Rassegna stampa fahrenheit 2015 by Ravenna2019

6/3/2015

Fahrenheit 39, il festival su editoria e design: "Il libro è oggetto da toccare" - Il Fatto Quotidiano

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Fahrenheit 39, il festival su editoria e design: “Il libro è oggetto da toccare”

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Il 7, 8 e 9 marzo prossimo il collettivo Stradivari organizza la quinta edizione della rassegna alle Artificerie Almagià: si potranno scoprire decine di case editrici in piena attività ma che vivono in un mercato parallelo rispetto a quello commerciale  COMMENTI

di Davide Turrini | 5 marzo 2015 Condividi

Più informazioni su: Editoria, Mercato Editoriale, Ravenna

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E B. disse: “La patonza deve girare” (audio) Alla Polanco: “A tempo perso faccio il premier”

Nessun rogo collettivo da fine del mondo come nell’omonimo romanzo di Ray Bradbury, bensì una ricognizione attorno al graphic design, cioè al rapporto materico, quasi fisico, tra chi dei libri, siano essi saggi o romanzi, ne compone la grafica e chi li scrive con parole, disegni, fotografie. Il collettivo Stradivari il 7, 8 e 9 marzo prossimo organizza la quinta edizione di Fahrenheit 39 a Ravenna. Così alle Artificerie Almagià si potranno scoprire decine di case editrici in piena attività ma che vivono in un mercato parallelo rispetto a quello commerciale fatto di Mondadori come di Sellerio, di Einaudi come di Fernandel. Qualche esempio italiano per gradire: Roma Publications, Humboldt Books, Osservatorio Fotografico. “Per noi la forma è contenuto”, spiega al fattoquotidiano.it il direttore artistico del festival Emilio Macchia. “La relazione tra i due aspetti, forma e contenuto, non è soltanto teorica – prosegue – ma è talmente forte in questo campo editoriale che oramai il grafico designer del libro lavora a stretto contatto con l’autore e talvolta si confonde”. Per chi non avesse ancora capito di cosa stiamo parlando con un’occhiata ai link web delle case editrici capirà subito; per chi invece vuole andare alla base del ragionamento, e del settore, il suggerimento arriva direttamente dalla direzione artistica del festival: “Cent mille milliards de poèmes” di Raymond

Giustizia & Impunità

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“Laura Boldrini fuori dal perimetro istituzionale. Ha fatto valutazioni di merito che non le spettavano” POLITICA

Le Pen costretta a giustificarsi per manifestazione con Lega Nord “Non ho rapporti con Casapound” VAI ALLA HOMEPAGE

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Frode fiscale, Mannheimer: “Sono stato ingordo e scemo, ora non guadagno…

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del festival: “Cent mille milliards de poèmes” di Raymond Queneau (1961) o “Un coup de dés jamais n’abolira le hasard”

Mara Venier: “Povera Simona Ventura, io non vado a Tirana per lavorare”

(1897) di André Mallarmé. Il primo definito un testo di “letteratura combinatoria” con tanto di pagine tagliate a linguette per una possibile personalissima composizione dei versi; il secondo con addirittura il frontespizio che si introduce proditoriamente dentro alle pagine del libro.

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“L’oggetto libro. La carta. La manifattura. Il pezzo unico. Le pagine che possiamo toccare. In un’era in cui la tecnologia digitale, la replicabilità immediata e la fruizione compulsiva e distratta ci stanno sempre

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spiegano gli organizzatori. “Eppure Fahrenheit 39 è apparso fin dalla sua prima edizione come un evento importante, necessario, proprio per la sua funzione di “custode” della più importante facoltà

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umana, la creatività”. Ecco allora che la battaglia di retroguardia di un mondo editoriale, fiorente e parallelo (“siamo centinaia, ma il

Laicità: la benedizione della scuola finisce in tribunale!

problema più grande continua ad essere la distribuzione, anche se questo essere fuori mercato concede totale libertà creativa”), sembra echeggiare uno scontro tra nuove tecnologie e antiche tipografie “Gutenberghiane” con quintali di inchiostro che cola tutt’attorno: “Siamo consapevoli dell’avanzamento tecnologico, non lo disdegniamo e lo teniamo in considerazione, ma ciò che ci interessa di questa innovazione è la sua rimediazione, cioè come guarda al passato”, aggiunge Macchia. “Pensate al rumore finto

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sugli ebook della pagina che viene girata. E’ palesemente osceno. Curioso no, che s’innova richiamandosi ad un rumore tradizionale che fa la carta? E poi volete mettere il feticismo per i libri di carta?

Parma calcio, l’ex presidente Ghirardi indagato per bancarotta fraudolenta

La bellezza di quando s’impolverano e talvolta accumulandone a centinaia quasi ostruisci gli spostamenti nella tua stanza?”. La tre giorni è gratuita ed aperta a tutti, con decine di banchetti per la vendita spesso di pezzi rari e con diversi incontri con i più

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importanti rappresentanti del graphic design e della loro idea di libro. Ogni informazione si trova, comunque, sul sito web.

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di Davide Turrini | 5 marzo 2015 Condividi

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MartelloneUsato — Caro Tinti, non sarebbe Immagine Avatarnemmeno il caso di parlarne, visto che la responsabilità del magistratodeve essere …

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R&DCULT marzo 2015

LIBRI

FESTIVAL

Fahrenheit 39, o della forma del libro Una fiera, una mostra, convegni ed eventi collaterali su graphif design, editoria e nuove tecnologie Per gli amanti dei libri di carta, dei libri da leggere ma anche da guardare, dei libri opera d’arte essi stessi nella loro fisicità, dal 6 all’8 marzo, all’Almagià di Ravenna torna Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari giunto alla quinta edizione, con un crescente successo di pubblico. Una mostra, conferenze, incontri, progetti che coinvolgono artisti italiani e stranieri, realtà locali e internazionali. Ne parliamo con il direttore artistico Emilio Macchia, graphic designer lui stesso. Chi viene a F39 cosa viene a vedere? Una mostra di libri rari? Design? Fotografia? «Partiamo dal presupposto che Fahrenheit39 non è solamente una mostra. Prima di tutto è un’occasione di incontro e confronto tra editori, designer, artisti, curatori e studiosi che operano nell’ambito dell’editoria contemporanea, e semplici amanti del libro o curiosi. Il festival infatti propone un ciclo di conferenze tenute da professionisti internazionali che presentano le proprie esperienze e i risultati delle loro ricerche. Poi, F39 è certo anche una mostra, un’esposizione che presenta una selezione di oltre duecento libri prodotti nel corso del 2014 e che sono stati scelti tramite il bando. Infine F39 è anche una fiera, uno spazio in cui alcune case editrici indipendenti possono presentare e vendere le loro pubblicazioni». Che rapporto c’è tra i libri esposti a F39 e una vecchia edizione tascabile di un grande classico, per non parlare di un’edizione e-book? «La principale differenza è nel rapporto che essi instaurano tra la forma e il contenuto. Un libro che si può trovare a Fahrenheit39 ha la stessa forma di un classico in edizione tascabile (un insieme di fogli legati tra loro e uniti con una copertina) ma ne diverge in quanto nel primo la forma è inscindibilmente legata al contenuto, essendo complementare ad esso, mentre nel secondo la forma è determinata da esigenze economiche e materiali (ridotte dimensioni, maneggevolezza, economicità). Per quanto riguarda invece gli ebook, a Fahrenheit39 non vengono direttamente presentati; il festival però è interessato ai mutamenti influenzati dall’avvento del digitale e per questo, già da qualche anno, invita ricercatori che si occupano del cosiddetto “post digital pubblishing”. Per approfondire l’argomento questa edizione proporrà l’intervento di Manuel Schmalstieg, artista,

A sinistra Emilio Macchia, nella foto in alto a sinistra un’immagine di una precedente edizione. Nelle immagini alcuni esemplari in mostra nelle passate edizioni.

designer e docente attivo nell’ambito della media art e delle hacker communities». A F39 può venire il sospetto che in un libro conti più la forma del contenuto, o anzi sia la forma a determinarne la natura. È così? «Il sospetto è lecito ma immotivato. Essendo la sensibilità per le qualità estetiche uno degli aspetti caratterizzanti della pratica del graphic designer ed essendo una buona parte degli attori coinvolti appunto dei graphic designer, va da sé che venga data un’attenzione primaria all’ambito visivo-for-

male. Parte fondamentale del lavoro di chi opera in questo campo è però la ricerca tesa a trovare una forma che sia diretta espressione di un contenuto; per cui, paradossalmente, si tratta quasi sempre del contrario: il libro prende letteralmente forma proprio a partire dal suo contenuto. Resta il fatto che spesso i libri presentati a Fahrenheit39 sono effettivamente molto “belli” da vedere e credo valga la pena venire a sfogliarli». Che futuro si immagina per l’oggetto libro? È destinato a diventare un pezzo da collezione o di design? «Il libro nella sua forma tradizionale e le sue modalità di fruizione non cesseranno mai di esistere, tuttavia non si può prescindere dai mutamenti che si stanno verificando globalmente e che sono legati allo sviluppo tecnologico. Anche il mondo dell’editoria deve tener conto dei cambiamenti che lo interesseranno. Questo significa porsi delle domande e rimettere in discussione alcuni processi, tenendo conto delle qualità che offrono i nuovi media ed evitando di dar luogo a oggetti inutili e privi di senso. Il libro fin

IL PROGRAMMA venerdì 6 Almagià – Ore 18 – Ingresso libero Ore 18 – Fahrenheit39 Opening Ore 21 – Offset exhibition Opening sabato 7 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Book Exhibitions and Publishers Ore 17.45 – Manuel Raeder Ore 18-15 – Fucking Good Art Ore 18.45 – Manuel Schmalstieg Ore 23 – F39 Afterparty domenica 8 incontri a cura di Osservatorio Fotografico Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Book Exhibitions and Publishers Ore 11.30 – Offset + Dove Viviamo Ore 15.30 – Gregoire Pujade Lauraine Ore 16 – Stefano Graziani Al momento in cui andiamo in stampa il programma può ancora subire variazioni. Info: www.fahrenheit39.com

dalle sue origini è stato un “pezzo da collezione” e così continuerà a esserlo anche in futuro: portatore di significati e veicolo di conoscenza è l’oggetto ideale da voler custodire». Come sta cambiando la grafica editoriale? Le case editrici tradizionali fanno qualche tipo di ricerca e sperimentazione? «Nel panorama internazionale molte case editrici stanno modificando il loro modo di progettare il libro. Per quanto riguarda la grafica editoriale esistono realtà formative piuttosto interessanti che preparano progettisti validi e competenti. A tal proposito, per questa edizione la mostra di libri di F39 presenta i contributi di quattro importanti scuole europee di graphic design: Isia di Urbino, Werkplaats Typografie di Arnhem, Hgb di Lipsia e Ecal di Losanna. Sarà quindi un’occasione per vedere in prima persona i cambiamenti che stanno interessando il mondo della grafica applicata all’editoria». Federica Angelini

Ravenna. Festival "Fahrenheit 39". Dal 6 all'8 marzo - 02-13-2015 by Redazione - Tafter - http://www.tafter.it

Ravenna. Festival "Fahrenheit 39". Dal 6 all'8 marzo by Redazione - venerdì, febbraio 13, 2015 http://www.tafter.it/2015/02/13/ravenna-festival-fahrenheit-39-dal-6-all8-marzo/

Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana e che a marzo 2015, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià, darà di nuovo appuntamento ai protagonisti più importanti della ricerca grafica europei. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, Fahrenheit 39 ha come obiettivo dare attenzione alle pratiche d’arte che indagano come mezzo espressivo l’oggetto libro, quest’ultimo inteso come processo di archiviazione, esposizione e riflessione critica. Nell’arco di questi cinque anni di vita il festival ha conosciuto un’importante e costante crescita di pubblico, che sempre più numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo evento uno dei momenti di più proficua ricerca e discussione sui temi del libro, del graphic design e dell’editoria contemporanea in generale. A partire da un’idea di Emilio Macchia, l’associazione culturale Strativari – gruppo consolidatosi intorno alla coppia Emilio Macchia (direttore artistico) e Fabio Sbaraglia (direttore organizzativo del festival) e che oggi coinvolge anche Federico Bocchini e Gioia Boattini – ha creato un evento che nel corso degli anni ha assunto definitivamente la forma di un vero e proprio festival. Un festival che, a dispetto della località decentrata, individuando in una forte spinta sperimentale e nel rigore formale la propria cifra curatoriale, è riuscito a distinguersi all’interno dell’ampio e trafficato panorama italiano di fiere di editoria indipendente. Strativari ha così tracciato un percorso che dalla semplice collezione e proposta di materiale di qualità

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Ravenna. Festival "Fahrenheit 39". Dal 6 all'8 marzo - 02-13-2015 by Redazione - Tafter - http://www.tafter.it

(come nella prima edizione del 2009) ha sviluppato nel tempo un proprio interesse per il libro letto sia nella sua identità di “oggetto di design” (inteso pertanto come luogo d’incontro e di equilibrio tra differenti prassi artistiche, piuttosto che come specifica pratica artistica in sé: il “libro d’artista” ) che nella sua più quotidiana veste di “veicolo di contenuti”, arrivando quest’anno ad approdare, attraverso uno strano percorso a ritroso, alla più basilare domanda sottesa a qualsiasi speculazione di questo genere: “che cos’è un libro?”. Attraverso un percorso a tappe quindi, che ha permesso di lasciare (momentaneamente?) alle spalle le questioni più immediatamente relative alla materialità del libro, o gli interrogativi circa la sue “funzioni” e fruizioni, i curatori hanno deciso di affrontare in qualche modo quelli che appaiono esser i nodi irrisolti del dibattito italiano sulla cosiddetta editoria indipendente. LA MOSTRA La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell’editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. LE CONFERENZE Le tre conferenze di sabato 7 marzo (sempre all’Almagià) rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l’intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l’esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking Good Art, ossia un progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo “Rotterdam issue” – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo “Art in the Age of Berlusconi”, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle contro-culture e alle sub-culture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano. Consulta il sito

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Ravenna. Festival "Fahrenheit 39". Dal 6 all'8 marzo - 02-13-2015 by Redazione - Tafter - http://www.tafter.it

Informazioni: Mob: 339 6590798/392 8631359 gioia@fahrenheit39.com FB Page: https://www.facebook.com/fahrenheit39festival _______________________________________________ Tafter.it • © tutti i diritti riservati

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AIAP | Notizie | FAHRENHEIT 39 | Aiap a Ravenna per la IV edizione del Festival dal 7 al 9 marzo 2014 Notizie

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FAHRENHEIT 39 | Aiap a Ravenna per la IV edizione del Festival dal 7 al 9 marzo 2014

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Aiap partecipa a Fahrenheit 39. Dal 7 al 9 marzo sarà a Ravenna con un'esposizione della Libreria Aiap e patrocinerà il Festival.

› Fahrenheit 39 IV edizione

Giunto alla quarta edizione, Fahrenheit 39 afferma la propria identità sulla base di un progetto di ricerca pluriennale che vede al centro dell'indagine il tentativo di individuare i parametri e i processi che determinano la concezione, la progettazione e la materializzazione di un prodotto editoriale ed i contesti in cui questo avviene. Sotto forma di festival il progetto riunisce editori, grafici, stampatori, ricercatori, fotografi, illustratori, teorici, e distributori da tutta Italia. F39 è strutturato in tre segmenti: una mostra dei più significativi esempi di design editoriale prodotto in Italia nel corso del 2013; uno spazio riservato ad editori, librerie, distributori, gallerie e progetti speciali, due workshop, una serie di conferenze con ospiti italiani ed internazionali ed uno spazio espositivo dedicato alle tesi di ricerca. Tra le novità del 2014, la collaborazione con Osservatorio Fotografico, che propone alcuni appuntamenti sul libro fotografico. Fahrenheit 39 presso Artificerie Almagià: via dell'almagià 2, Ravenna. Inaugurazione venerdì 7 marzo ore 18.30 con un intervento serigrafico live condotto da mistergatto dj set e aperitivo. Il programma I partecipanti I workshop SCHOOL OF DESIGN FICTION Workshop con James Langdon SPREAD OUT, EVERYBODY! We're gonna try to figure out the shape of this thing. Workshop sulla produzione degli oggetti narrativi SUBJECTIVE GUIDE TO A FAIR Workshop con Bardhi Haliti e Laura Pappa — Werkplaats Typografie Per ulteriori informazioni: Associazione Culturale Strativari Via Mazzini 35, 48121 Ravenna info@strativari.org www.fahrenheit39.com Mi piace

( 6 mar 2014 )

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Letteratura&Co. I festival letterari di marzo A marzo torna la primavera e la voglia di andare in giro: approfittate dei numerosi festival letterari e culturali italiani, perché leggere stimola la mente

Aggiunto da Mariangela Campo il 04/03/2015. Tags della Galleria Cultura e Spettacolo, Eventi, Letteratura Tags: festival letterari, Italia, LIBRI, Marzo

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A marzo torna la primavera e, con le giornate che si allungano e si intiepidiscono, torna la voglia di uscire di casa: approfittate allora del consueto appuntamento di WakeUpNews, Letteratura&Co., la rubrica dedicata ai libri, per scegliere la vostra meta culturale, tra una vastissima scelta di festival letterari, kermesse, iniziative ed eventi, tutti dedicati all’editoria, ai libri e ai lettori.

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Chiara Galiazzo, "Straordinario" Sanremo 2015: intervista

Intervista a cura di Radio Radiosa a Chiara, protagonista di Sanremo 2015 con la sua "Straordinario". Video Sonia Carrera.… Visit channel WakeUpNews1 Tweets (Fonte foto: www.tuco.info)

FAHRENHEIT 39 – Iniziamo la nostra carrellata di festival letterari parlandovi di Fahrenheit 39, festival della ricerca e del design nell’editoria, che si svolgerà a Ravenna dal 6 all’8 marzo. Giunto alla sua quinta edizione e curato dall’associazione culturale Strativari, Fahrenheit 39 permetterà al pubblico di conoscere diverse esperienze europee di indagine e di ricerca grafica all’interno dell’oggetto libro. Sperimentalismo e rigore formale le parole d’ordine di questo festival, dedicato a ricercatori, professionisti e appassionati, che trasforma l’oggetto libro in un pezzo di design, attraverso pratiche artistiche di prim’ordine, rendendolo appunto un libro d’artista. La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei pilastri dell’intero evento, quest’anno esporrà il contributo di quattro scuole europee, ciascuna con trenta produzioni: l’ISIA di Urbino, la Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda, la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania. Attraverso l’esposizione di questi libri si metteranno a confronto alcune tra le più interessanti esperienze didattiche europee di design all’interno dell’editoria. Per maggiori informazioni, si può visitare il sito www.fahrenheit39.com.

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LIBRI COME – «Il mondo del libro non è un mondo a parte ma un mondo che ha a che fare con la vita di tutti i giorni. Libri come è una festa del libro e della lettura che vuole raccontare il libro e la lettura da tutti i punti di vista, soprattutto da quello del lettore, partendo dal gesto della lettura che anima il libro nel rapporto fantastico, materiale o commerciale che intratteniamo con quest’oggetto. Libri come nasce per dare alla lettura tutta la sua importanza e per riconoscerne tutte le sue valenze». Queste sono le parole di Marino Sinibaldi, curatore del festival Libri come, che si svolgerà a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 12 al 15 marzo. Tema centrale di questa sesta edizione sarà “La Scuola” perché, come ha detto Malala http://www.wakeupnews.eu/letteraturaco-i-festival-letterari-marzo/

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5/3/2015

Letteratura&Co. I festival letterari di marzo

Yousafzai nel suo discorso quando ha vinto il Premio Nobel per la Pace: «Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono fare la differenza e cambiare il mondo». E il binomio tra studenti e parola scritta, tra scuola e libro, verrà esaminato da più punti di vista grazie alla presenza di scrittori e intellettuali nazionali ed internazionali di grande bravura e sensibilità: James Ellroy, Emmanuel Carrère, Daniel Pennac, Luis Sepúlveda, Zadie Smith, Umberto Eco, Andrea Camilleri, Tullio De Mauro, Melania Mazzucco, Walter Siti, Francesco Piccolo, Dacia Maraini, Sandro Veronesi, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Patota e tanti altri. Per il programma completo consultare il sito www.auditorium.com/eventi/marzo.

(Fonte foto: www.babetteleggepervoi.blogspot.com)

LA VIE EN ROSE – Continuiamo il nostro viaggio virtuale alla scoperta dei festival letterari più interessanti del mese di marzo con La vie en rose, manifestazione dedicata interamente ai romanzi d’amore, genere letterario che non ha mai conosciuto crisi. La vie en rose si svolgerà il 14 marzo a Firenze, presso la Sala delle Feste dell’Ariston Boscolo Hotel. L’evento è a numero chiuso, per prenotare inviare mail a :la.vie.en.rose.evento@gmail.com. Verrà chiesta una quota che servirà a coprire le spese per il catering. I temi intorno ai quali si dibatterà saranno “Il romanzo storico oggi e il romanzo nella storia: corsi e ricorsi” e “La sempre più battuta strada del rosa diventa rossa… finanche bordeaux”, “La donna contemporanea, luci ed ombre di un suo dipinto” e “Il digitale, realtà sempre più presente”. Tra gli ospiti interverranno gli autori Cosimo Calamini, Carmen Pellegrino, Linda Kent, Valeria Ancione, Angela D’Angelo, Emiliana De Vico, Monica Lombardi, Mara Roberti. Tra gli editori: Federica Magro per Rizzoli You Feel, Marcella Meciani per Mondolibri, Maria Paola Romeo per Emma Books, Valenti Rossi per Sperling Privé, Chiara Scaglioni per Harlequin, Paola Violetti per Mondadori, Alessandra Penna per Newton Compton.

http://www.wakeupnews.eu/letteraturaco-i-festival-letterari-marzo/

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Letteratura&Co. I festival letterari di marzo (Fonte foto: www.leggermente.com)

LEGGERMENTE – Leggermente, il festival dedicato alla promozione della lettura, si svolgerà a Lecco dal 14 al 29 marzo. Giunto alla sua sesta edizione, è promosso da Confcommercio Lecco e intende offrire al suo pubblico due intense settimane di incontri e confronti, con la possibilità di conoscere molti autori. Tra gli ospiti: Massimo Recalcati, Paolo Di Paolo, Licia Troisi, Fulco Pratesi, Umberto Guidoni, Roberto Piumini, Andrea Vitali, Dario Vergassola e moltissimi altri. Confcommercio Lecco crede fortemente in questo appuntamento che fa bene alle librerie e agli studenti, che lancia messaggi positivi e stimola alla riscoperta del valore della lettura e del confronto con chi è diverso da noi. Un calendario ricco di appuntamenti, tra cui la mostra fotografica “Game Over. Le spose bambine del Bangladesh”, che verrà inaugurata domani 5 marzo nella hall di Palazzo del Commercio (ex Palazzo Falk), in Piazza Garibaldi 4 a Lecco. Si tratta di dieci foto di Sara Munari che ritraggono dieci bambine tra i 12 e i 15 anni costrette a sposarsi, con conseguenze devastanti per il loro sviluppo fisico e psichico. Questi scatti sono stati effettuati durante un viaggio commissionato alla Munari dal COE, per documentare il progetto “Spose bambine”, che offre a queste ragazzine formazione e accoglienza per sottrarle ai matrimoni precoci. Per maggiori informazioni, www.leggermente.com.

(Fonte foto: www.baglioridautore.com)

BAGLIORI D’AUTORE – Decima edizione per Bagliori d’autore, la più importante rassegna di letteratura sui grandi scrittori del passato. Dal 20 al 29 marzo decine di eventi, dibattiti, letture drammatizzate, spettacoli cinematografici e teatrali, concerti e interviste esclusive, verranno proposti tra Civitanova Marche e Perugia. Autore a cui è dedicata la decima edizione di Bagliori d’autore è l’immortale William Shakespeare: appassionati di studi umanistici, studenti di Licei e di Università, lettori innamorati dell’autore e amanti del teatro avranno l’opportunità di seguire decine di eventi dedicati all’ immenso poeta e drammaturgo inglese. Per informazioni sul programma completo consultare il sito www.baglioridautore.com.

(Fonte foto: www.trova-eventi.it)

INCROCI DI CIVILTA’ – Il festival sulla letteratura di Venezia, Incroci di Civiltà, verrà inaugurato mercoledì 25 marzo al Teatro Goldoni e proseguirà fino a sabato 28 marzo. Giunto alla sua ottava edizione, Incroci di Civiltà è promosso dall’ Università Ca’ Foscari, dalla http://www.wakeupnews.eu/letteraturaco-i-festival-letterari-marzo/

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Letteratura&Co. I festival letterari di marzo

Fondazione Venezia e dal Comune, assessorato alle Attività e produzioni culturali, con la collaborazione di Veneto Banca, The Bauer’S Venezia, Fondazione Musei Civici e Marsilio Editori. Ad accendere i riflettori sull’evento sarà il pluripremiato regista americano James Ivory (Camera con vista, Casa Howard, Gli europei), con la proiezione di Venice: Theme and Variations, girato nel 1957 dallo stesso regista. Tra gli ospiti interverranno: lo scrittore belga Stefan Hertmans, il giornalista Paolo Mieli, gli scrittori russi Vladislav Otrošenko e Ludmila Ulitskaya, lo scrittore tedesco Sascha Arango, Roberto Costantini, il collettivo Wu Ming1, lo scrittore kenyano Billy Kahora, Agata Tuszyska, Francesco Cataluccio, David Foenkinos, Andrea Bajani e molti altri. Venerdì 27 marzo alle 17.30, presso l’Auditorium Santa Margherita, si svolgerà una sessione speciale dedicata allo scrittore Daniele Del Giudice, gravemente malato, dal titolo “Venezia città dei lettori”. Per i dettagli del programma consultare il sito www.incrocidicivilta.org.

(Fonte foto: www.tuttooggi.info)

CALIBRO – CaLibro, il festival delle letture che si svolgerà a Città di Castello (Perugia) dal 26 al 29 marzo, s’ispira al principio che una città dove si legge di più è una città dove si vive meglio. Questo si traduce concretamente in un’offerta che, spaziando dalla narrativa alle arti visive, alterna la partecipazione di alcuni tra gli autori più significativi nel panorama letterario nazionale a un coinvolgimento attivo del territorio e delle sue risorse. CaLibro Festival è organizzato dall’associazione culturale Il Fondino, nata a Città di Castello nel 2005 da un gruppo di cittadini che all’inizio cercavano solamente un luogo dove trascorrere insieme le loro serate di provincia. Invece il gruppo ha realizzato in questi anni più di sessanta iniziative rivolte alla città, sia in ambito culturale che per l’impegno civico, con un’attenzione particolare per le reti locali. Oggi il gruppo dell’associazione e del festival è composto da una quindicina di persone, insieme a una fitta rete di sostenitori sparsi nel territorio e oltre. Per informazioni sul programma del festival delle letture di Città di Castello consultare il sito www.calibrofestival.com.

(Fonte foto: www.childpsychologist.com.au)

BOLOGNA CHILDREN’S BOOK FAIR – Infine, dal 30 marzo al 2 aprile si svolgerà la Bologna Children’s Book Fair, la fiera del libro per ragazzi riservata agli operatori del settore: editori, autori, illustratori, traduttori, agenti letterari, stampatori, distributori, librai, bibliotecari, insegnanti, fornitori di servizi editoriali. La Children’s book fair è ormai tradizionalmente l’ambito ideale in cui scegliere i migliori contenuti dell’offerta editoriale e multimediale globale per ragazzi, sviluppare nuovi contatti e consolidare rapporti professionali, http://www.wakeupnews.eu/letteraturaco-i-festival-letterari-marzo/

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Letteratura&Co. I festival letterari di marzo

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Fahrenheit 39 2015 | Artribune

Sito Web: http://www.fahrenheit39.com/

Via dell'Almagià 2

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Fahrenheit 39 2015 | Artribune

Attraverso un percorso a tappe quindi, che ha permesso di lasciare (momentaneamente?) alle spalle le questioni più immediatamente relative alla materialità del libro, o gli interrogativi circa la sue “funzioni” e fruizioni, i curatori hanno deciso di affrontare in qualche modo quelli che appaiono esser i nodi irrisolti del dibattito italiano sulla cosiddetta editoria indipendente. LA MOSTRA La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell’editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. LE CONFERENZE Le tre conferenze di sabato 7 marzo (sempre all’Almagià) rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l’intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l’esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking Good Art, ossia un progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo “Rotterdam issue” – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo “Art in the Age of Berlusconi”, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle contro-culture e alle sub-culture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano. web www.fahrenheit39.com mail gioia@fahrenheit39.com tel 339 6590798 / 392 8631359 Il programma venerdì 6 Almagià – Ore 18 – Ingresso libero ore 18 – Fahrenheit39 Opening ore 21 – Offset exhibition Opening sabato 7 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero ore 11.30 – Book Exhibitions and Publishers ore 17.45 – Manuel Raeder “From the page to the book to the space” ore 18-15 – Fucking Good Art “Curiosity-driven research” ore 18.45 – Manuel Schmalstieg “Nonexistent” ore 23 – F39 Afterparty domenica 8 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero ore 11.30 – Book Exhibitions and Publishers ore 11.30 – Offset + Dove Viviamo ore 15.30 – Gregoire Pujade Lauraine ore 16 – Stefano Graziani

Altri eventi in corso nella provincia di Ravenna http://www.artribune.com/dettaglio/evento/42747/fahrenheit-39-2015/

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Fahrenheit 39, il festival dell’editoria indipendente | Gli Amanti dei Libri

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#3: Le mille luci del mattino

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sua quinta edizione, Fahrenheit 39, il festival dell’editoria indipendente torna anche quest’anno. La

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CLASSIFICA DI VENDITA EBOOK #1: Le mille luci del mattino

manifestazione avrà luogo dal 6 all’8 marzo a Ravenna negli antichi magazzini dello zolfo delL’Almagià. Questa bellissima

#2: Oltre le regole

iniziativa, nata da un’idea del direttore artistico Emilio Macchi e dal direttore organizzativo Fabio Sbaraglia ha come scopo mettere in risalto la ricerca e il design del libro, un oggetto

#3: Non mi piaci ma ti amo

che per gli organizzatori di Fahrenheit 39, deve essere visto come un cimelio da collezione e come un soggetto di progettazione. Alla classica mostra di produzione italiana e

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straniera quest’anno si aggiungono anche degli http://www.gliamantideilibri.it/fahrenheit-39-il-festival-delleditoria-indipendente/

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Fahrenheit 39, il festival dell’editoria indipendente | Gli Amanti dei Libri

interessantissimi incontri con svariati esperti del settore che

svilupperanno delle attività di ricerca. Per chi intendesse

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partecipare ecco il sito del festival per saperne di più: www.fahrenheit39.com

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Tre giorni di ricchi appuntamenti attendono il 6-7-8 marzo a Ravenna, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià, che ospiterà la V edizione di Fahrenheit 39, Ricerca e design nell’editoria in Italia, festival curato dall’associazione culturale Strativari e in collaborazione con il Comune di Ravenna. Nato da un’idea di Emilio Macchia, l’associazione, consolidatosi intorno alla coppia Emilio Macchia (direttore artistico) e Fabio Sbaraglia (direttore organizzativo del festival) e che oggi coinvolge anche Federico Bocchini e Gioia Boattini, ha creato un evento che nel corso degli anni ha assunto definitivamente la forma di un vero e proprio festival che è riuscito a distinguersi all’interno dell’ampio e trafficato panorama italiano di fiere di editoria indipendente. Il festival questo Marzo 2015, darà di nuovo appuntamento ai protagonisti più importanti della ricerca grafica

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europea. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. Alcuni progetti cartacei spesso si esauriscono in poche uscite e giornali e riviste tradizionali sono sempre meno acquistati e diffusi, ma, si direbbe quasi per reazione a una realtà sempre più digitalizzata, alcuni resistono e riattirano l’attenzione verso il piacere di una riscoperta, anche visiva, tutta cartacea. Nell’arco di questi cinque anni di vita Fahrenheit 39 ha conosciuto un’importante e costante crescita di pubblico, che sempre più numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo evento uno dei momenti di più proficua ricerca e discussione sui temi del graphic design e dell’editoria contemporanea in generale. La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si

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apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto

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rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del

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design dell’editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. Le tre conferenze di sabato 7 marzo (sempre all’Almagià) rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l’intervento del tedesco Manuel Raeder si

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svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e

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Nienke Terpsma porteranno l’esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking Good Art, ossia un Moda

progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo Rotterdam issue – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo Art in the Age of Berlusconi, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla

morte

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società

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storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle controculture e alle sub-culture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself,

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all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano.

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Di seguito il programma del Festival:

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Eleonora Milner Laureata al DAMS di Bologna e in Fotografia dei Beni Culturali all'ISIA di Urbino, Si interessa da anni di fotografia e arti visive contemporanee. Fotografa, si occupa di progetti sul paesaggio utilizzando il mezzo fotografico come strumento privilegiato di indagine di un territorio. Vincitrice di premi, ha esposto in mostre collettive a Venezia, Padova (Padova Fotografia Festival), Savignano sul Rubicone (SI Fest #22), Pesaro, Treviso (Aldo Nascimben) Bologna (Spazio Labò). Sito web: www.eleonoramilner.com

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Leggere come punto di incontro con gli altri e con noi stessi In "Letteratura"

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Tu non te ne accorgi, ma stai respirando Guy Montag brucia libri. E’ il suo lavoro: entra nelle case, di notte, allertato da una telefonata-spia, aziona il suo lanciafiamme e appicca il fuoco purificatore, che lascerà solo cenere… In "Letteratura"

Eleonora Milner

About the author Eleonora Milner Laureata al DAMS di Bologna e in Fotografia dei Beni Culturali all'ISIA di Urbino, Si interessa da anni di fotografia e arti visive contemporanee. Fotografa, si occupa di progetti sul paesaggio utilizzando il mezzo fotografico come strumento privilegiato di indagine di un territorio. Vincitrice di premi, ha esposto in mostre collettive a Venezia, Padova (Padova Fotografia Festival), Savignano sul Rubicone (SI Fest #22), Pesaro, Treviso (Aldo Nascimben) Bologna (Spazio Labò). Sito web: www.eleonoramilner.com

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Inaugura oggi a Ravenna Fahrenheit 39, Blog (http://www.artmultimediadesign.com/blog) festival dedicato a ricerca … Contact (http://www.artmultimediadesign.com/contattami) marzo 6th, 2015 Sylvie

Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana.

Cerca Contattami sylvie.renault@artmultimediadesign.com

Dal 6 all’8 marzo 2015, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià, Fahrenheit 39 darà di nuovo appuntamento ai protagonisti più importanti della ricerca grafica europei. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. L’oggetto libro. La carta. La manifattura. Il pezzo unico. Le pagine che possiamo toccare. In un’era in cui la tecnologia digitale, la replicabilità immediata e la fruizione compulsiva e distratta ci stanno sempre più allontanando dai ritmi naturali e dalla riflessione, l’idea di dedicare un festival alla ricerca e al design nell’editoria sembra quasi un’eresia, un’idea fuori del tempo. Eppure Fahrenheit 39 – ideato, va ricordato, da un gruppo di under 35 – è apparso fin dalla sua prima edizione come un evento importante, necessario, proprio per la sua funzione di “custode” della più importante facoltà umana, la creatività. A partire da un’idea di Emilio Macchia, l’associazione culturale Strativari – gruppo consolidatosi intorno alla coppia Emilio Macchia (direttore artistico) e Fabio Sbaraglia (direttore organizzativo del festival) e che oggi coinvolge anche Federico Bocchini e Gioia Boattini – ha creato un evento che nel corso degli anni ha assunto definitivamente la forma di un vero e proprio festival. Un festival che, a dispetto della località decentrata, individuando in una forte spinta sperimentale e nel rigore formale la propria cifra curatoriale, è riuscito a distinguersi all’interno dell’ampio e trafficato panorama italiano di fiere di editoria indipendente. Nell’arco di questi cinque anni di vita Fahrenheit39 ha conosciuto un’importante e costante crescita di pubblico, che sempre più numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo evento uno dei momenti di più proficua ricerca e discussione sui temi del graphic design e dell’editoria contemporanea in generale. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, il festival nel suo percorso di ricerca ha maturato un interesse specifico per il libro inteso come esito di molteplici processi che dalla ricerca sui contenuti fino alla scelte più formali insegua una coerenza ed efficacia espressiva. Attraverso un percorso a tappe quindi, che ha permesso di lasciare (momentaneamente?) alle spalle le questioni più immediatamente relative alla materialità del libro, o gli interrogativi circa la sue “funzioni” e fruizioni, i curatori hanno deciso di affrontare quelli che appaiono esser i nodi irrisolti del dibattito italiano sulla cosiddetta editoria indipendente.

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LA MOSTRA La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell’editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione.

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LE CONFERENZE

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Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle contro-culture e alle sub-culture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano.

Social Identity

Domenica 8 marzo, invece, due conferenze curate da Osservatorio Fotografico. Alle 15:30 Stefano Graziani con “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato”: “ho sempre pensato che i libri siano lo strumento migliore per la circolazione delle nostre idee – dichiara Graziani – e probabilmente il luogo e la forma più adatta per pensare un progetto fatto di fotografie”. Mentre alle 16, il francese, Grégoire Pujade-Lauraine interviene con uno speech dal titolo “A perpetual season”.

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WORKSHOP Quest’anno sono due i laboratori, nella fattispecie “Greyscale Press. The Book Lab — Experimental book production in the digital era”, in cui lo svizzero Manuel Schmalstieg (uno degli ospiti del festival) spiegherà come dar vita all’idea di libro che si ha da sempre in mente, e “Letter Setter — Towards a method for producing typefaces in 3 days”, ospitato dalla galleria Lilith, in cui Alessio D’Ellena e Joseph Miceli illustreranno come produrre strumenti tipografici personalizzati pronti all’uso che saranno poi utilizzati per realizzare poster in edizione limitata. Fahrenheit è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura e all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Pro Helvetia – Fondazione Svizzera per la cultura. Fahrenheit ringrazia inoltre Bronson Produzioni, E-Production e Lilith Studio Gallery per la collaborazione. Programma venerdì 6 Almagià – Ore 18 – Ingresso libero

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A marzo riparte Fahrenheit 39, festival dell’editoria indipendente

(http://insideart.eu/2015/02/17/a-marzo-riparte-fahrenheit-39-festival-delleditoria-indipendente/) redazione (http://insideart.eu/author/redazione/) 17/02/2015 (http://insideart.eu/2015/02/17/a-marzo-riparte-fahrenheit-39-festival-delleditoriaindipendente/) RAVENNA Quinta edizione per il festival dell’editoria Fahrenheit 39. L’appuntamento è a Ravenna dal 6 all’8 marzo negli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià. Evento nato fa un’idea di Emilio Macchia, ora direttore artistico, e Fabio Sbaraglia, direttore organizzativo, un festival che forte delle sue edizioni precedenti si presenta come un punto di ricerca e di design dell’editoria italiana e che mira a considerare il libro come un vero e proprio oggetto da collezione e soggetto di progettazione. Alla classica mostra di produzioni selezionatissime non solo italiane si affianca anche un’attività di ricerca grazie a un programma di incontri sviluppato nei tre giorni. Info: www.fahrenheit39.com (http:// www.fahrenheit39.com) redazione (http://insideart.eu/author/redazione/)

Tag: Editoria (http://insideart.eu/tag/editoria/), Emilio Macchia (http://insideart.eu/tag/emilio-macchia/), Fabio Sbaraglia (http://insideart.eu/tag/fabio-sbaraglia/), Fahrenheit 39 (http://insideart.eu/tag/fahrenheit-39/), festival (http://insideart.eu/tag/festival/)

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3/3/2015

Fahrenheit 39. - Terza Pagina

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Fahrenheit 39.  Redazione

 3 marzo 2015

 FETlSH

Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana. Dal 6 all’8 marzo 2015, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià, a Ravenna, Fahrenheit 39 darà di nuovo appuntamento ai protagonisti più importanti della ricerca grafica europei. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. L’oggetto libro. La carta. La manifattura. Il pezzo unico. Le pagine che possiamo toccare. In un’era in cui la tecnologia digitale, la replicabilità immediata e la fruizione compulsiva e distratta ci stanno sempre più allontanando dai ritmi naturali e dalla riflessione, l’idea di dedicare un festival alla ricerca e al design nell’editoria sembra quasi un’eresia, un’idea fuori del tempo. Eppure Fahrenheit 39 – ideato, va ricordato, da un gruppo di under 35 – è apparso fin dalla sua prima edizione come un evento importante, necessario, proprio per la sua funzione di “custode” della più importante facoltà umana, la creatività. A partire da un’idea di Emilio Macchia, l’associazione culturale Strativari – gruppo consolidatosi intorno alla coppia Emilio Macchia (direttore artistico) e Fabio Sbaraglia(direttore organizzativo del festival) e che oggiAggiungi un appuntamento per oggi coinvolge anche Federico Bocchini e Gioia Boattini – ha creato un evento che nel corso degli anni ha assunto definitivamente la forma di un vero e proprio festival. Un festival che, a dispetto della località decentrata, individuando in una forte spinta sperimentale e nel rigore formale la propria cifra curatoriale, è riuscito a distinguersi all’interno dell’ampio e trafficato panorama italiano di fiere di editoria indipendente. Nell’arco di questi cinque anni di vita Fahrenheit39 ha conosciuto un’importante e costante crescita di pubblico, che sempre più numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo http://www.terzapagina.it/2015/03/fahrenheit-39/

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Fahrenheit 39. - Terza Pagina

evento uno dei momenti di più proficua ricerca e discussione sui temi del graphic design e dell’editoria contemporanea in generale. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, il festival nel suo percorso di ricerca ha maturato un interesse specifico per il libro inteso come esito di molteplici processi che dalla ricerca sui contenuti fino alla scelte più formali insegua una coerenza ed efficacia espressiva. Attraverso un percorso a tappe quindi, che ha permesso di lasciare (momentaneamente?) alle spalle le questioni più immediatamente relative alla materialità del libro, o gli interrogativi circa la sue “funzioni” e fruizioni, i curatori hanno deciso di affrontare quelli che appaiono esser i nodi irrisolti del dibattito italiano sulla cosiddetta editoria indipendente. La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell’editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. Le tre conferenze di sabato 7 marzo (sempre all’Almagià) rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l’intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l’esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking Good Art, ossia un http://www.terzapagina.it/2015/03/fahrenheit-39/

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Fahrenheit 39. - Terza Pagina

progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo “Rotterdam issue” – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo “Art in the Age of Berlusconi”, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle controculture e alle subculture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano. Domenica 8 marzo, invece, due conferenze curate da Osservatorio Fotografico. Alle 15:30 Stefano Graziani con “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato”: “ho sempre pensato che i libri siano lo strumento migliore per la circolazione delle nostre idee – dichiara Graziani – e probabilmente il luogo e la forma più adatta per pensare un progetto fatto di fotografie”. Mentre alle 16, il francese, Grégoire PujadeLauraine interviene con uno speech dal titolo “A perpetual season”. Quest’anno sono i laboratori sono due, nella fattispecie “Greyscale Press. The Book Lab — Experimental book production in the digital era”, in cui lo svizzero Manuel Schmalstieg (uno degli ospiti del festival) spiegherà come dar vita all’idea di libro che si ha da sempre in mente, e “Letter Setter — Towards a method for producing typefaces in 3 days”, ospitato dalla galleria Lilith, in cui Alessio D’Ellena e Joseph Miceli illustreranno come produrre strumenti tipografici personalizzati pronti all’uso che saranno poi utilizzati per realizzare poster in edizione limitata. IL PROGRAMMA venerdì 6 Almagià – Ore 18 – Ingresso libero Ore 18 – Apertura della mostra e degli stand degli editori, dj set Ore 21 – Offset exhibition opening sabato 7 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 17.45 – Manuel Raeder: “From the Page to the Book to the Space”: attraverso una selezioni dei suoi ultimi lavori il designer berlinese affronterà il tema della progettazione del libro e le sue relazione con lo spazio Ore 1815 – Manuel Schmalstieg: “Nonexistent”: l’artista e designer svizzero presenterà alcune riflessioni su opere letterarie “non esistenti” nell’ambito dell’editoria postdigitale Ore 18.45 – Fucking Good Art: “CuriosityDriven Research”: ll duo olandese N.Terpsma e R.Hamelijnck presenterà il progetto editoriale itinerante e il suo esito italiano “Art in the age of Berlusconi” Ore 23.30 – Bronson (via Cella, 50 Madonna dell’Albero): afterparty. Dj set: God Bless Computers, Toffolomuzik, Jack Disorder domenica 8 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 11.30 – Presentazione dei risultati dei progetti “Offset. Visioni e manifesti sulla città di Ravenna” di Associazione Culturale Strativari e “Dove viviamo” di Osservatorio Fotografico: esiti delle due residenze che, attraverso le pratiche della grafica e della fotografia, indagano il contesto ravennate e il suo territorio Ore 15.30 – Stefano Graziani: “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato” *: attraverso http://www.terzapagina.it/2015/03/fahrenheit-39/

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Fahrenheit 39. - Terza Pagina

l’esposizione di alcuni suoi lavori, il fotografo triestino rifletterà sul suo rapporto con l’oggetto libro Ore 16 – Grégoire PujadeLauraine: “A perpetual season” *: presentazione dell’ultimo volume del fotografo francese e sue riflessioni sul libro fotografico. Condividi questo articolo!

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7/3/2015

Fahrenheit 39 Artificerie Almagia' Ravenna

6/3/2015

Fahrenheit 39 A RTI FI CE R I E AL M AG I A', R AV EN N A

ARTIFICERIE ALMAGIA' Ravenna

Festival dedicato ai temi del libro, del graphic design e dell'editoria contemporanea

via dell'Almagia', 2 LINEA DIRETTA FAHRENHEIT 39

SI N TES I D EL C O MUN I CATO STA MP A

dal 6/3/2015 al 8/3/2015 339 6590798

Quinta edizione del festival curato dall'associazione culturale Strativari che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell'editoria italiana e che a marzo 2015, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell'Almagia', dara' di nuovo appuntamento ai protagonisti piu' importanti della ricerca grafica europei. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, Fahrenheit 39 ha come obiettivo dare attenzione alle pratiche d'arte che indagano come mezzo espressivo l'oggetto libro, quest'ultimo inteso come processo di archiviazione, esposizione e riflessione critica. Nell'arco di questi cinque anni di vita il festival ha conosciuto un'importante e costante crescita di pubblico, che sempre piu' numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo evento uno dei momenti di piu' proficua ricerca e discussione sui temi del libro, del graphic design e dell'editoria contemporanea in generale. In programma mostre, conferenze e il progetto artistico Fucking Good Art. Ingresso gratuito.

WEB EMAIL SEGNALATO DA Gioia Boattini

WWW.TUTTOCITTA.IT

http://www.undo.net/it/mostra/187970

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RAVENNA &DINTORNI 5/3 2015

LIBRI

CULTURA EDITORIA

LA BUSTINA DI MELPOMENE

Fahrenheit, capitolo cinque Dal 6 all’8 marzo torna il festival dedicato al design dei libri Giunge alla quinta edizione “Fahrenheit 39”, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana. Dal 6 all’8 marzo nei magazzini dello zolfo dell’Almagià, in Darsena a Ravenna, Fahrenheit 39 darà di nuovo appuntamento ai protagonisti della ricerca grafica europei. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, il festival, spiegano da Strativari «ha maturato un interesse specifico per il libro inteso come esito di molteplici processi che dalla ricerca sui contenuti fino alla scelte più formali insegua una coerenza ed efficacia espressiva». Il festival è diviso in vari momenti. La mostra di libri in questa edizione si apre al contributo di quattro scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia Isia di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera Ecal di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania. Tre gli interventi di quest’anno, sabato 7 marzo, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l'intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà tra la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l'esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista “Fucking Good Art”, ossia un progetto editoriale itinerante. Domenica 8 marzo, invece, due conferenze curate da Osservatorio Fotografico. Alle 15.30 Stefano Graziani con “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato”, mentre alle 16, il francese, Grégoire Pujade-Lauraine interviene con uno speech dal titolo “A perpetual season”. Quest’anno i laboratori sono due, nella fattispecie “Greyscale Press. The Book Lab Experimental book production in the digital era”, in cui lo svizzero Manuel Schmalstieg spiegherà come dar vita all’idea di libro che si ha da sempre in mente, e “Letter Setter - Towards a method for producing typefaces in 3 days”, ospitato dalla galleria Lilith, in cui Alessio D'Ellena e Joseph Miceli illustreranno come produrre strumenti tipografici personalizzati, pronti all’uso, che saranno poi utilizzati per realizzare poster in edizione limitata.

a cura di Maria Giovanna Maioli

È la domenica pomeriggio del primo giorno di marzo, il mese sacro a Marte. Sono nel mio solito palco dell’Alighieri, da dove vedo l’orchestra al completo con i suoi giovani cherubini e il loro direttore Stefano Ranzani. In scena, per la regia di Leo Nucci, quel gioiello donizettiano che è L’elisir d’amore, sostenuto da un pregevole cast di giovani cantanti, tra i quali particolarmente convincente Mario Ciaponi, nella parte di Nemorino. Un’esplosione di applausi ha naturalmente accolto la sua “furtiva lagrima”.

UNA FURTIVA LAGRIMA DI FELICE

IL CASO EDITORIALE

ROMANI

Una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò... quelle festose giovani invidïar sembrò... Che più cercando io vo? M’ama, lo vedo. Un solo istante i palpiti del suo bel cor sentir!... Co’ suoi sospir confondere per poco i miei sospir!... Cielo, si può morir; di più non chiedo. (da L’elisir d’amore, Libretto di sala, Fondazione Ravenna Manifestazioni, Ravenna 2015)

STORIA CONFERENZA

SU ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE AI TEMPI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Distefano a Ravenna con il suo best seller Lo chimano il nuovo “Fabio Volo” e le vendite del suo libro, uscito per Mondadori ai primi di febbraio sono davvero da best seller. Il ravennato Antonio Distefano, che si autoprodusse il suo libro meno di un anno fa, è ormai una star nazionale e sarà ospite del Caffé letterario di via Diaz, nella sua città, alle 18.30 di venerdì 6 marzo per la rassegna Il tempo ritrovato curata da Matteo Cavezzali.

Giovedì 5 marzo si tiene il terzo appuntamento con “I pomeriggi del Gufo” un ciclo di conferenze che vuole celebrare il centesimo anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nel terzo incontro Andrea Baravelli parlerà di amministrazione ed economia a Ravenna in tempo di guerra. Introduce la conferenza Michele Carnevali con l’ocarina della Grande Guerra. Le conferenze, gratuite, sono aperte a tutta la cittadinanza e si terranno alle 17 alla Sala D’Attorre di Casa Meandri in via Ponte Marino 2, Ravenna.

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3/3/2015

Fahrenheit 39 - Ricerca e design nell'editoria in Italia - Eventi - Sito ufficiale del Comune di Ravenna

Sei in: Home ›› Eventi ›› Fahrenheit 39 Ricerca e design nell'editoria in Italia

Fahrenheit 39 Ricerca e design nell'editoria in Italia d al 06/03/2015 al 08/03/2015 Categorie: Congressi e convegni / Mostre V edizione Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana. Dal 6 all’8 marzo 2015, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià, Fahrenheit 39 darà di nuovo appuntamento ai protagonisti più importanti della ricerca grafica europei. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. L’oggetto libro. La carta. La manifattura. Il pezzo unico. Le pagine che possiamo toccare. In un’era in cui la tecnologia digitale, la replicabilità immediata e la fruizione compulsiva e distratta ci stanno sempre più allontanando dai ritmi naturali e dalla riflessione, l’idea di dedicare un festival alla ricerca e al design nell’editoria sembra quasi un’eresia, un’idea fuori del tempo. Eppure Fahrenheit 39 – ideato, va ricordato, da un gruppo di under 35 – è apparso fin dalla sua prima edizione come un evento importante, necessario, proprio per la sua funzione di “custode” della più importante facoltà umana, la creatività. A partire da un’idea di Emilio Macchia, l’associazione culturale Strativari – gruppo consolidatosi intorno alla coppia Emilio Macchia (direttore artistico) e Fabio Sbaraglia (direttore organizzativo del festival) e che oggi coinvolge anche Federico Bocchini e Gioia Boattini – ha creato un evento che nel corso degli anni ha assunto definitivamente la forma di un vero e proprio festival. Un festival che, a dispetto della località decentrata, individuando in una forte spinta sperimentale e nel rigore formale la propria cifra curatoriale, è riuscito a distinguersi all’interno dell’ampio e trafficato panorama italiano di fiere di editoria indipendente. Nell’arco di questi cinque anni di vita Fahrenheit39 ha conosciuto un’importante e costante crescita di pubblico, che sempre più numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo evento uno dei momenti di più proficua ricerca e discussione sui temi del graphic design e dell’editoria contemporanea in generale. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, il festivalnel suo percorso di ricerca hamaturato un interesse specifico per il libro inteso come esito di molteplici processi che dalla ricerca sui contenuti fino alla scelte più formali insegua una coerenza ed efficacia espressiva. Attraverso un percorso a tappe quindi, che ha permesso di lasciare (momentaneamente?) alle spalle le questioni più immediatamente relative alla materialità del libro, o gli interrogativi circa la sue “funzioni” e fruizioni, i curatori hanno deciso di affrontare quelli che appaiono esser i nodi irrisolti del dibattito italiano sulla cosiddetta editoria indipendente. LA MOSTRA La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell'editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. LE CONFERENZE Le tre conferenze di sabato 7 marzo (sempre all’Almagià) rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l'intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l'esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking http://www.comune.ra.it/Eventi/Fahrenheit-39-Ricerca-e-design-nell-editoria-in-Italia

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3/3/2015

Fahrenheit 39 - Ricerca e design nell'editoria in Italia - Eventi - Sito ufficiale del Comune di Ravenna

Good Art, ossia un progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo “Rotterdam issue” – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo “Art in the Age of Berlusconi”, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle contro culture e alle subculture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano. Domenica 8 marzo, invece, due conferenze curate da Osservatorio Fotografico. Alle 15:30 Stefano Graziani con “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato”: “ho sempre pensato che i libri siano lo strumento migliore per la circolazione delle nostre idee dichiara Graziani e probabilmente il luogo e la forma più adatta per pensare un progetto fatto di fotografie". Mentre alle 16, il francese, Grégoire PujadeLauraine interviene con uno speech dal titolo “A perpetual season”. WORKSHOP Quest’anno sono i laboratori sono due, nella fattispecie “Greyscale Press. The Book Lab — Experimental book production in the digital era”, in cui lo svizzero Manuel Schmalstieg (uno degli ospiti del festival) spiegherà come dar vita all’idea di libro che si ha da sempre in mente, e “Letter Setter — Towards a method for producing typefaces in 3 days”, ospitato dalla galleria Lilith, in cui Alessio D'Ellena e Joseph Miceli illustreranno come produrre strumenti tipografici personalizzati pronti all’uso che saranno poi utilizzati per realizzare poster in edizione limitata. Fahrenheit è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura e all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Pro Helvetia – Fondazione Svizzera per la cultura. Fahrenheit ringrazia inoltre Bronson Produzioni, EProduction e Lilith Studio Gallery per la collaborazione. IL PROGRAMMA venerdì 6 Almagià – Ore 18 – Ingresso libero Ore 18 – Apertura della mostra e degli stand degli editori, dj set Ore 21 – Offset exhibition opening sabato 7 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 17.45 – Manuel Raeder: “From the Page to the Book to the Space”: attraverso una selezioni dei suoi ultimi lavori il designer berlinese affronterà il tema della progettazione del libro e le sue relazione con lo spazio Ore 1815 – Manuel Schmalstieg: “Nonexistent”: l'artista e designer svizzero presenterà alcune riflessioni su opere letterarie "non esistenti" nell'ambito dell'editoria postdigitale Ore 18.45 – Fucking Good Art: “CuriosityDriven Research”: ll duo olandese N.Terpsma e R.Hamelijnck presenterà il progetto editoriale itinerante e il suo esito italiano "Art in the age of Berlusconi" Ore 23.30 Bronson (via Cella, 50 Madonna dell’Albero): afterparty. Dj set: God Bless Computers, Toffolomuzik, Jack Disorder domenica 8 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 11.30 – Presentazione dei risultati dei progetti “Offset. Visioni e manifesti sulla città di Ravenna” di Associazione Culturale Strativari e “Dove viviamo” di Osservatorio Fotografico: esiti delle due residenze che, attraverso le pratiche della grafica e della fotografia, indagano il contesto ravennate e il suo territorio Ore 15.30 – Stefano Graziani: “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato” *: attraverso l'esposizione di alcuni suoi lavori, il fotografo triestino rifletterà sul suo rapporto con l'oggetto libro Ore 16 – Grégoire PujadeLauraine: “A perpetual season” *: presentazione dell'ultimo volume del fotografo francese e sue riflessioni sul libro fotografico *A cura di Osservatorio Fotografico www.fahrenheit39.com gioia@fahrenheit39.com 339 6590798 / 392 8631359 Residenza Comunale: Piazza del Popolo, 1 48121 Ravenna Telefono (centralino): +39 0544 482111 / +39 0544 485111 telefax +39 0544 482390 p.iva 00354730392 http://www.comune.ra.it/Eventi/Fahrenheit-39-Ricerca-e-design-nell-editoria-in-Italia

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Fahrenheit 39 - Ricerca e design nell'editoria in Italia - Eventi - Sito ufficiale del Comune di Ravenna

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3/3/2015

Fahrenheit 39 [V Edizione]

Ravenna Turismo Fahrenheit 39 [V Edizione] Home > Eventi > Manifestazioni e iniziative > Congressi, convegni, conferenze, seminari

Fahrenheit 39 [V Edizione] Artificerie Almagià via dell'Almagià, 2 Periodo di svolgimento: dal 06/03/2015 al 08/03/2015 Giunto alla quinta edizione, Fahrenheit 39 ritorna nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dell’Almagià. Dal 6 all'8 marzo alcuni tra i protagonisti europei della ricerca grafica si confrontano a Ravenna sui temi del graphic design e dell’editoria contemporanea. Fahrenheit 39 si rileva così un vero e proprio festival che, nel giro di pochi anni, è riuscito a distinguersi all'interno del più ampio panorama italiano di fiere dedicate all'editoria indipendente. La mostra L'esposizione di quest'anno vuole presentare alcune esperienze didattiche svolte all'interno delle quattro più importanti scuole europee attive nel campo della grafica e dell'editoria: l'ISIA di Urbino, la Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda, la svizzera ECAL di Losanna e la HGB di Leipzig, in Germania. Le conferenze Per l'edizione di quest'anno sono stati invitati a intervenire Manuel Schmalstieg con un contributo sul "Post Digital Publishing" (editoria post digitale); il tedesco Manuel Raeder che affronterà il discorso della progettazione di libri e al contempo di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione; e infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma, autori della rivista Fucking Good Art. Fahrenheit 39 nasce da un’idea di Emilio Macchia con il supporto organizzativo dell’Associazione Culturale Strativari (Emilio Macchia, Fabio Sbaraglia, Federico Bocchini e Gioia Boattini) Programma Venerdì 6 marzo Fahrenheit39 Opening | ore 18 Offset exhibition Opening | ore 21 Sabato 7 marzo Book Exhibitions and Publishers | ore 11.30 Manuel Raeder | ore 17.45 Fucking Good Art | ore 18.15 Manuel Schmalstieg | ore 18.45 F39 Afterparty | ore 23 Domenica 8 marzo Incontri a cura di Osservatorio Fotografico Book Exhibitions and Publishers | ore 11.30 Offset + Dove Viviamo | ore 11.30 http://www.turismo.ra.it/ita/Eventi/Manifestazioni-e-iniziative/Congressi_-convegni_-conferenze_-seminari/Fahrenheit-39-%5BV-Edizione%5D

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3/3/2015

Fahrenheit 39 [V Edizione]

Gregoire Pujade Lauraine | ore 15.30 Stefano Graziani | ore 16 Ingresso gratuito Pagine a cura della Redazione Locale email Redazione: turismo@comune.ravenna.it Data ultima modifica: 26/02/2015

Indirizzo: Artificerie Almagià via dell'Almagià, 2 Telefono: (+39) 392.8631359 / 339.6590798 Email: gioia@fahrenheit39.com Link: » Fahrenheit 39 » Fahrenheit 39 Pagina Facebook

Ufficio Informazione e Accoglienza turistica Piazza Caduti per la Libertà c/o Palazzo della Provincia Ravenna Tel +39 0544 35755 35404 / Fax +39 0544 546108 Email: turismo@comune.ravenna.it

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8/3/2015

Libri introvabili a Fahrenheit 39, il 6 marzo al via il Festival | Ravenna24ore.it

5 marzo 2015 Ravenna (/news/ravenna-0) Cronaca (/news/cronaca)

Libri introvabili a Fahrenheit 39, il 6 marzo al via il Festival (/news/ravenna/0050111-libriintrovabili-fahrenheit-39-6-marzo-al-festival)

(http://www.ravenna24ore.it/sites/default/files/imagecache/galleria_big/photos/20150305/fahrenheit39.jpeg) La kermesse dedicata alla ricerca e al design nell’editoria è all’Almagià Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana e che a marzo 2015, nella suggestiva cornice degli antichi magazzini dello zolfo dell’Almagià, dà di nuovo appuntamento ai protagonisti più importanti della ricerca grafica europei. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell'editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. Domani, venerdì 6 marzo, la prima giornata di Festival. L’apertura della mostra, degli stand degli editori, del bookshop e dj set alle 18, con ingresso libero. Info: www.fahrenheit39.com (http://www.fahrenheit39.com) Facebook

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3/3/2015

Fahrenheit 39 all'Almagià | Ravenna Eventi | Scheda Evento

Martedì 3 Marzo 2015

Arte, Cultura Teatro, Danza Musica Cinema Pub, Disco Spiaggia Sport, Natura Cibo, Sagre, Feste Convegni Bambini Ricerca...

Fahrenheit 39 all'Almagià Ravenna - 06-08 Mar 2015 Ore 18 venerdì 6, ore 11.30 sabato 7 e domenica 8 Consiglia

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Arte e CulturaConferenze, convegni, fiere Dove Artificerie Almagià - Via Magazzini Posteriori - Ravenna Tel. (+39) 339.6590798 www.fahrenheit39.com gioia@fahrenheit39.com Descrizione Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana. Un’occasione unica per vedere libri che non si vedranno mai da nessun’altra parte e per avere testimonianze dirette di esperienze da tutta Europa e da tutta Italia. Il programma: venerdì 6 Ore 18 – Ingresso libero Ore 18 – Apertura della mostra e degli stand degli editori, dj set Ore 21 – Offset exhibition opening sabato 7 Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 17.45 – Manuel Raeder: “From the Page to the Book to the Space” Ore 18-15 – Manuel Schmalstieg: “Nonexistent” Ore 18.45 – Fucking Good Art: “Curiosity-Driven Research” Bronson (Via Cella, 50 – Madonna dell’Albero) – Ore 23.30 Afterparty. Dj set: God Bless Computers, Toffolomuzik, Jack Disorder domenica 8 Ore 11.30 – Ingresso libero Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 11.30 – Presentazione dei risultati dei progetti “Offset. Visioni e manifesti sulla città di Ravenna” di Associazione Culturale Strativari e “Dove viviamo” di Osservatorio Fotografico Ore 15.30 – Stefano Graziani: “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato” * http://www.ravennaeventi.net/evento.aspx?id=6276

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Fahrenheit 39 all'Almagià | Ravenna Eventi | Scheda Evento

Ore 16 – Grégoire Pujade-Lauraine: “A perpetual season” * *A cura di Osservatorio Fotografico redazione Ravenna eventi

Dettagli Ingresso libero Mappa

Eventi del giorno

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Fahrenheit39: "Nascerà un archivio-biblioteca del patrimonio librario esposto in questi anni"

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Martedì 10 Marzo 2015

La città che... L'opinione Videointerviste Info utili L'angolo dei libri Giovinbacco Il parere dei lettori Giovedi

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La quinta edizione di Fahrenheit39, conclusasi la sera di domenica 8 marzo, rappresenta un ulteriore momento di crescita per il progetto ideato dall’associazione culturale Strativari. Nella tre giorni all’Almagià si è assistito a un flusso di pubblico quasi inaspettato, costante e interessato, che ha affollato la mostra, gli stand degli espositori e le conferenze degli ospiti internazionali. Una bella soddisfazione per un festival lontano dalla frenesia della cultura 2.0 e incentrato invece sull’oggetto libro, sulla carta da toccare, sulla creatività del pezzo unico. Ma Fahrenheit39 non finisce qui, perché da tempo si covava un progetto che ora sta per divenire realtà, come spiegano gli organizzatori del festival, Emilio Macchia e Fabio Sbaraglia: «Nel corso degli anni il patrimonio librario di Fahrenheit39 si è andato accrescendo: al termine di ogni edizione è stato infatti chiesto ai partecipanti alla mostra di donare il proprio libro al festival allo scopo di creare un archiviobiblioteca da rendere fruibile al pubblico. Il progetto è pensato da una parte come un archivio che documenta la storia di Fahrenheith39, mappando lo sviluppo del festival e, con esso, l'evoluzione del fenomeno "editoria indipendente contemporanea" in Italia; dall'altra, come una biblioteca e quindi un luogo di studio e ricerca sia per il numero sempre crescente di studenti che si occupano di grafica ed editoria, che per tutti coloro che siano interessati o vogliano avvicinarsi a queste tematiche. La realizzazione di questo archiviobiblioteca è pertanto l'obiettivo che, nell'immediato futuro, vogliamo raggiungere e su cui stiamo già lavorando, tanto che nelle nostre intenzioni c'è quella di rendere pubblico e accessibile il materiale già dal mese di maggio 2015».

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Torna Fahrenheit 39, il festival di Ravenna dedicato a ricerca e design nell'editoria in Italia Martedì 3 Marzo 2015

6-7-8 marzo | Artificerie Almagià Ravenna

Esempi di opere in mostra Giunge alla quinta edizione Fahrenheit 39, festival curato dall’associazione culturale Strativari, che da ormai un lustro indaga il mondo del design nell’editoria italiana.

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Bocchini e Gioia Boattini – ha creato un evento che nel corso degli anni ha assunto definitivamente la forma di un vero e proprio festival. Un festival che, a dispetto della località decentrata, individuando in una forte spinta sperimentale e nel rigore formale la propria cifra curatoriale, è riuscito a distinguersi all’interno dell’ampio e trafficato panorama italiano di fiere di editoria indipendente. Nell’arco di questi cinque anni di vita Fahrenheit39 ha conosciuto un’importante e costante crescita di pubblico, che sempre più numeroso si ritrova annualmente a Ravenna e che identifica in questo evento uno dei momenti di più proficua ricerca e discussione sui temi del graphic design e dell’editoria contemporanea in generale. Dedicato a ricercatori, professionisti, appassionati e semplici curiosi, il festival nel suo percorso di ricerca ha maturato un interesse specifico per il libro inteso come esito di molteplici processi che dalla ricerca sui contenuti fino alla scelte più formali insegua una coerenza ed efficacia espressiva. Attraverso un percorso a tappe quindi, che ha permesso di lasciare (momentaneamente?) alle spalle le questioni più immediatamente relative alla materialità del libro, o gli interrogativi circa la sue “funzioni” e fruizioni, i curatori hanno deciso di affrontare quelli che appaiono esser i nodi irrisolti del dibattito italiano sulla cosiddetta editoria indipendente. LA MOSTRA La mostra di libri, che ogni anno rappresenta uno dei punti centrali di Fahrenheit 39, in questa edizione si apre al contributo di quattro importanti scuole europee (che partecipano con trenta produzioni ciascuna), ossia ISIA di Urbino e Werkplaats Typografie di Arnhem in Olanda (istituti con cui il festival aveva già stretto rapporti di collaborazione durante le precedenti edizioni), la svizzera ECAL di Losanna e HGB di Leipzig, in Germania, individuando nel confronto tra le più interessanti esperienze didattiche in Europa nel campo del design dell'editoria il filo conduttore della proposta espositiva di questa quinta edizione. LE CONFERENZE Le tre conferenze di sabato 7 marzo (sempre all’Almagià) rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l'intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l'esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking Good Art, ossia un progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo “Rotterdam issue” – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo “Art in the Age of Berlusconi”, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle contro-culture e alle sub-culture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano. Domenica 8 marzo, invece, due conferenze curate da Osservatorio Fotografico. Alle 15:30 Stefano Graziani con “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato”: “ho sempre pensato che i libri siano lo strumento migliore per la circolazione delle nostre idee - dichiara Graziani - e probabilmente il luogo e la forma più adatta per pensare un progetto fatto di fotografie". Mentre alle 16, il francese, Grégoire Pujade-Lauraine interviene con uno speech dal titolo “A perpetual season”. WORKSHOP Quest’anno sono due i laboratori, nella fattispecie “Greyscale Press. The Book Lab — Experimental book production in the digital era”, in cui lo svizzero Manuel Schmalstieg (uno degli ospiti del festival) spiegherà come dar vita all’idea di libro che si ha da sempre in mente, e “Letter Setter — Towards a method for producing typefaces in 3 days”, ospitato dalla

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galleria Lilith, in cui Alessio D'Ellena e Joseph Miceli illustreranno come produrre strumenti tipografici personalizzati pronti all’uso che saranno poi utilizzati per realizzare poster in edizione limitata. Fahrenheit è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura e all’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Pro Helvetia – Fondazione Svizzera per la cultura. Fahrenheit ringrazia inoltre Bronson Produzioni, E-Production e Lilith Studio Gallery per la collaborazione.

Programma venerdì 6 Almagià – Ore 18 – Ingresso libero ● ●

Ore 18 – Apertura della mostra e degli stand degli editori, dj set Ore 21 – Offset exhibition opening

sabato 7 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero ● ●

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Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 17.45 – Manuel Raeder: “From the Page to the Book to the Space”: attraverso una selezioni dei suoi ultimi lavori il designer berlinese affronterà il tema della progettazione del libro e le sue relazione con lo spazio Ore 18-15 – Manuel Schmalstieg: “Nonexistent”: l'artista e designer svizzero presenterà alcune riflessioni su opere letterarie "non esistenti" nell'ambito dell'editoria post-digitale Ore 18.45 – Fucking Good Art: “Curiosity-Driven Research”: ll duo olandese N.Terpsma e R.Hamelijnck presenterà il progetto editoriale itinerante e il suo esito italiano "Art in the age of Berlusconi" Ore 23.30 - Bronson (via Cella, 50 Madonna dell’Albero): afterparty. Dj set: God Bless Computers, Toffolomuzik, Jack Disorder

domenica 8 Almagià – Ore 11.30 – Ingresso libero ● ●

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Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 11.30 – Presentazione dei risultati dei progetti “Offset. Visioni e manifesti sulla città di Ravenna” di Associazione Culturale Strativari e “Dove viviamo” di Osservatorio Fotografico: esiti delle due residenze che, attraverso le pratiche della grafica e della fotografia, indagano il contesto ravennate e il suo territorio Ore 15.30 – Stefano Graziani: “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato” *: attraverso l'esposizione di alcuni suoi lavori, il fotografo triestino rifletterà sul suo rapporto con l'oggetto libro Ore 16 – Grégoire Pujade-Lauraine: “A perpetual season” *: presentazione dell'ultimo volume del fotografo francese e sue riflessioni sul libro fotografico

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Fahrenheit39, oggi il festival entra nel vivo della sua quinta edizione Sabato 7 Marzo 2015 Ravenna

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Uno scorcio dall'edizione di Fahrenheit del 2014 dell'anno scorso

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Di mattina si può visitare la mostra di quasi 200 esemplari unici di libri di design provenienti da tutta Europa, nella suadente atmosfera dell’ex Magazzino dello zolfo, si possono incontrare gli editori nei loro stand o dare un’occhiata al bookshop. Di pomeriggio invece spazio alle tre conferenze degli ospiti internazionali. Infine, dalle 23.30, festa di Fahrenheit39 al Bronson di Madonna dell’Albero, con i dj set di God Bless Computers, Toffolomuzik e Jack Disorder. È prevista una navetta gratuita per gli spostamenti AlmagiàBronson.

Meteo

Il programma della seconda giornata: sabato 7 marzo a partire dalle 11.30 – ingresso libero: mostra e incontri con gli editori, conferenze, after party al Bronson Ore 17.45 – Manuel Raeder: “From the Page to the Book to the Space” Ore 1815 – Manuel Schmalstieg: “Nonexistent” Ore 18.45 – Fucking Good Art: “CuriosityDriven Research” Ore 23.30 – Bronson (Via Cella, 50 – Madonna dell’Albero) Afterparty. Dj set: God Bless Computers, Toffolomuzik, Jack Disorder LE CONFERENZE Le tre conferenze di sabato 7 marzo rappresentano il momento più importante di confronto e di ricerca sui temi del design ed editoria che il festival propone. Tre gli interventi di quest’anno, che verteranno intorno ad altrettanti i temi. Si parte dal Post Digital Publishing (editoria post digitale) con Manuel Schmalstieg; l'intervento del tedesco Manuel Raeder si svilupperà invece oscillando tra le due sfumature del suo lavoro di designer: la progettazione di libri e la progettazione di spazi e allestimenti destinati alla loro esposizione. Infine gli olandesi Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma porteranno l'esempio del caso editoriale creato dalla loro rivista Fucking Good Art, ossia un progetto editoriale itinerante. Fin dalla pubblicazione del primo “Rotterdam issue” – un pamphlet formato A3 in carta rosa – nel dicembre 2013, Hamelijnck e Terpsma hanno realizzato numerose edizioni speciali a Monaco, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, in Svizzera, a Sal Paolo, Bruxells, Tibilisi e una in Italia dal titolo “Art in the Age of Berlusconi”, solo per citarne alcune. Fucking Good Art è un progetto editoriale di viaggio per la ricerca artistica. Gli artisti sono interessati alla storia orale, ai film etnografici e documentaristici, alle nuove modalità di giornalismo (estetico), alle controculture e alle subculture, alla società civile, alle forme di autoorganizzazione e alle strategie do it yourself, all’arte e all’attivismo, alla resistenza, ai modelli al di fuori del mercato dell’arte e all’ecologia. Seguono una strategia partecipativa e sono naturalmente sensibili al contesto in cui si trovano.

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L'organizzazione è di Fabio Sbaraglia, consigliere comunale e Presidente della Commissione Cultura (lo stesso, a leggere il curriculumm ufficiale, è dipendente della cooperativa sociale "E"). Meditate gente, meditate invece di farvi gabellare. Vorremmo essere amministrati da persone non contigue o in conflitto di interessi con realtà culturali cittadine. 07/03/2015 peterstillman Trovaci su Facebook

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Ultima giornata per il festival Fahrenheit39 all'Almagià Domenica 8 Marzo 2015 Ravenna

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Una conferenza dell'edizione 2014 di Fahrenheit39

La quinta edizione di Fahrenheit39 si conclude oggi dopo due giorni affollatissimi con un’ultima giornata molto composita. Dalle 11.30 di stamattina si può visitare ancora la mostra di quasi 200 esemplari unici di libri di design provenienti da tutta Europa, incontrare gli editori nei loro stand o dare un’occhiata al bookshop. Di pomeriggio invece le due conferenze curate da Osservatorio Fotografico Ravenna, e la presentazione dei risultati dei progetti “Offset. Visioni e manifesti sulla città di Ravenna” di Associazione Culturale Strativari e “Dove viviamo” di Osservatorio Fotografico.

Meteo

Il programma della terza e ultima giornata Domenica 8 marzo Artificerie Almagià (via dell'Almagià 2, Ravenna) dalle ore 11.30 – ingresso libero Mostra e incontri con gli editori, conferenze Ore 11.30 – Mostra e incontri con gli editori Ore 11.30 – Presentazione dei risultati dei progetti “Offset. Visioni e manifesti sulla città di Ravenna” di Associazione Culturale Strativari e “Dove viviamo” di Osservatorio Fotografico Ore 15.30 – Stefano Graziani: “Dimenticavo alcuni libri che non ho stampato” * Ore 16 – Grégoire PujadeLauraine: “A perpetual season” * *A cura di Osservatorio Fotografico LE CONFERENZE cura di Osservatorio Fotografico Per Fahrenheit39 Osservatorio Fotografico ha scelto due autori che si occupano di editoria e di libri non solo come fotografi; Grégoire PujadeLauraine infatti lavora come graphic designer per l'importante casa editrice inglese MACK, mentre Stefano Graziani ha recentemente curato l'edizione degli scritti italiani di Jeff Wall per Quodlibet ed è in corso di pubblicazione un libro su Yona Friedman per Park Books, Zurigo. Grégoire PujadeLauraine A Perpetual Season si presenta come un percorso fotografico attraverso una città immaginaria, che propone rapide incursioni in spazi onirici che sembrano essere stati testimoni di un ordine scomparso. Ricorrenti forme di cemento e figure umane sospese scandiscono questo percorso con tono vagamente elegiaco che evoca un'Arcadia perduta, segnata dalle speranze e le visioni di un'epoca passata. Terreno fertile, questo, per una serie di incontri inquietanti, enigmatici sintomi di una presenza minacciosa, come una scala capovolta, una porta irraggiungibile, persone impietrite in gesti precari, conversazioni equivoche... Grégoire PujadeLauraine è un artista di origine francese che vive e lavora a Londra. A Perpetual Season è il

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suo secondo libro. Il suo primo libro, The Significant Savages (RVB, 2011), è stato recentemente selezionato da Martin Parr e Gerry Badger per il terzo volume di The Photobook: A History (Pahidon, 2014). Come designer Grégoire PujadeLauraine ha collaborato alla progettazione di molti recenti titoli dell'editore Mack. maggiori informazioni: http://mackbooks.co.uk/books/1046APerpetualSeason.html Stefano Graziani Fotografo, vive e lavora a Trieste, ha pubblicato: It seemed as Though the Mist Itself Had Screamed, con testi di Nanni Cagnone, Kersten Geers, Francesco Zanot, Galleria Mazzoli, Modena 2014, Conversazioni notturne, testi di Alessandro Dandini de Sylva, Quodlibet 2014, Memory Talks, a+mbookstore, Milano 2012, Under the Volcano and other stories, Galleria Mazzoli, Modena 2009. Testi di Anselm Franke, Rene Gabri, Arturo Carlo Quintavalle, Gianluigi Ricuperati, L’isola, Galleria Mazzoli, Modena 2009. Con una nota dell’autore e alcune citazioni tratte da Scritti, di Roberto Bazlen, Taxonomies, a+mbookstore, Milano 2007. Con una nota dell’autore e testi di Stefano Boeri, Antonello Frongia, Rene Gabri, ha curato il volume, Jeff Wall, GestusScritti sulla fotografia e sull’arte. Quodlibet 2013, nel 2014 ha pubblicato assieme a Massimo Bottura e Carlo benvenuto, Never trust a Skinny Italian Chef, per Phaidon Books, in corso di pubblicazione Caraibi, Humboldt Books, Milano e un nuovo libro su Yona Friedman, Park Books, Zurigo. Cultura

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Entra nel vivo la IV edizione di Fahrenheit 39, il festival su ricerca e design nell'editoria Sabato 8 Marzo 2014

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Dopo il prologo del 6 marzo, la proiezione del film Fahrenheit451 di François Truffaut presso il cinema Corso di Via di Roma che ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, si è aperto il sipario sulla IV edizione di Fahrenheit 39, il festival su ricerca e design nell'editoria. Come ulteriore prequel, l'evento off "Little Big Press" Japanese tea time photobooks presso lo Studio Grafico Image in via Magazzini posteriori 65: una mostra di libri fotografici che rappresentano le molteplici facce di una nazione che riesce sempre a stupire, spaziando fra tradizione, erotismo estremo e bondage, cui fanno da contrappunto giocose contorsioni corporee di bambini di fronte all'obiettivo. La volontà è quella di moltiplicare gli spazi del festival, creando appuntamenti paralleli e di approfondimento in diversi luoghi della città. Ieri 7 marzo, poco prima delle 18.30 i primi visitatori si sono addentrati nell'Almagià per l'inaugurazione della mostra ufficiale: l'esposizione di più di duecento pubblicazioni indipendenti e sperimentali del 2013, selezionate da una commissione presieduta da Francesco Valtolina (Mousse Publishing). Diverse le sezioni, ognuna contrassegnata da un colore diverso. In rosso le creazioni protagoniste, concreti esempi del design applicato all'editoria, mentre quella verde è dedicata ai libri fotografici (Isia Urbino). I lavori degli studenti di editoria del corso biennale dell'ISIA di Urbino, occupano la sezione arancione (biennio di editoria) e gialla (biennio di illustrazione). Agli studenti di Bolzano è invece dedicata la sezione blu. La mattina del 7 marzo sono cominciati i due workshop a numero chiuso che dureranno fino a domenica 9: laboratori esclusivi in cui professionisti del settore nazionali e internazionali approfondiranno con gli studenti le loro riflessioni sul mondo dell'editoria. James Langdon, progettista grafico e uno dei sei direttori degli 'eastside projects' della Galleria di Birmingham, si soffermerà su oggetti "provenienti dal passato o da realtà parallele, cercando di capire come questi possano influenzare il lavoro del designer nel presente": ogni partecipante dovrà scegliere un oggetto esistente, che verrà poi modificato nel tentativo di raccontare qualcosa di nuovo. Ogni oggetto, infatti, è ritenuto in grado di raccontare la storia della cultura che l'ha prodotto. Bardhi Haliti e Laura Peppa, della Werkplaats Typografie di Arnhem (Olanda) si interrogheranno sui percorsi espositivi e fruitivi, chiedendo agli studenti di astrarre dal percorso 'ufficiale' per concentrarsi sulle modalità soggettive dei partecipanti. Numerose le case editrici indipendenti presenti al festival, che come di consueto occuperanno le due navate laterali dell'Almagià. Apre la giornata di sabato 8 marzo la presentazione, da parte dell'Osservatorio Fotografico, del progetto "Dove

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viviamo". Dalle 17.30 si entrerà nel vivo del festival con i talks, in cui si alterneranno James Langdon (progettista grafico e uno dei sei direttori di "eastside projects" Galleria di Birmingham) parlerà del potere narrativo del design nella conferenza Design and Narrative Alessandro Ludovico (artista, critico dei media, chief editor di Neural magazine dal 1993 e autore del libro "Post digital print") di oggetti ibridi e processuali con una conferenza dal titolo Post Digital Publishing, hybrid and processual objects in print Clive Phillpot (curatore, scrittore, ex bibliotecario del MoMa di NY, ex presidente e membro del comitato artisticodirettivo di Printed matter NY) che traccerà una retrospettiva storica del 'libro d'artista' nell'incontro Booktrek: Half a Century of Artist Books, Book Art, Bookworks & Book Objects. Domani, giornata finale del festival, sarà interamente dedicata al libro fotografico. Grazie alla preziosa collaborazione con l'associazione Osservatorio Fotografico di Ravenna, Fahrenheit 39 ospiterà alle 11.00 una conferenza di Guido Guidi, mentre nel pomeriggio a partire dalle 16.30 ci sarà spazio per i talk di Michele Cera (fotografo ed urbanista da Bari) che presenterà il suo primo libro Dust, pubblicato per l'editore tedesco Kehrer. Concluderà la giornata l'intervento Sacrifice your Body The wide impact of focused diffusion di Pedro Alfacinha (gallerista di Lisbona, ex collaboratore di Steidl, ex membro del gruppo fondatore della casa editrice MACK di Londra). L'elenco dei partecipanti e tutti i particolari del festival sono consultabili alla pagina www.fahrenheit39.com

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