Segni di vita 2015 - catalogo

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SEGNI DI VITA FESTIVAL internazionale DEL CINEMA DOCUMENTARIO I EDIZIONE / L’UOMO OLTRE IL TERRITORIO Signs of Life • International Documentary Film Festival • First edition / Man beyond the territory

23-28 giugno 2015 • FORESTA DEL SOVERETO / Isola di Capo Rizzuto / Crotone

CATALOGO



Segni di Vita 2015

« Lo Ionio non è mare nostro: spaventa. Appena partito da Reggio – città estremamente drammatica e originale, di una angosciosa povertà, dove sui camion che passano per le lunghe vie parallele al mare si vedono scritte “Dio aiutaci” – mi stupiva la dolcezza, la mitezza, il nitore dei paesi sulla costa. Così circa fino a Porto Salvo. Poi si entra in un mondo che non è più riconoscibile. Vado verso Crotone. Illuminati dal sole sul ciglio della strada, due uomini mi fanno segno di fermarmi. Mi fermo, li faccio salire. Mi dicono – questa è zona pericolosa, di notte è meglio non passarci. […] Ecco, a un distendersi delle dune gialle, in una specie di altopiano […]. » Pier Paolo Pasolini, Viaggio in Calabria in La lunga strada di sabbia (1959)

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SOMMARIO 7 9 21 25 29 37 41 45 49

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INTRODUZIONE DOCUMENTARI IN COMPETIZIONE LA GIURIA WORKSHOP INCONTRI PERFORMING AREA LOCATIONS DIRETTORE ARTISTICO CREDITI & PARTNER

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INTRODUZIONE Il territorio di Isola di Capo Rizzuto ha rappresentato per molto tempo una zona no-limits, un territorio sconosciuto e misterioso, ma proprio per questo molto affascinante. Pier Paolo Pasolini girò qui diverse scene del suo Il Vangelo secondo Matteo. A distanza di quasi 50 anni dal viaggio che Pasolini fece in questo territorio sono cambiate molte cose, ma non la bellezza e il fascino di questa terra. Segni di Vita non è solo un festival, ma anche un'esperienza di vita: l'uomo, la natura e il documentario come chiave per interpretare il complesso rapporto tra uomo e territorio. Antonio Martino

Direttore artistico Segni di Vita. Festival internazionale del cinema documentario

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DOCUMENTARI IN COMPETIZIONE

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Deep Love

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Regia di Jan P. Matuszyński | Polonia/2013, 86’ Sceneggiatura: Jan P. Matuszyński • Fotografia: Kacper Fertacz • Montaggio: Przemysław Chruścielewski • Musiche: Atanas Valkov • Produttori: Marta Łachacz, Anna Wydra, Hanka Kastelicová, Izabela Łopuch • Produzione: Cor Leonis Production, Otter Films, HBO Europe

SINOSSI

Janusz, un uomo di 50 anni ma molto sicuro di sè, una persona incredibilmente attiva, un subacqueo appassionato che ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, viene colpito da un ictus che lo lascia paralizzato. Asia, la sua donna, lo aiuta nella riabilitazione, lo aiuta a ritrovare la mobilità e migliorare le sue funzioni vitali. Januz ha perso la facoltà di parlare e l’unica persona che lo capisce è proprio la sua partner. Lo tiene in vita e lo motiva ad andare avanti nel realizzare il suo sogno: Janusz vorrebbe scendere ancora una volta sotto i 100 metri di profondità in mare. Il suo obiettivo è quello di raggiungere il bellissimo ma pericoloso Blu Hole, che rappresenta una sfida anche per un subacqueo in forma. L’amore profondo è stato prodotto da HBO Europa Cor Leonis. Produzione Otter Films.

IL REGISTA Jan P. Matuszyński è nato nel 1984. si laurea in regia alla Krzysztof Kieślowski in Slezia, Polonia.

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I Talk Otherwise

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Regia di Cristian Cappucci | Italia-Svizzera/2015, 117’ Soggetto, sceneggiatura: Cristian Cappucci • Fotografia: Alessio Valori • Montaggio: Manuel Donninelli • Musiche: Marco Biscarini, Daniele Furlati, Alessandro Cipriani, Jan Maio • Suono: Maurizio Argentieri • Effetti sonori: Maurizio Argentieri, Jan Maio • Produttori: Cristian Cappucci, Vanessa Zanini • Con: F. Gottwald, F. Dolt, H. Heinzmann, R. Veronese, J. Schmid, H. Schmid, W. Landshuter, A. Schmöller, R. Klemm, H. Spatz, A. Dyayad, A. Straus, J. P. Proft, J. Elsik, M. Alramaht, Z. Rezsnyàk, B. Bozic, D. Zamurovic, A. Kacz, D. Nesovic, D. T. Alexandru • Produzione: InClouds, Maxman Coop Società Cooperativa • Distribuzione: Cineteca di Bologna • Rapporto: 16:9 • Formato di ripresa: HD

SINOSSI

I Talk Otherwise è un film che percorre l’Europa lungo lo sguardo del Danubio, da Ovest a Est, dal Capitalismo al Comunismo, dalla Foresta Nera al Mar Nero, scorrendo tra le mescolanze, le fratture e le contraddizioni delle terre che il grande fiume attraversa. Come un road movie si muove dalle sorgenti in Germania, passando per Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania – fino a sfociare nel Mar Nero a confine con l’Ucraina.

IL REGISTA Nato a San Giovanni Rotondo (FG) nel 1978, studia all’Università di Bologna, dove collabora con il semiologo Paolo Fabbri e svolge per lui una ricerca Sull’immedesimazione attraverso l’immagine cinematografica al Centre Pompidou di Parigi. Nel 2000 lavora come assistente al montaggio di Paolo Marzoni, collaborando alla realizzazione di diversi film, programmi TV e spot pubblicitari. Nel 2002 scrive e dirige Cronaca di un Perditempo, antisoap opera in formato digitale prodotta da Digicittà e Maxman presentata alla Mostra del Cinema di Venezia. Gira videoclip, pubblicità e making-of. Nel 2006 con Vanessa Zanini fonda la InClouds Production. I Talk Otherwise è il suo primo lungometraggio. 12


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Memorie – In viaggio verso Auschwitz Regia di Danilo Monte | Italia/2014, 76’ Soggetto, sceneggiatura, fotografia, montaggio: Danilo Monte • Musiche: Massimo Arvat • Post-produzione audio: Sergio Longhitano • Produttori: Laura D’Amore, Danilo Monte • Con: Roberto Monte, Danilo Monte, Salvatore Monte, Irma Mucci, Tullio Monte, Jessica Serioli, Gabriel Monte, Lorena Grigoletto, Laura D’Amore, Simona Tilenni, Famiglia Marinello • Produzione: Collettivo Don Quixote, Polivisioni creAction • Rapporto: 16:9 • Formato di ripresa: HD

SINOSSI

Roberto è appassionato di storia, in particolare del periodo della Seconda guerra mondiale. La sua vita è stata segnata dalla droga, dalla comunità e dal carcere, ma anche dai film e dalla lettura. Per il suo trentesimo compleanno, suo fratello gli regala un viaggio lento, in treno, verso una meta diversa dai soliti percorsi turistici. Un viaggio verso Auschwitz, un cammino a ritroso per ritrovare le radici del loro legame.

IL REGISTA Danilo Monte è nato a Casoria (Napoli) e vive a Torino. Si è laureato al Dams di Bologna e attualmente lavora come regista nella società di produzione VideoTank di cui è socio. Autodidatta, sensibile alle tematiche politiche e sociali, utilizza il mezzo audiovisivo per interpretare la realtà e tessere relazioni. È regista, direttore della fotografia e montatore.

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Largo Baracche

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Regia di Gaetano Di Vaio | Italia/2013, 65’ Soggetto, sceneggiatura: Gaetano Di Vaio • Fotografia: Salvatore Landi • Montaggio: Paco Centomani, Simona Infante • Musiche: Fabio Gargano • Suono presa diretta: Daniele Maraniello • Produttori: Gaetano Di Vaio, Roberto Curti, Dario Formisano • Con: Carmine Monaco, Giovanni Savio, Mariano Di Giovanni, Vittoria (Giuseppe) Schisano, Luca Monaco, Gennaro Masiello, Antonio De Vincenzo • Produzione: Figlidelbronx, Minerva Film, Eskimo in collaborazione con Rai Cinema • Rapporto: 16:9 • Formato di ripresa: 2K • Formato audio: Dolby 5.1

SINOSSI

Nei meandri di una Napoli decadente sorge Largo Baracche, cuore pulsante dei Quartieri Spagnoli. Nell’incrocio di questi antichi vicoli, il regista Gaetano Di Vaio scruta e segue le vite di sette ragazzi. Con un tocco delicato, la macchina da presa ci mostra esistenze differenti, ognuna alle prese con il proprio passato, sogni ed avversità. La forza e il coraggio di poter sognare, persino per coloro che sono cresciuti in un luogo in cui “le opportunità sono eccezioni”, in cui fin dalla nascita incombe una condanna sulle proprie spalle.

IL REGISTA Dopo trascorsi rocamboleschi nel mondo della microcriminalità napoletana e alcuni anni di reclusione nel carcere di Poggioreale, è oggi attore, regista e produttore. Nel 2009 coproduce, con Indigo Film, il corto Vomero Travel che varrà selezionato per le Giornate degli autori della 66° Mostra di Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2010 produce e dirige il film documentario Il loro Natale, presentato alla 67° Mostra di Arte Cinematografica di Venezia nella sezione “Controcampo Italiano”.

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Dal Profondo

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Regia di Valentina Pedicini | Italia/2013, 72’ Soggetto, sceneggiatura: Valentina Pedicini • Fotografia: Jakob Stark • Montaggio: Luca Mandrile • Musiche: Federico Campana • Suono presa diretta: Martin Fliri • Montaggio del suono: Stefano Grosso, Daniela Bassani, Marzia Cordò, Riccardo Spagnol • Produttore, produttore esecutivo: Alessandro Borrelli • Direttore di Produzione: Antonietta Bruni • Produttore associato: Daniel Mahlknecht • Organizzatore generale: Veronika Kaserer • Produzione: La Sarraz Pictures s.r.l. in collaborazione con Rai Cinema • Distribuzione: La Sarraz Pictures s.r.l.

SINOSSI

Dove si finisce quando si muore? “Sottoterra”, ci hanno sempre insegnato. Dal Profondo ribalta le prospettive mostrando come 500 metri sotto il livello del mare si nasconda, invece, la vita. Una lunga notte senza fine, senza stagioni, senza tempo. Un lavoro secolare che è orgoglio, maledizione. Chilometri di gallerie. Buio. Uomini neri. Una donna. Patrizia, unica minatrice in Italia dialoga con un padre morto, un ricordo mai sepolto. Centocinquanta minatori, gli ultimi, pronti a dare guerra al mondo “di sopra” per scongiurare una chiusura ormai imminente. Un’esperienza unica per chi ha filmato, per chi guarderà, per chi quel mondo “capovolto” l’ha costruito. Il tutto al ritmo di una preghiera che ai morti è dedicata, ai vivi chiede ascolto: «De profundis, clamavi ad te, o Domine…». LA REGISTA Valentina Pedicini nasce a Brindisi nel 1978. All’età di 18 anni si trasferisce a Roma dove si dedica agli studi di Filologia e Linguistica italiana. Frequenta poi la Scuola Internazionale di Documentario Zelig, dove si diploma con il massimo dei voti in Regia. I suoi documentari sono selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali. Dal Profondo è stato selezionato per l’Idfa Accademy, il Berlinale Talent Campus ed ha vinto il Premio Solinas 2011, Documentario per il Cinema. Dal Profondo è il suo primo lungometraggio dopo My Marlboro City, Mio Sovversivo Amore e Pater Noster. 18


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LA GIURIA

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LORENZO HENDEL

FELICE D’AGOSTINO

Per oltre trent’anni Lorenzo Hendel ha realizzato documentari di creazione nell’ambito di RAI3 in Italia e in vari paesi del mondo. Nel 2005 ha diretto il film di fiction Quando i bambini giocano in cielo, interamente girato in Groenlandia con attori Inuit, che ha ricevuto premi e riconoscimenti in numerosi festival in Italia e nel mondo. Dal 2007 al 2013 è stato responsabile editoriale di “Doc3”, lo storico spazio di RAI3 dedicato al documentario di creazione. È stato membro di giuria nei più importanti festival del mondo. Nell’autunno 2014 ha pubblicato, per l’editore Dino Audino in Roma, il libro Drammaturgia del cinema documentario.

Lavora con Arturo Lavorato. Insieme collaborano dal 2000 con Suttvuess come operatori, montatori e registi. Da sette anni svolgono, insieme ad Angelo Maggio, un’attività di ricerca e documentazione audiovisiva sulle feste religiose popolari in Calabria. Attualmente sono impegnati nella creazione di un archivio audiovisivo sulle lotte contadine nella Piana di Gioia Tauro. Vivono, creano e tentano goffamente di sopravvivere tra Roma e la Calabria. Con Il canto dei nuovi emigranti hanno vinto il premio Doc 2005 al Torino Film Festival e il premio Casa Rossa Doc al Bellaria Film Festival.

regista / scrittore

regista

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FRANCESCA CAIAZZO

JONATHAN FERRAMOLA

Laureata in Sociologia – indirizzo Comunicazione e Mass Media – all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, ha intrapreso l’attività giornalistica nella capitale scrivendo per alcune testate locali. È iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Calabria dal 2006, inizialmente nell’elenco pubblicisti e dal 2009, a seguito del superamento dell’esame di idoneità professionale, in quello dei professionisti. Ha collaborato all’interno degli uffici stampa e comunicazione di associazioni ed enti sia pubblici che privati tra i quali l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, entrambi con sede a Roma. Da dicembre 2006 torna in Calabria, sua terra d’origine, dove inizia a lavorare nella redazione giornalistica di Video Calabria, principale emittente televisiva calabrese. Nel 2009 diventa giornalista professionista. Negli ultimi 8 anni si è occupata di realizzare servizi, reportage e inchieste nei quali sono stati affrontati diversi temi concernenti al vita politica, sociale e culturale della realtà calabrese. Ha ideato e condotto varie trasmissioni televisive, due delle quali realizzate quasi totalmente all’estero al seguito dei militari italiani impegnati nelle missioni di pace in Libano e in Afghanistan. Nel 2008 vince il premio “Gianpaolo Stigliano Messuti” per il miglior servizio giornalistico televisivo, indetto dall’Ordine dei Giornalisti della Calabria. Nel 2011 è stata insignita del titolo di Caporale ad honorem dell’Esercito Italiano dal Colonnello Luciano Carlozzo, già comandante del Primo Reggimento Bersaglieri Brigata Garibaldi di Cosenza.

Jonathan Ferramola, emiliano e viaggiatore, praticamente un Chatwin in pantofole. Giornalista e autore radiofonico per Popolare Network e RadioRai3, collaboratore della ONG COSPE dal 2003 in diversi progetti di comunicazione e produzioni multimediali, consulente di comunicazione per la Regione Emilia-Romagna. Dal 2007 fondatore e direttore artistico del Terra di Tutti Film Festival.

giornalista

direttore artistico / giornalista

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WORKSHOP

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Let’s Videoclip!

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a cura di Fabio Luongo

«Oggi più di ieri il videoclip musicale è uno dei media più efficaci e diffusi in tutto il mondo per veicolare la musica in Tv e sul Web! Pertanto è molto importante capirne i sistemi e farli propri per riuscire, innanzitutto, a saperli leggere con competenza quando li vediamo alla tv e per saperli realizzare, qualora volessimo promuove un cantante e le sue canzoni. Vista la quantità di videoclip che girano soprattutto in rete oggi, esso può anche diventare una attività lavorativa interessante oppure un primo approccio vero al mondo dell’audiovisivo e, perché no, anche al cinema. Io ho cominciato proprio così e ad oggi ho realizzato più di sessanta video ad artisti noti prima di immettermi nel mondo televisivo dove tuttora lavoro. In questo corso verranno forniti ai partecipanti gli strumenti base teorici e pratici per inventare, girare e finalizzare un videoclip musicale autonomamente. In molti casi, tra cui questo, il videoclip può essere anche strumento di promozione del territorio (pensiamo a molti video dei Negramaro girati in Puglia ad esempio). Per territorio oltre ai paesaggi si intendono anche le sonorità e le caratteristiche che esprime la Band o il cantante prescelto.» - Fabio Luongo Il workshop è rivolto ai giovani under 30 che vogliano imparare a gestire il linguaggio audiovisivo ed in particolare quello del videoclip. Verrà successivamente scelta una band locale che abbia nel suo repertorio una canzone che sia legata in qualche modo al territorio calabrese ed in particolare a quello del marchesato crotonese. Il regista Fabio Luongo, insieme ai giovani del workshop realizzeranno un videoclip sulla canzone scelta nei territori di Isola di Capo Rizzuto e Le Castella. Il lavoro verrà presentato durante la serata di premiazione del festival che si terrà il 28 giugno. La band vincitrice del premio si esibirà durante la sera di sabato 27 giugno. Date del workshop: 1 - 7 giugno 2015 • Età: 18-30 anni Le spese di vitto e alloggio saranno interamente coperte per i partecipanti al workshop. Il workshop è realizzato con il sostegno della Kronos 4D, casa di produzione multimediale di Crotone, che metterà a disposizione un parco macchine di ultima generazione.

FABIO LUONGO | regista / autore televisivo Nato ad Avellino nel 1979 e laureato presso il DAMS di Bologna, tra il 2003 e il 2006 vince con i video di Marta sui Tubi e A Toys Orchestra i più importanti festival di videoclip indipendenti italiani. Successivamente lavora per etichette del calibro di Sony BMG, Universal, Sugar e con artisti quali Luca Carboni, Neffa, Roy Paci, Negrita, Marlene Kunz, Sud Sound System, Pier Cortese, Le Vibrazioni, Samuele Bersani, Daniele Silvestri. Dal 2012 lavora all’interno di Stand By Me, società di produzione guidata da Simona Ercolani, per la quale ha realizzato, in qualità di autore e regista, diverse docuserie: Calciatori, giovani speranze (40 puntate), Radio Emilia 5.9 (20 puntate) e MOTORHOME, piloti di famiglia. 26


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INCONTRI

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Drammaturgia del cinema documentario un libro di Lorenzo Hendel presentato dall'autore

Drammaturgia del documentario un libro di Lorenzo Hendel (Dino Audino editore, 2014). Fin dal titolo, Drammaturgia del cinema documentario si pone l’obiettivo di individuare i principi della narrazione documentaristica contemporanea, partendo dal dato di fatto che il documentario ha subito una trasformazione genetica. Il libro analizza la complessa struttura narrativa dei documentari realizzati da una nuova generazione di cineasti accomunati dalla voglia di raccontare il mondo senza ricorrere al linguaggio didascalico del giornalismo, ma, al contrario, utilizzando forme narrative e dunque un approccio drammaturgico. L’autore, forte della sua lunga esperienza professionale, non elenca norme da seguire meccanicamente, ma, attraverso numerosi esempi, fornisce un quadro di riferimento nato dall’osservazione di decine di esperienze produttive dalle ipotesi di partenza fino alla realizzazione. Convinto che osservare un metodo nel corso della sua applicazione sia molto più istruttivo che elencarne in astratto le regole, egli trasforma la fatica e la ricerca di tanti documentaristi nella linfa vitale del testo, disegnando un ventaglio di possibilità e di direzioni di lavoro. Il libro, destinato a chi ha scelto di realizzare documentari per mestiere e scopo della vita, si rivolge anche a chi ha a cuore la comprensione e la ricerca teorica del genere e a chi semplicemente guarda al documentario con curiosità e interesse.

LORENZO HENDEL | regista / scrittore Per oltre trent’anni Lorenzo Hendel ha realizzato documentari di creazione nell’ambito di RAI3 in Italia e in vari paesi del mondo. Nel 2005 ha diretto il film di fiction Quando i bambini giocano in cielo, interamente girato in Groenlandia con attori Inuit, che ha ricevuto premi e riconoscimenti in numerosi festival in Italia e nel mondo. Dal 2007 al 2013 è stato responsabile editoriale di “Doc3”, lo storico spazio di RAI3 dedicato al documentario di creazione. È stato membro di giuria nei più importanti festival del mondo. Nell’autunno 2014 ha pubblicato, per l’editore Dino Audino in Roma, il libro Drammaturgia del cinema documentario.

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Per me scomparso è il mondo un libro di Emiliano Erredia presentato da Il Kino

Per me scomparso è il mondo un libro di Emiliano Ereddia (Corrimano edizioni, 2014). Un senza nome, chiamato semplicemente Boss dalla sua truppa di disadattati pronti a tutto, o meglio la sua band, che risulta come una famiglia formata da personaggi che compiono azioni altre la legalità. Una risposta importante da dare al più grande figlio di puttana esistente, e Boss la sta preparando, un ricatto a cui non bisogna cedere. Un romanzo rock‘n‘roll quindi, di genere noise.

EMILIANO EREDDIA | scrittore / autore televisivo / sceneggiatore Emiliano Ereddia è nato all’ombra dei Monti Iblei, in Sicilia, nel 1977. Autore televisivo, sceneggiatore del cult-movie W Zappatore premiato al Brooklyn Film Festival 2011 come miglior film, è un musicista e vive a Roma. Per me scomparso è il mondo è il suo primo romanzo. IL KINO Il Kino è un cinema. Il Kino non è un cineclub. Al Kino non c’è il 3D: due bastano e avanzano. Il Kino è irriverente, infantile, intelligente. Al Kino puoi vedere quello che gli altri non ti fanno vedere. Al Kino puoi vedere cinema, studiare cinema, fare cinema. Al Kino è come una festa. Al Kino è come un festival. Il Kino è un bistrot, il Kino è un’enoteca. Il Kino è i suoi divani. Al Kino puoi vedere il nuovo cinema indipendente. Il Kino può dare dipendenza. Il Kino è un’idea, un manifesto, una follia. Il Kino è come dei pazzi. Il Kino è al Pigneto. Il Kino a un certo punto si chiamava Blutarsky. Al Kino c’è la versione originale. Al Kino è prendi l’aperitivo, vedi il film. Poi un altro aperitivo, e un altro film. Al Kino ci sono le Carte Blanche. Al Kino ci sono i vini biodinamici. Al Kino c’è la notte Cult del Sabato. Il Kino è vicino. Al Kino c’è un pianoforte. Il Kino prima di nascere era il Grauco. Il Kino lo abbiamo aperto in 54, sembriamo tanti, ci sentiamo pochi. Al Kino si vede il cinema italiano. Al Kino ci sono i fannulloni e bamboccioni. Il Kino è precario. Il Kino vuole bene a Dude Lebovski e a Alex DeLarge, a Vincent Vega e a Rick Blaine, a Rocky Balboa e a Marcello Rubini. Il Kino è chi si, e Ki No. Il Kino è Kinopravda, Kinotto, Kinino. Il manifesto del Kino è il Manikino. Il Kino è appena nato e forse non sa ancora bene chi è. Il Kino vuole crescere. Il Kino ha bisogno di tutti. Al Kino tutti possono partecipare, decidere, inventare rassegne, proporre programmi. www.ilkino.it

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Turismo e creatività

Modelli a confronto. Tavola rotonda sul turismo sostenibile

Partecipano: • Itacà – Festival del turismo respondabile (Gruppo Yoda, Bologna) • Leonardo Gallico – esperto (Roma) • Kilowatt (Bologna) • Nicola Zurlo – Agriturist (Crotone) Moderatore: • Jonathan Ferramola Le iscrizione sono aperte alle realtà operanti nel campo del turismo sostenibile. Per informazioni e iscrizioni: ubiamaior.natureandculture@gmail.com

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PERFORMING AREA

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No Land Track

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live audio/video performance a cura di Jan Maio

Jan Maio nasce a Savona nel 1972, artista e figlio d'arte cresciuto a fianco di un grande maestro come suo padre, sassofonista e flautista che trasferendo in lui la passione per la musica, contribuisce alla sua formazione. Musicista assolutamente trasversale, attualmente è ​sound designer, c​ ompositore, arrangiatore, strumentista eclettico, docente ​Steinberg ​Educational e ​produttore musicale. Compositore d'avanguardia di audiovisivi e multimediali, irrimediabilmente outsider in tutte le forme di collaborazione e contaminazione, trascorre gran parte della propria infanzia all'estero tra Canada, Inghilterra e Olanda. A soli otto anni si stabilisce in Marocco con la famiglia e successivamente in India, dove resta fino a 10 anni per poi tornarvi da maggiorenne per seguire un corso di violino carnatico e per imparare a suonare il sitar. Dopo la lunga parentesi estera, trascorre la sua adolescenza a Savona e a soli dieci anni comincia a suonare il violino, frequenta il ​Conservatorio di Genova Nicolò Paganini, e ritrovandosi sommerso da tastiere, registratori multitraccia e mixer del padre si avvicina al mondo della composizione musicale sfociata in computer music con l'avvento dell'Atari e del primo campionatore Akai. Il nucleo della ricerca di questo artista multiforme risiede nell'esperienza musicale, determinata da una vera e grande passione per il rock e tutte le sue derivazioni, che intorno alla metà degli anni ottanta lo avvicina a gruppi come Klasse ​​Kriminale (nota band Oi! italiana nata a Savona negli anni ottanta), per cui a soli sedici anni incide il suo primo disco. Le occasioni fra sonorità elettroniche e melodie rock non mancano, così il crescente successo che lo porta ad incidere il suo secondo disco con i F ​ .A.R. (uno dei primi gruppi italiani di musica industriale) e alla composizione di un album con il gruppo F ​ .E.M. prodotto da Carlo Albertoli con la casa discografica V ​ ox Pop, che ha lanciato artisti come Africa Unite, Casino Royale, Mau Mau, Afterhours, Prozac+ e molti altri. È proprio durante la registrazione di questo disco che conosce​ Federico De Robertis compositore del regista G ​ abriele Salvatores che lo invita a comporre un brano a due mani e a suonarlo come violinista per la colonna sonora di ​Nirvana (Windy City). Per ben dodici anni collabora con M ​ gz & Le Signore producendo il singolo S ​ opravvivo senza motivo e girando Italia ed Europa in tour. Lavora per 6 anni per C ​ ubase Magazine (edizioni Milano Publishing) e C ​ M2 (edizioni RPM) come sound designer per i cd samples, e giornalista. Trasferitosi a Bologna, mette in rete le sue sfaccettate competenze professionali in termini di composizioni musicali sia promozionali che istituzionali: compone musiche originali per spot, sigle, campagne sociali e siti web come U ​ nesco, Petrol Oil, Saeco, Mentadent, Carisbo, ​Poltrone&Sofà, BMW Series One, Regione Emilia-Romagna, Avis, Filodoro etc, collabora a vari album di band come produttore artistico e arrangiatore. In ambito cinematografico oltre ad aver partecipato a Nirvana, e collaborato a ​Denti (sempre di Gabriele Salvatores), realizza musica originale, sound design e post produzione audio per il lungometraggio F ​ uorivena di Tekla Taidelli, ospite al Locarno Film Festival 2005 e primo premio "miglior film" al X ​ XIII Sulmona Film Festival e lavora per numerosi cortometraggi e documentari premiati in Italia e all'estero. Attualmente si occupa di sound design e composizione per immagini, docenza Steinberg e produzione artistica di band emergenti. www.janmaio.com

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Primo piano. Close-up

Improvvisazione jazzistica per immagini in movimento e batteria a cura di ilcanediPavlov! (Alessio Galbiati) e Davide Calabretta

Alessio Galbiati (Bergamo, 1978) è critico cinematografico, grafico e web designer. Nel 2007 ha fondato Rapporto Confidenziale – rivista digitale di cultura cinematografica, progetto editoriale italo/svizzero per il quale è direttore editoriale. Dal 2006, con il nome ilcanediPavlov!, è attivo in ambito performativo attraverso la pratica del VJing e del montaggio live. Vive a Torino. www.rapportoconfidenziale.org

Davide Calabretta 34 anni batterista Pop/Latin Jazz/Bossa/Funky/Progressive Rock. Eredita dal padre (batterista semi-professionista durante gli anni 60/70) la passione per la batteria. All’età di nove anni inizia a studiare batteria e percussioni presso la MJC di Annecy in Francia sotto la guida del maestro Laurent Kraif. Nel '95 tornato in Italia, Davide comincia ad affermarsi come batterista nella propria regione suonando in diversi progetti musicali. Nel '96 insieme alla band "Lost Reality" realizza una demo che riscuote ottime recenzione sui diversi magazine muscali nazionali. Nel '98 suona per qualche live insieme al trombettista Roy Paci. Nel 2001 entra a far parte dell’apprezzata rock band Morrison Wood e con essa pubblica 3 EP e 2 albums. Dopo numerosi live svolti sia in italia che all'estero, e opening ad artisti nazionali come i Marlene Kuntz e i Quintorigo, la giovane band viene invitata a varie trasmissioni televisive e radiofoniche (Roxy Bar di Red Ronnie e Radio Uno HOBO). Nello stesso periodo Davide collabora al progetto rock/industrial Artifex registrando 2 album e partecipando a numerosi contest per musica inedita come "rock targato italia" e "i tim tour". Nel 2002 Davide fonda gli YtseJam Kr, un tributo alla funambolica band prog-metal americana Dream Theater. Nel 2006 gli YtseJamKr (YJK) vincono il titolo di "Tributo Ufficiale Italiano dei D.T.". La band, dopo aver superato le varie selezioni affidate a Mike Portnoy (batterista dei D.T.), si esibisce durante la finale del contest davanti ad una giuria d'eccezione, presidenziata da Jordan Rudess (tastierista dei D.T.). I "YJK" fino ad oggi hanno eseguito concerti in tutt'Italia facendo anche da gruppo spalla ad artisti come Pino Scotto & Firetrails, La Drummeria, Uli Jon Roth (Scorpions, Ufo), Nathaniel Peterson (Eric Clapton), Graham Oliver (Saxon), Mike Terrana, Vinnie Moore, Kee Marcello (Europe), Twinspirts, Arstocrats (Marco Minnemann, Guthrie Govan, Bryan Beller). Nel 2007 Davide viene contattato dal gruppo metal progressive americano Mystic Force e prende parte alle sessions del loro ultimo album. Durante la sua intensa attività live svolta con diversi progetti di vario stile musicale, Davide apre concerti di artisti di grande calibro (Guy Davis, Solomon Burque, Andrea Braido, Max Gazzè, Sergio Cammariere). Nel 2015 suona con il grandissimo virtuoso delle sei corde Paul Gilbert. Nel corso dei suoi studi musicali, Davide frequenta il Saint Louis College of Music di Roma (sotto la guida del maestro Claudio Mastracci) e partecipa ai seminari dei seguenti batteristi di fama mondiale: Dave Weckl, Virgil Donati, Dennis Chambers, Mike Mangini, Gavin Harrison, Horacio Hernandez, Steve Smith, Aaron Spears. Nel Luglio 2008 Davide prende lezioni da uno dei suoi più grandi miti della batteria Simon Phillips. Le numerose esperienze musicali live e in studio di registrazione fanno di Davide Calabretta un musicista versatile. Attualmente Davide suona e con diverse bands ( JustFriens, JustTrio, YJK, e un quartetto jazz ) ed oltre a portare avanti i suoi diversi progetti musicali, insegna batteria presso la sua scuola di Crotone affiliata con l'accademia nazionale "La Casa Del Batterista". Tra le sue principali fonti di ispirazione: Mike Portnoy, Simon Phillips, Dennis Chambers, Chad Smith, Manu Katché, Terry Bozzio, Vinnie Colaiuta, Dave Weckl, Carter Beauford, Jack Dejohnette, Oracio Hernandez, Thomas Pridgen, Phil Collins. 39


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LOCATION

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Foresta del Sovereto

Nel 1986 la Famiglia Piscitelli apre un piccolo campeggio all'interno della riserva del Sovereto diventando subito famoso per la bellezza e l'armonia dell'ambiente e per il cibo vegetariano.

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DIRETTORE ARTISTICO

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Antonio Martino

Segni di Vita 2015

Regista / Direttore artistico SEGNI DI VITA

Antonio Martino, regista da sempre impegnato in tematiche sociali ed ambientali, riceve il prestigioso Premio Ilaria Alpi nel 2007. Dopo aver prodotto alcuni dei suoi documentari con la AntonioMartinoFilmProd, è, dal 2013, socio della casa di produzione Bo Film. Attualmente lavora inoltre come video reporter in aree di crisi. www.antoniomartino.net Antonio Martino / Filmografia: in produzione • The Black Sheep in produzione • Veronica is on her way 2014 • Quello che resta 2012 • Isqat al Nizam – Ai Confini del Regime 2011 • Macauba. Appunti di lotte e di energia 2009 • Be Water, My Friend 2009 • Nìguri 2007 • Pančevo_Mrtav Grad 2006 • Gara de Nord_Copii Pe Strada 2005 • Fatma Aba-ad. Come ho imparato ad amare i Saharawi 2005 • Noi siamo l’aria non la terra 2004 • Siamo fatti così

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CREDITI & PARTNER

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Una produzione

www.anotherbeach.com

www.prolocolecastella.it

Con il sostegno di

www.comune.isoladicaporizzuto.kr.it

Partner tecnico

Festival partner

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Media Partner

www.terradituttifilmfestival.org

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Sponsor

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Progetto grafico

a cura di Alessio Galbiati (ilcanediPavlov!) A partire da un'illustrazione tratta dal Brockhaus and Efron Encyclopedic Dictionary, pubblicato in Russia nel 1890-1907. Il dizionario in questione consiste di 86 volumi contenenti 121240 articoli, 235 mappe e 7800 immagini. I contenuti in esso riprodotti, scaduti i diritti d'autore, sono da considerarsi di pubblico dominio. . . . . . . . . . . . . . . . . . 51



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