I segreti delle discipline - Storia 4

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Coordinato da Roberto Morgese

segreti delle i

discipline

STORIA

con quaderno operativo

Speciale

Attività in situazioni non note

•Escape game

•Gara di idee

•Stem

•Coding

•Tinkering

Agenda 2030 con RiGenerazione Scuola

Fumetti per imparare

Gabriella Fontana

Risorse digitali

Nelle pagine de i segreti delle discipline troverai indicate tante risorse interattive utili e coinvolgenti che ti accompagneranno nel corso dell’anno scolastico. Puoi usarle in classe con l’insegnante oppure a casa, in autonomia. Accedere è facile, inquadra il QR code!

Scopri i segreti delle discipline: entra nelle stanze del Museo insieme alla Squadra e risolvi gli Escape game. Metti alla prova il tuo spirito di avventura e di iniziativa

Esplora, osserva, metti alla prova le tue abilità. Divertiti insieme alla tua classe a risolvere le prove del Museo dei SEGRETI per entrare in tutte le stanze.

Ricordati, solo facendo squadra ci riuscirete!

Con i video didattici e i video interattivi potrai conoscere e approfondire gli argomenti, verificare le tue conoscenze e ripassare i concetti già appresi.

Con i giochi interattivi potrai esercitarti divertendoti, mentre le attività interattive e i Google moduli alla fine di ogni unità ti aiuteranno a verificare le tue conoscenze.

Le mappe e le immagini interattive ti aiuteranno a fissare e ripassare i concetti chiave.

SCOPRI I CONTENUTI AUDIO!

Il tuo sussidiario è ricco di audioletture e videoletture guidate che ti accompagneranno nello studio, aiutandoti nella comprensione del testo scritto e dei contenuti disciplinari.

Ricorda che potrai accedere senza difficoltà alla VERSIONE AUDIOLIBRO .

STORIA 4a

RiGenerazione Ripartiamo!

Osserva com’era organizzata la vita di donne e uomini in un villaggio neolitico.

1 Rispondi alle domande.

• Dove sorge il villaggio neolitico? Perché?

• Perché, secondo te, il villaggio è recintato con pali di legno?

• Come sono costruite le case? Con quali materiali?

AGENDA 2030

2 Segna con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Nei villaggi neolitici si allevavano alcuni animali. V F

• L’acqua nelle vicinanze delle palafitte veniva utilizzata per attività sportive. V F

• Nel Neolitico le persone impararono a fondere i metalli. V F

• Le prime coltivazioni erano di grandi alberi da frutta.

3 Collega le informazioni ai temi dell’AGENDA 2030.

Nel villaggio neolitico tutte le attività erano suddivise tra le donne e gli uomini. Ogni abitante del villaggio aveva un compito da svolgere.

I villaggi erano protetti da recinti realizzati con pali di legno che si chiamavano palizzate.

Nel Neolitico le persone impararono a lavorare metalli, come il rame, per produrre oggetti utili alla vita quotidiana.

F

Per le comunità umane è importante abitare in città e villaggi che siano sicuri e adatti alle esigenze delle persone e dell’ambiente.

Ogni società deve sostenere la ricerca scientifica e promuovere innovazione e tecnologia.

Ogni persona ha il dovere di contribuire, secondo le proprie possibilità, al progresso materiale o spirituale della società.

Imparo giocando

Insieme ai compagni e alle compagne, costruisci il diorama di un villaggio neolitico, cioè un’ambientazione in scala. Osserva l’esempio e organizzati recuperando i materiali necessari.

Il Museo dei SEGRETI

I musei sono luoghi incredibili e, talvolta, anche un po’ misteriosi!

All’inizio di ogni unità troverai la mappa del Museo dei SEGRETI,

con tante stanze piene di immagini e video sugli argomenti di studio più importanti.

Un gruppo di 5 personaggi ti guiderà nel museo, bambine e bambini come te, perché… se facciamo squadra, sarà più facile imparare!

Inquadrando il QR code, entrerai nella stanza illuminata sulla mappa e visiterai un’esposizione virtuale. Risolvi gli enigmi e i giochi di logica per passare da una sala all’altra: il museo infatti si articola in una serie di ESCAPE ROOM.

Le storiche, gli storici e la storiografia 1

I SEGRETI della STORIA

Le civiltà delle terre lontane 3

2. Le civiltà dei fiumi 2 Le civiltà in movimento 4

La Gara di idee

Alla fine di ogni unità, nelle pagine di Apprendimento Globale, troverai la Gara di idee, un’attività di confronto-debate da svolgere in classe con le tue compagne e compagni. “Debate” è un termine inglese che significa “discussione”: verrete divisi in due squadre e discuterete di un argomento specifico, prendendo due posizioni diverse

Le discussioni che vi verranno proposte potranno essere affrontate con la guida dell’insegnante oppure seguendo delle regole precise.

Come si svolge la Gara di idee?

Come si formano le squadre

Tema-domanda

Si sceglie un tema (o una domanda) rispetto al quale ogni squadra prende posizione.

Esempio: Studiare STORIA

è utile nella mia vita quotidiana?

Preparazione

Interventi

Meglio non fare troppi interventi per squadra. La durata di ogni intervento non dovrà essere eccessivamente lunga (indicativamente 2 o 3 minuti).

Cambio di opinione

Alla fine degli interventi

è possibile cambiare squadra, se si cambia idea.

Giudizio della giuria

Si formano per sorteggio, oppure in base alla propria idea sull’argomento. Possono partecipare tutti gli alunni e le alunne, ma si possono creare anche squadre meno numerose, in modo che altri compagne e compagni possano fungere da giuria.

Squadra del SÌ

Formata da: ..........................................

Squadra del NO

Formata da:

10 minuti per raccogliere le idee e difendere la propria opinione.

Sì, perché

No, perché

Passano al NO:

Passano al SÌ:

Si può formare una giuria che stabilisce alla fine quale squadra è stata più convincente e chiara nell'esposizione.

La Storia

In classe...

– L’anno scorso la Preistoria e quest’anno la Storia… Lia, mi spieghi la differenza per favore? Non sono sicuro di ricordarla... – È semplice, Teo. Nella Preistoria le persone vivevano di caccia e di raccolta: con la scoperta dei metalli, dell’allevamento e dell’agricoltura si organizzarono nei primi villaggi.

– Vedo che vi ricordate gli argomenti di terza, bene! – interviene il maestro –Chissà se sapete anche come si è passati dalla Preistoria alla Storia. – Lo so io! Con l’uso della scrittura e la produzione dei primi documenti scritti. – Esatto, Lia. Del periodo che precede la Storia rimangono solo tracce materiali. È con le testimonianze scritte che inizia la Storia, cioè la ricostruzione di fatti ed eventi delle antiche civiltà, basata sui documenti prodotti dagli esseri umani.

I segreti delle PAROLE

Studiando Storia incontrerai spesso la parola civiltà. Cercala sul dizionario e scrivi sul quaderno il significato con parole tue.

La SCRITTURA CUNEIFORME venne

inventata e utilizzata dalle civiltà dei Sumeri, dei Babilonesi, degli Ittiti e degli Assiri che abitarono un’area chiamata MESOPOTAMIA che presto conoscerai.

La SCRITTURA GEROGLIFICA

venne inventata e utilizzata dalla civiltà degli Egizi.

FACCIAMO SQUADRA per cominciare

Leggi gli argomenti base di questa unità. Ti faciliteranno la comprensione e lo studio delle prossime pagine. Poi confrontati con i compagni e le compagne.

Per orientarsi nei luoghi e nei tempi in cui si sono sviluppate le civiltà del passato, si utilizzano carte geografiche, carte tematiche e linee del tempo.

Conoscere la storia del passato ci aiuta a comprendere il presente e a diventare cittadini consapevoli, che collaborano a progettare il futuro

I quadri di civiltà servono a sintetizzare le caratteristiche principali di un popolo. Oltre al luogo e al tempo, vi sono gli indicatori tematici: le attività, la forma di governo, l’organizzazione sociale, la cultura.

Grazie allo studio delle fonti si possono conoscere le vicende, le abitudini e il modo di pensare dei popoli vissuti molto tempo fa.

La Storia è la disciplina che ricostruisce fatti ed eventi del passato attraverso le testimonianze prodotte dagli esseri umani.

I segreti delle PAROLE

Le fonti sono lo strumento fondamentale per la ricostruzione del passato. Sono fonti tutte le testimonianze degli esseri umani del passato.

Chi studia la Storia?

Storia è una parola antica che deriva dal greco, historìa: significa indagine, ricerca. Lo storico e la storica sono coloro che studiano, ricostruiscono e raccontano le vicende degli uomini e delle donne del passato che si sono organizzati in comunità, occupando un preciso territorio. Per svolgere il loro complesso lavoro, storici e storiche hanno bisogno di collaborare con altri studiosi che, grazie alle loro conoscenze specifiche, li aiutano a ricostruire i fatti.

Paleontologa e paleontologo ricercano e studiano i fossili, antichi resti di vegetali e animali.

Archeologa e archeologo ricercano e studiano gli oggetti e gli edifici antichi ritrovati durante gli scavi.

Geologa e geologo studiano le rocce e la composizione del terreno per stabilire a che epoca risalgono gli oggetti ritrovati sottoterra.

Antropologa e antropologo spiegano l’organizzazione delle società umane per capirne usanze e abitudini.

Geografa e geografo studiano i territori e gli ambienti e realizzano le mappe dei luoghi.

L’epigrafista prova a decifrare ogni forma di scrittura incisa su pietra o su terracotta.

La parola “logo” significa studio o studioso.

“Grafo” e “grafista” indicano chi scrive o disegna.

Che cosa significa allora, secondo te, la parola “egittologo”?

E come spiegheresti la parola “cartografo”?

Rispondi sul quaderno.

OSSERVARE

Osserva le immagini e scrivi al posto giusto:

1 paleontologa 2 archeologa

3 geologo 4 antropologa

5 geografo 6 epigrafista

TECNOLOGIA

Le fonti possono essere classificate anche in base al supporto o al materiale di cui sono fatte.

1. Documentarie: sono quelle che si possono trovare negli archivi, come lettere, verbali, leggi…

2. Fotografiche

3. Digitali: sono immateriali poiché riportate su supporti digitali.

4. Materiali: come i monumenti o le iscrizioni lasciate su supporti fisici.

Osserva le immagini e individua di quale fonte si tratta: usa i numeri.

Ricostruire la Storia

Una fonte storica fornisce informazioni importanti per ricostruire un periodo della Storia o i tratti principali di una civiltà. Studiosi e studiose di Storia sottopongono le fonti che hanno a disposizione ad alcune operazioni

Selezionare Scelgono quali fonti sono utili per ricostruire l’argomento studiato.

Interrogare Pongono domande che permettono di trovare risposte su “dove” e “quando” e sui diversi temi.

Interpretare Mettono a confronto le informazioni diverse e formulano ipotesi per capire come si collegano tra loro. È l’operazione più difficile.

Ricostruire È la fase finale in cui descrivono e raccontano la situazione o l’evento nel suo complesso.

Le fonti

Le fonti si possono suddividere in: dirette, ovvero le fonti prodotte nello stesso periodo storico di cui parlano; indirette, cioè le fonti prodotte successivamente ai fatti trattati.

Le fonti si distinguono anche in base al loro linguaggio:

• scritte, ovvero tutte le testimonianze scritte su ogni tipo di materiale, come argilla, papiro, legno, pietra, carta…;

• orali, cioè i racconti e le informazioni tramandate a voce;

• iconografiche, che utilizzano il linguaggio del disegno, delle rappresentazioni grafiche;

• artistiche, come quadri, statue, monumenti.

SCOPERTE recenti

In Colombia (Sud America) sono state scoperte pitture rupestri risalenti a 12 500 anni fa realizzate da alcuni dei primi esseri umani ad aver raggiunto l’Amazzonia. La straordinarietà di questo ritrovamento sta nel fatto che queste immagini raggiungono la lunghezza complessiva di oltre 10 chilometri! Le pitture raffigurano soprattutto animali estinti come il mastodonte, un parente preistorico dell’elefante, e il bradipo gigante.

Il tempo

Il racconto della Storia, che viene chiamato storiografia, deve sempre tenere conto di tre elementi fondamentali: il tempo, lo spazio e il tema. Le operazioni necessarie per orientarsi nel tempo storico sono la datazione e la periodizzazione

Datare significa individuare un tempo preciso, come una data, per esempio la scoperta dell’America nel 1492, oppure un tempo più lungo, con un inizio e una fine, come la durata dell’Impero romano d’Oriente, dal 395 al 1453. Grazie alla datazione è possibile stabilire quali eventi sono accaduti prima e quali dopo, mettendoli in successione. Quando più eventi si verificano nello stesso tempo si parla di contemporaneità

Per capire la successione e la contemporaneità è utile saper legge re la linea del tempo, uno schema simile a una striscia suddivisa in segmenti uguali. Sulla linea del tempo, la lunghezza tra un segno e l’altro indica una durata nel tempo. Per leggerla devi sapere che:

• un decennio dura 10 anni;

• un secolo dura 100 anni;

• un millennio dura 10 secoli e quindi 1000 anni.

Periodizzare significa dividere il tempo in periodi. In gran parte del mondo, anche in Italia, il tempo si divide in due parti: prima e dopo la nascita di Gesù Cristo. Questo evento determina l’inizio dell’anno 1 d.C.: gli eventi successi dopo sono datati in base alla distanza da quel fatto. Gli eventi successi prima sono ugualmente messi in successione, ma gli anni vengono contati all’indietro.

FACCIAMO Storia

La periodizzazione classica, utilizzata anche a scuola, divide il tempo in epoca preistorica (quella che hai studiato in classe terza), epoca antica, medievale, moderna e contemporanea. Quest’anno studierai l’epoca antica.

Le civiltà antiche contavano il tempo della propria storia a partire da un fatto ritenuto importante. Per i Greci corrispondeva alla prima Olimpiade.

Osserva la linea del tempo: quale elemento segna il passaggio da Preistoria a Storia? Confrontati in classe.

Inizio della Storia

OSSERVARE

L’ANTICO EGITTO

Rispondi alle domande.

• Qual è il titolo della carta?

• Quale argomento storico rappresenta?

• Quali elementi geografici sono rappresentati in verde? E in azzurro?

• Ci sono dei simboli disegnati?

Che cosa indicano?

ELABORARE

Lo spazio

Per ricostruire la storia di un popolo è necessario conoscere lo spazio, ovvero il luogo nel quale il popolo è vissuto, si è sviluppato e si è mosso Localizzare significa collocare un fatto o una civiltà in un territorio

Gli strumenti principali per localizzare sono la carta geografica e la carta geostorica Sulla carta trovi un territorio rappresentato in scala, con le caratteristiche fisiche (pianure, montagne, fiumi) e con gli elementi costruiti dall’essere umano: città, paesi, strade.

Nel libro troverai carte che rappresentano porzioni di territorio, perciò dovrai sempre metterle in relazione al planisfero e chiederti: in quale parte del mondo si trova quel territorio?

Oltre alle carte generali (fisiche e politiche) potrai consultare le carte tematiche, che servono a mettere in risalto gli elementi legati a un tema specifico: possono indicare dove si sono svolte alcune battaglie (carte storiche); la diffusione di un prodotto agricolo e dei commerci (carte economiche); la distribuzione dei tipi umani o dei popoli, delle lingue e delle religioni (carte antropologiche).

Le carte tematiche sono accompagnate da una legenda che spiega il significato dei simboli e dei colori utilizzati.

1 Qual è l’argomento di questa carta tematica?

I viaggi in Mesopotamia. I prodotti agricoli della Mesopotamia.

2 Completa la legenda con i simboli corrispondenti presenti sulla carta.

Territorio coltivato

Orzo

Frumento

Piselli

Aglio

Lenticchie

Gli indicatori di civiltà

Quando si studia una civiltà, le informazioni sono organizzate in base a temi specifici, che rappresentano i modi di vivere di un popolo e costituiscono gli indicatori di civiltà.

• Le attività e i mestieri che un popolo svolge per utilizzare le risorse del proprio territorio e migliorare le proprie condizioni di vita;

• la società, cioè come è divisa la popolazione, quali sono i modi di vivere e le forme di governo che definiscono le leggi e chi esercita il potere;

• la religione, vale a dire in quali divinità credevano gli abitanti e come le onoravano;

• la cultura, cioè le conoscenze, la tecnologia e le principali invenzioni, come la scrittura, le opere d’arte e le grandi costruzioni.

Questi aspetti formano il quadro di civiltà. Il quadro di civiltà è come la fotografia di un popolo scattata in un preciso momento della sua storia.

Più quadri di civiltà di uno stesso popolo, messi a confronto, permettono di osservarne i cambiamenti nel tempo e di capire i fatti che li hanno determinati.

Il quadro di civiltà può essere organizzato in forma di mappa: al centro si risponde alle domande Chi? (di quale popolo stiamo parlando), Dove?, Quando? Intorno vengono organizzati i vari temi.

ELABORARE

Inserisci le parole corrette nel quadro di civiltà: dove, società, chi, cultura, attività, quando, religione

Quali invenzioni e scoperte fecero?

Che cosa sapevano fare?

: Quando si è sviluppata? Quanto tempo è durata?

: Dove è sorta? Com’era il territorio? : NOME CIVILTÀ

Chi governava il popolo?

Come era organizzata la popolazione?

Quali e quante divinità adoravano?

Quali tipi di lavoro svolgevano? Come si viveva ogni giorno?

Salviamo le fonti!

Le fonti sono fondamentali per la ricostruzione di un periodo storico e per conoscere i temi che compongono i quadri delle civiltà del passato. Le fonti sono dei veri e propri tesori da curare, da difendere e, a volte, da mettere al sicuro nei musei. Grandi monumenti o interi edifici, invece, vanno protetti e preservati nei luoghi dove sono stati realizzati. Quando questo non è possibile, occorre trovare una soluzione diversa, come è accaduto per lo straordinario salvataggio del tempio egizio di Abu Simbel.

Il problema

Verso il 1950 le popolazioni che vivevano sulle rive del Nilo non riuscivano più a regolare le acque del fiume, con gravi conseguenze per i villaggi e l’agricoltura. Il governo egiziano decise di costruire una diga ad Assuan, nel sud dell’Egitto, e di realizzare un lago artificiale per utilizzare meglio le acque del fiume e per produrre energia idroelettrica. Il lago però, una volta riempito, avrebbe messo in pericolo il sito archeologico di Abu Simbel. Molti monumenti di grande valore artistico sarebbero finiti sott’acqua, sommersi per sempre.

1 Osserva le due carte che risalgono a epoche diverse: cerchia in entrambe il simbolo del tempio di Abu Simbel. Come cambia il corso del Nilo? Che cosa vedi accanto al sito nella seconda carta?

Le ipotesi di salvataggio

2 Osserva i disegni: mostrano due modi diversi per salvare il tempio di Abu Simbel ma solo uno è stato utilizzato nella realtà. Quale, secondo te? Segna con una X.

FACCIAMO Storia

Per salvare Abu Simbel vennero formulate numerose proposte e quella che ottenne maggiori consensi consistette nel tagliare, numerare e smontare blocco per blocco l’intero tempio e successivamente ricostruirlo in una nuova posizione. Avete fatto la scelta giusta? Secondo voi, quali tecnologie e quali strumenti sono stati utilizzati? Cercate su Internet le immagini e i video dell’epoca, poi confrontatevi in classe.

I SEGR TI delle PAROLE

Nelle pagine precedenti hai incontrato più volte la parola territorio . È un termine che ha significati diversi a seconda della frase e dell’argomento.

SCIENZE

È la parte di ambiente in cui si stabilisce un animale o un branco.

GEOGRAFIA

Indica uno spazio delimitato da confini precisi, come quello di una regione o di uno Stato.

TERRITORIO

STORIA LINGUAGGIO QUOTIDIANO

È lo spazio in cui una persona si trova a proprio agio e si sente sicura.

È la zona in cui si stabilisce una civiltà e da cui ricava le risorse per vivere.

Ricostruisci la carta tematica del vastissimo territorio di esplorazione e commercio del popolo dei Fenici. Osserva e collega con una freccia le caselle al posto giusto. L I O C I G I A

Apprendimento Globale

1 OSSERVARE Osserva e collega ciascuna immagine al tipo di fonte.

2 ELABORARE Scrivi quanto tempo passa tra un segno e l’altro.

2000 a.C.

2000 a.C.

Nascita di Cristo

Nascita di Cristo

1000 d.C. 1000 d.C.

GARA DI IDEE

1) Immaginate di dover “salvare” una statua antichissima rinvenuta nel giardino della vostra scuola e di dover decidere se metterla al sicuro in un museo o se creare le condizioni per lasciarla nel luogo dove è stata ritrovata.

2) Dividetevi in due gruppi, ciascuno in base alla tesi sostenuta, e scegliete un portavoce. Fate un elenco delle idee principali da esporre e discutetene in classe.

3) Com’è finita la discussione? Chi ha cambiato idea? Perché?

Com’è andata la prova? Segui la legenda e disegna la freccia nel bersaglio.

Le civiltà dei fiumi

Città di Ur, 2550 a.C.

Man mano che si avvicinava, Alalgar sentiva che il rombo del Tigri si faceva più potente. Quando gli fu di fronte, la forza di quel fiume lo stupì: in alcuni tratti scorreva impetuoso mentre in altri si calmava, diventando quasi un lago. Lì si formavano delle anse e l’acqua ristagnava creando delle pozze dove vivevano in gran numero le rane. In una di queste anse aveva deciso di fermarsi Alalgar. Se sua madre avesse sospettato che si trovava da quelle parti, l’avrebbe rinchiuso in casa per due lune almeno.

adatt. da Flavia Franco, Sulle rive del Tigri, Raffaello

SCOPRITE LE CIVILTÀ CHE

SI SVILUPPARONO LUNGO I FIUMI

Le storiche, gli storici e la storiografia

NELLA SECONDA STANZA DEL Museo dei SEGRETI I SEGRETI

2. Le civiltà dei fiumi 2

Le civiltà in movimento 4 Le civiltà delle terre lontane 3

I popoli che si stabilirono lungo il corso dei grandi fiumi si accorsero che le acque in alcuni periodi straripavano. Così impararono, nel tempo, a CONTENERE LE PIENE e a SFRUTTARNE LE ACQUE costruendo ARGINI, DIGHE, CANALI e POZZI

Spazi e tempi delle

civiltà dei fiumi

La carta geostorica mostra le zone dove si sono insediate e sviluppate le prime civiltà della Storia: i popoli della Mesopotamia e gli Egizi; gli Indi e i Cinesi, che conoscerai nell’unità dedicata alle civiltà delle terre lontane.

Queste aree geografiche, seppur molto lontane fra loro, hanno un importante elemento in comune: la presenza di grandi fiumi. I fiumi, infatti, costituiscono una riserva di acqua dolce molto preziosa, utile per abbeverare le persone, il bestiame e irrigare i campi coltivati; lungo il loro corso si pratica la pesca e si estraggono materiali da costruzione come l’argilla.

I fiumi, inoltre, rappresentano un’importante via di comunicazione per gli scambi commerciali.

OSSERVARE

Osserva la carta e individua i fiumi sui quali si svilupparono le varie civiltà. Scrivili sotto:

Popoli della Mesopotamia
Indi
Egizi

Cinesi

Dai villaggi alle città

Le prime persone a praticare l’agricoltura si accorsero che alcuni fiumi straripavano periodicamente, inondando i campi coltivati. Quando però le acque si ritiravano, lasciavano un fango che rendeva molto fertile il terreno.

Nel tempo impararono a controllare le acque dei fiumi per avere raccolti sempre più abbondanti.

La maggior quantità di cibo portò a un aumento della popolazione e alcuni villaggi si ingrandirono, fino a diventare vere e proprie città.

Nelle città gli abitanti svolgevano lavori differenti: si formarono le prime classi sociali

ESPORRE

Osserva le linee del tempo e rispondi a voce. Quali civiltà sorsero per prime? Quale civiltà è durata più a lungo? Quanto tempo fa si sviluppò la civiltà degli Indi?

MESOPOTAMIA

Nascita di Cristo

FACCIAMO SQUADRA per cominciare

Leggi gli argomenti base di questa unità. Ti faciliteranno la comprensione e lo studio delle prossime pagine. Poi confrontati con i compagni e le compagne.

I fiumi offrivano una preziosa riserva d’acqua per l’agricoltura, l’allevamento e per la vita quotidiana.

Le persone che vivevano lungo i fiumi impararono a sfruttare le acque attraverso la realizzazione di opere idrauliche .

Le prime grandi civiltà si svilupparono lungo i fiumi

Le popolazioni lungo i fiumi erano sempre più numerose e diversi villaggi si trasformarono in città.

Nelle città e nei villaggi avveniva lo scambio di vari prodotti, trasportati con imbarcazioni e carri trainati da animali.

Per registrare gli scambi commerciali si usavano le prime forme di scrittura .

I segreti delle PAROLE

Le opere idrauliche, come dighe, pozzi, argini e canali, furono realizzate per controllare e sfruttare le acque dei fiumi. La scienza che studia come utilizzare le acque si chiama “idraulica”.

I popoli della Mesopotamia

La parola Mesopotamia deriva dal greco antico e significa “terra tra i fiumi”. La carta geostorica dell’antica Mesopotamia mostra una regione pianeggiante compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. Era un territorio ricco d’acqua, adatto alla coltivazione di cereali, legumi, ortaggi e alberi da frutto.

Qui si stabilirono le popolazioni che diedero origine alle prime civiltà agricole: i Sumeri, i Babilonesi, gli Ittiti e gli Assiri

FACCIAMO Storia

SCOPERTE

recenti

Nel 2018 in Giordania è stato ritrovato il pane più antico del mondo, preparato da gruppi di umani appartenenti alla civiltà dei Natufiani. Questa civiltà si sviluppò tra il 12000 e il 10000 a.C., nei territori a nord della Mesopotamia affacciati sul Mar Mediterraneo, ben prima della diffusione dell’agricoltura.

La prima forma di coltivazione della terra, infatti, non fu del tutto stanziale, ma sfruttava i campi solo finché producevano.

La Mesopotamia di oggi è divisa fra più Stati. La parte più pianeggiante appartiene all’Iraq. L’agricoltura è ancora praticata, ma la vera ricchezza è il petrolio, una fonte di energia estratta dal sottosuolo.

Quali popolazioni sono vissute in Mesopotamia contemporaneamente? Osservate la linea del tempo e rispondete a voce. Nelle prossime pagine scoprirete se la loro convivenza è stata pacifica o meno.

BABILONESI
ITTITI
ASSIRI

Associa con una linea ogni parola al suo significato.

Domesticazione Impero

I Sumeri

I Sumeri erano tribù di cacciatori nomadi provenienti dall’altopiano iranico, una zona compresa fra la Mesopotamia e la valle dell’Indo. Tra l’8000 a.C. e il 5000 a.C. impararono la domesticazione delle piante e degli animali.

Attorno al 4000 a.C. alcune tribù si stabilirono vicino alle foci dei fiumi Tigri ed Eufrate. In origine la regione era paludosa e inospitale a causa del clima caldo e secco e delle continue inondazioni dei fiumi. I Sumeri lavorarono per trasformarla in un’ampia pianura coltivabile. Si dedicarono alla costruzione di opere idrauliche, come dighe, argini, pozzi e canali per sfruttare e contenere le acque dei fiumi.

Popolazioni e territori unificati sotto un unico governo.

COMPRENDERE

Trasformazione di animali e piante da selvatici a domestici.

Sottolinea le informazioni che spiegano come i Sumeri resero il territorio adatto all’agricoltura.

Con il passare del tempo, alcuni villaggi sumeri si trasformarono in vere e proprie città indipendenti, chiamate città-stato Le più importanti furono Ur, Uruk, Lagash, Eridu e Nippur. Intorno al 2300 a.C. le città-stato furono unificate sotto un unico impero governato da Sargon il Grande, re degli Accadi, una popolazione proveniente dai territori confinanti della Siria e dell’Arabia. In seguito le città-stato riconquistarono la loro indipendenza e la civiltà sumera raggiunse il suo massimo splendore fino al 2000 a.C., quando si impadronì della regione un’altra popolazione di nomadi, i Babilonesi.

Questa testa in bronzo custodita al Museo di Baghdad (in Iraq) potrebbe raffigurare Sargon il Grande.

Primi stanziamenti

Invenzione della scrittura

Conquista da parte dei Babilonesi Impero accadico

Nascita di Cristo

L’organizzazione sociale

La popolazione sumera era divisa in persone libere e schiavi. Gli individui liberi potevano possedere case, animali e terreni. Gli schiavi erano soprattutto prigionieri di guerra e nomadi.

Non avevano nessun diritto ed erano di proprietà delle persone ricche per cui lavoravano.

La persona più importante della società sumera era il re, poi seguivano i sacerdoti, i nobili, i guerrieri, gli scribi e infine i contadini, i commercianti e gli artigiani.

Le donne sumere libere si occupavano spesso delle attività commerciali e avevano a disposizione un piccolo patrimonio personale per fare acquisti. Alcune donne diventavano scriba.

La religione

I Sumeri credevano in tanti dei, erano cioè politeisti Alcune divinità rappresentavano le leggi e la sapienza, altre erano collegate agli elementi naturali e proteggevano il lavoro nei campi e il raccolto.

• Enki, il dio dell’acqua e della creazione, era associato ai fiumi Tigri ed Eufrate.

• Anu, il dio del cielo, era rappresentato con le ali.

• Enlil, il dio del vento, talvolta era raffigurato con un copricapo ornato da corna di bue.

• Inanna, la dea della guerra e dell’amore, era figlia di Anu. Le divinità avevano un aspetto e un carattere simili agli esseri umani, erano cioè antropomorfi

Le persone cercavano di ottenere la benevolenza degli dei con offerte e preghiere.

COMPRENDERE

1 Sottolinea in rosso le caratteristiche delle persone libere, in blu quelle degli schiavi. Prova a riflettere sulle differenze: è una società basata sull’uguaglianza? Perché?

2 Perché si parla di “piramide sociale”? Che cosa mette in evidenza la rappresentazione a piramide?

Nello schema dell’organizzazione sociale, in cima c’è solo il re. Scendendo, il numero di persone in ogni “gradino” aumenta. La società assume quindi una forma a piramide e per questo motivo viene chiamata “piramide sociale”.

OSSERVARE

Osserva l’immagine di questa divinità: di chi si tratta secondo te? Spiega il perché.

Le città

Le città erano circondate da grandi mura. Le mura esterne servivano a difendersi dagli attacchi dei nemici. Le mura interne dividevano la zona in cui si trovavano le abitazioni del popolo dal luogo in cui si trovavano i palazzi e i templi più importanti. Il re comandava l’esercito, era responsabile delle leggi e dei lavori pubblici e viveva in un palazzo al centro della città.

La ziqqurat

Al centro della città sorgeva la ziqqurat, un edificio sacro considerato la casa della divinità sulla Terra. La sua struttura assomigliava a una torre a gradoni e poteva essere alta fino a 90 metri. In cima all’edificio sorgeva il tempio, utilizzato come osservatorio astronomico dai sacerdoti, gli unici a poter studiare le costellazioni e la posizione dei pianeti. Ai piani inferiori si trovavano la scuola, i granai, i magazzini per le scorte di cibo e le stanze delle cerimonie religiose.

OSSERVARE

Osserva e inserisci nei riquadri i nomi evidenziati nel testo.

L’argilla 1 raccolta lungo il fiume veniva impastata con la paglia 2 e pressata negli stampi. Infine i mattoni 3 venivano lasciati essiccare al Sole. TECNOLOGIA

Il mito di Gilgamesh

A Uruk regnava il potente Gilgamesh, in parte dio e in parte essere umano. Egli opprimeva a tal punto la sua popolazione che i sudditi si rivolsero agli dei per chiedere aiuto. Gli dei modellarono con l’argilla l’eroe Enkidu e lo incaricarono di contrastare la forza di quel sovrano crudele. Enkidu sfidò Gilgamesh nella lotta e vinse. I due poi divennero amici e insieme si avventurarono fuori da Uruk, nella foresta in cui viveva il terribile mostro Khubaba. Lo affrontarono e lo sconfissero. La dea Inanna, impressionata dalla bellezza e dal valore di Gilgamesh, gli chiese di diventare suo sposo, ma lui rifiutò. Inanna, offesa e arrabbiata, scatenò il Toro celeste per le strade di Uruk. Enkidu e Gilgamesh sconfissero anche il Toro celeste, ma nella battaglia Enkidu perse la vita. Gilgamesh fece realizzare una statua d’oro e pietre preziose per celebrare l’amico e proseguì la sua vita profondamente cambiato.

Il mito di Gilgamesh, come tutti i miti, è a metà tra realtà storica e fantasia. Dal mito originale, infatti, gli studiosi e le studiose della civiltà sumera ricavano l’informazione che il potere del re era assoluto e nessuno vi si poteva opporre

La statua di Gilgamesh si trova al Museo del Louvre di Parigi.

EDUCAZIONE CIVICA

Nella civiltà sumera ogni città era un vero e proprio Stato, governato da un solo re.

Insieme ai compagni e alle compagne, fate una ricerca e rispondete alle domande.

• Quante sono le regioni italiane? Come si chiama chi le “governa”?

• Come viene chiamata l’autorità che governa una città?

• Come viene chiamata la persona a capo del Governo?

• E il capo di Stato italiano?

L’emblema della Repubblica italiana.

OSSERVARE

Completa le didascalie delle tavolette con: pittogrammi, ideogrammi

La scrittura

Per l’umanità la conquista della scrittura avvenne attraverso un lungo percorso. La popolazione sumera fu tra le prime a comprenderne l’importanza e a utilizzarla in modo costante per contare e registrare la quantità di merci scambiate dai mercanti o depositate come tributi, cioè tasse, nei granai del tempio. I Sumeri scrivevano con un bastoncino appuntito, chiamato stilo, su tavolette d’argilla fresca che poi facevano essiccare al Sole. I primi esempi di scrittura erano dei disegni chiamati pittogrammi Per scrivere la parola “mano”, per esempio, disegnavano una mano.

Con il passare del tempo la scrittura venne utilizzata per rappresentare anche idee e azioni. Si passò così agli ideogrammi, che assomigliavano sempre meno all’oggetto rappresentato. I segni presero la forma di cuneo, cioè a punta, a causa dell’estremità del bastoncino che si usava per incidere l’argilla. Per questo motivo la scrittura dei Sumeri è detta cuneiforme

Gli scribi

La scrittura cuneiforme era composta da circa 600 segni, molto difficili da scrivere e memorizzare. Per apprendere l’arte della scrittura e diventare scriba, bisognava frequentare una scuola, l’edubba, che nella lingua sumera significa casa delle tavolette La scuola durava più di dieci anni e potevano frequentarla quasi esclusivamente i figli maschi delle famiglie più ricche, solo in pochi casi anche le femmine.

Enheduanna, figlia del re Sargon di Accad, oltre a essere una scriba, componeva testi poetici e scientifici.

L’umnia, il maestro, era molto severo con gli scolari indisciplinati o che non si impegnavano abbastanza.

Problemi e soluzioni ingegnose

I Sumeri furono un popolo operoso e ingegnoso. Inventarono molti strumenti utilizzando le materie prime che avevano a disposizione, per migliorare il proprio lavoro.

Per procurarsi i metalli e le materie prime che non avevano, i Sumeri facevano scambi commerciali con le popolazioni delle terre vicine. Si spostavano lungo il fiume a bordo delle prime imbarcazioni fatte di canne e foderate con pelli di animale.

Per il trasporto via terra di oggetti e persone inventarono la ruota piena, montata sui carri. Lo stesso tipo di ruota era alla base del funzionamento del tornio, impiegato dai vasai per far girare il blocco d’argilla e modellarlo con facilità.

Per coltivare la terra, i Sumeri usavano l’aratro, un attrezzo in legno con la punta in rame. Dapprima era trainato dalle persone, poi furono utilizzati i buoi. L’aratro sollevava le zolle di terra e nel solco veniva deposto il seme attraverso un imbuto.

COMPRENDERE

Sottolinea in rosso il problema e in verde la soluzione nei testi di fianco alle immagini.

Agricoltura e allevamento

L’attività principale dei Sumeri era l’agricoltura Le coltivazioni più diffuse erano l’orzo, il grano, le lenticchie, i piselli, gli ortaggi e le piante da frutto, dalle quali raccoglievano fichi, datteri e olive. Dalla pianta del lino e della canapa ottenevano fili e fibre per produrre abiti e stoffe. Una parte del raccolto veniva consegnato dai contadini per essere conservato nei magazzini della ziqqurat. In questo modo si creava una riserva di alimenti in caso di carestia, cioè una mancanza prolungata di cibo, ma soprattutto questa parte serviva a mantenere il re e i sacerdoti.

Per il lavoro nei campi i Sumeri usavano l’aratro, le zappe e le falci in legno e pietra. Essi si dedicavano anche all’allevamento. Allevavano mucche, pecore e capre dalle quali ricavavano latte, pelli e lana; buoi e onagri, animali simili agli asini, venivano impiegati per trainare carri e aratri.

Lo sviluppo dell’agricoltura fu possibile grazie a un efficace sistema di controllo delle acque, un lavoro di squadra ben organizzato: alcuni scavavano canali 1 , altri costruivano argini 2 , dighe 3 e bacini di raccolta 4 .

OSSERVARE

Osserva il disegno e associa a ciascuna opera idraulica la sua funzione. Scrivi il numero corretto.

Regolavano il flusso dell’acqua.

Creavano riserve d’acqua.

Impedivano alle piene di allagare i campi.

Servivano per irrigare i campi e incanalare le acque.

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