2004/2007
portfolio Università IUAV di Venezia, Facoltà di architettura Corso di laurea in scienze dell’architettura, a.a. 2007/2008 Rossi Raffaele - matr. 250174
Università IUAV di Venezia, Facoltà di architettura Corso di laurea in scienze dell’architettura, a.a. 2007/2008 Raffaele Rossi - matr. 250174
Sommario PRIMO ANNO Progettazione Architettonica 1
8
Disegno dell’architettura
18
Composizione Architettonica 1
24
SECONDO ANNO Progettazione Architettonica 2
32
Urbanistica
40
Composizione Architettonica 2
46
TERZO ANNO Architettura degli interni
54
Progettazione Urbanistica 1
60
Restauro
66
Progettazione Architettonica e Urbana
76
Composizione Architettonica 3
84
Disegno dell’architettura pp. 18 - 23 Composizione Architettonica 1 pp. 24 - 29
primo anno
Progettazione Architettonica 1 pp. 8 - 17
Stud.: Raffaele Rossi
PROGETTAZIONE 1 Villa per artista al Lido di Venezia Prof. G. Malacarne a fianco Modellino di progetto pagina a fronte Piante e sezioni villa Meyer di Le Corbusier
Il laboratorio si proponeva di sviluppare alcune riflessioni intorno al processo logico che presiede e percorre il progetto di architettura: ciò prevedeva un impegno conoscitivo e quindi un punto di vista analitico dell’architettura. Per tale motivo il corso si divideva in due fasi diverse, che prevedevano lo svolgimento di due esercitazioni distinte ma fortemente correlate. La prima esercitazione riguardava lo studio e l’analisi critica di un’opera architettonica significativa, scelta dallo studente fra quelle indicate dalla docenza. L’esercitazione riguardava il ridisegno e la costruzione di un modello dell’opera prescelta, con l’obiettivo di individuare, tra gli altri, i temi e gli elementi compositivi, le figure, i rapporti geometrici e proporzionali e gli elementi costruttivi.
8
La seconda esercitazione riguardava invece, l’elaborazione di un progetto di una casa unifamiliare da collocare in un luogo reale. Le aree dove localizzare i progetti sono state fornite dalla docenza, così come i programmi funzionali. La casa unifamiliare, da realizzare al Lido Di Venezia, era destinata ad un’artista che opera nella sua abitazione e quindi era necessaria la presenza di abbondante luce naturale e di una separazione tra l’ambiente “privato” (vale a dire la zona abitativa) e quello “pubblico” (costituito dall’atelier e dalla zona espositiva). La separazione dei due ambienti della casa è sopportata da un patio centrale che, oltre a definire nettamente le due zone, contribuisce a dare forza all’altro elemento significativo della villa: la rampa interna.
Primo anno - Primo semestre
9
Prospetti Villa Meyer
Assonometria Villa Meyer
10
Modello di studio, Villa Meyer
Assonometria Villa Meyer
11
a fianco Modello di studio
Questa è riempita di luce e invita chiunque entri nell’abitazione a svolgere un percorso attraverso i vani principali, offrendo una “Promenade Architettural” che obbliga all’attraversamento lento della villa. Le forme e gli elementi impiegati per la divisione degli spazi sono tutti molto semplici perché, come enuncia Le Corbusier “Le forme primarie sono le forme belle perché si leggono chiaramente”. La presenza di un modulo di base di 2,5 m infonde sia in pianta che in prospetto una regolarità molto marcata messa in evidenza anche nel prospetto nord dalla presenza del colonnato.
sotto Planivolumetria pagina a fronte sotto Modello di progetto
12
13
Sezione A-A’
Sezione B-B’
Prospettiva del fronte nord
14
Prospettiva del soggiorno
Prospettiva dell’atelier
15
16
Modello di progetto
17
Stud.: Raffaele Rossi, Nicola Sutto
DISEGNO DELL’ARCHITETTURA Schauspielhaus - Karl Friedrich Schinkel (1818-1821) Prof. G. D’Acunto Veduta frontale del teatro
Il corso si proponeva di insegnare l’uso critico del Disegno Architettonico, attraverso l’ausilio dei diversi metodi di rappresentazione e delle diverse tecniche grafiche, finalizzati entrambi alla comunicazione del progetto e dell’architettura assegnata dalla docenza. La tecnica di rappresentazione scelta era a discrezione degli studenti potendo optare per la rappresentazione manuale o attraverso l’utilizzo del CAD. Per la
18
costruzione assonometrica e prospettica dell’architettura però, bisognava utilizzare il metodo insegnato a geometria descrittiva senza la ricostruzione tridimensionale attraverso il software. L’opera assegnata per la rappresentazione grafica era il teatro berlinese di Karl Friedrich Schinkel realizzata tra il 1818 e il 1821 e caratterizzata da rigore delle forme e delle proporzioni, linearità e chiarezza architettonica.
Primo anno - Secondo semestre
Spaccato prospettico
Dettaglio della base delle colonne
Dettaglio d’angolo del frontone
19
a ďŹ anco Dettaglio delle lesene sopra Assonometria cavaliera
20
Costruzione assonometria cavaliera
21
Piante, prospetti e sezioni
22
Facciata retrostante
Dettaglio capitello
Costruzione spaccato prospettico
23
Stud.: Raffaele Rossi, Nicola Sutto, Paola Perozzo
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 1 Il Vuoto lasciato da Miralles - San Basilio, Venezia Prof.ssa M. Montuori
sopra Fotopiano a fianco Schizzi di progetto
Venezia è costituita da un insieme di elementi che si ripetono in continuazione: le calle, i portici, le altane e i campielli.. Ma sul fronte delle Zattere c’è una realtà diversa, molto più omogenea, quasi una frattura del tessuto veneziano dovuta alla presenza delle edificazioni destinate alle attività portuali. L’area di intervento appare vuota, spogliata
24
dall’ordine che il passare del tempo, in qualche modo, aveva ristabilito. Il workshop 2005 richiedeva di intervenire su quest’area attraverso la realizzazione di piccole strutture “a secco” che organizzate nel nuovo spazio disegnato, dovevano prestare servizio sia alla cittadinanza veneziana sia alle persone che frequantano la vicina università IUAV.
Primo anno - Secondo semestre
Planimetria con quote di progetto
Modelli di studio
25
a ďŹ anco Planimetria sotto West 8 Piazza Schouwburgplein, Rotterdam
26
a ďŹ anco Pianta padigliore ristorante sotto Prospetto d’insieme visto da ovest
Planimetria con quote di progetto 1:1000 1:1 1: 11:10 :10 :10 :1 100 00 0
27
Prospetto est
Prospetto nord
Plastico di progetto
28
Plastico di progetto
Plastico di progetto
29
Urbanistica pp. 40 - 45 Composizione Architettonica 2 pp. 46 - 51
secondo anno
Progettazione Architettonica 2 pp. 32 - 39
Stud.: Raffaele Rossi
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 Piazza-mercato, ristorante, parcheggio - Pasiano di Pordenone Prof.ssa F. Pittaluga
sopra Planimetria di studio pagina a fronte sopra Planimetria generale sotto Sezioni A-A’ e B-B’
Il corso di progettazione architettonica 2 ha sviluppato il tema progettuale sul paesino di Pasiano di Pordenone. Al fine di distribuire il lavoro ai vari studenti, sono state individuate alcune aree di intervento sulle quali sono stati approfonditi sette diversi temi progettuali. La superficie che si trova lateralmente al Municipio cittadino, raggiungibile da via Molini, è attualmente caratterizzata da una grande piazza asfaltata sulla quale si affacciano due edifici industriali di modeste dimensioni: quest’area è stata selezionata a scopo didattico per compiere un intervento di riqualificazione urbana. La funzione da inserire era essenzialmente quella di piazza-mercato con annesso un barristorante. Il progetto ha cercato di sviluppare il seguente tema caratterizzando dei percorsi distinti per i veicoli a motore e per i
32
pedoni e valorizzando la limitrofa area verde contraddistinta da un boschetto. Il forte carattere naturale e paesaggistico dell’area e la presenza del fiume Fiume, sono stati la chiave dell’intero progetto.
Secondo anno - Primo semestre
33
34
a ďŹ anco Veduta della piazza sotto Spaccato prospettico del bar pagina a fronte sopra Sezioni C-C’ e D-D’ sotto Pianta piano terra e pianta primo piano del bar
35
36
a ďŹ anco Veduta dell’interno del ristorante in mezzo Veduta del parcheggio seminterrato sotto Dettagli costruttivi B e C pagina a fronte sopra Utilizzo schematico della piazza e planimetria dei parcheggi sotto Sezione B-B’ e dettaglio A
37
sopra Piazza con mercato a ďŹ anco Piazza senza mercato sotto Vedute della piazza pagina a fronte Plastici di progetto
38
39
Stud.: Raffaele Rossi, Nicola Sutto, Enrico Varotto
URBANISTICA Verso una nuova ospitalità urbana - Mestre Prof. S. Munarin
sopra Fotopiano di Mestre a fianco Concept di progetto
Il primo passo da noi compiuto è stato quello di effettuare un’attenta analisi della città di Mestre, partendo da una scala molto estesa per arrivare poi in dettaglio all’area che circoscriveva la parte di città oggetto dell’intervento. La fase del “rilevare” è iniziata in locus passeggiando per le vie della città, osservando, discutendo, riflettendo e
40
abbozzando tutto quello che potesse concorrere a tracciare il profilo urbanistico e caratteriale della città stessa. Mettendo a confronto tra loro tutte le caratteristiche, i problemi e le potenzialità apprese per questa porzione di città, siamo passati alla seconda fase, vale a dire quella di “astrarre”.
Secondo anno - Secondo semestre
a ďŹ anco Analisi destinazioni d’uso Analisi frequentazione spazi Analisi percorsi Analisi denso-dilatato sotto Vedute dell’area di progetto
sopra Analisi dei percorsi Analisi del costruito Analisi aree verdi a fianco Planimetria di progetto sotto Veduta edificio a “C“ pagina a fronte Sezioni
Sezione A-A
Sezione B-B
Sezione C-C
Sezione D-D
Sezione E-E
Sezione G-G
Sezione F-F
43
sopra Vedute d’insieme di progetto e pianta dei parcheggi a fianco Piante degli edifici a “C“ sotto Vedute degli edifici a “C” pagina a fronte sopra Piante deglli edifici a torre sotto Vedute degli edifici a torre
44
1 - L’asse di collegamento tra il centro culturale e gli impianti sportivi, 2 - la fascia “di rispetto” lungo il fiume Marzenego, e 3 - la differenza tra la tipologia insediativa, presente nella parte a nord, e il maggior numero di edifici adibiti al terziario verso sud, sono diventati gli elementi dai quali si è poi sviluppato l’intero progetto. Gli edifici che si trovano affacciati al fiume
sono a forma di “C”,struttura atta ad ospitare diverse funzioni distinte tra loro. Nella parte a sud troviamo una tipologia edilizia e torre. La scelta è stata influita prevalentemente dalla numerosa richiesta di piccoli appartamenti e dall’obbligato confronto volumetrico che la torre residenziale esistente impone.
45
Stud.: Raffaele Rossi, Nicola Sutto, Riccardo Tamai, Auro Michelon, Guido Ducoli
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2 Il paesaggio dei confini. Installazione al Lido di Venezia Prof. H. Pessoa Pereira Alves Il confine è astratto e soggettivo, nel nostro caso non è stato facile comprendere l’ordine e la visione dei diversi elementi che compongono il paesaggio del Lido. Da un’attenta analisi del territorio e della sua morfologia abbiamo compreso le sue diverse parti, il mare, la spiaggia e le dune. Prendendo questi tre elementi e la visione che suscitavano dall’alto delle dune, la spiaggia risaltava come una linea separatrice, quindi una linea di confine. Il progetto nasce con l’intento di incorporare i tre elementi in una sequenza di viste, le une isolate dalle altre. La nascita dei portali posizionati l’uno dopo l’altro danno la sensazione di uno spazio chiuso mosso dal vento, ma allo stesso tempo si fanno attraversare dalla vista, dando quindi le impressioni e le concezioni di confine che il progetto prefigge.
sopra Veduta delle dune in centro Veduta della spiaggia a fianco Veduta dell’intera area
46
Secondo anno - Secondo semestre
La docenza ha chiesto, prima di applicarsi al progetto vero e proprio, di realizzare un’installazione nel breve volgere di una giornata universitaria e avendo a disposizione solo i materiali che il luogo di progetto, ovvero la spiaggia, offriva. Quindi attraverso l’uso di alghe, sabbia, conchiglie
e rami in legno abbiamo realizzato una doppia spirale per rappresentare la continuità che c’è tra il mare, le dune e la pineta. Il passaggio tra le due figure rappresentava la spiaggia e cioè il confine naturale.
a fianco Schizzo su sabbia e materiali utilizzati sotto Vedute delle spirali
47
sopra Veduta aerea del Lido a fianco Pianta sotto Veduta dell’installazione verso la spiaggia e schizzo di progetto pagina a fronte sopra Sezione A-A’ in centro Prospetto laterale sotto Veduta dell’intallazione nel contesto
48
49
sopra Prospetto frontale e dettagli dei portali in centro Veduta verso le dune a ďŹ anco Spaccato assonometrico pagina a fronte sopra Schizzo di progetto sotto Veduta verso il mare
50
51
Progettazione Urbanistica 1 pp. 60 - 65 Restauro pp. 66 - 75 Progettazione Architettonica e Urbana pp. 76 - 83 Composizione Architettonica 3 pp. 84 - 89
terzo anno
Architettura degli interni pp. 54 - 59
Stud: Raffaele Rossi
PROGETTAZIONE D’INTERNI Variazioni di luce in un interno Prof.ssa F. Pittaluga a fianco Modello di progetto, lato del Bookshop pagina a fronte sopra sinistra Modello di studio del Menil Museum destra Boîtes à lumière in centro Pianta piano terra del Menil Museum sotto Prospetti del Menil Museum
Studiare / Sperimentare / Manipolare / Proporre sono state le attività compiute nell’arco del corso per riflettere sul “lavoro” della luce naturale nella configurazione degli spazi interni. Tre differenti esercizi hanno guidato l’esperienza. Esercizio 1: le “boîtes à lumière”. Attività svolte in aula, in piccoli gruppi, realizzando ogni volta 2 affini provocazioni di luce nel medesimo ambiente, in applicazione di precise delimitazioni di campo del singolo ex tempore. Esercizio 2: esempi di maestri o contemporanei. Ricerca personale su una architettura realizzata, ritenuta esemplare per la qualità
54
della luce naturale che ne permea gli spazi interni. Esercizio 3: manipolazione di apparati di luce. Progetto singolo, ove si conferma il tipo di captazione della luce studiato nell’esercizio 2, ma lo si applica entro uno spazio di dimensioni e funzioni differenti rispetto all’esempio studiato. Per tutti gli studenti, lo spazio di progetto era “costretto” nelle proporzioni delle boîtes à lumière dell’esercizio 1, ma senza i vincoli della scala di progettazione. Ovvero: tutti i plastici di progetto realizzati dagli studenti avevano la stessa dimensione, ma ognuno di essi individuava la propria scala di rappresentazione.
Terzo anno - Primo semestre
55
sopra Sezione e modello di studio del Menil Museum in centro Sezione del Menil Museum a fianco Esempi di alcune Boîtes à lumière
56
sopra Piante di progetto a fianco Sezioni A-A’ e B-B’
57
58
a ďŹ anco Assonometria di progetto con apparati di luce utilizzati sotto sinistra Modello di progetto lato del Bookshop destra Modello di progetto lato del museo pagina a fronte sopra Sezioni C-C’ e D-D’ in centro Dettaglio lucernaio lato museo sotto Sezione di progetto lato del museo
59
Stud.: Raffaele Rossi, Giovanni Bravin, Nicola Sutto
PROGETTAZIONE URBANISTICA 1 Scorzè, Zero Branco, Sant’Alberto - Venezia, Treviso Prof. B. Secchi a fianco Schizzo di progetto sotto Concept di progetto pagina a fronte Esempi di analisi preliminare
Il corso di progettazione urbanistica 1 concentrava l’attenzione progettuale sul tema della città diffusa del XXI secolo prendendo in considerazione l’intera regione del Veneto. L’area vera e propria di intervento veniva scelta dagli studenti che, dopo l’approvazione della docenza, passavano ad interpretare il territorio proponendo un progetto. La prima operazione, ovvero la fase
60
d’analisi, è stata attuata classificando alcune zone interne dell’area in base alle loro caratteristiche principali, come la presenza o meno di infrastrutture pubbliche, disposizione degli edifici e dislocazione dei percorsi. Successivamente sono state proposte alcune soluzioni distributive atte a ridisegnare l’assetto territoriale cercando il giusto compromesso tra città e campagna.
Terzo anno - Primo semestre
61
a ďŹ anco Schizzi delle tipologie distributive sotto Sviluppo previsto pagina a fronte sopra Planimetria
Il tema dei percorsi ciclopedonali e la disposizione controllata di aree attrezzate e di aree adibite a residenza, sono state il fulcro del progetto: i campi coltivati sono stati utilizzati come strumento per distribuire, strutturare, separare ma anche collegare i diversi ďŹ lamenti urbanizzati, i quali si presentano funzionalmente indipendenti gli uni dagli altri, ma fortemente relazionati tra loro attraverso le connessioni ciclopedonali. sopra Fotopiano
in centro Schizzo per la piazza
a ďŹ anco Schizzi di progetto
sotto Modello di studio
62
63
sopra Planimetria con tipologie abitative a ďŹ anco Modello di studio sotto Piante tipologia abitativa A
64
Prospetti tipologia abitativa A
Pianta e prospetto tipologia abitativa B
Pianta e prospetto tipologia abitativa C
65
Stud.: Raffaele Rossi, Nicola Sutto
RESTAURO L’isola dei Servi - Venezia Prof. N. Pirazzoli a fianco Veduta del Lovisa sotto sinistra Ubicazione isola dei Servi destra Pianta del XIV secolo pagina a fronte sopra Analisi sotto Fasi del rilievo
Il corso di restauro mirava alla riqualificazione del complesso monumentale del convento dei Servi di Maria che è ubicato a Venezia nel sestiere di Cannaregio e occupa un’isola di vaste dimensioni, inserendosi significativamente nel tessuto cittadino. Tale complesso è attualmente occupato in parte dalla Casa studentesca Santa Fosca e in parte dal convento fondato dall’abate Daniele Canal e da Anna Maria Marovich nel 1859. Le prime richieste del corso sono state quelle di effettuare un rilievo metrico
66
e architettonico di una porzione del complesso, successivamente è stata eseguita un’analisi del degrado e in seguito sono stati approfonditi tutti gli aspetti che caratterizzavano l’area di intervento con l’osservazione dei percorsi esistenti, del costruito, delle destinazioni d’uso e degli spazi vuoti. Alla fase d’analisi è seguita quella della proposta progettuale con la ridistribuzione delle funzioni e la riorganizzazione e riqualificazione dell’intera area.
Terzo anno - Primo semestre
67
68
analisi del degrado
Ricostruzione dell’intero complesso
69
70
Vedute di progetto
71
72
Vedute di progetto
73
74
Vedute di progetto
75
Stud.: Raffaele Rossi, Giovanni Bravin
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Galeazze - Venezia Prof.ssa P. Montini Zimolo a fianco Area di progetto sotto sinistra Plastico di progetto destra Modello di studio: Jean Nouvel - Opera House di Lione.
Lo spazio dell’Arsenale ha un carattere diverso rispetto a quello di tutta la città di Venezia. Qui c’è un forte uso del mattone e del legno che enfatizzano l’indole mercantile dell’isola ma soprattutto di quest’area. Il corso proponeva una prima fase di studio su un’opera realizzata da architetti contemporanei, dove lo spazio pubblico d’ingresso, ovvero la hall principale, fosse l’elemento fulcro dell’intero progetto.
76
Successivamente, rielaborando e reinterpretando l’opera preventivamente analizzata, abbiamo proposto il progetto personale, il quale doveva necessariamente prendere in forte considerazione due aspetti fondamentali: l’affaccio sull’acqua, con il ridisegno del prospetto, e l’importante presenza delle tre galeazze alle quali bisognava dare un nuovo valore nel contesto dell’architettura della città.
Terzo anno - Secondo semestre
Modello di studio: Jean Nouvel - Opera House di Lione.
77
Pianta piano terra
Legenda: 1. Hall 2. Biglietteria 3. Info point 4. Guardaroba 5. Magazzino macchinari pulizia 6. Ingresso secondario uďŹƒci 7. Museo permanente 8. Foyer 9. Auditorium
10. Palco 11. Locale regia 12. Spogliatoio sta 13. Magazino / dispensa 14. Cucina 15. Locale accessorio 16. Wc disabili 17. Bar 18. Spazio espositivo temporaneo
Plastico di progetto
79
Pianta piano primo
80
Legenda: 1. Bookshop 2. Ufficio direttore 3. Uffici 4. Segreteria 5. Sala ristorante 6. Bookshop 7. Uffici 8. Ripostiglio 9. Sala lettura
Pianta piano secondo
81
Jean Nouvel: Opera House, Lione
82
Renzo Piano: Auditorium Paganini, Parma
Plastico di progetto
Plastico di progetto
83
Stud.: Raffaele Rossi, Giovanni Bravin, Riccardo Tamai, Federico Terreo, Martino Vittori
Composizione architettonica 3 Un nuovo villaggio naturale - Valle Drago, Jesolo Prof. A.Cibic
3
4
2
a fianco Planimetria
La valle di Grassabò offre un paesaggio naturale ancora incontaminato e la sua corretta e civile fruizione sono i cardini dell’idea progettuale. Un ambiente sopravvissuto al turismo caotico: un’oasi senza tempo in cui perdersi tra la natura incontaminata, contemplando lo scorrere di canali e il volo degli uccelli. L’ipotesi di progetto propone la realizzazione di piccole strutture in simbiosi con la natura che andranno a creare un parco verde attrezzato, autosufficiente, dove l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi garantisce l’assenza di inquinamento e il collegamento tra le aree
84
ricreative. L’idea base del progetto sta nel creare un turismo alternativo usufruibile tutto l’anno, in cui gli utenti hanno la possibilità di apprendere delle attività a stretto contatto con la natura: allevamento, pesca e agricoltura. Questi tre villaggi si sviluppano in aree separate tra loro in modo da creare delle macchie immerse nel verde. La proposta è quella di distribuire il singolo villaggio attraverso una griglia irregolare che costituisce i percorsi e suddivide i vari lotti. Inoltre la zona ospita un grande parco anch’esso basato su una griglia.
Terzo anno - Secondo semestre
4
Josef Albers - examples
3
Max Bill - Harmonie
2
Burgoyne Diller - Untiled
1
Mondrian - Boogie
1
Vedute della valle
85
Allevatori
Sezione B-B
Sezione A-A
Prospetto Nord
Prospetto Ovest
Plastico di progetto
86
Pescatori
Pianta
Sezione A-A
Prospetto Nord
Prospetto Ovest
Plastico di progetto
87
Agricoltori
Pianta
Sezione A-A
Prospetto Sud
Prospetto Est
Plastico di progetto
88
Area verde comune
Plastico di progetto
89