Alessandro Pirotta, in azienda dal 2003. Pirotta, in pochi anni avete attraversato molti cambiamenti.

«Sayerlack è sempre stata solida, ha sempre prodotto utili e dedicato risorse al lavoro e alla formazione dei dipendenti». Per questo è stata comprata da fondi e società diverse?

«Semplici adeguamenti al mercato». Una delle ultime tremende evoluzioni è una crisi economica mondiale.

«Alla quale abbiamo reagito bene». Come?

«Il momento più difficile è arrivato tra il 2008 e il 2009. Lì c’è stato un crollo vertiginoso dei volumi». Con che strategia ne siete usciti?

«Abbiamo accentuato la nostra vocazione alle esportazioni». Non è scontato per chi fa parte di un gruppo internazionale?

«Niente affatto. Noi avevamo già delle consociate e dei partner commerciali che attualmente ci permettono di esportare in settanta paesi del mondo, indipendentemente dalla casa madre».

L’AZIENDA COLORI Alessandro Pirotta. In alto la verniciatura di un tassello di legno

I NUMERI

110

2,8

milioni

milioni

E’ il fatturato del 2011, formato da 45 milioni di euro sul mercato italiano e 65 sui mercati esteri

E’ l’investimento in ricerca e sviluppo del 2011, corrispondente al 2,5 % del fatturato complessivo

Quindi di fronte a un mercato interno che soffriva, vi siete concentrati su quelli esteri.

«Non solo. Abbiamo aumentato l’investimento in ricerca e innovazione. Anche perché i nostri clienti, che sono produttori di mobili o manufatti in legno, hanno bisogno di argomenti convincenti per convincere a loro volta i consumatori ad acquistare cucine, finestre, tavoli». Insomma, più innovazione e più export.

QUALITA’ «Con il progetto Extreme testiamo la tenuta dei nostri prodotti in tutte le condizioni» «Tanto che dal 2009 abbiamo ricominciato a crescere. Anche perché la tecnologia più avanzata nel campo delle vernici per il legno è italiana. Il nostro paese è sempre stato leader in questo campo». Cosa c’è rimasto da inventare?

«Vernici più durature, più resistenti e meno inquinanti, per esempio. Un anno fa abbiamo avviato il progetto Extreme». Suona avventuroso.

«Abbiamo posizionato centinaia di pannelli di legno ricoperti con diversi tipi di vernice in quattro aree del mondo».

Scelte con quale criterio?

«Città del Messico perché è la città più inquinata del mondo e si trova a duemila metri di altezza. Cleveland, sul lago Erie, perché alterna inverni molto freddi ad estati caldissime. Mosca, per il gelo e Melbourne per le estati torride». Risultato?

«Alla fine selezioneremo le vernici che hanno resistito meglio e le proporremo ai venditori di infissi per l’esterno». Avete pensato anche a innovazioni per i mobili di casa?

«Abbiamo sviluppato una vernice ad acqua che resiste al caffè». Non si macchia?

«Pensi a una scrivania trattata con una normale vernice a solvente. Più inquinante, tra l’altro. Se si dimentica sopra una tazzina di caffè, sul legno resta un alone indelebile». Con la vostra vernice che succede?

«Una spugna e la macchia sparisce».

In pratica, il mercato vi costringe a inventarvi di continuo prodotti nuovi.

«Però otteniamo anche molte gratificazioni. Negli ultimi anni abbiamo collezionato una serie importante di premi e certificazioni. E pensiamo di continuare a vincerne perché il 2 per cento del nostro fatturato viene investito in ricerca e innovazione».

Una impresa familiare che ha ingolosito le multinazionali SAYERLACK è stata fondata nel 1954. Sviluppa, produce e distribuisce vernici per il legno. L’azienda conta due stabilimenti in Italia: a Pianoro e Mariano Comense, e distribuisce i suoi prodotti in oltre 70 paesi del mondo. Nel 1987 Sayerlack entrò a far parte del gruppo Hickson International, trasformandosi in Hickson Coatings nel 1993. Nel luglio del 2000 Hickson International fu acquisita da Arch Chemicals Inc. Nel 2010 la multinazionale americana Sherwin-Williams Company ha acquisito Sayerlack. Dall’unione è nato un leader globale delle vernici per il legno. I prodotti Sayerlack si distinguono per una consolidata tradizione ed una forte componente innovativa. Nel 1988, grazie a importanti interventi in tecnologia e ricerca e sviluppo, Sayerlack è stata la prima azienda in Italia a produrre vernici per legno all’acqua. I risultati raggiunti in termini di compatibilità ambientale, eccellente performance e costante innovazione, garantiscono oggi a Sayerlack la leadership nel mercato europeo delle vernici per legno all’acqua. Il laboratorio Ricerca e Sviluppo, in cui lavorano 40 professionisti (chimici, ricercatori, analisti), è organizzato secondo cinque gruppi di lavoro: vernici ad acqua per esterno, vernici ad acqua per interno, vernici a solvente, coloranti e pigmenti, vernici UV. Il lavoro del laboratorio si svolge in sinergia con i propri clienti: ogni gruppo sperimenta nuovi prodotti sulla base delle richieste che provengono dal mercato. Sayerlack ha ottenuto prestigiose certificazioni di prodotto, come il Catas WKI Premium Plus, ottenuto come unica azienda al mondo sul ciclo di verniciatura per esterno più venduto e il Catas Quality Award – Cicli di verniciatura per mobili domestici.

VAI SUL NOSTRO PORTALE Per vedere la videointervista ad Alessandro Pirotta e le immagini della sua azienda vai all’indirizzo: www.ilrestodelcarlino.it/bologna


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