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Il leone, l’orso e la volpe

Esopo, scrittore dell’antica Grecia, utilizzava la favola per fornire insegnamenti di vita ai suoi allievi, che da grandi aspiravano a ricoprire le più alte cariche dello Stato. In quella che stai per leggere, gli animali, così come le persone nella vita quotidiana, si contendono beni preziosi… da Esopo, Favole, www.lefiabe.com

Quella mattina, un grande orso bruno era proprio affamato. Vagava con la lingua di fuori per la foresta in cerca di un po’ di cibo, quando all’improvviso vide, nascosto tra i cespugli, un bel cesto ricolmo di provviste, abbandonato sicuramente da qualche cacciatore. Fuori di sé dalla gioia si tuffò su quell’insperato tesoro culinario ma, proprio nello stesso momento, ebbe la medesima idea anche un grosso leone che non mangiava da alcuni giorni. I due si trovarono faccia a faccia e si studiarono con espressione rabbiosa. «Questo cesto appartiene a me!» urlò l’orso. «Bugiardo!» ruggì il leone infuriato.

In men che non si dica esplose una lotta terribile tra i contendenti i quali si azzuffarono insultandosi senza riserva.

Intanto, poco distante, una giovane volpe passeggiava tranquilla per il bosco occupandosi delle proprie faccende. All’improvviso, venne attirata da insolite urla e si avvicinò al luogo di provenienza per scoprire di cosa si trattasse. Appena vide i due animali impegnatissimi a lottare come matti e il cesto di cibo abbandonato vicino a loro, le balenò un’idea. Quatta quatta si avvicinò al paniere, lo afferrò e fuggì via andando a mangiare in pace in un luogo sicuro.

Quando sia il leone che l’orso, sfiniti per l’estenuante baruffa sostenuta, decisero di spartirsi le provviste, dovettero fare i conti con un’amara sorpresa. Il cesto era sparito e al suo posto trovarono unicamente le impronte di una volpe, sicuramente molto furba!

È inutile contendersi violentemente qualcosa che, a causa della nostra distrazione, può diventare patrimonio di un’altra persona!

Comprensione Del Testo

1 Nella favola che hai letto, la «giovane volpe»:

A girava affamata in cerca di cibo.

B camminava per il bosco ma cercava di vedere se c’erano altri animali.

C passeggiava tranquilla ma venne attirata da alcune urla.

D mentre camminava venne spaventata da alcune urla e tornò alla sua tana.

2 Con quale parola potresti sostituire il verbo «vagava» della prima riga?

A Esplorava. C Correva.

B Girovagava. D Marciava.

3 In questa favola, la morale è:

A esplicita. B implicita.

4 Quale di questi proverbi potrebbe sostituire la morale finale?

A Quando il gatto non c’è, i topi ballano.

B Chi la fa l’aspetti.

Grammatica

C Non c’è due senza tre.

D Tra i due litiganti il terzo gode.

5 Nelle favole si usano degli aggettivi ricorrenti, e spesso contrapposti tra loro, per indicare la caratteristica principale (vizio o virtù) di ogni animale: volpe furbacchiona, leone infuriato, orso affamato. Cerca i sinonimi e i contrari di ciascun aggettivo e riportali in tabella.

Aggettivi Sinonimi Contrari furbacchiona infuriato affamato

SPAZIO SCRITTURA... IN VISTA DELL’ESAME

Immagina di essere un autore di favole e di voler comunicare una di queste morali:

• «Chi dorme non piglia pesci».

• «Chi trova un amico trova un tesoro».

• «Chi troppo vuole nulla stringe».

Scegli quella che ti ispira di più e inventa la tua favola sul quaderno.

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