e l a i c Spe GUIDA PER L'INSEGNANTE AREA ANTROPOLOGICA
Indice Presentazione del progetto ................................................................ 2 Programmazione storia 4 ..................................................................... 6 Programmazione storia 5 .................................................................. 13 Programmazione geografia 4 ......................................................... 18 Programmazione geografia 5 ......................................................... 23 Competenze e valutazione .............................................................. 28 Progettazioni compiti di realtà storia 4 e 5 ............................ 48 Rubriche valutative dei compiti di realtà storia 4 e 5........ 57 Progettazioni compiti di realtà geografia 4 e 5 ................... 72 Rubriche valutative dei compiti di realtà geografia 4 e 5 ......................................................................................... 82 Progettazioni compiti di realtà eserciziario 4 e 5 ........... 106 Rubriche valutative dei compiti di realtà eserciziario 4 e 5 ................................................................................. 116 Coding ...................................................................................................... 140 Per una didattica inclusiva ............................................................ 150 Verifiche personalizzate ................................................................. 154 Schede operative ............................................................................... 208 Guida ai materiali digitali ......................................................... 282
Presentazione del progetto
Classe Quinta
Classe Quarta
Speciale discipline
Io imparo facile A richiesta i volumi con i percorsi semplificati, di 4a e 5a per alunni con BES e DSA, anche in versione audio scaricabile on-line.
PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE
• Guida al testo 4a - 5a - area antropologica • Guida al testo 4a - 5a - area scientifica • Guida Insegnare.lim 4a - Matematica e Scienze • Guida Insegnare.lim 4a - Storia e Geografia • M.I.O. BOOK docente • Classe 4
pack: Sussidiario - pp. 352 Eserciziario antropologico - pp. 80 Eserciziario scientifico - pp. 112 Atlante multidisciplinare 4a-5a - pp. 120 ISBN 978-88-472-2748-4 Classe 5a pack: Sussidiario - pp. 360 Eserciziario antropologico - pp. 80 Eserciziario scientifico - pp. 112 ISBN 978-88-472-2751-4 a
•
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• M.I.O. BOOK studente • Cd Audio in formato MP3 con la versione audio di tutti i testi base • Poster disciplinari e materiale didattico
Disponibile anche nelle versioni separate per ambiti
• Speciale Discipline 4
antropologico ISBN codice pack 978-88-472-2749-1 a
• Speciale Discipline 4
scientifico ISBN codice pack 978-88-472-2750-7 a
• Speciale Discipline 5
antropologico ISBN codice pack 978-88-472-2752-1 a
• Speciale Discipline 5
scientifico ISBN codice pack 978-88-472-2753-8 a
Presentazione del progetto
Il progetto Il progetto propone percorsi mirati alla costruzione delle competenze, del metodo di studio e alla risoluzione delle prove INVALSI. Fin dalle pagine di apertura l’alunno è guidato a valutare le proprie conoscenze e a proporre ipotesi. I contenuti sono esposti con chiarezza e rigore scientifico, il lessico è specifico e le proposte operative, tra cui attività di gruppo per la didattica cooperativa, sono efficaci e mirate. L’apparato iconografico completa e valorizza i testi grazie a illustrazioni dettagliate e a foto fornite da Sovrintendenze e musei nazionali. Nella guida al testo l’insegnante, oltre alla programmazione per competenze e numerose schede operative, troverà la guida alle competenze con rubriche valutative, spunti di lavoro per il coding e pratiche verifiche a livelli.
I contenuti speciali
Percorsi creativi guidati per: • organizzare i saperi • progettare con metodo di studio
Nuovi strumenti didattici per la verifica e lo sviluppo delle competenze: • compiti di realtà • autovalutazione
Contenuti integrativi per promuovere le competenze digitali: • esercizi interattivi, video tutorial, pdf... • possibilità di ingrandire e modificare i font in MAIUSCOLO • versione audio di tutti i contenuti
Innovativi strumenti per apprendere con facilità: • mappe • pagine speciali e box operativi • uso di font specifici
In più due importanti strumenti di lavoro: • l’Eserciziario con approfondimenti, numerosi esercizi, sezioni speciali e verifiche • l’Atlante multidisciplinare con grandi tavole illustrate
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Presentazione del progetto
Insegnare storia La storia, secondo quanto affermato nelle Indicazioni nazionali del 2012, consente di apprendere e ricostruire i fatti, gli eventi e i processi del passato; tali conoscenze offrono i metodi e i saperi utili a comprendere e a interpretare il presente. Come ogni campo della scienza, è soggetta a continua revisione. I metodi della ricerca storiografica sono lo strumento adatto per permettere l’apprendimento critico dei fatti e per maturare un’idea non strumentalizzata degli eventi che caratterizzano il nostro tempo. La ricerca storica e il ragionamento critico concorrono a sviluppare il dialogo tra culture differenti che popolano il nostro pianeta, che muovono da un processo di ominazione unitario fino a quello della mondializzazione e della globalizzazione attuali. All’interno di questa cornice, l’insegnante attiva le conoscenze attraverso la formulazione di domande, la scelta di fonti adeguate e pertinenti, utili alla documentazione, lo sviluppo infine del confronto tra i diversi contributi. L’alunno apprende così a organizzare il proprio apprendimento, a progettare i suoi contributi utilizzando le fonti più adeguate a seconda del tempo disponibile, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio: impara a imparare. Grazie al ricorso di compiti autentici, l’alunno mette alla prova le sue abilità e le conoscenze apprese in situazioni problematiche legate alla realtà, misurando se stesso o le sue capacità all’interno di un piccolo gruppo nel quale coopera e si identifica. La competenza storica mira a sviluppare un’identità collettiva, al rispetto degli altri e a quello del patrimonio artistico e di quello culturale, stabilendo i rapporti che esistono tra civiltà nel rispetto reciproco. Nella scuola primaria si approfondisce la storia delle civiltà antiche: di ognuna si vuole ricostruire un quadro di civiltà che tenga conto dei fatti ordinati cronologicamente e dei macro indicatori, quali l’organizzazione economica e sociale, quella politica, i culti e le religioni, la vita quotidiana con le sue implicazioni. La storia però è anche racconto: accanto alla ricerca più accurata e rigorosa non deve mancare il fascino di alcune narrazioni che la storiografia ci ha restituito e che tanto attirano e motivano gli alunni all’apprendimento della disciplina.
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Presentazione del progetto
Insegnare geografia Secondo le Indicazioni nazionali del 2012 la geografia è disciplina di “cerniera”: essa “studia i rapporti delle società umane tra loro e il pianeta che le ospita” mettendo in relazione argomenti economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali. Fare geografia non significa quindi considerare semplicemente gli elementi fisici di un ambiente, ma aiutare l’alunno a comprendere che essi sono in relazione fra loro, influenzandosi vicendevolmente, e correlarli con gli aspetti storici, culturali, economici che ne fanno parte. Lo scopo della geografia è permettere agli alunni di orientarsi e collocarsi in un territorio soggetto a trasformazioni che possono avere tempi lunghissimi, ma anche brevi e talvolta conflittuali. Il territorio non è solo spazio fisico, ma anche contenitore di beni e memorie materiali e immateriali che appartengono alla società, alla cultura, all’arte, e che la geografia rende fruibili, quindi oggetto di tutela perché patrimonio comune.
e
Questi ultimi concorrono alla formazione di un’identità collettiva, che si misura in uno spazio prima vicino e poi globale, in cui i futuri cittadini saranno chiamati a scelte sempre più critiche e responsabili, per azioni realmente sostenibili. La competenza geografica si alimenta quindi dei contenuti di quella sociale, civica e culturale, utilizza gli strumenti delle competenze matematiche e scientifiche. Essa muove dall’osservazione di ciò che è vicino e quotidiano, promuove l’uso delle carte per costruire mappe mentali, la conoscenza dei territori dal punto di vista naturale e antropico, l’elaborazione delle conoscenze volte a maturare un pensiero responsabile e un’azione virtuosa.
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Programmazione
Storia 4 Competenze chiave europee: Competenza consapevolezza ed espressione culturale. Imparare a imparare. Competenze sociali e civiche.
Competenze trasversali
• Comprendere la propria cultura e maturare un adeguato senso di identità sociale. • Sviluppare un atteggiamento di disponibilità e di rispetto verso ogni espressione culturale e verso il patrimonio dei
beni che ne sono espressione. • Costruire un’identità collettiva, che sia in grado di sostenere senza atteggiamenti aprioristici i propri valori, nel rispetto di quelli altri. • Comprendere i problemi con cui gli uomini si sono misurati e interpretare correttamente quelli contemporanei.
Unità di lavoro 1: Introduzione alla Storia Speciale discipline 4, pagg. 2-9 Eserciziario 4, pagg. 16-17 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende i fatti, gli avvenimenti e i fenomeni delle società nel periodo di passaggio da Preistoria a Storia.
Obiettivi di apprendimento
• Comprendere l’importanza dello studio della Storia. • Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno esaminate.
• Leggere carte geostoriche, individuare le civiltà dei fiumi, le caratteristiche dei paesaggi e confrontarle. • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà antiche. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Confrontare il passato con il presente. Attività proposte
• Lettura di carte geostoriche; utilizzo di linee del tempo; riconoscimento e classificazione delle fonti. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver adottato. • Identificazione degli indicatori utili a costruire un quadro di civiltà e organizzazione delle informazioni secondo un quadro di civiltà. • Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Esercizi di ricerca e completamento delle informazioni.
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Programmazione
Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geo-storiche e individuare le civiltà
• Organizzatori spaziali e temporali. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informa-
oggetto di studio. • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di misura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e porsi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse, a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
zioni.
• Strategie di organizzazione dei contenuti. • Confronto e relazione di informazioni. • Generalizzazione dei contenuti. • Lessico specifico.
Unità di lavoro 2: : Introduzione alle Civiltà Fluviali Speciale discipline 4, pagg. 10-13 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012) L’alunno: • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati.
Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno esaminate.
• Leggere carte geo-storiche, individuare le civiltà dei fiumi, le caratteristiche dei paesaggi e confrontarle. • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà fluviali. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Confrontare il passato con il presente. 7
Programmazione Attività proposte
• Lettura di carte-geo-storiche e individuazione delle caratteristiche comuni tra i paesaggi tipici delle civiltà fluviali. • Lettura e confronto tra linee del tempo. • Comprensione dell’importanza del fiume nel passato e nel presente. • Correlazione tra fiume e nascita delle prime civiltà. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver adottato. • Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Riconoscimento delle trasformazioni dei paesaggi fluviali attraverso la lettura di immagini e di testi. • Esercizi di ricerca, di completamento e di organizzazione delle informazioni. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geostoriche e individuare le civiltà
• Organizzatori spaziali e temporali. • Le caratteristiche dei fiumi. • Strategie di ricerca e di individuazione delle
oggetto di studio. • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di misura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e porsi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse e a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Confrontare aspetti comuni tra usi e stili di vita propri delle civiltà fluviali. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
informazioni. • Strategie di organizzazione dei contenuti. • Confronto e relazione di informazioni. • Generalizzazione dei contenuti. • Lessico specifico.
Unità di lavoro 3: Le civiltà fluviali Speciale discipline 4, pagg. 14-79 Eserciziario 4, pagg. 18-31 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012) L’alunno: • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati; • comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
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Programmazione Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno esaminate e produrre informazioni pertinenti. • Leggere carte geostoriche, individuare le caratteristiche delle civiltà dei fiumi, come queste si adattarono alle condizioni del territorio e alle differenti risorse, individuare somiglianze, differenze, continuità e discontinuità. • Leggere le fonti storiche per individuare e rielaborare informazioni pertinenti alle civiltà in esame • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà fluviali • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà • Organizzare le informazioni attraverso schemi e mappe • Confrontare i quadri storci delle civiltà analizzate • Confrontare il passato con il presente • Comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale Attività proposte
• Lettura di carte-geo-storiche e individuazione delle caratteristiche comuni tra i paesaggi tipici delle civiltà fluviali. • Lettura e confronto tra linee del tempo. • Produzione e inferenza di nuove informazioni tramite le fonti; confronto di nuove conoscenze con il mondo
odierno. • Comprensione dell’importanza del fiume nel passato e nel presente. • Correlazione tra fiume e nascita delle prime civiltà. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver adottato. • Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Analisi e confronto tra le differenti organizzazioni sociali e politiche, tra gli aspetti culturali e religiosi di ogni civiltà esaminata. • Riconoscimento delle trasformazioni dei paesaggi fluviali attraverso la lettura di immagini e di testi. • Produzione di schemi e mappe, secondo indicatori tematici. • Esercizi di ricerca, di completamento, di organizzazione e di rielaborazione delle informazioni. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geostoriche e individuare le civiltà ogget- • Organizzatori spaziali e temporali. to di studio. • Le caratteristiche dei fiumi e delle civiltà che si sono • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, sviluppate lungo il loro corso. successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di • Strategie di ricerca e di individuazione delle informamisura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e porsi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse e a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Confrontare aspetti comuni tra usi e stili di vita propri delle civiltà esaminate. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
zioni.
• Strategie
di organizzazione dei contenuti attraverso quadri di civiltà. • Confronto e relazione di informazioni. • Lessico specifico.
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Programmazione
Unità di lavoro 4: Introduzione alle civiltà del mare Speciale discipline 4, pagg. 80-83 Eserciziario 4, pag. 34 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni Nazionali del 2012) L’alunno: • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati. Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno esaminate. • Leggere carte geostoriche, individuare le civiltà del mare, le caratteristiche dei paesaggi e confrontarle. • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà del mare. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Confrontare il passato con il presente. Attività proposte
• Lettura di carte geostoriche e individuazione delle caratteristiche comuni tra i paesaggi tipici delle civiltà marittime. • Lettura e confronto tra linee del tempo. • Comprensione dell’importanza del mare nel passato e nel presente. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver adottato.
• Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Esercizi di ricerca, di completamento e di organizzazione delle informazioni. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geostoriche e individuare le civiltà oggetto • Organizzatori spaziali e temporali. di studio. • Le caratteristiche del mare. • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di mi- • Strategie di organizzazione dei contenuti. sura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Confronto e relazione di informazioni. • Leggere un testo o un’immagine e porsi delle domande • Generalizzazione dei contenuti. su di essi. Individuare problemi. • Lessico specifico. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse e a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Confrontare aspetti comuni tra usi e stili di vita propri delle civiltà del mare. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
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Programmazione
Unità di lavoro 5: Le civiltà del mare peciale discipline 5, pagg. 202-211 S Eserciziario 5, pagg. 19-22 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati; • comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno esaminate e produrre informazioni pertinenti.
• Leggere carte geostoriche, individuare le caratteristiche delle civiltà del mare, come queste si adattarono alle
condizioni del territorio e alle differenti risorse, individuare somiglianze, differenze, continuità e discontinuità. • Leggere le fonti storiche per produrre informazioni pertinenti alla civiltà in esame. • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà dei mari; confrontare le conoscenze acquisite con le caratteristiche delle civiltà precedentemente studiate. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Organizzare le informazioni attraverso schemi e mappe. • Confrontare i quadri storici delle civiltà analizzate. • Confrontare il passato con il presente . • Comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Attività proposte
• Lettura di carte-geostoriche e individuazione delle caratteristiche comuni tra i paesaggi tipici delle civiltà dei mari. • Lettura e confronto di linee del tempo. • Produzione e inferenza di nuove informazioni tramite le fonti; confronto di nuove conoscenze con il mondo odierno.
• Comprensione dell’importanza del mare nel paesaggio nel passato e nel presente. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver
adottato. • Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Analisi e confronto tra le differenti organizzazioni sociali e politiche, tra gli aspetti culturali e religiosi di ogni civiltà esaminata. • Riconoscimento delle trasformazioni dei paesaggi attraverso la lettura di immagini e di testi. • Produzione di schemi e mappe, secondo indicatori tematici. • Esercizi di ricerca, di completamento, di organizzazione e di rielaborazione delle informazioni.
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Programmazione
Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geostoriche e individuare le civiltà
• Organizzatori spaziali e temporali. • Le caratteristiche delle coste della Grecia, del Libano e
oggetto di studio. • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di misura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e prosi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse, a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Confrontare aspetti comuni tra usi e stili di vita propri delle civiltà esaminate. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
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come esse abbiano determinato lo sviluppo delle civiltà che abitarono tali territori. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Strategie di organizzazione dei contenuti attraverso quadri di civiltà. • Confronto e relazione di informazioni cogliendone le somiglianze, le differenze, le continuità e le discontinuità. • Lessico specifico.
Programmazione
Storia 5 Competenze chiave europee: Competenza consapevolezza ed espressione culturale. Imparare a imparare. Competenze sociali e civiche.
Competenze trasversali
• Comprendere la propria cultura e maturare un adeguato senso di identità sociale. • Sviluppare un atteggiamento di disponibilità e di rispetto verso ogni espressione culturale e verso il patrimonio dei
beni che ne sono espressione. • Costruire un’identità collettiva, che sia in grado di sostenere senza atteggiamenti aprioristici i propri valori, nel rispetto di quelli altri. • Comprendere i problemi con cui gli uomini si sono misurati e interpretare correttamente quelli contemporanei.
Unità di lavoro 1: La Grecia… un ponte verso l’Oriente Speciale discipline 5, pagg. 2-39 Eserciziario 5, pagg. 12-17 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • riconosce gli elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita; • riconosce ed esplora le tracce del passato presenti nel suo territorio e ne comprende il valore artistico e culturale; • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • applica i concetti fondamentali della disciplina; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati; • comprende i fatti, gli avvenimenti e i fenomeni delle società che si svilupparono nei territori dell’antica Grecia e nelle rispettive colonie; • comprende aspetti importanti del passato dell’Italia, confrontandoli con la contemporaneità.
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Programmazione Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno
esaminate e produrre informazioni pertinenti. • Confrontare grafici temporali e trarne informazioni anche nascoste. • Leggere e confrontare carte geostoriche, individuare le caratteristiche della civiltà greca, persiana e macedone e come queste si adattarono alle condizioni dei territori e alle differenti risorse. • Leggere le fonti storiche per produrre e inferire informazioni pertinenti alle civiltà in esame. • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà oggetto di studio; confrontare le conoscenze acquisite con le caratteristiche delle civiltà precedentemente studiate. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Organizzare le informazioni attraverso schemi e mappe da porre in confronto. • Confrontare i quadri storici delle civiltà analizzate. • Conoscere le differenti organizzazioni politiche e sociali e confrontarle con quelle odierne. • Confrontare il passato con il presente. Attività proposte
• Lettura di carte geostoriche: individuare le caratteristiche comuni tra i paesaggi tipici delle civiltà oggetto di studio. • Lettura e confronto di linee del tempo. • Produzione e inferenza di nuove informazioni tramite le fonti; confronto di nuove conoscenze con il mondo odierno. • Comprensione dell’importanza del paesaggio in cui fiorirono le civiltà greche nel passato e nel presente. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver adottato.
• Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Analisi e confronto tra le differenti organizzazioni sociali e politiche, tra gli aspetti culturali e religiosi di ogni civiltà esaminata. • Riconoscimento delle trasformazioni dei paesaggi fluviali attraverso la lettura di immagini e di testi. • Produzione di schemi e mappe, secondo indicatori tematici. • Esercizi di ricerca, di completamento, di organizzazione e di rielaborazione delle informazioni. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geostoriche e individuare le civiltà oggetto • Organizzatori spaziali e temporali. di studio. • Le caratteristiche del territorio della Grecia, dell’Asia Mino• Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, re e della Macedonia e come esse abbiano determinato successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di misura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e porsi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse, a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Confrontare aspetti comuni tra usi e stili di vita propri delle civiltà esaminate. • Esporre sia in forma orale che scritta le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
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lo sviluppo delle civiltà che abitarono tali territori.
• Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Strategie di organizzazione dei contenuti attraverso quadri di civiltà. • Confronto e relazione di informazioni cogliendone le somiglianze, le differenze, le continuità e le discontinuità. • Lessico specifico.
Programmazione
Unità di lavoro 2: I popoli italici peciale discipline 5, pagg. 40-49 S Eserciziario 5, pagg. 20-23 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • riconosce gli elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita; • riconosce ed esplora le tracce del passato presenti nel suo territorio e ne comprende il valore artistico e culturale; • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • applica i concetti fondamentali della disciplina; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati; • comprende i fatti, gli avvenimenti e i fenomeni delle società che si svilupparono nei territori dell’Italia antica; • comprende aspetti importanti del passato dell’Italia, confrontandoli con la contemporaneità. Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alle civiltà che saranno esaminate e produrre informazioni pertinenti.
• Leggere carte geostoriche, individuare i territori abitati dalle popolazioni in Italia dalla fine del Neolitico fino agli Etruschi.
• Leggere carte geostoriche, fonti di diverso tipo e immagini per comprendere come le popolazioni italiche si
adattarono alle condizioni del territorio e alle differenti risorse, determinando alcune caratteristiche legate all’organizzazione sociale e politica, allo sviluppo economico, agli stili di vita. • Leggere le fonti storiche per produrre informazioni pertinenti alla civiltà in esame. • Formulare ipotesi sulle caratteristiche generali comuni alle civiltà italiche; confrontare le conoscenze acquisite con le caratteristiche delle civiltà contemporanee. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Organizzare le informazioni attraverso schemi e mappe. • Confrontare i quadri storci delle civiltà analizzate. • Confrontare il passato con il presente. • Comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Attività proposte
• Lettura di carte geostoriche. • Lettura e confronto di linee del tempo. • Produzione e inferenza di nuove informazioni tramite le fonti; confronto di nuove conoscenze con il mondo odierno. • Comprensione dell’importanza del paesaggio in cui fiorirono le civiltà italiche nel passato e nel presente. • Formulazione di ipotesi sui problemi con cui l’uomo si è misurato in quei contesti e sulle soluzioni che può aver adottato. • Produzione di inferenze sulle attività che le civiltà possono aver sviluppato. • Analisi e confronto tra le differenti organizzazioni sociali e politiche, tra gli aspetti culturali e religiosi di ogni civiltà esaminata. • Riconoscimento delle trasformazioni dei paesaggi dell’Italia antica attraverso la lettura di immagini e di testi. • Produzione di schemi e mappe, secondo indicatori tematici. • Esercizi di ricerca, di completamento, di organizzazione e di rielaborazione delle informazioni.
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Programmazione
Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geostoriche e individuare le civiltà
• Organizzatori spaziali e temporali. • Caratteristiche del territorio e come esso abbia deter-
oggetto di studio. • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di misura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e prosi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse, a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Confrontare aspetti comuni tra usi e stili di vita propri delle civiltà esaminate. • Esporre sia in forma orale che scritta le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
minato la distribuzione e lo sviluppo delle civiltà che vi abitarono Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Strategie di organizzazione dei contenuti attraverso quadri di civiltà. • Confronto e relazione di informazioni cogliendone le somiglianze, le differenze, le continuità e le discontinuità. • Lessico specifico.
Unità di lavoro 3: Roma: i segni del passato peciale discipline 5, pagg. 50-96 S Eserciziario 5, pagg. 25-33 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • riconosce gli elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita; • riconosce ed esplora le tracce del passato presenti nel suo territorio e ne comprende il valore artistico e culturale; • usa la linea del tempo, organizza informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni; • individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; • usa carte geostoriche, anche con l’ausilio di strumenti informatici; • applica i concetti fondamentali della disciplina; • organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e utilizzando le concettualizzazioni pertinenti; • comprende e organizza i fatti storici proposti e ne individua le caratteristiche; • racconta i fatti studiati; • comprende i fatti, gli avvenimenti e i fenomeni della società romana; • comprende aspetti importanti del passato dell’Italia, confrontandoli con la contemporaneità.
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Programmazione Obiettivi di apprendimento
• Individuare sulla linea del tempo durate, successioni, contemporaneità, periodi relativi alla civiltà romana e
produrre informazioni pertinenti. • Leggere carte geostoriche, individuare i territori abitati dai Romani nelle diverse fasi della loro organizzazione politica e dell’espansione dei loro domini. • Individuare le trasformazioni dei paesaggi attraverso lettura di immagini e di testi. • Organizzare le informazioni in base agli indicatori di civiltà. • Organizzare le informazioni attraverso schemi e mappe. • Confrontare il passato con il presente. • Comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Attività proposte
• Lettura di carte geostoriche. • Lettura e confronto di linee del tempo. • Produzione e inferenza di nuove informazioni tramite le fonti; confronto di nuove conoscenze con il mondo odierno. • Confronto tra caratteristiche della civiltà romana e altre del passato già studiate, e con la contemporaneità per cogliere continuità, discontinuità, differenze e somiglianze. • Riconoscimento delle trasformazioni del paesaggio in cui si sviluppò la civiltà romana attraverso la lettura di immagini e di testi. • Produzione di schemi e mappe, secondo indicatori tematici. • Esercizi di ricerca, di completamento, di organizzazione e di rielaborazione delle informazioni. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere carte geo-storiche e individuare la civiltà
• Organizzatori spaziali e temporali. • Le caratteristiche del territorio della Grecia, dell’Asia Mino-
oggetto di studio. • Leggere linee del tempo e individuare durate, periodi, successioni e contemporaneità utilizzando l’unità di misura del tempo occidentale (avanti Cristo e dopo Cristo). • Leggere un testo o un’immagine e porsi delle domande su di essi. Individuare problemi. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e delle immagini proposte. • Formulare inferenze in base alle conoscenze pregresse, a quelle ricavate dalla lettura dei testi e delle rappresentazioni grafiche. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Esporre sia in forma orale che scritta le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
re e della Macedonia e come esse abbiano determinato lo sviluppo delle civiltà che abitarono tali territori. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Strategie di organizzazione dei contenuti attraverso quadri di civiltà. • Confronto e relazione di informazioni cogliendone le somiglianze, le differenze, le continuità e le discontinuità. • Lessico specifico.
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Programmazione
Geografia 4 Competenze chiave europee: Competenza matematica e competenze di base in scienze tecnologia e geografia. Imparare a imparare. Competenze sociali e civiche.
Competenze trasversali
• Analizzare e approfondire i rapporti che esistono tra le società umane e il pianeta. • Interpretare i cambiamenti antropici e naturali che progressivamente trasformano l’ambiente. • Analizzare i problemi con cui l’uomo si confronta nel presente negli aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici che caratterizzano le comunità. • Maturare un approccio globale ai problemi e utilizzare la geografia come “cerniera” ai contributi di molteplici discipline. • Costruire un’identità collettiva, che sia in grado di rendere l’individuo interprete consapevole della realtà e della sostenibilità della sua azione.
Unità di lavoro 1: Introduzione alla Geografia peciale discipline 4, pagg. 102-111 S Eserciziario 4, pag. 47 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando i riferimenti topologici e i punti cardinali; • utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche; • ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti.
Obiettivi di apprendimento
• Comprendere l’importanza dello studio della geografia. • Riconoscere, comprendere e utilizzare gli strumenti del geografo. • Orientarsi utilizzando i punti cardinali e il reticolo geografico. • Leggere e interpretare le rappresentazioni cartografiche e orientarsi sulle carte. • Ricavare informazioni e rappresentarle con tabelle e grafici. Attività proposte
• Utilizzare gli strumenti propri del geografo: le foto aeree, satellitari e il telerilevamento, la rappresentazione in scala e quella grafica; interpretare i diversi tipi di carte. • Orientarsi con i punti cardinali, con le stelle e con il reticolo geografico. Conoscere e individuare le coordinate geografiche. • Leggere e interpretare dati, costruire grafici. • Esercizi di ricerca e completamento delle informazioni.
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Programmazione
Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Riconoscere e utilizzare gli strumenti del geografo in
• Organizzatori spaziali. • Elementi di cartografia. • Elementi di orientamento. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informa-
situazioni note. • Leggere carte geografiche e interpretare il linguaggio simbolico. • Orientarsi con la bussola e con il Sole, orientarsi sulle carte. • Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine, porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e dei dati proposti. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
zioni.
• Strategie di organizzazione dei contenuti. • Confronto e relazione di informazioni. • Generalizzazione dei contenuti. • Lessico specifico.
Unità di lavoro 2: Il clima peciale discipline 4, pagg. 112-121 S Eserciziario 4, pagg. 48-49 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • utilizza il linguaggio specifico per interpretare grafici, carte geografiche e carte tematiche; • ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti; • riconosce, individua e i principali “oggetti” geografici, i caratteri che connotano il clima • individua i caratteri che connotano il clima nel mondo; • coglie le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio e sul clima; • è consapevole della relazione esistente tra elementi fisici e antropici presenti nello spazio geografico.
Obiettivi di apprendimento
• Comprendere la differenza tra clima e tempo meteorologico. • Riconoscere, comprendere gli elementi e i fattori del clima. • Conoscere le regioni climatiche mondiali. • Cogliere il legame tra clima e ambiente: conoscere i paesaggi corrispondenti alle diverse regioni climatiche mondiali. • Comprendere le conseguenze delle trasformazioni climatiche e l’azione umana che le ha determinate. • Ricavare informazioni e rappresentarle con tabelle e grafici.
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Programmazione
Attività proposte
• Distinzione tra clima e tempo meteorologico; analisi dei fattori e gli elementi del clima. • Comprensione del legame tra manifestazioni climatiche e regioni climatiche attraverso i fattori del clima: lettura di brani, di immagini e rappresentazioni cartografiche. • Comprensione delle relazioni tra l’inquinamento umano e le trasformazioni del clima e dei paesaggi: letture e conversazioni guidate • Individuazione dei comportamenti corretti possibili per limitare l’evolversi del Global warming. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine, • Organizzatori spaziali. porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Elementi e i fattori climatici. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e di dati • Strategie di ricerca e di individuazione delle proposti.
informazioni.
• Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso • Strategie di organizzazione dei contenuti. tipo. • Confronto e relazione di informazioni. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il • Generalizzazione dei contenuti. linguaggio specifico della disciplina. • Lessico specifico. Unità di lavoro 3: I paesaggi italiani peciale discipline 4, pagg. 122-161 S Eserciziario 4, pagg. 52-57 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012)
• L’alunno: • utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio;
• ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti; • riconosce, individua e i principali “oggetti” geografici, i caratteri che connotano il paesaggio soprattutto italiano; • individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti;
• coglie nei paesaggi le progressive trasformazioni operate dall’uomo; • è consapevole della relazione esistente tra elementi fisici e antropici presenti nello spazio geografico. Obiettivi di apprendimento
• Comprendere il concetto di regione nei suoi differenti significati: regioni fisiche, climatiche, amministrative. • Individuare, conoscere gli elementi naturali e antropici che caratterizzano i diversi paesaggi italiani. Individuare
i segni dell’evoluzione dei cambiamenti nel paesaggio. Cogliere il legame esistente fra elementi naturali e antropici e tra trasformazioni naturali e quelle introdotte dall’uomo. Riconoscere e comprendere le risorse presenti nel paesaggio, comprendere come queste abbiano influenzato la storia dell’uomo e come questo ha agito per sfruttarle al meglio. • Riconoscere comportamenti corretti per la salvaguardia del paesaggio e per la tutela del patrimonio ambientale e culturale. • Ricavare informazioni da diverse tipi di carte. • Ricavare informazioni e rappresentarle con tabelle e grafici
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Programmazione
Attività proposte
• Riconoscimento sulle carte geografiche degli elementi dei paesaggi italiani e delle singole caratteristiche: lettura di immagini, lettura di testi continui e non continui. • Osservazione delle immagini, delle carte geostoriche per individuare le trasformazioni e le evoluzioni avvenute nei paesaggi in modo naturale o artificiale; • Individuazione delle risorse e delle conseguenze del loro sfruttamento. Attraverso la lettura di carte, di testi e di materiale informativo, elaborazione di comportamenti per la tutela del patrimonio ambientale e culturale. • Collegamenti tra conoscenze geografiche e quelle sulla nascita delle civiltà e sullo sviluppo delle città • Ricerca delle trasformazioni operate nel tempo nel tessuto urbano della propria comunità di appartenenza. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine • Organizzatori spaziali. e porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Paesaggi naturali e antropici. • Individuare sulle carte gli elementi dei paesaggi italiani. • Strategie di ricerca e di individuazione delle • Descrivere le trasformazioni avvenute nei paesaggi informazioni. cogliendone l’evoluzione. • Strategie di organizzazione dei contenuti. • Riconoscere le risorse presenti nel territorio e il loro • Confronto e relazione di informazioni. sfruttamento. • Generalizzazione dei contenuti. • Individuare i problemi di tutela dell’ambiente e le • Lessico specifico. soluzioni per la sua salvaguardia.
• Formulare ipotesi sulla base delle letture e di dati
proposti. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
Unità di lavoro 4: L’economia in Italia peciale discipline 4, pagg. 162-175 S Eserciziario 4, pag. 62 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando i riferimenti topologici e i punti cardinali; • utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. • ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti • riconosce, individua e i principali “oggetti” geografici, i caratteri che connotano l’economia italiana; • individua i caratteri che connotano i paesaggi italiani, e li mette in relazione con le attività economiche che si sono sviluppate in essi; • coglie nei paesaggi le progressive trasformazioni operate dall’uomo; • è consapevole della relazione esistente tra elementi fisici e antropici presenti nello spazio geografico.
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Programmazione Obiettivi di apprendimento
• Comprendere il concetto di economia e di popolazione attiva e non attiva. • Individuare e conoscere le caratteristiche dei settori produttivi italiani. Cogliere il legame esistente fra elementi naturali ed antropici e l’utilizzo delle le risorse presenti nel paesaggio.
• Ricavare informazioni da diversi tipi di carte. • Ricavare informazioni e rappresentarle con tabelle e grafici. Attività proposte
• Raccolta di dati, di letture e di infografiche, attraverso cui comprendere le caratteristiche del mondo del lavoro in Italia. • Distinzione tra le attività dei diversi settori produttivi e rilevamento dei collegamenti esistenti fra essi. • Analisi di fenomeni come la disoccupazione, le migrazioni. Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine, • Organizzatori spaziali. porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Paesaggi naturali e antropici. • Individuare sulle carte quali aspetti nei paesaggi • I settori economici italiani. determinano risorse utili al mondo della produzione. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Riconoscere le risorse presenti in un territorio e il loro • Strategie di organizzazione dei contenuti. sfruttamento. • Confronto e relazione di informazioni. • Individuare i problemi di tutela dell’ambiente e le • Generalizzazione dei contenuti. soluzioni per la sua salvaguardia. • Lessico specifico. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e di dati proposti.
• Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo.
• Esporre le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
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Programmazione
Geografia 5 Competenze chiave europee: Competenza matematica e competenze di base in scienze tecnologia e geografia. Imparare a imparare. Competenze sociali e civiche.
Competenze trasversali
• Analizzare e approfondire i rapporti che esistono tra le società umane e il pianeta. • Interpretare i cambiamenti antropici e naturali che progressivamente trasformano l’ambiente • Analizzare i problemi con cui l’uomo si confronta nel presente negli aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici che caratterizzano le comunità. • Maturare un approccio globale ai problemi e utilizzare la geografia come “cerniera” ai contributi di molteplici discipline. • Costruire un’identità collettiva, che sia in grado di rendere l’individuo interprete consapevole della realtà e della sostenibilità della sua azione.
Unità di lavoro 1: L’Europa e il mondo Speciale discipline 5, pagg. 98-105 Eserciziario 5, pag. 38 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando i riferimenti topologici e i punti cardinali; • utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e tematiche; • ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti; • riconosce, individua i principali “oggetti” geografici, i caratteri che connotano UE.
Obiettivi di apprendimento
• Leggere e interpretare carte geografiche e planisferi. • Conoscere l’UE, la storia della sua organizzazione e comprendere alcune conseguenze del suo operato sulle nazioni coinvolte. • Conoscere le organizzazioni internazionali mondiali e le ONG. Attività proposte
• Lettura e interpretazione di carte geografiche, planisferi, carte tematiche. • Lettura e interpretazione di dati. • Costruzione di grafici. • Lettura di testi e organizzazione delle informazioni. • Esercizi di ricerca e completamento delle informazioni. 23
Programmazione
Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine, • Organizzatori spaziali. porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Elementi di cartografia. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e di dati proposti. • Elementi di orientamento. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. tipo. • Strategie di organizzazione dei contenuti. • Esporre in forma orale e scritta le conoscenze e i concetti • Confronto e relazione di informazioni. studiati usando il linguaggio specifico della disciplina. • Generalizzazione dei contenuti. • Lessico specifico.
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Programmazione
Unità di lavoro 2: L’Italia politica Speciale discipline 5, pagg. 106-113 Eserciziario 5, pag. 39 Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando i riferimenti topologici e i punti cardinali; • utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e carte tematiche; • ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti; • riconosce, individua e i principali “oggetti” geografici, i caratteri che connotano lo Stato italiano.
Obiettivi di apprendimento
• Leggere e interpretare carte fisiche, politiche e tematiche. • Comprendere il concetto di regione nei suoi differenti significati: regioni fisiche, climatiche, amministrative. • Conoscere l’organizzazione politica dell’Italia, le sue Istituzioni e le autonomie locali; comprendere come queste determino molteplici aspetti della vita nel nostro Paese.
• Conoscere aspetti essenziali della vita civile e culturale dell’Italia: la lingua e le minoranze linguistiche, la distribuzione delle religioni ecc.
Attività proposte
• Confronto e distinzione tra i diversi tipi di regione presenti in Italia, attraverso la lettura di differenti tipi di carte. • Primo approccio alle Regioni amministrative italiane. • Analisi e ricostruzione, anche sotto forma di schemi, dell’insieme delle Istituzioni italiane e delle autonomie locali. • Riflessione, anche con esperienze dirette, su come le Istituzioni influenzino la vita della popolazione italiana. • Lettura di carte tematiche e di testi per conoscere la diffusione delle minoranze linguistiche, dei dialetti, delle religioni nel nostro territorio.
Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine, • Organizzatori spaziali. porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Elementi e i fattori climatici. • Formulare ipotesi sulla base delle letture e di dati proposti. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Produrre informazioni dalla lettura delle carte geografiche • Strategie di organizzazione dei contenuti. e delle immagini e dei testi di diverso tipo. • Confronto e relazione di informazioni. • Esporre in forma orale e scritta le conoscenze e i concetti • Generalizzazione dei contenuti. studiati usando il linguaggio specifico della disciplina. • Lessico specifico. 25
Programmazione
Unità di lavoro 3: Le regioni italiane Speciale discipline 5, pagg. 114-183 Eserciziario 5, pagg. 43-68
Traguardi di competenza (in riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012) L’alunno: • si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando i riferimenti topologici e i punti cardinali; • utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio; • ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti; • riconosce, individua e i principali “oggetti” geografici, i caratteri che connotano il paesaggio soprattutto italiano; • individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli regionali italiani; • coglie nei paesaggi le progressive trasformazioni operate dall’uomo; • è consapevole della relazione esistente tra elementi fisici e antropici presenti nello spazio geografico.
Obiettivi di apprendimento
• Leggere, confrontare e interpretare carte fisiche, politiche e tematiche. • Leggere, confrontare e produrre informazioni da tabelle e grafici. • Individuare, conoscere gli elementi sia naturali che antropici caratterizzanti le diverse regioni italiane. • Analizzare, conoscere la morfologia, le caratteristiche demografiche, economiche e quelle artistiche e culturali
delle regioni; individuare i segni dell’evoluzione dei cambiamenti nel paesaggio. • Cogliere il legame esistente fra elementi naturali ed antropici, tra le trasformazioni naturali e quelle introdotte dall’uomo. • Riconoscere e comprendere le risorse presenti nel paesaggio, comprendere come queste influenzino l’attività dell’uomo e come questo agisca per sfruttarle al meglio. • Analizzare e comprendere problematiche ambientali; riconoscere comportamenti corretti per la salvaguardia del paesaggio e per la tutela del patrimonio ambientale e culturale.
Attività proposte
• Riconoscimento degli elementi dei paesaggi italiani e delle singole caratteristiche sulle carte geografiche. • Osservazione di immagini e di carte geostoriche per comprendere le trasformazioni e le evoluzioni avvenute nei
paesaggi sia in modo naturale che artificiale e per individuare le risorse e le conseguenze del loro sfruttamento. • Elaborazione di comportamenti per la tutela del patrimonio ambientale e culturale, attraverso la lettura di carte, di testi e di materiale informativo. • Collegamenti tra le conoscenze geografiche e quelle sullo sviluppo delle città nella storia antica, attraverso attività per individuare le trasformazioni nel tempo nel tessuto urbano della propria comunità di appartenenza.
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Programmazione Cosa verificare Abilità
Conoscenze
• Leggere un testo, un grafico, una tabella o un’immagine • Organizzatori spaziali. e porsi delle domande su di essi e ricavare informazioni. • Paesaggi naturali e antropici. • Individuare sulle carte gli elementi dei paesaggi italiani. • Strategie di ricerca e di individuazione delle informazioni. • Descrivere le trasformazioni avvenute nei paesaggi • Strategie di organizzazione dei contenuti. cogliendone l’evoluzione. • Confronto e relazione di informazioni. • Riconoscere le risorse presenti nel territorio e il loro • Generalizzazione dei contenuti. sfruttamento. • Lessico specifico. • Individuare i problemi di tutela dell’ambiente e le soluzioni per la sua salvaguardia.
• Formulare ipotesi sulla base delle letture e di dati proposti. • Produrre informazioni da immagini e da testi di diverso tipo. • Esporre sia in forma orale che scritta le conoscenze e i concetti studiati usando il linguaggio specifico della disciplina.
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Guida alle competenze
Competenze e valutazione A cura di S. Giancamilli, E. Morbidelli, R. Pistelli, B. Rossi Prima di affrontare la lettura di questa guida prova a rispondere alle seguenti domande: • Sai quali sono state le leggi che hanno introdotto le competenze nella Scuola Primaria? • Conosci il rapporto che intercorre tra Indicazioni Nazionali e competenze? • Hai visionato il modello delle competenze allegato alla circolare ministeriale n. 3 del 2015? • Hai conoscenze in merito alla visione trifocale della valutazione introdotta da Pellerey? • Cosa sai in merito alle rubriche valutative e alla loro costruzione? • Hai mai realizzato un compito autentico? Ora prova a cercare tutte le nozioni che ti mancano!
Il lungo cammino delle competenze Quando si parla di “competenza” è difficile giungere a una definizione univoca, che possa concordare con ogni tipo di attività. “L’imprinting” della competenza nasce nell’ambiente professionale con il significato di “persona che sa fare bene il proprio lavoro”. La persona che sa agire con competenza, secondo Guy Le Boterf, è quella che è in grado di mobilitare, selezionare e combinare risorse in modo pertinente per gestire una situazione professionale. In ambito scolastico con il termine competenza si intende “la capacità di usare le conoscenze per affrontare problemi in situazioni non familiari”. Riguarda perciò la capacità di usare consapevolmente ed efficacemente le proprie risorse non solo per le prestazioni riproduttive scolastiche, ma per la soluzione di problemi in contesti di vita reali. La competenza non va intesa come somma di conoscenze e nemmeno come l’applicazione di abilità. La conoscenza immagazzinata dagli alunni, infatti, può far ottenere loro ottimi voti, ma difficilmente è utile per risolvere problemi non scolastici e non può essere utilizzata al di fuori di questo contesto. Il passaggio da una conoscenza “passiva”, detta anche “conoscenza inerte”, a una conoscenza “attiva” si ha quando si è in grado di risolvere problemi che richiedono l’applicazione dei concetti appresi, anche se questi sono posti in forme e contesti diversi da quelli prettamente scolastici. Per capire meglio questo concetto può essere d’aiuto un quesito proposto dai test Ocse-Pisa. Un carpentiere ha 32 metri di tavole di legno e vuole fare il recinto del giardino. Per il recinto prende in considerazione i seguenti progetti. Indica per ciascun progetto se è possibile realizzarlo con 32 metri di tavole. A
B
C
6m
10 m
6m
10 m
D 6m
6m
10 m
10 m
Il bambino diligente, che ha acquisito i saperi scolastici ma ha difficoltà a utilizzarli in contesti diversi da quelli abituali, farà fatica a risolvere il problema e si arrenderà prima di arrivare alla soluzione. Invece il bambino competente, che gestisce con maggiore flessibilità l’incontro tra il quesito proposto e i propri saperi, riuscirà a risolverlo, come mostra il seguente schema1. 1
Tratto da M. Castoldi, Valutare le competenze - Voci della scuola/2010, maggio 2010.
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Guida alle competenze
Allievo diligente
Allievo competente
Risorse
Conosce il concetto di somma e perimetro, Conosce il concetto di somma e perimetro, sa effettuare le somme sa effettuare le somme
Strutture di interpretazione
Si chiede: “quando abbiamo trattato queste Legge il problema come: “trasformare figure a scuola?” le figure irregolari in figure note”
Strutture di azione
Cerca, senza successo, di applicare una formula risolutiva nota
Trasforma le figure irregolari in figure note
Strutture di auto-regolazione
Rinuncia a risolvere il problema
Se la trasformazione non porta a una soluzione, cerca trasformazioni alternative
La didattica per competenze cerca di arrivare a questa capacità di mobilitazione mentale puntando a un apprendimento significativo, che porti al superamento dei problemi dettati dalla didattica trasmissiva tradizionale, la quale, oltre a generare sempre più estraniazione e rifiuto negli studenti, permette di valutare abilità e conoscenze, ma non competenze. Per aiutare lo sviluppo delle competenze bisogna: • offrire agli alunni nuove occasioni di apprendimento, attraverso una didattica più laboratoriale, dove l’alunno costruisce il proprio sapere; • applicare forme di valutazione innovative adatte a questa nuova ottica. Per giungere all’apprendimento significativo infine è necessario che la conoscenza: • sia il prodotto di una costruzione da parte del soggetto; • sia strettamente legata alle situazioni concrete in cui avviene l’apprendimento; • nasca dalla collaborazione sociale e dalla comunicazione interpersonale.
I documenti europei sulle competenze Per comprendere il cammino che ha portato a discutere anche in Italia di didattica per competenze è importante partire da alcuni documenti del Parlamento europeo che restano dei riferimenti normativi imprescindibili per il sistema scolastico italiano. Nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, relativa alle competenze-chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE), vengono indicate otto competenze-chiave: 1. comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare ad imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale. A tali competenze si richiamano in modo esplicito le Indicazioni Nazionali quando affermano: “Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea”. Nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 vengono esplicitate le definizioni di conoscenza, abilità e competenza a cui tutti i documenti successivi faranno riferimento:
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Guida alle competenze
• Le conoscenze sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze
sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. • Le abilità indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). • Le competenze sono la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
Quest’ultima definizione mette in evidenza due aspetti molto importanti dalla competenza e cioè la responsabilità e l’autonomia: la prestazione si considera competente quando è possibile dimostrarla in numerose e differenti situazioni operando con responsabilità e autonomia crescenti.
Le Indicazioni Nazionali 2012 Il più importante riferimento normativo italiano in cui si dà ragguaglio della didattica per competenze sono le Indicazioni Nazionali del settembre 2012. Le Indicazioni evidenziano le mete imprescindibili verso cui tendere e delineano i traguardi formativi da conseguire al completamento dei vari passaggi dell’istruzione primaria, a cui sono associate le competenze che gli alunni devono aver conseguito sia al termine della Scuola Primaria, sia al termine del Primo ciclo d’istruzione, e in seguito per tutto il cammino della formazione: tale processo non si esaurisce al termine del Primo ciclo di istruzione, ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita. Nell’ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi e nell’attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze-chiave europee.
Nelle Indicazioni Nazionali viene esplicitato il profilo delle competenze che l’alunno è chiamato ad avere al termine del primo ciclo di istruzione:
• lo studente al termine del Primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le
esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. • Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. • Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. • Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. • Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. • Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà
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Guida alle competenze e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. • Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. • Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. • Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. • Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi formali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. • Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. • In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Il conseguimento delle competenze nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano. Ciò significa che la didattica deve essere tutta orientata al rilevamento e alla valutazione di queste competenze. Come raggiungere gli obiettivi prefissati dal profilo? All’interno del documento vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e a ciascuna disciplina al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo grado.
Profilo delle competenze
Traguardi
I traguardi vengono raggiunti attraverso l’acquisizione di obiettivi di apprendimento. Gli obiettivi di apprendimento, suddivisi in nuclei tematici, individuano i contenuti da sviluppare e le strategie di insegnamento da adottare. I traguardi, gli obiettivi di apprendimento, i contenuti e le strategie di insegnamento non sono componenti standardizzate ma ogni scuola, attraverso l’elaborazione di un proprio curricolo, stabilisce cosa inserire e come raggiungere quanto inserito.
Obiettivi
Contenuti e strategie
La circolare ministeriale n.3 del febbraio 2015 La nozione di competenza, insieme alla procedura della sua certificazione, entra a far parte del lessico scolastico italiano verso la fine degli anni ’90. Di competenze si parla per la prima volta, ma al di fuori del primo ciclo, nella legge 425 del ’97, che istituisce il nuovo esame di stato al termine della Scuola secondaria superiore. Nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado l’esigenza di una certificazione delle competenze viene introdotta dalla legge 59 del 2004, ma in essa si rimanda alle scuole l’elaborazione di un proprio modello di certificazione. Già nelle Indicazioni del 2012 si leggeva: La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione... Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze
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Guida alle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo grado, attraverso dei modelli che verranno adottati a livello nazionale.
Alle Indicazioni Nazionali del 2012 è seguita la Circolare Ministeriale n. 3 del febbraio 2015 in merito all’ Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del Primo ciclo di istruzione accompagnata dalle corrispondenti Linee Guida. Nella Circolare si ribadisce: La certificazione delle competenze assume, nelle scuole del Primo ciclo, una prevalente funzione educativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione, capace di accompagnare le tappe più significative (quinta classe primaria, terza classe secondaria di primo grado per i soli alunni che superano l’esame di Stato) di un percorso formativo di base.
L’esigenza di una certificazione delle competenze si lega a due aspetti:
• un aspetto legale: valutare gli apprendimenti e certificare le competenze acquisite da un allievo rappresenta un compito essenziale per ogni struttura scolastica e formativa. Non solo perché la valutazione è un atto indispensabile per “regolare” il rapporto tra insegnamento e apprendimento, ma perché essa assolve a un preciso impegno giuridico, che è quello di attestare gli esiti di un percorso di istruzione o di formazione; • un aspetto comunicativo: è necessaria una più esplicita e analitica attestazione di abilità, conoscenze e competenze effettivamente acquisite dai soggetti nei loro percorsi di formazione. Infatti è estremamente difficile comparare i voti numerici forniti dalle diverse scuole, soprattutto perché i voti non si riferiscono a standard di riferimento condiviso e rendono difficile la comprensione del livello di apprendimento raggiunto. Dunque è necessario comunicare la valutazione con modalità più esplicative, capaci di chiarire con più immediatezza i livelli di padronanza raggiunti. D’altra parte la certificazione nasce per far dialogare i sistemi, in un’ottica di maggiore flessibilità e personalizzazione dei percorsi. Da qui l’esigenza di una certificazione delle competenze che scavalchi i confini nazionali in un’ottica europea. Nella CM del febbraio 2015 viene fornito questo modello per la certificazione. Profilo delle competenze
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Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.
Competenze chiave Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione.
Comunicazione nelle lingue straniere.
Discipline coinvolte Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ............................................. ...................................................
Tutte le discipline, con particolare riferimento a: ............................................. ................................................... Competenza matematica Tutte le discipline, con e competenze di base in particolare riferimento scienza e tecnologia. a: ............................................. ................................................... Usa le tecnologie in contesti comunicativi Competenze digitali. Tutte le discipline, con concreti per ricercare dati e informazioni e particolare riferimento per interagire con soggetti diversi. a: ............................................. ................................................... Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con descrive e attribuisce significato ad amConsapevolezza ed espres- particolare riferimento bienti, fatti, fenomeni e produzioni artistisione culturale. a: ............................................. che. ...................................................
Livello
Guida alle competenze
Profilo delle competenze Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Livello
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline, con particolare riferimento 6 a: ............................................. ................................................... Utilizza gli strumenti di conoscenza per Consapevolezza ed espres- Tutte le discipline, con comprendere se stesso e gli altri, per risione culturale. particolare riferimento 7 conoscere le diverse identità, le tradizioni a: ............................................. culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e ................................................... di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al Consapevolezza ed espres- Tutte le discipline, con proprio talento si esprime negli ambiti sione culturale. particolare riferimento 8 motori, artistici e musicali che gli sono cona: ............................................. geniali. ................................................... Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È Spirito di iniziativa e imTutte le discipline, con in grado di realizzare semplici progetti. prenditorialità. particolare riferimento 9 a: ............................................. ................................................... Ha consapevolezza delle proprie potenzia- Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con lità e dei propri limiti. Competenze sociali e civi- particolare riferimento 10 Si impegna per portare a compimento il che. a: ............................................. lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. ................................................... Rispetta le regole condivise, collabora con Competenze sociali e civi- Tutte le discipline, con gli altri per la costruzione del bene comu- che. particolare riferimento ne. a: ............................................. 11 Si assume le proprie responsabilità, chiede ................................................... aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’am- Competenze sociali e civi- Tutte le discipline, con biente come presupposto di un sano e che. particolare riferimento 12 corretto stile di vita. a: ............................................. ................................................... L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascola13 stiche, relativamente a: .................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................................................
Le competenze vengono valutate con una scala di progressione su quattro livelli descritti nel modo seguente: • avanzato: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli; • intermedio: l’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite; • base: l’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese; • iniziale: l’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. La mancanza di un livello negativo, come ribadisce la stessa Circolare, attesta la funzione “pro-attiva” di una certificazione in progressi delle competenze che, nell’arco della scuola dell’obbligo, sono in fase di acquisizione. Come si evince da una prima lettura, il documento, pur richiamando in maniera esplicita le otto competenze-
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Guida alle competenze
chiave europee, prevede dodici competenze, non otto. Per questo motivo la correlazione tra il documento italiano e i richiami europei a volte è difficile e confusionaria, nonostante il tentativo di ricongiunzione provato. Questa difficoltà è emersa già dal primo anno di sperimentazione delle certificazioni. È interessante osservare come la declinazione delle dodici competenze ricalca fedelmente il profilo delle competenze al termine del Primo ciclo di istruzione delineato nelle Indicazioni Nazionali del 2012, con qualche leggera modifica dettata dalla necessità di adattare il profilo agli alunni di quinta elementare. Certificazione delle competenze Circolare Ministeriale Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
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Profilo delle competenze Indicazioni Nazionali 2012 Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Guida alle competenze Certificazione delle competenze Circolare Ministeriale Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Profilo delle competenze Indicazioni Nazionali 2012 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Come nelle Indicazioni del 2012 non viene dato un Curricolo unico e già pronto, così con questa circolare per la valutazione delle competenze non viene precisato un processo standardizzato, ma ogni scuola, dopo aver formalizzato il proprio curricolo, deve definire la propria strategia di valutazione; avendo come unico fattore da tener presente le dodici competenze chiave presentate. Le linee guida che accompagnano la circolare ribadiscono ulteriormente la rivoluzione didattica apportata dalla nuova prospettiva delle competenze, che pone al centro la totalità della persona, in tutta la sua complessità. Questo concetto era già stato espresso dalle Indicazioni Nazionali: Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.
In questo contesto la certificazione, come si legge nelle Linee guida, “non costituisce un mero adempimento burocratico, ma va colta come occasione per ripensare l’intera prassi didattica e valutativa al fine di spostare sempre più l’attenzione sulla maturazione di competenze efficaci che possano sostenere l’alunno nel proseguimento dei suoi studi e nella vita adulta”. Per attuare questo tipo di didattica le linee guida parlano della necessità di una classe docente rinnovata: “progettare l’attività didattica in funzione delle competenze e della loro certificazione richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni”. Ovviamente per giungere a dei risultati soddisfacenti i docenti devono poter cogliere appieno il significato di competenza e gli strumenti che possono mettere in atto per valutarla.
La complessità della competenza Prima di poter parlare della valutazione delle competenze è necessario avere molto chiaro che cosa si intenda con la parola “competenza”, usando questa parola in tutta la sua complessità. A tal proposito ci può venire incontro la metafora dell’iceberg delle competenze elaborato dagli Spencer2.
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VISIBILE NASCOSTO
Abilità Conoscenze Atteggiamenti Valori Attitudini Motivazione Immagine di sé
Tratto da L. M. Spencer e S. M. Spencer, Competence at Work: models for superior performance, Wiley, 1993
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Guida alle competenze
Nella parte che emerge, più facile da valutare, ci sono le abilità e le conoscenze. Finora la valutazione tradizionale si è soffermata all’analisi di queste due componenti. Tuttavia la competenza è formata da altre variabili di più difficile valutazione, che costituiscono la “parte nascosta” dell’iceberg, comprendente atteggiamenti, valori, attitudini, motivazioni, immagine di sé. Come poter valutare questi aspetti più nascosti ma determinanti per la vita e la crescita degli alunni? Evidentemente soffermarsi su questi aspetti rende la valutazione delle competenze lunga e complessa. Come affermano le Linee Guida della Circolare: Per valutare competenze non si possono usare gli stessi strumenti che si usano per valutare le conoscenze e le abilità, se l’oggetto da valutare è complesso altrettanto complesso sarà il processo di valutazione che non si può esaurire in un momento circoscritto e isolato, ma deve prolungarsi nel tempo attraverso una sistematica osservazione degli alunni. [...] La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo.
Per poter valutare le competenze in modo efficace è necessario un adeguamento delle tre operazioni che sostanziano l’insegnamento: progettazione, attività didattica in classe e valutazione. Si legge sempre nelle Linee Guida: La progettazione deve partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni, e dagli obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna disciplina. L’azione didattica non può limitarsi ad una prospettiva limitatamente disciplinare; i contenuti, proprio per abituare gli alunni a risolvere situazioni problematiche complesse e inedite, devono essere caratterizzati da maggiore trasversalità ed essere soggetti ad un’azione di ristrutturazione continua da parte dei ragazzi, facendo ricorso anche a modalità di apprendimento cooperativo e laboratoriale, capaci di trasformare la classe in una piccola comunità di apprendimento. Infine, per giungere alla certificazione delle competenze bisogna prima di tutto valutarle. Per valutare le competenze, però, non si possono utilizzare gli strumenti comunemente usati per la rilevazione delle conoscenze.
Valutare le competenze non significa, come a volte si pensa erroneamente, mettere in secondo piano le conoscenze. Lo affermano chiaramente le Linee Guida: Spostare l’attenzione sulle competenze non significa in alcun modo trascurare il ruolo determinante che tutti i più tradizionali risultati di apprendimento, oggi identificati principalmente nelle conoscenze e nelle abilità, svolgono in funzione di esse. Non è infatti pensabile che si possano formare delle competenze in assenza di un solido bagaglio di contenuti e di saperi disciplinari. La competenza costituisce il livello di uso consapevole e appropriato di tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si applica con effetti elaborativi, metacognitivi e motivazionali.
Vista la natura polimorfa della competenza e la compresenza di molteplici componenti che l’alunno deve mobilitare per raggiungere un traguardo, per valutare la competenza bisogna attivare e combinare tra loro più prospettive di analisi che ci restituiscono un’immagine completa della competenza del soggetto. Per rispondere a questo difficile compito ci può venire in aiuto la prospettiva trifocale rielaborata da Castoldi su una proposta di Pellerey. Questa prospettiva prende in considerazione un triangolo di osservazione il cui baricentro è l’idea stessa di competenza e sui cui vertici ci sono tre prospettive di osservazione: una dimensione oggettiva, una dimensione soggettiva e una dimensione intersoggettiva. La dimensione oggettiva si riferisce a quegli indicatori di competenza che possono essere individuati, rilevati,
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Guida alle competenze
SOGGETTIVA
Significati personali ISTANZA AUTOVALUTATIVA
INTERSOGGETTIVA IDEA DI COMPETENZA
Sistema di attese ISTANZA SOCIALE
OGGETTIVA
Evidenze osservabili ISTANZA EMPIRICA validati ed eventualmente certificati. La dimensione soggettiva si riferisce a come il soggetto vive la sua esperienza di apprendimento e soprattutto la sua adeguatezza o meno nell’affrontarlo. Implica un’autovalutazione della propria esperienza di apprendimento. La dimensione intersoggettiva si riferisce al sistema di attese e ai criteri di giudizio del sistema sociale o delle persone del contesto sociale nel quale l’azione viene esplicata. La prospettiva trifocale richiede strumenti di analisi differenti, da integrare in un unico percorso valutativo. Ciascuna prospettiva si serve di dispositivi appropriati. La dimensione oggettiva vuole rispondere alla domanda “cosa so fare?” Per rispondere a questa domanda ci si serve dei compiti autentici, delle prove di verifica, dei compiti di prestazione, ossia di attività opportunamente selezionate che consentono l’analisi della prestazione. La dimensione soggettiva vuole rispondere alla domanda “come mi vedo?” Appartengono a questo campo le strategie autovalutative come la documentazione, il diario di bordo, il resoconto verbale, la riflessione critica, l’autovalutazione. La dimensione intersoggettiva vuole rispondere alla domanda “come mi vedono?” Appartengono a questo settore tutte le modalità osservative e di valutazione tra pari, le valutazione dell’alunno-tutor, i protocolli osservativi e le osservazioni “sul campo”. L’osservazione continua dell’insegnante assume un ruolo fondamentale nella documentazione delle competenze, come affermano le Linee Guida: La competenza è rilevabile non solo nel prodotto finale che l’alunno realizza, ma occorre tenere presente tutto il processo che ha condotto alla sua concretizzazione. Ecco perché non basta predisporre compiti autentici, ma occorre anche effettuare osservazioni sistematiche che permettano di prendere in esame anche questi indicatori di competenza: – autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace; – relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo; – partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo; – responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta; – flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.; – consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.
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Guida alle competenze
Attraverso tutti questi strumenti, che vengono presentati in modo più articolato nel glossario specifico che si trova in fondo alla guida, è possibile arrivare a una valutazione autentica, il cui scopo non è quello di classificare gli alunni, ma di offrire lo stimolo a migliorare la propria prestazione, evitando il confronto con gli altri e trovando fattori d’interesse nella realtà delle prove. In conclusione, mentre la didattica tradizionale può seguire un programma preciso, quella per competenze deve seguire il processo, facendo attenzione a come si sviluppa l’apprendimento dell’alunno.
Le rubriche valutative Prima di analizzare nello specifico i diversi strumenti di cui dispone l’insegnante per giungere alla valutazione autentica, è bene soffermarsi sulle rubriche valutative, lo strumento cardine di questo nuovo tipo di valutazione. La rubrica “consiste in una scala di punteggi prefissati e in una lista di criteri che descrivono le caratteristiche di ogni punteggio della scala”.3 Si sviluppa nell’ambito delle prestazioni e consente la rilevazione degli esiti formativi conseguiti, dei processi attivati e del grado di motivazione. Permette di valutare una prestazione sotto i profili cognitivo, metacognitivo, emotivo e relazionale.
Come si costruiscono le rubriche Per costruire una rubrica valutativa inizialmente si decidono quali sono le dimensioni, ossia i riferimenti a cui è indirizzata l’azione valutativa. Si cerca cioè di considerare nel modo più esaustivo possibile l’insieme degli aspetti che compongono la competenza e se ne sceglie uno. Ad esempio se si vuole valutare la competenza del “saper scrivere” si può scegliere la dimensione linguistica (aspetto ortografico, grammaticale) o quella motoria (aspetto del tratto grafico) o quella sociale (aspetto dell’uso e funzione della lingua). Si indicano poi i criteri, ossia gli aspetti che caratterizzano la prestazione. Essi determinano le condizioni da soddisfare per avere successo nella padronanza della competenza. Ad esempio nella rubrica “Saper scrivere” i criteri che possono essere soddisfatti nella dimensione “linguistica” sono: “aspetto ortografico”, “aspetto grammaticale”, “corrispondenza fonema grafema” ecc. Altro elemento costitutivo della rubrica è la definizione di una scala di valori, in base alla quale i criteri sono più o meno soddisfatti. Si determinano così i livelli di padronanza della competenza nello svolgimento del compito autentico. Ciascun livello va descritto specificando con chiarezza gli indicatori per valutare gradualità e differenze delle prestazioni e deve fornire elementi concreti e osservabili per orientare la valutazione. Infine, siccome ogni compito implica conoscenze e abilità pregresse, sarebbe opportuno indicare le risorse cognitive implicate. Nella rubrica valutativa presentata di seguito si vuole rilevare la qualità nella partecipazione al lavoro di gruppo. Si è scelta innanzitutto come dimensione quella del lavoro comune. Si sono decisi i criteri che si vogliono indagare (nella tabella esplicitati nella prima colonna) e si è deciso di utilizzare quattro livelli (iniziale, base, intermedio, avanzato). Attraverso gli indicatori si è descritto il più oggettivamente possibile le caratteristiche di ogni livello.
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J. McTighe - S. Ferrara, Performance-based assessment in the classroom: A planning framework, in R.E. Blum-J.A. Arter (eds), A handbook for student performance assessment in an era of restructuring, Alexandria, Association for Supervision and Curriculum Development, 1996, p. 8.
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Guida alle competenze
dimensione
criteri
livelli
IL LAVORO COMUNE AVANZATO
INTERMEDIO
Svolge pienamente Svolge in modo piela propria parte e an- namente adeguato Contributo personale che di più. la propria parte del lavoro.
indicatori BASE Svolge il lavoro in modo adeguato.
INIZIALE Svolge parzialmente il proprio lavoro.
Partecipazione
Prende l’iniziativa nell’aiutare il gruppo a organizzarsi.
Lavora in accordo con gli altri membri del gruppo.
È convinto a parteci- Partecipa passivapare dagli altri mem- mente bri del gruppo. al lavoro.
Comunicazione
Fornisce molte idee per lo sviluppo del lavoro di gruppo.
Partecipa alla discussione dell’argomento.
Ascolta gli altri, in rare Raramente si dimostra occasioni suggerisce interessato all’argodelle cose. mento.
Assiste gli altri compagni di gruppo.
Offre incoraggiamento agli altri.
È preoccupato del proprio lavoro.
Atteggiamento
Assume un atteggiamento da annoiato durante il lavoro.
I compiti autentici o compiti di realtà È ormai condiviso a livello teorico come la competenza si possa accertare facendo ricorso ai così detti compiti autentici, perciò questa nuova realtà deve entrare a far parte della didattica quotidiana di ogni docente. Il compito autentico è una normale attività della vita reale in cui si utilizzano tutte le capacità acquisite e la creatività per risolvere un problema vero. Gli alunni lavorano in gruppo, ricercano informazioni, le analizzano, le studiano, le valutano, risolvono problemi, utilizzano le conoscenze che possiedono e ne sviluppano di nuove e necessarie per svolgere il compito. Per progettare un compito autentico è sufficiente pensare a un problema reale da risolvere, a un’attività che potrebbe accadere nella realtà. Il pieno coinvolgimento di tutti gli alunni e il loro sentirsi protagonisti, sono gli ingredienti più importanti per una positiva realizzazione del compito autentico. Nella progettazione dei compiti autentici bisogna fare attenzione a non considerare l’abilità come sinonimo di competenza. L’abilità infatti è la capacità di svolgere semplici attività che sono delimitate nella durata e circoscritte nello scopo, mentre la competenza è l’esecuzione di un’attività complessa che richiede, come già detto, risorse cognitive, conoscitive e personali da poter combinare in modi e tempi diversi.
Quali sono le principali caratteristiche di un compito autentico? – Propone “compiti” che ci si trova ad affrontare nella realtà, quindi non è un esercizio scolastico. – Pone problemi aperti a molteplici interpretazioni e soluzioni. – Offre l’occasione di esaminare i problemi da diverse prospettive teoriche e pratiche. In questo modo gli alunni possono risolvere il problema percorrendo molteplici percorsi e diventando capaci di selezionare le informazioni rilevanti e più utili, tralasciando quelle superflue o meno significative, giungendo a soluzioni originali. – È complesso, pertanto richiede tempo: ore, giorni o settimane. – Presenta l’occasione di collaborare, perché può proporre attività da svolgere in gruppo.
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Guida alle competenze
– Può essere interdisciplinare, in questo modo permette agli alunni di sviluppare esperienze in molti settori e di assumere ruoli diversi. – Termina con un prodotto che è completo, autosufficiente e ben inserito nella realtà.
Come progettare un compito autentico? Di seguito si mostrano due metodi di sviluppo di un compito autentico, ma sono solo esempi in quanto ogni compito autentico è “personalizzato” dall’insegnante: con le stesse premesse e con le stesse regole ogni docente infatti può realizzare un compito diverso e personale, pensato in base alle proprie conoscenze e ai propri alunni. Primo metodo Secondo questo metodo, proposto da Mario Castoldi4, per progettare un compito autentico bisogna partire innanzitutto col decidere quale competenza si vuole verificare e costruire una rubrica valutativa che renda chiaro al docente cosa e come valutare. Come si costruisce nello specifico un compito autentico? 1. Si parte da un problema reale, ovvero da una situazione che richieda allo studente di mobilitare le proprie risorse per trovare delle soluzioni. Si parla poi di problemi complessi e aperti che contengano una dimensione di sfida in rapporto a conoscenze ed esperienze possedute e che si prestino a differenti modalità di soluzione. 2. Lo studente deve strutturare il problema in base a concetti disciplinari. 3. Si formalizza poi il problema in termini disciplinari: si traspone la situazione di realtà in un linguaggio disciplinare. 4. Si risolve il problema con gli strumenti della disciplina o delle discipline. 5. Si traspone la soluzione formale in rapporto alla situazione reale. Mario Castoldi esemplifica questo concetto prendendo ad esempio alcuni quesiti proposti dalle Prove Invalsi. Nell’anno scolastico 2011-2012 alle classi prime della scuola secondaria di primo grado, tra gli altri, è stato proposto questo quesito. Lucia esce da casa sua, va a comprare il pane per la nonna e glielo porta a casa. Al ritorno, fa un’altra strada e si ferma prima dal fruttivendolo e poi in pescheria per fare alcuni acquisti per la mamma. Nella mappa in figura sono rappresentati i percorsi fatti da Lucia per andare e tornare da casa sua a casa della nonna. Fa più strada all’andata o al ritorno? Perché? FRUTTIVENDOLO
CASA NONNA
PERCORSO DI ANDATA PANETTIERE
PESCHERIA
CASA LUCIA
4
M. Castoldi, Valutare e certificare le competenze, Roma, Carocci, 2016
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PERCORSO DI RITORNO
Guida alle competenze
• Il problema parte evidentemente da una situazione reale. • Lo studente per risolverlo deve strutturarlo in base a concetti disciplinari già noti: il percorso di andata è costituito da due lati del parallelogramma + l’ipotenusa di un triangolo rettangolo mentre il percorso del ritorno da due lati del parallelogramma + 2 cateti del triangolo rettangolo. • A questo punto il problema può essere formulato in termini disciplinari: in un triangolo rettangolo è più lunga l’ipotenusa o la somma dei cateti? • L’alunno può risolvere il problema in termini matematici: in un triangolo la lunghezza del lato è minore della somma degli altri due. • L’alunno può trasporre la sua risposta in un contesto reale. Secondo metodo5 Un compito autentico può essere sviluppato in tre fasi: 1. Si propone un compito autentico molto complesso che può essere disciplinare o interdisciplinare e che implica la combinazione di un numero significativo di procedure. Si chiede all’alunno di svolgerlo senza intervenire, lasciando a disposizione un tempo prestabilito. Allo scadere del tempo si raccolgono i materiali elaborati. 2. Lo stesso compito complesso viene suddiviso e scomposto in compiti elementari in cui le consegne sono esplicite e sono presentate nell’ordine in cui devono essere risolte. Compito dell’alunno è trovare le procedure corrette per risolverli. 3. Si presentano una serie di compiti semplici e decontestualizzati, le cui consegne mirano a risolvere il compito autentico definito nella fase uno. Vengono però questa volta esplicitate anche le procedure da seguire (scrivere delle parole, effettuare operazioni matematiche ecc.). La prima fase è la più importante perché prevede che l’alunno si metta in gioco e non è richiesto l’intervento dell’insegnante con eventuali suggerimenti o risposte. Nella seconda e terza fase si tende a procedere con interventi dell’insegnante che facilita lo svolgimento delle richieste. Ecco un esempio di compito autentico realizzato nella scuola primaria “Crocioni” di Ostra (An) all’interno del corso di formazione “Progettare e valutare per competenze”. TITOLO
5
QUESTO BANCO QUA... DEVI METTERLO LA’
Competenze attese
L’alunno utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Dimostra originalità e spirito di iniziativa, è in grado di realizzare semplici oggetti. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune.
Abilità e conoscenze
Abilità Partecipare attivamente al lavoro del gruppo. Riprodurre mediante una scala l’aula. Utilizzare correttamente l’unità di misura. Conoscenze Le principali caratteristiche del rettangolo. Introduzione intuitiva al concetto di perimetro e area.
Classe
Classe terza
Insegnanti
.................................................................................................................................................................................
Consegna operativa
La vostra compagna disabile deve potersi spostare autonomamente con la carrozzina. È necessario ripensare alla sistemazione degli arredi dell’aula per farla muovere meglio.
Prodotto atteso
Riproduzione in scala dell’aula come è ora e della nuova disposizione. Realizzazione di un plastico.
Proposto dalla dottoressa Silvia Fioretti dell’ Università degli Studi di Urbino, autrice del volume Laboratorio e competenze. Basi pedagogiche e metodologie didattiche, pubblicato da Franco Angeli nel 2010.
41
Guida alle competenze
TITOLO
QUESTO BANCO QUA... DEVI METTERLO LA’
Fasi di lavoro
Compito I Gli alunni hanno: inventariato gli arredi della classe; riprodotto la sistemazione attuale su un foglio protocollo a quadretti (primo problema: ogni alunno ha disegnato la pianta dell’aula senza tener conto delle dimensioni, elaborando così piante diverse). Compito II Gli alunni hanno riflettuto (con domande guida) sull’elaborato precedente e sono giunti alla conclusione che è necessario: individuare la forma della classe; individuare un’unità di misura (un bambino ha proposto come u.d.m. una mattonella); Con la nuova u.d.m. calcolare la lunghezza e la larghezza dell’aula e degli arredi (ridurre in scala: una mattonella equivale a due quadretti da un centimetro). Compito III Disegnare la piantina con le misure standard scelte dagli alunni, sistemando gli arredi nel miglior modo possibile per risolvere il compito autentico. Gli alunni hanno inoltre proposto di realizzare un piccolo plastico dell’aula. Si è aperta una grande discussione e sono giunti alla conclusione che per fare il plastico era necessario trovare del materiale che meglio rappresentasse gli arredi. Alcuni hanno proposto di utilizzare i regoli: regolo rosso da 2 cm per il banco singolo; regolo verde da 3 cm per il banco doppio...
Risorse a disposizione
Fogli a quadretti, riga e squadra.
Valutazione CRITERI SOGGETTI A VALUTAZIONE Compito I
Partecipazione al lavoro del gruppo. Riproduzione dell’aula.
Compito II
Riconoscere le caratteristiche del rettangolo (aula). Riproduzione del rettangolo dell’aula. Utilizzo dell’unità di misura. Calcolo delle misure reali dell’aula e di quelle in scala.
Compito III
Riproduzione della nuova sistemazione dell’aula.
Rubrica compito I criteri
livelli
Partecipazione al lavoro del gruppo
AVANZATO
INTERMEDIO
Partecipa attivamen- Partecipa alle dite alle discussioni del scussioni del gruppo gruppo classe. classe.
Riproduce fedelmen- Riproduce l’aula. Riproduzione dell’aute l’aula con tutti i la suoi arredi.
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BASE
INIZIALE
Partecipa passivaNon prende parte mente alle discussio- alle discussioni del ni del gruppo classe. gruppo classe. Riproduce l’aula tralasciando alcuni arredi.
Riproduce l’aula tralasciando arredi importanti.
Guida alle competenze
Rubrica compito II criteri
livelli
AVANZATO
Riconosce e riferisce Riconoscere le carat- autonomamente le teristiche del rettan- caratteristiche del golo (aula) rettangolo.
INTERMEDIO
BASE
Riconosce autonomamente le caratteristiche del rettangolo.
Riconosce, solo se guidato/a le caratteristiche delle forme geometriche (rettangolo).
Non riconosce le caratteristiche delle forme geometriche (rettangolo).
Rappresenta l’aula come un rettangolo ma con parti errate.
Rappresenta l’aula ma non è presente la forma rettangolare.
Rappresenta l’aula Rappresenta l’aula Riproduzione del retcome un rettangolo come un rettangolo tangolo dell’aula utilizzando il righello. ma con imprecisioni. Utilizzo dell’unità di misura
Usa in modo corretto Usa in modo corretto Non usa sempre in l’u.d.m. l’u.d.m. modo appropiato l’u.d.m.
Calcola in modo Calcolo delle misure dettagliato le misure reali dell’aula e di dell’aula e degli arrequelle in scala di in scala.
INIZIALE
Non usa in modo appropriato l’u.d.m.
Calcola le misure dell’aula e degli arredi in scala.
Calcola le misure dell’aula e degli arredi in scala solo se se aiutato.
Non calcola le misure dell’aula e degli arredi in scala.
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Rubrica compito III criteri
livelli
Riproduzione della nuova sistemazione dell’aula
AVANZATO
Riproduce in modo Riproduce l’aula e gli dettagliato l’aula e gli arredi in scala. arredi in scala.
Riproduce l’aula e gli Non riproduce l’aula arredi in scala solo se e gli arredi in scala. aiutato.
Le strategie autovalutative Le strategie autovalutative offrono all’alunno l’opportunità di riflettere in modo critico sull’attività svolta, lo avviano alla consapevolezza del suo apprendimento, lo guidano a gestire e controllare le proprie modalità di lavoro, lo aiutano nella percezione delle proprie potenzialità e dei propri fattori socio-emotivi. Gli strumenti preposti alla sfera soggettiva della valutazione sono le rubriche autovalutative, la documentazione dei processi, l’analisi critica, il controllo all’istante, il diario di bordo. Ciascuna di queste modalità va costruita attraverso domande specifiche e mirate a monitorare diversi aspetti: cognitivo, pratico, metacognitivo, emotivo, relazionale. Con opportune domande si accompagna l’alunno a “pensare a ciò che fa” e a muoversi con maggiore consapevolezza nelle sue attività, favorendo il controllo metacognitivo. Il bambino viene aiutato a descrivere i suoi atteggiamenti verso le attività e a farsi un’idea di sé. Questo tipo di attività promuove il coinvolgimento della sfera emotiva, che di per sé genera l’interesse. Guidando l’alunno a riflettere sulle sue conquiste, lo si fa crescere in sicurezza e in autostima, generando la motivazione alla competenza.
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Guida alle competenze
Ecco alcuni esempi di domande–stimolo: PRESTAZIONI Sono riuscito a svolgere il compito in tutte le sue parti? Che cosa non sono riuscito a fare? PROCESSI Perché è stato fatto questo passaggio? Hai avuto bisogno di aiuti? Puoi fare qualche collegamento con altri lavori? ATTEGGIAMENTI Sono concentrato? Sono rilassato? Desidero essere qui? Sono felice? IDEA DI SÉ Sono capace di... Ho capito che... Vorrei essere come... (nome di un compagno) Vorrei migliorarmi in... Mi è piaciuto... È possibile, quindi, far riflettere lo studente sulla propria esperienza formativa prendendo in considerazione vari aspetti per portarlo a una valutazione più globale. Castoldi6 suggerisce quattro piani distinti su cui sviluppare strategie e strumenti di autovalutazione: le prestazioni fornite dagli studenti, i processi cognitivi e operativi messi in atto, l’atteggiamento nei confronti dell’esperienza di apprendimento e infine l’idea di sé e l’autostima.
IDEA DI SÉ ATTEGGIAMENTI PROCESSI PRESTAZIONI
Esempio di un diario di bordo da somministrare agli alunni Eri interessato a questo lavoro? In quale momento hai partecipato più volentieri? Ti sei sentito in difficoltà? Quando? Saresti riuscito a svolgere il testo all’inizio dell’anno scolastico?
6
Il concetto viene approfondito nel volume “Valutare e certificare le competenze”, Carrocci, 2016
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Guida alle competenze
Esempio di una rubrica autovalutativa TITOLO Ti è piaciuto lavorare alle attività di ricerca?
Hai avuto difficoltà nel trovare il materiale? Ti è piaciuto lavorare in gruppo? Sei soddisfatto del libro che hai creato? Vorresti ripetere esperienze di questo tipo?
Valutazioni intersoggettive: le guide per gli occhi Le valutazioni intersoggettive sono strumenti utili alla valutazione delle competenze del soggetto inserito in un contesto sociale dove instaura rapporti con gli altri soggetti coinvolti. Sono delle “guide per l’occhio”, cioè strumenti di osservazione dell’esperienza di apprendimento dell’alunno da parte di altri “attori implicati” (insegnanti, coetanei, educatori...). Metaforicamente rappresentano, per chi le utilizza, “un paio di occhiali attraverso il quale guardare il mondo”. Gli sguardi potenziali che possono valutare lo studente sono molteplici: 1. Gli insegnanti hanno un ruolo privilegiato in quanto condividono con l’alunno la quotidianità dell’esperienza scolastica. Ogni giorno lo studente e l’insegnante instaurano rapporti intersoggettivi formativi che devono essere valutati attraverso osservazioni sistematiche strutturate o più semplicemente attraverso forme semplici di documentazioni. Le griglie utili all’osservazione dell’insegnante sono moltissime e dipendono dall’aspetto che si vuole prendere in considerazione. Eccone un esempio. QUALI ALUNNI? Chiede aiuto Chiede chiarimenti Chiede conferme Necessita di richiami
2. I genitori sono degli osservatori privilegiati, perché la manifestazione di una competenza non si dovrebbe fermare all’interno del contesto scolastico, ma dovrebbe manifestarsi in tutti i contesti di vita reale. Ad esempio il genitore potrebbe osservare se il bambino a casa ama disegnare, quali materiali preferisce tra quelli che ha a disposizione... 3. Gli altri alunni interagiscono quotidianamente con lo studente e quindi possono intervenire nella valutazione “dicendo la loro”, magari su aspetti della competenza meno tecnici, come componenti emotivi e sociali. La valutazione tra pari consente spesso di ricostruire le intenzioni degli alunni nel prendere determinate decisioni o nell’assumere determinate posizioni durante lo svolgimento del compito. Una comprensione approfondita di questi aspetti risulta più difficile a un valutatore esterno, che non condivide né il contesto né le esperienze degli allievi. Forme di valutazione tra pari hanno anche un forte carattere formativo perché possono permettere allo studente di allontanarsi da un’immagine distorta di sé. Inoltre l’immagine fornita da un “pari” risulta essere più autentica di quella del docente perché si muove orizzontalmente. L’insegnante mette a disposizione una griglia già predisposta con il quale gli altri studenti valutano un loro compagno. Mettendo poi a confronto la griglia dei compagni con la propria autovalutazione lo studente potrebbe avere già da subito maggiore consapevolezza del proprio essere. Eccone un esempio:
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Guida alle competenze
Domande sulle modalità di gestione di un compito di comprensione di un testo da parte dei compagni: - Chi pone domande di chiarimento? - Chi chiede aiuto? - Chi chiede aiuto ai compagni? - Chi non si concentra sul lavoro? - Quanti non hanno completato la prova entro il tempo stabilito?
Le unità di apprendimento in una didattica per competenze Le unità di apprendimento sono diventate negli ultimi anni il principale strumento progettuale per organizzare il processo di apprendimento/insegnamento. Sono state introdotte dai decreti legislativi conseguenti alla legge 53/2003 (Riforma Moratti), e nel tempo sono diventate sempre più fondamentali nello sviluppo di una didattica per competenze. Prendono in considerazione la struttura logica ed epistemologica della disciplina, la struttura cognitiva degli allievi, il contesto relazionale e quello logistico-organizzativo al fine di tramutare in competenze le conoscenze e le abilità acquisite. Permettono, proprio grazie a queste loro caratteristiche, di spostare l’attenzione dai contenuti ai processi di apprendimento degli alunni, dando priorità all’aspetto metacognitivo e alla competenza di imparare ad imparare. Le unità di apprendimento vengono ideate partendo dal curricolo e prevedono una progettazione più analitica del curricolo stesso; inoltre possono integrare più discipline. La realizzazione di una UDA è scandita in tre fasi, ciascuna comprendente più compiti: 1. Progettazione • Analizzare la situazione della classe (bisogni e risorse). • Individuare un bisogno formativo. • Individuare e scegliere gli elementi disciplinari o interdisciplinari più adeguati a soddisfare il bisogno preso in esame. • Definire gli obiettivi formativi. • Definire competenze, conoscenze e abilità da promuovere in tutti gli allievi. • Ipotizzare l’articolazione delle attività, la strutturazione delle fasi con esplicitazione di metodi, tempi, organizzazione, strumenti... • Definire il “compito autentico” che costituisce il nucleo intorno al quale sviluppare l’UDA stessa. 2. Realizzazione: • Attivare il percorso con la realizzazione delle fasi ipotizzate. • Individuare per ciascun alunno i punti deboli da migliorare, punti forti da valorizzare e da potenziare ulteriormente. • Riprogettare percorsi personalizzati in base ai punti deboli e forti individuati per ciascun alunno. 3. Controllo: • Verificare gli obiettivi formativi attraverso la valutazione di un compito di realtà. • Riflettere sull’attività svolta. • Rivedere e formalizzare l’UDA. Ci sono alcune caratteristiche fondamentali che bisogna tener presenti nel momento in cui si sviluppa una unità di apprendimento: - innanzitutto occorre individuare una competenza di riferimento e delle relative abilità e conoscenze; - l’UDA si presenta di solito in maniera interdisciplinare e quindi occorre prevedere la collaborazione di più docenti e più discipline; - al centro di ogni UDA deve essere previsto il ruolo attivo degli allievi attraverso attività laboratoriali e occasioni esperienziali anche sul territorio che favoriscano la contestualizzazione delle conoscenze e il loro trasferimento e uso in contesti nuovi, per la soluzione di problemi; - è necessaria la presenza di momenti riflessivi, nei quali l’allievo viene sollecitato a ricostruire le procedure attivate e le conoscenze acquisite; - sono determinanti, ai fini di un miglior apprendimento, un clima e un ambiente cooperativo;
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Guida alle competenze
- l’UDA deve saper coinvolgere l’alunno rispetto alla competenza da raggiungere; - devono essere esplicitati i criteri di valutazione e le attività di autovalutazione degli allievi; - alla fine deve essere prevista una verifica tramite prova in situazione (o compito autentico). È stata più volte ribadita l’importanza di sviluppare unità di apprendimento interdisciplinari. In fondo, una volta progettato l’intervento, all’insegnante non è richiesto nulla di più che portare avanti le attività nelle proprie ore tenendo semplicemente dei contatti con i colleghi. Però da un punto di vista didattico i vantaggi che queste offrono sono molteplici: - offrono occasioni di lavoro più motivanti e più significative; - evidenziano gli stretti rapporti che intercorrono tra le varie discipline; - consentono di scegliere un prodotto finale più complesso e favoriscono il reale sviluppo di competenze trasversali.
Conclusione Il passaggio da una scuola che si basa sulle discipline a una scuola costruita sulle competenze implica un mutamento radicale di prospettiva, da una didattica che ha come obiettivo il successo scolastico dello studente mediante la trasmissione e l’apprendimento di contenuti e abilità, a una didattica in cui lo studente diventa protagonista e costruttore del proprio processo di apprendimento. La didattica per competenze è qualcosa già utilizzato dai docenti: tutti gli insegnanti avranno messo in pratica esperienze di didattica per problemi, ricerche sul campo, laboratori ecc... però, per perseguire le competenze in modo sistematico e intenzionale, è opportuno che queste pratiche non restino casuali ed episodiche, ma diventino regolari, abituali e inserite in un percorso progettuale esplicito per tutti gli interlocutori del processo formativo (docenti, studenti e genitori). La didattica per competenze non va infine considerata solo una moda, ma uno strumento indispensabile per l’apprendimento e per fornire gli strumenti di cittadinanza necessari alle generazioni future.
Bibliografia Baldacci M., Curricolo e competenze, Milano, Mondadori Università, 2010 Castoldi M., Valutare e certificare le competenze, Roma, Carrocci, 2016 Marconato G., Molinari M., Musco F., Competenti si diventa, Milano, Pearson, 2016 Pellerey M., Le competenze individuali e il Portfolio, Firenze, La nuova Italia, 2004
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Progettazione compiti di realtà - STORIA 4
Progettazione compiti di realtà classe quarta Storia Nella realtà - pag. 6 Scopo
Prodotto atteso
Competenze attivate Aree disciplinari attivate
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze e preconoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (intervista); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo. Un’intervista – prima orale e poi scritta – che fornisca informazioni sulla vita dell’uomo nella Preistoria.
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. Storia: ripasso della Preistoria; il passaggio dal Paleolitico al Neolitico, l’entrata dell’uomo nella Storia. Lingua italiana: il testo espositivo; il linguaggio giornalistico; la forma del dialogo. Storia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Racconta i fatti studiati.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborati finali – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
6/8 ore in classe
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Progettazione compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 25 Scopo
Prodotto atteso
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche e artistiche per la realizzazione di un elaborato scritto (cartellone); favorire lo spirito di collaborazione e interazione dei bambini coinvolti nel compito; ricercare forme di comunicazione iconiche, adatte a rappresentare momenti condivisi in classe; sviluppare la capacità di collaborare con gli altri in modo produttivo. Un cartellone che riproduca dei momenti di vita condivisi da tutti i bambini in classe, sul modello dello stendardo di Ur.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Competenze sociali e civiche.
Aree disciplinari attivate
Storia: la civiltà dei Sumeri, l’organizzazione sociale, le forme di arte. Arte e immagine: lettura di immagini e di reperti storici, realizzazione di testi visivi.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Arte e immagine L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi. È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini. Apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborati finali – Comunicazione verbale e iconica
Tempo stimato
1 settimana
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Progettazione compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 36 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (taccuino di uno storico); favorire la capacità di riflettere su dati storici (testi scritti e immagini) e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi (testi scritti, ipotesi, domande).
Prodotto atteso
Un taccuino simile a quello utilizzato dagli storici in cui riportare una descrizione di un’antica tomba mesopotamica. Dall’osservazione e dal ritrovamento dei reperti, gli appunti dovranno ricostruire caratteri specifici dell’organizzazione della civiltà mesopotamica.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale.
Aree disciplinari attivate
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia: le civiltà mesopotamiche; l’organizzazione sociale, la religione e il culto dei morti presso i popoli della Mesopotamia. Lingua italiana: il racconto auobiografico; il linguaggio specifico della disciplina. Storia Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici.
Lingua italiana Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione Tempo stimato
50
Riflessione e formulazione ipotesi – Lavoro individuale – Elaborati finali – Comunicazione scritta 6/8 ore
Progettazione compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pagg. 56-57 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche e matematiche per la realizzazione di un elaborato (progetto di una sala museale); favorire la capacità di riflettere su dati storici (testi scritti e immagini) e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi (testi scritti, piantine).
Prodotto atteso
Una piantina che riproduca la sala di un museo egizio, in cui disporre i reperti indicati. Dall’osservazione dei reperti e dalle indicazioni su ognuno di essi, l’alunno dovrà produrre anche un quadro storico della civiltà egizia.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Aree disciplinari attivate
Storia: la civiltà egizia; l’organizzazione sociale, la religione e il culto dei morti, le attività umane presso i popoli dell’antico Egitto. Lingua italiana: il testo informativo; il linguaggio tecnico specifico utilizzato nelle didascalie dei reperti.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia L’alunno organizza le informazioni in base agli aspetti storico-culturali. Analizza reperti e vestigia che si riferiscono alla vita quotidiana in riferimento a una civiltà studiata. Utilizza le fonti collocandole in un contesto spazio-temporale. Ricostruisce e colloca fonti materiali relative alle civiltà studiate.
Lingua italiana Riconosce nei testi scritti informazioni riguardanti l’argomento, le pone in relazione e le riassume utilizzando un linguaggio specifico. Scrive semplici testi ortograficamente corretti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità (dalle Indicazioni Nazionali del 2012) In base alle informazioni e allo scopo del compito assegnato progetta un percorso operativo con strategie risolutive funzionali. Pianifica e organizza il proprio lavoro.
Valutazione
Riflessione – Lavoro individuale – Elaborati finali – Comunicazione scritta
Tempo stimato
6/8 ore
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Progettazione compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 65 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche e geografiche per la realizzazione di un artefatto (cartellone o presentazione powerpoint); favorire la capacità di riflettere su dati storici e geografici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi (testi scritti, piantine, mappe geografiche).
Prodotto atteso
Una presentazione (cartellone o Powerpoint) della città di Gerusalemme e dei relativi quartieri.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale.
Aree disciplinari attivate
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia: la civiltà ebraica. Geografia: cartografia e lettura di mappe digitali. Lingua italiana: il testo informativo; il linguaggio specifico della cartografia. Storia L’alunno comprende avvenimenti, fatti e fenomeni della società studiata con riferimenti alla contemporaneità. Espone i fatti storici studiati utilizzando anche una carta geo-storica (anche con l’ausilio di risorse digitali).
Lingua italiana Legge semplici testi di divulgazione per ricavarne informazioni utili e ampliare conoscenze su argomenti noti. Scrive testi schematici per relazionare in merito all’argomento di studio. Verbalizza oralmente alla classe l’argomento approfondito rispettando un ordine spaziale (e inserendo elementi descrittivi e informativi).
Valutazione
Riflessione – Lavoro individuale – Elaborati finali – Comunicazione scritta
Tempo stimato
2 ore in classe (esposizione) + 6/8 ore di ricerca a casa e produzione elaborato
52
Progettazione compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 93 Scopo
Prodotto atteso Competenze attivate Aree disciplinari attivate
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (il capitolo di un libro di narrativa); favorire la capacità di riflettere su dati storici; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla scrittura narrativa. Un capitolo di un romanzo storico (il seguito del brano proposto nel sussidiario) in cui emergano alcuni caratteri specifici della civiltà fenicia.
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. Storia: la civiltà fenicia. Lingua italiana: il racconto storico, il testo descrittivo; la forma dialogica e il discorso diretto. Storia L’alunno colloca a livello spazio-temporale e individua relazioni causali riferite ai fatti storici (di una civiltà). Ricostruisce attraverso il gioco dei ruoli semplici vicende storiche.
Lingua italiana Ricerca informazioni in testi di diversa natura per scopi conoscitivi. Attraverso dialoghi, scrive semplici narrazioni ortograficamente corrette e vissute da altri che contengono informazioni relative a persone, luoghi, tempi e azioni.
Valutazione
Riflessione – Lavoro individuale – Elaborati finali – Comunicazione scritta
Tempo stimato
6/8 ore
53
Progettazione compiti di realtà - STORIA 5
Progettazione compiti di realtà classe quinta Storia Nella realtà - pag. 26 Scopo
Prodotto atteso
Competenze attivate Aree disciplinari attivate
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (un copione teatrale); favorire la capacità di riflettere su dati storici; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla scrittura narrativa. Un copione teatrale in cui venga ricostruita l’atmosfera dell’Atene di Pericle.
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. Storia: la Grecia classica. Lingua italiana: il testo teatrale; il testo descrittivo; il testo informativo. Arte e immagine: le sculture dell’età classica greca. Storia Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Riflessione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione scritta
Tempo stimato
1-2 settimane
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Progettazione compiti di realtà - STORIA 5
Nella realtà - pagg. 60-61 Scopo
Prodotto atteso Competenze attivate Aree disciplinari attivate Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (un’intervista); favorire la capacità di riflettere su dati storici; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla scrittura narrativa. Una serie di interviste “impossibili” a personaggi storici dell’antica Roma.
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. Storia: le guerre di espansione romane. Lingua italiana: il racconto storico; l’intervista. Storia Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patri-monio artistico e culturale.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formu-lando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Riflessione – Lavoro di gruppo – Elaborati finali – Comunicazione scritta
Tempo stimato
1-2 settimane
55
Progettazione compiti di realtà - STORIA 5
Nella realtà - pag. 80 Scopo
Prodotto atteso Competenze attivate Aree disciplinari attivate
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto; favorire la capacità di riflettere su dati storici; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla scrittura narrativa. Un testo che ricostruisca la vita quotidiana di una famiglia patrizia nell’antica Roma.
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. Storia: Roma antica, l’organizzazione sociale dei Romani. Lingua italiana: il racconto storico. Storia Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Racconta i fatti studiati.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Riflessione – Lavoro individuale – Elaborato finale – Comunicazione scritta
Tempo stimato
6/8 ore
56
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Rubriche valutative dei compiti di realtà Nella realtà - pag. 6 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Competenza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Organizzazione Organizza con padro- Organizza in modo nanza e in modo mi- autonomo e specifico delle rato, ricco e personale le conoscenze. conoscenze le conoscenze.
Organizza in modo parzialmente autonomo le conoscenze essenziali.
Organizza le conoscenze di base con la guida dell’insegnante.
57
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Utilizzo di conoscenze precedentemente studiate per supportare informazioni
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze, studiato in classe terza, e lo utilizza per produrre l’artefatto richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze, studiato in classe terza, e lo utilizza per produrre l’artefatto richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, utilizzando alcune conoscenze studiate in classe terza.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite da insegnante o dai compagni.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo mune, svolgendo con discontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e sce con i compagni in interagisce in modo modo rispettoso. essenziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad degli altri oltre che al incoraggiarli nel proprio. lavoro.
58
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 25 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenendo cientemente adeguati conto dello scopo e dei allo scopo e ai destidestinatari. natari.
criteri
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’attività tenendo conto dello scopo e controlla che siano svolte correttamente.
Progetta le fasi dell’attività tenendo conto dello scopo.
Produzione dell’elaborato attraverso l’utilizzo di tecniche comunicative
Il prodotto è eccellente dal punto di vista della completezza, della pertinenza e funzionalità. Le parti sono collegate fra loro in modo organico e personale.
Il prodotto è completo, funzionale e pertinente. Le parti sono collegate tra loro.
Il prodotto è essenzia- Il prodotto mostra le nel raggiungimento lacune circa la comdello scopo. pletezza, la pertinenza e la funzionalità.
criteri Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
59
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Competenza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e artistiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Organizzazione Organizza le conodelle conoscenze scenze, contestualizzandole nella storia della comunità con padronanza, mostrandosi costruttivo.
Organizza le conoscenze, contestualizzandole nella storia della comunità in modo efficace e collaborativo.
Organizza le conoscenze, contestualizzandole nella storia della comunità in modo autonomo.
Organizza le conoscenze di base con la guida dell’insegnante o dei compagni.
Analisi dei messaggi iconografici
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo completamente autonomo.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo parzialmente autonomo.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni se stimolato dai compagni o dall’insegnante.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo personale.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
60
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 33 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
criteri
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Uso delle conoscenze storiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio reperto-rio di conoscenze storiche per pro-durre il testo ri-chiesto.
Attinge al proprio reper-torio di cono-scenze storiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo par-zialmente al pro-prio repertorio di conoscenze stori-che per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
61
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e del testo teatrale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e del testo teatrale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e del testo teatrale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e del testo teatrale.
Nella realtà - pagg. 36-37 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi, con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi, formati da una o più frasi minime.
Correttezza ortografica e sintattica
Organizza i contenuti secondo una logica predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.
Organizza i contenuti seguendo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.
Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.
Se guidato dai compagni o dall’insegnante, rievoca, in modo sommario, qualche contenuto.
Uso di una terminologia specifica
Il manifesto realizzato fornisce informazioni chiare, richiama l’attenzione, mostra un buon equilibrio tra immagini e parti scritte.
Il manifesto realizzato fornisce le principali informazioni e richiama l’attenzione.
Il manifesto realizzato fornisce le principali informazioni, ma non presenta soluzioni originali che attirino l’attenzione.
Il manifesto realizzato fornisce informazioni parziali.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari.
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi sufficientemente adeguati allo scopo e ai destinatari.
Produce testi, tenendo conto dello scopo e dei destinatari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
62
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le in-formazioni in modo completa-mente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le in-formazioni in modo opportuno rispetto alla con-segna.
Riconoscimento di relazioni causali nei fatti storici
Ricostruisce con padronanza i nessi causali, individua e utilizza in modo pertinente le inferenze operando molteplici collegamenti.
Ricostruisce in modo Ricostruisce in modo autonomo i nessi cau- essenziale i nessi causali, individua alcune sali. inferenze operando dei collegamenti.
INIZIALE
criteri Individua le in-formazioni es-senziali e le uti-lizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Individua i nessi causali con la guida dell’insegnante.
Nella realtà - pagg. 56-57 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le in-formazioni in modo completa-mente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le in-formazioni in modo opportuno rispetto alla con-segna.
Individua le in-formazioni es-senziali e le uti-lizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Collocazione delle fonti nello spazio e nel tempo
Gestisce con creatività Gestisce le fonti collo- Gestisce le fonti in e padronanza le fonti, candole in maniera . maniera essenziale.. operando associazioni e collegamenti. molteplici collegamenti.
Riconosce le fonti ma le organizza con l’aiuto dell’insegnante.
criteri
63
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Analisi dei messaggi iconografici
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo personale.
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo completamente autonomo.
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo parzialmente autonomo.
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni se stimolato dai compagni o dall’insegnante.
Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia Dimensione individuata: Uso delle conoscenze matematiche e geografiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Utilizzo di dati matematici per supportare informazioni
Analizza e inter-preta i dati e li utilizza per spie-gare situazioni reali e per pren-dere decisioni.
Analizza i dati e li utilizza per spie-gare situazioni reali e per pren-dere decisioni.
Analizza i dati e li utilizza per spie-gare situazioni reali.
Osserva i dati che servono per spiegare situazioni reali.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio reperto-rio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di co-noscenze geogra-fiche per produr-re il testo richie-sto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
64
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Nella realtà - pag. 65 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
criteri
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
criteri Uso di disposi-tivi e di pro-grammi, funzionale a uno scopo
65
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervi-sione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in-formazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
Nella realtà - pagg. 92-93 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari.
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
criteri
66
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 4
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza ed estrosità.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna con una certa creatività.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale e con scarsa inventiva.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e del testo narrativo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e del testo narrativo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e del testo narrativo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e del testo narrativo.
Riconoscimento di relazioni causali e spazio-temporali nei fatti storici
Ricostruisce con padronanza i nessi causali, individua e utilizza in modo pertinente le relazioni spazio-temporali operando molteplici collegamenti.
Ricostruisce in modo autonomo i nessi causali, individua alcune relazioni spazio-temporali operando dei collegamenti.
Ricostruisce in modo essenziale i nessi causali e le relazioni spazio-temporali.
Individua i nessi causali e le relazioni spazio-temporali con la guida dell’insegnante.
criteri
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: L’interazione sociale livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Comunicazione Comunica e interagied esposizione sce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni. Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
67
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 5
Nella realtà - pag. 26 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari.
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
criteri
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Nella realtà - 5 pagg. 60-61 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
criteri
68
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 5
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Riconoscimento Reperisce, legge e confronta fonti storie lettura di che in modo proficuo fonti storiche e con padronanza.
Reperisce, legge e confronta le fonti in modo opportuno rispetto alla consegna.
Reperisce, legge fonti storiche, le confronta in modo essenziale.
Reperisce, legge e confronta fonti storiche con la guida dell’insegnante.
Collocazione delle fonti nello spazio e nel tempo
Gestisce le fonti collocandole in maniera pertinente e autonoma.
Gestisce le fonti in maniera essenziale.
Riconosce le fonti ma le organizza con l’aiuto dell’insegnante.
criteri Gestione delle informazioni da testi diversi
Gestisce con creatività e padronanza le fonti, operando associazioni e collegamenti.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
69
Rubriche valutative dei compiti di realtà - STORIA 5
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pagg. 80-81 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
criteri
70
Rubriche valutative dei compiti di realtĂ - STORIA 5
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Analisi dei messaggi iconografici
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo personale.
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo completamente autonomo.
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo parzialmente autonomo.
Durante il lavoro, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni se stimolato dai compagni o dall’insegnante.
criteri
71
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Progettazione compiti di realtà classe quarta Geografia
Nella realtà - pag. 104 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un elaborato scritto (cartellone); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
Un cartellone/grafico.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Competenze digitali. • Competenze sociali e civiche.
Aree disciplinari attivate
Geografia: l’interazione tra elementi naturali e antropici nell’analisi di fenomeni geografici. Lingua italiana: il testo espositivo.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia L’alunno si orienta nelle carte geografiche, utilizza riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizza semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici. Individua i caratteri che connotano i paesaggi, cogliendo in essi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali. Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi o fenomeni di tipo artificiale.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborati finali – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
Tutto l’anno
72
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Nella realtà - pag. 135 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un elaborato scritto (vademecum); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
Un vademecum per bambini più piccoli sulla sicurezza in caso di terremoto.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenze sociali e civiche.
Aree disciplinari attivate
Geografia: i territori italiani a rischio sismico. Lingua italiana: il testo espositivo.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia Individua i caratteri che connotano i paesaggi. Coglie nei paesaggi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
1 mese
73
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Nella realtà - pag. 158 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un elaborato scritto (mappa concettuale); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
Una mappa concettuale sul paesaggio urbano.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Aree disciplinari attivate
Geografia: il paesaggio urbano.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Individua i caratteri che connotano i paesaggi. Coglie nei paesaggi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
6/8 ore
74
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Nella realtà - pagg. 166-167 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un elaborato scritto (articolo di giornale); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
Un articolo di giornale sulla provenienza del cibo che mangiamo.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Competenze di base in ambito scientifico e tecnologico. • Competenze sociali e civiche.
Aree disciplinari attivate
Geografia: l’economia in Italia e nel mondo; il settore primario e la pesca. Lingua italiana: l’articolo di giornale Matematica: i diagrammi e i grafici
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
1 mese
75
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Nella realtà - pag. 173 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la programmazione di un viaggio; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
La programmazione di un viaggio Palermo-Torino.
Competenze attivate
• Competenze matematiche. • Competenze di base in ambito scientifico e tecnologico. • Senso di iniziativa e imprenditorialità.
Aree disciplinari attivate
Geografia: l’economia in Italia, i trasporti e le vie di comunicazione in Italia. Matematica: percorsi e calcolo di distanze.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Matematica Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici).
Geografia Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
2/3 giorni
76
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Progettazione compiti di realtà classe quinta Geografia
Nella realtà - pag. 138 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la programmazione di una gita di classe; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
L’organizzazione di una gita di classe alla biblioteca “Salaborsa” di Bologna.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenze digitali.
Aree disciplinari attivate Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia: i mezzi di trasporto e le vie di comunicazione in Italia; l’Emilia-Romagna. Matematica: percorsi e calcolo di distanze. Geografia L’alunno si orienta nelle carte geografiche, utilizza riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizza semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici. Individua i caratteri che connotano i paesaggi. Coglie nei paesaggi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali e antropici. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali. Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi o fenomeni di tipo artificiale.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
77
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Nella realtà - pag. 139 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di una guida turistica; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
La realizzazione di una guida turistica sul delta del Po per gli alunni della classe quarta.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenze sociali e civiche. • Competenze digitali.
Aree disciplinari attivate
Geografia: elementi fisici dei paesaggi di fiume; caratteristiche geografiche dell’Emilia Romagna; caratteristiche geografiche del Veneto. Lingua italiana: il testo informativo.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia L’alunno si orienta nelle carte geografiche, utilizza riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizza semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici. Individua i caratteri che connotano i paesaggi. Coglie nei paesaggi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formu-lando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali. Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi o fenomeni di tipo artificiale.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
78
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Nella realtà - pagg. 158 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la programmazione di una visita virtuale a un Museo e la realizzazione di brevi guide per ogni percorso al suo interno; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
La realizzazione di brevi guide per differenti percorsi museali.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Aree disciplinari attivate
Geografia: la città di Roma. Lingua italiana: il testo informativo. Storia: la storia di Roma.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia L’alunno ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici. Individua i caratteri che connotano una metropoli. Coglie l’interdipendenza tra Storia e Geografia.
Storia Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
79
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Nella realtà - pag. 159 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un TG di classe; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
La realizzazione di un TG di classe.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenze sociali e civiche. • Competenze digitali.
Aree disciplinari attivate
Geografia: il territorio sismico in Italia; le regioni centrali. Lingua italiana: il testo informativo.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Individua i caratteri che connotano i paesaggi. Coglie nei paesaggi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali. Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi o fenomeni di tipo artificiale.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
80
Progettazione compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Nella realtà - pag. 181 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per partecipare a un debate; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
La realizzazione di un debate in classe.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenze sociali e civiche.
Aree disciplinari attivate
Geografia: le regioni meridionali. Lingua italiana: la comunicazione orale.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti. Individua i caratteri che connotano i paesaggi. Coglie nei paesaggi le possibili trasformazioni. Coglie l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborato finale – Comunicazione orale
Tempo stimato
1/2 settimane per la preparazione; una mattinata in classe per il debate
81
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Rubriche valutative dei compiti di realtà Nella realtà - pag. 104 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Collocazione delle fonti nello spazio e nel tempo
Gestisce con creatività e padronanza le fonti, operando associazioni e collegamenti. molteplici collegamenti.
Gestisce le fonti collocandole in maniera pertinente e autonoma.
Gestisce le fonti in maniera essenziale.
Riconosce le fonti ma le organizza con l’aiuto dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze storiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di co-noscenze storiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze storiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
criteri
82
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo mune, svolgendo con discontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
83
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni. Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Competenza di base in campo scientifico Dimensione individuata: Uso delle conoscenze scientifiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Conoscenza e consapevolezza relative a problematiche ecologiche
Ricerca e acquisisce informazioni sulle problematiche ecologiche e manifesta al riguardo atteggiamenti di rispetto e impegno civico.
Conosce le probleManifesta interesse matiche ecologiche e per le problematiche manifesta al riguardo ecologiche. atteggiamenti di comprensione e rispetto.
Manifesta interesse, sia pure in modo episodico, per le problematiche ecologiche.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni uti-lizza alcune immagini da affiancare ai testi.
84
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Nella realtà - pag. 135 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Organizzazione Organizza i contenuti secondo una logica dei contenuti predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.
Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.
Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.
Se guidato dai compagni o dall’insegnante, rievoca, in modo sommario, qualche contenuto.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando i compagni a organizzarsi.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
85
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Consapevolezza All’interno del gruppo individua con sicureze conoscenza dell’argomento za le fonti di rischio e propone regole di comportamento, mostrando di comprendere le possibili difficoltà altrui. Attua con padronanza modelli di comportamento sicuro.
All’interno del gruppo individua le fonti di rischio e propone regole di sicurezza pertinenti e adeguate. Si attiva a essere un modello di comportamento per gli altri.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
All’interno del gruppo individua alcune fonti di rischio e propone regole di sicurezza essenziali. Se stimolato, attiva comportamenti modellizzanti.
Individua i possibili rischi nell’ambiente scolastico e regole di comportamento sicuro se guidato dai compagni o dall’insegnante. Non attiva comportamenti modellizzanti.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pag. 158 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
86
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo. Formula soluzioni efficaci alle situazioni problematiche nuove.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia. Individua e propone soluzioni alle situazioni problematiche nuove.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante. Non formula in autonomia possibili soluzioni alle situazioni problematiche.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice. Formula soluzioni solo parzialmente adeguate.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Rielaborazione di informazioni in collegamento con fatti della propria comunità
Ricerca, comprende, rielabora le informazioni e opera collegamenti con padronanza.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni in modo completo. Opera in modo autonomo i collegamenti.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni in modo essenziale. Opera collegamenti con la guida dell’insegnante.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni se guidato dall’insegnante. Non opera collegamenti.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
87
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Comunicazione
Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni. Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pagg. 166-167 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Organizzazione Organizza i contenuti secondo una logica dei contenuti predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.
Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.
Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.
Se guidato dai compagni o dall’insegnante, rievoca, in modo sommario, qualche contenuto.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
88
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
criteri
Competenza di base in campo scientifico Dimensione individuata: Uso delle conoscenze scientifiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Conoscenza e consapevolezza relative a problematiche ecologiche
Ricerca e acquisisce informazioni sulle problematiche ecologiche e manifesta al riguardo atteggiamenti di rispetto e impegno civico.
Conosce le probleManifesta interesse matiche ecologiche e per le problematiche manifesta al riguardo ecologiche. atteggiamenti di comprensione e rispetto.
Manifesta interesse, sia pure in modo episodico, per le problematiche ecologiche.
89
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni uti-lizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
90
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pag. 173 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
L’elaborato è ricco e pertinente, la rappresentazione delle azioni svolte è funzionale e personale. Il compito è svolto con padronanza.
L’elaborato è completo e pertinente, sia per le informazioni che per la rappresentazione delle attività svolte. L’alunno è autonomo.
L’elaborato contiene le informazioni essenziali richieste e rappresenta in modo breve le azioni svolte. L’alunno è sostanzialmente autonomo nello svolgimento dell’attività.
L’elaborato mostra lacune circa la completezza e l’organizzazione delle parti. Necessita sempre del supporto dei pari e/o dell’insegnante.
criteri Stesura di un testo o rappresentazione delle azioni svolte su situazioni problematiche reali
91
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo. Formula soluzioni efficaci alle situazioni problematiche nuove.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia. Individua e propone soluzioni alle situazioni problematiche nuove.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice. Formula soluzioni solo parzialmente adeguate.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante. Non formula in autonomia possibili soluzioni alle situazioni problematiche.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia Dimensione individuata: Uso delle conoscenze matematiche e geografiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Utilizzo di concetti e di strumenti della matematica in situazioni reali
Utilizza i concetti e usa gli strumenti della matematica con precisione ed efficacia. Individua soluzioni alternative alle situazioni problematiche reali.
Utilizza i concetti e usa gli strumenti della matematica con precisione ed autonomia per risolvere situazioni problematiche reali.
Utilizza i concetti e usa gli strumenti della matematica in modo semplice. Talvolta necessita della guida dell’insegnante per risolvere situazioni problematiche reali.
Utilizza i concetti e usa gli strumenti della matematica in modo poco efficace e necessita della guida dell’insegnante per risolvere situazioni problematiche reali.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
criteri
92
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 4
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
93
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Nella realtà - pag. 138 Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
criteri
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
94
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
95
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pagg. 139 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
Organizzazione Organizza i contenuti secondo una logica dei contenuti predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.
96
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.
Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.
Se guidato dai compagni o dall’insegnante, rievoca, in modo sommario, qualche contenuto.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
criteri
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
97
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
98
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pag. 158 Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
BASE
INIZIALE
criteri Gestione delle informazioni da testi diversi
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
99
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Nella realtà - pag. 159 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Organizzazione Organizza i contenuti secondo una logica dei contenuti predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.
Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.
Elenca i contenuti in modo sufficientemente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.
Se guidato dai compagni o dall’insegnante, rievoca, in modo sommario, qualche contenuto.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Rielaborazione di informazioni in collegamento con fatti della propria comunità
Ricerca, comprende, rielabora le informazioni e opera collega-menti con padronanza.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni in modo completo. Opera in modo autonomo i collegamenti.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni in modo essenziale. Opera collegamenti con la guida dell’insegnante.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni se guidato dall’insegnante. Non opera collegamenti.
criteri
102
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - pag. 181 Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
BASE
INIZIALE
criteri Gestione delle informazioni da testi diversi
104
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - GEOGRAFIA 5
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
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Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Progettazione compiti di realtà classe quarta Eserciziario
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 72 Scopo
Prodotto atteso Competenze attivate
Aree disciplinari attivate Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (relazione); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo. Una relazione che riassuma le informazioni ricavate da un ritrovamento archeologico, suddivisa per campi di ricerca. • Comunicazione nella madrelingua • Consapevolezza ed espressione culturale • Competenza digitale Storia: gli strumenti dello storico, i suoi aiutanti; la lettura delle fonti; gli antichi babilonesi. Lingua italiana: il testo espositivo. Storia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Utilizza le fonti, collocandole in un contesto spazio-temporale. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
6/8 ore in classe + 1 settimana di lavoro a casa
106
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 74 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (menu); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito; ricerca di forme di comunicazione iconiche, adatte a rappresentare momenti condivisi in classe; favorire la capacità di riflettere su dati storici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
Un menu da leggere in classe e da distribuire nel giorno fissato per una festa organizzata.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenza digitale. • Senso di iniziativa e imprenditorialità.
Aree disciplinari attivate
Storia: la civiltà degli Ebrei. Lingua italiana: il testo espositivo. Scienze: educazione all’alimentazione.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia L’alunno comprende informazioni storiche della società studiata con riferimenti alla contemporaneità. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità In base alle informazioni e allo scopo del compito assegnato progetta un percorso operativo con strategie risolutive funzionali. Pianifica e organizza il proprio lavoro.
Valutazione
Discussione – Lavoro di gruppo – Elaborati finali – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
6/8 ore in classe + 1 settimana di lavoro a casa
107
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 76 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (articolo di giornale); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; favorire la capacità di riflettere su dati storici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
Quattro articoli da leggere e distribuire alla classe in più copie.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenza digitale.
Aree disciplinari attivate
Storia: il lavoro dello storico e dell’archeologo; le tombe dell’antico Egitto. La navigazione fenicia. Geografia: la fauna dell’Appennino, le alluvioni. Lingua italiana: l’articolo di giornale.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia e Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà; comprende le tra-sformazioni dei paesaggi e l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici. .
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
6/8 ore in classe + 1 settimana di lavoro a casa
108
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 78 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto; favorire la capacità di riflettere su dati storici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
Un testo narrativo dal punto di vista di un uomo dell’antichità.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale.
Aree disciplinari attivate
Storia: il commercio tra Cretesi e Cinesi; la grande eruzione del vulcano Thera. Geografia: le eruzioni vulcaniche. Lingua italiana: il testo narrativo.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia e Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà.
Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione verbale e scritta
Tempo stimato
6/8 ore in classe
109
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 80 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografi-che per organizzare una gita di classe; ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti.
Prodotto atteso
La pianficiazione di una gita scolastica e un cartellone finale.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Aree disciplinari attivate
Geografia: l’economia in Italia; il settore secondario in Italia. Matematica: calcolo del percorso e programmazione orari.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Riconosce e comprende l’importanza del settore secondario in Italia. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Matematica Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali. Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi o fenomeni di tipo artificiale.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione visiva e scritta
Tempo stimato
2 settimane
110
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Progettazione compiti di realtà classe quinta Eserciziario
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 72 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di materiale pubblicitario sul teatro greco; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; incoraggiare la ricerca di strategie comunicative adeguate alla situazione e allo scopo.
Prodotto atteso
Due locandine e un programma di sala che presenti due commedie dell’antica Grecia.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenza digitale.
Aree disciplinari attivate Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Lingua italiana: il testo espositivo. Arte e immagine: il linguaggio visivo della pubblicità. Storia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Riconosce e comprende le tracce storiche del passato e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità In base alle informazioni e allo scopo del compito assegnato progetta un percorso operativo con strategie risolutive funzionali. Pianifica e organizza il proprio lavoro.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione visiva e scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
111
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 74 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze geografiche per la realizzazione di un elaborato scritto; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; favorire la capacità di riflettere su dati geografici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
Quattro ricerche su quattro prodotti tipici regionali.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenza digitale.
Aree disciplinari attivate
Geografia: l’economia per regioni in Italia; il settore primario in Italia. Lingua italiana: il testo informativo.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Riconosce e comprende l’importanza dell’economia regionale in Italia. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti. Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche stru-menti multimediali. Riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi o fenomeni di tipo artificiale.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione orale e scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
112
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 76 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per la realizzazione di un elaborato scritto (fumetto); favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; favorire la capacità di riflettere su dati storici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
Un cartellone che rappresenti un fumetto su una antica leggenda romana.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Consapevolezza ed espressione culturale. • Competenza digitale.
Aree disciplinari attivate
Storia: l’antica Roma. Lingua italiana: il fumetto.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia e Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà; comprende le tra-sformazioni dei paesaggi e l’interdipendenza tra elementi naturali ed antropici. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti. Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione orale e scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
113
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 78 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche per organizzare una raccolta fondi a fini benefici; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; favorire la capacità di riflettere su dati storici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri attraverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
Una raccolta fondi a fini benefici.
Competenze attivate
• Spirito di iniziativa e imprenditorialità. • Competenza digitale. • Competenze sociali e civiche.
Aree disciplinari attivate
Geografia: le organizzazioni internazionali.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà. Spirito di iniziativa e imprenditorialità In base alle informazioni e allo scopo del compito assegnato progetta un percorso operativo con strategie risolutive funzionali. Pianifica e organizza il proprio lavoro.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione orale e scritta
Tempo stimato
2/3 settimane
114
Progettazione compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 80 Scopo
Promuovere negli alunni la capacità di attingere al proprio repertorio di conoscenze storiche e geografiche per organizzare una gita di classe; ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti; favorire lo spirito di collaborazione e iniziativa dei bambini coinvolti nel compito, sviluppando l’attenzione e il rispetto dei ruoli affidati; favorire la capacità di riflette-re su dati storici e geografici e di organizzare le informazioni acquisite per riferirle ad altri at-traverso strumenti diversi.
Prodotto atteso
La pianificazione di una gita di classe.
Competenze attivate
• Comunicazione nella madrelingua. • Spirito di iniziativa e imprenditorialità. • Competenza digitale.
Aree disciplinari attivate
Geografia: le regioni centrali. Storia: gli Etruschi, l’organizzazione sociale, la vita quotidiana e il culto dei morti.
Principali traguardi e obiettivi di apprendimento
Storia e Geografia L’alunno organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà. Lingua italiana L’alunno partecipa agli scambi comunicativi con i compagni, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti in un registro adeguato. Ricerca informazioni in testi di diversa natura. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti. Tecnologia Produce modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando anche strumenti multimediali. Spirito di iniziativa e imprenditorialità In base alle informazioni e allo scopo del compito assegnato progetta un percorso operativo con strategie risolutive funzionali. Pianifica e organizza il proprio lavoro.
Valutazione
Discussione – Esposizione degli elaborati finali – Comunicazione scritta
Tempo stimato
1/2 settimane
115
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Rubriche valutative dei compiti di realtà Nella realtà - eserciziario 4 pag. 72 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Uso di una terminologia specifica
Utilizza, in modo appropriato e puntuale, la terminologia specifica relativa.
Utilizza in modo adeguato la terminologia specifica.
Utilizza in modo sostanzialmente adeguato alcuni termini specifici.
Con lo stimolo dell’insegnante o dei compagni, inizia a utilizzare qualche termine specifico.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Organizzazione Organizza con padro- Organizza in modo nanza e in modo mi- autonomo e specifico delle rato, ricco e personale le conoscenze. conoscenze le conoscenze.
Organizza in modo parzialmente autonomo le conoscenze essenziali.
Organizza le conoscenze di base con la guida dell’insegnante.
Analisi dei messaggi iconografici
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo parzialmente autonomo.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni se stimolato dai compagni o dall’insegnante.
116
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo personale.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo completamente autonomo.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Collocazione delle fonti nello spazio e nel tempo
Gestisce con creatività e padronanza le fonti, operando associazioni e collegamenti. molteplici collegamenti.
Gestisce le fonti collocandole in maniera pertinente e autonoma.
Gestisce le fonti in maniera essenziale.
Riconosce le fonti ma le organizza con l’aiuto dell’insegnante.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo mune, svolgendo con discontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
117
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 74 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante. Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio reperto-rio di conoscenze storiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze storiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze storiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Rielaborazione di informazioni in collegamento con fatti della propria comunità
Ricerca, comprende, rielabora le informazioni e opera collegamenti con padronanza.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni in modo completo. Opera in modo autonomo i collegamenti.
Ricerca, com-prende e rielabora le informazioni in modo completo. Opera in modo autonomo i collegamenti.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni se guidato dall’insegnante. Non opera collegamenti.
criteri
118
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione in base alle situazioni problematiche insorgenti
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo. Formula soluzioni efficaci alle situazioni problematiche nuove.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia. Individua e propone soluzioni alle situazioni problematiche nuove.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante. Non formula in autonomia possibili soluzioni alle situazioni problematiche.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice. Formula soluzioni solo parzialmente adeguate.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
119
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando i compagni a organizzarsi.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunicazione
Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 76 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
Organizzazione Organizza i contenuti secondo una logica dei contenuti predefinita, presenta i concetti in modo chiaro e coerente.
120
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Organizza i contenuti secondo un ordine, presenta i concetti in modo comprensibile.
Elenca i contenuti in modo sufficiente-mente ordinato, presenta alcuni concetti in modo comprensibile.
Se guidato dai compagni o dall’insegnante, rievoca, in modo sommario, qualche contenuto.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le in-formazioni in modo completa-mente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche e geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze storiche e geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze storiche e geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze storiche e geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
criteri
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunicazione
Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
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Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 78 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche e geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
criteri
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - eserciziario 4 pag. 80 Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Rielaborazione di informazioni in collegamento con fatti della propria comunità
Ricerca, com-prende, rielabora le informazioni e opera collega-menti con pa-dronanza.
Ricerca, com-prende e rielabo-ra le informazioni in modo comple-to. Opera in mo-do autonomo i collegamenti.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni in modo essenziale. Opera collegamenti con la guida dell’insegnante.
Ricerca, comprende e rielabora le informazioni se guidato dall’insegnante. Non opera collegamenti.
criteri
124
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Pianificazione del percorso operativo e rielaborazione delle situazioni problematiche insorgenti formulando nuove soluzioni
Pianifica e rielabora il percorso operativo in modo autonomo e proficuo. Formula soluzioni efficaci alle situazioni problematiche nuove.
Pianifica e rielabora il percorso operativo in autonomia. Individua e propone soluzioni alle situazioni problematiche nuove.
Esegue tutte le azioni di progettazione solo con la guida dell’insegnante. Non formula in autonomia possibili soluzioni alle situazioni problematiche.
Progetta e rielabora il percorso operativo in modo semplice. Formula soluzioni solo parzialmente adeguate.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
125
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 4
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
126
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 72 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
criteri
127
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
criteri Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
128
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 74 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
129
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
criteri
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
130
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 76 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante.
Correttezza ortografica e sintattica
Scrive testi, anche complessi, ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive testi ortograficamente corretti e con adeguata struttura sintattica.
Scrive semplici testi con sufficiente correttezza ortografica e sintattica.
Scrive semplici testi formati da una o più frasi minime.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze geografiche e della lingua italiana livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Gestione delle informazioni da testi diversi
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Uso delle conoscenze storiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Utilizzo di conoscenze della lingua italiana per conseguire il compito richiesto
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo appropriato e puntuale.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo adeguato.
Organizza le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale in modo in modo parzialmente adeguato.
Con lo stimolo dell’insegnante, inizia a utilizzare le conoscenze della lingua italiana e dell’articolo di giornale.
criteri
132
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
criteri
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 78 Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Produzione dell’elaborato attraverso l’utilizzo di tecniche comunicative
Il prodotto è eccellente dal punto di vista della completezza, della pertinenza e funzionalità. Le parti sono collegate fra loro in modo organico e personale.
Il prodotto è completo, funzionale e pertinente. Le parti sono collegate tra loro.
134
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Il prodotto è essenzia- Il prodotto mostra le nel raggiungimento lacune circa la comdello scopo. pletezza, la pertinenza e la funzionalità.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e artistiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Organizzazione Organizza le conoscenze, contestualizdelle zandole nella storia conoscenze della comunità con padronanza, mostrandosi costruttivo.
Organizza le conoscenze, contestualizzandole nella storia della comunità in modo efficace e collaborativo.
Organizza le conoscenze, contestualizzandole nella storia della comunità in modo autonomo.
Organizza le conoscenze di base con la guida dell’insegnante o dei compagni.
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
Nella realtà - eserciziario 5 pag. 80 Competenza nella madrelingua Dimensione individuata: Saper scrivere livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Produzione del testo
L’elaborato è ricco, completo, pertinente e organico.
L’elaborato è ricco, completo e pertinente.
Adeguatezza del testo allo scopo e ai destinatari
Produce testi chiari e coerenti, adeguati alla situazione, allo scopo, ai destinatari.
Produce testi suffiProduce testi, tenencientemente adeguati do conto dello scopo allo scopo e ai destie dei destinatari. natari.
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L’elaborato è completo e pertinente in modo essenziale.
L’elaborato è completo e pertinente grazie alla guida dell’insegnante. Se stimolato dall’insegnante o dai compagni, partecipa alla produzione di testi.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Produzione dell’elaborato attraverso l’utilizzo di tecniche comunicative
Il prodotto è eccellente dal punto di vista della completezza, della pertinenza e funzionalità. Le parti sono collegate fra loro in modo organico e personale.
Il prodotto è completo, funzionale e pertinente. Le parti sono collegate tra loro.
Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Il prodotto è essenzia- Il prodotto mostra le nel raggiungimento lacune circa la comdello scopo. pletezza, la pertinenza e la funzionalità.
Consapevolezza ed espressione culturale Dimensione individuata: Uso delle conoscenze storiche e artistiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo completamente autonomo, utilizzandole con padronanza.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni in modo opportuno rispetto alla consegna.
Individua le informazioni essenziali e le utilizza in modo parziale.
Individua e gestisce le informazioni con la guida dell’insegnante.
Organizzazione Organizza le conoscenze, contestualizdelle zandole nella storia conoscenze della comunità con padronanza, mostrandosi costruttivo.
Organizza le conoscenze, contestualizzandole nella storia della comunità in modo efficace e collaborativo.
Organizza le conoscenze, contestualizzandole nella storia della comunità in modo autonomo
Organizza le conoscenze di base con la guida dell’insegnante o dei compagni.
Analisi dei messaggi iconografici
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo completamente autonomo.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo parzialmente autonomo.
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni se stimolato dai compagni o dall’insegnante.
criteri Gestione delle informazioni da testi diversi
Durante il lavoro con i compagni, analizza i messaggi iconografici e rileva le informazioni sottese in modo personale.
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Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia Dimensione individuata: Uso delle conoscenze matematiche e geografiche livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Utilizzo di dati matematici per supportare informazioni
Analizza e inter-preta i dati e li utilizza per spie-gare situazioni reali e per pren-dere decisioni.
Analizza i dati e li utilizza per spie-gare situazioni reali e per pren-dere decisioni.
Analizza i dati e li utilizza per spie-gare situazioni reali.
Osserva i dati che servono per spiegare situazioni reali.
Uso delle conoscenze geografiche
Attinge, in modo autonomo e consapevole, al proprio reperto-rio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge al proprio repertorio di co-noscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Attinge solo parzialmente al proprio repertorio di conoscenze geografiche per produrre il testo richiesto.
Partecipa alla produzione dell’artefatto, eseguendo le consegne fornite dall’insegnante.
Senso di iniziativa e imprenditorialità Dimensione individuata: Pianificazione e organizzazione del lavoro livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Progettazione di un’attività complessa
Progetta le fasi dell’attività in modo coerente e funzionale allo scopo e ne monitora lo svolgimento.
Progetta le fasi dell’at- Progetta le fasi dell’attività tenendo conto tività tenendo conto dello scopo e condello scopo. trolla che siano svolte correttamente.
Rispetto dei tempi di consegna
Rispetta i tempi di consegna e sa sollecitare i compagni ad ultimare il compito nei tempi.
Rispetta i tempi di consegna.
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Partecipa alle fasi dell’attività, seguendo le indicazioni di insegnante o compagni.
Necessita di sollecita- L’insegnante, lo sozioni per il rispetto dei stiene nel rispetto dei tempi. tempi di consegna.
Rubriche valutative dei compiti di realtà - ESERCIZIARIO 5
Competenza digitale Dimensione individuata: Elaborazione digitale di testi e immagini livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Uso di dispositivi e di programmi, funzionale a uno scopo
Utilizza, in modo autonomo e creativo, alcuni dispositivi informatici e software, per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Utilizza alcuni dispositivi informatici e software per predisporre i materiali necessari alla realizzazione del compito.
Collabora con i compagni alla predisposizione di testi e immagini digitali, necessari alla realizzazione del compito.
Con la guida dell’insegnante o di un compagno, scrive brevi testi al computer.
Uso di schemi e immagini per rappresentare informazioni
Utilizza in modo appropriato schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza schemi e/o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Utilizza occasionalmente schemi o immagini per migliorare l’esposizione dei contenuti trattati.
Su consiglio dell’insegnante o dei compagni utilizza alcune immagini da affiancare ai testi.
Con la supervisione dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni inerenti il compito richiesto.
Con l’aiuto dell’insegnante, utilizza la rete per reperire informazioni che riguardano l’argomento trattato nel compito.
Con la guida dell’insegnante, partecipa ad alcune ricerche in rete, relative all’argomento trattato nel compito.
criteri
Ricerca mirata Con la supervisione di informazioni dell’insegnante, utilizza la rete per reperire in rete informazioni mirate al compito richiesto.
Competenze sociali e civiche Dimensione individuata: Il lavoro comune livello
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
criteri Partecipazione
Fornisce contributi personali al lavoro comune, svolgendo con cura i propri compiti e aiutando il compagno a organizzarsi.
Comunicazione Comunica e interagisce con i compagni in modo rispettoso e produttivo.
Fornisce contributi Partecipa al lavoro personali al lavoro co- comune, in modo dimune, svolgendo con scontinuo. cura i propri compiti.
Partecipa passivamente al lavoro, svolgendo qualche compito, in modo parziale.
Comunica e interagi- Comunica e interagisce con i compagni in sce in modo essenmodo rispettoso. ziale.
Comunica e interagisce con difficoltà e necessita della guida dell’insegnante nel gestire il rapporto con i compagni.
Atteggiamento È disponibile ad aiuta- Si interessa al lavoro re i compagni e ad in- degli altri oltre che al coraggiarli nel lavoro. proprio.
Si preoccupa principalmente del proprio lavoro.
Ha un atteggiamento di scarso interesse verso il lavoro da svolgere.
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Coding
Coding A cura di Lorenzo Cesaretti e Michele Storti
Che cos’è il pensiero computazionale? “Pensiero computazionale” è un’espressione che si sta rapidamente diffondendo nel mondo educativo. Introdotto per la prima volta dalla scienziata informatica americana Jeannette Wing in un articolo del 2006 (Computational Thinking, CACM, 2006), indica “il processo di pensiero coinvolto nella formulazione di problemi e delle soluzioni rappresentate in una modalità che sia eseguibile da un agente elaboratore di informazioni, che sia un uomo, una macchina o una combinazione tra uomo e macchina” (J. Wing, 2006). In termini più concreti, possiamo intendere questa forma di pensiero come un insieme di abilità cognitive con le quali possiamo analizzare una grande varietà di problemi e sviluppare delle soluzioni, intendendo con “problemi” non soltanto quelli matematici o che richiedono soluzioni precise, ma anche dilemmi del mondo reale che ammettono soluzioni varie e complesse. Per Jeannette Wing questa modalità di pensiero consente alle persone di “riformulare un problema apparentemente difficile in uno che siamo in grado di risolvere, anche riducendolo, incorporandolo in altro, trasformandolo o simulandolo”. Si tratta, cioè, di un’abilità fondamentale per tutti, non solo per gli scienziati informatici ed è sempre più ritenuta, accanto alle tre competenze di base del saper leggere, scrivere e svolgere calcoli, la quarta abilità analitica da sviluppare a partire dall’infanzia.
Ma che cosa significa pensare in modo computazionale? A che cosa serve in termini concreti? Alcuni dei processi che caratterizzano il pensiero computazionale sono i seguenti: • scomporre un problema complesso (i dati, i processi ecc.) in parti più elementari e gestibili; • analizzare i dati e organizzarli in una struttura logica; • riconoscere regolarità tra problemi o dati diversi; • rappresentare le informazioni attraverso codici o altri sistemi simbolici di trasmissione; • costruire algoritmi, ovvero sequenze di istruzioni per risolvere problemi o produrre risultati attesi; • astrarre i principi generali da situazioni specifiche e generalizzare le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.
Che cos’è il coding? Nell’ambito del pensiero computazionale, il coding è l’insieme delle procedure per la creazione di programmi finalizzati a risolvere dei problemi attraverso l’uso di linguaggi di programmazione. Ma oltre a costituire il linguaggio con cui gli informatici creano, tra l’altro, i siti internet e i software che regolano il funzionamento dei dispositivi digitali, questa competenza conserva al suo interno svariate possibilità educative per lo sviluppo di aspetti positivi nella personalità degli studenti. Alcune delle attitudini che questa disciplina punta a far emergere sono: • l’atteggiamento di apertura e iniziativa di fronte a situazioni complesse; • la perseveranza di fronte a problemi complessi; • la tolleranza della frustrazione per l’errore e la sua rielaborazione in chiave positiva; • l’abilità di utilizzare diversi linguaggi e codici comunicativi; • la disponibilità e capacità di progettare e coordinarsi in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.
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Coding
Perché introdurre il pensiero computazionale e il coding a scuola? Nel contesto della Scuola Primaria, l’interesse prevalente attorno al pensiero computazionale e al coding non sta tanto nello sviluppo di abilità puramente tecnologiche o nell’apprendimento di nozioni di carattere informatico, ma nell’acquisizione di nuovi strumenti cognitivi necessari ad affrontare sfide, problemi e progetti con successo. Nella prospettiva dell’applicazione del pensiero computazionale ai contesti educativi, gli studenti non sono semplici utilizzatori degli strumenti e delle strategie di soluzione di problemi, ma i creatori di questi strumenti e strategie. Nel farlo, utilizzano una serie di abilità come l’astrazione, la ricorsività e l’iterazione per elaborare e analizzare i dati e creare artefatti reali e virtuali. Questa metodologia di problem-solving può essere automatizzata, trasferita e applicata alle diverse discipline. Ma pensiero computazionale e coding rappresentano anche strumenti utili per migliorare l’apprendimento nelle discipline tradizionali e nei contesti informali. Pensiamo alle abilità che stanno dietro esercizi comuni per gli studenti: per analizzare un racconto o una poesia è necessaria la scomposizione in parti; per comprendere eventi e comportamenti può essere utile condurre un’analisi dei dati; gli algoritmi entrano in gioco nei calcoli e nei problemi di matematica, ma sono anche una guida per il comportamento corretto in situazioni complesse o di pericolo; attraverso le rappresentazioni astratte come mappe e simulazioni si può comprendere meglio un evento come il ciclo dell’acqua o l’energia eolica. Il coding, inoltre, rappresenta una disciplina strategica per promuovere nei giovani lo sviluppo delle competenze digitali (digital skills), riconosciute a livello internazionale come competenze necessarie, al pari delle capacità di scrivere, leggere (literacy) e svolgere calcoli (numeracy), per vivere e lavorare nelle società del ventunesimo secolo come cittadini attivi e capaci di affrontare le sfide del futuro.
Lo scenario in Italia e in Europa Le recenti evoluzioni negli indirizzi programmatici dell’istruzione hanno visto crescere l’attenzione verso le competenze digitali, il pensiero computazionale e il coding, sia nel contesto italiano che in quello europeo. La Commissione Europea nel 2013 ha pubblicato il documento DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe che delinea il quadro comune di riferimento per le competenze digitali ritenute necessarie per vivere da cittadini attivi e consapevoli. Il quadro, strutturato in maniera modulare, comprende 5 aree di competenza digitale nelle quali sono definite 21 competenze digitali; tra queste compaiono la competenza di programmazione (area 3.4) e quelle relative al problem-solving (area 5) in parte affini all’area del pensiero computazionale. La Comunità Europea considera il coding il “linguaggio universale”: oggi le competenze digitali e di programmazione sono fondamentali in sempre più professioni e al sistema educativo è riconosciuto il compito di rispondere alla crescente domanda di tali competenze. A tale scopo le istituzioni europee hanno creato iniziative internazionali come l’European Code Week che celebra le possibilità creative della programmazione con eventi nelle scuole europee, anche mettendole in comunicazione con altre organizzazioni che si occupano di tecnologia e di educazione. Il mondo dell’istruzione in Italia ha visto un progressivo aumento dell’interesse per l’insegnamento delle competenze digitali e del pensiero computazionale, sia a livello normativo che di intervento. Già all’interno delle Indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (settembre 2012), relativamente all’insegnamento tecnologico nella scuola del primo ciclo si suggerisce di introdurre gli alunni ad alcuni linguaggi di programmazione semplici e versatili con lo scopo di “sviluppare il gusto per l’ideazione e la realizzazione di progetti […] e per la comprensione del rapporto che c’è tra codice sorgente e risultato visibile”. Questo indirizzo del MIUR a favore dell’insegnamento dei concetti base del pensiero computazionale e del coding ha trovato conferma due anni dopo, nel 2014, con l’iniziativa Programma il Futuro, che aveva l’obiettivo di introdurre nelle classi lezioni sul coding attraverso un sito liberamente accessibile.
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Coding
Nel 2015 il MIUR ha presentato il Piano Nazionale Scuola Digitale, il documento di indirizzo per l’attuazione di un processo complessivo di innovazione digitale della scuola al fine di realizzare la competenza digitale; in alcune delle azioni in cui è strutturato il PNSD (15, 17) si dà rilevanza all’insegnamento del pensiero computazionale attraverso attività di coding svolte sia con il computer, sia in modalità unplugged (senza l’uso di tecnologie digitali), in modalità di laboratorio e in prospettiva interdisciplinare.
Classe quarta e quinta Con la presente guida si intende sviluppare negli studenti del primo ciclo di istruzione strumenti concettuali e abilità tecniche sul coding e il pensiero computazionale. La guida presenta un taglio operativo e descrive alcuni percorsi didattici realizzabili in classe sia in modalità unplugged (senza necessità di computer) che con l’ausilio del software Scratch; le attività ruotano attorno ai concetti di base del coding tenendo sempre presenti i percorsi disciplinari curricolari, introducendo e/o consolidando i contenuti delle diverse discipline. Il percorso affronta i concetti di sequenza, ciclo, condizioni e algoritmo da prospettive differenti, analizzando le specifiche caratteristiche e con molteplici modalità (esercizi su carta, creazione di progetti in Scratch). Per ciascuna attività vengono offerte: • informazioni generali (Tipologia, Argomento, Discipline coinvolte, Modalità di conduzione, Tempo di svolgimento previsto, Materiale occorrente); • introduzione all’attività; • obiettivi specifici; • descrizione dell’attività (per quelle realizzate in Scratch si verrà guidati passo-passo nella creazione delle sequenze, così da poter replicare in classe con facilità i progetti qui proposti); • approfondimenti o varianti dell’attività; • progetti da proporre agli studenti (nel caso delle attività in Scratch).
Programmazione annuale classe 4a Traguardi di competenza
Competenze trasversali
L’alunno:
L’alunno:
• scompone un problema o un sistema di dati
• collabora con atteggiamento positivo all’interno
• rappresenta le informazioni attraverso sistemi
• lavora nel piccolo gruppo in maniera organizzata
• costruisce algoritmi, sequenze di istruzioni
• rispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo
• riconosce gli errori di un algoritmo creato
• elabora soluzioni creative, sia concettuali
• organizza a livello temporale informazioni,
• riconosce gli errori commessi da sé o dal gruppo
o processi in parti più elementari e gestibili; simbolici;
per risolvere problemi o produrre i risultati attesi; e immagina possibili soluzioni e miglioramenti;
conoscenze, periodi, individua successioni, contemporaneità, durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni;
• astrae i principi generali da situazioni specifiche
e generalizza le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.
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del piccolo gruppo e della classe;
e autonoma per svolgere semplici compiti; e i tempi dati;
che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema; e si applica per correggere le sue azioni.
Coding
Discipline correlate Matematica
L’alunno: descrive, denomina e classifica figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri; riproduce una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria); utilizza il piano cartesiano per localizzare punti; confronta e misura angoli utilizzando proprietà e strumenti.
Arte e Immagine
L’alunno: sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali; utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Italiano
L’alunno: raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica la traccia di un racconto o di un’esperienza; produce testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie); sperimenta liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.
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Coding
Programmazione annuale classe 5a Traguardi di competenza
Competenze trasversali
L’alunno:
L’alunno:
• scompone un problema o un sistema di dati
• collabora con atteggiamento positivo all’interno
• rappresenta le informazioni attraverso sistemi
• lavora nel piccolo gruppo in maniera organizzata
• costruisce algoritmi, sequenze di istruzioni
• rispetta la distinzione dei ruoli nel gruppo
• riconosce gli errori di un algoritmo creato
• elabora soluzioni creative, sia concettuali
• organizza a livello temporale informazioni,
• riconosce gli errori commessi da sé o dal gruppo
o processi in parti più elementari e gestibili; simbolici;
per risolvere problemi o produrre i risultati attesi; e immagina possibili soluzioni e miglioramenti;
conoscenze, periodi, individua successioni, contemporaneità, durate e prevede gli effetti futuri di un’azione o di una sequenza di azioni;
del piccolo gruppo e della classe;
e autonoma per svolgere semplici compiti; e i tempi dati;
che costruttive, per raggiungere un risultato o risolvere un problema; e si applica per correggere le sue azioni.
• astrae i principi generali da situazioni specifiche
e generalizza le strategie risolutive dei problemi per trasferirle ad altri simili.
Discipline correlate Matematica
L’alunno: Identifica gli elementi chiave del problema e lo schematizza. Rappresenta un problema tramite diagramma di flusso. Costruisce algoritmi per il calcolo della media.
Arte e Immagine
L’alunno: sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali; utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
Geografia
L’alunno: Seleziona le informazioni per descrivere le caratteristiche principali di una Regione italiana. Apprende le province e le caratteristiche di una Regione italiana.
Italiano
L’alunno: Seleziona le informazioni. Raccoglie le idee, le organizza per punti, pianifica la traccia di un racconto o di un’esperienza.
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Coding
Costruire la mappa interattiva di una Regione d’Italia. Tipologia
attività in Scratch
Argomento
sequenze, istruzioni condizionali
Collegamenti interdisciplinari
Matematica
Modalità di conduzione
In piccolo gruppo
Tempo di svolgimento previsto
2 incontri da 1 ora
Materiale occorrente
1 computer per ogni gruppo di studenti LIM per dare indicazioni agli studenti
Obiettivi: • Usare sequenze, istruzioni condizionali, cicli e variabili. • Selezionare le informazioni per descrivere le caratteristiche principali di una regione italiana. • Costruire le sequenze necessarie per rendere una mappa interattiva (in base a dove clicca l’utente, una voce narrante racconta le caratteristiche dell’area selezionata). Descrizione dell’attività: L’attività permetterà di creare una mappa interattiva di una Regione, programmando in Scratch. Inizialmente proporre agli alunni di cercare le informazioni principali riguardanti la Regione scelta e in un secondo momento far lavorare gli studenti in gruppo alla realizzazione del progetto in Scratch. Spiegare che l’interattività della mappa consisterà in file audio di spiegazione su particolari aspetti della Regione. L’audio dovrà partire nel momento in cui l’utente selezionerà un’area colorata, corrispondente ad una delle province nella mappa. Dividere gli studenti in piccolo gruppo e assegnare a ciascuno di essi una diversa Regione italiana (oppure a tutti la stessa Regione, se si vuol confrontare i diversi progetti creati). Sarà necessario far ricercare a ciascun gruppo le mappe delle Regioni in Internet o fornirle preventivamente, salvandole sul desktop di ciascun computer. Nell’esempio riportato di seguito si è scelta la Regione Marche. La mappa presentata è disponibile in Internet3. Vi si trovano distinte con 5 colori diverse le 5 province marchigiane. Questa tipologia di mappa risulta ideale, perché dà l’opportunità di fornire le principali informazioni riguardanti ogni provincia in base al colore cliccato dall’utente. 3 La mappa è stata scaricata al link https://www.google.it/search?q=regione+marche+mappa&espv=2&biw=1242&bih=580&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved= 0ahUKEwiO_Ir4t6DQAhXHvBoKHUWGBgwQ_AUIBigB#imgrc=2lrJ-QCwopywjM%3A
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Coding
Prima di iniziare a lavorare in Scratch è importante che ogni gruppo decida in che modo “racconterà” la regione scelta, così che vengano anche reperite le informazioni. Una volta chiariti questi aspetti progettuali e raccolto il materiale necessario, passare alla programmaizone in Scratch. Spiegare che per poter realizzare il progetto, si avrà bisogno di tre elementi (sprite): la mappa della Regione, un personaggio che spieghi come utilizzare la mappa e un “puntatore” che dovrà essere utilizzato dall’utente per cliccare nelle diverse aree colorate e dare il via così al file audio delle spiegazioni.
Far inserire la mappa cliccando sulla terza icona a partire da sinistra “Carica uno sprite da un file”. Navigare fino al percorso in cui è stata preventivamente salvata l’immagine della Regione e caricare la mappa.
Il personaggio scelto nell’esempio è Avery, selezionabile dalla libreria di sprite di Scratch.
Allo stesso modo selezionare il puntatore scelto, nel nostro caso la matita.
Iniziare a costruire le sequenze di blocchi per i vari sprite. 1. Sprite “regione”: cliccare sopra questo elemento nell’area degli sprite.
L’obiettivo è quello di costruire una sequenza che permetta di far ascoltare all’utente delle informazioni diverse (fornite da Avery) in base al colore che è stato cliccato dalla matita. Visto che dovremo ottenere l’esecuzione di audio diversi discriminando il colore cliccato, si dovrà usare il blocco il colore … sta toccando il colore … della categoria Sensori. Questo blocco restituisce “vero” nel caso sia verificata la condizione di contatto tra i due colori scelti.
Nell’ esempio proposto è necessario selezionare i vari colori delle province e per ciascuno verificare il colore toccato dalla matita. Cliccare con il tasto sinistro del mouse sul primo quadrato a fianco della parola “colore”, come in figura.
Non appena effettuato il click il puntatore si trasformerà, diventando una mano. Muovere sullo stage di Scratch per selezionare il colore che serve (ad esempio il colore arancione).
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Coding
In automatico il primo quadrato all’interno del blocco il colore … sta toccando il colore … diventerà arancione. Procedere alla selezione del secondo colore nel blocco: in figura si vede come diventerà il blocco dopo aver selezionato anche il colore giallo della matita per il secondo quadrato. Ora è necessario costruire la condizione completa, ossia il contatto tra i due colori e il tasto del mouse premuto. L’audio di descrizione, infatti, dovrà partire quando l’utente cliccherà con la matita sopra il colore della provincia scelta. Utilizzare il blocco pulsante del mouse premuto della categoria Sensori e il blocco … e … della categoria Operatori che realizza la congiunzione logica.
Avery dovrà eseguire un file audio registrato, in base al colore che viene cliccato. Segnalare il click sopra un determinato colore con un nuovo blocco della categoria Situazione, invia messaggio … e attendi. Questo blocco permette allo sprite “regione” di inviare un messaggio invisibile a tutti gli altri sprite (nel nostro caso lo sprite Avery) per dire loro di fare qualcosa di specifico; inoltre lo sprite che ha inviato il messaggio aspetta finché gli altri sprite non finiscono di eseguire il comando. È necessario creare 5 messaggi diversi relativi alle 5 province della Regione che abbiamo preso ad esempio: Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro-Urbino, Fermo e Macerata. Selezionare dunque la funzione nuovo messaggio; questi messaggi verranno inviati a seconda del colore cliccato. Il blocco invia a tutti ancona e attendi dovrà essere inserito all’interno di un blocco se … allora, così da realizzare una sequenza come quella riportata di seguito.
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Coding
A lato lo script necessario per rilevare il click sui colori di tutte le province. Far notare che tutto è stato inserito all’interno di un per sempre (categoria Controllo) così da verificare la selezione dell’utente all’infinito.
Costruire ora lo script per la matita, selezionando lo sprite Pencil all’interno dell’area dedicata. La funzione della matita, dopo che l’utente avrà cliccato una prima volta, è quella di seguire per sempre il puntatore del mouse. Per realizzare questa specifica azione è necessario creare una variabile, da impostata a 1 nel momento in cui l’utente clicca sulla matita; da quel momento in poi, lo sprite Pencil dovrà sempre seguire il puntatore del mouse. Il programma deve per prima cosa rilevare il click sopra lo sprite: per consentirlo, si possono inserire dentro un blocco … e … le due condizioni da verificare contemporaneamente, ovvero che il puntatore del mouse stia toccando lo sprite (blocco sta toccando puntatore del mouse, categoria Sensori) e che il tasto sinistro del mouse sia premuto (blocco pulsante del mouse premuto, categoria Sensori).
Con questa impostazione, se l’utente clicca sopra la matita, la variabile “segui” viene impostata a 1 (all’inizio della sequenza viene impostata a 0 in modo che ogni volta che ricomincia la sequenza l’utente deve effettuare nuovamente il click); se la variabile segui è uguale a 1, la matita deve seguire il puntatore del mouse (blocco raggiungi puntatore del mouse della categoria Movimento). La condizione all’interno del secondo se allora si può costruire come mostrato in figura: si prende il blocco … = … (categoria Operatori), si inserisce la variabile segui come primo elemento e si scrive 1 come secondo elemento.
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Coding
Registrare i suoni da riprodurre in base al colore selezionato. Cliccare su Suoni, quindi su “Registra un nuovo suono” (l’icona dentro il rettangolo rosso). Dare il nome dell’audio e per iniziare la registrazione cliccare sul bottone con l’icona del cerchio. Per fermare la registrazione click sul tasto con l’icona del quadrato).
L’ultima sequenza che è rimasta da costruire è quella associata allo sprite di Avery. Cliccare sul personaggio all’interno dell’area degli sprite, in modo da avere a disposizione l’area degli script relativa all’elemento selezionato.
Di seguito sono riportate le sequenze associate ad Avery: quando si clicca su bandierina verde (categoria Situazioni) vengono eseguiti 4 blocchi dire … per … secondi (categoria Aspetto), attraverso i quali spiegare come utilizzare la mappa interattiva. Sono presenti poi 5 blocchi quando ricevo … (categoria Situazioni) a cui sono associati i file audio relativi (blocco produci suono … e attendi la fine) alla provincia selezionata con la matita sulla mappa.
Che progetto proporre? Proporre agli studenti di preparare mappe interattive relativamente ad altre discipline: costruire una linea del tempo (in base al punto della linea in cui si clicca, parte la descrizione di uno specifico evento) o di un esperimento di scienze.
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Bisogni Educativi Speciali
Per una didattica inclusiva A cura di Raffaela Maggi, pedagogista clinico UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti) Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) sono alunni che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socioeconomico-linguistico-culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del MIUR) suddividono i BES in tre aree specifiche: • alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92; • alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010); • alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La normativa scolastica vigente invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà (temporanee o permanenti), il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti. Compito essenziale dell’insegnante è infatti conoscere “come apprende” l’alunno e, per fare ciò, deve mettere in atto una “osservazione intenzionale e finalizzata” (Piaget) con lo scopo di pianificare i successivi interventi didattico-pedagogici individualizzati e personalizzati. Didattica individualizzata
Didattica personalizzata
Modula la didattica, i tempi, gli strumenti rispetto alle caratteristiche dell’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze.
Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità e unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo.
Attraverso la normativa più recente (Legge 170 per i Disturbi Specifici di Apprendimento, la Direttiva del 27 dicembre 2012, successiva Circolare n. 8 e note esplicative) ci si propone un nuovo “orientamento culturale” nell’ottica dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo del funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni” (D.M. 27/12/2012, p. 1). È chiara la finalità dei documenti di “demedicalizzare e sburocratizzare” l’intervento educativo nell’ottica del “successo formativo” di ciascuno. Lo strumento privilegiato per una didattica personalizzata diventa il Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo non di declinare ciò che lo studente non sa fare, ma piuttosto di definire, documentare, monitorare e descrivere le strategie d’intervento più adatte e rispondenti allo stile apprenditivo dell’alunno. Per una maggiore chiarezza, la tabella della pagina successiva indica quale modello compilare per le diverse situazioni di “speciale attenzione”.
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Bisogni Educativi Speciali Alunni con disabilità
Alunni con DSA
Alunni con altri BES
Legge 104/92
Legge 170/2010
Direttiva Ministeriale del 27/12/2012
PEI (Piano Educativo Individualizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. Tali alunni hanno diritto a un insegnante di supporto (D.P.R. 24/11/1994 ed eventualmente anche l’educativa del Comune di appartenenza).
PDP (Piano Didattico Personalizzato), obbligatorio per tutti gli alunni con certificazione. In esso vengono declinate le strategie e gli interventi didattici in forma collegiale e condivisa.
PDP per i BES, non obbligatorio ma se il consiglio di classe lo ritiene opportuno (cfr. nota del 22/11/2013) può risultare utile per la migliore gestione dei processi inclusivi. Indica se è prevista l’adozione di misure compensative e dispensative (per un determinato periodo o per l’intero anno scolastico) anche per quegli alunni senza specifica certificazione o relazioni da parte di esperti.
L’espressione “personalizzazione degli apprendimenti” è presente già negli articoli 33, 34 e 38 della nostra Costituzione. La Legge 53/2003, che va sotto il nome di “riforma Moratti”, all’art. 2 sottolinea che “è promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze, abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro”.
Cosa dovrebbe fare l’insegnante? Una scuola inclusiva non dovrebbe mai lasciare soli i suoi insegnanti. Dunque sarebbe bene partire da una buona formazione, anche in raccordo con i CTI-CTS (Centri Territoriali per l’Inclusione e Centri Territoriali di Supporto) di riferimento; organizzare un Piano di Inclusione (PAI) insieme al GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) d’Istituto, utilizzando l’autonomia organizzativa e didattica (cfr. D.P.R. 275/99) in raccordo con altri servizi e con le famiglie, declinare il tutto nel Piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Ci sono altri aspetti da considerare per migliorare il setting pedagogico: • gli spazi e gli ambienti; • i tempi; • l’osservazione sistematica; • il rispetto dei diversi stili apprenditivi; • l’utilizzo di diversi stili “d’insegnamento”; • la motivazione all’apprendere; • le modalità di gestione della classe, di aggregazione e lavoro degli studenti (peer education, cooperative learning, tutoring); • mezzi, strumenti e mediatori didattici; • predisposizione di ambienti di apprendimento formativo. Per gli alunni con BES si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA. Misure compensative
Misure dispensative
Si intende qualsiasi prodotto in grado di bilanciare un eventuale disturbo, riducendo gli effetti negativi. Esempi di Strumenti Compensativi: • tabelle dei mesi, dell’alfabeto e dei vari caratteri; • tabella delle misure, tabella delle formule; • mappe anticipatorie e schemi riassuntivi; • linee del tempo; • flashcard; • illustrazioni e icone.
Dispensare non significa esentare ma piuttosto tener conto delle reali difficoltà dell’alunno e metterlo in condizione di sviluppare le funzioni e le abilità. Esempi di Misure Dispensative: • tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante adeguata organizzazione degli spazi e un flessibile raccordo tra insegnanti; • assegnazione compiti a casa in misura ridotta; • possibilità d’uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine; • schede operative a difficoltà graduale.
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Bisogni Educativi Speciali
È importante ricordare che: • gli insegnanti devono consentire l’uso delle strategie compensative e svolgere un ruolo attivo, proponendo percorsi guidati finalizzati allo sviluppo dell’autonomia; • lo studente non ha necessariamente bisogno sempre di “compensare”, ma se si decide di farlo occorre scegliere le modalità adattate alle sue esigenze; • tutta la classe dovrebbe lavorare nelle stesse modalità per evitare che gli alunni con “speciale attenzione” si trovino a disagio; • di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica.
Speciale discipline presenta pagine semplificate da utilizzare con la classe come ripasso e consolidamento dei concetti chiave, oppure come strumento individuale per alunni con difficoltà.
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Bisogni Educativi Speciali
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Verifiche
Verifiche personalizzate Il momento delle verifiche, se non viene gestito in modo consapevole e attento da parte del docente, rischia di diventare uno spartiacque tra il successo e l’insuccesso formativo dei bambini. La personalizzazione dei percorsi, infatti, deve necessariamente includere anche le modalità con cui si osservano i livelli di conoscenze e abilità raggiunti. D’altra parte, anche i documenti ufficiali invitano ad adattare le verifiche sia all’interno dei PDP che dei PEI. Nel primo caso, per i bambini con DSA o per i bambini con BES per i quali si predispone un PDP, è opportuno compiere un’operazione di FACILITAZIONE delle verifiche. Nel secondo caso, quindi per i bambini con certificazione L104, potrebbe non essere sufficiente una facilitazione, ma potrebbe rendersi necessaria una SEMPLIFICAZIONE. La differenza tra le due operazioni è sostanziale: • quando si facilita, si va a graduare, scomporre, accompagnare le difficoltà poste dal compito o dal testo, senza toccare il carico cognitivo del compito stesso; • quando si semplifica, invece, si va a ridurre il testo, a modificarlo seguendo precisi accorgimenti, a ridurre le difficoltà del compito, spesso a cambiarlo completamente, in modo da renderlo più semplice. Nella guida si è voluto fornire ai docenti le versioni sia facilitata sia semplificata delle verifiche presenti nel testo per favorire l’inclusione di tutti i bambini, cercando al contempo di alleggerire il sempre più pesante lavoro degli insegnanti.
Storia Classe 4a
Classe 5a
Le civiltà dei fiumi - I Sumeri • Verifica facilitata ................................................ 156 • Verifica semplificata ........................................ 157
I Micenei e le città-fortezza • Verifica facilitata ................................................ 168 • Verifica semplificata ........................................ 169
Le civiltà dei fiumi - I Babilonesi e gli Assiri • Verifica facilitata ................................................ 158 • Verifica semplificata ........................................ 159
I Greci e le poleis • Verifica facilitata ................................................ 170 • Verifica semplificata ........................................ 171
Le civiltà dei fiumi - Gli Egizi • Verifica facilitata ................................................ 160 • Verifica semplificata ........................................ 161
I Macedoni • Verifica facilitata ................................................ 172 • Verifica semplificata ........................................ 173
Le civiltà dei fiumi – Gli Ebrei • Verifica facilitata ................................................ 162 • Verifica semplificata ........................................ 163
Gli Etruschi • Verifica facilitata ................................................ 174 • Verifica semplificata ........................................ 175
Le civiltà dei fiumi - Gli Indi e i Cinesi • Verifica facilitata ................................................ 164 • Verifica semplificata ........................................ 165
La storia di Roma • Verifica facilitata ................................................ 176 • Verifica semplificata ........................................ 177
154
Verifiche
Le civiltà dei mari - I Cretesi • Verifica facilitata ................................................ 166 • Verifica semplificata ........................................ 167
Roma imperiale 1 • Verifica facilitata ................................................ 178 • Verifica semplificata ........................................ 179 Roma imperiale 2 • Verifica facilitata ................................................ 180 • Verifica semplificata ........................................ 181
Geografia Classe 4a
• Classe 5a
Il clima • Verifica facilitata ................................................ 182 • Verifica semplificata ........................................ 183
Il mondo e l’ Europa 1 • Verifica facilitata ................................................ 190 • Verifica semplificata ........................................ 191
I paesaggi italiani: paesaggi di terra • Verifica facilitata ................................................ 184 • Verifica semplificata ........................................ 185
Il mondo e l’ Europa 2 • Verifica facilitata ................................................ 192 • Verifica semplificata ........................................ 193
I paesaggi italiani: paesaggi d’acqua • Verifica facilitata ................................................ 186 • Verifica semplificata ........................................ 187
L’Italia politica • Verifica facilitata ................................................ 194 • Verifica semplificata ........................................ 195
L’economia in Italia • Verifica facilitata ................................................ 188 • Verifica semplificata ........................................ 189
L’Italia settentrionale 1 • Verifica facilitata ................................................ 196 • Verifica semplificata ........................................ 197 L’Italia settentrionale 2 • Verifica facilitata ................................................ 198 • Verifica semplificata ........................................ 199 L’Italia centrale 1 • Verifica facilitata ................................................ 200 • Verifica semplificata ........................................ 201 L’Italia centrale 2 • Verifica facilitata ................................................ 202 • Verifica semplificata ........................................ 203 L’Italia meridionale 1 • Verifica facilitata ................................................ 204 • Verifica semplificata ........................................ 205 L’Italia meridionale 2 • Verifica facilitata ................................................ 206 • Verifica semplificata ........................................ 207
155
Verifiche personalizzate - STORIA 4
Le civiltĂ dei fiumi - I Sumeri 1. Osserva la carta geostorica e completa il testo inserendo le parole mancanti.
Tigri Eufrate
Nippur Lagash Uruk Ur
Sumeri
Deserto arabico
Tigri ed Eufrate
co
Nilo
rsi Pe
Esondazioni
Mar Caspio
G.
I ....................... si erano stanziati sulle foci dei fiumi ......................................................... Il territorio si affacciava sull’attuale ..................................................................................... La regione era prevalentemente pianeggiante. Siccome la zona era soggetta a continue ......................................................... i Sumeri impararono ad arginare le acque dei fiumi.
Golfo Perisco
2. Completa la mappa sulla ziqqurat, inserendo le informazioni mancanti
Osservatorio
Serviva a .............................................
Tempio
Serviva a .............................................
.......................
Ospitava gli spazi della scuola
Magazzino
Serviva a .............................................
Ziqqurat
3. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. I Sumeri inventarono la scrittura per registrare le merci raccolte nei magazzini e i prodotti degli scambi commerciali.
V
F
b. La prima forma di scrittura fu quella cuneiforme.
V
F
c. La scuola era frequentata da tutti i bambini di qualsiasi ceto.
V
F
d. I Sumeri scrivevano su fogli di papiro.
V
F
156
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 4
LE CIVILTÀ DEI FIUMI - I SUMERI 1. OSSERVA LA CARTA GEOSTORICA E RISPONDI VERO (V) O FALSO (F) ALLE DOMANDE.
I Sumeri si erano stanziati sulle foci dei fiumi tigri ed eufrate.
V
F
Il territorio si affacciava sull’attuale deserto arabico.
V
F
Mar Caspio
Tigri Eufrate
I sumeri impararono ad arginare le acque dei fiumi.
V
F
Deserto arabico
Nilo
co
F
rsi Pe
V
Nippur Lagash Uruk Ur G.
La regione era prevalentemente pianeggiante.
2. COMPLETA LA MAPPA SULLA ZIQQURAT.
OSSERVATORIO
.................................................................................
TEMPIO
.................................................................................
SCUOLA
.................................................................................
MAGAZZINO
.................................................................................
Ziqqurat
Serviva alla pratica del culto religioso.
Serviva per insegnare a leggere, scrivere e contare.
Serviva per conservare le merci.
Serviva per seguire i movimenti degli astri e dei fiumi.
3. COMPLETA IL TESTO INSERENDO LE PAROLE MANCANTI.
I Sumeri inventarono la .................................. per registrare le merci raccolte nei magazzini e i prodotti degli scambi commerciali. Una delle prime forme di scrittura fu quella .............................. I Sumeri scrivevano su .......................... di argilla. Imparavano a scrivere all’età di sei anni e la ............................................. durava dalla mattina alla sera. Tavolette
Scrittura
Scuola
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Cuneiforme
157
Verifiche personalizzate - STORIA 4
Le civiltà dei fiumi - I Babilonesi e gli Assiri 1. Riconosci la fonte. A quale civiltà appartiene l’immagine raffigurata? Scrivilo nella didascalia.
Porta di Ishtar (dettaglio)
Stendardo di Ur (dettaglio)
Carro da guerra
Civiltà ....................................
Civiltà ....................................
Civiltà ....................................
2. Leggi il brano e completa scegliendo le parole corrette.
Nel 2000 a.C. un popolo proveniente dal .................................. occupò la Mesopotamia e nel corso di due secoli sottomisero i Sumeri. Essi fondarono una nuova capitale: ..................................... I Babilonesi presero appunto il nome dalla capitale e organizzarono un grande ............................... Nel 1100 a.C. il territorio subì l’invasione degli ............................. e degli ..................................................... regnarono per circa cinque secoli finché, guidati da ...................................., i Babilonesi riconquistarono le loro terre e costituirono il secondo impero babilonese. Impero
Babilonia
Nord
Nabucodonosor
Ittiti
Assiri
3. Osserva l’immagine e leggi la descizione. Poi rispondi alle domande.
Gli Assiri furono anche i primi “soldati subacquei”: essi erano in grado di risalire le acque di un fiume attraverso un ingegnoso galleggiante, cioè una sacca di pelle animale, a cui era legata una bocchetta in canna o legno, ricoperta di miele e cera d’api per gonfiarlo. La sacca non permetteva di respirare ma di essere trasportati con le pesanti armature sotto la superficie dell’acqua, senza essere visti dai nemici.
a. P erché quella canna NON serviva a garantire il ricambio d’aria necessario? ...................................................................................................................................................................................................... b. Q ual era lo scopo preciso della sacca indossata dai soldati assiri? ......................................................................................................................................................................................................
158
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
L
ia.
Verifiche personalizzate - STORIA 4
LE CIVILTÀ DEI FIUMI - I BABILONESI E GLI ASSIRI 1. R ICONOSCI LA FONTE. A QUALE CIVILTÀ APPARTIENE L’IMMAGINE RAFFIGURATA? SCRIVILO NELLA DIDASCALIA.
Porta di Ishtar (dettaglio)
Stendardo di Ur (dettaglio)
Carro da guerra
Civiltà ....................................
Civiltà ....................................
Civiltà ....................................
DEGLI ASSIRI
SUMERA
BABILONESE
2. LEGGI IL BRANO E COMPLETA SCEGLIENDO LE PAROLE CORRETTE.
Nel 2000 a.C. un popolo proveniente dal .................................... occupò la Mesopotamia. Nel corso di due secoli dopo i Sumeri furono completamente sottomessi e fu fondata una nuova capitale: ........................................................... I Babilonesi presero il nome dalla capitale e organizzarono un grande ................................................. IMPERO
BABILONIA
NORD
3. OSSERVA L’IMMAGINE E LEGGI LA DESCIZIONE. POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
Gli Assiri furono anche i primi “soldati subacquei”: essi erano in grado di risalire le acque di un fiume attraverso un ingegnoso galleggiante, cioè una sacca di pelle animale, a cui era legata una bocchetta in canna o legno, ricoperta di miele e cera d’api per gonfiarlo. La sacca non permetteva di respirare ma di essere trasportati con le pesanti armature sotto la superficie dell’acqua, senza essere visti dai nemici.
A CHE COSA SERVIVA LA SACCA INDOSSATA DAI SOLDATI ASSIRI? ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
159
Verifiche personalizzate - STORIA 4
Le civiltà dei fiumi - Gli Egizi 1. C olora il territorio nel quale si è sviluppata la civiltà egizia rispettando la legenda. Poi indica gli anni di ciascun periodo.
ntico Regno: A dal .......... al ..........
Mar Mediterraneo
co
Sahara
Penisola arabica
r Ma ss Ro
assima espansione M del Nuovo Regno: dal .......... al ...........
Sinai
rsi Pe
Nilo Valle dei Re
Eufrate Mesopotamia G.
edio Regno: M dal .......... al ..........
Tigri
Palestina
o
Nubia Nilo
2. L eggi le seguenti frasi tratte da antichi documenti egizi e abbinale alle relative classi sociali indicando la lettera corrispondente.
a. E gli non lavora. Non c’è niente di meglio della scrittura: non sarai mai bastonato e diventerai un uomo importante. b. Q uando i funzionari vengono per stabilire la tassa del raccolto e i serpenti gli hanno portato via la metà del grano, egli non potrà dare quello che deve per i buoi presi in prestito. c. E ssi godono di privilegi; per loro vengono cotti pani sacri e ciascuno riceve ogni giorno una grande quantità di carne e vino. d. D ei, io sono il figlio vostro, creato dalle vostre due braccia. Voi avete fatto di me la perfezione sulla Terra. FARAONE
CONTADINI
SACERDOTI
SCRIBA
3. Completa la tabella.
Dove scrivevano?
Quale strumento usavano?
Sumeri
.............................................................................
.............................................................................
Egizi
.............................................................................
.............................................................................
160
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 4
LE CIVILTÀ DEI FIUMI - GLI EGIZI 1. D OPO AVER OSSERVATO LA CARTINA ABBINA A CIASCUN COLORE DELLA LEGENDA IL PERIODO CORRISPONDENTE.
. ................................................. ..................................................
Mar Mediterraneo
Sinai
co
rsi Pe
Sahara
Penisola arabica
r Ma
. ................................................. ..................................................
Nilo Valle dei Re
Eufrate Mesopotamia G.
. ................................................. ..................................................
Tigri
Palestina
ss Ro o
Nubia Nilo
NUOVO REGNO
MEDIO REGNO
ANTICO REGNO
2. L EGGI LE SEGUENTI DEFINIZIONI E ABBINALE ALLE RELATIVE CLASSI SOCIALI, INDICANDO LA LETTERA CORRISPONDENTE.
a. Conosce la scrittura e la matematica.
FARAONE
b. Si occupano della semina e del raccolto.
CONTADINI
c. Celebrano i riti religiosi.
SACERDOTI
d. Il suo potere è assoluto e indiscutibile.
SCRIBA
3. COMPLETA LA TABELLA CON I TERMINI SCRITTI SOTTO.
Dove scrivevano?
Quale strumento usavano?
Sumeri
.............................................................................
.............................................................................
Egizi
.............................................................................
.............................................................................
STILO
CANNA
TAVOLETTE DI ARGILLA
PIETRA E FOGLI DI PAPIRO
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
161
Verifiche personalizzate - STORIA 4
Le civiltà dei fiumi – Gli Ebrei 1. O sserva la cartina e completa la legenda indicando gli spostamenti delle migrazioni degli Ebrei.
Dalla......................................... alla .......................................... (......................... a.C.)
Mar Biblo Mediterraneo Sidone Tiro
Dalla Terra di Canaan all’Egitto (......................... a.C.)
Terra di Canaan
Damasco
Mesopotamia
Tigri Gerico Babilonia Gerusalemme Eufrate Ur
Egitto
Dall’Egitto alla Terra di Canaan (......................... a.C.)
Penisola arabica Nilo
2. L eggi il brano tratto da un documento storico e trascrivi nella tabella somiglianze e differenze tra Ebrei ed Egizi.
Secondo l’uso egizio, gli Ebrei non ardono le loro salme, ma le sotterrano. Come gli Egizi hanno cura dei cadaveri e credono nell’oltretomba, ma diversamente pensano sulle cose celesti. Gli Egizi fanno oggetto del loro culto un gran numero di dei e l’immagine che essi medesimi ne costruiscono; gli Ebrei, invece, credono in un solo dio, immortale e non rappresentabile da immagini e statue.
EBREI
EGIZI
SOMIGLIANZE
DIFFERENZE
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
3. Osserva l’immagine che rappresenta un gruppo di Ebrei fatti prigionieri e deportati a Babilonia, poi rispondi alle domande.
a. Q uali mezzi di trasporto sono rappresentati nell’immagine? b. Quali animali trainavano i carri e trasportavano le merci delle carovane? c. Che tipo di paesaggio possono avere attraversato?
162
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 4
LE CIVILTÀ DEI FIUMI - GLI EBREI 1. DISPONI IN ORDINE CRONOLOGICO GLI SPOSTAMENTI DELLE MIGRAZIONI DEGLI EBREI NUMERANDO LE CASELLE.
Dalla Terra di Canaan all’Egitto.
Mar Biblo Mediterraneo Sidone Tiro
Dalla Mesopotamia alla Terra di Canaan.
Terra di Canaan
Damasco
Mesopotamia
Tigri Gerico Babilonia Gerusalemme Eufrate Ur
Dall’Egitto alla Terra di Canaan.
Egitto
Penisola arabica Nilo
2. L EGGI IL BRANO TRATTO DA UN DOCUMENTO STORICO E TRASCRIVI NELLA TABELLA SOMIGLIANZE E DIFFERENZE TRA EBREI ED EGIZI.
Gli Ebrei non ardono le loro salme, ma le sotterrano. Come gli Egizi hanno cura dei cadaveri e credono nell’oltretomba, ma diversamente pensano sulle cose celesti. Gli Egizi adorano un gran numero di dei, gli Ebrei, invece, credono in un solo dio.
EBREI
EGIZI
SOMIGLIANZE
DIFFERENZE
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
.............................................................................
3. OSSERVA L’IMMAGINE CHE RAPPRESENTA UN GRUPPO DI EBREI FATTI PRIGIONIERI E DEPORTATI A BABILONIA, POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
a. Q uali animali trainavano i carri e trasportavano le merci delle carovane? CAMMELLI CAVALLI b. C he tipo di paesaggio possono avere attraversato i popoli? MONTAGNA
FORESTA
DESERTO
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
163
Verifiche personalizzate - STORIA 4
Le civiltà dei fiumi - Gli Indi e i Cinesi 1. Indica con una X se le frasi sono vere (V) o false (F).
a. Mohenjo-daro fu un importante re della civiltà degli Indi.
V
F
b. I Cinesi non commerciarono per mancanza di mezzi di trasporto.
V
F
c. Gli Indi utilizzavano i sigilli per segnare le merci.
V
F
d. I Cinesi erano ottimi allevatori e agricoltori, oltre che inventori.
V
F
e. A capo della società indiana ci fu sempre il re-guerriero.
V
F
2. Rispondi alle seguenti domande.
Chi adoravano le civiltà degli Indi e dei Cinesi? ............................................................................. ........................................................................................................................................................................................................ Che cosa sono i Veda? .............................................................................................................................................. ......................................................................................................................................................................................................... Come era la società dei Cinesi? .......................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Il disegno che vedi a destra, secondo un’antica leggenda cinese, fu copiato dall’imperatore Yu mentre osservava il guscio di una tartaruga sacra. In realtà i cerchi bianchi e rossi, se contati, rappresentano dei numeri. Nacquero così, più di 3000 anni fa, i quadrati magici, considerati dai Cinesi il simbolo dell’ordine universale. 3. P rova a costruire tu un quadrato magico seguendo queste istruzioni.
Per costruire un quadrato magico puoi disporre qualsiasi numero intero da 1 in poi su una griglia di quante caselle vuoi, in modo tale che la somma dei numeri di ogni riga, di ogni colonna e di ogni diagonale sia sempre la stessa. Il numero di righe (e di colonne) si chiama ordine del quadrato, mentre la somma di una riga (o colonna o diagonale) si chiama costante magica.
164
15
15
4
9
2
15
3
5
7
15
8
1
6
15
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15
15
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
15
Verifiche personalizzate - STORIA 4
LE CIVILTÀ DEI FIUMI - GLI INDI E I CINESI 1. INDICA CON UNA X SE LE FRASI SONO VERE (V) O FALSE (F).
a. I Cinesi erano ottimi allevatori e agricoltori.
V
F
b. Gli Indi utilizzavano i sigilli per segnare le merci.
V
F
c. I Cinesi non commerciavano perché erano senza mezzi di trasporto.
V
F
d. A capo della società indiana ci fu sempre il re-guerriero.
V
F
2. RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE.
Chi adoravano gli Indi e i Cinesi? a. Molte divinità b. Un solo dio
Perché gli Indi usavano i sigilli? c. Per segnare le merci d. Per chiudere le dighe e i canali
Che cosa sono i Veda? b. Antiche divinità c. Testi sacri Il disegno che vedi a destra, secondo un’antica leggenda cinese, fu copiato dall’imperatore Yu mentre osservava il guscio di una tartaruga sacra. In realtà i cerchi bianchi e rossi, se contati, rappresentano dei numeri. Nacquero così, più di 3000 anni fa, i quadrati magici, considerati dai Cinesi il simbolo dell’ordine universale. 3. P ROVA A COSTRUIRE TU UN QUADRATO MAGICO SEGUENDO QUESTE ISTRUZIONI.
15
Per costruire un quadrato magico puoi disporre qualsiasi numero intero da 1 in poi su una griglia di quante caselle vuoi, in modo tale che la somma dei numeri di ogni riga, di ogni colonna e di ogni diagonale sia sempre la stessa. Il numero di righe (e di colonne) si chiama ordine del quadrato, mentre la somma di una riga (o colonna o diagonale) si chiama costante magica. Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
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Verifiche personalizzate - STORIA 4
Le civiltà dei mari - I Cretesi 1. S ul quaderno costruisci una linea del tempo, su cui riportare gli eventi principali della civiltà minoica. 2. L eggi il brano di Omero, un grande poeta della Grecia antica, che descrive l’isola di Creta; poi rispondi alle domande.
C’è una terra, Creta, in mezzo al mare purpureo, bella e fertile, e il mare le scorre intorno; in essa vi sono molti uomini, innumerevoli, e novanta città. Chi parla una lingua, chi un’altra: un miscuglio: vi sono degli Achei […], vi sono i Dori, […] e i Pelagi. E lì è anche Cnosso, una grande città, dove regnò per nove anni Minosse. Perché a Creta si parlava un miscuglio di lingue? ......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Che cos’è Cnosso? ......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Chi è Minosse? ......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 3. Entra e raggiungi il centro del labirinto nel minor tempo possibile.
Il labirinto anticamente aveva un unico percorso che dall’esterno portava al centro; solo successivamente è diventato un intreccio di strade, cioè un dedalo di vie. Il termine “dedalo” deriva dal nome del leggendario costruttore del labirinto di Cnosso. I Cretesi non furono gli unici esperti in labirinti. Già alcuni faraoni egizi avevano realizzato labirinti all’interno delle piramidi. Molti altri ne furono realizzati nel corso dei secoli.
166
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 4
LE CIVILTÀ DEI MARI - I CRETESI 1. O RDINA CRONOLOGICAMENTE GLI EVENTI PRINCIPALI DELLA CIVILTÀ MINOICA COLLEGANDOLI CON UN FRECCIA ALLA LINEA DEL TEMPO. 2000 a.C. - 1625 a.C.
I Cretesi dominano il mare per alcuni anni.
1625 a.C. – 1600 a.C.
Nei primi villaggi neolitici si costruiscono i primi palazzi.
1600 a.C. – 1450 a.C.
I Micenei invadono Creta, è il declino della civiltà minoica.
1450 a.C. – anno 0
Dopo un violento tsunami crollano gli antichi palazzi.
2. L EGGI IL BRANO DI OMERO, UN GRANDE POETA DELLA GRECIA ANTICA, CHE DESCRIVE L’ISOLA DI CRETA; POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
C’è una terra, Creta, in mezzo al mare purpureo, bella e fertile, e il mare le scorre intorno; in essa vi sono molti uomini, innumerevoli, e novanta città. Chi parla una lingua, chi un’altra: un miscuglio: vi sono degli Achei […], vi sono i Dori, […] e i Pelagi. E lì è anche Cnosso, una grande città, dove regnò per nove anni Minosse. Perché a creta si parlava un miscuglio di lingue? a. Perché commerciava con molti popoli b. Perché era isolata Chi regna nella città di Cnosso? b. Minosse c. I Pelagi 3. ENTRA E RAGGIUNGI IL CENTRO DEL LABIRINTO NEL MINOR TEMPO POSSIBILE.
Il labirinto anticamente aveva un unico percorso che dall’esterno portava al centro; solo successivamente è diventato un intreccio di strade, cioè un dedalo di vie. Il termine “dedalo” deriva dal nome del leggendario costruttore del labirinto di Cnosso. I Cretesi non furono gli unici esperti in labirinti. Già alcuni faraoni egizi avevano realizzato labirinti all’interno delle piramidi. Molti altri ne furono realizzati nel corso dei secoli.
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
167
Verifiche personalizzate - STORIA 5
I Micenei e le città-fortezza 1. O sserva la carta storica della Grecia all’inizio del II millennio a.C., cerchia i territori in cui si sviluppò la civiltà micenea e completa il testo.
Il Peloponneso è una ............................................... della Grecia, le sue coste sono ........................... e ricche di ................................................................., mentre l’interno è ................................................... La città-fortezza di epoca micenea più importante era .........................................................
2. L eggi il brano dello storico Tucidide tratto dall’opera Guerre del Peloponneso e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
All’epoca in cui fu riunita la spedizione contro Troia, il comando fu affidato ad Agamennone, perché era il sovrano più potente del tempo. A mio parere Agamennone organizzò la spedizione contro Troia, radunando gli uomini grazie al timore che ispirava la sua potenza, più che per un semplice favore che gli venisse fatto. a. A gamennone non ispirava timore ai suoi sudditi.
V
F
b. Egli guidò la guerra contro Troia.
V
F
c. Agamennone disponeva di una flotta debole.
V
F
3. O sserva i reperti: due appartengono alla civiltà cretese e due a quella micenea. Segna con una X gli oggetti micenei.
168
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
I MICENEI E LE CITTÀ-FORTEZZA 1. OSSERVA LA CARTA STORICA DELLA GRECIA ALL’INIZIO DEL II MILLENNIO a.C. CERCHIA I TERRITORI IN CUI SI SVILUPPÒ LA CIVILTÀ MICENEA E COMPLETA IL TESTO SCEGLIENDO LE PAROLE ADATTE.
Il Peloponneso è una ............................................... della Grecia, le sue coste sono ........................... e ricche di ................................................................., mentre l’interno è ................................................... La città-fortezza di epoca micenea più importante era .........................................................
A Frastagliate
B
Regione
C
arcipelaghi
D
Micene
E
montuoso
2. LEGGI IL BRANO E INDICA SE LE AFFERMAZIONI SONO VERE O FALSE.
All’epoca in cui fu riunita la spedizione contro Troia, il comando fu affidato ad Agamennone, perché era il sovrano più potente del tempo. A mio parere Agamennone organizzò la spedizione contro Troia, radunando gli uomini grazie al timore che ispirava la sua potenza, più che per un semplice favore che gli venisse fatto. a. Agamennone non ispirava timore ai suoi sudditi.
V
F
b. Egli guidò la guerra contro Troia.
V
F
3. O SSERVA I REPERTI: UNO APPARTIENE ALLA CIVILTÀ CRETESE E UNO A QUELLA MICENEA. SEGNA CON UNA X L’OGGETTO MICENEO.
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
169
Verifiche personalizzate - STORIA 5
I Greci e le poleis 1. Scrivi la lettera corretta nel quadratino della spiegazione corrispondente.
A B C D E
Acropoli Demos Polis Agorà Opliti
Soldati delle poleis che ottennero il diritto al voto. Città-stato greca indipendente. erreni fuori dalla polis dove i contadini si T dedicavano all’agricoltura e alla pastorizia. iazza principale dove si svolgeva la vita politica ed P economica della polis. arte più alta della polis dove veniva costruito il P tempio dedicato alla dea della città.
2. I ndica con “S“ la frase che si riferisce agli spartani e con “A“ quella che si riferisce agli ateniesi.
.....
Le donne dovevano mettere al mondo figli sani e prendersi cura dei beni del marito quando era assente per ragioni militari.
.....
Grazie al porto del Pireo, la città divenne un importante centro commerciale e un ricco polo culturale.
.....
La Laconia era una delle regioni del Peloponneso dove si stabilirono.
.....
Il governo della città era in mano a due re e agli efori, mentre i gheronti avevano il potere di controllo.
.....
Passò dalla monarchia all’oligarchia e Clistene pose le basi per la democrazia.
.....
La Bulè era costituita da un gruppo di cittadini che attuava proposte di legge e ne controllava l’applicazione.
3. Rispondi alle domande sul quaderno.
a. Quali furono i due elementi che diedero un senso di unità alle poleis greche? b. Quali erano i giochi sacri più importanti che si tenevano nelle poleis greche?
170
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
I GRECI E LE POLEIS 1. S CRIVI LA LETTERA CORRETTA NEL QUADRATINO DELLA SPIEGAZIONE CORRISPONDENTE.
A Acropoli
Città-stato greca indipendente.
B Polis
iazza principale dove si svolgeva la vita politica ed P economica della polis.
Agorà C
arte più alta della polis dove veniva costruito il P tempio dedicato alla dea della città.
2. I NDICA CON “S“ LA FRASE CHE SI RIFERISCE AGLI SPARTANI E CON “A“ QUELLA CHE SI RIFERISCE AGLI ATENIESI.
.....
Controllava il Peloponneso.
.....
Al comando della società c’erano due re.
.....
Fin da bambini venivano allenati a una vita difficile e poi addestrati militarmente.
.....
Ai maschi, oltre agli addestramenti militari veniva insegnata musica e letteratura
3. RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.
Quali furono i due elementi che diedero un senso di unità alle poleis greche? a. Religione e teatro. b. Le flotte militari e il teatro. Quali erano i giochi sacri più importanti che si tenevano nelle poleis greche? a. Le rappresentazioni teatrali. b. I giochi olimpici.
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
171
Verifiche personalizzate - STORIA 5
I Macedoni 1. Completa la carta d’identità dei Macedoni.
Discendenza
............................................................................................................
Luogo di origine
............................................................................................................
Date di massimo sviluppo
............................................................................................................
Città principali
............................................................................................................
Re più famosi
............................................................................................................
2. Riordina cronologicamente i seguenti avvenimenti.
.....
Alessandro, poco più che ventenne, è a capo del suo valoroso esercito.
.....
Alessandro sconfigge i Persiani nelle battaglie di Isso e di Guagamela.
.....
Alessandro Magno muore.
.....
L’impero fondato da Alessandro Magno viene diviso in più regni.
.....
Alessandro Magno raggiunge il fiume Indo, ma il suo esercito si rifiuta di continuare a marciare.
3. Con le seguenti parole-chiave scrivi un breve testo informativo sulla falange macedone.
• sarisse • Filippo II • soldati • schieramento • varchi • scudo • battaglia ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................
172
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
I MACEDONI 1. COMPLETA LA CARTA D’IDENTITÀ DEI MACEDONI SCEGLIENDO LE PAROLE ADATTE.
Discendenza
............................................................................................................
Luogo di origine
............................................................................................................
Città principali
............................................................................................................
Re più famosi
............................................................................................................
Grecia settentrionale
Filippo II Alessandro magno
Dori
Alessandria d’Egitto
2. RIORDINA CRONOLOGICAMENTE I SEGUENTI AVVENIMENTI.
.....
Alessandro Magno muore.
.....
Alessandro, poco più che ventenne, è a capo del suo valoroso esercito.
.....
L’impero fondato da Alessandro Magno viene diviso in più regni.
.....
Alessandro Magno raggiunge il fiume Indo, ma il suo esercito si rifiuta di continuare a marciare.
3. R ISPONDI VERO O FALSO ALLE SEGUENTI DOMANDE RELATIVE ALLA FALANGE MACEDONE.
Erea uno schieramento militare. V
F
Era formata da circa 1600 soldati. V
F
V
F
Era poco efficace in battaglia. V
F
Era una regione della Grecia.
4. LEGGI IL BRANO, POI RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.
Un amico regala a Filippo un cavallo che i cavalieri provano a domare, ma lui li butta tutti a terra, anche quelli più esperti. Alessandro ha solo tredici anni. Osserva attentamente i cavalieri e afferma che lui sa montare quel cavallo. Quando è il suo turno il ragazzo gira il cavallo verso il sole, lo accarezza, gli parla dolcemente, infine salta sul cavallo e resta in sella facendo il giro completo della pista in modo perfetto ed elegante. Secondo te perché il cavallo buttava a terra anche i cavalieri più esperti? Di che cosa aveva paura? Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
173
Verifiche personalizzate - STORIA 5
Gli Etruschi 1. C ollega il nome di ogni popolo alla sua caratteristica, riportando la lettera nella casella corrispondente.
A B C D E F G
B I l re e i druidi governavano i loro villaggi, sparsi dal Piemonte fino alle Marche. G Sono famose le loro incisioni rupestri realizzate in Lombardia. Piceni F La civiltà delle terramare abitò le loro stesse terre; Celti secondo alcuni studiosi, sembra che gli Etruschi siano eredi di questo popolo. Sanniti Si dedicarono all’agricoltura, alla lavorazione del Siculi ferro e furono ottimi mercanti. Abitarono parte Sardi dell’Italia centrale. Villanoviani Abitarono gran parte dell’Italia meridionale e Camuni affrontarono i Romani in cruente battaglie. Convissero con i Greci che vivevano nelle colonie nell’isola più meridionale d’Italia. Nella loro stessa isola dalle tipiche torri, chiamate nuraghi, i Fenici fondarono diverse colonie.
2. Indica con una X le frasi non vere riferite agli Etruschi.
Si stanziarono tra il Po e il Tevere. Si allearono con i Fenici per combattere i Romani. Il territorio in cui vivevano era ricco di minerali; i metalli che se ne ricavavano erano lavorati con maestria da artigiani specializzati. Esportavano i loro vasi, detti buccheri, lungo tutta la costa tirrenica. 3. Completa le frasi e indica a quali immagini le collegheresti.
a. La scrittura etrusca.
b. Gli àuguri.
c. Le cerimonie religiose.
...veggenti che interpretavano il volo degli uccelli ...per il culto dei morti, con le tombe ricoperte da cupole ...per contrassegnare gli oggetti appartenenti ai defunti nelle tombe
174
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
GLI ETRUSCHI 1. C OLLEGA IL NOME DI OGNI POPOLO ALLA SUA CARATTERISTICA, RIPORTANDO LA LETTERA NELLA CASELLA CORRISPONDENTE.
A B C D E F G
C I l re e i druidi governavano i loro villaggi, sparsi dal Piemonte fino alle Marche. Piceni G Sono famose le loro incisioni rupestri realizzate in Celti Lombardia. Sanniti F La civiltà delle terramare abitò le loro stesse terre. Siculi Ottimi mercanti, agricoltori e fabbri che abitarono parte dell’Italia centrale. Sardi Abitarono gran parte dell’Italia meridionale. Villanoviani Convissero con i Greci che vivevano nell’isola. Camuni E Abitavano nell’isola dalle tipiche torri, chiamate nuraghi.
2. INDICA SE LE FRASI RELATIVE AGLI ETRUSCHI SONO VERE O FALSE.
Si stanziarono tra i fiumi Arno e Tevere.
V
F
Si allearono con i Fenici combattere i Romani.
V
F
Il territorio in cui vivevano era povero di minerali.
V
F
Commerciavano prodotti solo via terra.
V
F
3. LEGGI LE FRASI, POI COLLEGA LE PAROLE NELLE CASELLE IN BASSO ALLE IMMAGINI.
a. G li àuguri erano i veggenti che interpretavano la volontà degli dei attraverso il volo degli uccelli. b. Le cerimonie religiose erano legate al culto dei morti, le cui tombe all’esterno erano ricoperte da cupole c. La scrittura etrusca venne utilizzata per contrassegnare gli oggetti appartenenti ai defunti nelle tombe.
tombe
àguri
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
scrittura etrusca
175
Verifiche personalizzate - STORIA 5
La storia di Roma 1. Completa le frasi.
Durante il periodo monarchico il re era ............................................................................ ......................................................................................................................................................... Il Senato aveva la funzione di ............................................................................................... ......................................................................................................................................................... La società era divisa in .......................................................................................................... 2. I n ogni frase ci sono più errori, sottolineali e riscrivi sul quaderno la frase in modo corretto.
a. N el 510 a.C. Roma diventa una repubblica in cui i comizi centuriati approvano o respingono le leggi e i senatori guidano l’esercito. b. L a magistratura, durante la Repubblica, era un organo importante e comprendeva diversi incarichi: i censori stabilivano le tasse da pagare, i pretori amministravano la giustizia, gli edili detenevano il potere esecutivo e due consoli erano a capo dell’esercito e si occupavano dei lavori pubblici.
3. Rispondi alle seguenti domande scegliendo la risposta adatta.
Perché dopo le guerre di espansione la società romana era cambiata? a. Perché quasi tutti i proprietari terrieri erano stati fatti prigionieri. b. Perché i piccoli proprietari terrieri non avevano più soldi e terreni da coltivare. A che cosa portò lo scontro tra ottimati e popolari? a. Portò a una guerra civile che indebolì la Repubblica. b. Portò ad un accordo tra i due gruppi contrapposti. Quali cambiamenti apportò Gaio Giulio Cesare nella società romana? a. Aiutò il Senato a riconquistare potere e fiducia da parte del popolo, b. Promosse riforme politiche per limitare il potere del Senato, distribuì le terre ai contadini e diminuì il numero degli schiavi.
176
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
LA STORIA DI ROMA 1. COMPLETA LE FRASI SCEGLIENDO FRA LE TRE ALTERNATIVE IN BASSO.
Durante il periodo monarchico il re era ............................................................................ ......................................................................................................................................................... Il Senato aveva la funzione di ............................................................................................... ......................................................................................................................................................... La società era divisa in: ..........................................................................................................
aiutare il re nella gestione della città
classi sociali
un nobile che aveva il potere su tutto
2. INDICA SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE O FALSE.
Nel 510 a.C. Roma diventa una Repubblica.
V
F
Il senato comanda l’esercito.
V
F
I cittadini romani riscuotevano le tasse.
V
F
Ai comizi potevano partecipare solo i cittadini importanti.
V
F
I consoli si occupavano della manutenzione delle opere pubbliche.
V
F
3. INDICA SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE O FALSE.
Perché dopo le guerre di espansione la società romana era cambiata? a. Perché quasi tutti i proprietari terrieri erano stati fatti prigionieri. b. Perché i piccoli proprietari terrieri non avevano più soldi e terreni da coltivare. A che cosa portò lo scontro tra ottimati e popolari? a. Portò a una guerra civile che indebolì la Repubblica. b. Portò ad un accordo tra i due gruppi contrapposti.
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
177
Verifiche personalizzate - STORIA 5
Roma imperiale 1 1. R ispondi vero o falso alle seguenti affermazioni che si riferiscono all’imperatore Ottaviano Augusto.
Era nipote adottivo di Giulio Cesare.
V
F
Cercò di portare la guerra a Roma.
V
F
Divise l’Impero in province senatorie e imperiali.
V
F
Favorì l’agricoltura e la costruzione di opere pubbliche.
V
F
Alla sua morte avvenuta nel 27 a.C. il periodo di pace ebbe fine.
V
F
2. E rodiano, uno storico greco vissuto tra il II e il III secolo d.C., scrisse una storia di Roma in cui criticava i successori dell’imperatore Marco Aurelio. In questo brano si riferisce a provvedimenti che Settimio Severo adottò al suo ritorno a Roma dopo la vittoria sull’imperatore rivale. Leggi il brano e rispondi alle domande sul quaderno.
Severo si ritirò nel palazzo e concesse al popolo, per celebrare la vittoria ottenuta, una generosa distribuzione di cibi. Elargì ai soldati un abbondante donativo e conferì loro molti privilegi che prima non avevano. Infatti accrebbe il loro stipendio, permise che portassero l’anello d’oro e che contraessero matrimoni legittimi: tutte cose che solevano considerarsi nocive alla disciplina militare e alla capacità guerriera. Ed egli fu il primo che minò la loro forza, l’obbedienza e il rispetto dei capi, insegnando loro a desiderare la ricchezza e abituandoli al lusso. a. Che cosa fece Settimio Severo una volta eletto? b. Che tipo di imperatore era? c. Che problematiche comportò l’atteggiamento di Settimio Severo? 3. Inserisci le didascalie nelle caselle corrette sulla linea del tempo.
a. Caduta dell’Impero Romano d’Occidente. b. Nascita dell’Impero. c. Divisione dell’Impero per mano di Teodosio. d. Nascita di Gesù. 27 a.C.
Anno 0
379 d.C.
476 d.C.
....
....
....
....
178
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
ROMA IMPERIALE 1 1. R ISPONDI VERO O FALSO ALLE SEGUENTI AFFERMAZIONI CHE SI RIFERISCONO ALL’IMPERATORE OTTAVIANO AUGUSTO.
Era nipote adottivo di Giulio Cesare.
V
F
Portò la guerra a Roma.
V
F
Divise l’Impero in province.
V
F
Favorì l’agricoltura e la costruzione di opere pubbliche.
V
F
2. E RODIANO, UNO STORICO GRECO VISSUTO TRA IL II E IL III SECOLO D.C., SCRISSE UNA STORIA DI ROMA IN CUI CRITICAVA I SUCCESSORI DELL’IMPERATORE MARCO AURELIO. IN QUESTO BRANO SI RIFERISCE A PROVVEDIMENTI CHE SETTIMIO SEVERO ADOTTÒ AL SUO RITORNO A ROMA DOPO LA VITTORIA SULL’IMPERATORE RIVALE. LEGGI IL BRANO E RISPONDI ALLE DOMANDE SUL QUADERNO.
Severo per celebrare la vittoria ottenuta, diede al popolo molto cibo, aumentò lo stipendio ai soldati e diede loro molti privilegi che prima non avevano. In questo modo però minò la loro forza e la loro capacità di essere guerrieri, insegnando loro a desiderare la ricchezza e abituandoli al lusso. Che cosa fece Settimio Severo una volta eletto? a. Rafforza l’esercito. b. Rafforza il senato. Che tipo di imperatore era? a. Era un militare. b. Era un uomo di pace. 3. I NSERISCI LE DIDASCALIE NELLE CASELLE CORRETTE SULLA LINEA DEL TEMPO.
a. Caduta dell’Impero Romano d’Occidente. b. Nascita dell’Impero romano. c. Nascita di Gesù. 27 a.C.
Anno 0
476 d.C.
....
....
....
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
179
Verifiche personalizzate - STORIA 5
Roma imperiale 2 1. Attribuisci la corretta qualifica a ciascuno dei personaggi nominati.
a. Alarico era capo degli Unni capo dei Visigoti un imperatore fantasma b. Stilicone era capo dei Visigoti l’ultimo imperatore romano u n generale barbaro a capo dell’esercito romano c. Attila era capo dei Unni capo dei Visigoti u n imperatore che fronteggiò i barbari
d. Onorio era l ’ultimo imperatore che fu deposto da Odoacre l ’ultimo imperatore che fu deposto da Teodosio i l successore di Teodosio in Occidente e. Romolo Augusto era l’ultimo imperatore che fu deposto da Odoacre l’ultimo imperatore che fu deposto da Teodosio il successore di Teodosio in Oriente
2. T i proponiamo una leggenda riferita a Odino, la principale divinità dei Germani. Leggila e poi rispondi alle domande.
Egli incarnava diverse figure divine: il più antico creatore del mondo, il signore della sapienza, della magia, della poesia, della guerra. Nonostante ciò non aveva la conoscenza di ogni cosa e la sua vista, pur avendo entrambi gli occhi, era limitata. Decise allora di recarsi nei Nove Regni. Su uno di questi Regni viveva un gigante di nome Mìmir che custodiva una fonte miracolosa le cui acque concedevano ogni tipo di conoscenza. Odino chiese di bere, ma il gigante acconsentì solo dopo che il dio lasciò in cambio uno dei suoi due occhi. Da quel momento Odino fu in grado di sapere tutto ciò che accadeva sui Nove Mondi. Questa leggenda, come tutte le storie mitiche, nasconde un significato. Secondo te cosa rappresenta l’occhio donato al gigante?
180
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - STORIA 5
ROMA IMPERIALE 2 1. ATTRIBUISCI LA CORRETTA QUALIFICA A CIASCUNO DEI PERSONAGGI NOMINATI.
Alarico era a. capo degli Unni . b. capo dei Visigoti un imperatore fantasma. Stilicone era a. l’ultimo imperatore romano. b. un generale a capo dell’esercito romano. Attila era a. capo dei Unni. b. un imperatore che fronteggiò i barbari. Onorio era a. l’ultimo imperatore deposto da Odoacre. b. il successore di Teodosio in Occidente.
2. T I PROPONIAMO UNA LEGGENDA RIFERITA A ODINO, LA PRINCIPALE DIVINITÀ DEI GERMANI. LEGGILA E POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
Egli incarnava diverse figure divine: il più antico creatore del mondo, il signore della sapienza, della magia, della poesia, della guerra. Nonostante ciò non aveva la conoscenza di ogni cosa e la sua vista, pur avendo entrambi gli occhi, era limitata. Decise allora di recarsi nei Nove Regni. Su uno di questi Regni viveva un gigante di nome Mìmir che custodiva una fonte miracolosa le cui acque concedevano ogni tipo di conoscenza. Odino chiese di bere, ma il gigante acconsentì solo dopo che il dio lasciò in cambio uno dei suoi due occhi. Da quel momento Odino fu in grado di sapere tutto ciò che accadeva sui Nove Mondi. QUESTA LEGGENDA, COME TUTTE LE STORIE MITICHE, NASCONDE UN SIGNIFICATO. SECONDO TE COSA RAPPRESENTA L’OCCHIO DONATO AL GIGANTE? Un sacrificio per il gigante
Una dimostrazione di coraggio
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
La forza di Odino
181
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
Il clima 1. Indica con una X la risposta esatta.
a. Com’è la temperatura nella zona dell’Equatore? Tiepida Sempre molto calda In genere fresca b. Che cosa si trova a nord e a sud oltre le zone torride dell’Equatore? I due circoli polari ricchi di insediamenti umani. Le fasce tropicali con clima temperato. Le due zone temperate dove l’uomo ha trovato le condizioni migliori per vivere. c. Quante sono le fasce tropicali e dove sono localizzate? Sono due: una a nord e l’altra a sud del Circolo polare artico. Sono tre, tra i due poli. Sono due: una a nord, l’altra a sud dell’Equatore tra il Tropico del Cancro e quello del Capricorno. 2. Colora di rosso solo le frasi che spiegano con chiarezza e correttezza che cos’è il clima.
Il clima è uguale su tutta la Terra.
Riusciamo a conoscere il clima attraverso gli elementi climatici.
Il clima di un ambiente dipende anche dall’altitudine.
3. Q uale fauna è sviluppata in ogni ambiente? Scrivi il numero corrispondente agli animali nel rispettivo ambiente.
1
2
AMBIENTE TROPICALE
AMBIENTE TEMPERATO
3
AMBIENTE POLARE
............................................................... ............................................................... ...............................................................
182
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
IL CLIMA 1. INDICA CON UNA X LA RISPOSTA ESATTA.
a. Com’è la temperatura nella zona dell’Equatore? Tiepida Sempre molto calda b. Che cosa si trova a nord e a sud oltre le zone calde dell’Equatore? I due circoli polari. Le due zone temperate. c. Quante sono le fasce tropicali? Sono due. Sono tre. 2. COLORA DI ROSSO SOLO LE FRASI CHE SPIEGANO CON CHIAREZZA E CORRETTEZZA CHE COS’È IL CLIMA.
Il clima è uguale su tutta la Terra.
Riusciamo a conoscere il clima attraverso gli elementi climatici.
Il clima di un ambiente dipende anche dall’altitudine.
3. Q UALE FAUNA È SVILUPPATA IN OGNI AMBIENTE? SCRIVI IL NUMERO DEGLI ANIMALI NEI RISPETTIVI AMBIENTI.
1
AMBIENTE TROPICALE
2
AMBIENTE TEMPERATO
3
AMBIENTE POLARE
............................................................... ............................................................... ...............................................................
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
183
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
I paesaggi italiani: paesaggi di terra 1. Rispondi sul quaderno alle seguenti domande.
a. Che cos’è un microclima? b. Dove si trovano le Alpi? c. Perché gli Appennini sono considerati un paesaggio instabile? d. Quali attività si praticano nelle colline? e. Perché le pianure italiane sono un ambiente favorevole alle attività dell’uomo? 2. Completa le didascalie con i termini corretti e collegale alle foto.
....
....
....
....
a. Le risorgive sono un fenomeno frequente del paesaggio di ..................................................... . b. Le Tre Cime di Lavaredo sono una delle principali attrazioni del gruppo delle ............................................................................................... . c. I ..........................., tipici del paesaggio di montagna, si trovano al di sopra dei 3000 m. d. Sui ...................................................... i versanti sono stati erosi dall’acqua piovana; per questo sono quasi completamente privi di vegetazione. Calanchi
184
Dolomiti
Pianura
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Ghiacciai
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
I PAESAGGI ITALIANI: PAESAGGI DI TERRA 1. RISPONDI SUL QUADERNO ALLE SEGUENTI DOMANDE.
a. Che cos’è un microclima? b. Dove si trovano le Alpi? c. Quali attività si praticano nelle colline? d. Quale di questi secondo te è l’ambiente più favorevole alle attività dell’uomo? 2. ATTRIBUISCI A OGNI FOTOGRAFIA LA DIDASCALIA CORRETTA.
....
....
....
....
A CALANCHI
B RISORGIVA
C TRE CIME DEL LAVAREDO
D GHIACCIO
3. INDICA CON UNA X SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).
a. Sulle Alpi ci sono i ghiacciai.
V
F
b. In Italia non ci sono vulcani attivi.
V
F
c. Il carsismo è dovuto all’inquinamento.
V
F
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
185
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
I paesaggi italiani: paesaggi d’acqua 1. C ostruisci uno schema riassuntivo che confronti le attività antropiche praticate sui fiumi e quelle sui laghi italiani. FIUMI ATTIVITÀ ANTROPICHE
LAGHI
............................................................... ...............................................................
A. Rettifica del corso delle acque.
B. Irrigazione.
C. D isboscamento delle sponde.
D. C ostruzione di dighe.
E. Piscicultura.
F. Produzione energia idroelettrica.
2. Scegli l’espressione corretta per completare il brano.
L’Italia è una penisola con uno sviluppo costiero di circa 7 600 / 6700 km di lunghezza. I paesaggi si presentano molto omogenei / eterogenei: le coste sul mar Tirreno / Adriatico sono prevalentemente frastagliate e rocciose, mentre quelle adriatiche sono alte / basse e sabbiose. Sono presenti due isole maggiori e numerosi arcipelaghi / stretti. Le isole più grandi sono la Corsica / Sardegna e la Sicilia. 3. E lenca le parole che ritieni più significative per descrivere il paesaggio urbano nei vari tipi di territorio.
Città in pianura Città sulla costa Città in collina Città in montagna 4. C on un tuo compagno osserva e confronta i dati riportati qui sotto. Elaborate due grafici: uno per il movimento merci e un altro per quello dei passeggeri presenti nei porti italiani. Rispondi infine alle domande.
CIVITAVECCHIA Passeggeri 3 603 318 Merci 10 870
NAPOLI Passeggeri 7 191 385 Merci 20 184
MESSINA Passeggeri 8 025 529 Merci 22 092
a. Qual’è il porto che movimenta più merci tra quelli elencati? b. Quale invece il più utilizzato per il trasporto passeggeri?
186
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
I PAESAGGI ITALIANI: PAESAGGI D’ACQUA 1. I NDICA QUALI SONO LE ATTIVITÀ PRATICATE DALL’UOMO NEI PAESAGGI ACQUATICI INDICATI.
A
B FIUMI E LAGHI
MARI
Irrigazione
Sfruttamento acque per uso domestico
Estrazione sale
Itticoltura
Energia idroelettrica
Estrazione materiale edile
2. SCEGLI L’ESPRESSIONE CORRETTA PER COMPLETARE IL BRANO.
L’Italia è una penisola con uno sviluppo costiero di circa ................................................. km di lunghezza. I paesaggi si presentano molto .................................................: le coste sul mar ...................................................... sono prevalentemente frastagliate e rocciose, mentre quelle adriatiche sono ................................................. e sabbiose. Sono presenti due isole maggiori e numerosi ................................................. . Le isole più grandi sono la ......................................................... e la Sicilia. SARDEGNA
TIRRENO ETEREOGENEI
7 600 ARCIPELAGHI
BASSE
3. ABBINA IL PAESAGGIO URBANO CON IL TIPO DI TERRITORIO IN CUI SI SVILUPPA.
PIANURA A
Città di piccole e medie dimensioni.
COLLINE E MONTAGNE
COSTE B Città di grandi dimensioni con pianta a scacchiera.
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
C
Città a pianta lineare.
187
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
L’economia in Italia 1. Scrivi una breve definizione delle seguenti parole chiave.
a. P opolazione attiva: ..................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... b. P opolazione inattiva: ............................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... 2. Indica con una X se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Nella Pianura Padana è diffuso prevalentemente l’allevamento di ovini e caprini.
V
F
b. L’Italia è uno dei Paesi agricoli più produttivi in Europa.
V
F
c. L’industria alimentare fa parte delle industrie pesanti.
V
F
d. Nel lavoro artigianale, il prodotto finale è unico.
V
F
3. O sserva la carta e completa le seguenti frasi.
a. I maggiori porti si trovano a ................................. e a ....................................... . b. Gli aeroporti principali sono vicino alle città di ......................................., di ................................................. e di .......................................................................... .
4. G li aerogrammi mostrano che la percentuale degli occupati si è modificata nel corso del tempo. Che cosa puoi rilevare dall’osservazione dei grafici? Popolazione attiva nel settore primario Popolazione attiva nel settore secondario Popolazione attiva nel settore terziario
22,4% 30,8%
41%
1931
1965 3,7%
28,5% 67,8%
2011
188
29%
30%
46,8%
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 4
L’ECONOMIA IN ITALIA 1. ABBINA ALLE PAROLE-CHIAVE IL RELATIVO SIGNIFICATO.
A
POPOLAZIONE ATTIVA
B
Studio della popolazione di un Paese.
POPOLAZIONE INATTIVA
CENSIMENTO C
Persone che lavorano o che stanno cercando un lavoro.
Persone che non possono lavorare (bambini e anziani).
2. ABBINA LE ATTIVITÀ AI RELATIVI SETTORI.
SETTORE PRIMARIO A
B
SETTORE SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO C
ALLEVAMENTO
SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI
ARTIGIANATO
INDUSTRIA
AGRICOLTURA
PESCA
3. O SSERVA LA CARTA E COMPLETA LE SEGUENTI FRASI.
a. I maggiori porti si trovano a ................................. e a ....................................... . b. Gli aeroporti principali sono vicino alle città di ......................................., di ................................................. e di .......................................................................... .
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
189
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
Il mondo e l’Europa 1 1. I nserisci sulla carta muta del mondo il nome dei continenti. Poi colora l’Europa di azzurro e ripassa di rosso il confine dell’UE.
...............................
...............................
............................... ............................... ...............................
...............................
Europa
America
Asia
Antartide
Africa
Oceania
2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Tutte le nazioni europee fanno parte dell’UE.
V
F
b. L’UE regola i rapporti economici, sociali e politici tra gli Stati che ne fanno parte.
V
F
c. La sede dell’UE si trova a Roma.
V
F
d. Dal 2002 in tutti i Paesi dell’UE circola la moneta unica, l’euro.
V
F
190
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
IL MONDO E L’EUROPA 1 1. COLORA L’EUROPA DI AZZURRO E RIPASSA DI ROSSO IL CONFINE DELL’UE.
EUROPA
ASIA
OCEANIA AMERICA AFRICA
ANTARTIDE
2. INDICA SE LE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).
a. L’Europa si trova nell’emisfero settentrionale.
V
F
b. L’Europa è un continente densamente popolato.
V
F
c. Tutte le nazioni europee fanno parte dell’UE.
V
F
3. S CRIVI UN BREVE TESTO IN CUI ELENCHERAI LE FUNZIONI DELL’ONU E DEI SUOI ORGANI, UTILIZZANDO LE SEGUENTI PAROLE:
• pace • sicurezza internazionale • cooperazione Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
191
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
Il mondo e l’Europa 2 1. S crivi un breve testo in cui elencherai le funzioni dell’ONU e dei suoi organi, utilizzando le seguenti parole:
• pace • sicurezza internazionale • cooperazione • diritti umani • crimini contro l’umanità 2. Collega ogni organizzazione governativa alla sua funzione.
FAO
Tutela dei diritti dell’infanzia
UNESCO
OMS
Aumento della nutrizione e lotta contro la fame nel mondo
UNICEF
Difesa della salute
Tutela del patrimonio culturale mondiale
3. L a moneta da 1 euro presenta un lato comune a tutti i Paesi europei che hanno aderito al suo utilizzo, mentre l’altro lato è di competenza dei singoli Stati. In base alla descrizione di ogni figura, aiutandoti con Internet, individua lo Stato cui appartengono le seguenti monete.
La civetta compariva anche in un’antica moneta ateniese: .............................
192
Ha un famoso disegno di Leonardo da Vinci: .............................
Raffigura il ritratto del musicista W.A.Mozart: .............................
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
IL MONDO E L’EUROPA 2 1. COLLEGA OGNI ORGANIZZAZIONE GOVERNATIVA ALLA SUA FUNZIONE.
FAO
Tutela dei diritti dell’infanzia
UNESCO
OMS
Difesa della salute
Tutela del patrimonio culturale mondiale
3. L A MONETA DA 1 EURO PRESENTA UN LATO COMUNE A TUTTI I PAESI EUROPEI CHE HANNO ADERITO AL SUO UTILIZZO, MENTRE L’ALTRO LATO È DI COMPETENZA DEI SINGOLI STATI. IN BASE ALLA DESCRIZIONE DI OGNI FIGURA, AIUTANDOTI CON INTERNET, INDIVIDUA LO STATO CUI APPARTENGONO LE SEGUENTI MONETE.
La civetta compariva anche in un’antica moneta ateniese: .............................
Ha un famoso disegno di Leonardo da Vinci: .............................
Raffigura il ritratto del musicista W.A.Mozart: .............................
Austria
Grecia
Italia
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
193
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia politica 1. Collega le parole al rispettivo significato.
Demografia Censimento Incremento demografico
Indagine statistica sul numero di abitanti di un dato Paese. Scienza che studia i fenomeni riguardanti la popolazione. Aumento delle unità che compongono la popolazione di un Paese.
2. O sserva le immagini e in base alla cartina di p. 108 del libro di testo completa le didascalie. Scegliendo tra le parole nelle caselle in basso.
Un cartello bilingue italiano/tedesco. Siamo in
Un cartello bilingue italiano/sloveno. Siamo in
...............................
...............................
Slovenia
Austria
San Marino
3. Inserisci i fatti storici nelle caselle corrette sulla linea del tempo.
A Viene promulgata la Costituzione italiana; B L’Italia diventa una Repubblica; C È proclamata l’Unità d’Italia. 1861
1946
....
....
1948
....
4. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).
V
F
b. Il potere legislativo spetta alla Magistratura, che è l’organo di controllo. V
F
c. Il Parlamento è formato dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica.
F
a. La Costituzione è il testo che raccoglie tutte le leggi italiane.
194
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
V
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA POLITICA 1. R ISPONDI VERO O FALSO ALLE SEGUENTI AFFERMAZIONI CHE SI RIFERISCONO ALL’IMPERATORE OTTAVIANO AUGUSTO.
Scienza che studia i fenomeni riguardanti la popolazione.
Demografia Incremento demografico
Aumento delle unità che compongono la popolazione di un Paese.
2. O SSERVA LE IMMAGINI E IN BASE ALLA CARTINA DI P. 108 DEL LIBRO DI TESTO COMPLETA LE DIDASCALIE. SCEGLIENDO TRA LE PAROLE NELLE CASELLE IN BASSO.
Un cartello bilingue italiano/tedesco. Siamo in
Un cartello bilingue italiano/sloveno. Siamo in
...............................
...............................
Slovenia
Austria
3. INSERISCI I FATTI STORICI NELLE CASELLE CORRETTE SULLA LINEA DEL TEMPO.
A L’Italia diventa una Repubblica; C È proclamata l’Unità d’Italia. 1861
1946
....
....
4. C OLLEGA CON UNA LINEA, CIASCUN ORGANO COSTITUZIONALE ALLE RISPETTIVE FUNZIONI E DEFINIZIONI.
Parlamento
Potere giudiziario
Fa eseguire le leggi
Governo
Potere legislativo
Potere legislativo
Magistratura
Potere esecutivo
Controlla l’applicazione delle leggi
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
195
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia settentrionale 1 1. C ompleta la mappa dell’Italia settentrionale con le informazioni richieste, presenti nelle caselle in basso.
ITALIA settentrionale Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................
Ligure e Adriatico
Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................
Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige
Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................
Bologna, Trieste, Genova, Milano, Torino, Trento, Aosta, Venezia
2. Sulla cartina colora le regioni dell’Italia settentrionale seguendo la legenda.
Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia
rosso
Liguria
verde
Lombardia
viola
Piemonte Veneto Valle d’Aosta
blu giallo
Trentino-Alto Adige
196
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA SETTENTRIONALE 1 1. C OMPLETA LA MAPPA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE CON LE INFORMAZIONI RICHIESTE, PRESENTI NELLE CASELLE IN BASSO.
ITALIA settentrionale Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................
Ligure e Adriatico
Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................
Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige
Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................
Bologna, Trieste, Genova, Milano, Torino, Trento, Aosta, Venezia
2. S ULLA CARTINA COLORA LE REGIONI DELL’ITALIA SETTENTRIONALE SEGUENDO LA LEGENDA.
Liguria
verde
Lombardia
viola
Valle d’Aosta
giallo
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
197
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia settentrionale 2 1. C olora solo le caselle con le informazioni corrette; sottolinea le informazioni inesatte nelle altre e riscrivile correttamente sul quaderno.
In Friuli-Venezia Giulia scorre e sfocia il fiume Po. In Liguria il fiume principale è il Magra e in Trentino-Alto Adige il Brenta. Il lago di Como segna in parte il confine tra Piemonte e Lombardia.
La catena delle Dolomiti si estende tra il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia. La Valle d’Aosta è collegata alla Francia e alla Svizzera dal traforo del Monte Bianco e dal valico del San Bernardo. L’Emilia-Romagna confina a ovest con la Lombardia e la Liguria.
2. Completa le frasi inserendo le parole nelle caselle in basso.
Le regioni settentrionali in cui il turismo balneare è particolarmente sviluppato sono ......................................................................., mentre quello montano è fiorente in .......................................................................................................................................................... ..................................................................................... sono le regioni in cui è sviluppato il settore secondario con le industrie ................................................................................. Agricoltura e allevamento sono praticati in.............................................................. con prodotti tipici come .................................................................................................................. Piemonte, Lombardia
Liguria, Emilia-Romagna Piemonte, Lombardia
Automobilistiche, meccaniche
Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige
Uva, grano, mais, mucche
3. S cegli una delle due zone dell’Italia Settentrionale e scrivi sul quaderno un breve testo descrittivo.
198
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA SETTENTRIONALE 2 1. RISPONDI ALLE DOMANDE CON VERO O FALSO.
a. La Marmolada si trova in Lombardia.
V
F
b. Il monte Falterona si trova in Emilia-Romagna.
V
F
c. In Friuli-Venezia Giulia scorre e sfocia il fiume Po.
V
F
d. L’Emilia-Romagna confina a ovest con la Lombardia e la Liguria.
V
F
2. ABBINA LE REGIONI AI RISPETTIVI SETTORI ECONOMICI.
Piemonte, Lombardia, Veneto
Industrie
Liguria, Emilia-Romagna Agricoltura e allevamento Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige
Turismo balneare
Piemonte, Emilia-Romagna Veneto
Turismo montano
3. I NDICA I NOMI DELLE DUE ZONE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE RAPPRESENTATE DALLE IMMAGINI SCEGLIENDO FRA LE ALTERNATIVE NELLE CASELLE IN BASSO.
A
..........
B
Alpi
..........
Venezia
.......... Pianura Padana
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
199
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia centrale 1 1. C ompleta la mappa dell’Italia centrale con le informazioni richieste presenti nelle caselle in basso.
ITALIA centrale
Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................
Adriatico, Tirreno
Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................
Firenze, Perugia, Ancona, L’Aquila, Campobasso, Roma
Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................
Lazio, Marche, Toscana, Umbria
2. Osserva le foto, poi collegale alle regioni corrispondenti.
Il Pantheon a ........................................
Piazza dei Miracoli a ........................................
I mosaici di ........................................
Il massiccio del ........................................
La chiesa di San Francesco ad .............................
200
Le campane di ........................................
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA CENTRALE 1 1. C OMPLETA LA MAPPA DELL’ITALIA CENTRALE CON LE INFORMAZIONI RICHIESTE PRESENTI NELLE CASELLE IN BASSO.
ITALIA centrale
Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................
Adriatico, Tirreno
Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................
Firenze, Perugia, Ancona, L’Aquila, Campobasso, Roma
Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................
Lazio, Marche, Toscana, Umbria
2. INSERISCI I NOMI DELLE REGIONI NELLA CARTINA.
..........................................
..........................................
..........................................
.......................................... ..........................................
..........................................
Toscana
Abruzzo
Marche
Umbria
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Lazio
Molise
201
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia centrale 2 1. Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
a. Le Marche hanno un clima uniforme.
V
F
b. La Toscana è la regione più estesa tra quelle dell’Italia centrale.
V
F
c. Il lago Trasimeno, il più vasto dell’Italia centrale, si trova in Abruzzo.
V
F
d. Le coste del Lazio e dell’Abruzzo sono bagnate dal mar Tirreno.
V
F
2. A quali regioni o città dell’Italia centrale assoceresti i seguenti prodotti o attività lavorative?
Vino Chianti .............................
Mozzarelle di bufala .............................
Turismo religioso .............................
Cantieri navali .............................
Elettrodomestici .............................
Campane .............................
Olio d’oliva .............................
Zafferano .............................
3. A nagrammando le seguenti parole potrai risalire agli abitanti delle sei regioni dell’Italia centrale. Scrivili a fianco, insieme al nome della regione stessa.
L
I
M O
S
I
S
A N C
I
T O
.................................................................................
A
L
I
Z
I
.................................................................................
B
R U M
I
I
G R A N C H
S
B U Z
202
L
Z
N A
.................................................................................
A
.................................................................................
E
I
R A
M A I
I
................................................................................. .................................................................................
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA CENTRALE 2 1. INDICA CON UNA X SE LE AFFERMAZIONI SONO VERE (V) O FALSE (F).
a. Le Marche hanno un clima uniforme.
V
F
b. La Toscana è la regione più estesa tra quelle dell’Italia centrale.
V
F
c. Il lago Trasimeno, il più vasto dell’Italia centrale, si trova in Abruzzo.
V
F
2. A QUALI REGIONI O CITTÀ DELL’ITALIA CENTRALE ASSOCERESTI I SEGUENTI PRODOTTI O ATTIVITÀ LAVORATIVE?
Vino Chianti .............................
Mozzarelle di bufala .............................
Turismo religioso .............................
Elettrodomestici .............................
Campane .............................
Zafferano .............................
3. A NAGRAMMANDO LE SEGUENTI PAROLE POTRAI RISALIRE AGLI ABITANTI DELLE SEI REGIONI DELL’ITALIA CENTRALE. SCRIVILI A FIANCO, INSIEME AL NOME DELLA REGIONE STESSA.
L
I
M O
S
I
S
A N C
I
T O
.................................................................................
A
L
I
Z
I
.................................................................................
B
R U M
I
I
G R A N C H
S
B U Z
L
Z
N A
.................................................................................
A
.................................................................................
E
I
R A
M A I
I
................................................................................. .................................................................................
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
203
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia meridionale 1 1. C ompleta la mappa dell’Italia meridionale con le informazioni richieste presenti nelle caselle in basso.
ITALIA meridionale
Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................
Adriatico, Tirreno, Ionio, mar di Sicilia, Mar di Sardegna
Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................
Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna
Principali cittĂ : .......................................... .......................................... ..........................................
Napoli, Potenza, Bari, Catanzaro, Palermo, Cagliari
2. Osserva le foto, poi collegale alle regioni corrispondenti.
La costiera ........................................
I Sassi di ........................................
La valle dei Templi ad ........................................
Il traghetto di Villa ........................................
I nuraghe della .............................
204
La basilica di San Nicola a ..................................
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA MERIDIONALE 1 1. C OMPLETA LA MAPPA DELL’ITALIA CENTRALE CON LE INFORMAZIONI RICHIESTE PRESENTI NELLE CASELLE IN BASSO.
ITALIA meridionale
Regioni che ne fanno parte: ....................................................... ....................................................... .......................................................
Adriatico, Tirreno, Ionio, mar di Sicilia, Mar di Sardegna
Mari che la bagnano: .......................................... .......................................... ..........................................
Principali città: .......................................... .......................................... ..........................................
Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna
Napoli, Potenza, Bari, Catanzaro, Palermo, Cagliari
2. INSERISCI I NOMI DELLE REGIONI NELLA CARTINA.
..........................................
.......................................... ..........................................
..........................................
..........................................
Sicilia
Calabria
..........................................
Basilicata
Puglia
Sardegna
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Campania
205
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’Italia meridionale 2 1. Scrivi la risposta corretta per ogni definizione.
• La regione meno estesa dell’Italia meridionale: ........................................................... • Il capoluogo di regione della Sardegna: ........................................................................... • La provincia più vicina all’Etna: ....................................................................................... • La regione più orientale dell’Italia: .................................................................................. • I fiumi principali della Campania: .................................................................................... 2. N ell’Italia meridionale ci sono 7 delle 14 città metropolitane italiane. In base ai dati riportati nella tabella, calcola la densità della popolazione di ogni singola città e stila una graduatoria partendo da quella più densamente popolata. Poi rispondi alle domande.
Città metropolitana
Popolazione
Superficie
Dens. di popolaz.
Bari
1 263 820 ab.
3 863 km2
.....................................
Cagliari
431 657 ab.
1 249 km2
.....................................
Catania
1 115 535 ab.
3 574 km2
.....................................
Messina
640 675 ab.
3 266 km2
.....................................
Napoli
3 113 898 ab.
1 179 km2
.....................................
Palermo
1 271 406 ab.
5 009 km2
.....................................
Reggio di Calabria
555 836 ab.
3 210 km2
.....................................
3. L eggi i nomi delle località presenti in ogni regione. Alcune di esse sono fuori posto. Hai 10 minuti di tempo per eliminare le intruse. Bari Vieste Pompei
PUGLIA Foggia Barletta Caserta
Pozzuoli Matera Capua Messina Amalfi Salerno
CAMPANIA
206
BASILICATA Maratea Metaponto Matera Lecce
Cagliari
SARDEGNA Catania Vibo Valentia Bagnara Calabra
Siracusa Trapani
Mazara del Vallo Tropea SICILIA Gela
Olbia Oristano Locri Carbonia
Cosenza
Crotone
Enna
Alghero Nuoro
CALABRIA
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
Verifiche personalizzate - GEOGRAFIA 5
L’ITALIA MERIDIONALE 2 1. SCRIVI LA RISPOSTA CORRETTA PER OGNI DEFINIZIONE.
• La regione meno estesa dell’Italia meridionale: ........................................................... • Il capoluogo di regione della Sardegna: ........................................................................... • La provincia più vicina all’Etna: ....................................................................................... • La regione più orientale dell’Italia: .................................................................................. 2. N ell’Italia meridionale ci sono 7 delle 14 città metropolitane italiane. In base ai dati riportati nella tabella, ordina i nomi delle città partendo da quella con il maggior numero di abitanti a quella con il minor numero.
Città metropolitana
Popolazione
Bari
1 263 820 ab.
Cagliari Catania
431 657 ab. 1 115 535 ab.
Messina
640 675 ab.
Napoli
3 113 898 ab.
Palermo
1 271 406 ab.
Reggio di Calabria
555 836 ab.
3. L eggi i nomi delle località presenti in ogni regione e individua il capoluogo poi sottolinealo. Bari
PUGLIA
BASILICATA Maratea Metaponto
Vieste Foggia Barletta
SARDEGNA Olbia Vibo Valentia
Matera
Bagnara Calabra
Pozzuoli Capua
Trapani Amalfi Salerno
CAMPANIA
Siracusa
Cosenza
Mazara del Vallo
SICILIA
Gela
Oristano Carbonia Alghero Nuoro
CALABRIA
Competenze Comunicazione nella madrelingua; consapevolezza ed espressione culturale.
207
Indice schede operative
Indice schede operative Storia Classe 4a
Classe 5a
La linea del tempo ............................................... 210
I Micenei ..................................................................... 220
Gli Egizi ........................................................................ 211
La fine della Civiltà Micenea .......................... 221
Gli egizi e la matematica .................................. 212
I greci ............................................................................ 222
Gli egizi e la musica ............................................. 213
Poleis e forme di governo ............................... 223
Civiltà dell’Indo ...................................................... 214
Due città a confronto ......................................... 224
Il mare dei Fenici ................................................... 215
I Macedoni ................................................................ 225
Per saperne di più sui Fenici .......................... 216
Alessandro Magno .............................................. 226
I signori del mare .................................................. 217
L’Italia agli albori .................................................... 227
Il popolo dei Palazzi ............................................ 218
Gli Etruschi ................................................................ 228
L’isola dalle “cento città” .................................... 219
L’arte etrusca ........................................................... 229 L’arco etrusco ......................................................... 230 L’Italia romana ......................................................... 231 I sette re di Roma .................................................. 232 Le cause delle lotte sociali .............................. 233 Le conseguenze delle guerre ....................... 234 Ottaviano Augusto .............................................. 235 Diventare imperatore ........................................ 236 Il Cristianesimo ....................................................... 237 La crisi dell’Impero ............................................... 238
208
Indice schede operative
Geografia Classe 4a
Classe 5a
La scala numerica e la scala grafica ........... 239
Il Pianeta Terra ........................................................ 263
Il reticolo geografico .......................................... 240
L’ONU ........................................................................... 264
I meridiani e i paralleli ........................................ 241
L’OMS ........................................................................... 265
Il clima ......................................................................... 242
L’UNICEF ..................................................................... 266
I fattori del clima ................................................... 243
La FAO ......................................................................... 267
Il tempo atmosferico .......................................... 244
L’UNESCO ................................................................... 268
Il clima della tua città ......................................... 245
Demografia e popolazione ............................ 269
Le zone climatiche della terra ....................... 246
Lessico “STATISTICO” ............................................ 270
L’effetto serra ........................................................... 247
Le lingue parlate in Italia .................................. 271
Le regioni climatiche in Italia ........................ 248
Le religioni in Italia ............................................... 272
Termini legati alle alpi ........................................ 249
Popolazione attiva e non ................................. 273
Lessico degli Appennini ................................... 250
Confini e capoluoghi ......................................... 274
Insediamenti umani e attività… ................. 251
Le regioni settentrionali ................................... 275
La collina ................................................................... 252
Le regioni centrali ................................................ 277
Le colline italiane .................................................. 253
Le regioni meridionali e insulari .................. 279
Le pianure italiane ............................................... 254
Regioni quiz ............................................................. 281
I fiumi e i laghi Italiani ........................................ 255 Il grande fiume ...................................................... 256 Il lago ........................................................................... 257 Mari e golfi ................................................................ 258 Città e popolazione ............................................. 259 Le attività in italia .................................................. 260 Il lavoro oggi e nel passato ............................. 261 Il lavoro degli Italiani .......................................... 262
209
Schede operative - STORIA 4
La linea del tempo Dopo aver ricavato informazioni dalle fonti, lo storico deve ordinarle sulla linea del tempo. Alcuni eventi sono accaduti in date precise, di altri si può stabilire una data approssimativa; alcuni periodi sono brevi, altri lunghissimi. Lo storico usa diverse misure di tempo. • Gli anni durano 365 giorni • I secoli durano 100 anni
• I millenni durano mille anni • Le ere durano milioni di anni
1. Indica sulla linea del tempo le seguenti date.
• 150 d.C. • 500 d.C. • 800 a.C. • 1 100 d.C. • 400 a.C. • 1 400 d.C. • 0 Legenda:
1 secolo nascita di Cristo
a.C.
d.C.
200 a.C.
2. Indica le seguenti date colorando in modo diverso la linea del tempo.
• il 14° secolo a.C. • il 5° secolo d.C. • il 1° millennio a.C. • il 2° millennio d.C. Legenda:
1 secolo a.C.
0
d.C.
3. Fai un po’ di calcoli.
• La casa di mia nonna ha quasi un secolo e mezzo: significa che ha circa ....................................... anni. • La mia città ha due millenni di storia: significa che è sorta circa ....................................... anni fa. • Le mura del mio paese hanno 6 secoli: significa che sono state costruite ....................................... anni fa, nel ....................................... .
210
Obiettivo Leggere la linea del tempo.
Schede operative - STORIA 4
Gli Egizi 1. Completa lo schema con le parole indicate:
• tombe • agricoltura • Faraone • Nilo • geroglifici • molti dèi • piramidi • Anubi • Iside • Osiride
La civiltà egizia si sviluppò sulle rive del fiume .................................
Gli Egizi erano politeisti, cioè adoravano ............................................, tra cui .............., .............. e ...............
Gli Egizi erano abili architetti. I loro monumenti più importanti erano le .............................................................................., ovvero le ............................................ dei faraoni.
L’attività principale degli Egizi era l’ ................................................
La società era organizzata in un regno sotto la guida del ..........................................., considerato un dio in terra.
I segni della scrittura egizia si chiamano .....................................................
2. Ora prova a completare la sintesi della civiltà egizia.
Verso il .............................. a.C. si sviluppò la civiltà egizia lungo la valle del fiume ............................., in Africa settentrionale. La principale attività economica era l’ ........................................................ da cui gli Egizi ricavavano ........................................................ e anche ........................................................ . La società egizia era distinta in classi sociali chiuse: a capo c’era il .............................., venerato come un ..............................; altri personaggi importanti erano gli ................................. Gli Egizi furono grandi architetti e costruirono le .................................... Usavano una speciale scrittura: i .......................................................................................... Obiettivo Conoscere la civiltà egizia.
211
Schede operative - STORIA 4
Gli egizi e la matematica 1. Osserva il disegno che raffigura il sistema di numerazione degli antichi Egizi, poi scrivi le cifre sottostanti. VALORE 1 10 100 1 000 10 000 100 000
1 milione
GEROGLIFICO DESCRIZIONE trattino giogo rotolo fiore dito rana singolo per bestiame di fune di loto
uomo con entrambe le mani alzate
I multipli di questi valori venivano espressi ripetendo il simbolo tante volte quante era necessario. Ecco la rappresentazione del numero 4623. I geroglifici egizi possono essere scritti in entrambe le direzioni (orizzontalmente e anche verticalmente).
• 8 587
• 14 861
• 526 431
• 1 184 648
Per indicare i segni più e meno, si usavano i geroglifici: e Se i piedi erano orientati nella direzione di scrittura, significavano addizione, altrimenti sottrazione.
212
Obiettivo Conoscere il sistema di numerazione egizio.
Schede operative - STORIA 4
Gli egizi e la musica 1. Gli Egizi apprezzavano molto la musica. Osserva le immagini e scopri quali strumenti usavano per allietare i loro momenti. SISTRI
FLAUTI
I sistri sono sonagli muniti di dischi di metallo infilati su una o più bacchette. Il suono viene prodotto attraverso lo scuoti mento dello strumento. Con il sistro vie ne spesso raffigurata Hathor, dea della musica, della danza e dell’amore. Il suono del sistro aveva il potere di scacciare il male e le forze negative.
Strumenti a fiato di grande varietà nelle forme, nelle dimen sioni e nel materiale. Erano con sacrati al culto di Amon.
TAMBURI
LIUTI
Ci sono pervenuti tamburi di varia foggia. Alcuni hanno forma cilindrica con due membrane tese con una rete di corda men tre al tri hanno la forma di un barile. Questi tamburi si suona vano ap pesi al collo con una cinghia.
Strumenti a pizzico dota ti di una cas sa di risonanza sulla quale sono tese le corde. Nell’iconografia egizia troviamo liuti di varie forme; addirittura in alcuni di essi riconosciamo la tipica forma a “otto” della chi tarra.
TAMBURELLI
LIRE
Il tamburello poteva essere di due tipi: a cornice rettangola re con i lati concavi, oppure di forma ricurva, quasi rotonda, come quelli attuali.
Strumenti con corde tese di fron te alla cassa, per poi scorrere, passando su un ponticello, fino alla traversa. Nel l’antico Egitto erano molto popolari.
TROMBE
ARPE
Due trombe, usate dai militari, sono state rinvenute nell’antica mera della tomba di Tutankha mon.
Fra i principali strumenti presenti in Egitto, erano spesso finemen te decorate.
Obiettivo Conoscere il valore della musica e gli strumenti usati nell’antico Egitto.
213
Schede operative - STORIA 4
Civiltà dell’Indo 1. Osserva le cartina e completa il testo con le parole elencate.
2 500 • fertile • città • cibo • esondazioni • Indo • raccolti • 4 000 Attorno al ..................................... a.C. gruppi di uomini si stabilirono nella valle del fiume ...................................................... Grazie alle ........................................... del fiume, la terra era molto ................................................. e i ..................................... abbondanti. Grazie alla disponibilità di ......................................, la popolazione crebbe e nel ................ a.C. i villaggi erano ormai vere e proprie ................................................................................... 2. Immagina di essere un mercante indiano che deve caricare la propria merce per venderla nei mercati. Carica il tuo carro colorando solo i prodotti della tua terra d’origine. Pani di orzo
Abiti di seta
Vesti tessute in cotone
Vasi e suppellettili in ceramica Oggetti in avorio
Armi di ferro
Gioielli in oro e lapislazzuli
Vasi di vetro
Aghi in osso
3. Segna con una X l’affermazione corretta.
• Gli Arii erano: guerrieri nomadi agricoltori e allevatori
• Le caste erano: chiuse e separate aperte
• Quando gli Arii invasero l’India: lasciarono alle popolazioni le loro usanze imposero i propri usi ed i propri costumi
• L’ultima casta era: quella dei paria quella dei brahmani
• Gli Arii divisero gli indiani: in tribù in caste
• La religione importata dagli Arii fu: l’induismo il buddismo
214
Obiettivo Conoscere la civiltà dell’Indo.
Schede operative - STORIA 4
Il mare dei Fenici Come puoi vedere sulla cartina, i Fenici con le loro colonie erano i padroni del mar Mediterraneo. 2 000 a.C.
1 200 a.C.
Stanziamenti tra le montagne del Libano
Supremazia nel Mediterraneo
814 a.C.
600 a.C.
Fondazione di Cartagine
Declino (conquista Persiana)
Da queste conchiglie chiamate “murex” si ricavava la porpora.
a
ii fu:
1. Osserva la cartina e rispondi.
• Perché i Fenici fondarono delle colonie marittime? ................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................... • Quale fu la più importante? ..................................................................................................................................... • E quella più lontana dalla madrepatria? ........................................................................................................... 2. Metti in relazione le caratteristiche del territorio con le attività praticate dai Fenici.
Territorio montuoso e poco fertile
Costruzione di navi
Ricchezza di legname
Bassa produzione agricola
Vicinanza al mare
Commerci marittimi
Obiettivo Conoscere la storia fenicia.
215
Schede operative - STORIA 4
Per saperne di più sui Fenici 1. Leggi i testi ed osserva la cartina, poi rispondi. A Intorno all’anno 600 a.C. il faraone Neco ordinò ad alcuni marinai fenici di circumnavigare la Libia (l’Africa di oggi). Partirono dal Mar Rosso e, dopo un viaggio di tre anni, doppiarono le Colonne d’Ercole ed entrarono nel Mar Mediterraneo.
Mar Me
diterran
eo Ma
Egitto
rR os so
B I marinai fenici individuarono una cor rente marina che riuscirono a sfruttare grazie ad una vela immersa sott’ac qua. Potevano così navigare anche in assenza di venti favorevoli.
C I Fenici veleggiavano in alto mare e navigavano anche di notte: di giorno essi osservavano l’altezza del sole e la notte regolavano la rotta seguendo la costellazione dell’Orsa Maggiore.
D Il nome “scimpanzé” deriva dal fenicio. I marinai della flotta di Neco incontra rono infatti durante un’esplorazione nell’entroterra, alcuni strani animali, simili a uomini, ma molto più piccoli e pelosi, chiamandoli appunto “scim panzé”.
216
• I brani e la cartina parlano di una famosa spedi zione dei marinai fenici. Quale? ........................................ ................................................................................................................ • Chi la ordinò? ............................................................................... • Da dove partirono? .................................................................. •D ove arrivarono? ....................................................................... •Q uanto durò il viaggio? ........................................................ • Quale animale strano incontrarono? ........................ ................................................................................................................
Obiettivo Conoscere le capacità di navigazione dei Fenici.
Schede operative - STORIA 4
I signori del mare 1. Completa le frasi con la loro conclusione.
• I Fenici erano i signori del mare perché…
…luoghi di villeggiatura. …nelle gare con le navi erano imbattibili. …ricco di miniere d’oro e di pietre preziose.
• Essi abitavano un territorio montuoso…
…ricco di legname ma povero di altre risorse. …volevano ampliare i loro confini. …non potevano espandersi verso l’interno.
• Furono il primo popolo a fondare colonie perché…
…insediamenti di Fenici con magazzini che curavano i commerci e poi divennero città importanti e indipendenti. …erano abilissimi navigatori e percorsero tutto il Mediterraneo.
• Le colonie erano…
2. Completa la linea del tempo dei Fenici.
1 200 a.C.
1 000 a.C.
814 a.C.
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
..........................
Obiettivo Conoscere la storia fenicia.
750 a.C.
332 a.C.
217
Schede operative - STORIA 4
Il popolo dei Palazzi 1. Completa inserendo i termini.
• minoica • commerciale • isola • mar Mediterraneo • raffinata • labirinto • Cnosso • Minotauro Creta è un’........................................... che si trova nel ................................................................................................. Su di essa sorse una civiltà ricca e ..................................................................., che si distinse come potenza ........................................................ . La civiltà ................................................... era caratterizzata da magnifici palazzi, il più famo so dei quali si trovava a .............................................., la capitale, e aveva la pianta simile a un ..........................................., attorno al quale si svilupparono delle famose leggende, come quella del .................................................................. .
2. Osserva la cartina, poi completa.
• I Cretesi comperavano: .............................................................................................................................................. ...................................................................................................................................................................................................... • I Cretesi vendevano: .................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... • I Cretesi commerciavano con: .............................................................................................................................. ......................................................................................................................................................................................................
218
Obiettivo Conoscere l’isola di Creta e le caratteristiche del suo sviluppo.
Schede operative - STORIA 4
L’isola dalle “cento città” 1. Leggi il brano, poi rispondi.
I poeti dell’antichità avevano celebrato Creta come l’isola dalle “cento città”. Quando lo studioso inglese Arthur Evans vi sbarcò verso la fine del 1800, non si aspettava però di trovare nei suoi scavi tante meravigliose testimonianze sulla vita di quell’antico popolo. Nei pressi di Cnosso vennero alla luce i ruderi di un grandioso palazzo. Qui saloni e came re da letto, uniti da corridoi; là impianti igienici muniti di tubature d’acqua in terracotta; e poi logge e terrazze nei piani superiori; giardini e porticati in quelli inferiori. “Il particolare più stupefacente”, riferì Evans, “è però costituito dalle facciate con i loro attici a due o tre piani e le loro finestre a quattro, o anche sei riquadri, comprendenti anche delle specie di vetri”. Altrettanto sorprendente è l’uso che i Cretesi fecero degli scaloni interni, anticipando le scale d’ono re dei palazzi principeschi dell’età moderna. Ecco ancora, nel palazzo di Cnosso, i magazzini, colmi di giare, orci e di altri recipienti, dove si ammas savano grano, olio, vino, cioè i tri buti alimentari dei sudditi, mentre nei ripostigli di alabastro incassati nel pavimento e chiusi da lastro ni di pietra si conservavano stoffe, avori, bronzi e gioielli, che costituivano il tesoro del re. Ma a quale re era appartenuto questo stupendo palazzo? Dalla disposizione complicata degli ambienti, collocati intorno ad un vastissimo cortile centrale, Evans suppose che si trattasse della reggia del leggendario re di Creta, Minosse, il famoso labirinto. La civiltà, quindi, dell’antico popolo cretese fu chiamata anche minoica. Altri palazzi affiorarono anche in altri punti dell’isola, dove una volta sorgevano città famo se, come Festo e Haghia Triada. Da: La storia e i suoi problemi
• Qual è il nome della città più importante dell’isola di Creta? ............................................................................. • Come si chiamava il suo leggendario re? ...................................................................................................................... • Quali ambienti comprendeva? ........................................................................................................................................... • S ai che era rinchiuso nel labirinto secondo la leggenda? ................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................. •Q uali altre città famose ci sono a Creta oltre a Cnosso? ..................................................................................... .................................................................................................................................................................................................................. Obiettivo Conoscere la civiltà Minoica.
219
Schede operative - STORIA 5
I Micenei
1. Completa inserendo i termini.
• mar Mediterraneo • mura • colonie • metalli • 1 600 • Cretesi • ceramica • 1 200 • Achei • Peloponneso • commerciare • artigiani • Micene La civiltà micenea si sviluppò a partire dal .................... a.C., terminò intorno al .................... a.C. e prende il nome dalla città di ........................................ . I Micenei, chiamati anche .................................................. erano un popolo di origine indoeuropea che si stabilì nel .................................................. . Essi fondarono importanti città come Tirinto, Pilo, Argo, tutte circondate da possenti .................................................. . Dai popoli conquistati, soprattutto i ................................. , i Micenei impararono a ........................................ e a lavorare la ........................................ . Erano degli abili ................................................ , soprattutto nella lavorazione dei ................................................ . Fondarono così di verse .................................................. e commerciarono in tutto il ............................................... .
2. Completa le frasi con la loro conclusione.
• L’Egeo favorì…
…in confronto ai Cretesi.
• Creta fu al centro…
…anche Micenei, dalla loro capitale Micene.
• Gli Achei erano “barbari”…
…il contatto tra vari popoli.
• Gli Achei furono chiamati…
…dei traffici nel Mediterraneo e nell’Egeo.
• I Micenei erano bellicosi…
…e sottomisero varie popolazioni.
220
Obiettivo Conoscere la storia della civiltà micenea.
Schede operative - STORIA 5
La fine della Civiltà Micenea 1. Completa con le parole mancanti.
• poleis • ferro • decadde • Troia • commercianti e artigiani • invasero • Dori I Micenei o Achei dimostrarono di essere abili combattenti, abili ....................................................... e di saper riunire le loro forze quando un pericolo o un interesse economico comune incombeva su tutti. Molto probabilmente il mito di Teseo cela il fatto che gli Achei, uniti, ............................................ Creta e la sua civiltà, riportando in Grecia un grande patrimonio di conoscenze, per quanto riguarda l’uso dei metalli e della ceramica. Essi distrussero anche un’altra potente città dell’Asia Minore, ....................................................................... . La civiltà micenea terminò intorno al 1 200 a.C. in seguito all’invasione dei ....................................................... . Questo popolo riuscì a sconfiggere facilmente gli Achei perché aveva armi in .................................................. anziché in bronzo. La guerra indebolì le città greche e per lunghi anni la potenza della Grecia ......................................................... , ma verso il 700 a.C. essa tornò a rifiorire con le ........................................................ . 2. Sulla fine degli Achei ci sono diverse ipotesi. Segna quelle possibili.
3. Descrivi la nave raffigurata.
Misteriosi popoli del mare hanno distrutto le città achee. Un’astronave venuta dallo spazio ha distrutto le città achee. Le continue lotte tra i re achei hanno reso vulnerabili le loro città all’invasione dei Dori. La città di Troia si prese la rivincita contro gli Achei e li sconfisse.
......................................................................... ......................................................................... .........................................................................
Obiettivo Conoscere la fine della civiltà micenea.
221
Schede operative - STORIA 5
I greci 1. Analizza i grafici e la linea del tempo, poi scrivi un testo informativo sui Greci.
molte montagne e strette vallate
difficoltà di comunicazione
città-stato con leggi proprie
coste alte e frastagliate
facilità di comunicazione
colonie
territorio
forme di governo
alle origini
poi
monarchia
aristocrazia
infine
democrazia oligarchia
raffinati artisti politeisti
donne escluse dalla politica
caratteristiche
amanti degli sport a.C.
amanti del teatro
filosofi
poeti 800 a.C. 776 a.C.
2000 a.C.
490-480 a.C. 338 a.C.
Primi insediamenti dei Greci antichi: gli Achei
146 a.C.
0
d.C.
Conquista romana Battaglia di Cheronea Guerre persiane Primi giochi a Olimpia Prime città-stato e prime colonie in Occidente
2. Vero o falso? Indica con una X. I Greci:
222
• credevano in un solo Dio;
V
F
• parlavano tutti la stessa lingua;
V
F
• formarono un unico Stato;
V
F
• fondarono molte colonie;
V
F
• amavano lo sport;
V
F
• vivevano in grandi pianure;
V
F
• furono conquistati dai Romani.
V
F
Obiettivo Conoscere l’evoluzione della civiltà greca.
Schede operative - STORIA 5
Poleis e forme di governo 1. Rispondi alle domande, indicando con una X la risposta esatta.
• Che cosa erano le poleis?
Città che sorgono lungo le rive dei fiumi. Colonie dell’Asia Minore. Villaggi della Palestina. Città-stato greche.
• Da che cosa erano costituite le poleis? Da una città racchiusa dalle mura. Da una città racchiusa dalle mura, dai villaggi e dai campi circostanti. Dal tempio e dagli edifici pubblici. 2. Collega le diverse forme di governo alla loro definizione.
Governo di un re che detiene tutto il potere per diritto dinastico o per volontà del popolo (“governo di uno”).
Oligarchia
Governo di un gruppo ristretto di persone (“governo di pochi”).
Repubblica
I governanti della “cosa pubblica” (lo Stato) sono eletti dai cittadini.
Democrazia
Governo di una sola persona che si è impadronita del potere e lo esercita a suo vantaggio. Governo fondato sul potere dei nobili. Governo fondato sul potere del popolo (demos = popolo).
Obiettivo Conoscere le forme della politica in Grecia.
Monarchia
Aristocrazia
Tirannide
223
Schede operative - STORIA 5
Due città a confronto 1. Completa lo schema con le caratteristiche di Atene e Sparta.
Atene
Sparta
Sorgeva nella regione dell’........................................... ,a 6 chilometri dal mare.
Sorgeva nella regione del ..................................................., in una zona montuosa.
Aveva un governo democratico, cioè scelto da .................................................... ....................................................
Aveva un governo oligarchico, cioè composto da .................................................... ....................................................
Gli Ateniesi amavano:
Gli Spartani amavano:
la cultura, cioè ..... .................................... ..................................... ....................................
lo sport, cioè ........ .................................... ..................................... ....................................
esercizi atletici e militari
Praticavano ........... .................................... ..................................... ....................................
2. Leggi i seguenti testi e indica con una X quale delle due scuole preferiresti frequentare.
LA SCUOLA A SPARTA
LA SCUOLA AD ATENE
A sette anni i fanciulli venivano presi dallo Stato e raggruppati in compagnie, nutriti ed educati insieme... Imparavano solo il minimo necessario, venivano abituati a camminare scalzi, a obbedire pronta mente, a resistere alle fatiche.
I genitori mandavano il fanciullo da un maestro, dove imparava la buona educazione, a leggere e a suonare la cetra. Lo mandavano anche da un maestro di ginnasti ca, così la mente educata si sarebbe accoppiata con un corpo vigoroso.
Plutarco, storico greco
Plutarco, storico greco
3. Rispondi alle domande. • I n quale occasione Sparta, Atene e le altre poleis greche si unirono per fronteggiare un
comune nemico? ................................................................................................................................................................ • Terminato il lungo periodo di guerra contro il nemico esterno con la vittoria dei Greci,
come furono i rapporti fra Sparta e Atene? ........................................................................................................ • Quale altra polis entrò in conflitto con Sparta? ..............................................................................................
224
Obiettivo Conoscere le caratteristiche le caratteristiche delle poleis greche.
Schede operative - STORIA 5
I Macedoni I Macedoni abitavano la Macedonia, una regione nel nord della Grecia. La loro origine è discussa, anche se in passato erano considerati Greci, tanto da poter partecipare alle Olimpiadi. La famiglia reale macedone proclamava di essere di discendenza greca. Lo storico greco Erodoto attribuisce l’origine dei Macedoni a una tribù greca, rimasta isolata nel corso dell’invasione dorica. Con il re Filippo II (359-336 a.C.) cominciarono la loro espansione, soprattutto verso la Grecia.
Mar Nero Macedonia
Tebe Sparta
Mar Egeo
Impero Persiano
Atene
Acquisizioni territoriali di Filippo II.
Completa.
• assassinato • Persiano • Alessandro • falange • Persia • Cheronea • Lega di Corinto • Grecia • esercito
Appena salito al potere, Filippo II avviò una riorganizzazione dell’ ................................................ A lui è dovuta infatti l’invenzione della famosa ......................................... macedone. Partecipò successivamente a una guerra scoppiata nel 356 a.C. tra le città greche, che si concluse nel 346 a.C. grazie al suo intervento. In seguito a ciò la Macedonia acquisì sempre più una posizione di forza in .................................................... . Nel 343 a.C. concluse un trattato di alleanza con l’Impero ....................................................... , il quale rinunciava a interferire nell’area greca. Atene e Tebe si ribellarono all’egemonia macedone, ma Filippo II le sconfisse nella battaglia di .................................................... , nel 338 a.C. Filippo si fece quindi promotore della costituzione della ............................................................ che riuniva tutte le poleis greche. Filippo venne nominato comandante supremo dell’esercito della Lega. Filippo II puntava ora a Oriente, verso l’Impero Persiano. Ma durante il banchetto per le nozze della figlia venne .................................................................... da un ufficiale della propria guardia, non si sa bene per ordine di chi. Il figlio .................................................. gli successe sul trono e realizzò l’invasione e la conquista della ................................................ , che Filippo aveva solo pianificato. Obiettivo Conoscere l’origine e l’ascesa dei Macedoni.
225
Schede operative - STORIA 5
Alessandro Magno 1. Completa con i termini giusti.
• figlio • impero • Alessandria • Aristotele • Il Grande • biblioteca • cultura greca Alessandro era .................................................. del re Filippo II di Macedonia. Il padre chiamò i più grandi pedago ghi per educarlo, fra cui il celebre filo Nel corso del suo breve regno (336323 a.C.) egli riuscì a conquistare un
Mar Me diterran eo
* Granico Asia Minore * Isso
Alessandria
............................................................. vastissimo, che andava dalla Grecia all’attuale Iraq.
* Gaugamela Babilonia
“....................................................”. Salito al trono giovanissimo, riuscì a
India
Arabia
o oss rR Ma
Eg itt o
Persia
Go Pe lfo rsi co
* Pella
Per le sue gesta fu detto Magno, cioè
sconfiggere i Persiani e a occupare la
io sp Ca ar
sofo .................................................. .
M
Mar Nero
L’Impero di Alessandro Magno.
Oceano Indiano
* principali battaglie
Palestina, la Mesopotamia e l’Egitto dove fondò la città di ......................................................................., dal suo nome. Qui fece costruire una ............................................................... grandissima che conteneva tutto il sapere del tempo e ne fece la capitale del suo immenso impero cercando di diffondere ovunque la .................................................................. . Morì giovanissimo, probabilmente per febbri malariche. 2. Rispondi.
Alessandro è un nome molto diffuso anche oggi. Significa “protettore degli uomini”. • Che cosa cercò di diffondere Alessandro nel suo impero? ........................................................... • Che cosa fece costruire ad Alessandria d’Egitto? ........................................................... • In Italia esiste una città che si chiama Alessandria? Controlla sull’Atlante e rispondi. ......................................................................................................................................................................................................
226
Obiettivo Conoscere la figura di Alessandro Magno.
Schede operative - STORIA 5
L’Italia agli albori 1. Colora sulla linea del tempo il periodo in cui si svilupparono le civiltà italiche prima di Roma, poi rispondi con una X.
2 000 a.C.
1 500 a.C.
1 000 a.C.
500 a.C.
0
• Rispetto alle altre civiltà del Mediterraneo, le civiltà italiche si svilupparono: prima
dopo
contemporaneamente
2. Completa il testo inserendo le parole al posto giusto.
• Bologna • caccia • Preistoria • agricoltura • Meridionale • pesca • Vicino Oriente paludi • clima • metalli • Villanoviana • pianure • ceramica
M
AR
E
IO
NI
O
L’italia era abitata sin dalla ................................................... da genti che praticavano soprattutto la ............................................ e la .............................................. L’agricoltura fu portata nell’Italia ............................ ......................... verso il 6 000 a.C. da popolazioni che provenivano dal ..................................................... . Verso il 2 000 a.C. il territorio si presenta va ricco di foreste e di ......................................... ..........., ma anche di ................................................. ............................. . Era abitato da popolazioni che provenivano da territori anche molto M lontani, attirati dal ................................................ AR E M ED favorevole. IT ER RA Si diffusero le prime culture che NE O praticavano l’......................................................., la tessitura, la lavorazione della ........................ .................................. e dei .......................................... . MARE TIRRENO La più diffusa fu la civiltà ................................. ...................., così chiamata dal nome della località di Villanova, vicino a ........................... ............................................................. . 3. Nella carta dell’Italia colora con il verde il territorio in cui si diffuse la cultura nuragica; con il rosso i territori di diffusione della cultura villanoviana, di giallo quelli dei Liguri. Obiettivo Conoscere le popolazioni dell’Italia protostorica.
227
Schede operative - STORIA 5
Gli Etruschi 1. Riassumi con un titolo i seguenti paragrafi.
.............................................................................................................................................................................................. Ogni città etrusca era autonoma e governata da un re-sacerdote, chiamato lucumone. Il re era assistito da un consiglio di anziani, scelti fra i capi delle famiglie nobili, mentre l’assemblea del popolo veniva convocata periodicamente per approvare le decisioni del re.
.............................................................................................................................................................................................. L’origine degli Etruschi e l’epoca del loro insediamento in Italia sono ancora incerte: alcuni studiosi ritengono che provenissero dall’Asia Minore, perché i ritrovamenti archeologici risal gono tutti a una stessa epoca, come se prima di allora gli Etruschi non fossero stati presenti in Italia. Inoltre, la lingua etrusca ha molti punti di contatto con la lingua greca e con altri dialetti dell’Asia Minore, anche se non se ne conosce il significato. Molto probabilmente però gli Etruschi si evolvettero a partire dalla civiltà villanoviana.
.............................................................................................................................................................................................. Furono infatti abili navigatori, commercianti e pirati; ma si dedicarono anche all’agricoltura e alla pastorizia. Seppero inoltre sfruttare abilmente le risorse naturali della regione, in parti colare le miniere dell’Isola d’Elba e delle Colline Metallifere toscane. In seguito gli Etruschi fondarono nell’Italia centrale altre città, come Volterra, Veio, Chiusi, Arezzo, Tarquinia, Vulci, Populonia. Le città fondate da questo popolo erano piccole ma fiorenti già nel 700 a.C. Altre città etrusche furono Orvieto, Perugia, Fèlsina (Bologna). 2. Vero o falso? Indica con una X.
• Gli Etruschi non avevano una capitale. • Le città etrusche erano organizzate in modo simile alle poleis greche. • Il lucumone non era assistito da nessuno. • Gli Etruschi fondarono città in Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria. • Gli Etruschi avevano scambi commerciali con gli altri popoli italici. • Gli Etruschi mantenevano scambi commerciali con Greci e Cartaginesi. • Gli Etruschi sfruttarono il ferro dell’isola d’Elba e delle Colline Metallifere. • Gli Etruschi erano abili commercianti. • Le assemblee del popolo non avevano alcun potere politico. • Gli Etruschi disprezzavano la pirateria. 228
Obiettivo Conoscere la civiltà etrusca.
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
V
F
Schede operative - STORIA 5
L’Arte etrusca 1. Completa con i termini elencati sotto.
• necropoli • attivo • Cartagine • pirateria • dipinte • miniere • guerre • civiltà • donna • fenicie • proprietari terrieri • terreni agricoli • schiavi Nella società etrusca le classi più ricche erano costituite dai ................................................ . Essi sfruttavano le ........................................................ di rame e di ferro. La coltivazione dei ................................................... e il duro lavoro delle miniere veniva spesso eseguito da ................................................ , catturati nelle ................................................ e nelle spedizioni di ................................................ che gli Etruschi praticavano. Gli Etruschi ebbero intensi e pacifici rapporti commerciali con le città .................................... , fra cui ........................................................... . La potenza economica delle città etrusche è testimoniata soprattutto dalle vaste .................................................... situate nei pressi delle città. I grandi sarcofagi, le armature e le corazze, gli splendidi vasi, le anfore in argento, i gioielli d’oro e d’argento, modellini di templi e abitazioni che vi sono stati rinvenuti inducono a credere che la loro fosse una ................................................ assai ricca ed evoluta. Dalle scene ................................................ sulle pareti sui vasi si può ricostruire la vita quotidiana degli Etruschi. Esse rappresentano battaglie, viaggi per mare, commerci, giochi sportivi, banchetti simili a quelli dei Greci. Nelle tombe venivano riposti gli oggetti che il defunto amava e che avrebbe continuato a utilizzare dopo la morte. Anche la ................................................ , a quanto sembra, aveva nella società etrusca un ruolo molto ........................................ e probabilmente stava su un piano di parità con l’uomo. Sarcofago etrusco in terracotta.
2. Spiega i seguenti termini.
• necropoli: .............................................................................................................................................................................. • sarcofago: ............................................................................................................................................................................. • affresco: .................................................................................................................................................................................. • corredo: .................................................................................................................................................................................. • banchetto: ............................................................................................................................................................................ Obiettivo Riflettere su aspetti della civiltà etrusca.
229
Schede operative - STORIA 5
L’arco etrusco Le città etrusche erano molto evolute per i tempi. Possedevano una rete fognaria e le strade si intersecavano ad angolo retto, formando un reticolo ben definito. Esse sorgevano su colline per difendersi meglio ed erano protette da mura. Nelle mura si aprivano porte con la volta ad arco, elemento architettonico presente anche nelle tombe. Archi intatti si trovano tutt’ora a Volterra e Perugia. L’arco fu inventato probabilmente in Oriente ma fino all’utilizzo da parte degli Etruschi era sconosciuto in Italia. Per costruire un arco veniva realizzata una struttura in legno identica alle dimensioni interne dell’arco. Si cominciava poi a porre le pietre del basamento e giunti all’altezza desiderata si utilizzavano pietre, dette conci, tagliate in modo speciale. Al centro veniva posta una pietra più ampia e perfettamente di misura che sosteneva l’intero arco, spingendo sui conci a destra e a sinistra e impedendo quindi che essi crollassero. Tale pietra era chiamata, e si chiama tuttora, chiave di volta. 1. Rispondi.
• Quali applicazioni aveva l’arco?............................................................................................................................... • A che cosa serviva la “chiave di volta”?............................................................................................................... SÌ NO • Vi sono portoni ad arco o archi antichi nella tua città? 2. Formula delle opinioni sul significato delle seguenti espressioni.
• Lo zero è la “chiave di volta” di tutta la nostra numerazione. .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Questa operazione è la “chiave di volta” per la soluzione del problema. .................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
230
Obiettivo Conoscere l’origine dell’arco etrusco.
Schede operative - STORIA 5
L’Italia romana I Romani compresero di non poter trattare allo stesso modo gli abitanti dei territori con quistati per diversità di religione, cultura, tradizioni e leggi. Si cercò di rispettare le città vinte nella misura possibile, facendo fra di esse delle distinzioni. MUNICIPI CON SUFFRAGIO: erano città abitate da cittadini che avevano la piena citta dinanza romana e quindi godevano di tutti i diritti civili e politici. Potevano votare a Roma durante le elezioni (suffragio). MUNICIPI SENZA SUFFRAGIO: erano città che mante nevano la loro autonomia; i cittadini godevano dei diritti civili di matrimonio, commercio ecc. però non poteva no votare. COLONIE: erano città fondate nei territori conquistati Roma da cittadini romani e quindi godevano dei diritti civili e di quelli politici. CITTÀ ALLEATE: gli abitanti erano detti socii. Queste città, anche se indipendenti, avevano stabilito dei trattati di alleanza con Roma dove si impegnavano a fornire armi e soldati all’esercito romano. 1. Vero o falso? Indica con una X.
• Tutti i popoli conquistati ricevevano la cittadinanza romana.
V
F
• Gli alleati ricevevano viveri e bevande per l’esercito.
V
F
• Godere dei diritti politici significa partecipare alle elezioni.
V
F
• I socii erano gli abitanti delle città alleate.
V
F
• I municipi con suffragio godevano di tutti i diritti dei Romani.
V
F
• Dalle città alleate Roma pretendeva aiuto militare.
V
F
2. Trova il significato dei termini, poi rispondi.
• Alleato: .................................................................................................................................................................................... • Socio: ....................................................................................................................................................................................... • Colonia: .................................................................................................................................................................................. • Autonomia: .......................................................................................................................................................................... • Dopo una conquista, dal popolo sconfitto si ottiene di più con la forza o con la collaborazione? Perché? ............................................................................................................................................. ...................................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere la struttura organizzativa dell’Italia romana.
231
Schede operative - STORIA 5
I sette re di Roma Secondo la leggenda, i re di Roma furono sette, ma nella re altà furono più numerosi. Dopo Romolo, la tradizione indica Numa Pompilio, sabino. Egli unificò i villaggi dei colli roma ni, fece costruire un ponte sul Tevere e istituì nuove usanze religiose. Il terzo re, latino, fu Tullo Ostilio, che condusse la guerra vittoriosa contro Albalonga. Il quarto re fu il sabi no Anco Marzio, che fece costruire il primo porto a Ostia, alle foci del Tevere. Gli ultimi tre re furono etruschi. Tarquinio Prisco fece bonificare le pianure intorno al fiume Tevere e fece costruire la Cloaca Massima, un importante sistema di fognature che raccoglieva le acque di scolo dei colli. Fece, inoltre, costruire il Foro, la piazza dedicata al mercato e agli incontri politici. Servio Tullio fece costruire la cinta di mura ANCO MARZIO intorno ai sette colli, le mura serviane, e diede una nuova organizzazione sociale alla città, fondata sulla divisione tra patrizi e plebei. L’ultimo re fu Tarquinio, detto il Superbo, poiché governò talmente male che i Romani lo cacciarono con le armi. Era il 509 a.C.: patrizi e plebei, uniti, abolirono la Monarchia e fondarono la Repubblica. 1. Riordina con i numeri la successione dei re di Roma, poi collega ciascuno alle rispettive azioni di governo. Attento, ogni nome può avere più scelte!
Fondatore di Roma Popolamento della città Nuove usanze religiose Unificazione dei villaggi Guerra contro Albalonga Costruzione del porto di Ostia Bonifica delle pianure Costruzione del Foro e della Cloaca Massima Nuova organizzazione sociale: patrizi e plebei Costruzione della cinta muraria intorno ai sette colli Malgoverno e sua cacciata
NUMA POMPILIO TULLIO OSTILIO ROMOLO TARQUINIO IL SUPERBO ANCO MARZIO TARQUINIO PRISCO SERVIO TULLIO
2. Sulla linea del tempo colora il periodo compreso tra l’inizio e la fine della Monarchia, poi calcolane la durata. a.C. 0 d.C. 1 000
900
800
700
600
500
400
300
200
La Monarchia è durata ......................................... anni.
232
Obiettivo Conoscere Roma durante il periodo monarchico.
100
Schede operative - STORIA 5
Le cause delle lotte sociali Coloro che per Roma combattono e muoiono non hanno che l’aria. I loro comandanti li ingannano quando in battaglia li esortano a combattere per il loro focolare, perché un focolare non ce l’hanno più. Vengono chiamati “i padroni del mondo” e in realtà non hanno una sola zolla di terra che sia loro, quel che avevano l’hanno perduto. Plutarco
1. Leggi il brano e rispondi alle domande con una X.
• Chi sono coloro che non hanno più un focolare ? I patrizi. I plebei. Gli schiavi. • Perché hanno perduto tutto ciò che avevano? P erché sono obbligati a combattere e non possono coltivare i propri campi. Perché hanno perduto la guerra. Perché hanno venduto i loro averi. • Perché sono chiamati i “padroni del mondo”? P erché Roma aveva conquistato gran parte del mondo allora conosciuto. Perché volevano conquistare il mondo. Perché avevano un atteggiamento arrogante. • Quelle esposte nel brano sono le motivazioni che spiegano: La crisi che portò alle guerre tra popolari e ottimati. La crisi che portò alla I Guerra Punica. La crisi che portò all’uccisione di Tiberio Gracco. 2. Leggi le definizioni e risolvi il cruciverba. Nella colonna evidenziata appariranno i nomi di due capipartito di Roma Repubblicana. Scrivila sui puntini. 1. Quella agraria era voluta dai fratelli Gracchi. 2. Avevano tutti i poteri politici. 3. Il nome del Gracco che fu tribuno nel 133 a.C. 4. Grande appezzamento di terreno di proprietà di un patrizio. 5. Il secondo dei Gracchi. 6. Erano la nuova classe di ricchi. 7. Erano soprattutto prigionieri di guerra. 8. Il partito guidato da Silla. 9. Lo erano i Gracchi. 10. Partito guidato da Mario. 11. Il nome di famiglia di Tiberio e Gaio.
1 2 3 4 5 6 7 8 9
I capipartito erano: ..................................................... e ..................................................... . Obiettivo Conoscere le vicende della Roma repubblicana.
10 11
233
Schede operative - STORIA 5
Le conseguenze delle guerre 1. Indica con una X la definizione giusta.
•D opo ogni vittoria i Romani saccheggiavano le città e... istribuivano tutte le ricchezze ai d poveri. portavano a Roma enormi quantità di ricchezze. bruciavano anche le cose preziose.
• I latifondi erano... piccoli campi distribuiti ai soldati. giardini dentro la città di Roma. enormi estensioni di terreno con un unico proprietario. • I gladiatori erano... s chiavi di guerra che davano spetta coli al circo combattendo tra loro o con le belve. condottieri di guerra. agricoltori che lavoravano il terreno con il gladio.
• I proletari erano... plebei arricchiti con il commercio. patrizi che avevano combattuto. poveri plebei che non avevano altro che i figli.
Le conquiste di Giulio Cesare 2. Osserva la cartina e colora i territori romani alla morte di Giulio Cesare.
3. Vero o Falso?
Giulio Cesare… … fu un grande conquistatore.
V
F
… combatté nelle guerre puniche.
V
F
… fu nominato dittatore a vita.
V
F
… governò per moltissimi anni V fino alla vecchiaia.
F
V
F
… fu ucciso in una congiura.
234
Obiettivo Conoscere le vicende della Roma repubblicana.
Schede operative - STORIA 5
Ottaviano Augusto 1. Completa il testo con i termini elencati.
• salute • 44 a.C. • forte • nipote • Imperator • privazioni • adottò • stima • spedizioni • Roma • Augusto • vendicarne • poteri • 27 a.C. • Principe Ottaviano era ........................... di Cesare. Questi lo ......................... e lo portò con sé in alcune ............................. militari. Nonostante la ........................ cagionevole, il carattere ............................. permise al ragazzo di sopportare le ......................................... della vita militare, attirandosi sempre più la ........................................ dello zio. Quando Cesare venne ucciso, nel ................................., Ottaviano rientrò a ...................................... per ................................................... la morte. Ebbe la meglio sui nemici politici e gli fu attribuito il titolo di ........................................ del Senato, poi di .......................................... Nel ......................................... ottenne il titolo di ......................................... e concentrò definitivamente su di sé tutti i ......................................... politici. 2. Leggi attentamente il brano che segue, poi colora soltanto le caselle che contengono elementi che sembrano particolarmente cari ad Augusto.
Augusto morì all’età di 76 anni, per le conseguenze di una bronchite. Quel giorno svolse come sempre il suo lavoro, firmò decreti, rispose a lettere. Quindi, sentendo prossima la fine, chiamò la moglie Livia, che aveva sposato quasi cinquant’anni prima, e l’abbracciò. Poi, da grande romano, si rivolse ai presenti con queste parole: – Ho recitato bene la mia parte. Congedatemi dunque dalla scena, miei cari amici, con i vostri applausi… La bara fu portata a spalla dai Senatori per tutta Roma; poi, nel Campo Marzio, si svolse la cerimonia funebre. Adatt. da Archeo n.2, Aprile 1999
affetti familiari
divertimento
fama
lavoro
ricchezza
3. Leggi le definizioni e risolvi il cruciverba. Nella colonna evidenziata apparirà l’aspetto più importante del saggio governo di Augusto. 1. Il titolo che attribuiva il comando dell’esercito. 2. Lo zio di Augusto. 3. Periodo privo di guerre. 4. Massima carica religiosa romana. 5. P … Augusto lo era del Senato. 6. Augusto emanò leggi per frenarlo. 7. Quello Romano venne fondato da Augusto. 8. Soldati a fine carriera. 9. A Roma veniva distribuito gratuitamente ai poveri. 10. Moglie di Augusto. Obiettivo Conoscere le vicende della Roma imperiale.
serietà
lusso
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10
235
Schede operative - STORIA 5
Diventare imperatore Augusto non elaborò un criterio per la sua successione. Egli scelse Tiberio, che faceva parte della sua stessa famiglia, come suo successore. Dopo Tiberio a volte si seguì il principio dell’ereditarietà all’interno della stessa famiglia, a volte l’imperatore si eleggeva tramite il Senato, a volte era lo stesso imperatore in carica che sceglieva il proprio successore, attraverso una sorta di adozione. Spesso scoppiava no vere e proprie guerre fra coloro che ambivano a diventare imperatori. Nei primi due secoli dell’Impero Romano si diffuse un certo benessere. In quegli anni gli imperatori ampliarono i confini romani. Nel I secolo d.C. regnarono due dinastie: la Giulio-Claudia e la Flavia. Alla morte di Nerone, ultimo imperatore della dinastia Giulio-Claudia, ci furono lotte tra le legioni; alla fine vinse Vespasiano che nel 69 d.C. diede inizio alla dinastia Flavia. Nel II secolo d.C. si succedettero vari imperatori, secondo il principio dell’adozione. Con Traiano, il più famoso, l’impero raggiunse la massima espansione nel 117 d.C. 1. Costruisci un diagramma di flusso con le principali informazioni presenti nel brano appena letto. Augusto aveva scelto come suo successore ....................................................... ................................................................................ , il quale apparteneva alla ................................................................................ .
I criteri potevano essere: •.................................................................................. .............................................................................. ; •.................................................................................. .............................................................................. ; •.................................................................................. .............................................................................. .
Nel II secolo d.C. gli imperatori si succedettero in base al principio dell’.................................................................. .
Durante il regno dell’imperatore ......................................................... l’Impero raggiunse la ................................................ ............................................... nel ................... .
Nel I secolo d.C. gli imperatori appartenevano alla dinastia ................................................................................. e successivamente, dopo varie .................................................. , alla dinastia ............................................................................... .
236
Obiettivo Conoscere i principi e le dinamiche che portavano alla nomina dell’imperatore.
Schede operative - STORIA 5
Il Cristianesimo 1 Collega le caselle in modo che formino frasi corrette.
“Cristo” significa...
... all’età di trent’anni.
Gesù nacque...
... “unto dal Signore”.
Gesù cominciò a predicare...
... grazie alla predicazione degli Apostoli.
Il Cristianesimo si diffuse...
... durante l’impero di Augusto.
2 Leggi il testo e numera nella cartina i luoghi dove si svolse e concluse la vita di Gesù.
Gesù nacque a Betlemme (1) durante l’Impero di Augusto. Trascorse l’infanzia e la giovinezza a Nazaret (2). Cominciò a predicare all’età di trent’anni, spostandosi in Galilea (3), in Giudea (4), nella Samaria (5). Il suo messaggio fu accolto con favore tra gli umili e gli oppressi, ma gli inimicò i sacerdoti ebrei e le autorità romane: gli uni non credevano che Gesù fosse figlio di Dio, le altre temevano che convincesse il popolo a ribellarsi contro di loro. Così, sotto l’imperatore Tiberio, Gesù fu processato e crocifisso a Gerusalemme (6).
Cesarea di Filippo
A
ILE
SA MA
Giordano
Nazareth
RI
A
L GA
Gerasa
Giaffa
DEA
GIU
Gerusalemme
Betania
Betlemme Gaza
3 Segnala con una X le caselle che riportano i temi della predicazione di Gesù. Bisogna ribellarsi ai Romani.
Bisogna amare il prossimo ed aiutarlo.
Tutti gli uomini sono uguali.
Bisogna venerare l’imperatore come un dio.
Obiettivo Conoscere le origini del Cristianesimo.
Esiste un unico Dio onnipotente.
Dio ama tutti gli uomini, senza distinzione.
237
Schede operative - STORIA 5
La crisi dell’Impero 1. Segna la risposta giusta.
• I ricchi latifondisti non sentirono il bisogno di migliorare il lavoro nei campi perché: i l gran numero di schiavi a disposizione e le immense proprietà terriere permettevano loro di vivere comunque nel lusso. non erano stati informati delle novità dell’agricoltura. non volevano spendere soldi per nuovi attrezzi. • L’indifferenza dei latifondisti provocò: la rivolta degli schiavi. l’impoverimento dei raccolti. l’aumento dei raccolti. 2. Completa.
• La fine delle guerre di conquista e l’inizio del lungo periodo di pace provocarono .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • I coloni producevano ................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................... • Nei mercati cittadini ................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Le città ................................................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................... 3. Rispondi.
• Perché gli imperatori aumentarono le tasse? ............................................................................................. .................................................................................................................................................................................................... • Chi doveva pagare le tasse? .................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................... • In che modo la diffusione del Cristianesimo contribuì a mettere in crisi l’Impero Romano? .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
238
Obiettivo Conoscere le cause della crisi dell’Impero Romano.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
La scala numerica e la scala grafica 1. Osserva la carta e completa.
• L’uscita della superstrada che si trova più a Nord è ........................................................ • La scala numerica è ................................................. ............................................................................................... Significa che 1 centimetro corrisponde a ........................ cm, cioè a ........................ km. • La distanza in linea d’aria sulla carta tra Anzio e il Lido di Ostia è di ........................ cm. Nella realtà è di .................... x .................... = ...................... km.
Scala 1 : 500 000
2. Utilizzando la scala grafica, calcola le distanze indicate.
Scala
0
10
20
30
Km
Da Modena a Bologna: .......... ............................................................. ............................................................. ............................................................. Da Bologna a Imola: ............ ............................................................. ............................................................. ............................................................. Da Ferrara a Bologna: ........... ............................................................. ............................................................. ............................................................. Obiettivo Conoscere la differenza tra scala numerica e grafica.
239
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il reticolo geografico 1. Prova ad usare il reticolo geografico per stabilire la posizione delle città di Roma, Madrid e Atene. 60°
30°
20°
10°
0°
10°
20°
30°
40°
50°
40°
60°
Roma
50°
80°
Latitudine ..................................... Longitudine ................................
Madrid
50°
40°
Latitudine ..................................... Longitudine ................................
Atene
40°
30°
Latitudine ..................................... Longitudine ................................
20° 30°
10°
10°
20°
30°
40°
50°
2. Rispondi con una X. • Qual è il parallelo fondamentale? • Qual è il meridiano fondamentale? • L’Equatore... L’Equatore. Greenwich.
L’Equatore. Greenwich.
...taglia a metà la Terra. ...segna un quarto della Terra.
A proposito di orientamento 3. Cosa ti serve per orientarti e sapere dove devi andare? Rispondi con una X.
Basta una bussola.
240
Basta una carta geografica.
Obiettivo Conoscere il reticolo geografico e le coordinate.
Sono necessarie una bussola e una carta geografica.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
I meridiani e i paralleli I geografi, per localizzare un punto sulla carta, hanno tracciato un reticolo immaginario. I ”cerchi” o linee orizzontali che attraversano la cartina o il mappamondo, si chiamano paralleli. Il parallelo fondamentale si chiama Equatore. La latitudine è la distanza tra l’Equatore e un punto sulla Terra. Le 360 linee verticali o ”semicerchi” che collegano il Polo Nord con il Polo Sud si chiamano meridiani. La distanza di un punto sulla Terra dal meridiano di Greenwich (meridiano 1°) si chiama longitudine. La latitudine è nord-sud, la longitudine è est-ovest. 1. Indica la posizione delle seguenti città.
• Roma: .......................................................... • Napoli: ......................................................... • Palermo: ..................................................... • Milano: ........................................................ • Torino: ......................................................... • Venezia: ...................................................... • Firenze: ....................................................... • Bari: ...............................................................
2. Scrivi le definizioni.
• La latitudine è ....................................... ........................................................................ ........................................................................ • La longitudine è .................................. ........................................................................ ........................................................................ Obiettivo Conoscere il significato e l’importanza della latitudine e della longitudine.
241
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il clima 1. Quali sono i fattori che influenzano il clima? Elimina gli intrusi con una X.
La latitudine (vicinanza all’Equatore). La quantità di popolazione. L’altitudine. Le specie animali presenti sul territorio. La presenza di Parchi. La presenza di catene montuose.
La vicinanza al mare. Il tipo di terreno. Le specie vegetali presenti sul territorio. La presenza di spiagge basse e sabbiose. La vicinanza ai fiumi. La vicinanza alle colline.
2. Ora che conosci i fattori che influenzano il clima, leggi attentamente i testi che descrivono ciascuno di essi. Completali con il titolo appropriato ed un disegno.
Titolo: .............................................................................
Titolo: .......................................................................
Il mare e i laghi funzionano come grandi termosifoni. Durante il giorno, le acque si scaldano grazie ai raggi solari. Durante la notte si raffreddano molto lentamente e continuano a scaldare l’aria.
Più si sale di altitudine, più il clima diventa freddo. L’umidità, infatti, è minore e i raggi solari scaldano con più difficoltà l’aria.
Titolo: .............................................................................
Titolo: .......................................................................
Nelle zone più vicine all’Equatore, i raggi solari cadono perpendicolarmente. Nelle zone più vicine ai poli arrivano inclinati, perciò scaldano di meno.
I venti freddi possono far scendere improvvisamente le temperature. Le catene montuose, come le Alpi, fungono da argine ai venti.
242
Obiettivo Conoscere i fattori che influenzano il clima.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
I fattori del clima 1. Leggi i testi e completa scrivendo i titoli.
• La latitudine • L’altitudine • La distanza dal mare o dai laghi • La presenza di catene montuose • La vegetazione Il clima di una regione dipende da molti fattori. Ecco quali sono quelli più importanti: ...............................................................................................................
Nelle zone vicine all’Equatore i raggi del sole scaldano di più la Terra perché arrivano perpendicolari. Nelle regioni vicine ai Poli, invece, scaldano di meno perché arrivano obliqui.
EQUATORE
....................................................................................................
.....................................................................................................
Più si sale e ci si allontana dal livello del mare, più la temperatura si abbassa.
Le catene montuose possono ostacolare la circolazione dei venti. Possono inoltre cambiare la temperatura di una regione e far aumentare o diminuire le precipitazioni, ossia le piogge e le nevicate.
....................................................................................................
.....................................................................................................
Le acque, durante i mesi più freddi, cedono lentamente il calore che hanno accumulato durante i mesi caldi. Per questo lungo le coste o presso i laghi gli inverni sono meno rigidi.
Estese piantagioni di alberi rinfrescano l’aria assorbendo calore e producendo umidità.
Obiettivo Conoscere i fattori che influenzano il clima.
243
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il tempo atmosferico 1. Osserva attentamente la carta atmosferica dell’Italia e completa la legenda. Legenda
..........................................
..........................................
..........................................
..........................................
..........................................
..........................................
2. Vero o Falso? Interpreta la carta e rispondi con una X.
• L e Regioni del Nord sono caratterizzate da bel tempo.
V F
• L e Regioni del Centro sono interessate da cattivo tempo. V F • L e Regioni del Sud avranno un tempo variabile.
V F
• I l versante tirrenico è caratterizzato da piogge intense e temporali. V F • T utto il versante adriatico è interessato da bel tempo.
V F
• S ulla Sardegna è previsto cattivo tempo, senza temporali. V F • Il Mar Adriatico rimarrà calmo. V F • Il Mar Ionio sarà molto agitato. V F • Il Mar Tirreno sarà poco mosso. V F
244
Obiettivo Conoscere i fenomeni atmosferici.
Un tempo particolare: la nebbia
La nebbia può creare difficoltà alla circolazione di auto, aerei e navi. Essa è molto simile ad una grande nube, molto vicina al suolo, e questo diminuisce notevolmente la visibilità. 3. Osserva la cartina delle zone più colpite dalla nebbia e rispondi.
•Q uali sono le Regioni più interessate dal fenomeno? • I n queste zone sono presenti fiumi o laghi importanti? Quali? •N ella tua zona si verifica spesso il fenomeno della nebbia? • S e sì, provoca inconvenienti? Quali?
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il clima della tua città 1. Come è il clima del luogo in cui abiti? Costruisci la carta di identità climatica!
Luogo .................................................................. Regione ............................................................................ . Collocazione geografica Nord Centro Sud Isole Pianura Collina Montagna Costa Il mare è: vicinissimo vicino lontano lontanissimo I monti sono: vicinissimi vicini lontani lontanissimi
Altri elementi naturali Boschi: presenti assenti
Laghi: presenti assenti
Dati sulle stagioni L’estate è: calda afosa fresca lunga o breve? .......................
Piove: spesso raramente mai
L’autunno è: fresco umido freddo lungo o breve? .......................
Piove: spesso raramente mai
La primavera è: calda afosa fresca lunga o breve? .......................
Piove: spesso raramente mai
L’inverno è: caldo freddo fresco lungo o breve? .......................
Piove: spesso raramente mai
Nevica: spesso raramente mai In quale o in quali stagioni? ............................. ......................................................................................... .........................................................................................
2. Ora, prova a descrivere sul quaderno il clima del luogo in cui vivi. Aiutati con i dati raccolti con la carta d’identità climatica. Può essere di aiuto parlare prima della posizione geografica e degli elementi naturali (prima colonna) e poi dei dati relativi alle stagioni (seconda colonna). Obiettivo Conoscere le caratteristiche climatiche del proprio territorio.
245
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Le zone climatiche della terra 1. Colora le zone climatiche della Terra nel modo indicato e poi rispondi.
• Zona polare a nord • Zona temperata nell’emisfero settentrionale • Zona tropicale • Zona temperata nell’emisfero meridionale • Zona polare a sud
azzurro verde giallo verde azzurro
• In quale zona climatica si trova l’Italia?.......................................... ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. • E in quale emisfero? .................................................................................. ................................................................................................................................. .................................................................................................................................
246
Obiettivo Conoscere le zone climatiche della Terra.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
L’effetto serra 1. Ecco due situazioni nelle quali l’effetto serra fa aumentare la temperatura. Prova a spiegarle entrambe, con l’aiuto delle immagini.
• I raggi solari penetrano ......................................... attraverso ............................................................... poi non riescono più ad uscire perché ............... ............................................................................................... . In questo modo la temperatura ........................ ................................................................................................. ............................................................................................... .
• I raggi solari penetrano ........................................ attraverso ................................................................ poi non riescono più ad uscire perché .................. ............................................................................................... . In questo modo la temperatura ....................... ................................................................................................. ............................................................................................... .
Appunti per una ricerca 2. Fai una ricerca su quali potrebbero essere le conseguenze di un eccessivo aumento della temperatura sui soggetti elencati e completa.
• I ghiacciai: .............................................................................................................................................................................. • Le coste: .................................................................................................................................................................................. • I vegetali: ................................................................................................................................................................................ • Gli erbivori: ............................................................................................................................................................................ • I carnivori: .............................................................................................................................................................................. • L’uomo: ................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere il fenomeno dell’effetto serra.
247
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Le regioni climatiche in Italia 1. Collega le zone climatiche alla loro posizione sulla carta, poi colorale.
Zona padano-veneta Gli inverni sono lunghi e freddi, le estati sono calde e afose. Le precipitazioni sono abbondanti in primavera e autunno. È frequente la nebbia. Zona appenninica Gli inverni sono lunghi e rigidi, le estati abbastanza calde. Le precipitazioni sono frequenti in inverno. Nevica spesso sulle cime più elevate. Zona ligure-tirrenica Gli inverni sono miti e brevi, le estati sono calde ma ventilate. Le precipitazioni sono scarse. Zona adriatica Gli inverni sono freddi, le estati calde ma ventilate. Le precipitazioni sono abbondanti in tutte le stagioni. zona alpina Gli inverni sono lunghi e rigidi, le estati sono brevi e fresche. Le precipitazioni sono abbondanti. Nevica spesso in inverno.
zona mediterranea Gli inverni sono miti, le estati sono lunghe e calde. Le precipitazioni sono più frequenti nel periodo invernale, mentre in estate piove raramente e ci possono essere periodi di siccità.
• Quale regione climatica è più estesa? Quante regioni comprende? ........................................... .................................................................................................................................................................................................... • Qual è la meno estesa? Quante regioni comprende? ........................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
248
Obiettivo Conoscere le regioni climatiche italiane.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Termini legati alle alpi 1. Con l’aiuto del dizionario o del sussidiario cerca di spiegare con parole tue il significato dei seguenti termini:
PREALPI ............................................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................... DOLOMITI ....................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... MORENE ........................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... TURISMO INVERNALE ......................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
PASCOLO ............................................................................................................ ....................................................................................................................................... ALPEGGIO .......................................................................................................... ....................................................................................................................................... ENERGIA IDROELETTRICA .................................................................. ....................................................................................................................................... VIADOTTO ........................................................................................................ ....................................................................................................................................... GALLERIA ........................................................................................................... ....................................................................................................................................... TRAFORO ............................................................................................................ .......................................................................................................................................
Obiettivo Conoscere il lessico relativo all’ambiente alpino.
249
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Lessico degli Appennini 1. Consulta il vocabolario e dai per ciascun termine la definizione appropriata.
SMOTTAMENTO ............................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................... DORSALE ............................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... MONOCOLTURA ............................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... AGRITURISMO ................................................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... TERRAZZAMENTO ........................................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... DOLINE ................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... CALANCHI ........................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... FAGGETO ............................................................................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................................
250
Obiettivo Conoscere il lessico relativo agli Appennini.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Insediamenti umani e attività… 1. Completa i testi con le parole indicate.
...sulle Alpi valli • legname • ghiacci • trafori • pascoli • allevamento • energia elettrica • turismo Gli insediamenti umani si concentrano soprattutto nelle ampie ........................................... dove in piccoli campi pianeggianti vengono coltivati patate, frumento e alberi da frutta. L’abbondanza di ....................................... favorisce l’........................................ soprattutto di bovini da cui si ricavano latte, burro, formaggio e carne. Anche il ................................. ottenuto dai fitti boschi è un’importante risorsa. Le acque, la cui presenza è dovuta allo scioglimento dei ....................................., sono utilizzate per produrre ....................................... ................................................................................. . Molto fiorente è il ..................................................... che ha portato alla costruzione di alberghi e di impianti sciistici. Grazie alle autostrade, ai viadotti e ai ............................................... si raggiungono facilmente tutte le località. ...sugli Appennini allevamento • gallerie • comunicazioni • paesi • città • agricoltura • orti • oliv • turisti Sui fianchi delle montagne sono sorti ..................................................... suggestivi e nelle valli grandi ......................................................., dove si concentrano le attività economiche. Il terreno arido non ha facilitato l’......................................................, tuttavia nelle conche pianeggianti, si coltivano alberi da frutta, .......... ....................................... e .......................................................... . Molto legname da costruzione è stato ricavato dall’abbattimento massiccio delle foreste. Anche gli Appennini sono meta di ..................................................... sia d’estate che d’inverno. Nell’Appennino Centro-Meridionale si pratica l’................................... delle pecore. Molte ....................................... sono state costruite per facilitare le ............................................... tra il versante adriatico e quello tirrenico. Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche e attività dell’ambiente montano.
251
Schede operative - GEOGRAFIA 4
La collina
1. Segna con una X l’esatta definizione di collina.
La collina è una piccola altura con i fianchi ripidi e scoscesi, di solito non coltivabili. L a collina è un rilievo naturale del terreno che non supera, di solito, i 600 m sul livello del mare. L a collina è un rilievo naturale della crosta terrestre, con cime arrotondate per effetto dell’erosione, raramente rocciose. 2. Collega opportunamente le varie tipologie di colline alla giusta definizione.
COLLINE TETTONICHE
Si sono formate per il corrugamento della crosta terrestre o il sollevamento del fondo marino (es. Langhe e Monferrato, in Piemonte).
COLLINE STRUTTURALI
Si sono formate con l’accumulo di detriti trasportati dai ghiacciai (es. la Brianza, in Lombardia).
COLLINE MORENICHE
Sono antichi vulcani spenti (es. i Colli Euganei, nel Veneto).
COLLINE VULCANICHE
Sono i resti di antiche montagne erose dagli agenti atmosferici (es. le Murge, in Puglia).
252
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche e attività dell’ambiente montano.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Le colline italiane 1. Indica con una X la risposta giusta.
• Il territorio italiano è prevalentemente: pianeggiante. montuoso. collinare. • Le colline italiane sono: aspre e rocciose. fertili con fiumi che scorrono ai loro piedi. brulle e desertiche. • Le colline italiane sono state nel tempo: coltivate e abitate. ridotte a un deserto. abbandonate. 2. Indica con una X le frasi errate e riscrivile giuste.
Le colline raggiungono gli 800 metri. Le colline sono antichi vulcani spenti.
I Colli Euganei sono di origine vulcanica. Le colline giungono fino ai ghiacciai.
.................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... 3. Completa con i termini elencati.
OGGI Le zone paludose sono state ........................................................................
• fondovalle • paludosi • zone più elevate • salubri • bonificate • agevoli
IN PASSATO I fondovalle erano ........................................................................
Le comunicazioni nei fondovalle sono più ..............................................
Le cime delle colline erano più ...........................................
I centri abitati si sviluppano
I centri abitati si costruivano sulle ....................................
nei ................................................................
.................................................................................................................
Obiettivo Conoscere l’ambiente collinare.
253
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Le pianure italiane 1. Memorizza e scrivi al posto giusto il nome delle principali pianure italiane.
........................................
........................................ ........................................
• Pianura veneta • Pianura padana • Tavoliere delle Puglie • Agro Pontino • Campidano • Piana di Catania • Pianura maremmana • Pianura campana • Valdarno
........................................ ........................................ ........................................
........................................
........................................
........................................
2. Rispondi.
• Secondo te l’Italia è prevalentemente pianeggiante? SÌ NO • Perché? ................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................
254
Obiettivo Conoscere la dislocazione delle pianure italiane.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
I fiumi e i laghi Italiani 1. Osserva la fitta rete tracciata dai fiumi e dai laghi italiani, poi inserisci i numeri di quelli mancanti.
FIUMI
LAGHI
1 Tevere 2 Adige 3 Tirso 4 Volturno 5 Piave 6 Biferno 7 Arno 8 Adda 9 Simeto 10 Reno 11 Tronto 12 Sele
1 Como 2 Bolsena 3 Maggiore 4 Garda 5 Trasimeno 6 Lesina 7 Varano 8 Iseo
Studiare le acque
Il grande studioso Leonardo da Vinci visse tanti anni a Firenze e gli capitò di osservare gli straripamenti dell’Arno. Dell’acqua gli piacque rappresentare ciò che non si può vedere, vale a dire la forza e l’energia. Egli era attratto dall’energia che forma tanti cerchi concentrici ogni volta che un sasso viene buttato in acqua, che crea una scia, che si allarga sempre più quando una nave solca il mare, che ribolle e crea vortici, che trascina... Leonardo progettò la costruzione di canali, macchine per assalti sottomarini, un battello che si muove a pale e molto altro.
Obiettivo Conoscere l’idrografia dell’Italia.
255
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il grande fiume 1. Sottolinea il nome delle regioni italiane che il Po attraversa, poi rispondi.
Il Po è il maggior fiume italiano: è lungo 652 km e attraversa l’Italia settentrionale da ovest a est, dalle Alpi fino al mare. La sua sorgente scaturisce dal Monviso, in Piemonte, e ha origine da ghiacciai e da vari laghetti. Il torrente del Po si calma quando raggiunge la pianura e rallenta il suo corso fino a formare grandi curve e meandri. In questo lungo tratto il Po segna il confine con l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto. In questi luoghi nel corso degli anni sono stati rafforzati gli argini per evitare allagamenti, ma, a volte, tutto ciò non è stato sufficiente e grandi inondazioni hanno provocato vittime e distruzioni. Nel Polesine, in Veneto, il fiume si divide in tanti rami, a formare il delta. Di fronte alla foce, i detriti si accumulano e il delta continua lentamente ad avanzare nel mare. Vicino alla costa continui strati di sabbia si uniscono tra loro, formando lagune e paludi.
• Descrivi il corso del Po dalla sorgente fino alla foce. ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... • Come si origina il delta del Po? ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... • Perché sono stati rinforzati gli argini in alcune zone attraversate dal Po? ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................
256
Obiettivo Conoscere il fiume Po.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il lago 1. Segna con X la definizione esatta di lago.
Il lago è una grande massa d’acqua posta allo stesso livello del mare. Il lago è una massa d’acqua raccolta in un avvallamento del suolo. Il lago è una distesa d’acqua racchiusa tra le montagne. 2. Spiega i motivi della tua scelta.
.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Origine dei laghi 3. Leggi e scrivi il titolo giusto, scegliendo tra questi:
• Laghi glaciali o morenici • Laghi di sbarramento
• Laghi vulcanici • Laghi artificiali
• Laghi costieri • Laghi di circo
....................................................................
....................................................................
Sono tratti di mare chiusi da cordoni di sabbia accumulata dalle onde; hanno acque salmastre e poco profonde. I laghi di Lesina e di Varano ne sono un esempio.
Si sono formati nelle conche scavate anticamente da enormi ghiacciai che, con i loro movimenti, hanno trascinato detriti morenici sbarrando una valle. Ne sono un esempio i grandi laghi prealpini Garda, Maggiore, Como, Iseo.
.................................................................... Sono creati dall’uomo con una diga che interrompe il corso di un fiume. La loro acqua serve ad alimentare acquedotti e centrali elettriche.
.................................................................... Occupano i crateri di antichi vulcani spenti, riempiti dalle acque piovane o da sorgenti sotterranee. Ne sono esempio i laghi del Lazio: Bolsena, Vico, Bracciano, Nemi.
.................................................................... Si formano colmando una conca posta ai piedi di un ghiacciaio; di solito hanno una forma circolare.
.................................................................... Si sono formati a causa di una grande frana che ha interrotto il corso di un fiume.
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche e attività dell’ambiente lacustre.
257
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Mari e golfi 1. Osserva la cartina muta dell’Italia, poi scrivi il nome dei mari che la bagnano e dei principali golfi.
• Golfo di Genova • Golfo di Taranto • Promontorio del Gargano • Mare Adriatico • Mar Tirreno • Mar Ionio • Mar Ligure • Golfo di Trieste • Golfo di Napoli • Mar di Sicilia • Golfo di Manfredonia
258
Obiettivo Conoscere mari e golfi italiani.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Città e popolazione 1. Collega con le frecce ogni zona della città al suo nome e alla sua descrizione.
centro storico
zona abitata moderna
zona industriale
Abitazioni, grandi uffici, piccoli parcheggi, negozi.
Monumenti antichi, piazze storiche, musei, negozi di lusso.
Capannoni industriali, grandi centri commerciali.
2 Leggi, completa e rispondi con una X. Poi colora l’areogramma a torta secondo la legenda.
Popolazione urbana rurale
La maggior parte della popolazione italiana, circa il 70%, abita nei centri urbani (grandi città e piccoli paesi), perciò viene definita popolazione .................................................................... . Solo il restante 30% abita in campagna e viene definita popolazione ............................................................ . La percentuale della popolazione rurale si è ridotta, dopo che moltissime persone hanno lasciato le campagne per trasferirsi in città.
LEGENDA Ogni settore 5% popolazione rurale popolazione urbana
verde rosso
• Perché la popolazione si è spostata in città? Perché la città offre maggiori occasioni di lavoro. Perché il lavoro in città è più divertente. Perché il lavoro in campagna è noioso. Obiettivo Conoscere l’ambiente urbano.
259
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Le attività in italia 1. Vero o falso? Indica con una X.
• Agli inizi del XX secolo il settore più importante era l’industria. • L’Italia ha bisogno di importare prodotti dall’estero. • L’Italia basa la sua economia soprattutto sull’agricoltura. • L’Italia ha molte materie prime minerarie. • Il settore industriale è avvantaggiato dalla disponibilità di minerali. • La produzione industriale italiana è molto varia. • In Italia ci sono molte industrie medio-piccole. • Oggi il settore prevalente è il terziario. • Il turismo è molto importante per l’economia italiana. • I servizi per i cittadini fanno parte delle attività terziarie. • Le telecomunicazioni fanno parte del settore secondario.
V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F
2. Completa lo schema inserendo i termini giusti.
• secondario • agricoltura • industria • turismo • primario • allevamento e pesca • servizi pubblici • risorse minerarie • artigianato • trasporti e commercio • edilizia • terziario ................................................................. Settore..........................................
................................................................. .................................................................
LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
................................................................. Settore..........................................
................................................................. ................................................................. .................................................................
Settore.........................................
................................................................. .................................................................
260
Obiettivo Riconoscere attività e lavoratori dei vari settori.
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il lavoro oggi e nel passato 1. Osserva attentamente i grafici e poi prova a rispondere alle domande. Il lavoro nel 1900
Il lavoro nel 2000 Primario: 3%
Terziario: 17%
Secondario: 35% Secondario: 21%
Primario: 62%
Terziario: 62%
• Qual era l’attività prevalente degli Italiani, all’inizio del 1900? .................................................................................................................................................................................................... • Le industrie italiane erano sviluppate, secondo te? .................................................................................................................................................................................................... • Da cosa lo capisci? .................................................................................................................................................................................................... • Qual era l’attività prevalente degli Italiani nel 2000? .................................................................................................................................................................................................... • Oggi l’Italia è un Paese più sviluppato che in passato? .................................................................................................................................................................................................... • Da cosa lo capisci? .................................................................................................................................................................................................... 2 Leggi e rispondi.
Osservando il grafico del lavoro nel 2000, verrebbe da pensare che in Italia c’è carenza di cibo. La popolazione impegnata nelle attività del settore primario è talmente esigua che non può certamente garantire i generi alimentari a tutta la popolazione. Com’è possibile, allora, che gli Italiani riescano a mangiare tutti i giorni? .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere l’evoluzione delle attività lavorative in Italia.
261
Schede operative - GEOGRAFIA 4
Il lavoro degli Italiani 1. Leggi e completa aggiungendo PRIMARIO – SECONDARIO – TERZIARIO.
• L uca vive in Campania, suo padre possiede un’azienda agricola. Nei suoi terreni pianeggianti e bene irrigati coltiva cereali e ortaggi. È un addetto al: SETTORE ................................................................... . • S ara vive a Torino e il suo papà lavora in una grande azienda automobilistica. Nel suo reparto, le macchine automatizzate procedono alla verniciatura della carrozzeria delle vetture. Il papà di Sara è un addetto al: SETTORE ................................................................... . •A lessia vive a Montappone, nelle Marche. I suoi genitori sono proprietari di una piccola azienda che produce cappelli e li esporta in tutto il mondo. Anche il fratello maggiore di Alessia, Fabio, che ha 19 anni, lavora nell’azienda di famiglia. I genitori e il fratello di Alessia sono addetti al: SETTORE ................................................................... . •P aolo vive a Roma. Suo padre lavora presso il Ministero della Pubblica Istruzione e quindi è un addetto al: SETTORE ................................................................... . • T ommaso e la sua famiglia vivono a Venezia; il papà è cuoco in un ristorante in Piazza San Marco, la mamma ha un negozio di souvenir vicino al Ponte dei Sospiri. I genitori di Tommaso sono addetti al: SETTORE ................................................................... . •C armela vive a Mazara del Vallo. Suo padre è pescatore e ogni mattina parte alle 4 e 30 per tornare a casa solo quando avrà pescato a sufficienza. Il papà di Sara è un addetto al: SETTORE ................................................................... . •M arco vive a Carrara. Suo padre lavora in una cava di marmo sulle Alpi Apuane; la mamma ha un’edicola di giornali davanti all’ospedale. Il babbo di Marco è un addetto al: SETTORE ................................................................... . La mamma è un’addetta al: SETTORE ................................................................... .
262
Obiettivo Conoscere i settori lavorativi in Italia.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Il Pianeta Terra 1 Osserva il Planisfero e completa.
• L’Artide si trova al: Polo Nord Polo Sud L’Antartide si trova al: Polo Nord Polo Sud • Che cosa si intende per Continente? un mondo d’acqua interrotto da terre emerse una estensione di terre emerse unite • Scrivi i nomi dei 6 continenti: ................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... • Riporta i nomi degli oceani: ....................................................................................................................................... 2. Confronta le superfici dei continenti, espresse in milioni di km2, e numerale in ordine decrescente. Asia
45
America
40 35
Africa
30 25
45
20 15 10 5
42,2 30,2
Europa
Oceania
10,4
Antartide
9
13,2
..........
..........
0
..........
..........
..........
..........
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche dei continenti.
263
Schede operative - GEOGRAFIA 5
L’ONU 1. Leggi con attenzione le informazioni sull’ONU.
L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) è la più importante organizzazione internazionale. Ha sede a New York. L’ONU possiede uno Statuto che entrò in vigore nel 1945. Quasi tutti gli Stati del mondo sono membri dell’ONU. L’Italia venne ammessa il 14 dicembre 1955. I suoi scopi sono: • il mantenimento della pace nel mondo; • la riaffermazione e il pieno rispetto dei diritti dell’umanità; • il rispetto dei trattati internazionali; • l’impegno a non ricorrere alle armi per mantenere la pace; • l’uso di mezzi e strumenti internazionali per il progresso economico e sociale di tutti i paesi.
Il Palazzo di Vetro, sede dell’ONU, a New York.
2. Rispondi.
• Che cosa vuol dire la sigla ONU?........................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Quali sono i suoi scopi?................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................
264
Obiettivo Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
L’OMS 1. Leggi con attenzione le notizie sull’OMS.
Nel simbolo dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è rappresentato il serpente simbolo di Esculapio, il dio romano della medicina. Per gli antichi l’animale era simbolo di salute e giovinezza. Il serpente si avvolge attorno al caduceo, la verga di Mercurio, il messaggero degli dei. Nel disco è disegnata la Terra con i suoi continenti; lo circonda una corona composta da due ramoscelli di ulivo, per simboleggiare la pace nel mondo. L’OMS ha lo scopo di migliorare la salute di tutte le popolazioni nel mondo, favorendo le ricerche mediche e inviando medicine, medici e strutture sanitarie nei luoghi che necessitano di assistenza medica. L’OMS è un’organizzazione davvero molto importante, perché la difesa della salute, bene primario dell’uomo, è un diritto di tutti ed è un compito fondamentale per tutti gli Stati. Per “salute” non si intende solo l’assenza della malattia, ma anche il benessere fisico, mentale e sociale delle persone, che si può avere solo in un ambiente adatto. L’OMS si suddivide in vari settori a seconda delle seguenti azioni: • controllo della diffusione delle epidemie e dei focolai di malattie, informando tutti gli Stati del mondo; • incremento delle ricerche scientifiche per migliorare la salute e combattere le malattie più diffuse e terribili come il cancro e l’AIDS; • aiuto ai Paesi poveri per lo sviluppo dei servizi igienici e sanitari; • promozione di campagne pubblicitarie e informative sui pericoli della droga, del fumo, dell’alcool, sull’inquinamento ambientale e sulle malattie contagiose; • prevenzione sulla difesa dell’ambiente. La sua sede è a Ginevra, in Svizzera. 2. Di cosa si occupa l’OMS? Da quali elementi è composto il suo simbolo?
.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere gli scopi e l’azione di un’organizzazione umanitaria internazionale.
265
Schede operative - GEOGRAFIA 5
L’UNICEF 1. Leggi con attenzione le informazioni sull’UNICEF.
L’UNICEF è un’organizzazione che si occupa dei problemi legati alla maternità e all’infanzia in tutto il mondo, avendo cura in particolar modo dei bambini che si trovano nei Paesi dove fame e guerra minacciano la sopravvivenza. La sua azione è rivolta all’educazione, all’istruzione e alla salute dei bambini. L’UNICEF venne fondata nel 1946 e la sua sigla significa “United Nations International Children Emergency Found” ovvero “Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite”. Si possono ricordare molti interventi dell’UNICEF. Primo fra tutti il risanamento dell’infanzia in tutta l’Europa alla fine della Seconda guerra mondiale. Fu organizzata una campagna per la distribuzione del latte in polvere, e così anche in Italia, nel 1948, quasi un milione di bambini ricevettero aiuto. 2. Rispondi.
• Che cosa significa l’acronimo “UNICEF”? ......................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Quali furono le ragioni della sua creazione? ................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Quale fu la sua prima azione nel nostro Paese? Quando ebbe luogo? .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... 3. Ricerca il simbolo dell’UNICEF e disegnalo nel riquadro.
266
Obiettivo Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
La FAO 1. Leggi con attenzione le informazioni sulla FAO.
La FAO (“Food and Agricolture Organization” ovvero “Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura”) nacque nel 1945 con il compito di migliorare la produzione, la distribuzione e lo scambio dei prodotti agricoli e alimentari nei Paesi membri. La sua sede è a Roma. Attualmente la FAO si occupa della diffusione di mezzi e tecniche per lo sviluppo dell’agricoltura in tutto il mondo. Organizza anche la raccolta dei dati allo scopo di programmare e attuare azioni di sostegno e sviluppo alla produzione e alla distribuzione delle risorse alimentari. Per affiancare e completare l’azione della FAO, nel 1977 venne creata l’IFAD (“International Found for Agricoltural Development”, “Fondo internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura”). Lo scopo principale di questa organizzazione è quello di attirare l’attenzione internazionale sul drammatico problema della sopravvivenza, dello sviluppo economico e dell’incremento della produzione nei Paesi più poveri e sottosviluppati. 2. Ora completa correttamente il seguente testo.
• La FAO in origine aveva il compito di ............................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Oggi la FAO si occupa ................................................................................................................................................ .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • L’IFAD si occupa .............................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................... 3. Documentati e disegna nel riquadro il simbolo della FAO.
Obiettivo Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.
267
Schede operative - GEOGRAFIA 5
L’UNESCO 1. Leggi con attenzione le informazioni sull’UNESCO.
L’UNESCO (“United Nations Education Science and Culture Organization” ovvero “Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura”) è l’organo che all’interno dell’ONU si occupa di diffondere nel mondo la cultura, l’arte e la scienza, attraverso le quali gli uomini si educano e si perfezionano dal punto di vista mentale, morale e intellettuale. Ha sede a Parigi, dove venne fondata nel 1965. L’UNESCO si batte contro l’analfabetismo e si adopera per diffondere la conoscenza delle culture di tutti i popoli. Il simbolo dell’UNESCO è un tempio che ricorda il Partenone, emblema dell’arte e della cultura, nonché della grandezza politica e civile di Atene.
2. Completa il seguente schema.
Si occupa di ................................................ ............................................................................. ............................................................................ ...........................................................................
UNESCO
Ha sede in ......................................................................................... .................................................................................................................. Lotta contro ............................................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................... Il suo simbolo è ................................... ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................
268
significa
.............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................
Obiettivo Conoscere scopi e finalità di un’organizzazione umanitaria internazionale.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Demografia e popolazione 1. Leggi il testo, poi rispondi alle domande.
Il concetto di “popolazione” è molto vasto: dal punto di vista geografico, si può definire come la quantità di persone che vivono in un territorio. La quantificazione della popolazione di uno Stato è un’operazione molto complessa che ha bisogno di un conteggio che si basa sul censimento: un’indagine tra i cittadini di uno Stato, che rileva le caratteristiche della sua popolazione. Il censimento si effettua tramite la compilazione di una scheda con domande. In Italia questa indagine si ripete ogni 10 anni, dal 1861. L’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) provvede alla raccolta, elaborazione e pubblicazione dei dati.
• Che cos’è la popolazione di un territorio?...................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... • Come si determina? ..................................................................................................................................................... • Ogni quanti anni si fa il censimento? ............................................................................................................... • Quando ci fu il primo censimento in Italia?................................................................................................... • Qual è l’Ente preposto alla raccolta e allo studio dei dati?.................................................................. .................................................................................................................................................................................................... • A che cosa serve rilevare il dato relativo alla popolazione?................................................................ .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere l’importanza di dati demografici.
269
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Lessico “STATISTICO” 1. Collega ciascun termine al suo significato.
Demografia
Numero di morti ogni mille abitanti in un anno.
Censimento
Rapporto tra il numero di abitanti che risiedono in un territorio e la superficie di quest’ultimo.
Popolazione assoluta
Numero dei nati ogni mille abitanti, in un anno.
Incremento demografico
Crescita della popolazione: si ha quando il numero dei nati è maggiore di quello dei morti.
Densità di popolazione
Numero di abitanti che risiedono in un territorio.
Natalità
Scienza che studia i dati statistici della popolazione.
Mortalità
Indagine che raccoglie i dati statistici relativi alla popolazione.
Statistica
270
Obiettivo Conoscere il lessico relativo alla statistica.
Analisi dei fenomeni legati alla popolazione, con lo scopo di studiarli, descriverli, spiegarli e prevederli.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Le lingue parlate in Italia 1. Completa il brano con i seguenti termini.
• francese • spagnolo • arabo • slovena • uffici pubblici • dialetti • cinese • minoranze linguistiche • tedesca • albanese • cartelli stradali • immigrati • italiana La maggioranza degli italiani parla la lingua ............................................................... , tuttavia sono presenti numerosi modi di parlare caratteristici di ciascuna regione: i...................................... . Nel nostro paese ci sono poi alcuni gruppi che parlano una lingua diversa dall’italiano: le ..................................................................................................................... . In Valle d’Aosta si parla la lingua ............................................................... , in Trentino-Alto Adige la lingua ........................................................... . Esistono comunità molto piccole come quella ........................................................ che da secoli abita in alcune zone dell’Italia meridionale o quella .......................................................... in Friuli-Venezia Giulia. Lo Stato italiano protegge queste lingue perché non vengano perse: sono infatti utilizzate negli ................................................... , nelle scuole e sui ............................................................. . In Italia sono parlate anche le lingue dei lavoratori ................................................... , che hanno mantenuto la loro lingua, come per esempio il ..................................................... , l’................................................... e lo .................................................................... . LE COMUNITÀ ETNICO-LINGUISTICHE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO
Albanesi: vivono nelle regioni meridionali e precisamente in Calabria, Sicilia, Puglia e Abruzzo. Sud Tirolesi: vivono nella provincia autonoma di Bolzano. Carinziani: vivono nella provincia di Udine in Friuli. Carnici: vivono nella provincia di Belluno nel Veneto. Catalani: vivono nella città di Alghero in Sardegna, hanno origini catalane (regione della Spagna) e parlano il catalano. Croati: vivono nella regione del Molise. Franco-Provenzali e francofoni della Valle d’Aosta: vivono nella regione autonoma della Valle d’Aosta e in Piemonte. Greci: vivono nella provincia di Reggio Calabria e di Lecce. Ladini: vivono tra il Trentino-Alto Adige e il Veneto. Occitani: sono residenti nella provincia di Cuneo e nella provincia di Torino, in Piemonte e in quella di Imperia, in Liguria. Sardi: vivono e risiedono nella regione autonoma della Sardegna. Sloveni: vivono nella città di Trieste, nella provincia di Gorizia e di Udine, in Friuli-Venezia Giulia. Obiettivo Conoscere realtà linguistiche presenti in Italia.
271
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Le religioni in Italia L’Italia possiede una tradizione cattolica fortemente radicata negli usi e costumi di gran parte dei suoi abitanti. Ma nella nostra realtà vivono persone che professano anche altre religioni. C’è il protestantesimo, suddiviso in tante chiese, ci sono i musulmani, i buddhisti, i cristiani, gli ortodossi, gli ebrei ecc.
1. Fai un’indagine nella tua classe sulle religioni praticate dai tuoi compagni. Segui la traccia sotto.
1) Nome della religione ................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... 2) Origini storico-religiose .............................................................................................................................................. ...................................................................................................................................................................................................... 3) Testo sacro ......................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... 4) Città sacre ........................................................................................................................................................................... 5) Feste principali ................................................................................................................................................................ ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... 6) Caratteri principali del culto..................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................
272
Obiettivo Conoscere alcune caratteristiche delle religioni presenti in Italia.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Popolazione attiva e non 1. Leggi il brano.
La popolazione attiva è la parte di popolazione di uno Stato in grado di svolgere legalmente un’attività lavorativa. In ambito economico, la popolazione attiva corrisponde all’offerta di lavoro, cioè al complesso di persone su cui un Paese può contare per l’esercizio e lo sviluppo delle attività economiche. Secondo l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), per popolazione attiva si intende l’insieme delle persone di età non inferiore ai 15 anni che risultano: 1) occupate, esercitando in proprio o alle dipendenze altrui un mestiere; 2) d isoccupate, ovvero hanno perduto il precedente lavoro e sono alla ricerca di una nuova occupazione; 3) t emporaneamente impedite a svolgere la propria attività lavorativa in quanto inquadrabili come: volontari per il Servizio Civile; ricoverati in luoghi di cura; condannati a meno di 5 anni di carcere; 4) alla ricerca di prima occupazione, non avendone mai svolta alcuna in precedenza. La popolazione non attiva è composta invece da: 1) ragazzi con età inferiore ai 15 anni; 2) p ersone che hanno almeno 15 anni, che non svolgono un lavoro e non sono nemmeno alla ricerca di un’occupazione. A quest’ultima categoria appartengono: • i benestanti e i proprietari; • gli studenti; • le casalinghe che svolgono lavori domestici presso le proprie famiglie; • i pensionati; • gli infermi e i ricoverati a tempo indeterminato in luoghi di cura; • gli invalidi permanenti al lavoro; • i condannati a pene di almeno 5 anni; • i mendicanti e coloro che vivono di pubblica beneficenza. Risulta particolare la figura delle casalinghe, le quali, pur svolgendo un’importante attività produttiva nel contesto familiare, vengono escluse dalla popolazione attiva. La motivazione di questa esclusione è legata alla circostanza che i servizi da loro prestati non prevedono uno stipendio. 2. Rispondi sul quaderno.
• Quali caratteristiche hanno coloro che appartengono alla popolazione attiva? • Quali caratteristiche hanno coloro che appartengono alla popolazione non attiva? • Esiste una categoria considerata a “metà strada fra le due”? Quale? Obiettivo Conoscere la differenza tra popolazione attiva e non.
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Schede operative - GEOGRAFIA 5
Confini e capoluoghi 1. Scrivi il nome delle regioni e dei rispettivi capoluoghi.
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Obiettivo Conoscere i confini e i capoluoghi delle regioni italiane.
..............................................
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Le regioni settentrionali 1. Scrivi il nome delle Regioni dell’Italia settentrionale.
....................................................................................
................................................................................. ........................................................................
....................................................................................
........................................................................
....................................................................................
......................................................................... ....................................................................................
2. Quale catena montuosa interessa le Regioni di confine? E quale invece attraversa la Liguria e l’Emilia-Romagna?
Regioni di confine
..........................................................................................................
Liguria ed Emilia-Romagna
..........................................................................................................
3. Quali sono i maggiori laghi del Nord Italia? Qual è la loro origine?
.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 4. Consulta la cartina fisica ed indica il nome dei laghi disegnati, osservandone con attenzione la forma.
Lago ........................................
Lago ........................................
Lago ........................................
5. Qual è la più grande pianura del Nord? Da quale fiume è attraversata?
.......................................................................................................................................................................................................... 6. Cancella i fiumi che non scorrono nelle Regioni settentrionali. DORA BALTEA DORA RIPARIA ADDA
SELE TEVERE
ARNO
MUSONE TICINO
PIAVE
TANARO PO
TAGLIAMENTO
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Settentrionale.
TRONTO ISONZO
275
Schede operative - GEOGRAFIA 5
7. Collega ogni Regione al rispettivo capoluogo.
Valle d’Aosta
Genova
Piemonte
Trieste
Liguria
Bologna
Lombardia
Venezia
Trentino-Alto Adige
Aosta
Veneto
Torino
Friuli-Venezia Giulia
Milano
Emilia-Romagna
Trento
8. Quali Regioni del Nord sono a statuto speciale? Perché?
.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 9. Completa il testo inserendo le parole mancanti, scelte tra quelle riportate in basso.
L’economia
Le principali attività del settore primario nelle zone alpine sono i pascoli, che favoriscono ..........................................................................................., e i boschi, che forniscono ............................................. . Nelle valli è diffusa ............................................. . In pianura si pratica ............................................................... . Il settore secondario è molto sviluppato. Nelle Regioni del ............................................., soprattutto nel triangolo formato dalle città di ...................................................................., lo sviluppo industriale risale alla seconda metà dell’Ottocento. In queste zone si trovano industrie di grandi dimensioni. In tempi più recenti, lo sviluppo industriale ha interessato anche le Regioni del , soprattutto .............................................................................................................., dove sono sorte moltissime .......................................................... specializzate in prodotti di alta qualità. La ricchezza di queste Regioni ha determinato una ......................................................... del terziario: ospedali, scuole, trasporti, commerci, banche. Anche il ....................................... è ben sviluppato. • un’agricoltura intensiva • Nord-Est • Torino, Milano e Genova • grande crescita • piccole e medie industrie • Nord-Ovest • Veneto ed Emilia-Romagna • turismo • la frutticoltura • l’allevamento • legname
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Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Settentrionale.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Le regioni centrali 1. Individua nella cartina le Regioni dell’Italia centrale: Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo e Molise.
............................................................................... .........................................................................
Queste Regioni sono attraversate: dalle Alpi
.....................................................................
dagli Appennini ...........................................................
2. Cerchia i monti dell’Italia centrale.
Gran Sasso Maiella Monte Bianco Monte Rosa
Alpi Apuane Dolomiti Monte Vettore Terminillo
........................................................... .........................................................................
3. Rispondi.
• In quale mare sfociano l’Arno e il Tevere? ........................................................................................................ • I fiumi che sfociano nell’Adriatico hanno carattere torrentizio, cioè .............................................. ....................................................................................................................................................................................................... •Q uali sono i maggiori laghi dell’Italia centrale? ............................................................................................ ....................................................................................................................................................................................................... • A quale Regione appartiene l’Arcipelago Toscano? .................................................................................. • A quale Regione appartengono le Isole Ponziane? .................................................................................... 4 Consulta la carta fisica dell’Italia centrale ed attribuisci ad ogni isola il suo nome, osservandone bene la forma.
.................................... .................................... .................................... .................................... .................................... 5. Collega ogni pianura alla Regione in cui si trova.
Maremma
TOSCANA
Valdarno
Agro Pontino
LAZIO
Agro Romano
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Centrale.
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Schede operative - GEOGRAFIA 5
6. Cancella gli intrusi.
Settore primario Nell’Italia centrale l’agricoltura è sviluppata nelle conche, intorno ai monti e nelle vastissime pianure. Negli ultimi anni si sono diffuse coltivazioni specializzate: ulivo, vite, tabacco, zafferano, riso e agrumi. 7. Completa inserendo i seguenti termini: Perugia – Toscana – Marche.
Settore secondario Le industrie sono piccole e medie e generalmente specializzate in alcune produzioni: dolciarie a ............................... ; della carta, di strumenti musicali e calzature nelle ............................... ; tessili nella ............................... . 8. Scrivi nelle caselle alcune attività del settore terziario presenti nell’Italia centrale.
Settore terziario
9. Quali sono le Regioni meno ricche e sviluppate? Perché?
.......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... 10. Indica il Capoluogo delle Regioni dell’Italia centrale.
Marche: ........................................... Umbria: ...........................................
Abruzzo: ........................................... Toscana: ...........................................
Lazio: ........................................... Molise: ........................................
11. In quale Regione si trovano?
Pisa ............................................................... Assisi ............................................................ Loreto ......................................................... Isernia .......................................................... Circeo ..........................................................
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Agnone ................................................................ Grotte di Frasassi ........................................... Lago Trasimeno .............................................. Parco della Maiella ........................................ Maremma ...........................................................
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Centrale.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Le regioni meridionali e insulari 1. Colora sulla cartina.
Sicilia: Sardegna: Calabria: Campania: Puglia: Basilicata:
BLU ROSSO GIALLO CELESTE VERDE ARANCIONE
2. Collega ogni elemento alla Regione corrispondente.
Vesuvio Monte Pollino Sila, Aspromonte Altopiano delle Murge
CAMPANIA PUGLIA
Gennargentu Promontorio del Gargano
CALABRIA
Arcipelago della Maddalena Pianura Campana
BASILICATA
Isole Eolie Tavoliere delle Puglie Laghi di Lesina e Varano Capri, Ischia, Procida Etna
SICILIA SARDEGNA
3. Completa.
Le fiumare sono ..................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Il clima delle Regioni meridionali e insulari è ..................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Meridionale e Insulare.
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Schede operative - GEOGRAFIA 5
Settore primario
4. Cancella le informazioni sbagliate.
Nelle Regioni del sud e nelle isole, l’agricoltura è praticata con metodi tradizionali/moderni ed occupa molti/pochi addetti. I principali prodotti agricoli sono: riso, cereali, agrumi, ulivi, viti, frutta e ortaggi. L’agricoltura è/non è un’importante attività economica. L’allevamento è/non è sviluppato. Settore secondario
5. Vero o Falso?
V F
L’Italia meridionale e insulare ha un fortissimo sviluppo industriale. In queste Regioni lo Stato è intervenuto per realizzare alcune grandi industrie meccaniche, chimiche, petrolchimiche. 6. Sottolinea le affermazioni esatte.
V F
Settore terziario
Il settore terziario occupa molti addetti. Il settore terziario occupa pochi addetti. Il turismo ha molte strutture. Il turismo è in via di sviluppo: ha molte ricchezze naturali e artistiche ma poche strutture (alberghi, vie di comunicazione…). 7. Osserva i grafici dell’occupazione nei diversi settori e ricerca nel testo a quali Regioni si riferiscono.
.....................................................
.....................................................
24%
Settore terzario
8%
Settore secondario
Settore primario
24%
Settore terzario
14%
Settore secondario
Settore primario
Settore terzario
Settore secondario
Settore primario
14%
20%
68%
62%
66%
.....................................................
63%
66%
.....................................................
280
.....................................................
33%
Settore terzario
11%
Settore secondario
Settore primario
27%
Settore terzario
10%
Settore secondario
Settore primario
19%
Settore terzario
15%
Settore secondario
Settore primario
56%
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Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni dell’Italia Meridionale e Insulare.
Schede operative - GEOGRAFIA 5
Regioni quiz 1. Di chi si parla? Scrivi le Regioni indicate.
• È la più piccola Regione italiana e non ha sbocchi sul mare: ........................................................................................ • È la Regione delle Alpi Apuane: ........................................................................................ • È l’unica Regione dell’Italia peninsulare a non essere bagnata dal mare: ........................................................................................ • È la maggiore isola dell’Italia e del Mediterraneo: ........................................................................................ • È bagnata dal Mar Ionio e per un piccolissimo tratto dal Mar Tirreno: ........................................................................................ • L a sua fascia costiera è bassa e sabbiosa ed è caratterizzata dalla laguna, un intreccio di isolotti e cordoni di sabbia: ........................................................................................ • Vi si trovano gli aeroporti di Linate e Malpensa: ........................................................................................ • È la Regione della Ferrari: ........................................................................................
• È una stretta striscia di terra ad arco che si estende dalla Francia alla Toscana: ........................................................................................ • È la Regione che occupa la punta dello “stivale”: ........................................................................................ • Nel suo Capoluogo ha sede il Museo Egizio, uno dei più belli e ricchi del mondo: ........................................................................................ • È la Regione che confina con la Svizzera e con l’Austria: ........................................................................................ • Si trova al confine con la Slovenia: ........................................................................................ • È la Regione in cui si trova il Parco nazionale del Circeo: ........................................................................................ • È la Regione dei Trulli: ........................................................................................ • È la Regione del Gran Sasso d’Italia:
• È la Regione più densamente popolata d’Italia: • Si trova al centro del Mar Tirreno, vi puoi trovare i Nuraghi: • Il suo litorale basso e sabbioso è interrotto dal promontorio del Monte Conero: ........................................................................................
........................................................................................ • Fu abitata dall’Homo Aeserniensis, l’Antenato d’Europa: ........................................................................................
Obiettivo Conoscere le principali caratteristiche delle regioni italiane.
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Guida ai materiali digitali
Guida ai materiali digitali Negli ultimi anni il MIUR ha intrapreso la strada dell’innovazione digitale, rimarcando a più riprese la necessità di indirizzi di revisione della scuola italiana. Già a partire dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 (DM del 16/11/2012) e dal successivo Decreto 26/03/2013, prot. n. 209, i libri di testo prendono forma in una nuova versione digitale o mista. In virtù di ciò, le scuole si dotano delle LIM e le classi si affacciano al mondo «2.0», disegnando lo scenario di una scuola che affronta in modo attivo le importanti sfide che ha davanti a sé: l’inclusione, l’apertura al mondo reale, le opportunità e gli allarmi posti dal digitale. Nel 2014, l’iniziativa ministeriale PROGRAMMA IL FUTURO (23/09/2014) offre una serie di percorsi per introdurre gli studenti ai concetti base dell’informatica. Ma è con il decreto 27/10/2015, prot. n. 851, che il MIUR dà definitivamente il via a un programma di innovazione digitale complessiva della scuola italiana: il Piano Nazionale Scuola Digitale, che nasce in virtù di una revisione e di un «riposizionamento» del sistema educativo scolastico nell’era digitale. Gli obiettivi non cambiano: le competenze degli studenti - tra le quali rientra ora a pieno titolo anche quella digitale - i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Nasce un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio per l’apprendimento totalmente aperto. In quest’ottica, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio in primis delle attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma investendo di fatto tutti gli ambiti e gli ambienti del fare scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali. Con ricadute estese al territorio. Il sistema educativo-didattico complessivo formato da innovazione metodologica, didattica per competenze e strumentazione digitale, ridefinisce necessariamente anche l’ambito professionale del fare scuola: il docente diventa il progettista del percorso, in grado di utilizzare una «cassetta degli attrezzi» sofisticata e complessa. Tra questi attrezzi resta centrale il libro di testo, perché la civiltà del libro non può abdicare a se stessa, ma è un libro diverso, ricco di connessioni e di aperture verso l’esterno: è un libro potenziato, arricchito di contenuti multimediali, un libro che consente approcci diversi allo stesso problema. Per definizione, le tecnologie modificano i comportamenti delle persone e sono destinate anche a cambiare il modo di far scuola. Governare questo cambiamento, in ultima analisi, è la sfida più importante a cui i docenti sono chiamati.
Sommario Introduzione Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale 2. Il testo liquido ad alta leggibilità 3. L’audiolibro Il funzionamento del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La barra di navigazione 2) La ricerca dei contenuti 3) Le annotazioni e la creazione dei documenti 4) La condivisione dei documenti 5) Il disegno e le annotazioni b. Aggiornamento dei contenuti digitali 2. Il testo liquido ad alta leggibilità a. Strumentazione, utilizzo e icone 1) La navigazione 2) La modifica del testo 3. L’audiolibro
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Guida ai materiali digitali
Introduzione Il M.I.O. BOOK è il libro multimediale del Gruppo Editoriale Raffaello. L’acronimo M.I.O. identifica le tre caratteristiche fondamentali alla base di tutti i progetti digitali: M come Multimediale, perché integrato con contenuti multimediali integrativi che possono essere vi.sionati sia dall’insegnante in classe con l’ausilio della LIM, sia dall’alunno a casa installando il Raffaello Player nel proprio computer o tablet; . I come Interattivo, perché è possibile intervenire nel testo inserendo note o appunti; .O come Open/Aperto, perché è possibile creare documenti e condividerli in classe. Il M.I.O. BOOK è stato concepito per essere utilizzato in classe (costruzione condivisa della lezione) e a casa sia dallo studente (facilitatore dell’uso del libro) sia dal docente (preparazione della lezione).
Le versioni all’interno del M.I.O. BOOK Il progetto all’interno del M.I.O. BOOK è fruibile in tre versioni:
1. Il testo sfogliabile multimediale L’obiettivo del progetto è principalmente quello di sviluppare le competenze digitali degli alunni, interessando le nuove generazioni e appassionandole alle proposte educative in modo coinvolgente. Il M.I.O. BOOK rappresenta un nuovo modo di insegnare e di favorire l’apprendimento che nasce da un modello didattico di tipo cooperativo-metacognitivo e che si fonda su concetti di riflessione, cooperazione e condivisione. Di notevole efficacia risulta la possibilità di un suo uso associato alla LIM, in quanto facilita l’attuazione delle strategie educative, che stanno alla base di una didattica inclusiva. La strumentazione presente nel M.I.O. BOOK permette di lavorare in modo vario e differenziato con il testo. Si può: ricercare parole chiave nel testo; evidenziare il testo; inserire segnalibri; prendere appunti; inserire e memorizzare note scritte sotto forma di slide o post-it; inserire e memorizzare audio, video, documenti, link utili; scattare fotografie alla pagina; scrivere e disegnare nelle pagine, salvando le modifiche; avere accesso a vario materiale multimediale integrativo.
2. Il testo liquido ad alta leggibilità La versione liquida del testo è ad alta leggibilità: grazie al suo particolare formato (ePub), permette all’utente di intervenire sulla pagina migliorando la lettura e aiutando le difficoltà di apprendimento. Permette infatti di intervenire sul testo aumentando la dimensione del testo, modificare la font (con la possibilità di utilizzare la font Leggimi, indicata per studenti con BES e DSA), cambiare lo stile trasformando tutto il testo in maiuscolo e disattivare le immagini all’interno della pagina per evitare elementi di distrazione. La versione liquida offre inoltre un servizio di traduzione di tutto o parte del testo in altre lingue, uno strumento particolarmente utile per studenti stranieri che trovano difficoltà con la lingua italiana.
3. L’audiolibro Ogni testo è stato letto in maniera completa da speaker professionisti. Molte sezioni presentano anche brani ad alto ascolto, letti scandendo bene le parole. Questo accorgimento è di grande aiuto agli studenti con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Gli strumenti del M.I.O. BOOK, intuitivi e facili da utilizzare, permettono al docente di: parlare il linguaggio «digitale» degli studenti; catturare e mantenere un’attenzione maggiore da parte della classe; sviluppare la condivisione e il lavoro di gruppo; personalizzare le lezioni (con diversi stili, centrata sui BES ecc.).
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Guida ai materiali digitali
Il funzionamento del M.I.O. BOOK 1. Il testo sfogliabile multimediale Installato il Raffaello Player, si accede alla libreria dei testi adottati. Individuato il testo da utilizzare, fare doppio clic sulla copertina. Al primo accesso il testo dovrà essere attivato, inserendo un codice. Attivato il testo, i contenuti del M.I.O. BOOK si presenteranno nella seguente maniera:
I testi vengono presentati in formato PDF, senza l’integrazione di alcun contenuto digitale interattivo. Utile per tablet o per una consultazione «veloce».
Il M.I.O. BOOK si presenterà in questo modo:
Installa
Visualizza
Strumentazione, utilizzo e icone La barra di navigazione Visualizzazione a «tutto schermo». La schermata dei menù si apre in maniera automatica, per passare alla modalità a tutto schermo fare clic sul tasto in alto a destra; per tornare alla visualizzazione ridotta fare clic nuovamente sull’icona. È possibile stampare le pagine su cui si sta lavorando.
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alla e clic
Guida ai materiali digitali
Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina singola o doppia. Permette lo scorrimento delle pagine del libro in maniera rapida con un’anteprima dei contenuti. C1
Consentono di passare alle pagine precedenti o successive. È possibile spostarsi nel testo di una pagina in avanti o di una pagina indietro. Strumento zoom: offre la possibilità di aumentare o ridurre la visualizzazione del testo.
La ricerca dei contenuti Attraverso queste icone è possibile ricercare contenuti sia attraverso gli indici «tradizionali» (suddivisi per capitoli e per tipologia), sia scrivendo un termine nel campo «cerca». Le tipologie degli indici sono diverse: - «tradizionale» del libro; - navigazione guidata (non presente nel libro); - contenuti multimediali. Strumento segnalibro: facendo clic su questa icona è possibile memorizzare e richiamare pagine o risorse presenti all’interno del testo.
Le annotazioni e la creazione dei documenti Questa icona permette di creare documenti personalizzabili: - presentazioni; - mappe mentali; - linee temporali. Aggiungi annotazione multimediale (documenti, immagini, video, audio, web-link).
La condivisione dei documenti I docenti e gli studenti hanno la possibilità di creare e di condividere tra loro: documenti personali, linee temporali e mappe mentali; allegati multimediali. Una volta importati, si ha la possibilità di sovrascrivere e generare nuovi documenti. Esempio Facendo clic su questa icona si inizia il processo di creazione del documento che prevede: 1. Selezione della tipologia del documento. 2. Selezione del modello da utilizzare. 3. Inserimento dei contenuti: testo, immagini (caricate esternamente oppure «catturate» dal libro), oggetti multimediali (audio e video) e web-link. 4. Questi documenti potranno essere esportati e poi condivisi in diversi formati: - .mio, per una condivisione ottimale su un altro dispositivo con il testo M.I.O. BOOK attivo; - .jpg, per le mappe mentali e le linee temporali; - .rtf, per le presentazioni (da utilizzare anche al di fuori del M.I.O. BOOK con software di video scrittura).
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Guida ai materiali digitali Il disegno e le annotazioni Strumento per tornare all’operazione precedente. Tasto per attivare la strumentazione. Puntatore per selezionare, spostare, modificare. Matita. Figure geometriche base. Linea e freccia. Cancella. Maschera. Cambia colore (penna, evidenziatore, linee, frecce...).
Aggiornamento dei contenuti digitali Durante l’anno scolastico sono previsti degli aggiornamenti dei contenuti digitali extra. Presupposto fondamentale: avere un collegamento a internet ed essersi registrati all’interno del portale www.raffaellodigitale.it Gli aggiornamenti disponibili vengono segnalati nel seguente modo:
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Guida ai materiali digitali 2. Il testo liquido ad alta leggibilità Alta leggibilità
Cliccando questa icona si ha la possibilità di visualizzare il testo nella versione liquida. Questa versione è molto utile per gli alunni con DSA/BES.
Il testo si presenta così:
Strumentazione, utilizzo e icone La navigazione Indice degli argomenti. [12]
Elenco degli elementi multimediali presenti nella pagina. Consentono la visualizzazione del testo in modalità pagina singola o doppia.
C1 Torna al M.I.O. Book
Avanzamento delle pagine. Ritorno alla versione testo sfogliabile. Stampa delle pagine del testo.
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Guida ai materiali digitali La modifica del testo Aumentare la dimensione del carattere. Leggimi
Cambiare la font del carattere (compresa la font Leggimi, utile per BES/DSA). Cambiare il colore del carattere e dello sfondo. Cambiare il testo in tutto maiuscolo o tutto minuscolo. Possibilità di attivare/disattivare le immagini all’interno della pagina (indicato per BES/DSA). Possibilità di evidenziare il testo sottolineato. Traduzione automatica: permette di selezionare singole parole o porzioni di testo e tradurle in altre lingue.
3. L'audiolibro Audiobook I testi sono anche forniti in formato audio.
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Guida ai materiali digitali I MATERIALI DEL MIO BOOK Video approfondimenti In Storia, Geografia e Scienze una nutrita serie di video affronta e approfondisce in maniera chiara e dettagliata alcune tematiche di particolare interesse, stimolando l’interesse e la curiosità degli alunni. Video esperimenti Si tratta delle riprese degli esperimenti suggeriti nei percorsi didattici di scienze: hanno un impatto visivo straordinario soprattutto per la semplicità e la chiarezza delle immagini, risultando così utili sia come materiale tutorial che indica visivamente le fasi di lavoro dell’esperimento, sia come percorsi sostitutivi della fase laboratoriale, nei casi limite in cui la classe è impossibilitata a svolgere gli esperimenti a scuola. Fotogallery Tra le risorse di cui si arricchisce la sezione Storia, le fotogallery consentono la visualizzazione di ambienti e ricostruzioni, per facilitare la collocazione geostorica di avvenimenti o elementi particolari e per consentire l’agevole comprensione di accadimenti o usi dei popoli antichi. Esercizi interattivi I Learning Object, ossia gli Oggetti di Apprendimento, sono contenuti digitali integrativi per l’approfondimento, lo studio e la didattica multimediale e interattiva, in classe o a casa, che hanno come obiettivo quello di favorire l’ingresso dell’innovazione nei processi d’insegnamento-apprendimento. Sono strumenti dotati di una potenziale multifunzionalità poiché possono aiutare gli studenti a diventare protagonisti dei loro percorsi di apprendimento; inoltre presentano caratteristiche interessanti per gli aspetti relativi al potenziamento delle esperienze di autoapprendimento, poiché, grazie alla loro struttura, sono flessibili e dinamici, e ciò favorisce, in chi apprende, l’associazione del contenuto dell’istruzione con le conoscenze pregresse e le esperienze personali. I LO possono essere utilizzati sia da docenti sia da studenti, in modo indipendente e senza una sequenza predefinita. Come sostiene Howard Gardner, noto per aver scritto alcuni importanti testi di psicologia e per aver elaborato la più importante storia classica della nascita della scienza cognitiva, “In questa prospettiva, si modifica il concetto di apprendimento che diventa processo sociale, grazie anche agli strumenti tecnologici e alle componenti multimediali impiegate, capaci di attivare situazioni didattiche a elevata interattività. In questo contesto l’utilizzo dei LO integra e non sostituisce il lavoro dei docenti; possono altresì consolidare l’attività didattica dell’insegnante e accrescere la motivazione degli studenti per gli aspetti riguardanti il potenziamento delle esperienze di auto-apprendimento, favorendo le intelligenze multiple.” Per quello che riguarda nello specifico il materiale messo a disposizione dalla Raffaello Editrice, si può parlare a tutti gli effetti di LO, micro entità digitali o non, che possono essere utilizzati, riutilizzati per un numero illimitato di volte durante l’apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. Sono infatti idonei all’utilizzo in classe, in videoproiezione, ma soprattutto con la LIM. Ogni “esercizio” può essere eseguito dall’alunno con l’impiego di diverse modalità: touch (determinate aree sensibili vanno “toccate” per dare una risposta); drag and drop (con il “trascinare e rilasciare” si associano concetti complementari); cloze (completamento di frasi, di sillabe o concetti da scrivere direttamente con la tastiera); corrispondenze (immagini o parole da mettere in relazione con il trascinamento); sequenze (gruppi di parole o numeri vanno organizzati seguendo un determinato ordine); scelte multiple; v ero o falso. I Learning Object hanno una durata di esecuzione dai 2 ai 15 minuti e sono totalmente indipendenti l’uno dall’altro. Ciascuna tipologia di “oggetto” è interattiva, fornisce all’allievo una risposta utile e contiene un obiettivo e una valutazione finale. In caso di risposta sbagliata al bambino non sarà consentito un secondo tentativo. Soltanto al termine, dopo che avrà terminato tutti gli esercizi, potrà visualizzare il punteggio totalizzato (che può essere anche stampato e consegnato all’insegnante) e rivedere tutto il percorso effettuato con i relativi marcatori di “risposta esatta” o “risposta sbagliata”, utile per autocorreggersi e riflettere sul proprio operato.
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Guida ai materiali digitali Pagine con esercizi interattivi Alcune pagine si arricchiscono della versione interattiva degli esercizi proposti in cartaceo. Il report, previsto al termine di ogni esercizio, permette all’alunno un riscontro immediato dei propri progressi, consente l’autovalutazione e il monitoraggio costante degli apprendimenti, nonché la revisione e il rinforzo dei contenuti disciplinari fondamentali. Percorsi digitali multidisciplinari per la LIM Nel quadro delle risorse tecnologiche di ausilio all’insegnamento, la Lavagna Interattiva Multimediale occupa sicuramente una posizione di centralità e sta conoscendo una significativa diffusione nella scuola italiana. L’uso di questo strumento non richiede conoscenze di particolare complessità: in genere è sufficiente qualche sessione informativa perché l’insegnante apprenda le funzionalità di base per costruire la propria lezione multimediale. Uno dei problemi rilevati, in relazione questo nuovo medium educativo, sta però nel fatto che la creazione delle “slide” in cui si articola una lezione alla LIM è un’attività piuttosto dispendiosa in termini di tempo: la ricerca e la collocazione ordinata dei contenuti nelle diapositive richiederebbero all’insegnante che volesse regolarmente lavorare alla lavagna multimediale un compito davvero impegnativo. Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione delle insegnanti dei percorsi LIM realizzati con accuratezza da insegnanti esperti di contenuti multimediali e immediatamente utilizzabili nella pratica didattica. L’attenta selezione del materiale informativo; la qualità del repertorio grafico; l’impianto ludico; la strutturazione delle attività in modo da consentire la massima interazione tra i bambini e il feedback immediato rappresentano alcune fra le caratteristiche dei software che assicureranno ai bambini delle vostre classi esperienze di apprendimento qualitativamente significative. Per la quarta classe l’insegnante ha a sua disposizione due percorsi multidisciplinari PIANETA TERRA e PICCOLI CHEF. Qui di seguito vi mostriamo l’introduzione e alcune miniature di pagine del primo percorso che si trovano tra il materiale docente e che si possono scaricare e stampare. Questo materiale guida, clic dopo clic, anche l’insegnante meno esperta che grazie a queste indicazioni dettagliate potrà usare i percorsi multidisciplinari per la LIM con facilità ed efficacia. Del secondo percorso vi mostriamo solo l’introduzione. In classe quinta il percorso si chiama VECCHIO LUPO DI MARE.
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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Guida ai materiali digitali
Piccoli Chef Guida per lʼinsegnante
Area delle Discipline - Introduzione In “Piccoli Chef” il cibo e la cucina costituiscono il motivo conduttore per una serie di innovative proposte di attività destinate ai bambini di classe quarta della Scuola Primaria. Questo segmento, in particolare, è dedicato allʼambito delle «discipline» e si articola in percorsi che coinvolgono Matematica, Scienze ed Educazione motoria. Alla base del progetto vi è lʼintima convinzione che la LIM costituisca un valido ausilio per innovare ambienti e strategie di apprendimento; per attivare nuove dinamiche relazionali e motivazionali; per offrire ai bambini ulteriori e preziose occasioni di esperienza. Di qui il proposito di mettere a disposizione dellʼinsegnante degli strumenti che consentano un impiego quanto più possibile efficace e autenticamente proficuo della lavagna nella didattica di classe. In questo senso, la riflessione sul modus operandi dello scienziato, considerato in parallelo a quello del cuoco e, nella fase esecutiva, la sperimentazione di ricette di cucina, andranno ben oltre la semplice ricezione di nozioni e la mera esecuzione di procedure. I bambini, di contro, saranno costantemente sollecitati a problematizzare e ad assumere unʼattitudine “scientifica”, analizzando i processi via via attivati, evidenziandone gli elementi di positività e di criticità, sottolineando le difficoltà incontrate e proponendo suggerimenti per eventuali miglioramenti. Nello stesso ordine di idee, la considerazione dei concetti di peso lordo, peso netto e tara avverrà a partire dallʼanalisi di una situazione problematica, in modo che siano gli stessi bambini a ricavare autonomamente le formule per il calcolo dei pesi e ad applicarle, giungendo infine alla soluzione del problema con lʼindividuazione di dati e incognita, lʼausilio di diagrammi e lʼutilizzo dei simboli appropriati. La riflessione sullʼimportanza di corrette abitudini alimentari avverrà nel contesto di un divertente quiz in cui lo studente sarà anzitutto chiamato a recuperare, valutare criticamente e argomentare le sue conoscenze pregresse, che metterà poi a disposizione della classe in un clima di confronto costruttivo. A conclusione del percorso, i bambini saranno coinvolti in un divertente gioco motorio a tema, di cui dovranno aver previamente determinato nel dettaglio le caratteristiche, cooperando nella sua progettazione e predisposizione. Tutte le attività sono concepite in modo da favorire la massima interazione con la LIM da parte del maggior numero possibile di bambini per coinvolgere attivamente anche quelli al momento non impegnati in prima persona alla lavagna. Vengono inoltre messi a disposizione materiali e spunti per attività individuali, da svolgersi a casa o a scuola, e suggerimenti per approfondire o integrare i percorsi didattici.
Competenze attese all’esito delle attività 01 Scienze - A scuola di cucina! Riconoscere le caratteristiche del modo di procedere dello scienziato. Eseguire in modo autonomo e corretto una procedura, impiegando i materiali indicati e seguendo lʼordine cronologico delle istruzioni. 1
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Estrarre da un messaggio multimediale informazioni significative riguardo a materiali e procedure. Eseguire rendicontazione e valutazione di unʼesperienza pratica.
02 Matematica - Ingredienti e quantità Individuare i concetti di peso lordo, peso netto e tara attraverso lʼanalisi di situazioni problematiche. Individuare autonomamente soluzioni a problemi pratici relativi a peso lordo, netto e tara. Risolvere problemi con lʼindividuazione dei dati e lʼausilio di diagrammi.
03 Scienze - Il quizzone di mezzogiorno Comprendere lʼimportanza di corrette abitudini alimentari. Comprendere i pericoli connessi ad una nutrizione non equilibrata. Analizzare criticamente le possibili conseguenze di determinate abitudini alimentari.
04 Educazione Motoria - La dura vita del cameriere Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio di testo regolativo. Contribuire alla progettazione e alla predisposizione di un gioco. Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole.
Pulsanti e icone nel multimedia
N.B. Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menù contestuale selezionare Schermo – Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sullʼicona del file da visualizzare.
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Guida ai materiali digitali
Piccoli Chef Guida per l’insegnante SCIENZE:
A SCUOLA DI CUCINA!
Piccoli Chef del modo di procedere dello scienziato Riconoscere le caratteristiche
Diapositive 2 - 7 Leggete insieme alla classe o fate leggere a un alunno le informazioni riportate nella diapositiva 2, eventualmente aiutandovi con lo strumento Evidenziatore. In questo caso, prima di passare da ogni diapositiva alla successiva , cancellate le linee tracciate utilizzando lo strumento Ripristina pagina. La serie di slide da 3 a 7 vuole evidenziare quali siano le caratteristiche del modo di procedere dello scienziato, evidenziando le affinità che sussistono tra il suo lavoro e quello del cuoco. Ogni diapositiva riporta anzitutto alcune considerazioni relative allo scienziato. Una volta lette insieme alla classe e prima di procedere, chiedete di ipotizzare per quale motivo ciò che si è letto può riguardare anche il cuoco. Quindi fate un clic in una qualsiasi area della LIM e confrontate poi le vostre ipotesi con quando riportato nella diapositiva.
Eseguire in Guida modo autonomo e correttamente una procedura impiegando i materiali indicati per l’insegnante e seguendo l’ordine cronologico delle istruzioni. A SCUOLA DI CUCINA! Estrarre da un messaggio multimediale informazioni significative riguardo a materiali e R procedure. SCIENZE:
iconoscere le caratteristiche del modo di procedere dello scienziato Eseguire in modo autonomo e correttamente una procedura impiegando i materiali indicati e seguendo l’ordine cronologico delle istruzioni. Estrarre da un messaggio multimediale informazioni significative riguardo a materiali e procedure.
Eseguire rendicontazione e valutazione di un’esperienza pratica.
Eseguire rendicontazione e valutazione di un’esperienza pratica.
Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona
ATTIVITÀ PRELIMINARI
ATTIVITÀ PRELIMINARI
1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.
Diapositiva 8 Ricapitolate i concetti appena considerati a partire dall’immagine della ricetta. Procedete con singoli clic in una qualsiasi area della LIM per visualizzare una ad una le indicazioni di sintesi.
1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.
2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.
Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona
3. Avviare il software LIM Raffaello.
2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una I diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.
4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”.
5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.
Diapositiva 9 Avviate il video cliccando sul pulsante Riproduci il video e guardatelo una prima volta per intero, senza interruzioni. Quindi predisponete l’aula per l’esecuzione dell’attività per la quale, ovviamente, vi sarete procurati in anticipo i materiali (ingredienti, tovaglietta, piatti di carta, posate). Per la lista degli ingredienti fate riferimento alla ricetta visualizzabile dal pulsante Materiali per l’insegnante Decidete voi quale impostazione dare all’attività. In articolare: - potete decidere che solo l’insegnante esegua l’attività in aula, con i bambini che assisteranno al procedimento che dovranno poi replicare a casa, procurandosi gli ingredienti e con l’aiuto dei genitori. In questo caso consegnerete ad ogni bambino (o farete copiare sul quaderno) una copia della ricetta stampabile dal pulsante Materiali per l’insegnante ;
Diapositiva 1 bambini saranno stati già avvertiti delle caratteristiche complessive del percorso interdisciplinare “Piccoli chef” (Start - Vai alla presentazione del percorso). Chiarite che questa prima sessione dedicata alle Scienze è di fondamentale importanza perché è proprio in questa sede che, seguendo le indicazioni e i suggerimenti via via proposti alla LIM, i bambini impareranno a cucinare!
Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona
3. Avviare il software LIM Raffaello. 2
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4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante stampabile e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile. disponibile dalla diapositiva 14 (Materiali per
- oppure potete disporre che tutti i bambini eseguano in aula la ricetta, ciascuno al proprio banco. In questo caso, se ritenete che poi i bambini possano consumare quel che hanno preparato, assicuratevi che non sussistano intolleranze alimentari ed acquisite la previa autorizzazione dei genitori.
Esempio: dallo spezzone di video cui abbiamo appena assistito possiamo ricavare l’indicazione di un ingrediente e di una fase del procedimento.. Terminata la visione del video, consegnate a ciascun bambino una copia del modello
In entrambe le ipotesi, sospenderete la riproduzione del video in corrispondenza di ogni titolo intermedio, premendo il pulsante Pausa del player, in modo da poter eseguire quanto di volta in volta richiesto.
l’alunno) o date le opportune istruzioni per riportare ordinatamente sul quaderno la stesura definitiva della ricetta. Attivate lo strumento Penna e chiamate un bambino alla lavagna in modo che riporti ingredienti e fasi della ricetta in base a quanto suggerito e concordato dalla classe. Intervenite solo in funzione di controllo, per segnalare eventuali incongruenze. Il testo della ricetta è visualizzabile dal pulsante Materiali per l’insegnante nella diapositiva 13. Quando le informazioni saranno state riportate anche nei modelli cartacei degli alunni, prima di passare da una diapositiva alla successiva , cancellate le linee tracciate utilizzando lo strumento Ripristina pagina.
Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona
Diapositiva 1 I bambini saranno stati già avvertiti delle caratteristiche complessive del percorso interdisciplinare “Piccoli chef” (Start - Vai alla presentazione del percorso). Chiarite che questa prima sessione dedicata alle Scienze è di fondamentale importanza perché è proprio in questa sede che, seguendo le indicazioni e i suggerimenti via via proposti alla LIM, i bambini impareranno a cucinare!
Diapositive 10 - 12 Consegnate a ciascun bambino una copia del modello stampabile disponibile dalla diapositiva 10 (Materiali per l’alunno) o date le opportune istruzioni per riportare ordinatamente sul quaderno il resoconto dell’attività. Chiamate a turno i bambini alla lavagna e attivate lo strumento Penna per compilare il resoconto. Una volta che ciascun bambino avrà fatto altrettanto sul suo modello, e prima di passare da ogni diapositiva alla successiva , cancellate le linee tracciate utilizzando lo strumento Ripristina pagina. Di seguito alcune indicazioni: - in “Risultati attesi” indicate semplicemente il nome della ricetta “Cannoni al gorgonzola”; - in “Materiali impiegati” elencate gli ingredienti; - in “Strumenti utilizzati” riportate “tovaglia, piatti di carta, posate”; - in “Procedimento seguito” riportate le diverse fasi di preparazione del piatto. Fate riferimento alla ricetta visualizzabile dal pulsante Materiali per l’insegnante nella diapositiva 9 . In ogni caso lasciate che siano i bambini a suggerire e concordare le formule più appropriate, intervenendo solo in funzione di controllo per assicurare completezza, ordine cronologico delle fasi, sinteticità degli enunciati; - in “Valutazione complessiva dell’attività” lasciate che ogni bambino valuti autonomamente; - in “Osservazioni” potete riportare considerazioni di tipo diverso, anche relative al gradimento dell’attività. In particolare, comunque, sollecitate i bambini a evidenziare gli elementi di positività e di criticità, sottolineando, ad esempio, le difficoltà incontrate e i suggerimenti per eventuali possibili miglioramenti. Esempio: non è stato agevole amalgamare burro e gorgonzola con le forchette di plastica. Si potrebbero usare posate metalliche. Oppure: il burro andrebbe lasciato più a lungo fuori dal frigo.
Diapositiva 16 Procedete nell’esecuzione di una nuova ricetta come indicato supra per la diapositiva 9 . In questo caso sarà comunque l’insegnante, se possibile, ad abbrustolire le fette di pane. Altrimenti il piatto potrà essere preparato con fette di pane fresco. Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona
Diapositive 17 - 19 Procedete nella compilazione del resoconto dell’attività come indicato supra per le diapositive 10 - 12. Anche in questo caso è possibile consegnare a ciascun bambino una copia del modello stampabile disponibile dalla diapositiva 17 (Materiali per l’alunno) .
Passate alla diapositiva successiva cliccando sull’icona
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Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.
Diapositive 13 - 15 Avviate il video cliccando sul pulsante Riproduci il video e guardatelo una prima volta per intero, senza interruzioni. Quindi procedete come indicato nella diapositiva 13 , arrestando la riproduzione del video in corrispondenza di ciascun titolo intermedio. Aiutate i bambini nel loro lavoro di ricostruzione della ricetta. 3
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Piccoli Chef Guida per l’insegnante MATEMATICA::
INGREDIENTI E QUANTITÀ
Individuare i concetti di peso lordo, peso Chef netto e tara attraverso l’analisi di Piccoli situazioni problematiche. Guida per l’insegnante
INGREDIENTI E QUANTITÀ pratici relativi ai pesi lordo, Individuare autonomamente soluzioni a problemi netto e tara. MATEMATICA::
Individuare i concetti di peso lordo, peso netto e tara attraverso l’analisi di situazioni problematiche.
Individuare autonomamente soluzioni a problemi pratici relativi ai pesi lordo, netto e tara.
Risolvere problemi con individuazione dei dati e l’ausilio di diagrammi. Risolvere problemi con individuazione dei dati e l’ausilio di diagrammi.
ATTIVITÀ PRELIMINARI
ATTIVITÀ PRELIMINARI
1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.
1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti. 2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.
3. Avviare il software LIM Raffaello. 4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”.
2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.
Diapositiva 1 Ragionare di ricette permette di affrontare, nell’area logico-matematica, la problematica dei pesi lordo, netto e tara. E’ preferibile in questa fase non accennare ai concetti, introducendo immediatamente la situazione problematica illustrata nelle diapositive 2 - 5.
3. Avviare il software LIM Raffaello. 1
4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile. Diapositive 2 - 5 Visualizzate le diapositive chiedendo ad un bambino di leggere a voce alta quanto riportato nelle didascalie. Lasciate qualche istante per osservare le immagini senza aggiungere per ora altri commenti.
Diapositive 11 - 13 Chiamate a turno i bambini alla lavagna per eseguire l’esercizio utilizzando lo strumento Penna. Fate riportare sia la dicitura per esteso (“peso netto”) sia il simbolo associato (“PN”). Prima di passare da una diapositiva a quella successiva , cancellate usando lo strumento Ripristina pagina.
Diapositiva 6 Visualizzate la sequenza di vignette cliccando in un qualsiasi punto della lavagna e assegnando ad un bambino il compito di illustrare la situazione. Raccogliete infine i commenti della classe: quanti chili di pomodori ha portato a casa Niccolò? Perché? Giacomo è un commerciante onesto?
Diapositiva 14 Fate eseguire l’esercizio individualmente dai bambini sulla scheda cartacea stampabile dalla diapositiva . Quindi chiamateli a turno alla lavagna per completare la tabella utilizzando lo strumento Penna, in modo da operare una correzione collettiva. Prima di passare alla diapositiva successiva , cancellate usando lo strumento Ripristina pagina.
Diapositiva 7 Introducete i concetti di peso lordo, peso netto e tara leggendo dalla diapositiva. Per una migliore memorizzazione, ricorrete ad altri esempi sollecitando alcuni bambini: “Vasetto di marmellata: quali sono il peso netto, la tara, il peso lordo?”
Diapositiva 15 A conclusione dell’attività, riproponete la situazione problematica iniziale nei termini formali del “problema”, in modo da illustrare ai bambini il corretto modo di procedere. Chiedete loro di ricopiare il testo sul quaderno.
Diapositiva 1 Ragionare di ricette permette di affrontare, nell’area logico-matematica, la problematica dei pesi lordo, netto e tara. E’ preferibile in questa fase non accennare ai concetti, introducendo immediatamente la situazione problematica illustrata nelle diapositive 2 - 5.
Diapositive 16 - 17 Chiamate uno o più bambini a risolvere il “problema” utilizzando lo strumento penna. Per i dati del problema e l’incognita andrà indicato: PL = 10 kg T = 2 kg ? PN Anche all’interno del diagramma si inseriranno i simboli PL, T e PN.
Diapositive 8 - 9 Chiamate a turno dei bambini alla lavagna per eseguire l’esercizio utilizzando lo strumento Penna o il Connettore. Il secondo esercizio, in particolare, permetterà di memorizzare i simboli associati a peso lordo (PL), peso netto (PN) e tara (T). Prima di passare da una diapositiva a quella successiva , cancellate usando lo strumento Ripristina pagina.
Ogni bambino riporterà dati, diagramma, operazione e risposta nel proprio quaderno. Diapositiva 10 Chiedete di eseguire l’esercizio utilizzando la terminologia appropriata in modo da ricavare autonomamente le formule per il calcolo dei pesi. Ad esempio: “Peso netto più tara uguale peso lordo”.
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Una volta eseguita l’attività, cancellate usando lo strumento Ripristina pagina. Un clic sulla diapositiva mostrerà la schermata conclusiva del percorso.
Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.
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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Guida ai materiali digitali
Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
Guida ai materiali digitali
Piccoli Chef Guida per l’insegnante SCIENZE:
A SCUOLA DI CUCINA!
Piccoli Chef
Comprendere l’importanza di corrette abitudini alimentari. Guida per l’insegnante
Comprendere i pericoli connessi ad Auna nutrizione non equilibrata. SCUOLA DI CUCINA! SCIENZE:
Analizzare criticamente le possibili conseguenze di determinate abitudini alimentari. Comprendere l’importanza di corrette abitudini alimentari.
Comprendere i pericoli connessi ad una nutrizione non equilibrata.
Analizzare criticamente le possibili conseguenze di determinate abitudini alimentari. ATTIVITÀ PRELIMINARI
ATTIVITÀ PRELIMINARI
1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti.
1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti. 2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.
3. Avviare il software LIM Raffaello.
4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”.
2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento. 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.
Diapositiva 1 Il secondo percorso di scienze vuole sollecitare i bambini ad una riflessione sull’importanza di corrette abitudini alimentari, anche considerando le possibili conseguenze negative di una nutrizione non equilibrata. Avvertite da subito i bambini che l’attività si svilupperà in forma di competizione, in modo da sollecitarne l’attenzione già in questa fase introduttiva.
3. Avviare il software LIM Raffaello.
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4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. Diapositive 2 - 3 Leggete insieme alla classe le informazioni riportate nelle due diapositive, eventualmente aiutandovi con lo strumento Evidenziatore. Se lo ritenete opportuno, richiamate le nozioni eventualmente già note relative alla nutrizione negli animali e nelle piante. O ricorrete al generale concetto di “energia”, di cui tutte le cose hanno bisogno per “funzionare”. Il testo contenuto nelle slide mette in evidenza l’importanza di un’alimentazione corretta, in particolare con riferimento alla “quantità” di cibo. Sottolineate l’importanza di una nutrizione che sia anche “qualitativamente” valida ma senza addentrarvi nello specifico dei corretti comportamenti alimentari, che costituiranno il materiale per la successiva “gara”. Conclusa questa fase introduttiva, consegnate a ciascun bambino una copia del modello cartaceo stampabile dal collegamento ai Materiali per l’alunno e, mentre illustrate le regole per la “gara”, spiegate come andrà utilizzato.
Se tutti i cibi sono importanti, non tutti vanno assunti nelle stesse quantità. Il nostro corpo richiede una frequente assunzione di frutta e verdura. Non bisogna invece esagerare con la carne. L’alimentazione deve essere il più possibile varia, in modo da assumere tutte le diverse sostanze nutritive di cui il nostro corpo ha bisogno. Anche se magari non si avverte la sete, è importante assumere acqua lungo tutto il corso della giornata. L’acqua svolge infatti una funzione fondamentale per un equilibrato funzionamento dell’organismo. Gli alimenti freschi sono sempre da preferire rispetto a quelli confezionati, che contengono diversi tipi di sostanze conservanti di cui il nostro organismo non richiede l’assunzione. Nella fase della digestione c’è un calo di efficienza. E’ meglio evitare attività troppo impegnative, sia fisiche sia di studio. Una leggera passeggiata è invece l’ideale per favorire la digestione. Nella fase della crescita il nostro organismo ha bisogno di assumere tutti i principi nutritivi, anche di origine animale. La dieta vegetariana, quindi, è adatta alla sola età adulta. I denti vanno lavati sempre dopo l’assunzione di cibo. Non è l’uso ma il non uso frequente dello spazzolino che può provocare danni ai denti. La carne contiene proteine che svolgono una “funzione plastica”, aiutano cioè il corpo nella crescita e nella sostituzione dei tessuti danneggiati. La “funzione energetica”, quella di fornire l’energia necessaria per svolgere le varie attività è propria invece degli zuccheri e degli amidi contenuti, appunto, nel miele e nel pane. Le bibite gassate sono meno dissetanti dell’acqua e meno sane rispetto a spremute e succhi di frutta. L’abuso di bevande gassate e zuccherate è inoltre una delle principali cause dell’obesità infantile. In modo analogo rispetto al bagno in piscina, bere acqua gelata dopo aver mangiato può bloccare la digestione e causare malori.
5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.
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Diapositive 4 - 18 Visualizzata la prima domanda, concedete un po’ di tempo ai bambini per riflettere. In questa fase richiedete il silenzio, in modo che ciascuno possa cercare di individuare la risposta corretta in autonomia, in base alle proprie conoscenze pregresse. Quando tutti i bambini avranno scritto “Marco” o “Lucia”, fate un clic sulla diapositiva, in modo da visualizzare la correzione. I bambini segneranno sul proprio modello se hanno fornito una risposta esatta o errata. A questo punto chiedete ai bambini che hanno individuato la risposta esatta di spiegare il motivo per cui il comportamento alimentare considerato può essere ritenuto corretto. Procedete senza fretta, sempre alimentando il confronto e la discussione. Continuate in questo modo fino alla domanda 15. Marco
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I denti vanno lavati non prima ma dopo aver fatto colazione. Una lunga masticazione rende più facile la digestione. Ingozzarsi, inoltre, comporta il pericolo che il cibo vada “di traverso”. La colazione dovrebbe essere uno dei principali pasti della giornata. Si viene da lunghe ore di sonno in cui non è stato assunto cibo e ci si prepara all’impiego di energie nel corso della giornata, per cui una sola tazza di latte non è sufficiente. Il cibo va assunto in corrispondenza dei pasti. L’abitudine a “sgranocchiare” sempre qualcosa fuori pasto è una delle principali cause dell’obesità infantile. Il corpo ha bisogno di calore per gestire la fase digestiva. Entrare in acqua dopo mangiato può causare malori ed è quindi molto pericoloso.
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Diapositiva 1 Il secondo percorso di scienze vuole sollecitare i bambini c ad una riflessione sull’importanza di corrette abitudini alimentari, anche considerando le possibili conseguenze negative di una nutrizione non equilibrata. Avvertite da subito i bambini che l’attività si svilupperà in forma di competizione, in modo da sollecitarne l’attenzione già in questa fase introduttiva.
Trattandosi della prima domanda, ad esempio, nella casella (a) andrà scritto il nome del bambino che si ritiene abbia descritto il comportamento corretto. Dopodiché si farà una crocetta nella casella (b) in caso di risposta esatta, nella casella (c) in caso di risposta errata.
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Diapositiva 19 Chiedete ai bambini di calcolare il totale delle risposte esatte e di riportarlo nel modello. Fate singoli clic sulla diapositiva per visualizzare le valutazioni.
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Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.
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Piccoli Chef Guida per l’insegnante EDUCAZIONE MOTORIA:
LA DURA VITA DEL CAMERIERE
Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio Piccoli Chef di testo regolativo. Guida per progettazione l’insegnante Contribuire nella e nella predisposizione di un gioco.
DURA VITA DEL CAMERIERE Partecipare adLA un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole. EDUCAZIONE MOTORIA:
Esaminare e comprendere le regole di un gioco motorio come esempio di testo regolativo. Contribuire nella progettazione e nella predisposizione di un gioco.
ATTIVITÀ PRELIMINARI
Partecipare ad un gioco motorio a squadre nel rispetto delle regole. ATTIVITÀ PRELIMINARI 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – 1. Avviare il software in dotazione alla LIM. (es. Start - Tutti i programmi – scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul scegliere il programma associato alla propria LIM o analogo). Visualizzare sul desktop la barra degli strumenti. desktop la barra degli strumenti. 2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una
freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una diapositiva ad un’altra e per attivare le animazioni. Se necessario saranno elencati nella guida di volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento.
2. Selezionare lo strumento Seleziona (in genere contrassegnato da una freccetta analoga a quella del puntatore del mouse). Tenere presente che 3. Avviare il software LIM Raffaello. questo strumento dovrà sempre essere in uso per passare da una 4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. diapositiva ad un’altra per attivare le animazioni. Se necessario saranno 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti e visibile in basso a sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo pulsante e selezionare Opzioni nella puntatore - guida Opzioni freccia elencati di- Visibile. volta in volta, eventuali altri strumenti da utilizzare e le modalità di intervento. Diapositive 1 - 2
A conclusione del percorso “Piccoli chef” potrete 3. Avviare il software LIM Raffaello. proporre ai bambini un divertente gioco motorio sempre in tema “alimentare”. Si tratta di organizzare una gimcana che riproduce scherzosamente le traversie di un cameriere di ristorante. I bambini saranno coinvolti anche nella pianificazione del gioco oltre che, ovviamente, nella fase esecutiva.
4. Selezionare il collegamento a italiano: ”Topolino topoletto”. Diapositiva 3 5. Nel gruppo di pulsanti semitrasparenti visibile in basso a di richiamare le caratteristiche L’attività consente anche del testo regolativo, già esaminato nei percorsi di 1 Italiano.pulsante sinistra della diapositiva, fare clic con il pulsante destro sul terzo Anzitutto esaminate insieme alla classe l’elenco dei e selezionare Opzioni puntatore - Opzioni freccia - Visibile.materiali necessari.
Diapositive 4 - 6 Quindi leggete e commentate insieme alla classe le modalità di preparazione del gioco, le regole da osservare nel suo svolgimento e il suo scopo.
Diapositive 1 - 2 A conclusione del percorso “Piccoli chef” potrete proporre ai bambini un divertente gioco motorio sempre Diapositive 7 - 8 in tema “alimentare”. Si tratta di organizzare una Le “prove di abilità” illustrate nelle diapositive costituiscono solo degli esempi. Cercate di coinvolgere i bambini chiedendole loro traversie di proporne altre. di gimcana che riproduce scherzosamente Fate una visita nella palestra della scuola per vedere quali attrezzi potrebbero essere impiegati come ostacoli un cameriere di ristorante. I bambini saranno coinvolti nel vostro percorso. Una volta organizzato il percorso e definite tutte le prove anche nella pianificazione del gioco oltre che, di abilità, non vi resterà che giocare! ovviamente, nella fase esecutiva. Dalla Diapositiva 1, cliccando sul pulsante Materiali per l’insegnante, è possibile visualizzare utili Suggerimenti per ampliare l’attività.
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Guida ai materiali digitali M.I.O. BOOK
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Pianeta Terra! Guida per lʼinsegnante
Area delle Discipline - Introduzione Il filo conduttore di “Pianeta Terra!” è quello della visita di un alieno con cui, in qualche modo, i bambini sono entrati in contatto. Questa situazione offre il destro per una serie di innovative proposte di attività destinate a bambini di classe quarta della Scuola Primaria. Questo segmento, in particolare, è dedicato allʼambito delle «discipline» e si articola in percorsi che coinvolgono la Geografia e la Storia. Alla base del progetto vi è lʼintima convinzione che la LIM effettivamente costituisca un valido ausilio per innovare ambienti e strategie di apprendimento, per attivare nuove dinamiche relazionali e motivazionali, per offrire ai bambini ulteriori e preziose occasioni di esperienza. Di qui il proposito di mettere a disposizione dellʼinsegnante degli strumenti che consentano un impiego quanto più possibile efficace e autenticamente proficuo della lavagna nella didattica di classe. In questo senso, la necessità di fornire dei riferimenti allʼamico extraterrestre in modo che possa affrontare il suo lungo viaggio dal suo al nostro pianeta, costituirà una preziosa occasione per considerare le problematiche dellʼorientamento e della individuazione, con i diversi metodi disponibili, dei Punti Cardinali. Allʼesito dellʼattività i bambini potranno mettersi alla prova “guidando” lʼastronave aliena verso la Terra! Una volta raggiunta lʼorbita terrestre, occorrerà dare precise indicazioni in maniera tale che lʼatterraggio possa avvenire nel punto giusto. La fase informativa relativa alle coordinate geografiche non sarà quindi fine a se stessa ma sarà avvertita come preordinata alla soluzione di un problema. Lʼimpianto ludico-informativo prosegue con il terzo percorso di Geografia, in cui si procederà ad una presentazione sintetica dei principali elementi del paesaggio della Penisola. Qui i bambini saranno stimolati allʼattenzione e ad una partecipazione attiva dalla consapevolezza che, a conclusione della fase di istruzione, i loro apprendimenti verranno valutati prima collettivamente, agendo direttamente alla LIM, e poi individualmente. Nella prima delle due sessioni di Storia, andando eventualmente ad integrare le attività proposte dal sussidiario in dotazione, lʼinsegnante potrà illustrare alla classe le caratteristiche della Civiltà sumera, avvalendosi di un utile repertorio di immagini sulle quali si potranno sviluppare discussione, confronto e approfondimenti. Il percorso si concluderà con un divertente gioco da svolgersi direttamente alla LIM. La stessa finalità di “apprendere la storia giocando con la storia” sta alla base del secondo percorso di Storia. Qui i bambini avranno modo di considerare alcune fra le principali caratteristiche delle grandi civiltà oggetto di studio in classe quarta giocando in classe con la LIM; e, eventualmente, a casa, con una lezione sui generis da proporre alla propria famiglia. Tutte le attività sono concepite in modo da favorire la massima interazione con la LIM da parte del maggior numero possibile di bambini e comunque in modo da coinvolgere attivamente anche quelli al momento non impegnati in prima persona alla lavagna.
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Guida ai materiali digitali
Vengono inoltre messi a disposizione materiali e spunti per attività individuali da svolgersi a casa o a scuola e suggerimenti per approfondire o integrare i percorsi didattici.
Competenze attese all’esito delle attività Geografia 1 - Nella Giusta direzione Conoscere il concetto di Orientamento. Orientarsi in presenza di punti di riferimento. Orientarsi in assenza di punti di riferimento. Riconoscere i Punti Cardinali. Identificare i Punti Cardinali con il Sole. Identificare i Punti Cardinali con la Stella Polare. Identificare i Punti Cardinali con la bussola. Identificare le costellazioni circumpolari e la Stella Polare.
Geografia 2 - Coordinate per l’atterraggio Conoscere funzione e struttura del reticolo geografico. Individuare Poli, Emisferi, paralleli e meridiani sul mappamondo e sul planisfero. Utilizzare latitudine e longitudine per individuare punti sulla superficie terreste.
Geografia 3 - A spasso nel “Bel Paese” Conoscere gli elementi principali dei paesaggi italiani. In particolare: i mari e le coste; le isole e gli arcipelaghi, le catene montuose, le colline, le pianure, i fiumi, i laghi.
Storia 1 - I Sumeri: fiorisce la civiltà! Conoscere gli aspetti fondamentali di una grande civiltà del mondo antico: i Sumeri. Saper analizzare criticamente gli elementi economici, sociali e culturali di una civiltà. Giocare con la storia trasformando i contenuti di un testo storico.
Storia 2 - Una storia semiseria Conoscere alcuni aspetti fondamentali di grande civiltà del mondo antico: i Babilonesi, gli Assiri, gli Egizi, i Fenici, i Cretesi, gli Achei, i Greci. Giocare con la storia trasformando i contenuti di un testo storico.
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Pulsanti e icone nel multimedia
N.B.: Agire sui pulsanti con un singolo clic / singolo tocco alla LIM. In caso di doppio clic la risorsa potrebbe non essere visibile in quanto collocata in secondo piano. Per renderla visibile senza chiudere il programma procedere come segue: - fare clic con il pulsante destro del mouse in un punto qualsiasi dello schermo; - dal menÚ contestuale selezionare Schermo – Cambia programma; - cliccare dalla barra delle applicazioni sullʟicona del file da visualizzare.
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