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BOLOGNA ECONOMIA
MARTEDÌ 15 MAGGIO 2012
Più cure e meno spese La via informatica alla Sanità Francesco Serra svela i segreti di NoemaLife
di MARCO GIRELLA
ESISTE un modo di migliorare le cure sanitarie spendendo meno di quanto costino adesso? Se c’è, in tempi di bilanci della pubblica amministrazione precari come d’autunno sugli alberi le foglie, è un po’ il corrispettivo della pietra filosofale, capace di mutare in oro ciò che tocca. E Francesco Serra, amministratore delegato di NoemaLife, azienda bolognese di via Gobetti, è convinto di possedere quella pietra. E’ certo che la sua azienda sappia come migliorare le cure dei malati e diminuire i costi allo stesso tempo. Grazie ai computer. Anzi, grazie all’informatizzazione dei processi clinici, che detto in parole meno complicate vuol dire fare in modo che tutti i dati che riguardano l’ingresso, la diagnosi e la cura di un paziente in una struttura ospedaliera siano catalogati e di immediato accesso per medici, infermieri e impiegati che interagiscono con lui. A dirlo sembra semplice. Farlo, anzi, trasformare questa intuizione in un’azienda, è una roba più complicata. Però Serra c’è riuscito e in quindici anni ha portato NoemaLife da 13 a oltre 700 dipendenti, acquisendo una quindicina di società concorrenti o complementari e facendola quotare in Borsa. Serra, all’inizio eravate in tre.
«Sì, io con Angelo Liverani e Cristina Signifredi. Prendemmo un piccolo spin off della Finsiel che perdeva soldi facendo progetti per informatizzare i laboratori di analisi. Lo trasformammo in un affare redditizio». E NoemaLife potè decollare.
«Gli inizi furono molto faticosi. Nel 2000 entrò un altro socio, Andrea Carboni, per sviluppare nuove attività. Non più solo dati per laboratori di analisi ma gestione completa dei dati clinici dei pazienti». Quasi fantascienza.
«La vera difficoltà non è tecnica. Lo scoglio vero è convincere le strutture sanitarie, i medici, gli infermieri e gli impiegati a modificare la loro organizzazione del lavoro per utilizzare i dati nel modo più utile per i pazienti e redditizio per la struttura sanitaria».
COMPUTER Francesco Serra negli uffici di NoemaLife
I NUMERI
48,5
700
milioni
dipendenti
E’ il fatturato del 2011, in crescita del 13 per cento rispetto al 2010, quando aveva superato i 41 milioni
All’inizio i soci fondatori erano tre con tredici dipendenti Dal ’96 ad oggi la crescita è stata continua
Più che un buon affare, sembra una missione.
Dove avete trovato i soldi per ingrandirvi?
«Lo è perché comporta vantaggi per i cittadini, con la possibilità, per esempio, di monitorare i malati cronici, i diabetici, i cardiopatici, risparmiando molto sulla spesa sanitaria. Ma l’obiettivo finale è un ospedale che funziona senza carta, e non l’abbiamo ancora raggiunto». Vorreste medici e infermieri col computer in mano.
LA MISSIONE «Dottori e infermieri possono sapere tutto di un paziente leggendo i dati su cellulari e Ipad» «O un Ipad o un cellulare. Vuol dire investire non solo sui nostri prodotti ma anche sulla formazione del personale ospedaliero». Quando si è accorto che l’azienda aveva svoltato?
«Ci sono stati tre momenti fondamentali. Dopo il Duemila abbiamo cominciato a fare partnership con aziende straniere, che poi sono sfociate in acquisizioni. Cosa che ci ha permesso di allargare il nostro mercato anche all’estero e di sviluppare nuovi prodotti».
«Quando era possibile abbiamo lavorato su fusioni e integrazioni che prevedevano scambi di azioni. Poi, nel 2006, ci siamo quotati in Borsa». E’ andata bene?
«Sì, perché avevamo bisogno di crescere di dimensioni e alargare il mercato. Grazie alla quotazione in Borsa abbiamo realizzato una quindicina di acquisizioni e completato la nostra offerta di prodotti». L’ultimo acquisto è una società francese.
«Medasys. L’abbiamo corteggiata a lungo ma c’erano problemi di governance. Poi loro sono entrati in crisi, è cambiato il management e così nel novembre scorso abbiamo comprato il 45 per cento della società, assicurandocene il controllo perchè il flottante è piuttosto elevato». Cosa ve ne fate?
«Ci sviluppiamo all’estero, il che ci permette di ammortizzare investimenti in ricerca e sviluppo su un mercato più ampio. Inoltre migliora la finanza perchè, se la pubblica amministrazione in Italia oggi paga a 320 giorni, nel resto del mondo paga entro 60 giorni e per un’azienda come la nostra la risorsa finanziaria è molto importante».
L’AZIENDA
Dalle analisi ai dati clinici La mappa di cure e malattie NOEMALIFE è un gruppo internazionale fondato nel 1996, divenuto leader europeo nel mercato dell’informatica clinica ospedaliera. NoemaLife sviluppa soluzioni software destinate all’informatizzazione dei processi clinici. La piattaforma NoemaLife introduce una nuova modalità di gestione integrata del processo clinico, che soddisfa le necessità di tutte le principali dimensioni organizzative del sistema sanitario. Oltre 1.800 strutture sanitarie e più di 145.000 professionisti utilizzano con successo in tutto il mondo le soluzioni NoemaLife. L’azienda si avvale di uno staff di oltre 700 professionisti. E’ direttamente presente sul mercato in Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Argentina, Cile, Belgio, Giappone ed Emirati Arabi Uniti e, tramite un eccellente network di distribuzione, opera in America Latina, Nord-Europa e Oceania. Negli ultimi mesi NoemaLife ha annunciato l’apertura di una sede operativa a Dubai, per monitorare e servire il mercato del Medio Oriente e del Nord Africa e la costituzione di una nuova sede in Cile, confermando la scelta dell’America Latina quale mercato strategico di espansione. Le soluzioni software NoemaLife sono già presenti in oltre 150 laboratori di microbiologia sudamericani, 33 dei quali sorti solo nell’ultimo anno in Costa Rica. Il percorso di internazionalizzazione del gruppo, anche alla luce della recente acquisizione della maggioranza relativa del capitale della francese Medasys, azienda leader in Francia nel mercato delle soluzioni informatiche per le organizzazioni sanitarie, si rivela una scelta strategica per penetrare il mercato internazionale.
VAI SUL NOSTRO PORTALE Per vedere la videointervista a Francesco Serra e vedere le foto dell’azienda vai all’indirizzo: www.ilrestodelcarlino.it/bologna