GIULIANI è un’azienda specializzata nella progettazione, produzione e posa in opera di facciate continue in alluminio nonché di serramenti metallici per grandi forniture, di strutture speciali e di rivestimenti ventilati in alluminio o vetro, la Giuliani si differenzia in due divisioni: Divisione “Involucri Edilizi” e Divisione “Serramenti Metallici”. Fondata nel 1971, GIULIANI si estende su un’area
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superiore ai 32.000 mq, dei quali 15.000 coperti e impegna oltre150 addetti compresa la tecnostruttura composta da circa 50 tecnici qualificati, progettisti ed esperti di settore. La GIULIANI è impegnata costantemente a sviluppare e adeguare la potenzialità, il knowhow, la tecnologia, la flessibilità e l’energia dinamica che la distingue. La potenzialità produttiva della GIULIANI è di 15.000 mq di manufatti mensile. L’azienda è in possesso della certificazione relativa al sistema di gestione per la qualità secondo la normativa UNI EN ISO 9001-2000 e del certificato SOA per le categorie OS6 classe VI e OS18 classe VIII (illimitata).
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la rivista
architettura & design
RADLcommunication editore srl direttore responsabile/chief director Cecilia Pilone pilone.radl@gmail.com marketing director Stephane Bitton bitton.radl@gmail.com consulente/consultant Bettina Lirsch b.lirsch@bettinalirschdesign.com art director Andreas Waibl andreas@waibl.eu segreteria di redazione/editorial secretariat Stefania Carlotta fotografi/photograph Giacomo Albo, Yves André, Julien Barro, Frédéric Biver, Michel Bovay, Mario Carrieri, Luca Fregoso, Ricardo Gay Luger, GaS Studio, Roberto Guscio, Bruno Huber, Itten+Brechbühl AG, Vincent Jendly, Didier Jordan, Andrea Liverani - Photo And Live Studio, Lombardini22, Stefano Maria Mariga, Marco Masocco, Andrea Martiradonna, Adam Mørk, performancephotography.ch, Studio Marco Piva, Francesco Radino, Matteo Ravelli, Paolo Righi, archivio Luca Scacchetti, Dom Smaz, Stefano Spinelli, Konrad Tobler, Vodafone, Alexandre Zveiger. pubblicazione periodica n. 3 - 2014 iscrizione al Tribunale di Milano n. 7 del 02 01 2012 editore/editor RADLcommunication srl via Vincenzo Monti, 8 20123 Milano, Italia T +39 02 46712599 F +39 02 48013233 www.rivistadesignarchitettura.com radlcommunication@gmail.com consulenza legale/legal adviser Gaetano Mariano Draisci gadrais@tin.it foto copertina/cover Museo della Storia di Bologna, palazzo Pepoli progetto: Mario Bellini [ph. Francesco Radino]
Il bilancio sull’attività edilizia nel 2013 non è stato in generale positivo, l’indice della produzione nella costruzione è diminuito, tuttavia ha registrato nel terzo trimestre una lieve ripresa che ha fatto segnare un aumento pari all’1,6%. Forse è ancora presto per parlare di inversione di tendenza e di crescita, ma ci sono nel territorio in atto una serie di nuovi progetti e infrastrutture in vista anche dell’Expo 2015, che daranno sicuramente un nuovo impulso alla crisi di attività nei cantieri. Expo 2015 sarà il più grande evento mondiale sul tema della nutrizione, in più fasi il sito espositivo occuperà un’area di oltre 1 milione di mq per un valore complessivo di 150 milioni di Euro, portando 130 paesi del mondo a conoscere la nostra cultura, la storia e soprattutto il nostro stile di vita. La rivista, come sempre, cercherà di valorizzare i progetti che mettono l’accento sul patrimonio culturale nazionale e internazionale come il Museo della storia di Bologna a palazzo Pepoli; il rinnovo e l’ampliamento dello storico Hotel Excelsior Gallia nel cuore di Milano; i progetti istituzionali della stazione e dell’università di Ginevra e il più grande acquario d’europa in Danimarca. Inoltre, all’interno di questa pubblicazione, ci sarà anche uno speciale dedicato al genio creativo dell’architettura Elvetica, sette studi di architettura tra i più rinomati di tutta la Svizzera, quindi pubblicata in versione italiana, inglese e francese. Colgo l’occasione come sempre per ringraziare le persone che hanno collaborato a questo nuovo numero e auspico una buona lettura. The budget building activity in 2013 has not been generally positive, the index of production in construction declined, however, showed a slight recovery in the third quarter that showed a rise of 1,6%. Perhaps it is still too early to talk of a turnaround and growth, but in the territory are taking place a number of new infrastructure projects and also in view of Expo 2015, that will surely give a new impetus to the crisis of activities on site. Expo will be the biggest event in the world on the subject of nutrition, will be implemented in stages and the EXPO site will occupy an area of ove 1 million square meters with a total value of 150 million Euro, bringing 130 countries around the world to learn about our culture, history and especially our way of life. The magazine, as always, will try to assess the projects that focus on cultural heritage nationally and internationally as the Museum of the History of Bologna in palazzo Pepoli, the renovation and expansion of the historic Excelsior Hotel Gallia in the heart of Milan; the institutional projects of the station and of the University of Geneva and the largest aquarium in Europe in Denmark. In addition, in this publication, there will also be a special dedicated to the creative genius of architecture Swiss, seven studies of architecture among the most famous in Switzerland, so published in english version, italian and french. I take this opportunity, as always, to thank all the people who have contributed to this new number and hope you enjoy reading. Cecilia Pilone
architettura & design
la rivista
sommario/summary
design showcase
Helsinki design week 2013 10-17 Speciale Helsinki: design e aziende in Finlandia by Cecilia Pilone [10] Helsinki design week 2013 Luca Scacchetti [18] Experiences: tra architettura e design 3XN [22]
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The Blue Planet [Denmark]
Cesare Miglioli [28] Il vuoto per apprezzare i pieni, Milano Mario Bellini [34] Museo della Storia di Bologna Museum of history of Bologna Marco Piva [42] Hotel Excelsior Gallia, Milano Beretta Associati [48] Broletto 9/11, Milano
Lombardini22 [108] Via Brera 21, Milano [112] Nuova sede Heineken, Sesto San Giovanni, [MI] [116] Segreen Business Park, Segrate [MI] Matteo Gattoni [122] Villa Luisa, Pavia [130] Showroom CR service, Milano GaS Studio [134] Lainate Urban Center, Lainate [MI] [138] The Gate, Milano
special swiss architecture [52-107]
iarchitects [142] Restyling nazionale per Vodafone
Luscher Architectes [54] FIBA HeadQuarter, Mies [VD]
A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti [146] A cube of light, Milano
Bruno Huber Architetti [60] Villa a Paradiso, Paradiso [TI] [66] Novotel, Paradiso [TI]
index [150] elenco architetti/architects list [151] elenco per settore di attività/index by trade
Richter · Dahl Rocha & Associés architectes SA [72] Bobst HQ, Mex [VD] Itten+Brechbühl AG [78] Gare de Genève Cornavin [GE] [84] UNIL, Lausanne [VD] Concept Consult Architectes [86] Nestlé System Technology Centre, Orbe [VD] Jacques Bugna Atelier d’architecture [90] Villa Slatkine, Thônex [GE] [96] Building for residences PPE AMIEL, Geneve atelier zéro2 [100] Villa C, Lausanne [VD] [104] Paudex Rivage, Lausanne [VD]
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Speciale di 56 pagine interamente dedicato all’architettura e all’interiors design della Svizzera. Special of 56 pages dedicated entirely to architecture and interiors design in Switzerland.
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summary [34]
la rivista
architettura & design
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Helsinki design week 2013 design showcase by Cecilia Pilone
Finnish take design seriously, since always finnish designers try to understand humans conditions involving emotional feelings and values, inspired by the richness of natural environment according to funcionality and pracmatic approach to change the basic elements of everyday life. People partecipate actively to design’s products and services that they use, almost every family has its «classic icons» within their domestic walls, that you can easily buy in every supermarket or department store in the country. Ecology and ethical design are the base of the heritage backgrounds and know-how through knowledge of materials especially wood has exported timeless and unique products of design all over the world, establishing business and international contacts everywhere. Helsinki world design capital in 2012. In this contest it takes place the ninth Helsinki Design Week, from 12 to 22 of september in co-operation with the Ministry for Foreign Affairs of Finland, City of Helsinki, Helsinki Design Week, Habitare, Suomen Messut and Design Forum Finland. An annual city design’s festival, a workshops of events, programmes, special exibitions and seminars focus on spreading contemporary design, new original and quality top products and classics Finland’s homeworks including design furniture, lamps, interior textiles and carpets, glass; ceramic and porcelain and vintage. Helsinki Design Open in Rautatalo building ( Iron Hause) designed by Alvar Aalto [3.2.1898 Kuortane - 11.5.1976 Helsinki], one of the most important architect and designer in Finland, this pioneer of functionalism influenced the finnish society, his ideal was to give same conditions of housing for everyone. In the indoor carrara marble Italian-style piazza with design Cafe and shops, are presented Finnish design brands and companies,
I finlandesi prendono il design seriamente, da sempre i designer cercano di capire le condizioni umane che coinvolgono i sentimenti e i valori, ispirati dalla ricchezza dell’ambiente naturale circostante in accordo con la funzionalità e l’approccio pragmatico per cambiare gli elementi basici della vita di tutti i giorni. La gente partecipa attivamente ai servizi e prodotti di design che essi usano, almeno ogni famiglia ha le sue «classiche icône» dentro le mura domestiche che si possono facilmente acquistare in ogni supermercato o grande magazzino del paese. L’ecologia e il disegno etico sono alla base della formazione ereditata che insieme al know how per la conoscenza dei materiali naturali specialmente quella del legno, ha esportato in tutto il mondo prodotti di design unici e senza tempo stabilendo affari e contatti internazionali ovunque. Helsinki capitale mondiale del design nel 2012. In questo contesto ha luogo la nona edizione dell’Helsinki design week, dal 12 al 22 di settembre in collaborazione con il ministero per gli affari esteri della Finlandia, City of Helsinki, Helsinki Design Week, Habitare, Suomen Messut e Design Forum Finland. Il festival annuale del design in città, un workshop di eventi, programmi, mostre speciali e seminari focalizzati sulla diffusione del disign contemporaneo, sui nuovi prodotti di qualità e originalità e sui classici pezzi «made» in Finlandia compreso mobili, lampade, tessuti per interni, tappeti, vetro; ceramica e porcellana e pezzi vintage. Helsinki Design Open apre nel palazzo di Rautatalo (la casa di ferro) progettato da Alvar Aalto [3.2.1898 Kuortane - 11.5.1976 Helsinki], uno dei più importanti architetti e designer finlandesi, questo pioniere del funzionalismo influenzò la società finlande-
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inspired… by nature
Marimekko Sääpäiväkirja collection Jussarö fabric - 100% cotton
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functionality and minimalism new designers with their high-quality manufacture made in wood, natural textiles cashemire and recycled materials: Artek, company founded by Alvar and Aino Aalto in 1935, has an important contribute to spread and promote modern finnish design, thanks to the innovative Alvar Aalto’s nowledge and heritage, it produces Alvar Aalto’s forniture and lights, Ilmari Tapiovaara’s collection and collabores with prominents internationals architects and designers. Since few years Artek collects from all the world a second cycle of old Aalto’s chairs, a vintage shops where find originals old objects with their own life and history. This year Artek celebrated its 80th anniversary and this six september was acquired by Vitra. Arelalizza a leading Nordic cashmere brand that mixed solid industrial textile’s experience with innovative and young ideas, the result, a fashion timeless models to wear in everyday life. Camilla Moberg Design an artist and industrial glass designer who manifacture her unique glass art sculpure as handwork in Finland. Doctor Design by interior architect Petri Vainio, makes his lamp Vuolle a little bit special, practical and fuctional than an ordinary one; Johanna Gullichsen Textile Craft & Design a textile highquality company based on natural materials with geometric design inspired by the graphical patterns of Normandie collection. Karin Widnas a well known ceramicist settled in Fiskars her pure and clean lines of her works are today seen in private or pubblic spaces. Kristiina Lassus a designer who combine in her carpets the ancients tibetan traditions with her refined taste for natural colours and organic linen wool silk and bamboo silk. Nikari custom –made furnishing made of local wood, a nordic tradition with a contemporary approach. Original habitek works, natural and treated natural oak’s forniture designed and manufactured in Finland; Susan Elo belongs to a group of designer called Woodism, her Risukko Lamp is a result of ecological and manufactures furniture. TIKAU with its handmade home’s accessories helping rural areas of India providing them employment in an ethical way. Tuulia Penttilä focuses on minimalist an handmade solid wood; Vuokko a talent fashion artist who created for textile company Marimekko in the 1950, famous for her graphic print and clothing. Helsinki Design week gives also the opportunity to step into the future at Old Customs Warehouse with the 3D Lab
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1. artek/69 chair by Alvar Aalto [2° cycle] 2. artek/60 stool by Alvar Aalto [2° cycle] 3. Kristiina Lassus/tibetan rug - Akana by Kristiina Lassus 4. Doktor Design/Vuolle pendant lamp by arc. Petri Vainio 5. Arelalizza/2013/2014 cashmere collection by Arelalizza
[design] Helsinki design week 2013
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se, la sua idea era quella di dare uguali condizioni di alloggio per tutti. Nella piazza interna di stile italiano in marmo di carrara sono presentati i marchi e le società del design finlandese, nuovi designer con la loro manifattura di alta qualità fatta in legno, cashemire, tessuti naturali e materiali riciclati: Artek, compagnia fondata da Alvar e Aino Aalto nel 1935, ha dato un importante contributo a divulgare e promuovere il moderno design finlandese, grazie all’innovativa conoscenza e eredità di Alvar Aalto essa produce mobili e lampade di Alvar Aalto, la collezione di Ilmari Tapiovaara e collabora con i più prominenti architetti e deigner internazionali. Da qualche anno Artek colleziona da tutto il mondo un secondo ciclo di vecchie sedute di Aalto, un negozio vintage dove trovare vecchi e originali oggetti con la propria storia e vita. Quest’anno Artek festeggia il suo ottantesimo compleanno e il 6 di settembre è stata acquistata da Vitra. Arelalizza, un marchio leader del cashmere nordico, che mescola solide esperienze del tessile industriale con idee giovani e innovative, il risultato dei modelli fashion e senza tempo da indossare nella vita di tutti i giorni. Camilla Moberg Design, un’artista e designer del vetro industriale che manifattura a mano le sue uniche sculture di vetro. Doctor Design, dell’architetto d’interni Petri Vainio, rende le sue lampade Vuolle speciali pratiche e funzionali rispetto ad altre. Johanna Gullichsen Textile Craft & Design, una compagnia tessile di alta qualità basata su materiali naturali con disegni geometrici ispirati ai modelli grafici della collezione della Normandia. Karin Widnas, una ceramista ben nota che si è stabilita nella Fiksars, le linee pure e pulite dei suoi lavori sono oggi viste sia in case private che in spazi pubblici. Kristina Lassus, una designer che nei suoi tappeti combina le tradizioni antiche tibetane con il suo gusto raffinato per i colori naturali delle sete organiche e del bamboo. Nikari, arredamenti su misura fatti con il legno locale e tradizioni nordiche con un approcio contemporaneo. Original habitek works, mobili design in quercia naturale e trattata fatti in Finlandia; Susan Elo, appartiene ad un gruppo di designer chiamati Woodism, la sua lampada Risukko è il risultato della manifattura di mobili ecologici. TIKAU, che con i suoi accessori fatti a mano aiutano le aree rurali dell’India procurando loro lavoro in modo etico. Tuulia Penttilä, focalizzata nel solido legno minimalista e
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ecology and ethical design by Audi and ADD, known for their technology, where is possible to see how a project’s inspiration can be realised with the potential of digital design: the 3D printer, dream of every designer used on fashion, jewellery and design objects. Moreover this old Art Nouveau building becames in these days a new store for the Finnish Design Shop where find 400 items of Finnish and international design. Ikea shows a new concept for a dream kitchen, for the whole family especially for children focus on their requests, bringing the famous Smaland playword to the Old Customs Warehouse so that they can play and in the meanwhile partecipate in preparing food. Habitare 2013, Furniture Interior Decoration/ Design Fair, held every autumm at the Helsinki Exibition and Convention centre from 18 to 22 september. Habitare is an important event focuses on interior design where famous brand, artists and youngs talents designers show their prototypes and their new collections. Artek participates in the fair relaunching classic and timeless design icons as Ilmary Tapiovaara’s cheerfully light Lukky presented for the fisrt time in this colour this year in the Milan Forniture Fair, the Alvar and Aino Aalto’s furniture and Tapio Wirkkala’s TW003. Marimekko inspired by winter nordic weather and nature’s phenomens, presents its Sääpäiväkirja collection cotton Jussarö fabric thunders with rolling storm clouds and rain and Oiva tableware by Aino-Maija Metsola who lives on an island and tooks many ideas to find out the right patterns. Marimekko’s classics are presents in Finnish everyday life especially Unikko designed by Maija Isola who tranformed in 1950 the company’s textile printing and home decoration and spread Marimekko all over the world. The fair also contents ahead!, an international and dynamic area in which are presented new ecxiting designs and materials and innovative ideas of interior. This year the subject is the Children’s Hospital 2017 by Design Studio Muotohiomo, who wants to create a design and confortable environmentent for the hospitalized childrens and their family. EcoDesign exibition selects designers from six countries, Finland Sweden, Japan Russia Mexico and China and will give a awarded prize of 5,000 euro to the best creative handmade wood piece of forniture, to create a wooden ecologi-
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[design] Helsinki design week 2013 fatto a mano; Vuokko, una talentuosa artista fashion che creò per la compagnia tessile Marimekko nel 1950, famosa per le sue stampe grafiche e i suoi vestiti. Helsinki Design week da anche l’opportunità di fare un salto nel futuro all’Old Customs Warehouse con il Laboratorio 3D di Audi e ADD, conosciuti per la loro tecnologia, dove è possibile vedere come un’idea di un progetto può realizzarsi con il potenziale del design digitale: la stampante 3D, sogno di tutti i designer usata nella moda nella gioelleria e per gli oggetti di design. Inoltre questo vecchio palazzo dell’Art Nouveau diventa in questi giorni un negozio per il Finnish Design Shop dove trovare 400 oggetti del design internazionale e finlandese. All’interno Ikea mostra un nuovo concetto per una cucina da sogno per l’intera famiglia specialmente per i bambini concentrandosi sulle loro richieste facendoli giocare e nello stesso tempo aiutare a cucinare.
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1. artek/tw003 by Tapio Wirkkala 2. Muoto 2/tuotekuva by Mikko Kentta 3. Mikko Paakkanen/gran tabouret ph. Marko Melander 4. Muoto 2/Kolmen Kappa by Kirsi Tasanen 5. Habitare 2013/trash design - Shadows in birch forest ph. Henrik Enbom 6. artek/lukki 5ar by Ilmari Tapiovaara 7. artek/trienna by Ilmari Tapiovaara 8. artek/400 nojatuoli by Alvar Aalto
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Habitare 2013, Furniture Interior Decoration/ Fiera del Design, tenuta ogni autunno nel centro di Mostre e Congressi di Helsinki dal 18 tal 22 settembre. Habitare è un importante evento centralizzato sull’interior design, dove famosi marchi e artisti e giovani designer talentuosi mostrano i loro prototipi e le nuove collezioni. Artek partecipa nella fiera rilanciando icone classiche e senza tempo come la cheerfully light Lukky di Ilmary Tapiovaara che per la prima volta è stata presentata in questo colore al salone del mobile di Milano, i mobili di Alvar e Aino Aalto e la Tapio Wirkkala TW003. Marimekko ispirata dai fenomeni del tempo invernale nordico, presenta la sua collezione Sääpäiväkirja, tessuti in cotone Jussarö tuoni con nuvole in tempesta e pioggia e Oiva stoviglie di Aino-Maija Metsola che vive su un isola e prende spunto da essa per tirar fuori il disegno giusto. I classici di Marimekko sono presenti nella vita finlandese di tutti i giorni specialmente Unikko disegnato da Maija Isola che trasformò nel 1950 la compagnia tessile e della decorazione per la casa e la fece conoscere in tutto il mondo. La fiera inoltre contiene ahead!, un’area dinamica ed internationale dove sono presentati nuovi avvincenti disegni, materiali e idee innovative sull’interior design. Quest’anno il soggetto sarà il Children’s Hospital 2017 dello Studio Design Muotohiomo, che vuole creare un ambiente confortevole e design per i
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classic and timeless icons
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cally project. It’s also an invitational exibition from international designers and young talent from Finland and abroad. Outside the fair many exibitions are organized in the hart of Helsinki, Design Forum Finland sponsored by the Finnish Society of Crafts and Design, promotes with its showroom and shop a world’largest collection of finnish fashion and design. Designdistrict, a late night shopping concept, many stores and galleries and restaurants open the doors untill 9 pm, both local than visitors. Design Seminar at Savoy Theatre: Dreaming and Doing, discussing the developers of Wood City at Jätkasäari, a masterpiece of latest wooden Finnish architecture; and Pecha Kucha Night, twenty picture and 20 minutes on the stage,to share the new and visionary ideas of each creative architect or designer. Design Museum organizes exibitions on design history and contemporary art and design with its rich and unique objects collections, mostly glass and ceramics (Arabia; iillata) collected from the best international
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[design] Helsinki design week 2013 1. Alvar Aalto 2. Ilmari Tapiovaara 3. Tapio Wirkkala 4. artek/900 tea trolley_black by Alvar Aalto 5. Fiskars/classic scissors cm 20 6. artek/A330S pendant lamp by Alvar Aalto 7. Iittala/pots by Timo Sarpaneva 8. Marimekko/oiva/saapäiväkirjä tea pot by Aino Maija Metsola 9. Iittala/flower vase by Alvar Aalto 10. Marimekko/Unikko fabric by Maija Isola
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Finnish art and Design and internationals design works, a dialogue of past present and future. At last i buyed my peace of Finnish design in iittala by Fiskars the market leader in Nordic glass factory and goods for the home, essential objects of everyday life but enrich of functional an timeless design, sure to came back home and to have something special to never throw it away.
bambini ospedalizzati e le loro famiglie. EcoDesign exibition, seleziona designer da sei paesi, Finlandia Svezia, Giappone, Russia, Messico e Cina e darà un premio di 5,000 euro alla migliore creazione fatta a mano in legno per creare così un progetto ecologico e naturale. È anche un invito per esibire designer internazionali e giovani talenti della Finlandia e dintorni. Fuori dalla fiera sono organizzati nel cuore di Helsinki molti eventi, Design Forum Finland sponsorizzato dalla Società finlandese dei Mestieri e del Design, promuove con il suo showroom e negozio la più grande collezione al mondo di moda e design finlandese. Designdistrict, un concetto di shopping notturno, molti negozi, gallerie e bar apriranno le porte dalle 9 pm in poi, sia ai locali che hai visitatori. Design Seminar al Teatro Savoy: Dreaming and Doing, discutendo gli ultimi sviluppi della Città di Legno a Jätkasäari, un capolavoro dell’ultima architettura in legno finlandese; e Pecha Kucha Night, 20 foto e 20 minuti sul palco per condividere le nuove e visionarie idee di ogni creativo architetto o designer. Design Museum organizza mostre sulla storia del design e sull’arte e il design contemporaneo con i suoi ricchi e unici oggetti della collezione, la maggior parte in vetro e ceramica (Arabia; iillata) presi dal miglior design internazionale finlandese, dai migliori lavori di design e di arte internazionale, un dialogo tra passato presente e futuro. Alla fine ho comprato anch’io il mio pezzo di design a iitala della Fiskars il leader del mercato nordico per l’industria del vetro e beni per la casa, oggetti essenziali per la vita di tutti i giorni, ma arricchiti di design funzionale e senza tempo, sicura di tornare a casa con qualcosa di speciale che mai getterò.
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Luca Scacchetti: the architect, the designer, the artist …
tra architettura e design Un lavoro diviso fra design, interni, architettura, urbanistica e poi ancora insegnamento, saggistica e pittura. Una sorta di visione unitaria della scala del progetto, passando anche nella stessa giornata da un edificio, ad un masterplan, al disegno di una sedia o di una scrivania, rende l’attività progettuale di Luca Scacchetti sempre più una sorta di ragionamento, di pensiero sulle forme che ci circondano, ricostruendo un paesaggio globale, ove il dettaglio di un oggetto conta come l’assetto architettonico o urbano, ove tutto concorre alla formulazione di un immagine generale e coerente, costruendo, progetto dopo progetto, una visione del mondo. Una visione quasi umanistica o rinascimentale che tende a riunire il tutto sotto uno sguardo nuovo, e che, nel cambiare continuamente oggetto di osservazione e scala di progetto, garantisce elasticità mentale e una ricchezza di spunti, di suggestioni ed ispirazioni quasi infinite. All’interno di questa unitarietà di scala Scacchetti si muove con la convinzione che il compito di chi progetta, sia di designer che di architetto, sia anche etico, sia anche essere al servizio, sia l’essere il tramite attraverso cui certe trasformazioni possono avvenire. Un lavoro che non è mai, autoreferenziale, ma che si svolge sempre per gli altri e con gli altri, a servizio degli altri.
Luca Scacchetti/Tullio Mazzotti: due esemplari della serie di sette edicole parietali; “Il Bostrico” e “Madunnette Laiche”, 2013. Tappeto d’arte “la cascata”, Cohen Sedgh, 2013.
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Luca Scacchetti Sculture in marmo, collezione Seven Castles, Sacerdote Marmi, 2011.
Between architecture and design
Hotel Litta Palace, Lainate, Milano.
Tutto ciò porta ad un ascolto differente, al cercare di capire i problemi e le aspettative del cliente o delle aziende con cui si lavora, adottando una progettazione capace di interpretarne le speranze e le potenzialità. Con proprietà, dirigenti, uomini di marketing, uffici tecnici, operai, artigiani, terzisti, rivenditori, il progetto, nella visione di Scacchetti, assomiglia sempre più ad una sorta di “prova d’orchestra” dove, l’architetto conduce il brano da musicare, brano che sarebbe muto
senza il contributo e la partecipazione degli altri. Così ogni edificio o prodotto di Scacchetti, diviene sempre più un azione all’interno di un racconto molto più complesso e dietro ad ogni opera c’è il lavoro di molti, collettivo e comune. In questa progettazione come conduzione di un lavoro partecipato si ritrova il senso, la ricchezza tematica, materica e formale del lavoro di Scacchetti, la sua capacità di trasferire professionalità ed esperienza da un tema all’altro, senza sosta.
A work divided between design, interiors, architecture, urbanism and then still teaching, essay writing and painting. A kind of unified vision of the scale of the project, passing on the same day from a building, to a masterplan, to the design of a chair or desk, making the design work of Luca Scacchetti like a kind of reasoning, a thought on the forms that surround us, rebuilding a global landscape, where the detail of an object counts as the architectural or urban structure, where everything combine to bring the formulation of a coherent and an overall image, building, project after project, a vision of the world. A Renaissance or humanist view which tends to bring everything together under a new look, and that, in changing continuously the subject of observation and scale of the project, provides mental flexibility and a wealth of ideas, suggestions and inspiration almost endless. Within this unity of scale, Scacchetti, moves with the belief that the task of designers, both as a designer rather than
[experiences] / Milano Lampade da terra, Manichini, Zonca, 2013.
an architect, is also ethical, and also is attend upon, and to be the means by which certain transformations can occur. A job that is never, self-referential, but that always takes place for others and with others. All this leads to a different listening, to try to understand the problems and expectations of the customer or of the companies with which we work, by
Hotel Hilton Garden Inn, Lecce.
adopting a design capable of interpreting their hopes and potential. With ownership, managers, marketing people, technical offices, workers, artisans, contractors, retailers, the project, in Scacchetti ideas, look like a kind of “orchestra rehearsal” where the architect leads the song to be music for, a song that would be mute without the contribution and participation of others.
So every Scacchetti’s building or product, becomes more and more an action inside a more complex story, and behind every work there is the work of many, collective and common. In this design, run as part of a job we find the way, the thematic, material and formal richness of Scacchetti works, his ability to transfer skills and experience from one theme to another without stopping.
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3XN PROJECT LOCATION
Denmark’s New National Aquarium Kastrup / Denmark
The Blue Planet wins world
[architecture] / Kastrup / Denmark
inspired by the shape of water in endless motion
Architecture Festival Award
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3XN The Blue Planet is Europe’s largest, modern and most significant aquarium, only eight kilometres from the Copenhagen City Hall Square. It’s one of Denmark’s five most prominent tourist attractions. At the tourism conference “A New Way to Grow” 2012, the Blue Planet was chosen as Denmark’s best lighthouse project within experience economy, because of its potential for growth, influence on regional
development, innovation, realization as well as its uniqueness and ‘reason to go’. It was founded by civil engineer and contractor Knud Højgaard and opened for the public in 1939 just four months before the break out of World War II and seven months before the occupation of Denmark. The consequence was closed borders and considerable problems in getting hold of exotic animals to the aquarium. After the war, the aquarium
was in a bad shape, and Knud Hojgaard initiated extensive renovations. Inspired by visits to the world’s most exciting aquariums and spiced up with ideas of his own, the curator Jesper Horsted formulated his wishes for the design of a totally new Danish Aquarium, principles which were later to become the fundament for the international competition of The Blue Planet. Now this building of international dimensions is an archi-
[architecture] / Kastrup / Denmark tectural and engineering lithhouse, the facade is covered with small diamondshaped aluminum plates, known as shingles, which adapts to the building’s organic form. Just as water aluminium reflects the colours and light of the sky and thus the buildings expression varies with the changes in its natural surroundings. Therefore, the design of The Blue Planet is based on the story about water and life under the sea. We
visualise the construction as a whirlpool which draws visitors into the depths to the fascinating experiences,into another world. The circular foyer is the central point of navigation in the aquarium, here visitors choose which river, lake or ocean to explore. Each exhibition has its own theme and entrance from the foyer, where sound and images are used to introduce the atmosphere of the different exhibition areas, the restaurant en-
joys a magnificent view of the sea. Now, Denmark’s Aquarium is again at the international forefront with world class architecture, thousands of animals from all over the world and advanced presentation technologies.The Blue Planet was officially inaugurated on March 21 by Her Majesty the Queen and His Royal Highness The Prince Consort. The Blue Planet wins this year the World Architecture Festival Award.
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[architecture] / Kastrup / Denmark
Il Pianeta Blu è il più largo, moderno e significante acquario Europeo a soli pochi kilometri dal centro di Copenhagen. Fa parte delle cinque attrazioni più importanti della Danimarca. Alla conferenza sul turismo” A New Way to Grow” 2012, è stato scelto come miglior progetto faro per la sua esperienza economica per le potenzialità di crescita per l’influenza sullo sviluppo regionale e unicità. L’acquario fu fondato dall’ingegnere civile Knud Hojgaard e aperto al pubblico
nel 1939 solo quattro mesi prima dello scoppio della seconda guerra mondiale e dell’occupazione della Danimarca,le conseguenze furono devastanti e rimase in cattive condizioni a lungo anche se sucessivanente in più periodi fu allargato. Oggi questa struttura imponente e internazionale è un faro ingegneristico, la facciata è coperta con piccole lastre di alluminio a forma di diamante che si adattano alla forma organica della struttura e riflettono nell’acqua i colori
e le luci del cielo. Tuttavia il disegno del Pianeta Blu è basato sulla storia dell’acqua e della vita sottomarina, per questo la costruzione ci appare come un vortice che attrae i visitatori dentro un altro mondo con migliaia di animali da tutto il mondo e avanzate tecnologie di presentazione. L’acquario è stato inaugurato ufficialmente questo 21 marzo alla presenza di sua Maestà la regina e il reale Principe consorte, e ha vinto il Festival mondiale dell’Architettura.
[architecture] client
Bygningsfonden Den Blå Planet architect
3XN A/S date
2013 gross floor area m2
9.700 engineers
Moe & Brødsgaard A/S landscape
Henrik Jørgensen Landskab AS exhibition design
Kvorning Design & Kommunikation contractors
MT Højgaard, Hoffmann A/S, Kai Andersen A/S, E. Pihl & Søn A/S aquarium technique
AAT Advanced Aquarium Technologies lighting design
Jesper Kongshaug client consultant
COWI / PLH Arkitekter A/S image credits
Adam Mørk
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[interiors] / Milano
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… il vuoto per apprezzare i pieni
Cesare Miglioli PROJECT LOCATION
arch. Cesare Miglioli
via Osoppo Milano
New life for an old milanese factory An impressive and luminous loft in a new residential area risen up on an old factory in Milan. The new residential complex called “The Almond Tree Residence” is constituted by 5 floors above ground with different types of apartments, the 6° and the 7° floor used only for this Loft, object of this report. The attic is characterized by the original factory roof structured with reticular beams that support a barrel vault of great aesthetic effect, moreover the large double-height windows of the living area recall the original factory and give the complex plenty of light and
panoramic vieuws on the adjacent roof garden of abaut 200 square meters allowing you to enjoy any time of the green frame and the play of light reflections in the mirrors. The internal layout provides for the 6th plan living space with living reading room / library, kitchen, gym and bathrooms, a sleeping area with private studio, master bedroom and bathroom. While the 7th floor, there are other three bedrooms with private baths and corridors and a big terrace including a communicated greenhause. The two living unit levels are connected by an open semi-helical iron staircase designed on
purpose by the craftman, the parapet is made of sheet iron perforated which continues with the baluster of the loft area, thus within the library that covers an entire wall double height passes through a cut in the floor, maintaining the continuity of the two levels. Some spaces have been completed and enriched with distinct décor which old pinball machines, foosball that contribute to a pleasant and relaxing environment. Even areas paved with crystal walkable transparent increase the sense of continuity vertical of the two levels, giving uniformity of their use.
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Cesare Miglioli
Tavolo, lampada e libreria fatti su misura.
nuova vita per il vecchio opificio milanese Una grande scultura stilizzata di ballerina danzante, ideata dalla moglie del proprietario per rendere omaggio all’anima dolce e un po’ temeraria della padrona di casa che aveva imperato sulla fabbrica preesistente, accoglie all’ingresso di una nuova pregevole zona residenziale che il figlio ha rigenerato sull’area del vecchio opificio. La completa demolizione di tale fabbrica ha permesso la riqualificazione urbana dell’intera area, con la realiz-
zazione di due nuovi edifici contigui, in armonia ed in sintonia con la zona circostante per lo più residenziale. Il nuovo complesso abitativo denominato “Residenza il Mandorlo” è costituito da 5 piani fuori terra, con diverse tipologie di appartamenti, più altri 2 piani, il 6° ed il 7°, adibiti ad unico Loft oggetto del presente servizio. Tale realizzazione abitativa è caratterizzata da grande vivibilità, comfort e funzionalità, grazie anche
alla sviluppata tecnologia domotica impiegata per la gestione degli spazi e dei servizi connessi. A memoria dell’edificio industriale preesistente, l’attico è caretterizzato da una copertura strutturata con travi reticolari che sostengono una volta a botte di grande effetto estetico e luminoso. Anche i locali a doppia altezza e le grandi vetrate della zona soggiorno richiamano l’opificio originario conferendo al com-
[interiors] / Milano
Parquet in rovere sbiancato, divani Extrasoft di Living, scala Particolare, camino castomizzato di Easy Living
plesso grande luminosità e panoramicità sull’adiacente giardino pensile di circa 200 mq, permettendo così di godere in qualsiasi momento della cornice di verde e dei giochi di luce riflessi negli specchi d’acqua. La distribuzione interna prevede al 6° piano uno spazio living con zona giorno, angolo lettura/libreria, cucina, palestra e bagni di servizio, zona notte con studio privato, camera padronale e bagno
riservato, mentre al 7° piano vi sono altre tre camere da letto con bagni privati e disimpegni. I due livelli abitativi sono collegati da una scala a giorno realizzata su apposito disegno del progettista: trattasi di struttura semi-elicoidale in ferro, con un accurato sistema di illuminazione realizzato con faretti ad incasso e tagli di luce; il parapetto è in lamiera di ferro microforata che prosegue con la balaustra della
zona soppalcata, mantenendo così la continuità dei due livelli. La libreria costituisce motivo particolare di ulteriore collegamento fra i due piani poiché riveste un’intera parete a doppia altezza passante attraverso un taglio nel pavimento della zona soppalcata. Molto originali sono i bagni, non solo perché sono numerosi, ma perchè presentano disposizione interna e scelta degli arredi come i sanitari, la rubinette-
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Cesare Miglioli
[interiors] private house client
Private date
2010 interior site area m2 / external site area m2
460 / 200 domotic / garden / chimney
Brera 30 / Abitare nel Verde / Easy Living sofa / staircase
Living / Particolare sanitary bathroom and taps / kitchen
Villeroy Boch, Duravit, Flaminia / Scic image credits
Giacomo Albo
[interiors] / Milano
Bagno: Villeroy Boch, Duravit, Flaminia.
ria colori e rivestimenti particolarmente accattivanti. Il bagno padronale si contraddistingue, oltre che per i giochi dei piani, anche per la vetrata che consente la visuale sul giardino pensile esclusivo ove è stata inserita anche una vasca idromassaggio. Le superfici vetrate a tutta altezza nella zona living e quelle che percorrono l’intero perimetro dell’abitazione donano luminosità agli ambienti, enfatizzando il
contrasto con il color tortora delle pareti ed i materiali freddi come il ferro utilizzato per la realizzazione della scala, e del camino posto al centro del soggiorno, anche per rivestire e mitigare un vano tecnico. Al secondo livello è stata realizzata una grande terrazza che comprende un vano serra, al quale si può accedere direttamente dalle due camere da letto o dalla terrazza stessa. Spazi privati si alternano a spazi e vani
Oggetti speciali - luci - specchi - vetri mObili vari - lavOraziOni in acciaiO inOx per arredamentO
tecnici di servizio senza interferire nella libera fruibilità e nel rispetto della privacy. Alcuni spazi sono stati completati ed arricchiti con arredi particolari, quali vecchi flippers, calciobalilla, ecc., che contribuiscono a rendere gradevole e rilassante l’ambiente. Anche le zone pavimentate con cristallo calpestabile trasparente aumentano il senso di continuità verticale dei due livelli conferendo loro uniformità di fruizione.
20081 Abbiategrasso (MI) - Via Ciocchina 3 T +39 02 91439185 - F +39 02 91439186 - M +39 348 3380021 www.particolare-design.it - info@particolare-design.it
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Mario Bellini PROJECT LOCATION
Palazzo Pepoli via Castiglione 8/10 Bologna
Concorso e Palazzo Pepoli Palazzo Pepoli in questi ultimi sette anni è stato sottoposto a un lungo e complesso intervento di restauro e di ampliamento che lo hanno trasformato da edificio medievale in Museo globale, con nuovi spazi espositivi e di accoglienza. Dopo un concorso a inviti internazionale indetto dalla Fondazione
Cassa di Risparmio di Bologna, Mario Bellini è risultato il vincitore e ha iniziato la trasformazione di questo prestigioso edificio. Il 4 maggio 2011 si è inaugurato il Palazzo; la seconda e definitiva inaugurazione è avvenuta a gennaio 2012, con l’ultimazione dell’allestimento museografico, curato sempre da Mario Bellini.
Museo della Storia di Bologna
Recupero di Palazzo Pepoli tra contenuto e contenitore
Museum of the history of Bologna
[architecture_interiors] / Bologna La corte e la torre L’intervento architettonico più rilevante secondo il progetto di Mario Bellini riguarda la corte. Essa è stata oggetto in passato di numerosi e pesanti interventi che ne hanno completamente snaturato sia l’aspetto originario che le possibilità d’uso. Il progetto riprende le potenzialità di questo spazio vuoto, al quale la copertura vetrata attribuisce in più il nuovo valore di spazio urbano coperto. Questo valore è accentuato dalla presenza del volume di vetro e acciaio che si trova nel centro del cortile del Palazzo, al quale è collegato con tre passerelle. “Una sorta di lanterna magica – come spiega Mario Bellini – illuminata dall’alto da luce naturale che filtra attraverso il tetto trasparente”. Inserito nello spazio con assi ruotati rispetto all’andamento delle pareti della corte stessa, il nuovo volume si articola su tre livelli con funzione sia di collegamento orizzontale e verticale tra i livelli del Museo che espositiva. È realizzato in acciaio e vetro, e visivamente scomposto in quattro “torri” di vetro, che si proiettano verso l’alto emergendo dalla copertura vetrata, separate dai disimpegni dai quali partono le passerelle. Le grandi lastre di vetro che rivestono le “torri” sono trattate con una serigrafia a retino puntinato progressivo, sempre più fitto mano a mano che si sale di quota: così, partendo dalla totale trasparenza del vetro a piano terra, si arriva alla completa ma “luminosa” opacità del bianco per le lastre all’ultimo livello. L’effetto è quello di un progressivo “smaterializzarsi” verso il basso del volume della torre e di un progressivo “addensarsi” di questo verso l’alto, senza perdere il valore traslucente del vetro, presente anche nei pavimenti e nei soffitti retroilluminati. Allestimento Il principio progettuale dell’allestimento del nuovo Museo della città di Bologna, come sottolinea Bellini che l’ha sperimentato in molteplici “messe in scena” di musei e mostre, è basato sulla “separazione rigorosa tra contenitore (in questo caso le sale del Palazzo Pepoli) e contenuto (l’apparato museografico), avendo come fine quello di esaltare l’autonomia delle opere esposte rispetto agli ambienti che le ‘ospitano’ e di evitare quindi la loro riduzione ad ‘arredi’ del Palazzo oltre che ogni contaminazione incongrua”.
The court and the tower The most relevant architectural project to the design of Mario Bellini regards the court. It has in the past been the subject of numerous and heavy interventions that have completely distorted the original appearance is that the possibilities of use. The project incorporates the potential of this empty space, to which the glass roof gives the added value of new urban space covered. This value is enhanced by the presence of the volume of glass and steel that is located in the center of the courtyard of the palace, which is connected with three runways. “A kind of magic lantern - as Mario Bellini explains - lit from above by natural light filtering through the transparent roof”. Posted in space with axes rotated with respect to the performance of the walls of the court itself, the new volume is divided into three levels with function of both horizontal and vertical connection between the levels of the Museum and the exhibition. It is made of steel and glass, and visually split into four “towers” of glass, that are projected upward emerging from the glass roof, separated by corridors from which depart the catwalks. The large sheets of glass that line the “towers” are treated with a screen print screen dots gradually, more and more dense as they go up in altitude: so, starting from the total transparency of the glass on the ground floor, but you get the complete “bright” opacity of white plates on the top level. The effect is that of a progressive “dematerialization” down the volume of the tower and of a progressive” thicken “ of this upward, without losing the value of the translucent glass, also present in the floors and ceilings backlit. Exhibition design The design principle of the preparation of the new Museum of the city of Bologna, as pointed out by Bellini that has experienced numerous “stagings” of museums and exhibitions, is based on “strict separation between the container (in this case the halls of the Palazzo Pepoli) and content (the unit museological), having as its goal to enhance the autonomy of the works compared to the environments that ‘host’ them and thus avoid reducing them to ‘furniture’ of the palace as well as any incongruous contamination”.
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[architecture_interiors] / Bologna
[architecture] palazzo Pepoli 2013 client
Comune di Bologna architect
Mario Bellini total site area m2 / sercive area m2 / total expositive area m2
6180 / 3080 / 3100 three expositive tower’s levels m2 / ground floor exhibition areas / first floor exhibition areas
510 / 570 / 1500 ground floor exhibition rooms / first floor / the court / the tower / tower perimeter
14 / 23 / 650 m2 / 15 m / 13 m indoor marble / museum equipment / interactive environment / engineering, manufacture and installation of museum interiors fit out works
Pusterla / Tecton / Studio Base2 / Museo FAB image credits
Francesco Radino / Luca Fregoso / Paolo Righi / Marco Masocco
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Mario Bellini
26013 Crema CR | Via Lodi 14 T +39 0373649532 | F +39 0373380216 M +39 3939191582 | www.sb2.it 22100 Como - via Canturina 107/109 T +39 031 592443 - F +39 031 520165 www.pusterlamarmi.it - info@pusterlamarmi.it
maggiori informazioni relative agli allestimenti del Museo della Storia di Bologna sono consultabili nella biblioteca del sito
tecton.it
Allestimenti Museali · Interiors · Restauro Tecton Soc. Coop. Reggio Emilia Italy
progettazione e realizzazione di ambienti interattivi
MUSEOFAB è specializzata nella progettazione, la produzione e l’installazione di sistemi ed allestimenti museali. Vanta una pluriennale esperienza in ambienti espositivi articolati: musei, biblioteche, archivi, mostre e gallerie d’arte sotto la direzione lavori di rinomati progettisti del settore. Le nostre realizzazioni includono vetrine, pannelli, basamenti e qualsiasi tipo di strutture e supporti espositivi specificatamente curati per la presentazione, l’illuminazione, la sicurezza e la conservazione preventiva di opere d’arte. MUSEOFAB specializes in the engineering, manufacture and installation of museum interiors fit out works. We have several years experience to become a leading Museum, Library, Archive, Exhibit and Gallery specialist fit out supplier, working with renowned designers in the heritage sector. We provide showcases, panels, platforms and any type of bespoke displays specially developed for the best exhibition, illumination, security and preventive conservation of artefacts.
Principali allestimenti museali realizzati negli ultimi anni
Museo del Duomo di Milano (2012/2013) per conto della
Lupi; Museo delle Frontiere e Fortificazioni Alpine
Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, progetto Canali
nel Forte di Bard (2011/2012) per conto della Regione
& Associati; Vetrina conservativa per il Libro Rosso di
Val d’Aosta, progetto Studio Dedalo; Museo Chopin
Carl Gustav Jung (2013) per conto della Biennale d’Arte
(2009/2010) a Varsavia per conto dell’Istituto Chopin,
di Venezia, progetto Museofab; la Museo Nazionale del
progetto Migliore+Servetto; Byzantine and Cristian
Major museum fit out installations in the last years
Cinema di Torino (2013) per conto della Fondazione
Museum (2009/2010) ad Atene per conto del Ministero
Maria Adriana Prolo, progetto Studio LL.TT; MuCEM Fort
greco della Cultura, progetto arch. Avgi Tzakou; Musée
Saint-Jean a Marsiglia (2012/2013) per conto del Museo,
de la Franc-Maçonnerie (2009/2010)a Parigi, per conto
progetto Zen+dCo; Museo della Storia di Bologna
del Grand Orient de France, progetto Atelier Pascal Payeur
(2010/2012) per conto della Fondazione Cassa di Risparmio
e Ashmolean Museum (2008/2009) a Oxford per conto
di Bologna, progetto Mario Bellini Architects e arch. Italo
dell’Università di Oxford, progetto Metaphor.
MUSEOFAB srl _ 31100 Treviso (TV) _ viale della Repubblica, 209 _ T +39 0422 319038 _ www.museofab.com _ info@museofab.com
Studio Marco Piva PROJECT LOCATION
piazza Duca d’Aosta 9 Milano
[architecture] / Milano
Hotel Excelsior Gallia
renovation and expansion of the historic Hotel in the heart of Milano
Premessa storica: acquisizione del progetto e area di estensione La ristrutturazione ed ampliamento dello storico Hotel Excelsior Gallia, nel cuore di Milano, si inserisce nel più ampio processo di riqualificazione urbana di Piazza Duca D’Aosta, dopo la recente conclusione dei lavori di ammodernamento della Stazione Centrale. Un fondo di investimenti internazionali del Qatar acquista l’Hotel, costituito dall’edificio degli anni ‘30 e dalla sua estensione dei primi anni ‘60, chiamato Pirelli Sing, con l’intenzione di trasformarlo in un albergo cinque stelle lusso. L’acquisizione si estende successivamente anche agli altri tre edifici, ormai quasi fatiscenti, inseriti nel lotto di forma trapezoidale compreso tra le vie Filzi, Galvani e le piazze Duca D’Aosta e IV Novembre. A seguito di una selezione internazionale il progetto di architettura viene conferito allo Studio Marco Piva, mentre per il progetto delle strutture e degli impianti viene affidato ad Arup. Il project manager è Lend Lease, i cost controller sono G&T e SPI. Successivamente la divisione Interiors di Studio Marco Piva viene incaricata anche dell’Interior Design.
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Studio Marco Piva
Percezione globale del progetto e filosofia di design La sfida è dunque considerevole: riportare la struttura ricettiva, che ormai si estende all’intero lotto, allo splendore di un tempo, coniugando la volontà della proprietà e dei progettisti nella ricerca di equilibrio tra antico e nuovo, in un rapporto dinamico di forme, spazi e materiali. Il nuovo progetto sviluppato dall’architetto Marco Piva, configura un complesso dove l’edificio in stile, un “falso bell’Epoque” totalmente restaurato e ristrutturato, si affiancherà un edificio di nuova concezione, che si ergerà su Piazza Duca D’Aosta, via Galvani e via Filzi, creando una cortina leggera di acciaio e vetro, un contrappunto alle forme piene e trionfalmente monumentali del Gallia “storico”. Il nuovo edificio, grazie alla sua facciata in vetro serigrafato con toni chiari e scuri si propone, soprattutto lungo la prospettiva di Via Vitruvio, come un elemento di coniugazione tra le texture della facciata del grattacielo Pirelli e quelle un poco più distanti della torre Galfa. Il concept del progetto fa riferimento al Life Style milanese, a quell’insieme unico di elementi dinamici che caratterizzano da sempre la vita della città. L’incessante interazione della cultura locale con le culture più diverse, che da sempre si configura nell’attenzione per il nuovo, per il bello, per il fashion e l’industrial design, per quello stile di vita dinamico e positivo di cui Milano è intrisa e che esporta in tutto il mondo.
[architecture] / Milano
The renovation and expansion of the historic Hotel Excelsior Gallia in the heart of Milan is part of the wider urban redevelopment of Piazza Duca D’Aosta, following the recent completion of the modernization works at the Central Station. An international investment fund from Qatar has acquired the hotel, which consists of a 1930s building and an extension dating from the early 1960s known as Pirelli Wing, with the intention of turning it into a five star
luxury hotel. The architectural project was awarded to Studio Marco Piva, while the structural and plant projects were assigned to Arup. The challenge is a considerable one: to restore the accommodation facility, to its past splendour, in the search for a balance between the old and the new within a dynamic relationship of shapes, spaces and materialsm in connection with the modern architecture of the urban surroundings.
The project concept is a reference to the Milan lifestyle, to the unique set of dynamic elements that have always been a feature of the life of the city. The Hotel Excelsior Gallia was frequented for many years by journalists and writers, hosted meetings of Italy’s football community for decades, and was often used as a film or television set. The project to renovate and extend the Hotel Excelsior Gallia is divided into two separate but coordinated phases. The
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Studio Marco Piva
[architecture] Hotel Excelsior Gallia Milano client
Katara Hospitality architecture / landscape / lighting / interior design
Studio Marco Piva date
2010/2013 under construction total site area m2 / total built area m2
4.273 / 30.840 totale rooms / standard / suites / presidential suite / royal suite
235 / 188 / 45 / 1 / 1 Floors recovery and reinforcement
Tecnaria Spa image credits
Studio Marco Piva Andrea Martiradonna
first phase includes the restoration and functional recovery of the 1930s building, the Excelsior Hotel Gallia, which was built to accommodate travellers arriving in Milan thanks to the new Central Station. The historic building is richly decorated, with caryatids and mascarons made by using a moulding technique with a mixture of cement and aggregates. These decorative elements, like all the historic façades, have been completely restored. The steel structures built in the 1990s have been restored to accommodate an exclusive restaurant, an event space and an enormous Royal Suite with a private spa, The new building is being developed adjacent to
the historic building, and will replace the four structures that had previously been located at the side of the hotel and connected to all the floors of the historic building, and will run from Piazza Duca D’Aosta to Via Galvani and Via Filzi. It will be built around an internal courtyard, and will include a host of new features: a centre for meetings, conferences and exhibitions on the ground floor, and a large spa on the sixth and seventh floors, with swimming pool, gym, saunas, hammam and a wellness centre. The seventh floor will also have a bar with a panoramic terrace. All these spaces will be easily accessible, even by hotel non-residents, thanks to the new high-speed lifts located in the
large new ground floor lobby. It will be a single morphological structure extending harmoniously along three sides, creating a ground-floor area which is functionally interrelated with its surroundings and creates a powerful osmosis with the city. The façade of the new building is transparent and light. It will consist of 142 cm wide modules, divided into three sections, with two blind sides and an opening glass panel, which will have an inner glass balaustrade to transmit light; this element is intended to recall the small balconies, almost flush with the façades, that can be found in many historical buildings in Milan. The ground floor will have floor-to-ceiling windows to convey a sense of transparency and to offer optimal levels of interaction with the city and the surroundings. The sixth and seventh floors, which house a spa, a swimming pool, an extended fitness area and a restaurant and rooftop bar, will be located inside a light glass space, a glass curtain which will light up spectacularly in the evening. The interiors of the new Hotel Excelsior Gallia will be created with great attention being paid to the choice of materials, textures and details, and there will be powerful references to design, with a nod to the timeless elegance of Art Deco being added in the shapes and ambiences. The interior façades of the new building will be lined with basalt facings. LED lighting systems will be used for both the exteriors and interiors so as to ensure a longer life for the systems and therefore less maintenance, with consequent substantial energy and cost savings.
[architecture] / Milano
Recupero e rinforzo dei solai Floors recovery and reinforcement Tecnaria propone soluzioni e prodotti per il recupero di solai esistenti in edifici storici. Speciali connettori fissati alle travi esistenti permettono di ottenere con un sottile strato di calcestruzzo notevoli benefici statici ed economici come all’Hotel Gallia a Milano. Tecnaria proposes solutions and products for recovering pre-existing floors in historical buildings. Special fixed connectors to the existing beams afford to obtain with a thin concrete layer remarkable static and economic benefits as at the Gallia Hotel in Milan.
Tecnaria Spa _ Viale Pecori Giraldi 55 _ 36061 Bassano del Grappa (VI) _ Italia T +39 0424 502029 - F +39 0424 502386 _ info@tecnaria.com _ www.tecnaria.com
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Beretta Associati PROJECT LOCATION
via Broletto 9/11 Milano
radicale riconfigurazione nuova sede per uno studio legale internazionale in un palazzo dei primi del Novecento L’intervento interessa due fabbricati nati ai primi del ‘900 e successivamente uniti per motivi funzionali. I lavori sono consistiti in una radicale ri-
organizzazione e riconfigurazione degli spazi interni, al fine di realizzare la sede di uno studio legale internazionale. Il nuovo organismo architettonico si ar-
ticola attorno ad un’ampia galleria verticale, che non solo viene a costituire l’elemento estetico caratterizzante ed il fulcro distributivo di tutto l’edificio, ma
[architecture] / Milano
Broletto 9/11
anche rende possibile la penetrazione della luce diurna al centro di un corpo di fabbrica particolarmente profondo. La facciata su Via Broletto è stata oggetto di un restauro conservativo, mentre la copertura è stata modificata per migliorare le altezze interne degli uffici ivi situati. Questa modifica ha consentito la realizzazione di un piano attico dotato di un ampio terrazzo panoramico. I materiali del nuovo volume sono metal-
lo e vetro, in modo da denunciare chiaramente lo stacco con la sottostante facciata d’epoca. L’intero intervento di mq.5500 si distribuisce su sette livelli dove, ai tradizionali spazi lavorativi si affiancano tutte quelle funzioni complementari che arricchiscono gli edifici del terziario più avanzato. Dal punto di vista impiantistico l’edificio, classificato in classe A, adotta un
sistema per la produzione di energia realizzato con pompe di calore elettriche con condensazione ad aria, integrate con un impianto fotovoltaico. Riscaldamento e raffrescamento sono distribuiti negli ambienti mediante fan coil a pavimento e a soffitto che utilizzano il sistema VRV. Il ricambio dell’aria è garantito da unità di trattamento collegata al sistema VRV con recuperatori di calore.
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[architecture] / Milano
radical reconfiguration Via Broletto, new HQ for an international law firm in an early 1900s palace The building is composed by two different buildings on Via Broletto divided in origin and then unified for functional reasons. The new distribution asset is characterized by a central structure which is the main element of distinction and distribution. In the underground level is foreseen a gym with relevant services, storages and technical rooms. The facade on Via Broletto will be conserved only little maintenance works will be done, otherwise the internal facade will be completely renewed. The building has been designed in order to reach the best energy conservation.
[architecture] office building client
Generali Immobiliare Italia SGR - Fondo Scarlatti date
2013 interior site area m2 / levels
5500 / 7 architecture project
Beretta Associati srl / arch. Gianmaria Beretta partner
Cushman & Wakefield / arch. Lamberto Agostini constructor / structures
Impresa Minotti srl / MSC srl image credits
Mario Carrieri
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Luscher Architectes [54] www.luscher-architectes.ch
FIBA Head Quarter Mies [GE]
Bruno Huber Architetti [60] www.archuber.com
Villa a Paradiso Paradiso [TI]
Novotel
Paradiso [TI] Richter · Dahl Rocha & Associés architectes SA [72] www.richterdahlrocha.com
Siege Bobst Mex [VD]
Itten+Brechbühl AG [78] www.ittenbrechbuehl.ch
Gare de Genève - Cornavin Genève
Université de Lausanne UNIL Lausanne [VD]
Concept Consult Architectes sàrl [86] www.concept-consult.ch
Nestlé System Technology Centre Orbe [VD]
Jacques Bugna Atelier d’architecture [90] www.bugna.ch
Villa Slatkine Thônex [GE]
Building for residences PPE AMIEL Genève
atelier zéro2 [100] www.zero2.ch
Villa C
Lutry [VD]
Paudex Rivage Lausanne [VD]
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swiss architecture
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Luscher Architectes PROJECT LOCATION
Siège mondial de la FIBA Mies VD
Un objet architectural et d’ingénierie
[architecture_interiors] / Mies [VD]
Un projet sur le fil du rasoir entre identité visuelle et lecture du territoire, un match disputé entre analogies implicites et explicites. Un processus de projet pourtant exclusivement architectural, une équation d’ingénierie, simples coïncidences. Le nouveau Siège Mondial de la FIBA a le basketball inscrit dans son ADN. Et pourtant, c’est un objet architectural et d’ingénierie. Fondée en Suisse en 1932, la Fédération Internationale de BasketBall - FIBA acquiert en 2008 un terrain à Mies près de Genève pour son Siège Mondial. Le projet du Group Luscher est désigné lauréat fin 2009 suite à un concours d’architecture. Le projet a convaincu par sa capacité à faire rebondir l’image du basketball et de la FIBA.
FIBA HeadQuarter
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Luscher Architectes
La maison du basketball - Le Siège de la FIBA est le lieu de gouvernance du basketball mondial. Elle est la seule autorité compétente pour le basketball reconnue par le CIO. La Maison du basketball est une performance logotypique reconnaissable pour ses 213 fédérations. Terrain de jeux - La Maison du Basketball est un bâtiment innovant, proposant un terrain de jeux sur mesure pour les activités spécifiques de la FIBA dans une scénographie respirant le «basketball». Corporate identity et territoire - La conception architecturale part d’une lecture du territoire: elle reprend la trame paysagère de cordons boisés s’étirant du Jura au lac Léman. Cette structure transposée en projet, évoque une main, identité visuelle de la FIBA. Le Siège Mondial de la FIBA inscrit son
identité dans un territoire en cohérence avec celui-ci. Structure - Une plateforme d’accueil de 1000 m2 libre de porteurs. L’énoncé de cette contrainte incite une réponse architecturale et structurale unique: un bâtiment-pont de 30 mètres de portée. Ce maillage hyperstatique évoque le filet du panier de basketball. L’étage administratif semble voler au-dessus du Hall of Fame. Efficacité énergétique - Le bâtiment répond au label suisse Minergie, ce standard correspond à des hautes performances énergétiques. Durabilité - Le bâtiment répond au label suisse Minergie-ECO, ce standard prend en compte les aspects de santé et d’écologie du bâtiment. Le Nouveau Siège Mondial de la FIBA assure un lieu de travail de qualité et un faible impact sur l’environnement.
[architecture_interiors] / Mies [VD]
an architectural and engineering project A project between visual identity and reading territory, disputed between implicit and explicit analogies match. A project process yet exclusively architectural, an engineering equation, mere coincidences. The new World Headquarters FIBA basketball starts from his DNA. And yet, it is an architectural and engineering object. Founded in Switzerland in 1932, the International Basketball Federation - FIBA in 2008 acquired a plot in Mies near Geneva for its World Headquarters. The Project Group Luscher is named the winner in late 2009 following an architectural competition. The project has convinced by its ability to bounce the image of basketball and FIBA. Home basketball - Headquarters is
the place FIBA World Basketball governance. It is the only competent authority for the basketball recognized by the IOC. House of basketball is recognizable for its performance of its 213 federations. Playground - House Basketball is an innovative building, offering ground games tailored to the specific activities of FIBA in a scenography breathing the “basketball.” Corporate identity and territory - From a reading of the territory architectural design: it uses the frame cords wooded landscape stretching from the Jura to Lake Geneva. Implemented in this project structure evokes a hand, visual identity of FIBA. The FIBA World Headquarters scored his identity in a territory
consistent with it. Structure - A host of 1000 m2 free carrier platform. The statement of this constraint induces a unique architectural and structural response: a bridge building 30 meters range. This mesh net hyperstatic evokes the basketball hoop. The administratif floor seems to fly above the Hall of Fame. Energy efficiency - The building meets the Swiss Minergie, this standard is high energy performance. durability The building meets the Swiss MinergieECO, this standard takes into account the aspects of health and ecology of the building. New Headquarters Mondial FIBA provides workplace quality and low impact on the environment.
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Luscher Architectes
Sede mondiale della FIBA Un progetto tra identità visiva e lettura del territorio, conteso tra analogie implicite ed esplicite La nuova sede centrale del basket FIBA, inizia dal suo DNA. E tuttavia, si tratta di un oggetto di architettura e d’ingegneria. Fondata in Svizzera nel 1932, la Federazione Internazionale Pallacanestro - FIBA, nel 2008 ha acquistato un terreno in Mies nei pressi di Ginevra per il suo World Headquarters. Il Progetto del Gruppo Luscher viene nominato vincitore alla fine del 2009 a seguito di un concorso di architettura. La Sede è il luogo di governo della FIBA World Basketball. È l’unica autorità competente per il basket riconosciuta dal CIO, riconoscibile per le sue 213 federazioni, è un edificio innovativo, che offre giochi di terra su misura per le specifiche attività della FIBA in una scenografia che respira il “basket”. La sede mondiale FIBA ha ottenuto la sua identità in un territorio coerente con sè stesso. La struttura è composta da una piattaforma d’accoglienza di 1000 m2., l’affermazione di questo vincolo induce una risposta architettonica e strutturale unica nel suo genere: un edificio ponte lungo 30 metri. Questa iperstatica rete della maglia evoca il canestro da basket. Il piano amministrativo sembra volare sopra la Hall of Fame. L’edificio incontra il marchio svizzero Mi-energia, questo standard è ad elevato rendimento energetico. L’edificio inoltre, incontra il marchio Minergie-ECO, questa norma prende in considerazione gli aspetti della salute e l’ecologia della costruzione. La nuova sede Mondiale della FIBA offre una qualità di lavoro a basso impatto ambientale.
[architecture_interiors] HQ FIBA client
IBF - International Basketball Fundation architect
Luscher Architectes date
2013 total site volume m3 / total abitable site area m2 / total ground area m2
20.115 / 4.350 / 7.926 decoration and painting / demolition and excavation
Duca S.A. / Girardi & Cie security service
SDS image credits
performancephotography.ch
Génie civil 7UDYDX[ SXEOLFV Terrassement Démolition Désamiantage Maçonnerie Béton armé $PpQDJHPHQWV H[WpULHXUV
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Bruno Huber Architetti
Villa a Paradiso
PROJECT LOCATION
Paradiso Lugano
Tra montagna e lago, in un’insenatura naturalmente protetta, s’inserisce il volume progettato dall’Architetto Bruno Huber, laddove prima c’era un piccolo cantiere nautico. Vero protagonista di questo volume abitativo è il lago che ne definisce i contorni, il posizionamento e i suoi spazi interni. Incastonata nella montagna alle sue spalle, la casa si rivolge al lago davanti a lei, con una panoramica che va dalla vista del molo di Campione sino ad alcuni chilometri di profondità nel ramo di Porlezza. Ogni spazio offre uno scorcio del lago, vetrate minimaliste – grazie ad un approfondito studio nella scelta del materiale e del colore dei loro telai e in grado di scomparire nelle pareti– liberano gli spazi verso la forte presenza naturale.
[architecture/interiors] / Lugano [TI]
Un nido appoggiato alla montagna e immerso nel lago
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Bruno Huber Architetti
[architecture/interiors] / Lugano [TI]
L’accesso avviene dalla strada principale sovrastante, dalla quale però non si percepisce la presenza della casa, ma si vede esclusivamente un prato verde, che ne ricopre il tetto. Per accedere ad ognuna delle due abitazioni, si passa sotto la montagna, con spazi volutamente poco illuminati dalla luce naturale e che conducono intuitivamente verso le entrate. Varcata la porta d’ingresso, la luce naturale, il lago e le montagne si presentano in tutta la loro forza e presenza. Ogni dettaglio della costruzione è stato studiato per rafforzare o richiamare il contesto naturale in cui è immersa. È il caso delle facciate, rivestite d’acciaio Cor-Ten, un materiale che, subendo l’ossidazione, cambia colore, inserendosi perfettamente nel contesto naturale. Guardando la casa dal lago, grazie a questo materiale, non se ne nota immediatamente la presenza ed imponenza, percependola più come un elemento del territorio che come un’unità abitativa. Tutti i dettagli degli spazi interni – dalla definizione degli spazi, ai materiali scelti – concorrono a definire un tutto armonico e coerente che, pur offrendosi alla vastità della natura circostanze, offre calore e intimità e vive anche e proprio grazie alla natura esterna. Tutti i materiali utilizzati sono riciclabili, la coibentazione estrema e il sistema di riscaldamento, direttamente connesso con l’acqua del lago, ne fanno un oggetto assolutamente ecosostenibile. Lo Studio Bruno Huber Architetti è attivo nel settore della progettazione e realizzazione di case private, edifici abitativi oltre che di alberghi, ristoranti e discoteche. Il team si occupa della progettazione in tutte le sue fasi, arredamento custom made incluso e, da sempre, presta particolare attenzione alla sostenibilità ecologica sia dei materiali che dei sistemi energetici utilizzati.
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Bruno Huber Architetti
The architectural volume designed by Bruno Huber is positioned between the mountain and the lake in a natural cove, a position previously occupied by a small shipyard. The real star of the architectural volume is the lake that defines the shape, position and internal spaces of the building. While nested in the mountain behind, the house opens towards the water in front of it with a panoramic view that reaches from the Campione d’Italia Pier to the Porlezza lake branch a few kilometers further away. Every internal space of the house offers a view of the lake and the minimal window frames that were thoroughly studied in terms of material, color and dimensions disappear into the walls opening the internal space towards nature. The only access to the building is positioned on the main street above, but the
house itself is hidden from view, only the green lawn that covers the roof is visible from the sidewalk. Each one of the two apartments is accessible through a narrow and dimly lit passage under the rocky slope of the mountain that leads towards the entrance. Once inside, senses are overwhelmed by natural light, lake and mountains. All the architectural details of the building were conceived in order to reinforce and connect to its natural context. Such is the case of the facades clad in CorTen steel, a material that is subject to oxidation and therefore changes color and blends into the natural setting. Thanks to the use of this material, the house almost vanishes when viewed from the lake - its presence is perceived almost like a natural element instead of an artificial volume. All details of the internal areas - from the
definition of the spaces to the choice of materials - work together towards an harmonious and cohesive whole that, while open towards its endless natural context, offers warmth and intimacy also through the natural context itself. The external thermal insulation of the house together with the heating system (that uses lake water for heat exchange) and the construction materials (all recyclable) make the house into a sustainable building. Bruno Huber Architetti is an architectural design studio active in the sector of building design of private housing, hotels, restaurants and clubs. The Team of architects handles all phases of design and execution, including customized furniture. In its projects, Bruno Huber Architetti shows great attention towards eco-sustainability both in the choice of building materials and energy systems.
A nest imbedded in the mountain and immersed in the lake
[architecture/interiors] private house client
Private architect
Bruno Huber date
2010 total site area m2 / total built area m2
1.247 / 487 construction company
Ugo Bassi SA image credits
Stefano Spinelli
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Bruno Huber Architetti
PROJECT LOCATION
Viale San Salvatore 11 Paradiso Lugano
Il complesso alberghiero Accor di Paradiso: una progettazione dedicata all’ospitalità e all’accoglienza
[architecture/interiors] / Lugano [TI]
Novotel
Tre alberghi con spazi comuni e tipologia di stanze diverse in un unico volume: sono il Novotel, l’Ibis e l’Ibis-Budget di Paradiso, tutti del gruppo Accor e finanziati da Boissèe Finances. Lo Studio Bruno Huber Architetti ha progettato la facciata e gli spazi comuni del Novotel. L’obiettivo dell’intera progettazione era riuscire a trasmettere, grazie e attraverso il linguaggio architettonico, una sensazione di protezione, con un tocco di eleganza e un pizzico di ludicità. Il risultato è una struttura razionale, in grado di assicurare funzionalità ed efficienza, perfettamente integrata con elementi più fluidi e giocosi, che offrono invece leggerezza e calore. Gli elementi in alluminio della facciata si presentano con un ritmo sfalsato di ondulazioni, creando un movimento costante con differenti punti di vista.
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L’entrata del Novotel, posta in un angolo del volume, offre uno scorcio strategico dell’intera struttura: la ricezione, il bar, le sedute lounge, il patio con piscina e il suo bar. In un solo colpo d’occhio il potenziale cliente può percepire la qualità degli spazi e dei servizi che l’albergo offre. Particolare attenzione è stata dedicata alla creazione del soffitto nella zona
ristorante – una composizione geometrica che assicura anche il massimo comfort acustico–, alla gestione della luce – due sistemi d’illuminazione diversi per creare una qualità di luce in grado di proporre ambienti diversi legati alle diverse situazioni–, e un arredamento composto da un insieme ragionato di diverse creazioni design. Da notare, oltre a quanto già descrit-
to, anche la cantina vini vetrata che separa, ma non divide, i diversi spazi comuni o il Bar esterno per la piscina: aperto offre un bancone e il piano di lavoro, e può essere chiuso premendo un pulsante, assicurando la protezione di tutto il retro bar. Tutti dettagli che concorrono a creare la sensazione di un ambiente conosciuto, noto e quindi più rilassante e rassicurante.
[architecture/interiors] / Lugano [TI]
The Accor Hotel Complex in Lugano-Paradiso: a design dedicated to hospitality and welcome Lo studio dei dettagli e la particolare cura nella scelta dei materiali sono da sempre il tratto distintivo delle creazioni dello Studio Huber Architetti. Bruno Huber Architetti è attivo nel settore della progettazione e realizzazione di case private, edifici abitativi, alberghi, ristoranti e discoteche. Il team si occupa della progettazione in tutte le sue fasi, arredamento custom made incluso.
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Bruno Huber
Novotel, Ibis and Ibis-Budget in Lugano Paradiso, all belonging to the Accor Group and financed by Boissèe Finances are three hotels with three different public space and room standards, but all three hosted by only one architectural volume. Bruno Huber Architects designed the whole building as well as the interior public area of the Novotel. The challenge of the design was transmitting, through architectural language, the idea of shelter with a touch of elegance and a modicum of playfulness. The result is a rational structure, capable of offering functionality and efficiency but perfectly integrated with more playful and fluid elements that offer a con-
[architecture/interiors] Novotel
trast of lightness and warmth. The aluminum elements of the facade bring an offset rhythm of wavy motion creating different effects that change with the pint of view. The Novotel entrance, positioned in the main corner of the volume, offers a strategic view of the entire public space: the reception, bar, lounge areas and the external terrace with its pool-side bar. In one glance the client can appreciate the quality of the architectural space and services that the hotel offers. Special attention was dedicated to the ceiling of the restaurant area: the design team conceived a geometric composition that incorporates the lighting fixtures and the
ventilation / heating system while providing maximum acoustic comfort. The restaurant area benefits from two different lighting systems (both integrated in the ceiling) that allow creating different ambient moods in relation to the possible different uses of the space below. Special attention was also dedicated to the furnishing that is based on a studied mix of functionality and design. Also of note the presence of the glazed wine cellar that separates without dividing the restaurant from the lounge/bar area and the external bar for the pool area that was studied to open and close with the push of a button. All details work together to create the sensation of a familiar and therefore relaxing and reassuring setting. The attentiveness for architectural detail and the meticulous choice of materials has been the connection line of the works of Bruno Huber Architects from the very beginning. Bruno Huber Architetti is an architectural design studio active in the sector of building design of private housing, hotels, restaurants and clubs. The Team of architects handles all phases of design and execution, including customized furniture.
attrezzature e arredamenti per bar e ristoranti
client
Boissèe Finances architect
Bruno Huber Architetti date
2012 total site area m2 / total built area m2 / totale rooms / standard / suites
2.635 / 2.036 / 249 / 247 / 2 equipment and furnishings for bars and restaurants
Cucine industriali Forni per pizzeria Lavastoviglie Produttori ghiaccio Espositori per vini Pasticceria
Franco dell’Oro SA heating system, sanitaryware
Conconi SA airconditioning, heating, refrigeration / metal constructions
Aerimpianti / General Mast Engineering SA image credits
Alexandre Zveiger / Bruno Huber
Via Boscioro 16 - 6962 Lugano - Viganello (Svizzera) T +41 (0)91 9716217/18/19 - f.delloro@bluewin.ch _ www.francodelloro.ch
[architecture/interiors] / Lugano [TI]
AIRCONDITIONING - HEATING - REFRIGERATION
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6924 Sorengo - Lugano (Svizzera)
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T +41 91 6465651 F +41 91 6465508
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Richter · Dahl Rocha & Associés architectes SA PROJECT LOCATION
Mex VD
Bobst Headquarters
[architecture_interiors] / Mex, [VD]
transformation & construction du site A l’Ouest de l’agglomération lausannoise, à cheval sur les Communes de Mex, de Villars-Ste-Croix et de Vufflens-la-Ville, dans un cadre bucolique, le Groupe Bobst occupe depuis 1974 une parcelle de 29 hectares. En 2012, l’entreprise regroupe sur son site de Mex la totalité de son activité de production, accroissant de 14’300 m2 la surface de son usine, et de 6’100 m2 les surfaces de bureaux attenants. A l’entrée du site, un nouveau bâtiment abrite le siège mondial du Groupe ainsi qu’un espace d’exposition et de formation de 4’000m2, le Competence Center. Venant compléter les équipements communs, un nouveau bâtiment implanté en bordure du centre sportif accueille le restaurant d’entreprise et une crèche pour quarante enfants. En tête de la «Promenade des Alpes» aménagée par l’Atelier du Paysage, qui joue le rôle de véritable colonne vertébrale paysagère structurant l’ensemble du site, le bâtiment du Bobst Group offre aux ondulations du paysage environnant une ligne de référence horizontale sous la forme d’un grand toit abritant les deux programmes principaux: les bureaux, salles de conférence et de travail du Siège, et la grande halle d’exposition du Competence Center. Le hall d’entrée avec son atrium en double hauteur articule les deux parties du bâtiment et offre une vision sur les deux fonctions principales: la halle d’exposition d’une part, les bureaux et fonctions publiques organisés autour d’une cour-jardin ouverte sur le paysage proche et lointain, d’autre part. Le rapport au paysage, qui est un des thèmes principaux du projet avec celui du traitement de la lumière naturelle, s’exprime aussi dans le choix des matériaux: le revêtement en plaques d’acier inox réfléchissant des façades de la halle d’exposition évoque un des matériaux composant les machines produites par l’entreprise, à la fois qu’il renvoie à son environnement champêtre et industriel dont il réfléchit l’image.
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Richter-Dahl Rocha & Associés architectes SA
sede Bobst: trasformazione & costruzione del sito Dal 1974, Bobst Group SA, è il principale produttore di macchine per la produzione di materiali da imballaggio, occupa un appezzamento di 29 ettari in un ambiente bucolico ad ovest della grande Losanna, a cavallo tra i tre comuni di Mex, Villars-Sainte-Croix, e Vufflensla-Ville. Nel 2012, Bobst ha centralizzato tutta la sua attività produttiva qui a Mex. All’ingresso del sito, un nuovo edificio è stato progettato per ospitare i 6.100 metri quadrati per gli uffici amministrativi e la Competence Center, una sala espositiva e il centro di formazione che coprono altri 4.000 metri quadrati. All’altra estremità del sito, accanto a un campo sportivo esistente, un secondo nuovo edificio è stato progettato per ospitare un ristorante e un centro diurno per un massimo di 40 bambini,
di fronte a questo, uno degli impianti di produzione è stato esteso per aumentare lo spazio per la fabbrica di 14.300 metri quadrati. Situato alla fine della “Promenade des Alpes”, il sito nel suo complesso, diventa un riferimento orizzontale incastonato nel paesaggio ondulato della campagna circostante, prendendo la forma di un grande tetto sotto il quale si riparano i due programmi principali: uffici amministrativi e del personale con le sale conferenze e il vasto Competence Center. Il rapporto con il paesaggio è uno dei temi principali del progetto così come l’utilizzo della luce naturale, che si esprime nella scelta dei materiali: il rivestimento in placche d’acciaio inox riflette le facciate della hall d’esposizione che ricordano le macchine di produzione dell’azienda.
[architecture_interiors] / Mex, [VD]
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Richter-Dahl Rocha & Associés architectes SA
Transformation & site construction Since 1974, the Bobst Group SA, major producers of machinery for the manufacturing of packaging materials, has occupied a 29-hectare parcel in a bucolic setting to the west of greater Lausanne, straddling the three communes of Mex, Villars-Sainte-Croix, and Vufflens-la-Ville. In 2012, Bobst centralised all of its production activity on the site in Mex. At the
entrance to the site, a new building was designed to accommodate 6,100 square metres of administrative office space and the Competence Center, and an exhibition hall and training facility spanning another 4,000 square metres. At the other end of the site, next to an existing sports field and facility, a second new building was designed to accommodate a restaurant and a day care center for up to 40 children, across from this, one of
the production facilities was extended to increase factory space by 14,300 square metres. Situated at the end of the “Promenade des Alpes” laid out by L’Atelier du Paysage, which effectively functions as a “spinal column” structuring the site as a whole, the headquarters building becomes a horizontal reference embedded in the undulating landscape of the surrounding countryside, taking the form of a grand roof beneath which
[architecture_interiors] / Mex, [VD]
The relation to the landscape, one of the main themes of the project along with the handling of natural light, is also expressed in the choice of materials. The revetment of reflective stainless steel
plates on the facade of the exhibition hall evokes a material used in the production that takes place on this site, projecting the image of both pastoral environment and industrial activity.
[architecture_interior design] Administrative center and showroom building, restaurant, and extension of production facility - 2012 client
landscape architects
Bobst Mex SA
Atelier du paysage Jean-Yves Le Baron Sàrl
architect
total site area m2 / admin. area, competence center m2
Richter-Dahl Rocha & Associés architectes SA
290.000 / 6.100
interior design
expositive area, training center m2 / production area m2
RDR Design SA
4.000 / 14.300
civil engineering
special works
Emch+Berger SA Lausanne / MP ingénieurs conseils SA / Perret-Gentil+Rey & Associés SA
Moll SA
technical offices
Yves André
image credits
Pierre Chuard Ingénieurs Conseils SA / Fluides Concepts SA / MAB-Ingénierie SA / Risse Christian SA / d’Silence acoustique SA
are sheltered the two key programs: administrative and staff offices with their conference rooms, and the vast Competence Center. The entrance hall, with its double-height atrium, connects the two parts of the building and offers views onto the two main functions: on one side the exhibition hall, and on the other, offices and public functions organised around a courtyard garden open to both the near and distant landscape.
Travaux spéciaux · Assainissement du béton · Sols coulés sans joint · Etanchéités en résine · Etanchéités minérales Ch. des Vignettes 2 Case Postale 25 CH 1446 Baulmes
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Itten+Brechbühl AG PROJECT LOCATION
Gare de Genève/Cornavin Geneva
SBB CFF FFS Transformation et agrandissement
Avec ses 110’000 passagers quotidiens, la gare de Genève Cornavin compte parmi les plus grandes gares de Suisse et constitue un nœud ferroviaire local, régional, national et international. Ce bâtiment, datant de 1931, va être réaménagé pour répondre aux besoins actuels et futurs. Afin de créer une nouvelle organisation globale de la gare qui
soit immédiatement compréhensible pour le voyageur, les travaux de transformation des bâtiments voyageurs et des passages inférieurs ont été entrepris. A cette occasion, toutes les activités sont restructurées et adaptées aux standards RailCity des CFF à savoir les flux voyageurs, les services CFF, les commerces ainsi que les bureaux.
L’objectif est de créer une nouvelle organisation de la gare Cornavin et de redéfinir des axes principaux à partir du cœur de la ville. L’intention est à la fois de redonner à la face sud de l’édifice son visage caractéristique de gare en retrouvant des lignes épurées, accroître la visibilité des quais, des trains et enfin faire de la gare un espace de liaison
Gare de Genève Cornavin entre le nord et le sud plutôt qu’un obstacle. En créant cet alignement dans le prolongement direct de la rue du Mont Blanc, et en installant de nouveaux escalators, l’accès aux quais se trouve facilité. Pour cela, il a fallu mettre en œuvre des axes de passage clairement orientés nord-sud et est-
ouest, mais également restaurer et revaloriser le hall central. Un nombre restreint de matériaux de qualité sont mis en œuvre tel que la pierre naturelle, de grandes surfaces vitrées sur les passages publics intérieurs, ainsi qu’une signalétique CFF et commerciale intégrée. Toutes ces transformations fortifient
et redonnent une identité spatiale à la gare qui devient un repère bien visible, servant à nouveau de trait d’union entre les quartiers nord et sud, jusquelà trop isolés du reste de la ville. Ce projet développe une vision architecturale contemporaine, privilégiant des espaces simples, lumineux et confortables pour les usagers.
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Itten Brechbühl
SBB CFF FFS Conversion and expansion With 110,000 passengers every day, Geneva Cornavin is one of Switzerland’s largest stations and a hub for local, regional, national and international rail transport. This building, which dates back to 1931, is now being redeveloped to meet present and
future needs. In order to make the overall structure of the station immediately understandable for travellers, work has been undertaken to convert the passenger terminals and underpasses. At that time, all of the operations were restructured and adapted
to SBB’s RailCity standards, including the passenger flows, SBB services, shops and offices. The aim is to achieve a reorganisation of Cornavin station and redefine the main routes from the heart of the city. As well as returning the south face of the building to its characteristic station-like appearance by restoring its clean lines, the intention is to make the platforms and trains more visible and ultimately turn the station into a connecting space between the north
[istitutional] / Genève
and south rather than an obstacle. Creating this alignment as a direct extension of the rue du Mont Blanc and installing new escalators has facilitated access to the platforms. The process involved the implementation of clearly defined passenger axes from north to south and from east to west, as well as the restoration and redevelopment of the main hall. A limited number of high-quality materials were used, including natural stone and large glass panes for the indoor passenger
corridors as well as integrated SBB and commercial signage. All of these changes enhance the station and give it a new spatial identity. This has made it a recognisable landmark, restoring the link between the southern and northern districts that have until now been separated from the rest of the city. This project expresses a contemporary architectural vision, favouring simple, brightly lit spaces that are comfortable for their users.
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Itten+Brechbühl AG Trasformazione e ingrandimento della Stazione ferroviaria di Ginevra La stazione di Ginevra Cornavin è tra le più grandi stazioni della Svizzera con i suoi 110.000 passeggeri quotidiani, costituisce un nodo ferroviario locale, regionale, nazionale e internazionale. Questo complesso risale al 1931 è stato migliorato per rispondere ai bi-
sogni attuali e futuri. La costruzione è stata adattata agli standard del concetto di “RailCity” delle FFS. In breve, questa trasformazione creerà una nuova identità e identificazione. Ginevra Cornavin diventerà un punto di incontro attraente luminoso e confortevole. La correzione e riqualificazione della struttura esistente sono gli obiettivi primari della nuova struttura architettonica che lavora sulla luce
e sui materiali. I passeggeri devono essere in grado di orientarsi facilmente e rapidamente. Per questo la trasformazione piano piano va a liberare tutto il corpo centrale e la facciata principale da quelle modifiche e dalle successive superfetazioni che hanno perso la loro utilità, per farne una successione di spazi semplici e trasparenti in rispetto beninteso per le parti protette a titolo dei monumenti storici.
[istitutional] client
Swiss Federal Railways SBB Real Estate architect
Itten+Brechbühl AG / GWJ Architektur AG project management
Tekhne Management SA date
2010 / 2014 site area m2 / m3
24.600 / 70.000 passengers for day
110.000 competition
1st Prize 2004 granites marble and stone / financial guarantees costruction
Mardeco S.A. / Keytek S.A. text
Konrad Tobler, Bern image credits
Schéma des nouvelles circulations de la gare, niveau rez et entresol: les passages publics sont en jaune, les trémies d’escaliers en bleu clair, les surfaces de service et commerciales en bleu, les voies CFF sont situées en terre-plain et en pont au niveau 1.
Vincent Jendly / Dom Smaz / Itten+Brechbühl AG
MARDECO S.A. .BSCSFT t (SBOJUT t 1JFSSFT OBUVSFMMFT FU BSUJëDJFMMFT t 5BJMMF EF QJFSSF t )ZESPHPNNBHF t #ÏUPO MBWÏ t 5FSSB[[P t "HFODFNFOU EF DVJTJOFT t 4BMMFT EF CBJOT t 5FSSBTTFT
Ch. des Artisans 9
1263 Crassier
T +41 22 3671970
www.mardeco.ch
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Itten+Brechbühl AG PROJECT LOCATION
Université de Lausanne UNIL Quartier Mouline, facultés SSP et GSE
UNIL
une défragmentation de l’image reflétée
[istitutional] / Lausanne [VD]
Una deframmentazione dell‘immagine riflessa
Geopolis est le nouveau bâtiment de l’Université de Lausanne. Il regroupe, dans un volume compact, les facultés des géosciences et environnement (GSE) et des sciences sociales et politiques (SSP). Ce programme important s’organise autour de quatre atriums qui distribuent la lumière naturelle au sein du bâtiment. A chaque niveau, des balcons bordent les atriums et accentuent la relation spatiale d’un étage à l‘autre. Chaque atrium devient ainsi un lieu de rencontre et d’échanges informels. Les étages inférieurs du bâtiment sont voués aux activités publiques telles que des auditoires, une cafétéria et une bibliothèque, tandis que les étages supérieurs accueillent des bureaux. Le projet remplit les exigences nécessaires au label Minergie-Eco. Les matériaux choisis sont simples : béton, verre, parquet en chêne, acier thermolaqué. Leur mise en œuvre est pensé de manière résistant à l’usure. Le bâtiment profite de son volume compact pour réduire le développé de façades et ainsi minimiser les pertes de chaleur vers l’extérieur. La conception de la façade cherche à rompre la dimension conséquente des 150 mètres du bâtiment, en portant les vitrages des bureaux à une échelle inhabituelle (2,50 m x 3 m). Cette démarche a l’avantage de privilégier un confort visuel des occupants sur l’extérieur. La façade offre un jeu de modénature des parties pleines en contraste avec les grands vitrages des bureaux. Ces éléments, disposés en damier aléatoire, créent un effet plastique sur l’ensemble de la façade en minimisant la perception extérieure des locaux de dimensions et de fonctions variées. Ainsi, cette disposition de façade garantit une bonne flexibilité d’aménagement dans le futur. Le matériau choisi, l‘inox poli bosselé, accentue cette modénature et cherche à crée une défragmentation de l‘image reflétée. Cette image varie en fonction du temps et la lumière du jour. Le bâtiment se fond ainsi parfaitement dans son environnement.
Geopolis è il nuovo edificio dell‘Università di Losanna, e riunisce in un volume compatto, le facoltà di Geoscienze e Ambiente (GSE ) e Scienze Politiche e Sociali (SSP). Questo importante programma è organizzato intorno a quattro atri che distribuiscono la luce naturale all‘interno dell‘edificio. Ad ogni livello i balconi allineano l‘atrio e accentuano la relazione spaziale da un piano all‘altro. Ogni atrio diventa un luogo di incontro e di scambio informale. I piani inferiori dell‘edificio sono dedicati ad attività pubbliche come auditorium, una biblioteca e una caffetteria, mentre i piani superiori ospitano uffici. Il progetto soddisfa i requisiti necessari Minergie Eco-label. Le scelte dei materiali sono semplici: cemento, vetro, pavimenti in rovere, acciaio rivestito. La loro applicazione è progettata in modo da resistente all‘usura. I vantaggi della costruzione dal volume compatto minimizza la perdita di calore verso l‘esterno. Il disegno della facciata cerca di rompere la conseguente dimensione di 150 metri dell‘edificio, portando le finestre degli uffici in scala inusuale (2,50x3 m). Questo approccio ha il vantaggio di favorire un comfort visivo dall‘esterno. La parte anteriore ha una serie di modanature in pieno contrasto con le grandi finestre degli uffici. Il materiale acciaio inox goffrato lucido, accentua questa modanature e cerca di creare una deframmentazione dell‘immagine riflessa. Questa immagine varia a seconda del tempo e della luce. L‘edificio si integra perfettamente nel suo ambiente.
Geopolis is the newest building belonging to the University of Lausanne. Designed in a compact cube it unites the faculties for Earth Sciences and the Environment (GSE) and Social and Political Sciences (SSP). This extensive lineup is grouped around four atria which provide daylight to the surrounding rooms. Open connecting walkways between the atria create spatial relationships from one floor to the other. In this way the atria become the focus for encounters and communication. The lower floors of the building serve common activities - here you can find auditoria, a cafeteria and the library while the upper floors are home to offices. The building meets the requirements of the Minergie Eco label. The materials used are simple
and strong: concrete, glass, oak parquet flooring, white-painted steel The volume of the compact construction also enables the façade area to be reduced thereby keeping external heat loss to a minimum. [istitutional] 2009 / 2012 client
Université de Lausanne architect
Itten+Brechbühl AG project management
Baumag total site area m2 / volume m3 SIA
38.100 / 170.250 special works
Moll SA image credits
Vincent Jendly
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Concept Consult Architectes
NSTC
PROJECT LOCATION
Orbe VD
Nestlé System Technology Centre
The new research and development centre for beverage systems is located uniquely in a pole position within the existing Nestlé site in Orbe and it’s planned as the first building in a future “trilogy” concept in this field. The masterplan for the site anticipates future extensions in a campus concept that can be built to the north-west and south-east in a spirit of consolidation of the existing equipment and infrastructure, and also with a view to the sustainable development of the main body of the site. The STC is connected to the Orbe site by means of an energy service bridge, a connecting gallery crosses the rail line at 9m off ground level. This walk bridge creates a safe and sheltered passage and is the first step in introducing above the industrial traffic a new urban layer dedicated to pedestrian circulation. The building is designed on a building grid of 7,2x7,2 square meters parallel to the railway
line, with a basement for the technical installations, filing storage and medical room. The ground floor is arranged around the requirements of a pilot hall divided into three zones, with a service mezzanine where the technical installations required for the three activity zones can be laid out separately to meet the hygiene requirements of the specific processes. The building with a footprint of 30x22 square meters above the pilot hall then comprises three additional floors of offices-labo ratories, with mezzanines at variable levels on the top floor which will create discussion areas, library, exposition and research areas in a sort of “loft ideas”. The shape of the building is also designed with a view to its integration into a concept in multiple phases, but also as a building which can stand alone without any further extension with a specific iconography which will mark it as the research building, a hotbed of innovation.
Pursuing their engagement in energy efficient design Nestlé wished to create a building which is eco-reactive at all levels. The principles of Minergie low energy consumption and sustainability will form an integral part of the general concept and are brought together under the LEED label, with Platinum certification as the objective. (Acreditation in progress). The criteria of communication, transparency and coherence form the basis of the architectural expression while the notions of confidentiality and security are also respected. The geometric shapes on the southeast and north-west facades are the result of a study where the sun’s rays, the visibility of detail darkened out towards the interior from the exterior, the slope of the roofs for the recovery of rainwater and the concern to forge links with the existing buildings have generated a reference angle which is manifest in the volumetric expression.
[architecture] / Orbe [VD]
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Concept Consult Architectes
Le nouveau centre de recherche et de développement pour système de boissons est situé en évidence sur le site existant de Nestlé à Orbe. Il a été conçu comme le premier bâtiment dans un concept de “trilogie” de ce domaine. Le plan directeur pour le site prévoit de futures extensions dans un concept de campus qui peuvent être construits au nord-ouest et sud-est, dans un esprit de consolidation de l’équipement et de l’infrastructure existante, et aussi en vue de développement durable du corps principal du site. Le STC est connecté au site Orbe au moyen d’un pont de service de l’énergie, une galerie de liaison traverse la ligne ferroviaire à 9m hors du sol. Ce pont à pied crée un passage sûr et à l’abri et est la première étape dans l’introduction ci-dessus le trafic industriel, une nouvelle couche urbain dédié à la circulation des piétons. Le bâtiment est conçu sur une grille de construction de 7,2x7,2 m carrés parallèles à la ligne de chemin de fer, avec un sous-sol pour les installations techniques, le dépôt de stockage et salle médicale. Le rez-de-chaussée est disposé autour des exigences d’une salle de pilote divisé en trois zones, avec une mezzanine de service où les installations techniques requises pour les trois zones d’activités peuvent être disposés séparément pour répondre aux exigences d’hygiène des procédés spécifiques. Le bâtiment d’une superficie de 30x22 m au-dessus du hall de pilotes comprend alors trois étages supplémentaires de bureaux-laboratoires, avec mezzanines à des niveaux variables à l’étage supérieur qui permettra de créer des espaces de discussion, bibliothèque, exposition et les domaines de recherche dans une sorte de “loft des idées”. Poursuivant, leur engagement dans l’efficacité énergétique conception Nestlé souhaitait créer un bâtiment qui est écoréactif à tous les niveaux. Les principes de Minergie faible consommation d’énergie et la durabilité feront partie intégrante du concept général et sont regroupées sous le label LEED, avec la certification de platine comme objectif. (Accréditation en cours). Les formes géométriques sur les façades sud-est et nord-ouest sont le résultat d’une étude où les rayons du soleil, la visibilité de détail obscurcis vers l’intérieur de l’extérieur, la pente des toits pour la reprise de l’eau de pluie et le souci de tisser des liens avec les bâtiments existants ont généré un angle de référence qui se manifeste dans l’expression volumétrique.
[architecture] / Orbe [VD]
Il nuovo centro di ricerca e sviluppo per i sistemi delle bevande è posizionato in pole position all’interno del sito esistente di Nestlé a Orbe ed è progettato come il primo edificio in un futuro concetto di “trilogia” in questo campo. Il masterplan del sito anticipa le future estensioni da nord-ovest a sud-est in uno spirito di consolidamento delle attrezzature e delle infrastrutture esistenti, ma anche in vista di uno sviluppo sostenibile del corpo principale del sito. L’STC è collegato al sito Orbe mediante un ponte energetico di servizio, una galleria di collegamento attraversa la linea ferroviaria a 9m fuori terra, e crea un passaggio sicuro e protetto. L’edificio è stato progettato su una griglia di 7,2x7,2 m quadrati paralleli alla linea ferroviaria, con un piano interrato per gli impianti tecnici, deposito di stoccaggio e sala medica. Il piano terra è organizzato attorno alle esigenze di una sala pilota, diviso in tre zone, con un soppalco di srvizio in cui gli impianti tecnici necessari per le tre zone di attività possono essere posati separatamente per soddisfare i requisiti d’igiene dei processi specifici. L’edificio, ha un ingombro di 30x22 m sopra la sala pilota e si compone di tre piani aggiuntivi con uffici-laboratori, soppalchi a livelli variabili sul piano che creano aree di discussione, biblioteca, esposizione e aree di ricerca in una sorta di “loft delle idee”. Perseguendo l’impegno per l’alta efficienza energetica nel design, Nestlé ha voluto creare un edificio che è ecoreattivo a tutti i livelli. I principi della Minergie a basso consumo energetico e la sostenibilità fanno parte integrante del concetto generale e sono riuniti sotto il marchio LEED, con la certificazione Platinum come obiettivo. (Accreditamento in corso).
[architecture] Nestlé System Technology Centre client
Nestlé Swiss architects
Concept Consult Architectes sàrl date
2010 / 2012 total surface area m2 / volume m3
20.000 / 23.709 special works
Moll SA image credits
Michel Bovay, www.michelbovay.ch Frédéric Biver, www.fakeormistake.net
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Jacques Bugna Atelier d’architecture PROJECT LOCATION
Thônex Genève
Villa Slatkine
[architecture] / Thônex [GE]
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caractère contemporain Situé sur la commune de Thônex, la parcelle sur laquelle s’implante le projet s’étend tout en longueur entre deux propriétés déjà construites. Malgré un gabarit respectant l’environnement bâti, la villa se distingue de son entourage par son caractère résolument contemporain. Le corps du bâtiment a été sculpté dans un parallèlépipède rectangle en biaisant les angles selon une inclinaison constante. Le volume ainsi modelé a été creusé en trois parties au niveau du rezde-chaussée. Les couverts ainsi créés par ce jeu de composition volumétrique, abritent l’entrée principale, un passage du séjour au jardin et un accès direct de l’extérieur au sous-sol. La toiture à deux pans, sans avant toit, complète le volume pour former un ensemble monolithique, dont le caractère est renforcé par l’application d’un même matériau autant en façade qu’en toiture. Le cuivre comme revêtement unique a été choisi compte tenu de ses aptitudes à changer suivant l’orientation du soleil
et les conditions météorologiques. L’aspect du bâtiment est donc en constante variation selon l’humeur du temps et les saisons. La composition des façades en facettes et la toiture sans faux-plafond génèrent des volumes intérieurs tous différents les uns des autres. De plus, l’emplacement des ouvertures devant obéir aux règles fixées par le calpinage des plaques métalliques confère une ambiance unique dans chaque espace. Le parcours qui mène du hall d’entrée du bâtiment à l’étage supérieur est animé par une série d’agencements fixes dessiné par l’architecte. Les meubles de la cuisine et du coin bureau s’articulent tous deux autours d’une fenêtre faisant partie intégrante de la composition. Le long de l’escalier une bibliothèque égaye la montée des marches. Une attention particulière a été apportée aux aménagements extérieurs. Ceux-ci, tout comme le mobilier fixe, font partie intégrante de la composititon architecturale de l’ensemble.
De l’extérieur à l’intérieur et du dedans au dehors, ce projet se veut être une suite logique d’éléments dialoguant les uns avec le autres avec le souci de former un ensemble cohérent.
[architecture] / Thônex [GE]
contemporary face The «Slatkine» villa is situated in a developped residential area near the small town of Thônex, near Geneva. Although the house respects the construction volumes of the local building laws, it distinguishes itself with its distinctly modern design. The house’s shape is sculpted from a parallel-plane volume with sectioned corners that generate a unique polygonal geometry. A second sculptural intervention is that the ground floor is carved out on three of its sides, creating covered areas over the front door and other secondary entrances to the house. A low gable roof on the house combined with the generated volume gives the impression of a monolith. This is emphasised by applying the same material on the facades as the roof. The copper coating was chosen because of its ability to change its aspect according to sunlight and weather conditions. The building therefore changes its appear-
ance in relation to the weather and seasons. The interior spaces vary in shape and height due to the absence of false ceilings under the roof, and the particular geometry generated by the facades. The shapes and dimensions of the windows and doors correspond to the grid of the exterior copper cladding and this creates different effects in every room. The pathway from the front door to the upper floor is highlighted by fixed furniture designed by the architect. This interior of the house is animated by this fixed furniture which shapes spaces, plays with surfaces and creates different lines of view. The architectural composition is not restricted to the house alone. A dialogue has been generated between interior and exterior spaces and volumes. This generates a global coherence between the house and the garden, as they complement and contrast with one another.
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[architecture] / Thônex [GE]
Carattere contemporaneo
[architecture] Villa Slatkine client
private architect
Atelier d’architecture Jacques Bugna SA Design team
T. Senol, M. Portmann
Situato nel comune di Thônex, il lotto sul quale si erge il progetto, si estende in lunghezza tra due proprietà già costruite. Nonostante un vincolo che rispetta l’ambiente costruito, la villa si distingue per il suo carattere risolutamente contemporaneo. Il corpo dell’edificio è stato scolpito in un parallelepipedo rettangolo che distorce gli angoli secondo una pendenza costante. Il volume così modellato è stato scavato in tre parti al livello del piano terra. Le coperture così create da questo gioco volumetrico, arbitrano l’entrata principale, un passaggio dal soggiorno al giardino ed un accesso diretto dall’esterno allo scantinato. Il tetto a due lati, senza gronda, completa il volume per formare un insieme monolitico, il cui carattere è rafforzato con l’utilizzo dello stesso materiale sia nella facciata che nella tettoia. Il rame è stato scelto come rivestimento
unico tenuto conto delle sue attitudini a cambiare secondo l’orientamento del sole e delle condizioni meteo. L’aspetto dell’edificio dunque varia costantemente a seconda del tempo e delle stagioni. La composizione delle facciate a faccettature e la tettoia senza controsoffitto generano volumi interni molto diversi uno dagli altri. Inoltre, la posizione delle aperture che devono sottostare alle regole fissate dal calpinage delle piastre metalliche, conferiscono un ambiente unico in ogni spazio. Il percorso che conduce dalla ‘hall d’ingresso dell’edificio al piano superiore è animato da una serie di strutture fisse disegnate dall’architetto. I mobili della cucina e dell’angolo ufficio si articolano entrambi intorno ad una finestra che fa parte integrante della composizione. Lungo la scala una biblioteca rallegra la salita dei gradini.
date
2009/2012 total site area m2 / gross floor m2 / volume m3 SIA
950 / 300 / 1.200 external panelling and isolation / roofing
Macullo SA image credits
Julien Barro
Un’attenzione particolare è stata portata alle sistemazioni delle parti paesaggistiche. Queste, come i mobili fissi, fanno parte integrante della composizione architetturale dell’insieme. Dell’esterno all’interno e da dentro e a fuori, questo progetto vuole avere un seguito logico di elementi che dialogano gli uni con gli altri nella speranza di formare un insieme coerente.
MACULLO SA Toitures depuis 1957
39, rue Marziano _ 1227 Acacias _ Correspondance: C.P. 1608, CH-1211 Genève 26 _ T +41 (0)22 8271540 _ F +41 (0)22 8271544 _ info@macullo.ch – www.macullo.ch
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Jacques Bugna Atelier d’architecture PROJECT LOCATION
Rue Henri-Frédéric Amiel 9 Genève
Immeuble de logements
PPE AMIEL
Située dans le quartier des Délices, la parcelle s’inscrit dans un îlot formé d’un ensemble protégé du début du XXème siècle, ainsi qu’une série d’immeubles des années 70. Le projet répond au contexte urbain terminant l’îlot, assurant la continuité du tissu sur la partie Est, à l’angle de la rue Cavour. Le volume principal du bâtiment respecte l’alignement de la rue et se règle sur la corniche de l’immeuble voisin. L’ensemble est dominé par un double attique en retrait, langage architectural contemporain répondant aux imposantes toitures du début du XXème. Le parti retenu cherche à affirmer la massivité des volumes, et s’exprime au travers de l’utilisation d’éléments lourds en béton préfabriqué teinté. Le choix des matériaux a été volontairement restreint, afin de renforcer la cohérence de la composition, et d’accentuer à la fois la force et la sobriété des façades. Il se limite ainsi à l’usage du béton, du verre et de l’inox pour les menuiseries extérieures et les stores.
Les façades constituent l’un des intérêts majeurs de cette réalisation. Elles font l’objet d’un jeu subtil entre une peau de couleur noire formant l’enveloppe, et des volumes creux accueillant des loggias, qui telles la chair sont de couleur blanche. La volumétrie est travaillée en creux, de façon à éviter toute saillie sur la façade. L’alternance et le jeu de décalage entre les pleins et les vides rythment les façades. Côté rue, la façade est relativement fermée. L’ensemble des ouvertures, en second plan, s’articule autour des loggias permettant ainsi de préserver l’intimité des espaces intérieurs et de contrer les vis-à-vis. A contrario, la façade orientée vers le coeur de l’îlot se veut très transparente et ouverte sur l’extérieur. C’est d’ailleurs sur cette façade que sont orientés l’ensemble des espaces de jour. Programme L’immeuble d’habitation abrite 21 appartements PPE AMIEL de 3 à 6 pièces, distribués sur 8 niveaux et présentant
des typologies variées. Le bâtiment, d’environ 23 mètres de longueur par 18 mètres de profondeur, s’articule autour d’un espace de distribution central. Celui-ci dessert trois logements par étage. Les deux appartements de 5 et 6 pièces disposés de part et d’autre de la cage d’escalier sont traversants. L’appartement central de 4 pièces, est orienté au sud et fait ainsi face à la
cour intérieure. Les espaces communs sont animés par des oeuvres d’art qui viennent ponctuer et animer la cage d’escalier et sa progression vers les différents étages. Chaque logement bénéficie d’un généreux prolongement extérieur, que ce soit un jardin privatif au rez-de-chaussée, des loggias aux étages, ou des terrasses en toiture pour les appartements en attique.
[architecture] residences architect
Atelier d’architecture Jacques Bugna Design team
G. Pacarizi, M. Portmann, A. Arminio date
2009/2013 total site area m2 / gross floor area m2 / volume m3 SIA
1.205 / 2.635 / 13.100 number of flats
21 parking and basement m2
1.147 pool / wellness
Piscines Fitness image credits
Didier Jordan
[architecture] / Genève
building for residences PPE AMIEL Situated in the Délices neighbourhood of Geneva, « 9 Amiel » is part of a perimeter block including a protected architectural ensemble from the beginning of the XXth century and residential buildings from the seventies. From the street side the project introduces a modern interpretation of the facades around the existing perimeter urban block, and this extends around the three sides of the new building to neatly complete the ensemble. The main volume of the building respects the street alignments and fixes its height to the cornice of the adjacent building. A two last floors of the building reinterpretate and replace the traditional sloping volumes of the roof tops in this quarter. The architectural intention is to express the massiveness of the volume by using heavy dark tinted precast concrete elements. The facades are composed using contrasts between dark tinted concrete, steel and glass that generate an expressive but simple facade. The façade treatment is derived from the architectural intention to play with skin layers, dark tinted for the exterior skin, and light and transparent for exposed, flesh-like, skin layers beneath. This subtle interplay is carried further with contrasts between opaque exterior casings and the transparent penetrations, or cavities, of glass loggias which have been cut rythmically into the basic square volume of the building. Facing the street, the façade remains relatively closed and introverted. Windows open onto the loggias rather than directly through the facade and this protects views and provides more privacy. Conversely the south façade facing the courtyard is more open with direct views to the exterior and for this reason all the living areas are situated here. The building which is 23 m long and 18 m in depth, offers twenty-one flats on eight floors around a central staicase. The three to six room flats are delivered in a variety of typologies that enable the residents to develop their own unique space arrangements. On each floor two flats give on to two separate facades while the third flat is orientated towards the south and the courtyard. Each flat is provided with generous exterior spaces. On the ground floor they have private gardens, on the upper floors they have deep loggias, and on the last two levels there are generous open terraces. Residenze PPE AMIEL - Situato nel quartiere dei Délices, il lotto si iscrive in un isolato formato da un insieme protetto dell’inizio del xx secolo, come pure una serie di costruzioni degli anni 70. Il progetto risponde al contesto urbano terminante l’isolato, garantendo la continuità del tessuto sulla parte Est, all’angolo della via Cavour. Il volume principale dell’edificio rispetta l’allineamento della via e si regola sulla cornice della costruzione vicina. L’insieme è predominato da un doppio attico rientrante, linguaggio architetturale contemporaneo rispondendo alle imponenti coperture dell’inizio XX secolo. La parte presa in considerazione cerca di affermare la massività dei volumi, e si esprime attraverso l’impiego di elementi pesanti in calcestruzzo prefabbricato tinto. La scelta dei materiali è stata volontariamente ristretta, al fine di rafforzare la coerenza della composizione, ed accentuare allo stesso tempo la forza e la sobrietà delle facciate, che costituiscono uno degli interessi principali di questa realizzazione. Sono oggetto di un gioco sottile tra una pelle di colore nero che forma il rivestimento, e dai volumi cavi accoglienti delle logge, il quale incarnato è di colore bianco.
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atelier zéro2 PROJECT LOCATION
Lac Léman Lutry Lausanne [VD]
[architecture] / Lausanne [VD]
Villa C Dialogue entre topographie, espaces de vie et architecture
La Villa C, est un projet qui est né à partir d’un dialogue très serré avec les contraintes et possibilités du site et les exigences du client. La topographie complexe (dix mètres de dénivelé à l’intérieur de la parcelle), ainsi que la position de la route d’accès par rapport à la future maison, sont les éléments qui caractérisent le site et qui jouent un rôle déterminant en termes de stratégies architecturales et d’implantation du bâtiment. Le choix d’un bâtiment en forme de “L” est le résultat de ce dialogue entre topographie, espaces de vie et architecture. Un socle s’insère dans la pente du terrain, dans le but d’absorber les fortes dénivellations et permettant de cette manière de créer une zone plate et protégée par rapport à la route. Sur cet élément en forme de « L », une boîte posée transversalement crée un large couvert d’entrée du côté nord, et dessine une profonde ligne d’ombre sur la façade du socle exposée au sud.
L’aspect extérieur de la Villa C., tout comme l’organisation de ces espaces de vie, parlent de ce dialogue avec la topographie du lieu et des deux éléments qui caractérisent la volumétrie du projet. En regardant la Villa C. depuis l’extérieur, nous identifions clairement un socle en pierre grise avec de fines ouvertures donnant sur le chemin d’accès, et une boîte blanche dominant le paysage. L’intérieur de la Villa C. se développe sur plusieurs niveaux: le rezde-chaussée, situé en correspondance du socle, abrite les espaces de vie plus communautaires (hall d’entrée, séjour, salle à manger, cuisine). La forme en “L” du socle permet la création d’une grande terrasse, protégée par rapport à la route et ouverte vers le paysage. A travers une série de baies vitrées, la perception de l’espace intérieur se dilate et se prolonge vers l’extérieur. Le paysage, comme un tableau, est toujours présent lorsque l’on se promène à l’intérieur de
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atelier zéro2
la maison. La sensation de prolongement vers l’extérieur est d’autant plus tangible quand la piscine à débordement touche la façade du bâtiment. Une fois les baies vitrées ouvertes, l’espace de la cuisine et de la salle à manger forment un tout avec le miroir d’eau. Les reflets de l’eau se diffusent alors à l’intérieur de la maison, produisant un jeu de lumières et d’ombres qui font vibrer l’espace. L’accès à l’étage supérieur, la «boîte blanche» où se situent les chambres, se fait à travers une promenade qui mène notre regard d’abord vers l’arrière de la maison, et en suite vers une nouvelle découverte du paysage. Une telle promenade a été conçue avec une séquence spatiale qui se déroule à travers des espaces plus renfermés et cachés aux regards extérieurs, un couloir marqué par une fente donnant vers l’arrière de la maison, les chambres. C’est ici que se réalise la transition entre la pénombre du couloir et la redécouverte du lac et des montagnes à travers les baies vitrées des chambres à coucher. Par son orientation, la «boîte blanche» domine le paysage et grâce à ses murs qui entourent les baies vitrées, elle offre protection et intimité aux espaces de vie.
dialogue between topography, view and architecture Villa C, it’s the result of an intimate dialog between the constraints from the site and the demands of a private client. Along with an accentuated typography, the connection to the route, are the most expressive characteristics of the site. These constraints are determinant to the choices of the architecture in terms of aesthetical and practical solutions. The volume, with a shape of an “L” reflects the meeting between the significant typography, the living spaces and architectural aspects. A plinth was added in order to minimize the 10m difference from the highest to the lowest point of the terrain, and at the same time, it creates a flat zone for the entrance, protected also from the route. On the top of this element, another box was placed crosswise, emphasising the “L” shape from the plinth beneath. The interior is defined by distinct levels. The ground floor, which corresponds
to the stone plinth, shelters all the living spaces. The shape of the “L” allows the creation of a huge terrace protected from the route, but wide open towards the Lake Léman. Taking advantage of this intimate relation with the landscape, wide openings were place along the entire south facade. The pool, which has a direct connection to the kitchen and eating areas, helps to create unique interior spaces full of reflexes, shadows and strong in identity, On the first floor, the white box placed crosswise laid-out all night spaces, accessible by a lengthwise promenade attached to the north facade. From this point, the entrance to each bedroom, is once again, the exciting discover of a dramatic landscape. From its orientation, the white box, assumes a dominant position in relation with the surroundings, at the same time that offers a comfortable sensation of protection and privacy.
[architecture] / Lausanne [VD]
La Villa C, é nata da un progetto che dialoga tra la topografia complessa del luogo, le esigenze del cliente e l’architettura. Il risultato, una costruzione a forma di “L” dove una base in pietra grigia viene inserita nella pendenza del terreno, allo scopo di assorbire le forti irregolarità, permettendo in questo modo di creare una zona piatta e protetta rispetto alla strada. All’interno, la villa si sviluppa su più livelli: Il
[architecture] private house
piano terra, situato in corrispondenza della base, arbitra gli spazi di vita più comune: ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucina. Attraverso una serie di vetrate, la percezione dello spazio interno si dilata e si prolunga verso l’esterno. Il paesaggio, come un quadro, è sempre presente quando si percorre l’interno della casa. La sensazione di questo prolungamento verso l’esterno, è ancora più tangibile quando la pisci-
na deborda e tocca la facciata dell’edificio. Quando le vetrate sono apere lo spazio della cucina e della sala da pranzo formano un tutt’uno con lo specchio d’acqua. L’accesso al piano superiore, “la scatola bianca” dove si trovano le camere, si fa attraverso un percorso che conduce il nostro sguardo inizialmente verso la parte posteriore della casa, ed in seguito alla scoperta del paesaggio.
sorrentino
client
Private date
2012 interior site area m2 / external site area m2
520 / 900 contractor
atelier zéro2
sanitaire & chauffage S.A.
sanitary system / heating plant
Sorrentino image credits
Roberto Guscio
Ch. de la Chiésaz 8 _ 1806 St-Légier _ Tél. +41 (0)21 9432341 Fax +41 (0)21 9432491 sorrentinosa@sunrise.ch
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atelier zéro2 PROJECT LOCATION
Lac Léman Paudex
Paudex Rivage
Lausanne [VD]
Ce projet de logements s’inscrit dans un cadre urbain privilégié. Un quartier paisible, caractérisé par un tissu urbain plutôt dilaté et une relation visuelle directe avec le Lac Léman. Depuis la Route Cantonale, la transition entre l’espace publique et l’espace privé de la parcelle se réalise grâce au Chemin des Peupliers, une petite rue qui est directement connectée à la promenade le long de la côte. Depuis la parcelle sur laquelle se trouvent les Logements P., le lien direct avec le lac se matérialise
grâce à un chemin piéton, qui amène les résidants à leur plage privée. La volonté de l’architecte de respecter les spécificités du lieu s’aperçoit tout d’abord dans l’échelle «domestique» de l’intervention. La géométrie des deux volumes décalés est très simple et humble, car ici l’architecture ne veut pas s’imposer sur l’environnement. Au contraire, à travers la réinterprétation d’éléments architecturaux locaux (notamment la toiture à deux pans, les lucarnes, etc), le projet veut
trouver un point de rencontre entre la tradition et le design contemporain. Le choix des matériaux, tout comme la recherche des détails épurés et des solutions constructives conformes aux standards Minergie, renforcent cette volonté de l’architecte d’instaurer un dialogue concret entre l’expression architecturale vernaculaire et les exigences constructives actuelles. La plastique « pure » des deux volumes est interrompue au niveau du rez-dechaussée par un décrochement, une
[architecture] / Lausanne [VD]
Inscrit dans un cadre urbain privilégié
ombre qui marque les zones d’entrée aux bâtiments. Depuis l’entrée, le programme se distribue de manière symétrique dans les deux volumes: un appartement par étage, un duplex dans les combles et des locaux de service au sous-sol. Les espaces intérieurs les plus représentatifs du projet sont sans doute les duplex situés dans les combles des bâtiments. Dans cette typologie d’appartements, le plan de l’étage inférieur, où se trouve la zone des chambres, est structuré de manière plus fragmentée,
afin de distribuer efficacement les différentes chambres. En particulier la suite parentale, située du côté sud, se prolonge vers l’extérieur grâce à un balcon qui marque l’angle du bâtiment. Un escalier privé donne accès à l’étage supérieur des duplex. Dans ce dernier niveau, positionné dans les combles, l’on ressent de manière plus forte le dialogue entre le langage de la tradition et les modes de vies actuels. La hauteur généreuse donnée par la toiture, percée ponctuellement par des lucarnes, se
combine dans cet étage avec une organisation spatiale plutôt libre et fluide. Un noyau technique situé entre cuisine et salle à manger, une sorte de boîte contenant la cheminée, articule le plan et multiplie les circulations possibles. Le séjour, bénéficiant aussi de la grande hauteur libre donnée par la forme de la toiture, a une relation visuelle directe avec l’extérieur. Les amples ouvertures sur la façade pignon, ainsi que le balcon, permettent en fait de profiter de la vue plongeante sur le lac Léman.
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atelier zéro2
Located in a residential quarter This project of collective housing is located in a residential quarter, which urban tissue is dispersed in order to provide the best relation with the Lake Léman. From the Cantonal route, the transition to the private area is made from a street, Chemin de Peupliers, created also to provide a direct access to the promenade along the lake shore. Directly from the plot, the connection to the lake is made out from a new walking path, which redirects the residents to their own private beach. The expression of this architecture aims to respect the characteristics of the environment, where the “domestic” scale is one of the fundamental aspects. By taking advantage from a very simple and even humble geometry, this project searches a balanced combination between the traditional elements of the local architecture, and the needs of a contemporary and exigent way of life. The result is a combination of two volumes, clear in shape and function.
Interrupting this pure plasticity, a recess in one of the corners of each volume creates a shade and enhances the entrance. From this point all the program is symmetrically laid-out: one apartment per floor, a duplex in the attic, and all technical and service areas in the cellar. From all spaces, the most representative of the project it’s clearly the duplex. Divided in two distinct floors, the lower one is divided in smaller spaces, comprehending all the bedrooms, and the upper one in the attic accommodates all living areas. The generous ceiling height, resulting from the pitched-roof, along with punctually placed dormer windows, is combined with an open space that enclosures the kitchen, dining and living areas. The program and circulations are articulated by a technical area, placed between the kitchen and the dining area. Wide openings over the living zone along with a covered terrace are placed in order to emphasize all the visual meeting with the lake.
[architecture] / Lausanne [VD]
Questo progetto è inserito in un quadro urbano privilegiato, una zona pacifica, caratterizzata da un tessuto urbano piuttosto dilatato che si affaccia direttamente sul lago Léman. La volontà dell’architetto è quella di rispettare le specificità del luogo, le geometrie dei volumi sono semplici e umili, un punto di incontro tra tradizione e progettazione contemporanea.
Entreprise de construction
La plasticità “pura” dei due volumi. È interrotta al livello del piano terra da una rientranza, un’ombra che segna le zone d’ingresso all’edificio. Entrando, lo spazio si distribuisce in modo simmetrico nei due volumi: un appartamento per piano, un duplex nel sottotetto che rappresenta il locale più rappresentativo dell’edificio, e vari locali di servizio nel seminterrato. L’al-
Z.I. La Jonnaire Ch. du Pissot 1847 Rennaz T +41 021 963 11 43 F +41 021 963 11 35 www.jaquetconstruction.ch jaquet@jaquetconstruction.ch
tezza generosa data dal tetto, illuminato dai lucernari, si combina in questo piano con un’organizzazione spaziale piuttosto libera e fluida. Il soggiorno che gode anch’esso dell’altezza, ha una relazione visiva diretta con l’esterno. Le ampie aperture sulla facciata pignone, così come il balcone, permettono in realtà di approfittare della vista che si tuffa sul lago Léman. [architecture] private house client
Private date
2013 interior site area m2 / external site area m2
1.368 / 2.000 contractor
zéro2 constructions construction company
Jaquet sanitary system / heating plant
Sorrentino image credits
Roberto Guscio
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Lombardini22 PROJECT LOCATION
via Brera / via Fiori Chiari Milano
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riqualificazione di edificio classico per uffici in un contesto nobile
via Brera 21
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Lombardini22
In una location esclusiva e fascinosa, L22 valorizza un edificio storico, accompagnandolo con mano delicata ad un rinnovato splendore, moderno e funzionale, creando anche un link di vetrine prestigiose per il nastro commerciale di via Brera e Fiori Chiari. Si tratta dell’edificio di circa 7.000 mq che occupa il lotto tra via Brera 21 e via Fiori Chiari, di fronte al solenne portale del Piermarini, ingresso della Pinacoteca di Brera.
È la zona della Chiesa di San Carpoforo e del palazzo seicentesco di Brera di Francesco Richini e di palazzo Cusani. Un’area estremamente significativa che racchiude una parte importante del tessuto urbano di Milano, caratterizzato da tracciati di impostazione medievale. L’intervento di riqualificazione dell’immobile adibito ad uffici si inserisce in un contesto nobile, che ha bisogno di qualità per mantenere il prestigio di una delle zone storiche della città. Per questo è stata prevista la creazione di attività commerciali ai piani seminterrato e terra che aprono l’immobile a nuove relazioni urbane su Via Fiori Chiari. Se pensiamo che l’edificio occupava Via Fiori Chiari per circa 60 metri con un basamento senza qualità, si capisce che si tratta di un intervento di grande importanza che aprirà nuove vetrine e porterà luce ed attività per tutta l’area. Per gli altri piani è invece stata mantenuta la destinazione uffici. L’intervento si è focalizzato principalmente sul’otti-
mizzazione delle performance energetiche dell’edificio per soddisfare le recenti aspettative del mercato immobiliare. Obiettivo raggiunto con il miglioramento della classe energetica (Classe B). L’apertura di nuove superfici vetrate sui fronti Nord e Sud del corpo di fabbrica ha inoltre permesso di aumentare la luminosità degli spazi di lavoro. Dal punto di vista estetico l’intervento di riqualificazione si è posto l’obiettivo di conservare la presenza austera e sobria dell’immobile, proponendo soluzioni che non fossero invasive sul già monumentale contesto. A seguito di confronti con la Soprintendenza, ci si è concentrati sulla valorizzazione degli elementi architettonici esistenti, individuando per tutti l’aspetto da migliorare ed enfatizzare. Un intervento delicato che esprime la capacità di valorizzare patrimoni immobiliari in un’ottica di convivenza fra uffici e commerciale, con grande attenzione alla identità dell’edificio e del luogo.
[architecture] / Milano
Brera A modern office building in a strategic position The building is exactly facing the Brera Accademia of Beaux Arts. Its redesign involved a major commitment with the Public Administration to overcome the limitations imposed the authorities to protect the monumental area, without jeopardizing the objectives of the owner. The objective of the owner was to develop a modern and sustainable office building, improving the overall image, in a strategic position. In the redevelopment of the entire building, all of the office floors have been maintained. Moreover a new retail area has been developed at ground level and underground, completely transforming the perception of the building at pedestrian level. The addition of retail space, rented to brands as Gucci, Brooks Brothers, Sergio Rossi and retailers of similar calibre has dramatically improved the rent per square meter and the profitability of the refurbishment.
[architecture] Brera 21 client / for
Alleanza Toro Spa / Generali Real Estate date
2012/2013 total site area m2 / floors
7080 / 5 [4th - 9th] architecture project, mechanical and electrical systems
Lombardini22 electrical / domotic system
Erregi srl image credits
Lombardini22
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nuova sede Heineken
Lombardini22 DEGW PROJECT LOCATION
Edison Park Center Sesto San Giovanni Milano
[retail] / Sesto San Giovanni (Mi)
Da “posto di lavoro” ad “ambiente di lavoro”
Uno spazio emozionante costruito intorno al Brand: questa la nuova sede milanese progettata da DEGW per la multinazionale olandese della birra che ha lasciato i vecchi uffici di viale Monza per trasferirsi nell’Edison Park Center di Sesto San Giovanni a fine 2012. Dopo otto mesi di lavoro (quattro mesi di progettazione e quattro di cantiere), in un processo condiviso con tutte le componenti aziendali costantemente coinvolte e aggiornate anche con newsletter periodiche, i 348 dipendenti di Heineken si sono trasferiti nel nuovo e avanzato polo terziario all’interno dell’area ex Falck. L’approccio di DEGW, basato sull’analisi dell’organizzazione aziendale, fondamentale per lo sviluppo del progetto di fit out della nuova sede, ha permesso a Heineken un uso innovativo dello spazio ufficio. La nuova sede si compone di solo 5 piani (dal 4° all’8°) contro i 9 della sede precedente, favorendo così una distribuzione orizzontale, modulare e flessibile delle risorse e migliorando le comunicazioni e le relazioni interne. Questo anche grazie all’adozione di modalità di lavoro innovative. Heineken passa infatti da uno schema tradizionale a uffici chiusi a una diversa articolazione dello spazio, che non solo sfrutta l’efficienza dell’open space, ma si arricchisce di tutta una serie di supporti (phone booths, sale meeting strutturate e informali, break area, touch down ecc.), flessibili e tematici, che integrano il classico lavoro alla postazione con diversi livelli di riservatezza, condivisione e informalità in modo molto semplice e immediato, modulando dinamicamente sia le esigenze di concentrazione individuale sia il lavoro di team. Gli spazi meeting in particolare, rispetto alla vecchia sede, sono stati sensibilmente incrementati nella capacità (da 15 a 49 meeting room per 340 posti contro i 164 precedenti) e razionalizzati nel consumo di spazio (da 420 a 580 mq).
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Lombardini22
Ma la nuova sede Heineken è anche l’esito di un progetto che fa perno su un programma di branding architettonico molto articolato, sviluppato da DEGW in stretta collaborazione con il Cliente: dal nucleo centrale, che diventa baricentro comunicativo dell’edificio, alla declinazione dei diversi marchi (Heineken Corporate, Birra Moretti, Dreher, Ichnusa) all’interno dei vari piani, secondo il principio progettuale di unire il Brand alle logiche organizzative. In questo modo ogni livello dell’edificio, diversamente tematizzato, sostituisce nell’immaginario lavorativo degli utenti l’impersonalità astratta del numero di piano con un’immagine più complessa e invitante (per esempio, il 4° piano è diventato “piano Birra Moretti”). Inoltre, tutte le aree di supporto – meeting room, aree break ecc. – raccon-
tano ognuna un aspetto di un singolo Brand, dando l’occasione di riutilizzare elementi storici significativi (come la prima insegna Birra Moretti, del 1859, negli spazi riunione). Tutto ciò in un ambiente ricco di amenities e punti focali: la reception, spazio polifunzionale collocato in modo non convenzionale nello stacking plan e progettato strategicamente per esprimere contenuti tecnologici e tradizione della cultura della birra insieme; le gallerie espositive a ogni piano, che rendono visibile la storia del prodotto e il suo processo di produzione; la birreria, anch’essa hi-tech e tradizionale a un tempo, caratterizzata dall’icona pop di un muro di bottiglie e in diretto contatto con le aree aperte della terrazza esterna; fino alla sala consiglio all’8° piano, dove un pannello composto da
400 “gustose bottiglie verdi” dà forma a una mappa tridimensionale del mondo, ed è l’exploit finale della forte integrazione tra interior design e progetto grafico. Quest’ultimo è frutto di un lavoro di squadra molto collaborativo con il Cliente e di uno strutturato processo decisionale che ha facilitato l’approvazione delle proposte progettuali di DEGW per i nuovi spazi Heineken: spazi flessibili, che privilegiano la trasparenza e la luminosità naturale, il comfort acustico e le tecnologie soft capillarmente distribuite; e tutto immerso in uno scenario dalla dominante neutra dei grigi e del color tortora, su cui gli accenti di colore e d’immagine emettono segnali forti e chiari, ma anche messaggi più sottili che evocano la vivacità di una birra appena spillata. Il resto, naturalmente, è schiuma.
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Heineken From “work place” to “working environment”. An exciting space built around the Brand: this is the new Milanese office designed by DEGW for the multinational Dutch beer company that left the old offices in Viale Monza to move to Edison Park Center in Sesto San Giovanni at the end of 2012. DEGW’s approach, based on the organization analysis, which is crucial for the development of the fit- out project for the new headquarters, has allowed for Heineken an innovative use of the office space. The new headquarters occupies only 5 floors (from the 4th to 8th) compared to the 9 floors of the previous location, thus favoring a horizon-
tal, modular and flexible distribution of the resources and improving communications and internal relations. This is also due to the adoption of an innovative way of working. Heineken passes from a traditional closed office scheme to a different articulation of space, which not only takes advantage of the efficiency of open space, but is enriched by a variety of media (phone booths, structured and informal meeting rooms, break areas, touch downs, etc.), flexible and thematic, which complement the classic workstation with different levels of confidentiality, sharing and informality in a very sim-
ple and straightforward method, dynamically modulating both the needs of individual concentration and team work. The meeting spaces in particular, compared to the old location, were significantly increased in capacity (from 15 to 49 meeting rooms for 340 seats compared to 164 previously) and rationalized in the space consumption (from 420 to 580 square meters). But the new Heineken home is also the result of a project that focuses on a very detailed architectural branding program, developed by DEGW in close collaboration with the client.
[retail] HQ Heineken client
Heineken date
2012 total site area m2
5000 floors
5 [4th - 9th] architecture project, mechanical and electrical systems
Lombardini22 interior design, space planing, planning supervisor
DEGW image credits
Lombardini22
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Lombardini22 PROJECT LOCATION
Segrate
Segreen Business Park
Milano
[architecture] / Segrate (Mi)
una eccellenza per i knowledge workers
vince il premio REbuild 2013
Una destinatione di eccellenza per i knowledge workers: l’alta qualità di un piccolo luogo urbano immerso nel verde alle porte di Milano. Concepito secondo i più elevati standard globali, Segreen Business Park è frutto di un’analisi delle più avanzate modalità di lavoro contemporanee. Un complesso di tre edifici principali - per circa 30.000 mq di spazio per uffici - in dialogo tra loro con collegamenti trasparenti e permeabili. Una piazza pedonale vivibile 24 ore al giorno come luogo d’incontro, interazione, svago. Un edificio “5 Star Services” dedicato alla ristorazione e ai servizi alle perso-
nodo strategico per il settore terziario direzionale, per collegamenti logistici e infrastrutturali, vicinato di prestigio (sede Mondadori e IBM) e apertura paesaggistica. Risultato della riqualificazione di un complesso esistente (due edifici per uffici, un corpo di collegamento e una mensa), il progetto rimodula spazi, funzioni e profondità dei corpi, con una netta razionalizzazione spaziale ed economica, e ricava superficie utile per un nuovo edificio di circa 10.000 mq, dalla geometria aperta, attraversata da un segno grafico continuo che ne sottolinea il profilo a tratti monumentale. Questo delimita il complesso verso nord e porta l’intervento a un totale di circa 30.000 mq di spazio per uffici. Il tutto intorno a una piazza centrale come fulcro connettivo e luogo d’interazione sociale: uno spazio integrato con il verde, di cui valorizza i grandi alberi esistenti, e con soluzioni d’arredo urbano,
ne (circa 2.300 mq). Una dotazione di parcheggi per 610 posti auto, 21 motocicli, 62 biciclette. Segreen Business Park significa sostenibilità ambientale, certificata dall’ottenimento del titolo LEED Gold rilasciato dal Green Building Council Italia. Ultimato nel gennaio 2013 e già quasi interamente occupato da importanti aziende internazionali, Segreen Business Park rappresenta una nuova destinazione d’eccellenza alle porte di Milano, in un’area che da sempre è un
illuminazione e percorsi che ne fanno un luogo pubblico di elevata qualità, da vivere in tutto l’arco della giornata. I tre edifici principali, in dialogo tra loro attraverso le hall d’ingresso a doppia e tripla altezza, i loggiati in facciata, il grande atrio aperto e vetrato dell’edificio di collegamento, le trasparenze visive sullo spazio esterno, sono supportati da una struttura di 2.300 mq dedicata alla ristorazione e a tutte le funzioni richieste da una community evoluta (cen-
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Lombardini22 tro servizi, gestione posta, asilo, kidspark ecc.). Un parcheggio di 610 posti auto, 21 postazioni per motocicli e 62 per biciclette completano la dotazione del complesso. Segreen Business Park è luogo ideale per i lavoratori della conoscenza perchè frutto di un’analisi delle modalità lavorative di primarie aziende internazionali, e coniuga attrattività per un mercato del lavoro di talento, comfort ambientale, standard elevati e aggiornati principi architettonici e tecnologici. Così le facciate, libere da pilastri di bordo, sono differenziate per orientamento solare (frangisole in grigliato metallico e legno lamellare, tende esterne automatizzate) e dotate di vetro basso-emissivo per ottimizzare il comfort acustico e la dispersione termica. Così gli spazi ufficio, dove la palette materica, i principi di pianificazione e le scelte tecnologiche unificano l’intervento con particolare attenzione alla flessibilità degli allestimenti e ai temi di sostenibilità ambientale ed economica: di qui la corrispondenza modulare tra controsoffitti e pavimenti sopraelevati (con passo di 150 cm); i corpi illuminanti con fluorescenti compatte dimmerizzabili e gestione tipo DALI; il sistema di climatizzazione di elevata efficienza e flessibilità di controllo ai terminali, l’utilizzo di energia geotermica con acqua di falda. Nato dall’applicazione di un modello energetico avanzato, Segreen Business Park è un progetto che ha ottenuto la certificazione CENED classe B e la certificazione LEED Gold.
[architecture] / Segrate (Mi)
Segreen Business Park Flexible and efficient office spaces. A destination of excellence, designed for knowledge workers.
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Lombardini22
High quality of a small urban place surrounded by greenery on the outskirts of Milan. Designed to the highest global standards, Segreen Business Park is the result of an analysis of the most advanced way of contemporary working thought for leading international companies. A complex of three main buildings (about 30,000 sqm of office space) dialoguing among them with transparent and permeable links. A pedestrian square to stop over 24 hours a day as a meeting, interaction and leisure place. A “5 Star Service” Building is dedicated to catering and personal services (2,272 sqm). An allocation of parking for 610 cars, 21 motorcycles, 62 bicycles. Segreen Business Park is
designed with great attention to environmental and sustainability issues: Cened and Leed certifications was obtained. Conceived by following the highest international standards, it contains 29.064sm of flexible and efficient office spaces and has the quality of a small urban area surrounded by a green park near the city of Milan. The complex of three main buildings creates a central pedestrian plaza appropriate for all hours of the day, a place for entertainment, meetings, activities and casual social interaction. The main buildings interact with each other through transparent and permeable connections that open onto the
“piazza”, with spaces of great height and quality. An adjacent building of 2.272sm will be dedicated to the food court and other amenities as part of the “5-Star Services” centre. An integral part of the project is the work process analysis of successful international companies, accustomed to compete in the labour market to attract talented people. Knowledge workers used to working throughout the day, in a continuous information flow that doesn’t distinguish work hours from leisure ones. Their best place to work is able to accommodate quality in every moment of a working day, in a continuous rotation of concentration, interaction and relaxation.
[architecture] Segreen Business Park client
CBRE Global Investors, Fondo Strategic Partners Europe III date
2009/2013 total site area m2
30.000 car parking / bicycles / motorcycles
610 / 62 / 21 architecture project, electrical systems and planning supervisor
Lombardini22 electrical and technological system / drilling and water system
Milani Giovanni&C / Idrotecnica Mantovani srl image credits
Lombardini22
www.milanigiovanni.it +39 039 9280246 Osnago (LC)
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Pozzi per acqua a grande diametro, geotermia Impianti di sollevamento e distribuzione acqua Carotaggi Bonifiche ambientali in situ
Sede legale via Rezzonico 39 - 22100 Como Sede operativa via Segrino 6 - 20098 San Giuliano Milanese T 02.9880026_98281651 F 02.98281628 www.idrotecnicamantovani.com idrotecnicamantovani@libero.it
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[architecture_interiors] / Pavia
Matteo Gattoni PROJECT LOCATION
Pavia
Villa Luisa
Dialogue between context and high living confort
Villa Luisa sorge in un nuovo quartiere residenziale in prossimità del centro di Pavia. L’intento progettuale è stato di creare un edificio che conciliasse tecnologia avanzata, dialogo con il contesto ed elevato comfort abitativo. I suoi volumi rigorosi, incastrati uno nell’altro, creano una articolazione delle facciate che è enfatizzata dall’utilizzo di due diversi materiali, entrambi locali: “Ceppo Lombardo” e laterizio. La villa misura una superficie lorda di 300 mq fuoriterra e di 100 mq interrati. Fulcro della distribuzione interna è la porzione vetrata al piano terra che permette di disimpegnare il portico affacciato sulla piscina, la zona notte e la zona giorno.
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Matteo Gattoni
Così da far dialogare organicamente l’interno con l’esterno, ma anche i volumi indipendenti delle tre camere da letto con il blocco a giorno che si dispone su tre diversi livelli. Particolarmente scenografico è il soggiorno accessibile da una scala a sbalzo in legno, sospeso tra la piscina esterna e la zona pranzo. Molta at-
tenzione è stata prestata alla progettazione delle aperture verso l’esterno: dai pozzi di luce in copertura agli schermi vetrati scorrevoli di fronte ai letti, alle finestre di bagni e cucine; che offrono viste prospettiche sul giardino. L’accurato studio illuminotecnico ha fatto sì che anche negli scenari notturni si rispettassero
queste percezioni spaziali. Al piano interrato è presente una sala cinema separata tramite un setto da una SPA con minipiscina ad acqua calda e da un ham- mam. La scelta dei materiali, sia locali sia esotici e preziosi, crea una uni- cum compositivo che è proseguito anche nell’arredo.
Seppur in modo invisibile anche all’occhio più attento, la villa presenta una dotazione tecnologica avanzatissima: sistemi antintrusione attivi e passivi, riscaldamento e raffrescamento a pavimento, geotermia, pannelli fotovoltaici, piattaforma di parcheggio mobile, domotica.
[architecture_interiors] / Pavia
residential villa in the centre of Pavia Villa Luisa rises in a new residential quarter near the center of Pavia. The planning intent was to create a building that reconciling advanced technology, dialogue between context and high living confort. Its rigorous volumes, wedged into each other, creating an articulation of facades that is emphasized by the use of two differents materials, both locals: “Lombard log” and brick. The villa is a gross area of 300 square metres above-ground and 100 sqm underground. The fulcrum of the internal distribution is the glazed tile at the ground floor that releases the porch overlooks the pool, the sleeping area and the living room. An organic dialogue between interior and exterior but also with the independents volumes of the three badrooms with the open block that is arranged on three various levels. Particularly scenographic it is the sitting room accessible from a wood cantilever staircase, suspended between the outdoor swimming pool at the dining area. Much attention has been paid to the design of the openings to the outside: from wells to cover light glazed sliding screens in front of the beds to bathrooms and kitchens; that offer perspective views of the garden. A careful study in lighting meant that even in night scenes you fulfill these spatial perceptions. In the basement there is a cinema room separated by a septum from a SPA with a mini-pool and hot water from a hammam. The choice of materials, both local and exotic and precious, both create a unicum that continued even in the furniture. Albeit in an invisible way even closer to the eye, the villa has a cutting-edge technological equipment: active and passive intrusion detection systems, underfloor heating and cooling, geothermal energy, photovoltaic panels, mobile parking platform, home automation.
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[architecture] Villa Luisa client
private house architect
Matteo Gattoni date
2012/2013 total gross area m2 / underground area / levels
300 / 100 / 3 electrical, domotic system, solar panels
Erregi srl Custom-made fourniture / Indoor marble
Falegnameria Mazzolini / Pusterla image credits
Ricardo Gay Luger
Via Rosellini 12 _ 20124 Milano _ T +39 0269008116 - F +39 0269009356 _ info@erregi.it www.erregi.it
22100 Como - via Canturina 107/109 T +39 031 592443 - F +39 031 520165 www.pusterlamarmi.it - info@pusterlamarmi.it
Matteo Gattoni PROJECT LOCATION
Milano
shopping experience
[interiors] / Milano
showroom CR service
L’avanzata inesorabile dell’offerta commerciale on-line, pone i progettisti dell’ambito commerciale a resettare le caratteristiche progettuali degli esercizi. A fronte di questo e della sconfinata ricerca dell’ultimo prezzo, bisogna offrire una vendita che sia sempre più evento unico ed emozionale: una “shopping experience”. Nella progettazione dello showroom “Cr service”si è cercato di creare spazi in grado di accogliere il cliente: reception, angolo bar, due zone con divani, librerie con riviste,auto da collezione da visionare. Naturalmente non mancano anche i servizi necessari allo svolgimento dell’attività quali:zona ufficio, deposito auto e area rimesaggio. Si è cercato di allontanarsi dallo stereotipo freddo ed inflazionato della concessionaria tutta alluminio e vetro. Si sono cercati materiali caldi e personali, a volte poveri (acciaio, murature in blocchettie pavimenti in battuto di cemento) a volte ricercati (patchwork in legno di varie essenze, bancone in onice, parete in bronzo ed oro retroilluminato). Compositivamente si è cercato di caratterizzare gli interni di un anonimo fabbricato del terziario milanese con elementi di forte impatto: la controsoffittatura metallica della ospitality crea un ambiente più accogliente oltre a permettere il passaggio degli impianti e, così come le gigantografie alle pareti dell’autorimessa, opera dell’artista Markus Haub, si conformano come un nuovo layer rispetto alla scatola dell’esistente. Piccoli particolari o scelte volutamente forti,che mettono a proprio agio il cliente in un ambiente nuovo e stimolante.
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Matteo Gattoni
The relentess advance of the on-line commercial offer, puts the designers to reset the business planning solutions. Against this and the searching for the last best price, the need is to offer not only a sale but an emotional event: a “shopping experience”. In the design of the showroom CR Service we tried to create spaces that accomodate the customer: reception, angle bar, two areas with sofas, bookcases with magazines and collector cars from view. Of course there are also the necessary
services for carrying out the activity such us: office, storage area and carhouse area. The aim is to get away from the cold and inflated stereotype of the dealerships usually in aluminum and glass. The materials are personal and warm, sometimes poor (steel, gauge block walls and beaten floors of cement) sometimes refined (patchwork of various wood essences, onyx bar, bronze and gold wall backligted). The ultimate goal is to characterize the interiors of an anonymous “milanese”
[interiors] / Milano
commercial building with elements of strong impact: the metal ceiling of hospitality creates an environment more welcoming as well as allowing the passage and, as well as the giant walls of
the garage, by Markus Haub, meet as a new layer over the existing box. Small details or deliberately strong choices that put the customer at ease in a new and challenging environment.
[interiors] showroom CR service client
CR service architect
Matteo Gattoni date
2013 total covered area m2 / uncovered area / levels
430 / 210 / 1 electrical
Erregi srl custom-made fourniture / indoor marble
Falegnameria Mazzolini / Pusterla image credits
Matteo Ravelli / Ricardo Gay Luger
arredi e mobili su misura
F.lli MAZZOLINI via Serta 200 - 23017 Morbegno (SO) T +39 0342 611193 - fllimazzolini@libero.it
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GaS Studio PROJECT LOCATION
Lainate Urban Center Lainate Milano
Lainate Urban Center
Il progetto riguarda la riconversione e riqualificazione di un edificio che in precedenza ospitava una sala cinematografica, l’Ariston, non più in funzione e ha previsto la realizzazione di un centro culturale polifunzionale dotato di auditorium, biblioteca, sale lettura, posti ristoro. GaS Studio ha optato per mantenere il perimetro e la copertura dell’immobile, svuotandolo completamente all’interno e riprogettandolo in modo da offrire una sensazione di leggerezza e spazio aperto sia a chi si trova all’interno che al suo esterno. Grande attenzione è stata posta alla luce naturale che penetra attraverso
la doppia campana vetrata con atrio a doppia altezza, che sostituisce la precedente facciata su Villa Litta. L’edificio consiste di due piani fuori terra più un vasto soppalco: il primo piano ospita l’auditorium e una caffetteria. Il secondo piano, la biblioteca e le altre attività dispongono anche di un ampio terrazzo. Nel soppalco sono stati aperti dei lucernari per permettere agli utenti di fruire di luce zenitale, particolarmente preziosa per le finalita del Centro. Le soluzioni progettuali adottate per Lainate Urban Center evidenziano una particolare attenzione al risparmio energetico e all’ecosostenibilità del progetto.
Conversione ex Cinema Ariston Nuovo centro multimediale Lainate
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GaS Studio
[istitutional] / Lainate (MI)
The concept’s main inspiration point is the continuity with the old function. Though just a cinema theatre, the Ariston represented for the small community of this town in the outskirts of Milan an important meeting and cultural point. Recapturing some of this vital quality, lost to the decline of cinema theatres, has been an important challenge and a basic inspiration for the design team. That’s why the project took the shape of a cultural space dedicated to exchange and to host new forms of socialization and art, focalized around an auditorium, a cafeteria and first of all a library. The library, the very core of the project, is already very appreciated by the local community. We have kept the shell of the building, redesigning the whole interior area and opening the whole volume to the open space of the piazza in front of the building. In this way not only the building is transparent, but also the cultural events taking place inside it are visible to everybody.
[istitutional] Nuovo Centro Multimediale client
AIG Lincoln architect
GaS Studio team project
GaS Studio / BRE engineering / PLG (structure) date
2008 / 2012 site area m2 / m3
24.600 / 70.000 general contractor
General smontaggi image credits
Stefano Maria Mariga
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GaS Studio PROJECT LOCATION
via Cardano, 10 Milano
quando il green building si unisce al design
[architecture] / Milano
the Gate
“Siamo stati invitati dal gruppo General Electric Capital Real Estate per progettare la ristrutturazione dell’edificio” dichiara André Straja, architetto e fondatore di GaS Studio “orientando la destinazione a ufficio, utilizzando questa opportunità per mostrare l’impegno di General Electric Capital Real Estate verso l’architettura sostenibile e il risparmio energetico. Abbiamo valutato una gamma ampissima di possibilità che va dalle applicazioni geotermiche alla schermatura solare, integrando inoltre l’utilizzo dei prodotti del “brand” General Electric Capital Real Estate. Tutte soluzioni preziose per diffondere una maggiore consapevolezza in materia di alte prestazioni energetiche, che vanno a tutto vantaggio dell’immobile perché soddisfano le sempre maggiori richieste di contenimento delle spese di manutenzione ordinaria dei conduttori.” Le nuove aree uffici di The Gate sono dotate di pavimenti flottanti, nuovi controsoffitti e moderni layout interni, flessibili e adattabili alle diverse esigenze dei conduttori. Molta attenzione è stata posta alla progettazione degli spazi comuni che arricchiranno l’immobile di un comfort di lavoro ideale: è stata prevista una panoramica sala meeting sul tetto dell’edificio, ampie sale conferenze, una palestra dedicata, un giardino pensile ad uso esclusivo al primo piano. L’edificio dovrebbe ottenere una classe energetica B per gli standard italiani di energia, ed è in fase di Certificazione LEED Gold.
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when green building merges with design
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“We have been invited by General Electric Capital Real Estate to evaluate solutions for the building refurbishment” said André Straja, architect & founder of GaS Studio group. For this office project, General Electric Capital Real Estate wanted to highlight its commitment towards sustainable architecture & energy savings. We took in consideration a very large range of possibilities, from geothermic to photovoltaic using General Electric Capital Real Estate “branded” products. All solutions have been selected based on the ability to increase consciousness that high energy saving targets are a benefit to the building’s performance, containing tenants maintenance costs. The office layout for The Gate has a new floating floor & suspended ceilings, a modern interior layout, flexible and adaptable to tenant needs and requirements. We pay a lot attention to the lobby spaces aiming to increase the comfort for an ideal working space: we proposed a panoramic meeting room on the roof, large conference rooms, dedicated fitness area and a private garden on the first floor. We expect the building to achieve a Class B rating by Italian energy standards as well as a LEED gold Certification.
[architecture] Office building client
General Electric Capital Real Estate architect
GaS Studio principal in charge
André Straja project director
Giacomo Sicuro date
working in progress total site area m2
13.000 Certification
pending LEED Gold
iarchitects concept creativo Vodafone
concept creativo per 1000 negozi monomarca
Vodafone national restyling Un objet architectural et d’ingénierie
[retail] / concept creativo Vodafone
Vodafone ha presentato il progetto di restyling di 1000 negozi Offerta ad hoc per i clienti Vodafone. Milano 9 aprile 2013 – Vodafone Italia, partner del FuoriSalone 2013, ha presentato alla famosa rassegna internazionale del design il progetto di rifacimento di circa 1000 negozi monomarca presenti sul territorio nazionale. L’intervento che prevede l’investimento di circa 70 milioni di euro nasce da un progetto internazionale del Gruppo Vodafone, che si avvale anche dei suggerimenti forniti direttamente dai Clienti, conferma l’impegno dell’Azienda ad offrire il miglior livello di servizio di vendita: il nuovo concept mira a rendere più immediato e accogliente l’ingresso all’interno dei negozi e arricchire l’esperienza di acquisto, grazie a specifici accorgimenti tecnologici, stilistici e architettonici. In Italia il progetto è stato declinato dallo studio iarchitects con cui Vodafone ha dato vita ad uno special event studiato per il FuoriSalone, il “Vodafone Connects Design”, un open space di oltre 160 metri quadri in via Cerano 12 (anche studio di iarchitects) in cui tutti, dal 9 al 14 aprile, hanno potuto scoprire nel dettaglio il concept creativo dei nuovi punti vendita Vodafone. Tutti i clienti Vodafone inoltre hanno potuto scoprire le speciali offerte ideate da Vodafone in occasione del Salone del Mobile “Vodafone Connects Design”, che é parte integrante di Vodafone per Milano, l’insieme di iniziative ideate da Vodafone per dimostrare la concreta vicinanza ai milanesi.
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Vodafone has presented the project to redesign 1,000 stores Offer specifically for Vodafone customers. Milan April 9, 2013 - Vodafone Italy, partner of FuoriSalone 2013, submited to the famous international exhibition of contemporary design the renovation project of approximately 1000 single brand stores in the country. The surgery that involves the investment of approximately € 70 million comes from an international project of Vodafone Group, which also makes use of the suggestions provided directly by customers, confirms the company’s commitment to providing the best level of service sales: The new concept aims to make more immediate and welcoming entrance inside shops and enrich the shopping experience, thanks to spe-
cific technological devices, stylistic and architectural. In Italy the project was declined by the iarchitects study, with Vodafone they has given rise to a special event designed for the FuoriSalone, the “Vodafone Connects Design”, an open space of over 160 square meters in via Cerano 12 (including the office of iarchitects) in which everyone, from 9 to 14 April, they have been able to find out in detail the creative concept of the new Vodafone stores. All Vodafone customers have also been able to discover our special offers designed by Vodafone at the Salone del Mobile. “Vodafone Connects Design” is an integral part of Vodafone for Milan, the set of initiatives designed by Vodafone to demonstrate the concrete closeness to Milan people.
[retail] 1000 new stores client
Vodafone date
2013 stores
1000 suppliers
artemide, Lema, Bell PRoduction, Mirage sucurity solutions
retail Project image credits
iarchitects / Vodafone
R.P. Retail Project Responsabilità e Partnership. La sicurezza dei prodotti esposti dai nostri clienti. La Responsabilità di questo obbiettivo è ciò che guida le scelte di un azienda giovane e dinamica che in poco tempo ha saputo costruirsi una credibilità importante in un mercato in continua e rapidissima evoluzione. Le esigenze dei nostri clienti unite al continuo aggiornamento dei prodotti elettronici impongono alla nostra azienda la capacità di strutturare una profonda Partnership con il cliente che permetta di risolvere le continue sfide proposte. Retail Project ha saputo strutturare sul territorio una rete di istallatori e assitenza capace di risolvere in breve tempo ogni richiesta 25 Le squadre operative sul territorio italiano 1.200 Gli esercizi commerciali monitorati 10.000 I prodotti Giornalmente protetti Questi alcuni dei numeri che fanno di Retail Project il partner ideale per la sicurezza dei vostri prodotti.
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A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti PROJECT LOCATION
via Mauro Macchi 28 Milano
[architecture] / Milano
a cube of light
un cubo di ghiaccio dai 1000 riflessi di luce Effedue: un cubo di luce in cui il cielo si specchia e mostra all’intorno tutti i suoi riflessi. Si anima, prende vita. E questa è la vita che si vuol dare e che si vuole fare uscire dall’interno. È un edificio che in poco più di un anno ha modificato lo skyline del contesto urbano di Imola rendendosi già visibile dall’autostrada A14 ma apprezzabile nella sua totalità solamente percorrendo la Via Molino Rosso. Da lontano l’effetto evoca anche un cubo di ghiaccio dai mille riflessi di luce, man mano però che ci si avvicina l’occhio è attratto dalla complessità dei dettagli, la superficie a rilievo, i motivi geometrici che si ripetono in modo apparentemente casuale, il portale rosso che si impone sul tono neutro dello sfondo. È di notte però che l’effetto di trasparenza e smaterializzazione viene particolarmente accentuato grazie al sapiente posizionamento dei corpi illumi-
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A2 Studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti nanti sulla facciata che rendono il cubo ancora più “glaciale”. A elementi freddi, evanescenti ed eterei (vetri, bianco, luce soffusa) si contrappongono elementi caldi e materici (portone rosso, pietra, greenwood esterni, legno interno, gres scuro, alcuni elementi di arredo e pareti colorate, bagliori di luce, piani sfalsati dei vetri). L’aver cercato di mescolare questi elementi è ciò che dà carattere e dinamicità all’edificio. Il tutto è stato progettato con criteri mirati a ridurre la richiesta di energia per il miglioramento del comfort interno. Le facciate ad est e nord est interamente realizzate in vetro su struttura in acciaio, consentono lo sfruttamento massimo delle radiazioni solari nelle prime ore del mattino senza disturbare con una luce troppo intensa il lavoro degli addetti all’interno. Le due facciate più elaborate a sud e sud-ovest, non hanno soltanto una fun-
zione estetica. In realtà si tratta di un involucro creato da una muratura quasi priva di affacci e di una seconda pelle in pannelli di vetro extrachiaro serigrafati che proteggono le facciate sud e sudovest, più esposte al sole e al vento. Fra i due strati si forma un’intercapedine di circa 80 centimetri dove l’aria, circolando in modo naturale grazie all’effetto camino, contribuisce a raffrescare la superficie d’estate e a trattenere il calore d’inverno. A favore del benessere e dei dipendenti degli uffici direzionali, il progetto esula dal concetto di ambiente chiuso e punta sulla trasparenza, optando per finestre a tutt’altezza e creando anche all’interno ambienti separati da vetri, così da generare un continuum visivo fra le varie sale, rispettando comunque la privacy dovuta agli uffici. Si sono costruiti luoghi “nuovi” per fare stare bene chi vi entra e permettere di lavorare nei migliore dei modi.
[architecture] directional complex client
Effedue architecture poject and interior design
A2 studio Gasparri Ricci Bitti architetti associati date
2011-2013 total site area m2 / under ground area m2 / car box / floors
3231 / 181 / 7 / 5 single floor area m2 / offices / meeting rooms / congress room
505 / 45 / 17 / 1 roof
photovoltaic system 13,965 kWp image credits
Andrea Liverani - Photo And Live Studio
Effedue: a cube of light reflects visions of the sky to everything around it. Dynamic energy of vitality is injected into the building and streams through the interiors. At night, however, the transparency and the dematerialization is accentuated, thanks to the skilful installation of the light fittings on the facade. The illumination creates an even more ‘glacial’ cube. The cold, evanescent and ethereal elements (glass, white, soft lighting) contrast with the warm textural additions (the red door, stone, exterior greenwood, internal wood, dark grès tiles, some pieces of furniture and colored walls, glaring light and the staggered arrangement of the windows). The decision to mix these elements injects personality and dynamic energy into the building. Every architectonic and design feature is oriented to reducing energy demands and improving interior comfort. The facades of the East and North elevations are steel and glass to maximize the sunlight in the early mornings and avoid disturbing the staff inside with intense glare. The facades of the South and South-West elevations are more elaborate. Their purpose is not only esthetic – this shell has been created in Gasbeton brick walls and is almost totally void of openings to the outside; a second layer has been created using silk-screened extra-clear glass panels to protect the South and South-West facades that are more exposed to the sun and the wind. There is a space between the two layers (approximately 80 cm.) and the natural circulation of air makes an important contribution to cooling the surface in the summer months and containing heat when the weather is colder. Construction of the Effedue building The basement floor of the building, created with poured reinforced concrete,
houses the technical utility rooms and a parking lot. There are six floors above; these have a steel structure with corrugated metal floors covered in a layer of poured reinforced concrete. This method was chosen partly because the client stipulated a rapid completion time and partly because it would make an important contribution to the lightness of the structure. The building was designed using bioclimatic criteria that exploits construction techniques developed to reduce the energy requirements and optimize comfort levels in the offices. Devices are integrated in the building to exploit local renewable energy sources. The special features can be summarized as: exploitation of sunlight for passive heating and for the production of electricity, the use of air currents to ventilate the rooms and
to hyperventilate the interiors in the warmer seasons; flowers and shrubs included to mitigate the smog and pollution. The façades of the building’s SouthWest and North-East elevations consist of a outer layer of silk-screened glass panes and an inner Gasbeton brick wall; the two layers are completely independent and are separated by an chamber of 80 cm that continues for the entire façade. The silk-screened glass panes are 2.50 cm thick and have been installed on 4 separate floors. They overlap for approximately 8 cm on each side. In order to mitigate the degree of pollution inside the parking lot and the gardens, the architects landscaped vegetated areas, that despite the size, are able to produce good air quality standard.
elenco architetti/architects list
la rivista
3XN Strandgade 73 DK-1401 Copenhagen K Denmark ph +45 7026 2648 fax +45 7026 2649 3xn@3xn.dk www.3xn.com
architettura & design
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A2 studio Gasparri e Ricci Bitti Architetti associati Via 1° maggio 86/c I-40026 Imola [BO] ph +39 0542 644014 fax +39 0542 688552 info@a2studio.it www.a2studio.it Atelier d’architecture Jacques Bugna SA Route de malagnou 28 – case postale 11 CH-1211 Genève 17 ph. +41 22 787 07 27 fax +41 22 787 07 37 archi@bugna.ch www.bugna.ch Atelier Zéro2 SA Stefano Rottura et Le Tuan Nguyen Rue de Genève 77 CH-1004 Lausanne [VD] ph +41 (0)21 624 85 16 fax +41 (0)21 624 85 17 mail@zero2.ch www.zero2.ch Mario Bellini Piazza Arcole 4 I-20143 Milano ph. +39 02 5815191 fax. +39 02 58113466 info@mariobellini.com www.bellini.it Beretta Associati Piazza Arcole 4 I-20143 Milano ph. +39.02.5819.991 fax +39.02.5810.4894 info@berettaassociati.it www.berettaassociati.it Concept Consult Architectes sàrl Rue des Terreaux 13 CH-1003 Lausanne [VD] ph. +41 21 351 30 50 fax +41 21 351 30 51 info@concept-consult.ch www.concept-consult.ch Matteo Gattoni Via Chigollo 7 I-22070 Capiago Intimiano [CO] mobile +39 338-3397460 fax +39 031-461644 info@matteogattoni.com www.matteomatteogattoni.com GaS Architects Via Friuli, 65 I-20135 Milano ph. +39 0278 622050 fax +39 0278 622069 info@gasstudio.it www.gasarchitects.com
Bruno Huber Architetti SA Via Bagutti 45 CH-6900 Lugano [TI] ph +41 91 9719878 fax +41 91 9719879 info@archuber.com www.archuber.com iarchitects sede Milano Via Cerano 12 I-20144 Milano ph. +39 02 92885520 sede Udine via cavour 18 I-33100 Udine ph. +39 0432 1792287 info@iarchitects.it www.iarchitects.it Itten+Brechbühl AG Nordring 4A Postfach 608 CH-3000 Bern 25 ph. +41 31 340 81 60 fax +41 31 340 81 12 architects@ittenbrechbuehl.ch www.ittenbrechbuehl.ch Lombardini22 Via Lombardini 22 I-20143 Milano ph. +39 02 36 59 62 00 fax +39 02 83 20 13 97 info@l22.it www.lombardini22.com Luscher Architectes SA Boulevard Grancy 37 CH-1006 Lausanne [VD] ph +41 21 616 63 33 fax +41 21 616 63 31 Info@luscher.ch www.luscher-architectes.ch Cesare Miglioli Via Mauro Macchi 28 I-20124 Milano ph. +39 6694874/5 cesaremiglioli@agrior.it Studio Marco Piva Via Maiocchi 9 I-20129 Milano ph. +39 02 29400814 info@studiomarcopiva.com www.studiomarcopiva.com Richter · Dahl Rocha & Associés architectes SA Avenue Dapples 54 CH-1006 Lausanne [VD] ph. +41 21 612 01 01 fax +41 21 612 01 91 architectes@rdr.ch www.richterdahlrocha.com Studio di Architettura Luca Scacchetti Via Marcona 12 I-20129 Milano ph. +39 02 54108585 fax +39 02 54117004 scacchetti@scacchetti.com www.scacchetti.com
[4]
tamponamenti di coperture e pareti plugging of hedges and walls Ponti Eugenio Mont. Ind. srl
[2-3]
impianti tecnologici - domotici - allarmi - TVCC trasmissioni dati technological systems automation - Alarms - CCTV data transmission Erregi Srl [5, 129] impianti di Ventilazione - condizionamento riscaldamento - sanitario - raffreddamento ventilation systems - air conditioning - heating health - cooling Aerimpianti SA [71] Conconi Sud SA [70] Sorrentino Sannitaire & Chauffage SA [103, 107] arredamento - Gaggia - cucine furniture - Gaggia - kitchens Franco Dell’Oro SA
[70]
studio tecnico - lattoniere edile impermeabilizzazione tetti piani technical study - plumbing construction waterproofing flat roof Conconi Sud SA
[70]
impresa generale di costruzioni - edilizia - genio civile - lavori specialistici general building contractor - civil engineering specialist works Ugo Bassi SA [65] Jaquet SA [107] intonaco - pittura - carte da parati - staff e decorazione - facciate di isolamento - controsoffitti e pareti leggere plaster - painting - wallpaper - staff and decoration facades insulation - ceiling Duca SA [58] piscine - spa - wellness pools - spa - wellness Piscines Fitness
[99]
tetti - impianti idraulici roofing - plumbing Macullo SA
[95]
servizio di sicurezza - allarme - sorveglianza security service - alarm - surveillance SDS Service de Sécurité Sàrl Retail Project srl
[59] [145]
architettura - costruzione - garante dei costi SIA architecture - construction - costs SIA guarantor Keytek SA [83] lavori speciali special works Moll SA posatori di pietre - marmi - graniti layers of stones - marble - granite Mardeco SA
[77, 85, 89]
[82]
genio civile - lavori pubblici - terrazzamenti demolizione - sviluppo esterno civil engineering terraces - demolition - external development Girardi Cie [58] muratura - cemento armato masonry - reinforced concrete Jaquet SA Girardi Cie
[107] [58]
architettura - esterni - illuminazione design architecture - exteriors - light design DB design [III di copertina] involucri edilizi - serramenti metallici building envelopes - metal frames Giuliani soc. coop. [II di copertina] lavorazioni in acciaio - vetri strutturali - scale working steel - structural glazing - stairs Particolare di Dario Vaiani
[33]
metalcostruzioni metal engineering General Mast Engineering SA
[6, 71]
impianti elettrici e tecnologici electrical and technological systems Milani Giovanni & C. srl
[120]
arredo bagno - sanitari - mobili bagno - vasche welness sanitary - bathroom furniture - baths Duravit Srl [1] produzione elementi strutturali per solai manufacture structural elements for floors Tecnaria Spa
[47]
rivenditori - transformatori di pietre e marmi retailers - transformers stones and marbles Pusterla Marmi [40, 129, 133] allestimenti museali museum equipments Tecton soc. coop.
[40]
realizzazione di sistemi multimediali multimedia systems Studio BASE 2
[40]
geotermia - perforazione pozzi - impianti industriali bonifiche ambientali geothermal energy - drilling wells - industrial plants environmental remediation Idrotecnica Mantovani srl [121] falegnameria - arredo su misura carpenter custom made furniture Falegnameria F.lli Mazzolini snc
[133]
progettazione produzione installazione di sistemi ed allestimenti museali engineering, manufacture and installation of museum interiors fit out works Museo FAB srl [41]
architettura & design
costruzioni civili e industriali civil and industrial constructions MA.RO Edilelettric srl
151 la rivista
elenco per settore di attività/index by trade
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Nestlé Wellnes Center, Vevey RDR Architectes Associés SA, Lausanne Photographie: www.yves-andre.ch
architecture interiors experiences design retail istitutional
RADLcommunication srl | via Vincenzo Monti, 8 | 20123 Milano Italia | T +39 02 46712599 | F +39 02 48013233 | www.rivistadesignarchitettura.com
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db design David Bitton Administrative office 40, rue du Mont Thabor 75001 Paris (France) P + 33 (0)6 13 56 35 17 T + 33 (0)1 42 61 21 07 db@davidbittondesign.com Studio 8, Place Chailly 77150 Lésigny (France) T + 33 (0)1 60 34 60 29 www.davidbittondesign.com/e-shop