Roberto Bratti
DIALOGARE PER CRESCERE Storie nate dalla collaborazione con i protagonisti del mondo sociale, per raccontare la vita agli adulti di domani
Roberto Bratti
k c a J p l e H # Le cose che danno più gioia sono quelle che facciamo per gli altri
Roberto Bratti è nato e vive a Napoli. Giornalista pubblicista, attualmente promuove e svolge laboratori di scrittura creativa e cyberbullismo nelle scuole. Con Bulli con un click (Il Rubino Editore) ha vinto il Premio Bancarellino, il Premio Giovanni Arpino, il Premio Candelaio Junior, e ha ricevuto la menzione Speciale Giuria del Premio Castello di Sanguinetto.
Con il patrocinio di Dai 12 anni
€ 9,00
#HelpJack
Syria ha quasi quindici anni e frequenta le scuole superiori. È piena di aspettative per la prima serata in discoteca della sua vita, ma le cose vanno diversamente da come aveva previsto. Si ritrova in strada da sola, in un’estenuante corsa contro il tempo per rientrare a casa entro l’orario concordato con la mamma. Si accorge di aver perso il portafoglio e di avere la batteria del cellulare scarica. Confusa, stanca e infreddolita, finisce col perdersi per le vie di un quartiere che non conosce. Viene avvicinata da un uomo. Si chiama Jack, ed ha alle spalle una storia terribile e dolorosa. Un incontro fortuito che cambierà per sempre la vita dei due protagonisti. Un romanzo in cui amicizia e solidarietà, emarginazione e riscatto sociale, disegnano una possibile favola moderna.
k c a J p l He
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Le cose che ioia danno più g sono quelle o che facciam per gli altri
DIALOGARE PER CRESCERE
Editor: Patrizia Ceccarelli Coordinamento di redazione: Emanuele Ramini Grafica e impaginazione: Valentina Mazzarini Copertina: Mauro Aquilanti Ufficio stampa: Salvatore Passaretta 1a Edizione 2017 Ristampa 5 4 3 2 1 0 2022 2021 2020 2019 2018 2017 Tutti i diritti sono riservati © 2017
Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 - 60037 - Monte San Vito (AN) e-mail: info@grupporaffaello.it www.grupporaffaello.it e-mail: info@raffaelloragazzi.it www.raffaelloragazzi.it Printed in Italy È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright.
Roberto Bratti
#HELPJACK
Uno dei piÚ grandi segreti della vita è che tutto quello che vale realmente la pena di fare, è quello che facciamo per gli altri.
Lewis Carroll
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Syria
Syria si guardò allo specchio e distolse lo sguardo inorridita. Si vedeva bruttissima. Quel brufolo maledetto, proprio quella sera aveva deciso di fare capolino nel bel mezzo della sua faccia. E quei capelli, poi. La scelta di optare per i ricci si era rivelata completamente sbagliata. Per non parlare del rossetto: una tonalità troppo accesa, che la faceva sembrare quella che non era. Un disastro. Il trillo dello smartphone la distolse dai suoi propositi di farla finita. Tesoro, hai deciso che ti metti? Ci sarà pure Lorenzo, mi sento male per l’emozione! Alla frase si accompagnavano una quantità indescrivibile di emoticon. Tipico di Ludovica, la sua amica del cuore. Anche lei era eccitatissima per la festa. Non parlavano d’altro da giorni. La prima della loro vita in una discoteca vera. Ci sarebbe stata tutta la scuola al compleanno di Marcello. O almeno quelli che contavano.
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Già, perché Marcello Testa, rappresentante d’istituto del Liceo Scientifico Giovanni Falcone, aveva deciso di fare le cose in grande per festeggiare il suo diciottesimo compleanno. Aveva invitato tutte le classi del triennio: le terze, le quarte e le quinte. Syria e Ludovica, quattordici anni, erano ancora in prima, ma da qualche settimana frequentavano alcuni ragazzi della classe di Marcello. Quell’invito le aveva fatte impazzire di gioia: le uniche della I C a partecipare a quello che sarebbe stato l’evento dell’anno. Ma la gioia iniziale adesso aveva fatto posto alla disperazione. Syria doveva risolvere due problemi fondamentali: il primo, rendersi presentabile per la festa. Il secondo, molto più importante, convincere la madre a rientrare più tardi del solito coprifuoco previsto per mezzanotte. Proprio in quell’istante Giovanna, la mamma di Syria, entrò in camera della figlia. – Vedo che ti stai facendo bella per la festa… – Mamma, perché non bussi mai prima di entrare? – Tuo padre è fuori per lavoro, tua sorella ha l’influenza, la macchina mi dà problemi. Io non posso accompagnarti. Penso proprio che faresti meglio a restare a casa, stasera – disse tutto d’un fiato. Syria sospirò. Era tipico della mamma. Fosse dipeso da lei avrebbe dovuto trascorrere la sua adolescenza chiusa in camera. Ogni cosa al di fuori di quelle quattro mura era una potenziale forma di pericolo. Discussioni del genere erano all’ordine del giorno.
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Per fortuna sapeva come prenderla. – È tutto sotto controllo, mamma. Stai senza pensieri! – Niente è sotto controllo! E non ripetere sempre quella frase: i pensieri ce li ho. E me li fate venire voi! – urlò dirigendo lo sguardo verso la stanza di Laura, la sorella più piccola di Syria, che tossiva sotto le coperte. – Mamma, non fare la pesante! Ti ho già detto che ci accompagna il padre di Ludovica. Per le due sono a casa! – Le due? Signorina, ti ricordo che hai solo quattordici anni! – Quasi quindici, mamma. – Mancano ancora tre mesi. Non più tardi di mezzanotte! – Ma se l’appuntamento è alle dieci! Neanche il tempo di salutare… – Non siamo qui per contrattare. È la mia ultima decisione. Altrimenti resti a casa! Invece contrattarono. Alla fine Syria riuscì a spuntare un’ora in più rispetto al solito orario. Adesso doveva solo avvertire Ludovica e prepararsi al meglio per la serata. Pensò a Fabio, il ragazzo che le piaceva. Forse era la volta buona per conoscerlo meglio e trascorrere un po’ di tempo sola con lui. Non stava più nella pelle. Non poteva immaginare quello che le sarebbe accaduto di lì a qualche ora…
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