Amico faro 2 - Letture

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Letture

con Educazione civica

Verifiche a LIVELLI e Prova INVALSI

C. Altamore • T. Barnabè • M. Focante

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4 RICOMINCIARE È FACILE

5 Ricominciare è facile Il primo giorno

6 Ricominciare è facile Siamo in seconda!

7 Ricominciare è facile Un nuovo inizio

8 Ricominciare è facile Andare a scuola

9 Leggere è facile A colpo d’occhio

10 Leggere è facile L’estate è finita

11 Leggere è facile Oggi recito io

12 Comprendere è facile Mini, la più alta di tutti

14 Comprendere è facile L’Orco Vocione

16 Comprendere è facile Le inferenze

17 Comprendere è facile Il significato delle parole

18 TANTE STORIE PER VOI

20 È autunno

21 Foglie gialle

22 Nel prato

23 Il vigneto di zio Piero

24 È una notte di paura

25 LABORATORIO in gioco

STORIE TRA I BANCHI

26 Leggere è bello Voglio una scuola

28 Quest’anno vorrei

29 Le tabelline con le dita

30 Il giuramento

EDUCAZIONE CIVICA

32 SCOPRO il testo narrativo Nico e gli spinaci

34 L’imbarazzo

35 Una bugia

36 Mio zio è Alemago

38 VERSO LE COMPETENZE • So ascoltare

39 VERSO LE COMPETENZE • Ci siamo tutti

40 VERSO LE COMPETENZE • So comprendere

STORIE TUTTE PER TE

42 Leggere è bello Ognuno e tutti 44 Chi sono io?

45 Anna Palindroma

46 Tu che tipo sei?

47 Il giardino pubblico

48 SCOPRO il testo narrativo

Tre cuori

50 Il pesce rosso

51 Pier Pastello 52 VERSO LE COMPETENZE • So ascoltare 53 VERSO LE COMPETENZE • Ci siamo tutti 54 VERSO LE COMPETENZE • So comprendere

56 EDUCAZIONE CIVICA

Palle di neve

Mamma Natale

LABORATORIO in gioco

Un vero tesoro

Carnevale

STORIE FANTASIOSE

64

Leggere è bello Mi racconti una storia?

66 Il Cavalier Gentile

68 SCOPRO il testo narrativo

Gli occhiali magici

70 Una strana malattia

71 Dal dentista

72 C’era una volta Corinna

74 VERSO LE COMPETENZE • So ascoltare

75 VERSO LE COMPETENZE • Ci siamo tutti

76 VERSO LE COMPETENZE • So comprendere

STORIE AFFETTUOSE

78 Leggere è bello Da grande potrò

80 I grandi dicono

81 Al vivaio

82 SCOPRO il testo descrittivo

Il mio compagno di banco

84 Mio nonno

85 Una famiglia speciale

86 VERSO LE COMPETENZE • Ci siamo tutti

87 SCOPRO il testo descrittivo

Il mio cagnolino Oscar

88 Rossino

89 Indovina, chi sono?

90 VERSO LE COMPETENZE • So comprendere

92 EDUCAZIONE CIVICA

PRIMAVERA

94 È primavera

95 Margherite

96 L’uovo di Bellacresta

97 LABORATORIO in gioco

RIME EMOZIONANTI

98 Leggere è bello Filastrocca del mondo parallelo

100 Cuore di peluche

101 Goal

102 Rotolare

103 Il tempo del far niente

104 SCOPRO il testo poetico Travestimenti

105 Altalena

106 Il collezionista

107 Che bello, il calligramma!

108 VERSO LE COMPETENZE • Ci siamo tutti

109 VERSO LE COMPETENZE • So comprendere

STORIE PER CONOSCERE

110 Leggere è bello Sensazioni

112 L’amicizia è...

113 La città

114 SCOPRO il testo informativo Riciclare

116 Tanti saluti

118 Una lucertola speciale

119 L’orchidea vesparia

120 VERSO LE COMPETENZE • So ascoltare

121 VERSO LE COMPETENZE • Ci siamo tutti

122 VERSO LE COMPETENZE • So comprendere

124 EDUCAZIONE CIVICA

126 È estate

127 Lucertola

128 LABORATORIO in gioco

129 La fine della scuola

VERSO L’INVALSI pagg. 130-144

VERSO LE COMPETENZE

RICOMINCIARE È FACILE

Corriamo in classe a salutare gli altri!

Ciao! Come sono

Ciao a tutti!

Sì andiamo, il maestro ci sta chiamando!

IL PRIMO GIORNO

Mio primo giorno, ti aspetto da tanto anche se ero felice in vacanza e stamattina ho anche un po’ pianto aprendo gli occhi nella mia stanza. Giorno di scuola, mi tocca andare la campanella sta per suonare. E i miei amici? Chissà dove sono... Nessuno viene? Io non ci credo, ma ecco le voci, conosco il suono, e il cuore batte quando li vedo.

E tu desideravi che ricominciasse la scuola? Perché?

Qual è stato il tuo primo pensiero stamattina?

RACCONTO DI ME

Che cosa hai fatto prima di venire a scuola?

Hai portato qualcosa che ricorda le tue vacanze?

SIAMO IN SECONDA!

Oggi è il primo giorno di scuola. Mi sono svegliata presto per l’emozione. Ripensavo alle vacanze appena finite e alle amiche e agli amici che avrei incontrato di nuovo in seconda. Ero proprio eccitata!

Allora mi sono alzata e ho riempito lo zaino di ogni genere di cose che mi ricordano le vacanze: il portafortuna che mi ha regalato il mio migliore amico, il giornaletto che ho letto almeno cento volte, la conchiglia raccolta al mare e le pietre trovate in montagna… Voglio portare tutto in classe e condividerlo con le compagne e i compagni. E non vedo l’ora di ascoltare i loro racconti!

Condividete in classe le vostre emozioni e rispondete alle domande. Come ti sentivi stamattina? Eri emozionato o emozionata al pensiero di tornare a scuola? In quale parte del corpo sentivi l’emozione?

UN NUOVO INIZIO

Settembre arrivò in un baleno. Si sa che il tempo vola quando ci si diverte e in men che non si dica mi ritrovai a scuola. La confusione, fuori e dentro il cortile, confermava che per la maggior parte delle bambine e dei bambini era tanta la gioia di ritrovarsi e io non riuscivo a spiegarmi come mai. Quei tre mesi di vacanza ci avevano cambiato. Sembravamo diversi, più grandi: chi era più alta, chi più grassottello, chi aveva i capelli schiariti dal sole… In classe mi sedetti in uno degli ultimi banchi. Una bambina venne verso di me e appoggiò il suo zaino sul banco. – Posso sedermi qui? – mi chiese. – Se ti fa piacere… – risposi. In verità ero molto contento che me lo avesse chiesto. Ero contento di averla vicino. Mi sembrò di essere partito col piede giusto.

Sottolinea nel testo le parole che ti fanno capire che le bambine e i bambini sono cambiati durante le vacanze. E voi? Siete cambiati? Come?

COMPRENDO

Rispondi. Cosa significa l’espressione “settembre arrivò in un baleno”?

PARLIAMONE

RACCONTO DI ME

E tu come vai a scuola la mattina?

Ti accompagna qualcuno? Chi?

ANDARE A SCUOLA

Per andare a scuola Elisa e Rosalba uscivano alle otto meno venti. Benché il percorso fosse breve e la prima campana suonasse soltanto alle otto e un quarto, a loro piaceva fare la strada con calma e arrivare quando non avevano ancora aperto il portone e c’era ancora un po’ di tempo per giocare in cortile con le bambine e i bambini mattinieri come loro.

Prima le due amiche passavano in pasticceria a fare colazione, poi proseguivano per la strada. Se era una bella giornata, invece di fare il percorso più breve, lo allungavano

un po’ per attraversare i giardini pubblici, dove, nella stagione giusta, c’era sempre la possibilità di trovare una coccinella o un bel bruco peloso, giallo e marrone.

Pitzorno, Ascolta il mio cuore, Mondadori

COMPRENDO LE PAROLE

Mattiniero significa: che preferisce la mattina alla sera. che preferisce alzarsi tardi. che ama alzarsi presto la mattina.

A COLPO D’OCCHIO

Durante quest’anno scolastico, la tua lettura dovrà diventare

sempre più sicura e veloce. Esercitati a leggere a colpo d’occhio.

1. Cerca, più velocemente che puoi, la parola giusta per ogni disegno e segnala con una x.

scala

scarpe

scuola

suola

storia

suola

storia

scuola

scala

scarpe

portone

cartone

pallina

mattone

pallone

mattone

pallone

pallina

portone

cartone

2. Per ogni riga cerca a colpo d’occhio le parole uguali a quella proposta e sottolineale.

sassi assi - passi - sassi - massi - sassi - tassi - grassi

scogli scogli - mogli - sciogli - fogli - scogli - spogli

pesci esci - riesci - cresci - pesci - peschi - pesce - pesci

marmotta marmotta - borbotta - marmitta - marmotta - pagnotta

sentiero pensiero - sentiero - sincero - severo - sentiero

scarponi scarpini - salmoni - scarponi - scatoloni - scarponi

L’ESTATE È FINITA

Lo scorso anno hai imparato a leggere e a scrivere usando grafie differenti: STAMPATO MAIUSCOLO - stampato minuscolo - .

1. Leggi il brano nelle tre grafie.

L’ESTATE È QUASI FINITA. IL GATTO MICHELE

È CONTENTO PERCHÉ LA SUA PADRONA, LA

MARGHERITA, È TORNATA DALLE

VACANZE. MICHELE GUARDA MARGHERITA

CHE DISFA LE VALIGIE E TOGLIE GLI OGGETTI

CHE LE RICORDANO LE SUE GIORNATE ESTIVE.

C’è un barattolo di marmellata di prugne: sicuramente Margherita è stata in montagna a trovare la zia Adele. Ci sono poi la maschera e le pinne: sicuramente è stata al mare. Infine Margherita prende in mano la sua agenda.

2. Quale parte di testo hai letto meglio? Perché, secondo te?

Nicoletta Costa, La maestra Margherita, Einaudi Ragazzi

OGGI RECITO IO

Dai un tono espressivo alla voce mentre leggi: rispetta la punteggiatura e tieni in considerazione il significato delle frasi.

1. Dividetevi in gruppi di quattro e scegliete chi interpretare. Leggete la vostra parte facendo molta attenzione ai segni di punteggiatura. Dopo aver letto, scambiatevi i ruoli.

SAS À : Ehi, Mimì, bentrovata! Come stai?

MIMÌ: Ciao Sasà! Io sto benone, grazie.

LULÙ: Ciao a tutti, sono così contenta di rivedervi!

TOTÒ: Eccomi qua! Anche io sono contento di rivedervi!

SASÀ: Lulù, ma sei abbronzatissima! Sei stata al mare?

LULÙ: No no, sono stata in montagna. Ho fatto luuuunghe passeggiate. E tu dove sei stato di bello?

SASÀ: Io sono rimasto in città, ma ho scoperto luoghi mai visti. Volete sapere quali?

MIMÌ: Certo! Più tardi però. Suona la campanella, andiamo.

TOTÒ: Sì, andiamo! E speriamo che ci siano delle compagne o dei compagni nuovi.

2. Com’è la tua lettura? Colora.

Ancora un po’ lenta Sicura e veloce Monotona Espressiva

titolo ti anticipa delle informazioni importanti sulla storia che leggerai.

Osserva la pagina qui accanto: qual è il titolo del brano? Riscrivilo qui sotto.

_______________________________________

Indica con una x il proseguimento giusto.

Il racconto parlerà di una bambina che frequenta la seconda. di statura molto bassa. che ha un’amica alta. di statura media. di statura molto alta.

Le immagini che accompagnano il testo possono darti altre informazioni sui fatti che accadono nella storia.

Osserva l’illustrazione e rispondi con una x.

Chi sarà Mini?

La bambina alta

Il bambino

Il cane

Chi pensi che sia il bambino?

Il fratello della bambina

Un compagno di scuola

L’amico del cuore

MINI, LA PIÙ ALTA DI TUTTI

Erminia Zippi ha sette anni. È molto alta e sottile come un’acciuga, ha i capelli rossi e le lentiggini. La mamma, il papà, la nonna e tutti gli amici la chiamano Mini. Ma suo fratello Moritz spesso e volentieri la chiama “spilungona”. Moritz non perde occasione per stuzzicarla.

Ha due anni di più, ma in altezza lei lo supera di due centimetri. Mini ci rimaneva male quando Moritz era così antipatico con lei.

Ma da quando va a scuola, Mini ha cambiato idea. Infatti nella sua classe ci sono due bambini alti come lei. E nessuno si è mai permesso di prenderla in giro. Al contrario. Maxi, l’amica del cuore di Mini, spesso le chiede ridendo:

– Senti, me li presti un paio di centimetri?

Maxi è la più bassa della classe. Secondo lei, nella vita è meglio essere alti: chi è alto se la cava sempre.

Per questo Mini è convinta che la mamma abbia ragione quando le dice: – Vai bene così come sei.

Nöstlinger, Mini non è una fifona, Franco Cosimo Panini

Per comprendere bene quello che leggi devi individuare le informazioni scritte.

L’ORCO VOCIONE

Prima parte

C’era una volta, tanto tempo fa, fra le colline, un paese molto tranquillo.

Seconda parte

Un giorno arrivò nella piazza un carro tirato da un mulo. La gente si avvicinò ed ecco, una voce terribile si fece sentire: – Io sono l’Orco Vocione! Sono grosso e feroce!

Portate pane, formaggio e vino!

La gente, molto spaventata, cercò il cibo richiesto e lo gettò nel carro.

Un mese dopo, ecco di nuovo quella voce orribile fare le sue richieste. La gente, tremando, obbedì.

Quando il carro tornò la terza volta, ecco la solita voce grossa e spaventosa. Ma questa volta la gente gridò all’Orco di farsi vedere.

– Venire fuori? Se vengo fuori per voi son dolori! Ma la gente chiamava, continuava a chiamare e si avvicinava al carro.

Terza parte

Allora accadde che dal carro uscì un ometto rosso in faccia, che saltò a terra e scappò, con due gambette magre che sembravano girandole.

Rispondi: cerca le informazioni nelle parti indicate.

Prima parte

Dove si trovava il paese?

In riva al mare

Fra le colline

Fra le montagne

Seconda parte

Che cosa arrivò un giorno in paese?

Un treno

Un’automobile

Un carro

Terza parte

L’Orco Vocione era davvero un orco?

Com’era il paese?

Piccolissimo

Rumoroso

Molto tranquillo

Com’è la voce dal carro?

Spaventosa

Chiara

Dolcissima

No, era un ometto piccolo con due gambette magre.

Sì, era un terribile orco.

Cerca nel testo dove si trovano le informazioni che rispondono alle seguenti domande e sottolineale, poi rispondi con una x.

Che cosa fece la gente alla prima richiesta dell’Orco Vocione?

Scappò e si nascose.

Portò ciò che l’Orco aveva chiesto.

Che cosa fece la gente quando il carro tornò per la terza volta?

Portò le cose richieste.

Chiese all’Orco di farsi vedere.

A volte alcune informazioni non sono scritte nel testo: devi capirle tu con un po’ di ragionamento. Si chiamano inferenze.

1. Dividetevi in piccoli gruppi, leggete i testi e rispondete alle domande.

A Paolo piaceva andare al supermercato perché si divertiva a seguire il carrello. Un giorno si chinò a guardare un giocattolo e quando rialzò lo sguardo la mamma non c’era più. Il cuore di Paolo cominciò a battere forte forte.

Perché il cuore di Paolo cominciò a battere forte?

Da che cosa lo hai capito?

Marta salì sul pullman. Tutti stavano ridendo e parlando. Occupò il suo posto e pensò che era stata una settimana magnifica, ma era contenta di tornare a dormire nel suo letto invece che in un sacco a pelo.

Dov’è stata Marta?

Cosa te lo fa pensare?

La mamma voleva ridipingere le pareti della cameretta.

“Devono essere per forza rosa?” chiese Mauro.

“No, l’importante è che sia un colore che ci piaccia. Sceglilo tu, che diventerai il fratello maggiore!”, gli disse la mamma.

Quale cambiamento avverrà presto nella vita di Mauro?

Che cosa te lo fa pensare?

Faruk era paralizzato dietro le quinte. Vedeva il pianoforte sul palco e sentiva il brusio del pubblico. “La sala è piena”, gli disse Carlotta. A quelle parole Faruk sentì che le gambe gli tremavano.

Dove si trova Faruk?

Che cosa deve fare?

Da che cosa lo hai capito?

Capita a tutti di soffermarsi sul significato di una parola mentre si legge. Prova questa strategia: immagina ciò che stai leggendo, poi rifletti. Sarà più facile intuirne il significato.

1. Nel testo seguente sono inserite alcune parole colorate che non esistono. Utilizza la strategia indicata sopra e scrivi le parole corrette sulle righe.

Zio Luigi cucina una frittata con le zucchine. Cuoce le zucchine, sbatte i frugoli delle uova e mescola il tutto. Poi versa il contenuto in padella e lascia cuocere per un po’. Infine, come un bravo chef, rigira la frittata e, oplà, è pronta!

Mirco si sveglia. In fondo al letto trova i vestiti pronti da indossare. Però quella truscica

non gli va proprio a genio: ha il colletto che stringe e un sacco di bottoni da allacciare. La lascia sul letto e si infila una maglietta.

Lisa tutte le notti va a pesca in alto mare e guida un costeveccio . All’alba torna al porto con le reti cariche di pesci che vengono venduti al mercato mentre lei torna a casa a dormire.

La signora Marta lavora al quinto piano di un grande palazzo. Solitamente sale le scale, ma stamattina è in ritardo per un’importante riunione, così decide di salire con l’alzamore .

TANTE STORIE PER VOI

STORIE TRA I BANCHI

È AUTUNNO

Dove si troverà questo cesto di frutta?

CREATIVA SCRITTURA

Leggi e immagina, poi scrivi sul quaderno seguendo la traccia.

Qualche volta Sara accompagnava lo zio a trovare la vicina di casa. Di solito si accomodavano al tavolo della cucina dove c’era sempre un bel cesto di frutta. A Sara piaceva molto quel cesto. Rimaneva incantata a guardarlo e non vedeva l’ora che la signora Carla le dicesse: “Vuoi un po’ di frutta?”.

Era autunno, quel giorno nel cesto c’erano...

Il frutto che più piaceva a Sara era... perché... Lo avrebbe sicuramente scelto per merenda.

Caravaggio, Canestra di frutta

Dagli alberi iniziano a cadere foglie, pigne, ghiande, castagne, legni secchi... Raccogliete alcune di queste cose in un parco e portatele all’insegnante che le inserirà in un grande sacchetto di stoffa. Sistemate le seggiole in cerchio e, a turno, con gli occhi chiusi, “pescate” una cosa dal sacchetto.

Utilizzando solo il tatto cercate di indovinare cosa avete pescato.

IMPARO
CON IL CORPO

RACCONTO DI ME

Chi si prende cura di te quando ti ammali?

In che modo lo fa?

NEL PRATO

Sotto l’ulivo, in un bel prato, la cicala racconta storie così belle che perfino le formiche rallentano il cammino per starla ad ascoltare. Un giorno, però, un vento freddo arriva dal mare e avvolge l’ulivo. In un batter d’occhio la cicala si ammala.

– Che succede? – chiede l’ape che passava di là.

– La cicala ha il mal di gola, l’influenza e il raffreddore!

– Etciù! Etciù! Etciù!

– E io ho la soluzione! – dice l’ape e lascia cadere in bocca alla cicala una goccia di miele dorato. Le formiche le costruiscono un letto di petali, il bruco porta una foglia come coperta e il ragno tesse una sciarpa leggerissima.

– Che buodo! Grazie abici, bi seddo già boldo beglio! – sorride la cicala. – Dobadi vi raccoddo uda storia duova!

Chiara Carminati, Storie piccole, Franco Cosimo Panini

COMPRENDO

Chi aiuta la cicala? Cerchia i personaggi.

IL VIGNETO DI ZIO PIERO

In ottobre le vigne erano cariche di bei grappoli gonfi e maturi e quando fu il tempo della vendemmia zio Piero, che aveva un vigneto vicino alla sua cascina, ci invitò.

Ci andammo tutti, compreso Febo. Ma a lui non interessavano i grappoli da cogliere: girava tra l’erba, rincorreva qualche farfalla, cercava chissà che cosa.

Mentre stavamo caricando sul carro la prima cesta piena, udimmo l’abbaiare di un cane nella cascina e Febo drizzò subito le orecchie e andò in agitazione.

– È Diana – disse zio Piero.

Febo ci lasciò alla nostra vendemmia e partì.

Dopo un po’ sentimmo la voce forte di Febo e quella di Diana, mescolate insieme. Quando portammo l’ultimo carico di uva nell’aia, Diana e Febo stavano ancora giocando. Era bello vedere come stavano bene insieme.

Mario Lodi, Il mistero del cane, Giunti

COMPRENDO LE PAROLE

In classe prova a spiegare il significato delle parole in evidenza.

COMPRENDO

Indica con una x il proseguimento giusto. Febo e Diana sono due bambini. due cani. zio e nipote.

Durante la vendemmia si raccoglie il grano. si raccoglie l’uva. si raccolgono le olive.

È UNA NOTTE DI PAURA

È una notte scura scura di fantasmi e pipistrelli, una notte di paura da far torcere i budelli. È una notte di terrore che risveglia ogni vampiro, una notte di rumore da far togliere il respiro. Ma chi avanza da lontano con in mano il suo cestino?

Ma guardate: son bambini! Sono mostri mascherati, chiedon dolci e pasticcini ai vicini un po’ allarmati.

Van bussando a ogni porta e ridendo a crepapelle, fan scherzetti di ogni sorta per avere caramelle.

Simona Maiozzi

RIME A CACCIA DI

Sottolinea nella filastrocca le rime uguali con lo stesso colore.

E tu di che cosa hai paura? In classe realizzate un cartellone con le vostre paure, poi, in piccoli gruppi, pensate ad alcune strategie per allontanarle.

Da cosa vorresti mascherarti ad Halloween? Che scherzo faresti a chi non ti dà le caramelle?

PARLIAMONE
PAURA

L A B O R A T O R I O

UN ALBERO IN AUTUNNO

Segui le istruzioni e realizza il tuo albero autunnale.

1

Metti dei semi di zucca in più sacchetti con colori a tempera diversi e un po’ di acqua. Poi scuoti bene.

2

Disegna tronco e rami di un albero su un cartoncino e colora con i pennarelli.

3

Fai asciugare i semi di zucca e metti la colla a gocce attorno ai rami dove sistemerai le foglie.

4

Appoggia i semi di zucca sulle gocce di colla e lascia asciugare per un paio d’ore.

STORIE TRA I BANCHI

VOGLIO UNA SCUOLA

Voglio una scuola che parla ai bambini come la rondine ai rondinini che insegna a volare aprendo le ali e sa che i voli non sono mai uguali.

Voglio una scuola che scavalca muretti e accoglie disegni che non sono perfetti che guarda avanti e traccia sentieri senza scordarsi di quelli di ieri.

Voglio una scuola con dentro il sole che toglie polvere alle parole con porte aperte, grandi finestre e bimbi che ridono con le maestre.

Janna Carioli, Poesie a righe e quadretti, Giunti Junior

Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.

Revisione a cura di: Orietta Candelaresi, Maddalena Candelaresi e Chiara Michelon

Autrici: Tiziana Barnabè, Maila Focante

Coordinamento e redazione: Emilia Agostini

Coordinamento grafico: Mauro Aquilanti

Progetto grafico: Dania Fava

Impaginazione: Dania Fava, Cinzia Cardoni

Illustrazioni: Lisena Sabolo, Sandra Bersanetti, Francesca Galmozzi, Marina Margiotta, Laura Penone, Lara Poltronieri, archivio Raffaello

Copertina: Cinzia Cardoni

Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Adobe Stock, archivio Raffaello

Coordinamento digitale: Paolo Giuliani

Supervisione contenuti digitali: Katia Buccelli

Redazione digitale: Giulio Pieraccini

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata.

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Raffaello Libri S.p.A.

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Classe 2a PACK

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• Letture 2

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PER IL DOCENTE

• Metodo + Alfabetiere individuale

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• Imparo a scrivere bene 1

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Classe 3a PACK

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• Letture 3

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• Il mio quaderno di autovalutazione 3

IN DOTAZIONE

• Guida al testo con: guida al metodo Venturelli; scansione annuale delle attività; programmazioni annuali per competenze; guida alla valutazione; le storie del faro legate al percorso di apprendimento della letto-scrittura; schede di recupero, consolidamento, potenziamento e rinforzo; Educazione civica; didattica e nuove metodologie: Coding, Tinkering, Classe capovolta, STEM/STEAM

• CD Audiolibro

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• LIBRONE DELLE STORIE da sfogliare sulla cattedra con la rappresentazione per immagini delle storie che accompagnano la letto-scrittura e percorsi formativi su: emozioni, Life skills, Educazione civica

• Cartelloni murali per l’accoglienza, linguistici e disciplinari

• L’alfabetiere murale

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