R&D 21 11 2019

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FREEPRESS n. 839

21-27 NOVEMBRE 2019

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

VIGILI E LOCALI Dalla nuova caserma di Ravenna al comandante (di Cervia) che non c’è, fino ai regolamenti comunali

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2499-9460



PUNTI DI VISTA / 3 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL COMMENTO

L’OSSERVATORIO

SCATTO MATTO

Marina sott’acqua: un problema da risolvere

Le “sardine” di Ravenna Anche no

di Alessandro Montanari

di Moldenke

Si dirà che con la partita dei fondali in bilico da anni, Autorità portuale avrà avuto altro a cui pensare. La situazione in cui si trova però la parte demaniale di Marina di Ravenna, finita di nuovo sott'acqua per tre giorni, merita ormai un intervento da parte dell'ente. Anche senza tirare fuori paragoni inappropriati con Venezia, non può essere considerato normale che la strada del porto si allaghi regolarmente in determinate condizioni di pioggia, vento e alta marea. Soprattutto perché – è giusto ricordarlo – in quella strada insistono diverse attività commerciali (pescherie, bar ma ci sono anche qualche ufficio e ristorante) che pagano un canone piuttosto salato ad Autorità portuale. La cosa che rende particolare la situazione di Marina di Ravenna – rispetto ad altre località di mare come Cesenatico o Rimini – è la modalità con cui l'acqua invade la carreggiata: non direttamente dal porto ma risalendo dai tombini che non riescono più a scolare l'acqua piovana in mare. Questione strutturale, insomma. Nell'ultimo allagamento poi a rendere peggiore la situazione era un cratere comparso su via Molo Dalmazia da cui l'acqua sgorgava a mo' di fontanazzo. La situazione generale in cui versa la zona demaniale di Marina meriterebbe un approfondimento da parte degli enti. Basta fare una passeggiata per notare, ad esempio, locali scoperchiati e in generale un bisogno di manutenzione diffusa per tutto il comparto. Durante la presidenza di Ap da parte di Giuseppe Parrello (dal 2003 al 2011) erano stati fatti progetti interessanti, come gli arredi del molo guardiano, poi rimasti sulla carta. In quegli anni era emerso anche il progetto di una urbanizzazione a Porto Corsini, in zona terminal crociere, promossa sempre da Autorità portuale e di cui nessuno parla più. Urbanizzazione che era stata anche criticata, visto il poco successo di Marinara, ma che dava quanto meno l'idea di un interesse dell'ente per lo sviluppo urbanistico e non soltanto per l'approfondimento dei fondali. Ora che la partita del bando sembra giunta a conclusione, sarebbe forse il momento di fare il punto sui lavori in cui è in qualche modo coinvolta Ap, magari mettendosi a un tavolo insieme al Comune? Oltre alla situazione degli allagamenti, l'ordine del giorno potrebbe contenere diversi interventi: a titolo non esaustivo ci sarebbe il restauro della Fabbrica Vecchia e del Marchesato, il risanamento del Piomboni, il mercato del Pesce, gli arredi nelle zone demaniali, le banchine di Porto Corsini... Tutte questioni aperte da anni e alle quali è forse ora di mettere un punto in maniera definitiva. Una volta, prima delle crisi, la chiamavano “concertazione”. Oggi sembra essere diventato conflitto di competenze.

La prima foto vista sui social è stata bella, alla decima l’entusiasmo era già scemato. Alla cinquantesima ho lanciato più lontano possibile il telefono su cui le stavo guardando. Era inevitabile che vi scappasse di mano, a voi là fuori, questa cosa delle “sardine” anti Salvini. Ma il gioco, ve lo dovrebbe aver detto spesso vostra mamma, è bello quando dura poco. Ecco, più nel dettaglio, perché mi auguro che le “sardine di Ravenna” non scendano in piazza: 1. Perché va bene tutto, ma dai, il gruppo su Facebook (e già solo che sia nato il gruppo su Facebook mi deprime) è stato fondato da quelli di “Sei di Ravenna se...”, alla faccia della freschezza e della novità. 2. Perché un flash mob dovrebbe essere “un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che si dissolve nel giro di poco tempo, con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita”. E invece non sarebbe più così “improvviso” e neppure “insolito” e mi sa che non si “dissolverebbe” neppure in poco tempo. 3. Le foto dall’alto vi farebbero sembrare tutti fan di Arisa in una Notte d’oro qualsiasi. 4. Alla fine, a Ravenna, non ci saranno bandiere di partito e tutto il resto, ma ci sarà tutto il Pd. Li conosco già tutti, anche quelli che hanno fatto finta di chiamarsi in un altro modo in tutti questi anni. 5. Inizierete a cantare “Bella ciao” mettendo in imbarazzo i più giovani presenti e quelli come me che non è che ce l’abbiano con “Bella ciao”, ci mancherebbe, ma si sentono a disagio ad avere vicino gente che canta, a meno che non sia un concerto amplificato, figuriamoci poi se canta “Bella ciao”, che è una canzone che ha tutte le migliori intenzioni e non voglio certo dire che non andrebbe cantata, però una canzone che ha una connotazione così politica, insomma, non so come spiegarlo meglio, questa cosa di avere vicino gente che canta “Bella ciao” mi piace ma mi fa ribrezzo allo stesso tempo e preferisco starne alla larga. 6. Alla fine ho paura che le sardine di Ravenna possano finire col farmi votare Salvini. E no, forse questa volta non sarebbe divertente.

La legomania ha catturato anche Ravenna con lunghissime file al Mar, lo scorso fine settimana, in occasione del'iniziativa “Brick Festival” dedicata ai mitici mattoncini che ha fatto impazzire piccoli… e grandi. Ecco un ciuccio gigante (dell'artista Riccardo Zangelmi, esposto proprio al museo), plastica rappresentazione di questo ammaliante ritorno all'infanzia [foto di Giulio Pilandri - Ravenna]. Cari lettori, aspettiamo anche i vostri di “scatti matti”. Inviateli in redazione!

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVIII - n. 839 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola

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4 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

AMBIENTE

Un giovane ravennate alla direzione di Legambiente regionale Nominato il 25enne Lorenzo Mancini, già attivista del circolo Legambiente Durante il XII congresso regionale di Legambiente, sabato 16 novembre, è stato nominato un ravennate a capo dell’associazione regionale, si tratta del 25enne Lorenzo Mancini. Già attivista da diversi anni del Circolo locale di Legambiente e membro di Fridays for Future, nell'ultimo anno Mancini si è dedicato allo sviluppo di progetti per l'associazione, rivolti alle giovani generazioni (Volontari x Natura). Mancini succede nella carica di direttore a Giulio Kerschbaumer, che l'assemblea ha ringraziato calorosamente con prolungati applausi per la grande capacità di essere stato capace ed all'altezza degli impegni che l'associazione ha proposto negli anni. L'Assemblea ha poi rinominato il presidente uscente Lorenzo Frattini confermandone l'estrema validità nella rappresentanza associativa anche per i prossimi 4 anni. Tanti i temi dibattuti: dal consumo di suolo, alla mobilità sostenibile, dai problemi di spopolamento dell'Appennino alla corretta gestione dei rifiuti, dalla buona agricoltura alle vertenze contro le nuove autostrade. Tra tutti i temi, centrale è stata comunque l'urgenza di condurre la battaglia a favore del clima entro i prossimi 11 anni. L'apertura dell'associazione si è voluta mostrare anche con le numerose esperienze di cittadinanza attiva ospiti al Congresso tra cui gli Ortisti di Strada di Ravenna impegnati a sviluppare progetti di agricoltura urbana e riforestazione.

INCONTRO/1 Si parla di America Latina con Lamrani de Le Monde diplomatique Domenica 24 novembre alle 17 nella sala D’Attorre di Casa Melandri di Ravenna si tiene l’incontro pubblico con Salim Lamrani, docente dell’Università Parigi-Descartes e all’Università di Marne la Vallée. Noto giornalista di politica internazionale scrive per Le Monde Diplomatique ed è autore di numerosi volumi sui rapporti tra Usa e America Latina, tema su cui verterà anche l’incontro ravennate dal titolo: “Cuba, America Latina... parola alla difesa!”. L’evento è promosso e organizzato dal PCI, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, associazione Amici Italia Cuba, comitato No Guerra No Nato di Ravenna e dal gruppo consiliare Ravenna in Comune.

INCONTRO/2 Il caporalato nelle campagne ravennati: un approfondimento a Mezzano “Siamo uomini o caporali” è il titolo dell’incontro che si tiene mercoledì 27 novembre alle 20.30 nella Sala Polivante di Mezzano (piazza Repubblica) sul tema dello sfruttamento e lavoro irregolare fra i braccianti della Ravenna di oggi. Saranno presentati i dossier sul caporalato elaborati dagli osservatori Cgil. Partecipano all’incontro Francesco Carchedi, sociologo e docente alla Sapienza di Roma, Raffaele Vicidomini, segreario Flai Cgil, Seck Alassane, portavoce coordinamento immigrati Flai Cgil di Ravenna. Modera Maurizio Masotti, fotografo e curato del progetto Tracce Migranti e ci saranno anche interventi musicali a cura di Gianluigi Tartaull. L’incontro è organizzato dal gruppo consiliare a Palazzo Merlato, Ravenna in Comune.

AGENDA Un libro sul Risorgimento al Caffé letterario di Lugo Venerdì 22 novembre, alle 21, per la rassegna “Caffé letterario” di Lugo, all’Hotel Ala d'Oro l’autrice Arianna Arisi Rota presenta il suo volume Risorgimento (Bologna, Il Mulino, 2019). Introduce Paolo Cavassini che accompagnerà gli spettatori in un Risorgimento raccontato come un viaggio travagliato dentro la contemporaneità e verso l’Italia unita, un viaggio che parte fra le onde agitate ma promettenti degli anni napoleonici e approda alle delusioni e ai rimpianti dell’Unità realizzata.

A Cervia mostra e tre incontri a proposito della caduta del Muro

arie o rd i n m b re a r t s e ic u re Apert 7-14-21 d5-19 o 1 t a e b ven. s a re 9 - 1 3 lun. a o a d o rt -18 e ape embr 8-12 e 14 v o n In o re

La Biblioteca di Cervia (Circonvallazione Sacchetti 111) ospita fino al 17 dicembre una mostra fotografica che ricorda il trentennale dalla caduta del muro di Berlino, realizzata dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Ravenna. Per l’occasione la biblioteca organizza anche il ciclo di incontri “Parole oltre il muro”: autori e libri che hanno in diverso modo, da quello storico-sociale a quello metaforico, delineato storie e personaggi in lotta contro le barriere e le costrizioni del loro tempo. La rassegna parte sabato 23 novembre alle 16 con Francesca Capossele; a seguire il 30 novembre Andrea Tarabbia e il 7 dicembre Wu Ming 1.

Un progetto su Europa, cittadinanza e informazione alla biblioteca di Russi Il progetto “#Europe No More Fake. Democrazia e informazione”si basa sul presupposto che la democrazia si nutra di una linfa vitale costituita dalla conoscenza e dal confronto aperto, libero ed equo ed è realizzato in collaborazione con lo Sportello Informagiovani del Comune di Russi. Il progetto prevede il coinvolgimento dei ragazzi dell'Istituto Comprensivo “A. Baccarini” di Russi, dei cittadini adolescenti e preadolescenti, si articola sviluppando azioni trasversali (incontri, laboratori, seminari, aperitivi informativi, realizzazione di interviste da trasmettere in radio web e sui social network). Si comincia sabato 23 novembre alle 10, nella Biblioteca Comunale, Via Godo Vecchia 10 con l’incontro dal titolo “Dall'europeismo necessario, al malessere europeo: le molte narrazioni dell'integrazione nella storia d'Italia. Conversazioni con Michele Marchi, Dipartimento di Beni Culturali, Università di Bologna.”


ECONOMIA / 5 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

AMBIENTE

Il bando da un miliardo per i rifiuti va a Hera, Ciclat e Formula Ambiente Raccolta e gestione per 15 anni nei 18 comuni ravennati e nei 17 cesenati: 600mila abitanti L’unica offerta presentata arriva dal gruppo di imprese che già ora hanno l’appalto

Dopo una lunga e complessa procedura di gara europea, nei giorni scorsi il raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) composto da Hera, Consorzio Formula Ambiente e Ciclat Trasporti Ambiente, si è aggiudicato il bando per la raccolta e la gestione dei rifiuti urbani nel bacino che comprende l’intera provincia di Ravenna (18 Comuni) e 17 Comuni dell’area cesenate (la parte forlivese è servita dall’azienda in-house Alea) per la durata di quindici anni per un importo totale di 1,196 miliardi di euro. La gara si era aperta a dicembre 2017 e solo una è stata l’offerta presentata ad Atersir, l’agenzia regionale competente in materia. L’aggiudicazione del bando pone fine a un lungo periodo di affidamenti provvisori ma nei fatti non cambia nulla: i tre soggetti riuniti nella Rti sono quelli che attualmente svolgono il servizio. Il bando infatti metteva a gara la posizione di concessionario del servizio che finora è stata occupata da Hera. E Ciclat e Formula Ambiente lavoravano in subappalto. In altre parole gli attuali fornitori del servizio al pubblico hanno fatto squadra per avere le spalle abbastanza larghe da ottenere l’affidamento. In totale si stima che la produzione di rifiuti urbani nei 35 Comuni ammonti a 290mila tonnellate all’anno. In totale i residenti sono 600mila ma è come se fossero un milione e 55mila: quest’ultimo numero è quello che viene indicato come abitanti equivalenti e si ottiene calcolando tutti quelli che non sono residenti ma partecipano alla produzione di rifiuti, dai turisti agli studenti fuori sede. Per la sola provincia di Ravenna a fronte di 391mila utenze domestiche residenti si hanno 674mila abitanti equivalenti. «Siamo arrivati a una tappa fondamentale e strategica per i territori del Ravennate e Cesenate – commenta la presidente di Atersir e assessora alla Sostenibilità ambientale

Chiude l’inceneritore, salvi i 29 lavoratori: ricollocamenti e prepensionamenti È stato raggiunto un accordo tra Hera e sindacati per i 29 lavoratori dell’inceneritore di Ravenna coinvolti nella procedura collettiva di licenziamento in vista della chiusura dell’impianto di via Romea in programma il prossimo 31 dicembre. L’accordo fra le parti, raggiunto ai sensi della procedura ex legge 223/1991 in occasione del quarto incontro in un mese e mezzo di trattative, prevede entro 5 mesi il ricollocamento di 12 lavoratori nel territorio ravennate e le rimanenti posizioni lavorative sono state individuate nelle immediate vicinanze del territorio di provenienza. A questo si aggiunge l’accompagnamento, da parte dell’azienda, alla pensione per alcuni lavoratori molto prossimi ad acquisire i requisiti.

ENERGIA Un incontro pubblico sul libero mercato La Federconsumatori di Ravenna e la Cgil organizzano l’incontro “Il mercato libero dell’energia: opportunità e problemi per i consumatori” che si svolgerà venerdì 22 novembre alle 16.30 a Ravenna, nella sala D'Attorre in via Ponte Marino. Dopo l'introduzione di Vincenzo Fuschini, presidente di Federconsumatori Ravenna, illustreranno il punto di vista dei gestori i rappresentanti di due importanti aziende operanti sul territorio: Michele Pizzolato, di Eni gas e luce, e Marco Santandrea, di Hera Comm. Dall’1 luglio 2020 cesserà di operare il mercato di maggior tutela dell'energia elettrica e del gas. Verrà meno il sistema di definizione delle tariffe energetiche da parte dell'Autorità Garante Arera, subentrerà il cosiddetto “libero mercato” che sarà affidato alle offerte dei gestori. Gli operatori di libero mercato sono più di 500.

del Comune di Cesena Francesca Lucchi –. Il percorso che ha portato all’aggiudicazione della gara è stato lungo, caratterizzato da normative nazionali in evoluzione, ma soprattutto dalla volontà dei territori di raggiungere obiettivi condivisi. In tutto questo, il ruolo, le competenze e l’impegno dell’Agenzia sono stati basilari, andando ad affidare un servizio complesso, sia come dimensione territoriale, che come risorse in gioco, il primo in Emilia Romagna e uno dei pochi in Italia. Ora siamo contenti che l’iter sia stato completato con successo e sia possibile avviare una fase rinnovata sul capitolo della gestione dei rifiuti in tutti i comuni coinvolti».

LE AZIENDE INFORMANO

PAVIMENTI IN LEGNO

Original Parquet, pregio e vantaggio della versatilità Bella e funzionale, la vasta gamma di pavimenti dell’azienda di Alfonsine si può impiegare per ogni spazio di casa e adattare ai vari stili dell’abitare. Isolanti e confortevoli, i parquet non temono l’usura e sono facili da pulire «Bisogna sfatare il pregiudizio che un pavimento in legno non si possa impiegare in ogni spazio domestico – afferma Giovanni Ballardini, direttore generale di Original Parquet di Alfonsine, fra le aziende leader di settore in Italia –. Dopo anni di ricerca sui materiali e l'utilizzo di moderne tecnologie di produzione siamo in grado di fornire pavimenti assolutamente versatili, adattabili a qualsisi ambiente, dal punto di vista sia estetico sia funzionale, che non temono l'usura». Il legno offre il fascino e la praticità della sua anima naturale ma allo stesso tempo grazie a specifici trattamenti e finiture innovative che ne consolidano struttura e superficie, mantiene durezza e al contempo elasticità, è resistente al calpestio, ai graffi, alle macchie e anche all'acqua, purché, ovviamente, non si lascino ristagni. Per questo un parquet di qualità può essere tranquillamente installato, oltre che in soggiorno e in zona notte, in cucina e in bagno. «E sul piano del confort e della vivibilità il parquet ha una marcia in più rispetto ad altre tipologie di pavimento – commenta Ballardini –. Esprime una piacevolezza anche tattile che è frutto della sua naturalità. Oltre all'isolamento acustico, grazie alla bassa conduttività termica, il legno è caldo in inverno e fresco in estate ed è particolarmente congeniale agli impianti di riscaldamento a pavimento, ideali per il risparmio energetico. In questo senso il parquet offre il piacere di

essere vissuto anche a piedi nudi…». Peraltro la versatilità dei pavimenti in legno Original Parquet consente pure l'opzione di posa su di un pavimento preesistente: montando un “materassino fonoassorbente”, purchè si utilizzino doghe sufficientemente grandi, si crea un parquet “flottante” che conserva così il vecchio impianto sottostante. Versatilità significa sul versante estetico innumerevoli dimensioni, forme e colori. «Offriamo una gamma molto vasta di tipologie di doghe, per montaggi lineari o a spina di pesce, con una ampia serie di sfumature cromatiche fra cui scegliere – illustra il direttore –, che permette di sintonizzare i nostri parquet ai più diversi stili di arredo e dell'abitare, dal classico a quello più moderno. Sono disponibili anche pavimenti a disegni geometrici, forme inedite e raffinate per i clienti più esigenti. Insomma, una varietà che permette una notevole personalizzazione della scelta. Quello che invece accomuna gran parte dei nostri prodotti – ci tiene a sottolineare Ballardini – è la cura artigianale di fabbricazione e il design originale, tipicamente Made in Italy». Non da ultimo va sottolineata la facile manutenzione dei pavimenti Original Parquet: senza vie di fuga, e dopo i trattamenti di levigatura,

spazzolatura e verniciatura, sono igienici, non assorbono acqua e macchie, e si puliscono con un semplice detergente delicato. D'altra parte è disponibile anche una linea di prodotti per la pulizia a marchio Original Parquet. «Abbiamo voluto offrire ai clienti un servizio completo – spiega Ballardini – per gestire la manutenzione dei pavimenti in legno. Si tratta di una speciale scopa con dispenser, due tipologie di sapone e due di polish, studiati appositamente per le finiture dei nostri parquet, che li puliscono a fondo e li proteggono al meglio, per una lunghissima durata».




8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

POLIZIA LOCALE DI RAVENNA

La nuova caserma in via delle Industrie Ma i vigili resteranno anche in centro storico Verrà costruita al posto degli uffici Atm grazie a un investimento di sei milioni di euro della Holding, mentre il Comune ristrutturerà quella attuale in piazza Mameli, recuperando la chiesa di Santo Stefano degli Ulivi di Luca Manservisi

Sorgerà in via delle Industrie, alle porte della città, la nuova caserma della polizia locale di Ravenna. Verrà realizzata su un’area di 3mila metri quadrati – inglobando la palazzina abbandonata degli uffici dell’ex Atm – e secondo le intenzioni del Comune dovrà essere una struttura «modernissima e ultra funzionale», in grado di ospitare tutti i mezzi dei vigili e di fungere anche da centro operativo di protezione civile in caso di bisogno. Un investimento da 5-6 milioni di euro che verrà sostenuto interamente da Ravenna Holding, società “cassaforte” del Comune (proprietaria dell’area) utilizzata in questo caso come mero strumento finanziario e a cui il Comune stesso pagherà poi una locazione. Un piano già previsto da un accordo del 2010 (che prevedeva però una caserma di dimensioni molto più grandi e il contestuale trasloco dell’adiacente sede di Start, che invece con questo nuovo progetto resterà dov’è oggi) ma a cui non si era ancora dato attuazione anche perché il Comune nel frattempo ha valutato alternative che potessero permettere di evitare di costruire una nuova struttura per rigenerarne invece una esistente (ipotesi resa però molto complicata dalle stringenti norme di sicurezza e anti-sismica), con l’obiettivo oltretutto di mantenere una presenza in centro storico. Nei mesi scorsi la svolta, oggi resa ancor più obbligata dopo che nei giorni scorsi un’agente è rimasta ferita per il crollo parziale del soffitto dell’ufficio in cui stava lavorando nell’attuale sede dei vigili che si affaccia su

Tempi più lunghi per l’ex dogana in darsena, che dovrà essere riqualificata

La palazzina abbadonata di via delle Industrie che ospitava gli uffici dell’Atm e che verrà inglobata nella nuova caserma della polizia locale di Ravenna

piazza Mameli, in condizioni precarie da anni, decenni secondo il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi. La giunta, infatti, ha deciso di riqualificare anche quella, per mantenere appunto un presidio (e la sede di rappresentanza) in centro storico, riducendone gli spazi con l’obiettivo di recuperarne anche uno da rendere pubblico e polivalente, Santo Stefano degli Ulivi, la chiesa che fu caserma di vigili del fuoco e oggi utilizzata come deposito per la polizia locale. Un investimento, quello per la completa ristrutturazione dell’attuale caserma, di circa

2 milioni di euro, stimato nel 2022 e già previsto nel piano triennale degli investimenti dell’Amministrazione, ma il cui importo potrebbe subire variazioni. L’obiettivo del Comune infatti è quello prima di tutto di realizzare la nuova sede all’ex Atm con gli atti amministrativi e il bando di gara da predisporre nel 2020 per poi, «si spera – ci dice il sindaco Michele de Pascale – trasferire tutto in via delle Industrie entro il 2022» e iniziare quindi i lavori in piazza Mameli, una volta svuotata la struttura. A quel punto si ragionerà anche del contestuale svuota-

CONTI PUBBLICI Bilancio 2020: le multe valgono quanto l’Irpef Dalle sanzioni previste entrate per 12,3 milioni

Da dicembre ampliamo i nostri spazi e ospitiamo eventi e presentazioni di libri

Dall’Irpef e dalle multe si prevede entrerà nelle casse di Palazzo Merlato praticamente la stessa cifra: è quanto emerge dalla lettura del bilancio previsionale 2020 che ha cominciato il suo iter amministrativo con la presentazione del Dup (documento unico di programmazione) in giunta. In linea con la previsione di assestamento del 2019, infatti, il Comune di Ravenna ha ascritto alla voce “entrate extra tributarie” 12,3 milioni di euro derivanti da sanzioni e repressione degli illeciti. Un dato che è rappresentato per la quasi totalità dalle multe agli automobilisti (due milioni di euro circa saranno i proventi dei solo autovelox - nella foto quello di Punta Marina quando venne “oscurato” nell’estate del 2018). L’Irpef, anche in questo caso in linea con lo scorso anno, ha un gettito pari a 13,2 milioni di euro. Se si considera che oltre due milioni di euro derivano dalla gestione delle aree di sosta, a fronte di spese per la gestione pari a 1,1 milione di euro, si può dire che la cifra che si prevede di incassare dagli automobilisti a vario titolo sia pari a quella che deriva dalla tassazione comunale sul reddito.


PRIMO PIANO / 9 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

IL SINDACO

ÂŤAUMENTATO RADICALMENTE IL NUMERO DEGLI AGENTI, ANCHE A DISCAPITO DI ALTRI SETTORI DEL COMUNEÂť De Pascale: ÂŤLe ordinanze? Le ho firmate a malincuore, ma danno risultati Non si può invece scaricare sui locali l’onere dei bagni pubblici...Âť

Le due sedi che al momento ospitano i vigili urbani di Ravenna: sopra l’attuale comando in piazza Mameli, che verrĂ ristrutturato e continuerĂ in futuro a ospitare un presidio di polizia locale anche con la nuova caserma che verrĂ realizzata in via delle Industrie; sotto l’ex dogana, che verrĂ invece in futuro abbandonata dagli agenti e riqualificata nell’ambito della rigenerazione complessiva della darsena di cittĂ

mento pure della sede considerata “provvisoriaâ€? di via D’Alaggio, nell’ex dogana che si affaccia sul canale Candiano, ÂŤche verrĂ cosĂŹ resa disponibile e poi riqualificata secondo usi piĂš coerenti con la valorizzazione dell’intero quartiere sull’acquaÂť, assicura il sindaco. ÂŤLa soluzione che abbiamo individuato riduce al minimo i costi – conclude De Pascale –, lasciando la sede di Start al suo posto e mantenendo un presidio per noi fondamentale in centro, vicino alla stazioneÂť.

ÂŤUna delle cose di cui vado piĂš orgoglioso è il lavoro svolto sulla nostra polizia localeÂť. Lo dichiara il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, sottolineando di aver sconfitto l’abusivismo commerciale in spiaggia, l’ottimo lavoro del nuovo comandante Andrea Giacomini (scelto dallo stesso sindaco – con cui è insieme nella foto – e insediatosi nel 2017) e di aver ÂŤaumentato radicalmente il numero di persone addette al presidio del territorioÂť. ÂŤAl momento siamo sopra i duecento agenti fissi – continua De Pascale – che, considerando i numeri degli stagionali, ci permettono di raggiungere i parametri regionali (per Ravenna la dotazione sarebbe di 220 agenti, ndr). Da quando ci siamo insediati (nel 2016, ndr) abbiamo inserito quasi 40 nuovi agenti, sostituendo tutti quelli andati in pensione con personale giovane e motivato, aumentando cosĂŹ in maniera esponenziale la presenza di divise per strada. E stiamo continuando a sostituire i pensionati con un turnover del 100 percento, prevedendo qualche ulteriore incremento per superare ampiamente lo standard regionale. Questo, va detto, con sacrificio e a discapito di altri settori della macchina comunale, che ringrazio per la comprensione: abbiamo voluto recuperare rispetto a una forte sottovalutazione del personale in passatoÂť. A tenere banco al momento in città è anche il nuovo regolamento di polizia urbana (di cui parliamo alle pagine 10 e 11), che di fatto rende stabili diverse ordinanze emanate dal sindaco in questi anni, da quelle anti-alcol e anti-vetro a quelle anti-prostituzione. Senza particolari polemiche (perlomeno pubbliche) con l’ala piĂš a sinistra della coalizione, che spesso contesta invece questo tipo di provvedimenti... ÂŤCredo che nessuno possa contestare questa amministrazione sul tema delle politiche di integrazione – replica De Pascale –, le ordinanze si sono rese necessarie per affrontare problemi veri, sentiti dai residenti e certificati da numerosi interventi delle forze dell’ordine, nei confronti di imprenditori italiani o stranieri indistintamente. Le ho firmate tutte a malincuore, preferirei evitare, ma hanno dato risultati e abbiamo sistematicamente vinto i ricorsiÂť. Qualche novitĂ , in particolare, sui giardini Speyer? ÂŤContinuiamo con ostinazione su due linee di attivitĂ , quella della tutela della sicurezza, con videosorveglianza e presidi, e quella dell’animazione dell’area. In questo senso rivendico fortemente la scelta di realizzare qui uno studentato universitario: la presenza di tanti giovani allontanerĂ le presenze poco graditeÂť. Infine, un accenno al tema che piĂš ha scaldato gli animi in commissione sul nuovo regolamento: il presunto obbligo delle attivitĂ commerciali del centro storico di far utilizzare al pubblico la toilette anche senza consumazione. ÂŤQuello che posso assicurare invece – conclude il sindaco – è che il consiglio comunale non adotterĂ provvedimenti senza il coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza dei commercianti. La nostra idea era quella di rendere la cittĂ sempre piĂš accogliente ma possiamo trovare insieme le metodologie. L’onere di realizzare bagni pubblici d’altronde è del pubblico e in nessun modo può essere scaricato solo sul privato. In questo senso comunque il nuovo mercato coperto darĂ una grossa mano, con servizi pubblici in una zona sguarnitaÂť. (lu.ma.)

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10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

LE NORME

Cani, wc pubblici, elemosina, bullismo e lucciole: viaggio tra i regolamenti di polizia urbana Abbiamo messo a confronto il testo in discussione a Ravenna con gli altri tre già in vigore in provincia Il massimo delle sanzioni va da 500 a 900 euro. E c’è chi vieta di giocare in spazi pubblici

Chi ha un bar a Ravenna, se la norma non verrà cambiata, potrebbe essere obbligato a far utilizzare i servizi a tutti e non solo ai clienti. Lo dice il regolamento di polizia urbana che è in discussione in questi giorni in commissione consiliare e il cui articolo 29 – quello che sancisce “l'obbligo di toilette” – è il più discusso (il sindaco De Pascale lascia intendere che alla fine dei lavori verrà modificato, vedi pagina 9). In provincia, se ne trova traccia solo nel regolamento vigente in Bassa Romagna dove, all'articolo 56, è scritto che “fatte salve le disposizioni di legge in materia, i titolari di esercizi pubblici sono tenuti a mettere a disposizione del pubblico i servizi igienici”. Una norma che è però molto più sfumata di quella in discussione a Ravenna in cui si spiega che i titolari di locali pubblici “debbono consentirne l’utilizzo a chi ne faccia richiesta, senza subordinare la fruizione all’acquisto di beni o servizi”. In generale, i vari regolamenti comunali di polizia urbana vigenti in provincia non sono molto omogenei. Sono quattro, in tutto: oltre a quello ravennate, che sta completando in queste settimane l'iter in commissione consiliare, c'è quello della Bassa Romagna (approvato lo scorso anno), della Romagna Faentina (che porta la data del 2017) e di Cervia che è stato scritto nel 1929 ma emendato due volte, l'ultima nel 2019. Ognuno di essi ha norme particolari, con differenze anche sul-

quello di Ravenna: si legge che l'Unione “intende contrastare” tutti i comportamenti che favoriscono l'accattonaggio. Stesse norme nella Bassa Romagna. Da notare però che nel Faentino, a differenza degli altri territori, si vieta non solo l'atto passivo dell'accattonaggio ma anche quello attivo. In altre parole è punibile anche chi dà denaro.

Prostituzione: nel capoluogo multe per i clienti ma anche per le squillo

l'entità delle sanzioni (nel Lughese si arriva a 900 euro, a Ravenna e Faenza ci si ferma a 500). Il regolamento di polizia urbana si può definire come un testo in cui sono elencate una serie di norme utili per una corretta convivenza civile. Abbiamo esaminato e confrontato quanto prevedono i testi vigenti in provincia, dividendoli per temi.

Elemosina A Ravenna fa discutere in commissione, specie a sinistra, la scelta di vietare o comunque multare la questua, sia essa svolta nelle strade, sia tramite la vendita di merce sia, infine, fuori dai supermercati. A Cervia non si fa cenno a queste attività mentre nel Faentino il regolamento è restrittivo quanto

L’INCARICO Un ravennate comanda a Bibbiano

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Il 49enne ravennate Stefano Gulminelli è il nuovo comandante della polizia municipale (26 agenti) dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza in provincia di Reggio Emilia, scelto dopo una selezione per titoli in cui ha superato altri 15 candidati. Gulminelli, laureato in Sociologia e Scienze criminologiche con vent’anni di esperienze nella Municipale, arriva dal ruolo di commissario capo responsabile dell’Ufficio comando di Ravenna ed è atteso da un incarico di certo non facile sulla carta. Due le inchieste negli ultimi mesi: la prima sui noti episodi di presunte distorsioni nel sistema dei servizi sociali per l’affidamento di minori in difficoltà e l’altra su un presunto caso di truffa e peculato che ha decapitato i vertici della Municipale. «Dedicherò energie, risorse, capacità, esperienza per migliorare l’immagine del Corpo», ha dichiarato Gulminelli alla Gazzetta di Reggio.

Cani Un'altra norma di cui si è discusso molto per quanto riguarda il regolamento ravennate è l'obbligo dei padroni di cani di portare con sé una museruola oltre che, naturalmente, tenere Fido al guinzaglio. Le norme sono previste anche nel regolamento faentino e in quello lughese. A Cervia la norma di condurre i cani al guinzaglio e con museruola è prevista soltanto sulla spiaggia. Va detto che il regolamento della Città del Sale risente del fatto di essere stato scritto novanta anni fa e poi emendato man mano, cosicché si trovano ancora norme sui tori e altri bovini che “non possono circolare nelle pubbliche vie” e il divieto di fare “pascolare animali”. Gioco Una delle poche norme che a Ravenna ha trovato una critica anche dalla maggioranza è quella che sancisce il divieto di gioco nei luoghi pubblici. All'articolo 16 si legge infatti che nei luoghi pubblici “sono vietati giochi ed attività che possono arrecare intralcio o disturbo alla collettività”. A Cervia si trova un passaggio simile nelle regole che normano i comportamenti negli spazi pubblici. Ben diverso quanto previsto sia nella Romagna Faentina sia nel Lughese: “L’Unione – si legge - promuove e favorisce le attività ludiche su suolo pubblico o nelle aree destinate alla collettività, purché il gioco non arrechi danno o costituisca pericolo a cose e persone”. Un approccio dunque completamente opposto. Alcolici Il Comune di Ravenna vieta il consumo in luoghi pubblici e la vendita di alcolici in certe zone della città (giardini Speyer e in un'area circoscritta di via Gulli) di fatto andando a istituzionalizzare le ordinanze emesse dal municipio. Un provvedimento che non trova analogie negli altri tre regolamenti: Cervia non prevede nessuna limitazione agli alcolici mentre nel Faentino e nel Lughese si limita soltanto la vendita ai minorenni. Prostituzione L’intervento contro la prostituzione è un'altra norma che ha fatto discutere in commissione consiliare, dove il vicesindaco ha già annunciato che la giunta farà sua la proposta della maggioranza di evitare multe alle donne vittime della tratta. La particola-


PRIMO PIANO / 11 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

I padroni di cani a Ravenna sono obbligati a portare con loro una museruola, così anche a Faenza e Lugo.

rità del regolamento ravennate è infatti quella di non punire soltanto il cliente ma in maniera specifica le stesse prostitute. È “vietato ogni comportamento finalizzato all’esercizio della prostituzione su strada che limiti la libera e sicura fruizione delle infrastrutture stradali e delle loro pertinenze”. Una norma che non trova analogie in nessun altro codice di polizia urbana in provincia: nel Cervese la prostituzione non è menzionata (il sindaco emette infatti periodicamente ordinanze che cercano di regolare il fenomeno) mentre nelle due Unioni comunali ad essere sanzionato è il cliente. Nelle due Unioni le prostitute vengono assimilate a chi disturba la quiete pubblica praticando “attività” o assumendo “comportamenti che arrecano intralcio, molestia o disturbo” contrari “alla decenza o al pubblico decoro”.

cumento per la civile convivenza, in tutte le aree pubbliche, aperte al pubblico ‐ anche all’interno degli istituti scolastici e delle loro pertinenze ‐ ed all’interno dei veicoli del trasporto pubblico, è vietato infastidire gli studenti ed i cittadini, mediante atteggiamenti di prepotenza, intimidatori e verbalmente aggressivi”. Nello specifico si dispone le modalità di accesso delle forze dell'ordine negli istituti scolastici, le sanzioni che vengono contestate ai genitori del “bullo”. Previste anche punizioni alternative a quelle pecuniarie da concordare con il dirigente scolastico. Lo studente può essere avviato “a specifiche attività didattiche rieducative”.

Alcolici: solo Ravenna vuole vietarne il consumo in alcuni quartieri

Bullismo Assente a Ravenna ogni riferimento al bullismo, così come a Cervia. Se ne occupano invece i regolamenti di polizia urbana della Romagna Faentina e della Bassa Romagna. Si legge infatti che il bullismo può “costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e no-

UN MONDO DI OPPORTUNITÀ

OPEN

DAYS

Locali pubblici Il Comune di Ravenna prevede un ruolo dei gestori dei locali pubblici nell'evitare schiamazzi all'esterno dei loro esercizi. Si chiede quindi di invitare i clienti all'esterno a non parlare o comunque a rispettare la quiete del vicinato. Stesse norme sono state previste nelle due Unioni svolgendo “adeguata informazione” sulle sanzioni a chi disturba la pubblica quiete. La violazione recidiva – nel Lughese e nel Faentino - comporta “la sanzione della decadenza della concessione per l'occupazione suolo pubblico con tavoli e sedie”. Più sfumato in questo caso il passaggio nel rego-

lamento ravennate: “Della violazione viene data comunicazione al competente servizio comunale per l’eventuale adozione di provvedimenti limitativi o sospensivi dell’autorizzazione all’attività”. A Cervia in particolare si punta su un altro obbligo, quello di raccogliere l'immondizia secondo la legge: “alla corretta gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti sono chiamati i in particolare i gestori dei pubblici esercizi e dei locali di pubblico spettacolo perché le loro attività veicolano l’immagine positiva della località balneare e sono i primi beneficiari dei proventi derivanti dall’economia turistica”. Alessandro Montanari

Animali: a Cervia le regole del 1929 vietano il transito di tori e bovini per le vie

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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

ROMAGNA FAENTINA

CERVIA

AL VERTICE DELLA PM C’È IL VICE FACENTE FUNZIONI DI COMANDANTE. IL SINDACO: «HA LA NOSTRA FIDUCIA» Tra il 2020 e il 2021 possibile una modifica nella riorganizzazione Medri vuole controlli anche sul degrado che rovina l’immagine Da quasi cinque anni la polizia municipale di Cervia non ha un comandante ma è guidata dal vice Sergio Rusticali facente funzioni di comandante (il dirigente competente è il segretario generale del Comune Alfonso Pisacane). Una situazione che in tempi recenti ha portato la Lega a presentare anche un’interrogazione per chiedere un concorso che individui un comandante dedicato. «La situazione attuale deriva da una scelta della precedente amministrazione – spiega il sindaco Massimo Medri (nella foto), titolare della delega Sicurezza che include l’attività della Pm –. Rusticali sta svolgendo il ruolo con risultati soddisfacenti e ha tutta la nostra fiducia». Tra il 2020 e il 2021 andranno in pensione alcuni dirigenti della struttura comunale: «In quel momento dovremo affrontare l’uscita di figure importanti in diverse aree dell’organico e in un piano di complessiva riorganizzazione degli incarichi la giunta deciderà anche come gestire la posizione del comandante». Il corpo cervese conta circa una sessantina di agenti, compresi quelli a tempo determinato, e nel periodo estivo per fronteggiare l’afflusso turistico arriva a un centinaio di operatori con le assunzioni stagionali. Le linee guida della polizia locale sono state un tema anche al centro della campagna elettorale della scorsa primavera. E ora Medri ribadisce la sua impostazione: «L’amministrazione è nelle sue fasi iniziali e stiamo discutendo le priorità del programma approvato. Il presidio del territorio sarà uno dei temi principali: vogliamo privilegiare la presenza sul territorio per favorire la prevenzione». Il primo cittadino vuole una polizia locale che continui a gestire le questioni che tutti immaginano di competenza del corpo – come il traffico – ma anche qualcosa di più specifico per la località: «Abbiamo la necessità di un controllo su alcune situazioni critiche che generano degrado e provocano problemi di immagine». (and.a.)

I.T.I.S. NULLO BALDINI Chimica - Elettronica - Elettrotecnica Informatica - Meccanica - Logistica Conduzione di mezzo navale

OPEN DAY 23 NOVEMBRE 14 DICEMBRE 2019

Ecco un’occasione importante per conoscere l’ITIS Nullo Baldini di Ravenna! Con i suoi 7 indirizzi (Chimica dei materiali, Elettronica, Elettrotecnica, Energia, Informatica, Logistica e il nuovo Conduzione del mezzo navale) è senz’altro l’Istituto Tecnico più completo della Provincia e di tutta la Romagna. L’offerta formativa proposta dalla scuola garantisce una solida preparazione tecnico-scientifica, tale da garantire un rapido inserimento nel mondo del lavoro ed un solido proseguimento degli studi all’università o presso gli ITS. Alla base di tutto questo, sono presenti in istituto efficienti laboratori per tutti gli indirizzi, dotati di strumenti al passo con l’innovazione tecnologica e le evoluzioni del mondo imprenditoriale. Con quest’ultimo si vuole mantenere stretti rapporti anche per la realizzazione della cosiddetta alternanza scuola-lavoro e degli stages estivi. È una scuola in ogni caso attenta alla formazione completa dei propri studenti, dal momento che sono tantissime le attività proposte legate alle discipline umanistiche e storicolinguistiche, fondamentali per la crescita intellettuale di giovani cittadini responsabili e consapevoli. Gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e le loro famiglie potranno visitare l’ITIS “N. Baldini” e i suoi laboratori guidati da docenti e studenti sabato 23 novembre e sabato 14 dicembre 2019 dalle ore 15 alle ore 18.

«Telecamere e banche dati hanno cambiato il lavoro dei vigili» Vasco Talenti è il nuovo comandante nella città dove indossò la prima divisa nel 1990 A Faenza iniziò come vigile urbano nel 1990 e ora, dopo aver indossato la divisa della Municipale in diversi Comuni della Romagna, torna con i gradi di comandante: il 58enne Vasco Talenti (nella foto) è a capo della polizia locale dell’Unione della Romagna faentina, un corpo che conta circa 70 agenti di cui una 50ina concentrati a Faenza e gli altri negli altri cinque municipi. Quasi trent’anni di carriera, una parentesi ampia per valutare come sono cambiate le abitudini dei cittadini per quanto riguarda l’attività della Pm: «Adesso chiaramente dobbiamo stare attenti a certi comportamenti che tempo fa non esistevano: l’uso improprio dei telefonini alla guida è l’esempio più calzante». Diverse sono anche le dotazioni tecniche e strumentali a disposizione degli agenti: «La grande differenza la stanno facendo le banche dati collegate ai sistemi di videosorveglianza: i varchi targa system che leggono le targhe dei veicoli e raccolgono le informazioni su assicurazione e revisione sono uno strumento utilissimo. Non a caso oggi sul territorio ne abbiamo poco più di venti e nel prossimo anno l’obiettivo dell’amministrazione pubblica è raddoppiarli». Per quanto riguarda strumenti come pistole taser e telecamere sulle divise invece si attendono tempi migliori: «Non abbiamo la dimensione per rientrare nelle sperimentazioni, vedremo cosa emerge da dove lo stanno facendo». L’attività su strada resta il core business del Corpo ma insieme alle modifiche del nome – ufficialmente oggi si chiama polizia locale e non più polizia municipale e nemmeno vigili urbani – si sono modificate anche le competenze: «Ormai non si può più prescindere da un’attività che riguarda il contrasto al degrado urbano: i bivacchi in aree verdi, l’abusivismo commerciale, le zone di prostituzione». Sempre più frequenti le richieste di intervento per questi temi: «Un mendicante su un marciapiede o un cosiddetto parcheggiatore abusivo davanti a un supermercato vengono percepiti maggiornamente come fonte di insicurezza e il cittadino si rivolge a noi». E poi il crescente impegno di polizia giudiziaria, in parallelo ad altre forze dell’ordine «con cui la collaborazione è costante»: «Per rendere l’idea si può dire che una volta la formazione degli operatori era tutta fatta su codice della strada e regolamenti di edilizia e commercio. Oggi si è aggiunta la parte di sicurezza, polizia giudiziaria e degrado urbano». Per la prima parte del 2020 è atteso un bando di concorso per una graduatoria da cui attingere per nuove assunzioni che vadano a tamponare il turnover in uscita per i pensionamenti. «Nel prossimo anno dovremmo inserire 8-10 agenti in più». Andrea Alberizia

BASSA ROMAGNA Polizia locale: superate le questioni sindacali per la riorganizzazione, a breve 11 nuovi agenti La polizia locale della Bassa Romagna ha superato lo scorso anno la spinosa questione della riorganizzazione interna che aveva causato qualche polemica da parte di alcuni sindacati. «Si erano alzati un po' i toni, è vero – ricorda il sindaco delegato dell'Unione dei Comuni, Daniele Bassi – ma alla fine ci si è confrontati ed è stato trovato un accordo, l'importante è tenere sempre presente l'interesse complessivo del corpo di polizia». I vigili operativi in questo momento nei territori del comprensorio lughese sono 70 ma a dicembre «ne entreranno in servizio altri 11». Si è ancora di una dozzina di unità sotto il numero raccomandato dalla Regione. Organizzata in vari presidi territoriali, il corpo di polizia municipale ha «accentrato l'attività amministrativa a Lugo. In questo modo ci sono più agenti in strada». Requisito che migliora la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, informati anche tramite i canali social: «Abbiamo lanciato una pagina Facebook da cui diamo le informazioni di servizio e che sembra dare ottimi risultati». In tempo reale notizie su viabilità, allerte meteo e altre situazioni difficili. A guidare il corpo di polizia è Paola Neri che, dopo un periodo a tempo determinato, ha vinto il concorso ed è stata assunta a tempo indeterminato.


SOCIETÀ / 13 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

WELFARE

GIORNALISMO

LEGALITÀ A Cervia si parla di mafia nigeriana

Contro la povertà: convegni, corsi e “ristoranti aperti”

Il 28 novembre, alle 9.30 si tiene il convegno “Globalizzazione e Mafie – Il caso della mafia Nigeriana” al Palazzo dei Congressi di Milano Marittima. Il convegno è organizzato dal Comune di Cervia , promosso dal Fisu, Libera e coofinanziato dalla Regione Emilia Romagna. I lavori prevedono gli interventi di di Letizia Magnani (giornalista), Fabrizio Lotito (Consulente della Commissione Bicamerale Antimafia), Francesco Carchedi (Docente alla Sapienza di Roma), Fiamma Terenghi (Docente presso l’Università di Trento).

Ultimi appuntamenti per il progetto “Nutrire Ravenna”

DIRITTI CIVILI Corteo per commemorare le vittime dell’odio transfobico

Il progetto “Nutrire Ravenna” si avvia alla conclusione con gli ultimi tre appuntamenti del mese di novembre. Sabato 23, dalle 9 alle 18, nella sede della Nuova Fondazione Villaggio del Fanciullo, si terrà il convegno "Indovina chi viene a pranzo? Esperienze e progetti di mense, cucine e cibo contro la povertà alimentare”, a cura delle associazioni coinvolte nel progetto “Ecologia di Comunità”; parteciperà, fra gli altri, l’attore Ivano Marescotti. Lunedì 25 novembre, dalle 10 alle 18, nell’ Officina del Ristoro in via Sansovino 17, si terrà il corso di formazione "Pari dignità fra prodotti e fra persone" per addetti alle mense sociali, alla ristorazione e per tecnici e volontari delle filiere antispreco degli alimenti, promosso dalle associazioni del progetto Ecologia di Comunità. Sabato 30 novembre, all’ osteria Passatelli, in via Ponte Marino 19, avrà luogo l’evento finale “Un pranzo per due”, nell’ambito del progetto "Ristoranti aperti" a cura delle associazioni coinvolte nel progetto. È inoltre ancora in corso e visitabile fino al 30 novembre, nella sala espositiva di via Berlinguer 11, la mostra “I buoni del pane, il pane dei buoni” a cura di Engim, CheftoChef/Ravenna Food, associazione Internazionale menù storici.

In occasione del Transgender Day of Remembrance, per commemorare le vittime della violenza dell’odio transfobico, Arcigay Ravenna, in collaborazione con Gruppo Trans, organizza una camminata commemorativa Domenica 24 novembre. Ritrovo ai Giardini Speyer alle 17 per poi dirigersi verso Piazza del Popolo dove ci sarà un rito laico in memoria delle vittime di transfobia dell'ultimo anno. Alle 19 poi ci sarà un aperitivo presso Grinder Coffee Lab.

INTERCULTURA Mediatrici culturali si raccontano alla libreria Dante Lunedì 25 novembre alle 18 alla Libreria Dante di Ravenna L’associazione Terra Mia organizza la presentazione del libro Terra Mia – Mediatrici Interculturali si raccontano. Moderano il confronto Tahar Lamri, giornalista e scrittore, e Simona Ciobanu, presidente di Terra Mia Coop. Sociale, musiche di Johnson Odiase Osaro, cantante e musicista.

IL GUIDARELLO: PREMI A PAOLO CEVOLI E FERRUCCIO DE BORTOLI La cerimonia sabato 23 novembre all’Alighieri alla presenza di Bruno Vespa Sarà assegnato Ferruccio de Bortoli, presidente della casa editrice Longanesi e già direttore del Corriere della Sera e del Sole24Ore, il Guidarello ad honorem della XLVIII edizione del premio per il giornalismo d’autore organizzato da Confindustria Romagna. La cerimonia di consegna dei premi si terrà al Teatro Alighieri sabato 23 novembre alle 17.30, sarà condotta da Bruno Vespa, che presiede la giuria (per il premio nazionale), e presentata da Margherita Ghinassi (l’evento è su invito). Per il giornalismo nazionale, la sezione Società premia la cronista Agnese Pini, che da agosto guida La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano. Nella sezione cultura il riconoscimento è attribuito ad Antonio Polito, vicedirettore del Corriere della Sera. Infine per la sezione radio/televisione il premio va a Franco Di Mare, vicedirettore del Tg1, che è stato corrispondente di guerra nelle aree più calde del mondo. Per il giornalismo Romagna questi i riconoscimenti della giuria presieduta da Roberto Balzani. Nella sezione Società premiati Roberto Gagnor (oggetto e sceneggiatura) e Giampaolo Soldati (disegni) per l’episodio Pico di Bisanzio e il mosaico barbaro in “Topolino” n. 3301. Nella sezione cultura Fiorenzo Landi per il saggio Paolo Fabbri storico sul numero XXV di “Ravenna studi e ricerche”.Nella sezione audiovisivi Francesca Fialdini e Angela Rafanelli per il programma “In viaggio con lei: Rimini” trasmesso su Rai3. Infine il premio Guidarello Turismo è attribuito dalla giuria guidata dal presidente di Federturismo, Gianfranco Battisti, al comico Paolo Cevoli la web serie Romagnoli dop, progetto realizzato con la Regione Emilia-Romagna e Visit Romagna per valorizzare non solo il territorio, ma tutta la sua gente e il suo spirito di accoglienza e ospitalità.

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14 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

DONNE/1

Passeggiate, spettacoli e libri contro la violenza di genere Alcuni degli appuntamenti a Ravenna in vista del 25 novembre

Arriva il clou degli eventi per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne con un calendario che mette insieme varie realtà associative del territorio. A Ravenna, venerdì 22 novembre alle 21.30 al Mama's Club in via San Mama 75, viene presentato il libro Vita e morte di una femminista anarchica giapponese di Francisco Soriano; dialoga con l'autore la docente Rossella Renzi; introduce la serata Domenico Gavella. Sabato 23 l’appuntamento è in serata al Rasi (vedi box in basso). Domenica 24 novembre al mattino nella casa circondariale di Ravenna ci sarà la performance itinerante Parole in transito. Per dire no alla violenza sulle donne (alle 11 in piazza del Popolo, alle 17.30 al centro commerciale Esp). Lunedì 25 novembre alle 21 all’Almagià, arriva lo spettacolo musicale “Prenditi la vita che vuoi” a cura degli allievi di Officina della Musica e sempre all’Almagià alle 21, martedì 26 novembre si potrà assistere alla lettura scenica Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza, di e con Cinzia Spanò. Mercoledì 27 novembre alle 17.30, nella sala Buzzi di via Berlinguer, si svolge il convegno IO NO. Il dissenso delle donne nel cinema; conversazione sul tema con la regista Wilma Labate; la sceneggiatrice Federica Iacobelli; il regista Fabrizio Varesco; alle 20.30 approfondimenti per sequenze tratte da film di Wilma Abate; in chiusura un ricordo di Valentina Cortesi e nello stesso giorno, ma alle 18 al Caffè Letterario, in via Diaz 26, si tiene la presentazione del libro Se questo è amore. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima di Maria Dell'Anno, giurista, criminologa, scrittrice. A Lugo, il 22 novembre, alle 17.30 alla Biblioteca Trisi si terrà l'ultimo incontro della rassegna di presentazione di libri “Donne e violenza. Storie a confronto” con la stessa Maria Dell'Anno.

Una scena dallo spettacolo Farfalle in scena a Cotignola

A Cotignola il 23 novembre alle 21 al teatro Binario, la Compagnia Animalenta metterà in scena Farfalle, scritto e diretto da Ilaria Cangialosi, che vede protagoniste le sorelle Maribal, dominicane, vittime innocenti della dittatura di Trujillo. Il loro assassinio, avvenuto il 25 novembre 1960, verrà commemorato con la Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne. L’evento è a cura dell’associazione Cambio Binario, con il patrocinio di Amnesty International Italia. Il biglietto ha un costo di 12 euro. Lunedì 25

DONNE/2 Un corso per gli uomini sui sentimenti Lunedì 25 novembre alle 20.45 nella Casa del Volontariato, in via Sansovino 57, avrà inizio il corso gratuito “I sentimenti degli uomini” condotto da Fulvio Zanella, Giancarla Tisselli, Marco Grazioli, Giulia Zannoni e Daniele Righini, psicologi-psicoterapeuti dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa. Si tratta di sette incontri rivolti agli uomini che desiderano conoscere e gestire le proprie emozioni per contribuire alla comprensione nelle relazioni tra uomini e donne. Per iscrizioni e informazioni: fulviozanella@libero.it

novembre si terrà la consueta Camminata in Rosso, simultanea nei nove Comuni della Bassa Romagna, con partenza dalla biblioteca “Luigi Varoli” . A Fusignano, il 22 novembre alle 21 a “Il Granaio” Laura Gambi e Laura Orlandini presentano il libro Delitto d'onore a Ravenna. Il caso Cagnoni (Pendragon). Il 25 anche a Fusignano si svolge la camminata, così come a Sant’Agata sul Santerno dove sempre lunedì 25 alle 21 è inoltre in programma nella sala della comunità lo spettacolo “Io no, Oltre!”. A Cervia il 25 novembre si tiene il reading teatrale sul tema della violenza di genere “Perché femmina”, basato sui testi del libro “Ferite a morte” di Serena Dandini (teatro Comunale alle 20.30), mentre il 26 novembre c’è la proiezione del film documentario e dibattito “La città che cura” di Erika Rossi (sala Sarti, alle 18, ingresso gratuito). A Faenza fino al 29 novembre la mostra “Per dire no”: negli ex salesiani una selezione di scarpette rosse in ceramica. Martedì 26 novembre sarà la volta dell’ormai tradizionale cine-aperitivo alle ore 20.30 al cinema Sarti dove le volontarie di SOS Donna offriranno un aperitivo a tutte e tutti gli intervenuti. Alle ore 21 verrà proiettato in sala Nome di donna, un film del 2018, diretto da Marco Tullio Giordana (offerta libera). A Castel Bolognese, appuntamento al Mulino Scodellino domenica 24 novembre, alle 16.30 con Appena un giorno il cortometraggio di Francesco Minarini e lunedì 25 alle 21 con L’amore rubato performance di danza alla Chiesa di S. Maria della Misericordia, Al teatro di Russi, il 23 novembre, alle 21, ci sarà lo spettacolo teatrale Le case raccontano la stampa clandestinadella compagnia teatrale del Caffè delle ragazze di Conselice.

DONNE/3 In scena Alice, svegliati! : le donne hanno la forza di salvarsi da sole

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Il mondo non è un paese delle meraviglie. Ma quante donne sono dovute morire prima che ce ne rendessimo conto? È un tentativo di disillusione quello che andrà in scena sabato 23 novembre alle 21 al Teatro Rasi. Alice, svegliati!, a cura di Bolero Danzarte a.s.d., rivolge un urgente e disperato imperativo a tutte quelle donne vittime di violenza intrappolate in una visione distorta della realtà. Lo spettacolo è il terzo di una trilogia iniziata nel 2017 è inserita nel cartellone della rassegna ravennate “Una società per relazioni”. In Io no. Il potere della scelta si analizzavano i sentimenti e le emozioni della donne, infondendo nel finale un segnale di speranza. L’anno scorso, con Oltre, la compagnia aveva affrontato il tema dei condizionamenti sociali, ambientali e psicologici che impediscono alla vittima di liberarsi dagli schemi mentali per trovare la propria identità. «Quest'anno, Alice, svegliati! punta invece alla definizione “dell'oltre", che non è altro che la capacità di guardare la realtà per quella che è: non verrà nessun principe a svegliarci – racconta la regista Patrizia De Palma – le donne, tutte le donne, hanno in sé la forza per svegliarsi e salvarsi da sole». Oggetto della rappresentazione saranno tre storie realmente accadute mostrate da un duplice punto di vista, quello parziale di Alice e quello più crudo dell’oggettività. Inoltre, si rifiuta l'automatismo per cui, quando una donna muore, i riflettori sono orientati verso il carnefice: «È un processo sbagliato, che finisce per sminuire la gravità di quanto accaduto – aggiunge De Palma – Alice, svegliati! riporta la vittima al centro della scena, consegnandole quella capacità di espressione che troppo spesso le è stata negata». Lo spettacolo vedrà la partecipazione della cantante Sonia Davis, del maestro Mario Accardo e dei ragazzi di Bolero Danzarte, che con le loro idee e opinioni hanno offerto un contributo sostanziale alla realizzazione dell'intera trilogia. (gi. ca.)


SALUTE e BENESSERE

SPECIALE / I 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

SERVIZI SANITARI

Inaugurato il nuovo pronto soccorso di Faenza, una struttura di tremila mq Investimento da quasi 5 milioni di euro. Sarà potenziato anche il personale, in particolare nelle ore notturne È stato inuaguratolo scorso 9 novembre, alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e del sindaco Giovanni Malpezzi, il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale di Faenza. Erano, inoltre, presenti il direttore generale dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini, il direttore medico del presidio, Davide Tellarini, il direttore del reparto, Raffaella Francesconi, il direttore del servizio Attività tecniche, Enrico Sabatini. I lavori hanno riguardato complessivi 2.962 metri quadri coperti (1.332 costruiti ex novo e 1.630 ristrutturati) e 7.780 metri quadri di spazi esterni (3.380 di nuova viabilità e 4.000 di manutenzione straordinaria viabilità, parcheggi ed altre aree esterne). Un intervento da 4,8 milioni di euro, di cui 3 milioni e 750mila finanziati dalla Regione e i restanti dall’Ausl. I lavori sono iniziati nel maggio 2014. Due anni dopo si è dovuto procedere ad una variante dovuta a ritrovamenti archeologici e cambiamenti normativi. Successivamente, nel luglio 2017, la ditta affidataria ha comunicato di aver depositato pratiche per procedura di concordato, che ha ulteriormente spostato la data di fine lavori fino a oggi. Sono state realizzate “un’ampia e luminosa” sala d’aspetto per pazienti cha accedono autonomamente, con una parte separata dedicata ai bambini; “un’ampia comoda e luminosa zona retro triage” dedicata all’attesa dei pazienti barellati, oltre a un’area ristoro. Sono presenti sei ambulatori comunicanti e la sala radiologica con una nuova attrezzatura digitale che permette un risparmio di dose del 30 percento, un’ampia zona di osservazione temporanea con monitor e un rapido collegamento con la Radiologia per la diagnostica maggiore se necessaria, con la Terapia Intensiva polivalente e con la Medicina d’urgenza. Il reparto dispone di 17 medici più il primario, 37 in-

fermieri e 19 operatori sanitari, più 2 coordinatori infermieristici. Con la nuova struttura saranno potenziati i percorsi fast track e i percorsi già in essere dedicati a particolari problematiche (violenza di genere, paziente fragile, paziente psichiatrico) con separazione dei flussi dei pazienti, maggior chiarezza nel percorso e riservatezza. E sarà potenziato il personale – assicura in una nota l’Ausl – in particolare nella fascia notturna. Nel corso del 2018 il Pronto soccorso di Faenza (Dipartimento di Emergenza Accettazione di primo livello) ha preso in carico 38.423 pazienti. Di questi, 4.291 hanno usufruito di un fast track pediatrico e 2.246 di un fast track ostetrico – ginecologico. Dati pressoché stabili anche per i primi 9 mesi dell’anno in corso «Sappiamo bene – ha sottolineato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – quale importanza rivesta il Pronto Soccorso per l’organizzazione di un ospedale e per l’idea che i cittadini si fanno dell’assistenza e delle cure; tanto è vero che abbiamo messo a punto uno specifico Piano regionale per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi dei Pronto Soccorso della regione Emilia-Romagna». «E va proprio in questa direzione la struttura di Faenza, con quasi 10mila metri quadrati, tra spazi interni ed esterni, rinnovati o costruiti ex novo, ambienti pensati per la funzionalità di chi ci lavora e il comfort dei pazienti, tecnologie e attrezzature all’avanguardia. Parliamo di un investimento di quasi 5 milioni di euro – ha concluso il governatore Bonaccini – che si aggiunge alle risorse, ingenti, già rese disponibili per l’intero territorio regionale per rinnovare o costruire strutture laddove necessario, ma anche assumere nuovo personale in sanità, uno dei principali obiettivi che ci siamo posti da inizio mandato».

L’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso di Faenza

RICERCA E FORMAZIONE Ravenna centro d’eccellenza per il trattamento del carcinoma del polmone All’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, si sono dati appuntamento medici chirurghi da tutta Italia specializzati in Oncologia e Malattie dell’apparato respiratorio L’I.E.O. di Milano, il Policlinico “Gemelli” di Roma, l’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna, sono le tre strutture italiane selezionate da un importante provider di formazione clinica, per svolgere “Medical Education Programme in Lung Cancer”, un corso dedicato a medici chirurghi specializzati in Oncologia e Malattie dell’apparato respiratorio, che sono arrivati a Ravenna da tutta Italia, e accreditato presso la Commissione nazionale per la formazione continua in medicina del Ministero della Salute con tipologia “Formazione sul campo”. «La scelta – spiega il dottor Federico Cappuzzo, direttore del Dipartimento oncoematologico dell’Ausl Romagna e direttore dell’unità operativa di Oncoliogia dell’Ospedale di Ravenna, nonchè responsabile scientifico del corso – è maturata poichè l’ospedale di Ravenna si caratterizza come centro d’eccellenza per il trattamento del carcinoma al polmone, per l’alta qualità del percorso e della multidisciplinarietà». Nel corso della formazione, che si è svolta in questi giorni, ci sono state relazioni di vari medici e operatori dell’Ausl Romagna. Un bel riconoscimento dunque per la qualità delle cure raggiunte in Romagna e, in questo, caso, in particolare a Ravenna.


SALUTE e BENESSERE

II / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

RIMEDI FARMACEUTICI

Gli Omega 3 e il loro ruolo nella prevenzione degli infortuni Ce ne parla la dottoressa Camilla Giovannini della farmacia comunale 2 di Cervia Sempre più spesso si sente parlare di Omega 3 che altro non sono che acidi grassi polinsanturi “essenziali”, ovvero molecole che costituiscono le membrane cellulari del nostro corpo. A parlare del loro importante ruolo per la salute e anche nella prevenzione degli infortuni è la dottoressa Camilla Giovannini (nella foto) della farmacia comunale n. 2 “Malva” di Cervia. A cosa servono gli Omega 3? «I principali Omega 3 sono ALA, EPA e DHA. L'ALA (acido alfa-linoleico) è un nutriente considerato essenziale perché le cellule umane non sono in grado di sintetizzarlo, esso viene convertito negli altri acidi grassi polinsaturi che sono biologicamente attivi, EPA e DHA. L'EPA (acido eicosapentaenoico) è coinvolto nel controllo dell’infiammazione e nel sistema immunitario producendo le prostaglandine, le quali hanno proprietà antiaggreganti e antinfiammatorie. Il DHA (acido decosaesaenoico), invece, è coinvolto nel controllo e nella regolazione della pressione arteriosa e dei trigliceridi, interviene sulle funzioni cognitive, ha la proprietà di aumentare il colesterolo buono a sfavore del colesterolo cattivo e di migliorare la sensibilità cellulare all'insulina. Gli Omega 3, inoltre, hanno un’azione protettiva verso il cervello e quindi aiutare la memoria e migliorare il tono dell'umore». Quali sono i cibi che maggiormente ne contengono? «Le fonti più importanti di EPA e DHA sono il pesce grasso che vive nei mari freddi (quali salmone, tonno, aringhe e sardine), l'olio di pesce, l'olio di fegato di merluzzo e l'olio di krill. Mentre la frutta secca, in particolare le noci (meno le mandorle), i semi di lino, il suo olio, l'olio di colza e l'olio di soia sono particolarmente ricche di ALA». Qualora il fabbisogno di Omega 3 non venisse pienamente soddisfatto dalla dieta alimentare, è possibile assumere integratori? «Sì, valutandone la purezza, la freschezza e la concentrazione. In genere, è bene affidarsi alle certificazioni rilasciate da laboratori terzi i quali si basano sugli standard di riferimento stabiliti dalla Global Organization for EPA and DHA Omega-3s. L'IFOS (International Fish Oil Standards) è la più nota certificazione di qualità in ambito di Omega 3. Soltanto quelli che otten-

gono il prestigioso punteggio di 5 stelle IFOS, derivano esclusivamente da olio di pesce puro, incontaminato, certificato e ottenuto con ultrafiltrazione e distillazione molecolare, per una completa tutela della salute del consumatore e dell'ambiente. Inoltre un ottimo integratore di Omega3 deve contenere EPA e DHA nel rapporto 2 a 1». Chi deve fare maggiore attenzione alla giusta assunzione di Omega 3? «Le persone con valori alti di trigliceridi, valori bassi di colesterolo “buono” HDL, che soffrono di ipertensione, in gravidanza e diabetici di tipo 1. Inoltre gli Omega 3 sono utili per abbassare il livello d'infiammazione avendo così un effetto preventivo negli infortuni e un effetto antidolorifico». Quest’ultimo è un fattore interessante: in quale misura gli Omega 3 hanno un ruolo importante nella prevenzione degli infortuni? «In uno studio del 2015 del dottor Morten Bryhn del 2015 sugli sportivi, è stato dimostrato che – assumendo in maniera costante fonti di Omega3 – si può prevenire gli infortuni e migliorare tempi e processi di guarigione. Gli Omega3, infatti, aumentano la biosintesi di resolvine e queste riducono la sintesi di sostanze chimiche che mediano e coordinano l'infiammazione (citochine infiammatorie e chemochine). L'infiammazione è un processo fisiologico che ha l'obbiettivo di favorire la riparazione di un danno, quindi in condizioni normali è un processo necessario e prezioso. Il problema insorge quando l'infiammazione non si risolve spontaneamente, dopo che la causa che l'ha generata è stata rimossa, ma perdura e si autoalimenta fino a diventare essa stessa una patologia. L'infiammazione che non si risolve è il problema principale alla base di tutte le più comuni forme di dolore cronico. Di conseguenza se il livello d'infiammazione del corpo è basso in caso di infortunio questo risulterà decisamente più lieve e di facile guarigione. Grazie alla caratteristica antiinfiammatoria degli Omega3, il loro impiego sta riscontrando successo anche nel trattamento del artrite reumatoide, nell’osteoartrite, nel trattamento del acne, nella dismenorrea, nella sindrome premestruale e nell'endometriosi». Roberta Bezzi

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Soffri spesso di dolori articolari alla schiena, alle ginocchia, nelle spalle oppure alla cervicale? Lo sai che con la Magnetoterapia è possibile stare meglio, alleviare questi dolori e anche infiammazioni, contusioni muscolari o tendiniti, stando comodamente a casa tua, mentre guardi la tv, senza alcun effetto collaterale? Vieni a scoprire il dispositivo medico La Magneto, un nuovo modello, con 2 fasce, che ti permette di fare contemporaneamente due programmi differenti. Ad esempio: uno per contrastare l’artrosi in un ginocchio e l’altro per alleviare un’infiammazione alla cervicale. Dispositivo scaricabile dalle tasse, come spesa medica, ad un prezzo veramente speciale: 449,00 euro. Vieni a vedere come funziona da Effetto Vita. via Paolo Costa, 16 - Ravenna Tel. 339 6368711 – www.effettovita.it

CONVEGNO Prospettive di riabilitazione della Sclerosi multipla Sabato 23 novembre, dalle 8.45 alle 13 alla Sala del Carmine di Lugo (via Garibaldi 16), è in programma un incontro a più voci su “Sclerosi multipla: dalla nostra parte”, una serie di ricognizioni sulla malattia, i suoi percorsi riabilitativi e le nuove prospettive. Si comincia alle 8.45 con l’accoglienza dei partecipanti, mentre dalle 9 interverranno i sindaci della Bassa Romagna, Cristina Mazza (presidente sezione provinciale Aism Ravenna), il dottor Piero Querzani (neurologo primario di Ravenna) e la dottoressa Cinzia Lotta (direttore Medicina Riabilitativa Ravenna). Alle 9.30 si parlerà di percorsi riabilitativi con la dottoressa Loredana Sabattini (fisiatra riabilitazione sclerosi multipla dell’Ospedale Bellaria di Bologna). Barbara Cuffiani (volontaria Sezione Provinciale Aism Ravenna), alle 10.10, parlerà dell’esperienza del laboratorio di yoga. Alle 11.15 si discuterà delle nuove prospettive nella sclerosi multipla con la dottoressa Maria Grazia Piscaglia (Neurologa di Ravenna), mentre alle 11.55 interverrà Marcella Argnani (responsabile provinciale Ital Uil Ravenna). L’evento è organizzato dall’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) con il patrocinio del Comune di Lugo e della Provincia di Ravenna. Per informazioni e iscrizioni contattare la sezione provinciale Aism Ravenna: cell. 349 8413537, aismravenna@aism.it.

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SALUTE e BENESSERE RICERCA ONCOLOGICA

LO SGUARDO DELLO PSICOLOGO

SPECIALE / III 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

AGENDA Domenica 24 con “Una Piega per lo IOR” raccolta fondi per parruche oncologiche

di Enrico Ravaglia*

La Maratona di Ravenna, un’impresa di gambe e di testa Qualche anno fa comprai una bicicletta da corsa per rimettermi in forma. Non ero abituato a pedalare. Dopo aver preso confidenza con il sellino, iniziai a fare qualche uscita. Il mio massimo risultato fu un faticoso giro di una quarantina di chilometri. Quaranta chilometri in bicicletta, non a piedi. La scorsa settimana si è svolta la “Maratona di Ravenna – Città d’Arte”. Tredicimila persone in totale, di cui più di duemila partecipanti alla maratona vera e propria, quella di quarantadue chilometri e centonovantacinque metri. Mi ha sempre incuriosito cosa stimoli questi atleti, e soprattutto come essi gestiscano una simile impresa fisica e mentale. L’altra sera ho rivisto l’amico Rudy Gatta che ha corso la maratona. Gli ho chiesto in merito. Oltre all’entusiasmo con cui mi ha raccontato, mi ha evidenziato parallelismi mutuabili alla vita di tutti i giorni. Tendenzialmente gli allenamenti preparatori alle maratone arrivano a trenta chilometri, non di più. Gli ulteriori dodici sono da gestire con la testa, più che con le gambe. La corsa lunga è anche metafora di quelle esperienze per cui non si è mai davvero pronti. Dove non basta allenarsi e pianificare tutto, ma è pure necessario possedere anche un assetto interno, di tipo mentale, che permetta di gestire le emozioni travolgenti. Dopo il trentesimo chilometro si passa, con grande rapidità, da momenti di euforia, ad altri di segno opposto, tanto pieni di sfiducia e di fatica, che senza un equilibrio mentale ci si arrenderebbe. Ci si fermerebbe per non più proseguire. È la consapevolezza di sé che permette di superare questa crisi ed andare avanti stringendo i denti. Ed è la stessa consapevolezza che trattiene dal seguire l’euforia ed aumentare il passo, per poi doversi fermare esausti pochi metri dopo. Mentre ascoltavo questi discorsi mi sono corse alla mente tante corrispondenze non solo sportive. La preparazione e la gestione dell’imprevisto e dei suoi richiami ammaliatori, nel bene e nel male, sono quindi due caratteristiche fondamentali. Suggestioni pericolose come quelle delle sirene di Ulisse, che lo costrinsero a legarsi all’albero della nave. L’Eroe avrebbe voluto slegarsi, ma Perimede e Euriloco, lo strinsero all’albero ancora più forte. La mitologia di Perimede ed Euriloco ci insegna cosa intendiamo oggi per resilienza. *Psicoterapeuta psicoanalitico dottenricoravaglia@gmail.com

AL GALA IOR DI RAVENNA RACCOLTE DONAZIONI PER 13MILA EURO Venerdì 15 novembre nelle Sale della Prefettura di Ravenna, si è tenuto il “Gala IOR” di Ravenna, evento giunto alla quinta edizione che rappresenta ormai una tradizione per il territorio. Alla serata hanno preso parte circa un centinaio di persone, rappresentanti dell’intero tessuto sociale della città, che hanno portato il proprio contributo – pari ad una raccolta di 13mila euro – ad una causa molto importante: quella dell’acquisto del “CliniMACS Prodigy” (nella foto), uno strumento top di gamma del valore di 200mila euro che riposizionerà la Romagna tra le eccellenze non solo nazionali ma anche internazionali della lotta contro il cancro. All’incontro erano presenti anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale; il prof. Dino Amadori, presidente IOR; il prof. Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico dell’istituto IRST IRCCS; oltre al padrone di casa, il Prefetto Enrico Camerino. «Siamo molto felici che l’evento si sia rivelato un nuovo successo – ha affermato Mario Pretolani, Presidente dell’Associazione Volontari e Amici dello IOR – la città di Ravenna ha riconfermato la sua sensibilità sul tema della lotta contro il cancro. In questi cinque edizioni siamo arrivati a raccogliere quasi 100.000 euro».

Parrucchiere volontarie scendono nuovamente in campo per “Una Piega per lo IOR”, l’evento a favore della campagna di raccolta fondi “La Mia Mamma è Bellissima”. Dopo il riscontro avuto in ottobre a Faenza, quando ben 252 donne hanno deciso di sottoporsi alle loro cure per un ricavato di 5.300 euro, domenica 24 novembre dalle 9.30 alle 18 si replica presso la sede IAL di Via Vulcano 78/80. Saranno ben trenta i parrucchieri che si metteranno a disposizione della cittadinanza: a fronte di una donazione minima di 10 euro chiunque potrà avere shampoo e piega di bellezza, contribuendo così a far sentire bellissime anche le donne che lottano contro il cancro; mentre aggiungendo 5 euro si potrà anche approfittare del servizio smalto. Il ricavato sarà utilizzato per espandere su tutta la Romagna il Progetto Margherita, servizio di fornitura di parrucche oncologiche gratuite per le pazienti che affrontano l’effetto collaterale più visibile e temuto delle terapie: la caduta dei capelli.

Al centro sociale la Quercia di Ravenna un incontro su benessere e terza età Il centro sociale La Quercia di piazza Medaglie D’Oro, 4 a Ravenna organizza per lunedì 25 novembre alle 14.30 l’incontro “Benessere e terza età” con la presenza dell’assessora comunale Valentina Morigi, Rachele Nanni, referente Programma di Psicologia Ausl Romagna, Mascia Tacconi, psicologa Centro Disturbi Cognitivi Demenza Ausl Romagna.

Il Mar s’illumina di viola per la lotta contro il tumore al pancreas Nella serata di giovedì 21 novembre, giornata mondiale per la lotta al tumore al pancreas, anche Ravenna, insieme ad altre città italiane, illuminerà di viola uno dei suoi monumenti più rappresentativi e simbolici: la facciata del Mar resterà illuminata fino al 25 novembre per sensibilizzare alla conoscenza di una patologia che in Italia ogni anno colpisce oltre 13mila persone e la cui diagnosi precoce è resa difficile da sintomi che normalmente appaiono solo in stato avanzato. L’iniziativa di attenzione verso questa malattia, che ha un ambito internazionale, nasce in Italia dall’impegno dell’Associazione Nastro Viola Onlus. Per maggiori informazioni www.nastroviola.org.

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Gemme d’Oriente Advance il nuovo rituale di bellezza Il percorso prevede quattro diversi trattamenti, per un momento di benessere totale. Da Solidea per tutto il mese di dicembre il pacchetto è in promozione, per concedersi o regalare una coccola speciale È già cominciato il conto alla rovescia con le festività natalizie e non c’è miglior periodo dell’anno per concedersi o regalare una coccola. Tutto da sperimentare e da vivere è il nuovo trattamento denominato “Gemme d’Oriente Advance”, proposto dal Centro estetico Solidea di Ravenna, in via Porto Coriandro 7/C (di fronte alla Rocca Brancaleone).

Una novità che è frutto dei continui corsi di aggiornamento su tutto ciò che consente di regalare benessere alle persone, da parte del personale altamente qualificato. Di cosa si tratta? «Di un piacevolissimo rituale di bellezza per il viso – spiega Nicole – che trae ispirazione dalla tradizione olistica orientale della Bio Thai Academy, avvalendosi inoltre solo di prodotti formulati con materie prime naturali. È un percorso di quattro trattamenti: antiage restitutivo, decongestionante, purificante e remineralizzante, che prevede l’utilizzo della manualità per risvegliare i sensi. Prima di ogni singolo trattamento, è sempre previsto un bel rituale di accoglienza per un

momento di benessere totale. Si inizia infatti con una decontrazione della schiena e delle spalle con olio di sesamo. Durante ogni seduta è poi previsto un linfodrenaggio del viso». “Gemme d’Oriente Advance” è un pacchetto di trattamenti adatti a tutte le donne che può poi essere portato avanti con cadenza settimanale o con maggiore stacco, a seconda delle proprie esigenze. Per tutto il mese di dicembre, il pacchetto è in promozione al costo di 240 euro, il che significa che dei quattro trattamenti, uno è proposto in omaggio. Può essere dunque l’occasione giusta di concedersi un momento di benessere personale per prepararsi alle tanto agognate ferie o di far trovare sotto l’albero un bel pensiero a una persona cara. Il centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), mentre il venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Per informazioni e prenotazioni: tel. 0544 456554 - www.centroesteticosolidea.it


SALUTE e BENESSERE

IV / SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

ERBE SPONTANEE

Ricca d’acqua, fibre e vitamine, ecco la cicoria, buona e salutare È una pianta molto diffusa in luoghi erbosi e asciutti di cui si sfrutta anche la radice Della Famiglia Asteraceae e Genere Cichorium, quello delle cicorie è un gruppo di piante estremamente ampio, che racchiude numerosissime varietà botaniche. Basti pensare che, oltre alle classiche cicorie da taglio e puntarelle romane, appartengono alla stessa categoria anche cultivar apparentemente diverse come l'indivia, la belga witloof e tutti i tipi di radicchio. Non deve quindi sorprendere che di cicoria selvatica ne esistano in realtà tipi differenti: i più diffusi sono il cosiddetto radicchio selvatico dalla foglia prevalentemente allungata e tondeggiante, con radice sottile, e i grugni (o rugni nella tradizione marchigiana) dalla radice grossa a fittone, i gambi ruvidi, le foglie lunghe e frastagliate. Questi ultimi, durante la fioritura (da luglio a settembre) producono fiori azzurro violacei. Diffusa in tutto il territorio italiano, questa pianta spontanea è reperibile in luoghi erbosi e asciutti, sui cigli delle strade, vicino ai muretti, in terreni incolti e sui prati. Si raccoglie soprattutto in primavera ed autunno, quando le foglie sono più tenere, prediligendo i germogli giovani, di piccole o medie dimensioni e senza peluria. Se collocata all'ombra di grossi alberi o cespugli, su terreni soffici e drenati, è generalmente meno fibrosa e meno amara. Dal punto di vista nutrizionale, la cicoria selvatica appartiene al VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti, cioè ai gruppi di frutta e verdura ricchi di vitamina A e di vitamina C (non sono trascurabili però anche gli apporti di beta carotene, luteina, vitamine del gruppo B, acido folico, vitamina E e vitamina K). Ha un apporto energetico bassissimo, pressoché trascurabile (100 grammi di cicoria hanno solo 23 calorie), mentre si avvale di ottime concentrazioni di fibre molte delle quali solubili (come l'inulina), di acqua, di polifenoli e di alcuni minerali quali calcio, ferro, magnesio, zinco, fosforo, manganese e potassio. Tornando sull’apporto calorico, l'energia viene fornita principalmente dai glucidi, seguiti da quantità piccole di proteine e irrilevanti di lipidi. I peptidi risultano a basso valore biologico, cioè non contengono, per quantità e proporzioni, gli amminoacidi essenziali del modello proteico umano. I carboidrati sono costituiti interamente da molecole solubili, monosaccaridi fruttosio e glucosio mentre gli acidi grassi sono prevalentemente insaturi. La ricchezza d'acqua, potassio e magnesio contribuisce a mi-

gliorare l'equilibrio idro-salino dell'organismo che diventa precario soprattutto all'aumentare della sudorazione, ad esempio in caso di sport intenso e prolungato, e supporta la cura farmacologica dell'ipertensione arteriosa primaria. Il manganese invece, ha importanti funzioni di costituente metalloenzimatico e di attivazione enzimatica. Circa le fibre in essa contenute, soprattutto nella radice che apporta quasi il 20% della massa in inulina, svolgono numerose funzioni benefiche per l'organismo. Anzitutto, correttamente associate all'acqua di cui, come già detto, la cicoria selvatica è ricca, le fibre possono aumentare lo stimolo meccanico gastrico di sazietà, modulare l'assorbimento nutrizionale riducendo l'impennata glicemico insulinica e ostacolando l'assorbimento-riassorbimento del colesterolo e dei sali biliari, e prevenire o curare la stitichezza. Quest'ultimo aspetto, essenziale per la salute dell'intestino, contribuisce a diminuire notevolmente le possibilità di cancerogenesi del colon, ma anche di molti altri disagi come emorroidi, ragadi anali e prolasso anale, diverticolosi e diverticolite. Va poi ricordato che le fibre solubili costituiscono un substrato nutrizionale per la flora batterica intestinale: mantenendo il trofismo del microbiota (flora batterica intestinale), il cui metabolismo libera fattori nutrizionali importanti per la mucosa, viene ulteriormente promossa la salute dell'intestino crasso. Infine, è vero che la cicoria spontanea apporta alcuni agenti antinutrizionali, prevalentemente costituiti dall'acido fitico e dai suoi derivati (fitati), ma è bene tenere presente che diminuiscono sensibilmente dopo la cottura. Giorgia Lagosti

UTILIZZO ALIMENTARE La cicoria selvatica in cucina

Molto apprezzate nella cucina ligure (come non citare a questo proposito il preboggion), in quella pugliese e in quella campana, le foglie di cicoria selvatica si consumano di solito scottate e ripassate in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio. Questa preparazione poi, oltre che un contorno, può diventare un ingrediente per ricette più elaborate: in alternativa agli spinaci, strizzata e tritata, può colorare di verde la pasta fresca, miscelata a formaggio, spezie, ricotta o patata invece, arricchisce la farcitura di paste ripiene, lasagne, cannelloni e crepes. Può essere protagonista insieme ad acciughe e aglio per un sugo per la pasta asciutta. Molti la usano anche per imbottire gli arrosti, ma l'utilizzo probabilmente più diffuso è quello nelle torte salate o quiche. Sempre con le foglie, si può fare anche il risotto come con il radicchio (in erboristeria la cicoria selvatica è chiamata anche radicchio, il radicchio domestico, infatti, non è altro che una selezione accurata di cicorie). Ed sono ottime anche crude, per accompagnare pietanze a base di carne o di pesce, a patto però che siano raccolte molto giovani, quando sono di color verde chiaro e brillante, prive di peluria e consistenza tenera. Ancora, il sapore amaro della cicoria si abbina benissimo ai formaggi molli e semi stagionati. Per quanto riguarda la radice, in India, in Grecia, Turchia, Siria, in Libano e in Palestina, è molto utilizzata per preparare il caffè di cicoria, noto, un tempo, anche in Italia. Circa i semi invece, quelli di cicoria si possono usare per la preparazione di infusi e decotti, oppure conservare in un sacchetto di carta (anche per anni) per fare una piccola piantagione di cicoria selvatica in un terreno asciutto e profondo (si può seminare tutto l’anno). Infine, alcuni birrifici usano tutt'ora la cicoria tostata per dare sapore alle stouts che dovrebbero avere un sapore che ricorda vagamente il caffè.

INFOPROM

SANITARIA ORTOPEDIA

Una schiena dritta e in salute Avere una schiena dritta e in salute è il sogno di tutti. Si sa infatti che una schiena curva o ingobbita provoca dolori che possono peggiorare con il passare del tempo. Come non ricordare quando a scuola la maestra o a casa i genitori, urlano quasi a bambini e ragazzini: «Stai dritto!». Un saggio consiglio… Per questo, è molto importante sforzarsi di mantenere la schiena in posizione eretta, in modo da ridurre la gravità del problema da anziani. Il primo passo consiste, certamente, nell’imparare a conoscere una buona postura che va poi mantenuta. Al riguardo, un aiuto può arrivare dal Correttore posturale con magneti Mq Perfect che è possibile provare e acquistare, nella taglia più adatta alla propria corporatura, alla Sanitaria Ortopedia di Elena Tazzari a Bagnacavallo. Con il Correttore posturale ci si dimenticherà dei propri dolori alla schiena e alla cervicale, dovuti alla cattiva postura mantenuta durante

la giornata, al lavoro, a scuola, a casa, in auto... Correggendo la postura, si noterà un immediato rilassamento muscolare e, quindi, una sensazione di riposo. Il supporto è adatto, indifferentemente, sia agli uomini sia alle donne. Da segnalare, inoltre, che il Correttore posturale utilizza la magnetoterapia, grazie ai suoi magneti (400 Gaus) strategicamente posti tra le spalle e la zona lombare. Migliorerà così la circolazione sanguigna, ridurrà i dolori di schiena e correggerà la postura dorsale e lombare. Un grande sostegno grazie alle sue cinghie con fibbie, regolabili con strap per potersi adattare alla forma del proprio corpo senza problemi. Info: Sanitaria Ortopedia, via Matteotti 22 Bagnacavallo tel. 0545 60641 FB Sanitaria Ortopedia www.sanitariaortopediatazzari.com

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SOCIETÀ / 15 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

VERSO LE FESTE FUMETTO Una domenica dedicata a “Paz”al circolo Kinotto

L’EVENTO

IL MONOLOGO DI MERCADINI PER RIFLETTERE SULL’AMBIENTE Appuntamento del festival Opera della Cgil al Sarti di Faenza il 28 novembre

Luminarie accese e pista del ghiaccio aperta dal 23 novembre Tornano le luci anche sulle porte della città Pattini in piazza Kennedy fino al 13 gennaio Apre sabato 23 novembre la pista di pattinaggio su ghiaccio di piazza Kennedy, in centro a Ravenna, in occasione delle festività natalizie. Grande 600 metri quadrati (20×30 metri), resterà aperta fino al 13 gennaio con tanto di area ristoro, una baita con dolciumi e l’animazione a cura di Radio Studio Delta. La radio trasmetterà in diretta dalla pista il 23 novembre, il 7 e il 21 dicembre e il 6 gennaio. Il 23 novembre saranno anche accese le luminarie del centro storico, anche quest’anno ispirate ai motivi di Galla Placidia, che riguarderanno anche, dopo tanti anni di buio, anche porta Sisi e porta Adriana. Per l’albero in piazza si dovrà invece attendere il 30 novembre.

Trasferta in Emilia-Romagna per il Mat Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, con la sua sezione Splash Archivio “Andrea Pazienza”. Domenica 24 novembre, infatti, alle ore 20.00, a circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti, Antonello Vigliaroli sarà protagonista della serata intitolata “Nel segno di Paz”, omaggio al mondo di segni e parole del celebre artista di origini pugliesi. Nel corso della serata, attraverso il racconto e proiezioni di documenti, immagini e video conservati nel centro di documentazione di San Severo, Vigliaroli racconterà al pubblico la vita e le vicende artistiche di Andrea Pazienza, ponendo particolare attenzione alle esperienze editoriali autoprodotte di fine degli anni Settanta - inizi anni Ottanta. A seguire djset a tema fino all’ora di chiusura.

Continua il festival della Cgil Opera, che si estende per molti mesi l’anno con una serie di iniziative tra cultura, economia e spettacolo tutti accomunati, per l’edizione 2019 dal tema della libertà, nelle sue varie declinazioni. Il prossimo appuntamento è a Faenza, al Sarti, il 28 novembre alle 21 con l’autore e attore Roberto Mercadini che propone il suo famoso monologo “Noi siamo il suolo, noi siamo la Terra” dedicato al tema dell’ambiente. Come sempre con Mercadini, il testo è ricco di paradossi, personaggi stralunati, storie comiche e spiazzanti. Un monologo in apparenza visionario, ma basato su dati rigorosamente scientifici: per riflettere sul legame strettissimo fra ecologia ed economia, su cosa sia un ecosistema, su come ecosistemi apparentemente lontani interagiscano fra loro. Spettacolo promosso da Banca Popolare Etica. Ingresso gratuito.

ARTE Prorogate fino all’1 dicembre le mostre di RavennaMosaico a Palazzo Rasponi delle Teste Ultimi giorni per visitare gli eventi di RavennaMosaico 2019, la sesta edizione della Biennale di mosaico contemporaneo si concluderà infatti domenica 24 novembre ma le mostre di Palazzo Rasponi dalle Teste sono state prorogate fino a domenica 1 dicembre. I visitatori qui possono ammirare: Opere dal Mondo, la tradizionale mostra a cura di Aimc che per questa edizione è a tema dantesco, la quinta edizione del premio GAeM Giovani Artisti e Mosaico, l’installazione Variabile del gruppo CaCO3, quella del ceramista Andrea Salvatori dal titolo Ikebana Rock’n’Roll curata da Davide Caroli e nelle stanze del piano terra le fotografie di Luigi Tazzari Ravenna capitale dei mosaici. Le scuole di mosaico e La stanza di Mandy a cura di Silvia Colizzi organizzata dal Liceo Artistico Nervi Severini di Ravenna. Restano aperto fino al 12 gennaio, come da programma, le mostre del Mar.

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30 novembre 2019

STORIA Le origine romane delle saline cervesi Il Comune di Cervia, il Museo del sale e la Soprintendenza di Archeologia organizzano per il 22 novembre alle 17.30, alle Officine del Sale, la presentazione del volume La salina romana e il territorio di Cervia. Aspetti ambientali e infrastrutture storiche curato da Chiara Guarnieri. Sarà presentata in particolare la recente scoperta di un impianto per l’estrazione del sale databile all’età romana. L’indagine archeologica ha portato in luce una serie di canali, vasche e strutture in legno dotate di paratie, oltre ad alcuni piani pavimentali in battuto. Lo scavo è stato affiancato da analisi geopedologiche, paleozoologiche e paleobotaniche (pollini, macroresti, taxa) che hanno consentito di determinare le caratteristiche naturali dell’area e di meglio inquadrarne l’evoluzione nel tempo. Intervengono il sindaco Massimo Medri, l’assessore Michele Fiumi, la direttrice del Musa Annalisa Canali, il soprintendente Giorgio Cozzolino, e gli archeologi Massimo Sericola e Chiara Guarnieri.

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16 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

VOLLEY

Quando sport e solidarietà si incontrano: anche l’Atlas scende in campo contro la Sla La realtà di Santo Stefano – seconda in C – affianca l’attività della FabiOnlus di Vincenzo Benini

Sport e solidarietà sono un binomio che sta diventando sempre più stretto e in un simile contesto si inserisce anche l’attività della Polisportiva Atlas di Santo Stefano, che sta consolidando sempre di più il rapporto con la FabiOnlus, una organizzazione non a scopo di lucro di utilità sociale nata per provvedere alle cure necessarie per Fabio Bazzocchi (presidente onorario della squadra di calcio del Low Ponte), affetto da Sla (sclerosi laterale amiotrofica), e per sostenere l’assistenza ai malati e incoraggiare la ricerca. Nel suo piccolo la realtà – che rappresenta un punto di riferimento per una vasta zona di territorio che corrisponde alla circoscrizione di San Pietro in Vincoli, ma non solo – offre un suo contributo nella raccolta di fondi, come spiegato dal dirigente-giocatore Andrea Fantini. «Questo è il terzo anno di fila – inizia – che appoggiamo FabiOnlus, per una collaborazione sempre più in crescita. Conosciamo di persona Fabio e abbiamo avuto la fortuna di conoscere alcune delle splendide persone che stanno al suo fianco, tra cui Milena, Maurizio, Claudio e Cristina. Per quello che possiamo, diamo una mano a una realtà che sta facendo cose importanti per lui e per altri malati, con un’attività che permette loro di vivere una vita il più possibile normale». Da qui è nata l’idea di affiancare l’opera benefica di FabiOnlus all’attività sportiva dell’Atlas Santo Stefano, team di volley che partecipa al campionato regionale di Serie C. «Grazie all’aiuto del nostro sponsor principale, il Conad City di San Zaccaria, che ci offre un buffet con salato e bevande, organizziamo un aperitivo prima dell’inizio di tutte le nostre partite casalinghe (in programma il sabato alle 20.30 alla palestra delle Scuole Medie di San Pietro in Vincoli, ndr). Si tratta di un evento al quale partecipano attivamente nell’organizzazione sia soci della FabiOnlus, sia persone a noi vicine, ed è rivolto a tutta la gente presente alla partita, che può trascorrere un momento conviviale e allo stesso tempo contribuire con una piccola offerta. L’intero ricavato viene poi raccolto da alcuni membri dell’associazione». Il coinvolgimento per la raccolta dei fondi non finisce però qui. «In alcune occasioni, di solito a ridosso del Natale o della Pasqua, promuoviamo l’acquisto di cesti o prodotti, organizzati dall’associazione in collaborazione con ditte e piccole attività locali. Inoltre le maglie dei due liberi sono del tutto dedicate alla FabiOnlus, con il logo dell’organizzazione e prive di ogni sponsor». L’Atlas, infine, ha deciso di dedicare alla memoria di Pietro Pezzi il Torneo dell’Uva, competizione amichevole che si svolge prima dell’inizio del campionato. «Ci fa molto piacere dare una mano nell’attività sociale e in passato abbiamo anche appoggia-

L’organico dell’Atlas S. Stefano e, a destra, il dirigente-giocatore Andrea Fantini con Fabio Bazzocchi e la moglie Milena

to l’associazione di Giacomo Sintini che sostiene la ricerca medica contro la leucemia. È fondamentale che il mondo dello sport riesca a dare un suo contributo». Anche sul campo di pallavolo, però, la Conad San Zaccaria Atlas si sta togliendo molte soddisfazioni. Dopo cinque giornate, infatti, la formazione gialloverde occupa la seconda posizione in classifica a soli quattro punti dalla capolista Poggi Bologna (scontro diretto sabato21 novembre a San Pietro in Vincoli), che però ha disputato una gara in più. «Siamo contenti del nostro avvio di campionato, dove abbiamo già incontrato e superato due delle rivali dirette, Pezzi e Consar. Nell’ultimo turno abbiamo perso a Bellaria una partita strana, dove siamo sempre stati in gara, ma non abbiamo mai espresso il nostro miglior gioco. Altro avversario da temere è la capolista bolognese, ma contiamo di riprenderci subito». Rinforzata dagli innesti di Bertacca, Piccinini e Sangiorgi – affiancati ai confermati Martini, Taglioli, Scarpellini, D’Andria, Fantini, Dellacasa, Fabbri, Piadelli, Garavini, Casadei, Monti, Gatti e Bezzi – la squadra allenata da De Marco (coadiuvato dagli assistenti Gentilini e Venturelli e dal fisioterapista Casotto) vuole continuare a percorrere la strada tracciata nel recente passato. «Il nostro obiettivo è quello di confermarci sui livelli della scorsa stagione, quando siamo riusciti a partecipare ai playoff. Sappiamo di comporre un team competi-

tivo e stiamo con i piedi ben saldi a terra, con la massima umiltà, ma allo stesso tempo non ci neghiamo la possibilità di sognare». La stagione in corso, oltretutto, porta con sé un’importante ricorrenza. «L’annata 2019-20 coincide con il cinquantesimo anniversario della nostra polisportiva. È nostra intenzione organizzare in primavera inoltrata una festa a cui possano partecipare tutti i tesserati che hanno fatto parte della storia dell’Atlas, magari con il coinvolgimento anche delle istituzioni cittadine». A completare il quadro dell’attività della società gialloverde c’è anche un rilevante coinvolgimento nella pratica sportiva dei giovani del territorio. «Se i ragazzi sono maggiormente attirati dal calcio e dal basket, il nostro vivaio è indirizzato soprattutto alle ragazze che vogliono dedicarsi alla pallavolo, con le formazioni Under 12 e Under 14, più una squadra di minivolley mista sotto la guida di Carnaccini, Magnani e Moschini. In questo quadro abbiamo avviato anche le collaborazioni con la Teodora e la Libertas Forlì, dando la possibilità ad alcune atlete cresciute nel nostro vivaio di poter vestire le loro maglie. Il nostro codice etico non ci fa lucrare sui tesserati, che se hanno l’occasione di poter fare un salto di qualità vengono lasciati liberi di trasferirsi dove vogliono. Con Porto Robur Costa – termina Fantini – invece collaboriamo per quanto riguarda i progetti di avviamento allo sport, nelle scuole».

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CULTURA /17 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

PROSA/1

TEATRO COMICO

La nobiltà del mestiere dell’attore nella “lezione” di Toni Servillo In scena al Rasi dal 26 novembre Elvira (Elvire Jouvet 40)

Dal 26 novembre al 2 dicembre al teatro Rasi va in scena Elvira (Elvire Jouvet 40) di Brigitte Jaques con Toni Servillo nel ruolo del grande attore, regista e teorico del teatro Louis Jouvet durante le lezioni sul monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière realmente svoltesi al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi nei mesi dell’occupazione nazista. La pièce conduce lo spettatore alla ricerca del sentimento alla base dell’interpretazione e lo porta a toccare quella passione che fa del teatro il luogo in cui ci si perde per ritrovarsi. «Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso – spiega Servillo – quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega se stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi».

PROSA/2 Lo zoo di vetro al Comunale di Russi Giovedì 28 novembre al teatro comunale di Russi, nuovo appuntamento con la prosa con Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, per l’adattamento e regia Leonardo Lidi con Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Mario Pirrello, Anahì Traversi. Dramma familiare che presenta numerosi tratti autobiografici ricorrenti nell’opera dello scrittore statunitense – il desiderio di allontanarsi dalla casa natale, il rapporto tormentato con un padre ostile – Lo zoo di vetro è il lavoro con il quale Williams iniziò a farsi conoscere dal grande pubblico.

LA SAGRA FAMIGLIA DI CEVOLI A CERVIA Dopo essersi addentrato tra le pagine della Bibbia, aver portato alla ribalta la Romagna, essersi calato nei panni del garzone di Michelangelo, solo per citare alcuni spettacoli, Paolo Cevoli salirà sul palco del Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia con il suo nuovo spettacolo La sagra famiglia. La pièce in scena sabato 23 novembre alle 21 è diretta da Daniele Sala.

Toni Servillo e Petra Valentina in una scena di Elvira

TEATRO E PARTECIPAZIONE

CHIAMATA PUBBLICA DAL FESTIVAL POLIS PER SCEGLIERE UNO SPETTACOLO Appuntamento alla Classense il 28 novembre L’edizione 2020 di Polis, il festival del teatro e della partecipazione di Ravenna (che si svolgerà dal 14 al 24 maggio), con la direzione artistica della compagnia ErosAntEros, semina le proprie attività partire dall’inverno 2019 con una serie di incontri e novità. In particolare con questa edizione, il festival entra nella rete nazionale “L’Italia dei Visionari”, promossa da Kilowatt Festival di Sansepolcro, e lancia un nuovo progetto partecipativo con il quale i cittadini di Ravenna potranno scegliere uno degli spettacoli in programma al festival a maggio e diventare anche loro curatori di Polis. Il progetto sarà presentato giovedì 28 novembre alle 18 in Biblioteca Classense: sarà lanciata una chiamata pubblica aperta a tutti i cittadini. Iscrizione gratuita entro il 17 dicembre con una mail a organizzazione@erosanteros.org. Per presentare il progetto i direttori artistici Davide Sacco e Agata Tomsic hanno invitato il critico Lorenzo Donati, Luca Ricci e Lucia Franchi, direttori artistici di Kilowatt Festival, Irma Ridolfini e Paolo Zaccaria, direttori artistici di TiPì; Andrea Caccìa coordinatore della cooperativa sociale Villaggio Globale, Michele Montanari, critico. Si parlerà di partecipazione e formazione degli spettatori; di chi sono “I visionari”, di come funziona il bando della rete “L’Italia dei Visionari”, e di come si fa a diventare “politai visionari”.

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18 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

MUSICA CONTEMPORANEA Il programma

LA RASSEGNA Tucker (e non solo) al Clandestino Concerti fuori dagli schemi di caratura internazionale al Clandestino di Faenza. Giovedì 21 novembre (dalle 22) sul palco i Doomsquad, gruppo electropsych di Toronto che presenta l’ultimo disco, su Bella Union, “Let Yourself Be Seen”. Sabato 22 novembre (dalle 23) uno dei gruppi più interessanti della scena rock psichedelica contemporanea giapponese, i Sundays & Cybele. Giovedì 28 invece sul palco del clandestino l’inglese Alexander Tucker che presenta il nuovo album ispirato da Ray Bradbury e il suo capolavoro "Fahrenheit 451", tra drone-music e minimalismi, in un ambito folk elettronico-psichedelico

La band elettronica “inclusiva” al Cinetico Venerdì 22 novembre dalle 21 al Bike Bar Cinetico di Montaletto di Cervia concerto dei toscani One eat One, la “prima band al mondo” che include (anche) persone con disabilità, che produce musica dance/elettronica, tra reef di chitarra e ritmiche dai tratti minimal.

I russi Gnoomes al Moog Lunedì 25 novembre alle 21.30 al Moog di Ravenna concerto degli Gnoomes, gruppo russo che si muove tra rock psichedelico, “kraut techno” e “kosmische pop”. Presenta il nuovo album, “MU!”, il terzo per l'etichetta inglese Rocket Recordings.

Le avventure sonore di “Transmissions”

Ecco i concerti giorno per giorno all’Almagià, dalle 20.30, in ordine di apparizione. Giovedì 21 novembre: - Solaris (IT) - BC35 Collective Set (US) - Parlor Walls (US) - Martin Bisi [band] (US) - Oren Ambarchi (AU) - White Hills (US) Venerdì 22 novembre: - R.Y.F (IT) - BC35 Collective Set (US) - Tidal Channel (US) - Sote (DE/IR) - Oiseaux Tempête (FR) - Live Skull (US) Sabato 23 novembre: - Two or the Dragon (RL) - Alexei Perry Cox (CA) - Nadah El Shazly (EG) - Maurice Louca (EG) - Xylouris White (GR/AU) - Lucrecia Dalt (CO)

In darsena a Ravenna dal 21 al 23 novembre il festival del Bronson quest’anno curato da Martin Bisi e Jerusalem In My Heart

Due curatori stranieri – uno che ha fatto la storia della scena noise newyorkese, l’altro che è punto di riferimento dell’incontro tra suoni tradizionali ed elettronici –, 17 artisti in cartellone provenienti da 11 nazioni diverse, abbonamenti già venduti in prevendita a Roma, Firenze, Milano e all’estero, perfino in Lituania. Basterebbe questo per rendere Transmissions un evento da non perdere per una città di Ravenna, che ne ospita la dodicesima edizione, tutta concentrata (fatta eccezione per i due eventi al Mar, vedi box), dal 21 al 23 novembre, in darsena, con i concerti all’Almagià dalle 20 e gli ascolti di riscaldamento dalle 18 alla vicina Darsena Pop Up. Si tratta del festival dell’associazione Bronson più legato all’avanguardia, che continua a esplorare però tutto il campo della musica contemporanea all’insegna di una ricerca che nasce da uno “scontro” tra cultura e controcultura, Occidente e Oriente, tradizione e innovazione, tra rock e musiche popolari. A curare il cartellone, come si diceva, due figure internazionali, lo storico produttore newyorkese Martin Bisi – nome legato al leggendario Bc Studio e tra gli altri, ad artisti come Brian Eno e Sonic Youth – e quello canadese, di origini libanesi, Radwan Ghazi Moumneh, in arte Jerusalem in My Heart, entrambi protagonisti già a Transmissions l’anno scorso e che ora ci tornano in veste diversa (entrambi però anche sul palco). Per un cartellone capace di raccontare “in parallelo” due mondi distanti ma per tanti versi affini come quello della New York “avant” e sperimentale di Bisi e quello nato dallo straordinario incontro tra le sonorità mediorientali e nordafricane con l’anima più sperimentale della scena underground canadese ed europea. Abbiamo chiesto a Bruno Dorella, musicista ravennate che già collabora con il nostro mensile R&D Cult, di fare una piccola presentazione degli artisti in arrivo a Transmissions (il programma completo nel box qui a fianco): «Aven-

Martin Bisi, uno dei due curatori di Transmissions 2019, di cui sarà protagonista anche sul palco

do avuto l’onore di suonarci molte volte e persino di averlo curato una volta, mi sento praticamente di casa, e mi permetto dunque un “pick” per ogni giornata, evitando i nomi già noti per aver già suonato in zona (White Hills, Martin Bisi, Nadah El Shazli). Per giovedì 21 scelgo Oren Ambarchi. Produzione sterminata, di livello ottimo con pochissime cadute di tono, resta uno dei nomi più forti nel mondo elettroacustico drone/landscape/ambient/noise. Già per il secondo giorno la scelta si fa più dura. Live Skull è un ritorno di prestigio, Sote è un guru che difficilmente avremo occasione di rivedere in zona, RYF pur essendo local è un mio chiodo fisso... Però non posso che scegliere Oiseaux-Tempete, che probabilmente risulterà essere il vero headlining act del festival. Arriva-

ti al terzo giorno la scelta è praticamente impossibile, è tutto bellissimo. Lucrecia Dalt, capace di dare una patina pop alla musica sperimentale, Maurice Louca e Nadah El Shazli a rappresentare l’ormai imprescindibile scena del Cairo. Ma non posso non scegliere il duo Xylouris/White, sia per la qualità della loro musica, sia per la loro storia. Se White è “solo” il batterista dei Dirty Three prima, e di mille altri progetti di altissima qualità poi, Xylouris è pura leggenda. Praticamente la sua famiglia “è” la musica di Creta, in un mondo ancestrale dove gli strumenti (lui suona il laouto) e le conoscenze si tramandano, Lo zio Nikos fu il cantore della dissidenza cretese dal regime dei Colonnelli, mentre il padre Psarantonis è un famoso compositore e virtuoso della lyra».

llo! e b è o l e i c il oi! n n o c o l i r scop

VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 ore 21

MONI OVADIA in Dio ride – Nish Koshe

Il programma Off vede tutti i giorni presso Akamì (Darsena Pop Up) dalle 18 alle 20 dj-set e al Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna, venerdì 22 dalle 18 il solo del chitarrista Dave W. dei White Hills e la performance di Tidal Channel, con ingresso gratuito alle mostre della Biennale del mosaico; sabato 23 dalle 16 un’intervista pubblica ai due curatori del festival.

Sabato 23, ore 16:30 La bottega dello scienziato

Amalia Persico: Mondi e paesaggi spaziali (attività per bambini a partire da 6 anni)

Martedì 26, ore 21:00 Claudio Balella: di

Moni Ovadia TEATRO DEI FLUTTUANTI Via Pace, 1 - Argenta (Fe) Tel: 0532.800843 – 348.2652283 info@teatrodeifluttuanti.com www.teatrodeifluttuanti.com

con Moni Ovadia Stage Orchestra: Maurizio Dehò, Luca Garlaschelli, Albert Florian Mihai, Paolo Rocca, Marian Serban regia

Moni Ovadia

Le aurore boreali: un fenomeno fantastico e bellissimo

Domenica 1, ore 10:30 Osservazione del Sole (Cielo permettendo - ingresso libero)

Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia BIBLIOTECA TEMATICA! Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 20.30-22.30 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


CULTURA / 19

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CLASSICA/1

CLASSICA/2

I giovani della Cupiditas al teatro di Russi

IL QUARTETTO FELIX AI CONCERTI DELLA DOMENICA

Venerdì 22 novembre alle 20.45 al teatro di Russi concerto dell’Orchestra Cupiditas, su musiche di Beethoven, con Luca Fanfoni al violino solista (direttore Pietro Veneri). Cupiditas ossia “desiderio ardente”, di suonare insieme, di condividere emozioni. È quello che unisce i più di settanta ragazzi dell’orchestra di Fiesole, composta da giovanissimi musicisti dai 14 ai 25 anni, formatisi non solo in Italia e cresciuti per lo più nelle compagini fiorentine della Scuola di musica di Fiestole e del conservatorio Cherubini di Firenze.

Con brani di Mahler, Schumann e Mozart Il Quartetto Felix, formato da tre archi e un pianoforte, è il protagonista del concerto di domenica 24 novembre (ore 10.30), in programma alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna per la rassegna Concerti della Domenica dell’associazione Angelo Mariani. Vincitore del Premio ‘Giuseppe Sinopoli’ 2017 conferito dal Presidente della Repubblica, è stato fondato nel 2015 all’interno dei Corsi di Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il suo nome è un omaggio alla Campania che, denominata “felix” dagli antichi latini, è la terra d’origine di tutti i suoi componenti: Vincenzo Meriani violino, Francesco Venga viola, Matteo Parisi violoncello, Marina Pellegrino pianoforte. Il programma prevede una carrellata a ritroso partendo dal tardo ottocento fino al settecento attraverso composizioni di Mahler, Schumann e Mozart.

Al Mic va in scena “l’Accademia in Faenza”

MANUEL AGNELLI AL TEATRO ALIGHIERI Il 26 novembre fa tappa al teatro Alighieri di Ravenna il tour di “An Evening with Manuel Agnelli”. Una scaletta libera, uno spettacolo inedito che unisce la musica, la letteratura, il racconto e il dialogo col pubblico. Accanto alle versioni rivisitate dei brani degli Afterhours si alterneranno cover che hanno segnato la sua carriera. Agnelli sarà accompagnato da Rodrigo D’Erasmo, violinista, polistrumentista e arrangiatore, suo sodale ormai da molti anni in numerosi progetti.

CONCERTI Al Socjale black music con Sara Zaccarelli Venerdì 22 novembre dalle 21.30 al teatro Socjale di Piangipane concerto di soul music con la cantante emiliana Sara Zaccarelli accompagnata dal quintetto dei Dynamite Power, per una sorta di tributo alla musica black.

Musica celtica al Mama’s con i Morrigan’s Wake Sabato 23 novembre alle 21.30 al Mama’s di Ravenna concerto dei Morrigan’s Wake, gruppo ravennate che festeggia quest’anno il 38esimo anno di attività, tra i gruppi pionieri e più longevi nell'ambito della musica celtica in Italia.

Al bagno Oasi il cantautore Fabio Curto Domenica 24 novembre al bagno Oasi di Marina di Ravenna concerto del cantautore Fabio Curto. A mezzogiorno, con possibilità di usufruire degli ormai tradizionali brunch dello stabilimento.

Sabato 23 novembre alle 18.30 al Museo Internazionale delle Ceramiche andrà in scena “l’Accademia Musicale in Faenza”, con l’ensemble d’archi “Giuseppe Sarti”. Il concerto sarà in buona parte dedicato ai compositori locali che nel XVIII secolo donarono preziosi contributi all’arte musicale. Fiore all’occhiello dello spettacolo sarà il controtenore Carlo Vistoli, specialista mondiale in canto barocco, miglior interprete possibile per l’anteprima del concerto di Paolo Alberghi – eseguito per la prima volta in tempi moderni. Perno dell’esibizione sarà l’Ensemble Sarti, nato all’interno dell’omonima Scuola con l’obiettivo di riscoprire il repertorio barocco caratteristico della città. La formazione è in continuo divenire e oggi conta in tutto una ventina di elementi tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi e cembali, che continuano a portare avanti un progetto di riscoperta di uno strumento ormai da pochi conosciuto come il fortepiano. Fortepiano che sarà tutto nelle dita di Marco Farolfi. Direttore e violino solista, invece, Paolo Zinzani, apprezzato musicista faentino. Precede il concerto, alle 17, la visita guidata alla mostra “Picasso. La sfida della ceramica” (prenotazioni allo 0542 25747 entro venerdì 22).

CLASSICA/3

IL PIANISTA GABRIELE STRATA, PER SANTA CECILIA Torna lunedì 25 novembre (alle 21) alla Sala Corelli del Teatro Alighieri di Ravenna la rassegna di Emilia Romagna Concerti “Capire la musica”. L’appuntamento è con il Concerto per Santa Cecilia del pianista Gabriele Strata, 20enne veneto apprezzato talento della scena internazionale. In programma brani di Bach, Beethoven, Bartok e Schumann.

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Venerdì 22 novembre dalle ore 20

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20 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

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AUTORI/2

Cinema Mariani - Ravenna

AUTORI/3

MARCELLO SIMONI PER GIALLOLUNA

MASSIMO MANFREDI AL PALACONGRESSI

UNA DOMENICA DI FABIO GEDA

Venerdì 22 novembre si conclude l’edizione 2019 del festival GialloLuna NeroNotte. Appuntamento alle ore 18 alla Biblioteca Classense di Ravenna per l’incontro con il grande scrittore di gialli storici Marcello Simoni, autore di best seller venduti in tutto il mondo, realizzato grazie alla collaborazione del Centro Relazioni Culturali.

Per la rassegna “Riscrivere la Storia” sabato 23 novembre alle 11 a Palazzo dei Congressi si terrà l’incontro dal titolo “Come amare l’Italia senza essere nazionalisti”, ospite d’onore il ceberrimo scrittore Valerio Massimo Manfredi autore di Sentimento italiano. Storia, arte, natura di un popolo inimitabile (SEM) che dialogherà con Matteo Cavezzali.

Per la rassegna “Il tempo ritrovato” mercoledì 27 novembre alle 18 alla biblitoeca Classense arriverà Fabio Geda, autore di numerosi libri per ragazzi, del best seller Nel mare ci sono i coccodrilli e di recente in libreria con una nuova storia dal titolo Una domenica (Einaudi), una riflessione, da adulti, sui propri genitori da giovani.

AGENDA LIBRI

CELEBRAZIONI PER IL SOMMO POETA

Manuela Mellini e la sua “nonna” a Solarolo

Gli inferni di Dante in Giappone tra manga e romanzo

Venerdì 22 novembre alle 21 all’Oratorio dell’Annunziata in Via Foschi 5 a Solarolo sarà ospite la scrittrice di Alfonsine Manuela Mellini che presenterà il suo libro Tutta colpa di mia nonna edito da Baldini & Castoldi, sarà presentata da Luana Silvestrini, della Biblioteca Comunale di Solarolo.

Il caso Manzoni alla Bottega Bertaccini Venerdì 22 novembre alle 21, la Bottega Bertaccini di Faenza ospita un incontro con gli scrittori Fabio Mongardi, Gian Ruggero Manzoni, il regista Michele Gaudenzi e la compagnia Gruppo Teatrale Solaroli. Nella notte fra il 7 e l’8 luglio 1945, nel comune di Lugo, vennero assassinati quattro componenti della famiglia dei conti Manzoni Ansidei e la loro domestica. Per quella strage saranno arrestati alcuni ex partigiani. Da quella vicenda, lo scrittore faentino Fabio Mongardi prese lo spunto per scrivere un libro che ha appassionato il Gruppo Teatrale Solaroli, che ha deciso di portarlo al Masini di Faenza l’1 dicembre.

Cinzia Dezi con il suo primo romanzo al Moog Sabato 23 novembre, alle 18, si svolge un nuovo appuntamento con I Sabati del Moog. La rassegna curata da Ivano Mazzani negli spazi di vicolo Padenna 5 a Ravenna, ospita per l'occasione la scrittrice e docente Cinzia Dezi che presenta il suo romanzo La Smania, vincitore del Premio Luigi Malerba 2017. A dialogare con lei l'attrice e cantante Camilla Lopez e l'attore Carlo Garavini.

Michela Monti alla libreria Liberamente Sabato 23 novembre alle 18 la libreria ravennate Liberamente di viale Alberti ospita l’incontro con Michela Monti per presentare i suoi libri 83500 e M.T.V.M. entrambi pubblicati da Triskell.

Prosegue il ciclo di conferenze della programmazione dantesca dell’autunno con le Letture Classensi, all’interno del vasto programma “Viva Dante”. Sabato 23 novembre alle 17.30, nella Sala Dantesca della biblioteca Classense sarà ospite la professoressa Paola Scrolavezza, docente di letteratura giapponese all’Università di Bologna, con un tema che appartiene alla chiave di lettura legata ai riusi contemporanei e internazionali del lascito dantesco: “Dall’orrore del reale all’incubo della distopia: gli inferni di Dante in Giappone tra romanzi e manga”. La violenza inaudita della seconda guerra mondiale costituisce l’estrema esperienza dell’Inferno nel contesto giapponese. Dalla letteratura alla produzione fumettistica dell’universo manga l’immaginario dantesco offre codici di lettura e spunti di rielaborazione. La prossima e ultima “Lettura dantesca” sarà quella del 7 dicembre con Helena Janaczek il 7 dicembre sempre alle 17.30 nella sala Dantesca.

Marco Martinelli presenta il suo libro Nel nome di Dante Martedì 26 novembre alle 18 nella sala Muratori della Classense si tiene una nuova presentazione del volume Nel nome di Dante del regista, attore e fondatore delle Albe Marco Martinelli. Un libro in cui Martinelli presenta un Dante umano e politico e ripercorre anche la propria vicenda personale ricordando la propria figura paterna.

TEATRO

SARA ZACCARELLI

ERIC REED 4et

ARIANNA PORCELLI

& THE DYNAMITE POWER SOUL FUNK CLASSICS

Jazz

READING TRISTOCOMICO

VEN

SAB

VEN

22

23

29

NOV

NOV

NOV

Per Info: www.teatrosocjale.it - Cell. 327 6719681 - Facebook Teatro Socjale

Programma

NOVEMBRE

Come da tradizione, ad ogni evento i “MITICI” CAPPELLETTI DEL SOCJALE Via Piangipane, 153 - PIANGIPANE (RA) Circolo ARCI - Ingresso Riservato ai Soci

MUSICA Inizio spettacoli ore 22 TEATRO Inizio spettacoli ore 21


RASSEGNA “4DAYS CULT MOVIE”

gio. 21: ore 18.30 in lingua orig. sottotit. italiano

RASSEGNA “RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI”

lun. 25 - mar. 26: ore 21.15 • mer. 27: ore 18.30 POLTRONA GARANTITA? TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

CULTURA / 21

gio 21: ore 21

20-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

0544 37148

IL CONVEGNO

CARTOLINE DA RAVENNA

UNA SCINTILLA CHE SI RIACCENDE SUI MOSAICI DI DELUIGI ALLA CENTRALE ELETTRICA DI PORTO CORSINI

Un sarcofago da museo

Mittente Giovanni Gardini

La vicende di due opere che decoravano l’impianto progettato da Ignazio Gardella, “salvate” durante una ristrutturazione Si intitola “Scintilla e Combustione” il convegno dedicato ai due “mosaici” di Mario Deluigi strappati dalla Centrale termoelettrica di Porto Corsini e all’architetto Ignazio Gardella che la progettò. L’incontro – a cura di Paola Babini, Alberto Giorgio Cassani e dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna – è in programma al Mar il 23 novembre (dalle 11 alle 13) e prevede gli interventi di Giovanni Bianchi (Università di Padova), Angelo Lorenzi (Politecnico di MilanoPolo di Mantova). In una delle sequenze iniziali del capolavoro di Michelangelo Antonioni, Il deserto rosso, del 1964, girata all’interno della Centrale termoelettrica della Sade (Società Adriatica di Elettricità) di Porto Corsini – oggi Centrale Teodora dell’Enel – compaiono, per pochi secondi, quelli che sembrano due mosaici “moderni” a piastrelle industriali bianche, gialle e nere, opera dell’artista trevisano Mario Deluigi, figura di spicco del movimento dello Spazialismo e inventore della tecnica del “grattage”, tecnica che consiste in “graffiature” effettuate su dense stesure di colore. Amico carissimo del celebre architetto Carlo Scarpa e dell’altrettanto famoso scultore Alberto Viani, fu chiamato dalla Sade, negli anni Cinquanta, a realizzare alcuni mosaici (a tessere tradizionali) in alcune centrali termoelettriche. Negli anni Venti, Deluigi aveva realizzato, con Carlo Scarpa, il mosaico Il bagno (1929), alcuni vasi in tessere vitree opache e, cinque lustri più tardi, il suo mosaico più celebre, il grande pannello per la Stazione ferroviaria di Santa Lucia a Venezia (1955-1956, con Giulio Ambrosini). In un suo blocco di appunti, databile al 1959-1960, dunque contemporaneo a questi interventi, Deluigi aveva scritto: «Bisogna assolutamente capire, ovvero vivere lo spazio ambientale dell’architettura moderna, prima di poter affrontare il problema del mosaico, o meglio della coloritura musiva della scultura architettonica dell’edilizia moderna». Nel 1959 Deluigi, impegnato nel progetto di Scintilla e Combustione, forse anche per questo motivo, fece parte, col suo mosaico “solare”, di quel gruppo di artisti contemporanei invitati da Giuseppe Bovini per la Mostra di Mosaici Moderni, allestita nel refettorio di San Vitale, le cui opere sono ora esposte al pianterreno del chiostro del Mar. A Ravenna, nella centrale inaugurata proprio nello stesso anno, Deluigi scelse un tipo diverso di mosaico, se di mosaico possiamo parlare. Utilizzò, infatti, delle piastrelle di formato rettangolare, su cui, come si è potuto scoprire vedendo da vicino l’opera, l’artista dipinse delle forme astratte coi colori giallo e nero, a ricordare l’energia sprigionata dalla fabbrica. Il tutto fu poi messo nella fornace per la bicottura. Dunque, più che un mosaico, un dipinto. La centrale in cui Deluigi inserì le sue due grandi opere (6 x 3 metri circa) non era un fabbricato qualunque, ma l’opera di uno dei più importanti architetti italiani del secondo dopoguerra: il milanese Ignazio Gardella. A ciò va aggiunto che non fu un caso che i due “mosaici-pitture” e la stessa Centrale finissero nel film di Antonioni. Il regista ferrarese, infatti, è sempre stato un ammiratore (e conoscitore) dell’arte contemporanea. Il convegno parlerà di tutto questo, e di come Scintilla e Combustione, strappate durante la ristrutturazione della centrale tra il 2000 e 2005 e rimaste a lungo in un deposito dell’Enel, finalmente possano, forse, ritrovare una collocazione degna del loro valore, nel nuovo palazzetto dello sport. I titoli sarebbero certamente benaugurali per atleti che si accingono a un’impresa sportiva. Credo che Antonioni ne sarebbe felice. Alberto Giorgio Cassani

Fino al 1961 all’interno dell’altare maggiore del Duomo di Ravenna era custodito un sarcofago del VI secolo; esso era visibile solo attraverso le grate poste sulle due fenestrelle sul fronte e sul retro dell’altare. Questa preziosa arca era nota alla critica e i testi sulla storia della città la ricordavano. Nel 1791 Francesco Beltrami ne dava menzione nella sua “guida” di Ravenna - «Una bellissima urna di marmo greco, che vi è dentro, tiene onorevolmente riposte molte sagre Reliquie specialmente de’ primi nostri Santi Arcivescovi» -, e con lui tanti altri studiosi, fino a Corrado Ricci che, giustamente, la metteva in relazione con un altro sarcofago dall’identica iconografia: «L’Altar maggiore a doppia mensa, fatto costruire dall’arciv. Guiccioli, è rivestito di verde antico, di alabastro cotognino, di bianco e nero orientale […] e, nell’interno, un’arca marmorea del sec. VI, a nicchie, in cui si veggono croci, palme, pecore e pavoni, simile a quella che si trova in Sant’Apollinare in Classe, presso la porta del campanile». Grazie all’interessamento di Mons. Mario Mazzotti il sarcofago fu rimosso dall’altare: «il 23 novembre 1961 - come egli ebbe modo di raccontare - si è proceduto allo scoperchiamento dell’altare principale del Duomo, ed il giorno susseguente si è potuto estrarre, dal vano interno del medesimo, l’”arca marmorea” e vederla ed esaminarla e fotografarla in tutte le sue parti ». In seguito fu portata al Museo Arcivescovile dove ancora oggi si può ammirare.

IL LIBRO Un volume a più mani sul Salone dei Mosaici, lo presenta il sindaco Venerdì 22 novembre alle 18.30 al Salone dei Mosaici della Casa del Mutilato di Piazza Kennedy (ingresso via IX Febbraio 1) sarà presentato il libro il Salone dei Mosaici, storia, arte e architettura nella Casa del Mutilato di Ravenna, con 200 illustrazioni di cui più della metà a colori e con testi di Antonio Pedna, Paolo Bolzani, Gianni Morelli, Saturno Carnoli, Vittorio Sgarbi, Fabrizio Fioravanti, Nicola Carrino, Carlo Signorini, Severo Bignami, Emilio Gentile, Marcello Veneziani, Flavia Marcello (presente alla presentazione), Alberto Giorgio Cassani, Claudio Spadoni, Beatrice Buscaroli, Emanuela Fiori, Marco Santi, Andrea Casadio, Piero Casavecchia. Interverranno il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il titolare del Salone Maurizio Bucci, il Presidente dell'Associazione Tessere del '900 Piero Casavecchia. L'incontro verrà coordinato dal Presidente delle Edizioni del Girasole Ivan Simonini, tutti e tre anche autori del testo.

TANIA &TEQUILA'S La voce di Tania - ricca di sfumature pop, soul, blues, r&b e funky - e la sua band interpretano i grandi successi di artisti nazionali ed internazionali come Stevie Wonder, Gloria Gaynor, Nora Jones, Loredana Bertè, Morcheeba e Alex Britti per una serata piena di energia! Tania Cervellieri, voce Claudio Olivieri, chitarra • Enea Torcolacci, basso Fabio Nobile, batteria

Via Ponte Marino 19 • Ravenna Centro Tel. 0544 215206 www.mariani-ravenna.it info@mariani-ravenna.it

Cena con menù alla carta - Inizio spettacolo ore 21.30

PRENOTAZIONI: +39 0544 215206 info@mariani-ravenna.it

GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE


22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

NdL-Nota del lettore

Uno dei tanti capolavori di Hitchcock (e gli altri da recuperare)

Il sottovalutato album di Bon Iver

Auci e i suoi leoni ottocenteschi

di Francesco Della Torre

di Luca Manservisi

di Federica Angelini

Alfred Hitchcock è senza ombra di dubbio sul podio dei più grandi. Sull’Olimpo, a poche centinaia di metri da Stanley Kubrick, in compagnia di pochi altri. Autore di tanti, troppi capolavori in oltre cinquant’anni di carriera, Hitchcock ha attraversato la storia del cinema, l’ha presa in mano e l’ha riscritta portando il giallo e il mistero (insieme con alcuni suoi illustri colleghi come Wilder, Hawks e Welles, tanto per citarne alcuni) a essere considerati pietre miliari e parte integrante della settima arte, passando dal muto al colore. La donna che visse due volte torna nelle sale italiane a sessantun anni dalla sua uscita, grazie al restauro della Cineteca di Bologna. Facendo per un attimo finta che non lo conosciate, diciamo innanzitutto che il bellissimo titolo originale è Vertigo, che da sette anni è considerato dal (probabilmente di parte) British Film Institute il più grande film di sempre, e che vede protagonista un ex poliziotto (James Stewart) sofferente di vertigini, che viene rapito dal fascino della donna che deve sorvegliare. Accolto freddamente sia da pubblico che dalla critica (due ottimi biglietti da visita), il film fu rivalutato nel corso degli anni fino ad arrivare alla considerazione attuale. La pellicola viene ricordata per moltissimi aspetti: la storia è intrigante e coinvolgente, la recitazione è a livelli altissimi, anche se la sensuale Kim Novak non andava particolarmente a genio al Maestro, e la messa in scena è talmente ricca di simboli, immagini e motivi da scriverci un libro. Anche se è la scena del campanile, al pari della doccia di Psyco, a rappresentare uno dei momenti più noti nell’immaginario collettivo cinematografico, è fin dall’inizio che il film lascia a bocca aperta, da quella famosa spirale che anche i non cinefili hanno ben impressa nella testa. Uno dei marchi del regista è il suo tocco onirico, qui presente come in molta della sua produzione, così da tracciare una decisa linea di demarcazione dall’estremo senso di realismo dei noir dell’epoca: a volte sono sogni, a volte sono incubi a occhi aperti, in altri casi sono flashback del tutto inventati, come in un suo noto film il cui titolo vi verrà citato insieme con altri per non rovinare nulla. Alcuni invisibili di Hitchcock da vedere? Il club dei 39, Sabotaggio, La signora scompare, L’ombra del dubbio (il Suo preferito), Nodo alla gola, Paura in palcoscenico, L’altro uomo e tutti gli altri che già (spero) conoscerete. Da evitare, forse, solo gli ultimissimi anni nei quali la senilità lo aveva portato, da buon moderato, a produrre film di spionaggio in epoca di guerra fredda. Un paio di titoli dimenticabili. Gli unici.

Non ci troviamo davanti al classico caso del disco stroncato in toto dalla critica, ma si respira comunque un’aria piuttosto pesante attorno al nuovo Bon Iver, fin quasi snobbato in Italia, dove giusto un paio di anni fa avrebbe rappresentato invece il grande evento discografico dell’anno. Oggi sembra quasi che se lo siano già dimenticati tutti, forse anche perché uscito in pieno agosto, in anticipo di qualche settimana rispetto alla data ufficiale. Certo, ci sono molte eccezioni naturalmente, in particolare all’estero (dove, tanto per rendere l’idea, nei vari aggregatori di recensioni ha una media voto circa dell’8, che lo piazzano, so che fa ridere ma è così, attorno alla posizione numero cento tra i dischi di questo 2019) ma c’è questa tendenza a criticarlo per non riuscire, si legge spesso, a essere né carne né pesce, per voler nascondere una presunta mancanza di ispirazione con effetti speciali. Della serie: «Va bene dai, bravino, ma torna a fare il folk senza troppe pretese che facevi all’inizio e per cui sei diventato famoso». Sarà che è facile farsi convincere dalla stampa, almeno in questo settore, ma ci sono arrivato in copevole ritardo, sul nuovo Bon Iver, senza peraltro esserne mai stato fan, ma comunque molto incuriosito dalla svolta sperimentale del precedente 22, A Million e da questa nuova star della musica mondiale che cerca almeno un po’ di complicarsi le cose battendo sentieri in qualche modo, almeno per lui, inesplorati. Ed è stato quindi sorprendente scoprire che in realtà il nuovo album di Bon Iver chiude un cerchio in maniera fin quasi magistrale (pare che secondo l’autore rappresenti l’autunno, l’ultima delle quattro stagioni “musicate” in quattro dischi pubblicati nell’arco di dodici anni), il classico album della maturità che rappresenta un po’ la summa di tutta la sua arte, mettendo insieme il folk degli esordi, le canzoni, lo spirito sperimentale (mi pare davvero mai fine a se stesso, in questo caso, checché ne dicano), soprattutto l’anima incredibilmente soul di Justin Vernon (che in fondo stiamo parlando di lui quando parliamo dei Bon Iver, nonostante il plurale con cui vengono chiamati negli ultimi anni), i suoi falsetti, gli effetti e i rumori a movimentare un’atmosfera spesso eterea, tra archi, synth, chitarre acustiche e fiati. Con alcuni pezzi che svettano sopra gli altri (“iMi”, “Holyfields”, “Hey, Ma”) e il resto che non è mai contorno.

Un vero e proprio caso letterario, questo libro pubblicato dalla Nord che racconta il sud più sud dell’Italia, la Sicilia, anzi la Palermo, dell’Ottocento. Inserendosi in un filone che sta producendo esiti a dir poco fortunati, quello del romanzo storico (del resto, a scuola non leggiamo ancora tutti Manzoni?), I leoni di Sicilia di Stefania Auci dà vita a un mondo di grande fascino, in una città spettacolare e unica come il capoluogo siciliano rendendone i colori, gli odori, gli effluvi, la sfrontatezza, la chiusura. E ci racconta un secolo, quello che portò all’Unità d’Italia, visto dalla periferia, che subiva più che guidare i cambiamenti politici in atto. Ci sono i contraccolpi, i riflessi sulle vite quotidiane dei grandi eventi storici che siamo abituati a studiare sui libri. I personaggi che attraversano questo secolo da protagonisti sono i Florio, quelli del Marsala, anche se qui scopriremo come il Marsala sia stato solo uno dei tanti, tantissimi affari che hanno saputo inventare e realizzare in quella terra tormentata, lontana dall’efficiente Inghilterra. In particolare, seguiamo le vicende di Paolo e Ignazio, i fratelli che lasciarono la Calabria alla ricerca di una nuova vita, e del figlio di Paolo, che di fatto sarà cresciuto dallo zio Vincenzo. Accanto a loro, vere e proprio co-protagoniste sono i personaggi femminili resi con l’enorme rilievo che hanno avuto nella vita privata di questi uomini (molto meno in quella pubblica): la moglie di Paolo e madre di Vincenzo, Giuseppina, la compagna e poi moglie di Vincenzo, Giulia. È un romanzo che non ammicca, dove i personaggi sono duri, difficili, a volte insopportabili e incomprensibili, sfaccettati. È una storia umana dove il denaro, come nella più illustre tradizione del “romanzo borghese” è motore e spinta per l’invenzione, il rischio, l’emancipazione. Ma non è un libro fatto solo di trionfi (che pure ci sono), perché c’è tutto ciò che il denaro fatica a comprare, no, non l’amore (ogni banalità è bandita dal romanzo), ma piuttosto l’accettazione sociale e il riscatto di se stessi di fronte a un mondo di rifiuto. Storia, psicologia, economia, questi personaggi sono lontani da noi, sono ottocenteschi, legati anche a modelli e ideali superati. Auci non commette dunque l’errore di attualizzare troppo i suoi Florio, non li costringe ad autoanalisi che non sarebbero state proprie di quel tempo in quel luogo e per questo costringe noi a capire e “compatire” nel profondo, nel senso di condividere le sofferenze, anche per ciò che oggi, fuori da questo libro, ci potrebbe apparire così lontano. Ed è questo il suo più grande merito. Si resta quindi tutti in attesa del secondo volume. Nel frattempo si può andare a sentirla il 29 a Lugo e il 30 a Ravenna.

“Racconti d’osservazione” (Marina Romea) di Adriano Zanni

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

FULMINI E SAETTE

VISIBILI E INVISIBILI


JUNIOR / 23 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

LIBRI/1 TEATRO/1 All’Almagià torna per i piccolissimi Teo ha le orecchie curiose

Lo scrittore Bordiglioni ospite per la festa dei diritti dell’infanzia A Savio di Cervia il 24 novembre Per la “Festa dei diritti dei bambini” appuntamento a Savio di Cervia domenica 24 novembre alle 15 nella tensostruttura del centro sportivo Marchetti. Ospite d’onore sarà il celebre scrittore per ragazzi Stefano Bordiglioni, autore di numerosi best seller per Einaudi che spaziano tra racconti storici e fantastici, riscritture di grandi classici e invenzioni nuovissime (tra tutti, come dimenticare Storie con il motore) e adatti a diverse fasce di età, anche ai piccolissimi.

LIBRI/2 Angela Dal Gobbo alla libreria Momo Sabato 23 novembre alle 17, Angela Dal Gobbo sarà ospite della libreria per ragazzi Momo di Ravenna per parlare del suo ultimo libro Quando i grandi leggono ai bambini (Donzelli editore). Per l'occasione letture per tutti con le volontarie di Nati per Leggere! che propongono in questa settimana moltissimi altri appunamenti nelle biblioteche del territorio.

FIDO IN AFF

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KIMBO Kimbo è un mix cane da caccia, 2 anni di esuberanza e vitalità. Intelligente, con qualche regola di base apprende in fretta. Ha bisogno di moto e affetto ed è tanto desideroso di contatto umano. È una dolcezza di cane, allegro e buono come tutti i cani da caccia. Per conoscerlo e adottarlo: Canile di Ravenna tel. 0544 453095 cell. 349 6123736

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Domenica 24 Novembre alle 17 un appuntamento dedicato ai piccolissimi under 3: il Teatro del Drago porterà in scena lo spettacolo Teo ha le orecchie curiose. Uno spettacolo, nato e curato in collaborazione con Artesonoraperibambini, dalle fortunate repliche che, visto il notevole successo di pubblico e a grande richiesta, viene proposto nella XXXI stagione teatrale Le Arti della Marionetta, alle Artificierie Almagià. La rassegna che per tutto l’inverno accompagna le domeniche delle famiglie con spettacoli teatrali dopo i quali i giovani spettatori sono chiamati a realizzare un disegno o scrivere un commento, come il magnifico Cappuccetto rosso realizzato da Mattia Gamberini domenica 15 novembre.

TEATRO/2 Robin Hood apre la stagione delle Favole al Masini di Faenza La nuova Stagione dedicata alla Favole del Teatro Masini di Faenza inaugura domenica 24 novembre alle 16 con un’immersione nel mondo dell’Inghilterra medievale. Ad andare in scena sarà infatti Robin Hood nel castello di Nottingham della compagnia I Guardiani dell’Oca, uno spettacolo di teatro d’attore e pupazzi scritto e diretto da Zenone Benedetto. In un crescendo di emozioni, i ragazzi potranno rivivere un’affascinante storia dal sapore antico, ricca di sorprese e colpi di scena.

ARTE Caccia al tesoro al museo Milzetti di Faenza

SCIENZA Laboratori al Planetario dai 6 anni

Domenica 24 novembre, per la giornata per i diritti dell’infanzia, Il museo Milzetti di Faenza organizza, alle 14.30 e alle 16.30, una caccia al tesoro per bambini dai 5 ai 10 anni, con una visita guidata per genitori e accompagnatori. Appuntamento su prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili. Info: Tel. 0546 26493.

Laboratori per bambini a partire dai sei anni alle 16.30 di sabato 23 novembre al Planetario di Ravenna di viale Sante Baldini/4. Per informazioni su biglietti e prenotazioni: www.planetarioravenna.it.

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+ APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 21 AL 24 NOVEMBRE PORTA NUOVA via Cesarea 25 tel. 0544 63017; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; S. PIETRO via Garzanti 74 (S. Pietro in Trento) - tel. 0544 568862; BASSETTE via Grandi 4 (Bassette) - tel. 0544 1697080. DAL 25 NOVEMBRE ALL’1 DICEMBRE SANTA TERESA via De Gasperi 71 tel. 0544 33054; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; BOATTINI via Ravegnana 815 (Coccolia) - tel. 0544 569060.

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Il disegno di Mattia Gamberini per il progetto “Il piccolo giornalista” delle Arti della Marionetta

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Reclam è il più importante editore locale di giornali e riviste free press della provincia di Ravenna e della Romagna su carta e online. Attraverso le sue testate unisce l’informazione indipendente di alta qualità alla grande diffusione che solo un free press può garantire, sviluppando oltre 10 milioni di contatti all’anno. Con i propri media esclusivi e i servizi di comunicazione mirata (web marketing, ufficio stampa, distribuzione door to door...) Reclam rappresenta un punto di riferimento per la promozione delle aziende del territorio. Per l’esperienza e la qualità del proprio lavoro editoriale e di comunicazione pubblicitaria, Reclam, è diventata media partner ufficiale delle realtà culturali più importanti del territorio, della FONDAZIONE RAVENNA MANIFESTAZIONI (Ravenna Festival), di RAVENNA TEATRO, (Stagione dei Teatri), del TEATRO DEL DRAGO (Le Arti della Marionetta), dell’ACCADEMIA DEL MUSICAL, di SCRITTURA FESTIVAL e di CINEMAINCENTRO, ampliando la propria offerta di qualità.

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24 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 21-27 novembre 2019

MONDOVINO

Stato dell’arte dei vini romagnoli: una rivincita da mettere in campo Continuiamo a interrogarci, oltre a tecnica e marketing, su quale sia l’autentica vocazione enologica del territorio, fra basse convenienze e pochi bravi artigiani di Fabio Magnanii

«Il mio modo di approcciare il vino è completamente diverso dai soliti modelli. Dopo trent’anni di selezione vini in giro per il mondo, aver studiato con inglesi, francesi, spagnoli e lavorato con i famigerati “Master del vino”, aperto mercati, sdoganato aziende e farmi il vino da solo capisci anche tu che il mio approccio pratico non mi permette di vedere i tramonti nel vino o percepire l’odore delle gocce di rugiada al naso». È la mia risposta a un collega giornalista del vino. Persona di lunga esperienza, romagnolo, esperto di vicende vinose ma di cui non posso svelare il nome perché le confidenze scambiate sulla parte “invisibile” del mondo del vino romagnolo sono state così delicate che potrebbero urtare molti. E il mio collega è conosciuto proprio perché tratta questo genere di cose. Ecco allora un “Mondo Vino” riflessivo, stimolato da una serie di considerazioni tra persone con trent’anni e oltre di esperienza – il mio collega è più vecchio di me sia chiaro –, tra bevute e scarpinate nei vigneti. Il mio pensiero sui vini romagnoli è che nulla hanno da invidiare ad altre denominazioni italiane. C’è, però, un pensiero che il mio collega ha stimolato. Si è discusso di vecchi e nuovi produttori e di come molti si mettano a fare vino per convenienza. Si tratta di nuove ma non giovani imprese. Imprenditori di diverse esperienze che hanno necessità di investire in un’azienda vinicola perché settore meno tassato. Dall’altra parte ci sono piccoli professionisti estranei al vino che vinificano con due ettari di terra per fare vini con vitigni alieni alla Romagna. I giornalisti romagnoli, purtroppo, non sempre esperti, scrivono di sole, vino e di vendemmie senza toccare i punti critici di un argomento che ha un passato che vede la Romagna estranea al vino. In un passato, nemmeno tanto lontano, in Romagna la produzione era concentrata sulla frutta, il grano e gli ortaggi mentre, al vino, era relegata una minima parte. Col vino non si gua-

dagnava abbastanza. Questo ci porta oggi a una minore esperienza e storia territoriale. Pensiamo solo alla Toscana dove, da secoli, prima il vino poi tutto il resto. Non è un caso che in Romagna la situazione è migliorata quarant’anni orsono quando sono arrivati i primi enologi toscani a fare la differenza. La storia viticola della Romagna si sta formando ora. È ancora in uno stato fluido, dove si sperimenta per cercare di capire cosa davvero può essere un’Albana piuttosto che un Sangiovese. Si lavora sui vitigni minori come il Famoso piuttosto che il Burson o il Centesimino, quest’ultimo già dimenticato. È tutto ancora mutevole e si passa dal Sangiovese di grande spessore a vini impoveriti in nome della leggerezza.

Bersi Serlini Franciacorta Brut Anteprima

Orari: dal Lunedì al Giovedì 5:30 - 19 / Venerdì 5:30 - 20:00 Sabato 5:30 - 13:30 / Domenica chiuso

vino Bianco composto da 80% Chardonnay e 20% Pinot Bianco. Vino ideale per l'aperitivo e può inoltre accompagnare dei formaggi dalla stagionatura breve e quelli cremosi. Vino che si presenta fresco e fine con un attacco di acidità spiccata. Sentore di spezie e di mela. Perfetto da gustare con tutti ma soprattutto con gli amici.

LO STAPPATO A cura di Fabio Magnani

Sangiovese superiore 2017 creato da “Terra e Sale” Per l’occasione assaggiamo il “Romagna Sangiovese Superiore” 2017 della neo nata “Cantina Terra e Sale”. Piccola azienda di cui vi avevo già segnalato l’Albana. Al naso, il frutto rosso si mescola con note minerali dal tratto appena argilloso. Viole e rosa canina tra ricordi di ciliegia, more e mirtillo. Un tratto di frutta secca. Il palato è secco, di piacevole freschezza acida e gradevole ruvidità tannica. Ossuto il corpo ma essenziale. Un ricamo speziato. Manca un po’ di precisione nell’espressione ma è un ottimo vino da provare con carni rosse o con la trippa. Una forzatura, che da origine, delle volte, a vini spenti e sfibrati ancora prima di essere imbottigliati. Allora, cos’è il vino romagnolo? Qual è la vocazione autenticadel territorio? Se andate in altre parti del mondo si nota che ci sono zone specializzate in un determinato vitigno o in un determinato sistema di produzione definito, giustamente, storico. Seguendo il pensiero del mio collega «…come fai a fare del vino nella barrique se non hai esperienza storica nell’uso del legno? Un enologo te le può lo insegnare ma cosa ha a che fare col territorio? Qual è la vera vocazione della produzione romagnola? Quello dell’imprenditore nel settore della siderurgica che per pagare meno tasse compra una vecchia azienda vinicola e la affida al solito enologo che sperimenta mode di mercato»? La nostra conversazione sulla Romagna è andata avanti tra produttori più o meno bravi, enologi in preda al delirio di onnipotenza che stanno rovinando aziende, vitigni piantati solo per moda, vini pessimi spacciati per ottimi da commerciali poco esperti, dai meccanismi dei consorzi e Albane ossidate considerate grandi vini. Si è discusso, però, anche di ottimi vini e dei pochi veri artigiani del vino ancora attivi in Romagna e di un settore dove c’è oramai più “fuffa” che vino e di vignaioli preda delle opinioni di degustatori seriali oppressi dai conflitti di interesse. Ma lentamente la Romagna a mio modo di vedere crescerà. È ancora un adolescente che cerca la propria strada ma una volta adulta farà la differenza. Ci vuole pazienza e consapevolezza.


GUSTO / 25 21-27 novembre 2019 RAVENNA&DINTORNI

GASTRONOMIA E SOLIDARIETÀ

Un corso per aiutare chi “spadella” nelle mense sociali Nell’ambito di “Nutrire Ravenna” anche una tavola rotonda e un “pranzo sospeso” La due mesi di attenzione alla “povertà alimentare” , che è stata denominata “Nutrire Ravenna 2019”, coordinata dal Comune di Ravenna, non poteva non prevedere un ruolo dei progettisti di “Ecologia di Comunità” rivolto alla formazione di chi cucina nelle mense sociali e di chi si adopera per il recupero di prodotti alimentari non utilizzati. Il 25 novembre, all’Officina del Ristoro in via Sansovino 17, organizzata da CheftoChef - Ravenna Food, da Slow Food e dalla Confesercenti, si terrà una giornata di analisi delle filiere alimentari virtuose. Si inizia con le imprese anti spreco del ravennate che forniscono anche i loro prodotti per il pranzo. Imprese che intrecciano qualità con “nonspreco”, che fanno coincidere etica e sviluppo, che innovano nei prodotti e nelle filiere, che sono nel mondo ma attente al territorio. Il pesce dell'Alto Adriatico di Roberto Casali di Cesenatico, il pollame di Alberto Pelloni di Glorie, la frutta secca e essicata di Eurocompany di Godo, la frutta e verdura di Giovanni Missiroli di San Zaccaria, fanno parte di quella costellazione di produttori che dovrebbero sempre più “far rete”. Produttori che “ci mettono la faccia” dentro e fuori l'azienda e di cui fidarsi al di là delle denominazioni di origine o di garanzia. È qui che parte il percorso che si sofferma poi appunto sulla distribuzione che è impegnata, come la Coop, a sostenere le diverse realtà sociali, mentre Massimo D'Angelillo illustrerà i risultati della inchiesta curata da “Ecologia di Comu-

nità”, il raggruppamento di associazioni di volontariato che sostengono l'intero progetto. Prima di affrontare il tema centrale della cucina due scienziati – il medico Marco Brancaleoni e il fisico Davide Cassi – affronteranno il tema “Il buono fa bene” che è al centro della filosofia della cucina d'autore. Una cucina che ha la espressione locale nel gruppo Ravennate di CheftoChef (Ravenna Food) e il cui capofila Matteo Salbaroli dimostrerà nei fatti... cioè nei piatti, questo assunto con Pierpaolo Spadoni, Angela Schiavina e Rosella Mengozzi. Questo progetto era nato sulla base dell'odg comunale approvato all'unanimità che aveva visto come primo firmatario il consigliere Lorenzo Margotti e così in fine giornata sarà l'assessore Massimo Cameliani a prendere il testimone per verificare in una tavola rotonda se sia possibile creare a Ravenna una o più aree food di tipo virtuoso. Aree cioè in cui tutte le imprese, oltre alla qualità gastronomica, applichino volontariamente alcuni criteri di trasparenza, di socialità, di non spreco. L'area attorno al Mercato Coperto è e sarà sempre più un'area in cui sperimentare questa proposta di virtuosità integrata. In quell'area il 30 novembre si concluderà la due mesi di iniziative di “Nutrire Ravenna 2019” con un “pranzo sospeso” all'Osteria Passatelli di via Ponte Marino, per dare un concreto significato al progetto. Lì, in piena fraternità, ognuno offrirà un pranzo a chi ha più bisogno di noi. È un primo esperimento, chissà... Guido Sani

COSE BUONE DI CASA A cura di Angela Schiavina

Un succulento Baccalà alla Messinese Questa settimana vi propongo di mettere in tavola un succulento Baccalà alla Messinese. Ingredienti: 1 kg di Baccalà già dissalato e diliscato, 1 kg di patate, 3 cucchiai da tavola di capperi sotto sale ben dissalati, un cuore di sedano, una cipolla grande, 20 olive verdi in salamoia ben sciacquate, denocciolate e tagliate a metà, 750 ml di passata di pomodoro, 6 cucchiai da tavola di olio extravergine d’oliva, sale e pepe nero q.b. Preparazione: versate l'olio extravergine d'oliva in una casseruola, meglio sarebbe una casseruola leggera in alluminio. Unite all'olio la cipolla affettata finemente, le olive, il sedano a tocchetti ed i capperi. Accendete il fuoco e fate soffriggere il tutto a fuoco medio per evitare di far bruciare la cipolla. Quando gli ingredienti nel tegame inizieranno appena a prendere colore, aggiungete la passata; salate e pepate. Fate prendere bollore al sugo, quindi unite il baccalà tagliato a pezzi e lasciate cuocere per circa 15 minuti senza mai mescolare, piuttosto smuovete il tegame per amalgamare gli ingredienti, altrimenti si rischierebbe di rompere il baccalà. Aggiungete, a questo punto, le patate tagliate a pezzettoni, aggiungete un po' di acqua fino ad arrivare al filo delle patate, coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso per 4045 minuti o fino a cottura delle patate. Qualora il sugo si dovesse restringere troppo, diluitelo con un mestolino d'acqua calda. Non mescolate mai la preparazione ma scuotete la casseruola di tanto in tanto. Servite il baccalà alla messinese ancora ben caldo. Potete accompagnarlo con fette di polenta abbrustolite.

ALIMENTAZIONE E SALUTE Incontro pubblico a Faenza dedicato a “Mangiare bene, vivere bene” Il cibo che portiamo in tavola tutti i giorni ha ancora un'anima? È il frutto della passione che gli agricoltori locali mettono ogni giorno nel proprio lavoro, tramandando di generazione in generazione processi e metodi di coltivazione antichi, o è un 'piatto pronto' e senza cuore che ci viene 'imposto' dai ritmi di una quotidianità sempre più frenetica che tende a standardizzare e appiattire anche il piacere di stare a tavola? E ancora, come sono cambiate le abitudini alimentari e di consumo dall'avvento della globalizzazione ai giorni nostri? Sono queste alcune delle domande, tanto legittime vivendo noi nella terza regione d'Italia per numero di specialità alimentari tradizionali riconosciute, quanto di sicuro interesse essendo oggi il cibo sempre più spettacolarizzato e posto sotto i riflettori, alle quali punta a rispondere in modo puntuale Coldiretti Donne Impresa, il movimento femminile della maggiore organizzazione agricola nazionale promotore a livello provinciale del convegno pubblico “Mangiare bene, vivere meglio”, in programma giovedì 21 novembre, a partire dalle ore 9.30, presso l'aula magna dell'Istituto Agrario PersolinoStrocchi di Faenza (via Medaglie d'Oro 92). Relatori del convegno saranno la dottoressa Serena Meluzzi, naturopata, che relazionerà sul tema “Cibo per l'anima” e il dottor Massimiliano Pantoli, biologo nutrizionista, che si occuperà di analizzare “l'alimentazione negli anni Duemila”.

Saturday Blues Brunch @ Finisterre

Summer in a state of mind

SABATO 23 NOVEMBRE ‘19

Banana Boat SABATO 30 NOVEMBRE ‘19

Paul Venturi & Jo Pinna SABATO 7 DICEMBRE ‘19

J.Sintoni & A. Gramentieri SABATO 14 DICEMBRE ‘19

Gloria & The King SABATO 21 DICEMBRE ‘19

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MERCATO IMMOBILIARE

SI PRESENTA IL NUOVO RAPPORTO 2019 DI FIMAA-CONFCOMMERCIO RAVENNA

L’INIZIATIVA I geometri in piazza in aiuto ai cittadini sui temi dell’edilizia

LAVORI PUBBLICI

La mattina del 21 novembre a Palazzo Rasponi Giovedì 21 novembre, alle ore 10, al Palazzo Rasponi di piazza Kennedy a Ravenna si presenta il “Rapporto 2019 del mercato immobiliare a Ravenna e provincia”, iniziativa organizzata dal Sindacato provinciale Fimaa e da Confcommercio provincia di Ravenna. All’incontro intervergonoo Federica Del Conte (assessore all’urbanistica del Comune di Ravenna), Angela Zattoni (Camera di Commercio), Mauro Mambelli (Presidente Confcommercio), Stefano Stanzani (docente Università di Bologna), Pierluigi Fabbri (presidente Fimaa Ravenna), Gian Battista Baccarini (presidente nazionale Fiaip Le conclusioni sono affidate a Santino Taverna (presidente Nazionale Fimaa) «La presentazione del nostro Rapporto Immobiliare della provincia di Ravenna – afferma Ivano Venturini, presidente provinciale Fimaa – è un’occasione importante per gli oltre 170 agenti immobiliari della Fimaa che da anni mettono a disposizione le loro competenze, per contribuire a migliorare la conoscenza del mercato immobiliare a favore non solo dei fruitori, ma a beneficio di tutta la comunità. A livello nazionale quest’anno le compravendite si attesteranno intorno alle 600.000. Il miglior risultato di questi ultimi anni che hanno visto un lento, ma costante incremento dei volumi delle transazioni immobiliari, con un valore medio unitario di 160.000 euro. Anche nella nostra provincia si registra una crescita delle vendite, dovuta ai prezzi, che hanno avuto in questi anni ribassi fino al 30% ma tendenti alla stabilizzazione (si registra dopo anni qualche intervento nuovo immobiliare), ai mutui che vengono erogati soprattutto per la prima casa a tassi mai cosi bassi (anche sotto 1%), agli incentivi per la casa prorogati per il prossimo anno 2020 e anche dall’incertezza che continua a serpeggiare nel nostro sistema bancario e non ultimo la notizia che qualche istituto primario applicherà tassi negativi a deposito oltre certe soglie. La casa è per i ravennati sicuramente il bene rifugio per eccellenza ed è l’investimento che nel lungo periodo ha dato i rendimenti maggiori».

HABITAT

Sabato 23 novembre sranno in piazza a Ravenna, Lugo e Faenza per l’evento "Il Geometra al tuo fianco", giornata dedicata all'orientamento della cittadinanza su tutti i temi inerenti la professione del geometra e l’edilizia Saranno allestiti degli Info Point dove i geometri, in forma strettamente anonima, daranno assistenza alla cittadinanza sulle tematiche di edilizia, catasto, condominio, estimo, mediazione, sicurezza e antincendio. Gli Info Point saranno allestiti dalle ore 10 alle ore 18, in piazza del Popolo a Ravenna, in largo della Repubblica (sotto il Pavaglione) a Lugo e in piazza del Popolo a Faenza

Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre è previsto alle porte di Ravenna l’avvio dell’intervento di demolizione e ricostruzione del ponte sullo scolo Canala in via Romea nord, che comporterà un investimento da parte del Comune di 600mila euro. La durata contrattuale dei lavori è fissata in 130 giorni. Il ponte è in zona Bassette, a servizio della via Romea nord, strada comunale di collegamento tra la strada statale 309 – direzione Romea e la viabilità di scorrimento veloce interno alla città, utilizzata per la maggior parte da un traffico di tipo pesante. Il progetto – scrive in una nota il Comune – prevede la sostituzione del ponte esistente con una nuova struttura mista in acciaio e calcestruzzo; dopo la demolizione e il risanamento delle spalle, si procederà con tutte le opere necessarie alla ricostruzione del nuovo ponte, che sarà costituito da un sistema di travi in acciaio e una soletta in calcestruzzo. Si provvederà poi al rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso, all’installazione di nuovi guard rail e al rifacimento della segnaletica stradale orizzontale. «La realizzazione dell’intervento – scrive ancora il Comune – comporterà un miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale». Nell’ambito dello stesso intervento sarà anche demolito il ponticello situato circa 100 metri prima, sempre su via Romea Nord, verso via Bacci. Il manufatto si trova su unex scolo consorziale dismesso; pertanto, dopo la demolizione, sarà rinterrato e sarà realizzato un nuovo pacchetto stradale. In alto lo schema delle deviazioni che saranno messe in atto durante i lavori.

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CONSUMATORI CONSAPEVOLI

IDEA CASA

Compagnie telefoniche e la sottrazione indebita da un versamento effettuato per un servizio Il costo dei servizi telefonici pagabili con ricariche periodiche a prezzi fissi per contratti stipulati con le varie Compagnie stanno subendo delle lievitazioni, senza che l’utente sia stato interpellato. La possibilità dell’uso del telefono viene così diminuita in quanto di fronte ad una spesa fissa di cinque o dieci euro l’utente usufruisce di soli quattro o nove euro di traffico disponibile. La trattenuta di un euro dai tagli di ricarica più economici porta poi a dovere integrare periodicamente la spesa per l’uso del telefono. L’aggravio riguarda non solo coloro che usufruiscono di dispositivi mobili, ma anche gli utenti che non si avvalgono di una tariffa “ flat” (cioè traffico illimitato con spesa periodica fissa). Le Compagnie telefoniche si difendono dalle proteste, in quanto concedono in cambio di un euro tre Giga per la navigazione da “smartphone” da utilizzare entro un mese; questi scambi dovrebbero però essere siglati da un contratto specifico e da entrambi sottoscritto. Invece non si tratta di una libera scelta, perché l’utente non ha possibilità di usufruire liberamente del denaro versato. O acquista questa modalità di ricarica o deve scegliere tagli superiori che comportano un aggravio non previsto di spesa. Inoltre l’offerta dei tre Giga mensili si rivela del tutto inutile poiché il traffico dati deve essere consumato in tempi brevissimi dato che il piano tariffario ha già le disponibilità sufficienti per il proprio uso. La nostra Associazione Consumatori ha già controllato le conseguenze di questa che diventa una sottrazione indebita da un versamento effettuato per un servizio. I nostri associati spesso durante il mese sono costretti ad integrare la ricarica che si è esaurita, se non vogliono risultare morosi nei confronti dei Gestori telefonici. La stessa Associazione, come ha già fatto nei confronti della prima Compagnia che ha dato inizio all’operazione di taglio delle ricariche, ha inviato una segnalazione all’Autorità Garante per le Telecomunicazioni (Agcom) con la richiesta che questa pratica scorretta ed illegale venga interrotta al più presto. a cura di CODICI Ravenna, consulente Carlo Benelli riceve su appuntamento il giovedì dalle 10 alle 12, via Sarti 5, tel 0544 35183 - carlobenelli@alice.it

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ADIACENZE VIA ZALAMELLA Appartamento ben tenuto, 2° P. senza ascensore: ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, 2 bagni ristrutturati, 3 letto grandi, armadio a muro, 2 balconi. Garage al P.T. Risc. con conta-calorie. Rif. RA 591 € 150.000,00


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PIANGIPANE Comodo appartamento in palazzina recente, ottimamente tenuto; ampio soggiorno 30mq e cucina abit. separata entrambi affacciati su grande terrazzo coperto di 26 mq., disimp., 2 bagni con finestra (uno con balcone), 2 letto (matrim. con bagno in camera + media), garage al P.T. + posto auto privato interno. Ben rifinito e ben tenuto, zona silenziosa, predisposizione clima, ascensore, veramente una occasione a 10/15 minuti da Ravenna. Cl. energ."E" Ep. 144

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RAVENNA, ADIAC. VIA ZALAMELLA Appartamento ben tenuto, secondo piano senza ascensore, composto da ingresso, ampio soggiorno, cucina abitabile, 2 bagni ristrutturati, 3 camere da letto grandi, armadio a muro, 2 balconi. Garage al p. terra. Riscaldamento centralizzato con conta-calorie. Rif. RA591 € 150.000

DARSENA Appartamento posto al secondo piano in buono stato d'suo, composto da ingresso, soggiorno con balcone, cucina abitabile con balcone, disimpegno, due spaziose camere da letto, bagno finestrato e ripostiglio. Cantina e garage. Classe energetica “F” - Ep: 275,58 € 96.000,00 Rif. 4417/R

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Elegante ed ampia casa indipendente con giardino di 230 mq. circa. L'immobile, ristrutturato con ottime rifiniture, si compone di sala con camino, cucina abitabile con affaccio sul giardino, bagno provvisto di finestra, porticato e garage al piano terra; due camere da letto matrimoniali, una camera doppia, bagno finestrato e balcone al piano superiore. Aria condizionata, caldaia a condensazione e stufa a pellet. Classe energetica “D” - Ep: 257,00 € 340.000,00 Rif. 4449/R

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