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La r tta di Ulisse
+ DVD M.I.O. BOOK
S. Citterio M.L. Luraschi L. Mosca L. Pirola A. Sartori
Piano dell’opera
+ DVD M.I.O. BOOK
Per il docente
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Codici per adozioni e pack vendita (modalità mista di tipo b - cartaceo e digitale) Volume 1 + Atlante + L’Italia e le Regioni + Competenze + DVD M.I.O. BOOK
€ 18,90
ISBN 978-88-472-3000-2
Volume 1 + Atlante + L’Italia e le Regioni + DVD M.I.O. BOOK
€ 18,50
ISBN 978-88-472-3001-9
Volume 1 + Atlante + Competenze + DVD M.I.O. BOOK
€ 17,90
ISBN 978-88-472-3002-6
Volume 1 + Atlante + DVD M.I.O. BOOK
€ 14,00
ISBN 978-88-472-3003-3
Volume 2 + Atlante + DVD M.I.O. BOOK
€ 18,50
ISBN 978-88-472-3004-0
Volume 3 + Atlante + Percorsi per l’esame + DVD M.I.O. BOOK
€ 18,90
ISBN 978-88-472-2951-8
L’Italia e le Regioni
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ISBN 978-88-472-2954-9
Volume 1 per studenti con BES + CD Audio MP3
€ 5,00
ISBN 978-88-472-2955-6
Volume 2 per studenti con BES + CD Audio MP3
€ 5,00
ISBN 978-88-472-2956-3
Volume 3 per studenti con BES + CD Audio MP3
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Guida per il docente
ISBN 978-88-472-2999-0
A. Sartori
La rdi tta
lisse Corso di Geografia
Corso di Geografia
Guida per il docente + DVD M.I.O. BOOK docente + CD Audio MP3
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S. Citterio M.L. Luraschi L. Mosca L. Pirola
n Valutazione delle competenze n Flipped classroom n CLIL Project n Vademecum BES
Guida per il docente
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Guida per il docente
Coordinamento editoriale: Emanuele Palazzi Redazione: Emanuele Palazzi Consulenza didattica: Stefano Schirru Griglie di valutazione: Barbara Giuliodoro Progetto grafico: Alessandra Coppola Impaginazione: Simona Albonetti Illustrazioni: Ivan Stalio Copertina: Simona Albonetti Cartografia: LS International Cartography Referenze fotografiche: Fotolia, iStockphoto, Thinkstock, 123rf, archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Paolo Giuliani, Luca Pirani Le parti ad alta leggibilità di quest’opera sono state realizzato con la font leggimi © Sinnos editrice Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo, pertanto, il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe. Tutti i diritti sono riservati. © 2018 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it info@grupporaffaello.it È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. I dati statistici sono stati ricavati da pubblicazioni ufficiali dei singoli Paesi o da fonti elaborate da enti o organizzazioni internazionali e si riferiscono all’ultimo anno disponibile. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Ristampa: 6 5 4 3 2 1 0
2024 2023 2022 2021 2020 2019 2018
Indice SEZIONE
1
Risorse didattiche
Presentazione e struttura ........................................................................................................ 6 Obiettivi formativi ....................................................................................................................... 10 Il lessico della disciplina ......................................................................................................... 17 Per corsi didattici Percorsi operativi e interdisciplinari: Cinque W per approfondire ............ 31 Percorsi operativi e interdisciplinari: Laboratori delle competenze ......... 34 Percorsi trasversali interattivi .................................................................................... 36 Indicazioni nazionali e competenze ................................................................................. 42 La flipped classroom ................................................................................................................ 56 Il CLIL ................................................................................................................................................. 62 Vademecum BES ......................................................................................................................... 64 Griglie di valutazione per i compiti di realtà ............................................................ 102 La competenza digitale e la scuola ................................................................................ 116 Guida ai materiali digitali ..................................................................................................... 119 Strumenti per la formazione e l’aggionamento ...................................................... 126
SEZIONE
2
Materiali
Test d’ingresso ........................................................................................................................... 134 Veri fiche sommative Volume 1 ............................................................................................................................... 139 Volume 2 ............................................................................................................................... 162 Volume 3 ............................................................................................................................... 190 Pro ve INVALSI Classe 1 .................................................................................................................................. 222 Classe 2 ................................................................................................................................. 227 Classe 3 ................................................................................................................................. 232
SEZIONE
3
Soluzioni
Test d’ingresso ........................................................................................................................... 238 Veri fiche sommative Volume 1 ............................................................................................................................... 243 Volume 2 ............................................................................................................................... 266 Volume 3 ............................................................................................................................... 294 Pro ve INVALSI Classe 1 .................................................................................................................................. 326 Classe 2 .................................................................................................................................. 326 Classe 3 .................................................................................................................................. 327 Sol uzioni verifiche volumi Volume 1 ............................................................................................................................... 328 Volume 2 ............................................................................................................................... 334 Volume 3 ............................................................................................................................... 343
SEZIONE
1
Risorse didattiche Indice Presentazione e struttura .....................................................................
6
Obiettivi formativi .................................................................................... 10 Il lessico della disciplina ....................................................................
17
Percorsi didattici
31 Percorsi operativi e interdisciplinari: Laboratori delle competenze .... 34 Percorsi trasversali e interattivi ...................................................................... 36 Percorsi operativi e interdisciplinari: Cinque W per approfondire .........
Indicazioni nazionali e competenze ........................................
42
La flipped classroom ............................................................................
56
Il CLIL ...................................................................................................................
62
Vademecum BES ........................................................................................
64
Griglie di valutazione per i compiti di realtĂ .................. 102 La competenza digitale e la scuola ........................................
116
Guida ai materiali digitali ...............................................................
119
Strumenti per la formazione e l’aggiornamento ....... 126
Sezione
1
Risorse didattiche
Presentazione e struttura Introduzione
Questa guida fornisce indicazioni, suggerimenti e materiali didattici integrativi per il corso di Geografia La rotta di Ulisse. È suddivisa in tre sezioni che possono essere utilizzate dai docenti secondo i bisogni e le esigenze della classe. Si tratta di proposte adattabili che possono affiancare il docente nelle diverse fasi dell’attività didattica, dalla programmazione delle lezioni fino alla preparazione delle verifiche. La prima sezione è dedicata alle risorse didattiche, con proposte sull’utilizzo del corso, la normativa ministeriale e gli strumenti di formazione. La seconda sezione contiene materiali per le verifiche delle conoscenze e competenze con proposte di test d’ingresso, verifiche sommative e prove INVALSI. La terza sezione è dedicata alle soluzioni delle prove di verifica dei volumi e di materiali aggiuntivi della guida.
Il corso
La rotta di Ulisse è un corso di Geografia per la scuola secondaria di primo grado, realizzato in conformità alle Indicazioni nazionali. L’impianto grafico rigoroso e, insieme, ricco di immagini significative con un linguaggio chiaro e appropriato, interpreta con efficacia le finalità del corso e le traduce in una struttura ordinata e piacevole, che suscita interesse e facilita il processo di apprendimento. Il corso descrive gli ambienti della Terra, mettendo in evidenza le relazioni tra gli aspetti fisici e umani dei territori. La Geografia è una scienza che si è costruita nel tempo con il contributo di molte discipline e che è abituata ad analizzare, con strumenti diversi, problemi complessi. Questo manuale ne adotta coerentemente l’approccio interdisciplinare e operativo. Per descrivere e rappresentare gli organismi spaziali, La rotta di Ulisse utilizza le risorse necessarie fra le discipline geografiche e quelle dell’area storicosociale (antropologia, cartografia, demografia, diritto, economia, etnografia, sociologia, statistica, storia, storia dell’arte, delle letterature, delle tradizioni locali, toponomastica…) e, più in generale, fra le altre discipline scientifiche (astronomia, biologia, chimica, fisica, matematica…), linguistiche e letterarie, usando le scale adeguate (locale, nazionale, regionale, con-
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tinentale, mondiale) in relazione al tema-problema esaminato e alla sua dimensione territoriale. La proposta didattica ha diversi obiettivi: • fornire un approccio aggiornato e interdisciplinare ai temi del territorio, del paesaggio, dei problemi ambientali, economici e di vita delle popolazioni; • valorizzare lo studio della Geografia come disciplina capace di contribuire alla consapevolezza personale e sociale dello studente: lo scopo è quello di fornire strumenti per aiutare a capire che la Terra è un sistema complesso formato da diverse parti che interagiscono tra loro, e che questo approccio è importante per la formazione di opinioni e idee su temi che riguardano l’ambiente, lo sfruttamento delle risorse, l’economia, le condizioni di vita delle popolazioni e l’inclusione sociale; • la comprensione visiva dei fenomeni: le illustrazioni costituiscono un punto di forza di questo testo, sono chiare, attuali e realistiche diventando strumenti didattici che aiutano e fissano l’apprendimento. Anche il confronto fra passato e presente nell’analisi dei quadri ambientali è fondamentale per comprendere il paesaggio come prodotto sociale e per riconoscerlo come elemento significativo del nostro patrimonio culturale. È da tale confronto che si genera la ricostruzione storica degli attuali problemi antropici, geopolitici e socio-economici, anch’essa chiave di lettura della realtà geografica esaminata. Per rendere più semplici i collegamenti e i percorsi interdisciplinari sono state create doppie pagine di approfondimento che trattano con un linguaggio semplice ma coinvolgente argomenti di storia, attualità, scienze, tradizioni culturali ecc. Il manuale adotta in tutte le sue parti un metodo operativo per favorire l’acquisizione delle informazioni da parte degli allievi e la loro rielaborazione in conoscenze durature e trasferibili.
L’opera
Per lo studente • Volume 1 - L’Europa e L’Italia + atlante • Volume 2 - L’Europa e gli Stati + atlante • Volume 3 - Il mondo e i continenti + atlante L’Italia e le Regioni (allegato al volume 1) Quaderno delle competenze (allegato al volume 1) Percorsi per l'esame (allegato al volume 3) M.I.O. BOOK: versione digitale del libro con contenuti multimediali.
Presentazione e struttura Per il docente La guida, con l’indicazione dei percorsi-base, degli approfondimenti per sviluppare l’educazione ambientale, l’educazione al patrimonio e alla cittadinanza, offre dei suggerimenti per la progettazione del lavoro didattico. Comprende inoltre una batteria di verifiche sommative, chiuse e con punteggio predefinito, che consentono all’insegnante di tenere sotto controllo l’apprendimento degli allievi e di prove Invalsi per le tre classi. M.I.O. BOOK versione docente: comprende tutti i contenuti del M.I.O. BOOK studente oltre a suggerimenti di film e di letture collegati agli argomenti delle Unità.
I volumi
Ciascun volume si articola in Unità e Lezioni autoconclusive che si sviluppano su due pagine.
Soluzioni
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Materiali
Volume 1 Il volume 1 è così strutturato: •U nità 1 - Orientamento e carte Come utilizzare le carte per orientarsi. Criteri e convenzioni per la costruzione delle carte. •U nità 2 - Statistica e grafici Come si rappresentano con gli strumenti della statistica (tabelle e grafici) fenomeni demografici, sociali, economici. •U nità 3 - I paesaggi della Geografia Il lessico della Geografia contestualizzato a rilievo, idrografia, insediamenti e attività economiche. •U nità 4 - Il clima Il clima, i suoi fattori ed elementi, i cambiamenti climatici. •U nità 5 - Uno sguardo all’Europa I rilievi, le pianure, i fiumi, i mari, i laghi, il clima, le aree protette in Italia e in Europa. •U nità 6 - Vivere in Europa Come si vive in Europa, quali popolazioni vi abitano, quali lingue si parlano, quali religioni si praticano, i flussi migratori, il diritto di cittadinanza, crisi demografica e invecchiamento della popolazione.
Volume 2 Il volume 2 è strutturato in 9 Unità così suddivise: •U nità 1 - L’Unione Europea Che cos’è uno Stato, come si è costruita nella storia l’idea di Europa, come se ne sono delineati confini e identità, le istituzioni europee, che cosa fa L’Unione Europea, l’euro, il futuro dell’Europa nel mondo. •D alla Unità 2 alla 9 - Gli Stati d’Europa Gli Stati vengono presentati raggruppati per aree geo-antropiche, che si concludono con un’attività di verifica e un laboratorio delle competenze. •A rea iberica: Spagna, Andorra, Portogallo. •A rea franco-olandese: Francia, Principato di Monaco, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo. •A rea britannica: Regno Unito, Irlanda. •A rea scandinava e baltica: Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania. •A rea germanica: Germania, Svizzera, Austria, Liechtenstein. •A rea centro-orientale: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria. •A rea balcanica e mediterranea: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Kosovo, Montenegro, Macedonia, Albania, Grecia, Malta, Cipro, Turchia. •A rea russa: Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova.
Risorse didattiche
Per studenti con BES Su richiesta del docente sono disponibili 3 volumi dedicati a studenti con BES. Questi volumi presentano la teoria del libro semplificata, con carattere ad alta leggibilità e audio facilitato.
•U nità 7 - Il settore primario e il settore secondario Le attività e i settori economici primari e secondari che caratterizzano l’Europa. •U nità 8 - Il settore terziario Le attività del settore terziario in Europa. In allegato al volume 1 vengono forniti: L’Italia e le Regioni, un volume di 96 pagine ricco di immagini e carte, che consente di riprendere lo studio delle Regioni italiane e di fissarne le conoscenze fondamentali; il fascicolo presenta anche una serie di carte tematiche dell’Italia. Quaderno delle competenze, un volume che comprende 12 Compiti di realtà con attività guidate, una sezione di CLIL per svolgere attività in lingua inglese e un pratico ed essenziale glossario multilingue con traduzione dei termini in inglese, francese, spagnolo, romeno, arabo e cinese.
Sezione
1
Risorse didattiche
Volume 3 Il volume 3 si articola in 9 unità, così suddivise: •U nità 1 - Alla scoperta della Terra Come la Terra e i suoi ecosistemi interagiscono con l’universo. Vi sono descritti il sistema solare, le zone climatiche, le emergenze ambientali e le strategie per salvaguardare il pianeta. •U nità 2 - Un mondo da abitare Come si è sviluppato e quali caratteristiche ha assunto il popolamento del pianeta tra crescita demografica e urbanizzazione; quali gruppi etnici, lingue, religioni ne definiscono le identità. •U nità 3 - L’economia del mondo Come si sta ristrutturando l’economia mondiale tra globalizzazione, crisi finanziaria e reale, sviluppo sostenibile. Vi sono descritti i sistemi agricoli del mondo, i cambiamenti del settore industriale con il trasferimento e la ricollocazione dei maggiori centri produttivi, la dimensione planetaria dei flussi commerciali. •U nità 4 - Il mondo di oggi Come il sistema-mondo che si riconosce nelle Nazioni Unite tenta di governare la complessità e di raggiungere gli Obiettivi del Millennio. •D alla Unità 5 alla Unità 9 - I continenti L’analisi è affrontata puntando sui più rilevanti problemi geopolitici, demografici, economici e sociali. Per ciascun continente viene riportata la descrizione delle sue diverse aree geo-antropiche e l’approfondimento di uno o più Stati. Le unità sono così suddivise: •U nità 5 - Africa •U nità 6 - Asia •U nità 7 - Americhe •U nità 8 - Oceania •U nità 9 - Terre polari In allegato al volume 3 viene fornito: Percorsi per l’esame, un fascicolo che guida l’alunno a costruire la traccia per il colloquio multidisciplinare previsto durante l’esame di Stato. I percorsi partono sempre dall’analisi geografica di una regione del mondo e aiutano, attraverso suggerimenti, a connettere temi e argomenti di altre materie affrontati durante l’anno scolastico.
Le Unità
Ogni Unità si apre con una doppia pagina introduttiva con il titolo del modulo e l’elenco delle lezioni che vi
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sono comprese. Un’immagine di sfondo ha lo scopo di sollecitare l’interesse dello studente per quanto verrà trattato nelle pagine successive. Vi sono presentate infatti immagini significative degli strumenti, degli ambienti o dei fenomeni che saranno indagati. Sono inoltre indicate le conoscenze, le abilità e le competenze da esercitare e sviluppare che potranno essere raggiunte svolgendo le attività di studio e rielaborazione suggerite in ciascuna Unità. Dal punto di vista del contenuto si possono distinguere Unità di diverso tipo: • s trumentali, per la conoscenza degli strumenti e l’acquisizione delle abilità di base della Geografia; • g enerali, per la conoscenza di problemi e fenomeni complessi su scala europea o mondiale; • s pecifiche, per la conoscenza di problemi e fenomeni analizzati secondo una scala locale-globale nell’ottica della complessità. Dal punto di vista della struttura in ogni Unità le attività di contatto, memorizzazione, rielaborazione e controllo, che accompagnano il profilo, definiscono, insieme agli approfondimenti, alle verifiche e ai laboratori, un ambiente unitario e favorevole all’apprendimento.
La struttura delle Lezioni
Ogni Lezione è strutturata su due pagine a fronte. Ciascuna doppia pagina presenta, in un impianto grafico chiaro ed efficace, i testi, le carte, le immagini e le attività necessarie per sviluppare il tema nell’ambito della Lezione e in un contesto unitario che ne favorisce l’apprendimento. Le Lezioni, secondo la tipologia dell’Unità, descrivono strumenti e procedure dei geografi, analizzano l’evoluzione di fenomeni complessi nel corso del tempo, spiegano la trasformazione dei territori, sottolineando l’interazione fra gli esseri umani e gli altri elementi del loro ecosistema. Il contenuto si sviluppa in paragrafi tematici organizzati su pagine a fronte e accompagnati da attività per memorizzare le informazioni, rielaborarle e trasformarle in conoscenze durature e riutilizzabili, strutturandole in reti concettuali. L’apparato iconografico costituito da carte, illustrazioni e fotografie è corredato da ampie didascalie che approfondiscono i temi della Lezione e contribuiscono a creare collegamenti con la realtà dei diversi territori e Paesi. La presenza di box di approfondimento evidenziati graficamente riportano informazioni e curiosità legate all’argomento trattato nella lezione.
Presentazione e struttura Un puntuale glossario riporta e spiega i termini specifici della Geografia, che sono evidenziati in rosso nel testo.
Cinque W per approfondire
Sintesi
Anche la Verifica utilizza strumenti per la didattica inclusiva grazie all’uso del carattere ad alta leggibilità e alla presenza dell’audio facile nelle prime pagine.
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Soluzioni
Verifica
A conclusione di ogni Unità, un Laboratorio delle competenze propone attività pratiche per applicare, calandole nella realtà, le conoscenze apprese nelle Lezioni. Le attività riguardano argomenti sociali e di vita quotidiana da svolgere individualmente, in coppia o in gruppo per mettere in pratica ed esercitare anche le competenze chiave di cittadinanza. Nel Laboratorio gli studenti vengono stimolati a utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite per rispondere a domande su temi complessi ed elaborare e organizzare strumenti, materiali ed eventi di classe, oppure di istituto. Gli strumenti usati nel Laboratorio sono quelli della Geografia: mappe, carte tematiche, grafici e tabelle, a cui si aggiungono convenzioni internazionali, testi normativi, diari di viaggio o reportage giornalistici, manifesti e altri elementi del patrimonio artistico e culturale. Partendo da diversi temi, come quello ambientale, lo sviluppo sostenibile, la pace, i diritti dell’uomo, l’inclusione sociale, il patrimonio, le risorse energetiche, la mobilità, la cittadinanza, ciascun Laboratorio ha l’obiettivo di aumentare le competenze geografiche e di esercitare le competenze chiave di cittadinanza per favorire riflessione, consapevolezza e responsabilità, e svolgere attività integrative digitali e in lingua straniera (CLIL) sia individualmente sia in gruppo. Con un test semplice e veloce di autovalutazione ogni studente potrà dare un giudizio sul suo apprendimento e confrontarsi in classe con i compagni.
Materiali
La rotta di Ulisse propone strumenti pensati per la didattica inclusiva che facilitano la comprensione e l’apprendimento, grazie all’uso del carattere ad alta leggibilità e alla presenza dell’audio facile. Le Sintesi, sempre presenti alla fine di ogni Unità, evidenziano le parole chiave e i concetti più importanti trattati nelle Lezioni, aiutando con le immagini. Utilizzano strumenti facilitanti che aiutano a organizzare, rielaborare e memorizzare le informazioni. I concetti e le conoscenze essenziali sono infatti riorganizzati in modo schematico con illustrazioni (disegni, foto) e accorgimenti grafici (evidenziazioni, neretti, tabelle) che favoriscono l’apprendimento. La Sintesi può essere utilizzata come riepilogo e ripasso in conclusione dell’Unità e, attraverso le domande, per prepararsi all'interrogazione.
Laboratorio delle competenze
Risorse didattiche
Per favorire ulteriormente i collegamenti e i percorsi interdisciplinari sono state create doppie pagine di approfondimento che trattano con un linguaggio semplice ma coinvolgente argomenti di storia, attualità, scienze, tradizioni culturali ecc. Alcuni approfondimenti evidenziati graficamente e identificati da specifiche «etichette» sono dedicati specificamente all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile (Ambiente e natura), all’educazione civica e all’educazione al patrimonio (Educazione civica e cittadinanza) e costituiscono strumenti utili per favorire maggiore consapevolezza negli studenti. Gli argomenti vengono affrontati e trattati attraverso cinque domande, what? (che cosa), who? (chi), where? (dove), when? (quando), why?(perché), rispondendo in maniera semplice ed essenziale ai quesiti di base. Alcuni box, contrassegnati dalla dicitura «CLIL project», sono in inglese per permettere di lavorare in classe sul perfezionamento della lingua.
Le prime pagine di ogni Verifica comprendono sempre una mappa concettuale, per favorire la comprensione e la memorizzazione di alcuni concetti chiave presenti in ogni Unità, e diverse attività semplificate (esercizi Vero/Falso, domande chiuse a risposta multipla, completamento di tabelle), per mettere in pratica le abilità e le conoscenze raggiunte al termine dello studio dell’Unità. Nelle pagine successive la Verifica è strutturata sulle abilità esercitate nell’Unità e si articola nella ricostruzione conclusiva delle conoscenze apprese attraverso la lettura di carte e immagini e attività di abbinamento, il riconoscimento di affermazioni vere o false, il completamento e l’elaborazione di tabelle, grafici e di brevi test. Tutte le mappe e gli esercizi sono strutturati per favorire la comprensione e la memorizzazione dei concetti chiave presenti nell’Unità.
Sezione
1
Risorse didattiche
Obiettivi formativi Conoscenze, abilità e competenze
Il corso La rotta di Ulisse, mantenendo come punto di riferimento i traguardi formativi elaborati secondo le Indicazioni nazionali, è stato strutturato per favorire il conseguimento di obiettivi formativi specifici e di carattere generale come: • Utilizzare i materiali specifici della Geografia come le carte, i grafici e le tabelle. • Orientarsi con l’uso di diverse carte geografiche. • Distinguere gli aspetti antropici e fisici di un paesaggio. • Conoscere la terminologia specifica della Geografia utilizzando in modo appropriato i termini più ricorrenti. • Maturare l’identità di cittadino, attraverso la conoscenza del territorio nei diversi aspetti fisici e antropici. • Acquisire la consapevolezza che gli interventi di trasformazione e organizzazione del territorio vanno promossi, rispettandone i limiti ecologici ed ambientali • Promuovere il rispetto e la valorizzazione delle diverse culture attraverso la conoscenza dei paesaggi e luoghi della Geografia. Per ogni volume, abbiamo riportato gli obiettivi formativi suddivisi in tabelle con le seguenti indicazioni: • La prima colonna riporta i contenuti trattati nelle Unità. • La seconda colonna indica le conoscenze e le abilità specifiche della Geografia da raggiungere sulla base dei contenuti trattati nelle Unità. • La terza colonna riporta le competenze specifiche e di cittadinanza da esercitare sulla base dei contenuti trattati nelle Unità.
VOLUME 1 UNITÀ
CONOSCENZE E ABILITÀ SPECIFICHE
COMPETENZE
Unità 1 Orientamento e carte
Conoscere i concetti della Geografia. Consolidare l’acquisizione dei punti cardinali e delle coordinate geografiche. Conoscere e saper usare la bussola. Conoscere e orientarsi sulle diverse carte geografiche a varie scale, utilizzando le coordinate geografiche. Conoscere e interpretare carte stradali e tematiche. Saper leggere e interpretare fotografie e nuovi strumenti digitali.
Distinguere e utilizzare diversi strumenti cartografici tradizionali e digitali. Riconoscere la realtà attraverso le immagini e arricchire le conoscenze del proprio territorio. Sviluppare competenze digitali, sociali e civiche, comunicare nelle lingue straniere, aumentare la propria consapevolezza.
Unità 2 Statistica e grafici
Riconoscere tabelle, grafici diversi (diagramma, istogramma, areogramma, ideogramma, cartogramma) e dati statistici per saper individuare e descrivere i fenomeni che rappresentano. Osservare e saper interpretare sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo.
Distinguere e utilizzare diversi strumenti cartografici, grafici e dati statistici per comunicare efficacemente informazioni. Sviluppare competenze digitali, sociali e civiche. Sviluppare spirito d’iniziativa.
Unità 3 I paesaggi della geografia
Riconoscere le caratteristiche dei paesaggi fisici e antropici e saperli descrivere utilizzando il linguaggio specifico della Geografia. Comprendere e utilizzare il concetto di paesaggio antropico relativamente agli insediamenti rurali (tipi di coltivazione) e urbani (tipi di città). Saper leggere e interpretare i paesaggi attraverso diverse carte geografiche, fotografie, immagini satellitari e strumenti digitali.
Riconoscere nei paesaggi gli elementi fisici significativi e gli elementi storici, artistici e architettonici, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Esercitare competenze digitali, sociali e civiche, comunicare nelle lingue straniere, aumentare la propria consapevolezza e lo spirito d’iniziativa e imprenditorialità.
10
Obiettivi formativi
Unità 5 Uno sguardo all’Europa
Conoscere e confrontare sulla carta d’Italia e d’Europa i principali rilievi, pianure, fiumi e laghi, coste, mari e saper descrivere le caratteristiche essenziali di questi paesaggi fisici, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. Riconoscere e localizzare i principali elementi fisici dell’Italia e dell’Europa confrontandoli con quelli di altri continenti. Riconoscere e localizzare sulla carta d’Italia e d’Europa le zone climatiche e le regioni ambientali. Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale. Saper progettare azioni di valorizzazione del paesaggio naturale e culturale.
Riconoscere nei paesaggi europei e italiani gli elementi fisici significativi come patrimonio naturale da tutelare e valorizzare. Progettare azioni di valorizzazione del paesaggio naturale e culturale. Esercitare competenze sociali e civiche. Sviluppare spirito di iniziativa e imprenditorialità. Aumentare consapevolezza ed espressione culturale.
Unità 6 Vivere in Europa
Saper interpretare e comunicare attraverso il linguaggio della Geografia, utilizzando carte, grafici, indicatori, dati statistici e strumenti digitali le caratteristiche della popolazione europea e le sue trasformazioni nel tempo riguardo a: crescita/diminuzione, flussi migratori, insediamenti, lingue. Consolidare il concetto di regione geografica, culturale, sociale, storica ed economica dell’Europa . Riconoscere e confrontare il livello di qualità della vita nei Paesi europei dalla lettura dell’Indice di Sviluppo Umano (ISU). Confrontare il concetto di cittadinanza nella sua dimensione universale con le diverse applicazioni nei Paesi europei.
Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici, nazionali ed europei. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza ed espressione culturale. Imparare a imparare.
Unità 7 Economia: i settori primario e secondario
Comprendere i concetti di settore primario, secondario, terziario e saperli utilizzare per descrivere l’articolazione delle attività economiche in Europa. Saper identificare le differenti aree e i metodi di coltivazione; le tipologie di allevamento e pesca; la rilevanza delle attività estrattive. Riconoscere le sigle OGM, DOP, IGP, SGT. Riconoscere le differenze fra industria e artigianato. Conoscere e classificare le fonti energetiche rinnovabili. Comprendere e utilizzare i concetti di Rivoluzione industriale, industria di base, delocalizzazione, multinazionali. Identificare e localizzare sulla carta d’Europa consistenza e tipologia di industrie in Europa. Conoscere e classificare le fonti energetiche rinnovabili. Conoscere la Carta Sociale Europea e valutarne il significato per i diritti del cittadino.
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici europei. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali europei, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politicoeconomica. Esercitare competenze sociali e civiche. Comunicare nelle lingue straniere. Imparare a imparare. Aumentare lo spirito d’iniziativa e la consapevolezza.
Unità 8 Economia: il settore terziario
Comprendere i concetti di settore primario, secondario, terziario e saperli utilizzare per descrivere l’articolazione delle attività economiche in Europa. Identificare e localizzare sulla carta d’Europa le principali vie di comunicazione: strade e autostrade, ferrovie, linee aeree e vie d’acqua. Riconoscere le tappe dell’evoluzione del commercio in Europa. Comprendere e utilizzare i concetti di commercio, servizi pubblici e privati, e turismo. Distinguere le diverse tipologie di terziario avanzato. Confrontare le diverse tipologie economiche in Italia e in Europa.
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici europei. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali europei, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politicoeconomica. Esercitare competenze sociali e civiche. Comunicare nelle lingue straniere. Imparare a imparare. Aumentare lo spirito d’iniziativa e la consapevolezza.
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Soluzioni
Osservare e analizzare fatti e fenomeni relativi al clima, e saper valutare gli effetti dell’azione dell’uomo. Esercitare le proprie abilità manuali e le competenze di base in scienza e tecnologia, imparare a imparare.
Materiali
Comprendere il concetto di clima e saperlo definire, individuandone elementi e fattori. Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi per comprendere i fenomeni naturali legati al clima. Leggere e costruire grafici che rappresentano valori climatici. Conoscere temi e problemi di tutela del clima e del territorio. Costruire una piccola stazione meteorologica e saperla utilizzare.
Risorse didattiche
Unità 4 Il clima
Sezione
1
Risorse didattiche
VOLUME 2 UNITÀ
CONOSCENZE E ABILITÀ SPECIFICHE
COMPETENZE
Unità 1 L’Unione Europea
Riconoscere e localizzare i principali «oggetti» geografici (fisici e antropici) dell’Europa confrontandoli con quelli di altri continenti. Comprendere come i concetti di continente e confine siano applicati all’Europa. Riconoscere l’evoluzione storica dell’Europa e le prospettive per il futuro. Riconoscere le forme di governo e le istituzioni dei Paesi europei per un’educazione alla cittadinanza democratica. Comprendere che cosa si intende per Unione Europea, riconoscendone motivazioni, simboli, evoluzione storica e prospettive. Identificare le principali istituzioni dell’Unione Europea e riconoscerne funzioni e finalità. Identificare gli accordi e i trattati che hanno scandito l’unificazione europea e riconoscerne il significato.
Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza ed espressione culturale, e spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Sviluppare le competenze digitali. Riconoscere le caratteristiche dei sistemi politici europei e saperle utilizzare per un’educazione alla cittadinanza. Imparare a imparare.
Unità 2 Area iberica
Orientarsi sulle carte geografiche a varie scale utilizzando le coordinate geografiche. Leggere carte stradali e piante e calcolare distanze. Riconoscere e localizzare i principali elementi geografici fisici (posizione e confini, morfologia, clima e ambiente) e antropici (vicende storiche, forma di governo, popolazione, economia) delle diverse aree e degli Stati europei. Riconoscere nel paesaggio europeo gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio paesaggistico e culturale da tutelare e valorizzare. Orientarsi e saper utilizzare programmi digitali specifici per l’analisi geografica dell’Europa e dei suoi Paesi, interagendo con la Lavagna Interattiva Multimediale.
nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
Unità 3 Area franco-olandese
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nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
Obiettivi formativi
Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
Unità 6 Area germanica
nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
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Soluzioni
Unità 5 Area scandinava e baltica
Materiali
nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
Risorse didattiche
Unità 4 Area britannica
Sezione
1
Risorse didattiche
Unità 7 Area centro-orientale
nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
Unità 8 Area balcanica e mediterranea
nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
Unità 9 Area russa
nalizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni A demografici, sociali ed economici nazionali ed europei. Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Arricchire le competenze sociali e civiche, aumentare consapevolezza, spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Comunicare nelle lingue straniere e sviluppare le competenze digitali.
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Obiettivi formativi VOLUME 3 UNITÀ
Analizzare il pianeta Terra nel contesto del sistema solare, i processi di formazione del pianeta e della sua superficie, la tettonica a placche ecc. Localizzare sul planisfero le zone climatiche della Terra e saperne descrivere le caratteristiche. Riconoscere (da immagini fisse o in movimento) i differenti ambienti naturali del globo e saperli descrivere identificando analogie e differenze fra ambienti intertropicali umidi e aridi, temperati, polari. Comprendere che cosa si intende con «effetto serra» e «surriscaldamento globale» riconoscendo le possibili conseguenze. Saper individuare le strategie utili a salvaguardare il pianeta.
Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica,) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. Sviluppare competenze scientifiche e digitali, la comunicazione nelle lingue straniere, aumentare le competenze sociali e civiche.
Unità 2 Un mondo da abitare
Saper leggere da fonti diverse (testi, tabelle, grafici) le caratteristiche della popolazione mondiale e le sue trasformazioni nel tempo. Saper localizzare e descrivere fenomeni demografici mondiali, utilizzando gli indicatori (tasso di mortalità, tasso di fecondità, livello di sostituzione, tasso di urbanizzazione) e i concetti di epidemia, pandemia, megalopoli, flussi migratori, profughi e rifugiati. Conoscere e localizzare le famiglie linguistiche e le religioni diffuse nel mondo e descriverne le caratteristiche.
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei diversi Paesi del mondo, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica. Sviluppare competenze digitali, sociali e civiche. Aumentare consapevolezza ed espressione culturale.
Unità 3 L’economia del mondo
Saper leggere da fonti diverse (testi, tabelle, grafici) le caratteristiche dell’economia mondiale, le sue trasformazioni nel tempo, le sue tendenze e prospettive. Saper localizzare e descrivere le tipologie delle attività economiche mondiali, importazioni ed esportazioni di materie prime, risorse energetiche, manufatti e risorse umane, utilizzando i concetti di Nord e Sud del mondo, centro, periferia e semiperiferia, globalizzazione, delocalizzazione, multinazionali, scambio ineguale. Riconoscere acronimi e funzione delle principali organizzazioni del commercio mondiale e la funzione del commercio equo e solidale. Confrontare i concetti di globalizzazione e sviluppo sostenibile, tenendo conto della crisi mondiale del 2008.
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Utilizzare modelli interpretativi di assetti economici dei diversi Paesi del mondo, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica. Sviluppare competenze scientifiche e digitali, favorire la comunicazione in lingua straniera. Imparare a imparare.
Unità 4 Il mondo di oggi
Comprendere l’attuale quadro geopolitico mondiale, la sua genesi e i suoi equilibri, individuandone i principali attori e utilizzando i concetti di terrorismo/guerra al terrore, fondamentalismo, integralismo. Conoscere l’ONU, i suoi organismi, le sue organizzazioni, le funzioni generali e specifiche. Conoscere le principali organizzazioni non governative (ONG) mondiali, i loro scopi e settori d’intervento. Conoscere i principi dei diritti universali dell’uomo. Riconoscere e misurare, attraverso indicatori specifici, le difficoltà, le disparità, i progressi compiuti e i problemi ancora aperti dei diversi Paesi del mondo. Riconoscere e confrontare il livello di qualità della vita nei diversi Paesi del mondo. Valutare i possibili effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei diversi Paesi del mondo, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica. Sviluppare competenze sociali e civiche. Aumentare consapevolezza e spirito d’iniziativa. Imparare a imparare.
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Soluzioni
Unità 1 Alla scoperta della Terra
Materiali
COMPETENZE
Risorse didattiche
CONOSCENZE E ABILITÀ SPECIFICHE
Sezione
Unità 5 Africa
Unità 6 Asia
Unità 7 Americhe
1
Risorse didattiche
Leggere e interpretare carte a diversa scala (carte corografiche e planisfero) per focalizzare aspetti e problemi su scala mondiale, continentale o sub-continentale. Riconoscere le caratteristiche dei diversi continenti extraeuropei e delle loro aree geo-antropiche. Interpretare i caratteri dei paesaggi extraeuropei in relazione a fattori naturali e antropici e coglierne le trasformazioni nel tempo. Riconoscere e localizzare i principali elementi geografici fisici e antropici delle aree continentali e dei principali Stati extraeuropei. Individuare e riconoscere gli elementi che caratterizzano il paesaggio urbano delle principali città extraeuropee. Rilevare i fattori ambientali che condizionano, nei continenti e nelle loro sub-aree, l’insediamento e le attività umane, e comprendere come queste interagiscano e modifichino il sistema territoriale. Utilizzare fonti diversificate e modelli geografici interpretativi di assetti territoriali per conoscere i continenti extraeuropei, le loro aree geo-antropiche e i principali Stati nella loro evoluzione storica e nella loro attuale dimensione politicoeconomica. Analizzare e saper confrontare i contesti ambientali e socioculturali di continenti, aree e paesi extraeuropei attraverso temi significativi che riguardano il sistema spazio-mondo, popolazione e insediamenti, economia e diritti. Utilizzare programmi multimediali specifici (Google Earth, Microsoft Live Maps) per l’analisi geografica dei continenti e dei Paesi extraeuropei, interagendo con la Lavagna Interattiva Multimediale.
C onoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici mondiali. Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi del mondo anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica. Sviluppare competenze digitali e sociali, favorire la comunicazione nelle lingue straniere e spirito d’iniziativa.
Unità 8 Oceania
Unità 9 Terre polari
16
Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Sviluppare competenze sociali e civiche, favorire la comunicazione nelle lingue straniere e lo spirito d’iniziativa. Imparare a imparare.
Il lessico della disciplina
Il lessico della disciplina Di seguito è presentato il lessico specifico della disciplina utilizzato nei tre volumi. È suddiviso per Unità, in modo che l’insegnante possa farsi un’idea precisa dei concetti e delle conoscenze rilevanti sviluppate in ciascuna di esse, progettarne l’insegnamento e tenerne sotto controllo l’apprendimento da parte degli allievi. Come si può vedere, in ogni tabella sono riportati, in distinte colonne, sia i termini definiti nel glossario sia i termini definiti nel testo e/o illustrati con immagini. Nel libro digitale entrambi i tipi di termini sono raccolti ed elencati in una apposita sezione che rimanda alle pagine in cui i concetti vengono spiegati e illustrati.
VOLUME 1 UNITÀ 1 - ORIENTAMENTO E CARTE PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
Etnologia
Dal greco èthnos, «popolo, razza», e lògos, «discorso», indica la disciplina scientifica che studia i modi di vita dei popoli, e la struttura e l’evoluzione delle società.
Geografia fisica Geografia astronomica Geografia umana o antropica Geografia economica Geografia politica
6-7
Astronomia
Deriva dal greco àstron, «astro», e nòmos, «legge». È la scienza che si occupa dello studio dei corpi celesti.
Punti cardinali Rosa dei venti Bussola
8-9
Asse terrestre Meridiani Paralleli Reticolato geografico Latitudine Longitudine Nel diritto internazionale, accordo tra più Stati per questioni di comune interesse.
Fusi orari
14 - 15
Territorio
È uno spazio che può essere naturale o modificato dall’uomo; ogni spazio della Terra (pianura, montagna, deserto, foresta o altro) ha proprie caratteristiche che lo rendono diverso da tutti gli altri.
Carta fisica Carta fisico-politica Carta geografica Carta politica Carta tematica
16 - 17
Topografia
Deriva dal greco tòpos, «luogo», e gràphein, «scrittura». È la scienza che disegna il territorio. Si basa sulla matematica, la geometria e la fisica.
Carta corografica Mappamondo Pianta o mappa Planisfero Scala di riduzione Scala grafica Scala numerica
18 - 19
Batimetria
Deriva dal greco bàthos, «profondo», e mètron, «misura». È la parte dell’oceanografia che si occupa di misurare, mediante scandagli, le profondità relative a mari e laghi.
Isòbata Isoìpsa Simboli
20 - 21
Soluzioni
Convenzione
Materiali
10 - 11
Risorse didattiche
4-5
GIS SIT Google Earth
17
Sezione
1
Risorse didattiche
UNITÀ 2 - STATISTICA E GRAFICI PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
32 - 33
Antropico
Deriva dal greco anthròpeios, che significa «dell’uomo».
Trasformazioni del paesaggio
34 - 35
Demografia
Deriva dal greco dèmos, ovvero «popolo», e gràphein, che significa «scrivere». È la scienza che studia i fenomeni che riguardano lo stato e il movimento della popolazione.
Indicatori demografici Indicatori sociali Indicatori economici
38 - 39
Statistica
Scienza che si occupa dello studio dei fenomeni collettivi di qualunque tipo, servendosi di metodi matematici fondati sul calcolo delle probabilità.
Densità demografica Popolazione: attiva, rurale, urbana. Saldo: demografico, migratorio, naturale. Qualità della vita Livello di istruzione
40 - 41
Fenomeno
Deriva dal greco phainòmenon, che significa «ciò che appare». Si riferisce a qualunque evento osservabile.
Tabelle Grafici: diagramma cartesiano, piramide delle età, ideogramma, areogramma, istogramma, cartogramma.
UNITÀ 3 - I PAESAGGI DELLA GEOGRAFIA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
52 - 53
Placca tettonica
La placca, o zolla, è un elemento fondamentale della struttura della crosta terrestre. Il continuo movimento delle placche tettoniche è la causa di molti fenomeni geologici del pianeta, come i terremoti.
Sul livello del mare Paesaggio montuoso
54 - 55
Erosione
In geologia, sgretolamento della superficie terrestre dovuto ad agenti fisici come vento, acqua ecc.
Paesaggio collinare
56 - 57
Sedimento
In geologia, materiale che si deposita sulla superficie terrestre o marina per effetto della sedimentazione.
Pianura Altopiano
58 - 59
Meandro
Ampia curvatura di un corso d’acqua.
Paesaggio fluviale: bacino idrografico, basso corso, confluenza, emissario, fiume, foce (a delta, a estuario), immissario, meandri, sorgente, torrente. Carsismo
60 - 61
Torbiera
Terreno ricco di materiale vegetale.
Paesaggio lacustre Origine dei laghi
18
Il lessico della disciplina
Frastagliato
Che presenta una successione di sporgenze e rientranze.
Paesaggio costiero/marino: arcipelago, correnti marine, costa o litorale, falesie, faraglioni, fiordo, golfo, insenatura, isola, laguna, lido, mare, maree, oceano, onde, penisola, promontorio, scoglio, spiagge.
66 - 67
Crosta terrestre
È lo strato più esterno della Terra; si spinge fino a 35-40 km circa di profondità.
Vulcani e terremoti: camera magmatica, camino vulcanico, cratere, epicentro, erosione, eruzione vulcanica, ipocentro, magnitudo, maremoto, sedimentazione, terremoto o sisma, vulcano.
68 - 69
Pellet
Combustibile di legno pressato.
Paesaggio rurale Agricoltura: estensiva, intensiva. Colture: cerealicole, legnose, mediterranee, seminativi, boschi, pascoli, prati. Monocoltura, policoltura
70 - 71
Bracciante
Lavoratore agricolo stipendiato.
Insediamento: accentrato, sparso. Edifici rurali: cascina, masseria, podere, baita, casera, maso.
74 - 75
Infrastruttura
Elemento che risponde a particolari esigenze dell’uomo; strade, autostrade, ferrovie, gasdotti, oleodotti, acquedotti, canali, fognature, reti di comunicazione ecc. sono alcuni esempi di infrastruttura.
Paesaggio urbano Centro storico Periferia
76 - 77
Area metropolitana
Area che gravita intorno a una metropoli.
Tipi di città: conurbazione, megalopoli, metropoli.
78 - 79
Fibra ottica
Filamento lungo e sottile di materiale trasparente (plastico o vetroso) che riesce a condurre grandi quantità di energia luminosa o elettromagnetica.
Vie di comunicazione Telecomunicazioni
Risorse didattiche
62 - 63
Materiali Soluzioni
19
Sezione
1
Risorse didattiche
UNITÀ 4 - IL CLIMA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
92 - 93
Falda acquifera
Deposito di acqua sotterraneo.
Ciclo dell’acqua Idrosfera
96 - 97
Atmosfera
Deriva dal greco atmòs, «vapore», e sphaíra, «sfera». Indica l’involucro gassoso che avvolge un pianeta.
Elementi del clima: temperatura, pressione atmosferica, venti, umidità.
98 - 99
Rarefatto
Gas sottoposto a una pressione molto bassa e con bassa densità molecolare.
Fattori del clima: latitudine, altitudine, acque marine, correnti marine.
100 - 101
Era glaciale
Periodo durante il quale, in seguito a un consistente abbassamento della temperatura terrestre, avvenne una espansione delle calotte polari.
Effetto serra Surriscaldamento globale Scioglimento dei ghiacci
104 -105
Meteorologia
Scienza che studia i fenomeni fisici responsabili del tempo atmosferico.
Previsioni meteorologiche Carte meteorologiche Satellite meteorologico
UNITÀ 5 - UNO SGUARDO ALL’EUROPA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
116 - 117
Eurasia
Denominazione proposta dal geografo H. Reusche nel 1858, per indicare l’insieme di Europa e Asia.
118 - 119
Morfologia
Studio delle forme; in questo caso riguarda gli aspetti strutturali di una montagna.
120 - 121
Sedimentario
Che deriva da rocce formate dal deposito di materiali diversi, come dalla disgregazione di rocce preesistenti o da resti animali e vegetali.
122 - 123
Morenico
Termine che deriva da morena, accumulo di materiale roccioso trasportato e depositato da un ghiacciaio.
Polder
124 -125
Tortuoso
Un fiume si definisce tortuoso quando non ha un andamento lineare, ma presenta molte pieghe o curve.
Nebbia
126- 127
Relitto
Detto di lago che origina da un antico mare, quindi con un’acqua spesso molto salina.
128- 129
Salmastro
Che contiene sale.
130 - 131
Ria
Insenatura profonda simile al fiordo.
20
Confini europei Regioni dell’Europa
Il lessico della disciplina
132- 133
Promontorio
Lingua di terra montuosa dalle pareti ripide che si estende nel mare.
136 - 137
Irraggiamento
Passaggio di calore da un corpo a temperatura maggiore a un corpo con temperatura minore.
Area climatica
138 - 139
Siccità
Deriva dal latino siccus, «secco, arido», e indica la prolungata mancanza di piogge e l’aridità del terreno che ne consegue.
Zone climatiche dell’Italia
140- 141
Ecosistema
Insieme dell’ambiente e degli esseri viventi, animali e vegetali, che in esso vivono influenzandosi reciprocamente.
Area protetta: parchi nazionali, riserve naturali e marine. Turismo ambientale
142 - 143
Genetica
Deriva dal greco ghennetikòs, «relativo alla nascita». È la scienza che studia i caratteri ereditari e come si trasmettono da genitori a figli.
UNITÀ 6 - VIVERE IN EUROPA TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
Corrente marina calda che si origina nel Golfo del Messico e, dopo aver attraversato l’Oceano Atlantico, giunge in Europa.
Popolazione europea Popolazione italiana
160 - 161
Speranza di vita
Numero medio di anni che una persona può aspettarsi di vivere.
Qualità della vita ISU PIL PIL pro capite
162 -163
Indoeuropea
È un’ipotetica lingua da cui si ritiene derivino molte lingue antiche e moderne parlate in Eurasia (Europa, Iran, India).
Lingue: indoeuropee, ugrofinniche, uralo-altaiche; locali, minoritarie. Dialetti Minoranze linguistiche Bilinguismo
164-165
Scisma
Separazione di un gruppo di fedeli da una confessione religiosa per dissensi sulla dottrina, ma non sulle principali verità di fede. Lo scisma d’Oriente (1054) indica la separazione tra la Chiesa romana e il patriarcato di Costantinopoli, che diede origine alla Chiesa greco-ortodossa.
Cristianesimo: chiesa cattolica, protestante, ortodossa. Ebraismo Islamismo Induismo Buddismo
168-169
Colonia
Possedimento territoriale posto al di fuori dei confini nazionali, creato principalmente per sfruttare le sue ricchezze. In particolare Francia e Regno Unito, nel corso del XIX secolo, crearono molte colonie in Africa, Asia e America.
Immigrati, emigranti Fuga di cervelli Rifugiati Profughi
170-171
Permesso di soggiorno
Documento che attesta la possibilità per uno straniero di soggiornare in un determinato Paese, rilasciato per scopi di turismo, lavoro, studio, salute, asilo politico ecc.
Diritto di cittadinanza Ius soli Ius sanguinis
174-175
Volontariato
Attività svolta liberamente e a titolo gratuito per ragioni di solidarietà, giustizia sociale, altruismo ecc.
Invecchiamento della popolazione Calo delle nascite Mercato del lavoro
21
Soluzioni
Corrente del Golfo
Materiali
158- 159
Risorse didattiche
PAGINE
Sezione
1
Risorse didattiche
UNITÀ 7 - ECONOMIA: I SETTORI PRIMARIO E SECONDARIO PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
186 - 187
Prodotto in serie
Prodotto attraverso sistemi industriali che consentono di riprodurre un gran numero di esemplari, tutti identici, da uno stesso modello.
Settore primario, secondario, terziario. Industria Artigianato
188 -189
Popolazione attiva
È quella parte della popolazione che si trova in età lavorativa, ovvero ha tra i 15 e i 64 anni, e comprende sia le persone occupate sia quelle in cerca di occupazione o disoccupate.
Eurozona Eurolandia
190 - 191
Foraggio
Colture vegetali destinate principalmente all’alimentazione degli animali da allevamento.
Regioni agricole
192 - 193
Resa per ettaro
È un valore che indica la quantità del raccolto in relazione alla superficie coltivata. La resa cambia a seconda della pianta coltivata: ad esempio, il mais rende 10 megagrammi per ettaro con una coltivazione intensiva e 2,5 megagrammi per ettaro con il metodo estensivo.
Agricoltura intensiva Agricoltura estensiva
194-195
Acciaio
Lega di ferro contenente carbonio fino a circa il 2%. Può contenere altri elementi come silicio, manganese, nichel, cromo, molibdeno, zolfo e fosforo.
Pesca Allevamento Attività estrattive
196-197
Gastronomia
Deriva dal greco gastèr, «ventre», e nòmos, «legge». Indica l’insieme di regole e usanze relative alla preparazione dei cibi.
OGM, IGP, DOP, STG Biotecnologia
200-201
Industria di base
Costituita dalle fabbriche che lavorano le materie prime per produrre materiali che saranno in seguito usati da altre industrie. Le acciaierie trasformano il ferro e il carbone in acciaio, che poi sarà impiegato per costruire navi o altro.
Industria Artigianato Made in Italy
202-203
Salario
Compenso ricevuto da un lavoratore dipendente. Il termine deriva da «sale», che anticamente era una merce molto preziosa con la quale venivano pagati i soldati romani.
Operaio Rivoluzione industriale Lavoro minorile
204-205
Manufatto
Prodotto derivato dalla lavorazione industriale o artigianale di materie prime. Può essere finito, ossia pronto per l’uso, oppure semilavorato, in attesa di una successiva lavorazione.
Delocalizzazione Multinazionale
206-207
Turbina
Macchina motrice provvista di un organo rotante a cui è impresso il moto da un fluido in movimento. Può essere idraulica, a vapore o a gas.
Energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica, delle biomasse.
22
Il lessico della disciplina UNITÀ 8 - ECONOMIA: IL SETTORE TERZIARIO PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
Trasporto su gomma
Comprende i mezzi di trasporto dotati di pneumatici, come le auto e i camion.
Vie di comunicazione TIR Eurotunnel
222-223
Chiatta
Imbarcazione a fondo piatto con grande capacità di carico usata sui fiumi.
Vie navigabili Trasporto aereo Hub
224-225
Fenomeno di massa
Detto di fenomeno molto diffuso nella società, che coinvolge larghi strati di popolazione di diversa estrazione sociale.
Industria turistica Turismo balneare, montano, culturale, naturalistico
228-229
Capillare
Detto di azione o attività che penetra in ogni ambiente e raggiunge tutti gli individui.
Servizi pubblici (pubblica amministrazione, SSN) Enti privati Banca
232-233
Grossista
Chi vende all’ingrosso e fa da intermediario tra il produttore e il venditore al dettaglio.
Commercio Ambulante Centro commerciale
234-235
Telematica
Parola formata da «telecomunicazioni» e «informatica»; indica la disciplina che applica la tecnologia ai sistemi di comunicazione con lo scopo di rendere lo scambio di informazioni più veloce, completo e sicuro.
Banda larga Telelavoro Internet
236-237
Non profit
Profit è una forma del verbo latino proficere che vuol dire «avvantaggiare». La parola venne usata nella frase inglese non profit organizations, per indicare gli enti che operano senza avere come finalità il profitto.
Terzo settore ONG
Risorse didattiche
220-221
Materiali Soluzioni
23
Sezione
1
Risorse didattiche
VOLUME 2 UNITÀ 1 - L’UNIONE EUROPEA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
4-5
Rivoluzione francese
Movimento rivoluzionario (1789-1799) che sancì la fine della monarchia assoluta in Francia e portò all’instaurazione della monarchia costituzionale.
Stato Nazione Monarchia Repubblica
6-7
Comunismo
Dottrina politica derivata dal socialismo, basata sull’abolizione della proprietà privata e sulla statalizzazione dei mezzi di produzione.
Europa Prima guerra mondiale Guerra fredda
10 - 11
Sovranità
Potere di uno Stato di imporre le proprie regole e le proprie leggi. Nelle democrazie la sovranità appartiene al popolo.
Unione Europea Simboli UE
12 - 13
14 - 15
Fondo di solidarietà Programma d’Azione per l’Ambiente Suffragio universale
Voto cui hanno diritto tutti i cittadini maggiorenni (in Europa compiuti i 18 anni di età).
18 - 19 20 - 21
Parlamento europeo Consiglio dell’Unione Europea BCE Commissione europea Euro Moneta unica
Negoziato
Insieme di trattative utili per la stipulazione di contratti commerciali o accordi diplomatici, politici ecc.
Trattato di Lisbona Immigrazione
VOLUME 3 UNITÀ 1 - ALLA SCOPERTA DELLA TERRA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
4-5
Satellite naturale
Corpo celeste che orbita attorno a un pianeta.
Big Bang Galassie Sistema Solare Pianeti Asteroidi Satelliti Luna Maree Fasi lunari
6-7
Geoide
Superficie ideale matematica della Terra, perpendicolare in ogni punto alla forza di gravità.
Rotazione Circolo di illuminazione Rivoluzione Anno solare Perielio, afelio Stagioni Solstizi, equinozi
24
Il lessico della disciplina
Forza di attrazione che la Terra esercita su tutti i tipi di corpi.
Crosta terrestre Mantello Litosfera Nucleo Atmosfera Effetto serra Idrosfera Biosfera Tettonica a zolle Deriva dei continenti Pangea, Panthalassa, Tetide, Laurasia, Gondwana.
10 - 11
Geologia
Deriva dal greco gê «terra» e lògos «studio». È la scienza che studia la composizione, la struttura e la formazione della Terra.
Tettonica a placche Deriva dei continenti Pangea, Panthalassa, Tetide, Laurasia, Gondwana. Tsunami Fossa oceanica Dorsale oceanica Cintura di fuoco
12 - 13
Eurafrasia
Il supercontinente più grande e popoloso, che comprende Eurasia e Africa.
Continenti
14 - 15
Abisso
In geologia, indica la zona profonda delle fosse oceaniche.
Oceano
16 - 17
Bacino idrografico
Detto anche bacino fluviale, indica l’intero territorio drenato da un fiume e dai suoi affluenti.
Montagne, fiumi, laghi del pianeta.
20 - 21
Bioma
Complesso degli ecosistemi di una particolare area geografica del pianeta, definiti in base al tipo di vegetazione dominante.
Clima: fattori cosmici, fattori geografici. Zona intertropicale o torrida Zone temperate Zone polari Ambiente naturale
22 - 23
Sempreverde
Detto di pianta che conserva le foglie tutto l’anno.
Foresta pluviale o equatoriale Stratificazione verticale Giungla
24 - 25
Habitat
In biologia, insieme di condizioni fisiche e chimiche che caratterizzano un ambiente rendendolo idoneo agli esseri viventi.
Savana: arborata, erbosa. Deserto caldo
28 - 29
Prateria Steppa Deserto freddo Macchia mediterranea Blizzard
Fortissimo vento tempestoso di aria gelida.
Soluzioni
26 - 27
Materiali
Forza di gravità
Risorse didattiche
8-9
Taiga Tundra
25
Sezione
1
Risorse didattiche
UNITÀ 2 - UN MONDO DA ABITARE PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
40 - 41
Deportazione
Trasferimento forzato di una o più persone in un luogo lontano dalla terra di origine.
Densità di popolazione
42 - 43
Pandemia
Vasta diffusione di una epidemia che investe aree geografiche differenti.
Aumento della popolazione Invecchiamento della popolazione Popolazione attiva, popolazione inattiva Carenze alimentari Malattie infettive
44 - 45
Tasso di crescita urbana
Percentuale di nuovi abitanti di città rispetto all’anno precedente.
Magalopoli Metropoli Aree metropolitane Popolazione urbana
46 - 47
Diritto di asilo politico
Diritto umano fondamentale che consiste nel ricevere protezione e accoglienza da parte di uno Stato estero qualora una persona non possa tornare nel proprio Paese per il fondato timore di subire violenze o persecuzioni.
Flussi migratori mondiali Immigrato irregolare Profugo Rifugiato
48 - 49
Omologazione culturale
Diffusione di una cultura prevalente e scomparsa di culture tradizionali originarie.
Giornata Internazionale della Lingua Madre Famiglie linguistiche: indoeuropea, uralo-altaica, sino-tibetana, camito-semitica, bantu-sudanese.
50- 51
Agnostico
Persona che ritiene inconoscibile tutto ciò che non può essere sottoposto a una verifica razionale e di conseguenza si astiene dall’esprimere un giudizio in proposito.
Religioni: monoteiste, politeiste, animiste. Ebraismo Cristianesimo: confessione cattolica, ortodossa, protestante. Islamismo: sciiti e sunniti. Induismo Buddismo Scintoismo Integralismo
UNITÀ 3 - L’ECONOMIA DEL MONDO PAGINE 64 - 65
26
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI Paesi del Nord e Sud del mondo Paesi sviluppati Paesi in via di sviluppo Centro del mondo Semiperiferia del mondo Periferia del mondo
Il lessico della disciplina
Biotecnologia
Tecnologia che modifica le piante, manipolandone il patrimonio genetico, per renderle resistenti alla siccità e alle malattie e ottenere così raccolti più abbondanti.
Agricoltura di sussistenza Agricoltura di piantagione Agricoltura itinerante
70 - 71
Barile
Unità di misura degli idrocarburi liquidi che equivale a circa 159 litri.
Risorse minerarie Petrolio Carbone Gas Energia rinnovabile
72 - 73
Call center
In italiano «centro chiamate», è una struttura che ospita sistemi informatici e risorse umane idonee a gestire chiamate telefoniche da e verso un’azienda.
Globalizzazione NIC Cindia Silicon Valley
74 - 75
Cooperativa
Società di tipo mutualistico che si propone di fornire beni, servizi o occasioni di lavoro ai soci, a condizioni migliori di quelle del libero mercato.
UE NAFTA MERCOSUR ASEAN APEC SACU ECCAS OMC
Risorse didattiche
68 - 69
UNITÀ 4 - IL MONDO DI OGGI TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
Sovrano
Detto di Stato indipendente, con propri ordinamenti istituzionali.
ONU FAO UNHCR UNESCO UNICEF ONG
88 - 89
Superpotenza
Stato che ha potenza economica, militare e politica maggiori rispetto agli altri Paesi e usa tale vantaggio per influenzare le relazioni internazionali.
Guerra fredda Muro di Berlino Terrorismo
90 - 91
Indicatore
Categoria, dato quantificabile e verificabile, utile per conoscere la vita di una popolazione e poterla confrontare sia con quella di altri Paesi sia in diversi periodi di tempo.
Soluzioni
86 - 87
Materiali
PAGINE
27
Sezione
1
Risorse didattiche
UNITÀ 5 - AFRICA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
108 109
Sahel
Regione di transizione tra il Deserto del Sahara a nord e la savana del Sudan a sud. Comprende gli Stati di Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad.
Lingue africane Africa bianca
110 - 111
Transumanza
Migrazione stagionale di mandrie e greggi accompagnate da pastori, che si spostano da aree montane verso zone meno elevate e viceversa.
Allevamento Pastorizia
112 - 113
Sieropositivo
Persona che, pur non manifestando ancora i sintomi della malattia, ha contratto il virus dell’AIDS ed è in grado di trasmetterlo.
Epidemia AIDS Ebola
114 - 115
Fondamentalismo islamico
Forma di attivismo politico e religioso che si ispira ai valori fondanti dell’Islam delle origini; si è diffuso, in particolare, dopo il 1979 con la nascita della Repubblica islamica in Iran.
122 - 123
Caucciù
Gomma naturale ottenuta dalla coagulazione del lattice estratto da alcune piante tropicali.
Tratta degli schiavi
126 - 127
Protettorato
Nel diritto internazionale, rapporto tra due Stati uno dei quali (il protettore) si impegna a tutelare gli interessi dell’altro (il protetto), che accetta senza perdere la qualità di soggetto internazionale.
Great Rift Valley
128 - 129
Corte islamica
Tribunale religioso che in assenza di uno Stato centrale costituisce il riferimento amministrativo della popolazione musulmana.
Organizzazione tribale
130 - 131
Swahili
Lingua bantu che per la sua diffusione svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa subsahariana.
Natalità infantile Mortalità infantile
136 - 137
Afrikaans
Idioma di origine neerlandese, parlato dai boeri, lingua ufficiale del Sudafrica insieme all’inglese.
Contrasto razziale
UNITÀ 6 - ASIA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
158 - 159
URSS
Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Stato federale nato nel 1922 sui territori dell’impero russo zarista, in seguito alla rivoluzione del 1917, e sciolto nel 1991.
Crescita demografica Densità della popolazione Religione
160 - 161
Abacà
Pianta da cui si produce la canapa di Manila, una fibra tessile estremamente resistente.
Utilizzo del suolo Alimento base Acquicoltura
162- 163
Deflazione
È l’opposto dell’inflazione, quindi la riduzione del livello assoluto dei prezzi. Può essere dovuta all’abbondanza dell’offerta dei prodotti oppure alla diminuzione della domanda.
Colonizzazione Imperialismo Modernizzazione
164 - 165
Economia di mercato
Sistema economico basato sulla proprietà privata, la libertà di impresa e lo scambio di beni e servizi in un mercato libero.
Guangdong Inurbamento
28
Il lessico della disciplina
166 - 167
Lavoro minorile Bambini soldato Condizione femminile Microcredito Infrastruttura
Insieme di beni materiali (ferrovie, strade, aeroporti, porti, linee elettriche e telefoniche) o di servizi (scuole, ospedali) essenziali per lo sviluppo economico e sociale.
Impianto urbanistico
180 - 181
Yak
Grosso bovide dal pelo folto che vive sugli altopiani dal clima freddo e secco; è impiegato come animale da soma e fornisce latte, lana, carne e cuoio.
184 - 185
Monsone
Vento periodico dei tropici che spira d’inverno dalla terra al mare e d’estate dal mare verso la terra; è determinato dalla diversa temperatura delle masse oceaniche e delle terre emerse.
Lingue dravidiche Lingue tibetano-birmane Giainismo
194 - 195
Scintoismo
La religione tradizionale del Giappone, che ha assimilato i principi buddisti.
Tigri asiatiche Scrittura ideografica
210 - 211
Dittatura
Forma autoritaria di governo, dove il potere è concentrato in un unico organo o persona.
Thai Mon-khmer Tibeto-birmano Malese
UNITÀ 7 - AMERICHE PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
Negli Stati Uniti il termine indica una persona di carnagione chiara, discendente da colonizzatori o immigrati europei.
Nativi
230 231
Smeraldo
Pietra preziosa, varietà di berillo, di colore verde per la presenza di minerali come cromo e vanadio.
Utilizzo del suolo
232 233
Conurbazione
Agglomerato urbano costituito da un vasto centro principale che ha inglobato centri periferici minori, in origine autonomi, vincolandoli con stretti legami economici e sociali.
Megalopoli
234 235
Neocolonialismo
Forma di dipendenza economica, politica, sociale e culturale a cui è sottoposta una ex colonia nei confronti della ex madrepatria o di un Paese sviluppato.
Dittatura Desaparecidos Indios Campesinos Rivoluzione di Cuba
236 237
Amerindio
Appartenente a una popolazione indigena americana. Si definiscono «indiani» o «pellerossa» i popoli autoctoni dell’America del Nord e «indios» quelli dell’America latina.
252 253
Istmo
Sottile striscia di territorio che unisce una penisola a un continente o due continenti tra loro.
Soluzioni
Caucasico
Materiali
228 229
Risorse didattiche
169 - 169
29
Sezione
1
Risorse didattiche
260 261
Foresta pluviale
Tipica delle zone equatoriali, è caratterizzata da alta piovosità (1 750-2 000 mm annui) e da una vegetazione ricca e sempreverde.
264 265
Endemico
Proprio di specie animali o vegetali presenti solo in un determinato territorio.
268 269
Guaraní
Idioma appartenente alla famiglia linguistica tupi-guaraní, diffuso tra le popolazioni indigene del Paraguay, della Bolivia, del Brasile sud-amazzonico e dell’Argentina nordorientale.
UNITÀ 8 - OCEANIA PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
290 291
Riserva
Zona assegnata a una popolazione indigena perché possa vivere in base ai propri usi e costumi tradizionali, senza intromissioni da parte della civiltà dominante.
Polinesiani Aborigeni
294 295
Truciolato
Pannello in fibra di legno realizzato con i trucioli derivati dagli scarti di lavorazione del legno.
Disboscamento
296 297
Totem
Figura animale o vegetale ritenuta lo spirito protettore o l’antenato mitico di un gruppo.
Maori Papua Melanesiani Dreamtime
298 299
Decolonizzazione
Processo che dopo la seconda guerra mondiale portò all’indipendenza diverse nazioni sottoposte a un regime coloniale europeo.
Commonwealth
UNITÀ 9 - TERRE POLARI PAGINE
TERMINI DEFINITI NEL GLOSSARIO
TERMINI DEFINITI NEL TESTO E/O ILLUSTRATI CON IMMAGINI
320 321
Ciukcio
Appartenente alla popolazione autoctona stanziata nell’omonima penisola dell’estremo oriente russo, appartenente al gruppo paleoasiatico.
Inuit Igloo Basi scientifiche antartiche
324 325
Banchisa
Superficie di ghiaccio marino galleggiante dello spessore di circa 2 m, che si forma nelle regioni polari artiche e antartiche a causa delle basse temperature.
Scioglimento dei ghiacci Rifugiato ambientale
30
Percorsi didattici
Percorsi didattici Percorsi operativi e interdisciplinari: Cinque W per approfondire
Nelle tabelle seguenti vengono proposti diversi percorsi operativi e interdisciplinari che possono essere trattati partendo dalle pagine di approfondimento: Cinque W per approfondire. Come già detto nella presentazione del corso, le Cinque W trattano diversi argomenti che spaziano tra attualità, cultura, ambiente, natura, storia, patrimonio ambientale, educazione alla pace, diritti e inclusione che possono essere collegati ad altre materie di studio. Le tabelle sono suddivise in tre gruppi: Cinque W (rosse), Cinque W - Ambiente e natura (verdi), Cinque W - Educazione civica e cittadinanza (azzurre). Per ogni gruppo vengono evidenziati i temi trattati, le Unità corrispondenti suddivise per ogni volume e le materie di studio alle quali possono essere collegati in termini interdisciplinari.
CINQUE W (ROSSE) VOLUME 1
VOLUME 2
VOLUME 3
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Unità 6, p. 200 Unità 7, p. 258 Unità 9, p. 322
Storia, Religione, Arte e immagine Storia, Religione, Arte e immagine Storia, Lingua inglese Storia, Arte e immagine, Italiano Storia, Religione Storia, Arte e immagine, Scienze Storia, Scienze, Tecnologia
Unità 7, p. 274
Storia, Religione, Lingua inglese Storia, Arte e immagine Storia, Italiano, Arte e immagine Storia, Tecnologia, Italiano Scienze motorie e sportive, Musica
Interculturalità
Unità 7, p. 238
Storia, Lingua inglese
Storia dell'arte
Unità 8, p. 292
Arte e immagine
Unità 1, p. 12 Unità 2, p. 36 Unità 6, p. 166 Unità 1, p. 8
Elementi storici e culturali
Luoghi e tradizioni
Unità 2, p. 42 Unità 2, p. 50 Unità 4, p. 102 Unità 8, p. 254
Unità 4, p. 116 Unità 5, p. 136 Unità 7, p. 222 Unità 9, p. 288
Materiali
Unità 6, p. 208
Scienze, Scienze motorie e sportive, Tecnologia Matematica, Tecnologia Storia, Musica Italiano, Matematica Arte e immagine, Storia
Attualità, cultura e curiosità
Risorse didattiche
TEMI
Soluzioni
31
1
Sezione
Risorse didattiche
CINQUE W - AMBIENTE E NATURA (VERDI) TEMI
VOLUME 1
Salvaguardia del patrimonio naturale e culturale
Unità 3, p. 64
Tutela della biodiversità
Unità 3, p. 72 Unità 5, p. 144
Inquinamento e cambiamenti climatici
Unità 4, p. 102
Sostenibilità ambientale
Unità 7, p. 198 Unità 8, p. 226
VOLUME 2
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
VOLUME 3
Unità 3, p. 66 Unità 6, p. 172 Unità 6, p. 192 Unità 7, p. 206 Unità 8, p. 240 Unità 8, p. 264
Scienze Scienze, Religione Scienze, Tecnologia Scienze Scienze Storia Storia, Scienze, Tecnologia
Unità 5, p. 132
Scienze, Scienze motorie e sportive Scienze Scienze
Unità 1, p. 18
Storia, Scienze Storia, Scienze, Tecnologia Scienze
Unità 3, p. 66
Scienze, Tecnologia, Lingua inglese Scienze Scienze, Tecnologia
Unità 7, p. 250
Scienze, Tecnologia, Arte e immagine Scienze, Lingua inglese
Unità 9, p. 294
L’uomo e il territorio
Unità 3, p. 86
Luoghi e tradizioni
Unità 5, p. 144
Storia
Paesaggi e fenomeni naturali
Unità 5, p. 148
Scienze, Storia, Scienze motorie e sportive Scienze, Storia Storia, Scienze
Unità 5, p. 132 Unità 7, p. 270
32
Percorsi didattici CINQUE W - EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA (AZZURRE) TEMI
VOLUME 1
VOLUME 2
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
VOLUME 3
Ecologia e stile di vita
Unità 4, p. 94 Unità 7, p. 208 Unità 8, p. 230
Scienze, Tecnologia, Storia Scienze, Tecnologia, Matematica Scienze, Scienze motorie e sportive
Salvaguardia del patrimonio naturale e culturale
Unità 5, p. 134
Arte e immagine
Inclusione sociale e diritti
Unità 6, p. 172
Italiano, Storia Storia Storia
Unità 3, p. 74 Unità 4, p. 92 Unità 1, p. 16
Storia
Storia e conflitti, ieri e oggi
Unità 4, p. 112 Unità 6, p. 176 Unità 7, p. 210 Unità 8, p. 248 Unità 9, p. 280 Unità 5, p. 118 Unità 5, p. 142 Unità 6, p. 170
Storia, Musica, Lingua inglese Storia, Arte e immagine Storia, Religione, Italiano Storia Storia Storia, Tecnologia Storia, Scienze motorie e sportive Storia, Religione, Italiano
Unità 6, p. 190
Storia, Religione
Unità 2, p. 52
Religione, Storia
Interculturalità
Risorse didattiche
Cittadinanza europea
Materiali Soluzioni
33
Sezione
1
Risorse didattiche
Percorsi didattici Percorsi operativi e interdisciplinari: Laboratori delle competenze
Anche i Laboratori, oltre a essere caratterizzati da attività volte allo sviluppo e al consolidamento delle abilità e delle conoscenze proprie della Geografia, sono finalizzati all’esercitazione delle competenze chiave di cittadinanza sia individualmente sia in attività di gruppo. Offrono, inoltre, la possibilità di sperimentare e seguire percorsi di carattere interdisciplinare sulla base di diversi temi di carattere specifico, come la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale, la sostenibilità ambientale, l’educazione ai diritti dell’uomo, alla pace e all’inclusione sociale. Le tabelle seguenti propongono diversi percorsi di carattere interdisciplinare che possono essere proposti con queste attività: si parte dai temi trattati nei Laboratori, suddivisi per volume, riportando nell’ultima colonna le materie di studio ai quali possono essere collegati.
LABORATORI TEMI
VOLUME 1
Conoscenza del patrimonio ambientale e culturale
p. 28 C onoscere il proprio territorio p. 112 I l meteo nella mia città
VOLUME 2
VOLUME 3
Arte e immagine, Lingua inglese Scienze, Tecnologia Storia, Italiano, Arte e immagine, Seconda lingua comunitaria Scienze, Scienze motorie e sportive Storia, Arte e immagine, Lingua inglese
p. 60 U n messaggero speciale p. 166 U na guida per le tue escursioni p. 272 I l cicerone del museo Salvaguardia del patrimonio naturale e culturale
p. 48 U n sondaggio per l’ambiente p. 88 U na vetrina splendida
Scienze, Italiano Arte e immagine, Italiano, Lingua inglese, Storia Scienze, Arte e immagine
p. 154 U n manifesto per salvare il Mar Mediterraneo p. 126 L a musica è cultura p. 314 Ambasciatore dei popoli per un giorno Educazione ai diritti dell’uomo
34
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
Musica, Italiano Lingua inglese Arte e immagine, Italiano, Lingua inglese Storia, Italiano
p. 182 U na Carta che parla di te p. 152 A mbasciatore in difesa dei diritti umani di migranti e rifugiati p. 222 U na Carta per i diritti dei minori
Italiano, Arte e immagine, Storia
Italiano, Arte e immagine, Lingua inglese
Percorsi didattici LABORATORI TEMI Sostenibilità ambientale
VOLUME 1
VOLUME 2
VOLUME 3
p. 216 Un manuale per il risparmio energetico p. 244 U na lettera per migliorare i trasporti
PERCORSI INTERDISCIPLINARI Scienze, Italiano, Arte e immagine, Inglese Italiano, Lingua inglese
p. 96 O rganizzare una vacanza in bicicletta p. 304 I l sondaggio: nucleare o rinnovabile? p.36 U n vademecum per salvare il pianeta p. 82 U n cartellone sulle energie rinnovabili
Scienze motorie e sportive, Italiano Scienze, Italiano, Lingua inglese Scienze, Lingua inglese Scienze, Italiano, Arte e immagine, Lingua inglese
p. 28 U no slogan tutto nostro
Arte e immagine, Italiano
Educazione alla pace
p. 200 Un appello contro le guerre del mondo
Storia, Italiano, Lingua inglese Italiano, Arte e immagine, Lingua inglese
p. 100 U n manifesto per educare alla pace Inclusione sociale
p. 232 U n dibattito sul razzismo p. 60 U no slogan per promuovere l'inclusione a scuola
Storia, Italiano, Arte e immagine Italiano
p. 284 U n dibattito sugli italiani all’estero
Storia, Italiano, Lingua inglese, Musica
Inquinamento e cambiamenti climatici
p. 332 U n dibattito sull’emergenza del clima
Scienze, Italiano, Lingua inglese, Arte e immagine
Materiali
Flussi migratori
Risorse didattiche
Cittadinanza europea
Soluzioni
35
Sezione
1
Risorse didattiche
Percorsi didattici Percorsi trasversali interattivi
Di seguito vengono proposti, come esempio, alcuni percorsi trasversali interattivi per utilizzare le nuove tecnologie didattiche (LIM, proiettore, computer) e impiegare al meglio le potenzialità del corso. Un primo livello di lettura dei percorsi segue l’impostazione didattica proposta dal manuale cartaceo: infatti, attraverso ingrandimenti delle immagini, delle carte, esercizi interattivi, collegamenti alle caselle di glossario, possibilità di evidenziare paragrafi del testo ecc., esso rende multimediale la lezione. Il secondo livello proposto dal percorso, invece, evidenzia la rete di collegamenti tra le varie parti del manuale: esso consente di iniziare lo studio di un argomento da ciò che il docente riterrà più opportuno, per risalire al contesto generale o per approfondire i caratteri specifici. Questa lettura ipertestuale e multimediale consentirà così di esplorare ogni tematica nella sua complessità e nelle sue relazioni, utilizzando al meglio le risorse interattive del manuale, attraverso percorsi che vanno dal particolare al generale, dal locale al globale, dal passato al presente e/o viceversa. Questa modalità facilita e aumenta il processo di apprendimento, favorendo negli allievi l’acquisizione di concetti e conoscenze e la loro rielaborazione, per l’utilizzo anche in altri contesti. A titolo esemplificativo, vengono presentate di seguito le reti di collegamenti di tre percorsi interattivi, uno per ciascun volume. Ogni percorso si sviluppa, con rimandi interni o esterni al volume, dall’indice dell’Unità. Per la classe prima, il percorso esemplare si sviluppa intorno all’Unità 5, Uno sguardo all’Europa, con rimandi interattivi interni all’Unità stessa e risalendo ai concetti e agli strumenti base della Geografia definiti nelle prime Unità del volume 1. Per la classe seconda, il percorso parte dall’analisi di un singolo Stato, nell’esempio la Germania, per collocarlo, con gli opportuni link ai volumi 1 e 2 e utilizzando gli strumenti e i concetti fondanti della Geografia, nel quadro geo-antropico del continente europeo, in modo da evitare un’acquisizione del tutto mnemonica e decontestualizzata delle conoscenze relative al Paese studiato. Per la classe terza, il percorso si sviluppa a partire da un continente, le Americhe, con collegamenti interni all’Unità (link nel continente) e approfondimenti verso altri nuclei tematici del volume (link verso il mondo), che consentono di mettere in relazione diverse aree del mondo rispetto al problema esaminato e di utilizzare i concetti e gli strumenti definiti nella parte generale del volume.
Classe 1a VOLUME 1 - UNITÀ 5 (UNO SGUARDO ALL’EUROPA) LEZIONI
LINK NELL’UNITÀ
LINK NEL VOLUME CONCETTI E STRUMENTI BASE
30 - L’Europa
pp. 134-135 Cinque W per approfondire pp. 144-145 Cinque W per approfondire pp. 154-155 Laboratorio delle competenze: Un manifesto per salvare il Mar Mediterraneo
U3 I paesaggi delle geografia: pp. 88-89 Laboratorio delle competenze: Una vetrina splendida
31 - I rilievi europei
pp. 120-121 I rilievi italiani pp. 136-137 Il clima in Europa pp. 140-141 Le aree protette in Europa
U1 Orientamento e carte: pp. 18-19 Simboli e curve U3 I paesaggi della geografia: pp. 52-53 Il paesaggio montuoso pp. 64-65 Cinque W per approfondire U8 Economia: il settore terziario: pp. 224-225 Il turismo
36
Percorsi didattici
33 - Le pianure europee
pp. 118-119 I rilievi europei pp. 124-125 Le pianure italiane pp. 126-127 I fiumi e i laghi europei
U3 I paesaggi della geografia: pp. 56-57 Le pianure
34 - Le pianure italiane
pp. 122-123 Le pianure europee pp. 128-129 I fiumi e i laghi italiani pp. 138-139 Il clima in Italia
U3 I paesaggi della geografia: pp. 56-57 Le pianure
35 - I fiumi e i laghi europei
pp. 124-125 Le pianure europee pp. 128-129 I fiumi e i laghi italiani pp. 130-131 Le coste e i mari europei
U3 I paesaggi della geografia: pp. 58-59 Il paesaggio fluviale pp. 60-61 Il paesaggio lacustre U4 Il clima: pp. 92-93 Il ciclo dell'acqua U8 Economia: il settore terziario: pp. 222-223 Porti e aeroporti
36 - I fiumi e i laghi italiani
pp. 120-121 I rilievi italiani pp. 124-125 Le pianure italiane pp. 126-127 I fiumi e i laghi europei pp. 132-133 Le coste e i mari italiani pp. 142-143 Le aree protette in Italia
U3 I paesaggi della geografia: pp. 58-59 Il paesaggio fluviale pp. 60-61 Il paesaggio lacustre U4 Il clima: pp. 92-93 Il ciclo dell'acqua
37 - L e coste e i mari europei
pp. 126-127 I fiumi e i laghi europei pp. 132-133 Le coste e i mari italiani pp. 136-137 Il clima in Europa pp. 140-141 Le aree protette in Europa pp. 154-155 Laboratorio delle competenze: Un manifesto per salvare il Mar Mediterraneo
U3 I paesaggi della geografia: pp. 62-63 Il paesaggio costiero pp. 64-65 Cinque W per approfondire U4 Il clima: pp. 92-93 Il ciclo dell'acqua U8 Economia: il settore terziario: pp. 222-223 Porti e aeroporti pp. 224-225 Il turismo
38 L e coste e i mari italiani
pp. 128-129 I fiumi e i laghi italiani pp. 130-131 Le coste e i mari europei pp. 138-139 Il clima in Italia pp. 142-143 Le aree protette in Italia pp. 154-155 Laboratorio delle competenze: Un manifesto per salvare il Mar Mediterraneo
U3 I paesaggi della geografia: pp. 62-63 Il paesaggio costiero pp. 64-65 Cinque W per approfondire U4 Il clima: pp. 92-93 Il ciclo dell’acqua U8 Economia: il settore terziario: pp. 222-223 Porti e aeroporti pp. 224-225 Il turismo
39 - Il clima in Europa
pp. 118-119 I rilievi europei pp. 130-131 Le coste e i mari europei pp. 138-139 Il clima in Italia
U4 Il clima: pp. 96-97 Gli elementi del clima pp. 98-99 I fattori del clima pp. 100-101 I cambiamenti climatici
40 - Il clima in Italia
pp. 120-121 I rilievi italiani pp. 124-125 Le pianure italiane pp. 132-133 Le coste e i mari italiani pp. 136-137 Il clima in Europa
U4 Il clima: pp. 96-97 Gli elementi del clima pp. 98-99 I fattori del clima pp. 100-101 I cambiamenti climatici
Soluzioni
U1 Orientamento e carte: pp. 18-19 Simboli e curve U3 I paesaggi della geografia: pp. 52-53 Il paesaggio montuoso pp. 64-65 Cinque W per approfondire U8 Economia: il settore terziario: pp. 224-225 Il turismo
Materiali
pp. 118-119 I rilievi europei pp. 128-129 I fiumi e i laghi italiani pp. 138-139 Il clima in Italia pp. 142-143 Le aree protette in Italia
Risorse didattiche
32 - I rilievi italiani
37
Sezione
1
Risorse didattiche
41 - L e aree protette in Europa
pp. 118-119 I rilievi europei pp. 130-131 Le coste e i mari europei pp. 142-143 Le aree protette in Italia
U3 I paesaggi delle geografia: pp. 88-89 Laboratorio delle competenze: Una vetrina splendida U8 Economia: il settore terziario: pp. 224-225 Il turismo
42 - L e aree protette in Italia
pp. 120-121 I rilievi italiani pp. 128-129 I fiumi e i laghi italiani pp. 132-133 Le coste e i mari italiani pp. 140-141 Le aree protette in Europa
U3 I paesaggi delle geografia: pp. 88-89 Laboratorio delle competenze: Una vetrina splendida U8 Economia: il settore terziario: pp. 224-225 Il turismo
Classe 2a VOLUME 2 - UNITÀ 6 (AREA GERMANICA) GERMANIA
LINK AL VOLUME 1
p. 170 Territorio: Posizione e confini - Morfologia
U5 Uno sguardo all’Europa: pp. 116-117 L’Europa pp. 118-119 I rilievi europei pp. 122-123 Le pianure europee pp. 126-127 I fiumi e i laghi europei pp. 130-131 Le coste e i mari europei
p. 171 Territorio: Morfologia - Clima e ambiente Immagini: Reno, Selva Nera
U5 Uno sguardo all’Europa: pp. 136-137 Il clima in Europa pp. 140-141 Le aree protette in Europa U7 Economia: i settori primario e secondario: pp. 216-217 Laboratorio delle competenze: Un manuale per il risparmio energetico U6 Vivere in Europa: pp. 182-183 Laboratorio delle competenze: Una Carta che parla di te
pp. 174-175 Vicende storiche: Ieri e oggi - Forma di governo Immagini: carta amministrativa, Muro di Berlino, Reichstag
38
LINK AL VOLUME 2
CONCETTI E STRUMENTI BASE V1 - U3 I paesaggi della geografia: pp. 52-53 Il paesaggio montuoso pp. 56-57 Le pianure pp. 62-63 Il paesaggio costiero V1 - U5 Uno sguardo all’Europa: pp. 116-117 L’Europa
U6 Area germanica pp. 172-173 Cinque W per approfondire
U1 L’Unione Europea: pp. 4-5 Che cos’è uno Stato pp. 6-7 Lo spazio europeo: confini e storia pp. 10-11 Che cos'è l'Unione Europea pp. 14-15 Le istituzioni europee pp. 16-17 Cinque W per approfondire pp. 18-19 L’euro: la moneta unica U6 Area germanica pp. 176-177 Cinque W per approfondire U7 Area centro-orientale pp. 210-211 Cinque W per approfondire pp. 232-233 Laboratorio delle competenze: Un dibattito sul razzismo
V1 - U3 I paesaggi della geografia: pp. 58-59 Il paesaggio fluviale V1 - U4 Il clima: pp. 92-93 Il ciclo dell’acqua pp. 96-97 Gli elementi del clima pp. 98-99 I fattori del clima
Percorsi didattici p. 178 Popolazione e città: I tedeschi - La cultura e le tradizioni Immagini: carta densità di popolazione, Francoforte
U6 Vivere in Europa: pp. 168-169 I flussi migratori pp. 170-171 Il diritto di cittadinanza pp. 174-175 Crisi demografica e invecchiamento della popolazione
p. 179 Popolazione e città: Le città Immagini: Oktoberfest, porto di Amburgo
p. 182 Economia: Settore primario - Settore secondario Immagini: carta utilizzo del suolo, carta attività industriali, Rurh
U7 Economia: i settori primario e secondario: pp. 190-191 L’agricoltura in Europa pp. 192-193 I metodi di coltivazione pp. 194-195 Non solo agricoltura... pp. 196-197 Innovazione e tradizione in agricoltura pp. 200-201 L'industria in Europa pp. 204-205 Multinazionali e delocalizzazione pp. 206 Le fonti energetiche rinnovabili
p. 245 Economia: Settore terziario Immagini: Elswein, Volkswagen
U8 Economia: il settore terziario: pp. 220-221 I trasporti pp. 222-223 Porti e aeroporti pp. 228-229 Servizi pubblici ed enti privati
U1 L’Unione Europea: pp. 14-15 Le istituzioni europee
V1 - U3 I paesaggi della geografia: pp. 70-71 Insediamenti rurali pp. 74-75 Il paesaggio urbano pp. 76-77 Tipi di città V1 - U1 Orientamento e carte: pp. 14-15 Che cos’è una carta geografica pp. 16-17 La scala di riduzione V1 - U3 I paesaggi della geografia: pp. 76-77 Tipi di città
U9 Area russa pp. 304-305 Laboratorio delle competenze: Il sondaggio: nucleare o rinnovabile?
V1 - U3 I paesaggi della geografia: pp. 68-69 Il paesaggio rurale V1 - U7 Economia: i settori primario e secondario: pp. 186-187 Le attività economiche pp. 188-189 L’economia europea
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Soluzioni
V1 - U2 Statistica e grafici: pp. 40-41 Organizzare i dati V1 - U3 I paesaggi della geografia: pp. 78-79 Trasporti e comunicazioni V1 - U7 Economia: i settori primario e secondario: pp. 186-187 Le attività economiche pp. 188-189 L’economia europea V1 - U8 Il settore terziario: pp. 224-225 Il turismo pp. 232-233 Il commercio pp. 234-235 Il terziario avanzato pp. 236-237 Le attività non profit
Materiali
U7 Economia: i settori primario e secondario: p. 198 Cinque W per approfondire
V1 - U2 Statistica e grafici: pp. 32-33 Il paesaggio umano pp. 34-35 I dati statistici pp. 38-39 La popolazione pp. 40-41 Organizzare i dati V1 - U6 Vivere in Europa: pp. 158-159 La popolazione europea pp. 160-161 Gli indicatori demografici pp. 162-163 Le lingue pp. 164-165 Le religioni
Risorse didattiche
pp. 180-181 In giro per... Berlino
U1 L’Unione Europea: pp. 8-9 Cinque W per approfondire
Sezione
1
Risorse didattiche
Classe 3a VOLUME 3 - UNITÀ 7 (AMERICHE) AMERICHE
CONCETTI E STRUMENTI BASE
LINK NEL CONTINENTE
LINK VERSO IL MONDO
pp. 226-227 Viaggio nelle... Americhe
p. 236 America del Nord: Dall’Alaska alla Florida p. 240 Canada: Territorio e clima pp. 244-245 Stati Uniti d’America: Territorio e clima p. 252 America centrale: Fra i due oceani p. 254 Messico: Territorio e clima p. 260 America amazzonica: Il polmone della Terra p. 262 Brasile: Territorio e clima p. 264 America andina: Il percorso delle Ande p. 266 Perù: Territorio e clima p. 268 Il Cono sud: Fin del mundo pp. 270-271 Cinque W per approfondire p. 272 Argentina: Territorio e clima
U1 Alla scoperta della Terra: pp. 12-13 I continenti pp. 16-17 Le terre emerse pp. 18-19 Cinque W per approfondire pp. 20-21 Climi e ambienti naturali pp. 22-23 Gli ambienti intertropicali umidi pp. 24-25 Gli ambienti intertropicali aridi pp. 26-27 Gli ambienti temperati pp. 28-29 Gli ambienti polari U9 Terre polari: pp. 324-325 Riscaldamento globale e scioglimento dei ghiacci pp. 332-333 Laboratorio delle competenze: Un dibattito sull'emergenza del clima
U1 Alla scoperta della Terra: pp. 4-5 Un pianeta nell'Universo pp. 6-7 I movimenti della Terra pp. 8-9 La struttura della Terra pp. 10-11 Un pianeta in trasformazione pp. 14-15 Un pianeta d'acqua
pp. 228-229 Le regioni antropiche
p. 237 America del Nord: Il Nuovo Mondo pp. 238-239 Cinque W per approfondire p. 241 Canada: Vicende storiche pp. 242 Canada: Popolazione e città p. 246-247 Stati Uniti d’America: Vicende storiche e popolazione p. 253 America centrale: Una terra contesa p. 255 Messico: Vicende storiche p. 256 Messico: Popolazione e città pp. 258-259 Cinque W per approfondire p. 261 America amazzonica: Storie differenti p. 263 Brasile: Storia, popolazione e città p. 265 America andina: Terra di conquistadores p. 266 Perù: Storia, popolazione e città p. 269 Il Cono sud: Incrocio di popoli p. 273 Argentina: Storia, popolazione e città pp. 274-275 Cinque W per approfondire pp. 284-285 Laboratorio delle competenze: Un dibattito sugli italiani all'estero
U2 Un mondo da abitare: pp. 40-41 Gli uomini del mondo pp. 42-43 Le dinamiche demografiche pp. 44-45 L’urbanizzazione pp. 46-47 Le migrazioni pp. 48-49 Le lingue pp. 50-51 Le religioni pp. 52-53 Cinque W per approfondire U4 Il mondo di oggi: pp. 86-87 L'ONU e gli organismi internazionali pp. 88-89 I conflitti nel mondo pp. 90-91 I diritti dell'uomo U8 Oceania: pp. 314-315 Laboratorio delle competenze: Ambasciatore dei popoli per un giorno U9 Terre polari: p. 320 Regione artica
U4 Il mondo di oggi: pp. 90-91 I diritti dell'uomo pp. 92-93 Cinque W per approfondire
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Percorsi didattici U3 L’economia del mondo: pp. 64-65 La geoeconomia del mondo pp. 68-69 L’agricoltura nel mondo pp. 70-71 Materie prime e consumi energetici pp. 72-73 Paesi industrializzati e nuove potenze pp. 74-75 Il commercio nel mondo U6 Asia: pp. 162-163 Un nuovo centro del mondo pp. 170-171 Cinque W per approfondire U9 Terre polari: pp. 324-325 L’ecosistema polare
pp. 232-233 La metropolizzazione
p. 242 Canada: Popolazione e città pp. 246-247 Stati Uniti d’America: Le città
U2 Un mondo da abitare: pp. 44-45 L’urbanizzazione
pp. 234-235 America latina: una storia complessa
p. 253 America centrale: Una terra contesa - Ricchezza per pochi p. 255 Messico: Vicende storiche pp. 256-257 Messico: Economia p. 261 America amazzonica: Storie differenti - Divario economico p. 263 Brasile: Storia, popolazione e città - Economia p. 265 America andina: Terra di conquistadores - Le risorse della natura pp. 266-267 Perù: Storia, popolazione e città - Economia p. 269 Il Cono sud: Incrocio di popoli - Crescita e povertà p. 273 Argentina: Storia, popolazione e città - Economia
U3 L’economia del mondo: pp. 74-75 Il commercio nel mondo U4 Il mondo di oggi: p. 90-91 I diritti dell'uomo
U3 L’economia del mondo: pp. 66-67 Cinque W per approfondire
U3 L’economia del mondo: pp. 66-67 Cinque W per approfondire
Materiali
p. 237 America del Nord: Sviluppo e ricchezza pp. 242-243 Canada: Economia pp. 248-249 Stati Uniti d’America: Economia pp. 250-251 Cinque W per approfondire p. 253 America centrale: Ricchezza per pochi p. 256-257 Messico: Economia p. 261 America amazzonica: Divario economico p. 263 Brasile: Economia p. 265 America andina: Le risorse della natura p. 267 Perù: Economia p. 269 Il Cono sud: Crescita e povertà p. 273 Argentina: Economia
Risorse didattiche
pp. 230-231 Risorse ed economia
Soluzioni
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Sezione
1
Risorse didattiche
Indicazioni nazionali e competenze Premessa
Il 4 settembre 2012 sono state rese pubbliche dal MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. In queste pagine si vuole offrire al docente l’esposizione di quelle parti della nuova normativa funzionali all’insegnamento dell’italiano, con una particolare attenzione ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli Obiettivi di apprendimento.
La centralità della persona
Nel capitolo Cultura, scuola, persona, il testo delle Indicazioni riaccende l’attenzione sulla centralità della persona: non si tratta di una vera e propria novità, ma il concetto che sta alla base delle Indicazioni è diverso e più ampio rispetto al passato. Si conferma poi il diritto dell’alunno a un apprendimento significativo, orientato alla cittadinanza, alla partecipazione attiva al mondo sociale.
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti. È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente. Come si può vedere da un’attenta lettura del testo ministeriale, si dice sì a una scuola attenta alla centralità della persona, ma nello stesso tempo si chiede al docente di non perdere di vista nel processo educativo l’aspetto relazionale e cooperativo dell’apprendimento.
Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. Non c’è contraddizione tra la centralità della persona e la formazione di legami di gruppo, se intendiamo la scuola per quello che realmente deve essere, ossia un ambiente di apprendimento e di cooperazione, in cui tutti abbiano la possibilità di apprendere grazie a un progetto educativo, che l’insegnante deve calibrare sulle esigenze del singolo allievo, tenendo conto delle sue capacità e delle sue attitudini, ma senza, per questo, perdere di vista il valore del gruppo classe, del confronto dialogico e della cooperazione.
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Indicazioni nazionali e competenze Finalità generali
Il capitolo intitolato Finalità generali è del tutto nuovo. Suddiviso in due paragrafi, Scuola, Costituzione, Europa e Profilo dello studente, esso contestualizza il percorso scolastico all’interno della Costituzione e dell’Europa, chiarendo il rapporto tra autonomia scolastica e Stato. Si puntualizza la centralità dell’autonomia scolastica che tuttavia deve continuamente rapportarsi alle Indicazioni nazionali, stabilite dallo Stato per garantire a tutti i cittadini non solo la qualità del servizio in sé, ma pari condizioni di accesso all’istruzione e di qualità su tutto il territorio nazionale.
43
Soluzioni
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capa-
Materiali
Inoltre, si richiama l’attenzione su quello che deve essere l’orizzonte di riferimento del sistema scolastico italiano e cioè il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea con la Raccomandazione del 18 dicembre 2006.
Risorse didattiche
Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. […] L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).
Sezione
1
Risorse didattiche
cità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. Il Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, che compare nel secondo paragrafo, costituisce anch’esso una novità. Come si può vedere, esso è direttamente correlato ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze e agli Obiettivi di apprendimento e, proprio per questo, costituisce per i docenti una valida guida per la progettazione del curricolo.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali
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Indicazioni nazionali e competenze
Continuità ed unitarietà del curricolo L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Negli anni dell’infanzia la
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Soluzioni
Nel capitolo L’organizzazione del curricolo si entra nel vivo della materia e si affronta il tema, ponendo essenzialmente l’accento su due concetti fondamentali: la continuità ed unitarietà del curricolo e l’interdisciplinarità. Si ribadisce l’importanza del fatto che i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado si confrontino e lavorino insieme, nell’ottica di un curricolo verticale che prende in carico l’allievo dai tre ai quattordici anni e che, pur comprendendo tre tipologie di scuola differenti, deve essere il più possibile unitario e continuo. Con la nascita degli istituti comprensivi, molto spesso scuola primaria e secondaria di primo grado sono ubicate nello stesso edificio: per i docenti risulta così più facile progettare insieme, ridefinendo obiettivi, contenuti e metodi per giungere in modo unitario al conseguimento dei vari traguardi, i quali si fanno più prescrittivi pur lasciando al docente la libertà di scelta del percorso più adatto per il loro raggiungimento. Occorre quindi abbandonare la logica della separazione tra ordini di scuola e iniziare a pensare in modo unitario all’intero curricolo scolastico dell’allievo.
Materiali
L’organizzazione del curricolo
Risorse didattiche
e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
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scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. Per quanto riguarda l’interdisciplinarità, nelle Indicazioni le discipline non risultano più aggregate per aree precostituite. Il tentativo è quello di favorire la trasversalità del sapere e un’interdisciplinarità più ampia rispetto a quella del passato, legata soprattutto alle aree. Inoltre, si sottolinea, a ragione, che l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana non è compito del solo docente di italiano, ma è il risultato del lavoro di tutti i docenti in tutte le discipline.
Aree disciplinari e discipline Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da memorizzare. Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma. Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni. Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola. Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
I Traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono precisati meglio rispetto al passato, anche al fine di consentire una coerente definizione del modello nazionale di certificazione delle competenze che, sempre nella circolare ministeriale n. 31 già citata, viene dato anch’esso in via di emanazione. Si ribadisce, quindi, che i traguardi rappresentano per gli insegnanti dei riferimenti ineludibili per meglio finalizzare l’azione educativa e, nello stesso tempo, costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro
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Indicazioni nazionali e competenze scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. Geografia Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
Obiettivi di apprendimento
Le Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione allegate alla Nota Ministeriale n. 312 del 9 gennaio 2018 chiariscono quali siano le attività didattiche indicate per valutare le competenze degli studenti e quali aspetti il docente debba osservare in modo sistematico durante le fasi di lavoro.
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Soluzioni
Valutazione delle competenze
Materiali
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Orientamento •O rientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi. • Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. Linguaggio della geo-graficità • Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. • Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. Paesaggio • Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. • Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Regione e sistema territoriale • Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. •A nalizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. • Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei principali Paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica.
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Gli Obiettivi di apprendimento individuano i campi del sapere e stabiliscono i contenuti e le abilità ritenute indispensabili per il raggiungimento dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze.
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2.4. Gli strumenti per valutare le competenze L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un qualsiasi soggetto, non è impresa facile. Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive. I compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare in forma integrata, componendoli autonomamente, più apprendimenti acquisiti. La risoluzione della situazione-problema (compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basa la valutazione dell’insegnante. Tali tipologie di prove non risultano completamente estranee alla pratica valutativa degli insegnanti in quanto venivano in parte già utilizzate nel passato. È da considerare oltretutto che i vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, intercultura, ecc.) rappresentano significativi percorsi di realtà e prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e di trasversalità. I progetti svolti dalle scuole entrano dunque a pieno titolo nel ventaglio delle prove autentiche e le prestazioni e i comportamenti (ad es. più o meno collaborativi) degli alunni al loro interno sono elementi su cui basare la valutazione delle competenze. Compiti di realtà e progetti però hanno dei limiti in quanto per il loro tramite noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito assegnato con la presentazione del prodotto finale, ma veniamo ad ignorare tutto il processo che compie l’alunno per arrivare a dare prova della sua competenza. Per questi motivi, per verificare il possesso di una competenza è necessario fare ricorso anche ad osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il processo, ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni). Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali: - autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; - relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; - partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; - responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; - flessibilità, resilienza e creatività: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte e soluzioni funzionali e all’occorrenza divergenti, con utilizzo originale di materiali, ecc.; - consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. Le osservazioni sistematiche, in quanto condotte dall’insegnante, non consentono di cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può essere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso cognitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute eviden-ziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene l’apprendimento. Una volta compiute nel corso degli anni le operazioni di valutazione delle competenze con gli strumenti indicati, al termine del percorso di studio – primario e secondario di primo grado – si potrà procedere alla loro certificazione mediante gli appositi modelli ministeriali.
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Indicazioni nazionali e competenze Certificazione delle competenze
Il Decreto Ministeriale n. 742/2017 definisce e fornisce indicazioni sull’adozione dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione. La certificazione, come previsto dal Decreto Legislativo n. 62/2017 e dal Decreto Ministeriale 741/2017, avviene al termine della scuola primaria e al termine di quella secondaria di primo grado. Per la scuola secondaria di primo grado il modello di certificazione comprende un’apposita sezione, predisposta e redatta dall’INVALSI, che descrive i livelli conseguiti dall’alunno nelle prove nazionali di italiano, matematica e lingua inglese. Riproduciamo il testo integrale del Decreto ministeriale.
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Articolo l (Finalità della certificazione delle competenze) l. Le istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione certificano l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni. 2. L a certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato, anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione. 3. L a certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. Articolo 2 (Tempi e modalità di compilazione della certificazione) 1. La certificazione delle competenze è rilasciata al termine della classe quinta di scuola primaria e al termine del primo ciclo di istruzione alle alunne e agli alunni che superano l’esame di Stato, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62. 2. Il documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell’alunna e dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. Articolo 3 (Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria) l. Tenuto conto dei criteri indicati dall’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017, è adottato il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria, di cui all’allegato A. 2. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/l992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato. Articolo 4 (Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione) l. Tenuto conto dei criteri indicati dall’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n.62/2017, è adottato il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, di cui all’allegato B. 2. Il modello di cui al comma 1 è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano c matematica. 3. Il modello è, altresì, integrato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INV ALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017. 4. Il repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da INVALSI e comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche. 5. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.1 04/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze del profilo dello studente agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.
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6. Il modello nazionale di certificazione delle competenze di cui al comma I è adottato anche per le scuole italiane all’estero di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64, fatti salvi eventuali adattamenti alle situazioni locali e senza riferimenti agli indicatori di italiano e matematica della prova nazionale. Articolo 5 (Regioni a Statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano) l. Nell’ambito delle competenze attribuite in materia alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, secondo i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, possono essere previsti adattamenti ai modelli di certificazione delle competenze di cui agli articoli 3 e 4. 2. Per le scuole con lingua di insegnamento slovena e bilingue sloveno-italiano - l’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena presso l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, può adattare le sezioni del modello di certificazione delle competenze di cui all’articolo 4, commi 2 e 3, alle specifiche esigenze linguisti che anche avvalendosi del supporto di INVALSI. 3. L’INVALSI provvede, d’intesa con gli Uffici competenti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano, all’adattamento in lingua tedesca, ladina e slovena degli indicatori di cui all’articolo 4, commi 2 e 3. Articolo 6 (Norme finali) l. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca si riserva di apportare eventuali modifiche e/o integrazioni ai modelli nazionali di certificazione di cui agli articoli 3 e 4 a seguito di innovazioni ordinamentali. Le Linee guida rilasciate dal Ministero a gennaio 2018 esplicitano le finalità della certificazione delle competenze, ponendo l’attenzione in particolare sulla dimensione orientativa alla fine del primo ciclo di istruzione.
2.5. Finalità della certificazione Con riferimento a quanto previsto a conclusione dell’obbligo di istruzione ed in continuità tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, la certificazione pone attenzione non solo alla dimensione educativa, ma anche a quella orientativa della scuola del primo ciclo. Pertanto nella redazione del documento sono assunti quali principi di riferimento: - l a prospettiva orientativa (cfr. Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita, di cui alla CM n. 43/2009, e Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, di cui alla nota 19/2/2014, prot. 4232), da cui deriva la scelta di certificare le competenze, nell’ottica della valutazione autentica basata sul criterio dell’attendibilità, ovvero su prestazioni reali ed adeguate che possano orientare l’alunno nel suo percorso scolastico e soprattutto contribuire alla conoscenza di sé, delle proprie attitudini, talenti e qualità personali. La prospettiva orientativa considera implicitamente ed esplicitamente l’apprendimento disciplinare, l’apprendimento formale, informale, non formale; - l a prospettiva di continuità, da cui consegue la scelta di mantenere l’impianto strutturale della certificazione all’interno del primo ciclo, in vista di una opportuna connessione anche con le prescrizioni in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, come previsto dal DM n. 139/2007. Di seguito riproduciamo il modello per la certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione predisposto dal MIUR.
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La flipped classroom di Katia Buccelli, docente.
Che cos’è la classe capovolta Nel panorama educativo, oggi si parla con sempre maggiore insistenza di flipped classroom, ovvero di classe capovolta, una metodologia sorta a metà degli anni 2000 negli Stati Uniti nella Woodland Park High School, in Colorado, dove due docenti di scienze (Jonathan Bergmann e Aaron Sams) cominciarono a registrare su video le loro lezioni, a supporto degli studenti assenti. Quando anche gli studenti presenti in classe cominciarono a seguire i video, ritenendoli una risorsa per il loro studio a casa, quei docenti intuirono che i ragazzi avevano più bisogno di loro per dialogare e discutere riguardo alle difficoltà che incontravano nella comprensione e nella elaborazione dei contenuti proposti, piuttosto che di un insegnante che trasmettesse concetti e argomenti attraverso una lezione frontale. In questo modo la videolezione cominciò a essere ritenuta uno strumento particolarmente efficace per scavalcare la lezione frontale, riservando tempo e risorse alla relazione con gli studenti. Ma cosa significa, nel concreto, applicare strategie educative e metodologie didattiche della flipped classroom? Nella nostra esperienza di studenti e, molto spesso, nella nostra quotidianità di insegnanti, il processo di insegnamento-apprendimento si è esplicato, e si continua molto spesso a tradurre, tramite un percorso per così dire lineare: • gli alunni ascoltano in classe la lezione dell’insegnante che in cattedra e/o alla lavagna (oggi anche alla LIM) espone ciò che è scritto nel libro; • a casa i ragazzi studiano sul libro quanto assegnato dall’insegnante e svolgono esercizi di approfondimento e applicazione dello studio; • successivamente, in classe, tramite interrogazioni o verifiche scritte l’insegnante verifica gli esiti dello studio. Sperimentare la metodologia della flipped classroom significa capovolgere i tempi e i modi della didattica: le attività tradizionalmente svolte a scuola (ovvero la lezione) vengono fruite a casa, mentre il lavoro comunemente assegnato per compito a casa (ad es. esercitazioni e problemi da risolvere) viene eseguito a scuola, in modo collaborativo con i compagni, sotto la guida e la supervisione dell’insegnante. Gli insegnanti «capovolti» realizzano e propongono ai loro studenti video o supporti didattici digitali che ogni allievo deve rivedere e utilizzare a casa, in biblioteca o in altri luoghi, senza un tempo predefinito, secondo il proprio ritmo di apprendimento. In questo modo il docente, nel tempo-classe, privilegia le dimostrazioni pratiche in laboratorio e la ricerca divergente, coinvolge quotidianamente gli alunni in spazi aperti di discussione, che mirano a costruire gradualmente comprensione e apprendimento attivo, e annota come essi interagiscono con lo studio e tra di loro.
La didattica capovolta e gli stili di apprendimento «Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia.» (D. Pennac) Parafrasando ciò che scrive Daniel Pennac nel suo Diario di scuola (Feltrinelli, 2008), ogni classe è un gruppo eterogeneo di studenti e ognuno di loro possiede caratteristiche uniche, oltre che fisiche, culturali e sociali, anche per ciò che riguarda l’impegno nello studio, nello svolgimento dei compiti o nella soluzione di problemi cognitivi. Ogni studente apprende in maniera personale, possiede cioè un proprio stile di apprendimento che lo caratterizza e lo distingue dai compagni. Per trovare «l’armonia», per fare cioè in modo che ogni studente abbia un ruolo attivo nella classe, è quindi necessario prima conoscere le modalità con cui egli apprende e poi valorizzare le sue inclinazioni, analizzare i diversi stili di apprendimento che ognuno utilizza in maniera preferenziale, compreso lo stile di chi insegna, in quanto riflessione sul proprio metodo di insegnamento. Solo considerando le differenze individuali il metodo di insegnamento potrà tener conto delle attitudini dei singoli, valorizzarle e adattarle a contesti in cui tali attitudini potrebbero arrecare problematicità.
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La flipped classroom La flipped classroom potrebbe essere erroneamente confusa con la modalità di insegnamento e-learning, ovvero l’istruzione a distanza, nella quale il ruolo dell’insegnante è sostanzialmente marginale. Al contrario, poiché uno dei concetti chiave della didattica capovolta è la personalizzazione, questa metodologia consente di facilitare e potenziare la relazione educativa tra docenti e studenti con l’obiettivo di valorizzare i talenti e le attitudini dei singoli allievi. Al docente spetta il compito di strutturare attività personalizzate affinché ciascuno raggiunga il massimo obiettivo possibile dettato dalle proprie caratteristiche. Inoltre, uno dei principali vantaggi di questa metodologia è costituito dal tempo più «disteso» per l’apprendimento: poter rivedere o ascoltare più volte i materiali di studio facilita quegli alunni per i quali è più difficoltoso comprendere le informazioni in tempi rapidi o in situazioni di «sovraffollamento» delle informazioni. Il fattore tempo gioca a favore anche dell’insegnante, che avrà più tempo per l’osservazione degli stili di apprendimento e potrà così mettere a fuoco nel modo migliore interventi didattici mirati a supportare anche chi presenta Bisogni Educativi Speciali.
Processi di individualizzazione e personalizzazione degli apprendimenti
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La videolezione, strumento imprescindibile per la classe capovolta, diventa una risorsa per l’apprendimento alla quale ogni alunno accede nei modi e nei tempi che desidera, secondo il proprio ritmo e in stretta connessione con gli obiettivi di apprendimento del proprio Piano Personalizzato. Gli studenti, in una situazione di apprendimento rovesciato, riescono a interagire con i compagni con modalità di peer education e apprendimento collaborativo; la condivisione della conoscenza fra pari stimola percorsi di responsabilizzazione rendendo gli studenti soggetti attivi e consapevoli del proprio apprendimento poiché viene stimolato un processo spontaneo di passaggio di conoscenze. L’esperienza e le conoscenze del singolo divengono un’occasione di autoformazione condivisa dal gruppo e nel gruppo, che non solo acquisisce nuove informazioni, ma rafforza anche la sua capacità creativa di rispondere ai problemi, di agire in modo positivo ed efficace, di interagire tramite il lavoro di gruppo in cui vengono suddivise le responsabilità. In questo contesto pertanto il docente assume il ruolo di promotore di responsabilità e di partecipazione individuale e collettiva.
Linguaggio digitale per favorire la costruzione collaborativa dei saperi
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Le continue trasformazioni in atto nell’odierna società digitale impongono alla scuola, e a chi vi opera, un rinnovamento della metodologia didattica che tenga conto delle attitudini e della familiarità verso le tecnologie, propria delle nuove generazioni di studenti, nati e cresciuti tra computer, videogiochi, telefoni cellulari, apparecchi per riprodurre musica digitale, videocamere, fino a giungere alle tecnologie domotiche di uso quotidiano. Infatti, il linguaggio digitale, nella sua dimensione interattiva, determina un nuovo modello di elaborazione mentale, rafforza un atteggiamento mentale dinamico, favorisce un’azione di organizzazione e strutturazione del sapere. Un impiego didattico che si avvale di più codici espressivi, tramite una dimensione multimediale accattivante, stimola la curiosità e l’interesse e può più facilmente promuovere la motivazione, l’attenzione e l’impegno di tutti gli studenti, oltre che rappresentare un valido supporto per soggetti con difficoltà di apprendimento e/o disabilità. Nello stesso tempo la scuola ha però anche il compito di far acquisire agli alunni la capacità di riflettere sui propri processi cognitivi, sostenendoli affinché sviluppino una graduale consapevolezza e capacità di scelta, nonché un controllo critico delle informazioni e dei media. Il valore delle tecnologie non è connesso ai contenuti, ma ai processi che vengono attivati e il superamento di una trasmissione lineare e sequenziale dei saperi, in favore di un’azione didattica mediata dalle TIC (Tecnologie dell'Informatica e della Comunicazione), rappresenta un grosso stimolo ad «apprendere facendo», in un rapporto di interazione sia con l’insegnante che con i compagni: non solo learning by doing, ma anche learning by thinking, cioè «apprendere pensando», riflettendo e discutendo con gli altri (cooperative learning). L’approccio esplorativo, insito nel linguaggio multimediale, privilegia la visione di un sapere costruito e implica un apprendimento dove smontare, ricostruire, rielaborare diviene un processo di costruzione di conoscenze da elaborare in gruppo e da condividere. Questo approccio collaborativo, il cui punto di forza è la motivazione, favorisce e promuove corresponsabilità, accresce sicurezza, rafforza il valore della scoperta e incita alla riflessione critica.
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Il gruppo sperimenta situazioni di problem solving in modo creativo, discute, analizza: la rielaborazione e l’assunzione di responsabilità individuali e collettive consente agli studenti di sviluppare anche competenze socio-relazionali. Pensare e organizzare la classe come un ambiente in cui gli allievi ricercano, collaborano e condividono, consente al docente di assumere la regia di un processo che promuove la responsabilità cognitiva tramite la sperimentazione dell’apprendimento collaborativo. In questa prospettiva al docente spetta anche la responsabilità di organizzare in modo attento la formazione dei gruppi, assegnando ruoli e attività in funzione delle peculiarità dei singoli componenti, tenendo come punto fermo la creazione di un clima impostato sulla fiducia, l’aiuto reciproco e la corresponsabilità.
La progettazione e l’organizzazione di una flipped classroom Per impostare una didattica capovolta il primo punto fondamentale è la scelta degli obiettivi di apprendimento, intesi come competenze, conoscenze e abilità che ogni studente deve poter raggiungere: è opportuno, quindi, stabilire quali sono le discipline, le singole unità didattiche o gli argomenti che si intendono sviluppare tramite questa metodologia, nonché quanto tempo investire e quale strumento utilizzare per la comunicazione online. Molte scuole ormai hanno adottato piattaforme di condivisione come Moodle, Google Classroom, Edmodo ecc., veri e propri spazi virtuali protetti pensati per la didattica che consentono di comunicare notizie e informazioni, assegnare compiti, correggerli e inviare feedback, condividere materiali. Se la scuola non ha avesse nessuno di questi strumenti si può creare uno spazio personale di condivisione con Google sites, un modo facile e gratuito per creare e condividere pagine web, con una buona leggibilità su qualunque device e con tutti i sistemi operativi. Si tratta di uno strumento che in pochi e semplici passaggi guidati consente di scegliere le pagine da creare e di inserire in esse i contenuti che si vogliono condividere, tramite un editor molto intuitivo. In rete si trovano numerosi tutorial che indicano in modo semplice e chiaro i singoli passaggi per la realizzazione di un sito web con questo strumento. Una volta impostata la parte progettuale e tecnica si devono rendere partecipi gli studenti e le loro famiglie circa la nuova modalità di lavoro che si intendono adottare. È infatti fondamentale fornire spiegazioni chiare (anche scritte) sul metodo capovolto, chiedendo alle famiglie un consenso scritto, affinché tutti comprendano che il web diventa uno strumento di studio. Si dovrà informare anche il Dirigente Scolastico circa l'intenzione di sperimentare la didattica capovolta ed esplicitare in modo chiaro le modalità della nostra progettazione e sarebbe ottimale condividere almeno con un collega il nostro percorso. Successivamente, è opportuno raccogliere informazioni precise per rilevare se tutti gli allievi, a casa, dispongono di connessione internet e se, di conseguenza, possono utilizzare un dispositivo (uno smartphone, un pc, un tablet) e come/quanto possono accedervi. Può essere utile formulare un questionario scritto così da raccogliere tutti i dati e poter risolvere eventuali problemi di accesso alla rete. Per sperimentare la classe capovolta, inoltre, anche i docenti devono disporre di dispositivi adeguati (meglio un pc portatile piuttosto che lo smartphone) con una buona connessione.
L’ambiente di apprendimento e gli strumenti per la comunicazione interattiva Prima di avviare l’esperienza della flipped classroom, l’insegnante deve coinvolgere gli studenti nella visione di alcune videolezioni, gli strumenti tramite cui si snodano i percorsi della classe capovolta. Ciò è indispensabile per educare gli allievi ad avvalersi di un video in modo autonomo ed efficace, incoraggiandone la fruizione libera e diversificata, per impostare un ritmo personale della lezione. In termini pratici, questo si traduce nell’uso libero di pause e riavvolgimenti del video che consentono un approccio personalizzato ai contenuti, così da comprendere meglio i concetti presentati. Questa procedura non sarebbe possibile nella lezione frontale, dove l’insegnante deve impostare un ritmo standard che gli consenta di coinvolgere tutti senza però annoiare chi è più capace e facendosi seguire anche da chi si trova in difficoltà. Superata questa fase preliminare potrà prendere il via la sperimentazione della didattica capovolta. Sul piano operativo, l’insegnante deve predisporre i diversi materiali didattici sui quali far studiare gli studenti a casa, e, successivamente, il suo ruolo in classe consisterà nel promuovere la discussione e proporre ulteriori percorsi di approfondimento.
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La flipped classroom L’utilizzo di video didattici da parte degli studenti dovrà essere integrato e supportato da altri strumenti basati prevalentemente sull’utilizzo delle tecnologie digitali, il cui linguaggio favorisce la costruzione collaborativa dei saperi. Affinché una lezione interattiva risulti efficace devono essere tenuti in considerazione alcuni elementi: • innanzitutto va curata la scelta dei sussidi multimediali, che devono essere facilmente fruibili e presentare un’esplicita introduzione dell’argomento trattato; • la durata deve essere contenuta entro i 5 o 6 minuti e l’esposizione deve comprendere esempi esplicativi al fine di favorire domande e osservazioni da parte degli studenti; • i concetti vanno esposti in modo chiaro e conciso, suddividendo l’esposizione in sequenze significative; • può risultare particolarmente proficuo inserire una serie di domande a scelta multipla lungo la timeline di un video, per far riflettere gli studenti sui contenuti proposti in modo da attivare un processo di verifica e autoverifica delle conoscenze acquisite. La rete offre diverse applicazioni liberamente utilizzabili per trasformare la visione di un video in un’esperienza condivisa e di interazione comunicativa. Si tratta di strumenti non particolarmente complessi, il cui utilizzo è spesso facile e intuitivo e dei quali è possibile trovare dettagliati tutorial online.
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Soluzioni
La metodologia dell’apprendimento, cooperativo coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo e si fonda sull’interazione e la corresponsabilità dei componenti del gruppo per raggiungere un fine comune tramite un lavoro collaborativo di approfondimento, che porterà al raggiungimento di obiettivi tramite il contributo personale di ognuno e, quindi, alla costruzione di nuova conoscenza. In questo contesto l’insegnante ha il compito di organizzare un ambiente per l’apprendimento in grado di favorire un clima relazionale positivo, in cui assumere il ruolo di facilitatore e mediatore. • Grant Wiggins, pedagogista statunitense, in un suo saggio del 1998 chiarisce che un compito, un problema, un progetto è autentico quando: • è realistico, cioè riflette il modo nel quale l’informazione o l’abilità dovrebbero essere usati nel mondo reale; • richiede giudizio e innovazione, ossia è basato sulla soluzione di problemi non strutturati che potrebbero avere più di una risposta giusta e, quindi, richiedono al soggetto che apprende di compiere delle scelte consapevoli; • chiede allo studente di «costruire» la disciplina, nel senso di impadronirsi delle procedure proprie delle discipline, che le formano nei significati e nei processi;
Materiali
Apprendimento cooperativo e compiti autentici per padroneggiare le competenze chiave
Risorse didattiche
Playposit è un’applicazione web gratuita utile per rendere interattivi i video didattici inserendo domande a scelta multipla e a risposta aperta, testo, immagini, audio, link. È possibile manipolare con facilità il video trasformandolo in un oggetto ipermediale inserendovi le risorse reperite in rete e/o i contenuti personali. Edpuzzle consente di trasformare un video in una lezione interattiva tramite l’inserimento di quiz, immagini, testo ecc. e consente inoltre di registrare la propria voce sul video. TED-Ed Lesson permette di creare lezioni a partire da video pubblici e integrarli con risorse per l’approfondimento e la verifica. Questo servizio fornisce risorse a sostegno della formazione e dell’apprendimento ed è uno strumento completo per corredare le videolezioni di questionari, link, brevi integrazioni testuali, mappe, immagini e consente di monitorare le attività di ogni studente. Adobe Spark è uno strumento gratuito per realizzare facilmente e con rapidità oggetti grafici, presentazioni, digital storytelling e animazioni video, con sottofondo musicale o registrazione audio della propria voce. Powtoon è un servizio che permette di realizzare delle presentazioni animate accattivanti e di grande effetto. Thinglink è uno strumento web che consente di rendere interattivi immagini e video tramite l’inserimento di link, ulteriori immagini, video e testi. Learningapps è una suite completamente gratuita che consente di creare interessanti moduli interattivi per facilitare i processi di apprendimento. Si possono realizzare video con inserimenti, sondaggi, test, questionari.
Sezione
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Risorse didattiche
• replica o simula contesti diversi (lavoro, vita civile, vita sociale) nei quali solitamente gli adulti sono «controllati» e valutati; chiede quindi di realizzarsi in contesti o situazioni specifiche che hanno particolari restrizioni, proposte o spettatori (compiti complessi); • sollecita l’impiego di un repertorio di conoscenze e di abilità per negoziare altri compiti complessi; • permette appropriate opportunità di ripetere, praticare, consultare risorse, avere feedback e perfezionare la prestazione, i prodotti e gli apprendimenti; permette quindi di focalizzare l’apprendimento attraverso il ciclo di performance-feedback-revisione-performance. La progettazione di un compito autentico ha lo scopo di valutare l’abilità degli studenti nell’applicare competenze e conoscenze in attività reali (Mueller, 2003) quindi, nella sua formulazione, necessita di indicazioni e caratteristiche ben definite a partire dall'esplicitazione chiara dell’obiettivo che si intende perseguire. Affinché sia chiaro agli studenti il percorso da seguire, vanno loro fornite esplicite indicazioni circa i contenuti, il tipo di prestazione da svolgere, per quale scopo, quali dovrebbero essere le caratteristiche del prodotto atteso, quali sono i tempi richiesti e le fasi del lavoro, quali sono le risorse a disposizione. Gli studenti, oltre ad avere chiaro il percorso da seguire, devono conoscere le modalità di valutazione che contemplano anche l’autovalutazione del proprio prodotto. L’attività che si propone di realizzare deve inoltre essere stimolante e motivante, deve consentire la condivisione e la collaborazione dei membri del gruppo che sono chiamati a rielaborare e riorganizzare in una situazione problematica, strettamente ancorata a contesti reali, ciò che hanno appreso. Appare chiaro quindi come l’obiettivo finale miri alla costruzione di competenze chiave mediante compiti significativi che si esplicitano nella realizzazione di un prodotto finale completo, in cui la problematizzazione e la contestualizzazione del sapere vengono calati in contesti reali. In quest’ottica, l’azione didattica che si esplica tramite la metodologia flipped consente agli studenti di sperimentare varie soluzioni operative e di acquisire, utilizzare e consolidare competenze, attraverso l’esperienza, la riflessione, lo scambio e la collaborazione tra pari.
La valutazione nella flipped classroom Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola per l’infanzia e del primo ciclo di istruzione introducono il principio di certificazione delle competenze, delineano i traguardi formativi da conseguire al termine dei diversi gradi dell’istruzione primaria e focalizzano l’attenzione su una nuova cultura didattica, dove la scuola non è più il principale agente educativo. La certificazione delle competenze non sostituisce la valutazione disciplinare, ma la integra poiché esprime una valutazione trasversale della capacità degli allievi di utilizzare in modo efficace i saperi acquisiti in contesti nuovi e complessi, siano essi reali o simulati. Il decreto MIUR 3 ottobre 2017, prot. n. 742, disciplina la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo di istruzione e trasmette i relativi modelli unici nazionali di certificazione nei quali si sancisce l’obbligo di delineare il «Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione» in base ai livelli di competenza raggiunti, in riferimento alle 8 competenze chiave europee. Tradizionalmente, la valutazione del profitto scolastico scaturisce dal confronto dei risultati ottenuti dagli studenti, con i risultati attesi. Questa modalità implica però l’utilizzo di criteri di classificazione e selezione perché non indaga la «costruzione» e lo «sviluppo» della conoscenza né prende in considerazione la capacità di applicare in contesti reali quanto si conosce. La valutazione delle competenze analizza il «sapere agito» e considera ciò che gli alunni sanno e «come sanno fare» applicando le loro conoscenze, abilità, capacità e predisposizioni personali, nell’affrontare un compito significativo che preveda la soluzione di un problema e/o la realizzazione di un prodotto. Quanto fin qui esposto in merito alla didattica capovolta converge in un processo di valutazione delle competenze strettamente connesso al compito autentico, pilastro della flipped classroom e principale momento di valutazione dello studente da parte del docente, che osserva in itinere processi, interazione, coinvolgimento, strategie di studio impiegate, proprio nel momento operativo, in classe, mentre gli studenti lavorano in gruppo alla soluzione del compito assegnato. In questo modo, azione didattica e azione valutativa si intersecano poiché
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La flipped classroom
Sussidi per realizzare lezioni capovolte all’interno del corso La rotta di Ulisse Per le attività a casa Tutti gli strumenti digitali forniti dal M.I.O.BOOK, in particolar modo: • v ideo • a udioletture • a pprofondimenti
Per le attività in classe Tutte le attività di gruppo, in particolare: • L aboratori delle competenze, nei Volumi 1-2-3 •E sercizi cooperativi, nei Volumi 1-2-3 • C ompiti di realtà, nel Quaderno delle competenze
Risorse didattiche
l’insegnante misura i progressi dello studente durante il percorso di apprendimento analizzando non tanto la conoscenza, quanto piuttosto la competenza, dal momento che vengono monitorate la sua capacità organizzativa ed espressiva, la sua abilità nel reperire e gestire il materiale, le strategie adottate nel risolvere il problema e giungere all’esito atteso. Nella classe capovolta un altro aspetto di basilare importanza è il momento di autovalutazione che consiste nella richiesta di redigere una rubrica, cioè una griglia strutturata in cui ciascun studente è chiamato a esprimersi sul suo ruolo nel gruppo, e il gruppo, a sua volta, è chiamato a valutare l’efficacia del proprio lavoro con riferimento ai livelli di giudizio che vengono riportati sul documento di certificazione delle competenze (livello avanzato, intermedio, base, iniziale). Tramite questo percorso di autovalutazione gli allievi riflettono sulla propria esperienza di apprendimento, esaminano i punti forti e i punti deboli del loro lavoro cooperativo, riflettono sia sul prodotto della loro attività, sia sui processi che li hanno condotti a conseguire un dato risultato. Il metodo di valutazione dell’insegnante che valuta il processo, le competenze trasversali e quelle disciplinari, il cui fulcro è il compito complesso, così come l’autovalutazione degli studenti, hanno sempre come punto di riferimento alcune delle competenze individuate tra le 8 competenze chiave cui mirava l’attività progettata, rilevabili con questa modalità proprio per il carattere trasversale dell’approccio didattico capovolto. Per concludere, adottare una metodologia di lavoro che si basi sulla classe capovolta può contribuire a favorire la costruzione di quelle competenze necessarie per la formazione della persona in modo unitario, sia nella dimensione personale, che nella dimensione relazionale. Una scuola efficace per tutti i suoi studenti, include e valorizza, ricerca e sperimenta, rielabora e rappresenta nuove forme di conoscenze. Non si tratta tanto di andare contro una scuola tradizionale, quanto piuttosto di integrare spazi e modalità didattiche con nuovi scenari educativi al passo coi tempi.
Materiali Soluzioni
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Sezione
1
Risorse didattiche
Il CLIL
di Isabella Previto, docente.
L’inglese come lingua veicolare
L’insegnamento della lingua straniera nella scuola secondaria di primo grado si colloca all’interno di un ampio percorso di apprendimento e costituisce un sistema di organizzazione delle conoscenze. È quindi di fondamentale importanza che il processo di apprendimento della lingua straniera non sia, né venga percepito, come un’esperienza a sé stante. È importante invece che venga contestualizzato, valorizzandone così la sua essenza interdisciplinare. L’apprendimento dell’inglese risulta quindi un’ulteriore occasione per mettere in campo quelle competenze trasversali comuni alle altre discipline. Nel campo della didattica della lingua straniera, a questo proposito, esiste una metodologia, denominata CLIL, che ben si presta a favorire e a valorizzare l’apprendimento della lingua. Il termine CLIL (Content and Language Integrated Learning = apprendimento integrato di lingua e contenuti), si riferisce a una modalità di insegnamento in cui la lingua straniera viene utilizzata in modo veicolare, ovvero una modalità di insegnamento di contenuti non linguistici per mezzo di una lingua straniera. L’utilizzo di questa metodologia risulta coerente con gli obiettivi generali individuati dagli organismi comunitari. Attraverso l’utilizzo della metodologia CLIL, l’insegnante ha modo di: • potenziare l’efficacia dell’apprendimento della lingua straniera; • favorire l’integrazione dei curricoli e l’acquisizione della lingua mediante la sperimentazione di situazioni di vita reale, integrando in modo naturale le abilità di ricezione, produzione e interazione; • favorire l’utilizzo da parte degli alunni di abilità, conoscenze e competenze proprie di altre discipline, in modo che la lingua non risulti solo oggetto di studio ma strumento funzionale all’apprendimento di nozioni e di competenze; • realizzare un’economia di tempo contestualizzando l’apprendimento e concentrando, nello stesso insegnamento, porzioni di curricoli diversi; • permettere all’alunno una maggior esposizione alla lingua straniera.
L’analisi del contesto
La progettazione di un percorso CLIL deve iniziare da un’attenta analisi del contesto scuola per quanto concerne le linee di indirizzo formative e la disponibilità di risorse umane e materiali, dall’analisi del contesto classe, per quanto concerne i bisogni formativi e le caratteristiche degli alunni. Uno dei punti di forza dell’utilizzo di questa metodologia risiede nel valore aggiunto che questa modalità operativa offre all’istituzione scolastica. Il CLIL promuove una modalità di lavoro tra i docenti in sinergia e permette di uscire dalla logica disciplinaristica presente in molte realtà, per arrivare a un modello formativo globale condiviso.
La scelta della disciplina e le modalità organizzative
La scelta della disciplina nell’ambito della progettazione di un percorso CLIL riveste un ruolo fondamentale. Occorre, infatti, analizzare attentamente le caratteristiche peculiari delle singole discipline e preferibilmente indirizzare la scelta verso quelle discipline che prevedano un approccio di tipo pratico esperienziale e che maggiormente si prestano a essere veicolate in lingua inglese. Un altro aspetto su cui occorrerà riflettere attentamente è la scelta della modalità organizzativa in base alle risorse umane disponibili. Sarà possibile organizzare il percorso sia prevedendo la cogestione da parte di un insegnante di lingua straniera e di un insegnante di disciplina non linguistica, sia prevedendo la gestione da parte del solo insegnante di disciplina non linguistica il quale abbia una conoscenza della lingua straniera.
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Il CLIL La definizione degli obiettivi
Una volta individuata la disciplina, selezionato l’argomento e identificate le finalità educative del percorso, l’insegnante o il team di insegnanti provvederà alla definizione delle conoscenze pregresse necessarie all’attivazione del percorso e alla definizione degli obiettivi dal punto di vista del contenuto disciplinare, della lingua veicolare e delle competenze trasversali. Dal punto di vista della definizione degli obiettivi linguistici occorrerà prestare particolare attenzione all’individuazione del linguaggio attivo, ossia quello richiesto agli studenti, e del linguaggio passivo, ossia quello utilizzato dall’insegnante, così come alla definizione delle competenze trasversali da acquisire, quali quelle per classificare, comparare, descrivere, definire ed esporre in sequenza. Sarà molto importante prestare attenzione anche all’individuazione del lessico e delle strutture linguistiche adatte alla classe.
La scelta metodologica
Attività CLIL presenti nel corso La rotta di Ulisse Nei Volumi 1-2-3
• Laboratorio delle competenze
Nel volume Percorsi per l’esame • Domande in inglese per il colloquio d’esame
Materiali
• Pagine 5 W per approfondire
Nel Quaderno delle competenze • Sezione CLIL Project (pp. 54-80)
Risorse didattiche
La scelta metodologica andrà effettuata prediligendo gli approcci metodologici che promuovono un apprendimento di tipo esperienziale e multisensoriale e che pongono lo studente come protagonista attivo del processo di apprendimento e l’insegnante come facilitatore e animatore di esperienze reali significative dal punto di vista dell’apprendimento di lingua e contenuti. Le possibili tecniche da utilizzare sono le seguenti: lezione partecipata, approccio ludico, task based approach, problem solving, pair work, group work, didattica multimediale, scaffolding, lexical approach, brainstorming, pratica riflessiva, osservazione, interazione orale studente-insegnante e studente-studente. Una volta delineati gli indirizzi metodologici, l’attenzione si sposterà sul processo e sulla definizione delle fasi di attuazione e sulla scelta delle attività, tenendo presenti i due soggetti del processo di insegnamento-apprendimento, ovvero il docente e lo studente. In fase di programmazione del percorso andranno quindi definite nel dettaglio le attività dal punto di vista dell’insegnante e dal punto di vista dell’alunno e individuati gli strumenti necessari allo svolgimento delle attività, gli spazi e i tempi dell’azione didattica.
Soluzioni
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Sezione
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Risorse didattiche
Vademecum BES
di Evelina Chiocca, docente e formatrice sulle didattiche inclusive
1. I BES: introduzione ed evoluzione della normativa
In Europa la definizione di Special Educational Needs ha tratti distinti fra i Paesi membri che non hanno maturato una concezione condivisa al riguardo. Le stesse diverse condizioni di «bisogno» sono classificate in modo differente, per cui l’organizzazione scolastica e gli interventi differiscono al punto che in più Stati sono tuttora presenti scuole o classi speciali. Occorre tuttavia sottolineare che la distinzione sempre più specifica dei bisogni ingenera una differenziazione di azioni, orientate essenzialmente a «quel bisogno», con l’intento di offrire una altrettanto specifica risposta e assicurare a ciascuno una didattica mirata agli individuali Special Educational Needs. In realtà, quello che «a prima vista può sembrare un’attenzione si rivela poi un mezzo di esclusione dai processi normali di apprendimento»1 . Il concetto di Special Educational Needs è stato sviluppato in ambito anglosassone quando, con l’intento di realizzare una «scuola per tutti», capace di soddisfare le richieste dei bambini con special needs e quelle di coloro che erano considerati nella media o eccellenti2 , il governo laburista «dichiarò l’intenzione di porre fine alla selezione e al separatismo nell’educazione secondaria»3, attraverso le comprehensive schools, principio richiamato nel Rapporto elaborato nel 1978 dalla Warnock Committee4 a sostegno della scelta di percorsi educativi inclusivi nelle scuole ordinarie. Nella scuola italiana l’acronimo BES (Bisogni Educativi Speciali) è stato introdotto dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Richiamando i principi di integrazione scolastica, la Direttiva riconosce al modello italiano il merito di essere riuscito a impedire il diffondersi di logiche di esclusione, affermando la peculiarità inclusiva. E per evitare di rinchiudere in una «cornice ristretta» gli alunni con disabilità, rischio derivante dal ricorso alle certificazioni, invita ad adottare un approccio educativo coerente con l’apporto, sul piano culturale, del modello antropologico-sociale introdotto da ICF5. In questa prospettiva la definizione di BES, agganciata a una condizione transitoria, in assenza di certificazione specifica (ovvero prescindendo da preclusive tipizzazioni), si fonda sulla considerazione che un alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali, derivanti da differenti fattori, che richiedono alle scuole adeguate e personalizzate risposte. Una tal prospettiva richiama la corresponsabilità di tutti i docenti6, fondamentale per promuovere la cultura dell’inclusione. Nel chiarire la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, la circolare 6 marzo 2013, n. 8, esplicita alcune indicazioni operative in relazione agli «Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e all’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica», ricordando che viene esteso a tutti gli alunni con difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, così come sancito dalla Legge 53/2003. Ai Consigli di classe, che devono necessariamente deliberare l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato della didattica per un alunno con Bisogni Educativi Speciali, è affidato il compito di valutare la congruenza in merito all’utilizzo di strumenti compensativi o il ricorso a misure dispensative, insieme a strumenti programmatici a carattere squisitamente didattico-strumentale. Il riconoscimento dell’alunno in condizione di Bisogno Educativo Speciale comporta la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), al fine di «definire, monitorare e documentare», secondo principi di collegialità, di corresponsabilità e di partecipata cooperazione, le strategie d’intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti, nonché le progettazioni didattico-educative 1 R. Medeghini, Dalla qualità dell’integrazione all’inclusione. Analisi degli indicatori di qualità per l’inclusione, Editrice Vannini, Gussago
(BS) 2006, p. 42. 2 M. Modesti, La pedagogia speciale nel Regno Unito, in A. Lascioli, (a cura di), Pedagogia speciale in Europa: problematiche e stato della ricerca, Franco Angeli Editore, Milano 2013. 3 Ibidem, M. Modesti, p. 211. 4 M. Modesti precisa che molte delle idee riportate nel Rapporto sono state riprese da un libro del prof. R. Gulliford, pubblicato nel 1971, dal titolo Special Educational Needs. L’espressione Special Needs Education è stata recepita anche dalla normativa inglese con la Education Act del 1981. 5 ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), in http://www.who.int/classifications/icf/en/. In Italia è operativo il portale: https://www.reteclassificazioni.it/. 6 Principio introdotto dalle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 4/8/2009, Prot. N. 4274.
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Vademecum BES
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Soluzioni
7 In assenza di certificazione clinica o di diagnosi, il Consiglio di classe, al fine di evitare contenzioso, deve motivare le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, riportando tali argomentazioni nel Registro dei Verbali. 8 Per «disturbi evolutivi specifici», oltre ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, la Direttiva 27/12/12 intende: «i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico».
Materiali
Alunni con disabilità La persona con disabilità «presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione» (art. 3, c. 1); nel caso in cui si determini la necessità di «un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità» (art. 3, c. 3). Il riconoscimento di alunni con disabilità è successivo alla valutazione dell’equipe multidisciplinare dell’ASL ed è dovuto sempre solo previa richiesta di valutazione da parte della famiglia (DPCM 185/2006). La formulazione della Diagnosi Funzionale, che il DPCM prevede sia realizzata secondo le classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero ICD-10 e ICF, comporta per le Istituzioni l’attivazione di specifiche risorse, come l’attribuzione alla classe di un docente specializzato per il sostegno, la fornitura di ausili e l’eventuale assegnazione di assistenti all’autonomia personale o alla comunicazione (art. 13, c. 3, della Legge 104/92). Nella Diagnosi Funzionale deve essere indicata l’eventuale particolare condizione di gravità.
Risorse didattiche
«calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano (C.M. n. 8, 6/3/13)». La presa in carico degli alunni con BES, naturalmente, richiede una solida alleanza e una concordata condivisione fra scuola e famiglia, impegnate su fronti differenti, ma con gli stessi obiettivi educativi e formativi. Il PDP7 elaborato deve essere firmato non solo dai docenti della classe, ma anche dagli esercenti la responsabilità genitoriale e dal Dirigente scolastico o da un suo delegato. In assenza di certificazione o di diagnosi, il Consiglio di classe deve motivare opportunamente, verbalizzandole, le sue decisioni, assunte esclusivamente sulla base di considerazioni di carattere pedagogico-didattico. Sull’applicazione della Direttiva Ministeriale BES e, in particolare, sulla questione del riconoscimento della condizione dei Bisogni Educativi Speciali è intervenuta la Nota Ministeriale del 22 novembre 2013, n. 2563. Partendo dalla più ampia accezione che la personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno, sono principi costituzionali a cui si conforma l’ordinamento scolastico italiano, la Nota richiama l’art. 4 del Regolamento sull’autonomia scolastica (DPR 8/3/1999, n. 275) che prevede espressamente che ciascuna Istituzione scolastica, nell’esercizio della propria autonomia didattica, adotti forme di flessibilità e attivi percorsi didattici individualizzati «nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo». Anche il riconoscimento dello studente come destinatario degli interventi previsti in materia di BES viene rimodulato. Pur sottolineando che non è compito della scuola certificare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, è peculiare facoltà dei Consigli di classe individuare, anche sulla base di eventuali criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti, per quali alunni sia opportuno o necessario adottare particolari strategie didattiche, mediante percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nella redazione di un Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque limitata all’anno scolastico di riferimento. Anche in presenza di eventuali richieste presentate dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale, accompagnate da diagnosi o relazioni sanitarie che non danno luogo ai benefici previsti per la certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe mantiene la sua autonomia nel decidere se formulare o meno un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione assunta. Facendo riferimento alla normativa, il concetto di BES comprende: • soggetti con disabilità inclusi nella Legge 104/92; • soggetti con disturbi evolutivi specifici8 inclusi nella Legge 170/2010; • soggetti con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
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Risorse didattiche
Alunni con Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento È riconosciuto dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170, che i Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento (DSA) si manifestano in presenza di adeguate capacità cognitive e in assenza di patologie neurologiche e di disabilità sensoriali. Le caratteristiche che definiscono i DSA, determinati dalla Consensus Conference, sono la specificità e la discrepanza. La specificità riguarda un ben definito «dominio di abilità», che concerne le abilità scolastiche, mentre la discrepanza, criterio fondamentale per stabilire la diagnosi di DSA, è riferita alla differenza che intercorre tra l’abilità nel dominio specifico interessato (lettura, scrittura, calcolo), deficitario rispetto all’età e alla classe frequentata, e le capacità cognitive, che risultano adeguate all’età cronologica. I disturbi che interessano la lettura, la scrittura e il calcolo sono: • Disturbo di lettura (dislessia): si tratta di un disturbo specifico che si evidenzia con una marcata difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decodifica, nella decifrazione dei segni linguistici: correttezza e rapidità di lettura sono le evidenze che lo rendono palese; •D isturbi di scrittura (disgrafia e disortografia): la disgrafia è un disturbo della componente motoria della scrittura nei processi di realizzazione grafica, mentre la disortografia interessa i processi linguistici di transcodifica, condizionando, in tal senso, la scrittura; •D isturbo del calcolo (discalculia): la discalculia è un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri. Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia possono presentarsi separatamente o in comorbilità: il disturbo del calcolo, per esempio, può presentarsi in associazione con altri disturbi specifici (di lettura o di scrittura). La comorbilità può coesistere tra i DSA e altri disturbi dello sviluppo, come il disturbo del linguaggio o della coordinazione motoria o dell’attenzione, e tra i DSA e i disturbi del comportamento o emotivi. Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale Nella sua descrizione la Direttiva 27/12/2012 ha indicato, quale terza sotto-categoria, l’area dello svantaggio scolastico, definendola come quella in cui sono incluse maggiori casistiche e problematiche. Nominando quest’area come appartenente al più ampio ambito dei Bisogni Educativi Speciali, essa precisa che in ciascuna classe sono presenti alunni per i quali sono richieste particolari attenzioni pedagogiche, derivanti da molteplici e differenti ragioni, che possono andare dallo svantaggio sociale a quello culturale, dai disturbi di apprendimento a difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana, perché appartenenti a culture diverse. Non è sempre ben chiara la distinzione, anche se il richiamo ai disturbi specifici tenderebbe a far presupporre l’appartenenza al gruppo degli alunni con diagnosi di DSA anche parte di coloro con gli svantaggi qui elencati. Si tratta di alunni con disturbi del linguaggio, o della coordinazione motoria (disprassia) o con altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico, come, ad esempio, un disturbo dello spettro autistico lieve; a questi vanno aggiunti gli alunni con ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), Disturbo da deficit di Attenzione e Iperattività, spesso in comorbilità con altri disturbi dell’età evolutiva (quali il disturbo oppositivo provocatorio o il disturbo della condotta o disturbi dell’ansia o dell’umore), cui si aggiungono anche gli alunni che la Direttiva definisce «con funzionamento cognitivo limite o borderline». I provvedimenti successivi alla Direttiva (la C.M. 8/2013 e la Nota Prot. 2563/2013), che forniscono chiarimenti al riguardo, distinguono fra alunni con certificazione o diagnosi e alunni per i quali non sussistono certificazioni o, tutt’al più, può essere presente una relazione sanitaria o socio-sanitaria. Infatti le condizioni di questi alunni, pur presentando dei disturbi o specifiche problematiche, «in presenza di competenze intellettive nella norma», non rispondono ai criteri previsti per il rilascio di una certificazione ai sensi della Legge 104/92 o della Legge 170/2010. Questa impostazione farebbe confluire in questo terzo gruppo tutti gli alunni con specifiche problematiche, ma privi di certificazione sanitaria. Il riconoscimento della condizione di BES deve fare riferimento a elementi oggettivi, come per esempio una segnalazione da parte dei servizi sociali o ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche elaborate e verbalizzate dal Consiglio di classe.
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Vademecum BES Per questi alunni, di fatto, la C.M. 8/2013 prevede il ricorso a tutte le forme di personalizzazione dell’apprendimento già espressamente enunciate dalla Legge 53/20039. Per gli alunni con svantaggio socio-linguistico e culturale, ovvero non italofoni, l’art. 5 del DPR 89/2009 stabilisce che, nella scuola secondaria di primo grado, si possano utilizzare le due ore d’insegnamento della seconda lingua comunitaria per potenziare l’insegnamento della lingua italiana.
2. La responsabilità della scuola e la corresponsabilità dei docenti
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9 La Direttiva del 27/12/2012 aveva dapprima esteso anche a questi alunni i benefici previsti dalla Legge 170/2010, mediante la prescrizione della redazione di un Piano Didattico Personalizzato, così come descritto nel Decreto Attuativo n. 5669/2011. Su questo punto sono intervenute, con la Circolare Ministeriale 6 marzo 2013, n. 8, le necessarie disposizioni correttive, che hanno ricordato che quanto previsto dalla normativa sui DSA trova applicazione esclusivamente per coloro che presentano una diagnosi di Disturbo evolutivo Specifico di Apprendimento, mentre per tutti gli altri occorre fare riferimento alla «personalizzazione dell’apprendimento» già contemplato nella Legge 53 del 2003. 10 Il testo di ICF è stato approvato il 22 maggio 2001 dalla 54a Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. 11 Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi di salute correlati, 10a Revisione (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems, 10th Revision), la pubblicazione dell’11a Revisione è prevista per il 2018. 12 G. Mac Ruairc, La leadership educativa e il concetto di «Inclusione», School of Education, University College Dublin, 2013, in https:// retedialogues.it/ 13 Decreto Ministeriale 16 novembre 2012, n. 254, Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. 14 Acquisito il fatto che la conoscenza fa riferimento a uno o più contenuti disciplinari o derivanti dall’esperienza, l’abilità corrisponde alle capacità possedute dal singolo nell’affrontare le situazioni o risolvere i problemi, la competenza è la sintesi di questi due elementi ai quali vanno aggiunte le attitudini. La competenza corrisponde, in sintesi, alla capacità di utilizzare in modo efficace le conoscenze e le abilità possedute da una persona, sostenuta dalle attitudini o propensioni personali che la caratterizzano, in situazioni concrete di vita o lavorative.
Materiali
La corresponsabilità educativo-didattica dei docenti e la programmazione La dimensione inclusiva della scuola trova attuazione nella progettazione educativo-didattica e nella capacità dei docenti di assicurare «un insegnamento di qualità» a tutti gli alunni, tale da garantire, per ciascuno, il successo formativo (DPR 275/99). Il ruolo formativo della scuola trova compimento nella formazione globale dell’alunno, promuovendo apprendimenti significativi, favorendo la socializzazione, la comunicazione e l’interazione fra i pari, potenziando la capacità di «imparare a imparare insieme». A tal fine risulta strategica la progettazione predisposta
Risorse didattiche
L’approccio alla conoscenza degli alunni da parte dei docenti supera l’idea dello stigma o dell’emarginazione, adottando una prospettiva antropologica bio-psico-sociale che descrive la persona com’è, ovvero evidenziandone le funzionalità e le capacità in rapporto al contesto di appartenenza e al livello di partecipazione alla vita sociale. Lo strumento di cui ci si avvale per questa descrizione del funzionamento è il Classificatore ICF10, che l’OMS raccomanda di utilizzare congiuntamente all’ICD-10 in cui sono codificate le condizioni di salute11. Il Profilo di Funzionamento realizzato con il supporto del classificatore ICF consente di mettere a fuoco la condizione di BES, prescindendo da preclusive tipizzazioni. Potremmo focalizzare in questi criteri di classificazione i presupposti per un passaggio dal concetto di integrazione a quello più ampio di inclusione che, secondo Mac Ruairc, dovrebbe superare la logica del deficit, che rimanda ai Bisogni Educativi Speciali, per addivenire a un approccio che si caratterizza per una prospettiva «della differenza», andando oltre anche alle pratiche strumentaliste (performance)12. In questa direzione si attua la strategia inclusiva della scuola italiana, nel porre cioè l’attenzione a ciascuno dei suoi alunni, considerato nella sua globalità e in relazione alle influenze dei fattori contestuali. E così nella scuola comune, la scuola di tutti, trovano ospitalità le molteplici diversità che rispecchiano l’eterogeneità della società stessa. È nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (Legge 107/2015) che ciascuna Istituzione scolastica declina e attualizza, contestualizzandoli, i principi di inclusione. Nel PTOF sono descritti due piani, fra loro complementari: in una dimensione temporale storicamente attuale viene esplicitata l’Offerta formativa della scuola, mentre una lettura in prospettiva delinea l’identità dell’Istituzione scolastica a conclusione del triennio di riferimento, possibile grazie ai processi di miglioramento che la singola scuola saprà darsi. Coerentemente con le Indicazioni Nazionali13, la scuola pone fra le sue azioni tanto l’inclusione degli alunni, con particolare attenzione a quelli che presentano Bisogni Educativi Speciali, quanto la differenziazione dei percorsi, attraverso interventi d’individualizzazione e di personalizzazione, sostenuti da proposte didattiche finalizzate a potenziare i processi inclusivi a favore di tutti gli alunni e a promuovere forme di accoglienza e di approfondimenti su temi interculturali e sulla valorizzazione delle diversità. Fanno da sfondo le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente14.
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dal Consiglio di classe che tende a considerare l’alunno, indipendentemente dalle sue capacità, quale protagonista attivo del suo percorso. È compito di ciascun docente del Consiglio di classe partecipare alla programmazione delle attività didattiche rivolte agli alunni, definendo i singoli Piani Educativi Individualizzati (PEI) per gli alunni con disabilità, gli elementi costitutivi dei Piani Didattici Personalizzati (PDP) per gli alunni con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, e le indicazioni operative per gli alunni identificati nell’area dello svantaggio; progettazioni e programmazioni che devono essere correlate alla programmazione della classe e che richiamano quell’unitarietà d’intenti che l’agire comune e condiviso richiede15. La cooperazione e la corresponsabilità del Consiglio di classe sono essenziali per la realizzazione di una scuola inclusiva, per la quale è ormai consolidato: «che non si dà vita a una scuola inclusiva se al suo interno non si avvera una corresponsabilità educativa diffusa e non si possiede una competenza didattica adeguata ad impostare una fruttuosa relazione educativa anche con alunni con disabilità»16. Agire secondo questi principi, significa promuovere azioni coerenti per attivare personali strategie, nel rispetto dei ritmi di ciascuno e sviluppando meccanismi di autoregolazione e di metacognizione, privilegiando l’attivazione di gruppi di apprendimento cooperativo, Secondo il principio di corresponsabilità, la progettazione didattica così come l’organizzazione dei curricoli, strutturati in funzione dei differenti stili di apprendimento o del diverso Profilo di Funzionamento, e quindi delle attitudini cognitive, sono di competenza di ciascun docente che opera in sinergia con i componenti del proprio Consiglio di classe, così come l’adattamento dei materiali nonché la scelta di efficaci strategie e di gestione delle attività d’aula, volte a favorire e potenziare gli apprendimenti. Operativamente la corresponsabilità trova implicazione nel favorire un clima di classe positivo e nell’individuare efficaci strategie didattiche.
Le strategie didattiche Gli insegnanti assumono comportamenti attenti nei confronti di ciascun alunno, accettando la diversità e valorizzando le individuali differenze, colte come opportunità di crescita e di sviluppo del gruppo-classe, favorendo quindi interazioni sociali positive e dinamiche relazionali significative, in cui il rispetto e la collaborazione siano da sfondo per un clima di classe positivo. Secondo una progettualità che abbia quale orizzonte l’attuazione di una scuola effettivamente inclusiva, le strategie e le metodologie da privilegiarsi sono coerenti con una didattica metacognitiva e laboratoriale, approcci cooperativi e collaborativi, apprendimento per scoperta, e il ricorso ad attività in piccoli gruppi e al lavoro di coppia. Mediatori didattici, software, attrezzature informatiche, sussidi specifici contribuiscono ad attualizzare la proposta didattica, potenziata da un approccio alle tecnologie della comunicazione e dell’informazione e sostenuta dall’adattamento delle proposte didattiche in funzione delle potenzialità, delle capacità e delle funzionalità di ciascun alunno.
3. Gli studenti con disabilità
La scuola è aperta a tutti: diritto allo studio Dagli anni Settanta del secolo scorso gli alunni con disabilità, allora ritenuti «non scolarizzabili» o confinati nelle scuole speciali, sono entrati di diritto nelle «classi comuni» e con loro anche gli studenti che, in virtù della Legge di riforma della scuola media17 del 1962, erano inviati alle classi di aggiornamento o a quelle differenziali. Un cambio di prospettiva epocale, che ha dato avvio a un processo irreversibile, rivolto a tutti gli alunni, indistintamente. L’integrazione scolastica costituisce il punto fermo della cultura pedagogica della scuola italiana che, con questa scelta, ha concretizzato nella prassi i principi riconosciuti dalla Costituzione a ciascun cittadino. 15 L. d’Alonzo, Pedagogia speciale per preparare alla vita, Editrice La Scuola, Brescia 2006. 16 Linee Guida del 4/8/2009, Prot. n. 4274. 17 L’art. 12 della Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione e ordinamento della scuola media statale, recita: «Possono essere istituite
classi differenziali per alunni disadattati scolastici», la cui composizione non poteva superare i 15 alunni. Contestualmente la legge anticipa la costituzione di classi differenziali per le quali sarebbero stati predisposti: un apposito programma, differenti orari di insegnamento, un calendario apposito.
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Vademecum BES Per gli alunni con disabilità il diritto allo studio e all’educazione è garantito all’interno delle classi comuni in tutti gli ordini e gradi di scuola, dall’Infanzia fino all’Università. Lo Stato, gli Enti locali, il Servizio Sanitario Nazionale, così come le singole Istituzioni scolastiche, sono impegnati nell’attivare misure di sostegno che consentano a ciascun alunno certificato in conformità alla Legge 104/92 di conseguire il successo formativo, previsto dal Regolamento sull’autonomia scolastica (DPR 275/99). Nella scuola secondaria di primo grado, il successo formativo è affidato ai singoli Consigli di classe che, avvalendosi di una progettazione basata su metodologie e strategie didattiche personalizzate, portano a compimento quanto indicato dalla Legge 104/92 in tema di diritto all’educazione e all’istruzione: lo sviluppo delle potenzialità degli alunni con disabilità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione (art. 12 della Legge 104/92). Nelle classi comuni, in ambienti strutturati e organizzati, capaci di realizzare quella rete di intenti, di azioni e di pensieri, in una sinergia condivisa, insieme ai compagni vengono consolidate le basi per una piena e libera partecipazione alla vita sociale, abbattendo ostacoli o barriere culturali.
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Educativa», Pensa Multimedia Editore, anno VIII n. 14, Giugno 2015, p. 89. 20 In seguito all’approvazione del D. Lgs n. 66/17, la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale saranno sostituiti, a partire dall’A.S. 2019-2020, da un unico documento, chiamato «Profilo di Funzionamento».
Materiali
18 F. Gomez Paloma, (a cura di), Corporeità, didattica e apprendimento. Le nuove neuroscienze dell’educazione, Edisud Salerno, Salerno 2009. 19 P. Damiani, A. Santaniello, F. Gomez Paloma, Ripensare la Didattica alla luce delle Neuroscienze, in «Giornale Italiano della Ricerca
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I principi pedagogici Nell’ambito del contesto scolastico, per sua natura educativo e formativo, la crescita individuale evolve nel rapporto con gli altri, in un sistema di relazioni con i coetanei la cui qualità e la cui ricchezza ne costituiscono il patrimonio fondamentale. Nella comunità educante per eccellenza ogni alunno può sperimentare e costruire, attraverso l’interazione con i compagni o con l’adulto, conoscenze e abilità, agendo in quella zona che L.S. Vygotskij definisce «di “sviluppo prossimale”: secondo questa teoria esiste una zona intermedia fra ciò che lo studente è in grado di affrontare senza aiuto e ciò che può agire con l’aiuto degli adulti o del gruppo dei pari», che lo possono guidare nelle azioni e nelle scelte. L’intervento degli altri favorisce l’interiorizzazione o l’acquisizione di nuove conoscenze o abilità. La dimensione pedagogica, l’educazione, è ciò che accompagna tutti gli alunni e, in particolare, quelli con disabilità. Lo testimonia Itard nel suo incontro con «l’enfant sauvage» dell’Aveyron, il ragazzo trovato nella foresta al quale dà il nome di Victor; lo conferma Hellen Keller quando nel suo libro afferma: «Prima che la mia istitutrice venisse a me, io non sapevo di esistere»; lo ricorda V. Chiarugi che ritiene l’educazione lo strumento in grado di far acquisire il corretto comportamento. L.S. Vygotskij insiste sull’importanza dell’educazione per i disabili: «È molto importante non rinchiudere questi studenti in gruppi particolari, ma stimolare nella pratica il rapporto con gli altri», agendo anche sull’ambiente per renderlo favorevole e accogliente, oltre che stimolante. Da O. Decroly a É. Seguìn fino a Maria Montessori, dedicatasi all’educazione dei bambini con disabilità intellettiva, la pedagogia richiama all’impegno nei confronti di questi alunni. Alla base delle scelte pedagogico-didattiche inclusive vi è la convinzione, supportata oggi dai contributi delle neuroscienze, che ogni persona, stimolata e sostenuta, apprende. Il nuovo paradigma coinvolge anche l’ambito educativo. L’approccio neuro-scientifico contribuisce a sviluppare processi come la consapevolezza del proprio funzionamento mentale18, confermando la centralità dei processi mentali di relazione e di integrazione, necessari «per realizzare sviluppo e apprendimento»19. Su postulati di ordine pedagogico, supportati ora anche da apporti neuroscientifici e da un’attenta legislazione scolastica, si basano i presupposti che sostengono il processo inclusivo in atto nella scuola italiana, per la cui attuazione, per ciascuna area, la norma prescrive l’elaborazione di specifici documenti indispensabili per l’azione pedagogico-didattica dei docenti. La documentazione per l’integrazione degli alunni con disabilità I documenti necessari sono: la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Individualizzato-Progetto di Vita20.
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Norme di riferimento - DPCM 185/2006 In sede di valutazione, Descrizione degli «otto Diagnosi Equipe - DPR 24 assi» indicati nel su richiesta della Funzionale multidisciplinare febbraio 1994. DPR 24/02/1994. famiglia. dell’ASL. GLHO, gruppo di lavoro, Dopo la consegna a La descrizione dell’alunno - Art. 12 della Profilo scuola, per la prima e gli obiettivi programmati Legge 104/92 composto da: Dinamico volta, della Diagnosi sul medio-lungo periodo - DPR 24 Funzionale (PDF) - tutti gli insegnanti febbraio 1994 sugli otto assi più quello Funzionale. della classe; - Linee Guida, sull’apprendimento. - genitori o esercenti In seguito il PDF Prot. n. 4274, viene aggiornato a responsabilità del 4/08/09. conclusione di ogni genitoriale; ciclo scolastico o - specialisti ASL. quando necessario. Piano Educativo GLHO, gruppo di lavoro, Viene elaborato per La descrizione dell’alunno - Art. 12 della ciascun anno scola- (livello di partenza), la Individualizzato composto da: Legge 104/92 programmazione curristico e contiene la - Progetto di Vita - tutti gli insegnanti - DPR 24 colare (che nella scuola progettazione per della classe; (PEI) febbraio 1994 - genitori o esercenti l’anno scolastico di secondaria di primo grado - Linee Guida, è «semplificata» ovvero riferimento. responsabilità Prot. n. 4274, «personalizzata») genitoriale; del 4/08/09. specificando, per ciascuna - specialisti ASL; disciplina, le modalità - (eventuale) assistente di verifica e i criteri di ad personam. valutazione, nonché gli eventuali ausili necessari. Documento
Chi lo elabora
Quando
Contenuti / Obiettivi
La certificazione di disabilità La certificazione di disabilità è il presupposto per l’attribuzione all’alunno con disabilità delle misure di sostegno e di ogni altro supporto necessario. Dopo il riconoscimento della condizione di disabilità, in conformità all’art. 3 della Legge 104/92, la famiglia chiede all’equipe multidisciplinare la valutazione del figlio quale «alunno con disabilità», secondo quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2006, n. 185. L’equipe predispone un verbale di accertamento, contenente il termine di rivedibilità, sulla base del quale stila Diagnosi Funzionale (DF), rispettosa dei criteri indicati dall’ICD-10 e dall’ICF21. Sempre nella DF, che la famiglia provvede a consegnare a scuola, sono riportate le indicazioni per le risorse necessarie (docente per il sostegno, eventuale figura di assistenza all’autonomia e alla comunicazione personale, ausili o altro)22. Con riferimento a questo provvedimento il Dirigente scolastico chiede, agli enti competenti, le risorse necessarie. Il Profilo Dinamico Funzionale Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) è il primo dei documenti elaborato dal GLHO, dopo la presentazione della Diagnosi Funzionale (DF); come recita il comma 5 dell’art. 12 della Legge 104/92, esso è propedeutico alla stesura del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Prelude e, in parte, include quegli orientamenti che caratterizzano il classificatore ICF: riporta non solo la descrizione degli aspetti fisici e psichici dell’alunno con disabilità, ma anche 21 L’ICD-10 (Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati. Decima Revisione) contiene la classificazione analitica e l’indice delle malattie; l’OMS suggerisce l’utilizzo congiunto di questo classificatore insieme all’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e della Disabilità). L’approccio bio-psico-sociale di ICF pone il focus sull’interazione fra le capacità di funzionamento della persona e il contesto socio-culturale in cui vive. Questa nuova prospettiva, che consente di acquisire maggiori informazioni sulla persona, inserita nel suo contesto, favorisce la messa a punto di azioni mirate, volte a promuovere e sostenere con maggiore efficacia quel processo inclusivo sotteso e propulsore dei nuovi orientamenti. 22 Di seguito si riportano alcuni ausili didattici utilizzati dagli alunni con disabilità: gli strumenti Braille, la sintesi vocale, i videoingranditori, i software didattici per l’apprendimento, i sistemi tecnologici per i non udenti, i sistemi informatici di facilitazione di testi, la personalizzazione della postazione, i sistemi tecnologici per la comunicazione e l’apprendimento (puntatore oculare), gli apparecchi informatici e/o multimediali per la personalizzazione della didattica, la tavoletta per la comunicazione Etran.
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Vademecum BES le sue caratteristiche sociali e affettive, ponendo in rilievo sia «le difficoltà di apprendimento», derivanti dalla condizione di disabilità, sia «le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona». Il documento, che è elaborato congiuntamente dai componenti del GLHO, dopo un primo periodo di inserimento scolastico dell’alunno, contiene gli obiettivi conseguibili in un tempo medio-breve (fino a due anni) ed è aggiornato periodicamente a conclusione della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e durante il corso di istruzione della scuola secondaria di secondo grado. Sintesi del Profilo Dinamico Funzionale 1. Descrizione funzionale dell’alunno (ovvero «come è; quali capacità possiede; difficoltà presenti») 2. Analisi dello «sviluppo potenziale» nel breve-medio, in relazione ai seguenti parametri: a. Cognitivo, esaminato nelle seguenti potenzialità: • livello di sviluppo raggiunto; • strategie utilizzate per la soluzione dei compiti propri della fascia di età; • stile cognitivo; • capacità di usare, in modo integrato, competenze diverse.
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b. Affettivo-relazionale, esaminato nelle potenzialità: • dell’area del sé; • del rapporto con gli altri; • delle motivazioni dei rapporti; • dell’atteggiamento rispetto all’apprendimento scolastico, con i diversi interlocutori. c. Comunicazionale, esaminato nelle potenzialità: • delle modalità di interazione; • dei contenuti prevalenti; • dei mezzi privilegiati. d. Linguistico, esaminato nelle potenzialità relative: • alla comprensione del linguaggio orale; • alla produzione verbale; • all’uso comunicativo del linguaggio verbale; • all’uso del pensiero verbale; • all’uso di linguaggi alternativi o integrativi.
Materiali
e. Sensoriale, esaminato nelle potenzialità relative: • alla funzionalità visiva; • alla funzionalità uditiva; • alla funzionalità tattile. f. Motorio-prassico, esaminato nelle potenzialità relative: • alla motricità globale; • alla motricità fine; • alle prassie semplici e complesse; • alle capacità di programmazione motorie interiorizzate. g. Neuropsicologico, esaminato nelle potenzialità relative: • alle capacità mnesiche; • alla capacità intellettiva; • all’organizzazione spazio-temporale. h. Autonomia, esaminato nelle potenzialità relative: • all’autonomia della persona; • all’autonomia sociale.
Soluzioni
i. Apprendimento, esaminato nelle potenzialità relative: • all’età prescolare; • all’età scolare (lettura, scrittura, calcolo, lettura di messaggi, lettura di istruzioni pratiche ecc.).
Periodicamente il PDF viene aggiornato dal GLHO, che analizza la coerenza fra quanto previsto nel documento e le azioni promosse dalla scuola. L’Atto di indirizzo propone, fra i suoi allegati, uno schema da utilizzarsi per la sua stesura.
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Il Piano Educativo Individualizzato Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è elaborato congiuntamente da tutti i docenti della classe, dagli specialisti dell’ASL e dalla famiglia (laddove presente, con la partecipazione dell’assistente ad personam o figura educativa o facilitatore alla comunicazione). Alla stesura del PEI è importante che partecipino tutti, ciascuno secondo le proprie competenze. La collaborazione del docente specializzato, assegnato alla classe in virtù della presenza dell’alunno con disabilità, favorisce la stesura di una programmazione mirata e calibrata, con i dovuti richiami anche in termini di ricorso a strategie metodologico-didattiche. Nel PEI deve essere riportata, oltre alla descrizione delle capacità, delle abilità e delle potenzialità dell’alunno, secondo un approccio multifattoriale bio-psico-sociale (modello sociale di ICF), la programmazione disciplinare, riferita a ciascun momento scolastico. Non sono previsti, per gli alunni con disabilità, forme di esonero: il temposcuola è progettato sulla base delle capacità dell’alunno, considerando i suoi interessi, le sue inclinazioni e nella prospettiva più ampia del Progetto di Vita. La progettazione contiene gli obiettivi disciplinari che gli insegnanti, coerentemente con la programmazione formulata per la classe, anche attraverso attività interattive, prefigurano per lo studente. A essa si deve far riferimento, procedendo in modo graduale: dal semplice al complesso. Insieme ai contenuti, vanno indicate le modalità di verifica (test a scelta multipla, per associazione, ordinamento, altro o domande aperte, cloze, prove pratiche, elaborati scritti, esposizioni orali) specificando l’utilizzo di materiale concreto, di uso di linguaggi alternativi o di codici particolari come, per esempio, il Braille o la Comunicazione Aumentativa Alternativa o la Lingua dei Segni. Contestualmente, come prevede l’art. 16 della Legge 104/92, vanno indicati i criteri di valutazione (che cosa si valuta della prova? L’impegno, per esempio, oppure la correttezza dei contenuti o dello svolgimento dell’attività, la risposta a un quesito, il completamento di una frase). Per quanto riguarda la scelta del curricolo, essendo la scuola secondaria di primo grado parte del primo ciclo di istruzione, la programmazione potrà essere unicamente semplificata o personalizzata, laddove i contenuti divergessero significativamente dalla classe frequentata. Responsabilità dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali: prestazioni e competenze (art. 3 del D.Lgs. 66/2017) È responsabilità dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali perseguire l’obiettivo di garantire le prestazioni per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Nello specifico lo Stato provvede ad assicurare il personale docente, fra cui i docenti specializzati per le attività di sostegno, e il personale ATA. Nell’assegnare i collaboratori scolastici, fra i cui compiti rientra l’assistenza igienica di base degli alunni con disabilità, dovrà essere considerata la differenza di genere23. Spetta agli Enti Locali garantire l’accessibilità e la fruibilità degli spazi scolastici, prevedere il personale addetto all’assistenza all’autonomia e alla comunicazione personale e assicurare i servizi per il trasporto. È in capo a tutti gli Enti l’accessibilità e la fruibilità dei sussidi didattici e degli strumenti tecnologici e digitali necessari per l’inclusione scolastica. I nuovi gruppi per l’integrazione scolastica (art. 9 del D.Lgs. 66/2017) I recenti decreti attuativi della Legge 107/2015 hanno modificato i gruppi per l’inclusione scolastica, riscrivendo completamente l’art. 15 della Legge 104/92.
23 Entro novembre 2017 il D.Lgs. doveva essere emanato il provvedimento per la definizione del mansionario e delle competenze del
personale che, in base all’art. 13, comma 3, della Legge 104/92, è destinato all’assistenza all’autonomia personale e alla comunicazione degli alunni con disabilità.
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Vademecum BES Dal 1 settembre 2017 Gruppi abrogati GLHI (Gruppo di Lavoro Handicap di Istituto)24 GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale) A livello regionale. Già introdotti dalle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 4 agosto 2009, Prot. n. 4274, ai GLIR sono affidati nuovi compiti.
- Dirigente USR (che presiede); - Partecipazione paritetica di rappresentanti delle Regioni, degli Enti locali e delle associazioni delle persone con disabilità.
- Consulenza e proposta all’USR per gli accordi di programma; - Supporto ai Gruppi per l’inclusione territoriale (GIT); - Supporto alle reti di scuole per i Piani di formazione in servizio del personale della scuola.
Gruppi nuovi
Composizione
Compiti
GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) Presso ogni Istituzione scolastica. Riguarda unicamente gli alunni con disabilità della scuola.
- Dirigente scolastico; - Docenti curricolari; - Docenti di sostegno; - (eventuale) personale ATA; - Specialisti ASL territoriale.
- Supportare il collegio dei docenti nella definizione del Piano per l’inclusione; - Supportare i consigli di classe nell’attuazione dei PEI.
Gruppi abrogati
Composizione
Compiti
GLIP (Gruppo di Lavoro Interistutuzionale Provinciale) Mantengono efficacia fino al 2019-2010, quando diverranno operativi i GIT (Gruppi per l’Inclusione Territoriale).25
- Un ispettore tecnico nominato dal provveditore agli studi; - Un esperto della scuola; - Due esperti designati dagli Enti locali; - Due esperti delle ASL; - T re esperti designati dalle associazioni delle persone con disabilità; - I l gruppo di lavoro dura in carica tre anni.
- Consulenza e proposta all’UST; - Consulenza alle singole scuole; - Collaborazione con gli Enti locali e le ASL; - Per la conclusione e la verifica dell’esecuzione degli accordi di programma, per l’impostazione e l’attuazione dei PEI, per qualsiasi attività inerente l’integrazione scolastica.
Gruppi nuovi
Composizione
Compiti
GIT (Gruppo per l’Inclusione Territoriale) Presso ogni ambito territoriale.
- Dirigente Tecnico o Scolastico; - 3 Dirigenti scolastici dell’ambito territoriale; - 3 docenti nominati dall’USR (2 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione; 1 per il secondo ciclo).
- Formula proposta risorse di sostegno da inviare all’USR; - Altri compiti (da definirsi mediante decreto).
Dal 1 settembre 2019
24 La soppressione del GLH di Istituto comporta, conseguentemente, l’abolizione degli organismi da esso derivanti come il GLI, Gruppo
di Lavoro per l’Inclusione, introdotto dalla C.M. 8/2013. La Circolare, infatti, precisa che: «restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della Legge 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati (…). Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni: (…) elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).» 25 Anche se l’art. 15 della Legge 104/92 risulta già modificato e sostituito dall’art. 9 del D.Lgs. 66/2017, il GLIP continuerà a essere operativo fino a quando entreranno in funzione i Gruppi Territoriali per l’Inclusione.
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Soluzioni
Compiti
Materiali
Composizione
Risorse didattiche
Gruppi rafforzati
Sezione
1
Risorse didattiche
L’insegnante specializzato incaricato su posto di sostegno Fra le risorse assegnate alle classi in cui sono iscritti alunni con disabilità, la norma prevede la nomina del docente specializzato per le attività di sostegno. È un docente, abilitato all’insegnamento, che ha acquisito, tramite specifici corsi di specializzazione, particolari competenze in materia di pedagogia e di didattica speciale, unitamente a forme di linguaggio alternativo, essenziale per favorire e promuovere la comunicazione degli alunni con disabilità. La comunicazione, com’è noto, è la prima forma di interazione, attraverso la quale si costruisce la relazione, si mettono in contatto mondi fra loro distanti o estranei, si sollecita la motivazione, si potenzia l’autostima, si rinforzano il senso di autoefficacia e gli stili di attribuzione, in una parola consente l’accesso alla parte più intima della persona, aprendola alla condivisione dei suoi pensieri e sostenendola in dinamiche funzionali importantissime per il processo di apprendimento. La sua azione pedagogico-didattica è rivolta a tutti gli alunni della classe, proprio per alimentare la dimensione inclusiva e per mettere in interazione gli alunni, anche attraverso la strutturazione di percorsi interdisciplinari con i colleghi della classe. Talora svolge la sua attività seduto accanto all’alunno, per aiutarlo direttamente, altre volte interviene favorendo forme di peer tutoring o peer collaboration, comunque attività in coppia, in cui, reciprocamente, gli alunni partecipino al processo di apprendimento. Il suo ruolo lo porta anche a interagire in maniera profonda con i colleghi della classe, secondo il paradigma della contitolarità (art. 13, c. 6, della Legge 104/92), per confrontarsi sulle scelte metodologico-didattiche o su forme strategiche di intervento e di azione su tutto il gruppo classe e sull’alunno con disabilità in particolare; anche i genitori sono figure con le quali egli si rapporta, infatti in sede di udienza individuale o generale, il docente specializzato si rapporta con tutti i genitori, riferendo su come gli studenti vivano la dimensione inclusiva, che coinvolge tutti e non trascura nessuno. La sua presenza in classe deve essere assicurata per tutte le ore necessarie; pertanto, a fronte di particolari necessità della scuola per supplenze o altro, egli non può essere utilizzato, proprio perché il suo orario di servizio è pensato in favore del percorso di apprendimento, di socializzazione, di relazione e di apprendimento dell’alunno con disabilità all’interno del contesto classe. In sede di valutazione, intermedia o finale, il docente incaricato su posto di sostegno valuta tutti gli alunni della classe ed è chiamato a votare per ciascuno di essi, così come i colleghi, con lui contitolari e appartenenti allo stesso Consiglio di classe. L’assistente ad personam o assistente educatore o AEC Figura professionale, appartenente all’ambito assistenziale (art. 13, c. 3, della Legge 104/92), si occupa dell’autonomia personale dell’alunno con disabilità, al quale è nominalmente assegnato. Non sempre queste figure hanno una visione positiva del loro ruolo e, spesso, anche con il benestare dei docenti della classe, tendono ad abbandonare il loro ruolo per ricoprire i panni del docente. Questo avviene in modo improprio, sottraendo all’alunno l’azione professionale necessaria per tutte quelle azioni volte a favorire l’effettiva integrazione. Gli assistenti sono richiesti dal Dirigente scolastico26 agli Enti locali competenti e sono assegnati ad alunni con disabilità fisiche o sensoriali tali da ridurre o impedire la loro autonomia e la comunicazione. La loro attività si sostanzia nella «mera traduzione della volontà dell’alunno e, in nessun caso, deve modificarne il contenuto». A oggi non esiste ancora un mansionario, né vi sono linee guida puntuali, che possano circoscrivere per queste figure professionali il campo di azione e formulare con esattezza quali sono i compiti e il ruolo ricoperto. Il decreto legislativo n. 66, in realtà, ha introdotto, all’art. 3, un comma che rimanda al MIUR, in sede di conferenza Stato Regioni il compito di procedere con la definizione di questa figura professionale che, com’è noto, non è dedicata alle attività proprie della didattica, bensì agli aspetti educativi, in sinergia con il docente in servizio durante il suo orario. 3.1. Valutazione del percorso Validità dell’anno scolastico L’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato è subordinata alla validità dell’anno scolastico, ossia dal periodo di frequenza che, per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, è fissato ad almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato.
26 Per gli alunni con disabilità visiva o uditiva, nel caso in cui il Dirigente scolastico ne ravvisi la necessità, è possibile inoltrare agli Enti
locali richiesta nominale «di assistenti, segnalati dagli stessi interessati, e, in mancanza, dalle associazioni di ciechi e di sordomuti o delle loro famiglie» (art. 5 della Circolare Ministeriale settembre 1988, n. 262, Prot. n. 16676).
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Vademecum BES Il Collegio docenti può fissare precise deroghe, da adottarsi in casi eccezionali, motivati e debitamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al Consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione (art. 5 del D.Lgs. 62/17). Se questo principio vale per tutti gli alunni, ancor di più è rafforzato per gli alunni con disabilità, considerato il fatto che possono essere esposti in maggior misura al rischio di malattie o a ricoveri ospedalieri ovvero che possono essere costretti a casa per terapie o per sottoporsi a cure programmate. Ricoveri ospedalieri e degenze presso il proprio domicilio sono supportate da forme di attività didattiche, come contemplato dalla scuola in ospedale o dal servizio di Istruzione Domiciliare (art. 16 del D.Lgs. 66/2017). Questi periodi non possono essere considerati alla stregua di ordinarie assenze, in quanto rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (Nota MIUR n. 7736/2010).
Ammissione alla classe successiva L’ammissione alla classe successiva, disciplinata dagli articoli 5 e 6 del D.Lgs. 62/17, prevede, ai sensi della Nota MIUR n. 1865/2017, che anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di classe possa procedere all’ammissione, fermo restando che, per gli alunni con disabilità, la valutazione è coerente con quanto disposto dall’art. 16 della Legge 104/9227. Il Consiglio di classe esprime la valutazione, con voti in decimi, facendo riferimento ai criteri di valutazione indicati nel PEI e alla programmazione individualizzata approntata per l’alunno con disabilità (art. 11 del D.Lgs. 62/17, art. 16 della Legge 104/92).
Ammissione all’esame di Stato L’art. 2 del D.M. 741/2017 stabilisce che il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, deliberi l’ammissione all’esame di Stato, disposta anche a fronte della parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline; a tal fine sono vincolanti i seguenti requisiti: a) validità dell’anno scolastico; b) assenza di sanzioni disciplinari (art. 4 del DPR 249/98); c) partecipazione alle Prove INVALSI d’italiano, di matematica e d’inglese, indipendentemente dall’esito.
scuole del primo ciclo di istruzione, stabilisce che «anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di classe procede con l’ammissione alla classe successiva» anche se «in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione». 28 Quanto indicato dall’INVALSI appare sostanzialmente in controtendenza con quanto stabilisce la normativa a favore degli alunni con disabilità: per loro, infatti, la scuola elabora un percorso individualizzato, in cui i contenuti disciplinari, le modalità di verifica, il ricorso a strumenti o ausili, le strategie e le metodologie didattiche, nonché i criteri di valutazione sono coerenti con le potenzialità e le capacità dell’alunno stesso. Il riferirsi a strumenti compensativi, qui chiamati «misure», o a misure dispensative, forme di intervento introdotte dalla norma a favore degli alunni con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento, non è solo motivo di confusione, ma anche di disattenzione nei confronti degli stessi studenti disabili. Peraltro induce a ricorrere all’esonero con facilità: le opportunità, in termini di supporti, che INVALSI consente, risultano limitate e non adeguate a quanto, invece, può contenere un Piano Educativo Individualizzato.
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Soluzioni
27 La Nota MIUR 10 ottobre 2017 n. 1865, Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle
Materiali
Partecipazione alle Prove INVALSI Alle prove INVALSI sugli apprendimenti, standardizzate e obbligatorie per tutti gli alunni della classe terza della scuola secondaria di primo grado ai fini dell’ammissione all’esame di Stato, partecipano anche gli studenti con disabilità (art. 11 del D.Lgs. 62/17), avvalendosi ad esempio degli ausili, così come specificato nel PEI, ovvero, secondo quanto stabilito dall’INVALSI: • misure compensative, intese come tempo aggiuntivo (fino a 15 minuti in più per ciascuna prova); donatore di voce per l’ascolto individuale in audio-cuffia; uso della calcolatrice; utilizzo del dizionario; ingrandimento del testo; adattamento della prova per gli alunni non udenti, in formato word; uso del Braille per la prova di italiano e di matematica; ulteriori opportunità per la prova di inglese28; • misure dispensative, intese come esonero dall’intera prova o da una o più prove INVALSI o da una parte della prova di inglese.
Risorse didattiche
Valutazione del percorso scolastico Il Consiglio di classe si esprime facendo riferimento alla programmazione riportata nel PEI, ovvero ai criteri di valutazione indicati per ciascuna disciplina.
Sezione
1
Risorse didattiche
In caso di assenza, le prove vengono somministrate in data successiva, comunque anteriore a quella degli esami. È compito del Consiglio di classe valutare la fattibilità delle stesse e, laddove necessario, intervenire per adattare le prove. Nel caso in cui gli adattamenti si rivelassero insufficienti, è possibile l’esonero dalle prove di italiano, di matematica e di inglese previste dall’art. 7 dello stesso decreto. La terza prova standardizzata, come indicato dall’art. 7 del D.Lgs. 62/17, è una prova di tipo censuario, con la quale INVALSI verifica la comprensione di un testo mediante la lettura (reading) e l’ascolto (listening)29. La prova, che pone enfasi sulle competenze comunicative e non sugli aspetti strettamente formali della lingua, come le regole grammaticali o stilistiche, interessa i livelli A1 e A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue (QCER) e dovrà essere affrontata con il computer (computer based, CBT). Per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado le tre prove sono somministrate nel mese di aprile. La prova d’inglese è suddivisa in due parti, entrambe della durata di 40 minuti: la prima riguarda la comprensione di un testo, che deve essere letto dallo studente, mentre la seconda, effettuata dopo una pausa di 10 minuti dalla prima, rileva la comprensione di un brano ascoltato. Secondo la normativa vigente30, gli alunni con disabilità affrontano regolarmente le prove INVALSI, inclusa quella d’inglese. La Nota INVALSI Le caratteristiche della prova e suo svolgimento31 prevede che, se specificato nel Piano Educativo Individualizzato, per lo studente con disabilità possano essere adottate: • misure compensative, intese come tempo aggiuntivo (fino a 15 minuti per la prova di reading) e la possibilità di procedere ad un terzo ascolto per la prova di listening; • misure dispensative, intese come esonero dall’intera prova o da una delle due parti (reading o listening).
L’esame di Stato Gli alunni con disabilità partecipano alle prove di esame, conclusive del primo ciclo di istruzione, utilizzando le attrezzature tecniche o i sussidi didattici e ogni altra forma di ausilio necessario, descritti nel PEI e adoperati durante l’anno scolastico. Quanto specificato nel PEI diventa nodale in sede di esame di Stato: infatti, nel caso in cui i contenuti siano particolarmente distanti dalla programmazione elaborata per la classe frequentata, ma anche nel caso fossero prossimi, il Consiglio di classe predispone «prove differenziate» idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma finale (art. 16 della Legge 104/92 e art. 11 del D.Lgs. 62/17). La valutazione finale dell’esame, proposta dalla sottocommissione, è deliberata dalla commissione d’esame, è espressa con votazione in decimi e deve essere pari a sei decimi per il superamento dello stesso; il voto finale, che può essere accompagnato dalla lode, è costituito dalla media del voto di ammissione e la media dei voti delle prove sostenute. All’albo della scuola, così come nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo, «non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove» (art. 11, c. 15, del D.Lgs. 62/17). In caso di assenze per gravi e documentati motivi, la Commissione prevede una sessione suppletiva d’esame. Nel caso in cui, invece, gli alunni con disabilità risultino assenti ovvero non si presentino agli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione, viene loro rilasciato un attestato di credito formativo, utile per l’iscrizione e la frequenza della scuola secondaria di secondo grado o, a scelta degli interessati, per l’iscrizione ai corsi di istruzione e di formazione professionale. L’attestato risulta valido per il riconoscimento di ulteriori crediti formativi anche nei percorsi integrati di istruzione e formazione.
29 In seguito la prova interesserà anche l’uso della lingua (art. 7, c. 3, del D.Lgs. 62/2017); al momento l’INVALSI si è limitato a darne infor-
mazione, senza precisare il periodo e le classi coinvolte.
30 Si richiamano di seguito le norme in materia: articolo 11, comma 4, del Decreto legislativo 62/2017 e Nota MIUR 10 ottobre 2017, n. 1865. 31 Essendo l’anno scolastico 2017-2018 il primo in cui gli alunni affrontano la prova di lingua inglese, il cui svolgimento (insieme alle pro-
ve d’italiano e di matematica) è obbligatorio ai fini dell’ammissione all’esame di Stato, l’INVALSI ha emanato una Nota descrittiva della prova di inglese, «Le caratteristiche della prova e suo svolgimento. A.S. 2017-18 La prova INVALSI d’Inglese per la III Secondaria di primo grado», insieme ad alcuni esempi di lettura e di ascolto, corredati delle corrispettive griglie di correzione. I materiali sono disponibili alla pagina https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=Esempi_-_Inglese.
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Vademecum BES La certificazione delle competenze La certificazione delle competenze descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato, anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione (DM 742/17). Il documento, rilasciato a conclusione del primo ciclo d’istruzione agli alunni che superano l’esame di Stato, è redatto durante lo scrutinio finale dal Consiglio di classe ed è consegnato sia alla famiglia dell’alunno che all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo (art. 9 del D.Lgs. n. 62/17 e Nota MIUR n. 1865/17). Il modello di certificazione contiene una sezione, predisposta e redatta da parte dell’Istituto INVALSI, in cui sono descritti i livelli conseguiti dall’alunno nelle prove nazionali di italiano, di matematica e di comprensione e uso della lingua inglese (art. 7 del D.Lgs. 62/2017). Per gli alunni con disabilità il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che correli il significato degli enunciati relativi alle competenze del profilo dello studente agli obiettivi specifici del Piano Educativo Individualizzato.
4. Gli studenti con DSA
Soluzioni
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Materiali
32 Il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), pubblicato negli Stati Uniti dall’Amerycan Psychiatric Association, è uno dei sistemi di classificazione delle malattie maggiormente utilizzato a livello mondiale. Il numero 5, che segue la sigla DSM, è riferito all’edizione che, nel 2013, è giunto alla quinta. 33 A. Gianni, I disturbi specifici dell’Apprendimento. Screening e rilevamento di competenze, in F. Fenzio, (a cura di), Manuale di consulenza pedagogica in ambito familiare, giuridico e scolastico, Ebook youcanprint, p. 271. 34 Consensus Conference, (Documento della), Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento, Milano, 26 gennaio 2007. 35 M. Pratelli, F. Rifiuti, I bisogni educativi speciali. Diagnosi, prevenzione e intervento, Franco Angeli Editore, Milano 2016, pp. 109-110.
Risorse didattiche
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, giunto alla quinta edizione, fissa i criteri in base ai quali definire i Disturbi specifici dell’Apprendimento. I DSA hanno «un’origine biologica che è alla base delle anomalie a livello cognitivo, associate a sintomi comportamentali del disturbo che comprendono un’interazione di fattori genetici, epigenetici e ambientali che colpiscono le capacità cerebrali di percepire o processare informazioni verbali o non verbali in modo efficiente e preciso (DSM-532, 2014)33». Si tratta di disturbi che riguardano abilità tipicamente scolastiche, quali la lettura, la scrittura e il calcolo; si manifestano a fronte di «capacità intellettive» adeguate rispetto all’età anagrafica e in assenza di patologie neurologiche e/o di disabilità sensoriali, ma la loro influenza è tale da costituire una limitazione significativa per alcune attività della vita quotidiana della persona. Nella maggior parte dei casi, i DSA si presentano in comorbilità con altri disturbi, determinando una marcata eterogeneità dei Profili Funzionali; secondo le ricerche più accreditate i DSA, che sono di origine neurobiologica, hanno matrice evolutiva, ossia per la differente espressività nelle varie «fasi evolutive dell’abilità scolastica» interessata, si manifestano come un’atipia dello sviluppo e si caratterizzano in quanto modificabili34. A seconda dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica; il DSM-5 e l’ICD10, rispettivamente, li nominano come segue: • compromissione della lettura, ovvero dislessia (disturbo specifico che interessa la lettura); • compromissione dell’espressione scritta, ovvero disortografia a cui l’ICD10 associa, come disturbo a sé, la disgrafia, (disturbi che interessano la scrittura); • compromissione del calcolo, ovvero discalculia (disturbo specifico del calcolo). Alle singole descrizioni di ciascun disturbo, il DSM-5 ha associato il criterio di gravità, declinato come segue: • l ieve, quando le difficoltà presenti in uno o due ambiti scolastici rendono l’individuo in grado di compensare o di funzionare bene, se fornito di facilitazioni appropriate durante la frequenza scolastica; •m oderata, quando sono presenti marcate difficoltà in uno o due ambiti dell’apprendimento scolastico, che rendono necessario un insegnamento intensivo e specializzato durante gli anni scolastici, per portare avanti tutte le attività in modo completo; • g rave, quando sono presenti elevate difficoltà nelle capacità di apprendimento, che coinvolgono diversi ambiti scolastici, per cui è richiesto un insegnamento continuativo, intensivo, personalizzato e specializzato per la maggior parte degli anni scolastici. Anche con una vasta gamma di facilitazioni e servizi adeguati, l’individuo può non essere in grado di completare tutte le attività in modo efficiente35.
Sezione
1
Risorse didattiche
DSM-5
Descrizione
ICD-10
315.0 Compromissione della lettura
Accuratezza nella lettura delle parole. Velocità o fluenza della lettura. Comprensione del testo.
F81.0 Dislessia
315.2 Compromissione dell’espressione scritta
Accuratezza nello spelling. Accuratezza nella grammatica e nella punteggiatura. Chiarezza / organizzazione dell’espressione scritta.
F.81.1 Disortografia
315.1 Compromissione del calcolo
Concetto di numero. Calcolo accurato e fluente. Ragionamento matematico corretto. Memorizzazione di fatti aritmetici.
F.81.2 Discalculia
4.1. I DSA fra caratteristiche, disabilità e disturbo Il dibattito sulla natura dei DSA è ancora aperto, così come proseguono gli studi e le ricerche attorno alla loro identificazione. Quel che è certo è che questi disturbi interessano un buon numero di persone e che la loro manifestazione può avere ricadute importanti nella vita quotidiana di coloro che ne sono interessati. Lo stesso criterio della discrepanza tra il comportamento e i livelli di sviluppo dell’individuo, come se egli non potesse utilizzare le proprie risorse in modo adeguato, distanziandosi così dalle competenze attese rispetto all’età e alla classe frequentata, non sempre appare così rilevante36. Nel documento del 2007, la Consensus Conference ha fissato precisi criteri operativi, al fine di stabilire la soglia oltre la quale la discrepanza può essere definita «Disturbo». Certo è che il quesito resta aperto e torna la questione sul considerare i Disturbi Specifici di Apprendimento come una «caratteristica», come una «disabilità» o semplicemente come un «disturbo». La Consensus Conference, tuttavia, è concorde nell’affermare che le tre concettualizzazioni non sono fra loro in antitesi, ma vanno interpretate come aspetti diversi di una stessa realtà, in quanto ciascuna di esse offre lo stimolo per un’azione diversa e specifica. Considerare il singolo disturbo specifico di apprendimento come una caratteristica orienta verso un «approccio pedagogico in cui sono valorizzate le differenze individuali» attraverso il potenziamento delle capacità personali e lo sviluppo del costrutto sociale di qualità della vita37; mentre se viene inquadrato come disabilità assume valore etico e di protezione sociale: nel classificatore ICF, infatti, la disabilità è definita come «la conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali e i fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo»38. Infine, considerato come disturbo, termine che rimanda al concetto di disturbo descritto nei manuali condivisi dalla comunità scientifica (il DSM-5 e l’ICD-10), il DSA fa scattare la possibilità di attivare gli aiuti necessari (ad esempio il ricorso a strumenti compensativi o a misure dispensative). Vi è molta attenzione a superare le logiche stigmatizzanti a favore di una descrizione oggettiva della persona e del suo funzionamento; di fatto ognuna delle espressioni utilizzate offre una chiave interpretativa che aiuta ad avere una visione complessiva e più autentica39.
36 Cfr. M. Pratelli, F. Rifiuti, op. cit., p. 168. 37 Il concetto di qualità della vita (QOL) è assunto, nel mondo, come a) una «nozione sensibilizzante» che, partendo da una prospettiva
individuale, si centra sui domini cruciali per una qualità della vita; b) un «costrutto sociale che fornisce un modello di assessment per i domini cruciali del QOL»; c) un «tema unificante per politiche e prassi orientate alla qualità della vita», in R.L Schalock, M.A. Verdugo Alonso, Manuale di qualità della vita. Modelli e pratiche di intervento, Editrice Vannini, Gussago (Brescia) 2006, pp. 53-54. «Definire e concettualizzare la qualità della vita è stato e rimane un processo articolato che presenta numerosi problemi, sia di ordine tecnico che filosofico. Questo stato di cose ci ha spinto a suggerire che più che definire il termine sia opportuno raggiungere un accordo sui domini e sugli indicatori cruciali della qualità della vita e su numerosi principi che definiscono come la qualità della vita dovrebbe essere concettualizzata» in R.L. Schalock, M.A. Verdugo Alonso, Manuale op. cit., p. 56. 38 M. Leonardi, Salute, disabilità, ICF e politiche sociosanitarie, in «Sociologia e Politiche Sociali», Franco Angeli Editore, Milano vol. 8-3, 2005, p. 84. 39 «DSA Documento d’intesa», P.A.R.C.C., (Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference DSA), Bologna 1 febbraio 2011, pp. 21-22, in www.lineeguidadsa.it.
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Vademecum BES Differenza fra difficoltà e disturbo Saper distinguere fra la presenza di una generica difficoltà di apprendimento e di un Disturbo Specifico di Apprendimento può fare la differenza in termini di efficacia, di efficienza e di equità dell’intervento educativo-didattico. Questi due termini talora sono letti come sinonimi, riferibili al caso generico, oppure fra loro conseguenti (la difficoltà precederebbe il disturbo). Le difficoltà di apprendimento possono essere definite come «tipologie specifiche di problematiche scolastiche che possono impedire, ostacolare o semplicemente rallentare il normale processo dell’apprendere»40, non sono correlate a patologie, ma riguardano lo studente (personalità, motivazione) e il contesto (familiare, socioculturale, la qualità dell’insegnamento)41. I disturbi rappresentano «una sorta di elemento costitutivo che accompagna il bambino fin dalle prime fasi dei suoi apprendimenti a causa di un assetto neuropsicologico che non favorisce l’apprendimento in modo naturale»42; sono resistenti al trattamento ma, grazie a interventi mirati, sono modificabili. Gli studenti con DSA, pertanto, devono essere messi nella condizione di attenuare e/o di compensare il disturbo, al fine di raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti. Particolarmente strategico, in questo caso, è conoscere i loro stili di apprendimento, in considerazione del fatto che il disturbo, seppur inconsapevolmente, li condiziona43. Disturbi
- Possono risentire dell’influenza dei fattori contestuali (socio-culturali, ambientali, educativi); - Possono dipendere da disabilità intellettiva; - Possono dipendere da problemi emotivo-relazionali o comportamentali; - Sono una condizione temporanea (limitata nel tempo); - Hanno carattere generico; - Hanno un’incidenza generalizzata (tutti possono incontrare una qualche difficoltà nel percorso di studi); - Sono sensibili al trattamento (sono modificabili).
- Non dipendono da fattori contestuali o ambientali; - Sono di ordine neurobiologico; - Sono circoscritti a specifiche abilità scolastiche; - Permangono nel tempo: migliorano attraverso interventi mirati; - Sono resistenti all’automatizzazione; - Hanno carattere permanente; - Possono modificarsi se trattati adeguatamente (miglioramento); - Sono resistenti al trattamento.
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Soluzioni
40 C. Iannotta, Neuropsicologia e pedagogia speciale, in F. Gomez Paloma, (a cura di), Corporeità, didattica e apprendimento, Edisud Salerno, Salerno 2009, pp. 93-94. D. Viola, Difficoltà e disturbi specifici dell’apprendimento, Ferrari Sinibaldi, Milano 2015, p. 13. 41 Ibidem, cfr. C. Iannotta, op. cit., 2009. 42 Ibidem, p. 93. 43 G. Stella, L. Grandi, (a cura di), La dislessia e i DSA, Giunti Scuola, Firenze 2011, pp. 17-25.
Materiali
Stili di apprendimento e canali sensoriali L’apprendimento avviene in maniera differente da persona a persona, in quanto condizionato dalle modalità e dalle strategie con cui vengono elaborate le informazioni. Conoscere gli stili di apprendimento dei propri studenti è un requisito irrinunciabile per un docente che mira a favorire un apprendimento significativo. Le Linee Guida, allegate al Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011, n. 5669, non a caso, attribuiscono particolare rilievo agli stili di apprendimento, dedicandovi più di un passaggio. In che modo stabilire quali sono gli stili cognitivi e gli stili di apprendimento che «caratterizzano» uno studente? Un ruolo strategico è attribuito, come primo suggerimento, all’osservazione sistematica da parte dei docenti: alcune ricerche, infatti, hanno evidenziato che gli studenti con DSA in genere tendono a sviluppare stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà conseguenti la presenza del disturbo; inoltre essi adottano strategie particolari e presentano caratteristiche cognitive su cui far leva per garantire il successo formativo. Stili di apprendimento e stili cognitivi sono alla base di una didattica personalizzata efficace. L’accesso alle informazioni costituisce una fase indispensabile per qualsiasi apprendimento, inteso come acquisizione di conoscenze; esso avviene mediante i canali sensoriali che raccolgono gli input provenienti dall’esterno, per poi elaborarli cognitivamente e, di conseguenza, produrre una risposta (output).
Risorse didattiche
Difficoltà
Sezione
1
Risorse didattiche
Gli stili di apprendimento sono «caratteristici comportamenti cognitivi, affettivi e fisiologici che funzionano come indicatori relativamente stabili di come i discenti percepiscono l’ambiente di apprendimento, interagiscono con esso e vi reagiscono»44. Per aiutare i docenti a raccogliere informazioni sugli stili di apprendimento, in classe si possono utilizzare anche questionari, appositamente predisposti, come quelli che L. Mariani mette a disposizione nel suo sito http://www.learningpaths.org/newstili.htm, al fine di attivare una confronto e una discussione: per gli studenti costituisce l’occasione per aiutarli a sfruttare al meglio i loro punti di forza, intervenire su quelli di debolezza e adottare mirate strategie; per gli insegnanti favorisce la progettazione di attività finalizzate a operare cambiamenti o a strutturare interventi di gruppo o individuali. Se è vero che i canali sensoriali sono cinque, gli stili che, tradizionalmente, vengono descritti con l’espressione «preferenze» sono tre: visivo (verbale e non-verbale), uditivo, cinestetico (che in genere include anche il tatto). È bene precisare che non esiste un’unica dimensione, ma che lo stile di una persona «si caratterizza per una configurazione originale, unica e irripetibile di una pluralità di fattori»45, il cui profilo è per sua natura dinamico, nel senso che si aggiorna continuamente in base all’evoluzione nel tempo delle preferenze individuali. Visivo Visivo-verbale
Visivo-non verbale
Preferenza: - informazioni veicolate dal linguaggio verbale scritto.
Preferenza: - per il linguaggio non-verbale (illustrazioni, immagini, simboli, disegni, grafici, forme e colori); - per il linguaggio corporeo (prossemica, gesti, posture, mimica facciale, movimenti).
Visivo
Uditivo
Cinestetico
Preferenza: - per il linguaggio verbale orale; - condizionamento positivo e negativo degli stimoli non verbali (suoni, rumori, musica); - sensibilità agli aspetti paralinguistici (ritmo, intonazione, volume, tono della voce ecc.).
Preferenza: - per il movimento fisico; - per la manualità e la gestualità; - per l’apprendimento esperienziale e operativo; - per le azioni concrete.
Uditivo
Cinestetico
Meccanismi cognitivi (preferenze per una prima rielaborazione mentale) - Ricorda meglio ciò che ha visto (elabora immagini mentali); - Preferenza per i testi di tipo descrittivo.
- Richiede una strutturazione sequenziale delle informazioni; - Preferenza per i testi di tipo narrativo, focalizzati sulla dimensione tempo.
- Tende a ricordare meglio ciò che ha sperimentato di persona; - Struttura le informazioni in modo globale e intuitivo, con scarsi dettagli; - Preferisce testi di tipo narrativo, con trame coinvolgenti, ricche di azione46.
In un gruppo le differenze individuali caratterizzano ciascun alunno e costituiscono la ricchezza e l’opportunità per efficaci azioni pedagogico-didattiche, per la cui attuazione il docente può agire su due fronti: • adottare una didattica diversificata, che agisce direttamente sui compiti, adattati ai singoli alunni; • avvalersi di un approccio metacognitivo, focalizzato nell’incoraggiare gli studenti ad acquisire consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, e ad affrontare differenti tipologie di compiti, attraverso strategie metacognitive come il problem solving o il planning, ed esperienze di automonitoraggio e di autoregolazione. 44 J.W. Keefe, citato in G. Stella, L. Grandi, (a cura di), op. cit., 2011, pp. 17-18. 45 L. Mariani, Saper apprendere. Atteggiamenti, motivazioni, stili e strategie per insegnare a imparare, Libreriauniversitaria.it, Limena
(PD) 2010, p. 92 e ss.
46 Ibidem, pp. 93-94.
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Vademecum BES Come scrive E. Morin: «Si dovrebbero insegnare i principi di strategia che permettano di affrontare i rischi, l’inatteso e l’incerto, e di modificarne l’evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso dell’azione. Bisogna apprendere a navigare in un oceano d’incertezze attraverso arcipelaghi di certezza»47. L’insegnante dovrebbe stimolare gli alunni a
Visivo-Verbale Predilige la lettura e la scrittura. Impara leggendo.
- Prendere appunti e rileggerli a casa; - Scrivere un riassunto di quanto letto; - Accompagnare grafici e diagrammi con spiegazioni scritte; - Ricercare istruzioni o spiegazioni scritte.
Visivo-Non Verbale Predilige immagini, disegni, foto, simboli, mappe, grafici, diagrammi.
- Usare disegni, mappe, immagini e grafici; - Usare il colore per evidenziare le parole-chiave; - Elaborare mappe.
Uditivo Predilige l’ascolto; è favorito dall’ascolto delle lezioni, dal lavoro con un compagno o in gruppi.
- Prestare attenzione alle lezioni in aula e chiedere spiegazioni; - Registrare le lezioni; - Usare la sintesi vocale o gli audiolibri per la lettura; - Lavorare in coppia con un compagno.
Cinestesico Predilige le attività concrete, come fare esperienze dirette.
- Fare attività pratica nelle attività in cui è possibile; - Suddividere i momenti di studio e quelli di pausa; - Creare mappe, grafici, diagrammi di ciò che studia48.
scaricabili gratuitamente.
50 Alcuni esempi di possibili elementi di complessità: la doppia negazione, le digressioni e gli incisi, il soggetto sottinteso; nel testo narra-
tivo la struttura flashback e, in alcuni casi, le frasi idiomatiche ovvero i modi di dire.
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Soluzioni
47 E. Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro. Raffello Cortina Editore, Milano 2001, p. 14. 48 Tratto e liberamente adattato da G. Stella, L. Grandi, (a cura di), op. cit., p. 19. 49 Nel sito del MIUR sono disponibili, grazie all’Azione 6 del Progetto Nuove Tecnologie e Disabilità, diversi software di sintesi vocale
Materiali
Per lo studio Per lo studio è importante curare non solo la lettura vicariante, ma offrire la possibilità di registrare le lezioni, intervenendo, se necessario, sul testo attraverso la semplificazione (riferita alla complessità testuale), nonché il ricorso a mappe o a schemi. La lettura vicariante diretta o registrata non può essere lasciata all’improvvisazione o alla buona volontà: il testo deve essere reso evidente non solo con una pronuncia corretta, ma anche chiara e accattivante, che favorisca la comprensione dei contenuti. La preparazione dei materiali didattici digitali deve essere oggetto di cura e, possibilmente, vedere il coinvolgimento attivo dei compagni di classe49. La registrazione delle lezioni è preferibile, rispetto ai soli appunti scritti, in quanto mediata dal canale orale; per lo scritto è utile la predisposizione di mappe mentali o concettuali. La registrazione, come ogni altra forma testuale per lo studio, è bene che sia supportata da mappe mentali o concettuali o schemi, mediatori didattici che aiutano lo studente supportando la memorizzazione e orientandolo nel recupero delle informazioni. Infine occorre agire sulla complessità lessicale e/o sintattica del testo di studio, in quanto esse potrebbero costituire ostacolo per l’accesso ai contenuti; la semplificazione è un’altra forma di mediazione particolarmente efficace e talora irrinunciabile50. Pur consapevoli del fatto che ogni studente è uguale a se stesso e che i materiali non possano che essere personalizzati, è altrettanto vero che una diffusione capillare delle buone prassi potrebbe essere di aiuto o, quanto meno, di orientamento per la creazione di ulteriori materiali: sarebbe interessante, a tal fine, la creazione di una banca dati, presso ciascuna scuola, in cui vengono raccolti testi resi accessibili, schemi, mappe concettuali, mappe mentali e ogni altra forma di materiale didattico.
Risorse didattiche
Canale e stile di apprendimento
Sezione
1
Risorse didattiche
Incidenza Con la Legge dell’8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, non è venuto meno il dibattito, attivo ormai da oltre un decennio, attorno ai Disturbi Specifici di Apprendimento, sia sulle modalità di ricognizione e di certificazione degli stessi in età scolare sia sugli opportuni interventi didattici e sulle necessarie competenze del personale docente. Prima del 2010 molte norme sono state emanate a favore degli alunni con DSA, focalizzando prevalentemente l’attenzione sul momento finale del percorso scolastico (esame di Stato) e suggerendo l’uso di strumenti compensativi e di misure dispensative51. Se le difficoltà di apprendimento riguardano circa il 20% della popolazione in età scolare, i DSA sono attestati fra il 2 e il 5%; in Italia, dove il sistema linguistico è trasparente (corrispondenza grafema-fonema), il valore si attesta attorno al 2,5-3,5 4,2 % (Stella, Levi, Soresi)52. Considerate le ultime statistiche del MIUR si possono ricavare dati più aggiornati. Nel Rapporto del MIUR sull’Integrazione Scolastica per l’a.s. 2014-201553 il numero complessivo degli alunni con DSA, iscritti alle scuole statali e non statali, è di «186.803 unità ed è pari al 2,1% del totale degli alunni», mentre «nell’a.s. 2010/2011 tale percentuale era di appena lo 0,7%»54. 1,5
Il grafico mostra la percentuale di alunni con DSA sul totale nella scuola secondaria di primo grado: in azzurro la colonna relativa all’A.S. 2010-2011, mentre in grigio quella dell’A.S. 2014-2015 (Fonte: MIUR-Ufficio di Statistica).
Invece, l’indagine statistica relativa all’a.s. 2015-2016 ha registrato, nella scuola secondaria di primo grado, una percentuale pari al 22,1%55, di cui il 20,3% al nord, il 26,9% al centro e il 22% al sud. «Nell’introduzione della Consensus Conference dell’Istituto Superiore della Sanità (2011) è indicato che, in Italia, i DSA mostrano una prevalenza oscillante tra il 2,5% e il 3,5% della popolazione in età evolutiva. Tale percentuale sottostima l’effettiva incidenza del disturbo, perché spesso non riconosciuto o confuso con altri disturbi»56. La diagnosi di DSA non può essere posta prima della fine della classe seconda della scuola primaria per la dislessia e per la disortografia e della fine della classe terza per la discalculia e per la disgrafia, cioè non prima che sia terminato il normale percorso di insegnamento delle strumentalità di lettura e di scrittura (classe 2) e di calcolo (classe 3). È inoltre acquisito il fatto che, a fronte del venir meno del processo di autocompensazione da parte dell’alunno, il disturbo può manifestarsi anche oltre i periodi indicati, ovvero anche durante la frequenza della scuola secondaria di primo o di secondo grado. Per questo gli interventi «di prevenzione e di potenziamento» non dovrebbero cessare con la conclusione del primo biennio della scuola primaria, ma dovrebbero costantemente essere oggetto di ricognizione e di azione da parte dei docenti. Dai dati riportati in questo paragrafo, si evince non solo che il disturbo permane nel tempo, ma che, a causa delle aumentate richieste scolastiche, esso, soprattutto se non compensato, si manifesta anche negli ordini di scuola secondaria di secondo grado, in un periodo particolarmente delicato per lo studente come è quello adolescenziale. C’è ancora una certa resistenza nel certificare il disturbo e questo non giova sicuramente al percorso scolastico, e quindi di vita, degli studenti; perché se è vero che un’errata diagnosi crea danni, altrettanto vale se la diagnosi non è posta nei tempi dovuti. Scuola sec. I grado
51 Nota MIUR del 5 ottobre 2004, Prot. n. 4099. 52 SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, (cura di), Linee Guida per i Disturbi di Apprendimento.
Parte I: I disturbi specifici di apprendimento, in http://www.sinpia.eu/atom/allegato/146.pdf.
53 MIUR-Ufficio di Statistica, L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità a.s. 2014-2015, pubblicato nel novembre 2015, in http://
www.condicio.it/allegati/201/Focus_Integrazione_scolastica_AS2014_15.pdf. 54 MIUR-Ufficio di Statistica. Ibidem, p. 26. 55 Istat, MIUR, L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, Anno scolastico 2015-2016, 21 dicembre 2016, p. 4, in https://www.istat.it/it/archivio/194622. 56 Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP), I DSA e gli altri BES. Indicazioni per la pratica professionale, febbraio 2016, p. 23, in http://www.psy.it/wp-content/uploads/2016/03/cnop_DSA-BES_web.pdf. Documento recepito dal Consiglio Nazionale nella seduta del 26 Febbraio 2016, con deliberazione n. 10/16.
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Vademecum BES
Risorse didattiche
La diagnosi Il disturbo di apprendimento, come già detto, può essere riconosciuto solamente dopo che il bambino ha superato il primo biennio della scuola primaria, periodo in cui si è misurato con gli apprendimenti strumentali della lettura, della scrittura e dei primi elementi del calcolo. Le diagnosi di dislessia o di disortografia, pertanto, possono essere formulate in modo certo, evitando di incorrere nei falsi positivi, alla fine della classe seconda della scuola primaria, mentre per la diagnosi di disgrafia e di discalculia bisogna attendere la fine della classe terza. È importante, comunque, continuare a promuovere attività di recupero e di potenziamento, ancor più in presenza di indicatori di rischio di un pregresso o concomitante Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL), evidenti nelle prove sulle abilità metafonologiche, oppure la familiarità per i DSA. Alla scuola è richiesto di mettere in atto mirate attività di recupero didattico, ancor più a fronte di oggettive difficoltà; nel caso in cui queste azioni risultassero inefficaci, gli insegnanti devono informare la famiglia che, a sua volta, provvederà a richiedere una valutazione presso il Servizio Sanitario Nazionale o, in caso di impossibilità dello stesso, presso strutture accreditate (art. 3 della Legge 170/2010), sulla base dell’iter diagnostico indicato dalla Consensus Conference. Il modello di diagnosi è stato definito dalla Conferenza unificata Stato-RegioniProvince autonome di Trento e di Bolzano che, nella seduta del 25 luglio 2012, ha fissato alcuni importanti criteri riguardanti la certificazione e i relativi aggiornamenti: • diagnosi: per la prima certificazione non sono indicati periodi particolari dell’anno scolastico, a eccezione di quella per gli studenti che frequentano gli anni terminali del ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di Stato. In quest’ultimo caso, la diagnosi deve essere consegnata alla scuola entro il 31 marzo, ovvero in tempo utile per l’attivazione delle misure didattiche e delle modalità di valutazione (art. 1, comma 3) a favore dello studente; • aggiornamento: il Profilo di Funzionamento, contenuto nel documento diagnostico, deve essere aggiornato periodicamente al passaggio da un ciclo scolastico all’altro e comunque, di norma, non prima di tre anni dal precedente, ovvero ogni qualvolta sia necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia stessa (art. 3). (Per il modello: http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_037451_140%20%20csr%20punto%20%201bis.pdf) Il Modello di diagnosi, introdotto dalla Conferenza unificata, contiene sia il Profilo di Funzionamento, che riprende, nei tratti essenziali, i principi e gli elementi declinati dal classificatore internazionale ICF oltre ad alcuni suggerimenti per gli strumenti compensativi e le misure dispensative e di carattere generale.
FAMIGLIA
Attività di recupero didattico mirato
Materiali
SCUOLA
SERVIZI
Iter diagnostico Richiesta valutazione
Difficoltà persistenti
Elaborazione del
Comunicazione della famiglia alla scuola
Soluzioni
Comunicazione alla famiglia
Diagnosi Documento di certificazione diagnostica
Piano Didattico Personalizzato
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Sezione
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Risorse didattiche
L’espressione «suggerimento» è un invito a considerare quanto gli specialisti ritengono possa essere valido per il percorso scolastico dello studente, ma non costituisce una prescrizione; è, infatti, opportunamente demandata ai docenti la scelta operativa, qualitativa e quantitativa, sia per le competenze psicopedagogiche didattiche e disciplinari, sia per una maggiore conoscenza dello studente. La diagnosi, una volta redatta, viene consegnata alla famiglia la quale, a sua volta, la consegna alla scuola che provvede, in collaborazione con i genitori, alla stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP). Nel Documento d’intesa DSA, il gruppo impegnato nell’aggiornamento e nella revisione della Consensus Conference DSA, non solo conferma la tempistica per l’emissione della diagnosi, ma ribadisce che non è possibile anticipare i tempi, che restano fissati come riportati in tabella57: Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia
Non prima della conclusione della classe seconda della scuola Primaria Non prima della conclusione della classe seconda della scuola Primaria Non prima della conclusione della classe seconda o della classe terza della scuola Primaria Non prima della conclusione della classe terza della scuola Primaria
La diagnosi di dislessia non può essere posta prima della fine della classe seconda della scuola primaria. Questo dato è acquisito dalla comunità scientifica e anche in ambito scolastico, anche se talvolta alcuni docenti ritengano che alcuni segnali ne siano già una conferma ancor prima dello scadere del periodo indicato. Non va trascurato il fatto che i segnali della presenza del disturbo sono molto simili a quelli delle normali difficoltà di apprendimento, che interessa molti bambini nel primo biennio della scuola primaria: le ricerche hanno dimostrato che ne sono coinvolti circa il 20% degli alunni; ma di questi solamente il «tre o quattro per cento presenteranno un DSA». Ciò significa che una prestazione atipica implica la presenza del disturbo soltanto in alcuni casi, non in tutti. 4.2. Piano Didattico Personalizzato Alla diagnosi fa seguito l’elaborazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP), che gli insegnanti della classe, con la collaborazione dei genitori e dello stesso studente, predispongono annualmente. Il PDP documenta il percorso scolastico e contiene quanto necessario per affrontare le diverse attività che la scuola offre. Coerentemente con il Profilo di Funzionamento, introdotto con il modello di diagnosi nel luglio del 2012, il PDP contiene: • la descrizione iniziale dello studente, compresi i dati anagrafici, gli stili di apprendimento, i suoi interessi, le sue potenzialità (il Profilo di Funzionamento); • la tipologia del disturbo e le conseguenze ad esso associate; • le attività didattiche individualizzate e personalizzate, definite dai docenti; • per ciascuna disciplina gli strumenti compensativi, se possibile concordati con lo studente, nonché le misure dispensative, ritenute valide ai fini di un percorso significativo per lo studente stesso; • le modalità di verifica, che potranno essere prove scritte come test, quesiti a scelta multipla, cloze, oppure prove orali o pratiche; • i criteri di valutazione, riguardanti ciascuna disciplina, sempre considerando le conseguenze del disturbo. Quanto riportato nel PDP dà indicazioni non solo per le attività previste per la classe frequentata (preparazione delle prove e delle verifiche), ma anche per l’esame di Stato: è fondamentale che sia redatto in modo chiaro e completo e, soprattutto, che venga aggiornato a fronte di cambiamenti in corso d’anno. Si tratta anche di uno strumento utile ai fini della continuità didattica e della condivisione con la famiglia: le Linee Guida insistono sul raccordo con la famiglia, in quanto essa può offrire alla scuola osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente, autonomamente o mediante percorsi extrascolastici, e ulteriori elementi utili per aiutarlo. Le Linee Guida suggeriscono di predisporre il PDP entro tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico; naturalmente se il Consiglio di classe opera in continuità dall’anno precedente o dispone di sufficienti elementi di conoscenza, è quanto mai opportuno che venga redatto non oltre la fine del mese di ottobre, così come normalmente viene formulata la programmazione disciplinare per la classe. 57 «DSA Documento d’intesa», P.A.R.C.C., op. cit., 2011, p. 11, in www.lineeguidadsa.it.
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Vademecum BES Per quanto riguarda il curricolo esso coincide con quello della classe frequentata: la norma non ha introdotto semplificazioni o modifiche dei contenuti disciplinari per gli studenti con diagnosi di DSA, bensì il ricorso a forme di individualizzazione e di personalizzazione che lasciano intatto il curricolo nei suoi contenuti fondanti.
In classe c’è un alunno con DSA: ne parliamo? Il ricorso a strumenti compensativi o a misure dispensative talvolta non è sufficiente per garantire allo studente con DSA un percorso scolastico sereno. Si tratta, infatti, di misure evidenti che, per i compagni di classe, potrebbero apparire delle mere facilitazioni. È importante, in questo caso, che il coordinatore o uno dei docenti della classe, dopo aver consultato la famiglia interessata, avvii, in accordo con il Consiglio di classe, una serie di iniziative per condividere con la classe le motivazioni connesse al loro utilizzo, evitando così devianti stigmatizzazioni o ricadute psicologiche negative. Aiuta molto creare un clima di classe positivo e accogliente, in cui ciascuno studente possa vivere serenamente l’esperienza scolastica.
58 Il primo provvedimento del MIUR risale al 5 ottobre 2004, con la Nota Prot. n. 4099.
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Soluzioni
Il rapporto con la famiglia La famiglia partecipa attivamente al percorso formativo del figlio e le stesse Linee Guida mettono in risalto i compiti nei quali essa è coinvolta. Basata su una solida alleanza educativa, l’interazione fra le due agenzie deve caratterizzarsi per la fiducia, l’accoglienza, la comunicazione, la condivisione e il dialogo costanti. È compito della famiglia, dopo aver ricevuto informazione in merito a persistenti difficoltà del figlio, chiedere la valutazione sanitaria e consegnare alla scuola la documentazione nei tempi indicati. Insieme al Consiglio di
Materiali
Misure dispensative Le misure dispensative hanno il compito di dispensare lo studente da alcune prestazioni, non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere, consentono cioè allo studente di non svolgere determinate attività che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e non giovano a migliorare l’apprendimento. Non è utile, per esempio, far leggere o rileggere un lungo brano a un alunno con dislessia, in quanto, per la presenza del disturbo, l’esercizio reiterato non contribuisce in alcun modo a migliorare le sue performance nella lettura; mentre l’aumentare i tempi di lavoro o ridurre la lunghezza del testo da leggere o il numero di esercizi di una prova sicuramente favorisce l’acquisizione di significati differenti e sviluppa apprendimenti significativi. L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni e degli studenti con DSA, deve essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento.
Risorse didattiche
Strumenti compensativi Gli strumenti compensativi, indispensabili per gli studenti con diagnosi di DSA, sono stati definitivamente determinati dalla Legge 170/201058: sono strumenti didattici e tecnologici, che sostituiscono la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Il loro utilizzo non è finalizzato a facilitare il compito da un punto di vista cognitivo, ma si limitano a sollevare lo studente da una prestazione che il disturbo rende difficoltosa. Le Linee Guida ne propongono alcuni, rimandando ai docenti il ricorso ad altri, qui non elencati, purché siano funzionali per lo studente, secondo i principi esposti: • la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; • il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; • i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; • la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; • altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali. L’utilizzo di questi strumenti non è sempre immediato; per questo gli insegnanti sono chiamati a sostenere gli alunni nell’uso e nel potenziamento.
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Risorse didattiche
classe predispone il PDP, condividendo le linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Formalizza con la scuola un patto educativo-formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di classe, nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso, ad applicare gli strumenti compensativi e le strategie dispensative ritenuti idonei, previsti dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili (Linee Guida). Per quanto riguarda le attività, la famiglia si impegna a sostenere il figlio nel suo lavoro scolastico, verifica lo svolgimento dei compiti assegnati, si accerta che il figlio porti a scuola i materiali richiesti, lo stimola nell’impegno, considera non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline. In particolare, i genitori o gli esercenti la responsabilità genitoriale partecipano attivamente agli incontri periodici con gli insegnanti della scuola. 4.3. DSA nella scuola secondaria di primo grado Nella scuola secondaria di primo grado agli studenti è richiesta una buona padronanza delle strumentalità in lettura, scrittura e calcolo, acquisite nel corso della scuola primaria, come pure la capacità di avvalersi di un efficace metodo di studio, prerequisiti fondamentali per accedere ai saperi disciplinari più complessi, che quest’ordine di scuola richiede. Per gli alunni con diagnosi di DSA la carente padronanza delle strumentalità, se non adeguatamente compensata, potrebbe costituire un ostacolo tale da indurli ad atteggiamenti di rinuncia e di palese scoraggiamento fino all’abbandono del percorso scolastico. Nell’accedere all’ordine di scuola successivo, il passaggio di informazioni fra gli insegnanti potrebbe fare la differenza, così come il training effettuato per apprendere l’uso degli strumenti compensativi, che la scuola secondaria di primo grado dovrà comunque proseguire e potenziare. Questi strumenti, insieme ad adeguate misure dispensative, possono rendere il percorso scolastico molto più agevole, favorendo il successo formativo (DPR 275/99).
Dislessia La dislessia, che è un disturbo della capacità di «leggere che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici con cui si rappresentano per iscritto le parole»59, interessa almeno tre processi, il riconoscimento dei segni ortografici, la conoscenza delle regole di conversione grafema-fonema, la ricostruzione delle stringhe di suoni in parole del lessico60, che costituiscono le fasi di un’unica attività detta transcodifica o decodifica61. L’attività di transcodifica consente di trasformare in codice orale il codice scritto mediante i processi richiamati. In sistemi verbali prettamente trasparenti come il nostro in cui, a parte poche eccezioni, la corrispondenza grafema-fonema è diretta, durante la lettura ad alta voce, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza, quindi con un certo numero di errori, e una minore rapidità, rispetto a quanto ci si attenderebbe in base all’età anagrafica, alla classe frequentata e all’educazione ricevuta. Correttezza e rapidità sono i due parametri per il riconoscimento della presenza del disturbo ai quali il DSM 5 ha aggiunto quello della gravità. Nelle lingue ortograficamente trasparenti, la Consensus Conference (C.C.) riconosce la rapidità come un indicatore più probabile della presenza del disturbo di lettura, decisamente più sensibile rispetto all’accuratezza, soprattutto nei primi anni di scolarizzazione, mentre per quanto riguarda la comprensione del testo, altro rispetto ai «deficit di decodifica», la C.C. puntualizza che essa può essere influenzata dalla presenza di questi ultimi. Di fatto, la comprensione del testo appare associata prevalentemente a carenze nelle competenze linguistiche non fonologiche. In sintesi, ciò che potrebbe essere interpretato come un «semplice rallentamento» del regolare processo di sviluppo, reso evidente da una più o meno deficitaria lettura di lettere, di parole, di non-parole o di brani, potrebbe in realtà palesare la presenza di dislessia. Nella scuola secondaria, alcuni indizi da considerare sono il perdere il segno o la riga durante la lettura, leggere la stessa parola in modo differente, un vocabolario ridotto e la difficoltà ad apprendere nuove parole. 59 C. Iannotta, op. cit., in F. Gomez Paloma, 2009, p. 101. 60 Il processo è completato con la comprensione del significato delle singole frasi che compongono il testo. 61 Cfr. Ibidem, C. Iannotta.
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Vademecum BES Anche da un punto di vista relazionale si possono registrare dei segnali, come una certa difficoltà nelle abilità sociali, con forme di isolamento e ripercussioni sull’umore. Se nella classe sono presenti alunni con diagnosi di dislessia, il primo suggerimento è di sviluppare o potenziare la capacità di comprensione del testo. Se per la decodifica si può ricorrere alla lettura vicariante o all’utilizzo del lettore MP3 o alla sintesi vocale, per la comprensione occorre agire su un altro piano. Le Linee Guida62 consigliano d’insistere sul passaggio alla lettura silente piuttosto che a quella a voce alta, modalità, quest’ultima, in genere dispensata, in quanto la prima risulta generalmente più veloce e più efficiente; inoltre raccomandano di evidenziare le parole-chiave, di proporre caratteristiche tipografiche accessibili63 e d’insegnare allo studente strategie che gli permettano di cogliere il significato generale del testo, per procedere poi con una lettura più analitica. Misure dispensative
L’obiettivo di questi strumenti è di modificare il compito di lettura, in genere difficoltoso per la presenza del disturbo, trasformandolo in un compito di ascolto. Questo richiede un intenso e costante training, affinché lo studente diventi competente e autonomo nell’uso degli strumenti compensativi, come la sintesi vocale, con i correlati software, l’ascolto con MP3, l’uso di libri o vocabolari digitali, la registrazione, ma acquisisca anche la capacità di ascoltare un compagno o un’altra persona che legge gli items di un test, le consegne dei compiti, le tratte dei temi, i questionari a scelta multipla.
Per lo studente con dislessia, alcune fra le possibili misure possono riguardare la dispensa: - dalla lettura a voce alta in classe; - dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza e complessità non siano compatibili con la sua abilità di lettura; - dalle attività in cui la valutazione riguardi espressamente la lettura.
Modalità di verifica
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda le attività di verifica, allo studente con dislessia possono essere riconosciuti, per ciascuna prova, tempi aggiuntivi o, in alternativa, una riduzione delle prove stesse. Al tempo stesso sono da prevedersi l’utilizzo degli strumenti compensativi indicati nel Piano Didattico Personalizzato.
Per quanto riguarda la valutazione dell’espressione orale, è bene tener conto della competenza lessicale ed espressiva. Per la valutazione delle prove scritte, è opportuno omettere di rilevare gli errori morfosintattici e dare priorità ai contenuti.
riale 12 luglio 2011, n. 5669 (da qui Linee Guida).
63 Le caratteristiche tipografiche, nello specifico, prevedono: interlinea doppia; carattere: preferibilmente stampatello maiuscolo; dimen-
sione del carattere da 14 a 16; allineamento a sinistra, per facilitare il passaggio da una riga all’altra ed evitare divisioni in sillabe; font privo di grazie ovvero ad alta leggibilità (ad es.: Open Dyslexic, Arial, Tahoma Verdana, Easy Reading); immagini con didascalie; schemi o mappe o tabelle; parole-chiave grassettate; la divisione del brano o del capitolo in paragrafi e sottoparagrafi.
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Soluzioni
62 Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, allegate al Decreto Ministe-
Materiali
Disgrafia e disortografia Nel DSM-5 i disturbi che interessano la strumentalità di scrittura sono indicati come appartenenti «all’espressione scritta»; non vi è distinzione fra disgrafia, che riguarda l’abilità grafo-motoria, e la disortografia, riferita alla difficoltà nei processi linguistici di transcodifica (Legge 170/2010), bensì vi è un’unica descrizione che riguarda l’accuratezza nello spelling, nella grammatica e nella punteggiatura, la chiarezza e l’organizzazione nell’espressione scritta. In sede di valutazione diagnostica, i disturbi, singolarmente o in comorbilità, vanno analizzati considerando il funzionamento in relazione all’età anagrafica e alla classe frequentata dall’alunno. La disgrafia, che la SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) indica quale possibile conseguenza a disturbi di esecuzione motoria di ordine disprassico (disprassia), riguarda il controllo degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale, ed è collegata al momento motorio-esecutivo della prestazione (Linee Guida). Ne risente l’aspetto grafico della scrittura, che si presenta irregolare e poco leggibile; le lettere sono scritte con dimensioni irregolari e non sono rispettati i margini né le righe. In sede di valutazione vengono analizzati i fattori visuo-spaziali, la memoria motoria e la qualità dell’apprendimento motorio.
Risorse didattiche
Strumenti compensativi
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Risorse didattiche
La presenza del disturbo potrebbe avere ricadute nella qualità della produzione testuale con caratteri differenti mescolati, senza una differenziazione fra corsivo e stampatello, tanto da rendere improbabile la relativa decodifica; lo studente, in genere, prova un senso di stanchezza tale da essere indotto a interrompere o a evitare di affrontare la scrittura. Per la disgrafia, che viene diagnostica in media alla fine della classe terza della scuola primaria, è possibile anticipare la diagnosi un anno prima in presenza di questi elementi: tratto grafico particolarmente irregolare e scarsamente leggibile anche in carattere stampatello maiuscolo; margini e righe ignorate; mancata discriminazione degli allografi in stampato (PARCC). La disortografia, che le Linee Guida definiscono anche «disordine di codifica del testo scritto», coinvolge direttamente le componenti centrali del processo di scrittura, deputate della transcodifica del linguaggio orale in quello scritto. Si manifesta con una minore correttezza ortografica. In sede di valutazione sono considerati le abilità lessicali, l’analisi qualitativa degli errori fonologici (conversione dei fonemi nel rispettivo grafema) e non fonologici [omissione dell’«h»; fusioni o separazioni illegali (in sieme/ insieme; luna/l’una); scambi di suoni omofoni non omografi (quore/cuore) nella rappresentazione dei digrammi o trigrammi (chiodo/ciodo)]. Gli errori fonologici tendono a mantenersi anche in fasi relativamente avanzate di scolarizzazione, indice di particolare gravità del disturbo. Si possono notare errori ricorrenti nella scrittura, come pure l’estrema difficoltà a controllare le regole ortografiche o la punteggiatura. Potrebbero manifestarsi stati di ansia, bassa autostima, disagio psicologico, con atteggiamenti di chiusura nei confronti delle attività scolastiche proposte e dei compagni. Il ricorso a strumenti compensativi, che facilitano lo studente nell’esecuzione degli esercizi richiesti, e le strategie metodologico-didattiche, come l’approccio metacognitivo associato all’apprendimento cooperativo, aiutano lo studente a recuperare una buona immagine di sé, una maggiore fiducia e a poter condividere con i compagni il percorso scolastico, partecipando attivamente, ciascuno secondo le proprie capacità e potenzialità. Strumenti compensativi Disgrafia e disortografia potrebbero richiedere una doppia lettura del testo: prima per la correzione degli errori ortografici, poi per quelli sintattici e per organizzare il testo. Questo richiede un maggior tempo nella stesura del testo. È bene, tuttavia, prevedere adeguati strumenti compensativi che, senza nulla togliere all’impegno necessario per la elaborazione di un testo e alla sua originalità o creatività, possono sostenere lo studente nel suo lavoro. Fra questi sono da annoverarsi: - il computer, i tablet e la smartpen; - il computer con correttore ortografico e sintesi vocale; - i programmi di videoscrittura con correttore ortografico; - il registratore per prendere appunti; - le mappe e gli schemi; - i programmi di dettatura, per i quali sono disponibili alcuni software che consentono allo studente di usare la sua voce per scrivere (software speech-to-text). Gli strumenti che integrano il correttore ortografico, e anche la sintesi vocale, permettono la produzione di testi corretti, evitando la rilettura, e il conseguente affaticamento, e la correzione degli errori. Modalità di verifica Per quanto riguarda le attività di verifica, allo studente con disgrafia o disortografia possono essere riconosciuti, per ciascuna prova, tempi aggiuntivi o, in alternativa, una riduzione delle stesse prove. Al tempo stesso sono da prevedersi l’utilizzo degli strumenti compensativi indicati nel Piano Didattico Personalizzato.
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Misure dispensative Per lo studente con disgrafia o disortografia, alcune fra le possibili misure possono riguardare: - dispensa dal prendere appunti; - dispensa dal copiare dalla lavagna o dall’effettuare dettati; - dispensa da applicazioni meccaniche della struttura grammaticale e trasformazioni di frasi, dispensa dalla memorizzazione di liste di parole; - maggiore disponibilità di tempo per le verifiche o una riduzione delle attività richieste; - l’integrazione della prova scritta con una orale, riguardante gli stessi contenuti.
Criteri di valutazione In sede di valutazione, nella definizione dei criteri, va posta maggiore attenzione ai contenuti in generale e a quelli disciplinari in particolare, alla originalità del testo, alla coerenza, attribuendo scarsa o nulla rilevanza agli errori derivanti dalla presenza del disturbo (errori ortografici, morfosintattici ecc.).
Vademecum BES
Risorse didattiche Materiali
Discalculia La compromissione del calcolo, che l’ICD-10 chiama discalculia, riguarda l’abilità di calcolo sia nella componente dell’organizzazione della cognizione numerica (intelligenza numerica basale), che in quella delle procedure esecutive e del calcolo, interessando anche le abilità prassiche e di organizzazione visuo-spaziale (Linee Guida). Il DSM-5 ricorda le difficoltà associate al numero, alla fluenza, all’accuratezza in fase di calcolo, al ragionamento matematico corretto e alla memorizzazione di fatti aritmetici. La discalculia interessa in modo significativo tanto gli elementi basali dell’abilità numerica, come il riconoscimento immediato di piccole quantità, detto subitzing, i meccanismi di quantificazione, la comparazione e la seriazione, le strategie di calcolo mentale e quelle di composizione e scomposizione di quantità, quanto gli aspetti procedurali. In relazione ai fattori procedurali, in particolare, la discalculia rende difficoltose le procedure di calcolo scritto, come l’incolonnamento dei numeri, la loro scrittura, il recupero dei fatti numerici, ovvero la loro memorizzazione, oltre agli algoritmi del calcolo scritto vero e proprio, il riconoscimento e la denominazione dei simboli numerici, e la loro numerazione in ordine crescente e decrescente. La discalculia può manifestarsi mediante meccanismi semantici, lessicali o sintattici64, indipendentemente dalle capacità e dalle competenze dello studente: • i meccanismi semantici riguardano la numerosità, la comparazione, la seriazione e il conteggio; il disturbo rende difficoltoso allo studente, per esempio, riconoscere che 25 è maggiore di 20. La linea dei numeri potrebbe in qualche misura aiutare, ma non in tutti i casi; essa favorisce l’orientamento e, conseguentemente, il contare e il fare calcoli rapidi; • i meccanismi lessicali riguardano il passaggio dal linguaggio verbale a quello matematico, ovvero il nome del numero e la sua lettura: 54 si legge «cinquantaquattro» e non separatamente (cinque e quattro). Appare evi dente, in questo caso, come non sia sufficiente ricorrere alla calcolatrice, molto meglio, invece, un sintetizzatore vocale che legga il numero scritto, per avere subito un feedback ed, eventualmente, intervenire; • i meccanismi sintattici sono propri della grammatica interna e riguardano il valore posizionale delle cifre: 73 (7 decine, 3 unità); e così 37 risulta essere un altro numero, in cui 3 ha il valore di decine e 7 di unità. In presenza del disturbo, gli studenti potrebbero scrivere 92 e leggere 29. In sintesi, con la discalculia vengono meno gli automatismi necessari per affrontare le attività scolastiche, nonostante le buone capacità dello studente che effettua errori apparentemente banali. Nella scuola secondaria non è raro trovare studenti particolarmente demotivati, distanti dal livello di conoscenze atteso e che, in un certo senso, manifestano un blocco nei confronti degli apprendimenti formali. I docenti hanno una grande responsabilità e, soprattutto, la possibilità di offrire un concreto aiuto a questi studenti, aiutandoli a superare quel senso d’impotenza che impedisce di provare a rimettersi in gioco, pianificando il potenziamento dei processi interessati attraverso l’analisi degli errori al fine di rilevare quali processi cognitivi siano interessati, quale confusione cognitiva possa cogliere l’alunno e che cosa egli abbia memorizzato. Le Linee Guida invitano a effettuare un’attenta analisi dell’errore per scegliere, da un punto di vista didattico, le strategie più efficaci per la sua eliminazione e il potenziamento della competenza. Nello specifico, è bene che i docenti pongano attenzione: • agli errori di recupero di fatti algebrici; • agli errori di applicazione delle formule e delle procedure; • agli errori visuo-spaziali; • agli errori di comprensione semantica.
Soluzioni
64 Cfr. G. Stella, L. Grandi, op. cit., 2011, pp. 105-106.
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Risorse didattiche
Strumenti compensativi
Misure dispensative
Mappe mentali, mappe concettuali, schemi, formulari, come pure la calcolatrice e la tavola pitagorica sono strumenti di supporto, ma non di potenziamento. Gli strumenti compensativi, infatti, riducono il carico di lavoro, non aumentano le competenze e non facilitano il compito.
Per lo studente con discalculia le misure dispensative possono essere individuate fra quelle proposte per gli altri disturbi. In particolare: - dispensa dal prendere appunti e dal copiare dalla lavagna o dall’effettuare dettati; - dispensa dalla memorizzazione di formule o di tabelline; - maggiore disponibilità di tempo per le verifiche o riduzione delle stesse; - l’integrazione della prova scritta con una orale, riguardante gli stessi contenuti.
Modalità di verifica
Criteri di valutazione
Per le attività di verifica possono essere riconosciuti tempi maggiori per poter affrontare la prova oppure una riduzione dei contenuti della stessa. Al tempo stesso sono da prevedersi l’utilizzo degli strumenti compensativi indicati nel Piano Didattico Personalizzato.
In sede di valutazione, nella definizione dei criteri, in base ai meccanismi interessati, si potrà dare maggiore attenzione alla corretta esecuzione del calcolo e delle procedure; nell’esposizione orale si rileveranno la proprietà lessicale, la competenza disciplinare da un punto di vista linguistico, la originalità e la creatività nell’affrontare situazioni problematiche.
Didattica delle lingue straniere Per favorire l’apprendimento delle lingue straniere, le singole istituzioni scolastiche adottano strategie didattiche finalizzate a tale scopo, valorizzando le modalità attraverso le quali lo studente con DSA può esprimere al meglio le sue competenze e le sue potenzialità. In considerazione degli effetti della presenza del disturbo specifico di apprendimento, appare diffusa l’idea per la quale questi studenti possano esprimersi al meglio mediante l’espressione orale, forma prevalente che dovrà essere considerata nello studio delle lingue straniere, congiuntamente al ricorso a misure dispensative e a strumenti compensativi. Poiché la trasparenza linguistica, ossia la corrispondenza fra come una lingua si scrive e come si legge, influisce sul livello di difficoltà di apprendimento della lingua stessa da parte degli studenti con DSA, è opportuno che la scuola, in sede di orientamento o al momento di individuare quale lingua straniera privilegiare, informi la famiglia sull’opportunità di scegliere, ove possibile, una lingua che abbia una trasparenza linguistica maggiore. I docenti di lingue straniere, in fase di programmazione, sono chiamati ad attribuire maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte; nel caso di lettura del testo scritto, è opportuno chiedere l’anticipata preparazione a casa, qualche giorno prima, in modo che lo studente, dopo essersi concentrato sulla decodifica superficiale, possa lavorare sulla comprensione dei contenuti insieme ai compagni. Opacità e trasparenza sono le due caratteristiche che differenziano, fra loro, le lingue. Le lingue «ortograficamente opache», come l’inglese, presentano una relazione complessa e poco prevedibile fra i singoli grafemi e i fonemi corrispondenti, mentre le lingue «ortograficamente trasparenti», come l’italiano, risultano peculiari per la relazione diretta e biunivoca fra grafemi e fonemi65.
65 «Nelle lingue trasparenti è possibile leggere la maggior parte delle parole con l’applicazione delle regole di conversione grafema- fonema, mentre nelle lingue opache, in cui esistono molte parole “irregolari”, la lettura delle parole stesse prevede necessariamente che accanto alle regole di conversione siano utilizzate le informazioni recuperabili nel magazzino lessicale. Per queste ragioni i processi di lettura e di scrittura che coinvolgono lingue opache rispetto alle lingue trasparenti si differenziano anche nei tempi e nei modi in cui i soggetti apprendono queste competenze», in Consensus Conference 3, Disturbi specifici di apprendimento, Roma 6-7 dicembre 2010, p. 17, https://www.aiditalia.org/Media/Documents/consensus/Cc_Disturbi_Apprendimento.pdf. Fra le lingue trasparenti, la Consensus Conference 3 annovera: tedesco, danese, italiano, olandese, spagnolo, finlandese, ebraico.
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Vademecum BES Strumenti compensativi Si possono utilizzare: - audio-libri, dotati di appositi programmi; - sintesi vocale, con annessi programmi. Per lo scritto, possono offrire un valido supporto: - il computer, dotato di correttore automatico; - il dizionario digitale.
Misure dispensative
Modalità di verifica Produzione scritta: test. Prove pratiche: interazioni. Prova orale (in presenza di dispensa): prova orale sostitutiva della prova scritta.
Criteri di valutazione Comprensione orale: capacità di cogliere il senso generale del messaggio. Comprensione scritta: capacità di cogliere il senso generale del messaggio. Produzione: maggiore rilievo all’efficacia comunicativa, anche se il testo risultasse non del tutto corretto grammaticalmente.
Le misure dispensative di cui possono usufruire gli studenti con DSA sono: - tempi aggiuntivi nell’espletamento delle prove; - riduzione del carico di lavoro; - anticipare la lettura del testo a casa, prima di effettuarlo in classe; - evitare o ridurre al minimo la memorizzazione di parole a bassa frequenza d’uso; - (in caso di gravità del disturbo): dispensa dalla valutazione scritta delle lingue straniere, previa richiesta formale da parte della famiglia.
Soluzioni
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Materiali
4.4. Valutazione del percorso Validità dell’anno scolastico L’ammissione all’esame di Stato è subordinata alla validità dell’anno scolastico, ossia al periodo di frequenza che, per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, è fissato ad almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato. Il Collegio docenti può fissare precise deroghe, da adottarsi in casi eccezionali, motivati e debita-
Risorse didattiche
Per gli studenti con DSA, in qualsiasi momento dell’anno scolastico, è possibile chiedere la dispensa dalla valutazione delle prestazioni scritte nelle lingue straniere. La richiesta può essere inoltrata a condizione che sussistano le seguenti condizioni: certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo, con riportata in modo esplicito la seguente dicitura: «Dispensa dalle prove scritte delle lingue straniere». La famiglia formula espressa richiesta di dispensa al Consiglio di classe il quale, dopo averla approvata, dispensa lo studente, in forma temporanea o permanente, dalla valutazione dello scritto delle lingue straniere. In sede di esame di Stato, conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base della documentazione elaborata dal Consiglio di classe e di quanto riportato nel Piano Didattico Personalizzato, stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva di quella scritta (art. 6, comma 5, del D.M. 5669/2011 e art. 14, comma 9, del D.M. 741/2017). Nel caso in cui il disturbo di apprendimento si presenti in forma di particolare gravità o che sia associato in comorbilità con altri disturbi, è possibile, anche in corso d’anno, chiedere l’esonero dalle lingue straniere; l’indicazione «esonero» deve essere riportata nella certificazione di DSA. L’esonero riguarda l’insegnamento della lingua straniera nel suo complesso. La famiglia, anche in questo caso, chiede formalmente al Consiglio di classe l’esonero dalle lingue straniere, corredando la domanda con il certificato medico. Il Consiglio di classe, valutata la situazione e nell’interesse dello studente, stabilisce se accogliere o meno la domanda di esonero (art. 6, comma 6, del D.M. 5669/2011). L’approvazione dell’esonero comporta la progettazione di un percorso didattico differenziato coincidente con il monte ore programmato per le lingue straniere. In sede di esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione, per gli studenti esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere, la sottocommissione predispone prove differenziate, coerenti con il percorso effettivamente svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma (art. 14, comma 10, del D.M. 741/2017).
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mente documentati, purché la frequenza effettiva fornisca al Consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione (art. 5 del D.Lgs. 62/17).
Ammissione alla classe successiva L’ammissione alla classe successiva, disciplinata dagli art. 5 e 6 del D.Lgs. 62/17, prevede, ai sensi della Nota MIUR 1865/2017, che anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline66, il Consiglio di classe possa procedere all’ammissione, fermo restando che, per gli alunni con DSA la valutazione deve rispettare precisi criteri. Per gli studenti con DSA certificati ai sensi della Legge 170/2010, infatti, la valutazione, espressa dal Consiglio di classe, è coerente con i criteri indicati nel Piano Didattico Personalizzato (art. 11 del D.Lgs. 62/17). Valutazione del percorso scolastico Per l’ammissione all’esame fiale del primo ciclo d’istruzione, il Consiglio di classe si esprime sul percorso scolastico, facendo riferimento, per gli studenti con diagnosi di DSA, ai criteri di valutazione descritti, per ciascuna disciplina, nel PDP (art. 11 del D.Lgs. 62/17). Ammissione all’esame di Stato Secondo l’art. 2 del D.M. 741/2017, il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, delibera l’ammissione all’esame di Stato anche a fronte della parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, purché in presenza dei seguenti requisiti: • validità dell’anno scolastico; • assenza di sanzioni disciplinari (art. 4 del DPR 249/98); • partecipazione alle prove INVALSI di italiano, matematica e inglese, indipendentemente dall’esito. Partecipazione alle Prove INVALSI Anche gli studenti con diagnosi di DSA partecipano alle rilevazioni periodiche, in ambito nazionale, riguardanti la valutazione del sistema scolastico italiano. Nella scuola secondaria di primo grado le prove standardizzate, computer based, sono proposte in un’unica somministrazione, nel corso del terzo anno, entro il mese di aprile, e sono vincolanti per l’ammissione all’esame di Stato (art. 7 del D.Lgs. 62/2017). Coerentemente con le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012, esse tendono ad accertare i livelli generali e specifici degli apprendimenti conseguiti in italiano, in matematica e in inglese. Per gli alunni assenti, per gravi motivi debitamente documentati e valutati dal Consiglio di classe, è prevista una prova suppletiva. Durante le prove, gli studenti con diagnosi di DSA utilizzano gli strumenti compensativi, così come indicato nei rispettivi Piani Didattici Personalizzati ovvero, secondo quanto stabilito da INVALSI67: • misure compensative, intese come: - tempo aggiuntivo (fino a 15 minuti in più per ciascuna prova)68; - donatore di voce per l’ascolto individuale in audio-cuffia; - uso della calcolatrice; - utilizzo del dizionario; - ulteriori opportunità per la prova di inglese. • misure dispensative, intese come: - esonero dalla prova nazionale di lingua inglese per gli studenti per i quali il Consiglio di classe ha adottato la dispensa o l’esonero.
66 La Nota MIUR 1865/17 stabilisce che se, in sede di scrutinio finale, viene attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione, il Consiglio di classe può procedere all’ammissione alla classe successiva. 67 Si rimanda alle indicazioni riportate nel documento INVALSI Presentazione prove Invalsi 2018, pubblicate in https://invalsi-areaprove. cineca.it/docs/2018/Presentazione_prove_INVALSI_2018.pdf. 68 I tempi aggiuntivi, fino a oggi pari a circa 30 minuti, vengono ora dimezzati.
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Vademecum BES In caso di assenza, le prove vengono somministrate in data successiva, comunque anteriore a quella degli esami, previa valutazione, da parte del Consiglio di classe, le motivazioni che devono riferirsi a gravi e documentati motivi (art. 7, c. 4, del D.Lgs. 62/2017). Per gli studenti con diagnosi di DSA ai sensi della Legge 170/2010, la Nota INVALSI Le caratteristiche della prova e suo svolgimento69 stabilisce, se previsto nel Piano Didattico Personalizzato, che per lo studente possano essere adottate: • misure compensative, tempo aggiuntivo: - fino a 15 minuti per la prova di reading; - un terzo ascolto per la prova di listening. • misure dispensative: - dall’intera prova; - dispensa dalla prova di reading oppure dispensa dalla prova di listening.
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Soluzioni
fini dell’ammissione all’esame di Stato (insieme a quelle di italiano e di matematica), l’INVALSI ha emanato una Nota descrittiva della prova (Le caratteristiche della prova e suo svolgimento. A.S. 2017-18 La prova INVALSI d’Inglese per la III Secondaria di primo grado), mettendo a disposizione delle scuole alcuni esempi pratici di lettura e di ascolto, corredati di griglie di correzione. I materiali sono disponibili alla pagina https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=Esempi_-_Inglese. 70 Si tratta di un cambiamento sostanziale, rispetto alla precedente normativa. Il decreto applicativo della Legge 170/2010, infatti, stabiliva il rilascio del solo attestato, a fronte del superamento di «prove differenziate», conseguenti all’approvazione, da parte del Consiglio di classe interpellato dalla famiglia, dell’esonero dall’insegnamento delle lingue straniere. Tale attestato era valido ai fini dell’iscrizione e della frequenza della scuola secondaria di secondo grado (D.M. 5669/2011).
Materiali
69 Essendo l’anno scolastico 2017-2018 il primo in cui gli alunni affrontano la prova di lingua inglese, il cui svolgimento è obbligatorio ai
Risorse didattiche
L’esame di Stato Gli alunni con DSA partecipano alle prove di esame, conclusive del primo ciclo d’istruzione, avvalendosi di strumenti compensativi, come le apparecchiature e gli strumenti informatici, utilizzati in sede di verifica o di attività didattica nel corso dell’anno scolastico e descritti nel PDP; inoltre per loro la Commissione può prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari. L’utilizzo di queste misure deve essere ritenuto funzionale per lo svolgimento dell’esame, senza pregiudicarne la validità. Prima dello svolgimento delle prove d’esame, la Commissione, dopo aver definito gli strumenti compensativi che possono essere utilizzati nel corso delle prove scritte, ne dà preventiva comunicazione ai candidati (art. 5, comma 7, del D.M. 741/17). L’esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio, valutati in decimi. È compito della Commissione d’esame non solo predisporre le prove, ma stabilire anche i criteri per la correzione e la valutazione che, per gli studenti con DSA, devono essere coerenti con il rispettivo PDP. La prima prova scritta è finalizzata ad accertare la padronanza della lingua italiana, la seconda prova le competenze in ambito logico-matematico, mentre la terza riguarda le lingue straniere e può essere articolata in una sezione per ciascuna delle lingue studiate (art. 8, c. 4, del D.Lgs. 62/17). Il colloquio è diretto a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente riportato dalle Indicazioni Nazionali, con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonché al livello di padronanza delle competenze di cittadinanza e, esclusi gli studenti con esonero, anche le competenze nelle lingue straniere. Per gli studenti per i quali è stata accordata la dispensa dalla valutazione delle prove scritte delle lingue straniere, la sottocommissione predispone una prova orale sostitutiva di quella scritta, definendone le modalità e i contenuti. Superate le prove d’esame, gli studenti conseguono regolare titolo di studio. Per gli studenti per i quali, a causa della gravità del disturbo presente anche in comorbilità, è stato riconosciuto l’esonero dall’insegnamento delle lingue straniere e che, di conseguenza, hanno seguito un percorso didattico personalizzato, in sede di esame di Stato la sottocommissione predispone prove differenziate, coerenti con il percorso effettivamente svolto durante l’anno. Queste prove assumono valore equivalente ai fini del superamento dell’esame di Stato e del conseguimento del diploma70. L’esame è superato se la valutazione finale non è inferiore a sei decimi. Il voto finale, che può essere accompagnato dalla lode, è costituito dalla media del voto di ammissione e dei voti delle prove sostenute.
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La valutazione finale dell’esame di Stato, proposta dalla sottocommissione, è deliberata dalla Commissione d’esame ed è espressa con votazione in decimi. Per gli studenti con DSA sono adottati criteri valutativi coerenti con i rispettivi Piani Didattici Personalizzati (art. 14, c. 8, del D.M. 741/2017, L. 170/2010, D.M. 5669/2011, D.Lgs. 62/2017). Nel diploma finale, rilasciato a conclusione degli esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione, e nelle tabelle, che vengono affisse all’albo dell’Istituzione scolastica, non deve essere fatta menzione delle modalità di svolgimento delle prove e della loro eventuale differenziazione (art. 11, c. 15, del D.Lgs. 62/2017, art. 14, c. 12, del D.M. 741/17). In caso di assenza a una o più prove dell’esame di Stato, assenze determinate da gravi e documentati motivi valutati dal Consiglio di classe, la Commissione organizza una sessione suppletiva (art. 8, c. 10, del D.Lgs. 62/2017).
La certificazione delle competenze La certificazione delle competenze descrive il progressivo sviluppo delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è indirizzato, anche sostenendo e orientando gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione (art. 2 del D.M. 742/17). Il documento di certificazione, in cui il Consiglio di classe descrive i risultati del processo formativo, secondo una valutazione complessiva rispetto alle capacità dello studente di utilizzare coerentemente i saperi acquisiti in situazioni reali o simulate, è rilasciato sia alle famiglie degli alunni che superano l’esame di Stato sia all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. Due delle sezioni del certificato delle competenze sono curate dall’Istituto INVALSI: nella prima sono riportati i livelli conseguiti nelle prove nazionali d’italiano e di matematica, nella seconda quelli di lingua inglese. Per gli studenti con DSA con dispensa o esonero dalle lingue straniere la seconda parte non sarà compilata.
5. Gli studenti con svantaggio socio-economico, socio-linguistico, socio-culturale Nella categoria BES, l’area dello svantaggio è indicata come quella in cui sono racchiuse il maggior numero di casistiche e di problematiche. 5.1. Difficoltà transitoria, grave e disturbo È normale che, nel corso della frequenza scolastica, uno o più alunni incontrino difficoltà nel loro percorso. Si tratta di situazioni che possono rendersi evidenti in particolari periodi, per un tempo comunque limitato, che poi tendono a rientrare. Al tempo stesso vi sono casi particolarmente complessi, per l’intensità e la durata della difficoltà, tali da richiedere un notevole impegno per essere adeguatamente fronteggiati. Queste situazioni di temporanea difficoltà non sono da confondersi con i disturbi di apprendimento, il cui carattere permanente, è fondato su base neurobiologica. Una generica difficoltà e uno specifico disturbo di apprendimento vanno affrontati in modo differente: se per il secondo il Consiglio di classe fa riferimento alla normativa in tema di Disturbi Specifici di Apprendimento, per la prima è necessario stabilire, anche sulla base delle competenze psico-pedagogico-didattiche degli insegnanti, se si tratta di un Bisogno Educativo Speciale, per il quale attivare alcune forme di personalizzazione e di individualizzazione degli interventi educativo-didattici formalizzabili in un PDP, o se, invece, rientra fra quelle forme transitorie di problematicità, per le quali mirate strategie e accorgimenti, indicati dalla Legge 53/2003, possono soddisfare.
Che cosa può fare la scuola Al riguardo è stata emanata la Direttiva del 27 dicembre 2012, che è poi stata rettificata, in alcuni passaggi, dalla C.M. 8/2013, provvedimento quest’ultimo per il quale il MIUR ha poi pubblicato un successivo chiarimento con la Nota 22 novembre 2013, Prot. n. 2563. È proprio la Nota a puntualizzare le differenze descritte nel precedente paragrafo, indicando nella personalizzazione degli interventi, informali o strutturati, la possibile risposta, a fronte del fatto che una mera difficoltà di apprendimento, di per sé, non dovrebbe spingere ad attivare specifici percorsi, con la conseguente compilazione di Piani Didattici Personalizzati.
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Vademecum BES La scelta di redigere un PDP rientra, comunque, nelle possibilità della scuola che, se per sua natura è chiamata a promuovere percorsi personalizzati e individualizzati, non può tuttavia sottostare a logiche condizionate da situazioni contingenti e temporalmente limitate. Ancor più a fronte delle opportunità d’individualizzazione e di flessibilità nell’azione pedagogica, che si caratterizza per una didattica metacognitiva, laboratoriale, cooperativa. Il Consiglio di classe, riconoscendo la presenza di Bisogni Educativi Speciali, può adattare i percorsi o le singole attività, rimodulando le metodologie, orientando l’azione. Secondo Dario Ianes è in un contesto educativo che emergono i Bisogni Educativi Speciali, determinati da un funzionamento problematico in termini di danno, ostacolo o stigma sociale; indipendentemente dalla causa e dalle differenti manifestazioni, i BES aprono a una condizione di difficoltà complessiva, avente quale comune denominatore la necessità di una didattica speciale individualizzata71. Analizzando la Nota n. 2563/13, Ianes rileva due fronti: • la lettura dei bisogni dei singoli alunni della classe, superando la logica della certificazione e la conseguente assunzione responsabile di un approccio strettamente pedagogico; • l’implementazione di una didattica fattivamente inclusiva, che la Legge 53/2003 e anche il Regolamento sull’autonomia sostengono. È all’interno di un contesto aperto che ciascun alunno può esprimere le proprie potenzialità e capacità e che il Consiglio di classe, sottratto alle logiche e agli automatismi derivanti da una interpretazione vincolante delle norme, agisce con responsabilità per rispondere alle sollecitazioni di ciascun discente72.
files.wordpress.com/.
72 D. Ianes, Alunni con BES: riflessioni sulla nota MIUR del 22.11.2013, in https://www.youtube.com/watch?v=LabxcTIc17s. 73 Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni
scolastiche ai sensi dell’art. 21, della Legge 15 marzo 1999, n. 59.
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71 D. Ianes, Bisogni Educativi Speciali su base ICF: un passo verso la scuola inclusiva, aprile 2013, p. 9, in https://integrazioneinclusione.
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Alunni con ADHD Rientrano in questa casistica anche gli alunni con ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), Disturbo da deficit di Attenzione e Iperattività, che, spesso, si presenta in comorbilità con altri disturbi dell’età evolutiva (quali il disturbo oppositivo provocatorio o il disturbo della condotta o disturbi dell’ansia o dell’umore). Insieme agli alunni con ADHD la Direttiva menziona anche gli alunni che definisce «con funzionamento cognitivo limite o borderline». Per questi alunni resta operativa la Nota MIUR del 15 giugno 2010, n. 4099 che prevede la elaborazione di un Protocollo Operativo di Intervento. L’ADHD interessa circa l’1% della popolazione infantile, ha una causa neurobiologica e si caratterizza per sintomi di disattenzione, d’impulsività, derivanti da una difficoltà di controllo e nella capacità di pianificazione. In genere presentano comportamenti d’irrequietezza motoria o di distrazione, tali da impedire loro di selezionare le informazioni necessarie per eseguire un compito, al punto da rendere difficoltosa la distrazione a fronte di oggetti o elementi per loro distraenti. Mostrano difficoltà nel riconoscere le regole, nel controllare il proprio comportamento e a inibire risposte a comportamenti che in dati momenti risultano inappropriati. Inoltre, in genere, hanno difficoltà nel mantenere relazioni positive con i compagni, nell’autoregolare le proprie emozioni, nell’affrontare le situazioni e le emozioni, nell’evitare situazioni di demoralizzazione e di ansia e nel controllare livelli di aggressività.
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Alunni con BES Nell’esercizio dell’autonomia didattica, ciascuna istituzione scolastica può adottare tutte le forme di flessibilità che ritiene opportune, attivando percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’integrazione degli alunni tanto nella classe quanto nel gruppo: sono le indicazioni richiamate nel Regolamento sull’autonomia, all’art. 473, riprese successivamente dalla Legge 53/2003 e, quindi, dalla normativa BES. Si riferisce alla qualità dell’inclusione la normativa BES, allorquando richiama quale funzione fondamentale della scuola italiana, la piena realizzazione del diritto di apprendimento di tutti gli alunni, in particolare di coloro che vivono condizioni di difficoltà, per i quali adotta strategie inclusive, tratto distintivo della tradizione culturale e del sistema di istruzione italiani, in termini di accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno (Nota MIUR 2563/13).
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Quali sono le procedure previste dalla Nota 4099/10? La famiglia consegna la documentazione al Dirigente scolastico, il quale la trasmette al Consiglio di classe che, insieme alla famiglia e agli specialisti, predispone un Protocollo Operativo di Intervento. In tale documento, sono descritti le tecniche educative, l’intervento sull’ambiente, dopo aver analizzato l’incidenza dei fattori contestuali, e le strategie educativo-didattiche adottate dagli insegnanti.
Alunni non italofoni Rispetto agli alunni con cittadinanza non italiana o di recente immigrazione, la Nota precisa che la formalizzazione del PDP è subordinata ad una condizione di eccezionalità; per questi alunni si deve fare necessariamente riferimento alla normativa nazionale in tema di inclusione scolastica degli alunni stranieri. 5.2. Il Piano Didattico Personalizzato per alunni con BES Se è vero che non è compito del Consiglio di classe certificare gli alunni con BES, è, invece, suo dovere peculiare individuare quegli alunni per i quali sia necessario adottare particolari strategie didattiche, formalizzandole in un PDP, differente da quello strutturato per gli alunni con diagnosi di DSA, eventuali misure dispensative e strumenti compensativi. La Nota restituisce al Consiglio di classe il potere decisionale sulla base del principio di discrezionalità: viene, infatti, demandato all’oggettiva valutazione del Consiglio di classe il riconoscimento, in assenza di certificazione, della condizione di BES. Va tuttavia precisato che, anche su richiesta delle famiglie, supportata da documentazione sanitaria (che non coincide con una certificazione di disabilità o di DSA), è affidata al solo Consiglio di classe la facoltà di decidere se accogliere o meno tale richiesta, motivando le sue determinazioni nel registro dei verbali. La Nota sollecita la condivisione rispetto alla necessità di ricorrere all’utilizzo di strumenti specifici, come possono essere quelli compensativi, e ad apposite misure dispensative. Se il Consiglio di classe ritiene che l’adozione di tali forme risulti irrinunciabile per sostenere il percorso scolastico di un alunno in condizione «momentanea» di difficoltà, tanto da dover documentare in un PDP quanto concordato, allora provvede alla sua elaborazione, lasciando alla discrezionalità dei singoli docenti l’applicazione dei suoi contenuti.
Contenuti del PDP Il PDP, come strumento operativo, ha una durata limitata nel tempo: la sua validità è circoscritta all’anno scolastico di riferimento. I contenuti del PDP, indicati nella Nota 2563/2013 sono: • la descrizione dello studente (stile di apprendimento, capacità, potenzialità, funzionalità, aspetti critici e/o compromessi); • gli strumenti compensativi e/o le misure dispensative per ciascuna disciplina. La programmazione disciplinare, invece, corrisponde a quella della classe frequentata dall’alunno. Il PDP va inteso come uno strumento che consente di agire sul piano della didattica, inducendo a scegliere metodologie che possano favorire e/o sostenere il percorso scolastico. Esso è soggetto, nella sua applicazione, alla discrezionalità dei singoli docenti, i quali sono autonomi nel decidere di avvalersi o meno degli strumenti compensativi, delle misure dispensative e di individuare le modalità didattiche e gli eventuali criteri di valutazione. Quanto indicato nel PDP è valido ai fini delle attività scolastiche, mentre non trova applicazione in sede di esami di Stato. Per le prove INVALSI sarà lo stesso Istituto, emanando un’apposita nota per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, a esprimersi. 5.3. Valutazione del percorso Validità dell’anno scolastico L’ammissione all’esame di Stato è subordinata alla validità dell’anno scolastico, ossia al periodo di frequenza che, per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, è fissato ad almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato.
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Vademecum BES Il Collegio docenti può stabilire specifiche deroghe, da adottarsi in situazioni eccezionali, motivate e debitamente documentate, purché il Consiglio di classe disponga di sufficienti elementi per procedere alla valutazione dello studente (art. 5 del D.Lgs. 62/17).
Ammissione alla classe successiva La norma affida al Consiglio di classe la responsabilità di valutare se ammettere o meno gli studenti alla classe successiva. Nel caso, infatti, di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva. Al tempo stesso, la recente Nota MIUR 1865 del 10 ottobre 201774 consente al Consiglio di classe di ammettere alla classe successiva anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. L’ammissione alla classe successiva è disciplinata dagli art. 5 e 6 del D.Lgs 62/17. Valutazione del percorso scolastico Per l’ammissione all’esame fiale del primo ciclo d’istruzione, il Consiglio di classe esprime una votazione in decimi riguardante il percorso scolastico triennale di ciascuno studente e facendo riferimento ai criteri e alle modalità definiti dal Collegio dei docenti e indicati nel Piano triennale dell’Offerta formativa (art. 2 del D.M. 741/17).
Consiglio di classe può ammettere alla classe successiva, anche a fronte del fatto che «in sede di scrutinio finale» venga attribuita una valutazione con voto inferiore a 6/10 in una o più discipline, voto che sarà riportato nel documento di valutazione.
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74 La Nota 1865/17 stabilisce che «anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline» il
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L’esame di Stato Il superamento dell’esame di Stato, conclusivo del primo ciclo d’istruzione, è requisito di accesso per la frequenza della scuola secondaria di secondo grado o del sistema di istruzione e formazione professionale. Secondo l’art. 2 del D.M. 741/2017, per l’ammissione all’esame di Stato, deliberata dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale, sono necessari i seguenti requisiti: • validità dell’anno scolastico; • assenza di sanzioni disciplinari (art. 4 del DPR 249/98); • partecipazione alle prove INVALSI di italiano, matematica e inglese. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di classe può deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, la non ammissione alle prove d’esame. In questo caso specifico, il voto del docente di religione cattolica o del docente incaricato per le attività alternative,
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Partecipazione alle Prove INVALSI Anche gli studenti con svantaggio socio-economico, socio-linguistico e socio-culturale, altrimenti detti con BES, partecipano alle rilevazioni periodiche, in ambito nazionale, riguardanti la valutazione del sistema scolastico italiano. Nella scuola secondaria di primo grado le prove standardizzate, computer based, sono proposte in un’unica somministrazione, nel corso del terzo anno, entro il mese di aprile, e sono vincolanti per l’ammissione all’esame di Stato (art. 7 del D.Lgs. 62/2017). Coerentemente con le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012, esse tendono ad accertare i livelli generali e specifici degli apprendimenti conseguiti in italiano, in matematica e in inglese. Per gli alunni assenti, per gravi motivi debitamente documentati e valutati dal Consiglio di classe, è prevista una prova suppletiva. L’eventuale utilizzo di strumenti compensativi potrà essere indicato dalla Nota annuale che l’INVALSI emana prima della somministrazione dei test. Nel caso in cui il periodo di degenza o di cura coincidesse con quello della somministrazione delle prove nazionali INVALSI, ove ricorrano le condizioni, gli studenti affrontano tali prove presso la sede di ricovero o di cura (art. 7 del D.Lgs. 62/17). La norma, infatti, prevede che per gli studenti che si trovano ricoverati, e quindi fruiscono della scuola in ospedale, e per coloro che frequentano presso il domicilio (istruzione domiciliare) si debba procedere alla somministrazione delle prove sia presso la struttura ospedaliera che presso il domicilio, coerentemente con il Piano Didattico Personalizzato Temporaneo (art. 22 del D.Lgs. 62/17).
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se risultasse determinante ai fini della non ammissione degli studenti che si sono avvalsi di detti insegnamenti, diviene giudizio motivato e deve essere acquisito a verbale. Gli alunni con svantaggio socio-economico, socio-linguistico e socio-culturale partecipano alle prove di esame, conclusive del primo ciclo d’istruzione. Per questi studenti, aventi BES e appartenenti alla terza sottocategoria della Direttiva 27 dicembre 2012, non sono previste, in base al D.Lgs. 62/17 e al Decreto Attuativo n. 741/17, modalità specifiche o forme di supporto per l’esame di Stato; pertanto, per loro, si applica quanto previsto per gli alunni frequentanti le classi terze della scuola secondaria di primo grado. La Commissione d’esame, composta da tutti i docenti, si articola in sottocommissioni, formate dai singoli Consigli di classe. L’esame di Stato si svolge fra il termine delle lezioni e il 30 giugno di ciascun anno scolastico. Il calendario delle prove scritte, del colloquio e delle eventuali prove suppletive è stabilito prima dell’avvio delle prove, come pure la durata di ciascuna prova, che non può superare le quattro ore, e l’ordine di successione delle prove scritte e dei colloqui. Sempre in sede di riunione preliminare, la Commissione elabora le prove d’esame, coerenti con i traguardi di sviluppo delle competenze, previsti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012, definendo i criteri comuni per la correzione e per la valutazione delle prove. Prima dello svolgimento delle prove d’esame, la Commissione, dopo aver definito gli strumenti compensativi che possono essere utilizzati nel corso delle prove scritte, ne dà preventiva comunicazione ai candidati interessati (art. 5, comma 7, del D.M. 741/17). L’esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio, che vengono valutati in decimi: • la prima prova scritta è finalizzata ad accertare la padronanza della lingua italiana, mediante la elaborazione di una traccia, con particolare riferimento alle seguenti tipologie: - testo narrativo o descrittivo; - testo argomentativo; - comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico75; • la seconda prova scritta accerta le competenze logico-matematiche: - problemi strutturati su una o più richieste; - quesiti a risposta aperta76; • l a terza prova, articolata in due sezioni distinte, per l’inglese e per la seconda lingua comunitaria, rispettivamente livello A2 e livello A1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa, appura le competenze di comprensione e produzione scritta; per questa prova, la Commissione prepara tre tracce: - questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta; - completamento di un testo con parole omesse o riordino e riscrittura o trasformazione di un testo; - elaborazione di un dialogo su traccia data; - lettera o email personale su tematiche di vita quotidiana o di carattere familiare; - sintesi di un testo77. Il colloquio, condotto collegialmente dalla sottocommissione, è diretto a valutare le conoscenze descritte nel profilo finale dello studente riportato dalle Indicazioni Nazionali del 2012, e ad accertare la capacità di argomentare, di affrontare e risolvere i problemi, di pensiero critico e riflessivo, di capacità di collegamento fra le varie discipline di studio. Inoltre esso appura anche il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza e Costituzione, nonché le competenze nelle lingue straniere. Per coloro che fossero assenti ad una o a più prove per documentati e gravi motivi la commissione fissa una sessione suppletiva entro il 30 giugno e, in casi eccezionali, entro il termine dell’anno scolastico (art. 11 del D.M. 741/17). 75 Il giorno della prova d’esame, la Commissione estrae una delle tre terne preparate in precedenza. Ogni studente sceglie la traccia fra i titoli
sorteggiati (art. 7 del D.M. 741/2017).
76 La Commissione sorteggia, nel giorno dell’esame, una delle tre tracce predisposte, che potrebbero anche riguardare i metodi di analisi,
organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale.
77 Gli alunni che si avvalgono delle ore settimanali della seconda lingua comunitaria per potenziare la lingua inglese, svolgono la prova per
la sola lingua inglese. Anche in questo caso, la commissione, nel giorno della prova, sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati.
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Vademecum BES
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Soluzioni
Nel M.I.O. BOOK versione docente sono forniti modelli di PDF, PEI e PDP per alunni con disabilità e Disturbi Specifici di Apprendimento. Sono anche disponibili alcuni esempi di attività didattiche per alunni con differenti gradi di difficoltà.
Materiali
La certificazione delle competenze La certificazione delle competenze descrive il progressivo sviluppo delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è indirizzato, anche sostenendo e orientando gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione (art. 2 del D.M. 742/17). Nel documento di certificazione il Consiglio di classe descrive i risultati del processo formativo, secondo una valutazione complessiva, in relazione alle capacità dello studente di saper utilizzare coerentemente i saperi acquisiti in differenti contesti e in situazioni reali o simulate. Il certificato viene rilasciato alle famiglie degli alunni che superano l’esame di Stato e all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo che li accoglierà. Due delle sezioni del documento di certificazione delle competenze sono curate dall’Istituto INVALSI: nella prima sezione vengono riportati i livelli conseguiti nelle prove nazionali d’italiano e di matematica, mentre nella seconda l’INVALSI riferisce in merito alle abilità di comprensione e di uso della lingua inglese in base agli esiti della prova scritta nazionale di cui all’art. 7 del D.Lgs. 62/17.
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Per gli studenti che, durante il periodo degli esami, si trovano ricoverati o presso altri luoghi di cura o in istruzione domiciliare, è possibile sostenere le prove, o alcune di esse, presso la sede ospedaliera, dopo le procedure di ammissione, così come descritte nel paragrafo precedente (art. 15 del D.M. 741/2017). In conformità all’art. 22 del D.Lgs. 62/2017, per gli studenti che hanno frequentato corsi d’istruzione presso gli ospedali o in luoghi di cura o presso il proprio domicilio per un lungo periodo di tempo, gli insegnanti della scuola in ospedale trasmettono alla scuola di appartenenza le loro osservazioni ai fini della valutazione periodica e finale alla scuola di appartenenza degli stessi. Se il periodo di frequenza presso la scuola in ospedale o il centro di cura supera quello della classe di appartenenza, gli scrutini sono effettuati dai docenti operanti presso la sezione ospedaliera o il centro di cura, previa intesa con la scuola di riferimento che, in questo caso, invia i dati conoscitivi a disposizione, utili ai fini valutativi. La stessa procedura è seguita per quanto riguarda l’ammissione e lo svolgimento degli esami conclusivi del ciclo. Questi studenti, trovandosi in situazione di permanenza senza soluzione di continuità con il periodo corrispondente all’esame di Stato, sostengono le prove possibilmente in sessione suppletiva, in presenza di una commissione formata dai docenti ospedalieri, integrata con quelli delle discipline eventualmente mancanti, scelti in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e la scuola di provenienza, ovvero alla presenza della sottocommissione della scuola di provenienza. Le stesse modalità sono previste per gli studenti impossibilitati a recarsi a scuola (istruzione domiciliare). Nei casi in cui le particolari condizioni non prevedano altre soluzioni, le prove possono essere proposte anche in forma telematica a comunicazione sincronica, con la presenza di componenti della sottocommissione appositamente individuali. Analogamente è possibile ipotizzare l’espletamento della prova nazionale, coerentemente con l’art. 7, c. 4, del D.Lgs. 62/17. Per quanto riguarda gli esiti dell’esame, si applicano gli stessi criteri di seguito descritti, e riportati nell’art. 13 del D.M. 741/2017. A ciascuna prova scritta e al colloquio la sottocommissione attribuisce un voto, espresso in decimi. Alla terza prova scritta è assegnato un unico voto, anche se la prova fosse stata suddivisa in due sezioni distinte. Il voto finale, che può essere accompagnato dalla lode con delibera assunta all’unanimità dalla Commissione che lo delibera, è espresso in decimi ed è costituito dalla media del voto di ammissione e dei voti delle prove sostenute. Il superamento dell’esame avviene se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a sei decimi. (art. 13 del D.M. 741/2017). Gli stessi criteri di valutazione si applicano agli studenti in istruzione domiciliare o presso la scuola in ospedale. Gli esiti finali dell’esame di Stato vengono pubblicati all’Albo dell’Istituzione Scolastica. Per gli studenti che non superano le prove, viene riportata solamente la dicitura «esame non superato», omettendo qualsiasi riferimento al voto finale conseguito.
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Riferimenti normativi Norme a carattere generale
- Costituzione Italiana, 1 agosto 1948. -N ota MIUR 10 ottobre 2017 n. 1865, Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione. - Decreto Ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, Finalità della certificazione delle competenze. - Decreto Ministeriale 3 ottobre 2017, n. 741, Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. - L egge 13 luglio 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. - S entenza della Corte Costituzionale 16 dicembre 2016, Istruzione - Norme della Regione Abruzzo - Servizio di supporto organizzativo per gli alunni con handicap o in situazioni di svantaggio - Previsto obbligo di contribuzione della Regione alle spese sostenute dalle Provincie, nella misura del 50% nei limiti della disponibilità finanziaria. -N ota novembre 2013, Prot. n. 2563, Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti. - Nota MIUR 27 giugno 2013, n. 1551, Piano Annuale per l’Inclusività. Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013. - C ircolare Ministeriale 6 marzo 2013, n. 8, Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012. Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Indicazioni operative. -D irettiva Ministeriale 27 dicembre 2012, Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale, per l’inclusione scolastica. -D ecreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. -D ecreto Presidente della Repubblica 235 del 21 novembre 2007, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. - Protocollo d’intesa tra il MIUR e il Ministero della Salute 25 novembre 2005, Somministrazione farmaci in orario scolastico. -P rotocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute 24 ottobre 2003, Tutela del diritto alla salute e allo studio dei cittadini di minore età, affetti da gravi patologie, attraverso il servizio d’istruzione domiciliare. - L egge 28 marzo 2003, n. 53, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. -D ecreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21, della Legge 15 marzo 1999, n. 59. -D ecreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. - L egge 18 dicembre 1997, n. 440, Istituzione del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi. - L egge 15 marzo 1997, n. 59, Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa.
Area disabilità
- Nota MIUR 3 gennaio 2018, n. 4, Anagrafe Nazionale degli Studenti A.S. 2017/2018 – Partizione dedicata agli studenti con disabilità. -D ecreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107. -D ecreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. -D ecreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107. - Sentenza del Consiglio di Stato 23 marzo 2017, n. 2023, Riconoscimento ore di sostegno proposte dal GLHO nel PEI. -P rotocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute 12 luglio 2012, Tutela del diritto alla salute e del diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disabilità. - L egge 30 luglio 2010, n. 122, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. (Nello specifico, si indica l’art. 10, comma 5). - S entenza della Corte Costituzionale 22 febbraio 2010, n. 80, Giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale. Ripristino deroghe ore di sostegno. -N ota MIUR 27 ottobre 2010, Prot. n. 7736, Chiarimenti sulla validità dell’anno scolastico, ai sensi dell’articolo 14, comma 7 DPR n.122/2009.
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Vademecum BES
-D ecreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62, Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. -D ecreto Interministeriale 17 aprile 2013, n. 297, Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA. -A ccordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano 25 luglio 2012, Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA). - Decreto Ministeriale 12 luglio 2011, n. 5669, Linee guida DSA. - L inee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, allegate al D.M. 5669/2011. - Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. - Nota novembre 2013, Prot. n. 2563, Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti. - Nota MIUR 27 giugno 2013, n. 1551, Piano Annuale per l’Inclusività. Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013. - C ircolare Ministeriale 6 marzo 2013, n. 8, Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative. -D irettiva Ministeriale 27 dicembre 2012, Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.
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Area DSA
Risorse didattiche
- Nota MIUR 4 agosto 2009, Prot. n. 4274, Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. -D ecreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. - C ircolare Ministeriale 27 ottobre 2008, n. 87, Piano di riparto risorse per la Scuola in ospedale e il Servizio di Istruzione Domiciliare. Legge 440/1997, Esercizio finanziario 2008, euro 2.725.000,00. - C onvenzione Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con disabilità 13 dicembre 2006 (nello specifico l’art. 24). La Convenzione è stata ratificata e resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18, Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. -D ecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2006, n. 185, Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell’articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289. - C ircolare Ministeriale 8 novembre 2004, n. 80, Legge 440/97. Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi. - A. F. 2004. Interventi per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap. Piano di riparto di euro 9.656.966,00. -P rotocollo d’Intesa tra MIUR e Ministero della Salute 24 ottobre 2003, Tutela del diritto alla salute e allo studio dei cittadini di minore età, affetti da gravi patologie, attraverso il servizio d’istruzione domiciliare. - S entenza Tribunale di Roma 2779/2002, la Sentenza dispone che l’ASL deve nominare un infermiere a favore di un alunno riconosciuto come persona con disabilità, per l’intero orario scolastico di frequenza, al fine di “tutelare le esigenze terapeutiche” e garantire il diritto allo studio. -O rdinanza Ministeriale 21 maggio 2001, n. 90, Norme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore - Anno scolastico 2000-2001. - Legge 8 novembre 2000, n. 328, Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, art. 14. - C CNL 1998/2001, Tabella A/1 Profilo del collaboratore scolastico. Indica tra le mansioni: “L’ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita da esse. Può, infine, svolgere: assistenza agli alunni portatori di handicap all’interno delle strutture scolastiche, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”. -D ecreto Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994, Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap. - Legge 5 febbraio 1992, n. 104, Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. - C ircolare Ministeriale 22 settembre 1988, n. 262, Attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 215 del 3 giugno 1987 - Iscrizione e frequenza della scuola secondaria di II grado degli alunni portatori di handicap. - S entenza della Corte Costituzionale 3 giugno 1987, n. 215, Giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale art. 28, terzo comma, della legge 30 marzo 1971, n. 118: Scuola - mutilati ed invalidi civili - soggetti portatori di handicaps - diritto alla frequenza delle scuole secondarie superiori - effettiva e concreta realizzazione del diritto - mancata assicurazione - violazione degli artt. 3.30.31 e 34 della Costituzione - Illegittimità costituzionale parziale.
1
Sezione
Risorse didattiche
COMPITO DI REALTÀ 1 - Aggreghiamoci!
Le griglie di valutazione per i compiti di realtà sono disponibili anche in formato word nel M.I.O. BOOK docente.
Competenze disciplinari - Riconoscere la realtà attraverso le immagini e arricchire le conoscenze del proprio territorio. - Distinguere e utilizzare diversi strumenti cartografici, grafici e dati statistici per comunicare efficacemente informazioni. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche. - Sviluppare lo spirito d’iniziativa.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASI 2-3] Realizzazione tabella sintesi (da 1 a 4 punti)
Caratteristiche sondaggio (da 1 a 4 punti per ogni parametro) GRUPPI STUDENTI
Distribuzione dati raccolti in numero adeguato colonne; precisione/ordine
Domande
Adeguatezza del campione
Completezza (10 domande)
Coerenza tema indagine
Correttezza morfosintattica
Totale A
.......... /20
B
.......... /20
2. Griglia per valutazione lavoro individuale (per chi relaziona per il gruppo usare «Relazione orale»; per chi interviene usare «Discussione») [FASE 4] Esposizione risultati sondaggio e/o partecipazione alla discussione NOMI STUDENTI
Relazione orale (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Completezza Chiarezza intervento
Correttezza eloquio
Discussione (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Totale
Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Totale
.......... /12
1
.......... /8
2 …
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente Griglia per relatore LIVELLO
Griglia per discussione DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
29
32
B - Intermedio
23
C - Base D - Iniziale
102
LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
25
28
28
B - Intermedio
20
24
16
22
C - Base
14
19
8
15
D - Iniziale
7
13
Griglie di valutazione per i compiti di realtà
COMPITO DI REALTÀ 2 - Alla scoperta di un’area marina protetta Competenze disciplinari - Riconoscere nei paesaggi gli elementi fisici significativi e gli elementi storici, artistici e architettonici, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. - Progettare azioni di valorizzazione del paesaggio naturale e culturale. - Distinguere e utilizzare diversi strumenti cartografici, grafici e dati statistici per comunicare efficacemente informazioni. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche. - Sviluppare lo spirito d’iniziativa.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASI 2-3] Materiali reperiti Organizzazione materiali per slide autonomamente (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Selezione immagini
Didascalie Pertinenza
Efficacia
Correttezza morfosintattica
Totale
A
.......... /24
B
.......... /24
C
.......... /24
D
.......... /24
E
.......... /24
Risorse didattiche
GRUPPI Pertinenza STUDENTI rispetto al soggetto dato (da 1 a 4 punti)
Ordine / successione slide (da 1 a 4 punti)
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro)
Rilevazione mancanze e/o errori
Pertinenza intervento
Rilevazione elementi non comprensibili / inadatti a target lezione
Correttezza eloquio Totale
1
.......... /10
2
.......... /10
…
.......... /10
Materiali
NOMI STUDENTI
Esposizione PowerPoint (1 punto agli studenti che fanno segnalazioni corrette)
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
30
34
B - Intermedio
24
29
C - Base
16
23
D - Iniziale
8
15
Soluzioni
LIVELLO
103
Sezione
1
Risorse didattiche
COMPITO DI REALTÀ 3 - L'efficienza energetica a scuola Competenze disciplinari - Distinguere e utilizzare diversi strumenti cartografici, grafici e dati statistici per comunicare efficacemente informazioni. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche. - Sviluppare lo spirito d’iniziativa.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 2] Check list per «Tour energetico» Presenza elementi da testo dato GRUPPI (1 punto per elem. da 0 a 2; STUDENTI 2 punti per elem. da 3 a 4; 3 punti per elem. da 5 a 6; 4 punti per elem. 7)
Selezione ulteriori elementi da verificare rispetto al compito dato (1 punto per elem. da 0 a 2; 2 punti per elem. da 3 a 4; 3 punti per elem. da 5 a 6; 4 punti per elem. oltre 7)
Stesura report da check list (da 1 a 4 punti alle risposte presenti nel report in ragione della loro coerenza al compito)
Totale
A
.......... /12
B
.......... /12
C
.......... /12
D
.......... /12
E
.......... /12
F
.......... /12
2. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 3] Cartellone (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Tabella GRUPPI STUDENTI Titolo (efficacia Pertinenza elementi comunicativa) indicati in ciascuna colonna
Disegni Correttezza morfosintattica
Pertinenza a testo a cui sono riferiti
Efficacia grafica rispetto alla comunicazione da veicolare Totale
A
.......... /20
B
.......... /20
C
.......... /20
D
.......... /20
3. Griglia per valutazione individuale [FASE 4] NOMI STUDENTI
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro)
Decisione (da 1 a 4 punti per ogni parametro)
Pertinenza intervento
Revisione e mediazione posizioni personali
Correttezza eloquio
Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
104
Griglie di valutazione per i compiti di realtà Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio gruppo + 3. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
38
44
B - Intermedio
30
37
C - Base
21
29
D - Iniziale
11
20
COMPITO DI REALTÀ 4 - Il mondo del latte
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASI 2-3] Manifesto / video (da 1 a 4 punti per ogni parametro) GRUPPI Slogan: STUDENTI efficacia comunicativa
Messaggio: completezza
Correttezza morfosintattica
Pertinenza immagini
Efficacia Coerenza rispetto comunicativa al target scelto intero prodotto per prodotto
Totale .......... /24
B
.......... /24
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4]
NOMI STUDENTI
Sintesi finale (da 1 a 4 punti per ogni parametro)
Pertinenza intervento
Correttezza informazioni recuperate
Correttezza eloquio
Rilevazione mancanze e/o errori (critica costruttiva)
Completezza informazioni recuperate
Materiali
A
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro)
Risorse didattiche
Competenze disciplinari - Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici europei. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche. - Sviluppare lo spirito d’iniziativa.
Totale .......... /20
2
.......... /20
…
.......... /20
105
Soluzioni
1
1
Sezione
Risorse didattiche
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
38
44
B - Intermedio
30
37
C - Base
21
29
D - Iniziale
11
20
COMPITO DI REALTÀ 5 - Entrare nell’Unione Europea Competenze disciplinari - Riconoscere le caratteristiche dei sistemi politici europei e saperle utilizzare per un’educazione alla cittadinanza. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASI 2-3] Stesura testi (da 1 a 4 punti per ogni parametro) GRUPPI Correttezza STUDENTI morfosintattica
Coerenza rispetto alla consegna data
Coerenza interna
Completezza dell’informazione proposta
Adeguatezza del registro linguistico adottato
Totale
A
.......... /20
B
.......... /20
C
.......... /20
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] NOMI STUDENTI
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Obiezioni (critica costruttiva)
Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
106
Griglie di valutazione per i compiti di realtà Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
29
32
B - Intermedio
23
28
C - Base
16
22
D - Iniziale
8
15
COMPITO DI REALTÀ 6 -On the road con Van Gogh
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASI 2-3]
Risorse didattiche
Competenze disciplinari - Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
Soggetto film Rispetto consegna (pertinenza scelte) Numero opere e luoghi (1 punto se sono utilizzati 1-2 elementi presentati nel testo; 2 punti se sono utilizzati 3-4 elem.; 3 punti se sono utilizzati 5-6 elem.; 4 punti se sono utilizzati 7 o più elem.) opere
luoghi
Mezzo/i trasporto (1 punto; 0 punt se non adatto)
Caratterizzazione protagonista (da 1 a 4 punti per ricchezza descrizione del personaggio)
Correttezza morfosintattica (da 1 a 4 punti in ragione del grado di correttezza presente)
Materiali
Lunghezza (1 punto se rispettata con margine GRUPPI di 3 righe di STUDENTI tolleranza in più o in meno; 0 punti se non rispettato limite righe)
Titolo (0 punti se non coerente a consegna; da 1 a 4 punti in ragione della minore o maggiore efficacia comunicativa)
Totale .......... /22
B
.......... /22
C
.......... /22
D
.......... /22
107
Soluzioni
A
1
Sezione
Risorse didattiche
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] NOMI STUDENTI
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Obiezioni (critica costruttiva)
Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
‌
.......... /12
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
30
34
B - Intermedio
23
29
C - Base
15
22
D - Iniziale
7
14
COMPITO DI REALTĂ€ 7 - Il Sole di Mezzanotte Competenze disciplinari - Riconoscere nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. - Comunicare nelle lingue straniere. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1. Griglie per valutazione lavoro gruppo [FASI 2-3] Creazione PowerPoint GRUPPO STUDENTI
Inserimento immagini e Inserimento musica testo (da 1 a 4 punti in Pertinenza base all’efficacia della Presenza (1 punto; 0 punti se (1 punto; 0 punti se disposizione degli assente) non adatta) elementi)
Presenza animazioni (1 punto; 0 punti se assente) Totale 1A .......... /7
Informatici Stesura presentazione e didascalie GRUPPO STUDENTI Scrittori
108
Pertinenza contenuti espressi Presentazione (da 1 a 4 punti)
Didascalie (da 1 a 4 punti)
Correttezza morfosintattica (da 1 a 4 punti)
Registro linguistico (1 punto; 0 punti se non adeguato)
Totale 1B .......... /13
Griglie di valutazione per i compiti di realtà Traduzione inglese GRUPPO STUDENTI
Scelta lessico (da 1 a 4 punti)
Correttezza Ortografica (da 1 a 4 punti)
Totale 1C
Sintattica (da 1 a 4 punti)
.......... /12
Traduttori Indicazioni per allestimento mostra GRUPPO STUDENTI
Criterio guida per disposizione elementi in esposizione foto
Ordine da dare a esposizione foto
Pertinenza a scopo (da 1 a 4 punti)
Coerenza a criterio individuato (1 punto; 0 punti se non coerente)
Selezione foto (da 1 a 4 punti)
Efficacia espositiva (da 1 a 4 punti)
Totale 1D .......... /13
Organizzatori
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) NOMI STUDENTI
Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
Risorse didattiche
Rilevazione mancanze e/o errori (critica costruttiva)
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo 1A/1B/1C/1D + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente
LIVELLO
Gruppo «Scrittori» DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
17
19
B - Intermedio
13
C - Base D - Iniziale
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
23
25
16
B - Intermedio
18
22
9
12
C - Base
13
17
4
8
D - Iniziale
6
12
DA PUNTI
A PUNTI
Gruppo «Traduttori» LIVELLO
LIVELLO
Materiali
Gruppo «Informatici»
Gruppo «Organizzatori» A PUNTI
LIVELLO
A - Avanzato
22
24
A - Avanzato
23
25
B - Intermedio
17
21
B - Intermedio
18
22
C - Base
12
16
C - Base
13
17
D - Iniziale
6
11
D - Iniziale
6
12
Soluzioni
DA PUNTI
109
1
Sezione
Risorse didattiche
COMPITO DI REALTÀ 8 - Un fumetto per dire basta agli stereotipi Competenze disciplinari - Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali, economici nazionali ed europei. - Riconoscere le caratteristiche dei sistemi politici europei e saperle utilizzare per un’educazione alla cittadinanza. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASI 2-3] Creazione fumetto didascalie (da 1 a 4 punti per ogni parametro) GRUPPO STUDENTI Pertinenza a stereotipo scelto
Titolo e didascalie Efficacia comunicativa e registro adottato
Storyboard Correttezza Coerenza morfosintat- interna tica storia
Disegno vignette
Precisione indicazioni
Accuratezza Rispetto disegno storyboard Totale
A
.......... /28
B
.......... /28
C
.......... /28
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] NOMI STUDENTI
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Obiezioni (critica costruttiva) Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
35
40
B - Intermedio
28
34
C - Base
19
27
D - Iniziale
10
18
110
Griglie di valutazione per i compiti di realtà
COMPITO DI REALTÀ 9 - Missione polare Competenze disciplinari - Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. - Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. - Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. Competenze chiave di cittadinanza - Comunicare nelle lingue straniere. - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 2] Presenza elementi da testo dato (1 punti per elem. da 0 GRUPPI a 1; 2 punti per elem. da 2 a 3; STUDENTI 3 punti per elem. da 4 a 5; 4 punti per 6 o più elem. oltre i 5 dati)
Selezione foto / immagini Numero di foto pertinenti Pertinenza selezionate: (1 punto per (da 1 a 4 punti) almeno 8 foto; 2 punti per 18-20 foto*; 3 punti per 9-12 foto; 4 punti per 13-17 foto)
Totale
A
.......... /16
B
.......... /16
Risorse didattiche
Stesura report da check list (da 1 a 4 punti alle risposte presenti nel report in ragione della loro coerenza al compito)
Check list per raccolta informazioni
* prendere troppe foto è fuori consegna perché significa che non si è in grado di selezionare con precisione rispetto al compito dato, disperdendo forze per il lavoro.
2. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 3] Selezione GRUPPI immagini STUDENTI (da 1 a 4 punti)
Didascalie Pertinenza (da 1 a 4 punti)
Efficacia (da 1 a 4 punti)
Correttezza morfosintattica (lingua inglese) (da 1 a 4 punti)
Materiali
Organizzazione materiali per testo di ciascun file di trasmissione
Successione contenuti proposti (testo e immagine) (da 1 a 4 punti)
Totale
A
.......... /20
B
.......... /20
3. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Obiezioni (critica costruttiva)
Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
111
Soluzioni
NOMI STUDENTI
1
Sezione
Risorse didattiche
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio gruppo + 3. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
42
48
B - Intermedio
33
41
C - Base
23
32
D - Iniziale
12
22
COMPITO DI REALTÀ 10 - Una miniera di diamanti Competenze disciplinari - Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo, e valutare gli effetti delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. - Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. - Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. - Utilizzare modelli interpretativi di assetti territoriali dei diversi Paesi del mondo, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica. Competenze chiave di cittadinanza - Comunicare nelle lingue straniere. - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 2] GRUPPI STUDENTI
Check list per raccolta informazioni (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Informazioni reperite
Selezione foto / immagini
Stesura report da check list (da 1 a 4 punti) Totale
A – Sito estrattivo
.......... /12
B – Norme comportamento
.......... /12
C – Immagini
.......... /12
112
Griglie di valutazione per i compiti di realtà 2. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 3] Produzione pieghevole (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Selezione GRUPPI immagini STUDENTI Pertinenza (VARIABILE) rispetto ad argomento
Scrittura testi / didascalie Pertinenza rispetto immagine
Registro lingui- Correttezza stico (lingua morfosintatitaliana) tica (lingua italiana)
Titolo Correttezza morfosintattica (lingua inglese)
Efficacia comunicativa rispetto a target
Totale
A
.......... /24
B
.......... /24
…
.......... /24
3. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] NOMI STUDENTI
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Obiezioni (critica costruttiva)
Totale .......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio gruppo + 3. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
A PUNTI
A - Avanzato
42
48
B - Intermedio
33
41
C - Base
23
32
D - Iniziale
12
22
Materiali
DA PUNTI
Risorse didattiche
1
COMPITO DI REALTÀ 11 - Tu vuo’ fa’ l’Americano!
113
Soluzioni
Competenze disciplinari - Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1
Sezione
Risorse didattiche
1. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 2] Stesura report da check list «Cose» da mettere in valigia (da 1 a 4 punti per ogni Coerenza temporale parametro) (1 punto; 0 punti se non presente)
Check list per raccolta informazioni Informazioni reperite
NOMI STUDENTI
Presenza elementi da testo dato (1 punto per elem. da 0 a 3; 2 punti per elem. da 4 a 6; 3 punti per elem. da 7 a 9; 4 punti per 10 o più elem. oltre i 9 dati)
Pertinenza degli oggetti/elementi indicati al tema (da 1 a 4 punti per ogni parametro)
Totale
1
.......... /13
2
.......... /13
…
.......... /13
2. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 3]
NOMI STUDENTI
Numero lettere scritte (1 punto; 0 punti se consegna non rispettata)
Stesura lettere (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza a consegna
Coerenza interna
Registro linguistico
Correttezza Calligrafia morfosintattica
Totale
1
.......... /21
2
.......... /21
…
.......... /21
3. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] NOMI STUDENTI
Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Obiezioni (critica costruttiva)
Totale
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio individuale + 2. punteggio individuale + 3. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
40
46
B - Intermedio
30
39
C - Base
19
29
D - Iniziale
8
18
114
Griglie di valutazione per i compiti di realtà
COMPITO DI REALTÀ 12 - Alla ricerca dei luoghi simbolo di Sydney Competenze disciplinari - Consolidare il concetto di regione geografica (fisica, climatica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti. Competenze chiave di cittadinanza - Sviluppare le competenze digitali, sociali e civiche.
1. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 2] Check list per raccolta informazioni Informazioni reperite
Costruzione mappa
GRUPPI Presenza elementi da testo dato (1 punto per STUDENTI elem. da 0 a 2; 2 punti per elem. da 3 a 4; 3 punti per 5 elementi; 4 punti per 6 o più elem. oltre i 5 dati)
Indicazione luoghi in mappa (da 1 a 4 punti)
Indicazione studio dentista (1 punto; 0 punti se non indicato)
Stesura report da check list (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Totale .......... /13
B
.......... /13
C
.......... /13
2. Griglia per valutazione lavoro di gruppo [FASE 3] Produzione file per blog (da 1 a 4 punti per ogni parametro) GRUPPI Selezione immagini STUDENTI Pertinenza rispetto a luogo scelto
Scrittura testi / didascalie Pertinenza rispetto immagine
Registro linguistico
Correttezza morfosintattica Totale .......... /16
B
.......... /16
…
.......... /16
3. Griglia per valutazione lavoro individuale [FASE 4] Discussione finale / confronto (da 1 a 4 punti per ogni parametro) Pertinenza intervento
Correttezza eloquio
Totale
Obiezioni (critica costruttiva)
1
.......... /12
2
.......... /12
…
.......... /12
DA PUNTI
A PUNTI
A - Avanzato
37
41
B - Intermedio
29
36
LIVELLO
DA PUNTI
A PUNTI
C - Base
20
28
D - Iniziale
10
19
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Soluzioni
Attribuzione livello competenza per intero compito 1. punteggio gruppo + 2. punteggio gruppo + 3. punteggio individuale = totale per ogni studente LIVELLO
Materiali
A
NOMI STUDENTI
Risorse didattiche
A
Sezione
1
Risorse didattiche
La competenza digitale e la scuola di Eeva-Liisa Pettinari, docente e formatrice. EDUCAZIONE CIVICA DIGITALE Nel gennaio 2018 il MIUR ha organizza a Bologna «Futura», un evento per fare il punto sui temi del Piano Nazionale Scuola Digitale e sulla sua attuazione, a due anni dall’introduzione avvenuta con la legge 107 del 2015. Nel corso della manifestazione è stato annunciato il primo Curriculum di educazione civica digitale per le scuole di ogni ordine e grado, con il quale si intende improntare una nuova dimensione che aggiorna ed integra l’educazione civica, finalizzata a consolidare ulteriormente il ruolo della scuola nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica. La scuola può infatti aiutare gli studenti, e con essi i genitori, a costruire strategie positive per affrontare una disponibilità di tecnologie, di informazione e comunicazione senza precedenti, accompagnando la complessità del cambiamento, piuttosto che marginalizzandone alcuni aspetti come semplici «rischi». In base a queste finalità e prospettive il Ministero ha realizzato un portale, www.generazioniconnesse.it, in cui sono raccolti e sviluppati materiali per il progetto e in cui è possibile scaricare il sillabo di educazione civica digitale che contiene le linee guida.
Introduzione
Il presente contributo è incentrato sulla relazione fra la competenza digitale e la scuola: perché questo tema è oggi così importante? Si possono indicare almeno due motivi principali. In prima istanza ci troviamo davanti a un passaggio obbligato: operare una selezione consapevole su come utilizzare le tecnologie a scuola e soprattutto con quali motivazioni e quali finalità. Pensiamo sia condivisa la percezione di un utilizzo talvolta poco mirato, più attento alla tecnologia che alla finalità d’uso. In seconda istanza non possiamo ignorare che stiamo vivendo un cambiamento tale da coinvolgere tutta la dimensione sociale e culturale degli individui e che questo sia intimamente connesso ai processi cognitivi atti all’acquisizione e all’elaborazione delle informazioni e della conoscenza in senso esteso. Sarebbe miope e anacronistico ragionare attraverso modelli statici di costruzione della conoscenza. Posta questa breve premessa che sembra delineare contorni ancora incerti, si ribadisce la necessità di chiarire la relazione fra la competenza digitale e la scuola perché, al di là degli studi e delle indagini svolti in questi decenni, ciascun insegnante, studente e genitore non può fare a meno di confrontarsi con il digitale. I nostri studenti sono cresciuti nell’era del digitale, la letteratura di settore li ha da tempo battezzati come nativi digitali, hanno a portata di click la più grande enciclopedia del sapere, sono in grado di operare prenotazioni online, scaricare e caricare dalla rete, editare e rielaborare documenti di ogni tipo, tenersi in contatto in tempo reale con eventi e interlocutori di tutto il pianeta. Nonostante ciò, hanno bisogno di una guida. Dunque, per tentare di rispondere al quesito iniziale ed esplicitarne le possibili declinazioni nella scuola, è utile partire dal significato di competenza digitale perché ha già in sé tutti gli elementi utili per chiarire il quadro di riferimento.
La competenza digitale: cenni di storia e declinazioni
L’espressione digital literacy («competenza digitale») è stata utilizzata per la prima volta da Paul Gilster (1997), in un volume intitolato Digital Literacy, nel quale questa competenza veniva definita enfatizzando le capacità di pensiero critico e di valutazione dell’informazione più che le abilità di natura tecnica e procedurale. Emerge subito come non ci si stia confrontando con abilità, conoscenze o, in generale, competenze di natura circoscritta, ma con un complesso di attività trasversali e, soprattutto, con il cambiamento provocato dalle ICT (Information and Communication Technology) nell’accedere alle informazioni, nel manipolarle e nel costruirne di nuove.
Le competenze chiave europee
«Dato che la globalizzazione continua a porre l’Unione Europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione». Commissione europea
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La competenza digitale e la scuola Dalla comunicazione della Commissione europea appare subito chiaro, dunque, quanto forte sia l’attenzione strategica data alle competenze chiave che, per utilità, esplicitiamo di seguito: • comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere; • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; • competenza digitale; • imparare a imparare; • competenze sociali e civiche; • senso di iniziativa e imprenditorialità; • consapevolezza ed espressione culturale. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE) Tra queste, la competenza digitale viene definita come il «saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione [TSI] per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione». Tale competenza è supportata dalle seguenti abilità di base nelle TIC: «l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite internet». La medesima formulazione viene accolta anche dalle nostre Indicazioni nazionali.
È evidente come la società tutta, ma in modo particolare la scuola, sia tenuta a rispondere alle richieste e al contesto delineato nella definizione di competenza digitale. Senza operare un excursus sulle ricerche condotte in campo educativo, vi sono sostanzialmente degli assunti di base condivisi e consolidati nella scuola: la centralità degli studenti nei processi di apprendimento e la necessità di sostenere e valorizzare lo stile apprenditivo di ciascuno. Di fronte a questa richiesta non è necessario tanto interrogarsi su nuovi modelli di insegnamento, di apprendimento o sulle nuove strategie didattiche quanto, piuttosto, cogliere il valore intrinseco del cambiamento. Con questo s’intende porre in rilievo che il processo di apprendimento, l’ambiente dove si attua, gli interlocutori coinvolti sono tutti fattori che operano in stretta sinergia tuttavia senza sottostare a modelli rigidi. Significa, in altre parole, sostenere questo flusso avendo ben chiari gli obiettivi richiesti dalla competenza in gioco e attivarsi in una varietà di risposte che la scuola può garantire tenendo conto non solo degli apprendimenti formali, ma anche di quelli non formali e informali1.
Risorse didattiche
Gli strumenti didattici per la competenza digitale
Materiali
La scuola e la competenza digitale
Dettagliando il ragionamento sviluppato sino a ora, è doveroso porre in evidenza come le risposte al quesito iniziale debbano passare molto concretamente attraverso alcuni strumenti di lavoro più o meno strutturati per la didattica ma con i quali inequivocabilmente si deve fare i conti. Per necessità di sintesi del presente contributo, non verrà aperta una riflessione sugli approcci metodologici relativi agli strumenti, perché la questione meriterebbe un approfondimento e una maturità di analisi ben più ampi. Vale per tutti l’assunto iniziale: cogliere anche su questo piano il cambiamento in sé, che è come dire che il digitale conduce a una necessaria evoluzione sia nella relazione didattica sia nell’ambiente di apprendimento. Di seguito vengono presentati alcuni strumenti orientati a una didattica che faccia riferimento al digitale, consapevoli della mancata esaustività sia perché i mezzi utilizzati possono essere tanti e combinati fra loro sia perché le menti non formale e informale, vengono utilizzate le seguenti definizioni: • Formal learning: apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma sfocia in una convalida e in una certificazione.
• Non formal learning: apprendimento erogato nell’ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente. • Informal learning: apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell’apprendimento. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente.
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Soluzioni
1 Nelle Linee guida europee sulla validazione degli apprendi-
Sezione
1
Risorse didattiche
potenzialità delle tecnologie in generale, e del digitale in particolare, sono in continuo divenire. Si fa dunque riferimento a quelle più diffuse nelle nostre scuole o che probabilmente lo diverranno a breve. Infine è necessario porre un’ultima avvertenza: il nostro interesse non verte sulla tecnologia in sé, ma sulle sue declinazioni didattiche e potenzialità percorribili.
Dalla LIM all’open source
In Italia, anche sulla scorta delle esperienze di altri Paesi, si è aperta la strada alla Lavagna Interattiva Multimediale (LIM). Il MIUR ha posto in essere uno specifico piano di diffusione delle LIM nelle classi delle scuole italiane, dando avvio a un processo che dovrebbe, nel tempo, alimentarsi anche attraverso altre iniziative. Tecnicamente la LIM è uno schermo gigante collegato a un computer e a un proiettore. Beneficia, in particolare, di una superficie interattiva sensibile al tocco di penne e pennarelli speciali o direttamente delle dita. Vi sono al momento anche altre proposte che fanno capo comunque al medesimo assunto di base: inserire nella classe un grande schermo digitale, affiancato o in alternativa alla lavagna d’ardesia, che consenta l’utilizzo, l’elaborazione, la memorizzazione e la documentazione di contenuti digitali al fine di intercettare e sostenere i diversi stili cognitivi degli alunni con l’ausilio della multimedialità. Va da sé che ciò comporta una serie di cambiamenti che coinvolgono sia l’ambiente di apprendimento sia gli interlocutori coinvolti. Ad esempio, le lezioni piano piano da frontali diverranno sempre più interattive, sia perché l’uso dei media impiegati viene enfatizzato (pensiamo ai contributi audio e video) sia perché il supporto digitale consente la riedizione e l’elaborazione di nuova conoscenza direttamente operata dagli alunni singoli o a piccoli gruppi. Non dimentichiamo l’opportunità che giocano internet in generale e il web in particolare e le interconnessioni percorribili durante l’attività didattica. Infine, gioca un ruolo fondamentale una progettazione orientata anche all’uso delle tecnologie e dei contenuti digitali. Va posto anche in evidenza come la LIM sostenga il docente nel suo ruolo di facilitatore, di professionista dell’educazione-formazione, agevolando soprattutto il suo difficile compito nella relazione didattica con tutti gli stili apprenditivi, specialmente quelli che sino a ora hanno manifestato le maggiori difficoltà: pensiamo ai Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), a chi predilige lo stile visivo, o a chi semplicemente ha bisogno di vedere chiaramente uno schema, una mappa, tanto per citare solo alcuni esempi. A corredo delle riflessioni sviluppate sopra, va aggiunto come la LIM rappresenti un punto di riferimento importante ma, ovviamente, non l’unico. Se da una parte essa aiuta la relazione didattica, dall’altra vi sono diversi strumenti che possono sostenere il processo di apprendimento con l’aiuto delle tecnologie digitali. Primi fra tutti i comuni computer, da anni presenti nelle aule di informatica o «laboratori multimediali». Diverse sono anche le tecnologie che possono inserirsi direttamente nelle classi, in particolare i netbook, i tablet e gli e-reader che possono supportare il lavoro degli alunni nel rielaborare e documentare contenuti digitali, dagli appunti al web, agli e-book. Su questi ultimi è doveroso richiamare l’attenzione circa la recente normativa sui testi scolastici che prevede esplicitamente il «supporto misto». Accanto al testo cartaceo sono richiesti contributi digitali scaricabili direttamente dalla rete o in dotazione al libro su cd-rom o pendrive. È utile riferire come il web offra una serie pressoché illimitata di risorse per la didattica, da unità di apprendimento strutturate e mirate su determinati obiettivi alle specifiche piattaforme per la collaborazione e la condivisione in rete, sempre più declinate sull’open source. Le tecnologie digitali per la didattica sono in costante evoluzione tanto che uno degli ultimi sviluppi è rappresentato proprio da nuovi software che potenziano la possibilità di lavorare sui contenuti digitali attraverso, ad esempio, l’inserimento di link a risorse esterne, di contributi audio e video, di note da condividere con co-autori oltre le operazioni più comuni e conosciute. A questo proposito, merita una particolare menzione il software M.I.O. BOOK del Gruppo Editoriale Raffaello, esplicitamente elaborato per sviluppare questo tipo di soluzione.
Conclusioni
La competenza digitale rappresenta una condizione necessaria per vivere nella società della conoscenza e della globalizzazione. È compito del sistema educativo, e della scuola in particolare, attivarsi per un confronto mirato e condiviso su azioni efficaci che restituiscano l’opportunità che la caratterizza.
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Guida ai materiali digitali
Guida ai materiali digitali
Risorse didattiche
Negli ultimi anni il MIUR ha intrapreso la strada dell’innovazione digitale, rimarcando a più riprese la necessità di indirizzi di revisione della scuola italiana. Già a partire dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 (DM del 16/11/2012) e dal successivo Decreto 26/03/2013, prot. n. 209, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista. In virtù di ciò, le scuole si dotano delle LIM e le classi si affacciano al mondo «2.0», disegnando lo scenario di una scuola che affronta in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale, le opportunità e gli allarmi posti dal digitale. Nel 2014, l’iniziativa ministeriale PROGRAMMA IL FUTURO (23/09/2014) offre una serie di percorsi per introdurre gli studenti ai concetti base dell’informatica. Ma è con il decreto 27/10/2015, prot. n. 851, che il MIUR dà definitivamente il via a un programma di innovazione digitale complessiva della scuola italiana: il Piano Nazionale Scuola Digitale, che nasce in virtù di una revisione e di un «riposizionamento» del sistema educativo scolastico nell’era digitale. Gli obiettivi non cambiano: le competenze degli studenti - tra le quali rientra ora a pieno titolo anche quella digitale - i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Nasce un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio per l’apprendimento totalmente aperto. In quest’ottica, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio in primis delle attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma investendo di fatto tutti gli ambiti e gli ambienti del fare scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali. Con ricadute estese al territorio. Il sistema educativodidattico complessivo formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola: il docente diventa il progettista del percorso, in grado di utilizzare una «cassetta degli attrezzi» sofisticata e complessa. Tra questi attrezzi resta centrale il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma è un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno: è un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di far scuola. Governare questo cambiamento, in ultima analisi, è la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati.
Sommario Introduzione
Materiali
Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale 2. Il testo liquido ad alta leggibilità 3. L’audiolibro Il funzionamento del M.I.O. BOOK
Soluzioni
1. Il testo sfogliabile multimediale a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La barra di navigazione 2) La ricerca dei contenuti 3) Le annotazioni e la creazione dei documenti 4) La condivisione dei documenti 5) Il disegno e le annotazioni b. Aggiornamento dei contenuti digitali 2. Il testo liquido ad alta leggibilità a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La navigazione 2) La modifica del testo 3. L’audiolibro
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Sezione
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Risorse didattiche
Introduzione
Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale del Gruppo Editoriale Raffaello. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali: M come Multimediale, perché integrato con contenuti multimediali integrativi che possono essere visionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM, sia dall’alunno a casa installando il Raffaello Player nel proprio computer o tablet; I come Interattivo, perché è possibile intervenire nel testo inserendo note o appunti; O come Open/Aperto, perché è possibile creare documenti e condividerli in classe. Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato in classe (costruzione condivisa della lezione) e a casa sia dallo studente (facilitatore dell’uso del libro) sia dal docente (preparazione della lezione).
Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK Il M.I.O. BOOK esce in triplice versione:
1. Il testo sfogliabile multimediale L’obiettivo del progetto è principalmente quello di sviluppare le competenze digitali degli alunni, interessando le nuove generazioni e appassionandole alle proposte educative in modo coinvolgente. Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e di favorire l’apprendimento che nasce da un modello didattico di tipo cooperativo-metacognitivo e che si fonda su concetti di riflessione, cooperazione e condivisione. Di notevole efficacia risulta la possibilità di un suo uso associato alla LIM, in quanto facilita l’attuazione delle strategie educative, che stanno alla base di una didattica inclusiva. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di lavorare in modo vario e differenziato con il testo. Si può: ricercare parole chiave nel testo; evidenziare il testo; inserire segnalibri; prendere appunti; inserire e memorizzare note scritte sotto forma di slide o post-it; inserire e memorizzare audio, video, documenti, link utili; scattare fotografie alla pagina; scrivere e disegnare nelle pagine, salvando le modifiche; avere accesso a vario materiale multimediale integrativo. 2. Il testo liquido ad alta leggibilità La versione liquida del testo è ad alta leggibilità: grazie al suo particolare formato (epub), permette all’utente di intervenire sulla pagina migliorando la lettura e aiutando le difficoltà di apprendimento. Permette infatti di intervenire sul testo aumentando la dimensione del testo, modificare il carattere (con la possibilità di utilizzare la font Leggimi, indicata per studenti con BES e DSA), cambiare lo stile trasformando tutto il testo in maiuscolo e disattivare le immagini all’interno della pagina per evitare elementi di distrazione. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione di tutto o parte del testo in altre lingue, uno strumento particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana. 3. L’audiolibro Ogni testo è stato letto in maniera completa da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo bene le parole. Questo accorgimento è di grande aiuto agli studenti con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: parlare il linguaggio «digitale» degli studenti; catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe; sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo; personalizzare le lezioni (con diversi stili, centrata sui BES ecc.).
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Guida ai materiali digitali Il funzionamento del M.I.O. BOOK
1. Il testo sfogliabile multimediale Installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic sulla copertina. Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo un codice. Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera: I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione «veloce».
Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:
Installa
Risorse didattiche
Visualizza
Materiali Soluzioni
Strumentazione, utilizzo e icone La barra di navigazione Visualizzazione a «tutto schermo». la schermata dei menù si apre in maniera automatica, per passare alla modalità a tutto schermo fare clic sul tasto in alto a destra; per tornare alla visualizzazione ridotta fare clic nuovamente sull’icona. È possibile stampare le pagine su cui si sta lavorando.
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1
Sezione
Risorse didattiche
Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina singola o doppia. Permette lo scorrimento delle pagine del libro in maniera rapida con un’anteprima dei contenuti. C1
Consentono di passare alle pagine precedenti o successive. è possibile spostarsi nel testo di una pagina in avanti o di una pagina indietro. Strumento zoom: offre la possibilità di aumentare o ridurre la visualizzazione del testo.
La ricerca dei contenuti Attraverso queste icone è possibile ricercare contenuti sia attraverso gli indici «tradizionali» (suddivisi per capitoli e per tipologia), sia scrivendo un termine nel campo «cerca». Le tipologie degli indici sono diverse: - «tradizionale» del libro; - navigazione guidata (non presente nel libro); - contenuti multimediali. Strumento segnalibro: facendo clic su questa icona è possibile memorizzare e richiamare pagine o risorse presenti all’interno del testo. Le annotazioni e la creazione dei documenti Questa icona permette di creare documenti personalizzabili: - presentazioni; - mappe mentali; - linee temporali. Aggiungi annotazione multimediale (documenti, immagini, video, audio, web-link).
La condivisione dei documenti I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e di condividere tra loro: documenti personali, linee temporali e mappe mentali; allegati multimediali. Una volta importati, si ha la possibilità di sovrascrivere e generare nuovi documenti.
Esempio Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento che prevede: 1. Selezione della tipologia del documento. 2. Selezione del modello da utilizzare. 3. Inserimento dei contenuti: testo, immagini (caricate esternamente oppure «catturate» dal libro), oggetti multimediali (audio e video) e web-link. 4. Questi documenti potranno essere esportati e poi condivisi in diversi formati: - .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo; - .jpg, per le mappe mentali e le linee temporali; - .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK con software di video scrittura).
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Guida ai materiali digitali Il disegno e le annotazioni strumento per tornare all’operazione precedente. Tasto per attivare la strumentazione. Puntatore per selezionare, spostare, modificare. Matita. Figure geometriche base. Linea e freccia. Cancella.
Risorse didattiche
Maschera. Cambia colore (penna, evidenziatore, linee, frecce...).
Aggiornamento dei contenuti digitali
Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti dei contenuti digitali extra. Presupposto fondamentale: avere un collegamento a internet ed essersi registrati all’interno del portale www.raffaellodigitale.it Gli aggiornamenti disponibili vengono segnalati nel seguente modo:
Materiali Soluzioni
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Risorse didattiche
2. Il testo liquido ad alta leggibilità Alta leggibilità
Cliccando questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione è molto utile per gli alunni con DSA/BES.
Il testo si presenta così:
Strumentazione, utilizzo e icone La navigazione
Indice degli argomenti. [12]
Elenco degli elementi multimediali presenti nella pagina. Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina singola o doppia.
C1 Torna al M.I.O. Book
Avanzamento delle pagine. Ritorno alla versione testo sfogliabile. Stampa delle pagine del testo.
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Guida ai materiali digitali La modifica del testo Aumentare la dimensione del carattere. Leggimi
Cambiare la font del carattere (compresa la font Leggimi, utile per BES/DSA). Cambiare il colore del carattere e dello sfondo. Cambiare il testo in tutto maiuscolo o tutto minuscolo. Possibilità di attivare/disattivare le immagini all’interno della pagina (indicato per BES/DSA). Possibilità di evidenziare il testo sottolineato. Traduzione automatica: permette di selezionare singole parole o porzioni di testo e tradurle in altre lingue.
Risorse didattiche
3. L'audiolibro
Audiobook I testi sono anche forniti in formato audio.
Materiali Soluzioni
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Risorse didattiche
Strumenti per la formazione e l’aggiornamento Testi di riferimento e orientamento Bartaletti F., Geografia generale. Princìpi, nozioni e campi di ricerca, Bollati Boringhieri, Torino, 2006. Casti E., L’ordine del mondo e la sua rappresentazione, Unicopli, Milano, 1998. Casti E. (a cura di), Alla ricerca del paesaggio nelle rappresentazioni dell’Altrove, L’Harmattan, Torino, 2009. Conti S., De Matteis G., Lanza C., Nano F., Geografia dell’economia mondiale, UTET, Torino, 2006. Corna Pellegrini G., Il mosaico del mondo. Esperimento di geografia culturale, Carocci, Roma, 1998. Dell’Agnese E., Squarcina E. (a cura di), Europa. Vecchi confini e nuove frontiere, UTET, Torino, 2005. Dematteis G., Lanza C., Le città del mondo. Una geografia urbana, UTET Università, Torino, 2014. Dematteis G., Zeus, le ossa del bue e la verità degli aranci. Biforcazioni geografiche, in Ambiente Società Territorio Geografia nelle scuole n. 3-4, 2008, pp. 3-13. Diamond J., Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere, Einaudi, Torino, 2005. Fondazione ISMU, Quattordicesimo Rapporto sulle migrazioni 2008, Franco Angeli, Milano, 2008. Gallino L., Globalizzazione e disuguaglianze, Laterza, Bari, 2001. Gambi L., Una geografia per la storia, Einaudi, Torino, 1973. Khan I., Prigionieri della povertà. La nuova sfida dei diritti umani: storie dal mondo, Mondadori, Milano, 2010. Macchia P., Il mondo e i suoi paesi, Patron, Bologna, 2010. Massey D., Jess P. (a cura di), Luoghi, culture e globalizzazione, UTET, Torino, 2001. Moretti E., Vanni L., La nuova geografia del lavoro, Mondadori, Milano, 2013. Napoleoni L., La morsa. Le vere ragioni della crisi mondiale, Chiarelettere, Milano, 2009. Pallante M., La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL, Editori Riuniti, Roma, 2005. Patel R., I padroni del cibo, Feltrinelli, Milano, 2008. Rocca G., Introduzione alla geografia umana. Itinerari di pensiero e di metodo, fonti, strumenti di indagine, ECIG, Genova, 2008. Scaramellini G., Culture e luoghi. Itinerari di geografia culturale, CUEM, Milano, 2009. Scott A.J., Le regioni dell’economia mondiale, Il Mulino, Bologna, 2001. Vallega A., Geografia culturale. Luoghi, spazi, simboli, UTET, Torino, 2003. Vanolo A., Bignante E., Celata F., Geografia della globalizzazione, UTET Università, Torino, 2014. Zolo D., Globalizzazione. Una mappa dei problemi, Laterza, Bari, 2004.
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Strumenti per la formazione e l’aggiornamento Insegnare Geografia AIIG-SGI, La geografia per l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, documento congiunto, 2009, in www.aiig.it. Bonazzi A., Manuale di geografia culturale, Laterza, Bari, 2014. Brunelli C., Geografia e intercultura in un’esperienza di laboratorio disciplinare, in Ambiente Società Territorio Geografia nelle scuole, LII, 1, 2007, p. 2. Brunelli C., Geografia e cittadinanza: riflessioni a margine della legge n.169 del 31/10/2008, in Ambiente Società Territorio Geografia nelle scuole, LIV, 3-4, 2009, pp. 37-41. Casari M., Gavinelli D. (a cura di), La letteratura contemporanea nella didattica della Geografia e della Storia, CUEM, Milano, 2007. De Vecchis G., Didattica della geografia. Teoria e prassi, UTET Università, Torino, 2011. De Vecchis G., La geografia nelle Indicazioni per un’Educazione alla Cittadinanza, in Ambiente Società Territorio Geografia nelle scuole, LIV, 3-4, 2009, pp. 13-17. De Vecchis G., Pesaresi C., Dal banco al satellite. Fare geografia con le nuove tecnologie, Carocci, Roma, 2011.
Di Palma M.T., Appunti per una geografia interculturale. Tra ricerca geografica e didattica, in Bollettino della Società Geografica Italiana, Serie XIII, Vol. I (2008), pp. 143-149. Di Sapio A., Medi M., Il lontano presente: l’esperienza coloniale italiana. Storia e letteratura tra presente e passato, EMI, Bologna, 2009. Frémont A., Vi piace la geografia?, in Ambiente Società Territorio, n. 5, Carocci, Roma, 2007.
Risorse didattiche
De Vecchis G., Staluppi G., Insegnare geografia. Idee e programmi, UTET Università, Torino, 2014.
Gavinelli D., Rossi B. (a cura di), Scienze sociali, Geografia e Storia nella didattica di un mondo interculturale, CUEM, Milano, 2008. Gilardi T., Molinari P., L’uscita didattica come educazione alla geografia, alla storia e al turismo, EDUCatt, Milano, 2014.
Giorda C., Geografia e Cittadinanza e Costituzione. Un percorso per educare ad abitare consapevolmente il proprio territorio, l’Italia e il pianeta intero, in Corradini L. (a cura di), Cittadinanza e Costituzione. Trasversalità e disciplinarità alla prova della sperimentazione nazionale, Tecnodid, Brescia, 2009.
Materiali
Giorda C., Il sapere geografico come strumento per l’esercizio della cittadinanza europea, in Avila R., Borghi B., Mattozzi I. (a cura di), L’educazione alla cittadinanza europea e la formazione degli insegnanti, pp. 207-214, Pàtron, Bologna, 2009.
Medi M., Per un curricolo verticale di storia nel quadro dell’area geo-storico-sociale, in www.storieinrete.org/ipotesicurricolari/2008/07/14/ipotesi-curricolari Pasquinelli d’Allegra D., Per un curricolo verticale di geografia, in Ambiente Società Territorio Geografia nelle scuole, n. 5, 2008.
Pochettino S., Berruti A., Dizionario del cittadino del mondo. Problemi comuni e cittadinanza attiva, (con Global Kit Per educare alla cittadinanza mondiale), EMI della Coop. SERMIS, Bologna, 2003. Sturm J., Sardini S.H., L’Europa a colpo d’occhio. Il primo atlante infografico, 24 Ore Cultura, Milano, 2014.
127
Soluzioni
Pasquinelli d’Allegra D., Un curricolo verticale di geografia nel primo ciclo di istruzione, in www.aiig.it/Testi%20.pdf/ Portale_Didattica/Curricolo%20di%20Geografia%20Daniela%20Pasquinelli.pdf
Sezione
1
Risorse didattiche
Leggere e viaggiare con la Geografia Amato F., Dell’Agnese E., Schermi americani. Geografia e geopolitica degli Stati Uniti nelle serie televisive, Unicopli, Milano, 2014. Andric I., Il ponte sulla Drina, A. Mondadori, Milano, 1960. Boris J.P., Commercio iniquo. Il romanzo nero delle materie prime, Apogeo, Milano, 2005. Cappuccio S., Glokers. Viaggio nel mondo alla ricerca del lavoro dignitoso, Ediesse, Roma, 2008. Da Empoli G., Canton Express, Einaudi, Torino, 2008. De Vecchis G., Muoversi e viaggiare in un mondo globale, Carocci, Roma, 2014. De Vecchis G., Verso l’altro e l’altrove. La geografia di Marco Polo, oggi, Carocci, Roma, 2006. Hughes R., La riva fatale. L’epopea della fondazione dell’Australia, Adelphi, Milano, 1995. Kapuscinski R., In viaggio con Erodoto, Feltrinelli, Milano, 2005. Leed E. J., Per mare e per terra. Viaggi, missioni, esplorazioni alla scoperta del mondo, Il Mulino, Bologna, 2005. Matvejevic P., Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano, 2004. Meirelles Filho J., Amazzonia, Corbaccio, Milano, 2007.
Musso D., Bananeros, Terre di mezzo, Milano, 2004. Onfray M., Filosofia del viaggio. Poetica della geografia, Ponte alle Grazie, Firenze, 2010. Pakravan P., Il libraio di Amsterdam, Marsilio, Venezia, 2005. Piovene G., Viaggio in Italia, Baldini & Castoldi, Milano, 2013. Rampini F., L’impero di Cindia, Mondadori, Milano, 2007.
Riviste LIMES - RIVISTA DI GEOPOLITICA - mensile - Gruppo Editoriale L’Espresso Limes nasce subito dopo il crollo del Muro di Berlino e dell’Unione Sovietica, in una fase di straordinari cambiamenti geopolitici in Europa e nel mondo. A differenza di altre riviste di geopolitica, Limes si basa sull’incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi ecc.), ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager ecc.), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. MERIDIANI - mensile - Editoriale DOMUS Rivista di viaggi e di turismo dedicata a città, regioni e Stati italiani, europei ed extraeuropei. NATIONAL GEOGRAPHIC - mensile - Gruppo Editoriale L’Espresso La rivista si distingue per i reportage e le splendide immagini dedicati alle meraviglie del pianeta in cui viviamo: la natura, le scoperte, l’avventura, i popoli lontani. LE SCIENZE - mensile - Edizione italiana di Scientific American La rivista è l’edizione italiana di Scientific American, la più prestigiosa rivista di divulgazione scientifica del mondo. Ha pubblicato più di 3500 articoli scritti dai maggiori esperti mondiali in ogni campo del sapere, tra i quali più di 80 premi Nobel.
128
Strumenti per la formazione e l’aggiornamento AMBIENTE, SOCIETÀ, TERRITORIO - Geografia nelle Scuole - bimestrale La rivista è l’organo dell’AIIG (Associazione Italiana Insegnanti di Geografia). Vi vengono pubblicati articoli di aggiornamento didattico e scientifico, resoconti di laboratori didattici e di viaggi di istruzione, notizie, cronache di convegni e manifestazioni geografiche, recensioni e indicazioni bibliografiche. La rivista è stata considerata dalla Commissione di esperti, operante presso la Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, «di elevato valore culturale per il rigore scientifico con il quale viene svolta la trattazione degli argomenti». SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE - bimestrale - edito dal CIPSI (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale) La rivista intende rappresentare un altro modo di leggere il mondo, dando voce alla quotidianità, facendo parlare i protagonisti, proponendo una cooperazione basata sullo scambio reciproco e la fiducia, superando le contraddizioni della crescita e dello sviluppo e costruendo la società del bene comune. STRUMENTI del CRES (Centro Ricerca Educazione allo Sviluppo) - Mani tese - quadrimestrale La rivista contiene riflessioni a carattere pedagogico, ampie recensioni di testi a carattere scientifico e di narrativa di autori del Sud del mondo. Presenta materiali didattici, proposte di esperienze didattiche, segnalazioni bibliografiche. Viene inviata gratuitamente alle scuole che sostengono i progetti di Mani Tese, agli insegnanti che si iscrivono ai corsi di aggiornamento e ai vari collaboratori redazionali organizzati dal CRES.
Siti istituzionali nazionali e internazionali www.un.org/millenniumgoals Il sito, a cui si accede anche tramite il portale delle Nazioni Unite, presenta un costante e aggiornato monitoraggio del livello di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Le statistiche presentate sono redatte da agenzie specializzate nel settore di competenza. www.demo.istat.it L’Istituto nazionale di statistica mette a disposizione i dati ufficiali più aggiornati sulla popolazione residente nei Comuni italiani, derivanti dalle indagini effettuate presso gli Uffici di Anagrafe. Interrogazioni personalizzate (per anno, territorio, cittadinanza ecc.) permettono di costruire le tabelle di interesse e scaricare i dati in formato rielaborabile.
www.ipcc.ch Il Gruppo intergovernativo sul mutamento climatico (IPCC), nato con lo scopo di studiare il riscaldamento globale, a cadenza regolare mette a disposizione i «rapporti di valutazione» sui cambiamenti climatici.
Materiali
www.census.gov Sito del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, pubblica i risultati del censimento statunitense del 2000 e statistiche demografiche ed economiche.
Risorse didattiche
Sitografia
www.europa.eu Il portale dell’Unione Europea consente di seguire le attività della UE e di ottenere informazioni di base sull’integrazione europea. L’utente può accedere all’insieme dei testi legislativi in vigore o in discussione, ai siti di ciascuna istituzione nonché all’insieme delle politiche realizzate dall’Unione Europea in base alle competenze assegnatele dai trattati.
www.beniculturali.it Il sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. www.culturaitalia.it Il portale dedicato al patrimonio culturale italiano offre la possibilità di seguire percorsi dedicati al paesaggio, gallerie fotografiche, video e musei digitali.
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Soluzioni
www.unhcr.org L’UNHCR è l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) creata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1950 e operativa dal 1° gennaio 1951. Sul sito documenti e statistiche, nonché informazioni sulle campagne di sensibilizzazione sul tema dei rifugiati nel mondo.
Sezione
1
Risorse didattiche
Siti del mondo della cooperazione - ONG www.amnesty.it Dal 1961 Amnesty International, un’organizzazione non governativa, lavora per la difesa dei diritti umani lanciando campagne su un Paese o su un tema, realizza progetti educativi per promuovere l’adesione ai valori della Dichiarazione universale dei diritti umani e organizza eventi al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Nelle pagine del sito è possibile informarsi sulle attività dell’organizzazione e sulle modalità di partecipazione attiva alle iniziative. www.dossierimmigrazione.it Il sito, collegato alla Caritas e alla Fondazione Migrantes, mette a disposizione documenti aggiornati e segnala pubblicazioni sul fenomeno migratorio italiano ed europeo. www.wwf.org Il World Wide Fund for Nature è la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura. Nato nel 1961, è presente nel mondo con 24 organizzazioni nazionali, 5 organizzazioni affiliate e 222 uffici di programma in 96 Paesi. Oltre 5 milioni di persone in tutto il mondo con il loro aiuto permettono al WWF di sostenere la sua sfida: oltre 2000 progetti concreti ogni anno per la tutela della biodiversità e per creare un mondo dove l’uomo possa vivere in armonia con la natura. Nelle pagine della versione italiana del sito, vi sono proposte rivolte ai ragazzi per sostenere le iniziative a favore dell’ambiente e della natura. Associazioni www.aiig.it Sito ufficiale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (A.I.I.G.) che, fondata nel 1954, conta sezioni in tutto il Paese e si autodefinisce «Società di cultura del territorio». L’AIIG si propone di diffondere l’educazione e la cultura geografica, di promuovere l’aggiornamento scientifico e didattico degli insegnanti, la conoscenza e la tutela dell’ambiente, il rispetto della multiculturalità e della diversità e il diritto di tutti i popoli allo sviluppo. www.associazionegeografitaliani.it Associazione dei Geografi Italiani (A.G.E.I.). È il sito ufficiale dell’Associazione impegnata nel dare risposte propositive e innovative alla domanda, qualitativa e quantitativa, sempre più articolata di informazione, di aggiornamento e di produzione di sapere geografico con forte motivazione sociale e particolare attenzione allo spazio italiano. www.societageografica.it Sito ufficiale della Società Geografica Italiana (S.G.I.). Fondata a Firenze nel 1867, negli ultimi anni, oltre alla missione di tutelare e rendere fruibile agli studiosi un importante patrimonio culturale, la Società Geografica Italiana segue la vocazione di istituto di ricerca che produce attività aperte al pubblico (mostre, convegni, seminari) e studi utili alla collettività in campo geografico ma non solo. www.societastudigeografici.it Sito ufficiale della Società di Studi Geografici. Fondata nel 1895, l’attuale Società di Studi Geografici è un ente culturale riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione e cura la pubblicazione quadrimestrale della Rivista Geografica Italiana. Strumenti: carte e dati www.worldmapper.org Il sito, frutto di una collaborazione tra l’Università di Sheffield in Inghilterra e l’Università del Michigan negli Stati Uniti, contiene circa 700 mappe, accompagnate da dettagliate informazioni e da poster in formato pdf progettati per la stampa. Le mappe e le informazioni riguardano 200 territori, in particolare delle Nazioni Unite, in modo da includere almeno il 99,95% della popolazione mondiale. Le carte sono raggruppate per categorie, per argomento e in ordine alfabetico. www.ined.fr Sito dell’Institut national d’études démografiques che si autodefinisce il più importante istituto demografico del mondo. Una miniera di informazioni con simulazioni della piramide di età nel passato e previsioni fino al 2050. www.esri.com Il sito fornisce una guida alla creazione di mappe interattive con i sistemi di informazione geografica (GIS). www.globalgeografia.com Scopo del sito è rendere disponibili i dati geografici di tutto il mondo mettendo in rete, per ogni continente e Stato, schede informative corredate da carte geografiche, dati statistici, fotografie e webcam.
130
Strumenti per la formazione e l’aggiornamento www.d-maps.com Utile per le numerose carte che si possono stampare per svolgere esercizi e verifiche. www.flashearth.com Flash Earth è un’applicazione sperimentale per la visualizzazione di immagini aeree e satellitari della Terra. Le immagini della NASA sono aggiornate una volta al giorno, mentre le rimanenti possono risalire anche a cinque anni fa. www.justmaps.org Il sito si propone come una importante risorsa per coloro che cercano carte geografiche e bandiere degli Stati del mondo, nonché carte tematiche su argomenti fisici e antropici. www.printablemaps.net Il sito mette a disposizione carte delle aree continentali in formato pdf da scaricare e stampare. www.weatheronline.co.uk Il sito mette a disposizione, in tempo reale, le previsioni meteorologiche di tutte le località del mondo. www.hist-geo.co.uk Dal sito si possono scaricare carte in bianco e nero dell’Europa, della Francia, del Belgio, dell’Iraq e del Giappone, con una particolare attenzione agli Stati Uniti.
education.nationalgeographic.com Un sito ricco di video, foto, articoli, proposte e spunti per lezioni, attività didattiche individuali e di gruppo. Ambiente e dintorni www.maps.grida.no Il sito mette in rete carte tematiche a colori e ad alta definizione, realizzate da cartografi di professione, sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Risorse didattiche
mapmaker.education.nationalgeographic.com Un sito dove visualizzare le mappe dei continenti, personalizzarle e stamparle.
www.parks.it/world Il sito contiene informazioni e link ai parchi e alle aree protette di tutti gli Stati del mondo.
Materiali
www.naturephoto-cz.com Sito straordinario con stupende fotografie del mondo animale e vegetale. www.bbc.com/earth/uk Un sito ricco di video, foto e articoli in inglese dedicato alla natura. www.raiscuola.rai.it Articoli, gallerie d’immagini e filmati dedicati alla Geografia.
www.sheppardsoftware.com/geography.htm La pagina web consente di giocare con gli Stati europei trascinandone la cartina nella località esatta. Il gioco è completato da un correttore automatico. www.europa.eu/kids-corner/index_it.htm Materiali e giochi per ragazzi sull’Unione Europea.
131
Soluzioni
Giochi geografici www.giochigratisenigmisticaperbambini.com/giochi_per_bambini_gratis/giochi_geografici.php Gioco del Tetris basato sull’Italia, gli Stati europei e africani; divertenti giochi sugli Stati americani.
SEZIONE
2
Materiali Indice Test d'ingresso ........................................................................................... 134 Verif iche sommative
Volume 1 .............................................................................................. 139 Volume 2 ............................................................................................. 162 Volume 3 ............................................................................................ 190 Prov e INVALSI
Classe 1 ................................................................................................ 222 Classe 2 ............................................................................................... 227 Classe 3 ............................................................................................... 232
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Conoscenza dell’ambiente fisico e umano 1. Riporta nella tabella, in corrispondenza dei numeri, i nomi delle Regioni italiane.
4 1
3 2 8
[20 punti]
6 5
7
10
9 11
13
12
14
15
16 17 20 18
19
1
.........................................................................................................................................
11
.........................................................................................................................................
2
.........................................................................................................................................
12
.........................................................................................................................................
3
.........................................................................................................................................
13
.........................................................................................................................................
4
.........................................................................................................................................
14
.........................................................................................................................................
5
.........................................................................................................................................
15
.........................................................................................................................................
6
.........................................................................................................................................
16
.........................................................................................................................................
7
.........................................................................................................................................
17
.........................................................................................................................................
8
.........................................................................................................................................
18
.........................................................................................................................................
9
.........................................................................................................................................
19
.........................................................................................................................................
10
.........................................................................................................................................
20
.........................................................................................................................................
134
Test d’ingresso 2. Completa la carta dell’Italia svolgendo le seguenti attività:
[10 punti]
a. colora di azzurro i mari;
b. scrivi i nomi dei mari che bagnano l’Italia;
c. colora con il marrone scuro la parte di territorio occupata dalle Alpi; con il marrone chiaro quella occupata dagli Appennini; con il verde le zone pianeggianti.
Risorse didattiche Materiali
3. Abbina alle Regioni italiane di seguito elencate il nome del capoluogo. a. Palermo b. Milano c. Bologna d. Firenze e. Roma f. Bari g. Cagliari h. Potenza i. Venezia j. L’Aquila
Soluzioni
1. Basilicata 2. Emilia-Romagna 3. Sicilia 4. Lazio 5. Veneto 6. Sardegna 7. Toscana 8. Puglia 9. Abruzzo 10. Lombardia
[10 punti]
135
Sezione
2
Materiali
4. A ccanto a ogni numero scrivi il nome del continente indicato (Americhe, Africa, Antartide, Asia, Europa, Oceania); poi riporta sulla carta i nomi degli oceani (Oceano Pacifico, Oceano Indiano, Oceano Atlantico). [9 punti]
1
..............................................................................................................................
2
..............................................................................................................................
3
..............................................................................................................................
4
..............................................................................................................................
5
..............................................................................................................................
6
..............................................................................................................................
5.
Distingui se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il clima della Sicilia è mediterraneo. 2. L’allevamento fa parte del settore secondario. 3. La cima più alta degli Appennini è il Monte Bianco. 4. La campagna coltivata è un paesaggio naturale. 5. Il fiume più lungo d’Italia è il Po. 6. L’ago magnetico della bussola indica sempre il nord. 7. Il fiume Po sfocia nel Mar Tirreno. 8. L’Equatore è la massima circonferenza della sfera terrestre.
[8 punti] V F V F V F V F V F V F V F V F
Uso degli strumenti 6. I ndica nel disegno i quattro punti cardinali e scrivi accanto a ognuno i termini corrispondenti: oriente, occidente, meridione, settentrione. [8 punti] ............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
............................................................................................................
136
Test d’ingresso 7.
C ompleta le frasi inserendo correttamente i punti cardinali. 1. Firenze si trova a ....................................…. di Pisa. 2. Pisa si trova a ....................................…. di Livorno. 3. Pisa si trova a ....................................…. di Firenze. 4. Grosseto si trova a ....................................…. di Pisa.
[4 punti]
b. ...................................................................................................
c. ....................................................................................................
9. A ttribuisci a ogni grafico il nome corretto scegliendolo tra i seguenti: diagramma cartesiano, areogramma, istogramma. [9 punti]
Materiali
a. ...................................................................................................
[3 punti]
Risorse didattiche
8. Distingui le tre carte in base alla tipologia: carta politica, carta tematica, carta fisica.
Soluzioni
a. ...................................................................................................
b. ...................................................................................................
c. ....................................................................................................
137
Sezione
2
Materiali
Comprensione delle relazioni 10. In ogni gruppo sottolinea la parola intrusa e spiega il perché della tua scelta. [10 punti] 1. Lepre, abete, scoiattolo, volpe, daino. ..................................................................................................................................................................................... 2. Affluente, foce, letto, cratere, sorgente. ..................................................................................................................................................................................... 3. Grosseto, Ticino, Arno, Tevere, Adige. ..................................................................................................................................................................................... 4. Mar Adriatico, Mar Tirreno, Mar Nero, Mar Ionio, Mar Ligure. ................................................................................................................................................ 5. Francia, Regno Unito, Svizzera, Austria, Slovenia. ...................................................................................................................................................................................... 11.
C ollega correttamente le espressioni della colonna di sinistra con quelle della colonna di destra. [5 punti] 1. Traffico intenso in città a. Possibilità di piogge. 2. Cielo nuvoloso b. Produzione di energia elettrica. 3. Diga c. Possibilità di irrigare i campi. 4. Canali e fiumi d. Mutamenti della linea di costa. 5. Movimenti del mare e. Inquinamento dell’aria.
Comprensione del linguaggio specifico della Geografia 12. Prima di ogni definizione scrivi il termine corrispondente scegliendolo nell’elenco. estuario • valico • penisola • isola • legenda • delta • pianura • arcipelago • precipitazioni • lago
[10 punti]
1
..............................................................................................................
Insieme di più isole che si trovano nel mare a breve distanza le une dalle altre.
2
..............................................................................................................
Foce di un fiume che si divide in bracci.
3
..............................................................................................................
Passaggio tra gli opposti versanti di una catena montuosa.
4
..............................................................................................................
Pioggia, neve, grandine.
5
..............................................................................................................
Zona di terra circondata dal mare su tre lati.
6
..............................................................................................................
Bacino d’acqua dolce.
7
..............................................................................................................
Territorio privo di rilievi.
8
..............................................................................................................
Sbocco in mare di un corso d’acqua in un solo ramo.
9
..............................................................................................................
Zona di terra circondata dal mare.
10
..............................................................................................................
Spiegazione del significato dei simboli e dei colori usati nelle carte geografiche.
138
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
1
Unità 1 - Orientamento e carte 1. Completa le frasi inserendo i termini mancanti sotto elencati. [6 punti] piccola • grande • minor • maggior • meno • più 1. Una carta a …….......................................... scala, ad esempio 1 : 200 000, raffigura un territorio poco esteso; la realtà, cioè, è stata ridotta un …….......................................... numero di volte, con una rappresentazione …….......................................... particolareggiata. 2. Una carta a …….......................................... scala, ad esempio 1 : 1 000 000, raffigura un territorio molto esteso; la realtà, cioè, è stata ridotta un …….......................................... numero di volte, con una rappresentazione ……........................................... particolareggiata.
I ndica quale tipo di carta viene utilizzata nelle seguenti situazioni. [6 punti] 1. Un insegnante descrive agli alunni la distribuzione delle religioni in Europa. ……......................…........................................................ 2. Uno studente osserva la forma dei continenti. ……......................…........................................................ 3. Un turista visita una città. ……......................…........................................................ 4. Un genitore porta i figli in viaggio per la Toscana. ……......................…........................................................ 5. Gli alunni studiano gli Stati dell’Europa centrale. ……......................…........................................................ 6. Un escursionista organizza una gita in montagna. ……......................…........................................................ Indica con una crocetta le caratteristiche comuni a tutte le carte geografiche.
[4 punti]
a Il nord è posizionato in alto. b Si fa uso dei colori. c Il territorio è rappresentato in scala. d Gli elementi geografici sono indicati con dei simboli. e Compaiono i confini tra gli Stati. f Lo spazio è visto dall’alto.
4. Facendo uso della scala di riduzione calcola la distanza in linea d’aria tra le città elencate.
Risorse didattiche
2. 3.
[3 punti]
Materiali Soluzioni 1. Frosinone - Latina: ............................. km circa. 2. Viterbo - Latina: ..................................... km circa. 3. Roma - Rieti: .............................................. km circa.
139
Sezione 5.
2
Materiali
F acendo uso della stessa carta dell’esercizio precedente, completa le frasi indicando i punti cardinali. [5 punti] 1. Rispetto a Rieti, Roma si trova a ……......................…................................................…......................….............................................................. 2. Rispetto a Viterbo, Roma si trova a ……......................…................................................…......................…...................................................... 3. Rispetto a Latina, Rieti si trova a ……......................…................................................…......................…............................................................. 4. Rispetto a Frosinone, Rieti si trova a ……......................…................................................…......................…................................................... 5. Rispetto a Rieti, Viterbo si trova a ……......................…................................................…......................…...........................................................
6. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
1. I meridiani sono semicirconferenze che dividono la Terra in due emisferi. 2. L’Equatore è considerato il parallelo 0. 3. L’Emisfero boreale si trova a nord dell’Equatore. 4. I paralleli sono circonferenze che passano attraverso i poli. 5. I paralleli sono in tutto 180, 90 a sud e 90 a nord dell’Equatore.
6. La longitudine è la distanza di un punto dal Meridiano di Greenwich. 7. Latitudine e longitudine si misurano in chilometri. 8. La Terra è divisa in 24 fusi orari. 9. Il primo fuso orario è centrato sul Meridiano di Greenwich. 10. I fusi orari coincidono perfettamente con le linee dei meridiani.
[10 punti]
V F V F V F V F V F
V F V F V F V F V F
7. F acendo ancora uso della carta del Lazio, indica la posizione geografica della Regione completando la frase con le due espressioni mancanti sotto elencate. [4 punti] est • nord • l’11° e il 14° • il 41° e il 43° Il Lazio è compreso tra ……............................................... di latitudine ............................... e tra ……............................................. di longitudine ……........................... 8. Collega ogni termine alla relativa descrizione o definizione.
1. Legenda 2. Topografia 3. Isoìpsa 4. Isòbata 5. Scala grafica 6. GIS 7. Immagine satellitare 8. Rosa dei venti 9. Bussola 10. Asse terrestre 11. Orbita 12. Reticolato geografico
Totale 50 Punti
140
Punteggio Voto
[12 punti]
a. Immagini digitali scattate da satelliti artificiali. b. Sistema computerizzato in grado di memorizzare, elaborare e aggiornare informazioni geografiche. c. Linea immaginaria che unisce i poli. d. Linea che unisce tutti i punti del fondale marino che si trovano alla stessa profondità. e. Segmento che mostra la scala di riduzione. f. Strumento dotato di un ago magnetico che indica sempre il nord. g. Rete di linee perpendicolari formate dall’incrocio dei meridiani e dei paralleli. h. Elenco dei simboli usati in una carta. i. Linea che unisce tutti i punti della montagna che si trovano alla stessa altitudine. j. Disegno che riporta i punti cardinali e le direzioni intermedie. k. Traiettoria percorsa da un corpo celeste intorno a un altro. l. Scienza che studia il territorio.
da 0 a 24 da 25 a 29 da 30 a 34 da 35 a 39 da 40 a 44 da 45 a 47 da 48 a 50 4 5 6 7 8 9 10
volume
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Verifiche sommative
1
Unità 2 - Statistica e grafici 1. I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
F F F F
F F
7. I l reddito pro capite è uno degli elementi fondamentali per stabilire la qualità della V vita degli abitanti di uno Stato. 8. Nello studio della geografia è importante la descrizione degli aspetti fisici di un territorio. V 9. Il cartogramma è un grafico che rappresenta la distribuzione di dati quantitativi in un V determinato territorio. 10. L’ideogramma è un grafico che fornisce informazioni sulla distribuzione della popolazione nelle diverse fasce di età e V distingue uomini e donne.
F F
F
F
2. R aggruppa nella tabella gli elementi in base alla categoria a cui appartengono. [7 punti] densità di popolazione • numero di posti letto in ospedale • consumo di energia elettrica • numero di persone che sanno leggere e scrivere • Prodotto Interno Lordo • tasso di mortalità • addetti al commercio INDICATORI ECONOMICI
INDICATORI SOCIALI E DEMOGRAFICI
POPOLAZIONE (MILIONI DI ABITANTI)
Europa
10 365 387
714 217
Africa
30 216 362
1 068 331
Asia
45 074 481
4 267 041
Americhe
42 192 781
947 852
Oceania
8 528 382
38 952
Soluzioni
SUPERFICIE (KM2)
CONTINENTE
[6 punti]
Materiali
3. Osserva la tabella e rispondi alle domande.
Risorse didattiche
1. L a geografia studia il rapporto tra l’uomo V e l’ambiente che lo circonda. 2. L’Istat è l’istituto che si occupa della V elaborazione delle carte geografiche. 3. La densità demografica considera il numero V di abitanti presenti in un km2. 4. Per popolazione rurale si intende la V popolazione che vive in città. 5. Il saldo migratorio si calcola contando il V numero di nati e morti in un anno. 6. I pensionati e gli studenti fanno parte della V popolazione attiva di un Paese.
[10 punti]
1. Qual è il continente più vasto? ....................................................................................................................................................................................................................................... 2. Qual è il continente meno vasto? ................................................................................................................................................................................................................................ 3. Qual è il continente più popolato? ............................................................................................................................................................................................................................
141
2
Sezione
Materiali
4. Considerando la superficie, quale posto occupa l’Europa?
5. Che rapporto c’è tra la superficie delle Americhe e dell’Europa?
6. Che rapporto c’è tra la popolazione delle Americhe e dell’Europa?
a Il terzo posto. b Il quarto posto. c L’ultimo posto.
a La superficie dell’Europa è circa la metà di quella delle Americhe. b La superficie dell’Europa è circa un terzo di quella delle Americhe c La superficie dell’Europa è circa un quarto di quella delle Americhe.
a La popolazione dell’Europa è di poco inferiore a quella delle Americhe. b La popolazione dell’Europa è praticamente uguale a quella delle Americhe. c La popolazione dell’Europa è decisamente inferiore a quella delle Americhe. 4. Osserva i grafici e rispondi alle domande.
5% primario
20% secondario
75% terziario
Occupati per settore nel Lazio. gradi 30
Mantova Trapani
25
[14 punti]
1. Che tipo di grafico è?
2. In quale settore sono prevalentemente occupati gli abitanti del Lazio?
1. Che tipo di grafico è?
2. A Mantova qual è il mese più freddo?
a Un areogramma. b Un istogramma. c Un ideogramma.
a Nel settore primario. b Nel settore secondario. c Nel settore terziario. a Un istogramma. b Un cartogramma. c Un diagramma cartesiano.
..................................................................................................................................
20
15
10
5
0
G
F
M
A
M
G
L
A
mesi
Temperature medie di Mantova e Trapani.
S
O
N
D
3. E il mese più caldo? ........................................................................ 4. Considerando l’andamento delle temperature nel corso dell’intero anno, qual è la città più calda? .............................................................................................................. 5. Tra quali gradi sono comprese le temperature delle due città?
a Tra 10 e 25 gradi. b Tra 0 e 25 gradi. c Tra 10 e 15 gradi.
6. I n quale città c’è una forte differenza tra la temperatura dei mesi estivi e la temperatura dei mesi invernali? ........................................................................... ..................................................................................................................................
142
volume
Verifiche sommative 100
Mantova Trapani
mm
90 80 70 60
1
1. Che tipo di grafico è?
2. A Mantova qual è il mese più piovoso? .................................
50
a Un istogramma. b Un areogramma. c Un ideogramma.
.........................................
40
30 20
3. E a Trapani?...................................................................................................... 4. In quale città piove meno durante l’estate? .................. ................................................................................................................
10
0 G mesi
F
M
A
M
G
L
A
S
Precipitazioni mensili di Mantova e Trapani.
O
N
D
5. In quale città piove meno durante l’inverno? ............ ..................................................................................................................
6. I n quale città piove regolarmente durante tutto l’anno? .....................................................................................................................
...................................................
l’ambiente
le attività
..............................................
............................................
Materiali
trasformano
Soluzioni
Totale 40 Punti
Risorse didattiche
5. C ompleta lo schema riguardante il rapporto tra l’uomo e l’ambiente inserendo i termini di seguito elencati. Fai attenzione alle due parole intruse. [3 punti] naturale • urbano • umane • condiziona • provoca
Punteggio Voto
da 0 a 19 da 20 a 23 da 24 a 27 da 28 a 31 da 32 a 35 da 36 a 38 da 39 a 40 4 5 6 7 8 9 10
143
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 3 - I paesaggi della geografia 1. Colloca nell’illustrazione i termini geografici propri della montagna. vetta • versante • valle a U • valle a V • ghiacciaio • catena montuosa
[6 punti]
.......................................................... ..........................................................
..........................................................
..........................................................
.......................................................... ..........................................................
2. Colloca nell’illustrazione i termini geografici propri del paesaggio fluviale. sorgente • letto • foce a delta • sponda • foce a estuario • confluenza
[6 punti]
..........................................................
.......................................................... ..........................................................
..........................................................
.......................................................... ..........................................................
144
volume
1
Verifiche sommative 3. Completa la tabella con le descrizioni dei diversi laghi. LAGO DI ORIGINE GLACIALE
LAGO DI ORIGINE VULCANICA
[3 punti] LAGO DI ORIGINE TETTONICA .......................................................................................................
.................................................................................................
......................................................................................................
..................................................................................................
......................................................................................................
..................................................................................................
......................................................................................................
........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
4. Completa la tabella con le descrizioni dei tipi di colline. COLLINE MORENICHE
[3 punti]
COLLINE TETTONICHE
COLLINE VULCANICHE
.................................................................................................
......................................................................................................
.......................................................................................................
..................................................................................................
......................................................................................................
........................................................................................................
.................................................................................................
......................................................................................................
........................................................................................................
..................................................................................................
......................................................................................................
........................................................................................................
V F V F V F V F V F
Collega ciascun termine alla relativa definizione. [10 punti] 1. Orogenesi a. Foce di un fiume che si divide in bracci. 2. Portata b. Ripida scogliera con pareti rocciose che scendono a picco sul mare. 3. Bacino idrografico c. Punto della superficie terrestre in cui si avverte maggiormente un terremoto. 4. Delta d. Corso d’acqua che defluisce da un lago. 5. Falesia e. Gruppo di isole vicine le une alle altre. 6. Epicentro f. Area attraversata da un fiume e da tutti i suoi affluenti. 7. Erosione g. Quantità d’acqua che passa in una sezione del fiume in un secondo. 8. Altopiano h. Processo di formazione delle catene montuose. 9. Arcipelago i. Pianura che si trova al di sopra di 300 metri s.l.m. 10. Emissario j. Azione distruttiva degli agenti naturali sulla superficie terrestre.
145
Soluzioni
6.
[10 punti] V F V F V F V F V F
Materiali
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. La Pianura Padana è una pianura alluvionale. 2. Le colline sono situate a una altitudine compresa tra i 200 e i 600 metri s.l.m. 3. Le valli scavate dai fiumi hanno la forma di una U. 4. Il Bassopiano Sarmatico è nato dall’erosione di antiche montagne a opera dei ghiacciai. 5. La grandezza di un fiume si misura calcolando l’ampiezza del suo letto. 6. I fiumi che sfociano nell’Oceano Atlantico hanno un percorso breve a causa della vicinanza delle sorgenti al mare. 7. Le maree sono innalzamenti e abbassamenti periodici del livello del mare causati dall’attrazione esercitata dalla Luna e dal Sole. 8. Quando le coste alte si protendono verso il mare danno origine ai promontori. 9. La lava fuoriesce dal cratere attraverso il camino vulcanico. 10. L’intensità di un terremoto, cioè i suoi effetti sul territorio e sugli abitanti, si misura attraverso la Scala Richter.
Risorse didattiche
5.
Sezione 7.
2
Materiali
S ottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. La città è l’elemento caratteristico del paesaggio rurale / urbano. 2. L’agricoltura estensiva / intensiva è praticata su aree molto estese, utilizzando pochi investimenti e macchinari. 3. Per ottimizzare le rese e ottenere il massimo profitto dalla coltivazione dei campi si pratica la monocoltura / policoltura. 4. Il vigneto è una tipica coltura cerealicola / legnosa. 5. Nelle aree ricche di terreni fertili e di risorse idriche sorge l’insediamento sparso / accentrato. 6. Nei pascoli / prati si produce foraggio per il bestiame. 7. Il latifondo è una grande proprietà terriera coltivata da braccianti / mezzadri. 8. Quando si alternano sullo stesso campo le coltivazioni per favorire la fertilità del terreno si attua la rivoluzione / rotazione. 9. Il centro storico costituisce la parte antica / moderna di una città. 10. Le zone turistiche / commerciali sono situate nella periferia delle città.
8. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Nelle abitazioni rurali il mangime per il bestiame e il raccolto dei campi vengono conservati:
a nelle baite. b nelle masserie. c nei silos.
[5 punti] 4. Quando l’area residenziale, circondata dalla zona industriale, si distribuisce intorno al centro storico, la città presenta:
a uno sviluppo policentrico. b uno sviluppo concentrico. c uno sviluppo a zone.
2. Il centro storico:
a Costituisce la parte antica di una città. b È l’area più moderna della città. c È l’area dedicata agli uffici.
146
a a scacchiera. b a pianta lineare. c a pianta concentrica.
a grandi metropoli circondate da vaste aree tra loro comunicanti.
3. L e città con vie principali che partono da una piazza e sono incrociate da vie circolari di lunghezza maggiore man mano che si allontanano dal centro sono:
5. Le megalopoli sono:
b centri urbani isolati disseminati in una vasta area.
c città molto popolate.
volume
1
Verifiche sommative 9. Raggruppa nella tabella i diversi tipi di trasporti e comunicazioni. VIE DI TERRA
VIE DI ARIA
VIE DI ACQUA
[12 punti] TELECOMUNICAZIONI
10. Indica il tipo di trasporto piĂš adatto a soddisfare le esigenze elencate. Scrivi, accanto a ognuna, una o due delle seguenti sigle: TS (trasporto stradale), TF (trasporto ferroviario), TA (trasporto aereo), TF (trasporto fluviale), TM (trasporto marittimo). [5 punti]
1. Trasporto di persone in tragitti lunghi. ( ............................................................................ ) 2. Trasporto di merci e persone in tragitti brevi o di media lunghezza, con emissione di sostanze fortemente inquinanti. ( ............................................................................. ) 3. Trasporto di merci e persone in tragitti brevi o di media lunghezza senza procurare eccessivi danni all’ambiente. ( ............................................................................. ) 4. Trasporto di merci in tragitti lunghi a bassi costi. ( ............................................................................ )
Risorse didattiche
Materiali Soluzioni
Totale 70 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
147
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 4 - Il clima 1.
Abbina ogni strumento allo scopo a cui è destinato. [7 punti] 1. Barometro a. Misurare la velocità del vento. 2. Pallone sonda b. Misurare la quantità di pioggia caduta. 3. Igrometro c. Misurare la pressione atmosferica. 4. Satellite meteorologico d. Misurare la pressione atmosferica, temperatura e umidità. 5. Termometro e. Misurare la temperatura dell’atmosfera. 6. Anemometro f. Misurare l’umidità dell’atmosfera. 7. Pluviometro g. Controllare la situazione meteorologica dell’intero pianeta.
2. D istingui nell’elenco gli elementi (E) che concorrono a determinare il clima di una regione dai fattori (F) che lo condizionano. [7 punti] 1. Vicinanza del mare. 2. Venti. 3. Latitudine. 4. Umidità. 5. Temperatura. 6. Pressione atmosferica. 7. Altitudine. 3.
Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. Il clima indica le condizioni atmosferiche presenti in una località durante un breve / lungo periodo. 2. Man mano che ci avviciniamo all’Equatore e ci allontaniamo dai poli la temperatura diminuisce / aumenta. 3. Man mano che l’altitudine sale la temperatura diminuisce / aumenta. 4. L a temperatura media si ottiene moltiplicando / sommando la temperatura massima con la temperatura minima e dividendo per due. 5. Le aree di alta / bassa pressione si chiamano anticicloni. 6. I venti periodici / costanti soffiano sempre nella stessa direzione. 7. Una località di montagna situata sul versante esposto a sud / nord presenta una temperatura più elevata rispetto a una località situata sul versante opposto. 8. Le correnti marine sono come grandi fiumi che scorrono nei mari chiusi / negli oceani. 9. La tramontana è un vento costante / variabile. 10. Gli alisei sono venti variabili / costanti.
4. Disponi in ordine cronologico le fasi del ciclo dell’acqua. Il vapore acqueo si condensa formando le nuvole. Il vapore acqueo sale nell’atmosfera. L’acqua, giunta sulla superficie terrestre, alimenta i fiumi e le acque sotterranee. Le nubi danno origine alle precipitazioni. L’acqua, riscaldata dai raggi solari, evapora.
148
[5 punti]
volume
Verifiche sommative 5. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. L’effetto serra è causato da:
1
[5 punti]
a un aumento della temperatura. b un aumento dell’anidride carbonica. c un aumento di radiazione solare.
2. L’effetto serra è la causa principale:
3. Nell’ultimo secolo la temperatura è salita di:
4. Le Maldive hanno un clima:
5. Il clima della costa dell’Irlanda è influenzato da:
6.
Abbina a ogni termine la definizione corretta. [5 punti] 1. Escursione termica a. Distanza di una località dall’Equatore. 2. Latitudine b. Deposito di acqua sotterraneo. 3. Atmosfera c. Involucro gassoso che avvolge il pianeta. 4. Era glaciale d. Differenza tra temperatura massima e minima. 5. Falda acquifera e. Periodo in cui avvenne una espansione delle calotte polari.
a dell’abbassamento della temperatura. b del surriscaldamento globale. c dell’aumento dei ghiacci. a 2 °C. b 0,6 °C. c 1 °C.
a l’Oceano Indiano. b l’Oceano Pacifico. c l’Oceano Atlantico.
Risorse didattiche
a praticamente costante tutto l’anno. b molto variabile. c con temperature che variano da un minimo di -5 °C a un massimo di 20 °C.
Materiali Soluzioni
149
2
Sezione
Materiali
7. C ompleta lo schema relativo ai cambiamenti climatici inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [6 punti] delle riserve di acqua dolce • della temperatura dell’aria • del livello dei mari • desertificazione • sviluppo industriale • surriscaldamento globale
Disboscamento
........................................................................
Aumento dell’anidride carbonica
Aumento ...................................... .................................................................
Aumento dell’effetto serra
.............................................................. ..............................................................
Scioglimento dei ghiacciai
Innalzamento .......................... ..................................................................
Esaurimento .................................... .........................................................................
Totale 45 Punti
150
Punteggio Voto
Scomparsa di zone costiere
....................................................................
da 0 a 19 da 20 a 24 da 25 a 29 da 30 a 34 da 35 a 39 da 40 a 42 da 43 a 45 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
1
Unità 5 - Uno sguardo all’Europa [3 punti].
2. S crivi al posto giusto i nomi dei seguenti mari. Mar Baltico • Mar Glaciale Artico • Mare del Nord • Oceano Atlantico • Mar Mediterraneo
[5 punti]
Risorse didattiche
1. C olora di azzurro i seguenti mari. Mar Nero • Mar Caspio • Mar di Barents
Materiali 3. Colora di verde le pianure e scrivi al posto giusto i seguenti nomi. [5 punti] Bassopiano Francese • Pianura Padana • Pianura Ungherese • Bassopiano Sarmatico • Bassopiano Germanico
[8 punti]
151
Soluzioni
4. I ndividua il corso dei fiumi elencati e, in corrispondenza della foce, scrivi il numero che li contrassegna. 5. Danubio 1. Volga 6. Tamigi 2. Po 7. Tevere 3. Reno 8. Tago 4. Senna
Sezione
2
Materiali
5. Raggruppa le montagne in base all’area geografica a cui appartengono. Pirenei • Alpi Scandinave • Massiccio Centrale • Urali • Appennini • Selva Nera • Alpi • Vosgi MONTAGNE DELL’EUROPA SETTENTRIONALE
MONTAGNE DELL’EUROPA CENTRALE
[8 punti]
MONTAGNE DELL’EUROPA MERIDIONALE
Monti Pennini
6. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. L’Europa si trova nella zona compresa tra:
[5 punti]
a il Circolo polare antartico e il Tropico del Capricorno. b il Circolo polare artico e il Tropico del Cancro. c il Tropico del Cancro e l’Equatore.
2. La Corrente del Golfo proviene dal:
3. L’anticiclone siberiano porta:
4. L’anticiclone delle Azzorre, durante l’estate, si espande verso:
5. Nell’area occupata dalla Pianura Padana il clima è:
a Golfo di Taranto. b Golfo di Guinea. c Golfo del Messico.
a tempo molto freddo. b bel tempo. c piogge abbondanti.
a la Penisola Scandinava. b il Mediterraneo. c le isole britanniche. a mediterraneo. b alpino. c continentale.
7. Abbina a ogni clima le caratteristiche della regione in cui è presente. [5 punti] a. A rea lontana dal mare a latitudine elevata con temperature invernali che 1. Clima alpino raggiungono anche i -20 gradi. b. Area vicina al mare a latitudine molto elevata con temperature rigide e 2. Clima atlantico precipitazioni scarse e concentrate nella stagione estiva. c. Area vicina al mare a bassa latitudine con temperatura mite durante tutto 3. Clima continentale l’anno e precipitazioni concentrate in autunno e inverno. d. Area ad altitudine elevata con temperature molto basse e precipitazioni 4. Clima mediterraneo abbondanti anche di tipo nevoso. e. Area vicina al mare con temperature rese più miti dalla corrente marina e 5. Clima subartico precipitazioni abbondanti.
152
volume
1
Verifiche sommative 8. Raggruppa nella tabella i laghi in base alla loro origine. Lago Ladoga • Lago di Garda • Lago di Ginevra • Lago Trasimeno • Lago Balaton • Lago di Bolsena ORIGINE GLACIALE
ORIGINE VULCANICA
[6 punti]
RESIDUO DI UN ANTICO MARE
[5 punti]
Risorse didattiche
10. Indica con una crocetta se le affermazioni si riferiscono al Parco Nazionale degli Alti Tauri oppure al Parco Nazionale del Gran Paradiso. [5 punti] PARCO NAZIONALE DEGLI ALTI TAURI
Materiali
9. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Il clima della regione alpina è caratterizzato da: a inverni freddi e lunghi, estati brevi e fresche, precipitazioni scarse. b inverni freddi e lunghi, estati brevi e calde, precipitazioni abbondanti. c inverni freddi e lunghi, estati brevi e fresche, precipitazioni abbondanti. 2. Il clima della regione alpina è influenzato da: a mare e longitudine. b mare e altitudine. c altitudine e correnti marine. 3. Il versante settentrionale dei Pirenei, influenzato dall’oceano, è caratterizzato da: a clima mite e secco. b clima mite e umido, con abbondanti precipitazioni piovose. c clima freddo con abbondanti precipitazioni nevose. 4. Il versante settentrionale delle Alpi, esposto ai venti provenienti da nord, è caratterizzato da: a clima mite e umido, con precipitazioni abbondanti. b clima mite e secco, con precipitazioni scarse. c temperature molto basse, con precipitazioni prevalentemente nevose. 5. Il clima dei Carpazi è caratterizzato da: a temperatura fredda e precipitazioni abbondanti. b temperatura mite e precipitazioni scarse. c temperatura fredda e precipitazioni scarse.
PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
È stato istituito nel 1922. La vetta più alta raggiunge i 3 798 m di altitudine. Possiede una delle stazioni termali più antiche d’Europa.
Soluzioni
Tra le specie animali protette vi è lo stambecco. Si estende tra la Valle d’Aosta e il Piemonte.
Totale 55 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
153
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 6 - Vivere in Europa 1. S ottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] L’Europa è un continente densamente / scarsamente popolato. La densità media è modesta / elevata ed è inferiore solo a quella dell’Africa / Asia. La popolazione si concentra dove le condizioni ambientali sono più favorevoli e precisamente nelle vaste pianure dell’Europa centrale / occidentale e lungo le coste del Mar Mediterraneo / dell’Oceano Atlantico. Altre aree densamente popolate sono le grandi città europee, in particolare Londra, Parigi e Atene / Mosca. La popolazione europea è cresciuta velocemente / lentamente fino al XV secolo ed è aumentata in modo vertiginoso negli ultimi cinque / tre secoli. In futuro la popolazione europea è destinata a diminuire / aumentare in modo significativo passando dagli attuali 714 / 514 milioni di abitanti a 650 milioni di persone. 2. Completa la tabella inserendo le parole nell’elenco sottostante. lappone • slave • non indoeuropee • croato • neolatine FAMIGLIA LINGUISTICA
GRUPPI LINGUISTICI
occitano, ladino
Lingue germaniche
gallico, gallese, bretone, frisone, yiddishe
Lingue .....................................................................
.................................................... , sloveno,
macedone, serbo
Lingue baltiche
lituano, lettone
Lingue ugro-finniche
finlandese, estone, ...........................................
Lingue uralo-altaiche
turco
Lingue preindoeuropea
3.
LINGUE LOCALI
Lingue .....................................................................
Lingue indoeuropee
Lingue ....................................................................................
[5 punti]
basco
C ollega a ciascuno Stato la religione in esso prevalente. 1. Francia a. Religione calvinista. 2. Grecia b. Religione cattolica. 3. Germania c. Religione ortodossa. 4. Regno Unito d. Religione luterana. 5. Svizzera e. Religione anglicana.
4. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Per calcolare l’ISU di uno Stato si usa come termine di riferimento il numero:
a 3. b 1. c 2.
2. Tra gli Stati europei situati ai primi posti della classifica mondiale dei Paesi con il più alto PIL c’è:
154
a la Svizzera. b l’Italia. c la Norvegia.
[5 punti]
[6 punti]
volume
Verifiche sommative
3. In Europa la speranza di vita è:
4. Nell’Europa occidentale, rispetto all’Europa orientale, la mortalità infantile è:
5. In Europa le nascite sono:
6. L’Italia è uno degli Stati europei con il maggior numero di:
1
a abbastanza elevata. b molto elevata. c piuttosto bassa. a ugualmente bassa. b meno bassa. c più bassa.
a in lento ma progressivo aumento. b in calo. c in leggero aumento.
[8 punti]
V F V F V F V F V F V F V F V F
Materiali
5. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il diritto di sangue stabilisce che una persona acquisisce la cittadinanza attraverso la nascita in un determinato territorio. 2. I rom hanno uno stile di vita nomade. 3. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo afferma che «tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti». 4. In Italia, uno straniero che possiede un regolare permesso di soggiorno non può richiedere la cittadinanza. 5. Una società in cui vivono e interagiscono etnie diverse si definisce multietnica. 6. L’integrazione con persone di etnia e cultura diverse rappresenta un’opportunità di arricchimento culturale. 7. I cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia sono il 20% della popolazione. 8. Il Trattato di Maastricht del 1993 ha istituito la cittadinanza europea.
Risorse didattiche
a giovani. b adulti in età media. c anziani.
Soluzioni
155
2
Sezione
Materiali
6. C ompleta lo schema inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. Colora quindi gli elementi che indicano i luoghi di immigrazione. [6 punti] presso grandi università e centri di ricerca • da Africa, Asia, America del Sud • da Italia, Spagna, Portogallo • asilo • verso America e Australia • alla popolazione in aumento Per trovare lavoro
Per trovare lavoro ........................................................
Verso Germania, Belgio, Francia, Regno Unito
.........................................................
Per dare sbocco ..................................................... ...................................................
Dalle colonie americane, africane e asiatiche
................................................. .................................................
Emigrazione
Dall’Europa
Per fuggire dalla carestia
Emigrazione Secoli XIX - XX
Flussi migratori
Secolo XXI
Emigrazione
........................................................... ............................................................
Emigrazione
Da Paesi dell’Europa centro-orientale
Verso gli Stati dell’Europa occidentale
Per trovare lavoro
Dall’Europa
Verso gli Stati Uniti
Per chiedere
Per lavorare
..........................................
............................................................ ............................................................
Per fuggire da guerre e carestie
Totale 40 Punti
156
Punteggio Voto
............................................................
da 0 a 19 da 20 a 23 da 24 a 27 da 28 a 31 da 32 a 35 da 36 a 38 da 39 a 40 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
1
Unità 7 - Economia: i settori primario e secondario 1. C ompleta la tabella di confronto delle quattro regioni agrarie europee inserendo i termini e le espressioni di seguito elencate. [11 punti] foraggio • alberi da frutto (ulivi, viti, agrumi, meli, ciliegi) • pianure dell’Europa centrale e orientale (Bassopiano Sarmatico) • regione dei seminativi • boschi, campi delimitati da siepi, muretti, recinti provvisori • regione delle foreste • Finlandia, Russia settentrionale • dei pascoli • filari, terrazzamenti • campi senza alberi • Mar Mediterraneo REGIONE RURALE
Regione ……................................
AREE PREVALENTEMENTE INTERESSATE Aree costiere del Mar Baltico, del Mare del Nord e dell’Europa atlantica regioni occidentali della Gran Bretagna e dell’Irlanda Colline e vaste ……............................
PAESAGGI Prati verdi alternati a …….....................
.................................................................................
................................................................................. ................................................................................. .................................................................................
Ampie distese di …….................................
Coste del
...................................................................................
Disposizione delle piante in ...........
........................................................................
..................................................................................
.................................................................................
Boschi di conifere e betulle
Disposizione delle piante in file ordinate senza sottobosco
........................................................................
...........................................................
........................................................................
............................................................
Scandinavia, .......................................
..........................................................
.......................................................................
................................................................................. ................................................................................. .................................................................................
Soluzioni
157
Materiali
2. I ndica se le seguenti affermazioni si riferiscono all’agricoltura intensiva dell’Europa occidentale e meridionale (EOM) oppure all’agricoltura estensiva dell’Europa orientale (EO). [10 punti] 1. Coltivazione di prodotti su grandi superfici. ( ……...……..........……...……................... ) 2. Introduzione di frequenti innovazioni per aumentare la resa agricola. ( ……...…….....……...……........................ ) 3. Resa per ettaro bassa. ( ……...…….....……...……........................ ) 4. Largo impiego di manodopera. ( ……...…….....……...……........................ ) 5. Coltivazione dei prodotti su aree di estensione limitata. ( ……...…….....……...……........................ ) 6. Uso di tecniche tradizionali. ( ……...…….....……...……........................ ) 7. Impiego di macchinari sofisticati. ( ……...…….....……...……........................ ) 8. Impiego di antiparassitari e fertilizzanti molto inquinanti. ( ……...…….....……...……........................ ) 9. Massiccio impiego di concimi chimici e naturali dal basso impatto ambientale. ( ……...…….....……...……........................ ) 10. Adozione del metodo di produzione biologico. ( ……...…….....……...……........................ )
Risorse didattiche
........................................................................
Cereali (frumento, mais, orzo, riso), ortaggi, piante industriali (barbabietola da zucchero, soia, girasole)
............................................................
Regione delle colture
COLTURE
Sezione
2
Materiali
3. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. I pescatori dell’Oceano Atlantico destinano il loro pescato:
[5 punti]
a ai mercati di aree ristrette. b alla grande industria alimentare. c ai mercati della costa e dell’entroterra. 2. Nelle regioni europee poco fertili è diffuso l’allevamento:
a di suini. b di bovini. c di ovini. 3. I giacimenti di carbone sono ancora molto sfruttati:
a nell’Europa orientale. b nell’Europa centrale. c nell’Europa occidentale. 4. Le industrie europee più produttive sono quelle:
a tessili e metallurgiche. b meccaniche e siderurgiche. c agroalimentari e chimiche. 5. La stragrande maggioranza delle industrie europee è:
a di dimensione artigianale. b di dimensione medio-piccola. c di grande dimensione. 4.
I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [10 punti] V F 1. Dal punto di vista economico esistono profonde differenze tra gli Stati europei. V F 2. L’Italia, insieme ad altri 10 Stati europei, fa parte di Eurolandia. V F 3. La Spagna è uno degli Stati europei appartenenti all’area altamente sviluppata. V F 4. L’economia europea è incentrata sul settore secondario per la forte produttività delle sue industrie. V F 5. Il 30% dei lavoratori degli Stati appartenenti all’Unione Europea è impiegato nel settore primario. V F 6. Gli agricoltori ricevono finanziamenti per introdurre metodi di coltivazione che rispettino l’ambiente. 7. Con gli organismi geneticamente modificati gli agricoltori potrebbero assicurare un’elevata produzione V F di cibo indipendentemente dagli eventi naturali. 8. Tra i prodotti certificati con il marchio Denominazione di Origine Protetta (DOP) c’è l’arancia rossa V F di Sicilia. 9. Certificando con appositi marchi i prodotti agricoli e gli alimenti le istituzioni europee garantiscono V F la qualità dei prodotti. V F 10. L’Unione Europea, seguendo il parere di molti scienziati, è del tutto favorevole all’uso degli OGM.
158
volume
Verifiche sommative 5. I ndica con una crocetta a quale epoca si riferiscono le seguenti affermazioni sulla situazione dell’operaio. OPERAIO PRIMA DEL XVIII SECOLO
OPERAIO DEI SECOLI XVIII E XIX
1
[6 punti]
OPERAIO DEI SECOLI XX E XXI
È sottoposto a turni di lavoro pesantissimi insieme a donne e bambini. Lavora alla catena di montaggio. Aderisce alle Trade Unions per ottenere un salario migliore e per essere tutelato nell’ambiente di lavoro. È un lavoratore specializzato che sorveglia macchinari complessi.
Lavora per un artigiano in cambio di un salario molto basso.
7.
F ai corrispondere a ogni tipo di impianto energetico la fonte di energia sfruttata. [5 punti] 1. Centrale termica a. Forza di caduta dell’acqua. 2. Centrale eolica b. Forza del vento. 3. Centrale idroelettrica c. Calore emesso dalla Terra. 4. Centrale geotermica d. Decomposizione di sostanze organiche. 5. Impianto di trasformazione della biomassa e. Calore prodotto dai raggi solari.
Soluzioni
Totale 55 Punti
Materiali
6. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [8 punti] specializzate • occidentale • industriale • delocalizzazione • principale • manodopera • Asia • sindacali Negli ultimi decenni molti Paesi dell’Europa ……................................................. hanno trasferito in parte o del tutto la loro produzione …….................................................. in altri luoghi, come l’……................................................. o l’Europa dell’Est, dove il costo della ……......................... ........................... è più basso e ci sono scarse tutele …….......................... . Il fenomeno della .......................……................................................. ha interessato, ad esempio, le aziende meccaniche, in cui gli industriali affidano a più aziende …….................................................. situate in vari Paesi del mondo il compito di produrre le parti di un’automobile per poi trasferirle nell’azienda …….................................................. , dove verrà assemblato il prodotto finale.
Risorse didattiche
È considerato poco più di un mendicante.
Punteggio Voto
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
159
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 8 - Economia: il settore terziario 1. C ompleta le frasi con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Attenzione alle parole intruse [14 punti] addetti • banche • turismo • specializzati • piccoli • pubblici • vita • 70% • Stato • privati • essenziali • denaro • servizi • amministrazione 1. Circa il ……..................................................... dei lavoratori europei è impiegato nel settore terziario, ossia in attività che utilizzano quanto prodotto dall’agricoltura e dall’industria per fornire ……..................................................... . 2. Il lavoro svolto dagli ….............................…............................ al settore terziario, permettendo alle persone di godere di una elevata qualità di ……...................................................... , va a beneficio dell’intera comunità. 3. Lo ……................................................... mette a disposizione dei cittadini servizi ……................................................. gestiti direttamente attraverso la pubblica ……............................................................................. e integra questi servizi con quelli offerti da enti ……........................................ . 4. Le ……....................................... offrono un servizio di fondamentale importanza in una economia moderna, infatti investono il …….................................................. dei risparmiatori nel sostegno alle esigenze economiche delle famiglie e delle aziende. 5. La distribuzione dei servizi è capillare: nei ……...................................................................... centri i cittadini usufruiscono dei servizi …… ................................................. , nelle grandi città gli utenti hanno a disposizione i servizi ……...................................................... . 6. Intorno al ……................................................................. si è sviluppata, negli ultimi anni, una fiorente industria in cui sono occupati milioni di europei. 2. C ompleta la tabella con gli elementi di seguito elencati in modo da ricostruire le grandi vie di comunicazione stradali e ferroviarie che collegano l’Europa. [12 punti] Russia • Mediterraneo • Rotterdam • Istanbul • Nero • nord-sud • Germania • Londra • Genova • Lisbona • Adriatico • ovest-est CITTÀ
LOCALITÀ
DIREZIONE
LOCALITÀ
CITTÀ
...................................................
Regno Unito
nord-sud
Mar ...............................................
Marsiglia
...................................................
Mare del Nord
nord-sud
Mar Ligure
Amburgo
Mare del Nord
Berlino
...........................................................
Bordeaux
Oceano Atlantico
...................................................
Oceano Atlantico
...........................................................
nord-sud ...........................................................
ovest-est
Mar ............................................ Mar Nero ...........................................................
Mar ............................................
3. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
...........................................................
Venezia ...........................................................
Mosca Costanza
[7 punti]
V 1. Gli europei preferiscono viaggiare su strada con automezzi propri. 2. Le grandi autostrade sono state costruite per porre rimedio ai gravi problemi di traffico e di inquinamento V causati dal traffico su gomma. V 3. Il trasporto fluviale non è vantaggioso perché è molto più lento del trasporto su gomma. V 4. Il porto olandese di Amsterdam detiene il primato mondiale del traffico di merci. 5. L’Unione Europea ha progettato la costruzione delle Reti di trasporto Trans-Europee (TEN-T) che V consentono di integrare i diversi mezzi di trasporto (auto, treno, aereo, nave). V 6. Gli europei hanno collegato Reno, Rodano e Danubio con canali artificiali per favorire la navigazione. V 7. Le città europee sedi dei principali aeroporti sono Londra, Parigi e Francoforte.
160
F F F F F F F
volume
1
Verifiche sommative
4. I ndica con una crocetta in corrispondenza delle epoche storiche i luoghi in cui si praticava il commercio. Tieni presente che alcuni luoghi possono coesistere. [10 punti] GRANDE MAGAZZINO
CENTRO COMMERCIALE
NEGOZIO
MERCATO URBANO
Medioevo Prima del XVIII secolo Dalla metà del XIX secolo Dalla metà del XX secolo
6. C ompleta lo schema inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [7 punti] combustione • riciclaggio • di gas responsabili dell’effetto serra • polveri sottili • dei rifiuti nel ciclo produttivo • interramento • riuso dei rifiuti Riduzione e ……......................................................
Risorse didattiche
5. C ollega gli elementi delle due colonne in modo da mettere in evidenza i vantaggi legati all’utilizzo di alcuni servizi. [5 punti] a. Fruizione dei servizi direttamente da casa. 1. Banda larga b. Possibilità di lavorare restando a casa. 2. Telefonia mobile c. Connessione a internet velocissima. 3. Servizi online d. Soggetti economici la cui attività non è finalizzata a produrre profitto. 4. Telelavoro e. Scambio istantaneo di informazioni tra persone situate in luoghi tra loro distanti. 5. Enti non profit
……......................................................
Gestione del problema dei rifiuti solidi urbani
Discarica controllata
Reintroduzione
……......................................................
dei rifiuti
Materiali
dei rifiuti
……......................................................
Inceneritore
……...................................................... ……......................................................
Emissioni di Produzione
Raccolta differenziata
…….......................................................
……......................................................
Soluzioni
……...................................................... ……......................................................
Totale 55 Punti
Punteggio Voto
……......................................................
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
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Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 1 - L’Unione Europea 1. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [12 punti] politica • Asia • Unione Europea • civiltà • geografico • Città del Vaticano • continente • 40 • culturali • Africa • extracomunitari • penisola L’Europa, a differenza dell’……....................................................... e delle Americhe, non è un vero e proprio …….......................................................... perché non è completamente circondato dagli oceani. Da un punto di vista ……........................................................ può infatti essere considerata una grande ……...................................................... dell’……....................................................... alla quale è unita così da formare con essa un unico blocco continentale chiamato Eurasia. L’Europa può essere però considerata un continente per le caratteristiche ……................................ ............................. economiche e politiche dei suoi abitanti che, nel corso dei secoli, hanno prodotto una ……................................................ dai caratteri del tutto originali. Attualmente la carta ……....................................................... dell’Europa ci presenta un territorio frammentato in più di ……............. Stati, alcuni dei quali sono molto piccoli, come la ...................................……................................................ ; 28 di questi Stati fanno parte dell’……............................................................. , i rimanenti sono detti Paesi ……............................................................. . 2. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [5 punti] V F 1. L a Francia è uno degli Stati europei formatisi nei secoli XV e XVI a seguito di una rivolta popolare. 2. Fino alla prima guerra mondiale l’Europa centro-orientale e orientale era occupata da tre grandi V F imperi: l’impero russo, l’impero austro-ungarico e l’impero turco-ottomano. V F 3. Dal crollo dell’impero russo, avvenuto dopo la prima guerra mondiale, nacque l’URSS. V F 4. Alla fine della seconda guerra mondiale gli Stati dell’Europa orientale aderirono alla NATO. 5. Dopo il 1991 la Repubblica Democratica Tedesca si unì alla Repubblica Federale Tedesca ponendo fine V F alla «guerra fredda». 3.
A ogni forma di governo fai corrispondere le relative caratteristiche. [5 punti] 1. Monarchia assoluta a. Il Presidente della Repubblica, eletto direttamente dal popolo, è 2. Monarchia parlamentare anche il capo del Governo. 3. Repubblica parlamentare b. Il re esercita il potere insieme al Parlamento. 4. Repubblica presidenziale c. Il Presidente della Repubblica nomina il capo del Governo che 5. Repubblica semipresidenziale deve avere la fiducia del Parlamento.
d. Il re governa senza essere soggetto ad alcun controllo. e. I poteri sono esercitati dal Parlamento che elegge il Presidente della Repubblica.
4. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. In uno Stato democratico il potere è nelle mani:
a del sovrano. b del popolo. c dei nobili.
2. I n uno Stato federale la politica estera, la politica economica generale, la difesa sono decise:
162
a dalle assemblee regionali. b dal Presidente. c dal governo centrale.
[3 punti]
3. La Germania è un esempio di:
a Stato presidenziale. b Stato federale. c Stato unitario.
volume
Verifiche sommative
2
5. Completa lo schema relativo al fenomeno dell’immigrazione nei Paesi dell’Unione Europea inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [6 punti] occidentale • costruzione • guerre e persecuzioni • Paesi dell’Europa dell’Est • nei centri di identificazione ed espulsione • le frontiere
Pessime condizioni di vita
.......................................................................................
spingono Paesi del Sud del mondo Moltissime persone
provenienti da
verso
.................................................................................................
L’Europa ............................................................ valicando
Risorse didattiche
.....................................................................
come Immigrati clandestini
Immigrati con visto turistico
bloccati dalla
per
Polizia degli Stati europei
Cercare lavoro
per mezzo di Pattugliamenti delle coste del Mediterraneo
Detenzione ................................................................................ ...................................................................................................................
Materiali
........................................................................... di barriere di filo spinato
Divieto di rientro in Europa per cinque anni
che hanno provocato La protesta delle organizzazioni umanitarie
163
Soluzioni
6. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [10 punti] 25 • Italia • Economica • 1992 • unita • Maastricht • 2007 • Croazia • CECA • Roma Nel Novecento, dopo la seconda guerra mondiale, una decisa volontà di pace diffuse l’idea di una Europa ……...................……........... . Nel 1951 fu fondata la ……..........…..…............................................. , Comunità Europea per il Carbone e l’Acciaio , alla quale aderirono 6 Paesi, tra cui l’……..........……......................................... . Nel 1957 fu istituita, con il Trattato di ……..........…….............................................. , la Comunità ……..........…....................... .......…............................. Europea (CEE). Il passo decisivo fu rappresentato dal Trattato di ……..........……................................................... che istituì, nel ……..........……..................... , l’Unione Europea. Dai sei Stati fondatori si è passati man mano a ……..........................…….......... Stati nel 2004, ai quali se ne sono aggiunti altri due nel …….............................................. , la Bulgaria e la Romania, e un altro nel 2013, la ……................................................ .
Sezione 7.
2
Materiali
Abbina a ogni istituzione i relativi compiti. a. 1. Parlamento europeo b. 2. Consiglio della UE c. 3. Commissione europea d. 4. Banca Centrale Europea 5. Corte di Giustizia e.
[5 punti] Definisce la politica che l’Unione Europea deve seguire. Assicura che la legge comunitaria sia applicata. Emette e gestisce la moneta unica. Approva le leggi ed esercita il controllo politico sull’attività della Commissione europea. Vigila sull’applicazione delle leggi e prepara il bilancio europeo.
8. Accanto a ogni istituzione scrivi il nome della città in cui ha sede scegliendolo nell’elenco. Tieni presente che dovrai usare due volte uno stesso nome. [5 punti] Bruxelles • Lussemburgo • Francoforte • Strasburgo 1. Parlamento europeo ……...........................................................……............................ 2. Consiglio della UE ……...........................................................……............................ 3. Commissione europea ……...........................................................……............................ 4. Banca Centrale Europea ……...........................................................……............................ 5. Corte di Giustizia ……...........................................................……............................ 9.
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [5 punti] V F 1. Le stelle presenti sulla bandiera dell’Unione Europea rappresentano gli Stati aderenti. 2. La Spagna è stato il primo Paese dell’Unione Europea ad approvare il testo della Costituzione europea. V F V F 3. Per entrare nell’Unione Europea uno Stato deve rinunciare all’uso della propria lingua. V F 4. Il Regno Unito è uno degli Stati dell’Unione Europea che non ha adottato l’euro. V F 5. Il motto ufficiale dell’Unione Europea è «Unita nella gioia».
10. Abbina a ogni accordo l’iniziativa a cui ha dato origine. [4 punti] a. Istituzione dell’Unione Europea. 1. Trattato di Roma b. Semplificazione delle procedure di approvazione delle decisioni 2. Convenzione di Schengen prese dal Consiglio della UE. 3. Trattato di Maastricht c. Istituzione della Comunità Economica Europea. 4. Trattato di Lisbona d. Abolizione delle frontiere politiche tra gli Stati europei e libera circolazione dei cittadini entro la comunità europea. 11. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. I l Parlamento europeo viene eletto a suffragio universale:
a ogni tre anni. b ogni cinque anni. c ogni sei anni.
2. Tra i requisiti necessari per diventare membri dell’Unione Europea c’è:
a una politica di controllo delle minoranze etniche. b un livello di istruzione alto. c un sistema democratico che garantisca il rispetto dei diritti umani.
164
[5 punti]
volume
2
Verifiche sommative
3. Tra gli Stati che non appartengono all’Unione Europea c’è:
a la Svizzera. b la Danimarca. c l’Irlanda.
4. Tra i motivi che spingono a negare alla Turchia l’adesione all’Unione Europea c’è:
a la cultura troppo diversa rispetto a quella europea. b la posizione geografica. c la religione musulmana.
5. La Costituzione europea esprime:
a la sintesi delle costituzioni degli Stati fondatori. b la volontà sovrana del popolo europeo. c i contenuti già presenti nei trattati precedenti. 12. Completa lo schema inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [5 punti] all’ingresso di altri Stati • libertà • sistema democratico stabile • giustizia sociale • la pace e la prosperità
Risorse didattiche
Democrazia La salvaguardia di valori condivisi
........................................................................
opera per
........................................................................
................................................. ................................................
ha come fine
riconosce
La varietà delle culture degli Stati
è aperta ......................................................................................................
Materiali
nel mondo
L’Unione Europea
................................................ .................................................
Sistema economico efficiente
..................................................
Amministrazione pubblica capace
Soluzioni
Totale 70 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
165
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 2 - Area iberica 1. P osiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. Duero • Ebro • Algarve • Meseta • Pirenei • Guadalquivir • Tago • Costa Brava• Douro
2.
[9 punti]
S crivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. 6. Porto 1. Barcellona 7. Madrid 2. Lisbona 8. Andorra la Vella 3. Bilbao 9. Coimbra 4. Valencia 10. Granada 5. Siviglia
[10 punti]
3. A bbina gli elementi geografici della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. 1. Ceuta e Melilla a. Oceano Atlantico. 2. Canarie b. Africa settentrionale. 3. Baleari c. Al confine tra Francia e Spagna. 4. Meseta d. Interno della Spagna. 5. Andorra e. Mar Mediterraneo.
[5 punti]
4. C ompleta la tabella con gli elementi elencati. [10 punti] macchia mediterranea • sud-est • steppa • regioni interne • garìga • boschi di conifere • rilievi più elevati • pascoli • nord-ovest • boschi di latifoglie POSIZIONE GEOGRAFICA
CLIMA
VEGETAZIONE
.......................................................................................
Mediterraneo
.............................................................................. , ..................................
.......................................................................................
Atlantico
.............................................................................. , ..................................
.......................................................................................
Continentale
..................................................................................................................
.......................................................................................
Alpino
..................................................................................................................
166
volume
Verifiche sommative
[4 punti]
I ndica a quali tra le città elencate si riferiscono le seguenti affermazioni. Lisbona • Granada • Madrid • Barcellona 1. Si trova in Catalogna. ……...................................................................................................... 2. Al Museo del Prado sono esposti capolavori di Goya. ……...................................................................................................... 3. È famosa per le Ramblas. ……...................................................................................................... 4. Si trova vicino alla Sierra Nevada. ……...................................................................................................... 5. Si trova in Andalusia. ……...................................................................................................... 6. La chiesa più nota è la Sagrada Familia. ……......................................................................................................
[8 punti]
Soluzioni
7.
Materiali
6. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. Attenzione alle parole intruse. [15 punti] baschi • omogenea • interne • Baleari • distretti • immigrazione • nord-ovest • costiere • spagnolo • Azzorre • Repubblica • comunità • profonde • monarchia • città Tra la popolazione spagnola e la popolazione portoghese esistono ……................................................................ differenze. In Spagna vivono quattro grandi gruppi etnici e linguistici: i catalani nella parte sud-orientale, in Catalogna, i ................................ .......................................... a nord, al confine con la Francia, i gaglieghi a ……................................................................................. in Galizia, e i castigliani che parlano la lingua ufficiale, lo …….......................................................................... . Alla fine del XIX secolo e nel XX secolo dalla Spagna sono partiti consistenti flussi di emigrazione verso il continente americano e l’Europa centrale; oggi, al contrario, il Paese è interessato da fenomeni di ……................................................................................. di persone provenienti dall’Africa subsahariana. In Portogallo la popolazione è, invece, abbastanza …….................................................................................................. ed è costituita prevalentemente da portoghesi. In entrambi gli Stati, le regioni ……....................................................................... sono scarsamente popolate, a differenza delle zone ……................. ................................................... in cui si concentra, soprattutto nelle grandi ……............................................................................. , gran parte della popolazione. Per quanto riguarda la forma di governo, la Spagna è una .................................................................................. costituzionale, divisa in 17 ……................ .................................................. autonome e indipendenti, tra cui ci sono le isole …….......................................................... e le Canarie; il Portogallo è una ……................................................................... parlamentare, suddivisa in 18 ……............................................................ ai quali si aggiungono le regioni autonome delle Isole ……........................................................................... e dell’Arcipelago di Madeira.
Risorse didattiche
5. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Prima della «riconquista cristiana» la Penisola Iberica era dominata: a dai Lusitani. b dagli Arabi. c dai Romani. 2. Portogallo e Spagna raggiunsero l’apice della loro potenza politica: a nel secolo XIX con la diffusione della Rivoluzione industriale. b nella seconda metà del XX secolo con l’instaurarsi di governi democratici. c nel XVI secolo con la formazione di vasti imperi coloniali. 3. Nella prima metà del Novecento la dittatura si affermò: a solo in Portogallo. b solo in Spagna. c in Spagna e in Portogallo. 4. Fino al 1975 Spagna e Portogallo vissero un periodo: a di isolamento politico e di arretratezza economica. b di sviluppo culturale e artistico. c di forte incremento demografico.
2
167
Sezione
2
Materiali
7. È ricca di splendidi edifici arabi, tra cui l’Alhambra. 8. È divisa in città alta (Barrio Alto) e città bassa (Baixa).
8.
I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Le Province basche sono una delle aree più industrializzate della Penisola Iberica. 2. Il turismo è uno dei settori più sviluppati dell’economia spagnola. 3. L’economia portoghese si basa sul turismo. 4. Il Portogallo è tra i principali produttori mondiali di sughero. 5. In Spagna, l’allevamento ovino è in declino 6. In Portogallo l’industria conserviera è legata alle colture di alberi da frutto. 7. Nelle regioni interne della Spagna, si coltivano agrumi, riso, canna da zucchero, ortaggi e primizie. 8. In Spagna, la produzione di energia elettrica sta cambiando grazie all’installazione di numerose centrali eoliche. 9. In Spagna, la pesca è un’attività importante, in particolare quella delle balene.
Totale 70 Punti
168
Punteggio Voto
……...................................................................................................... ……......................................................................................................
[9 punti] V F V F V F V F V F V F V F
V F V F
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
2
Unità 3 - Area franco-olandese 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Francia • Belgio • Lussemburgo • Paesi Bassi • Principato di Monaco
[5 punti]
3.
S crivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. 1. Bruxelles 6. Rotterdam 2. L’Aja 7. Tolosa 3. Marsiglia 8. Strasburgo 4. Parigi 9. Amsterdam 5. Anversa 10. Lione
4.
I n corrispondenza dell’area climatica prevalente colora la carta con i colori indicati. • Giallo: clima mediterraneo. • Verde: clima continentale. • Azzurro: clima alpino. • Viola: clima atlantico.
5.
C ollega a ogni luogo la corrispondente descrizione. [5 punti] 1. Camargue a. La zona è conosciuta in tutto il mondo per le feste dei vini. 2. Isole Frisone b. Le sue pianure sono state bonificate e trasformate in polder. 3. Borgogna c. Nel suo parco sostano e nidificano colonie di uccelli tra i quali i fenicotteri rosa. 4. Fiandre d. I versanti delle montagne sono ricoperti di boschi, brughiere e pascoli. 5. Ardenne e. Il territorio corre parallelo alla costa separando la laguna del Mare di Wadden dal Mare del Nord.
Risorse didattiche
2. P osiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [12 punti] Massiccio Centrale • Canale della Manica • Vosgi • Senna • Corsica • Rodano • Garonna • Bretagna • Fiandre • Mosa • Isole Frisone • Normandia [10 punti]
Materiali [4 punti]
Soluzioni
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2
Sezione 6.
Materiali
I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [7 punti] V F 1. La Francia, durante la prima guerra mondiale, subì l’occupazione tedesca. V F 2. La Gallia era una delle province dell’Impero Romano. V F 3. Nel XVII secolo Luigi XVI di Borbone, detto «re Sole», fece edificare la reggia di Versailles. V F 4. Fino alla metà del XX secolo l’Algeria fu una colonia francese. 5. In Francia accanto al francese, lingua ufficiale, vengono parlati antichi idiomi come l’occitano, il catalano, V F il corso, il bretone, il basco e l’alsaziano. V F 6. La popolazione belga è costituita essenzialmente da due gruppi etnici: i fiamminghi e i valdesi. V F 7. Nel 1648, con la pace di Vestfalia, i Paesi Bassi conquistarono l’indipendenza dalla Spagna.
7. Collega a ogni città la caratteristica che la contraddistingue. [10 punti] 1. Rotterdam a. Ha il principale porto del Mar Mediterraneo. b. È sede del Parlamento europeo. 2. Marsiglia c. Per i suoi tesori artistici è tra le città protette dall’Unesco. 3. Anversa d. Il suo simbolo è la Torre Eiffel. 4. Lussemburgo e. Ha il principale porto europeo. 5. L’Aja f. È sede di importanti istituzioni delle Nazioni Unite. 6. Strasburgo g. È chiamata la «Venezia del Nord». 7. Lione h. Ospita una prestigiosa università. 8. Amsterdam i. È il più importante centro economico delle Fiandre, famoso soprattut 9. Parigi to per il commercio dei diamanti. 10. Utrecht j. È sede di numerose banche che operano a livello internazionale. 8. Indica con una crocetta la forma di governo degli Stati dell’area franco-olandese.
STATI Repubblica semipresidenziale Monarchia federale costituzionale
Monarchia costituzionale
170
FRANCIA
BELGIO
PAESI BASSI
LUSSEMBURGO
[5 punti]
PRINCIPATO DI MONACO
volume
2
Verifiche sommative
9. C ompleta la tabella con le informazioni di seguito elencate. [7 punti] Presenza di numerose industrie di trasformazione dei prodotti provenienti dalle ex colonie • Molto sviluppate le attività legate al commercio • Nei secoli XIX e XX forte sviluppo dell’industria estrattiva per la presenza di numerose miniere di carbone • Forte sviluppo del turismo favorito dalle bellezze naturali e culturali • Intense attività commerciali con altri Paesi industrializzati e con le ex colonie • Rilevante la produzione dell’industria pesante • Produzione di vini e formaggi destinati all’esportazione
STATI
SETTORE PRIMARIO
...............................................................................
Francia
..............................................................................
SETTORE SECONDARIO
Al terzo posto mondiale per la produzione di automobili
..............................................................................
SETTORE TERZIARIO
.......................................................................................... .......................................................................................... ..........................................................................................
............................................................................... .................................................................................
..........................................................................................
...............................................................................
.................................................................................
..........................................................................................
...............................................................................
................................................................................
..........................................................................................
...............................................................................
.................................................................................
Paesi Bassi
Floricoltura praticata in grandi e moderne serre
.......................................................................................... ................................................................................. .......................................................................................... .................................................................................
Risorse didattiche
Belgio
...............................................................................
.......................................................................................... .................................................................................
Materiali Soluzioni
Totale 65 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 31 da 32 a 38 da 39 a 45 da 46 a 52 da 53 a 58 da 59 a 62 da 63 a 65 4 5 6 7 8 9 10
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Sezione
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Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 4 - Area britannica 1. P osiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [12 punti] Canale della Manica • Isole Orcadi • Monti Pennini • Mare del Nord • Ulster • Oceano Atlantico • Mar d’Irlanda • Monti Cambrici • Isole Ebridi • Monti Grampiani • Tamigi • Stretto di Dover
2.
istingui con i colori indicati le regioni che compongono la Gran Bretagna. D • Giallo: Inghilterra. • Verde: Galles. • Viola: Scozia.
[3 punti]
3.
S crivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. 1. Dublino 4. Edimburgo 2. Londra 5. Cardiff 3. Cork 6. Belfast
[6 punti]
4.
C ollega le coste della Gran Bretagna con le rispettive caratteristiche. 1. Coste occidentali a. Falesie alternate a coste basse e sabbiose. 2. Coste orientali b. Firth. c. Falesie alternate a coste basse e sabbiose. 3. Coste settentrionali 4. Coste meridionali d. Coste frastagliate.
172
[4 punti]
volume
Verifiche sommative
2
[4 punti]
6.
[6 punti] V F V F V F V F
V F V F
I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Regno Unito e Irlanda, in quanto membri dell’Unione Europea, utilizzano l’euro. 2. Il re d’Inghilterra è il capo dello Stato e della Chiesa anglicana. 3. L’Irlanda è giunta nel 1921 all’indipendenza attraverso lunghe trattative pacifiche. 4. Nel XIX secolo l’Inghilterra era la più grande potenza economica e politica del mondo. 5. Grazie anche all’abbondante disponibilità di materie prime l’Inghilterra avviò, nel secolo XVII, la Rivoluzione industriale. 6. L’Inghilterra mantiene relazioni con le ex colonie attraverso il Commonwealth.
C ollega ogni città alla relativa caratteristica. [6 punti] 1. Londra a. Molto apprezzata per la varietà dei paesaggi che offre. 2. Edimburgo b. È il capoluogo dell’Ulster. 3. Cardiff c. È il capoluogo del Galles. 4. Belfast d. Nella City si concentrano le banche, le società finanziarie, gli studi legali. 5. Dublino e. È la capitale della Scozia. 6. Cork f. Vi ha sede il Trinity College, una prestigiosa università.
173
Soluzioni
8.
Materiali
7. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [14 punti] Irlanda • più basse • urbani • rurali • eterogenea • ex colonie • centrali • britannica • XIX • immigrazione • celtica • meridionali • più elevate • conquista La vocazione inglese alla …........................................................................................... di basi commerciali e colonie in tutto il mondo ha influito in modo decisivo sulla popolazione ……................................................................................. . All’emigrazione dei secoli passati verso le terre colonizzate, si è sostituito, a partire dalla metà del secolo …...................................................................................... , un ampio flusso di …….................................... .......................................... di manodopera sia dall’Irlanda sia da molte ................................................................................ divenute indipendenti. Tutto ciò ha contribuito alla veloce crescita della popolazione che oggi raggiunge una delle densità ……................................................................................ ................. d’Europa. La popolazione non è però equamente distribuita sul territorio, ma è prevalentemente concentrata nelle regioni ……........................................................................ e …….................................................................. , in particolare nei grandi centri ……............................................................... ......................... , dove vive il 90% dei britannici. Ben diversa è la situazione in ……............................................................................... che presenta una densità di popolazione tra le ……...................................................................................... d’Europa, con una distribuzione che privilegia le aree ……. ..................................................................................... . Altrettanto differente è la composizione etnica della popolazione: la maggioranza degli irlandesi sono di origine ……........................................................................................ , seguita da una minoranza anglo-sassone ; gli inglesi rappresentano invece una popolazione ……............................................................................................................. , proveniente dalle diverse parti del Paese e da altri continenti.
Risorse didattiche
5. I ndica con una crocetta le caratteristiche del clima dell’area britannica. Piogge scarse tutto l’anno. Inverni non molto rigidi. Estati fresche. Temperature rigide per la latitudine elevata. Estati calde e afose. Piogge abbondanti e regolari. Elevata umidità.
2
Sezione
Materiali
9. Indica con una crocetta a quale/i Stato/i si riferiscono le seguenti affermazioni.
REGNO UNITO
[15 punti]
IRLANDA
Accanto alle moderne produzioni industriali sono molto attive le distillerie e i birrifici. Solo alcune aree sono fertili e favorevoli allo sfruttamento agricolo. Con l’ingresso nell’Unione Europea è iniziata una fase di sviluppo economico favorita dagli investimenti stranieri. Il sottosuolo è ricco di materie prime. La pesca è molto diffusa. Negli ultimi decenni le industrie ad alta tecnologia hanno sostituito le industrie pesanti. Le attività finanziarie e commerciali sono molto sviluppate. Diffuso è l’allevamento di cavalli. In tutto il territorio i pascoli sono molto diffusi. Ospita importanti compagnie internazionali legate al settore tecnologico. Il settore primario occupa solo l’1,2% della popolazione attiva. Il turismo è molto fiorente.
Totale 70 Punti
174
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
2
Unità 5 - Area scandinava e baltica 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Estonia • Islanda • Finlandia • Norvegia • Lituania • Svezia • Lettonia • Danimarca
[8 punti]
Risorse didattiche Materiali 2. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [10 punti] Golfo di Finlandia • Isole Lofoten • Golfo di Botnia • Mar Baltico • Vatnajökull • Jutland • Dvina Occidentale • Alpi Scandinave • Lapponia • Mare di Norvegia Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle capitali di Stato elencate. 1. Oslo 5. Helsinki 2. Riga 6. Reykjavík 3. Stoccolma 7. Copenaghen 4. Tallinn 8. Vilnius
[8 punti]
175
Soluzioni
3.
Sezione
2
Materiali
4. Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. I laghi finlandesi sono di origine vulcanica / glaciale. 2. Lungo le coste della Svezia il clima è continentale freddo nonostante la latitudine, perché la Corrente del Golfo mitiga le temperature / il territorio è situato ad altitudini elevate. 3. In Islanda ci sono molti vulcani attivi perché la regione è geologicamente antica / giovane. 4. Nelle zone settentrionali dell’Islanda fa molto freddo perché soffiano venti polari / oceanici. 5. In Danimarca le estati sono fresche e gli inverni sono relativamente miti perché il clima è di tipo atlantico / continentale. 6. A nord della Penisola Scandinava è diffusa la tundra / taiga. 7. I fiordi norvegesi si sono formati nelle valli percorse da fiumi / occupate da antichi ghiacciai. 8. In Finlandia prevalgono le foreste di conifere / latifoglie. 9. I fiumi principali della Svezia nascono sulle Alpi Scandinave e sfociano nel Golfo di Botnia / Mar di Norvegia. 10. I fiumi norvegesi sono alimentati dai ghiacciai e quindi sono ricchi di sale / acque. 5.
S crivi il nome delle città di cui sono descritte le caratteristiche, scegliendolo tra i seguenti. [8 punti] Copenaghen • Helsinki • Oslo • Tallinn • Reykjavík • Stoccolma • Riga • Vilnius 1. Sorge all’interno dell’omonimo fiordo ed è circondata da alture boscose. ……............................................................................ 2. Era considerata la «Gerusalemme del Nord». ……............................................................................ 3. Nello Stadhuset, il Municipio, ogni anno si tiene la cerimonia di consegna dei Premi Nobel. ............................................................ 4. La statua della Sirenetta è posta alla fine della passeggiata del porto. ……............................................................................ 5. Ospita oltre la metà degli isolani. ……............................................................................ 6. Le strade acciottolate, gli edifici di mattoni rossi, le costruzioni gotiche fanno della città un esempio tipico di insediamento nordico. ……............................................................................ 7. Ospita uno dei maggiori produttori mondiali di telefoni cellulari. ……............................................................................ 8. Il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco per la bellezza della sua architettura di epoca medievale. ……............................................................................
6. R icostruisci le frasi che riguardano le vicende storiche degli Stati dell’area scandinava e baltica stabilendo le esatte corrispondenze. [10 punti] 1. La Finlandia è l’unico Paese della Penisola Scandinava a. nell’Unione di Kalmar. 2. Lituania, Lettonia ed Estonia proclamarono la loro b. dalla tribù vichinga degli Svear. indipendenza dall’Unione Sovietica c. nelle due guerre mondiali. 3. A partire dalla fine del XIV secolo la Norvegia era legata d. con una ribellione armata guidata da alla Svezia e alla Danimarca Gustav Vasa. 4. La Svezia, nel 1523, si liberò dalla supremazia danese e. fino al 1917. 5. Nell’antichità la Danimarca fu popolata f. ad aver adottato l’euro. 6. La popolazione norvegese ha origine g. dai Normanni o Vichinghi. 7. La Svezia deriva il suo nome h. dalla tribù germanica degli Juti. 8. L’Islanda rimase sotto il controllo danese i. nel 1991. 9. Danimarca, Svezia e Norvegia si dichiararono neutrali j. fino al 1944. 10. La Finlandia subì la colonizzazione svedese e russa
176
volume
Verifiche sommative
2
8. I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni si riferiscono ai Paesi scandinavi o ai Paesi baltici. PAESI SCANDINAVI
[10 punti] PAESI BALTICI
La percentuale di addetti al settore primario è compresa tra il 5 e il 10%. La percentuale di addetti al settore primario è molto bassa (intorno al 2-3%)
Risorse didattiche
7. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [16 punti] settentrionali • coste • monarchie costituzionali • norvegesi • Unione Sovietica • meridionali • Norvegia • repubbliche • Svezia • bielorussi • sami • Islanda • islandesi • scandinava • baltici • Danimarca L’importanza demografica degli Stati dell’area …….................................................................... e baltica è molto ridotta, perché nessuno di essi raggiunge i 10 milioni di abitanti: la …….................................................................... , che è la più popolata, arriva a poco più di 9 milioni di abitanti. A eccezione della …….................................................................... , anche le densità sono tra le più basse del continente e hanno valori compresi tra i 3 ab./km2 dell’…….................................................................... e i 20 ab./km2 della Svezia. A causa del clima rigido la popolazione è concentrata nelle regioni …….................................................................... e lungo le …….................................................................... , dove si trovano le capitali e le città più grandi. Solo una minoranza di ……........................................................... vive nelle zone …….................................................................... della Penisola Scandinava. Dal punto di vista etnico, accanto ai …….................................................................... , agli svedesi e agli …….................................................................... , che sono popoli autoctoni, ci sono gli abitanti degli Stati …….................................................................... che costituiscono gruppi molto eterogenei poiché, in passato, l’…….......................................................................... aveva favorito il trasferimento stabile di cittadini russi, ……............................................ ................................ e ucraini. Per quanto riguarda la forma di governo Svezia, Norvegia e Danimarca sono ……................................................................................................. mentre i rimanenti Stati sono ……....................................................................................... . I Paesi nordici fanno tutti parte dell’Unione Europea, tranne l’Islanda e la ……......................................................................... .
Decisamente alta è la percentuale di addetti al settore terziario. Nel settore secondario prevalgono le industrie tradizionali, come quelle meccani-
Materiali
che, alimentari, tessili e della lavorazione del legno. La rete delle comunicazioni è molto efficiente. I servizi sociali e assistenziali garantiscono un’elevata qualità di vita. Le materie prime sono insufficienti al fabbisogno interno. Il PIL pro capite è tra i più bassi dell’Unione Europea. La ricerca di fonti di energia alternative è ben avviata.
Soluzioni
Il settore secondario e il terziario sono in fase di crescita, soprattutto dopo l’ingresso nell’Unione Europea.
Totale 80 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
177
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 6 - Area germanica 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Svizzera • Germania • Austria • Liechtenstein
[4 punti]
2. P osiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [11 punti] Lago di Ginevra • Bassopiano Germanico • Lago di Costanza • Reno • Danubio • Alpi • Selva Nera • Giura di Franconia • Alti Tauri • Monti Metalliferi • Alpi Bavaresi 3. S crivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. Evidenzia quindi in giallo le capitali di Stato. [14 punti] 1. Berlino 6. Vaduz 7. Francoforte 2. Salisburgo 8. Ginevra 3. Zurigo 9. Monaco 4. Amburgo 10. Vienna 5. Berna 4. C ompleta la tabella indicando il clima specifico di ogni località e le relative caratteristiche selezionandole nel seguente elenco. [9 punti] calde • freddi e umidi • alpino • rigidi • fresche • atlantico • freddi • continentale • fresche LOCALITÀ
CLIMA
In Germania, lungo le coste del Mare del Nord
............................................................
In Austria, nelle zone pianeggianti
............................................................
In Svizzera, sui rilievi
............................................................
178
CARATTERISTICHE Estati............................................................... inverni............................................................ Estati............................................................... inverni............................................................ Estati............................................................... inverni............................................................
volume
2
Verifiche sommative 5.
S crivi il nome delle città di cui sono descritte le caratteristiche, scegliendolo tra i seguenti. [8 punti] Stoccarda • Ginevra • Bonn • Berna • Amburgo • Vienna • Berlino • Francoforte 1. È il porto principale della Germania. ........................................................................................... 2. È sede dell’ONU, della Croce Rossa e dell’OMS. ........................................................................................... 3. Ospita la Banca Centrale Europea. ........................................................................................... 4. Il monumento simbolo è la Porta di Brandeburgo. ........................................................................................... 5. Vi hanno sede le più conosciute marche automobilistiche tedesche. ........................................................................................... 6. Nei giardini dello Schönbrunn si trovano stupende fontane. ........................................................................................... 7. Il suo centro storico è caratterizzato da vicoli e torri medievali, fontane e lunghe arcate. ......................................................................... 8. È stata la capitale della Repubblica Federale Tedesca. ...........................................................................................
6. Indica con una crocetta a quale Stato si riferiscono le seguenti affermazioni. GERMANIA
AUSTRIA
[7 punti] SVIZZERA
Si è riunificato nel 1990.
Risorse didattiche
È entrato a far parte dell’ONU nel 2002. Non ha partecipato alle due guerre mondiali. Faceva parte dell’Impero austro-ungarico. Non fa parte dell’Unione Europea. Nel 1815 fu sancita l’indipendenza del Paese. Alla fine della seconda guerra mondiale la capitale
Materiali
venne divisa in due zone, una orientale e una occidentale.
179
Soluzioni
7. C ompleta le frasi con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [12 punti] alemanno • Länder • protestante • cantoni • tedesco • Cantone dei Grigioni • occidentale • Canton Ticino • cattolica • federali • nord-orientale • immigrazione 1. Negli ultimi decenni il Governo tedesco ha adottato misure severe per regolamentare l’....................................................................... . 2. In Germania sono praticate la religione cattolica e la religione .............................................................................. . 3. La popolazione svizzera parla quattro lingue: il tedesco nella zona ........................................................................... , il francese nella zona .............................................................................. , l’italiano per lo più nel ............................................................................. , il romancio soprattutto nel ......................................................................................... . 4. In Austria si parla il ........................................................................... e si pratica la religione ........................................................................... . 5. Nel Liechtenstein, accanto alla lingua ufficiale che è il tedesco, si parla il dialetto ..................................................................................... . 6. Germania, Svizzera e Austria sono repubbliche ...................................................................................... : la Germania è suddivisa in sedici ........................................................................... , la Svizzera in ventisei ........................................................................... e l’Austria in nove Länder.
2
Sezione
Materiali
8. C olloca nella tabella le produzioni e le attività economiche tipiche degli Stati elencati suddividendole per settori economici. [10 punti] strumenti musicali, vetro e sci • finanziarie, bancarie, assicurative; turismo • patate, cereali, viti, alberi da frutto • apparecchiature elettriche, informatiche • luppolo, colza, girasoli, tabacco, alberi da frutto • orologi • commerciali e finanziarie; trasporti; turismo • burro, formaggi, cioccolato • bovini • automobili STATI
Germania
SETTORE PRIMARIO
SETTORE SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO
Coltivazione di cereali, barbabie-
Industrie alimentari: produzione di birra, insaccati, cioccolato, formaggi.
tole da zucchero, patate, ........................
Industrie meccaniche: produzione
Attività .................................................................
.....................................................................................
di ............................................................................. .
.....................................................................................
.....................................................................................
Industrie elettroniche: produzione
................................................................................... .
................................................................................... .
di ............................................................................... ................................................................................... .
Industrie alimentari: produzione Svizzera
Coltivazione di patate, cereali, barbabietole da zucchero, viti.
di ...............................................................................
Attività .................................................................
................................................................................... .
.....................................................................................
Allevamento di ............................................ .
Industrie meccaniche di precisio-
................................................................................... .
ne: .produzione di ..................................... .
Austria
Totale 75 Punti
180
Coltivazione di ...............................................
Industrie specialistiche tradizio-
................................................................................... .
nali: produzione di .....................................
Allevamento di bovini e suini.
................................................................................... .
Punteggio Voto
Attività commerciali, turismo,trasporti.
da 0 a 36 da 37 a 44 da 45 a 52 da 53 a 60 da 61 a 67 da 68 a 71 da 72 a 75 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
2
Unità 7 - Area centro-orientale 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Slovacchia • Romania • Polonia • Ungheria • Repubblica Ceca • Bulgaria
[6 punti]
Risorse didattiche
S crivi sulla carta il numero corrispondente alle città elencate. 1. Praga 2. Bratislava 3. Budapest 4. Varsavia 5. Bucarest 6. Sofia
4.
I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il clima ungherese è mediterraneo. 2. Nelle foreste polacche vivono linci, cervi e cinghiali. 3. La Repubblica Ceca ha un clima continentale. 4. Data la presenza di ampie distese pianeggianti i fiumi polacchi sono navigabili. 5. Il delta dell’Elba è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità per la ricchezza di specie animali e vegetali che ospita. 6. Le coste polacche sono alte e rocciose.
[6 punti]
[10 punti] V F V F V F V F
V F V F
181
Soluzioni
3.
Materiali
2. P osiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [10 punti] Balcani • Danubio • Alti Tatra • Sudeti • Pianura Ungherese • Mar Baltico • Carpazi • Vistola • Alpi Transilvaniche • Mar Nero
Sezione
2
Materiali
7. In Ungheria le estati sono calde e afose. 8. Lungo le coste del Mar Nero il clima è mite. 9. Data la modesta altitudine dei rilievi, nell’area centro-orientale non sono presenti foreste di conifere. 10. Le coste del Mar Nero sono basse e sabbiose.
V V V V
F F F F
5. C ompleta le frasi con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [13 punti] rumeno • 2007 • ebrei • Cecoslovacchia • dittatura • ortodossa • polacchi • rom • Unione Sovietica • Slovacchia • 1993 • Romania • Polonia 1. Nel 1989, la forte volontà dei .............................................................. di sottrarsi all’influenza dell’..................................................................................... portò al governo i membri del sindacato Solidarność. 2. Fino al .............................................................. la Repubblica Ceca e la Slovacchia formavano la .............................................................................................. . 3. Nella seconda metà del XX secolo, in .............................................................. si impose la .............................................................. di Ceauşescu, che venne abbattuta nel 1989. 4. Bulgaria e Romania sono entrate a far parte dell’Unione Europea nel .............................................................. . 5. Con la seconda guerra mondiale la .............................................................. ha subìto importanti cambiamenti demografici: alcuni milioni di .............................................................. furono sterminati nei campi di concentramento. 6. In Romania e in Bulgaria si pratica la religione ......................................................................... . 7. Il .............................................................. appartiene al gruppo delle lingue neolatine. 8. In Romania vive una comunità di .................................................................................... . 9. Degli Stati dell’area centro-orientale solo la .............................................................. ha adottato l’euro. 6. C ollega ogni capitale al suo Stato e alla sua descrizione. [12 punti] 1. È tagliata in due dal Danubio. a. Ungheria • Praga 2. Situata sul fiume Vistola, è stata completamente ricostruita dopo le b. Polonia • Bratislava terribili devastazioni subite nel corso della seconda guerra mondiale. 3. Sorge sul fiume Moldava e nel passato fu capitale del Sacro Romano c. Romania • Varsavia Impero. d. Rep. Ceca • Sofia 4. Sorge sul Danubio che la collega direttamente sia a Vienna che a Budapest. e. Bulgaria • Budapest 5. Il suo Parlamento è il secondo edificio più esteso al mondo. f. Slovacchia • Bucarest 6. Si trova ai piedi del monte Vitoša; in passato è stata una città importante, grazie alla sua posizione centrale nella Penisola Balcanica.
182
volume
2
Verifiche sommative 7. Metti una crocetta sui completamenti esatti.
[13 punti]
PRIMA DEL CROLLO DELL’URSS
Tecniche di coltivazione: a avanzate. b arretrate. Produzione di: a cereali, patate, barbabietole da zucchero, uva. b agrumi, olive, ortaggi.
DOPO IL CROLLO DELL’URSS
Avvio della:
a meccanizzazione. b estrazione di materie prime. Impiego di un numero di addetti:
a minore. b maggiore.
Soluzioni
Totale 70 Punti
Materiali
Commercio: a limitato ai Paesi dell’Est. b aperto all’Europa settentrionale.
Commercio: a rivolto verso l’Unione Sovietica. b aperto ai Paesi occidentali. Turismo internazionale: a in aumento. b in calo. Con un numero di addetti: a crescente. b stabile.
Risorse didattiche
Grande sviluppo delle: a industrie tessili ed elettroniche. b industrie siderurgiche, metallurgiche e chimiche. Favorito dalla grande disponibilità di: a tecnologie avanzate. b risorse minerarie.
Graduale smantellamento delle: a industrie pesanti. b industrie leggere. A favore delle: a industrie tradizionali. b industrie elettriche, elettroniche, automobilistiche. Anche grazie all’investimento di capitali: a statali. b stranieri.
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
183
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 8 - Area balcanica e mediterranea 1. Colora di azzurro i mari dell’area e scrivi i seguenti nomi sulla carta. Mar di Marmara • Mar Adriatico • Mar Nero • Mar Mediterraneo • Mar Egeo • Mar Ionio
2. F acendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta il numero corrispondente agli Stati elencati. 7. Cipro 1. Slovenia 8. Montenegro 2. Macedonia 9. Turchia 3. Croazia 10. Albania 4. Serbia 11. Bosnia ed Erzegovina 5. Kosovo 12. Grecia 6. Malta
[6 punti]
[12 punti]
3. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [10 punti] Dalmazia • Alpi Dinariche • Danubio • Bosforo • Creta • Anatolia • Isole Ionie • Tracia • Peloponneso • Rodi
184
volume
Verifiche sommative
2
4. C ompleta la tabella indicando il clima specifico di ogni località e le relative caratteristiche scelte nel seguente elenco. [12 punti] continentale • miti • nevose • alpino • secche e calde • aghifoglie • freddo • mite • abbondanti • latifoglie • mediterraneo • freddi LOCALITÀ
CLIMA
In Grecia, lungo le coste
....................................................................................
In Croazia, nelle zone interne
....................................................................................
In Slovenia, sui rilievi
....................................................................................
In Turchia, lungo le coste del Mar Nero
Pontico
inverni .................................................................. Estati calde e afose e inverni .............. .................... con precipitazioni scarse
Clima ............................................................ con precipitazioni .................................................. Clima ............................................................ con precipitazioni ..................................................
Macchia mediterranea
Boschi di .............................................................
Boschi di .............................................................
Boschi di latifoglie e piante come il ciliegio
[12 punti] a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l.
Lubiana Zagabria Sarajevo Belgrado Podgorica Priština Skopje Tirana Atene Valletta Nicosia Ankara
185
Soluzioni
6. C ollega ciascuna città con le caratteristiche descritte. Attenzione: alcune città hanno più di un collegamento. [8 punti] 1. Lubiana a. È stata scelta come Capitale europea della cultura per il 2010. b. Crocevia naturale tra l’Occidente e i Balcani, fin dall’antichità vi passavano le carovane 2. Sarajevo dei mercanti che dalla valle del Danubio si spingevano fino all’Adriatico. c. È stata in gran parte ricostruita dopo la seconda guerra mondiale. 3. Atene d. È situata su una penisola rocciosa, racchiusa da antiche mura. e. È stata teatro, dal 1992 al 1995, di una feroce guerra civile. 4. Istanbul f. Conserva nell’Acropoli importanti testimonianze artistiche del suo glorioso passato. g. Fu fondata nel 657 a.C. con il nome di Bisanzio. 5. Dubrovnik h. Cresciuta in modo caotico nella seconda metà del Novecento, oggi è una delle metropoli più inquinate.
Materiali
C ollega a ogni Stato la relativa capitale. 1. Croazia 2. Grecia 3. Serbia 4. Bosnia ed Erzegovina 5. Macedonia 6. Turchia 7. Slovenia 8. Albania 9. Malta 10. Montenegro 11. Cipro 12. Kosovo
Estati .....................................................................
PAESAGGIO
Risorse didattiche
5.
CARATTERISTICHE
Sezione
2
Materiali
7. Scrivi il nome dello Stato o degli Stati a cui si riferiscono le seguenti affermazioni. [10 punti] 1. Rimase colonia britannica fino alla proclamazione dell’indipendenza nel 1964. ................................................................................................ 2. Sono i due Paesi che nel 1991 hanno raggiunto l’indipendenza dalla ex Jugoslavia in modo rapido e pacifico. ................................................................................................
3. Con gli Accordi di Dayton del 1995 è diventata una Repubblica federale. ................................................................................................ 4. Nel 1992 costituì con il Montenegro la Repubblica federale di Jugoslavia. ................................................................................................ 5. La richiesta di diventare membro dell’Unione Europea è stata accolta solo nel 2004 anche per la mancanza di garanzie circa il rispetto dei diritti della minoranza curda. ................................................................................................ 6. La popolazione è composta in prevalenza da bosniaci musulmani, da serbi ortodossi e da croati cattolici. ................................................................................................
7. I solata dall’Europa a partire dal secondo dopoguerra, è diventata una Repubblica parlamentare nel 1991, in seguito al crollo del regime comunista. ................................................................................................ 8. A causa del forte aumento della popolazione dovuto a un elevato tasso di natalità, molti abitanti sono emigrati verso la Germania e la Svizzera. ................................................................................................ 9. È entrata a far parte dell’Unione Europea nel 2013. ................................................................................... 10. Ha subìto il cosiddetto «regime dei Colonnelli» dal 1967 al 1974. ................................................................................................
8. Indica con una crocetta a quali Stati si riferiscono le seguenti affermazioni. STATI DELLA EX JUGOSLAVIA
GRECIA
[10 punti] TURCHIA
Il sottosuolo è ricco di materie prime. Nelle pianure interne si coltivano cereali, patate e barbabietole da zucchero. Il turismo culturale e balneare, settore trainante dell’economia, è favorito da una rete molto efficiente di comunicazioni marittime tra le isole. Le industrie operano prevalentemente nei settori siderurgico, meccanico e chimico. La cantieristica navale è un settore industriale di grande importanza. L’agricoltura viene praticata con sistemi arretrati. L’agricoltura produce tabacco, tè, cotone e agrumi destinati all’esportazione. La pesca è in crescita, anche se ha perso importanza la tradizionale attività della raccolta delle spugne. Le foreste presenti in vaste aree del territorio assicurano una rilevante produzione di legname.. Il recente sviluppo industriale ha interessato solo la parte europea del Paese.
Totale 80 Punti
186
Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
2
Unità 9 - Area russa 1. P osiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [14 punti] Volga • Mar Caspio • Bassopiano Sarmatico • Caucaso • Mar Baltico • Bassopiano del Dnepr • Don • Crimea • Dvina Settentrionale • Lago Onega • Mar Nero • Lago Ladoga • Urali • Dnepr
Risorse didattiche Materiali
3. O rdina i diversi tipi di ambiente presenti in Russia partendo dalla vegetazione che si trova più a nord. Foresta di latifoglie Taiga Vegetazione mediterranea Tundra Steppa Steppa erbosa
[5 punti]
[6 punti]
187
Soluzioni
2. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città elencate. 3. Kiev 1. Minsk 5. Chişinău 4. Mosca 2. San Pietroburgo
Sezione 4.
2
Materiali
C ollega gli elementi della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. [11 punti] a. Linea ferroviaria che attraversa la Siberia. 1. Kaliningrad b. Museo di San Pietroburgo. 2. «Terre nere» c. Residenza del Presidente della Russia. 3. Perestrojka d. Celebre teatro di Mosca. 4. Hermitage e. Exclave russa sul Mar Baltico. 5. Boulevard f. Riforma economica attuata da Gorbaciov nell’Unione Sovietica. 6. Bolshoi g. Grandi complessi industriali sovietici. 7. Transiberiana h. Casa di campagna con orto o giardino. 8. Cremlino i. Cittadina dell’Ucraina in cui si verificò nel 1986 un gravissimo incidente nucleare. 9. Kombinat j. Viali alberati dei quartieri moderni di Chişinău. 10. Chernobyl k. Terreni molto fertili situati nella fascia centro-meridionale della regione russa. 11. Dacia
5. D isponi in ordine cronologico gli avvenimenti relativi alla storia russa del XX secolo. Nascita della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Caduta del regime dello zar. Dissoluzione dell’URSS. Rivoluzione d’Ottobre guidata da Lenin. «Guerra fredda» tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Nascita dell’URSS. Seconda guerra mondiale. Scoppio della prima guerra mondiale. Dittatura di Stalin. Riforme del governo Gorbaciov.
[10 punti]
6. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [17 punti] rurali • disabitati • ortodossi • Comunità • emigrare • Moldova • maggioranza • agricole • gruppi etnici • mercato • arricchiti • politica • asiatica • povertà • europea • urbane • irregolare L’immenso territorio russo è abitato da molteplici .................................................................................. . A causa delle caratteristiche del territorio e del clima, la popolazione è distribuita in modo ................................................................... . La parte ................................................................... della Russia è quasi spopolata, con immensi spazi ................................................................... , mentre l’area ................................................................... , specie nella parte centro-meridionale, ospita la stragrande ................................................................... della popolazione. Tranne la Moldova, in cui prevalgono gli insediamenti ................................................................ , negli altri Stati della regione la popolazione vive nelle aree ............................................................ attorno alle quali si estendono vaste zone ................................................................... e industriali. Per quanto riguarda la religione, i credenti sono per lo più ................................................................... . Dal punto di vista dell’organizzazione ........................................................... gli Stati dell’area russa sono riuniti nella ........................................................... degli Stati Indipendenti (CSI). Il passaggio da una economia statalizzata a una economia di ........................................................................... ha favorito gruppi ristretti di persone che si sono enormemente ............................................................................. , ma ha svantaggiato milioni di russi che vivono in condizioni di ........................................................................... . Questa situazione, particolarmente grave in ................................................................... ha spinto molti a ................ ................................................... verso l’Europa occidentale.
188
volume
Verifiche sommative
2
7. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [7 punti] V F 1. La Russia dispone di enormi risorse energetiche che esporta in altri Paesi. 2. In pochi anni la Russia ha ristrutturato il settore industriale convertendo le industrie pesanti in industrie V F leggere. V F 3. L’Ucraina è tra i maggiori produttori mondiali di tabacco. V F 4. L’imponente patrimonio forestale della regione russa viene sfruttato per la produzione di legname. 5. In Moldova è molto diffusa l’industria agroalimentare che produce conserve di frutta, vino, birra e liquori. V F 6. Attraverso il trasporto ferroviario e stradale il petrolio e il gas naturale estratti in Russia raggiungono gli V F Stati dell’Europa occidentale. V F 7. In Russia il settore terziario è in graduale sviluppo.
Risorse didattiche Materiali Soluzioni
Totale 70 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
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Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 1 - Alla scoperta della Terra 1. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [16 punti] rotazione • stessa • gravitazionale • solstizi • rivoluzione • emisfero • pianeti • primavera e autunno • massima • satelliti • asse • maree • estate e inverno • equinozi • Universo • Sole La Terra fa parte del Sistema Solare dell’ ……................................................. . Il Sole, attorno al quale ruotano otto ……............................................. e moltissimi corpi minori come i ……....................................................... , tra cui la Luna, che orbita attorno alla Terra esercitando sul pianeta un’attrazione ……............................................................................ che dà origine alle ……................................................... . La Terra, come gli altri pianeti, si muove non solo attorno al …….................................................. percorrendo un’orbita ellittica , ma anche su se stessa intorno al proprio ……............................................. . Il primo moto, chiamato moto di …….......................................................... determina l’alternarsi delle stagioni il secondo, chiamato moto di ……...................................................... , determina l’alternarsi del giorno e della notte. L’inizio delle stagioni è segnato dagli ……....................................................... e dai ……....................................................... . Gli equinozi di ……........................................ ..........................…….................................................. sono i due giorni dell’anno in cui il dì e la notte hanno la ……................................................ durata in tutti i luoghi della Terra; i solstizi di ……..................................................................…….................................................. sono i due giorni dell’anno in cui, nel nostro ……............................................. , la durata del dì è rispettivamente ……................................................................. e minima. 2.
Collega ciascun termine alla relativa definizione. [10 punti] a. Strato più esterno della Terra formato da rocce leggere. 1. Mantello b. Strato della Terra posto sotto la crosta costituito da rocce pesanti. 2. Tettonica a zolle c. Strato formato dalla crosta e dalla parte solida del mantello. 3. Idrosfera d. Parte centrale della Terra posta sotto il mantello. 4. Nucleo e. Strato di gas che avvolge il pianeta. 5. Atmosfera f. Insieme delle acque presenti sulla Terra. 6. Magma g. Insieme delle forme di vita e degli ambienti naturali presenti sulla Terra. 7. Litosfera h. Parti in cui è suddivisa la crosta terrestre. 8. Biosfera i. Teoria elaborata per spiegare i cambiamenti subìti dalla superficie terrestre nel 9. Crosta terrestre corso delle ere geologiche. 10. Placche j. Materiale roccioso allo stato fuso.
3. Indica con una crocetta l’affermazione esatta.
1. Secondo la teoria di Alfred Wegener, circa 200 milioni di anni fa sul nostro pianeta vi era un unico blocco di terre circondato da oceani chiamato: a Panthalassa. b Gondwana. c Pangea. d Tetide. 2. La teoria della deriva dei continenti sostiene che: a il fondo marino non si espande. b la crosta terrestre è composta da placche unite tra loro. c la crosta terrestre è composta da placche che si sono distaccate lentamente nel tempo. d le placche non sono in movimento.
190
[10 punti] 3. L a «cintura di fuoco» è la linea dei vulcani che circonda: a l’Oceano Pacifico. b l’Oceano Atlantico. c l’Oceano Antartico. d l’Oceano Indiano. 4. Lo tsunami è originato: a da un’eruzione vulcanica. b da un terremoto sottomarino. c dallo sprofondamento delle fosse oceaniche. d dalla collisione di placche continentali.
volume
3
Verifiche sommative
5. La più grande massa d’acqua chiusa della Terra è: a il Lago Vittoria. b il Lago Bajkal. c il Mar Caspio. d il Lago Titicaca. 6. Tre quarti della Terra sono coperti d’acqua, quindi i continenti occupano circa: a i tre quarti della superficie terrestre. b la metà della superficie terrestre. c un sesto della superficie terrestre. d un quarto della superficie terrestre. 7. L’oceano più esteso è: a il Pacifico. b l’Atlantico. c l’Artico. d l’Indiano.
8. Circa un terzo delle terre emerse è costituito da: a colline. b pianure. c montagne. d rilievi. 9. L’Everest, la montagna più alta del mondo, fa parte della catena: a delle Ande. b dell’Atlante. c del Caucaso. d dell’Himalaya. 10. Il continente con il maggior numero di grandi fiumi è: a l’America. b l’Asia. c l’Oceania. d l’Africa.
ZONA CLIMATICA
Zona intertropicale o torrida
Zona temperata boreale
AREA INTERESSATA
AMBIENTI TIPICI
Fascia compresa tra il Tropico del ……......…................….. a nord
……......…..........…...…..................…. , ……......…...…...……. ,
e il Tropico del ……......…...………......……......................….. a sud.
……......…..........…....……. , ……......…...............….……........ .
Materiali
5. Completa la tabella con gli elementi geografici mancanti; quindi inserisci i nomi degli ambienti tipici scegliendoli nell’elenco sottostante. [20 punti] foresta pluviale • giungla • savana • deserti caldi • prateria • steppa • macchia mediterranea • deserti freddi • taiga • tundra
Risorse didattiche
4. Accanto a ogni elemento che condiziona il clima, scrivi se si tratta di un fattore cosmico (FC) o di un fattore geografico (FG). [5 punti] 1. Vicinanza del mare. ( ……......…....……......….........…....… ) 2. Movimento di rotazione e di rivoluzione della Terra. ( ……......…....……......….........…....… ) 3. Latitudine. ( ……......…....……......….........…....… ) 4. Durata e incidenza dell’illuminazione solare. ( ……......…....……......….........…....… ) 5. Altitudine. ( ……......…....……......….........…....… )
Fascia compresa tra il Tropico del ……......…….........……............e il Circolo polare ……......……….........……......……......................….............…...
……......…..........…...…......…. , ……......…..........…...……. , ……......…..........…...…….............……......…..........…...…..…. ,
Zona temperata australe
…......…..........…...…….............……......…..........…... .
il Circolo polare ……......……………......…….........................................…........ Fascia compresa tra il Circolo polare ……......…….........……........... e il Polo ……......………..........……......… . ……......…..........…...…......…. , ……......…..........…...……...... .
Zona polare antartica
Fascia compresa tra il Circolo polare ……......…….........……............ e il Polo ……......………..........……......… .
191
Soluzioni
Zona polare artica
Fascia compresa tra il Tropico del ……......…….........……............ e
Sezione
2
Materiali
6. Completa la tabella riportando negli appositi spazi le caratteristiche climatiche degli ambienti presenti sulla Terra. Indica quindi, con un sì o con un no, se l’ambiente favorisce o ostacola l’insediamento umano (l’esercizio è già avviato). [11 punti] AMBIENTE
TEMPERATURE
Ambienti intertropicali umidi
Alte
PRECIPITAZIONI
...................................................
ANDAMENTO DELLE STAGIONI
Una sola stagione
FAVOREVOLE ALL’INSEDIAMENTO UMANO ...................................................
...................................................
Ambienti intertropicali aridi
...................................................
Scarse e stagionali
.........................................................
No
......................................................... ...................................................
Ambienti temperati
...................................................
................................................... ...................................................
Ambienti polari
................................................... ...................................................
7.
Scarse e nevose
.........................................................
...................................................
.........................................................
.........................................................
...................................................
.........................................................
Indica gli ambienti a cui si riferiscono le seguenti caratteristiche (l’esercizio è già avviato). [10 punti] 1. Esiste una sola stagione caratterizzata da piogge abbondanti e quotidiane. Foresta pluviale 2. La vegetazione è costituita da conifere e aghifoglie. …….............................................................. 3. Per la scarsità d’acqua e la temperatura elevata, la vegetazione è costituita da rari arbusti. ……........................................................... 4. Diffusa in Argentina, dove prende il nome di pampa, si presenta come un’ampia pianura coperta principalmente da basse piante erbacee. ……................................................................ 5. Si trova nelle zone monsoniche dell’Asia e fornisce legno pregiato e bambù. ……................................................................ 6. Presente nelle pianure della Siberia, fornisce erba solamente nella stagione piovosa. ……................................................................ 7. La vegetazione è costituita da alberi sempreverdi e arbusti aromatici, come la ginestra e la lavanda. ……................................................................ 8. Si alternano due stagioni, una secca e una piovosa; ospita mammiferi predatori, come il leone e il ghepardo. ……................................................................ 9. Per l’intenso freddo invernale che contrasta con l’elevata temperatura estiva, accompagnato da assenza di precipitazioni, la vita animale è ridotta a pochi rettili e roditori. ……................................................................ 10. La vegetazione è rigogliosa con una stratificazione verticale. ……................................................................ 11. La flora è costituita da muschi e licheni, la fauna è composta da erbivori o da specie marine. …….....................................................
192
volume
3
Verifiche sommative
8. Completa lo schema relativo ai problemi ambientali del pianeta inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [13 punti] aumento del livello dei mari e dei fiumi • desertificazione • diminuzione dei raccolti agricoli • riscaldamento di abitazioni e uffici • Protocollo di Kyoto • dell’ecosistema • delle aree costiere • richiesta di minerali • funzionamento degli impianti industriali • di CO2• aumento delle malattie: malaria, colera • surriscaldamento del pianeta • sfruttamento agricolo eccessivo Richiesta di legname pregiato
..................................................... ..................................................... .....................................................
Uso di combustibili fossili
..................................................... .....................................................
Sfruttamento intensivo dei pascoli
..................................................... ..................................................... .....................................................
Funzionamento dei veicoli a motore
..................................................... ..................................................... .....................................................
Risorse didattiche
Produzione eccessiva .....................................................
Deforestazione di vaste aree tropicali
Degrado del suolo: aridità e sterilità
................................................................... ...................................................................
Scioglimento dei ghiacciai
Alterazione ......................................................
Aumento della siccità nelle zone tropicali
........................................................... ...........................................................
Diminuzione dell’acqua potabile
.....................................................
..............................................................................
Carestie
..................................................... .....................................................
Materiali
........................................................... ....................................................................
Sommersione ........................................................... ...........................................................
..............................................................................
..............................................
Totale 95 Punti
Punteggio Voto
Interventi per ridurre l’inquinamento
Soluzioni
..............................................
da 0 a 46 da 47 a 56 da 57 a 66 da 67 a 76 da 77 a 85 da 86 a 91 da 92 a 95 4 5 6 7 8 9 10
193
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 2 - Un mondo da abitare 1. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [15 punti] caste • economica • America • Unesco • sviluppo • religione • abitudini • scintoismo • lingua • inglese • induismo • Asia • risorse naturali • politici • Europa Alcuni importanti fattori che hanno influenzato (e tuttora determinano) il popolamento di certe aree della Terra sono le …… ......................................................................................... , lo ……........................................................................ economico, e gli eventi ……........................................................................ . L’urbanizzazione è un fenomeno nato in ……................................................................................... , anche se le città più popolose si trovano oggi in ……....................................................... e in ……............................................................................ . La ……............................................... è l’aspetto più significativo della cultura di un popolo perché lo identifica dal punto di vista storico e sociale. Ci sono lingue in crescita, come l’ …….................................................... , e lingue in via d’estinzione, che si tenta di salvaguardare anche tramite iniziative come la Giornata Internazionale della Lingua Madre, promossa nel 1999 dall’ ……................................................. . Anche la …….......................................................... è un elemento di forte distinzione culturale, in quanto influenza profondamente il modo di pensare e di agire degli uomini. Certi divieti condizionano le …….................................................................. di molti fedeli: gli induisti non si cibano di carne bovina, i musulmani e gli ebrei non consumano carne di maiale, i buddisti sono per lo più vegetariani. La religione esercita anche un’influenza sull’organizzazione sociale ed ……......................................................................... di un popolo. In India, seguendo i principi dell’ ……........................................................................ , la società è divisa in …….................................................................. ; in Giappone, dove è praticato lo …….................................................................. , i lavoratori sono legati al datore di lavoro in un rapporto di assoluta fedeltà, che ha consentito lo sviluppo di aziende altamente competitive sui mercati internazionali. 2.
3.
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. A seguito dell’espansione islamica l’arabo si è diffuso nell’Africa subsahariana. 2. Le lingue della famiglia indoeuropea si sono diffuse in tutto il mondo con il colonialismo. 3. Il finlandese, l’estone e l’ungherese appartengono alla famiglia delle lingue uralo-altaiche. 4. Il cristianesimo è la più antica religione monoteista. 5. La famiglia sino-tibetana comprende il cinese mandarino. 6. Gli statunitensi sono in prevalenza musulmani. 7. In alcune zone marginali del continente americano si praticano ancora religioni animiste. 8. Sciiti e sunniti sono i due gruppi principali in cui si differenzia la religione islamica. 9. La religione scintoista è dominata da tre principali divinità: Brahma, Shiva e Vishnu. 10. Per quanto riguarda l’approccio degli uomini alla religione, negli ultimi decenni si sono manifestati due fenomeni rilevanti: l’integralismo e la diminuzione della pratica religiosa.
[10 punti] V F V F V F V F V F V F V F V F V F
V F
Collega ciascun termine alla relativa definizione. [10 punti] 1. Calo demografico a. Aumento della popolazione anziana. 2. Incremento demografico b. Numero di morti in un anno ogni 1 000 abitanti. 3. Tasso di mortalità c. Anni di vita che restano mediamente da vivere a ogni età. 4. Pandemia d. Numero dei nati in un anno ogni 1 000 abitanti. 5. Popolazione attiva e. Epidemia estesa in diverse aree geografiche. 6. Speranza di vita f. Aumento della popolazione. 7. Aumento della longevità g. Persone di 65 anni o più. 8. Tasso di natalità h. Diminuzione della popolazione. 9. Densità demografica i. Persone tra i 15 e i 64 anni. 10. Popolazione inattiva j. Rapporto fra il numero di abitanti in un territorio e la sua superficie.
194
volume
Verifiche sommative 4.
3
S ottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. Oggi la popolazione mondiale è di oltre 6 / 7 miliardi. 2. L’attuale densità media di popolazione nel mondo è di circa 47 / 57 ab./km². 3. La popolazione cresce a un ritmo dell’1,2% / del 2% annuo. 4. Nei Paesi più sviluppati le nascite aumentano / diminuiscono. 5. Dal 2000 la popolazione mondiale cresce a una velocità inferiore / superiore a quella dei secoli precedenti. 6. Nei Paesi più poveri prevalgono le malattie causate da carenze alimentari / vita sedentaria. 7. Nel 2050 le persone anziane arriveranno a costituire il 41% / 21% della popolazione mondiale. 8. La SARS / L’AIDS è una delle tre principali malattie che devastano la popolazione mondiale. 9. Oggi il 30% / 55% della popolazione mondiale vive nelle città. 10. Nell’Africa subsahariana il 50% / 70% della popolazione vive negli slum.
5. T ra le affermazioni elencate indica con una crocetta quelle riferite ai Paesi economicamente meno sviluppati. [4 punti]
e Le carenze alimentari e quelle infettive impediscono alla popolazione di crescere. f La percentuale di bambini nati è molto alta.
6. Distingui con una crocetta le principali aree di emigrazione dalle aree di immigrazione nel mondo. [8 punti] AREE
EMIGRAZIONE
IMMIGRAZIONE
Europa occidentale
Risorse didattiche
a La popolazione cresce in modo vertiginoso. b La maggioranza della popolazione è anziana. c La mortalità infantile è molto elevata. d La speranza di vita è bassa.
Europa orientale Africa settentrionale Asia sud-orientale
Materiali
Asia centrale America settentrionale America latina Oceania
7.
195
Soluzioni
I ndica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [10 punti] V F 1. Le migrazioni internazionali riguardano contadini che lasciano le campagne per trasferirsi nelle città. V F 2. Una delle principali cause della migrazione è la ricerca di lavoro e di condizioni di vita migliori. 3. Si definiscono profughi le persone costrette a fuggire dai propri Paesi per colpa di calamità naturali, V F persecuzioni politiche, conflitti militari o scontri etnici. V F 4. L’Afghanistan è uno dei Paesi che ospita più rifugiati al mondo. 5. I profughi non possono chiedere l’asilo politico ai Paesi che li ospitano. V F V F 6. Spesso tra immigrati e popolazione locale esplodono forti tensioni sociali. V F 7. Le migrazioni portano a un cambiamento nella composizione etnica dei Paesi di accoglienza. V F 8. Gli immigrati vengono solitamente assunti per lavori occasionali, spesso senza un regolare contratto. 9. I flussi migratori favoriscono lo scambio di conoscenze e di competenze tra persone di diversa nazionalità. V F V F 10. Gli immigrati contribuiscono al PIL dei Paesi che li ospitano ma non a quello dei loro Paesi di origine.
2
Sezione
Materiali
8. C ompleta lo schema relativo ai problemi connessi all’urbanizzazione inserendo i termini di seguito elencati.. [13 punti] degradati • campagna • inquinamento • igienico-sanitaria • infrastrutture • città • sicurezza • ambientale • megalopoli • crescita • residenziali • servizi • rifiuti Lo spostamento della popolazione dalla
verso la
......................................................
......................................................
ha favorito la
......................................................
delle città che si sono fuse in Problemi di tutela
che creano
......................................................
......................................................
in cui convivono quali Quartieri ......................................................
Quartieri ................................................... (slum)
......................................................
dotati di
Traffico
Smaltimento dei
privi di ..............................................................
.............................................................. ..............................................................
assistenziali Misure di ...............................................................
Tutela ...............................................................
Totale 80 Punti
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Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
3
Unità 3 - L’economia del mondo
2. Indica con una crocetta l’affermazione esatta.
4. 5.
I Paesi occidentali stanno riducendo la produzione: a dell’elettricità. b del carbone. c del petrolio. d del gas naturale. Si stima che dal 2020 le fonti di energia rinnovabili produrranno: a il 40% del fabbisogno energetico mondiale. b il 20% del fabbisogno energetico mondiale. c il 60% del fabbisogno energetico mondiale. d il 50% del fabbisogno energetico mondiale. 6. Con la globalizzazione dell’economia le industrie dislocano la loro produzione: a nei luoghi in cui sono presenti le fonti di energia. b nei Paesi che dispongono di una manodopera altamente qualificata e ben retribuita. c nei Paesi in cui la manodopera ha costi più bassi e minori protezioni sindacali. d nelle aree in cui possono facilmente commerciare i loro prodotti.
197
Soluzioni
Gli addetti al settore agricolo rappresentano: a il 60% della popolazione mondiale. b il 50% della popolazione mondiale. c il 40% della popolazione mondiale. d il 30% della popolazione mondiale. Con la «rivoluzione verde» l’agricoltura dei Paesi industrializzati: a ha incrementato l’uso di manodopera. b ha eliminato l’uso di concimi e pesticidi chimici. c ha introdotto innovazioni quali la meccaniz- zazione, l’uso di concimi e pesticidi chimici, la selezione di nuove varietà di piante. d ha modificato le piante manipolandone il patrimonio genetico. 3. Il 33% del fabbisogno mondiale di energia è fornito: a dal carbone. b dal gas naturale. c dalle centrali nucleari. d dal petrolio.
Materiali
1. 2.
[10 punti]
Risorse didattiche
1. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [18 punti] integrata • Brasile • servizi • multinazionali • India • periferia • inferiori • globalizzazione • mutamenti • luoghi • Stati Uniti • delocalizzazione • Unione Europea • ricchezza • manodopera • interdipendenza • geografici • Asia La situazione economica del pianeta è soggetta a continui ……........................................................................... economici e sociali, per questo è sempre più difficile definire l’economia dei Paesi in base a criteri …….................................................................. e di sviluppo: a una semplice distinzione tra Nord e Sud, si va sostituendo la classificazione del mondo in centro, ……........................................................... e semiperiferia, sulla base della valutazione delle risorse e della ……........................................................... di uno Stato. Al centro appartengono Paesi come ……............................................................... , Giappone e quasi tutta l’…….................................................................. ; la periferia è costituita dall’Africa e da gran parte dell’……...................................................... e del Sud America; della semiperiferia fanno parte Paesi emergenti come la Cina, l’……. .......................................................... e il ……........................................................... , che hanno avviato un rapido e vertiginoso sviluppo dell’economia. Tra i Paesi del mondo si sono ormai stabiliti rapporti molto stretti di ……................................................................................... e di scambi di beni, ……........................................................... e informazioni, determinando la cosiddetta ……..................................................................................... . Questo fenomeno, che vede protagoniste le società ……......................................................................... , investe anche la fase di produzione delle merci, che sempre più spesso viene trasferita in ……............................................................ lontani da quello in cui ha sede l’azienda produttrice, con lo scopo di trovare costi minori di ……..................................................................... e leggi sul lavoro più permissive. Con la …….................................................................................. , unita al sistema della produzione internazionale ……............................................................. , le multinazionali riescono a produrre manufatti a costi ……................................................................... e, quindi, a guadagnare di più.
Sezione
2
Materiali
7. L’India deve la sua crescita economica: a al sostegno che il Governo ha dato allo sviluppo delle industrie tradizionali. b alla rilevante produzione di manufatti destinati all’esportazione. c all’abbondanza di materie prime presenti su tutto il territorio. d alla disponibilità di ingegneri e ricercatori altamente qualificati e a basso costo. 8. L’obiettivo generale dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) è quello di: a favorire la diffusione del libero commercio tra tutti i Paesi del mondo. b agevolare gli scambi commerciali tra Paesi produttori e Paesi consumatori. c organizzare degli incontri in ambito internazio- nale tra i rappresentanti delle società multina- zionali. d migliorare la rete di trasporti per favorire gli scambi commerciali.
9. I Paesi economicamente arretrati sono penalizzati dalla liberalizzazione del commercio a causa: a dei produttori locali che immettono sul mercato merci non richieste dalle multinazionali. b della forte differenza tra i costi delle materie prime esportate e i costi dei manufatti importati. c della mancanza di una adeguata rete di distribuzione delle merci. d dell’assenza di imprese interessate a investire capitali nell’economia. 10. La NAFTA è l’organizzazione che facilita il traffico commerciale tra: a 28 Stati d’Europa. b 10 Paesi dell’Asia sud-orientale. c Canada, USA, Messico. d Sudafrica, Botswana, Namibia, Lesotho e Swaziland.
3. I ndica, fra le seguenti caratteristiche, quelle attribuibili all’agricoltura dei Paesi industrializzati. [5 punti] Impiega un numero limitato di addetti. Produce in funzione del fabbisogno familiare. Utilizza solo fertilizzanti naturali. Le rese agricole sono molto elevate. La produzione è destinata alla commercializzazione. Impiega un’alta percentuale di forza lavoro. Investe fondi nella ricerca di tecnologie sempre più avanzate. Fa un largo impiego di macchinari. 4.
ccanto a ogni affermazione scrivi il nome dello Stato a cui si riferisce. A [10 punti] 1. Stato europeo più ricco di risorse minerarie. ……......………….....................................................................…… 2. Stato sudamericano ricco di rame. ……......………….....................................................................…… 3. Stato nordamericano ricco di miniere di carbone. ……......………….....................................................................…… 4. Stato africano ricco di miniere d’oro. ……......………….....................................................................…… 5. Stato asiatico che consuma circa il 50% del totale del carbone prodotto. ……......………….....................................................................…… 6. Stato sudamericano che dispone di grandi giacimenti di petrolio. ……......………….....................................................................…… 7. Stato asiatico ricchissimo di varie risorse minerarie. ……......………….....................................................................…… 8. Stato europeo grande produttore e grande consumatore di gas naturale. ……......………….....................................................................…… 9. Stato sudamericano ricco di antimonio. ……......………….....................................................................…… 10. Stati europei con il maggior numero di centrali eoliche offshore. ……......………….....................................................................……
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volume
3
Verifiche sommative
5. A bbina le sigle delle organizzazioni commerciali al rispettivo significato e agli Stati che rappresentano. [14 punti] a. Accordo nordamericano di libero scambio. 1. Argentina, Brasile, Paraguay, • UE b. Unione doganale dell’Africa meridionale. Uruguay, Venezuela, Bolivia. • NAFTA c. Comunità europea. 2. Sudafrica, Botswana, Namibia, • MERCOSUR d. Mercato comune del Sud. Lesotho, Swaziland. • APEC e. Comunità economica degli Stati dell’Africa 3. Canada, USA, Messico. • ASEAN centrale. 4. Ventotto Stati europei. • SACU f. Cooperazione economica Asia-Pacifico 5. Dieci Paesi dell’Asia sud-orientale. g. Associazione delle nazioni dell’Asia sud- 6. Undici Paesi dell’Africa centrale. • ECCAS orientale. 7. USA, Giappone e Stati del Pacifico. 6. B arra con una crocetta le affermazioni vere sul commercio del caffè. Il caffè viene prodotto dai piccoli e grandi produttori. Le aziende dei piccoli produttori sono molto fiorenti. I contadini vendono il caffè agli esportatori locali. Le multinazionali comprano il caffè a prezzi molto alti. Gli esportatori locali vendono il caffè alle multinazionali. Le multinazionali controllano la maggior parte del mercato del caffè. Il 25% dei guadagni ricavati dalla vendita del caffè vanno ai contadini.
[4 punti]
AMBITI Utilizzo delle risorse
Ritmi di produzione Ritmo dei consumi
[4 punti]
SVILUPPO NON SOSTENIBILE
SVILUPPO SOSTENIBILE
............................................................................................
Ricerca di fonti alternative.
Nessun rispetto per i problemi legati all’inquinamento. ............................................................................................
Elevatissimo.
............................................................................................
A misura di uomo. ............................................................................................
199
Soluzioni
Rapporto con l’ambiente
Materiali
8. Completa la tabella con le parti mancanti.
Risorse didattiche
7. S eleziona con una crocetta le affermazioni che si riferiscono al commercio equo e solidale. [7 punti] I contadini e gli artigiani lavorano riuniti in cooperative. È nato negli Stati Uniti su iniziativa di alcune associazioni di volontariato. I prodotti sono distribuiti attraverso le «Botteghe del mondo». Studia sistemi di produzione che garantiscano i diritti e la salute dei lavoratori. Stabilisce tra Paesi del centro e della periferia del mondo accordi di scambio agevolato dei prodotti. Ha lo scopo di liberare i contadini dallo sfruttamento dei commercianti locali e internazionali. Vieta l’impiego di manodopera minorile. Utilizza tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente. Impiega i minori solo nei lavori meno faticosi. Si impegna a pagare le merci acquistate a prezzo più favorevole rispetto a quello stabilito dal mercato.
2
Sezione
Materiali
9. C ompleta lo schema relativo all’economia dei Paesi della periferia del mondo inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [13 punti] mercato locale • rudimentali • piccoli appezzamenti di terreno • moderne • di mercato • società multinazionali • esportazione • braccianti • «taglia e brucia» • di sussistenza • contadini • cibo • grandi piantagioni
Nel Sud del mondo Il .............................................................
Tecniche
..................................................
stagionali
è praticata
..................................................
Tecniche ..................................................
impiega
impiega
Agricoltura
Agricoltura
..................................................
..................................................
è praticata in
produce
produce
Caffè, cacao, banane, ananas, tabacco, tè, cotone
................................................ ................................................
................................................
................................................
destinati
All’ ......................................................
................................................
Totale 85 Punti
200
Punteggio Voto
è praticata in ................................................. .................................................
destinato gestite da
come
.................................................
gestiti da Al ............................ ...................................
Al fabbisogno della famiglia
Comunità di ................................................
da 0 a 41 da 42 a 50 da 51 a 59 da 60 a 68 da 69 a 77 da 78 a 82 da 83 a 85 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
volume
Verifiche sommative
3
Unità 4 - Il mondo attuale 1. C ompleta il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [17 punti] ONU • privati • organizzazioni • sovrani • conflitto • Assemblea generale • umanitari • poveri • debole • ONG • organi • Consiglio di sicurezza • coordinamento • globalizzazione • Caschi Blu • Stati • membri La popolazione mondiale è organizzata in 196 Stati ……...................................... , la maggioranza dei quali è nata durante il XX secolo. Il fenomeno della …….................................................................................... ha tuttavia reso più ……............................................................. l’importanza dei singoli …… ..................................................... , per questo motivo si sono affermate, già a partire dal XX secolo, delle ……............................................................................ internazionali con il compito di affrontare e risolvere le questioni relative a tutti gli abitanti della Terra. L’……............................................. è la principale organizzazione intergovernativa del mondo e conta tra i suoi …….................................................. praticamente tutti gli Stati della Terra. I suoi ……................................................ più importanti sono: l’……..................................................................................... , che svolge compiti di ……................................................................................. e attuazione dei progetti in ambito delle controversie internazionali; il ……. ......................................................................................... , che con l’invio dei …….............................................................. interviene nelle aree di ……............................................ per porre fine alle guerre e portare aiuti ……...................................................................... . Accanto all’ONU operano anche altre associazioni internazionali, le ……........................................................... , che sono nate su iniziativa di soggetti ……........................................................ con lo scopo di realizzare progetti di sviluppo nei Paesi ……................................................... . ttribuisci alle definizioni la sigla corrispondente scegliendola tra le seguenti. A ONU • UNHCR • ONG • UNESCO • FAO • UNICEF 1. Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura. ……................................................... 2. Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. ……................................................... 3. Organizzazione delle Nazioni Unite. ……................................................... 4. Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. ……................................................... 5. Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. ……................................................... 6. Organizzazioni non governative. ……...................................................
[6 punti]
Materiali
3. C ollega ogni organizzazione alle finalità che persegue. Attenzione: alcune organizzazioni possono perseguire più finalità. [10 punti] a. Favorire l’aumento della produzione di cibo. 1. FAO b. Soccorrere i profughi costretti ad abbandonare la propria patria. 2. Save the Children c. Promuovere programmi di sviluppo dell’alfabetizzazione. 3. UNESCO d. Migliorare le condizioni di vita di bambini e adolescenti. 4. Movimento Internazionale e. Fornire assistenza sanitaria e umanitaria. della Croce Rossa f. Denunciare le violazioni dei diritti umani. 5. Medici Senza Frontiere g. Difendere e promuovere i diritti dei bambini. 6. UNICEF h. Salvaguardare il patrimonio artistico e naturale. 7. UNHCR i. Rendere più efficiente la distribuzione dei generi alimentari. 8. Amnesty International j. Portare assistenza medica dove non è garantito il «diritto di salute».
Risorse didattiche
2.
Soluzioni
201
Sezione
2
Materiali
4. A ccanto a ogni termine o espressione scrivi il nome dello Stato, o degli Stati, a cui si riferisce scegliendolo tra i seguenti. [14 punti] USA • URSS • Afghanistan • Iraq
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
5.
I ndica con una crocetta l’affermazione esatta. [6 punti] 1. Aderiscono all’ONU tutti gli Stati della Terra a esclusione: a della Bolivia e del Sudan. b degli Stati arabi del Golfo Persico. c della Città del Vaticano e di Taiwan. d dell’Eritrea e del Vietnam. 2. Nel documento pubblicato dall’ONU nel 2000 si indicano gli otto obiettivi prioritari da raggiungere entro: a la fine del secolo. b il 2015. c la fine del millennio. d il 2050. 3. La Dichiarazione del Millennio è stata firmata da: a 19 Paesi. b 183 Paesi. c 152 Paesi. d 189 Paesi. 4. Per raccogliere le informazioni relative agli obiettivi della Dichiarazione del Millennio, i funzionari dell’ONU hanno utilizzato: a le testimonianze orali. b i documenti scritti. c gli indicatori. d i sondaggi. 5. Per poter confrontare i dati raccolti, i geografi delle Nazioni Unite hanno suddiviso i Paesi della Terra in: a Paesi emergenti e Paesi sottosviluppati. b Nord e Sud del mondo. c Primo, Secondo, Terzo e Quarto mondo. d Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo. 6. I rapporti periodici indicano che: a anche se gli obiettivi non sono stati raggiunti nei tempi prefissati, in alcuni casi la situazione è migliorata. b gli obiettivi sono stati raggiunti entro la data fissata. c gli obiettivi sono stati raggiunti nei tempi stabiliti solo nei Paesi sviluppati. d gli obiettivi si raggiungeranno nell’arco di altri dieci anni.
202
Talebani. ……......…………......….............................… Guerra fredda. ……......…………......….............................… Superpotenza. ……......…………......….............................… Patto di Varsavia. ……......…………......….............................… Comunismo. ……......…………......….............................… Patto Atlantico. ……......…………......….............................… Al-Qaeda. ……......…………......….............................…
8. Guerra del Golfo. ……......…………......….............................… 9. Terrorismo. ……......…………......….............................… 10. Saddam Hussein. ……......…………......….............................… 11. Attentato alle Torri Gemelle. ……......…………......…......................... 12. Barack Obama. ……......…………......….............................… 13. NATO. ……......…………......….............................… 14. Regime islamico. ……......…………......….............................…
volume
3
Verifiche sommative
6. C ompleta lo schema relativo ai rapporti periodici sugli obiettivi della Dichiarazione del Millennio dell’ONU inserendo i termini di seguito elencati. [17 punti] medicine • povertà • miglioramento • parto • Paesi sviluppati • scolarizzazione • HIV • Paesi poveri • malaria • donne • infantile • acquedotti • gratuita • peggioramento • agricoltori • connessioni • sanitarie I rapporti ONU sugli obiettivi della Dichiarazione Millennio rilevano Un ............................................................ della situazione
........................................................... dei bambini nelle aree urbane
grazie a
Fornitura ............................................... di libri e quaderni
Diminuzione delle persone infettate dall’ ..........................................
grazie a
Programmi di prevenzione
grazie a
Disinfestazioni e uso di zanzariere
Diminuzione dei malati di ........................................................
a causa di
Mortalità ............................................... sempre troppo elevata
a causa di
Numero elevato di decessi a causa del ...............................................
a causa di
Rifornimento d’acqua potabile ancora insufficiente
a causa di
Mancanza di ..............................................
Aumento della ........................................ e della fame
a causa di
Diminuzione del potere d’acquisto dei salari
Malattie Pessime condizioni .......................................................
nonostante
Finanziamenti insufficienti da parte dei ............................................................. Aumento del debito pubblico dei .............................................................
Riduzione dei dazi doganali Sussidi agli .................................................................. Sovvenzioni delle organizzazioni umanitarie Distribuzione di .............................................................
Soluzioni
Aumento delle ............................................................... telefoniche (internet).
Totale 70 Punti
Punteggio Voto
Materiali
Un ............................................................. della situazione
«Quote rosa»
Risorse didattiche
Insufficiente il ruolo politico nonostante le assegnato alle .....................................
Nessun miglioramento della situazione
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
203
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 5 - Africa 1. C on l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
204
Golfo di Guinea Isola di Madagascar Mar Rosso Mar Mediterraneo Tibesti Oceano Indiano Lago Vittoria
8. Oceano Atlantico 9. Capo Agulhas 10. Kenya 11. Kilimangiaro 12. Sahara 13. Nilo 14. Capo Verde
[20 punti]
15. Niger (fiume) 16. Congo (fiume) 17. Zambesi 18. Lago Tanganica 19. Egitto 20. Atlante
volume
Verifiche sommative
3
2. I ndica le aree a cui si riferiscono le seguenti affermazioni scrivendo, accanto a ciascuna, una delle seguenti sigle: Africa settentrionale (AS), Africa centrale (AC), Africa meridionale (AM). [10 punti] 1. Gli abitanti si concentrano lungo le coste del Golfo di Guinea e sugli altopiani orientali. ( ……....…….............…….........…… ) 2. Gli abitanti si concentrano lungo le coste del mare e lungo le sponde del Nilo. ( ……....…….............…….........…… ) 3. La popolazione originaria era costituita da boscimani e ottentotti. ( ……....…….............…….........…… ) 4. Possiede la più alta percentuale di popolazione urbana dell’Africa. ( ……....…….............…….........…… ) 5. Prevalgono gli insediamenti in piccoli centri urbani. ( ……....…….............…….........…… ) 6. È abitata prevalentemente dai bantu, dai boscimani e dagli etiopi. ( ……....…….............…….........…… ) 7. È la regione più popolata del continente. ( ……....…….............…….........…… ) 8. È abitata in prevalenza da bantu e bianchi discendenti dei boeri. ( ……....…….............…….........…… ) 9. Prevalgono gli insediamenti rurali. ( ……....…….............…….........…… ) 10. La popolazione è composta da berberi e arabi. ( ……....…….............…….........…… )
[7 punti] V F V F V F V F V F V F V F
Materiali
Vicende storiche dell’Africa meridionale [12 punti] 4. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Sudafrica • diritti • colonizzazione • bianche • elezioni• nera • razziali • ANC • guerra civile • pacificazione • olandesi • apartheid La ....................................................................................... europea della regione meridionale dell’Africa, incominciata con gli ........................................... a cui seguirono inglesi, francesi e portoghesi, ha causato forti contrasti ................................................................ . L’oppressione imposta dalle minoranze ................................................ ha provocato lunghi conflitti in Zimbabwe e Namibia, oltre che in ................................................... , il caso più noto. I sudafricani di origine europea controllarono il Paese per quasi tutto il XX secolo, attraverso l’instaurazione del regime dell’................................................... , che garantiva i privilegi e il potere economico e politico ai bianchi e negava i ................................... ............................................ politici e civili alla popolazione ................................................... (che rappresentava il 70% degli abitanti). Le pressioni internazionali unite alle crescenti tensioni, ai frequenti e violenti scontri, al timore di giungere a una .......................................................... ..................................................... convinsero il Governo a porre fine all’apartheid e ad accordarsi con il movimento per i diritti degli Africani: l’African National Congress. Nel 1994 si tennero le prime ...................................................... libere e il leader dell’ ................................................... , Nelson Mandela, fu eletto Presidente della Repubblica e avviò una politica di .......................................................................... e di sviluppo economico per tutti gli abitanti.
Risorse didattiche
Morfologia dell’Africa settentrionale 3. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il deserto del Sahara occupa una limitata zona della regione. 2. La catena montuosa dell’Atlante raggiunge i 4 165 m. 3. Il Lago Nasser è artificiale e costituisce una preziosa riserva d’acqua per l’agricoltura. 4. Il parco marino di Ras Mohammed si trova in Tunisia. 5. Il Nilo attraversa il deserto perché alimentato dalle abbondanti piogge della regione equatoriale. 6. Tutta la costa mediterranea è bassa e sabbiosa. 7. Il Maghreb è la regione orientale dell’Africa del Nord.
Soluzioni
205
2
Sezione
Materiali
Popolazione e insediamento dell’Africa orientale [4 punti] 5. Osserva il grafico e indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Gli abitanti sono maggiormente concentrati in: 2. La maggioranza della popolazione vive in città solo in: a Eritrea. a Eritrea. b Etiopia. b Etiopia e Somalia. c Somalia. c Somalia e Gibuti. d Gibuti. d Gibuti. e Sudan. e Sudan ed Etiopia.
densità (ab./km2) popolazione urbana (%) analfabeti (%) 100 90
84
80
76 66
70 60
54,8
50 40 30
37
30
35
20
20 10 0
39,5
15,1
16
Eritrea
Etiopia
36,9
Sudan
14
6,1 Gibuti
40
Somalia
3. La percentuale di analfabeti è minore in: a Eritrea. b Etiopia. c Somalia. d Gibuti. e Sudan. 4. Pensando anche alle vicende storico-politiche dei Paesi, noti che l’analfabetismo è elevato in Somalia, perché: a il Paese è povero d’acqua. b il Paese è governato dalle Corti islamiche. c il Paese ha ricevuto aiuti dall’ONU. d il Paese è dilaniato dalle guerre civili e dalle carestie. e il Paese è stato una colonia italiana.
Popolazione e insediamento dell’Africa centro-equatoriale 6. Osserva la carta relativa alla densità di popolazione e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
[7 punti]
Bangui Kampala Libreville Kigali Brazzaville
Kinshasa
Nairobi
Bujumbura Dodoma
Popolazione (ab./km2) zone disabitate da 1 a 10 da 10 a 50 da 50 a 100
da 100 a 200 oltre 200
Lubumbashi
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
206
La maggiore densità di popolazione si registra intorno ai laghi. Le zone meno abitate si trovano lungo le coste oceaniche. In Tanzania la popolazione ha una distribuzione equilibrata. I Paesi meno abitati si trovano nella zona occidentale. Le capitali attirano sempre un maggior numero di abitanti. Nella Repubblica Centrafricana le regioni meno abitate sono quelle meridionali. Nelle zone a maggiore densità abitativa gli abitanti sono tra i 100 e i 200 per km2.
V V V V V V V
F F F F F F F
volume
3
Verifiche sommative Economia dell’Africa occidentale. 7. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
[5 punti]
Addetti ai settori economici
Ricchezza e distribuzione del reddito
primario terziario
PIL (in centinaia di milioni di $ USA) PIL pro capite (in $ USA)
secondario disoccupati
1200 952
1000 991 800
678
40 162
169
200
52 Nigeria
Benin
Camerun
Costa d’Avorio
0
Ciad
49
36
30,6 0
4,5
3
Nigeria
17 10 0,8
Mali
Gli abitanti dei Paesi della regione sono impiegati soprattutto nell’agricoltura. Il settore secondario è sviluppato solo in Camerun. La Nigeria registra la ricchezza maggiore grazie alla produzione del terziario. I Paesi più poveri sono quelli con il maggior numero di addetti all’agricoltura. Gli abitanti con le migliori condizioni economiche sono quelli della Nigeria.
49 36
15
37 21
14 4,4
0
7
0
0,6
Benin Camerun Costa d’Avorio
Ciad
V V V V V
Economia dell’Africa meridionale 8. Osserva il grafico relativo all’estrazione di minerali e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Correggi le frasi errate.
F F F F F
[5 punti]
cromite (10 000 Mg) manganese (10 000 Mg)
diamanti (10 000 carati) oro (Mg) uranio (10 000 Mg)
Risorse didattiche
1. 2. 3. 4. 5.
Mali
72 54
20
54
44
80
69,4
60
421
400
80
601
592
600
0
100
850
700 580
600 400 200 100 0
320
1. 2. 3. 4. 5.
108 101 130
260
154
Sudafrica Namibia
22 Botswana
Il maggior produttore di diamanti è il Sudafrica. L’unico Paese con giacimenti d’oro è il Sudafrica. La Namibia è il Paese che produce più uranio. Lo Zimbabwe è il Paese con le maggiori risorse minerarie. La risorsa del sottosuolo più diffusa è la cromite.
Totale 70 Punti
Punteggio Voto
Angola
72
Zimbabwe
V V V V V
F F F F F
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
207
Soluzioni
434
395
300
Materiali
500
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 6 - Asia 1. C on l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente. [14 punti]
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Monti Urali Penisola Indiana Penisola Arabica Sri Lanka Stretto di Bering Golfo del Bengala Kazakistan
8. Borneo 9. Himalaya 10. Mar Caspio 11. Sumatra 12. Arcipelago Giapponese 13. Penisola Coreana 14. Altopiano del Tibet
Morfologia dell’Asia orientale 2. Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Nell’Asia orientale si distinguono quattro regioni geografiche: la zona peninsulare, l’area insulare, la regione continentale e la depressione del Caspio. 2. La regione continentale si differenzia in una zona occidentale montuosa con altopiani e deserti e una zona orientale con vaste zone collinari e ampie valli fluviali. 3. L’altopiano del Tibet è la regione più elevata della Terra. 4. L’Arcipelago Giapponese è formato da due isole e il suo territorio è prevalentemente collinare. 5. Nella regione scorrono alcuni tra i fiumi più lunghi della Terra: l’Indo, il Gange e il Brahmaputra. 6. Il territorio cinese si divide in quattro grandi regioni. 7. La pianura della Manciuria si trova in Giappone. 8. La costa orientale è fronteggiata da isole e arcipelaghi.
208
[8 punti]
V F V V V V V V V
F F F F F F F
volume
3
Verifiche sommative
3. Completa lo schema inserendo i termini di seguito elencati. [15 punti] strada • organizzazioni • erede maschio • aborto • istruzione • sessuale • migrazione • lavoro • figlio unico • industrie • soldato • dote • schiavitù • regolamentare • discriminazione
Situazione di estrema povertà Lavoro minorile
...............................................................
in forma di
delle donne
riguardo a
Lavoro in ...............................................................
Diritto all’ ...............................................................
Lavoro nelle ...................................................... e nelle piantagioni
Diritto al ............................................................... Diritto alla vita
Lavoro di ...............................................................
Risorse didattiche
attraverso Lavoro domestico ...............................................................
Lavoro in famiglia
selettivo
dovuti a Infanticidio
Bambini ............................................................... Sfruttamento ...............................................................
Motivazioni politiche: legge cinese del ............................................................... Motivazioni sociali: necessità di un ...............................................................
grazie alla Nascita di ................................................................. internazionali
con conseguente
...............................................................
delle donne a scopo matrimoniale
con lo scopo di
Materiali
Lento ma costante miglioramento della situazione
Motivazioni economiche: fornire la ...............................................................
Sproporzione nel numero di maschi e femmine
Soluzioni
Garantire il diritto all’istruzione ...............................................................
il lavoro minorile
209
2
Sezione
Materiali
Vicende storiche dell’Asia centrale. 4. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Attenzione alle parole intruse. [10 punti] fascismo • URSS • Russia • comunismo • UE • indipendenti • bande • etnie • mongoli • Persia • regni • CSI • sociale • 1989 Conquistata dai ……............................................................... nel XIII secolo, la regione venne unificata dall’imperatore Tamerlano, ma successivamente fu divisa in tanti piccoli ……............................................................... in contrasto fra loro. Per questo nel XIX secolo la regione divenne facile conquista per l’esercito dello zar di ……............................................................... e rimase sotto il controllo di Mosca fino al 1922, per poi entrare a far parte dell’ ……............................................................... . Con il crollo dell’URSS nel …….................................................. nella regione caucasica alcuni Stati si resero ……................................................................... , altri aderirono come repubbliche autonome alla …….................................................. (Comunità degli Stati Indipendenti). La caduta del ……............................................................................ e il nuovo assetto politico hanno creato una situazione economica e ……........................................................ difficile, facendo riemergere i contrasti tra le ……............................................................... e scatenando talvolta vere e proprie guerre. Popolazione e insediamenti dell’Asia meridionale 5. Osserva il grafico relativo alle religioni professate e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). induisti
buddisti
musulmani
sikh
giainisti
altri
[8 punti]
cristiani
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
210
Bhutan
Nepal
Pakistan
India
Bangladesh Sri Lanka Maldive
Le religioni praticate nel maggior numero di Stati sono l’induismo e il buddismo. Nel Bangladesh tutta la popolazione è musulmana. Lo Stato a maggioranza buddista è lo Sri Lanka. In Pakistan meno del 90% della popolazione è musulmana. Nel subcontinente indiano la religione con il maggior numero di fedeli è quella induista. Il Buddismo, benché nato in India, non ha avuto nel subcontinente una grande diffusione. La presenza di un elevato numero di musulmani nella regione è dovuta alla conquista ariana. Le minoranze cristiane sono un’eredità del colonialismo europeo.
V V V V V V V V
F F F F F F F F
volume
3
Verifiche sommative Popolazione e insediamenti dell’Asia sud-orientale 6. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Le etnie prevalenti sono: a thai, malesi, sikh, curdi. b thai e dravidi. c malesi, thai, khmer, tibeto-birmani. d papua, malesi e birmani. e cinesi, giapponesi, inuit. 2. Le comunità straniere più numerose sono quelle: a cinesi. b francesi. c portoghesi. d indiane. e giapponesi.
[4 punti] 3. 4.
Le religioni più praticate sono: a induismo, buddismo, cristianesimo. b islamismo, confucianesimo, animismo. c islamismo, giainismo, mazdeismo. d induismo, protestantesimo, cattolicesimo. e buddismo, cattolicesimo, islamismo. La popolazione si addensa: a sulle pendici dei vulcani. b lungo le valli fluviali e le coste. c nelle regioni interne. d sugli altopiani montuosi. e lungo il confine cinese.
Risorse didattiche
Economia dell’Asia occidentale 7. Osserva i grafici relativi alla produzione di petrolio e al PIL e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). Petrolio (in milioni di Mg) 1. Il Prodotto Interno Lordo del Libano dipende Kuwait V F in maggior parte dal settore secondario. Libano 2. Arabia Saudita, Iraq, Iran, Emirati Arabi Siria Uniti e Kuwait dispongono di grandi risorse Emirati A.U. V F petrolifere. Iran 3. L’Afghanistan è lo Stato in cui il terziario Iraq Giordania è il settore determinante nella costituzione Arabia Saudita V F del PIL. Afghanistan 4. Gli Stati maggiori produttori di petrolio ba- 0 50 100 150 200 250 300 sano la loro ricchezza sul settore terziario. V F primario secondario 5. La minore importanza del settore seconda- Distribuzione del PIL (%) rio in Afghanistan rispetto al settore primario Kuwait è indice di uno scarso sviluppo dell’economia Libano V F dello Stato. Siria 6. Il ruolo irrilevante del settore primario in Emirati A.U. Iran Arabia Saudita è dovuto al disinteresse degli Iraq V F abitanti per le attività agricole e pastorizie.
[6 punti]
11,6 %
350
400
500
90
100
Materiali
450
terziario
Giordania Arabia Saudita Afghanistan
Totale 65 Punti
Punteggio Voto
10
20
30
40
50
60
70
80
da 0 a 31 da 32 a 38 da 39 a 45 da 46 a 52 da 53 a 58 da 59 a 62 da 63 a 65 4 5 6 7 8 9 10
211
Soluzioni
0
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 7 - Americhe 1. C on l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente.
[15 punti]
1. Alaska 2. California 3. Baia di Hudson 4. Florida 5. Antille 6. Golfo del Messico 7. Montagne Rocciose 8. Cordigliera delle Ande 9. Scudo Canadese 10. Amazzonia 11. Pampas 12. Monti Appalachi 13. Oceano Atlantico 14. San Lorenzo 15. Oceano Pacifico
2. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [19 punti] rinnovamento • latifondi • dittature • multinazionali • Stati Uniti • commercio • indios • contadini • autoritari • statunitense • Fidel Castro • spagnoli • XIX • socialista • crisi • foresta • rivoluzionari • agraria • democratici L’America latina, dominata da ……................................................ e portoghesi fin dal secolo XVI, si rese indipendente agli inizi del secolo ……................................................ . Gli Stati che si formarono si diedero un governo repubblicano con una Costituzione democratica e
212
volume
Verifiche sommative
3
Popolazione e insediamenti dell’America amazzonica 3. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Composizione etnica della popolazione (%)
100% bianchi amerindi cinesi meticci
creoli neri indiani altri
60%
50
50%
40
40%
30
30%
20
20%
10
10%
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Suriname
0 Brasile
Guyana
Venezuela
L’America amazzonica presenta un mosaico di etnie. In Brasile la maggioranza della popolazione è di origine asiatica. Il flusso migratorio proveniente dall’Europa interessò soprattutto il Suriname e la Guyana. L’afflusso di cinesi e indiani interessò il Suriname e la Guyana. Le diverse etnie sono distribuite in modo uniforme. Le religioni praticate sono quelle delle potenze colonizzatrici. La maggioranza della popolazione venezuelana è bianca. La religione maggiormente praticata è quella protestante.
Suriname
V V V V V V V V
213
F F F F F F F F
Soluzioni
Venezuela
Materiali
60
Guyana
cattolici protestanti altri cristiani induisti musulmani altre religioni
80% 70%
Brasile
Religioni praticate (%)
90%
70
0
[8 punti]
Risorse didattiche
avviarono una politica di libero ……................................................ delle materie prime e dei prodotti agricoli con tutta l’Europa. Agli inizi del XX secolo i legami con l’Europa si allentarono e gli ……............................................................... fecero sentire la loro influenza favorendo la nascita di governi alleati, ……................................................ e corrotti, disposti a consentire lo sfruttamento delle risorse. Gli Stati latino-americani passarono, quindi, dalla dominazione coloniale spagnola e portoghese alla dominazione neocoloniale degli Stati Uniti e delle grandi …….................................................................................... , che controllavano l’economia locale a loro esclusivo vantaggio. Solo Cuba riuscì a sottrarsi al controllo del governo ……........................................................................... instaurando, nel 1959, una repubblica …….. .................................................. . Sotto la guida di ……........................................................................... le imprese straniere furono nazionalizzate, i ……............................ .......................................... furono aboliti e le terre furono distribuite ai contadini. Con il crollo dell’URSS Cuba piombò in una gravissima ……................................................ che non è ancora stata superata. Molti Paesi dell’America latina seguirono l’esempio di Cuba, ma quasi tutti i tentativi ……........................................................................... fallirono e, negli Stati, violente ……................................................ militari rovesciarono i governi ……................................................................... mettendo fine a ogni forma di opposizione politica. Nell’ultimo ventennio del XX secolo le dittature militari sono cadute ed è iniziato un grande processo di ……........................................................................... democratico. La situazione risulta, in particolare, estremamente precaria per i ……................................................ , che da oltre un secolo chiedono la riforma ……................................................ per sottrarre le terre ai latifondisti; insieme a loro gli ……................................................ dell’Amazzonia si oppongono strenuamente alla distruzione della ……................................................ e reclamano il diritto a beneficiare delle risorse del territorio.
2
Sezione
Materiali
Economia dell’America del Nord 4. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) .
[5 punti]
Addetti ai settori economici (%) Primario
Secondario
Produzioni agricole e minerarie USA Canada
Terziario
90 78
80
Oro
78
(in kg)
70
Uranio
(in Mg)
60
Gas naturale (in milioni di m3) Petrolio
50 40
(in Mg)
Soia
30 19
20 3
0
Mais
(in Mg)
10
(in Mg)
20
Frumento
2
(in Mg)
Canada
0
USA
100 000 200 000 300 000 400 000 500 000 600 000 700 000
1. Dato lo scarso numero di addetti al settore primario l’agricoltura è poco redditizia. 2. Il sistema industriale di Canada e USA può contare su una straordinaria disponibilità di risorse naturali. 3. Grazie alla grande disponibilità di fonti energetiche, USA e Canada non dipendono da altri Stati nella produzione di energia. 4. Considerata la necessità di sfruttare i giacimenti minerari il settore secondario è il più sviluppato. 5. La produzione agricola è appena sufficiente al fabbisogno interno.
Economia dell’America centrale 5. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
PIL pro capite (in $ USA)
Grenada St. Vincent e G.
Barbados Santa Lucia St. Kitts e Nevis
Dominica Belize Bahamas Antigua e Barbuda
5 000
10 000
popolazione (in migliaia)
15 000
20 000
25 000
turisti (in migliaia)
Grenada
St. Vincent e G. Barbados Santa Lucia St. Kitts e Nevis
Dominica Belize Bahamas Antigua e Barbuda 200
214
400
600
800 1 000 1 200 1 400 1 600 1 800
V F V F V F V F V F
[6 punti]
1. T ra gli Stati indicati il Belize è il più V F povero. 2. Superando la soglia dei 20 000 dollari, gli abitanti delle Barbados sono i più V F ricchi della regione. 3. Paragonato al PIL pro capite degli Stati Uniti, i Paesi delle Antille presentano una situazione di forte arretratezza V F economica. 4. Nella stragrande maggioranza degli Stati delle Antille il numero di turisti è di poco inferiore a quello degli abitanti. V F 5. Pur avendo un reddito superiore a quello di altri Stati, a Saint Kitts e Nevis il V F turismo è poco sviluppato. 6. Una grande fonte di reddito per gli abitanti di questa regione è l’agricoltura. V F
volume
Verifiche sommative Popolazione e insediamenti dell’America andina 6. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
3
[9 punti]
mortalità infantile (ogni 1 000 nati) analfabetismo (ogni 100 abitanti) 50
50 000
45
45 000
40
40 000
35
35 000
30
30 000
25
25 000
20
20 000
15
15 000
10
10 000
5
5 000 0
0 Bolivia Colombia Ecuador
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
Perù
USA
Italia
Bolivia Colombia Ecuador
Perù
USA
Lo Stato andino con il tasso più elevato di mortalità infantile e di analfabetismo è la Bolivia. Negli Stati andini l’analfabetismo supera la soglia del 5%. Negli Stati andini la mortalità infantile è sotto la soglia del 20‰. La situazione socio-economica dei Paesi dell’area andina è molto simile. Tra gli Stati andini solo la Colombia ha un PIL pro capite superiore ai 5 000 dollari. La mortalità infantile e l’analfabetismo sono strettamente collegati con la ricchezza della popolazione. In America esistono forti squilibri economici e sociali tra gli Stati del nord e gli Stati del sud. Rispetto agli USA e all’Italia le popolazioni andine sono molto più povere. La Bolivia presenta una situazione negativa nel primo grafico e positiva nel secondo.
Italia
V V V V V V V V V
F F F F F F F F F
Punteggio Voto
da 0 a 36 da 37 a 44 da 45 a 52 da 53 a 60 da 61 a 67 da 68 a 71 da 72 a 75 4 5 6 7 8 9 10
215
Soluzioni
Totale 75 Punti
Materiali
Popolazione e insediamenti del Cono sud 7 . Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Attenzione alla parole intruse. [13 punti] bianchi • Europa • bassa • alta • meticci • spagnolo • disabitata • il XVI e il XVII • il XIX e il XX • spazi • migratori • protestantesimo • capitali • industrie • cattolicesimo • popolazione • omogeneo • disomogeneo La regione, …….................................................... prima della conquista spagnola, è diventata meta tra ……................................................................. secolo di intensi flussi …….................................................... provenienti dall’……................................................. . Per questo motivo la …….................................................................. risulta composta in maggioranza da …….................................................... , a eccezione del Paraguay dove prevalgono i ……............................................ . La lingua ufficiale in tutta l’area è lo …….................................................... e la religione prevalente è il …….................................................................................... . La popolazione è distribuita in modo ……........................................................................ e la densità risulta in tutta la regione molto …….......................... . Nonostante i grandi ……............................... a disposizione, la popolazione si concentra specialmente intorno alle …….......................................... .
Risorse didattiche
PIL pro capite (in $ USA)
Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 8 - Oceania 1. C on l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente. [15 punti]
1. 2. 3. 4. 5.
Melanesia Australia Oceano Pacifico Nuova Zelanda Oceano Indiano
6. Figi 7. Tasmania 8. Micronesia 9. Isole Salomone 10. Polinesia
11. Papua Nuova Guinea 12. Nuova Caledonia 13. Mar dei Coralli 14. Tonga 15. Tuvalu
2. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [10 punti] foresta pluviale • Nuova Zelanda • tropicale • steppa • temperato • autoctone • Papua Nuova Guinea • ambienti • Australia • centrale In Oceania si alternano climi e ............................................................ diversi. Dal clima caldo umido si passa a quello ............................................................. arido per arrivare a quello .............................................................. . Il primo è caratterizzato dalla .................................................................................. e dalla savana, paesaggi specifici degli arcipelaghi equatoriali di .............................................................................................. e dell’Australia del nord. Il secondo è distintivo dell’Australia .................................................... , sulla quale si distendono il deserto e la .............................................................. . Il terzo, tipico dell’Australia del sud e della ........................................................... ........................................................................... , ha favorito l’insediamento degli europei, che vi hanno importato e allevato ovini, bovini e conigli, mettendo a rischio la sopravvivenza delle specie .......................................................................... , come il canguro, il marsupiale simbolo dell’.............................................................. .
216
volume
Verifiche sommative
Soluzioni
217
Materiali
Indica con una crocetta l’affermazione esatta. [11 punti] 1. La popolazione dell’Oceania ammonta a circa: a 47 milioni di abitanti. b 39 milioni di abitanti. c 24 milioni di abitanti. 2. La densità media di popolazione è: a compresa tra i 5 e i 10 ab./km2. b compresa tra i 10 e i 15 ab./km2. c di 5 ab./km2. 3. La maggioranza degli australiani e dei neozelandesi è costituita dai discendenti: a dei colonizzatori europei. b dai melanesiani. c dai polinesiani. 4. In molti Stati dell’Oceania la lingua ufficiale è: a il francese. b l’inglese. c il giapponese. 5. Accanto alla lingua ufficiale si parlano altre lingue come (2 risposte): a spagnolo. b molti idiomi locali. c cinese e hindi. 6. La religione più diffusa è: a la religione musulmana. b la religione cristiana. c la religione buddista. 7. Gli indigeni e gli aborigeni praticano la religione: a animista. b cattolica. c protestante. 8. In Nuova Zelanda il 15% della popolazione appartiene al gruppo etnico: a dei papua. b dei maori. c dei negritos. 9. Ottenuta l’indipendenza agli inizi del XX secolo, molte isole dell’Oceania hanno scelto come forma di governo: a lo Stato federale. b la monarchia. c la repubblica. 10. Lo scioglimento dei ghiacciai causato dall’effetto serra sta provocando la sommersione dell’isola di: a Bora Bora. b Nauru. c Tuvalu.
Risorse didattiche
3.
3
Sezione
2
Materiali
4. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [10 punti] V F 1. L’allevamento di pecore merinos offre un’ottima lana esportata in tutto il mondo. V F 2. L’economia delle isole minori dell’Oceania è basata sullo sfruttamento delle risorse agricole. V F 3. L’Australia è al secondo posto nel mondo per la produzione di lana. V F 4. Nell’isola di Nauru si estraggono grandi quantità di rame e argento. V F 5. Grazie alle notevoli risorse minerarie l’Australia è uno dei Paesi più industrializzati del mondo. V F 6. In Nuova Zelanda l’allevamento di bovini favorisce lo sviluppo dell’industria alimentare. V F 7. Gli abitanti delle piccole isole ricavano notevoli guadagni dalla gestione diretta dei villaggi turistici. 8. Dalle foreste tropicali si ricavano grandi quantità di legname pregiato che viene venduto soprattutto V F in Giappone. V F 9. L’economia australiana si basa sull’esportazione di prodotti finiti. 10. L’isola di Tuvalu sta avviando importanti rapporti commerciali con aziende di tutto il mondo per V F lo sfruttamento del dominio internet .tv. 5. Completa il brano con i termini mancanti scelti nell’elenco sottostante. [22 punti] piante • tatuarsi • identità • Dreamtime • papua • tradizioni • tribù • aborigeni • agricolo-matriarcale • clan • economico • sacerdoti • religioso • classi • indigene • schiavi • anziani • villaggi • maori • passaggio • coltivazione • storia Le popolazioni ……................................................. dell’Oceania vivono raggruppate in ……................................................. , ognuna delle quali esprime un’……................................................. culturale molto forte. Presso gli ……................................................. , all’interno di ogni tribù, il potere è nelle mani degli ……........................................... che, oltre a tramandare le ……..................................................... , conducono i riti religiosi e di ……............................. ........................... dall’età adolescenziale a quella adulta. La cultura aborigena è permeata da un profondo senso ……................................... ................... che colloca nel ……............................................................... il momento in cui gli antenati hanno dato inizio alla ……................................................ . e che individua in animali, ……................................................. , frutti i progenitori di ogni singolo individuo. Presso i ……............................................ ..... è invece diffusa l’abitudine di ……................................................................. il viso e il corpo con disegni che raccontano la vita, il carattere e l’appartenenza al ……................................................. del singolo individuo. La società maori è divisa in ……................................................. : al vertice c’è il capo politico e, sui gradini inferiori, i ……................................................. , i nobili guerrieri e gli ……................................................. . Per i …….................. ............................... , invece, è la famiglia a costituire il nucleo fondamentale della società, organizzata in ……................................................. , in cui gli anziani sono depositari delle leggi e delle consuetudini della tribù. Sotto il profilo ……................................................. , la cultura dei papua-melanesiani può essere considerata di tipo ……................................................................. , in quanto sono le donne ad assumersi il compito della ……................................................. della terra, la principale risorsa economica di questi popoli. 6. Seleziona con una crocetta le informazioni relative al Commonwealth. a Fu istituito nel 1876. b È un’associazione volontaria di 53 Stati indipendenti. c Accoglie tra i suoi membri tutti gli Stati europei. d Promuove la comprensione internazionale e la pace nel mondo. e Possiede una Carta costituzionale. f Promuove uno sviluppo economico e sociale sostenibile. g Utilizza come lingua ufficiale l’inglese. h Pone a capo degli Stati membri il Presidente degli Stati Uniti d’America. i Riunisce quasi tutti gli Stati che sono stati colonie o protettorati del Regno Unito. l Ha come capo la regina Elisabetta II.
218
[6 punti]
volume
Verifiche sommative 7. Completa lo schema inserendo i termini di seguito elencati. zone interne dell’Australia • specie animali • popoli indigeni • emarginazione • indigeni • territorio
3
[6 punti]
Europei
Migrazione volontaria (coloni)
Migrazione forzata (prigionieri) Sfruttamento del ..........................................................................
Espropriazione delle terre migliori
Disboscamento
del loro ambiente naturale
..........................................................................
Impatto sugli indigeni: malattie
Impatto sul paesaggio
Indigeni costretti ad abbandonare il loro tradizionale modo di vita
Emigrazione
.....................................................................
Dichiarazione dei diritti dei ..........................................................................
Soluzioni
Totale 80 Punti
Isole più lontane e inospitali
Protesta
Materiali
.....................................................................
..........................................................................
Risorse didattiche
Sottrazione agli ..........................................................................
Introduzione di nuove
Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
219
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
Unità 9 - Terre polari 1. C on l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente. [12 punti]
1. 2. 3. 4.
Polo sud Polo nord Isole Svalbard Mar Glaciale Artico
5. 6. 7. 8.
Oceano Indiano Mare di Amundsen Mar di Norvegia Terra di Baffin
9. Stretto di Drake 10. Groenlandia 11. Oceano Pacifico 12. Oceano Atlantico
2. Completa la tabella con le informazioni mancanti. AMBITI
Artide
Antartide
AREA
[8 punti]
POPOLAZIONE INDIGENA
LINGUA
Norvegia e Finlandia
....................................................................................
....................................................................................
Canada, Alaska e Groenlandia
....................................................................................
....................................................................................
Siberia orientale
....................................................................................
....................................................................................
Intero territorio
....................................................................................
....................................................................................
3. Completa il brano con i termini mancanti scelti nell’elenco sottostante. [21 punti] ecologiche • Stati Uniti • scioglimento • disputa • temperature • idrocarburi • nord • petrolio • fondali • «Passaggio a nord-ovest» • trattato • platino • incontaminati • Antartide • Artide • carbone • sfruttamento • nichel • navigare • Russia • polari Grazie alla scarsa presenza umana e animale dovuta alle basse …….................................................................. , le regioni ……............................................... si presentano ancora oggi come autentici paradisi naturali quasi …….................................................................. . Questi vasti territori sono ricchi di risorse minerarie: nell’……................................................. ci sono giacimenti di …….......................................................... e di …............................................................ ; nell’ ……............................................................ vi sono miniere di cobalto, rame, ……........................................... , manganese, cromo, ……........................................... , uranio e si trovano riserve di ……................................................. , metano e carbone. Il controllo di queste ingenti risorse ha scatenato una vera e propria gara tra …….................................................... , Canada, Norvegia e ……................................................. per la conquista dei ……................................................ del Polo ……................................................. . La corsa alle risorse dell’Artico è frenata però da argomentazioni …….............................................................. e da un possibile ……................................................. simile a quello in vigore per l’Antartide, dove i diritti di …….................................................................... sono bloccati. La ……................................................... è anche alimentata dalla possibilità di ……................................................. nel Mar Glaciale Artico attraverso il ……..................................................................................................... , una via fino al secolo scorso impraticabile per la presenza di ghiacci e ora fattibile grazie al loro ……............................................................................. .
220
volume
3
Verifiche sommative
4. Completa lo schema inserendo i termini di seguito elencati. [14 punti] Golfo del Bengala • correnti marine • interessi economici • Global warming • raffreddamento del clima • del delta • rottura • innalzamento • acqua dolce • estinzione • parchi naturali e aree protette • fauna ittica • WWF • terre
...................................................................
Scioglimento dei ghiacciai
Assottigliamento della banchisa polare della banchisa e morte dei cuccioli di foca
......................................................
.......................................
del livello dei mari
Inondazioni e sommersione di ..............................
Maggiore concentrazione di ............................................
Riscaldamento delle acque
Scomparsa della Corrente del Golfo
...................................................................
Sommersione di isole come Lohacara, posta nel
Mancanza di cibo per gli orsi polari
...................................................................
...................................................................
...................................................................... ....................................................................
dell’emisfero nord
Evacuazione degli abitanti (rifugiati ambientali)
Rischio di ......................................................
Materiali
Nascita di associazioni a salvaguardia di questi animali
Caccia a foche, balene e capodogli ...............................................................................
...............................................
Risorse didattiche
Diminuzione della
Inondazione ..................................... dei fiumi
Cambiamento delle
dell’uomo
IUCN Creazione di .............................................................. ..........................................................................................
Soluzioni
Totale 55 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
221
Sezione
2
Materiali
Lettera a mia figlia sulla Terra
5
10
15
20
25
30
35
40
L’acqua è fondamentale per la vita: senza di essa non ci saremmo noi, le piante, gli animali. Noi siamo fatti di acqua per il 66% del corpo. Una medusa per il 95%. La lattuga per il 94, la patata per il 91, la carota per l’89… e via dicendo. La nostra grande casa, la Terra, è fatta soprattutto d’acqua. Gli oceani occupano il 70% della superficie terrestre: l’immenso mondo del mare contiene il 97% di tutta l’acqua del pianeta. Le acque dolci, quelle che servono anche a noi, sono meno del 3%, concentrate nei ghiacciai per il 77%, nel sottosuolo per il 22% e appena per l’1% nei laghi, nei fiumi e nelle paludi. Di tutta l’acqua dolce disponibile, soltanto un terzo di quella che scorre sotto terra e in superficie è realmente utilizzabile. In teoria ci sono circa 9 000 miliardi di metri cubi di acqua disponibili per lo sfruttamento da parte dell’uomo. Una quantità abbondante per tutti: fino a 20 miliardi di persone. Ma a causa dell’irregolare distribuzione sia della popolazione che dell’acqua utilizzabile, e per colpa della cattiva gestione e dello sfruttamento eccessivo delle risorse, la disponibilità locale dell’acqua è molto variabile. Immagina un grande bicchiere che serve per vivere, anche a noi. A noi che siamo ormai 6 miliardi di persone. Un bicchiere che utilizziamo soprattutto per coltivare la terra, il 69%, per l’industria, il 23%, e per gli usi domestici, l’8%. Il consumo mondiale annuo di acqua è vicino ai 4 000 miliardi di metri cubi, pari a circa 755 metri cubi per ogni abitante della Terra. Però. Pensa: un miliardo di case non ha rubinetti. Ogni anno tre milioni e mezzo di persone muoiono per malattie causate dalla cattiva qualità dell’acqua. Molte persone, poi, circa 30 milioni, sono profughi ambientali, sono cioè costretti a migrare per fuggire dalla sete e dai malanni. C’è tanta gente, insomma, che non ha l’acqua. E c’è chi la spreca. Sarà sempre di più la gente che non avrà acqua sufficiente per vivere: nel 2025, metà della popolazione sarà a secco. E molti abitanti moriranno. C’è chi spreca. Anche noi. Se l’altro giorno non avessi riparato il guasto al tubo del bagno, quella goccia sarebbe caduta per tanto tempo. In dieci minuti avremmo riempito l’equivalente di una tazzina, nel giro di un anno avremmo sprecato ben 11 mila litri d’acqua. Da un rubinetto che perde possono uscire fino a 150 litri di acqua al giorno. Quasi 55 mila in un anno. Un rubinetto aperto consuma da 10 a 20 litri di acqua al minuto. Se lasciamo scorrere l’acqua mentre ci laviamo i denti, possiamo consumare 30-60 litri; mentre ci radiamo, 50-55 litri; lavando i piatti, 100 litri. Poi: consumiamo 8-12 litri di acqua ogni volta che usiamo lo sciacquone del bagno; 100 litri per farci il bagno; 50 litri per la lavastoviglie; fino a 170 litri per la lavatrice. In sei mesi, un bagno che perde spreca 170 mila litri d’acqua. Sono tanti i dati che fanno pensare. Cento clienti di un albergo in 55 giorni consumano in media 15 mila metri cubi d’acqua. Con la stessa quantità si può soddisfare per circa un anno il bisogno d’acqua di 50 famiglie di tre persone che vivono in città o per quattro anni quello di 100 famiglie rurali oppure dissetare per tre anni 100 nomadi con 450 capi di bestiame. Gli italiani hanno a disposizione, almeno in teoria, 2 700 metri cubi d’acqua a testa: ma pensa, almeno il 30% va perduto a causa delle cattive condizioni degli acquedotti che la distribuiscono. Nell’irrigazione, poi, circa il 70% non arriva ai campi a causa delle perdite nella rete idrica e il volume disponibile si riduce a 928 metri cubi. C’è chi spreca e chi ha a disposizione poca, pochissima acqua. Un abitante degli Stati Uniti utilizza 2 150 metri cubi di acqua l’anno, mentre un nigeriano ne consuma 45. Un abitante di New York consuma in media 70 volte la quantità di acqua utilizzata da un abitante del Ghana. C’è chi spreca e chi muore di sete. Quello dell’acqua sarà uno dei problemi più gravi per il nostro pianeta. Un problema grande, complesso e doloroso. Possiamo e dobbiamo, anche noi, fare qualcosa. Per esempio risparmiando l’acqua di casa. Ci vuole poco. Per esempio, è meglio fare la doccia che il bagno; è bene
222
classe
Prove INVALSI
45
50
1
usare la lavatrice e la lavastoviglie soltanto a pieno carico; è semplice e utile chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti o ci radiamo; è sempre bene controllare lo sciacquone del bagno; c’è spesso una perdita, di acqua potabile! È buona cosa fare installare il regolatore di flusso nel rubinetto: si può risparmiare fino alla metà dell’acqua che scorre inutilmente; si possono lavare i piatti, quando sono pochi, nel lavabo: per farlo, si può anche riciclare l’acqua di cottura della pasta. Ho letto che invece di sprecare decine di miliardi di dollari per costruire autostrade o altre infrastrutture, parte di queste somme potrebbero servire a dotare di rubinetti quel miliardo e più di persone che non hanno acqua potabile. Ti ho parlato dell’acqua. Fuori piove: ogni goccia farà un lungo viaggio. Forse un giorno la berrai. Ti ho parlato dell’acqua e così saprai quanto è preziosa. Anche una goccia. C’è un principio che dovrebbe valere sempre: l’acqua è patrimonio indivisibile dell’umanità. adatt. da Antonio Canu, Lettera a mia figlia sulla Terra, Einaudi, Torino 2001
[1 punto]
3. D ove sono maggiormente concentrate le acque dolci? a Nei mari b Nei ghiacciai c Nei laghi d Nel sottosuolo
[1 punto]
4. « La disponibilità dell’acqua è molto variabile» (riga 12). Elenca i motivi che causano questo fenomeno.
Materiali
2. C he cosa indicano i puntini di sospensione che trovi alla riga 2? a Che l’elenco può continuare ancora b Che l’autore non ha altri esempi da portare c Danno un’idea di incertezza e indeterminatezza d Lasciano intendere che è stata tagliata una parte del testo
Risorse didattiche
1. G li esseri viventi, animali o vegetali, sono composti in gran parte di acqua. Collega i termini della colonna di sinistra con i dati trascritti nella colonna di destra, che indicano la percentuale di acqua presente in ciascun elemento. [4 punti] a. 89% 1. Uomini b. 66% 2. Medusa c. 94% 3. Lattuga d. 95% 4. Carota
[4 punti]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
5. A un certo punto del brano, l’autore utilizza una metafora per indicare la disponibilità di acqua potabile sulla Terra. A che cosa viene paragonata l’acqua? [1 punto]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
223
Soluzioni
..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Sezione
2
Materiali
6. L ’acqua dolce è utilizzata soprattutto per: a usi agricoli b usi industriali c usi domestici d usi alimentari
[1 punto]
7. Scrivi la definizione di «profughi ambientali» (righe 17-19). ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
[2 punti]
8. L ’autore ripete varie volte espressioni del tipo «E c’è chi la spreca» oppure «C’è chi la spreca» ecc., facendo evidenti ripetizioni. Perché? [1 punto] a È un errore involontario di ripetizione b È un errore di stampa c La ripetizione è voluta dall’autore in modo che il concetto resti più impresso nel lettore d La ripetizione è voluta dall’autore perché in questo modo riesce a spiegare meglio il concetto 9.
Fra le varie attività domestiche, quale produce un maggior consumo di acqua? a Farsi il bagno b Tirare lo sciacquone c Lavare i piatti d Fare la lavatrice
[1 punto]
10. Nella frase «almeno il 30% va perduto a causa delle cattive condizioni degli acquedotti che la distribuiscono» (righe 34-35), il pronome «la» a cosa si riferisce? [1 punto] .......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 11. Se un abitante del Ghana consuma 10 litri di acqua, in proporzione quanta ne consumerebbe un abitante di New York? [1 punto] a 7 litri b 70 litri c 700 litri d 1 000 litri 12. Quale dei seguenti aggettivi non è utilizzato dall’autore per definire il «problema dell’acqua»? a Grande b Brutto c Complesso d Doloroso
[1 punto]
13. Perché è preferibile fare la doccia anziché il bagno? a Perché nella vasca l’acqua non scorre e l’igiene è minore b Perché per fare bagno si consuma meno acqua di quella che serve per la doccia c Perché non tutti in casa hanno la vasca d Perché per fare la doccia si consuma meno acqua di quella che serve per la vasca
[1 punto]
224
classe
Prove INVALSI
1
14. In che semplice modo è possibile risparmiare fino alla metà dell’acqua potabile generalmente sprecata in casa? [1 punto] a Usando gli elettrodomestici solo a pieno carico b Controllando che non ci siano perdite nell’impianto c Chiudendo bene i rubinetti d Installando un regolatore di flusso 15. L’acqua di cottura della pasta può essere utilizzata per: a lavare a mano i panni b pulire i vetri c pulire le stoviglie d pulire i pavimenti
[1 punto]
17.
Che cosa si può fare per risolvere o quantomeno ridurre il problema della mancanza d’acqua? [1 punto] a I cittadini possono fare molto, mettendo in pratica buone norme di comportamento b I cittadini non possono fare molto, perché il problema è planetario c I cittadini possono fare qualcosa ma la gran parte dell’impegno spetta agli Stati d Né i cittadini né gli Stati possono fare molto perché esistono in natura ambienti aridi e desertici dove da sempre c’è scarsezza d’acqua
19. «Ti ho parlato dell’acqua» (riga 50). L’autore a chi si riferisce? a Alla figlia b Alla moglie c Al lettore in generale d Ai suoi alunni
Materiali
18. Da quanto hai potuto leggere, la situazione dell’inuguale distribuzione dell’acqua fra gli uomini sta migliorando? [1 punto] a Sì, perché tutti i Paesi del mondo sono impegnati nella lotta allo spreco dell’acqua b Sì, perché i Paesi poveri si stanno impegnando a migliorare la distribuzione dell’acqua nel proprio territorio c No, perché c’è ancora chi spreca l’acqua e presto la metà della popolazione della Terra rimarrà a secco d No, perché purtroppo non c’è soluzione al problema della cattiva distribuzione dell’acqua sul suolo terrestre
Risorse didattiche
16. Alla riga 48 si legge «altre infrastrutture». Quale delle seguenti non può essere considerata una infrastruttura? [1 punto] a Strade b Rete ferroviaria c Porti d Teatri
[1 punto]
225
Soluzioni
20. Qual è il principio relativo all’acqua che dovrebbe valere per sempre? Ritrovalo nel testo e trascrivilo qui di seguito. [2 punti] ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Sezione
2
Materiali
21. Il testo che hai appena letto è di genere: a storico b scientifico c informativo d giornalistico
[1 punto]
22. Come ti sembra il linguaggio utilizzato in questo brano? a Specifico b Tecnico c Semplice d Arcaico
[1 punto]
Totale 30 Punti
226
Punteggio Voto
da 0 a 13 da 14 a 16 da 17 a 19 da 20 a 22 da 23 a 25 da 26 a 28 da 29 a 30 4 5 6 7 8 9 10
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
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Prove INVALSI
2
Il giro del mondo in 80 giorni
5
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Soluzioni
40
Materiali
30
Risorse didattiche
15
In cui Passepartout è ben contento di cavarsela perdendo solo una scarpa L’India, quell’immenso triangolo rovesciato con la base rivolta a nord e la punta a sud, comprende, come tutti sanno, un territorio di un milione e quattrocentomila miglia quadrate, sul quale è irregolarmente distribuita una popolazione di centottanta milioni di abitanti. Il governo britannico non controlla che una parte di questo immenso paese, con un governatore generale a Calcutta, dei governatori a Madras, Bombay e nel Bengala, e un vice governatore ad Agra. Ma l’India inglese propriamente detta comprende una superficie di sole settecentomila miglia quadrate, e una popolazione tra i cento e i centodieci milioni di abitanti. Come dire che una parte considerevole del territorio sfugge ancora all’autorità della Regina: molte regioni dell’interno sono tuttora controllate da rajah selvaggi e feroci, che esercitano il potere in piena indipendenza. Dal 1756, data del primo insediamento inglese nel territorio oggi occupato dalla città di Madras, fino all’anno in cui, un secolo più tardi, scoppiò la grande insurrezione delle truppe indiane dei sepoys, la celebre Compagnia delle Indie fu onnipotente. La sua politica di espansione consisteva nell’annettersi poco a poco le diverse province, acquistandole dai principi locali in cambio di rendite che pagava poco o niente, e nominando in seguito il governatore generale con i relativi funzionari civili e militari. Ora, però, la Compagnia non esiste più, e tutti i possedimenti inglesi in territorio indiano dipendono direttamente dalla Corona. L’aspetto, i costumi e le divisioni etnografiche della penisola tendono perciò a modificarsi, si può dire, di giorno in giorno. E se un tempo vi si viaggiava con tutti gli antichi mezzi di trasporto (a piedi, a cavallo, in carro, in carriola, in palanchino, a dorso d’uomo, in carrozza…), oggi esistono battelli a vapore che percorrono a grande velocità l’Indo e il Gange, e una ferrovia che taglia l’India in tutta la sua larghezza, ramificandosi lungo il percorso, e rendendo possibile spostarsi tra Bombay e Calcutta in soli tre giorni. I passeggeri del Mongolia erano sbarcati a Bombay alle quattro e mezzo della sera, e il treno per Calcutta partiva alle otto in punto. Mr. Fogg salutò i suoi compagni di gioco e scese dal piroscafo. Dopo aver consegnato al suo domestico la lista dettagliata degli acquisti e avergli caldamente raccomandato di trovarsi alla stazione prima delle otto, si avviò, con il suo passo regolare che batteva il secondo come il pendolo di un orologio astronomico, verso l’ufficio passaporti. Poco gli interessavano, dunque, le meraviglie di Bombay: non lo splendido municipio, né la magnifica biblioteca, né i forti, i docks, il mercato del cotone, i bazar, le moschee, le sinagoghe, le chiese armene, la splendida pagoda di Malabar Hill, con le sue due torri poligonali... E ancora meno gli interessava, con tutta evidenza, contemplare i capolavori di Elephanta, con i suoi misteriosi ipogei, o le grotte Kanheri, nell’isola Salsette, meravigliose rovine dell’architettura buddista. No. Niente di tutto questo. Uscendo dall’ufficio passaporti, Phileas Fogg si recò tranquillamente alla stazione, dove si fece servire la cena. Il direttore del ristorante credette di fare cosa gradita raccomandandogli, tra l’altro, una certa fricassea di «coniglio del paese», di cui gli fece grandi elogi. Phileas Fogg se la fece portare, e la gustò diligentemente; tuttavia, e ciò malgrado l’abbondante salsa speziata, la trovò disgustosa. Fece chiamare il direttore. - Signore, - gli disse fissandolo freddamente - siamo proprio sicuri che si tratti di coniglio? - Sì, milord - gli rispose non senza una certa sfacciataggine il birbone - coniglio della giungla. - Non ha per caso miagolato, quando l’hanno ucciso, questo coniglio? - Miagolato, signore? Un coniglio della giungla? Ma, mio milord, vi giuro... - Signor direttore, - lo interruppe bruscamente Phileas Fogg - non giurate, e ricordatevi questo: una volta, in India, i gatti erano considerati animali sacri. Ma erano altri tempi, quelli.
Sezione
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Materiali
- Per i gatti, milord? - Per i gatti, e forse anche per i viaggiatori! Fatta questa osservazione, il serafico gentleman continuò beatamente a cenare. Pochi istanti dopo Phileas Fogg, anche l’agente Fix era sbarcato dal Mongolia, e in gran fretta aveva raggiunto gli uffici della polizia di Bombay. Fattosi riconoscere dal direttore e forniti gli indispensabili ragguagli circa la sua missione e la sua posizione nei confronti del presunto autore del furto, si era informato sul mandato d’arresto, chiedendo se già fosse giunto da Londra, ma la risposta era stata negativa: a Bombay non avevano ancora ricevuto niente. E in effetti pareva piuttosto improbabile che il mandato, partito dopo Fogg, fosse arrivato prima di lui. Fix rimase molto deluso. Cercò di ottenere dal direttore un ordine di arresto contro Fogg, ma il direttore rifiutò: era una questione che riguardava l’amministrazione metropolitana, ed essa sola poteva regolarmente spiccare un mandato. Una tale severità di principi, un’osservanza tanto rigida della legalità, del resto, si concilia perfettamente con la mentalità inglese, che in materia di libertà individuale non ammette il minimo arbitrio. Fix capì che era inutile insistere, e che non gli rimaneva che rassegnarsi ad aspettare il suo mandato. Digerito il contrattempo, decise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, giacché non dubitava (e sappiamo come tale convinzione fosse pienamente condivisa da Passepartout) che vi si sarebbe fermato. Il mandato, dunque, avrebbe avuto tutto il tempo di arrivare. Tuttavia Passepartout, nel frattempo, aveva già avuto modo di rivedere, non senza un certo rammarico, le proprie convinzioni, e dopo gli ultimi ordini ricevuti dal padrone, aveva capito che a Bombay le cose non sarebbero andate diversamente che a Suez o a Parigi, e che il viaggio sarebbe proseguito almeno fino a Calcutta, e forse anche più in là. Tanto che aveva cominciato a domandarsi seriamente se quella scommessa non fosse affatto uno scherzo, e se una sorte beffarda non lo stesse trascinando, lui che aspirava a una vita di tutto riposo, a compiere un giro del mondo in ottanta giorni! Intanto, dopo aver fatto provvista di calze e camicie, si era messo a passeggiare per le vie di Bombay. C’era aria di festa, e un gran viavai di gente: in mezzo a europei di ogni nazionalità, si vedevano persiani dai berretti a punta, baniani dai turbanti rotondi, sindi dai berretti quadrati, armeni in lunghe vesti, parsi con la mitria nera. Quel giorno stavano celebrando una sorta di carnevale religioso, con processioni e distrazioni varie. Dopo avere assistito alla cerimonia del carnevale parsi, Passepartout stava dirigendosi verso la stazione quando, passando davanti alla splendida pagoda di Malabar Hill, ebbe l’infelice idea di visitarne l’interno. Ignorava, lo sprovveduto, che: primo, in certe pagode indù è formalmente vietato l’ingresso ai cristiani, e, secondo, gli stessi credenti non possono entrarvi senza prima aver lasciato sulla soglia le loro calzature. Va ricordato qui che, per ragioni di pacifica convivenza, il governo inglese, rispettando e facendo rispettare fin nei più insignificanti dettagli la religione del paese, punisce molto severamente chiunque ne violi le pratiche. Passepartout, dunque, entrò. Senza cattive intenzioni, come un semplice turista, giusto per lustrarsi gli occhi con gli scintillanti ori della decorazione bramanica. D’un tratto, senza capire bene cosa stesse succedendo, si ritrovò gettato a terra sul sacro pavimento: tre sacerdoti dallo sguardo inferocito gli si scagliarono addosso e, dopo avergli strappato senza tanti complimenti calze e scarpe, cominciarono a dargliene di santa ragione, emettendo grida selvagge. Il francese, agile e ben piantato, si rialzò prontamente. Con un cazzotto e una pedata rovesciò due avversari, piuttosto impacciati dalle lunghe sottane, e, precipitandosi a tutta velocità fuori della pagoda, riuscì presto a seminare anche il terzo, che si era lanciato all’inseguimento aizzando la folla. Alle otto meno cinque, cioè a dire qualche minuto soltanto prima della partenza del treno, senza cappello, a piedi nudi, e avendo perso nella colluttazione il pacchetto con gli indumenti appena acquistati, Passepartout si presentò alla stazione. da Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni, Piemme Junior, Milano 2011
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classe
Prove INVALSI
2
[1 punto]
2. P erché il governo britannico possiede un dominio sull’India? a Perché il Regno Unito ha conquistato l’India con una guerra b Perché la regina inglese ha sposato il re indiano c Perché il Regno Unito ha fondato colonie in India a partire dalla metà del 1700 d Perché l’India ha venduto i suoi territori al Regno Unito
[1 punto]
3. I l pronome le nell’espressione «acquistandole» (righe 12-13) sostituisce: a le rendite b le truppe indiane c i funzionari d le province
[1 punto]
4. U n tempo in India si viaggiava con i vecchi mezzi di trasporto, ora al contrario se ne utilizzano altri più moderni. Ritrovali nel testo e trascrivili qui di seguito. [3 punti]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
6. D a quale dei seguenti termini può essere sostituito malgrado nell’espressione «ciò malgrado l’abbondante salsa speziata» (riga 34)? [1 punto] a Perciò b Perché c Nonostante d Per [1 punto]
Soluzioni
7. I n realtà la fricassea di «coniglio del paese» che il signor Fogg mangia per pranzo è a base di: a coniglio b pollo c maiale d gatto
Materiali
5. Q uale di questi avverbi è sinonimo di caldamente nella frase «avergli caldamente raccomandato» (riga 24)? [1 punto] a Vivamente b Cortesemente c Distrattamente d Calorosamente
Risorse didattiche
1. L ’aggettivo «britannico» (riga 4) significa: a della Gran Bretagna b della Bretagna c dell’Inghilterra d della Scozia
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Sezione
2
Materiali
8. Q uali aggettivi descrivono la reazione dell’agente Fix quando non riesce ad ottenere il mandato di arresto nei riguardi di Fogg? [1 punto] a Deluso e rassegnato b Sconcertato e furibondo c Dispiaciuto e amareggiato d Adirato e vendicativo 9. Q uale delle seguenti frasi non ha lo stesso significato di «decise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, giacché non dubitava...» (righe 56-57)? . [1 punto] a Decise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, dato che non dubitava che… b Decise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, anche se non dubitava che… c Decise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, poiché non dubitava che… d Decise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, visto che non dubitava che… 10. Che cosa spinge il signor Fogg e il suo maggiordomo a viaggiare in continuazione, spostandosi continuamente? [1 punto] a Sono in fuga dopo aver commesso numerosi furti b Scappano poiché sono inseguiti da malfattori che li vogliono uccidere c Devono fare il giro del mondo in 80 giorni per una scommessa d Scappano a causa di una scommessa 11. D urante una passeggiata per le strade di Bombay il maggiordomo Passepartout incontra, oltre agli europei, persone di svariate nazionalità. Ritrovale nel testo e trascrivile qui di seguito. [5 punti]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
12.
Che cos’è vietato in tutte le pagode indiane? a L’ingresso ai cristiani b L’ingresso ai cristiani ed entrare con le calzature c Entrare con le calzature d Lasciare le calzature sulla soglia
[1 punto]
13. A chi si riferisce l’espressione «il francese» (riga 79)? a A Passepartout b A Fogg c A Fix d Ad uno dei sacerdoti
[1 punto]
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Prove INVALSI
2
14. La frase cioè a dire qualche minuto soltanto prima della partenza del treno (riga 82) introduce: [1 punto] a una spiegazione b una contrapposizione c una precisazione d un esempio 15. Le vicende del brano vengono narrate da: a un narratore interno b un narratore esterno c il protagonista d un personaggio secondario
[1 punto]
Risorse didattiche Materiali Soluzioni
Totale 21 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 9 4
da 10 a 11 da 12 a 13 da 14 a 15 da 16 a 17 da 18 a 19 da 20 a 21 5 6 7 8 9 10
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Sezione
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome .......................................................................... Data ...................................
SOS Terra Le foreste scompaiono e i deserti avanzano Ogni anno vengono distrutti 12 milioni di ettari di foreste tropicali, un’area vasta come Austria e Svizzera insieme. In tutto il mondo gli alberi scompaiono a una velocità dieci volte superiore al ritmo con cui vengono piantati. Il motivo principale per cui queste foreste vengono eliminate è la richiesta di legname pregiato da esportare nei Paesi indu5 strializzati. Enormi aree vengono disboscate anche per svolgere altre attività: estrarre minerali, coltivare, praticare l’allevamento. La distruzione delle foreste comporta conseguenze negative non solo sull’ambiente e sull’economia locale, ma sull’intero pianeta. Una volta scomparsi gli alberi, il terreno subisce un grave degrado: prima le piogge abbondanti 10 spazzano via lo strato superficiale di humus, poi i potenti raggi del sole induriscono il suolo rendendolo completamente sterile. Considerate il «polmone della Terra» perché contribuiscono a trasformare l’anidride carbonica in ossigeno, le foreste pluviali esercitano un ruolo fondamentale sul clima: se si eliminano le foreste, che sono un’immensa riserva di umidità, la temperatura del globo aumenterà con conseguenze gravissime, tra cui l’espansione delle zone aride. 15 L’eliminazione degli alberi è una delle cause della desertificazione, cioè del degrado del suolo delle zone tropicali. Questo fenomeno si verifica anche quando si cerca di coltivare più di quanto i terreni aridi e semidesertici possano sopportare o quando si fa pascolare più bestiame di quanto il terreno consenta. I terreni minacciati dalla desertificazione coprono attualmente un’area molto vasta comprendente le savane aride e le steppe in cui le precipitazioni sono inferiori a 400 mm annui.
Effetto serra e conseguenze possibili L’effetto serra è un fenomeno naturale grazie al quale la temperatura del nostro pianeta si mantiene a un livello tale (in media circa 14 °C) da potervi permettere la vita delle diverse specie vegetali e animali. La Terra è infatti circondata dall’atmosfera, un involucro formato da una serie di gas (i cosiddetti «gas serra», tra cui l’anidride carbonica, il metano, il vapore acqueo) che filtrano i raggi solari. 25 Questi ultimi, quando raggiungono la superficie terrestre, rimbalzano sul suolo e tornano verso l’atmosfera; a questo 20
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Prove INVALSI
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punto i gas serra impediscono la completa dispersione di calore nello spazio (proprio come se fossero una gigantesca serra) assicurando alla Terra una giusta temperatura. L’effetto serra diventa però un problema quando la presenza eccessiva dei gas serra (in particolare dell’anidride carbonica) trattiene nell’atmosfera terrestre più calore di quanto dovrebbe, provocando così un surriscaldamento del pianeta. Purtroppo questo fenomeno è già in atto, nonostante i provvedimenti che i Paesi industrializzati stanno adottando per arginare l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, e sta manifestandosi in modo evidente. In varie parti del mondo, infatti, si assiste a un’alterazione o a cambiamenti repentini delle stagioni; i fenomeni atmosferici sono sempre più violenti (tifoni, uragani, temporali) e provocano alluvioni, esondazioni o altri danni considerevoli; alcune specie animali e vegetali, in particolare quelle più localizzate e legate a determinate condizioni ambientali, non tollerando le sensibili variazioni climatiche, si ammalano e non riescono a riprodursi, oppure non trovano più sufficiente cibo e tendono a estinguersi. Viceversa, altre specie si adattano alle novità e si riproducono velocemente, alterando gli ecosistemi; altri ancora tentano di migrare inseguendo lo spostamento delle condizioni climatiche più favorevoli. Per gli uomini sono aumentate le allergie, soprattutto quelle da pollini, le malattie dell’apparato respiratorio, in particolare nelle grandi aree urbane dove l’inquinamento atmosferico, e quindi la concentrazione di CO2, è maggiore. In alcune parti del mondo si stanno già facendo i conti con la siccità, e di conseguenza, con la minore disponibilità di acqua e cibo. L’effetto serra e il conseguente surriscaldamento del pianeta, se non verrà arginato, sarà alla base di una serie di problematiche in tutto il mondo. In Europa, le regioni mediterranee saranno le più vulnerabili, perché nel sud l’estate si allungherà e diminuirà la disponibilità di acqua dolce: le differenze climatiche e ambientali fra le regioni del nord e del sud si accentueranno, mentre la metà dei ghiacciai alpini scomparirà. Aumenterà il livello dei fiumi e il rischio di inondazioni sulle aree costiere, con pesanti conseguenze per il turismo, l’industria e l’agricoltura. La produttività media diminuirà nell’Europa del sud e dell’est, mentre il nord potrà contare su temperature più miti, che favoriranno le colture agricole. Le zone tropicali e subtropicali risulteranno le più colpite, perché accuseranno una diminuzione dei raccolti agricoli e delle quantità di acqua disponibile, con il conseguente aumento delle malattie, come la malaria e il colera, e un incremento delle morti per il caldo. Gli eventi meteorologici estremi, quali le alluvioni, gli uragani, le inondazioni, interesseranno sempre più regioni del mondo provocando molti danni.
Risorse didattiche
45
3
da S. Citterio, M.L. Luraschi, L. Mosca, L. Pirola, A. Sartori, Lo spazio geografico, vol. 3, Gruppo Editoriale Raffaello 2010
Materiali Soluzioni
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Sezione
2
Materiali
1. L a prima carta tematica mostra la situazione delle foreste nel mondo. Le aree di colore bianco sono per lo più occupate da: a Zone paludose e insalubri b Aree montuose e inabitate c Aree desertiche e semidesertiche d Aree densamente abitate
[1 punto]
2. D opo aver letto il testo e osservato con attenzione la carta tematica, indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [5 punti] V F 1. In Canada le foreste originarie sono ancora in gran parte conservate V F 2. Nell’America centrale e meridionale le foreste originarie sono state ampiamente distrutte V F 3. In Europa le foreste originarie sono in gran parte conservate V F 4. In Asia sud-orientale le foreste originarie sono praticamente scomparse V F 5. Le ridotte foreste dell’Africa centrale stanno rapidamente scomparendo 3. Q uale delle seguenti affermazioni sull’Australia è sbagliata? a Il suo territorio è in gran parte desertico b Le coste settentrionali sono articolate e frastagliate c Le coste settentrionali sono prive di foreste d La maggior concentrazione di boschi e foreste si trova lungo le coste occidentali 4. L a deforestazione tropicale è causata da molteplici fattori, di seguito elencati. Indica quello sbagliato. a Produzione di legname pregiato b Ricerca di spazi agricoli c Ricerca di territori per l’allevamento d Reperimento di terreni per la costruzione edilizia
[1 punto]
[1 punto]
5. S olo una delle quattro seguenti affermazioni rappresenta correttamente una catena di causa-effetto. Quale? [1 punto] a A causa della deforestazione il terreno subisce un grave degrado, perché le piogge e il sole lo rendono sterile b A causa del degrado del terreno gli uomini tendono a tagliare gli alberi per produrre legname, ma il terreno non più protetto dagli alberi diventa incoltivabile c A causa delle piogge e del sole il terreno è sterile e così gli uomini, per evitarne il completo degrado, abbattono le foreste e lo rendono coltivabile d A causa del terreno sterile, nonostante le piogge e il sole, i territori sono sfruttati solo per il taglio del legname 6. Perché le foreste pluviali vengono considerate il «polmone della Terra»?
[2,5 punti]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
7. Oltre all’eliminazione degli alberi, quali altri fattori causano la «desertificazione»?
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
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[2,5 punti]
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Prove INVALSI
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8. C he cosa si intende per «desertificazione»? [1 punto] a C’è una diminuzione drastica di piogge nei territori interessati dalla desertificazione b I territori già di per sé poco produttivi, a causa di numerosi fattori, diventano praticamente sterili c I territori interessati dalla desertificazione vengono invasi da animali tipici delle zone desertiche d La desertificazione produce nei territori interessati la rapida diffusione di piante tipiche delle zone desertiche 9. Rintraccia nel testo l’espressione specifica che corrisponde a questa definizione: fenomeno naturale grazie al quale la temperatura del nostro pianeta si mantiene a un livello tale da potervi permettere la vita delle diverse specie vegetali e animali. [1 punto]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
10. L’espressione «Questi ultimi», alla riga 25, a chi si riferisce?
[1 punto]
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Quale delle seguenti affermazioni è corretta? a L’effetto serra è un fenomeno causato dall’uomo e dovuto all’inquinamento dell’aria b L’effetto serra è un fenomeno naturale dovuto ai raggi solari c L’effetto serra è un fenomeno naturale dovuto ai gas serra presenti nell’atmosfera d L’effetto serra, causato dall’uomo, è un processo oramai irreversibile
[1 punto]
12. Completa il seguente testo, al quale sono state tolte alcune parole. [8 punti] In varie parti del mondo si assiste ad una ........................................................... delle stagioni; i fenomeni atmosferici sono sempre più ............................................... e provocano alluvioni, ............................................... o altri danni considerevoli; alcune specie animali e ........................................... non tollerano le sensibili ........................................................... , si ammalano e non riescono a riprodursi e tendono ad ...................................................... . Altre specie si adattano alle novità, ...................................................................... velocemente e alterano gli ..................................................................... .
[1 punto]
Soluzioni
14. La violenza e la frequenza delle tempeste interesserà soprattutto: a le aree polari b le zone temperate c le zone equatoriali e tropicali d i territori dell’emisfero australe
Materiali
13. Completa le affermazioni, collegando correttamente con una freccia le frasi della colonna di sinistra con quelle della colonna di destra. [4 punti] 1. Nelle regioni dell’Europa mediterranea a. con gravi conseguenze per l’economia 2. Le differenze climatiche fra nord e sud b. si allungheranno le estati e diminuirà la d’Europa disponibilità di acqua 3. Aumenterà il livello dei fiumi e il rischio di inondazioni c. si accentueranno 4. La produttività calerà nelle regioni dell’Europa d. mentre nelle regioni settentrionali miglioresud-orientale rà l’agricoltura
Risorse didattiche
11.
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Sezione
2
Materiali
15. L’Atlantico settentrionale sarà interessato dal problema: a dell’aumento delle tempeste b dell’aumento del livello del mare c della diminuzione delle attività di pesca d dell’aumento delle malattie
[1 punto]
16. Quale continente sarà maggiormente interessato dalle guerre per l’acqua? a Africa b Europa c America d Asia
[1 punto]
17.
[1 punto]
Quali regioni del mondo saranno a rischio per l’innalzamento del livello del mare? a Quelle intorno ai mari settentrionali b Quelle intorno al bacino del Mediterraneo e al Mare Arabico c Quelle che si affacciano sul Golfo del Messico d L’arcipelago giapponese
18. Il secondo testo ha lo scopo di: a Elencare le conseguenze dell’inquinamento e dell’effetto serra b Fornire dati sui danni che l’uomo sta provocando all’ambiente c Creare nel lettore un certo allarme per le calamità che potranno colpire il nostro pianeta d Informare sulle cause e le possibili conseguenze dell’effetto serra
Totale 35 Punti
236
Punteggio Voto
[1 punto]
da 0 a 16 da 17 a 20 da 21 a 23 da 24 a 27 da 28 a 30 da 31 a 33 da 34 a 35 4 5 6 7 8 9 10
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3
Soluzioni Indice
Test d'ingresso .......................................................................................... 238
Verif iche sommative Volume 1 ............................................................................................. 243 Volume 2 ............................................................................................ 266 Volume 3 ............................................................................................ 294
Prov e INVALSI Classe 1 ................................................................................................ 326 Classe 2 ............................................................................................... 326 Classe 3 ................................................................................................ 327
Solu zioni verifiche volumi Volume 1 ............................................................................................. 328 Volume 2 ............................................................................................. 334 Volume 3 .............................................................................................. 343
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Conoscenza dell’ambiente fisico e umano 1. Riporta nella tabella, in corrispondenza dei numeri, i nomi delle Regioni italiane.
4 1
3 2 8
[20 punti]
6 5
7
10
9 11
13
12
14
15
16 17 20 18
19
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
134
238
Valle d’Aosta Piemonte ......................................................................................................................................... Lombardia ......................................................................................................................................... Trentino-Alto Adige ......................................................................................................................................... Veneto ......................................................................................................................................... Friuli-Venezia Giulia ......................................................................................................................................... Emilia-Romagna ......................................................................................................................................... Liguria ......................................................................................................................................... Toscana ......................................................................................................................................... Marche ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................
11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Umbria Lazio ......................................................................................................................................... Abruzzo ......................................................................................................................................... Molise ......................................................................................................................................... Puglia ......................................................................................................................................... Campania ......................................................................................................................................... Basilicata ......................................................................................................................................... Calabria ......................................................................................................................................... Sicilia ......................................................................................................................................... Sardegna ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................
Test d’ingresso Test d’ingresso 2. Completa la carta dell’Italia svolgendo le seguenti attività:
[10 punti]
a. colora di azzurro i mari; b. scrivi i nomi dei mari che bagnano l’Italia; c. colora con il marrone scuro la parte di territorio occupata dalle Alpi; con il marrone chiaro quella occupata dagli Appennini; con il verde le zone pianeggianti.
Mar Adriatico
Risorse didattiche
Mar Tirreno
Risorse didattiche
Mar Ligure
Mar Ionio
a. Palermo b. Milano c. Bologna d. Firenze e. Roma f. Bari g. Cagliari h. Potenza i. Venezia j. L’Aquila
135
239
Soluzioni
1. h - 2. c - 3. a - 4. e - 5. i - 6. g - 7. d - 8. f - 9. j - 10. b
[10 punti]
Soluzioni
1. Basilicata 2. Emilia-Romagna 3. Sicilia 4. Lazio 5. Veneto 6. Sardegna 7. Toscana 8. Puglia 9. Abruzzo 10. Lombardia
Materiali
Materiali
3. Abbina alle Regioni italiane di seguito elencate il nome del capoluogo.
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
4. Accanto a ogni numero scrivi il nome del continente indicato (Americhe, Africa, Antartide, Asia, Europa, Oceania); poi riporta sulla carta i nomi degli oceani (Oceano Pacifico, Oceano Indiano, Oceano Atlantico). [9 punti]
1 2 3 4 5 6
Africa Europa .............................................................................................................................. Asia .............................................................................................................................. Americhe .............................................................................................................................. Oceania .............................................................................................................................. Antartide .............................................................................................................................. ..............................................................................................................................
5. Distingui se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il clima della Sicilia è mediterraneo. 2. L’allevamento fa parte del settore secondario. 3. La cima più alta degli Appennini è il Monte Bianco. 4. La campagna coltivata è un paesaggio naturale. 5. Il fiume più lungo d’Italia è il Po. 6. L’ago magnetico della bussola indica sempre il nord. 7. Il fiume Po sfocia nel Mar Tirreno. 8. L’Equatore è la massima circonferenza della sfera terrestre.
[8 punti] V F V F V F V F V F V F V F V F
Uso degli strumenti 6. Indica nel disegno i quattro punti cardinali e scrivi accanto a ognuno i termini corrispondenti: oriente, occidente, meridione, settentrione. [8 punti]
Nord - Settentrione
............................................................................................................
Ovest - Occidente
Est - Oriente
............................................................................................................
............................................................................................................
Sud - Meridione
............................................................................................................
136
240
Test d’ingresso Test d’ingresso
8. Distingui le tre carte in base alla tipologia: carta politica, carta tematica, carta fisica.
[3 punti]
carta politica c. ....................................................................................................
9. Attribuisci a ogni grafico il nome corretto scegliendolo tra i seguenti: diagramma cartesiano, areogramma, istogramma. [9 punti]
diagramma cartesiano b. ...................................................................................................
istogramma c. .................................................................................................... 137
241
Soluzioni
Soluzioni
areogramma a. ...................................................................................................
Materiali
carta fisica b. ...................................................................................................
Materiali
carta tematica a. ...................................................................................................
Risorse didattiche
[4 punti]
Risorse didattiche
7. Completa le frasi inserendo correttamente i punti cardinali. est di Pisa. 1. Firenze si trova a ....................................…. nord di Livorno. 2. Pisa si trova a ....................................…. ovest di Firenze. 3. Pisa si trova a ....................................…. sud di Pisa. 4. Grosseto si trova a ....................................….
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Comprensione delle relazioni 10. In ogni gruppo sottolinea la parola intrusa e spiega il perché della tua scelta. [10 punti] Abete > Non è un animale ma un vegetale. 1. Lepre, abete, scoiattolo, volpe, daino. ..................................................................................................................................................................................... Cratere > Non fa parte del fiume ma del vulcano. 2. Affluente, foce, letto, cratere, sorgente. ..................................................................................................................................................................................... Grosseto > Non è un fiume ma una città. 3. Grosseto, Ticino, Arno, Tevere, Adige. ..................................................................................................................................................................................... Mar Nero > Non è un mare italiano. 4. Mar Adriatico, Mar Tirreno, Mar Nero, Mar Ionio, Mar Ligure. ................................................................................................................................................ Regno Unito > Non è uno stato confinante con l’Italia. 5. Francia, Regno Unito, Svizzera, Austria, Slovenia. ...................................................................................................................................................................................... 11. Collega correttamente le espressioni della colonna di sinistra con quelle della colonna di destra. [5 punti] 1. Traffico intenso in città a. Possibilità di piogge. 2. Cielo nuvoloso b. Produzione di energia elettrica. 3. Diga c. Possibilità di irrigare i campi. 4. Canali e fiumi d. Mutamenti della linea di costa. 5. Movimenti del mare e. Inquinamento dell’aria.
1. e - 2. a - 3. b - 4. c - 5. d
Comprensione del linguaggio specifico della Geografia 12. Prima di ogni definizione scrivi il termine corrispondente scegliendolo nell’elenco. estuario • valico • penisola • isola • legenda • delta • pianura • arcipelago • precipitazioni • lago 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Arcipelago Delta .............................................................................................................. Valico .............................................................................................................. Precipitazioni .............................................................................................................. Penisola .............................................................................................................. Lago .............................................................................................................. Pianura .............................................................................................................. Estuario .............................................................................................................. Isola .............................................................................................................. Legenda .............................................................................................................. ..............................................................................................................
138
242
[10 punti]
Insieme di più isole che si trovano nel mare a breve distanza le une dalle altre. Foce di un fiume che si divide in bracci. Passaggio tra gli opposti versanti di una catena montuosa. Pioggia, neve, grandine. Zona di terra circondata dal mare su tre lati. Bacino d’acqua dolce. Territorio privo di rilievi. Sbocco in mare di un corso d’acqua in un solo ramo. Zona di terra circondata dal mare. Spiegazione del significato dei simboli e dei colori usati nelle carte geografiche.
volume
Verifiche sommative Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
1
volume
Verifiche sommative
1
Unità 1 - Orientamento e carte 1. Completa le frasi inserendo i termini mancanti sotto elencati. [6 punti] piccola • grande • minor • maggior • meno • più grande scala, ad esempio 1 : 200 000, raffigura un territorio poco esteso; la realtà, cioè, è 1. Una carta a …….......................................... minor numero di volte, con una rappresentazione …….......................................... più particolareggiata. stata ridotta un …….......................................... piccola 2. Una carta a …….......................................... scala, ad esempio 1 : 1 000 000, raffigura un territorio molto esteso; la realtà, cioè, è maggior numero di volte, con una rappresentazione ……........................................... meno particolareggiata. stata ridotta un ……..........................................
a b c d
[4 punti]
Il nord è posizionato in alto. Si fa uso dei colori. Il territorio è rappresentato in scala. Gli elementi geografici sono indicati con dei simboli.
e Compaiono i confini tra gli Stati. f Lo spazio è visto dall’alto. 4. Facendo uso della scala di riduzione calcola la distanza in linea d’aria tra le città elencate.
Risorse didattiche
3. Indica con una crocetta le caratteristiche comuni a tutte le carte geografiche.
Risorse didattiche
2. Indica quale tipo di carta viene utilizzata nelle seguenti situazioni. [6 punti] Carta tematica 1. Un insegnante descrive agli alunni la distribuzione delle religioni in Europa. ……......................…........................................................ Planisfero 2. Uno studente osserva la forma dei continenti. ……......................…........................................................ Pianta 3. Un turista visita una città. ……......................…........................................................ Carta corografica 4. Un genitore porta i figli in viaggio per la Toscana. ……......................…........................................................ Carta geografica 5. Gli alunni studiano gli Stati dell’Europa centrale. ……......................…........................................................ Carta topografica 6. Un escursionista organizza una gita in montagna. ……......................…........................................................
[3 punti]
243
Soluzioni
Soluzioni
139
Materiali
Materiali 43 km circa. 1. Frosinone - Latina: ............................. 124 km circa. 2. Viterbo - Latina: ..................................... 65 km circa. 3. Roma - Rieti: ..............................................
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
5. Facendo uso della stessa carta dell’esercizio precedente, completa le frasi indicando i punti cardinali. . [5 punti] sud-ovest 1. Rispetto a Rieti, Roma si trova a ……......................…................................................…......................….............................................................. sud-est 2. Rispetto a Viterbo, Roma si trova a ……......................…................................................…......................…...................................................... nord 3. Rispetto a Latina, Rieti si trova a ……......................…................................................…......................…............................................................. nord-ovest 4. Rispetto a Frosinone, Rieti si trova a ……......................…................................................…......................…................................................... ovest 5. Rispetto a Rieti, Viterbo si trova a ……......................…................................................…......................…........................................................... 6. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. I meridiani sono semicirconferenze che dividono la Terra in due emisferi. 2. L’Equatore è considerato il parallelo 0. 3. L’Emisfero boreale si trova a nord dell’Equatore. 4. I paralleli sono circonferenze che passano attraverso i poli. 5. I paralleli sono in tutto 180, 90 a sud e 90 a nord dell’Equatore.
V F V F V F V F V F
6. La longitudine è la distanza di un punto dal Meridiano di Greenwich. 7. Latitudine e longitudine si misurano in chilometri. 8. La Terra è divisa in 24 fusi orari. 9. Il primo fuso orario è centrato sul Meridiano di Greenwich. 10. I fusi orari coincidono perfettamente con le linee dei meridiani.
[10 punti]
V F V F V F V F V F
7. Facendo ancora uso della carta del Lazio, indica la posizione geografica della Regione completando la frase con le due espressioni mancanti sotto elencate. [4 punti] est • nord • l’11° e il 14° • il 41° e il 43° il 41° e il 43°di latitudine ............................... nord e tra ……............................................. l’11° e il 14° di longitudine ……........................... est Il Lazio è compreso tra ……............................................... 8. Collega ogni termine alla relativa descrizione o definizione. 1. Legenda 2. Topografia 3. Isoìpsa 4. Isòbata 5. Scala grafica 6. GIS 7. Immagine satellitare 8. Rosa dei venti 9. Bussola 10. Asse terrestre 11. Orbita 12. Reticolato geografico
[12 punti]
a. Immagini digitali scattate da satelliti artificiali. b. Sistema computerizzato in grado di memorizzare, elaborare e aggiornare informazioni geografiche. c. Linea immaginaria che unisce i poli. d. Linea che unisce tutti i punti del fondale marino che si trovano alla stessa profondità. e. Segmento che mostra la scala di riduzione. f. Strumento dotato di un ago magnetico che indica sempre il nord. g. Rete di linee perpendicolari formate dall’incrocio dei meridiani e dei paralleli. h. Elenco dei simboli usati in una carta. i. Linea che unisce tutti i punti della montagna che si trovano alla stessa altitudine. j. Disegno che riporta i punti cardinali e le direzioni intermedie. k. Traiettoria percorsa da un corpo celeste intorno a un altro. l. Scienza che studia il territorio.
1. h - 2. l - 3. i - 4. d - 5. e - 6. b - 7. a - 8. j - 9. f - 10. c - 11. k - 12. g
Totale 50 Punti
140
244
Punteggio Voto
da 0 a 24 da 25 a 29 da 30 a 34 da 35 a 39 da 40 a 44 da 45 a 47 da 48 a 50 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative
1
volume
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Verifiche sommative
1
Unità 2 - Statistica e grafici 1. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
V F V F V F V F V F
F F
F
F
2. Raggruppa nella tabella gli elementi in base alla categoria a cui appartengono. [7 punti] densità di popolazione • numero di posti letto in ospedale • consumo di energia elettrica • numero di persone che sanno leggere e scrivere • Prodotto Interno Lordo • tasso di mortalità • addetti al commercio INDICATORI ECONOMICI
INDICATORI SOCIALI E DEMOGRAFICI
consumo di energia elettrica
densità di popolazione
Prodotto Interno Lordo
numero di posti letto in ospedale
addetti al commercio
numero di persone che sanno leggere e scrivere
[6 punti] POPOLAZIONE (MILIONI DI ABITANTI)
Europa
10 365 387
714 217
Africa
30 216 362
1 068 331
Asia
45 074 481
4 267 041
Americhe
42 192 781
947 852
Oceania
8 528 382
38 952
L’Asia 1. Qual è il continente più vasto? ....................................................................................................................................................................................................................................... L’Oceania 2. Qual è il continente meno vasto? ................................................................................................................................................................................................................................ L’Asia 3. Qual è il continente più popolato? ............................................................................................................................................................................................................................
141
245
Soluzioni
Soluzioni
SUPERFICIE (KM2)
CONTINENTE
Materiali
3. Osserva la tabella e rispondi alle domande.
Materiali
tasso di mortalità
Risorse didattiche
V F
7. Il reddito pro capite è uno degli elementi fondamentali per stabilire la qualità della V vita degli abitanti di uno Stato. 8. Nello studio della geografia è importante la descrizione degli aspetti fisici di un territorio. V 9. Il cartogramma è un grafico che rappresenta la distribuzione di dati quantitativi in un V determinato territorio. 10. L’ideogramma è un grafico che fornisce informazioni sulla distribuzione della popolazione nelle diverse fasce di età e V distingue uomini e donne.
Risorse didattiche
1. La geografia studia il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. 2. L’Istat è l’istituto che si occupa della elaborazione delle carte geografiche. 3. La densità demografica considera il numero di abitanti presenti in un km2. 4. Per popolazione rurale si intende la popolazione che vive in città. 5. Il saldo migratorio si calcola contando il numero di nati e morti in un anno. 6. I pensionati e gli studenti fanno parte della popolazione attiva di un Paese.
[10 punti]
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
4. Considerando la superficie, quale posto occupa l’Europa?
a Il terzo posto. b Il quarto posto. c L’ultimo posto. 5. Che rapporto c’è tra la superficie delle Americhe e dell’Europa?
a La superficie dell’Europa è circa la metà di quella delle Americhe. b La superficie dell’Europa è circa un terzo di quella delle Americhe c La superficie dell’Europa è circa un quarto di quella delle Americhe. 6. Che rapporto c’è tra la popolazione delle Americhe e dell’Europa? a La popolazione dell’Europa è di poco inferiore a quella delle Americhe. b La popolazione dell’Europa è praticamente uguale a quella delle Americhe. c La popolazione dell’Europa è decisamente inferiore a quella delle Americhe. Osserva i grafici e rispondi alle domande.
4.
[14 punti]
1. Che tipo di grafico è?
5% primario
a Un areogramma. b Un istogramma. c Un ideogramma.
20% secondario
2. In quale settore sono prevalentemente occupati gli abitanti del Lazio?
a Nel settore primario. b Nel settore secondario. c Nel settore terziario.
75% terziario
Occupati per settore nel Lazio.
1. Che tipo di grafico è?
gradi 30
a Un istogramma. b Un cartogramma. c Un diagramma cartesiano.
Mantova Trapani
2. A Mantova qual è il mese più freddo?
25
gennaio
..................................................................................................................................
luglio 3. E il mese più caldo? ........................................................................ 4. Considerando l’andamento delle temperature nel corso dell’intero anno, qual è la città più Trapani calda? .............................................................................................................. 5. Tra quali gradi sono comprese le temperature delle due città?
20
15
10
a Tra 10 e 25 gradi. b Tra 0 e 25 gradi. c Tra 10 e 15 gradi.
5
0
G
F
M
A
M
G
L
A
mesi
Temperature medie di Mantova e Trapani.
S
O
N
D
6. In quale città c’è una forte differenza tra la temperatura dei mesi estivi e la temperatura Mantova dei mesi invernali? ........................................................................... ..................................................................................................................................
142
246
volume
Verifiche sommative
1
volume
Verifiche sommative 100
Mantova Trapani
mm
90 80 70
1
1. Che tipo di grafico è?
a Un istogramma. b Un areogramma. c Un ideogramma.
maggio 2. A Mantova qual è il mese più piovoso? .................................
60 50
.........................................
dicembre 3. E a Trapani?...................................................................................................... 4. In quale città piove meno durante l’estate? ..................
40 30 20
Trapani
................................................................................................................
10
5. In quale città piove meno durante l’inverno? ............
0 G mesi
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
Mantova
..................................................................................................................
6. In quale città piove regolarmente durante tutto Mantova l’anno? .....................................................................................................................
Precipitazioni mensili di Mantova e Trapani.
l’ambiente
le attività
naturale ..............................................
umane
............................................
da 0 a 19 da 20 a 23 da 24 a 27 da 28 a 31 da 32 a 35 da 36 a 38 da 39 a 40 4 5 6 7 8 9 10
143
247
Soluzioni
Soluzioni
Punteggio Voto
Materiali
Materiali
trasformano
Totale 40 Punti
Risorse didattiche
condiziona
...................................................
Risorse didattiche
5. Completa lo schema riguardante il rapporto tra l’uomo e l’ambiente inserendo i termini di seguito elencati. Fai attenzione alle due parole intruse. [3 punti] naturale • urbano • umane • condiziona • provoca
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 3 - I paesaggi della geografia 1. Colloca nell’illustrazione i termini geografici propri della montagna. vetta • versante • valle a U • valle a V • ghiacciaio • catena montuosa
[6 punti]
vetta
..........................................................
catena montuosa .......................................................... versante
..........................................................
ghiacciaio
..........................................................
valle a V
..........................................................
valle a U
..........................................................
2. Colloca nell’illustrazione i termini geografici propri del paesaggio fluviale. sorgente • letto • foce a delta • sponda • foce a estuario • confluenza
[6 punti]
sorgente
..........................................................
sponda
..........................................................
letto
..........................................................
confluenza
..........................................................
foce a delta
..........................................................
foce a estuario ..........................................................
144
248
volume
Verifiche sommative
1
volume
1
Verifiche sommative 3. Completa la tabella con le descrizioni dei diversi laghi. LAGO DI ORIGINE GLACIALE
Lago che deriva dallo scioglimento di antichi .................................................................................................. ghiacciai .................................................................................................. .................................................................................................
[3 punti]
LAGO DI ORIGINE VULCANICA
LAGO DI ORIGINE TETTONICA
Lago che occupa il cratere di un antico vulcano non ...................................................................................................... più attivo ......................................................................................................
Lago che si è formato in ....................................................................................................... seguito a sprofondamenti ........................................................................................................ e movimenti della ........................................................................................................ superficie terrestre ........................................................................................................
......................................................................................................
4. Completa la tabella con le descrizioni dei tipi di colline.
[3 punti]
COLLINE TETTONICHE
COLLINE VULCANICHE
Colline che derivano dal ...................................................................................................... corrugamento della crosta ...................................................................................................... terrestre e dal sollevamento ...................................................................................................... dei fondali marini ......................................................................................................
Colline che hanno origine ....................................................................................................... da antichi vulcani spenti, ........................................................................................................ sottoposti a erosione e ........................................................................................................ ricoperti di vegetazione ........................................................................................................ [10 punti] V F V F V F V F V F
Risorse didattiche
V F
V F
1. h - 2. g - 3. f - 4. a - 5. b - 6. c - 7. j - 8. i - 9. e - 10. d 145
249
Soluzioni
Soluzioni
6. Collega ciascun termine alla relativa definizione. [10 punti] 1. Orogenesi a. Foce di un fiume che si divide in bracci. 2. Portata b. Ripida scogliera con pareti rocciose che scendono a picco sul mare. 3. Bacino idrografico c. Punto della superficie terrestre in cui si avverte maggiormente un terremoto. 4. Delta d. Corso d’acqua che defluisce da un lago. 5. Falesia e. Gruppo di isole vicine le une alle altre. 6. Epicentro f. Area attraversata da un fiume e da tutti i suoi affluenti. 7. Erosione g. Quantità d’acqua che passa in una sezione del fiume in un secondo. 8. Altopiano h. Processo di formazione delle catene montuose. 9. Arcipelago i. Pianura che si trova al di sopra di 300 metri s.l.m. 10. Emissario j. Azione distruttiva degli agenti naturali sulla superficie terrestre.
Materiali
V F V F V F
Materiali
5. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. La Pianura Padana è una pianura alluvionale. 2. Le colline sono situate a una altitudine compresa tra i 200 e i 600 metri s.l.m. 3. Le valli scavate dai fiumi hanno la forma di una U. 4. Il Bassopiano Sarmatico è nato dall’erosione di antiche montagne a opera dei ghiacciai. 5. La grandezza di un fiume si misura calcolando l’ampiezza del suo letto. 6. I fiumi che sfociano nell’Oceano Atlantico hanno un percorso breve a causa della vicinanza delle sorgenti al mare. 7. Le maree sono innalzamenti e abbassamenti periodici del livello del mare causati dall’attrazione esercitata dalla Luna e dal Sole. 8. Quando le coste alte si protendono verso il mare danno origine ai promontori. 9. La lava fuoriesce dal cratere attraverso il camino vulcanico. 10. L’intensità di un terremoto, cioè i suoi effetti sul territorio e sugli abitanti, si misura attraverso la Scala Richter.
Risorse didattiche
COLLINE MORENICHE
Colline dalla forma dolce ................................................................................................. e.................................................................................................. arrotondata create dai detriti portati a valle da ................................................................................................. antichi ghiacciai ..................................................................................................
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
7. Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. La città è l’elemento caratteristico del paesaggio rurale / urbano. 2. L’agricoltura estensiva / intensiva è praticata su aree molto estese, utilizzando pochi investimenti e macchinari. 3. Per ottimizzare le rese e ottenere il massimo profitto dalla coltivazione dei campi si pratica la monocoltura / policoltura. 4. Il vigneto è una tipica coltura cerealicola / legnosa. 5. Nelle aree ricche di terreni fertili e di risorse idriche sorge l’insediamento sparso / accentrato. 6. Nei pascoli / prati si produce foraggio per il bestiame. 7. Il latifondo è una grande proprietà terriera coltivata da braccianti / mezzadri. 8. Quando si alternano sullo stesso campo le coltivazioni per favorire la fertilità del terreno si attua la rivoluzione / rotazione. 9. Il centro storico costituisce la parte antica / moderna di una città. 10. Le zone turistiche / commerciali sono situate nella periferia delle città. 8. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Nelle abitazioni rurali il mangime per il bestiame e il raccolto dei campi vengono conservati:
a nelle baite. b nelle masserie. c nei silos.
[5 punti] 4. Quando l’area residenziale, circondata dalla zona industriale, si distribuisce intorno al centro storico, la città presenta:
a uno sviluppo policentrico. b uno sviluppo concentrico. c uno sviluppo a zone.
2. Il centro storico:
a Costituisce la parte antica di una città. b È l’area più moderna della città. c È l’area dedicata agli uffici.
5. Le megalopoli sono:
a grandi metropoli circondate da vaste aree tra loro comunicanti.
b centri urbani isolati disseminati in una vasta 3. Le città con vie principali che partono da una piazza e sono incrociate da vie circolari di lunghezza maggiore man mano che si allontanano dal centro sono:
a a scacchiera. b a pianta lineare. c a pianta concentrica.
146
250
area.
c città molto popolate.
volume
Verifiche sommative
1
volume
1
Verifiche sommative 9. Raggruppa nella tabella i diversi tipi di trasporti e comunicazioni. VIE DI TERRA
strade
VIE DI ARIA
aerei
ferrovie
VIE DI ACQUA
[12 punti] TELECOMUNICAZIONI
fiumi
posta
mari
radio telegrafo fax telefono televisione internet
Risorse didattiche
TA 1. Trasporto di persone in tragitti lunghi. ( ............................................................................ ) 2. Trasporto di merci e persone in tragitti brevi o di media lunghezza, con emissione di sostanze fortemente TS ) inquinanti. ( ............................................................................. 3. Trasporto di merci e persone in tragitti brevi o di media lunghezza senza procurare eccessivi danni TF ) all’ambiente. ( ............................................................................. TM - TF ) 4. Trasporto di merci in tragitti lunghi a bassi costi. ( ............................................................................
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
147
251
Soluzioni
Soluzioni
Punteggio Voto
Materiali
Materiali
Totale 70 Punti
Risorse didattiche
10. Indica il tipo di trasporto piĂš adatto a soddisfare le esigenze elencate. Scrivi, accanto a ognuna, una o due delle seguenti sigle: TS (trasporto stradale), TF (trasporto ferroviario), TA (trasporto aereo), TF (trasporto fluviale), TM (trasporto marittimo). [5 punti]
Sezione
Sezione
3
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 4 - Il clima 1. Abbina ogni strumento allo scopo a cui è destinato. [7 punti] 1. Barometro a. Misurare la velocità del vento. 2. Pallone sonda b. Misurare la quantità di pioggia caduta. 3. Igrometro c. Misurare la pressione atmosferica. 4. Satellite meteorologico d. Misurare la pressione atmosferica, temperatura e umidità. 5. Termometro e. Misurare la temperatura dell’atmosfera. 6. Anemometro f. Misurare l’umidità dell’atmosfera. 7. Pluviometro g. Controllare la situazione meteorologica dell’intero pianeta.
1. c - 2. d - 3. f - 4. g - 5. e - 6. a - 7. b
2. Distingui nell’elenco gli elementi (E) che concorrono a determinare il clima di una regione dai fattori (F) che lo condizionano. [7 punti] F 1. Vicinanza del mare. E 2. Venti. F 3. Latitudine. E 4. Umidità. E 5. Temperatura. E 6. Pressione atmosferica. F 7. Altitudine. 3. Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. Il clima indica le condizioni atmosferiche presenti in una località durante un breve / lungo periodo. 2. Man mano che ci avviciniamo all’Equatore e ci allontaniamo dai poli la temperatura diminuisce / aumenta. 3. Man mano che l’altitudine sale la temperatura diminuisce / aumenta. 4. La temperatura media si ottiene moltiplicando / sommando la temperatura massima con la temperatura minima e dividendo per due. 5. Le aree di alta / bassa pressione si chiamano anticicloni. 6. I venti periodici / costanti soffiano sempre nella stessa direzione. 7. Una località di montagna situata sul versante esposto a sud / nord presenta una temperatura più elevata rispetto a una località situata sul versante opposto. 8. Le correnti marine sono come grandi fiumi che scorrono nei mari chiusi / negli oceani. 9. La tramontana è un vento costante / variabile. 10. Gli alisei sono venti variabili / costanti. 4. Disponi in ordine cronologico le fasi del ciclo dell’acqua. 3 Il vapore acqueo si condensa formando le nuvole. 2 Il vapore acqueo sale nell’atmosfera. 5 L’acqua, giunta sulla superficie terrestre, alimenta i fiumi e le acque sotterranee. 4 Le nubi danno origine alle precipitazioni. 1 L’acqua, riscaldata dai raggi solari, evapora.
148
252
[5 punti]
volume
Verifiche sommative
1
volume
Verifiche sommative 5. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. L’effetto serra è causato da:
1
[5 punti]
a un aumento della temperatura. b un aumento dell’anidride carbonica. c un aumento di radiazione solare. 2. L’effetto serra è la causa principale:
a dell’abbassamento della temperatura. b del surriscaldamento globale. c dell’aumento dei ghiacci. 3. Nell’ultimo secolo la temperatura è salita di:
a 2 °C. b 0,6 °C. c 1 °C.
5. Il clima della costa dell’Irlanda è influenzato da:
a l’Oceano Indiano. b l’Oceano Pacifico. c l’Oceano Atlantico.
253
Soluzioni
Soluzioni
149
Materiali
1. d - 2. a - 3. c - 4. e - 5. b
Materiali
6. Abbina a ogni termine la definizione corretta. [5 punti] 1. Escursione termica a. Distanza di una località dall’Equatore. 2. Latitudine b. Deposito di acqua sotterraneo. 3. Atmosfera c. Involucro gassoso che avvolge il pianeta. 4. Era glaciale d. Differenza tra temperatura massima e minima. 5. Falda acquifera e. Periodo in cui avvenne una espansione delle calotte polari.
Risorse didattiche
a praticamente costante tutto l’anno. b molto variabile. c con temperature che variano da un minimo di -5 °C a un massimo di 20 °C.
Risorse didattiche
4. Le Maldive hanno un clima:
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
7. Completa lo schema relativo ai cambiamenti climatici inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [6 punti] delle riserve di acqua dolce • della temperatura dell’aria • del livello dei mari • desertificazione • sviluppo industriale • surriscaldamento globale
Sviluppo industriale ........................................................................
Disboscamento
Aumento dell’anidride carbonica
della Aumento ...................................... temperatura dell’aria .................................................................
Aumento dell’effetto serra
Surriscaldamento .............................................................. globale ..............................................................
Scioglimento dei ghiacciai
del Innalzamento .......................... livello dei mari
..................................................................
delle Esaurimento ....................................
riserve d’acqua dolce .........................................................................
Totale 45 Punti
150
254
Punteggio Voto
Scomparsa di zone costiere
Desertificazione ....................................................................
da 0 a 19 da 20 a 24 da 25 a 29 da 30 a 34 da 35 a 39 da 40 a 42 da 43 a 45 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative
1
volume
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Verifiche sommative
1
Unità 5 - Uno sguardo all’Europa 1. Colora di azzurro i seguenti mari. Mar Nero • Mar Caspio • Mar di Barents
[3 punti]
Mar Glaciale Artico
Oceano Atlantico Bassopiano Sarmatico
3
4 Bassopiano Francese
8
Bassopiano Germanico
Pianura Padana2
Risorse didattiche
6
Mar Baltico
1 Pianura Ungherese
5
Risorse didattiche
Mare del Nord
7 Mar Mediterraneo
[5 punti]
Materiali
Materiali
2. Scrivi al posto giusto i nomi dei seguenti mari. Mar Baltico • Mar Glaciale Artico • Mare del Nord • Oceano Atlantico • Mar Mediterraneo
3. Colora di verde le pianure e scrivi al posto giusto i seguenti nomi. [5 punti] Bassopiano Francese • Pianura Padana • Pianura Ungherese • Bassopiano Sarmatico • Bassopiano Germanico
[8 punti]
151
255
Soluzioni
Soluzioni
4. Individua il corso dei fiumi elencati e, in corrispondenza della foce, scrivi il numero che li contrassegna. 1. Volga 5. Danubio 2. Po 6. Tamigi 3. Reno 7. Tevere 4. Senna 8. Tago
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
5. Raggruppa le montagne in base all’area geografica a cui appartengono. Pirenei • Alpi Scandinave • Massiccio Centrale • Urali • Appennini • Selva Nera • Alpi • Vosgi MONTAGNE DELL’EUROPA SETTENTRIONALE
MONTAGNE DELL’EUROPA CENTRALE
MONTAGNE DELL’EUROPA MERIDIONALE
Massiccio Centrale
Pirenei
Alpi Scandinave
Selva Nera
Appennini
Urali
Vosgi
Alpi
Monti Pennini
6. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. L’Europa si trova nella zona compresa tra:
[8 punti]
[5 punti]
a il Circolo polare antartico e il Tropico del Capricorno. b il Circolo polare artico e il Tropico del Cancro. c il Tropico del Cancro e l’Equatore. 2. La Corrente del Golfo proviene dal:
a Golfo di Taranto. b Golfo di Guinea. c Golfo del Messico. 3. L’anticiclone siberiano porta:
a tempo molto freddo. b bel tempo. c piogge abbondanti. 4. L’anticiclone delle Azzorre, durante l’estate, si espande verso:
a la Penisola Scandinava. b il Mediterraneo. c le isole britanniche. 5. Nell’area occupata dalla Pianura Padana il clima è:
a mediterraneo. b alpino. c continentale. 7. Abbina a ogni clima le caratteristiche della regione in cui è presente. [5 punti] a. Area lontana dal mare a latitudine elevata con temperature invernali che 1. Clima alpino raggiungono anche i -20 gradi. b. Area vicina al mare a latitudine molto elevata con temperature rigide e 2. Clima atlantico precipitazioni scarse e concentrate nella stagione estiva. c. Area vicina al mare a bassa latitudine con temperatura mite durante tutto 3. Clima continentale l’anno e precipitazioni concentrate in autunno e inverno. d. Area ad altitudine elevata con temperature molto basse e precipitazioni 4. Clima mediterraneo abbondanti anche di tipo nevoso. e. Area vicina al mare con temperature rese più miti dalla corrente marina e 5. Clima subartico precipitazioni abbondanti.
1. d - 2. e - 3. a - 4. c - 5. b
152
256
volume
Verifiche sommative
1
volume
1
Verifiche sommative 8. Raggruppa nella tabella i laghi in base alla loro origine. Lago Ladoga • Lago di Garda • Lago di Ginevra • Lago Trasimeno • Lago Balaton • Lago di Bolsena ORIGINE GLACIALE
ORIGINE VULCANICA
Lago Ladoga
Lago Trasimeno
Lago di Garda
Lago di Bolsena
[6 punti]
RESIDUO DI UN ANTICO MARE
Lago Balaton
Lago di Ginevra [5 punti]
PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
Materiali
PARCO NAZIONALE DEGLI ALTI TAURI
Materiali
10. Indica con una crocetta se le affermazioni si riferiscono al Parco Nazionale degli Alti Tauri oppure al Parco Nazionale del Gran Paradiso. [5 punti]
Risorse didattiche
Risorse didattiche
9. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Il clima della regione alpina è caratterizzato da: a inverni freddi e lunghi, estati brevi e fresche, precipitazioni scarse. b inverni freddi e lunghi, estati brevi e calde, precipitazioni abbondanti. c inverni freddi e lunghi, estati brevi e fresche, precipitazioni abbondanti. 2. Il clima della regione alpina è influenzato da: a mare e longitudine. b mare e altitudine. c altitudine e correnti marine. 3. Il versante settentrionale dei Pirenei, influenzato dall’oceano, è caratterizzato da: a clima mite e secco. b clima mite e umido, con abbondanti precipitazioni piovose. c clima freddo con abbondanti precipitazioni nevose. 4. Il versante settentrionale delle Alpi, esposto ai venti provenienti da nord, è caratterizzato da: a clima mite e umido, con precipitazioni abbondanti. b clima mite e secco, con precipitazioni scarse. c temperature molto basse, con precipitazioni prevalentemente nevose. 5. Il clima dei Carpazi è caratterizzato da: a temperatura fredda e precipitazioni abbondanti. b temperatura mite e precipitazioni scarse. c temperatura fredda e precipitazioni scarse.
È stato istituito nel 1922. La vetta più alta raggiunge i 3 798 m di altitudine. Possiede una delle stazioni termali più antiche d’Europa.
Si estende tra la Valle d’Aosta e il Piemonte.
Totale 55 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
153
257
Soluzioni
Soluzioni
Tra le specie animali protette vi è lo stambecco.
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 6 - Vivere in Europa 1. Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] L’Europa è un continente densamente / scarsamente popolato. La densità media è modesta / elevata ed è inferiore solo a quella dell’Africa / Asia. La popolazione si concentra dove le condizioni ambientali sono più favorevoli e precisamente nelle vaste pianure dell’Europa centrale / occidentale e lungo le coste del Mar Mediterraneo / dell’Oceano Atlantico. Altre aree densamente popolate sono le grandi città europee, in particolare Londra, Parigi e Atene / Mosca. La popolazione europea è cresciuta velocemente / lentamente fino al XV secolo ed è aumentata in modo vertiginoso negli ultimi cinque / tre secoli. In futuro la popolazione europea è destinata a diminuire / aumentare in modo significativo passando dagli attuali 714 / 514 milioni di abitanti a 650 milioni di persone. 2. Completa la tabella inserendo le parole nell’elenco sottostante. lappone • slave • non indoeuropee • croato • neolatine FAMIGLIA LINGUISTICA
Lingue indoeuropee
non indoeuropee Lingue ....................................................................................
[5 punti]
GRUPPI LINGUISTICI
LINGUE LOCALI
neolatine Lingue .....................................................................
occitano, ladino
Lingue germaniche
gallico, gallese, bretone, frisone, yiddishe
slave Lingue .....................................................................
.................................................... , sloveno,
Lingue baltiche
lituano, lettone
Lingue ugro-finniche
lappone finlandese, estone, ...........................................
Lingue uralo-altaiche
turco
Lingue preindoeuropea
croato
macedone, serbo
basco
3. Collega a ciascuno Stato la religione in esso prevalente. 1. Francia a. Religione calvinista. 2. Grecia b. Religione cattolica. 3. Germania c. Religione ortodossa. 4. Regno Unito d. Religione luterana. 5. Svizzera e. Religione anglicana.
[5 punti]
4. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Per calcolare l’ISU di uno Stato si usa come termine di riferimento il numero:
[6 punti]
1. b - 2. c - 3. d - 4. e - 5. a a 3. b 1. c 2.
2. Tra gli Stati europei situati ai primi posti della classifica mondiale dei Paesi con il più alto PIL c’è:
a la Svizzera. b l’Italia. c la Norvegia.
154
258
volume
Verifiche sommative
1
volume
Verifiche sommative
1
3. In Europa la speranza di vita è:
a abbastanza elevata. b molto elevata. c piuttosto bassa. 4. Nell’Europa occidentale, rispetto all’Europa orientale, la mortalità infantile è:
a ugualmente bassa. b meno bassa. c più bassa. 5. In Europa le nascite sono:
a in lento ma progressivo aumento. b in calo. c in leggero aumento. 6. L’Italia è uno degli Stati europei con il maggior numero di:
[8 punti]
V F V F V F V F V F
259
Soluzioni
Soluzioni
155
Materiali
V F V F V F
Materiali
5. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il diritto di sangue stabilisce che una persona acquisisce la cittadinanza attraverso la nascita in un determinato territorio. 2. I rom hanno uno stile di vita nomade. 3. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo afferma che «tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti». 4. In Italia, uno straniero che possiede un regolare permesso di soggiorno non può richiedere la cittadinanza. 5. Una società in cui vivono e interagiscono etnie diverse si definisce multietnica. 6. L’integrazione con persone di etnia e cultura diverse rappresenta un’opportunità di arricchimento culturale. 7. I cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia sono il 20% della popolazione. 8. Il Trattato di Maastricht del 1993 ha istituito la cittadinanza europea.
Risorse didattiche
c anziani.
Risorse didattiche
a giovani. b adulti in età media.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
6. Completa lo schema inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. Colora quindi gli elementi che indicano i luoghi di immigrazione. [6 punti] presso grandi università e centri di ricerca • da Africa, Asia, America del Sud • da Italia, Spagna, Portogallo • asilo • verso America e Australia • alla popolazione in aumento Per trovare lavoro
Per trovare lavoro
Verso America e Australia
........................................................
Verso Germania, Belgio, Francia, Regno Unito
Da................................................. Italia, Spagna, Portogallo .................................................
.........................................................
Dalle colonie americane, africane e asiatiche
Emigrazione
Dall’Europa
Per dare sbocco
alla popolazione ..................................................... in aumento ................................................... Per fuggire dalla carestia
Emigrazione Secoli XIX - XX
Flussi migratori
Secolo XXI
Emigrazione
Da Africa, Asia, ........................................................... America del Sud ............................................................
Emigrazione
Da Paesi dell’Europa centro-orientale
Verso gli Stati dell’Europa occidentale
Per trovare lavoro
Per chiedere
asilo
..........................................
Per fuggire da guerre e carestie
Totale 40 Punti
156
260
Punteggio Voto
Dall’Europa
Verso gli Stati Uniti
Per lavorare
presso grandi università e ............................................................ centri di ricerca ............................................................ ............................................................
da 0 a 19 da 20 a 23 da 24 a 27 da 28 a 31 da 32 a 35 da 36 a 38 da 39 a 40 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
1
volume
Verifiche sommative
1
Unità 7 - Economia: i settori primario e secondario 1. Completa la tabella di confronto delle quattro regioni agrarie europee inserendo i termini e le espressioni di seguito elencate. [11 punti] foraggio • alberi da frutto (ulivi, viti, agrumi, meli, ciliegi) • pianure dell’Europa centrale e orientale (Bassopiano Sarmatico) • regione dei seminativi • boschi, campi delimitati da siepi, muretti, recinti provvisori • regione delle foreste • Finlandia, Russia settentrionale • dei pascoli • filari, terrazzamenti • campi senza alberi • Mar Mediterraneo REGIONE RURALE
dei pascoli Regione ……................................
Regione delle foreste ..........................................................
............................................................
pianure Colline e vaste ……............................
PAESAGGI
boschi, Prati verdi alternati a …….....................
Foraggio
.................................................................................
campi delimitati da siepi, muretti, recinti ................................................................................. provvisori ................................................................................. .................................................................................
campi Ampie distese di …….................................
dell’Europa centrale e orientale (Basso........................................................................ piano Sarmatico ........................................................................
Cereali (frumento, mais, orzo, riso), ortaggi, piante industriali (barbabietola da zucchero, soia, girasole)
Coste del
Alberi da frutto (ulivi, ................................................................................... Disposizione delle piante in ........... viti, agrumi, meli, ciliegi) ................................................................................. .................................................................................. filari, terrazzamenti
........................................................................
Mar Mediterraneo
........................................................................
Finlandia, Scandinavia, .......................................
Russia settentrionale .......................................................................
Boschi di conifere e betulle
senza alberi
................................................................................. ................................................................................. .................................................................................
Disposizione delle piante in file ordinate senza sottobosco
261
Soluzioni
Soluzioni
157
Materiali
Materiali
2. Indica se le seguenti affermazioni si riferiscono all’agricoltura intensiva dell’Europa occidentale e meridionale (EOM) oppure all’agricoltura estensiva dell’Europa orientale (EO). [10 punti] EO 1. Coltivazione di prodotti su grandi superfici. ( ……...……..........……...……................... ) EOM ) 2. Introduzione di frequenti innovazioni per aumentare la resa agricola. ( ……...…….....……...……........................ EO ) 3. Resa per ettaro bassa. ( ……...…….....……...……........................ EO ) 4. Largo impiego di manodopera. ( ……...…….....……...……........................ EOM ) 5. Coltivazione dei prodotti su aree di estensione limitata. ( ……...…….....……...……........................ EO 6. Uso di tecniche tradizionali. ( ……...…….....……...……........................ ) EOM ) 7. Impiego di macchinari sofisticati. ( ……...…….....……...……........................ EO ) 8. Impiego di antiparassitari e fertilizzanti molto inquinanti. ( ……...…….....……...……........................ EOM ) 9. Massiccio impiego di concimi chimici e naturali dal basso impatto ambientale. ( ……...…….....……...……........................ EOM ) 10. Adozione del metodo di produzione biologico. ( ……...…….....……...……........................
Risorse didattiche
Regione delle colture
Aree costiere del Mar Baltico, del Mare del Nord e dell’Europa atlantica regioni occidentali della Gran Bretagna e dell’Irlanda
COLTURE
Risorse didattiche
Regione dei ............................................................ seminativi ...........................................................
AREE PREVALENTEMENTE INTERESSATE
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
3. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. I pescatori dell’Oceano Atlantico destinano il loro pescato:
[5 punti]
a ai mercati di aree ristrette. b alla grande industria alimentare. c ai mercati della costa e dell’entroterra. 2. Nelle regioni europee poco fertili è diffuso l’allevamento:
a di suini. b di bovini. c di ovini. 3. I giacimenti di carbone sono ancora molto sfruttati:
a nell’Europa orientale. b nell’Europa centrale. c nell’Europa occidentale. 4. Le industrie europee più produttive sono quelle:
a tessili e metallurgiche. b meccaniche e siderurgiche. c agroalimentari e chimiche. 5. La stragrande maggioranza delle industrie europee è:
a di dimensione artigianale. b di dimensione medio-piccola. c di grande dimensione. 4. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [10 punti] V F 1. Dal punto di vista economico esistono profonde differenze tra gli Stati europei. V F 2. L’Italia, insieme ad altri 10 Stati europei, fa parte di Eurolandia. V F 3. La Spagna è uno degli Stati europei appartenenti all’area altamente sviluppata. V F 4. L’economia europea è incentrata sul settore secondario per la forte produttività delle sue industrie. V F 5. Il 30% dei lavoratori degli Stati appartenenti all’Unione Europea è impiegato nel settore primario. V F 6. Gli agricoltori ricevono finanziamenti per introdurre metodi di coltivazione che rispettino l’ambiente. 7. Con gli organismi geneticamente modificati gli agricoltori potrebbero assicurare un’elevata produzione V F di cibo indipendentemente dagli eventi naturali. 8. Tra i prodotti certificati con il marchio Denominazione di Origine Protetta (DOP) c’è l’arancia rossa V F di Sicilia. 9. Certificando con appositi marchi i prodotti agricoli e gli alimenti le istituzioni europee garantiscono V F la qualità dei prodotti. V F 10. L’Unione Europea, seguendo il parere di molti scienziati, è del tutto favorevole all’uso degli OGM.
158
262
volume
Verifiche sommative
1
volume
Verifiche sommative 5. Indica con una crocetta a quale epoca si riferiscono le seguenti affermazioni sulla situazione dell’operaio. OPERAIO PRIMA DEL XVIII SECOLO
OPERAIO DEI SECOLI XVIII E XIX
1
[6 punti]
OPERAIO DEI SECOLI XX E XXI
È sottoposto a turni di lavoro pesantissimi insieme a donne e bambini. Lavora alla catena di montaggio. Aderisce alle Trade Unions per ottenere un salario migliore e per essere tutelato nell’ambiente di lavoro.
Lavora per un artigiano in cambio di un salario molto basso.
Materiali
7. Fai corrispondere a ogni tipo di impianto energetico la fonte di energia sfruttata. [5 punti] 1. Centrale termica a. Forza di caduta dell’acqua. 2. Centrale eolica b. Forza del vento. 3. Centrale idroelettrica c. Calore emesso dalla Terra. 4. Centrale geotermica d. Decomposizione di sostanze organiche. 5. Impianto di trasformazione della biomassa e. Calore prodotto dai raggi solari.
Materiali
6. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [8 punti] specializzate • occidentale • industriale • delocalizzazione • principale • manodopera • Asia • sindacali occidentale hanno trasferito in parte o del tutto la loro produNegli ultimi decenni molti Paesi dell’Europa ……................................................. industriale in altri luoghi, come l’……................................................. Asia manodoo l’Europa dell’Est, dove il costo della ……......................... zione …….................................................. sindacali delocalizzazione pera ........................... è più basso e ci sono scarse tutele …….......................... . Il fenomeno della .......................……................................................. ha interessaspecializzatesituate in vari to, ad esempio, le aziende meccaniche, in cui gli industriali affidano a più aziende …….................................................. principale , Paesi del mondo il compito di produrre le parti di un’automobile per poi trasferirle nell’azienda …….................................................. dove verrà assemblato il prodotto finale.
Risorse didattiche
È considerato poco più di un mendicante.
Risorse didattiche
È un lavoratore specializzato che sorveglia macchinari complessi.
1. e - 2. b - 3. a - 4. c - 5. d
Punteggio Voto
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
159
263
Soluzioni
Soluzioni
Totale 55 Punti
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 8 - Economia: il settore terziario 1. Completa le frasi con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Attenzione alle parole intruse [14 punti] addetti • banche • turismo • specializzati • piccoli • pubblici • vita • 70% • Stato • privati • essenziali • denaro • servizi • amministrazione 70% dei lavoratori europei è impiegato nel settore terziario, ossia in attività che utilizza1. Circa il ……..................................................... servizi . no quanto prodotto dall’agricoltura e dall’industria per fornire ……..................................................... addetti al settore terziario, permettendo alle persone di godere di una eleva2. Il lavoro svolto dagli ….............................…............................ vita , va a beneficio dell’intera comunità. ta qualità di ……...................................................... Stato pubblici gestiti direttamente attramette a disposizione dei cittadini servizi ……................................................. 3. Lo ……................................................... amministrazione privati. verso la pubblica ……............................................................................. e integra questi servizi con quelli offerti da enti ……........................................ banche 4. Le ……....................................... offrono un servizio di fondamentale importanza in una economia moderna, infatti investono denaro dei risparmiatori nel sostegno alle esigenze economiche delle famiglie e delle aziende. il …….................................................. piccoli centri i cittadini usufruiscono dei servizi …… 5. La distribuzione dei servizi è capillare: nei ……...................................................................... essenziali , nelle grandi città gli utenti hanno a disposizione i servizi ……...................................................... specializzati. ................................................. turismo 6. Intorno al ……................................................................. si è sviluppata, negli ultimi anni, una fiorente industria in cui sono occupati milioni di europei. 2. Completa la tabella con gli elementi di seguito elencati in modo da ricostruire le grandi vie di comunicazione stradali e ferroviarie che collegano l’Europa. [12 punti] Russia • Mediterraneo • Rotterdam • Istanbul • Nero • nord-sud • Germania • Londra • Genova • Lisbona • Adriatico • ovest-est CITTÀ
LOCALITÀ
DIREZIONE
Regno Unito
nord-sud
...................................................
Rotterdam
Mare del Nord
nord-sud
Mar Ligure
Amburgo
Mare del Nord
nord-sud
Mar Adriatico ............................................
nord-sud
Mar Nero
Londra
...................................................
Berlino
Germania
...........................................................
Bordeaux
Oceano Atlantico
Lisbona
Oceano Atlantico
...................................................
...........................................................
ovest-est
...........................................................
ovest-est
LOCALITÀ MarMediterraneo ...............................................
Russia
...........................................................
Nero Mar ............................................
3. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
CITTÀ Marsiglia
Genova
...........................................................
Venezia
Istanbul
...........................................................
Mosca Costanza
[7 punti]
1. Gli europei preferiscono viaggiare su strada con automezzi propri. 2. Le grandi autostrade sono state costruite per porre rimedio ai gravi problemi di traffico e di inquinamento causati dal traffico su gomma. 3. Il trasporto fluviale non è vantaggioso perché è molto più lento del trasporto su gomma. 4. Il porto olandese di Amsterdam detiene il primato mondiale del traffico di merci. 5. L’Unione Europea ha progettato la costruzione delle Reti di trasporto Trans-Europee (TEN-T) che consentono di integrare i diversi mezzi di trasporto (auto, treno, aereo, nave). 6. Gli europei hanno collegato Reno, Rodano e Danubio con canali artificiali per favorire la navigazione. 7. Le città europee sedi dei principali aeroporti sono Londra, Parigi e Francoforte.
160
264
V F V F V F V F V F V F V F
volume
Verifiche sommative
1
volume
1
Verifiche sommative
4. Indica con una crocetta in corrispondenza delle epoche storiche i luoghi in cui si praticava il commercio. Tieni presente che alcuni luoghi possono coesistere. [10 punti] GRANDE MAGAZZINO
CENTRO COMMERCIALE
NEGOZIO
MERCATO URBANO
Medioevo Prima del XVIII secolo Dalla metà del XIX secolo Dalla metà del XX secolo
6. Completa lo schema inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [7 punti] combustione • riciclaggio • di gas responsabili dell’effetto serra • polveri sottili • dei rifiuti nel ciclo produttivo • interramento • riuso dei rifiuti Riduzione e
riuso dei rifiuti ……...................................................... ……......................................................
Interramento
Discarica controllata
Reintroduzione
Combustione
……......................................................
dei rifiuti
Inceneritore
dei rifiuti nel ……...................................................... ciclo produttivo ……......................................................
Materiali
Gestione del problema dei rifiuti solidi urbani
Materiali
dei rifiuti
……......................................................
Risorse didattiche
1. c - 2. e - 3. a - 4. b - 5. d
Risorse didattiche
5. Collega gli elementi delle due colonne in modo da mettere in evidenza i vantaggi legati all’utilizzo di alcuni servizi. [5 punti] a. Fruizione dei servizi direttamente da casa. 1. Banda larga b. Possibilità di lavorare restando a casa. 2. Telefonia mobile c. Connessione a internet velocissima. 3. Servizi online d. Soggetti economici la cui attività non è finalizzata a produrre profitto. 4. Telelavoro e. Scambio istantaneo di informazioni tra persone situate in luoghi tra loro distanti. 5. Enti non profit
Emissioni di Produzione
di gas responsabili ……...................................................... dell’effetto serra ……......................................................
Raccolta differenziata
polveri sottili
…….......................................................
……......................................................
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
161
265
Soluzioni
Punteggio Voto
Soluzioni
Totale 55 Punti
Riciclaggio
……......................................................
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 1 - L’Unione Europea 1.
Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [12 punti] politica • Asia • Unione Europea • civiltà • geografico • Città del Vaticano • continente • 40 • culturali • Africa • extracomunitari • penisola Africa continente perché e delle Americhe, non è un vero e proprio …….......................................................... L’Europa, a differenza dell’……....................................................... geografico può infatti essere considerata non è completamente circondato dagli oceani. Da un punto di vista ……........................................................ penisola Asia una grande ……...................................................... dell’……....................................................... alla quale è unita così da formare con essa un unico blocco culturali continentale chiamato Eurasia. L’Europa può essere però considerata un continente per le caratteristiche ……................................ civiltà dai ............................. economiche e politiche dei suoi abitanti che, nel corso dei secoli, hanno prodotto una ……................................................ politica dell’Europa ci presenta un territorio frammentato caratteri del tutto originali. Attualmente la carta ……....................................................... 40 Stati, alcuni dei quali sono molto piccoli, come la ...................................……................................................ Città del Vaticano; 28 di questi Stati fanno in più di ……............. Unione Europea, i rimanenti sono detti Paesi ……............................................................. extracomunitari . parte dell’……............................................................. 2.
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [5 punti] V F 1. La Francia è uno degli Stati europei formatisi nei secoli XV e XVI a seguito di una rivolta popolare. 2. Fino alla prima guerra mondiale l’Europa centro-orientale e orientale era occupata da tre grandi V F imperi: l’impero russo, l’impero austro-ungarico e l’impero turco-ottomano. V F 3. Dal crollo dell’impero russo, avvenuto dopo la prima guerra mondiale, nacque l’URSS. V F 4. Alla fine della seconda guerra mondiale gli Stati dell’Europa orientale aderirono alla NATO. 5. Dopo il 1991 la Repubblica Democratica Tedesca si unì alla Repubblica Federale Tedesca ponendo fine V F alla «guerra fredda».
3.
A ogni forma di governo fai corrispondere le relative caratteristiche. [5 punti] 1. Monarchia assoluta a. Il Presidente della Repubblica, eletto direttamente dal popolo, è 2. Monarchia parlamentare anche il capo del Governo. 3. Repubblica parlamentare b. Il re esercita il potere insieme al Parlamento. 4. Repubblica presidenziale c. Il Presidente della Repubblica nomina il capo del Governo che 5. Repubblica semipresidenziale deve avere la fiducia del Parlamento.
1. d - 2. b - 3. e - 4. a - 5. c 4.
d. Il re governa senza essere soggetto ad alcun controllo. e. I poteri sono esercitati dal Parlamento che elegge il Presidente della Repubblica.
Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. In uno Stato democratico il potere è nelle mani:
a del sovrano. b del popolo. c dei nobili. 2. In uno Stato federale la politica estera, la politica economica generale, la difesa sono decise:
a dalle assemblee regionali. b dal Presidente. c dal governo centrale.
162
266
[3 punti] 3. La Germania è un esempio di:
a Stato presidenziale. b Stato federale. c Stato unitario.
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative 5.
2
Completa lo schema relativo al fenomeno dell’immigrazione nei Paesi dell’Unione Europea inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [6 punti] occidentale • costruzione • guerre e persecuzioni • Paesi dell’Europa dell’Est • nei centri di identificazione ed espulsione • le frontiere
Guerre e persecuzioni .......................................................................................
Pessime condizioni di vita spingono
Paesi del Sud del mondo Moltissime persone
provenienti da
Paesi dell’Europa dell’Est .................................................................................................
verso
occidentale L’Europa ............................................................ valicando
Risorse didattiche
come Immigrati clandestini
Immigrati con visto turistico
bloccati dalla
per
Polizia degli Stati europei
Cercare lavoro
Risorse didattiche
le frontiere
.....................................................................
per mezzo di
Costruzione
Divieto di rientro in Europa per cinque anni
...........................................................................
di barriere di filo spinato che hanno provocato
La protesta delle organizzazioni umanitarie
Materiali
nei centri di Detenzione ................................................................................ identificazione ed espulsione ...................................................................................................................
Materiali
Pattugliamenti delle coste del Mediterraneo
6.
163
267
Soluzioni
Soluzioni
Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [10 punti] 25 • Italia • Economica • 1992 • unita • Maastricht • 2007 • Croazia • CECA • Roma unita . Nel Novecento, dopo la seconda guerra mondiale, una decisa volontà di pace diffuse l’idea di una Europa ……...................……........... CECA Nel 1951 fu fondata la ……..........…..…............................................. , Comunità Europea per il Carbone e l’Acciaio , alla quale aderirono 6 Paesi, Italia Roma , la Comunità ……..........…....................... Economica . Nel 1957 fu istituita, con il Trattato di ……..........…….............................................. tra cui l’……..........……......................................... Maastricht .......…............................. Europea (CEE). Il passo decisivo fu rappresentato dal Trattato di ……..........……................................................... che istituì, nel 1992 , l’Unione Europea. Dai sei Stati fondatori si è passati man mano a ……..........................…….......... 25 ……..........……..................... Stati nel 2004, ai qua2007 Croazia . , la Bulgaria e la Romania, e un altro nel 2013, la ……................................................ li se ne sono aggiunti altri due nel ……..............................................
3
Sezione
Sezione 7.
Soluzioni
2
Materiali
Abbina a ogni istituzione i relativi compiti. a. 1. Parlamento europeo b. 2. Consiglio della UE c. 3. Commissione europea d. 4. Banca Centrale Europea 5. Corte di Giustizia e.
1. d - 2. a - 3. e - 4. c - 5. b
[5 punti] Definisce la politica che l’Unione Europea deve seguire. Assicura che la legge comunitaria sia applicata. Emette e gestisce la moneta unica. Approva le leggi ed esercita il controllo politico sull’attività della Commissione europea. Vigila sull’applicazione delle leggi e prepara il bilancio europeo.
8.
Accanto a ogni istituzione scrivi il nome della città in cui ha sede scegliendolo nell’elenco. Tieni presente che dovrai usare due volte uno stesso nome. [5 punti] Bruxelles • Lussemburgo • Francoforte • Strasburgo Strasburgo ……...........................................................……............................ 1. Parlamento europeo Bruxelles ……...........................................................……............................ 2. Consiglio della UE Bruxelles 3. Commissione europea ……...........................................................……............................ Francoforte 4. Banca Centrale Europea ……...........................................................……............................ Lussemburgo 5. Corte di Giustizia ……...........................................................……............................
9.
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [5 punti] V F 1. Le stelle presenti sulla bandiera dell’Unione Europea rappresentano gli Stati aderenti. 2. La Spagna è stato il primo Paese dell’Unione Europea ad approvare il testo della Costituzione europea. V F V F 3. Per entrare nell’Unione Europea uno Stato deve rinunciare all’uso della propria lingua. V F 4. Il Regno Unito è uno degli Stati dell’Unione Europea che non ha adottato l’euro. V F 5. Il motto ufficiale dell’Unione Europea è «Unita nella gioia».
10. Abbina a ogni accordo l’iniziativa a cui ha dato origine. [4 punti] a. Istituzione dell’Unione Europea. 1. Trattato di Roma b. Semplificazione delle procedure di approvazione delle decisioni 2. Convenzione di Schengen prese dal Consiglio della UE. 3. Trattato di Maastricht c. Istituzione della Comunità Economica Europea. 4. Trattato di Lisbona d. Abolizione delle frontiere politiche tra gli Stati europei e libera circolazione dei cittadini entro la comunità europea.
1. c - 2. d - 3. a - 4. b
11. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Il Parlamento europeo viene eletto a suffragio universale:
a ogni tre anni. b ogni cinque anni. c ogni sei anni. 2. Tra i requisiti necessari per diventare membri dell’Unione Europea c’è:
a una politica di controllo delle minoranze etniche. b un livello di istruzione alto. c un sistema democratico che garantisca il rispetto dei diritti umani.
164
268
[5 punti]
volume
Verifiche sommative
2
volume
2
Verifiche sommative 3. Tra gli Stati che non appartengono all’Unione Europea c’è:
a la Svizzera. b la Danimarca. c l’Irlanda. 4. Tra i motivi che spingono a negare alla Turchia l’adesione all’Unione Europea c’è:
a la cultura troppo diversa rispetto a quella europea. b la posizione geografica. c la religione musulmana. 5. La Costituzione europea esprime:
a la sintesi delle costituzioni degli Stati fondatori. b la volontà sovrana del popolo europeo. c i contenuti già presenti nei trattati precedenti.
Risorse didattiche
Democrazia
La pace e la ................................................. prosperità ................................................
ha come fine
........................................................................
opera per
........................................................................
L’Unione Europea
All’ingresso di altri ................................................. Stati ..................................................
Giustizia sociale
riconosce
La varietà delle culture degli Stati
Sistema democratico stabile ......................................................................................................
Materiali
è aperta
Libertà
Materiali
nel mondo
La salvaguardia di valori condivisi
Risorse didattiche
12. Completa lo schema inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [5 punti] all’ingresso di altri Stati • libertà • sistema democratico stabile • giustizia sociale • la pace e la prosperità
................................................
Sistema economico efficiente
Amministrazione pubblica capace
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
165
269
Soluzioni
Soluzioni
Totale 70 Punti
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 2 - Area iberica 1. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. Duero • Ebro • Algarve • Meseta • Pirenei • Guadalquivir • Tago • Costa Brava• Douro
3
6 Douro 9 2
[9 punti]
Duero
Pirenei 8
Tago
7 Meseta
Algarve 5
Ebro Costa 1 Brava
4
Guadalquivir 10
2. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. 6. Porto 1. Barcellona 7. Madrid 2. Lisbona 8. Andorra la Vella 3. Bilbao 9. Coimbra 4. Valencia 10. Granada 5. Siviglia
[10 punti]
3. Abbina gli elementi geografici della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. 1. Ceuta e Melilla a. Oceano Atlantico. 2. Canarie b. Africa settentrionale. 3. Baleari c. Al confine tra Francia e Spagna. 4. Meseta d. Interno della Spagna. 5. Andorra e. Mar Mediterraneo.
[5 punti]
1. b - 2. a - 3. e - 4. d - 5. c
4. Completa la tabella con gli elementi elencati. [10 punti] macchia mediterranea • sud-est • steppa • regioni interne • garìga • boschi di conifere • rilievi più elevati • pascoli • nord-ovest • boschi di latifoglie POSIZIONE GEOGRAFICA
sud-est nord-ovest ....................................................................................... regioni interne ....................................................................................... rilievi più elevati ....................................................................................... .......................................................................................
166
270
CLIMA Mediterraneo Atlantico Continentale Alpino
VEGETAZIONE
macchia mediterranea, .................................. garìga .............................................................................. boschi di latifoglie , .................................. pascoli .............................................................................. .................................................................................................................. steppa boschi di conifere ..................................................................................................................
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative
[4 punti]
Risorse didattiche Materiali
[8 punti]
167
271
Soluzioni
Soluzioni
7. Indica a quali tra le città elencate si riferiscono le seguenti affermazioni. Lisbona • Granada • Madrid • Barcellona Barcellona ……...................................................................................................... 1. Si trova in Catalogna. Madrid 2. Al Museo del Prado sono esposti capolavori di Goya. ……...................................................................................................... Barcellona 3. È famosa per le Ramblas. ……...................................................................................................... 4. Si trova vicino alla Sierra Nevada. ……...................................................................................................... Madrid Granada 5. Si trova in Andalusia. ……...................................................................................................... Barcellona 6. La chiesa più nota è la Sagrada Familia. ……......................................................................................................
Materiali
6. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. Attenzione alle parole intruse. [15 punti] baschi • omogenea • interne • Baleari • distretti • immigrazione • nord-ovest • costiere • spagnolo • Azzorre • Repubblica • comunità • profonde • monarchia • città profonde differenze. Tra la popolazione spagnola e la popolazione portoghese esistono ……................................................................ In Spagna vivono quattro grandi gruppi etnici e linguistici: i catalani nella parte sud-orientale, in Catalogna, i ................................ baschi a nord, al confine con la Francia, i gaglieghi a ……................................................................................. nord-ovest in Galizia, e i castigliani che .......................................... spagnolo parlano la lingua ufficiale, lo …….......................................................................... . Alla fine del XIX secolo e nel XX secolo dalla Spagna sono partiti consistenti flussi di emigrazione verso il continente americano e l’Europa centrale; oggi, al contrario, il Paese è immigrazione di persone provenienti dall’Africa subsahariana. interessato da fenomeni di ……................................................................................. omogenea ed è costituita prevalentemente In Portogallo la popolazione è, invece, abbastanza …….................................................................................................. da portoghesi. interne sono scarsamente popolate, a differenza delle zone ……................. In entrambi gli Stati, le regioni ……....................................................................... costiere in cui si concentra, soprattutto nelle grandi ……............................................................................. città , gran parte della popolazione. ................................................... monarchia Per quanto riguarda la forma di governo, la Spagna è una .................................................................................. costituzionale, divisa in 17 ……................ comunità autonome e indipendenti, tra cui ci sono le isole …….......................................................... Baleari e le Canarie; il Portogallo è una .................................................. repubblica parlamentare, suddivisa in 18 ……............................................................ distretti ai quali si aggiungono le regioni autono……................................................................... Azzorre e dell’Arcipelago di Madeira. me delle Isole ……...........................................................................
Risorse didattiche
5. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Prima della «riconquista cristiana» la Penisola Iberica era dominata: a dai Lusitani. b dagli Arabi. c dai Romani. 2. Portogallo e Spagna raggiunsero l’apice della loro potenza politica: a nel secolo XIX con la diffusione della Rivoluzione industriale. b nella seconda metà del XX secolo con l’instaurarsi di governi democratici. c nel XVI secolo con la formazione di vasti imperi coloniali. 3. Nella prima metà del Novecento la dittatura si affermò: a solo in Portogallo. b solo in Spagna. c in Spagna e in Portogallo. 4. Fino al 1975 Spagna e Portogallo vissero un periodo: a di isolamento politico e di arretratezza economica. b di sviluppo culturale e artistico. c di forte incremento demografico.
2
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
7. È ricca di splendidi edifici arabi, tra cui l’Alhambra. 8. È divisa in città alta (Barrio Alto) e città bassa (Baixa).
Granada Lisbona ……...................................................................................................... ……......................................................................................................
8. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Le Province basche sono una delle aree più industrializzate della Penisola Iberica. 2. Il turismo è uno dei settori più sviluppati dell’economia spagnola. 3. L’economia portoghese si basa sul turismo. 4. Il Portogallo è tra i principali produttori mondiali di sughero. 5. In Spagna, l’allevamento ovino è in declino 6. In Portogallo l’industria conserviera è legata alle colture di alberi da frutto. 7. Nelle regioni interne della Spagna, si coltivano agrumi, riso, canna da zucchero, ortaggi e primizie. 8. In Spagna, la produzione di energia elettrica sta cambiando grazie all’installazione di numerose centrali eoliche. 9. In Spagna, la pesca è un’attività importante, in particolare quella delle balene.
Totale 70 Punti
168
272
Punteggio Voto
[9 punti] V F V F V F V F V F V F V F
V F V F
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative
2
volume
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Verifiche sommative
2
Unità 3 - Area franco-olandese 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Francia • Belgio • Lussemburgo • Paesi Bassi • Principato di Monaco
[5 punti]
Isole Frisone PAESI BASSI 9 26 Fiandre 5 1 BELGIO Mosa
Canale della Manica Senna Bretagna Normandia 4
LUSSEMBURGO 8 Vosgi
Corsica FRANCIA 10
7
Rodano 3
PRINCIPATO DI MONACO
2. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [12 punti] Massiccio Centrale • Canale della Manica • Vosgi • Senna • Corsica • Rodano • Garonna • Bretagna • Fiandre • Mosa • Isole Frisone • Normandia
[4 punti]
169
273
Soluzioni
1. c - 2. e - 3. a - 4. b - 5. d
Soluzioni
5. Collega a ogni luogo la corrispondente descrizione. [5 punti] 1. Camargue a. La zona è conosciuta in tutto il mondo per le feste dei vini. 2. Isole Frisone b. Le sue pianure sono state bonificate e trasformate in polder. 3. Borgogna c. Nel suo parco sostano e nidificano colonie di uccelli tra i quali i fenicotteri rosa. 4. Fiandre d. I versanti delle montagne sono ricoperti di boschi, brughiere e pascoli. 5. Ardenne e. Il territorio corre parallelo alla costa separando la laguna del Mare di Wadden dal Mare del Nord.
Materiali
4. In corrispondenza dell’area climatica prevalente colora la carta con i colori indicati. • Giallo: clima mediterraneo. • Verde: clima continentale. • Azzurro: clima alpino. • Viola: clima atlantico.
[10 punti]
Materiali
3. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. 1. Bruxelles 6. Rotterdam 2. L’Aja 7. Tolosa 3. Marsiglia 8. Strasburgo 4. Parigi 9. Amsterdam 5. Anversa 10. Lione
Risorse didattiche
Garonna
Risorse didattiche
Massiccio Centrale
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
6. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [7 punti] V F 1. La Francia, durante la prima guerra mondiale, subì l’occupazione tedesca. V F 2. La Gallia era una delle province dell’Impero Romano. V F 3. Nel XVII secolo Luigi XVI di Borbone, detto «re Sole», fece edificare la reggia di Versailles. V F 4. Fino alla metà del XX secolo l’Algeria fu una colonia francese. 5. In Francia accanto al francese, lingua ufficiale, vengono parlati antichi idiomi come l’occitano, il catalano, V F il corso, il bretone, il basco e l’alsaziano. V F 6. La popolazione belga è costituita essenzialmente da due gruppi etnici: i fiamminghi e i valdesi. V F 7. Nel 1648, con la pace di Vestfalia, i Paesi Bassi conquistarono l’indipendenza dalla Spagna. 7. Collega a ogni città la caratteristica che la contraddistingue. [10 punti] 1. Rotterdam a. Ha il principale porto del Mar Mediterraneo. b. È sede del Parlamento europeo. 2. Marsiglia c. Per i suoi tesori artistici è tra le città protette dall’Unesco. 3. Anversa d. Il suo simbolo è la Torre Eiffel. 4. Lussemburgo e. Ha il principale porto europeo. 5. L’Aja f. È sede di importanti istituzioni delle Nazioni Unite. 6. Strasburgo g. È chiamata la «Venezia del Nord». 7. Lione h. Ospita una prestigiosa università. 8. Amsterdam i. È il più importante centro economico delle Fiandre, famoso soprattut9. Parigi to per il commercio dei diamanti. 10. Utrecht j. È sede di numerose banche che operano a livello internazionale.
1. e - 2. a - 3. i - 4. j - 5. f - 6. b - 7. c - 8. g - 9. d - 10. h
8. Indica con una crocetta la forma di governo degli Stati dell’area franco-olandese.
STATI Repubblica semipresidenziale Monarchia federale costituzionale
Monarchia costituzionale
170
274
FRANCIA
BELGIO
PAESI BASSI
LUSSEMBURGO
[5 punti]
PRINCIPATO DI MONACO
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative
2
9. Completa la tabella con le informazioni di seguito elencate. [7 punti] Presenza di numerose industrie di trasformazione dei prodotti provenienti dalle ex colonie • Molto sviluppate le attività legate al commercio • Nei secoli XIX e XX forte sviluppo dell’industria estrattiva per la presenza di numerose miniere di carbone • Forte sviluppo del turismo favorito dalle bellezze naturali e culturali • Intense attività commerciali con altri Paesi industrializzati e con le ex colonie • Rilevante la produzione dell’industria pesante • Produzione di vini e formaggi destinati all’esportazione
STATI
SETTORE PRIMARIO
Produzione di vini e formaggi destinati .............................................................................. all’esportazione .............................................................................. ...............................................................................
Francia
SETTORE SECONDARIO
Al terzo posto mondiale per la produzione di automobili
SETTORE TERZIARIO
Forte sviluppo del turismo favorito dalle bellezze .......................................................................................... naturali e culturali .......................................................................................... ..........................................................................................
Paesi Bassi
Floricoltura praticata in grandi e moderne serre
Risorse didattiche
Presenza di numerose ................................................................................. Intense attività commerciaindustrie di trasforma- .......................................................................................... ................................................................................. li con altri Paesi industriazione dei prodotti prove- .......................................................................................... ................................................................................. lizzati e con le ex colonie .......................................................................................... nienti dalle ex colonie .................................................................................
da 0 a 31 da 32 a 38 da 39 a 45 da 46 a 52 da 53 a 58 da 59 a 62 da 63 a 65 4 5 6 7 8 9 10
171
275
Soluzioni
Soluzioni
Punteggio Voto
Materiali
Materiali
Totale 65 Punti
Risorse didattiche
Belgio
Nei secoli XIX e XX forla produzione .......................................................................................... Molto sviluppate ................................................................................. te sviluppo dell’indu- Rilevante ............................................................................... dell’industria le attività legate ................................................................................. stria estrattiva per la ............................................................................... .......................................................................................... pesante al commercio ................................................................................ presenza di numerose ............................................................................... .......................................................................................... miniere di carbone ............................................................................... ...............................................................................
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 4 - Area britannica 1. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [12 punti] Canale della Manica • Isole Orcadi • Monti Pennini • Mare del Nord • Ulster • Oceano Atlantico • Mar d’Irlanda • Monti Cambrici • Isole Ebridi • Monti Grampiani • Tamigi • Stretto di Dover
Oceano Atlantico
Isole Orcadi
Isole Ebridi
Monti Grampiani
Mare del Nord
4
Ulster 6 Mar 1 d’Irlanda
Monti Pennini
3 Monti Cambrici 5 Tamigi 2 Canale della Manica
2. Distingui con i colori indicati le regioni che compongono la Gran Bretagna. • Giallo: Inghilterra. • Verde: Galles. • Viola: Scozia.
[3 punti]
3. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. 1. Dublino 4. Edimburgo 2. Londra 5. Cardiff 3. Cork 6. Belfast
[6 punti]
4. Collega le coste della Gran Bretagna con le rispettive caratteristiche. 1. Coste occidentali a. Falesie alternate a coste basse e sabbiose. 2. Coste orientali b. Firth. 3. Coste settentrionali c. Falesie alternate a coste basse e sabbiose. 4. Coste meridionali d. Coste frastagliate.
[4 punti]
172
276
Stretto di Dover
1. d - 2. c - 3. b - 4. a
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative
2
6. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Regno Unito e Irlanda, in quanto membri dell’Unione Europea, utilizzano l’euro. 2. Il re d’Inghilterra è il capo dello Stato e della Chiesa anglicana. 3. L’Irlanda è giunta nel 1921 all’indipendenza attraverso lunghe trattative pacifiche. 4. Nel XIX secolo l’Inghilterra era la più grande potenza economica e politica del mondo. 5. Grazie anche all’abbondante disponibilità di materie prime l’Inghilterra avviò, nel secolo XVII, la Rivoluzione industriale. 6. L’Inghilterra mantiene relazioni con le ex colonie attraverso il Commonwealth.
[6 punti] V F V F V F V F
V F V F
277
Soluzioni
173
Materiali
1. d - 2. e - 3. c - 4. b - 5. f - 6. a
Soluzioni
8. Collega ogni città alla relativa caratteristica. [6 punti] 1. Londra a. Molto apprezzata per la varietà dei paesaggi che offre. 2. Edimburgo b. È il capoluogo dell’Ulster. 3. Cardiff c. È il capoluogo del Galles. 4. Belfast d. Nella City si concentrano le banche, le società finanziarie, gli studi legali. 5. Dublino e. È la capitale della Scozia. 6. Cork f. Vi ha sede il Trinity College, una prestigiosa università.
Materiali
7. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [14 punti] Irlanda • più basse • urbani • rurali • eterogenea • ex colonie • centrali • britannica • XIX • immigrazione • celtica • meridionali • più elevate • conquista conquista di basi commerciali e colonie in tutto il mondo ha influito in La vocazione inglese alla …........................................................................................... britannica modo decisivo sulla popolazione ……................................................................................. . All’emigrazione dei secoli passati verso le terre coloXIX immigra, un ampio flusso di …….................................... nizzate, si è sostituito, a partire dalla metà del secolo …...................................................................................... ex colonie zione .......................................... di manodopera sia dall’Irlanda sia da molte ................................................................................ divenute indipendenti. Tutto ciò più elevate ha contribuito alla veloce crescita della popolazione che oggi raggiunge una delle densità ……................................................................................ ................. d’Europa. La popolazione non è però equamente distribuita sul territorio, ma è prevalentemente concentrata nelle meridionali, in particolare nei grandi centri ……............................................................... urbani centrali e …….................................................................. regioni ……........................................................................ Irlanda che presenta una ......................... , dove vive il 90% dei britannici. Ben diversa è la situazione in ……............................................................................... più basse d’Europa, con una distribuzione che privilegia le aree ……. densità di popolazione tra le ……...................................................................................... rurali . Altrettanto differente è la composizione etnica della popolazione: la maggioranza degli ..................................................................................... celtica , seguita da una minoranza anglo-sassone ; gli inglesi rappreirlandesi sono di origine ……........................................................................................ eterogenea sentano invece una popolazione ……............................................................................................................. , proveniente dalle diverse parti del Paese e da altri continenti.
Risorse didattiche
[4 punti]
Risorse didattiche
5. Indica con una crocetta le caratteristiche del clima dell’area britannica. Piogge scarse tutto l’anno. Inverni non molto rigidi. Estati fresche. Temperature rigide per la latitudine elevata. Estati calde e afose. Piogge abbondanti e regolari. Elevata umidità.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
9. Indica con una crocetta a quale/i Stato/i si riferiscono le seguenti affermazioni.
REGNO UNITO
[15 punti]
IRLANDA
Accanto alle moderne produzioni industriali sono molto attive le distillerie e i birrifici. Solo alcune aree sono fertili e favorevoli allo sfruttamento agricolo. Con l’ingresso nell’Unione Europea è iniziata una fase di sviluppo economico favorita dagli investimenti stranieri. Il sottosuolo è ricco di materie prime. La pesca è molto diffusa. Negli ultimi decenni le industrie ad alta tecnologia hanno sostituito le industrie pesanti. Le attività finanziarie e commerciali sono molto sviluppate. Diffuso è l’allevamento di cavalli. In tutto il territorio i pascoli sono molto diffusi. Ospita importanti compagnie internazionali legate al settore tecnologico. Il settore primario occupa solo l’1,2% della popolazione attiva. Il turismo è molto fiorente.
Totale 70 Punti
174
278
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
2
volume
Verifiche sommative
2
Unità 5 - Area scandinava e baltica 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Estonia • Islanda • Finlandia • Norvegia • Lituania • Svezia • Lettonia • Danimarca
6
ISLANDA Vatnajökull
[8 punti]
Lapponia
Isole Lofoten
Alpi Scandinave
Mare di Norvegia
Golfo di Botnia NORVEGIA SVEZIA
1
3
5 Golfo di 4 Finlandia ESTONIA
DANIMARCA
2
Jutland 7
Mar Baltico
Risorse didattiche
Risorse didattiche
FINLANDIA
LETTONIA Dvina Occidentale 8
Materiali
Materiali
LITUANIA
2. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [10 punti] Golfo di Finlandia • Isole Lofoten • Golfo di Botnia • Mar Baltico • Vatnajökull • Jutland • Dvina Occidentale • Alpi Scandinave • Lapponia • Mare di Norvegia [8 punti]
175
279
Soluzioni
Soluzioni
3. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle capitali di Stato elencate. 1. Oslo 5. Helsinki 2. Riga 6. Reykjavík 3. Stoccolma 7. Copenaghen 4. Tallinn 8. Vilnius
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
4. Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. I laghi finlandesi sono di origine vulcanica / glaciale. 2. Lungo le coste della Svezia il clima è continentale freddo nonostante la latitudine, perché la Corrente del Golfo mitiga le temperature / il territorio è situato ad altitudini elevate. 3. In Islanda ci sono molti vulcani attivi perché la regione è geologicamente antica / giovane. 4. Nelle zone settentrionali dell’Islanda fa molto freddo perché soffiano venti polari / oceanici. 5. In Danimarca le estati sono fresche e gli inverni sono relativamente miti perché il clima è di tipo atlantico / continentale. 6. A nord della Penisola Scandinava è diffusa la tundra / taiga. 7. I fiordi norvegesi si sono formati nelle valli percorse da fiumi / occupate da antichi ghiacciai. 8. In Finlandia prevalgono le foreste di conifere / latifoglie. 9. I fiumi principali della Svezia nascono sulle Alpi Scandinave e sfociano nel Golfo di Botnia / Mar di Norvegia. 10. I fiumi norvegesi sono alimentati dai ghiacciai e quindi sono ricchi di sale / acque. 5. Scrivi il nome delle città di cui sono descritte le caratteristiche, scegliendolo tra i seguenti. [8 punti] Copenaghen • Helsinki • Oslo • Tallinn • Reykjavík • Stoccolma • Riga • Vilnius Oslo 1. Sorge all’interno dell’omonimo fiordo ed è circondata da alture boscose. ……............................................................................ Vilnius 2. Era considerata la «Gerusalemme del Nord». ……............................................................................ Stoccolma 3. Nello Stadhuset, il Municipio, ogni anno si tiene la cerimonia di consegna dei Premi Nobel. ............................................................ Copenaghen 4. La statua della Sirenetta è posta alla fine della passeggiata del porto. ……............................................................................ Reykjavík 5. Ospita oltre la metà degli isolani. ……............................................................................ 6. Le strade acciottolate, gli edifici di mattoni rossi, le costruzioni gotiche fanno della città un esempio tipico di Riga insediamento nordico. ……............................................................................ Helsinki 7. Ospita uno dei maggiori produttori mondiali di telefoni cellulari. ……............................................................................ 8. Il suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco per la bellezza della sua architettura di epoca Tallinn medievale. ……............................................................................ 6. Ricostruisci le frasi che riguardano le vicende storiche degli Stati dell’area scandinava e baltica stabilendo le esatte corrispondenze. [10 punti] 1. La Finlandia è l’unico Paese della Penisola Scandinava a. nell’Unione di Kalmar. 2. Lituania, Lettonia ed Estonia proclamarono la loro b. dalla tribù vichinga degli Svear. indipendenza dall’Unione Sovietica c. nelle due guerre mondiali. 3. A partire dalla fine del XIV secolo la Norvegia era legata d. con una ribellione armata guidata da alla Svezia e alla Danimarca Gustav Vasa. 4. La Svezia, nel 1523, si liberò dalla supremazia danese e. fino al 1917. 5. Nell’antichità la Danimarca fu popolata f. ad aver adottato l’euro. 6. La popolazione norvegese ha origine g. dai Normanni o Vichinghi. 7. La Svezia deriva il suo nome h. dalla tribù germanica degli Juti. 8. L’Islanda rimase sotto il controllo danese i. nel 1991. 9. Danimarca, Svezia e Norvegia si dichiararono neutrali 10. La Finlandia subì la colonizzazione svedese e russa
1. f - 2. i - 3. a - 4. d - 5. h - 6. g - 7. b - 8. j - 9. c - 10. e
176
280
j. fino al 1944.
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative
2
PAESI SCANDINAVI
[10 punti] PAESI BALTICI
La percentuale di addetti al settore primario è compresa tra il 5 e il 10%. La percentuale di addetti al settore primario è molto bassa (intorno al 2-3%)
Risorse didattiche
8. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni si riferiscono ai Paesi scandinavi o ai Paesi baltici.
Risorse didattiche
7. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [16 punti] settentrionali • coste • monarchie costituzionali • norvegesi • Unione Sovietica • meridionali • Norvegia • repubbliche • Svezia • bielorussi • sami • Islanda • islandesi • scandinava • baltici • Danimarca scandinava e baltica è molto ridotta, perché nessuno di essi L’importanza demografica degli Stati dell’area …….................................................................... Svezia , che è la più popolata, arriva a poco più di 9 milioni di raggiunge i 10 milioni di abitanti: la …….................................................................... Danimarca , anche le densità sono tra le più basse del continente e hanno valori abitanti. A eccezione della …….................................................................... 2 Islanda e i 20 ab./km2 della Svezia. A causa del clima rigido la popolazione compresi tra i 3 ab./km dell’…….................................................................... meridionali e lungo le …….................................................................... coste , dove si trovano le capitali e è concentrata nelle regioni …….................................................................... settentrionali sami le città più grandi. Solo una minoranza di ……........................................................... vive nelle zone …….................................................................... della Penisola Scandinava. norvegesi islandesi , agli svedesi e agli …….................................................................... , che sono Dal punto di vista etnico, accanto ai …….................................................................... baltici che costituiscono gruppi molto eterogenei popoli autoctoni, ci sono gli abitanti degli Stati …….................................................................... Unione Sovietica aveva favorito il trasferimento stabile di cittadini russi, ……............................................ bielorussi poiché, in passato, l’…….......................................................................... ................................ e ucraini. costituzionali mentre ……................................................................................................. Per quanto riguarda la forma di governo Svezia, Norvegia e Danimarca sono monarchie repubbliche i rimanenti Stati sono ……....................................................................................... . I Paesi nordici fanno tutti parte dell’Unione Europea, tranne Norvegia . l’Islanda e la …….........................................................................
Decisamente alta è la percentuale di addetti al settore terziario. Nel settore secondario prevalgono le industrie tradizionali, come quelle meccani-
La rete delle comunicazioni è molto efficiente. I servizi sociali e assistenziali garantiscono un’elevata qualità di vita.
Materiali
Materiali
che, alimentari, tessili e della lavorazione del legno.
Le materie prime sono insufficienti al fabbisogno interno. Il PIL pro capite è tra i più bassi dell’Unione Europea. La ricerca di fonti di energia alternative è ben avviata.
gresso nell’Unione Europea.
Totale 80 Punti
Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
177
281
Soluzioni
Soluzioni
Il settore secondario e il terziario sono in fase di crescita, soprattutto dopo l’in-
Sezione
Sezione
3
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 6 - Area germanica 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Svizzera • Germania • Austria • Liechtenstein
[4 punti]
4 Bassopiano Germanico GERMANIA
1
Reno
ti Mon lliferi Meta
Sel va N era
6 LIECHTENSTEIN 7
Giura di Franconia Lago di 9 Danubio 10 Costanza SVIZZERA 3 Alpi Bavaresi 2 AUSTRIA 5 Alti Tauri 8 Lago di Ginevra Alpi
2. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [11 punti] Lago di Ginevra • Bassopiano Germanico • Lago di Costanza • Reno • Danubio • Alpi • Selva Nera • Giura di Franconia • Alti Tauri • Monti Metalliferi • Alpi Bavaresi 3. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città di seguito elencate. Evidenzia quindi in giallo le capitali di Stato. [14 punti] 1. Berlino 6. Vaduz 2. Salisburgo 7. Francoforte 3. Zurigo 8. Ginevra 4. Amburgo 9. Monaco 5. Berna 10. Vienna 4. Completa la tabella indicando il clima specifico di ogni località e le relative caratteristiche selezionandole nel seguente elenco. [9 punti] calde • freddi e umidi • alpino • rigidi • fresche • atlantico • freddi • continentale • fresche LOCALITÀ
CARATTERISTICHE
Atlantico
fresche Estati...............................................................
Continentale
calde Estati...............................................................
Alpino
fresche Estati...............................................................
In Germania, lungo le coste del Mare del Nord
............................................................
In Austria, nelle zone pianeggianti
............................................................
In Svizzera, sui rilievi
............................................................
178
282
CLIMA
freddi e umidi inverni............................................................ freddi inverni............................................................ rigidi inverni............................................................
volume
Verifiche sommative
2
volume
2
Verifiche sommative
5. Scrivi il nome delle città di cui sono descritte le caratteristiche, scegliendolo tra i seguenti. [8 punti] Stoccarda • Ginevra • Bonn • Berna • Amburgo • Vienna • Berlino • Francoforte Amburgo 1. È il porto principale della Germania. ........................................................................................... Ginevra 2. È sede dell’ONU, della Croce Rossa e dell’OMS. ........................................................................................... Francoforte 3. Ospita la Banca Centrale Europea. ........................................................................................... Berlino 4. Il monumento simbolo è la Porta di Brandeburgo. ........................................................................................... Stoccarda 5. Vi hanno sede le più conosciute marche automobilistiche tedesche. ........................................................................................... Vienna 6. Nei giardini dello Schönbrunn si trovano stupende fontane. ........................................................................................... Berna 7. Il suo centro storico è caratterizzato da vicoli e torri medievali, fontane e lunghe arcate. ......................................................................... Bonn 8. È stata la capitale della Repubblica Federale Tedesca. ........................................................................................... 6. Indica con una crocetta a quale Stato si riferiscono le seguenti affermazioni. GERMANIA
AUSTRIA
[7 punti] SVIZZERA
Risorse didattiche
È entrato a far parte dell’ONU nel 2002. Non ha partecipato alle due guerre mondiali. Faceva parte dell’Impero austro-ungarico. Non fa parte dell’Unione Europea.
Risorse didattiche
Si è riunificato nel 1990.
Nel 1815 fu sancita l’indipendenza del Paese. Alla fine della seconda guerra mondiale la capitale
179
283
Soluzioni
Soluzioni
7. Completa le frasi con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [12 punti] alemanno • Länder • protestante • cantoni • tedesco • Cantone dei Grigioni • occidentale • Canton Ticino • cattolica • federali • nord-orientale • immigrazione immigrazione . 1. Negli ultimi decenni il Governo tedesco ha adottato misure severe per regolamentare l’....................................................................... protestante . 2. In Germania sono praticate la religione cattolica e la religione .............................................................................. nord-orientale , il francese nella 3. La popolazione svizzera parla quattro lingue: il tedesco nella zona ........................................................................... occidentale Canton Ticino, il romancio soprattutto nel , l’italiano per lo più nel ............................................................................. zona .............................................................................. Cantone dei Grigioni. ......................................................................................... tedesco cattolica . e si pratica la religione ........................................................................... 4. In Austria si parla il ........................................................................... alemanno . 5. Nel Liechtenstein, accanto alla lingua ufficiale che è il tedesco, si parla il dialetto ..................................................................................... federali : la Germania è suddivisa in sedici 6. Germania, Svizzera e Austria sono repubbliche ...................................................................................... Länder cantoni e l’Austria in nove Länder. ........................................................................... , la Svizzera in ventisei ...........................................................................
Materiali
Materiali
venne divisa in due zone, una orientale e una occidentale.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
8. Colloca nella tabella le produzioni e le attività economiche tipiche degli Stati elencati suddividendole per settori economici. [10 punti] strumenti musicali, vetro e sci • finanziarie, bancarie, assicurative; turismo • patate, cereali, viti, alberi da frutto • apparecchiature elettriche, informatiche • luppolo, colza, girasoli, tabacco, alberi da frutto • orologi • commerciali e finanziarie; trasporti; turismo • burro, formaggi, cioccolato • bovini • automobili STATI
Germania
SETTORE PRIMARIO
SETTORE SECONDARIO
Coltivazione di cereali, barbabie-
Industrie alimentari: produzione di birra, insaccati, cioccolato, formaggi.
tole da zucchero, patate, ........................
Industrie meccaniche: produzione
luppolo, colza, girasoli, ..................................................................................... tabacco, alberi da frutto ..................................................................................... ................................................................................... .
automobili . di .............................................................................
Industrie elettroniche: produzione
SETTORE TERZIARIO
commerciali e Attività .................................................................
finanziarie; trasporti; turismo
.....................................................................................
................................................................................... .
apparecchiature di ...............................................................................
elettriche, informatiche
................................................................................... .
Industrie alimentari: produzione Svizzera
Coltivazione di patate, cereali, barbabietole da zucchero, viti.
bovini . Allevamento di ............................................
burro, formaggi, di ...............................................................................
.....................................................................................
Industrie meccaniche di precisio-
................................................................................... .
orologi . ne: .produzione di .....................................
Austria
Totale 75 Punti
180
284
patate, cereColtivazione di ...............................................
Industrie specialistiche tradizio-
Allevamento di bovini e suini.
................................................................................... .
ali, viti, alberi da frutto . ...................................................................................
Punteggio Voto
finanziarie, Attività .................................................................
cioccolato . ...................................................................................
strumenti nali: produzione di ..................................... musicali, vetro e sci
bancarie, assicurative; turismo
Attività commerciali, turismo,trasporti.
da 0 a 36 da 37 a 44 da 45 a 52 da 53 a 60 da 61 a 67 da 68 a 71 da 72 a 75 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
2
volume
Verifiche sommative
2
Unità 7 - Area centro-orientale 1. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta i nomi degli Stati elencati. Slovacchia • Romania • Polonia • Ungheria • Repubblica Ceca • Bulgaria
[6 punti]
Mar Baltico
Vistola
4 POLONIA Sudeti 1 REPUBBLICA CECA 2
Alti Tatra SLOVACCHIA
Alpi Transilvaniche 5 Mar Nero 6 Balcani BULGARIA
V F V F
181
285
Soluzioni
[10 punti] V F V F V F V F
Soluzioni
4. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il clima ungherese è mediterraneo. 2. Nelle foreste polacche vivono linci, cervi e cinghiali. 3. La Repubblica Ceca ha un clima continentale. 4. Data la presenza di ampie distese pianeggianti i fiumi polacchi sono navigabili. 5. Il delta dell’Elba è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità per la ricchezza di specie animali e vegetali che ospita. 6. Le coste polacche sono alte e rocciose.
[6 punti]
Materiali
3. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città elencate. 1. Praga 2. Bratislava 3. Budapest 4. Varsavia 5. Bucarest 6. Sofia
Materiali
2. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [10 punti] Balcani • Danubio • Alti Tatra • Sudeti • Pianura Ungherese • Mar Baltico • Carpazi • Vistola • Alpi Transilvaniche • Mar Nero
Risorse didattiche
Risorse didattiche
3 Pianura Carpazi UNGHERIA Ungherese ROMANIA Danubio
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
7. In Ungheria le estati sono calde e afose. 8. Lungo le coste del Mar Nero il clima è mite. 9. Data la modesta altitudine dei rilievi, nell’area centro-orientale non sono presenti foreste di conifere. 10. Le coste del Mar Nero sono basse e sabbiose.
V V V V
F F F F
5. Completa le frasi con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [13 punti] rumeno • 2007 • ebrei • Cecoslovacchia • dittatura • ortodossa • polacchi • rom • Unione Sovietica • Slovacchia • 1993 • Romania • Polonia polacchi Unione Sovietica di sottrarsi all’influenza dell’..................................................................................... 1. Nel 1989, la forte volontà dei .............................................................. portò al governo i membri del sindacato Solidarność. 1993 Cecoslovacchia la Repubblica Ceca e la Slovacchia formavano la .............................................................................................. . 2. Fino al .............................................................. Romania dittatura si impose la .............................................................. di Ceauşescu, che 3. Nella seconda metà del XX secolo, in .............................................................. venne abbattuta nel 1989. 2007 . 4. Bulgaria e Romania sono entrate a far parte dell’Unione Europea nel .............................................................. Polonia ha subìto importanti cambiamenti demografici: alcuni 5. Con la seconda guerra mondiale la .............................................................. ebrei furono sterminati nei campi di concentramento. milioni di .............................................................. ortodossa . 6. In Romania e in Bulgaria si pratica la religione ......................................................................... rumeno 7. Il .............................................................. appartiene al gruppo delle lingue neolatine. rom . 8. In Romania vive una comunità di .................................................................................... Slovacchia ha adottato l’euro. 9. Degli Stati dell’area centro-orientale solo la .............................................................. 6. Collega ogni capitale al suo Stato e alla sua descrizione. [12 punti] 1. È tagliata in due dal Danubio. a. Ungheria • Praga 2. Situata sul fiume Vistola, è stata completamente ricostruita dopo le b. Polonia • Bratislava terribili devastazioni subite nel corso della seconda guerra mondiale. 3. Sorge sul fiume Moldava e nel passato fu capitale del Sacro Romano c. Romania • Varsavia Impero. d. Rep. Ceca • Sofia 4. Sorge sul Danubio che la collega direttamente sia a Vienna che a Budapest. e. Bulgaria • Budapest 5. Il suo Parlamento è il secondo edificio più esteso al mondo. f. Slovacchia • Bucarest 6. Si trova ai piedi del monte Vitoša; in passato è stata una città importante, grazie alla sua posizione centrale nella Penisola Balcanica.
Praga: d. 3 - Bratislava: f. 4 - Varsavia: b. 2 - Sofia: e. 6 - Budapest: a. 1 - Bucarest: c. 5
182
286
volume
Verifiche sommative
2
volume
2
Verifiche sommative 7. Metti una crocetta sui completamenti esatti.
[13 punti]
PRIMA DEL CROLLO DELL’URSS
Tecniche di coltivazione: a avanzate. b arretrate. Produzione di: a cereali, patate, barbabietole da zucchero, uva. b agrumi, olive, ortaggi.
DOPO IL CROLLO DELL’URSS
Avvio della:
a meccanizzazione. b estrazione di materie prime. Impiego di un numero di addetti:
a minore. b maggiore.
183
287
Soluzioni
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
Materiali
Punteggio Voto
Risorse didattiche
Soluzioni
Totale 70 Punti
Materiali
Commercio: a limitato ai Paesi dell’Est. b aperto all’Europa settentrionale.
Commercio: a rivolto verso l’Unione Sovietica. b aperto ai Paesi occidentali. Turismo internazionale: a in aumento. b in calo. Con un numero di addetti: a crescente. b stabile.
Risorse didattiche
Grande sviluppo delle: a industrie tessili ed elettroniche. b industrie siderurgiche, metallurgiche e chimiche. Favorito dalla grande disponibilità di: a tecnologie avanzate. b risorse minerarie.
Graduale smantellamento delle: a industrie pesanti. b industrie leggere. A favore delle: a industrie tradizionali. b industrie elettriche, elettroniche, automobilistiche. Anche grazie all’investimento di capitali: a statali. b stranieri.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 8 - Area balcanica e mediterranea 1. Colora di azzurro i mari dell’area e scrivi i seguenti nomi sulla carta. Mar di Marmara • Mar Adriatico • Mar Nero • Mar Mediterraneo • Mar Egeo • Mar Ionio
1
[6 punti]
3
he ric na Di pi Al
Da lm az ia Mar Adriatico
4
11
8
5 Tracia Bosforo Mar di Marmara
2 10 12 Mar Ionio
Mar Nero
Danubio
Isole Ionie
Mar Egeo
Anatolia
Peloponneso Rodi
6 Mar Mediterraneo
9
7
Creta
2. Facendo attenzione ai confini politici, scrivi sulla carta il numero corrispondente agli Stati elencati. 7. Cipro 1. Slovenia 8. Montenegro 2. Macedonia 9. Turchia 3. Croazia 10. Albania 4. Serbia 11. Bosnia ed Erzegovina 5. Kosovo 12. Grecia 6. Malta
[12 punti]
3. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [10 punti] Dalmazia • Alpi Dinariche • Danubio • Bosforo • Creta • Anatolia • Isole Ionie • Tracia • Peloponneso • Rodi
184
288
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative
2
4. Completa la tabella indicando il clima specifico di ogni località e le relative caratteristiche scelte nel seguente elenco. [12 punti] continentale • miti • nevose • alpino • secche e calde • aghifoglie • freddo • mite • abbondanti • latifoglie • mediterraneo • freddi LOCALITÀ
CLIMA
Mediterraneo
....................................................................................
In Croazia, nelle zone interne
....................................................................................
In Slovenia, sui rilievi
....................................................................................
In Turchia, lungo le coste del Mar Nero
Pontico
Continentale Alpino
miti inverni ..................................................................
Macchia mediterranea
Estati calde e afose e inverni ..............
latifoglie Boschi di .............................................................
freddi .................... con precipitazioni scarse freddo Clima ............................................................ con
nevose precipitazioni ..................................................
mite Clima ............................................................ con
abbondanti precipitazioni ..................................................
aghifoglie Boschi di ............................................................. Boschi di latifoglie e piante come il ciliegio
[12 punti]
1. b - 2. i - 3. d - 4. c - 5. g - 6. l - 7. a - 8. h - 9. j - 10. e - 11. k - 12. f
1. b - 2. c/e - 3. f/h - 4. a/g - 5. d 185
289
Soluzioni
Soluzioni
6. Collega ciascuna città con le caratteristiche descritte. Attenzione: alcune città hanno più di un collegamento. [8 punti] 1. Lubiana a. È stata scelta come Capitale europea della cultura per il 2010. b. Crocevia naturale tra l’Occidente e i Balcani, fin dall’antichità vi passavano le carovane 2. Sarajevo dei mercanti che dalla valle del Danubio si spingevano fino all’Adriatico. c. È stata in gran parte ricostruita dopo la seconda guerra mondiale. 3. Atene d. È situata su una penisola rocciosa, racchiusa da antiche mura. e. È stata teatro, dal 1992 al 1995, di una feroce guerra civile. 4. Istanbul f. Conserva nell’Acropoli importanti testimonianze artistiche del suo glorioso passato. g. Fu fondata nel 657 a.C. con il nome di Bisanzio. 5. Dubrovnik h. Cresciuta in modo caotico nella seconda metà del Novecento, oggi è una delle metropoli più inquinate.
Materiali
Lubiana Zagabria Sarajevo Belgrado Podgorica Priština Skopje Tirana Atene Valletta Nicosia Ankara
Materiali
a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l.
Risorse didattiche
5. Collega a ogni Stato la relativa capitale. 1. Croazia 2. Grecia 3. Serbia 4. Bosnia ed Erzegovina 5. Macedonia 6. Turchia 7. Slovenia 8. Albania 9. Malta 10. Montenegro 11. Cipro 12. Kosovo
secche e calde Estati .....................................................................
PAESAGGIO
Risorse didattiche
In Grecia, lungo le coste
CARATTERISTICHE
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
7. Scrivi il nome dello Stato o degli Stati a cui si riferiscono le seguenti affermazioni. [10 punti] Malta 1. Rimase colonia britannica fino alla proclamazione dell’indipendenza nel 1964. ................................................................................................ 2. Sono i due Paesi che nel 1991 hanno raggiunto l’indipendenza dalla ex Jugoslavia in modo rapido e pacifico.
Slovenia/Macedonia
................................................................................................
Bosnia ed Erzegovina 3. Con gli Accordi di Dayton del 1995 è diventata una Repubblica federale. ................................................................................................ Serbia 4. Nel 1992 costituì con il Montenegro la Repubblica federale di Jugoslavia. ................................................................................................ 5. La richiesta di diventare membro dell’Unione Europea è stata accolta solo nel 2004 anche per la mancanza di Turchia garanzie circa il rispetto dei diritti della minoranza curda. ................................................................................................ 6. La popolazione è composta in prevalenza da bosniaci musulmani, da serbi ortodossi e da croati cattolici. Bosnia ed Erzegovina
................................................................................................
7. Isolata dall’Europa a partire dal secondo dopoguerra, è diventata una Repubblica parlamentare nel 1991, in ................................................................................................ seguito al crollo del regime comunista. Albania 8. A causa del forte aumento della popolazione dovuto a un elevato tasso di natalità, molti abitanti sono emigrati Turchia verso la Germania e la Svizzera. ................................................................................................ Croazia 9. È entrata a far parte dell’Unione Europea nel 2013. ................................................................................... Grecia 10. Ha subìto il cosiddetto «regime dei Colonnelli» dal 1967 al 1974. ................................................................................................
8. Indica con una crocetta a quali Stati si riferiscono le seguenti affermazioni. STATI DELLA EX JUGOSLAVIA
GRECIA
[10 punti] TURCHIA
Il sottosuolo è ricco di materie prime. Nelle pianure interne si coltivano cereali, patate e barbabietole da zucchero. Il turismo culturale e balneare, settore trainante dell’economia, è favorito da una rete molto efficiente di comunicazioni marittime tra le isole. Le industrie operano prevalentemente nei settori siderurgico, meccanico e chimico. La cantieristica navale è un settore industriale di grande importanza. L’agricoltura viene praticata con sistemi arretrati. L’agricoltura produce tabacco, tè, cotone e agrumi destinati all’esportazione. La pesca è in crescita, anche se ha perso importanza la tradizionale attività della raccolta delle spugne. Le foreste presenti in vaste aree del territorio assicurano una rilevante produzione di legname.. Il recente sviluppo industriale ha interessato solo la parte europea del Paese.
Totale 80 Punti
186
290
Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative
2
volume
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Verifiche sommative
2
Unità 9 - Area russa 1. Posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici. [14 punti] Volga • Mar Caspio • Bassopiano Sarmatico • Caucaso • Mar Baltico • Bassopiano del Dnepr • Don • Crimea • Dvina Settentrionale • Lago Onega • Mar Nero • Lago Ladoga • Urali • Dnepr
Urali
Dvina Settentrionale
Lago Ladoga 2
Mar Baltico
4
Bassopiano Sarmatico Volga
Risorse didattiche
Risorse didattiche
Lago Onega
1 Don
Dnepr Mar Caspio
5 Mar Crimea Nero
Materiali
Materiali
3 Bassopiano del Dnepr
Caucaso
[6 punti]
187
291
Soluzioni
3. Ordina i diversi tipi di ambiente presenti in Russia partendo dalla vegetazione che si trova più a nord. 3 Foresta di latifoglie 2 Taiga 6 Vegetazione mediterranea 1 Tundra 4 Steppa 5 Steppa erbosa
[5 punti]
Soluzioni
2. Scrivi sulla carta il numero corrispondente alle città elencate. 3. Kiev 1. Minsk 5. Chişinău 4. Mosca 2. San Pietroburgo
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
4. Collega gli elementi della colonna di sinistra con quelli della colonna di destra. [11 punti] a. Linea ferroviaria che attraversa la Siberia. 1. Kaliningrad b. Museo di San Pietroburgo. 2. «Terre nere» c. Residenza del Presidente della Russia. 3. Perestrojka d. Celebre teatro di Mosca. 4. Hermitage e. Exclave russa sul Mar Baltico. 5. Boulevard f. Riforma economica attuata da Gorbaciov nell’Unione Sovietica. 6. Bolshoi g. Grandi complessi industriali sovietici. 7. Transiberiana h. Casa di campagna con orto o giardino. 8. Cremlino i. Cittadina dell’Ucraina in cui si verificò nel 1986 un gravissimo incidente nucleare. 9. Kombinat j. Viali alberati dei quartieri moderni di Chişinău. 10. Chernobyl k. Terreni molto fertili situati nella fascia centro-meridionale della regione russa. 11. Dacia
1. e - 2. k - 3. f - 4. b - 5. j - 6. d - 7. a - 8. c - 9. g - 10. i - 11. h
5. Disponi in ordine cronologico gli avvenimenti relativi alla storia russa del XX secolo. 10 Nascita della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). 3 Caduta del regime dello zar. 9 Dissoluzione dell’URSS. 2 Rivoluzione d’Ottobre guidata da Lenin. 7 «Guerra fredda» tra Stati Uniti e Unione Sovietica. 4 Nascita dell’URSS. 6 Seconda guerra mondiale. 1 Scoppio della prima guerra mondiale. 5 Dittatura di Stalin. 8 Riforme del governo Gorbaciov.
[10 punti]
6. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli dall’elenco sottostante. [17 punti] rurali • disabitati • ortodossi • Comunità • emigrare • Moldova • maggioranza • agricole • gruppi etnici • mercato • arricchiti • politica • asiatica • povertà • europea • urbane • irregolare gruppi etnici . A causa delle caratteristiche del territorio L’immenso territorio russo è abitato da molteplici .................................................................................. irregolare . La parte ................................................................... asiatica della Russia e del clima, la popolazione è distribuita in modo ................................................................... disabitati , mentre l’area ................................................................... europea , specie nella parte è quasi spopolata, con immensi spazi ................................................................... maggioranzadella popolazione. Tranne la Moldova, in cui prevalgono centro-meridionale, ospita la stragrande ................................................................... rurali urbane , negli altri Stati della regione la popolazione vive nelle aree ............................................................ gli insediamenti ................................................................ agricole attorno alle quali si estendono vaste zone ................................................................... e industriali. ortodossi . Per quanto riguarda la religione, i credenti sono per lo più ................................................................... politica Comunità gli Stati dell’area russa sono riuniti nella ........................................................... Dal punto di vista dell’organizzazione ........................................................... degli Stati Indipendenti (CSI). mercato ha favorito gruppi ristretti di perIl passaggio da una economia statalizzata a una economia di ........................................................................... arricchiti , ma ha svantaggiato milioni di russi che vivono in condizioni sone che si sono enormemente ............................................................................. povertà Moldova ha spinto molti a ................ . Questa situazione, particolarmente grave in ................................................................... di ........................................................................... emigrareverso l’Europa occidentale. ...................................................
188
292
volume
Verifiche sommative
2
volume
Verifiche sommative
2
7. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [7 punti] V F 1. La Russia dispone di enormi risorse energetiche che esporta in altri Paesi. 2. In pochi anni la Russia ha ristrutturato il settore industriale convertendo le industrie pesanti in industrie V F leggere. V F 3. L’Ucraina è tra i maggiori produttori mondiali di tabacco. V F 4. L’imponente patrimonio forestale della regione russa viene sfruttato per la produzione di legname. 5. In Moldova è molto diffusa l’industria agroalimentare che produce conserve di frutta, vino, birra e liquori. V F 6. Attraverso il trasporto ferroviario e stradale il petrolio e il gas naturale estratti in Russia raggiungono gli V F Stati dell’Europa occidentale. V F 7. In Russia il settore terziario è in graduale sviluppo.
189
293
Soluzioni
Soluzioni da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
Materiali
Materiali
Punteggio Voto
Risorse didattiche
Risorse didattiche
Totale 70 Punti
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 1 - Alla scoperta della Terra 1.
Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [16 punti] rotazione • stessa • gravitazionale • solstizi • rivoluzione • emisfero • pianeti • primavera e autunno • massima • satelliti • asse • maree • estate e inverno • equinozi • Universo • Sole Universo . Il Sole, attorno al quale ruotano otto ……............................................. pianeti e La Terra fa parte del Sistema Solare dell’ ……................................................. satelliti , tra cui la Luna, che orbita attorno alla Terra esercitando sul pianeta moltissimi corpi minori come i ……....................................................... gravitazionale che dà origine alle ……................................................... maree . un’attrazione ……............................................................................ Sole percorrendo un’orbita ellittica , ma anche La Terra, come gli altri pianeti, si muove non solo attorno al …….................................................. asse rivoluzione determina l’al. Il primo moto, chiamato moto di …….......................................................... su se stessa intorno al proprio ……............................................. rotazione ternarsi delle stagioni il secondo, chiamato moto di ……...................................................... , determina l’alternarsi del giorno e della notte. equinozi solstizi primavera e dai ……....................................................... . Gli equinozi di ……........................................ L’inizio delle stagioni è segnato dagli ……....................................................... e autunno stessa sono i due giorni dell’anno in cui il dì e la notte hanno la ……................................................ durata in tutti ..........................…….................................................. estate e inverno i luoghi della Terra; i solstizi di ……..................................................................…….................................................. sono i due giorni dell’anno in cui, nel nostro emisfero , la durata del dì è rispettivamente ……................................................................. massima e minima. ……............................................. 2.
Collega ciascun termine alla relativa definizione. [10 punti] a. Strato più esterno della Terra formato da rocce leggere. 1. Mantello b. Strato della Terra posto sotto la crosta costituito da rocce pesanti. 2. Tettonica a zolle c. Strato formato dalla crosta e dalla parte solida del mantello. 3. Idrosfera d. Parte centrale della Terra posta sotto il mantello. 4. Nucleo e. Strato di gas che avvolge il pianeta. 5. Atmosfera f. Insieme delle acque presenti sulla Terra. 6. Magma g. Insieme delle forme di vita e degli ambienti naturali presenti sulla Terra. 7. Litosfera h. Parti in cui è suddivisa la crosta terrestre. 8. Biosfera i. Teoria elaborata per spiegare i cambiamenti subìti dalla superficie terrestre nel 9. Crosta terrestre corso delle ere geologiche. 10. Placche j. Materiale roccioso allo stato fuso.
1. b - 2. i - 3. f - 4. d - 5. e - 6. j - 7. c - 8. g - 9. a - 10. h
3.
Indica con una crocetta l’affermazione esatta. 1. Secondo la teoria di Alfred Wegener, circa 200 milioni di anni fa sul nostro pianeta vi era un unico blocco di terre circondato da oceani chiamato: a Panthalassa. b Gondwana. c Pangea. d Tetide. 2. La teoria della deriva dei continenti sostiene che: a il fondo marino non si espande. b la crosta terrestre è composta da placche unite tra loro. c la crosta terrestre è composta da placche che si sono distaccate lentamente nel tempo. d le placche non sono in movimento.
190
294
[10 punti] 3. La «cintura di fuoco» è la linea dei vulcani che circonda: a l’Oceano Pacifico. b l’Oceano Atlantico. c l’Oceano Antartico. d l’Oceano Indiano. 4. Lo tsunami è originato: a da un’eruzione vulcanica. b da un terremoto sottomarino. c dallo sprofondamento delle fosse oceaniche. d dalla collisione di placche continentali.
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative
8. Circa un terzo delle terre emerse è costituito da: a colline. b pianure. c montagne. d rilievi. 9. L’Everest, la montagna più alta del mondo, fa parte della catena: a delle Ande. b dell’Atlante. c del Caucaso. d dell’Himalaya. 10. Il continente con il maggior numero di grandi fiumi è: a l’America. b l’Asia. c l’Oceania. d l’Africa.
5.
Completa la tabella con gli elementi geografici mancanti; quindi inserisci i nomi degli ambienti tipici scegliendoli nell’elenco sottostante. [20 punti] foresta pluviale • giungla • savana • deserti caldi • prateria • steppa • macchia mediterranea • deserti freddi • taiga • tundra
Zona intertropicale o torrida
Zona temperata boreale
Zona temperata australe
Capricorno a sud. e il Tropico del ……......…...………......……......................…..
Cancro e il Fascia compresa tra il Tropico del ……......…….........……............
artico Circolo polare ……......……….........……......……......................….............…...
Capricorno e Fascia compresa tra il Tropico del ……......…….........……............ antartico il Circolo polare ……......……………......…….........................................…........
Foresta pluviale giungla savana , ……......…...............….……........ deserti caldi. ……......…..........…....……. ……......…..........…...…..................…. , ……......…...…...……. ,
Prateria steppa macchia mediterranea deserti freddi …......…..........…...…….............……......…..........…... . ……......…..........…...…......…. , ……......…..........…...……. ,
……......…..........…...…….............……......…..........…...…..…. ,
artico Fascia compresa tra il Circolo polare ……......…….........……...........
nord e il Polo ……......………..........……......… .
antartico Fascia compresa tra il Circolo polare ……......…….........……............ sud e il Polo ……......………..........……......… .
Taiga
tundra
……......…..........…...…......…. , ……......…..........…...……...... .
191
295
Soluzioni
Zona polare antartica
Cancro a nord Fascia compresa tra il Tropico del ……......…................…..
AMBIENTI TIPICI
Soluzioni
Zona polare artica
AREA INTERESSATA
Materiali
ZONA CLIMATICA
Materiali
Accanto a ogni elemento che condiziona il clima, scrivi se si tratta di un fattore cosmico (FC) o di un fattore geografico (FG). [5 punti] FG 1. Vicinanza del mare. ( ……......…....……......….........…....… ) FC ) 2. Movimento di rotazione e di rivoluzione della Terra. ( ……......…....……......….........…....… FG 3. Latitudine. ( ……......…....……......….........…....… ) FC ) 4. Durata e incidenza dell’illuminazione solare. ( ……......…....……......….........…....… FG ) 5. Altitudine. ( ……......…....……......….........…....…
Risorse didattiche
4.
Risorse didattiche
5. La più grande massa d’acqua chiusa della Terra è: a il Lago Vittoria. b il Lago Bajkal. c il Mar Caspio. d il Lago Titicaca. 6. Tre quarti della Terra sono coperti d’acqua, quindi i continenti occupano circa: a i tre quarti della superficie terrestre. b la metà della superficie terrestre. c un sesto della superficie terrestre. d un quarto della superficie terrestre. 7. L’oceano più esteso è: a il Pacifico. b l’Atlantico. c l’Artico. d l’Indiano.
3
Sezione
Sezione 6.
Soluzioni
2
Materiali
Completa la tabella riportando negli appositi spazi le caratteristiche climatiche degli ambienti presenti sulla Terra. Indica quindi, con un sì o con un no, se l’ambiente favorisce o ostacola l’insediamento umano (l’esercizio è già avviato). [11 punti] AMBIENTE
TEMPERATURE
Ambienti intertropicali umidi
Alte
Ambienti intertropicali aridi
Alte
...................................................
PRECIPITAZIONI
Abbondanti e quotidiane ................................................... ...................................................
Scarse e stagionali
ANDAMENTO DELLE STAGIONI
Una sola stagione
Alternarsi di 2 stagioni
.........................................................
FAVOREVOLE ALL’INSEDIAMENTO UMANO
No
...................................................
No
.........................................................
Ambienti temperati
Ambienti polari
Moderate
...................................................
Basse/molto basse
................................................... ...................................................
Distribuite durante tutto l’anno ................................................... ................................................... ...................................................
Scarse e nevose
Alternarsi di 4 stagioni
.........................................................
Sì
...................................................
.........................................................
Alternanza di 6 ......................................................... mesi di buio/luce .........................................................
No
...................................................
7. Indica gli ambienti a cui si riferiscono le seguenti caratteristiche (l’esercizio è già avviato). [10 punti] 1. Esiste una sola stagione caratterizzata da piogge abbondanti e quotidiane. Foresta pluviale Taiga 2. La vegetazione è costituita da conifere e aghifoglie. …….............................................................. Deserto caldo 3. Per la scarsità d’acqua e la temperatura elevata, la vegetazione è costituita da rari arbusti. ……........................................................... 4. Diffusa in Argentina, dove prende il nome di pampa, si presenta come un’ampia pianura coperta principalmente Prateria da basse piante erbacee. ……................................................................ Giungla 5. Si trova nelle zone monsoniche dell’Asia e fornisce legno pregiato e bambù. ……................................................................ Steppa 6. Presente nelle pianure della Siberia, fornisce erba solamente nella stagione piovosa. ……................................................................ 7. La vegetazione è costituita da alberi sempreverdi e arbusti aromatici, come la ginestra e la lavanda.
Macchia mediterranea
……................................................................
8. Si alternano due stagioni, una secca e una piovosa; ospita mammiferi predatori, come il leone e il ghepardo.
Savana
……................................................................
9. Per l’intenso freddo invernale che contrasta con l’elevata temperatura estiva, accompagnato da assenza di preciDeserto freddo pitazioni, la vita animale è ridotta a pochi rettili e roditori. ……................................................................ Foresta pluviale 10. La vegetazione è rigogliosa con una stratificazione verticale. ……................................................................ Tundra 11. La flora è costituita da muschi e licheni, la fauna è composta da erbivori o da specie marine. …….....................................................
192
296
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative 8.
Completa lo schema relativo ai problemi ambientali del pianeta inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [13 punti] aumento del livello dei mari e dei fiumi • desertificazione • diminuzione dei raccolti agricoli • riscaldamento di abitazioni e uffici • Protocollo di Kyoto • dell’ecosistema • delle aree costiere • richiesta di minerali • funzionamento degli impianti industriali • di CO2• aumento delle malattie: malaria, colera • surriscaldamento del pianeta • sfruttamento agricolo eccessivo Richiesta di legname pregiato
Sfruttamento ..................................................... agricolo ..................................................... eccessivo .....................................................
Uso di combustibili fossili
Richiesta di minerali ..................................................... .....................................................
Sfruttamento intensivo dei pascoli
Riscaldamento ..................................................... di abitazioni ..................................................... e uffici .....................................................
Funzionamento ..................................................... degli impianti ..................................................... industriali .....................................................
Funzionamento dei veicoli a motore
di CO2
.....................................................
Surriscaldamento ................................................................... del pianeta ...................................................................
Deforestazione di vaste aree tropicali
Desertificazione ....................................................................
Aumento del ........................................................... livello dei mari ........................................................... e dei fiumi ...........................................................
Alterazione
dell’ecosistema ......................................................
Diminuzione dell’acqua potabile
Aumento della siccità nelle zone tropicali
Diminuzione dei raccolti agricoli ..................................................... ..................................................... .....................................................
Sommersione
delle aree costiere
........................................................... ...........................................................
Aumento delle malat.............................................................................. tie: malaria, colera ..............................................................................
Punteggio Voto
Interventi per ridurre l’inquinamento
da 0 a 46 da 47 a 56 da 57 a 66 da 67 a 76 da 77 a 85 da 86 a 91 da 92 a 95 4 5 6 7 8 9 10
193
297
Soluzioni
Totale 95 Punti
Carestie
Soluzioni
Protocollo .............................................. di Kyoto ..............................................
Materiali
Scioglimento dei ghiacciai
Materiali
Degrado del suolo: aridità e sterilità
Risorse didattiche
Risorse didattiche
Produzione eccessiva
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 2 - Un mondo da abitare 1. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [15 punti] caste • economica • America • Unesco • sviluppo • religione • abitudini • scintoismo • lingua • inglese • induismo • Asia • risorse naturali • politici • Europa Alcuni importanti fattori che hanno influenzato (e tuttora determinano) il popolamento di certe aree della Terra sono le …… risorse naturali , lo ……........................................................................ sviluppo politici economico, e gli eventi ……........................................................................ . ......................................................................................... Europa L’urbanizzazione è un fenomeno nato in ……................................................................................... , anche se le città più popolose si trovano oggi in Asia America ……....................................................... e in ……............................................................................ . lingua è l’aspetto più significativo della cultura di un popolo perché lo identifica dal punto di vista storico La ……............................................... inglese , e lingue in via d’estinzione, che si tenta di salvaguardare e sociale. Ci sono lingue in crescita, come l’ …….................................................... Unesco . anche tramite iniziative come la Giornata Internazionale della Lingua Madre, promossa nel 1999 dall’ ……................................................. religione è un elemento di forte distinzione culturale, in quanto influenza profondamente il modo Anche la …….......................................................... abitudini di molti fedeli: gli induisti non si di pensare e di agire degli uomini. Certi divieti condizionano le …….................................................................. cibano di carne bovina, i musulmani e gli ebrei non consumano carne di maiale, i buddisti sono per lo più vegetariani. economica di un popolo. In India, La religione esercita anche un’influenza sull’organizzazione sociale ed ……......................................................................... induismo caste , la società è divisa in …….................................................................. ; in Giappone, dove è seguendo i principi dell’ ……........................................................................ scintoismo , i lavoratori sono legati al datore di lavoro in un rapporto di assoluta fedeltà, che ha praticato lo …….................................................................. consentito lo sviluppo di aziende altamente competitive sui mercati internazionali. 2.
3.
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. A seguito dell’espansione islamica l’arabo si è diffuso nell’Africa subsahariana. 2. Le lingue della famiglia indoeuropea si sono diffuse in tutto il mondo con il colonialismo. 3. Il finlandese, l’estone e l’ungherese appartengono alla famiglia delle lingue uralo-altaiche. 4. Il cristianesimo è la più antica religione monoteista. 5. La famiglia sino-tibetana comprende il cinese mandarino. 6. Gli statunitensi sono in prevalenza musulmani. 7. In alcune zone marginali del continente americano si praticano ancora religioni animiste. 8. Sciiti e sunniti sono i due gruppi principali in cui si differenzia la religione islamica. 9. La religione scintoista è dominata da tre principali divinità: Brahma, Shiva e Vishnu. 10. Per quanto riguarda l’approccio degli uomini alla religione, negli ultimi decenni si sono manifestati due fenomeni rilevanti: l’integralismo e la diminuzione della pratica religiosa.
V F
Collega ciascun termine alla relativa definizione. [10 punti] 1. Calo demografico a. Aumento della popolazione anziana. 2. Incremento demografico b. Numero di morti in un anno ogni 1 000 abitanti. 3. Tasso di mortalità c. Anni di vita che restano mediamente da vivere a ogni età. 4. Pandemia d. Numero dei nati in un anno ogni 1 000 abitanti. 5. Popolazione attiva e. Epidemia estesa in diverse aree geografiche. 6. Speranza di vita f. Aumento della popolazione. 7. Aumento della longevità g. Persone di 65 anni o più. 8. Tasso di natalità h. Diminuzione della popolazione. 9. Densità demografica i. Persone tra i 15 e i 64 anni. 10. Popolazione inattiva j. Rapporto fra il numero di abitanti in un territorio e la sua superficie.
1. h - 2. f- 3. b - 4. e - 5. i - 6. c - 7. a - 8. d - 9. j - 10. g 194
298
[10 punti] V F V F V F V F V F V F V F V F V F
volume
Verifiche sommative
3
volume
Verifiche sommative
3
4. Sottolinea il completamento esatto scegliendo tra i due proposti. [10 punti] 1. Oggi la popolazione mondiale è di oltre 6 / 7 miliardi. 2. L’attuale densità media di popolazione nel mondo è di circa 47 / 57 ab./km². 3. La popolazione cresce a un ritmo dell’1,2% / del 2% annuo. 4. Nei Paesi più sviluppati le nascite aumentano / diminuiscono. 5. Dal 2000 la popolazione mondiale cresce a una velocità inferiore / superiore a quella dei secoli precedenti. 6. Nei Paesi più poveri prevalgono le malattie causate da carenze alimentari / vita sedentaria. 7. Nel 2050 le persone anziane arriveranno a costituire il 41% / 21% della popolazione mondiale. 8. La SARS / L’AIDS è una delle tre principali malattie che devastano la popolazione mondiale. 9. Oggi il 30% / 55% della popolazione mondiale vive nelle città. 10. Nell’Africa subsahariana il 50% / 70% della popolazione vive negli slum. 5. Tra le affermazioni elencate indica con una crocetta quelle riferite ai Paesi economicamente meno sviluppati. [4 punti] La popolazione cresce in modo vertiginoso. La mortalità infantile è molto elevata. La speranza di vita è bassa.
e Le carenze alimentari e quelle infettive impediscono alla popolazione di crescere. f La percentuale di bambini nati è molto alta. 6. Distingui con una crocetta le principali aree di emigrazione dalle aree di immigrazione nel mondo. [8 punti] AREE
EMIGRAZIONE
IMMIGRAZIONE
Europa occidentale
Risorse didattiche
La maggioranza della popolazione è anziana.
Risorse didattiche
a b c d
Europa orientale Africa settentrionale Asia sud-orientale
America settentrionale America latina Oceania
195
299
Soluzioni
Soluzioni
7. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [10 punti] V F 1. Le migrazioni internazionali riguardano contadini che lasciano le campagne per trasferirsi nelle città. V F 2. Una delle principali cause della migrazione è la ricerca di lavoro e di condizioni di vita migliori. 3. Si definiscono profughi le persone costrette a fuggire dai propri Paesi per colpa di calamità naturali, V F persecuzioni politiche, conflitti militari o scontri etnici. V F 4. L’Afghanistan è uno dei Paesi che ospita più rifugiati al mondo. V F 5. I profughi non possono chiedere l’asilo politico ai Paesi che li ospitano. V F 6. Spesso tra immigrati e popolazione locale esplodono forti tensioni sociali. V F 7. Le migrazioni portano a un cambiamento nella composizione etnica dei Paesi di accoglienza. V F 8. Gli immigrati vengono solitamente assunti per lavori occasionali, spesso senza un regolare contratto. 9. I flussi migratori favoriscono lo scambio di conoscenze e di competenze tra persone di diversa nazionalità. V F V F 10. Gli immigrati contribuiscono al PIL dei Paesi che li ospitano ma non a quello dei loro Paesi di origine.
Materiali
Materiali
Asia centrale
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
8. Completa lo schema relativo ai problemi connessi all’urbanizzazione inserendo i termini di seguito elencati. [13 punti] degradati • campagna • inquinamento • igienico-sanitaria • infrastrutture • città • sicurezza • ambientale • megalopoli • crescita • residenziali • servizi • rifiuti Lo spostamento della popolazione dalla
Città
verso la
......................................................
campagna ......................................................
ha favorito la
Crescita
......................................................
delle città che si sono fuse in Problemi di tutela
ambientale
Megalopoli
che creano
......................................................
......................................................
in cui convivono quali Quartieri
Quartieri
inquinamento ......................................................
residenziali ......................................................
degradati (slum) ...................................................
Traffico
dotati di
privi di
Smaltimento dei
rifiuti
..............................................................
Infrastrutture
..............................................................
Servizi
..............................................................
assistenziali Misure di
sicurezza
...............................................................
Tutela
igienico-sanitaria ...............................................................
Totale 80 Punti
196
300
Punteggio Voto
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
3
volume
Verifiche sommative
3
Unità 3 - L’economia del mondo
301
Soluzioni
197
Materiali
Soluzioni
4. I Paesi occidentali stanno riducendo la produzione: a dell’elettricità. b del carbone. c del petrolio. d del gas naturale. 5. Si stima che dal 2020 le fonti di energia rinnovabili produrranno: a il 40% del fabbisogno energetico mondiale. b il 20% del fabbisogno energetico mondiale. c il 60% del fabbisogno energetico mondiale. d il 50% del fabbisogno energetico mondiale. 6. Con la globalizzazione dell’economia le industrie dislocano la loro produzione: a nei luoghi in cui sono presenti le fonti di energia. b nei Paesi che dispongono di una manodopera altamente qualificata e ben retribuita. c nei Paesi in cui la manodopera ha costi più bassi e minori protezioni sindacali. d nelle aree in cui possono facilmente commerciare i loro prodotti.
Materiali
1. Gli addetti al settore agricolo rappresentano: a il 60% della popolazione mondiale. b il 50% della popolazione mondiale. c il 40% della popolazione mondiale. d il 30% della popolazione mondiale. 2. Con la «rivoluzione verde» l’agricoltura dei Paesi industrializzati: a ha incrementato l’uso di manodopera. b ha eliminato l’uso di concimi e pesticidi chimici. c ha introdotto innovazioni quali la meccanizzazione, l’uso di concimi e pesticidi chimici, la selezione di nuove varietà di piante. d ha modificato le piante manipolandone il patrimonio genetico. 3. Il 33% del fabbisogno mondiale di energia è fornito: a dal carbone. b dal gas naturale. c dalle centrali nucleari. d dal petrolio.
[10 punti]
Risorse didattiche
2. Indica con una crocetta l’affermazione esatta.
Risorse didattiche
1. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [18 punti] integrata • Brasile • servizi • multinazionali • India • periferia • inferiori • globalizzazione • mutamenti • luoghi • Stati Uniti • delocalizzazione • Unione Europea • ricchezza • manodopera • interdipendenza • geografici • Asia mutamenti economici e sociali, per questo è La situazione economica del pianeta è soggetta a continui ……........................................................................... geografici sempre più difficile definire l’economia dei Paesi in base a criteri …….................................................................. e di sviluppo: a una semplice periferia e semiperifedistinzione tra Nord e Sud, si va sostituendo la classificazione del mondo in centro, ……........................................................... ricchezza di uno Stato. Al centro appartengono Paesi ria, sulla base della valutazione delle risorse e della ……........................................................... Stati Uniti Unione Europea ; la periferia è costituita dall’Africa e da , Giappone e quasi tutta l’…….................................................................. come ……............................................................... Asia e del Sud America; della semiperiferia fanno parte Paesi emergenti come la Cina, l’……. gran parte dell’……...................................................... Brasile India .......................................................... e il ……........................................................... , che hanno avviato un rapido e vertiginoso sviluppo dell’economia. interdipendenza e di scambi di beni, Tra i Paesi del mondo si sono ormai stabiliti rapporti molto stretti di ……................................................................................... servizi globalizzazione ……........................................................... e informazioni, determinando la cosiddetta ……..................................................................................... . Questo fenomeno, multinazionali che vede protagoniste le società ……......................................................................... , investe anche la fase di produzione delle merci, che sempre luoghi lontani da quello in cui ha sede l’azienda produttrice, con lo scopo di più spesso viene trasferita in ……............................................................ manodopera delocalizzazione , trovare costi minori di ……..................................................................... e leggi sul lavoro più permissive. Con la …….................................................................................. integrata unita al sistema della produzione internazionale ……............................................................. , le multinazionali riescono a produrre manufatinferiori e, quindi, a guadagnare di più. ti a costi ……...................................................................
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
7. L’India deve la sua crescita economica: a al sostegno che il Governo ha dato allo sviluppo delle industrie tradizionali. b alla rilevante produzione di manufatti destinati all’esportazione. c all’abbondanza di materie prime presenti su tutto il territorio. d alla disponibilità di ingegneri e ricercatori altamente qualificati e a basso costo. 8. L’obiettivo generale dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) è quello di: a favorire la diffusione del libero commercio tra tutti i Paesi del mondo. b agevolare gli scambi commerciali tra Paesi produttori e Paesi consumatori. c organizzare degli incontri in ambito internazionale tra i rappresentanti delle società multinazionali. d migliorare la rete di trasporti per favorire gli scambi commerciali.
9. I Paesi economicamente arretrati sono penalizzati dalla liberalizzazione del commercio a causa: a dei produttori locali che immettono sul mercato merci non richieste dalle multinazionali. b della forte differenza tra i costi delle materie prime esportate e i costi dei manufatti importati. c della mancanza di una adeguata rete di distribuzione delle merci. d dell’assenza di imprese interessate a investire capitali nell’economia. 10. La NAFTA è l’organizzazione che facilita il traffico commerciale tra: a 28 Stati d’Europa. b 10 Paesi dell’Asia sud-orientale. c Canada, USA, Messico. d Sudafrica, Botswana, Namibia, Lesotho e Swaziland.
3. Indica, fra le seguenti caratteristiche, quelle attribuibili all’agricoltura dei Paesi industrializzati. [5 punti] Impiega un numero limitato di addetti. Produce in funzione del fabbisogno familiare. Utilizza solo fertilizzanti naturali. Le rese agricole sono molto elevate. La produzione è destinata alla commercializzazione. Impiega un’alta percentuale di forza lavoro. Investe fondi nella ricerca di tecnologie sempre più avanzate. Fa un largo impiego di macchinari. 4. Accanto a ogni affermazione scrivi il nome dello Stato a cui si riferisce. [10 punti] Russia 1. Stato europeo più ricco di risorse minerarie. ……......………….....................................................................…… Cile 2. Stato sudamericano ricco di rame. ……......………….....................................................................…… Stati Uniti 3. Stato nordamericano ricco di miniere di carbone. ……......………….....................................................................…… Sudafrica 4. Stato africano ricco di miniere d’oro. ……......………….....................................................................…… Cina 5. Stato asiatico che consuma circa il 50% del totale del carbone prodotto. ……......………….....................................................................…… Venezuela 6. Stato sudamericano che dispone di grandi giacimenti di petrolio. ……......………….....................................................................…… Cina 7. Stato asiatico ricchissimo di varie risorse minerarie. ……......………….....................................................................…… Russia 8. Stato europeo grande produttore e grande consumatore di gas naturale. ……......………….....................................................................…… Bolivia 9. Stato sudamericano ricco di antimonio. ……......………….....................................................................…… Regno Unito/Paesi Bassi 10. Stati europei con il maggior numero di centrali eoliche offshore. ……......………….....................................................................……
198
302
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative
5. Abbina le sigle delle organizzazioni commerciali al rispettivo significato e agli Stati che rappresentano. [14 punti] 1. Argentina, Brasile, Paraguay, a. Accordo nordamericano di libero scambio. • UE Uruguay, Venezuela, Bolivia. b. Unione doganale dell’Africa meridionale. • NAFTA 2. Sudafrica, Botswana, Namibia, c. Comunità europea. • MERCOSUR Lesotho, Swaziland. d. Mercato comune del Sud. • APEC 3. Canada, USA, Messico. e. Comunità economica degli Stati dell’Africa • ASEAN 4. Ventotto Stati europei. centrale. • SACU 5. Dieci Paesi dell’Asia sud-orientale. f. Cooperazione economica Asia-Pacifico 6. Undici Paesi dell’Africa centrale. g. Associazione delle nazioni dell’Asia sud• ECCAS 7. USA, Giappone e Stati del Pacifico. orientale.
UE: c. 4 - NAFTA: a. 3 - MERCOSUR: d. 1 - APEC: f. 7 - ASEAN: g. 5 - SACU: b. 2 - ECCAS: e. 6 6. Barra con una crocetta le affermazioni vere sul commercio del caffè. Il caffè viene prodotto dai piccoli e grandi produttori. Le aziende dei piccoli produttori sono molto fiorenti. I contadini vendono il caffè agli esportatori locali. Le multinazionali comprano il caffè a prezzi molto alti. Gli esportatori locali vendono il caffè alle multinazionali. Le multinazionali controllano la maggior parte del mercato del caffè. Il 25% dei guadagni ricavati dalla vendita del caffè vanno ai contadini.
[4 punti]
Ritmo dei consumi
Senza nessun risparmio ............................................................................................
Ricerca di fonti alternative.
Nessun rispetto per i problemi legati all’inquinamento.
Elevati
............................................................................................
Elevatissimo.
Rispetto dell’ambiente ............................................................................................ A misura di uomo.
Sulla base delle esigenze ............................................................................................
199
303
Soluzioni
Ritmi di produzione
SVILUPPO SOSTENIBILE
Soluzioni
Rapporto con l’ambiente
SVILUPPO NON SOSTENIBILE
Materiali
Utilizzo delle risorse
[4 punti]
Risorse didattiche
AMBITI
Materiali
8. Completa la tabella con le parti mancanti.
Risorse didattiche
7. Seleziona con una crocetta le affermazioni che si riferiscono al commercio equo e solidale. [7 punti] I contadini e gli artigiani lavorano riuniti in cooperative. È nato negli Stati Uniti su iniziativa di alcune associazioni di volontariato. I prodotti sono distribuiti attraverso le «Botteghe del mondo». Studia sistemi di produzione che garantiscano i diritti e la salute dei lavoratori. Stabilisce tra Paesi del centro e della periferia del mondo accordi di scambio agevolato dei prodotti. Ha lo scopo di liberare i contadini dallo sfruttamento dei commercianti locali e internazionali. Vieta l’impiego di manodopera minorile. Utilizza tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente. Impiega i minori solo nei lavori meno faticosi. Si impegna a pagare le merci acquistate a prezzo più favorevole rispetto a quello stabilito dal mercato.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
9. Completa lo schema relativo all’economia dei Paesi della periferia del mondo inserendo i termini e le espressioni di seguito elencati. [13 punti] mercato locale • rudimentali • piccoli appezzamenti di terreno • moderne • di mercato • società multinazionali • esportazione • braccianti • «taglia e brucia» • di sussistenza • contadini • cibo • grandi piantagioni
Nel Sud del mondo Il
«taglia e brucia» ............................................................. Braccianti
Tecniche
..................................................
moderne
stagionali
Tecniche
è praticata
rudimentali
..................................................
..................................................
impiega
impiega
Agricoltura
Agricoltura
di mercato
di.................................................. sussistenza
..................................................
è praticata in
produce
produce
Caffè, cacao, banane, ananas, tabacco, tè, cotone
Grandi piantagioni ................................................ ................................................
Cibo
................................................
destinato gestite da
Società ................................................ multinazionali ................................................
Totale 85 Punti
200
304
destinati
esportazione All’ ......................................................
Punteggio Voto
come
è praticata in
Piccoli appezzamenti ................................................. di terreno ................................................. .................................................
gestiti da Al mercato ............................
locale ...................................
Al fabbisogno della famiglia
Comunità di
contadini
................................................
da 0 a 41 da 42 a 50 da 51 a 59 da 60 a 68 da 69 a 77 da 78 a 82 da 83 a 85 4 5 6 7 8 9 10
volume
Verifiche sommative Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
3
volume
Verifiche sommative
3
Unità 4 - Il mondo attuale
[6 punti]
305
Soluzioni
201
Materiali
Soluzioni
1. a/i - 2. g - 3. c/h - 4. e - 5. j - 6. d - 7. b - 8. f
Materiali
3. Collega ogni organizzazione alle finalità che persegue. Attenzione: alcune organizzazioni possono perseguire più finalità. [10 punti] a. Favorire l’aumento della produzione di cibo. 1. FAO b. Soccorrere i profughi costretti ad abbandonare la propria patria. 2. Save the Children c. Promuovere programmi di sviluppo dell’alfabetizzazione. 3. UNESCO d. Migliorare le condizioni di vita di bambini e adolescenti. 4. Movimento Internazionale e. Fornire assistenza sanitaria e umanitaria. della Croce Rossa f. Denunciare le violazioni dei diritti umani. 5. Medici Senza Frontiere g. Difendere e promuovere i diritti dei bambini. 6. UNICEF h. Salvaguardare il patrimonio artistico e naturale. 7. UNHCR i. Rendere più efficiente la distribuzione dei generi alimentari. 8. Amnesty International j. Portare assistenza medica dove non è garantito il «diritto di salute».
Risorse didattiche
2. Attribuisci alle definizioni la sigla corrispondente scegliendola tra le seguenti. ONU • UNHCR • ONG • UNESCO • FAO • UNICEF FAO 1. Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura. ……................................................... UNHCR 2. Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. ……................................................... ONU 3. Organizzazione delle Nazioni Unite. ……................................................... UNESCO 4. Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. ……................................................... UNICEF 5. Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. ……................................................... ONG 6. Organizzazioni non governative. ……...................................................
Risorse didattiche
1. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [17 punti] ONU • privati • organizzazioni • sovrani • conflitto • Assemblea generale • umanitari • poveri • debole • ONG • organi • Consiglio di sicurezza • coordinamento • globalizzazione • Caschi Blu • Stati • membri sovrani , la maggioranza dei quali è nata durante il XX secolo. La popolazione mondiale è organizzata in 196 Stati ……...................................... globalizzazione debole l’importanza dei singoli …… Il fenomeno della …….................................................................................... ha tuttavia reso più ……............................................................. Stati organizzazioni ..................................................... , per questo motivo si sono affermate, già a partire dal XX secolo, delle ……............................................................................ internazionali con il compito di affrontare e risolvere le questioni relative a tutti gli abitanti della Terra. ONU membri è la principale organizzazione intergovernativa del mondo e conta tra i suoi …….................................................. praL’……............................................. organi Assemblea generale , che più importanti sono: l’……..................................................................................... ticamente tutti gli Stati della Terra. I suoi ……................................................ coordinamento e attuazione dei progetti in ambito delle controversie internazionali; il ……. svolge compiti di ……................................................................................. Consiglio di sicurezza Caschi Blu conflitto per interviene nelle aree di ……............................................ ......................................................................................... , che con l’invio dei …….............................................................. umanitari . porre fine alle guerre e portare aiuti ……...................................................................... ONG , che sono nate su iniziativa di Accanto all’ONU operano anche altre associazioni internazionali, le ……........................................................... privati poveri con lo scopo di realizzare progetti di sviluppo nei Paesi ……................................................... . soggetti ……........................................................
3
Sezione
Sezione
Soluzioni
2
Materiali
4. Accanto a ogni termine o espressione scrivi il nome dello Stato, o degli Stati, a cui si riferisce scegliendolo tra i seguenti. [14 punti] USA • URSS • Afghanistan • Iraq 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Afghanistan Talebani. ……......…………......….............................… USA-URSS Guerra fredda. ……......…………......….............................… USA Superpotenza. ……......…………......….............................… URSS Patto di Varsavia. ……......…………......….............................… URSS Comunismo. ……......…………......….............................… USA Patto Atlantico. ……......…………......….............................… Afghanistan Al-Qaeda. ……......…………......….............................…
Iraq - Stati Uniti 8. Guerra del Golfo. ……......…………......….............................… Afghanistan 9. Terrorismo. ……......…………......….............................… Iraq 10. Saddam Hussein. ……......…………......….............................… USA 11. Attentato alle Torri Gemelle. ……......…………......…......................... USA 12. Barack Obama. ……......…………......….............................… USA 13. NATO. ……......…………......….............................… Afghanistan 14. Regime islamico. ……......…………......….............................…
5. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. [6 punti] 1. Aderiscono all’ONU tutti gli Stati della Terra a esclusione: a della Bolivia e del Sudan. b degli Stati arabi del Golfo Persico. c della Città del Vaticano e di Taiwan. d dell’Eritrea e del Vietnam. 2. Nel documento pubblicato dall’ONU nel 2000 si indicano gli otto obiettivi prioritari da raggiungere entro: a la fine del secolo. b il 2015. c la fine del millennio. d il 2050. 3. La Dichiarazione del Millennio è stata firmata da: a 19 Paesi. b 183 Paesi. c 152 Paesi. d 189 Paesi. 4. Per raccogliere le informazioni relative agli obiettivi della Dichiarazione del Millennio, i funzionari dell’ONU hanno utilizzato: a le testimonianze orali. b i documenti scritti. c gli indicatori. d i sondaggi. 5. Per poter confrontare i dati raccolti, i geografi delle Nazioni Unite hanno suddiviso i Paesi della Terra in: a Paesi emergenti e Paesi sottosviluppati. b Nord e Sud del mondo. c Primo, Secondo, Terzo e Quarto mondo. d Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo. 6. I rapporti periodici indicano che: a anche se gli obiettivi non sono stati raggiunti nei tempi prefissati, in alcuni casi la situazione è migliorata. b gli obiettivi sono stati raggiunti entro la data fissata. c gli obiettivi sono stati raggiunti nei tempi stabiliti solo nei Paesi sviluppati. d gli obiettivi si raggiungeranno nell’arco di altri dieci anni.
202
306
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative
6. Completa lo schema relativo ai rapporti periodici sugli obiettivi della Dichiarazione del Millennio dell’ONU inserendo i termini di seguito elencati. [17 punti] medicine • povertà • miglioramento • parto • Paesi sviluppati • scolarizzazione • HIV • Paesi poveri • malaria • donne • infantile • acquedotti • gratuita • peggioramento • agricoltori • connessioni • sanitarie I rapporti ONU sugli obiettivi della Dichiarazione Millennio rilevano
miglioramento Un ............................................................ della situazione
grazie a
gratuita Fornitura ............................................... di libri e quaderni
Diminuzione delle persone HIV infettate dall’ ..........................................
grazie a
Programmi di prevenzione
grazie a
Disinfestazioni e uso di zanzariere
Diminuzione dei malati di
malaria
........................................................
a causa di
Numero elevato di decessi parto a causa del ...............................................
a causa di
Rifornimento d’acqua potabile ancora insufficiente
a causa di
acquedotti Mancanza di ..............................................
povertà Aumento della ........................................ e della fame
a causa di
Diminuzione del potere d’acquisto dei salari
Malattie Pessime condizioni
sanitarie
.......................................................
nonostante
Finanziamenti insufficienti da parte Paesi sviluppati dei ............................................................. Aumento del debito pubblico Paesi poveri dei .............................................................
Riduzione dei dazi doganali
agricoltori Sussidi agli .................................................................. Sovvenzioni delle organizzazioni umanitarie
medicine Distribuzione di .............................................................
Punteggio Voto
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
203
307
Soluzioni
Soluzioni
connessioni Aumento delle ............................................................... telefoniche (internet). Totale 70 Punti
Materiali
a causa di
infantile Mortalità ............................................... sempre troppo elevata
Materiali
peggioramento Un ............................................................. della situazione
«Quote rosa»
Risorse didattiche
Insufficiente il ruolo politico nonostante le donne assegnato alle .....................................
Nessun miglioramento della situazione
Risorse didattiche
Scolarizzazione ........................................................... dei bambini nelle aree urbane
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 5 - Africa 1. Con l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente.
[20 punti]
4 20
19
12 5
13
3
15
1
16
10
7
11
6
18
8 17 2
14
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
204
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Golfo di Guinea Isola di Madagascar Mar Rosso Mar Mediterraneo Tibesti Oceano Indiano Lago Vittoria
9
8. Oceano Atlantico 9. Capo Agulhas 10. Kenya 11. Kilimangiaro 12. Sahara 13. Nilo 14. Capo Verde
15. Niger (fiume) 16. Congo (fiume) 17. Zambesi 18. Lago Tanganica 19. Egitto 20. Atlante
volume
Verifiche sommative
3
volume
Verifiche sommative
3
2. Indica le aree a cui si riferiscono le seguenti affermazioni scrivendo, accanto a ciascuna, una delle seguenti sigle: Africa settentrionale (AS), Africa centrale (AC), Africa meridionale (AM). [10 punti] AC 1. Gli abitanti si concentrano lungo le coste del Golfo di Guinea e sugli altopiani orientali. ( ……....…….............…….........…… ) AS ) 2. Gli abitanti si concentrano lungo le coste del mare e lungo le sponde del Nilo. ( ……....…….............…….........…… AM 3. La popolazione originaria era costituita da boscimani e ottentotti. ( ……....…….............…….........…… ) AS ) 4. Possiede la più alta percentuale di popolazione urbana dell’Africa. ( ……....…….............…….........…… AM ) 5. Prevalgono gli insediamenti in piccoli centri urbani. ( ……....…….............…….........…… AC ) 6. È abitata prevalentemente dai bantu, dai boscimani e dagli etiopi. ( ……....…….............…….........…… AC ) 7. È la regione più popolata del continente. ( ……....…….............…….........…… AM ) 8. È abitata in prevalenza da bantu e bianchi discendenti dei boeri. ( ……....…….............…….........…… AC ) 9. Prevalgono gli insediamenti rurali. ( ……....…….............…….........…… AS ) 10. La popolazione è composta da berberi e arabi. ( ……....…….............…….........……
309
Soluzioni
Soluzioni
205
Materiali
Materiali
Vicende storiche dell’Africa meridionale 4. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [12 punti] Sudafrica • diritti • colonizzazione • bianche • elezioni• nera • razziali • ANC • guerra civile • pacificazione • olandesi • apartheid colonizzazione europea della regione meridionale dell’Africa, incominciata con gli ........................................... olandesi a La ....................................................................................... razziali cui seguirono inglesi, francesi e portoghesi, ha causato forti contrasti ................................................................ . L’oppressione imposta dalle Sudafrica , il caso bianche ha provocato lunghi conflitti in Zimbabwe e Namibia, oltre che in ................................................... minoranze ................................................ più noto. I sudafricani di origine europea controllarono il Paese per quasi tutto il XX secolo, attraverso l’instaurazione del apartheid , che garantiva i privilegi e il potere economico e politico ai bianchi e negava i ................................... regime dell’................................................... diritti politici e civili alla popolazione ................................................... nera (che rappresentava il 70% degli abitanti). Le pressioni ............................................ internazionali unite alle crescenti tensioni, ai frequenti e violenti scontri, al timore di giungere a una .......................................................... guerra civile convinsero il Governo a porre fine all’apartheid e ad accordarsi con il movimento per i diritti degli Afri..................................................... elezioni libere e il leader dell’ ................................................... ANC , cani: l’African National Congress. Nel 1994 si tennero le prime ...................................................... pacificazione e di sviluppo Nelson Mandela, fu eletto Presidente della Repubblica e avviò una politica di .......................................................................... economico per tutti gli abitanti.
Risorse didattiche
[7 punti] V F V F V F V F V F V F V F
Risorse didattiche
Morfologia dell’Africa settentrionale 3. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Il deserto del Sahara occupa una limitata zona della regione. 2. La catena montuosa dell’Atlante raggiunge i 4 165 m. 3. Il Lago Nasser è artificiale e costituisce una preziosa riserva d’acqua per l’agricoltura. 4. Il parco marino di Ras Mohammed si trova in Tunisia. 5. Il Nilo attraversa il deserto perché alimentato dalle abbondanti piogge della regione equatoriale. 6. Tutta la costa mediterranea è bassa e sabbiosa. 7. Il Maghreb è la regione orientale dell’Africa del Nord.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Popolazione e insediamento dell’Africa orientale 5. Osserva il grafico e indica con una crocetta l’affermazione esatta. [4 punti] 1. Gli abitanti sono maggiormente concentrati in: 2. La maggioranza della popolazione vive in città solo in: a Eritrea. a Eritrea. b Etiopia. b Etiopia e Somalia. c Somalia. c Somalia e Gibuti. d Gibuti. d Gibuti. e Sudan. e Sudan ed Etiopia. densità (ab./km2) popolazione urbana (%) analfabeti (%) 100 90
84
80
76 66
70 60
54,8
50 40 30
37
30
39,5 20
20 10
40
35 15,1
16
36,9
14
6,1
0
Gibuti
Eritrea
Etiopia
Somalia
Sudan
3. La percentuale di analfabeti è minore in: a Eritrea. b Etiopia. c Somalia. d Gibuti. e Sudan. 4. Pensando anche alle vicende storico-politiche dei Paesi, noti che l’analfabetismo è elevato in Somalia, perché: a il Paese è povero d’acqua. b il Paese è governato dalle Corti islamiche. c il Paese ha ricevuto aiuti dall’ONU. d il Paese è dilaniato dalle guerre civili e dalle carestie. e il Paese è stato una colonia italiana.
Popolazione e insediamento dell’Africa centro-equatoriale 6. Osserva la carta relativa alla densità di popolazione e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
[7 punti]
Bangui Kampala Libreville Kigali Brazzaville
Kinshasa
Nairobi
Bujumbura Dodoma
Popolazione (ab./km2) zone disabitate da 1 a 10 da 10 a 50 da 50 a 100
da 100 a 200 oltre 200
Lubumbashi
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
206
310
La maggiore densità di popolazione si registra intorno ai laghi. Le zone meno abitate si trovano lungo le coste oceaniche. In Tanzania la popolazione ha una distribuzione equilibrata. I Paesi meno abitati si trovano nella zona occidentale. Le capitali attirano sempre un maggior numero di abitanti. Nella Repubblica Centrafricana le regioni meno abitate sono quelle meridionali. Nelle zone a maggiore densità abitativa gli abitanti sono tra i 100 e i 200 per km2.
V V V V V V V
F F F F F F F
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative Economia dell’Africa occidentale. 7. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Ricchezza e distribuzione del reddito
[5 punti]
Addetti ai settori economici
PIL (in centinaia di milioni di $ USA) PIL pro capite (in $ USA)
primario terziario
secondario disoccupati
1200 952
1000 991 800
678
80
601
592
600
40 162
169
200
52 Nigeria
Benin
Camerun
Costa d’Avorio
0
Ciad
49
36
30,6 0
4,5
Nigeria
17 10 3 0,8 Mali
49 36
15 0
37 21
14 4,4
0
Benin Camerun Costa d’Avorio
7
Economia dell’Africa meridionale 8. Osserva il grafico relativo all’estrazione di minerali e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Correggi le frasi errate.
F F F F F
[5 punti]
cromite (10 000 Mg) manganese (10 000 Mg)
diamanti (10 000 carati) oro (Mg) uranio (10 000 Mg)
Risorse didattiche
V V V V V
Gli abitanti dei Paesi della regione sono impiegati soprattutto nell’agricoltura. Il settore secondario è sviluppato solo in Camerun. La Nigeria registra la ricchezza maggiore grazie alla produzione del terziario. I Paesi più poveri sono quelli con il maggior numero di addetti all’agricoltura. Gli abitanti con le migliori condizioni economiche sono quelli della Nigeria.
0,6
Ciad
Risorse didattiche
1. 2. 3. 4. 5.
Mali
72 54
20
54
44
80
69,4
60
421
400
0
100
850
700 580
600
320
300 200 100 0
108 101 130
260
154
Sudafrica Namibia
22 Botswana
Il maggior produttore di diamanti è il Sudafrica. L’unico Paese con giacimenti d’oro è il Sudafrica. La Namibia è il Paese che produce più uranio. Lo Zimbabwe è il Paese con le maggiori risorse minerarie. La risorsa del sottosuolo più diffusa è la cromite.
Punteggio Voto
Zimbabwe
V V V V V
F F F F F
da 0 a 34 da 35 a 41 da 42 a 48 da 49 a 55 da 56 a 62 da 63 a 66 da 67 a 70 4 5 6 7 8 9 10
207
311
Soluzioni
Totale 70 Punti
Angola
72
Soluzioni
1. 2. 3. 4. 5.
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Materiali
400
Materiali
500
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 6 - Asia 1. Con l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente. [14 punti] 5
1
7 13
10 3
9 14 2
6 4 11
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Monti Urali Penisola Indiana Penisola Arabica Sri Lanka Stretto di Bering Golfo del Bengala Kazakistan
12
8
8. Borneo 9. Himalaya 10. Mar Caspio 11. Sumatra 12. Arcipelago Giapponese 13. Penisola Coreana 14. Altopiano del Tibet
Morfologia dell’Asia orientale 2. Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) o false (F). 1. Nell’Asia orientale si distinguono quattro regioni geografiche: la zona peninsulare, l’area insulare, la regione continentale e la depressione del Caspio. 2. La regione continentale si differenzia in una zona occidentale montuosa con altopiani e deserti e una zona orientale con vaste zone collinari e ampie valli fluviali. 3. L’altopiano del Tibet è la regione più elevata della Terra. 4. L’Arcipelago Giapponese è formato da due isole e il suo territorio è prevalentemente collinare. 5. Nella regione scorrono alcuni tra i fiumi più lunghi della Terra: l’Indo, il Gange e il Brahmaputra. 6. Il territorio cinese si divide in quattro grandi regioni. 7. La pianura della Manciuria si trova in Giappone. 8. La costa orientale è fronteggiata da isole e arcipelaghi.
208
312
[8 punti]
V F V V V V V V V
F F F F F F F
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative
3. Completa lo schema inserendo i termini di seguito elencati. [15 punti] strada • organizzazioni • erede maschio • aborto • istruzione • sessuale • migrazione • lavoro • figlio unico • industrie • soldato • dote • schiavitù • regolamentare • discriminazione
Situazione di estrema povertà
Discriminazione ............................................................... delle donne
Lavoro minorile in forma di
riguardo a
istruzione Diritto all’ ...............................................................
industrie Lavoro nelle ...................................................... e nelle piantagioni
lavoro Diritto al ...............................................................
strada Lavoro di ...............................................................
Diritto alla vita
Risorse didattiche
attraverso Lavoro domestico
Aborto
...............................................................
Lavoro in famiglia
selettivo
dovuti a Infanticidio
soldato Bambini ............................................................... sessuale Sfruttamento ...............................................................
Motivazioni politiche: figlio unico legge cinese del ...............................................................
grazie alla
organizzazioni Nascita di ................................................................. internazionali
con conseguente
Migrazione
...............................................................
delle donne a scopo matrimoniale
con lo scopo di
Materiali
Motivazioni sociali: erede maschio necessità di un ...............................................................
Materiali
Lento ma costante miglioramento della situazione
Motivazioni economiche: dote fornire la ...............................................................
Risorse didattiche
schiavitù Lavoro in ...............................................................
Sproporzione nel numero di maschi e femmine
Regolamentare ............................................................... il lavoro minorile
209
313
Soluzioni
Soluzioni
Garantire il diritto all’istruzione
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Vicende storiche dell’Asia centrale. 4. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Attenzione alle parole intruse. [10 punti] fascismo • URSS • Russia • comunismo • UE • indipendenti • bande • etnie • mongoli • Persia • regni • CSI • sociale • 1989 mongoli nel XIII secolo, la regione venne unificata dall’imperatore Tamerlano, ma sucConquistata dai ……............................................................... regni in contrasto fra loro. Per questo nel XIX secolo la regione cessivamente fu divisa in tanti piccoli ……............................................................... Russia e rimase sotto il controllo di Mosca fino al 1922, divenne facile conquista per l’esercito dello zar di ……............................................................... URSS per poi entrare a far parte dell’ ……............................................................... . 1989 indipendenti, nella regione caucasica alcuni Stati si resero ……................................................................... Con il crollo dell’URSS nel …….................................................. CSI (Comunità degli Stati Indipendenti). La caduta del altri aderirono come repubbliche autonome alla …….................................................. comunismo sociale ……............................................................................ e il nuovo assetto politico hanno creato una situazione economica e ……........................................................ etnie e scatenando talvolta vere e proprie guerre. difficile, facendo riemergere i contrasti tra le ……............................................................... Popolazione e insediamenti dell’Asia meridionale 5. Osserva il grafico relativo alle religioni professate e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). induisti
buddisti
musulmani
sikh
giainisti
altri
[8 punti]
cristiani
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
210
314
Bhutan
Nepal
Pakistan
India
Bangladesh Sri Lanka Maldive
Le religioni praticate nel maggior numero di Stati sono l’induismo e il buddismo. Nel Bangladesh tutta la popolazione è musulmana. Lo Stato a maggioranza buddista è lo Sri Lanka. In Pakistan meno del 90% della popolazione è musulmana. Nel subcontinente indiano la religione con il maggior numero di fedeli è quella induista. Il Buddismo, benché nato in India, non ha avuto nel subcontinente una grande diffusione. La presenza di un elevato numero di musulmani nella regione è dovuta alla conquista ariana. Le minoranze cristiane sono un’eredità del colonialismo europeo.
V V V V V V V V
F F F F F F F F
volume
3
Verifiche sommative volume
3
Verifiche sommative
Popolazione e insediamenti dell’Asia sud-orientale 6. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. [4 punti] 3. Le religioni più praticate sono: 1. Le etnie prevalenti sono: a induismo, buddismo, cristianesimo. a thai, malesi, sikh, curdi. b islamismo, confucianesimo, animismo. b thai e dravidi. c islamismo, giainismo, mazdeismo. c malesi, thai, khmer, tibeto-birmani. d induismo, protestantesimo, cattolicesimo. d papua, malesi e birmani. e buddismo, cattolicesimo, islamismo. e cinesi, giapponesi, inuit. 4. La popolazione si addensa: 2. Le comunità straniere più numerose sono quelle: a sulle pendici dei vulcani. a cinesi. lungo le valli fluviali e le coste. b b francesi. c nelle regioni interne. c portoghesi. d sugli altopiani montuosi. d indiane. e lungo il confine cinese. e giapponesi.
Libano
Siria
F
Emirati A.U. Iran Iraq
Risorse didattiche
[6 punti]
Giordania
F
Arabia Saudita
11,6 %
Afghanistan
F
0
50
100
150
250
300
secondario
350
400
450
500
90
100
terziario
Distribuzione del PIL (%) Kuwait
F
Libano Siria Emirati A.U.
Materiali
primario
200
Materiali
2. Arabia Saudita, Iraq, Iran, Emirati Arabi Uniti e Kuwait dispongono di grandi risorse V petrolifere. 3. L’Afghanistan è lo Stato in cui il terziario è il settore determinante nella costituzione V del PIL. 4. Gli Stati maggiori produttori di petrolio basano la loro ricchezza sul settore terziario. V 5. La minore importanza del settore secondario in Afghanistan rispetto al settore primario è indice di uno scarso sviluppo dell’economia V dello Stato. 6. Il ruolo irrilevante del settore primario in Arabia Saudita è dovuto al disinteresse degli abitanti per le attività agricole e pastorizie. V
Risorse didattiche
Economia dell’Asia occidentale 7. Osserva i grafici relativi alla produzione di petrolio e al PIL e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F). Petrolio (in milioni di Mg) 1. Il Prodotto Interno Lordo del Libano dipende Kuwait V F in maggior parte dal settore secondario.
Iran
F
Iraq Giordania Arabia Saudita Afghanistan
Punteggio Voto
20
30
40
50
60
70
80
da 0 a 31 da 32 a 38 da 39 a 45 da 46 a 52 da 53 a 58 da 59 a 62 da 63 a 65 4 5 6 7 8 9 10
211
315
Soluzioni
Totale 65 Punti
10
Soluzioni
0
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 7 - Americhe 1. Con l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente.
1
3 9
7
14 12
2
6
4
13 5
[15 punti]
1. Alaska 2. California 3. Baia di Hudson 4. Florida 5. Antille 6. Golfo del Messico 7. Montagne Rocciose 8. Cordigliera delle Ande 9. Scudo Canadese 10. Amazzonia 11. Pampas 12. Monti Appalachi 13. Oceano Atlantico 14. San Lorenzo 15. Oceano Pacifico
15
10
8
11
2. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [19 punti] rinnovamento • latifondi • dittature • multinazionali • Stati Uniti • commercio • indios • contadini • autoritari • statunitense • Fidel Castro • spagnoli • XIX • socialista • crisi • foresta • rivoluzionari • agraria • democratici spagnoli e portoghesi fin dal secolo XVI, si rese indipendente agli inizi del secolo L’America latina, dominata da ……................................................ XIX ……................................................ . Gli Stati che si formarono si diedero un governo repubblicano con una Costituzione democratica e
212
316
volume
Verifiche sommative
3
volume
Verifiche sommative
3
Composizione etnica della popolazione (%)
100% bianchi amerindi cinesi meticci
creoli neri indiani altri
60
60%
30
30%
20
20%
10
10% Suriname
0 Brasile
Guyana
Venezuela
V V V V V V V V
F F F F F F F F
213
317
Soluzioni
L’America amazzonica presenta un mosaico di etnie. In Brasile la maggioranza della popolazione è di origine asiatica. Il flusso migratorio proveniente dall’Europa interessò soprattutto il Suriname e la Guyana. L’afflusso di cinesi e indiani interessò il Suriname e la Guyana. Le diverse etnie sono distribuite in modo uniforme. Le religioni praticate sono quelle delle potenze colonizzatrici. La maggioranza della popolazione venezuelana è bianca. La religione maggiormente praticata è quella protestante.
Suriname
Soluzioni
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Venezuela
Materiali
50% 40%
Materiali
50 40
Guyana
cattolici protestanti altri cristiani induisti musulmani altre religioni
80% 70%
Brasile
Religioni praticate (%)
90%
70
0
[8 punti]
Risorse didattiche
Popolazione e insediamenti dell’America amazzonica 3. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
Risorse didattiche
commercio delle materie prime e dei prodotti agricoli con tutta l’Europa. Agli inizi avviarono una politica di libero ……................................................ Stati Uniti fecero sentire la loro influenza favorendo del XX secolo i legami con l’Europa si allentarono e gli ……............................................................... autoritari e corrotti, disposti a consentire lo sfruttamento delle risorse. Gli Stati latila nascita di governi alleati, ……................................................ no-americani passarono, quindi, dalla dominazione coloniale spagnola e portoghese alla dominazione neocoloniale degli multinazionali , che controllavano l’economia locale a loro esclusivo vantaggio. Stati Uniti e delle grandi …….................................................................................... statunitense instaurando, nel 1959, una repubblica …….. Solo Cuba riuscì a sottrarsi al controllo del governo ……........................................................................... socialista Fidel Castro .................................................. . Sotto la guida di ……........................................................................... le imprese straniere furono nazionalizzate, i ……............................ latifondi furono aboliti e le terre furono distribuite ai contadini. Con il crollo dell’URSS Cuba piombò in una gravissi.......................................... crisi che non è ancora stata superata. ma ……................................................ rivoluzionari falliMolti Paesi dell’America latina seguirono l’esempio di Cuba, ma quasi tutti i tentativi ……........................................................................... dittature democratici rono e, negli Stati, violente ……................................................ militari rovesciarono i governi ……................................................................... mettendo fine a ogni forma di opposizione politica. Nell’ultimo ventennio del XX secolo le dittature militari sono cadute ed è iniziato un rinnovamento democratico. grande processo di ……........................................................................... contadini , che da oltre un secolo chiedono la La situazione risulta, in particolare, estremamente precaria per i ……................................................ indios agraria dell’Amazzonia si riforma ……................................................ per sottrarre le terre ai latifondisti; insieme a loro gli ……................................................ foresta oppongono strenuamente alla distruzione della ……................................................ e reclamano il diritto a beneficiare delle risorse del territorio.
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Economia dell’America del Nord 4. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F) .
[5 punti]
Addetti ai settori economici (%) Primario
Secondario
Produzioni agricole e minerarie USA Canada
Terziario
90 78
80
Oro
78
(in kg)
70
Uranio
(in Mg)
60
Gas naturale (in milioni di m3) Petrolio
50 40
(in Mg)
Soia
30 19
20
(in Mg)
20
Mais
(in Mg)
10
3
0
Frumento
2
(in Mg)
Canada
0
USA
100 000 200 000 300 000 400 000 500 000 600 000 700 000
1. Dato lo scarso numero di addetti al settore primario l’agricoltura è poco redditizia. 2. Il sistema industriale di Canada e USA può contare su una straordinaria disponibilità di risorse naturali. 3. Grazie alla grande disponibilità di fonti energetiche, USA e Canada non dipendono da altri Stati nella produzione di energia. 4. Considerata la necessità di sfruttare i giacimenti minerari il settore secondario è il più sviluppato. 5. La produzione agricola è appena sufficiente al fabbisogno interno.
Economia dell’America centrale 5. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). PIL pro capite (in $ USA)
Grenada St. Vincent e G. Barbados Santa Lucia St. Kitts e Nevis Dominica Belize Bahamas Antigua e Barbuda
5 000
10 000
popolazione (in migliaia)
15 000
20 000
25 000
turisti (in migliaia)
Grenada St. Vincent e G. Barbados Santa Lucia St. Kitts e Nevis Dominica Belize Bahamas Antigua e Barbuda 200
214
318
400
600
800 1 000 1 200 1 400 1 600 1 800
V F V F V F V F V F
[6 punti]
1. Tra gli Stati indicati il Belize è il più V F povero. 2. Superando la soglia dei 20 000 dollari, gli abitanti delle Barbados sono i più V F ricchi della regione. 3. Paragonato al PIL pro capite degli Stati Uniti, i Paesi delle Antille presentano una situazione di forte arretratezza V F economica. 4. Nella stragrande maggioranza degli Stati delle Antille il numero di turisti è di poco V F inferiore a quello degli abitanti. 5. Pur avendo un reddito superiore a quello di altri Stati, a Saint Kitts e Nevis il V F turismo è poco sviluppato. 6. Una grande fonte di reddito per gli abitanti di questa regione è l’agricoltura. V F
volume
Verifiche sommative
3
volume
Verifiche sommative Popolazione e insediamenti dell’America andina 6. Osserva i grafici e indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
3
[9 punti]
mortalità infantile (ogni 1 000 nati) analfabetismo (ogni 100 abitanti) 50
50 000
45
45 000
40
40 000
35
35 000
30
30 000
25
25 000
20
20 000
15
15 000
10
10 000
5
5 000
PIL pro capite (in $ USA)
Bolivia Colombia Ecuador
USA
Italia
Bolivia Colombia Ecuador
Perù
USA
Lo Stato andino con il tasso più elevato di mortalità infantile e di analfabetismo è la Bolivia. Negli Stati andini l’analfabetismo supera la soglia del 5%. Negli Stati andini la mortalità infantile è sotto la soglia del 20‰. La situazione socio-economica dei Paesi dell’area andina è molto simile. Tra gli Stati andini solo la Colombia ha un PIL pro capite superiore ai 5 000 dollari. La mortalità infantile e l’analfabetismo sono strettamente collegati con la ricchezza della popolazione. In America esistono forti squilibri economici e sociali tra gli Stati del nord e gli Stati del sud. Rispetto agli USA e all’Italia le popolazioni andine sono molto più povere. La Bolivia presenta una situazione negativa nel primo grafico e positiva nel secondo.
Italia
V V V V V V V V V
F F F F F F F F F
215
319
Soluzioni
da 0 a 36 da 37 a 44 da 45 a 52 da 53 a 60 da 61 a 67 da 68 a 71 da 72 a 75 4 5 6 7 8 9 10
Materiali
Punteggio Voto
Soluzioni
Totale 75 Punti
Materiali
Popolazione e insediamenti del Cono sud 7. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. Attenzione alla parole intruse. [13 punti] bianchi • Europa • bassa • alta • meticci • spagnolo • disabitata • il XVI e il XVII • il XIX e il XX • spazi • migratori • protestantesimo • capitali • industrie • cattolicesimo • popolazione • omogeneo • disomogeneo disabitata prima della conquista spagnola, è diventata meta tra ……................................................................. il XIX il XX secolo di La regione, …….................................................... Europa . Per questo motivo la …….................................................................. popolazione migratori provenienti dall’……................................................. intensi flussi …….................................................... meticci . bianchi , a eccezione del Paraguay dove prevalgono i ……............................................ risulta composta in maggioranza da …….................................................... spagnolo cattolicesimo La lingua ufficiale in tutta l’area è lo …….................................................... e la religione prevalente è il …….................................................................................... . disomogeneo e la densità risulta in tutta la regione molto …….......................... bassa . La popolazione è distribuita in modo ……........................................................................ spazi capitali Nonostante i grandi ……............................... a disposizione, la popolazione si concentra specialmente intorno alle …….......................................... .
Risorse didattiche
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
Perù
Risorse didattiche
0
0
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 8 - Oceania 1. Con l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente. [15 punti]
8
1
11
15
9 13
6 12
14
10
2 3 5 7
1. 2. 3. 4. 5.
Melanesia Australia Oceano Pacifico Nuova Zelanda Oceano Indiano
4
6. Figi 7. Tasmania 8. Micronesia 9. Isole Salomone 10. Polinesia
11. Papua Nuova Guinea 12. Nuova Caledonia 13. Mar dei Coralli 14. Tonga 15. Tuvalu
2. Completa il brano con i termini mancanti scegliendoli nell’elenco sottostante. [10 punti] foresta pluviale • Nuova Zelanda • tropicale • steppa • temperato • autoctone • Papua Nuova Guinea • ambienti • Australia • centrale tropicale ambienti diversi. Dal clima caldo umido si passa a quello ............................................................. In Oceania si alternano climi e ............................................................ temperato . arido per arrivare a quello .............................................................. foresta pluviale e dalla savana, paesaggi specifici degli arcipelaghi equatoriali Il primo è caratterizzato dalla .................................................................................. Papua Nuova Guinea centrale , sulla di .............................................................................................. e dell’Australia del nord. Il secondo è distintivo dell’Australia .................................................... steppa Nuova . Il terzo, tipico dell’Australia del sud e della ........................................................... quale si distendono il deserto e la .............................................................. Zelanda , ha favorito l’insediamento degli europei, che vi hanno importato e allevato ovini, bovini e co........................................................................... autoctone , come il canguro, il marsupiale simbolo nigli, mettendo a rischio la sopravvivenza delle specie .......................................................................... Australia . dell’..............................................................
216
320
volume
Verifiche sommative
3
volume
Verifiche sommative
3
Soluzioni
Soluzioni
321
Materiali
Materiali
217
Risorse didattiche
Risorse didattiche
3. Indica con una crocetta l’affermazione esatta. [11 punti] 1. La popolazione dell’Oceania ammonta a circa: a 47 milioni di abitanti. b 39 milioni di abitanti. c 24 milioni di abitanti. 2. La densità media di popolazione è: a compresa tra i 5 e i 10 ab./km2. b compresa tra i 10 e i 15 ab./km2. c di 5 ab./km2. 3. La maggioranza degli australiani e dei neozelandesi è costituita dai discendenti: a dei colonizzatori europei. b dai melanesiani. c dai polinesiani. 4. In molti Stati dell’Oceania la lingua ufficiale è: a il francese. b l’inglese. c il giapponese. 5. Accanto alla lingua ufficiale si parlano altre lingue come (2 risposte): a spagnolo. b molti idiomi locali. c cinese e hindi. 6. La religione più diffusa è: a la religione musulmana. b la religione cristiana. c la religione buddista. 7. Gli indigeni e gli aborigeni praticano la religione: a animista. b cattolica. c protestante. 8. In Nuova Zelanda il 15% della popolazione appartiene al gruppo etnico: a dei papua. b dei maori. c dei negritos. 9. Ottenuta l’indipendenza agli inizi del XX secolo, molte isole dell’Oceania hanno scelto come forma di governo: a lo Stato federale. b la monarchia. c la repubblica. 10. Lo scioglimento dei ghiacciai causato dall’effetto serra sta provocando la sommersione dell’isola di: a Bora Bora. b Nauru. c Tuvalu.
Sezione
Sezione
3
Soluzioni
2
Materiali
4. Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). [10 punti] V F 1. L’allevamento di pecore merinos offre un’ottima lana esportata in tutto il mondo. V F 2. L’economia delle isole minori dell’Oceania è basata sullo sfruttamento delle risorse agricole. V F 3. L’Australia è al secondo posto nel mondo per la produzione di lana. V F 4. Nell’isola di Nauru si estraggono grandi quantità di rame e argento. V F 5. Grazie alle notevoli risorse minerarie l’Australia è uno dei Paesi più industrializzati del mondo. V F 6. In Nuova Zelanda l’allevamento di bovini favorisce lo sviluppo dell’industria alimentare. V F 7. Gli abitanti delle piccole isole ricavano notevoli guadagni dalla gestione diretta dei villaggi turistici. 8. Dalle foreste tropicali si ricavano grandi quantità di legname pregiato che viene venduto soprattutto V F in Giappone. V F 9. L’economia australiana si basa sull’esportazione di prodotti finiti. 10. L’isola di Tuvalu sta avviando importanti rapporti commerciali con aziende di tutto il mondo per V F lo sfruttamento del dominio internet .tv. 5. Completa il brano con i termini mancanti scelti nell’elenco sottostante. [22 punti] piante • tatuarsi • identità • Dreamtime • papua • tradizioni • tribù • aborigeni • agricolo-matriarcale • clan • economico • sacerdoti • religioso • classi • indigene • schiavi • anziani • villaggi • maori • passaggio • coltivazione • storia indigene dell’Oceania vivono raggruppate in ……................................................. tribù , ognuna delle quali esprime Le popolazioni ……................................................. aborigeni identità un’……................................................. culturale molto forte. Presso gli ……................................................. , all’interno di ogni tribù, il potere è nelle anziani che, oltre a tramandare le ……..................................................... tradizioni , conducono i riti religiosi e di ……............................. passaggio mani degli ……........................................... religioso ........................... dall’età adolescenziale a quella adulta. La cultura aborigena è permeata da un profondo senso ……................................... Dreamtime storia ................... che colloca nel ……............................................................... il momento in cui gli antenati hanno dato inizio alla ……................................................ piante , frutti i progenitori di ogni singolo individuo. Presso i ……............................................ maori . e che individua in animali, ……................................................. tatuarsi ..... è invece diffusa l’abitudine di ……................................................................. il viso e il corpo con disegni che raccontano la vita, il carattere clan classi : al vertice del singolo individuo. La società maori è divisa in ……................................................. e l’appartenenza al ……................................................. sacerdoti , i nobili guerrieri e gli ……................................................. schiavi . Per i …….................. papua c’è il capo politico e, sui gradini inferiori, i ……................................................. villaggi ............................... , invece, è la famiglia a costituire il nucleo fondamentale della società, organizzata in ……................................................. , in economico , la cultura cui gli anziani sono depositari delle leggi e delle consuetudini della tribù. Sotto il profilo ……................................................. ……................................................................. , in quanto sono le donne ad assumersi il dei papua-melanesiani può essere considerata di tipoagricolo-matriarcale coltivazione della terra, la principale risorsa economica di questi popoli. compito della ……................................................. 6. Seleziona con una crocetta le informazioni relative al Commonwealth. a Fu istituito nel 1876. b È un’associazione volontaria di 53 Stati indipendenti. c Accoglie tra i suoi membri tutti gli Stati europei. d Promuove la comprensione internazionale e la pace nel mondo. e Possiede una Carta costituzionale. f Promuove uno sviluppo economico e sociale sostenibile. g Utilizza come lingua ufficiale l’inglese. h Pone a capo degli Stati membri il Presidente degli Stati Uniti d’America. i Riunisce quasi tutti gli Stati che sono stati colonie o protettorati del Regno Unito. l Ha come capo la regina Elisabetta II.
218
322
[6 punti]
volume
Verifiche sommative
3
volume
Verifiche sommative 7. Completa lo schema inserendo i termini di seguito elencati. zone interne dell’Australia • specie animali • popoli indigeni • emarginazione • indigeni • territorio
3
[6 punti]
Europei
Migrazione volontaria (coloni)
Migrazione forzata (prigionieri) Sfruttamento del
territorio
..........................................................................
indigeni
del loro ambiente naturale
specie animali
Impatto sugli indigeni: malattie
Impatto sul paesaggio
Indigeni costretti ad abbandonare il loro tradizionale modo di vita
Emigrazione
popoli indigeni
..........................................................................
da 0 a 39 da 40 a 47 da 48 a 55 da 56 a 63 da 64 a 71 da 72 a 77 da 78 a 80 4 5 6 7 8 9 10
219
323
Soluzioni
Punteggio Voto
Materiali
Dichiarazione dei diritti dei
Soluzioni
Totale 80 Punti
Isole più lontane e inospitali
Protesta
Materiali
Zone interne dell’Australia ..................................................................... .....................................................................
Emarginazione
..........................................................................
Risorse didattiche
Sottrazione agli ..........................................................................
Introduzione di nuove ..........................................................................
Risorse didattiche
Espropriazione delle terre migliori
Disboscamento
3
Sezione
Soluzioni
2
Sezione
Materiali
Nome ................................................................................. Classe .............................. Cognome ......................................................................... Data ...................................
Unità 9 - Terre polari 1. Con l’aiuto dell’atlante, posiziona sulla carta i seguenti elementi geografici scrivendo il numero corrispondente. [12 punti] 12 8 9
10
7
3
2
4
1
11
5
6
1. 2. 3. 4.
5. 6. 7. 8.
Polo sud Polo nord Isole Svalbard Mar Glaciale Artico
Oceano Indiano Mare di Amundsen Mar di Norvegia Terra di Baffin
9. Stretto di Drake 10. Groenlandia 11. Oceano Pacifico 12. Oceano Atlantico
2. Completa la tabella con le informazioni mancanti. AMBITI
Artide
Antartide
3.
AREA
[8 punti] POPOLAZIONE INDIGENA
Lapponi o sami
....................................................................................
Inuit (eschimesi)
....................................................................................
Norvegia e Finlandia
....................................................................................
Canada, Alaska e Groenlandia
....................................................................................
Siberia orientale
....................................................................................
Intero territorio
LINGUA
Ciukci Non presente ....................................................................................
Inuit Inuit
Inuit Nessuna .................................................................................... ....................................................................................
Completa il brano con i termini mancanti scelti nell’elenco sottostante. [21 punti] ecologiche • Stati Uniti • scioglimento • disputa • temperature • idrocarburi • nord • petrolio • fondali • «Passaggio a nord-ovest» • trattato • platino • incontaminati • Antartide • Artide • carbone • sfruttamento • nichel • navigare • Russia • polari temperature , le regioni ……............................................... polari si Grazie alla scarsa presenza umana e animale dovuta alle basse …….................................................................. incontaminati . Questi vasti territori sono ricchi presentano ancora oggi come autentici paradisi naturali quasi …….................................................................. Artide ci sono giacimenti di …….......................................................... carbone idrocarburi ; nell’ e di …............................................................ di risorse minerarie: nell’……................................................. Antartide nichel platino , uranio ……............................................................ vi sono miniere di cobalto, rame, ……........................................... , manganese, cromo, ……........................................... petrolio , metano e carbone. Il controllo di queste ingenti risorse ha scatenato una vera e si trovano riserve di ……................................................. Stati Uniti Russia fondali per la conquista dei ……................................................ e propria gara tra …….................................................... , Canada, Norvegia e ……................................................. nord . La corsa alle risorse dell’Artico è frenata però da argomentazioni …….............................................................. ecologiche del Polo ……................................................. trattato sfruttamento e da un possibile ……................................................. simile a quello in vigore per l’Antartide, dove i diritti di …….................................................................... disputa navigare nel Mar Glaciale Artico sono bloccati. La ……................................................... è anche alimentata dalla possibilità di ……................................................. «Passaggio a nord-ovest», una via fino al secolo scorso impraticabile per la presenza di ghiacci e attraverso il ……..................................................................................................... scioglimento . ora fattibile grazie al loro …….............................................................................
220
324
volume
Verifiche sommative
3
volume
3
Verifiche sommative
4. Completa lo schema inserendo i termini di seguito elencati. [14 punti] Golfo del Bengala • correnti marine • interessi economici • Global warming • raffreddamento del clima • del delta • rottura • innalzamento • acqua dolce • estinzione • parchi naturali e aree protette • fauna ittica • WWF • terre
Global warming ................................................................... Scioglimento dei ghiacciai
Assottigliamento della banchisa polare
Innalzamento ......................................................
Rottura della banchisa e morte dei cuccioli di foca
.......................................
del livello dei mari
Maggiore concentraziodolce ............................................ ne diacqua
Diminuzione della
Raffreddamento del clima
Mancanza di cibo per gli orsi polari
Golfo del Bengala ...................................................................
...................................................................... ....................................................................
dell’emisfero nord
Evacuazione degli abitanti (rifugiati ambientali)
estinzione Rischio di ...................................................... Caccia a foche, balene e capodogli
Interessi economici ............................................................................... dell’uomo
IUCN
Materiali
WWF
Materiali
Nascita di associazioni a salvaguardia di questi animali
...............................................
correnti marine
...................................................................
Scomparsa della Corrente del Golfo
fauna ittica
...................................................................
Sommersione di isole come Lohacara, posta nel
Cambiamento delle
Risorse didattiche
del delta Inondazione ..................................... dei fiumi
Riscaldamento delle acque
Risorse didattiche
Inondazioni e terre sommersione di ..............................
naturali Creazione di parchi .............................................................. e aree protette
..........................................................................................
Punteggio Voto
da 0 a 27 da 28 a 32 da 33 a 37 da 38 a 42 da 43 a 47 da 48 a 51 da 52 a 55 4 5 6 7 8 9 10
221
325
Soluzioni
Soluzioni
Totale 55 Punti
Sezione
3
Soluzioni
Soluzioni Prove INVALSI Classe 1
Item 16
Lettera a mia figlia sulla Terra
Item 17
Item 1
a. I cittadini possono fare molto, mettendo in pratica buone norme di comportamento.
1. b - 2. d - 3. c - 4. a
Item 2
d. Teatri.
Item 18
a. Che l’elenco può continuare ancora
c. N o, perché c’è ancora chi spreca l’acqua e presto la metà della popolazione della Terra rimarrà a secco.
Item 3
Item 19
b. Nei ghiacciai
Item 4 • • • •
I rregolare distribuzione della popolazione. I rregolare distribuzione dell'acqua utilizzabile. C attiva gestione. S fruttamento eccessivo delle risorse.
Item 5 A un grande bicchiere.
a. Alla figlia.
Item 20 L’acqua è patrimonio indivisibile dell’umanità.
Item 21 c. Informativo.
Item 22 c. Semplice.
Item 6 a. Usi agricoli.
Item 7
Classe 2
Persone costrette a migrare per fuggire dalla sete e dai malanni.
Il giro del mondo in 80 giorni
Item 8
Item 1
c. L a ripetizione è voluta dall’autore in modo che il concetto resti più impresso nel lettore.
Item 9
a. Della Gran Bretagna.
Item 2
d. Fare la lavatrice.
c. P erché il Regno Unito ha fondato colonie in India a partire dalla metà del 1700.
Item 10
Item 3
All'acqua.
Esercizio 11 c. 700 litri.
Item 12 b. Brutto.
Item 13 d. P erché per fare la doccia si consuma meno acqua di quella che serve per la vasca.
Item 14 d. Installando un regolatore di flusso.
Item 15 c. Pulire le stoviglie.
326
d. Le province.
Item 4 Battelli a vapore - treni
Item 5 a. Vivamente.
Item 6 c. Nonostante.
Item 7 d. Gatto.
Item 8 a. Deluso e rassegnato.
Prove INVALSI Item 9
Item 8
b. D ecise comunque di non perdere di vista il suo uomo per tutto il tempo in cui questi si sarebbe fermato a Bombay, anche se non dubitava che...
b. I territori già di per sé poco produttivi, a causa di numerosi fattori, diventano praticamente sterili.
Item 10
L'effetto serra.
c. D evono fare il giro del mondo in 80 giorni per una scommessa.
Item 11 Persiani - baniani - sindi - armeni - parsi.
Item 12
Item 9 Item 10 Ai raggi solari.
Item 11
c. Entrare con le calzature.
c. L 'effetto serra è un fenomeno naturale dovuto ai gas serra presenti nell'atmosfera.
Item 13
Item 12
a. A Passepartout.
Alterazione - violenti - esondazioni - vegetali - variazioni climatiche - estinguersi - si riproducono - ecosistemi.
Item 14 c. Una precisazione.
b. Un narratore esterno.
1. b - 2. c - 3. a - 4. d
Item 14
Risorse didattiche
Item 15
Item 13
c. Le zone equatoriali e tropicali.
Classe 3
Item 15
SOS Terra
Item 16
Item 1 c. Aree desertiche e semidesertiche.
Item 2
c. Della diminuzione delle attività di pesca.
a. Africa.
Item 17 b. Quelle intorno al bacino del Mediterraneo e al Mare Arabico.
Item 18
Item 3
d. I nformare sulle cause e le possibili conseguenze dell'effetto serra.
d. L a maggior concentrazione di boschi e foreste si trova lungo le coste occidentali.
Item 4 d. R eperimento di terreni per la costruzione edilizia.
Materiali
1. V - 2. V - 3. F - 4. V - 5. V
Item 5 a. A causa della deforestazione il terreno subisce un grave degrado, perché le piogge e il sole lo rendono sterile.
Item 6
Soluzioni
Perché contribuiscono a trasformare l'anidride carbonica in ossigeno.
Item 7 Quando si cerca di coltivare terreni più di quanto possono sopportare e quando si fa pascolare più bestiame di quanto consenta il terreno.
327
3
Sezione
Soluzioni
Soluzioni delle verifiche dei volumi Unità 1
3. Veneto, Toscana, Marche. 4. P iemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna. 5. Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sardegna.
Esercizio 1 Carte geografiche
Unità 2
I tipi di carte
Carte fisiche
Carte politiche
Carte tematiche
Esercizio 1 I grafici
Che cosa rappresentano
Gli aspetti naturali di un territorio (mari, monti...)
Le divisioni amministrative e politiche di un territorio
I tipi di grafici Diversi fenomeni e argomenti.
Piramide delle età
Areogramma
IdeoIstogramma gramma
Diagram- Cartoma carte- gramma siano
Esercizio 2 1. f - 2. c - 3. e - 4. g - 5. a - 6. d - 7. h - 8. b
Che cosa rappresentano
Esercizio 3 1. b - 2. a - 3. b - 4. a
Esercizio 4 1. 180 - 2. 360 - 3. 2 - 4. 24 - 5. 15
Esercizio 5 1. 11:00 - 2. 16:00 - 3. 15:00 - 4. 19:00 - 5. 21:00 - 6. 13:00
Esercizio 6 1. e - 2. a - 3. d - 4. c - 5. b
Esercizio 7 Londra: 52°N 0°O Lisbona: 38°N 9°O Madrid: 40°N 4°O Parigi: 48°N 2°E Roma: 42°N 13°E Stoccolma: 59°N 18°E Varsavia: 53°N 21°E Vienna: 47°N 17°E Helsinki: 60°N 25°E Mosca: 55°N 38°E Bucarest: 45°N 25°E Istanbul: 41°N 29°E
Esercizio 8 1. Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia. 2. Piemonte, Toscana, Umbria, Campania, Molise.
328
Informa sulla distribuzione della popolazione
Informa sulle percentuali di un fenomeno
Mette a confronto la quantità di un fenomeno
Rappresenta con disegni le quantità di un fenomeno
Mostra l’andamento di un fenomeno
Mostra i dati quantitativi di un fenomeno e la loro variazione
Esercizio 2 1.f - 2. e - 3. d - 4. g - 5. b - 6. c - 7. a
Esercizio 3 1. F - 2. F - 3. V - 4. F/V - 5. V/F - 6. F/V
Esercizio 4 1. Areogramma 2. Diagramma cartesiano 3. Istogramma
Esercizio 5 1. Montagne, lago, collina, prati. 2. Grattacieli, marciapiedi, strade, ponti, porto. 3. Antropici. 4. Grattacieli, strade, porto, ponti.
Esercizio 6 1. c - 2. c - 3. a - 4. a - 5. a - 6. c
Esercizio 7 1750 - 2050 - 300 000 000 - 500 000 000 - diminuire - Asia - 1950 - Europa precipitazioni medie mensili di Parigi - novembre - dicembre gennaio - giugno - luglio - agosto
volume
1
Verifiche
Unità 3
Esercizio 8 Falesia: scogliera ripida a picco sul mare. Arcipelago: un gruppo di isole vicine.
Esercizio 1
Esercizio 9
I paesaggi naturali
Il paesaggio naturale può essere
Pianeggiante
Montuo- Collinare Costiero so
Lacustre
Fluviale
Il paesaggio naturale può cambiare a causa
Dell’intervento dell’uomo con la coltivazione dei campi, la costruzione di case, porti, strade ecc.
Esercizio 2 1. b - 2. d - 3. f - 4. a - 5. c - 6. g - 7. h - 8. e
Esercizio 3 L’immagine mostra un paesaggio in cui si nota una catena montuosa, caratterizzata da una successione di montagne. Sulle vette più alte si vedono dei ghiacciai. I versanti sono ripidi e stretti e anche il fondovalle è più stretto, scavato da un fiume.
Esercizio 4 Dipende dalla residenza dell’alunno.
1. e - 2. d - 3. a - 4. f - 5. c - 6. b
Esercizio 6
Esercizio 7 Meandro: ampia curvatura di un fiume. Confluenza: punto d’incontro tra due fiumi.
Esercizio 11 1. V - 2. F - 3. V - 4. F - 5. F - 6. F - 7. V- 8. F.
Esercizio 12 L’immagine mostra una zona molto urbanizzata; si vedono grattacieli molto alti. Probabilmente si tratta del centro di una città. Si intravedono costruzioni più basse e sullo sfondo una zona verde e collinare.
Esercizio 13 1. c - 2. a - 3. c - 4. b.
Esercizio 14 PARTENZA Salerno Salerno Roma
VIA D’ACQUA O DI TERRA traghetto, autostrada 2 corsie ferrovia, autostrada 3 corsie ferrovia, autostrada 3 corsie
ARRIVO Palermo Roma Napoli
Caserta
autostrada 3 corsie
Roma
Benevento
autostrada 2 corsie
Bari
Messina Napoli Cosenza Salerno
traghetto, ferrovia, autostrada 2 corsie ferrovia, autostrada 3 corsie ferrovia, autostrada 2 corsie traghetto
Salerno Potenza Reggio Calabria Cagliari
329
Soluzioni
1. D elta. Foce di un fiume dove si depositano i detriti formando isole sabbiose che dividono il fiume in bracci minori. 2. Estuario. Il fiume si getta in mare senza ramificazioni. 3. Portata:. La quantità d’acqua che passa in una sezione del fiume in un secondo. 4. Confluenza. Il punto d’incontro di due fiumi. 5. Bacino idrografico. L’area attraversata dal fiume principale e da tutti i suoi affluenti. 6. Affluente. Corso d’acqua secondario. 7. Immissario. Il fiume che porta acqua al lago. 8. Emissario. Il fiume che esce dal lago. 9. Meandro. Ampia curvatura di un corso d’acqua. 10. Sorgente. L’acqua che sgorga in superficie e forma il fiume.
1. F - 2. V - 3. V
Materiali
Esercizio 5
Esercizio 10
Risorse didattiche
Di eruzioni, terremoti, maremoti, erosioni
1. F iordo. Lunga insenatura con versanti a picco sul mare. 2. Laguna. Specchio d’acqua separato dal mare da sabbia che forma isole rettilinee interrotte da aperture, dette bocche, che si collegano con il mare. 3. Faraglione. Scoglio alto e grande. 4. Costa alta. Si trova presso le catene montuose che si trovano vicino al mare, che a volte formano dei promontori. 5. Costa bassa. Caratterizzata da spiagge e distese di sabbia e o ghiaia. 6. Penisola. Promontorio di grande estensione. 7. Corrente marina. Massa d’acqua simile a un fiume sottomarino che può essere calda o fredda. 8. Marea. Innalzamento e abbassamento periodico del livello del mare.
3
Sezione
Soluzioni
Unità 4
Unità 5
Esercizio 1
Esercizio 1
Venti
Pressione atmosferica
Temperatura
Le fasce climatiche
Umidità
Le fasce climatiche in Europa
Elementi
Clima atlantico
Il clima è determinato da
Fattori
Latitudine
Altitudine
Clima continentale
Clima alpino
Climamediterraneo
Clima subartico
Estati lunghe e calde, inverni brevi e miti
Inverni lunghi e rigidi, estati brevi
Caratterizzato da
Presenza d’acqua
Temperature miti con piogge abbondanti tutto l’anno
Inverni rigidi, estati fresche
Inverni freddi, estati calde
Esercizio 2
Esercizio 2
1. e - 2. a - 3. f - 4. b - 5. g - 6. d - 7. c - 8. h
1. g - 2. e - 3. f - 4. a - 5. h - 6. b - 7. d - 8. i - 9. c
Esercizio 3
Esercizio 3
1. c - 2. a - 3. b - 4. c
1. c - 2. c - 3. b - 4. b
Esercizio 4
Esercizio 4
I venti costanti sono quei venti che spirano sempre nella stessa direzione, come gli alisei che soffiano dai tropici all’Equatore.
1. L a Selva Boema si estende tra Germania, Austria e Repubblica Ceca. 2. Il fiume più lungo del continente è il Volga. 3. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso si estende tra la Valle d’Aosta e il Piemonte. 4. Il Santuario dei cetacei si trova tra Mar Ligure, Mar di Corsica e il Golfo del Leone.
Esercizio 5 1. F - 2. F - 3. F - 4. V - 5. V - 6. V - 7. F - 8. V
Esercizio 6 1. V arsavia, a causa della latitudine e della distanza del mare. 2. Lisbona, a causa della latitudine, della vicinanza dell’Oceano Atlantico e della Corrente del Golfo.
Esercizio 5
1. V - 2. F - 3. V - 4. V - 5. F - 6. V - 7. V - 8. V
1. I l fiume Reno nasce in Svizzera, attraversa Liechtenstein, Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi e sfocia nel Mare del Nord. 2. Il Rodano nasce in Svizzera, attraversa la Francia e sfocia nel Golfo del Leone. 3. Il Danubio scorre tra i confini di molti Paesi: Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania, Moldova, Ucraina e sfocia nel Mar Nero.
Esercizio 9
Esercizio 6
Lo scioglimento dei ghiacci sta provocando danni seri al Polo nord, dove gli esemplari di orso bianco sono a rischio di estinzione. Al Polo sud, in Antartide, il pinguino Adelia è una specie che a causa dei cambiamenti climatici sta diminuendo.
1. F - 2. V - 3. F - 4. V - 5. F - 6. F
Esercizio 7 1. c - 2. f - 3. g - 4. a - 5. b - 6. d - 7. e
Esercizio 8
Esercizio 7 1. b - 2. c - 3. a- 4. d
Esercizio 8 1. b - 2. b - 3. c- 4. c
330
volume
1
Verifiche Esercizio 9 1. S pagna (interno), Francia (interno), Svizzera (nord), Italia (nord), Belgio, Lussemburgo, Germania, Danimarca, Svezia (sud), Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Croazia (interno), Bosnia ed Erzegovina (interno), Serbia, Kosovo, Bulgaria, Romania, Moldova, Polonia, Ucraina, Bielorussia, Russia (ovest), Lituania, Lettonia, Estonia, Turchia (interno). 2. Francia, Svizzera, Austria, Italia, Slovenia (interno), Croazia (interno), Bosnia ed Erzegovina, Montenegro (interno), Kosovo, Macedonia, Bulgaria, Slovacchia (nord), Romania (interno). 3. Portogallo (sud), Spagna (sud), Francia (sud), Italia, Croazia (costa), Montenegro (costa), Albania, Grecia, Turchia, Cipro, Malta, Bulgaria (est). 4. Portogallo, Spagna (nord), Francia (nord), Regno Unito, Irlanda, Belgio (nord), Paesi bassi, Germania (nord), Danimarca (ovest), Norvegia (ovest). 5. Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Russia (nord).
Esercizio 10
Esercizio 11 1. b - 2. a - 3. c - 4. d
1. V alle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia- Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna. 2. C inque Terre, Arcipelago Toscano, Circeo, Cilento e Vallo di Diano, Pollino, Gargano, Golfo di Orosei e Gennargentu, Asinara, Arcipelago di La Maddalena. 3. Gran Paradiso, Stelvio, Appennino Tosco-Emiliano, Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Monti sibillini, Gran sasso e Monti della Laga, Abruzzo, Lazio e Molise, Pollino. 4. B asilicata e Calabria.
Germaniche
Neolatine
Slave
Baltiche
Indoeuropee Le lingue europee Non indoeuropee
Uralo-altaiche
Ugro-finniche
Esercizio 2 1. c - 2. d - 3. f - 4. e - 5. b - 6. g - 7. a
Esercizio 3 1. c - 2. c - 3. c - 4. c
Esercizio 4 Qualità della vita: indica il livello di benessere dei cittadini sulla base dei servizi disponibili. Livello di istruzione: indica il titolo di studio della popolazione, gli anni di frequenza scolastica. Speranza di vita: indica la vita media di una persona. Indice di invecchiamento: indica il grado di invecchiamento di una popolazione, cioè quante persone anziane vivono in un Paese rispetto a quelle giovani.
Esercizio 5 La popolazione è maggiormente concentrata nella zona centrooccidentale.
Esercizio 6 1. F - 2. V - 3. F - 4. F - 5. V - 6. V - 7. V - 8. V - 9. F - 10. V
Esercizio 7 Risposta da valutare sulla base della coerenza e della completezza delle informazioni.
Materiali
Esercizio 12
Esercizio 1
Risorse didattiche
1. L a zona torrida ha un clima caldo e si trova tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno. 2. L e zone temperate hanno un clima mite e si trovano a nord e a sud dei tropici. 3. La Corrente del Golfo è una corrente marina che ha origine nel Golfo del Messico e attraversa l’Oceano Atlantico mitigando il clima dei Paesi che vi si affacciano. 4. L ’anticiclone delle Azzorre si forma sulle Isole Azzorre e in estate si estende nel Mediterraneo portando bel tempo. 5. L’anticiclone siberiano si forma in Asia centrale e in inverno porta tempo freddo e secco.
Unità 6
Esercizio 8 1. c - 2. b - 3. c - 4. b - 5. a - 6. a
Esercizio 9
Esercizio 10 1. 2. 3. 4.
G ermania, Italia, Polonia. F rancia, Regno Unito, Irlanda. 1 figlio. I l 10%.
331
Soluzioni
In Europa si è sviluppata una società multietnica nella quale vivono persone di etnie diverse. I profughi e i rifugiati che fuggono da guerre e carestie sono sempre di più.
3
Sezione
Soluzioni
Unità 7
d. a ttività estrattive. In Russia, Ucraina e Svezia sono ancora attive miniere di ferro; nell'Europa orientale si estrae il carbone; in Russia e nel Mare del Nord sono sfruttati i giacimenti di petrolio e gas naturale.
Esercizio 1 Allevamento
Agricoltura Silvicoltura
Pesca
Estrazione materie prime
Esercizio 8 SIGLA
IGP
DOP
È un marchio che indica che l’alimento è prodotto Denominazione d’Origine con caratteristiche Protetta ambientali e culturali di una determinata Regione.
I settori dell’economia
Secondario
Artigianato
Esercizio 2 1. c - 2. g - 3. b - 4. e - 5. d - 6. a - 7. h - 8. f
OBIETTIVI
È un organismo il cui DNA è stato modificato in laboratorio per Organismo geneticamente aggiungere alcune modificato caratteristiche come la maggiore resistenza alla siccità o ai parassiti.
Primario
Industria
DEFINIZIONE
STG
Specialità Tradizionale Garantita
Indica che i cibi sono prodotti con ingredienti e metodi tradizionali.
Esercizio 3 1. a - 2. c
Esercizio 4 1. risorse; pesca; allevamento; attività estrattive. 2. Atlantico; del Nord; Baltico; Mediterraneo; Nero. 3. bovini; suini; maiali; ovini. 4. stalle; alpine.
Esercizio 5 Regione dei pascoli: foraggio. Regione dei seminativi: cereali e ortaggi. Regione delle colture mediterranee: ulivi, viti, agrumi, meli e ciliegi. Regione delle foreste: silvicoltura.
Esercizio 6 1. F - 2. V - 3. V - 4. V - 5. F - 6. V - 7. V
Esercizio 7 a. a llevamento di bovini. Le stalle in Europa occidentale sono moderne. Gli animali sono allevati in modo intensivo. b. pesca. Nell’Oceano Atlantico si pratica la grande pesca oceanica; nel Mare del Nord e nel Mar Baltico si pratica la pesca d’altura; nel Mar mediterraneo e nel Mar nero si pratica la pesca costiera. c. silvicoltura. Le foreste vengono sfruttate per la produzione del legname e vengono trattate come coltivazioni: gli alberi vengono periodicamente abbattuti per essere sostituiti da nuove piante.
332
Esercizio 9 Le voci sbagliate da cancellare sono: 1. non rinnovabili 2. alto - rilasciano 3. l’acqua 4. sfruttano il calore del Sole per riscaldare l’acqua sanitaria 5. di recente utilizzazione 6. meno della metà
volume
1
Verifiche
Unità 8
Esercizio 7 Da valutare sulla base della completezza e coerenza delle informazioni.
Esercizio 1
Esercizio 8
Il settore terziario
È suddiviso in
Terziario tradizionale
Terziario avanzato
Terzo settore
a. U n centro commerciale raggruppa supermercati, negozi specializzati e altri servizi. b. I servizi sanitari sono essenziali e fondamentali per il benessere dei cittadini. c. I servizi scolastici sono fondamentali, garantiscono l’istruzione alla popolazione e sono considerati servizi pubblici. d. I l turismo può essere balneare, montano, culturale e naturalistico.
Esercizio 9 1. c - 2. b - 3. c - 4. b - 5. b - 6. b
Comprende le seguenti attività
Telecomunicazioni, telelavoro
Attività non profit destinate alla collettività
Risorse didattiche
Trasporti, commercio, pubblica amministrazione, scuole, ospedali
Esercizio 2 1. c - 2. e - 3. g - 4. f - 5. d - 6. h - 7. b - 8. i - 9. a
Esercizio 3 1. c - 2. b
Esercizio 4 1. F - 2. V - 3. F - 4. V - 5. F - 6. V - 7. V
Esercizio 5
Materiali
Le voci sbagliate, da cancellare sono: 1. m odesta 2. s econdario 3. meno della metà 4. p rivati 5. n on può 6. g ratuitamente 7. n on è regolato 8. n ei piccoli paesi.
Esercizio 6
Soluzioni
1. N ell’Alto Medioevo i mercanti si recavano nei villaggi per vendere ciò che i contadini non potevano produrre da soli. 2. C on lo sviluppo dei mercati il venditore ambulante adattò il suo lavoro portando la merce ai consumatori che non potevano recarsi nei punti vendita fissi. 3. I venditori itineranti oggi allestiscono i mercati nei piccoli centri o nelle periferie delle città. 4. I l negozio è il luogo principale dove si svolge il commercio. 5. I l negoziante compra le merci dal grossista o dal produttore e le rivende ai consumatori. 6. I negozi presenti in ogni rione urbano sono i panettieri, i macellai, i fruttivendoli.
333
3
Sezione
Soluzioni
Unità 1
Unità 2
Esercizio 1
Esercizio 1
1. g - 2. c - 3. e - 4. a - 5. b - 6. h - 7. d - 8. f.
Stato: Portogallo Sigla: P UE: sì Capitale: Lisbona Lingua: portoghese Moneta: euro Forma di governo: repubblica parlamentare PIL: 20 180 $ USA ISU: 0,816
Esercizio 2 1. b - 2. c - 3. a - 4. a - 5. b - 6. b
Esercizio 3 Istituzioni della UE Le principali istituzioni sono Consiglio dell’Unione Europea
Parlamento europeo
Commissione UE
Hanno sede nelle seguenti città
Bruxelles
Strasburgo
Bruxelles
Esercizio 4 a. b. c.
Esercizio 5 1. 2.
3. 4.
5.
L e stelle rappresentano la solidarietà e l’armonia tra i popoli d’Europa. Il motto è “unita nella diversità”, indica la volontà di lavorare insieme per la pace e la prosperità, rispettando le culture diverse presenti nel continente. L’inno dell’UE è l’Inno alla gioia della Nona Sinfonia di Beethoven, adottato nel 1985. Sovranità indica il potere di uno Stato di imporre le proprie regole e leggi. Nelle democrazie la sovranità appartiene al popolo. Le lingue ufficiali UE sono 24.
Esercizio 6 1. V - 2. F - 3. V - 4. F - 5. F - 6. F - 7. V- 8. F.- 9. F.
Esercizio 7 1. c - 2. a - 3. g - 4. e - 5. d - 6. b - 7. f
334
Esercizio 2 1. V - 2. F - 3. V - 4. F - 5. V - 6. V
Esercizio 3 Oceano Atlantico
Cordigliera Cantabrica
PORTOGALLO
Lisbona
Due ro
ro Eb
d.
alazzo di Montecitorio a Roma è la sede della Camera P dei Deputati. La sede del Consiglio dell’Unione Europea. Il Consiglio è formato dai Ministri dei 28 Stati membri. La sede del Parlamento europeo. Il Parlamento europeo, istituito nel 1979, è la più grande assemblea nazionale del mondo. La sede della Commissione europea. La Commissione europea è composta da 28 membri, uno per ogni Stato, e il suo mandato dura cinque anni.
Stato: Spagna Sigla: E UE: sì Capitale: Madrid Lingua: spagnolo Moneta: euro Forma di governo: monarchia costituzionale PIL: 29 289 $ USA ISU: 0,885
Pir ene i
Meseta
Tago
ANDORRA La Vella
Madrid Guadiana SPAGNA Sierra Morena Guadalquivir
Baleari
Sierra Nevada Mar Mediterraneo
volume
Verifiche
Unità 3
Esercizio 4 Spagna: clima e ambiente
Esercizio 1
Le fasce climatiche sono
Mediterranea
Atlantica
Continentale
La vegetazione è
Garìga
2
Con boschi di latifoglie e di conifere e pascoli.
Steppica
a. Gli azulejos sono piastrelle di ceramica smaltata di colore azzurro diffusesi in Portogallo a partire dal XVI secolo per decorare chiese e palazzi. b. Il Porto è un vino liquoroso che si produce nell’omonima città del Portogallo. c. La Guernica è un dipinto di Pablo Picasso realizzato nel 1937 dopo il bombardamento della città omonima durante la guerra civile spagnola. d. La città di Valencia sorge sul fiume Turia ed è un importante centro industriale.
Stato: Lussemburgo Sigla: L UE: sì Capitale: Lussemburgo Lingua: francese, tedesco, lussemburghese Moneta: euro Forma di governo: monarchia costituzionale PIL: 107 206 $ USA ISU: 0,875
Esercizio 2 1. V - 2. F - 3. V - 4. V - 5. V - 6. V
Esercizio 3 Mare del Nord
atlantico – precipitazioni – continentale – escursioni termiche – mediterraneo – coste sud-occidentali.
Bruxelles
Esercizio 7
Parigi
BELGIO
Materiali
Lussemburgo LUSSEMBURGO
Spagna – Portogallo – Melilla – Europa.
1. F - 2. V - 3. F - 4. F - 5. V - 6. V - 7. F - 8. V
PAESI BASSI
Amsterdam
Esercizio 6
Esercizio 8
Risorse didattiche
Esercizio 5
Stato: Francia Sigla: F UE: sì Capitale: Parigi Lingua: francese Moneta: euro Forma di governo: repubblica semipresidenziale PIL: 41 141 $ USA ISU: 0,893
Vosgi Oceano Atlantico
FRANCIA Giura Massiccio Centrale
Esercizio 9 Spagna - Andorra - Portogallo - Spagna - Portogallo - Spagna.
Alpi Monaco
Pirenei
PRINCIPATO DI MONACO
Soluzioni
Mar Mediterraneo
335
3
Sezione
Soluzioni
Unità 4
Esercizio 4 L’economia della Francia
Esercizio 1
I settori sono
Primario
Secondario
Terziario
La produzione nei diversi settori è
Ortaggi, viti, ulivi, frutteti, barbabietole da zucchero
Produzione elettronucleare
Turismo, trasporti
Esercizio 5 a. Notre Dame de Paris è una delle cattedrali gotiche più grandi della Francia. b. L ’Atomium è stato costruito nel 1958 a Bruxelles per l’Expo. Rappresenta un atomo di ferro, una delle risorse primarie del Paese. c. La coltura dei tulipani è un’attività economica importante e molto praticata nei Paesi Bassi. Il nome di questi fiori sembra derivare dal termine «turbante», perché venne importato dall’Impero Persiano. d. Il Museo Schengen in Lussemburgo è stato inaugurato nel 2010 per l’anniversario della convenzione che prevedeva l’abolizione dei controlli di frontiera.
Esercizio 6 Francia: b Belgio: c Paesi Bassi: a Lussemburgo: c Principato di Monaco: b
Stato: Regno Unito Sigla: UK UE: sì Capitale: Londra Lingua: inglese Moneta: sterlina Forma di governo: monarchia costituzionale PIL: 38 589 $ USA ISU: 0,875 Stato: Irlanda Sigla: IRL UE: sì Capitale: Dublino Lingua: inglese Moneta: euro Forma di governo: repubblica PIL: 45 888 $ USA ISU: 0,916
Esercizio 2 1. V - 2. V - 3. F - 4. V - 5. V - 6. V
Esercizio 3
Isole Shetland
Isole Orcadi
di bri eE l o Is Oceano Atlantico
Glasgow Edimburgo
Belfast
Esercizio 7 atlantico - continentale - afose - nebbia - mediterraneo - alpino.
Esercizio 8
Dublino Mar d’Irlanda IRLANDA
REGNO UNITO Liverpool
1. d - 2. a - 3. b - 4. c - 5. e Cardiff Londra
336
Mare del Nord
volume
Verifiche Esercizio 4
Irlanda L’agricoltura fatica a riprendersi per la scarsità di suoli fertili. Gli addetti al settore primario sono il 4,7% della popolazione. Lo sviluppo industriale è legato all’agricoltura (produzione di concimi e fertilizzanti). Nel Paese sono presenti filiali di multinazionali di imprese di informatica ed elettronica. L’ingresso nella UE ha favorito lo sviluppo economico del Paese.
Londra
I quartieri sono
Westminster
City
West End
Kensington
2
Southwark
East End
Unità 5 Esercizio 1
Le loro caratteristiche principali sono
Palazzi del governo
Centro culturale
Parchi e musei
Teatri e taverne
Quartiere popolare
Esercizio 5 a. L’aeroporto di Heathrow è il più grande d’Europa e uno dei più trafficati del mondo. b. Il Titanic Museum rappresenta l’industria navale di Belfast ed è nato per celebrare il transatlantico che naufragò nel suo viaggio inaugurale. c. Il trifoglio o shamrock è uno dei simboli più diffusi in Irlanda, è usato per le squadre sportive, le compagnie e organizzazioni statali. d. L a festa di St. Patrick, il patrono dell’Irlanda, si tiene a Dublino dal 13 al 17 marzo.
Esercizio 6 Esercizio 7 atlantico - piogge - nuvoloso - latitudine - rigide.
Esercizio 8 1. F - 2. V - 3. V - 4. V - 5. F - 6. F - 7. V - 8. V - 9. V - 10. F
Esercizio 9
Stato: Estonia Sigla: EST UE: sì Capitale: Tallinn Lingua: estone Moneta: euro Forma di governo: repubblica PIL: 16 320 $ USA ISU: 0, 846 Stato: Lettonia Sigla: LV UE: sì Capitale: Riga Lingua: lettone Moneta: euro Forma di governo: repubblica PIL: 13 900 $ USA ISU: 0, 814
Soluzioni
Regno Unito Le industrie delle telecomunicazioni sono all’avanguardia mondiale. Le attività agricole sono concentrate nella parte sud-orientale del Paese. Il Paese, grazie ai suoi porti, rimane uno dei centri del commercio mondiale. Le tradizionali industrie pesanti sono state sostituite da aziende ad alta tecnologia. Le attività di coltivazione sono condotte in modo moderno ed efficiente.
Stato: Islanda Sigla: IS UE: no Capitale: Reykjavík Lingua: islandese Moneta: corona islandese Forma di governo: repubblica parlamentare PIL: 41 739 $ USA ISU: 0,906
Materiali
1. F - 2. V - 3. V - 4. V - 5. V - 6. F - 7. F - 8. V - 9. V
Risorse didattiche
Quartiere, con grattacieli, banche, società finanziarie e studi legali
Stato: Norvegia Sigla: N UE: no Capitale: Oslo Lingua: norvegese Moneta: corona norvegese Forma di governo: monarchia costituzionale PIL: 99 462 $ USA ISU: 0, 955
337
3
Sezione
Soluzioni
Esercizio 2 Mar Glaciale Artico
Mar di Barents
Hammerfest
ISLANDA Reykjavík
Esercizio 6 STATO
OCCUPATI SETTORE PRIMARIO
OCCUPATI SETTORE SECONDARIO
OCCUPATI SETTORE TERZIARIO
Norvegia
2,5
20,1
77,4
Svezia
2,1
21,3
76,7
Finlandia
4,6
23,8
71,6
6
22
72
Danimarca
2,6
18,1
79,3
Estonia
4,7
31,1
64,2
Lettonia
8,3
23,5
68,3
Lituania
8,9
25
66,1
Mar Bianco
Mar di Norvegia
Trondheim
NO RV EG IA
SV EZ IA
Bergen
FIN LA ND IA
Oulu Östersund
Helsinki Stoccolma
Oslo
Islanda
Tallinn ESTONIA
Göteborg. Mare del Nord
4. atlantico 5. Corrente del Golfo
Riga
Århus DANIMARCA Copenaghen
LETTONIA Mar Baltico LITUANIA Vilnius
Esercizio 3 Estonia
Lettonia
Lituania
Esercizio 7 SETTORI PRODUTTIVI
I Paesi baltici
Area scandinava e baltica
Balene, merluzzi, aringhe, halibut, salmoni, trote
Norvegia, Islanda, Danimarca, Svezia, Lettonia, Lituania
Agricoltura
Orzo, avena, segale, patate, barbabietola
Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania
Bovini, suini, pollame
Danimarca, Svezia, Finlandia, Estonia, Lituania
Renne, animali da pelliccia
Lapponia
Industrie alimentari: pesce surgelato, olio e farina di pesce
Norvegia, Islanda, Svezia, Danimarca
Cantieri navali: navi rompighiaccio, petroliere e piattaforme petrolifere
Norvegia, Svezia, Danimarca, Lettonia, Lituania
Industria meccanica: auto, moto, bici, macchine agricole
Danimarca, Svezia, Estonia, Lettonia, Lituania
Industria del legno: carta, cellulosa, mobili
Finlandia, Svezia, Norvegia, Estonia, Lituania
Industria delle telecomunicazioni: cellulari, software...
Finlandia, Estonia, Svezia
Turismo e servizi
Paesi scandinavi, Paesi baltici.
Allevamento Finlandia
Islanda
Danimarca
Norvegia
Esercizio 4 a. Il Parco delle renne si trova tra Oslo e Bergen, in Norvegia. Nel parco vivono le più grosse mandrie di renne selvatiche d’Europa. b. La Laguna blu si trova in Islanda. È un lago geotermale le cui acque raggiungono i 30° C. Il colore blu è dovuto alla presenza di un’alga. c. Il parco tematico di Legoland si trova in Danimarca a Billund. Lego in danese è un’abbreviazione che significa «divertiti». d. La Via baltica dell’ambra è un itinerario di 418 km. La Lituania è il centro più importante di lavorazione di questa resina fossile.
Industria
Esercizio 5 1. continentale 2. artico 3. temperato freddo
338
PAESE/PAESI/ AREA
Pesca
I Paesi scandinavi
Svezia
ATTIVITÀ PRODUTTIVA
Terziario
volume
2
Verifiche
Unità 6
Esercizio 4 Alpi Pennine
Esercizio 1
Alpi Lepontine
Stato: Germania Sigla: D UE: sì Capitale: Berlino Lingua: tedesco Moneta: euro Forma di governo: repubblica federale PIL: 41 513 $ USA ISU: 0,920
Alpi Bernesi
Alpi Retiche
Le Alpi
Il territorio della Svizzera
I laghi
Stato: Svizzera Sigla: CH UE: no Capitale: Berna Lingua: tedesco, francese, italiano, romancio Moneta: franco svizzero Forma di governo: repubblica federale PIL: 79 033 $ USA ISU: 0,913
Lago di Ginevra
Lago di Neuchâtel
Lago dei Quattro Cantoni
Lago di Costanza
Lago Maggiore
Esercizio 5
Risorse didattiche
alpino, rilievi, continentale, settentrionale, atlantico.
Esercizio 6 1. d/g - 2. a/e - 3. b/f - 4. c
Stato: Austria Sigla: A UE: sì Capitale: Vienna Lingua: tedesco Moneta: euro Forma di governo: repubblica federale PIL: 47 083 $ USA ISU: 0,895
Esercizio 7 1. 2. 3. 4.
no Liechtenstein, Austria, Svizzera Germania. Sì, soprattutto in Germania.
Esercizio 8
Esercizio 2 1. F - 2. V - 3. V - 4. F - 5. F - 6. V
Esercizio 3 Mare del Nord
Mare Baltico
Berlino
GERMANIA
Esercizio 9 a. La Volkswagen è la casa automobilistica tedesca nata nel 1937 con lo scopo di produrre auto accessibili a tutti. b. Il cioccolato svizzero è uno dei prodotti svizzeri più noti. c. Francoforte è una città tedesca che si trova sul fiume Meno. d. Il castello di Vaduz si trova nel Liechtenstein, domina la città ed è la residenza dei principi.
Soluzioni
Esercizio 10 1. V - 2. V - 3. F - 4. F - 5. V - 6. F
Vienna Berna SVIZZERA
Vaduz LIECHTENSTEIN
Materiali
Germania: Industria meccanica, automobilistica, elettronica, alimentare. Svizzera: Allevamento(bovini); industria alimentare (burro, formaggi, cioccolata); terziario (servizi bancari e assicurativi). Austria: a gricoltura (frumento, patate, segale); industria tessile. Liechtenstein: settore terziario con finanzia e turismo.
AUSTRIA
339
Sezione
3
Unità 7
Soluzioni Esercizio 2 Mar Baltico
Esercizio 1 Elba
Oder POLONIA
Varsavia
Praga Carpazi oc Sel REPUBBLICA CECA cidentali va Bo em Bratislava SLOVACCHIA a
i az rp Ca
Budapest UNGHERIA Tibisco
ROMANIA
i tal ien or
Stato: Ungheria Sigla: H UE: sì Capitale: Budapest Lingua: ungherese Moneta: fiorino ungherese Forma di governo: repubblica parlamentare PIL: 12 736 $ USA ISU: 0,831
la sto Vi
Stato: Polonia Sigla: PL UE: sì Capitale: Varsavia Lingua: polacco Moneta: zloty Forma di governo: repubblica parlamentare PIL: 12 538 $ USA ISU: 0,821
iche nsilvan Alpi Tra Bucarest Danubio BULGARIA Sofia Balcani
Mar Adriatico
Mar Nero
Monti Rodopi
Esercizio 3 Area centro-orientale
Stato: Romania Sigla: RO UE: sì Capitale: Bucarest Lingua: romeno Moneta: nuovo leu Forma di governo: repubblica PIL: 7 935 $ USA ISU: 0,786 Stato: Bulgaria Sigla: BG UE: sì Capitale: Sofia Lingua: bulgaro Moneta: nuovo lev Forma di governo: repubblica democratica PIL: 7 033 $ USA ISU: 0,782
I Paesi sono
Polonia
Repubblica Ceca
Slovacchia
Ungheria
Romania
Bulgaria
Nuovo leu
Nuovo lev
La loro moneta è
Zloty
Corona ceca
Euro
Fiorino ungherese
Esercizio 4 1. V - 2. F - 3. F - 4. V - 5. F - 6. V
Esercizio 5 a. Il campo di sterminio di Auschwitz si trova a 50 km da Cracovia ed è il campo di sterminio nazista tra i più grandi d’Europa dove morirono moltissime persone. b. Il gruppo montuoso degli Alti Tatra è il gruppo più elevato dei Monti Carpazi dove vivono l’orso bruno e la lince. c. Il delta del Danubio è il più ampio d’Europa ed è un rifugio per oltre 300 specie di uccelli. Dal 1991 è un sito patrimonio dell’umanità Unesco. d. La Valle delle Rose è un vasto territorio a sud dei Balcani, in Bulgaria. Dalle rose si ricava un olio per l’industria dei profumi.
340
volume
2
Verifiche Esercizio 6
Esercizio 2
continentale - calde - rigidi - forte - Nero - mite - mediterraneo
Esercizio 7 Repubblica ceca - Slovacchia Polonia - Repubblica ceca - Slovacchia - Ungheria Romania - Bulgaria Slovacchia.
Esercizio 8 1. F - 2. V - 3. F - 4. F - 5. V - 6. F
Lubiana Zagabria SLOVENIA BOSNIA ED ERZEGOVINA
Belgrado
A ZI OA CR
1. 2. 3. 4.
SERBIA Sarajevo MONTENEGRO Pristina Podgorica KOSOVO Skopje Tirana MACEDONIA
Mar Nero
Ankara
ALBANIA e ni Io le Iso
Esercizio 9 1. b - 2. g - 3. f - 4. a/d/f - 5. c/f - 6. e
GRECIA Atene
Mar Egeo
TURCHIA
Cicladi
Unità 8 Esercizio 1
Stato: Albania Sigla: AL UE: no Capitale: Tirana Lingua: albanese Moneta: lek Forma di governo: repubblica parlamentare PIL: 3 913 $ USA ISU: 0,749
Nicosia CIPRO
Esercizio 3 Macedonia
Montenegro
Turchia
Serbia
Gli Stati candidati UE sono
Area balcanica e mediterranea
Gli Stati UE sono
Slovenia
Grecia
Croazia
Malta
Cipro
Esercizio 4 a. Le grotte di Postumia si trovano in Slovenia e sono tra le più grandi al mondo. Si estendono per 30 km e sono formate dal fiume Piuca che scorre per oltre 10 km nel sottosuolo. b. Il ponte di Mostar è stato dichiarato patrimonio dell’umanità Unesco ed è stato riaperto nel 2004 dopo la ricostruzione a seguito della guerra in cui era stato distrutto. c. Il Canale di Corinto si trova in Grecia; è un canale artificiale che collega il Golfo di Corinto con il Mar Egeo. d. La Cappadocia è una vasta area della Turchia che presenta rocce friabili a forma di coni, pinnacoli e funghi di pietra
Esercizio 5 1. V - 2. F - 3. V - 4. F - 5. F - 6. V - 7. V - 8. F - 9. V - 10. V - 11. V - 12. F
Esercizio 6 mediterraneo - calde - miti - continentale - rigidi - escursione termica - montano - fresche - precipitazioni nevose
341
Soluzioni
Stato: Turchia Sigla: TR UE: no Capitale: Ankara Lingua: turco Moneta: lira turca Forma di governo: repubblica PIL: 10 609 $ USA ISU: 0,722
Creta
Isole del Dodecaneso
Materiali
Stato: Macedonia Sigla: MK UE: no Capitale: Skopje Lingua: macedone , albanese, turco Moneta: denar Forma di governo: repubblica PIL: 4 683 $ USA ISU: 0,740
Mar Mediterraneo
Risorse didattiche
Stato: Croazia Sigla: HR UE: sì Capitale: Zagabria Lingua: croato Moneta: kuna Forma di governo: repubblica parlamentare PIL: 12 792 $ USA ISU: 0,805
Valletta MALTA
3
Sezione
Soluzioni
Esercizio 7
Esercizio 3
1. a/f - 2. a/b - 3. f/g - 4. g - 5. e - 6. a/b - 7. c/d/f - 8. b - 9. a/c - 10. a - 11. a - 12. a/b/c
L’economia della Russia
Unità 9
Il settore primario è costituito da
Esercizio 1 Legname
Stato: Russia Sigla: RUS UE: no Capitale: Mosca Lingua: russo Moneta: rublo russo Forma di governo: repubblica federale PIL: 14 247 $ USA ISU: 0,788
Mobili, cellulosa, carta
Agricoltura
Allevamento
Pesci di mare e di fiume
Cereali, Ferro, rame, mercurio, oro, barbabietogas e petrolio le, tabacco
Bovini, ovini e suini
Esercizio 4 a. San Pietroburgo si trova nella parte orientale del Golfo di Finlandia sulla foce del fiume Neva. b. La dacia è una piccola casa di campagna con orto e giardino. c. La centrale di Chernobyl si trova in Ucraina. Nel 1986 un’esplosione causò una catastrofe con conseguenze gravissime per l’ambiente e le persone. d. La Cattedrale della Natività si trova in Moldova ed è il principale luogo di culto ortodosso della capitale.
Esercizio 2
Esercizio 5 Mar di Barents
Mar Bianco
Monti Urali
Dvi na S ette ntri ona le
rigidità del clima invernale - più basse temperature del pianeta - mediterraneo - umido
Mar Baltico
Esercizio 7
Dvin a Oc cide ntal e
1. 2. 3. 4.
Volg a
Mosca
Minsk BIELORUSSIA
UCRAINA
Le voci errate sono: 1. montuosa 2. degli Urali 3. della Russia 4. profondo 5. grande 6. alte e scoscese
Esercizio 6
RUSSIA
oldova M Russia Russia- Bielorussia Moldova
Esercizio 8
Kiev Dnepr
1. F - 2. V - 3. F - 4. V - 5. V - 6. V - 7. V - 8. F - 9. V
Don Mar Caspio
MOLDOVA Chisinau Caucaso Mar Nero
342
Materie prime naturali
Le produzioni principali sono
Stato: Bielorussia Sigla: BY UE: no Capitale: Minsk Lingua: bielorusso, russo Moneta: rublo Forma di governo: repubblica PIL: 6 739 $ USA ISU: 0,793
Dne st Car r paz i
Pesca
volume
3
Verifiche
Unità 1
Esercizio 5
Esercizio 1
3
5
1. a - 2. b - 3. b - 4. b - 5. c - 6. b - 7. c - 8. c
7 10
Esercizio 2
6
Il pianeta Terra
4 2 8
9
È costituito da
Crosta terrestre
Mantello
1
Nucleo
Esercizio 6
3%
3% 1%
È formato da
33% Rocce pesanti, fuse da calore sopra i 1 000 °C
Nichel e ferro
Esercizio 3
Esercizio 7
L’insegnante valuterà la coerenza e la completezza delle informazioni.
crosta terrestre mantello nucleo esterno
Risorse didattiche
Rocce leggere di silicio e alluminio
60%
Unità 2 Esercizio 1
1. c - 2. a - 3. b - 4. b - 5. b - 6. c - 7. a - 8. b
Esercizio 2
Esercizio 4 1.
2. 3. 4.
6.
Le famiglie linguistiche
Sono
Famiglia indoeuropea
Famiglia uraloaltaica
Famiglia bantusudanese
Famiglia camitosemitica
Famiglia sinotibetana
Africa mediterranea e sahariana
Cina
Sono diffuse in
Europa
Asia settentrionale e centrale
Africa subsahariana
343
Soluzioni
5.
oto di rotazione: movimento che un corpo celeste M compie girando sul proprio asse. Moto di rivoluzione: movimento che un corpo celeste compie descrivendo un’orbita intorno a un centro (per esempio la Terra intorno al Sole). Perielio: il punto in cui la Terra è più vicina al Sole. Solstizio d’estate: si verifica tra il 20 e il 21 giugno quando nell’Emisfero boreale inizia l’estate, mentre in quello australe comincia l’inverno. Equinozio di primavera: si verifica tra il 20 e il 21 marzo quando nell’Emisfero boreale comincia la primavera mentre in quello australe comincia l’autunno. Mantello: è quella parte della Terra che si trova sotto la crosta, spessa circa 2 900 km e composta da rocce pesanti in cui prevalgono minerali di silicio e magnesio.
Materiali
nucleo interno
Sezione
3
Soluzioni
Esercizio 3
Esercizio 3
1. F - 2. F - 3. F - 4. F - 5. V - 6. F - 7. V - 8. F - 9. V - 10. F - 11. V - 12. V - 13. V - 14. F - 15. V - 16. F
Agricoltura nella periferia del mondo
Esercizio 4
1. Alcuni Stati a scelta tra quelli di Africa e Asia. 2. Alcuni Stati a scelta tra: Giappone, Australia e Stati di Europa e Nord America. 3. Alcune città a scelta tra: Shanghai, Karachi, Pechino, Tokyo, Mumbai, Istanbul, Mosca, San Paolo, Lagos, Delhi. 4. America latina, Cina.
Tipologie
Agricoltura di piantagione
Agricoltura di sussistenza
Esercizio 5 1. 2. 3. 4. 5.
L ’ebraismo, il cristianesimo, l’islamismo. Il cristianesimo. La cattolica, l’ortodossa e la protestante. L’ebraismo. La tendenza della religione di influenzare o condizionare la vita politica e civile con leggi e regole.
Esercizio 6 a. Mumbai è la più popolosa città dell’India oltre che uno dei centri più importanti del Paese. b. Invecchiamento della popolazione. La popolazione mondiale aumenta a un ritmo annuo del 1,9%. Le Isole Okinawa in Giappone hanno il record per la presenza di centenari. c. Gli slum sono le aree periferiche degradate delle città, dove mancano le strutture e i servizi per i cittadini e dove la vita sociale avviene per gran parte della giornata in strada. d. Giornata della Lingua Madre. È una giornata che si celebra ogni anno per promuovere la diversità linguistica e culturale e ricordare l’importanza dell’educazione al multilinguismo.
Unità 3 Esercizio 1 1. F - 2. F - 3. V - 4. V - 5. V - 6. V - 7. V - 8. V - 9. F
Esercizio 2 A partire dal 1950, nei Paesi del centro del mondo l’agricoltura si è molto sviluppata, grazie alla meccanizzazione, e all’uso di concimi e pesticidi. Ciò è stato chiamato «rivoluzione verde» e ha permesso l’agricoltura di mercato, cioè un’agricoltura orientata verso la commercializzazione dei prodotti agricoli.
344
Si coltivano prodotti per
Esportazione
Consumo locale
Esercizio 4
1. c - 2. a - 3. e - 4. f - 5. d - 6. b
Esercizio 5 a. Piantagione. Nelle piantagioni si pratica la monocoltura cioè la coltivazione di un’unica pianta. Le attività agricole sono meccanizzate tranne che per alcuni prodotti come il tabacco, il caffè e il tè che vengono raccolti a mano. b. Agricoltura itinerante. È la forma più primitiva di agricoltura di sussistenza, in cui si tagliano gli alberi, si bruciano erbe e arbusti e poi si piantano i semi sullo strato di cenere. Dopo due semine e due raccolti le tribù sono costrette a cercare nuovi terreni perché i campi perdono fertilità. c. Centrali eoliche offshore. Sono i Paesi europei quelli che hanno il maggior numero di centrali eoliche offshore. d. Silicon Valley. La Silicon Valley è un polo tecnologico vicino a San Francisco famoso per l’elettronica, l’informatica, la robotica e le biotecnologie.
Esercizio 6 L’insegnante valuterà la completezza e la coerenza dei contenuti proposti.
volume
3
Verifiche Esercizio 7
Globalizzazione
effetti positivi
crescita della produttività
effetti negativi
aumento dei commerci
affermazione economica di alcuni Paesi della periferia del mondo
aumento del divario tra Paesi del centro e della periferia del mondo
esaurimento delle risorse
inquinamento
sviluppo sostenibile
riduzione di consumi
Esercizio 8
Risorse didattiche
L’insegnante valuterà la completezza e la coerenza dei contenuti proposti.
Unità 4 Esercizio 1
Esercizio 4
1. F - 2. V - 3. F - 4. V - 5. V - 6. F - 7. V - 8. F
1. F - 2. V - 3. V - 4. F - 5. V - 6. F - 7. V - 8. V
Esercizio 2
Esercizio 3 Assemblea generale
Consiglio di sicurezza
Esercizio 5 1.
2. 3. 4.
Canada, Australia, Giappone, Svezia, Germania. Il livello di pace è molto alto perché i governi di questi Paesi hanno organizzato strutture e servizi per il benessere della popolazione riuscendo a garantire un’equilibrata distribuzione del reddito. Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia. Messico, Arabia Saudita, Mongolia. Siria, Libia, India, Israele. In questi Paesi vi sono guerre civili per motivi etnici, religiosi e vi sono aree controllate dalla malavita.
Materiali
L’11 settembre 2001 un attentato terroristico a New York contro le Torri Gemelle ha provocato la morte di circa 3 000 persone e l’avvio di una guerra al terrorismo in nome della democrazia e della libertà. Il Muro di Berlino era una barriera invalicabile costruita nel 1961 dalla Germania Est per isolare Berlino Ovest e per rendere impossibili le fughe verso il mondo occidentale. Nel 1989, con la pacifica caduta del Muro, anche il potere comunista ha cominciato a sgretolarsi.
Esercizio 6
1. c - 2. a - 3. d - 4. b Organi
Unità 5 1. V - 2. F - 3. V - 4. F - 5. V - 6. F - 7. V - 8. V - 9. V - 10. V
Esercizio 2
Organizzazioni
FAO
UNHCR
UNICEF
L’insegnante valuterà la coerenza e la completezza dei contenuti proposti. UNESCO
345
Soluzioni
Esercizio 1
ONU
3
Sezione
Soluzioni Esercizio 5 L’insegnante valuterà la coerenza e la completezza dei contenuti proposti.
Esercizio 6 mortalità infantile
guerre
epidemie
bassa speranza di vita
AIDS
conseguenze sociali
conseguenze economiche
alto numero di orfani mancanza di possibilità di istruzione
mancanza di inserimento nel mondo del lavoro
Esercizio 3
elevate spese sanitarie
lavori non continuativi
Africa
impossibilità di sviluppo
Regioni antropiche
povertà
Esercizio 7 Africa settentrionale
Africa centrale
Africa meridionale
Popolate da
berberi e arabi
bantu, boscimani ed etiopi
bantu, boscimani, ottentotti, boeri e inglesi
Esercizio 4
5
1
Esercizio 8
4
3 2
6
7
346
1. Gli Stati più ricchi di risorse sono Algeria, Egitto, Rep. Democratica del Congo, Sudafrica. 2. Sono sprovvisti di risorse Mali, Niger, Etiopia, Ciad, Eritrea, Gibuti, Somalia, Uganda, Kenya, Ruanda, Burundi, Tanzania, Malawi. 3. Le risorse energetiche si concentrano in Africa settentrionale e in Africa meridionale. 4. Gli Stati che possiedono miniere d’oro sono Costa d’Avorio, Rep. Democratica del Congo, Zimbabwe, Sudafrica. Gli Stati che possiedono miniere di diamanti sono Ghana, Gabon, Rep. Centrafricana, Congo, Rep. Democratica del Congo, Angola, Sudafrica, Lesotho. 5. L’insegnante valuterà la coerenza e la completezza dei contenuti proposti.
a. Il Nilo è il secondo fiume più lungo al mondo e costituisce una risorsa d’acqua fondamentale per l’Egitto. b. Capo Verde è un arcipelago composto da dieci isole che si trovano nell’Oceano Atlantico a 500 km dalla costa del Senegal. c. La Great Rift Valley attraversa l’altopiano dell’Acrocoro Etiopico. Lungo questa valle si trovano molti laghi di origine vulcanica. d. I lemuri sono un specie endemica del Madagascar.
volume
3
Verifiche Esercizio 9
Esercizio 3
1. F rancia. 2. Libia, Eritrea, Etiopia, Somalia. 3. Algeria, Guinea Bissau, Kenya, Madagascar, Mozambico, Namibia, Angola.
Economia in India
Primario
Unità 6
Secondario
Terziario
Esercizio 1 Stato: Iran Sigla: IR Religione: musulmana Capitale: Teheran Lingua: fārsi Moneta: riāl Forma di governo: repubblica islamica PIL: 7 211 $ USA ISU: 0,742
Le principali produzioni e attività sono
Agricoltura, allevamento, pesca e produzione di legname
Stato: Cina Sigla: VRC Religione: atei Capitale: Pechino Lingua: cinese Moneta: yuan Forma di governo: repubblica popolare PIL: 6 076 $ USA ISU: 0,699
4 2
Esercizio 2
1. V - 2. F - 3. V - 4. V - 5. V - 6. V - 7. V - 8. F - 9. F - 10. V
5
3
Esercizio 5 1.
2. 3.
L a popolazione si concentra in Asia orientale e in Asia meridionale. L’urbanizzazione si concentra in Asia orientale e nei Paesi più sviluppati. Le aree meno abitate sono quelle dell’Asia centrale.
Esercizio 6 1.
2. 3. 4.
I n Asia occidentale la popolazione è maggiormente di fede musulmana. La religione tradizionale del Giappone, che ha assimilato i principi buddisti. Il confucianesimo è diffuso in Cina. L’insegnante valuterà la coerenza e la completezza dei contenuti proposti.
347
Soluzioni
Stato: Giappone Sigla: J Religione: scintoista, buddista Capitale: Tokyo Lingua: giapponese Moneta: yen Forma di governo: monarchia costituzionale PIL: 46 736 $ USA ISU: 0,912
1
6
Materiali
Esercizio 4
Tecnologia informatica
Risorse didattiche
Stato: India Sigla: IND Religione: induista Capitale: New Delhi Lingua: hindi, inglese Moneta: rupia indiana Forma di governo: repubblica federale PIL: 1 492 $ USA ISU: 0,554
Risorse energetiche e minerarie, industrie.
3
Sezione
Soluzioni
Esercizio 7 REGIONI
AGRICOLTURA
ALLEVAMENTO
il terreno è scarsamente adatto all’agricoltura
Asia occidentale
caprini e ovini
cotone e frumento
ovini, caprini, cavalli, cammelli e yak
Asia meridionale
riso, cannella, tè, caucciù e cocco
bovini
Asia orientale
riso, frumento, patate, tè, banane
bovini, suini, animali da cortile, baco da seta
riso, mais, tabacco, tè, banane, palma da olio, noci di cocco
acquicoltura.
Asia centrale
Asia sud-orientale
Esercizio 8
1. d - 2. c - 3. e - 4. a - 5. b
Esercizio 9 L’insegnante valuterà la coerenza e la completezza dei contenuti proposti.
Esercizio 10 a. Bollywood è il termine utilizzato per indicare il cinema popolare indiano in lingua hindi; è nato dalla fusione di Hollywood e Bombay. b. Shanghai è la città più popolosa della Cina e del mondo. c. Il Mar Morto è ricco di sali minerali, per questo motivo vi si galleggia senza alcuno sforzo. d. Il più forte tsunami mai registrato è quello avvenuto in Giappone nel 2011.
catene di produzione transnazionale
manodopera a basso costo
Esercizio 11 Rivoluzione industriale del XVIII secolo
imperialismo
crisi delle economie occidentali
Asia: una periferia del mondo
enorme sviluppo industriale dei Paesi asiatici
elevata esportazione
deflazione dei prezzi di molti prodotti
incremento della ricchezza
Asia: un centro del mondo
autonomia politica
intense relazioni con gli Stati africani
mondo policentrico
Esercizio 12 1. a - 2. a - 3. b
348
volume
3
Verifiche
Unità 7 Esercizio 1
Esercizio 3 Ottawa
Québec
Stato: Canada Sigla: CDN Religione: cattolica, protestante Capitale: Ottawa Lingua: inglese, francese Moneta: dollaro canadese Forma di governo: monarchia federale parlamentare PIL: 52 232 $ USA ISU: 0,911
Canada
Città America del Nord
Stati Uniti
San Francisco
Chicago
Washington Los Angeles
Esercizio 4
Stato: Messico Sigla: MEX Religione: cattolica Capitale: Città del Messico Lingua: Spagnolo Moneta: peso messicano Forma di governo: repubblica federale PIL: 10 247 $ USA ISU: 0,775
6 2 4 9 10
1
7 5
Soluzioni
Stato: Argentina Sigla: RA Religione: cattolica Capitale: Buenos Aires Lingua: spagnolo Moneta: peso argentino Forma di governo: repubblica federale PIL: 11 576 $ USA ISU: 0,811
3
Materiali
Stato: Brasile Sigla: BR Religione: cattolica Capitale: Brasilia Lingua: portoghese Moneta: real Forma di governo: repubblica federale PIL: 12 079 $ USA ISU: 0,730
New York
Risorse didattiche
Stato: Stati Uniti Sigla: USA Religione: cattolica Capitale: Washington Lingua: inglese Moneta: dollaro USA Forma di governo: repubblica federale PIL: 49 922 $ USA ISU: 0,937
Toronto
8
Esercizio 2 1. V - 2. F - 3. V - 4. V - 5. V - 6. F - 7. V - 8. F
349
Sezione
3
Soluzioni
Esercizio 5
Esercizio 9 maggiori possibilità di lavoro in città
immigrazione di lavoratori non qualificati
immigrazione di professionisti
aumento della popolazione urbana
collegamenti tra conurbazioni vicine megalopoli
Esercizio 6
1. b - 2. d - 3. a - 4. c
pendolarismo
Esercizio 7
integrazione di culture
creazione di quartieri emarginati
L'insegnante valuterà la completezza e la coerenza dei contenuti proposti.
Esercizio 8 a. Metropoli. Le città dell'America settentrionale sono caratterizzate da un centro direzionale con grattacieli dove hanno sede gli uffici e le banche, collegato alle zone residenziali e periferiche da grandi arterie stradali. b. Cuba. Con la rivoluzione a Cuba si verificarono molti cambiamenti, vennero nazionalizzate le imprese, le terre vennero distribuite ai contadini, vennero migliorate le condizioni sanitarie e di istruzione scolastica. c. Monument Valley. Si trova negli Stati Uniti sud-occidentali ed è caratterizzata da un altopiano in cui dominano guglie squadrate di colore rossastro. d. Amazzonia. È occupata dal bassopiano amazzonico percorso dal Rio delle Amazzoni ed è la foresta pluviale più estesa del pianeta.
350
mancanza di senso di appartenenza alla comunità
Esercizio 10
creatività e sviluppo
1. F - 2. V - 3. F - 4. F - 5. V - 6.V - 7. F
rivolte urbane
volume
Verifiche
Unità 8
3
Esercizio 3 Le etnie in Oceania
Esercizio 1
I principali popoli sono
Maori
3
Aborigeni
Papua
4 2
La società è organizzata secondo
1
Società divisa in classi
Stato: Australia Sigla: AUS Religione: cattolica Capitale: Canberra Lingua: inglese Moneta: dollaro australiano Forma di governo: m onarchia costituzionale federale PIL : 67 723 $ USA ISU: 0,938
Società organizzata in villaggi
Esercizio 4
1. b - 2. a - 3. c - 4. a
Esercizio 5
Esercizio 6
1. F - 2. V - 3. V - 4. V - 5. F - 6. V - 7. V - 8. F - 9. V - 10. F - 11. V - 12. F - 13. F - 14. F coloni
Esercizio 7
agiscono su
territorio
popolazioni locali
fauna
confinandole
in zone poco ospitali
Soluzioni
trasformando
flora
Materiali
a. Aborigeni. Sono uno dei popoli dell’Oceania, la massima autorità è posseduta dagli anziani che tramandano le tradizioni e si occupano dei riti religiosi e dei rituali di passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta. b. Bora Bora. Una delle isole più famose del mondo per le sua acque cristalline e le bellissime spiagge. c. Haka. Gli All Blacks aprono ogni loro partita con questa danza rituale, una danza maori. d. Ayers Rock. Si trova nel deserto australiano ed è un monolito di arenaria rossa, considerato un luogo sacro dagli aborigeni; è una delle principali attrattive dell’Australia.
Risorse didattiche
Esercizio 2
Tribù costituite da famiglie legate allo stesso totem
ai margini della società si attivano associazioni e governi
si ottengono
rivendicazioni e riconoscimento dei diritti
351
3
Sezione
Soluzioni
UnitĂ 9
Esercizio 3
Esercizio 1
4
a. Lemming b. Bue muschiato c. Orso polare d. Tricheco e. Ermellino f. Lupo polare
1 2 3
Esercizio 2 Basi scientifiche
Antartica
6
Regioni antropiche
5
Artica
Lapponi
Ciukci
Esercizio 4
Inuit
1. F - 2. V - 3. V - 4. V - 5. V
Esercizio 5 cambiamento climatico inquinamento provocano
effetto serra
surriscaldamento del pianeta
accumulo dei gas serra scioglimento dei ghiacci
innalzamento del livello delle acque dei mari
pericolo per gli ecosistemi
trasformazione dei paesaggi
Esercizio 6 L'insegnante valuterĂ sulla base della completezza e della coerenza dei contenuti proposti.
Esercizio 7 L'insegnante valuterĂ sulla base della completezza e della coerenza dei contenuti proposti.
352
+ DVD M.I.O. BOOK
La r tta di Ulisse
+ DVD M.I.O. BOOK
S. Citterio M.L. Luraschi L. Mosca L. Pirola A. Sartori
Piano dell’opera
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Volume 2 per studenti con BES + CD Audio MP3
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