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FREEPRESS Mensile di cultura e spettacoli luglio 2017 n.30 ROMAGNA&DINTORNI

R O M A G N A & D I N T O R N I

LUGLIO 2017

Nella foto il sirenetto Merman Blix, per la prima volta in Italia per una residenza artistica al festival dei teatri di Santarcangelo, dal 7 al 16 luglio

GUIZZI SPETTACOLARI IL FESTIVAL DI SANTARCANGELO LANCIA L’ESTATE CULTURALE DELLA ROMAGNA ALL’INTERNO musica • teatro • libri • arte • cinema • gusto • junior

VIALE DELLE AMERICHE, 120 · Villaggio Teodorico- PUNTA MARINA TERME (RA) - T. 0544 437166 · servizio da asporto / no barriere architettoniche · DELIZIEAZZURRE@GMAIL.COM • Redazione tel 0544 271068 • redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 • info@reclam.ra.it

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ISSN 2499-0205



R&DCULT luglio 2017

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SOMMARIO

L’ EDITORIALE

• MUSICA Intervista a Brunori Sas.............pag. 4

Una comunità fondata sul teatro

• TEATRO Il Festival di Santarcangelo......pag. 13 • LIBRI Parla Cristiano Cavina..............pag. 16 • CINEMA Il film sul grattacielo di Rimini..pag.19 • ARTE Ceramica déco: la recensione...pag.21 • JUNIOR Spettacoli d’estate...................pag. 24 • GUSTO Alla scoperta dello scalogno ......pag. 26

Luglio è ancora una volta il mese del teatro, con il festival che torna a trasformare Santarcangelo in una capitale internazionale dell’avanguardia e della ricerca. L’edizione che si presenta, sotto la guida della giovane direttrice bielorussa Eva Neklyaeva, promette di essere ancora più calata nella realtà specifica di Santarcangelo e di coinvolgere la comunità, creare una comunità attorno a linguaggi artistici e teatrali. E se si pensa all’idea di comunità e di teatro, il pensiero non può che correre alla vicina Ravenna dove a luglio si svolgeranno le ultime repliche di quella che a questo punto si può definire un’impresa memorabile: la compagnia storica della città, il Teatro delle Albe, ha dato vita a 34 repliche (quasi) consecutive di un lavoro che si fonda sull’idea stessa di comunità e dà nuovo valore al termine identitario. Coinvolgendo infatti centinaia di ravennati in prima persona nella messa in scena e migliaia di spettatori, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari che nel bene e nel male qui negli ultimi trent’anni hanno fatto sicuramente la storia del teatro (anche italiano) e quella di Ravenna stessa, hanno allestito un imponente (e magnifico) Inferno che si muove dentro e fuori la loro casa, che è il Rasi, che ha fatto diventare più che mai tangibile l’influenza e la presenza del Sommo Poeta nella città dei mosaici. Si è parlato di rito laico collettivo che è ciò che è un po’ sempre il teatro e che qui è riuscito a coinvolgere una città dal patrimonio millenario in cerca di linguaggi nuovi per reinterpretarlo. Ed è sicuramente nuovo il modo in cui a Cotignola anche quest’anno nascerà l’Arena delle balle di paglia, rinnovando un piccolo miracolo capace di trasformare, ancora una volta coinvolgendo un’intera comunità dal basso, un paesaggio agreste in un luogo di rara magia e di autentico incanto dove si incrociano linguaggi (che quest’anno rimandano peraltro a Fellini). Ecco, in questo luglio 2017, ci sembra che più che mai si possa andare orgogliosi di come la Romagna dimostri di avere qualcosa da dire al mondo su cosa possano essere oggi il teatro, l’identità, la partecipazione e quella cosa tanto spesso chiamata inutilmente in causa che si chiama comunità.

LITFIBA, THEGIORNALISTI E ANCHE UNA PARATA GAY-FRIENDLY PER LA NOTTE ROSA Samuele Bersani, The Kolors, Paola Turci, i Litfiba, Flavio Boltro e Danilo Rea, Thegiornalisti, Daddy G dei Massive Attack, e ancora Lillo & Greg di Rai Radio2 “610”, Teresa De Sio, Nina Zilli, Francesco Renga, Ermal Meta, i Ricchi e Poveri e tanti altri. Tutti insieme a far festa per la 12esima Notte Rosa, venerdì 7 luglio (e anche la sera dopo, sabato 8), lungo 130 chilometri di Riviera Adriatica tra Comacchio e Pesaro. Tra le novità la Love Parade di sabato a Marina di Ravenna, parata gay-friendly con l’animazione dello staff di Muccassassina (nella foto protagonista al Gay Pride di Roma). Il programma completo è su www.lanotterosa.it.

R&D Cult nr. 30 - luglio 2017

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1427 del 9 febbraio 2016 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it tel. 0544 408312 - 392 9784242 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872

Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl Stabilimento di Imola - Via Selice 187/189 - 40026 Imola (Bo) Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini, Gianluca Achilli (grafica). Collaboratori: Gloria Bernabini, Roberta Bezzi, Alberto Bucci, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Bruno Dorella, Matteo

Fabbri, Francesco Farabegoli, Nevio Galeati, Sabina Ghinassi, Enrico Gramigna, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Fabio Magnani, Filippo Papetti, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Elettra Stamboulis. Redazione: tel. 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA


R&DCULT luglio 2017

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MUSICA Dario Brunori in concerto lo scorso inverno all’Estragon di Bologna in una foto di Benedetta Balloni

CANTAUTORI AMERIGO VERARDI ALL’ANTICO PORTO DI

CLASSE

Vero e proprio cantautore di culto, il pugliese Amerigo Verardi presenta dal vivo il suo ultimo lavoro Hippie Dixit, considerato dalla critica tra i migliori dischi italiani dell’anno passato, il 24 luglio nella suggestiva cornice dell’Antico Porto di Classe, a Ravenna. In apertura In Between, del ravennate Luca Maria Baldini, mentre il 31 luglio sempre all’Antico Porto sono attesi i concerti di altre due band ravennati, Cacao e The Doormen.

A SOGLIANO IN

PIAZZA MATTEOTTI RIVIVE ANCHE LA LEGGENDA DEI GENESIS CON IL CONCERTO DI STEVE HACKETT

Oltre al concerto di Brunori Sas del 14 luglio (biglietti a 22 euro) e del festival blues del 22 (di cui parliamo a pagina 6), piazza Matteotti, a Sogliano al Rubicone, ospita anche sabato 8 luglio il concerto di Steve Hackett, il leggendario ex chitarrista dei Genesis che presenterà dal vivo con la full band il suo nuovo lavoro The Night Siren, in un set che, come si legge nel comunicato stampa, «mescola classici e gemme più rare dell’ampio repertorio Genesis e solista». Platea numerata a 45 euro, posti in piedi a 30.

L’INTERVISTA

L’anno della maturità della Brunori Sas Il cantautore calabrese si gode il successo del suo ultimo disco: «Più serio, anche se resto un “cazzone” dentro» di Luca Manservisi

In settembre compirà 40 anni, Dario Brunori, ed è stato fin troppo facile per molti addetti ai lavori parlare del suo ultimo disco come di quello della maturità del cantautore calabrese, per tutti Brunori Sas, dal nome della ditta di mattoni della famiglia, dove avrebbe dovuto lavorare anche lui se non fosse riuscito a fare della sua passione un mestiere. Oggi Brunori Sas è diventato invece un nome di successo all’interno della scena più o meno alternativa italiana, in grado di fare 18 sold out su 18 concerti nei maggiori club della Penisola nel tour invernale di presentazione del suo quarto album, A casa tutto bene, ora in procinto probabilmente di replicare il successo con le nuove date estive. Abbiamo intervistato Dario in occasione del concerto che terrà a Sogliano al Rubicone il 14 luglio. Dobbiamo attenderci novità rispetto al tour invernale? «Diciamo che ne seguirà la scia, perché la pubblicazione dell’album è ancora molto recente (è uscito in gennaio, ndr) e sul palco siamo sempre noi sette (la band storica con tanto di synth, pianoforte, violoncello, mandolini, fiati e violino, ndr), ma abbiamo modificato la scaletta, l’abbiamo rimpolpata con pezzi diversi, seguiremo un filo logico nuovo». Quando ti sei accorto di aver raggiunto qualcosa di molto simile al successo? «Sicuramente un segnale importante è stato il passaggio in radio dei pezzi dell’ultimo disco, non era mai capitato con quella frequenza e su network commerciali. Avevamo comunque già notato con il passare del tempo un aumento del numero degli spettatori ai concerti, un aumento graduale e senza “traumi”: sono molto contento di essere riuscito ad allargare la base in modo abbastanza naturale, senza tradire lo spirito delle canzoni, preservando l’aspetto artistico. Per questo motivo lo sto vivendo molto tranquillamente, questo successo». Quindi conta ancora la radio? Non le strategie di marketing sui social network come per alcuni tuoi colleghi dell’indie italiano? «Tutti facciamo, nel nostro piccolo, un po’ di marketing, altrimenti faremmo un altro lavoro... Ci deve essere un po’ di mestiere anche nel fare musica, ma l’importante è mantenere la propria indipendenza, darsi obiettivi da raggiungere dal punto di vista artistico». E ce li hanno, secondo te, i vari Calcutta, Cani, Thegiornalisti, al centro delle polemiche degli addetti ai lavori in questi anni a causa del loro successo secondo alcuni fin troppo ricercato? «Loro sono molto onesti, abbiamo avuto l’occasione di conoscerci, in questi anni, e mi pare che stiano facendo quello che gli piace. Certo, non rappresentano la parte davvero “alternativa” della scena italiana, ma hanno scelto loro di avere un più ampio respiro. Purtroppo è facile punta-

Con “La verità” ha vinto

il Premio Tenco per la canzone: «È nata di getto in cinque minuti: l’incipit qualcosa di magico...» re il dito, da parte di giornalisti e addetti ai lavori, ma credo debba restare tutto un grande gioco, da non prendere troppo sul serio. Se qualcuno cerca qualcosa di nuovo da ascoltare per differenziarsi davvero dal resto della gente, le proposte anche in Italia, anche oggi, non mancano...». Non si può più parlare però di scena alternativa italiana... «Con il web tutto è in mutazione, la scena è virtuale, mentre quando ho cominciato io ce n’era una reale, concreta, fatta di circuiti, di festival, di locali, di artisti e di un pubblico che si ritrovava in certi ambiti, con criteri di appartenenza determinati, con barriere meno labili rispetto a oggi». Cosa piace al pubblico, secondo te, delle tue canzoni? «Domanda difficile con risposta che rischia di essere autocelebrativa. Ci provo comunque: forse il mio modo di scrivere e cantare le cose, che parte sempre da un racconto interiore, da una base di verità, un’onestà che spero venga colta dal pubblico. Poi il mio ultimo disco forse è piaciuto perché è un po’ più serio rispetto al passato e cerca di analizzare cose diverse (non più l’amore, ha dichiarato Brunori spesso in questi mesi, ma la paura, le debolezze della gente, ndr)...». Il tuo disco è in effetti più serio, come dici tu, rispetto al passato, il classico album della maturità appunto, per usare un’espressione abusata. Ti è venuto così, spontaneamente? «In realtà ho cercato fin da subito di limitare la mia parte ironica, seppur ancora presente e pur restando un “cazzone” dentro. L’intenzione del disco era proprio quella di usare toni più asciutti, di trovare un modo per far riflettere qualcuno...». È presente certo una critica alla società, in effetti, ma fortunatamente non sei salito su alcun piedistallo... «Credo che un autore si debba preoccupare anche di quello che funziona o non funziona nel mondo. Personalmente, sono d’accordo con te, l’ho voluto fare analizzando il mio vissuto, cercando di descrivere quello che vedo, senza voler fare il predicozzo, o pontificare. Mi pare sia andata abbastanza liscia, di aver messo più che altro sul piatto delle domande, che spero si faccia anche qualche mio ascoltatore...».

In particolare mi pare che nel mirino sia finito anche il web. Che rapporto hai con i social? «Quasi voyeuristico, nel senso che mi limito spesso a guardare, a osservare. Ho sempre avuto una bonaria diffidenza verso le nuove tecnologie, forse a causa della mia provenienza dalla provincia. Penso che prima si debba cercare di comprendere bene questi strumenti, per non farsi fagocitare. Allo stesso modo per un artista credo sia interessante capire le dinamiche umane, anche sui social. E a questo proposito credo anche che si debba stare attenti a dare giudizi affrettati, limitandoci solo al web: i social convogliano emozioni negative e tirano fuori il peggio di ognuno, non sono il mondo vero, per fortuna». Tornando alla musica, è appena stata assegnata la targa Tenco per la più bella canzone dell’anno al pezzo che apre il tuo ultimo disco, “La verità”, che in effetti rappresenta un po’ tutto quello che dovrebbe avere una canzone in ambito cantautorale. Come è nata? Come nascono i tuoi pezzi? «“La verità” (il cui video è stato visto da oltre 2 milioni di utenti su Youtube, ndr) è nata in cinque minuti, di getto, spesso le migliori nascono così, come magari “di getto” piacciono alle persone. Non ho metodi particolari di scrittura, mi metto semplicemente a suonare in tranquillità, provando a buttare giù pensieri e accordi. Nel caso de “La verità” l’incipit della canzone, la prima strofa, che è forse la sua forza (“Te ne sei accorto sì / Che parti per scalare le montagne / E poi ti fermi al primo ristorante / E non ci pensi più”, ndr), è nato davvero come qualcosa di magico, un fenomeno del tutto irrazionale. Poi da quella ispirazione iniziale ovviamente segue molto lavoro, diventano fondamentali i collaboratori, e il bello è che appunto una canzone perfetta unisce una parte irrazionale, l’ispirazione, a una razionale, il lavoro, per aggiustarne la forma». A quali altre sei affezionato? «In questo momento non riesco a rispondere, perché sono ancora molto preso dal nuovo disco, sono molto contento dell’album nel complesso, credo sia uno di quei casi in cui le canzoni funzionano così, una dopo l’altra, insieme». Lasciando da parte i classici, ci sono dischi nuovi di altri artisti che consiglieresti ai tuoi fan? E quali invece ti hanno influenzato nella composizione del tuo ultimo disco, così vario nei suoni? «In questi ultimi mesi praticamente non sto ascoltando musica nuova e sono in difficoltà a dare consigli. Durante la composizione invece probabilmente si sente l’influenza di un disco come “Morning Phase” di Beck, che ho divorato, o degli Other Lives (in altre interviste Brunori ha citato più volte anche Arcade Fire, Beirut e Sufjan Stevens, ndr) ma ci sono molte altre cose dentro, che provengono dal mio passato...».


MUSICA

R&DCULT luglio 2017

5 BASTONATE DI CARTA

I “rapper di adesso”, gli equilibri del pop e la foto di Sfera in cameretta di Francesco Farabegoli *

Voi come ve l’aspettavate il futuro della musica? Da ragazzo ho sempre avuto questa idea che un giorno sarei diventato babbo e avrei bussato incazzatissimo alla porta di mio figlio urlandogli di abbassare quella merda. Nella mia idea sarebbe stato qualcosa di rumorosissimo e dozzinale, probabilmente derivato da qualche gruppo del cazzo che ascoltavo in quegli anni – che ne so, Masonna o gli Psywarfare, quella roba crassa lì. Sintetizzata ma rumorosissima e qualche studio che girava sottobanco secondo cui un giovane su sei si uccideva per via delle frequenze alte. Il primo bias musicale della mia vita invece l’ho subìto con della musica tranquillissima. I tempi sono cambiati, sia chiaro: saranno quindici anni che nessuno si pone davvero il problema di rompere il cazzo più di quanto lo rompevano i suoi predecessori. Si è iniziato a spingere verso altre direzioni, a reclamare una propria identità che potesse essere ancora invisa ai genitori. E come fai se i genitori si organizzano ogni due anni per vedere i Metallica allo stadio? Tocca pensare a qualcos’altro. Le persone che parlano di musica nelle riviste e nei siti e nei quotidiani hanno quasi tutte più di 30 anni. Quando parlano di rap, se ci guardate, usano quasi sempre due canovacci narrativi. Il primo si chiama i rapper di adesso e consiste nello smerdare le persone che fanno rap oggi perchè “questa merda è una pallida imitazione dell’eccitante periodo artistico di cui ho fatto parte”. È un filone letterario che si ripropone più o meno identico da circa 10 anni (Tradimento di Fabri Fibra), e che si basa su un ideale narrativo per cui il rap italiano è finito con Melma&Merda – un’idea che ovviamente condivido. Tutto quello che è successo dopo è la volgarizzazione di qualcosa che prima era puro e intoccabile. È un concetto secondo cui Salmo è arrivato in un periodo nel quale la mia generazione si è rotta definitivamente le palle di ascoltare rap italiano, e questa in qualche modo dovrebbe essere colpa di Salmo. Il secondo canovaccio narrativo si chiama grazie ar cazzo (in onore alla più grande entità musicale di cui si

è parlato in questi termini) e consiste nel guardare un gruppo di apparenti idioti commentando “c’è più di quel che pensate in questa roba”. La Dark Polo Gang merda schifo e sdegno, ma in realtà le loro boutade nascondono una visione che eccetera eccetera. Il canovaccio si chiama grazie al cazzo perchè a dispetto della roba che pensa il giornalista, la DPG viene comunque ascoltata da milioni di persone, voglio dire, è logico che abbia qualcosa di interessante. Quello che fa la differenza, in entrambi i canovacci, è la povertà di visione. Penso che siano degli idioti, e quindi immagino che lo pensiate anche voi (ma io faccio un passo in più, fatelo anche voi); fermo restando che la roba che ascoltavo io è meglio. Ho ascoltato rap negli anni novanta, non lo dico con orgoglio, ero semplicemente adolescente allora e quelli erano semplicemente dischi che andavano ascoltati. Poi la prima stagione del rap è passata, in gran parte perché le persone come me non avevano voglia di star lì a sostenerla – uno o due dischi all’anno quando andava bene, e puf. Il rap si è ricostruito la propria verginità come sistema isolato, nei circoli dove lo si continuava a fare e a consumare, e a un certo punto era abbastanza solido da permettere a qualcuno di usarlo AP come base per scardinare gli equilibri del pop. Non ho FABRI FIBRA, SFERA EBBASTA E SALMO ALL’AQUAFAN davvero idea del perché queGHALI IN DISCOTECA A MARINA DI RAVENNA sta cosa faccia così tanto incazzare noi vecchi. Io ho I rapper di cui parla Farabegoli nell’articolo principale sono protagonisti ai questa cuginetta che mi ero grandi eventi in programma in luglio all’Aquafan di Riccione. Il 16 luglio dalle ripromesso di iniziare alla 19.30 è in programma lo showcase di un nome ormai storico come Fabri musica: fino all’anno scorso Fibra; il 23 luglio l’appuntamento è alla stessa ora ma con il “re della trap”, il la potevo portare con me ai giovane fenomeno del rap milanese che impazza tra le ragazzine Sfera concerti di Tiziano Ferro Ebbasta (foto qui sopra); il 30 luglio, alle 21, concerto di Salmo, artista sardo (pausa scenica), ora ha tra i più noti nel campo dell’hip hop più “adulto”. Da segnalare che Sfera attaccato la foto di Sfera Ebbasta sarà anche in concerto il 19 agosto al Beky Bay di Bellaria Igea Ebbasta in cameretta. Marina, dove il 15 luglio è atteso un altro giovane rapper piuttosto in voga, Quando l’ho vista mi sono Izi. Infine, fa tappa in Romagna anche Ghali, il rapper milanese travolto da un preso un coccolone. Con inaspettato successo: sarà l’1 luglio al Santa Fè di Marina di Ravenna. Sfera ci ho anche provato, e

R

LA NOTTE È ROSA CON SAMUELE BERSANI Anche la riviera di Comacchio si appresta a festeggiare il Capodanno dell’estate, la decima edizione della Notte Rosa. A partire dal tramonto di venerdì 7 luglio e per tutto il weekend i Trepponti di Comacchio si illumineranno di rosa, con musei, bar e ristoranti, stabilimenti balneari e alberghi aperti e pronti a “fare le ore piccole”. L’appuntamento clou sarà a Lido delle Nazioni il 7 Luglio con il concerto di Samuele Bersani e Sabato 8 luglio, Matthew Lee. Per entrambe le serate “rosa”, Lido delle Nazioni ospiterà anche i dj di Radio 105, dalle 21.30 in piazzale Jugoslavia, con musica per tutti i gusti. Non solo concerti, però, per la Notte Rosa di Comacchio, con iniziative e animazione lungo tutti i lidi. Info: www.lanotterosa.it e www.eventicomacchio.it.

TRA “ANGUILLE E TARANTE” Nell’ambito del Ravenna Festival, l’1 e il 2 luglio a Comacchio torna per la seconda edizione il progetto “Anguille e Tarante” con Ambrogio Sparagna e Luca Barbarossa: narrazioni cantate e danze popolari ambientate nell’antica città lagunare, fra il complesso architettonico del Ponte Pallotta, o Trepponti, e Palazzo Bellini.

purtroppo mi fa davvero vomitare, e credo sia una bella cosa – credo che il compito di quelli della mia età sia di inorridire, di fronte a uno come Sfera, proprio di faticare umanamente a comprendere come cazzo sia possibile fare una cosa così sbagliata stronza e offensiva, e uscire dai gangheri nel momento in cui viene forzato dalle circostanze ad ascoltare questa gente che chiama tutti zio con l’autotune (zio con l’autotune suona tipo zueioa) (non sono tuo zio, zio). E forse questo è il famigerato bias, lo scarto generazionale che attendevo da almeno dieci anni e non era ancora arrivato, bontà sua. La mia segreta speranza è che un giorno non troppo lontano io e lei ci s’incontri a un concerto di Salmo, che pur essendo classificabile come giovane rapper (ha 7 anni in meno di me) fa una cosa con cui in qualche modo mi posso ancora confrontare, e magari incazzarmici sopra oppure non farlo, o magari usarlo per vendere il mio repertorio da vecchietto lezioso con la mia cuginetta («sai Salmo guarda un sacco di film che ho guardato anch’io, sai Salmo ascoltava quel punkettino che ai miei tempi lo sfottevamo un po’ quel punkettino lì, c’è pure il tizio dei blink-182 nel disco nuovo»). Credo che significhi che a dispetto dell’estetica generale, Salmo sia molto meno radicale di Sfera, ma anche il metal di oggi è meno radicale di quel che ascoltavo io – hanno imparato a risparmiare sulla foga e lavorare sul concetto. Non è manco male. E comunque a un certo punto le chiacchiere stanno a zero: ad ascoltare Hellvisback mi riesco ancora a fomentare, magari è una cosa passeggera, non lo so, non voglio saperlo, è un disco che funziona, non è proprio un linguaggio che capisco ma non è neanche la stessa roba che sento uguale da vent’anni e passa. E nel dubbio è meglio metter su Salmo che passare la domenica mattina a rompere il cazzo alla mia morosa con i testi dei Sangue Misto, una cosa che proprio secondo me non ve n’è, ecco tutto. * Fondatore e autore del blog musicale Bastonate

RAMIN BAHRAMI INAUGURA L’EMILIA ROMAGNA FESTIVAL Ramin Bahrami inaugura a Comacchio l’Emilia Romagna Festival, Il 14 luglio alle ore 21.30 nell'arena di Palazzo Bellini. Ingresso gratuito.

CONCERTI IN SALINA, ALL’ALBA E AL MUSEO Novità della programmazione estiva del Comune di Comacchio sono i “Concerti in salina”, partendo dal 21 luglio alle 18 con "Armonie d'arpa": si esibirà Irene de Bartolo. Gli altri concerti in salina si terranno invece il 28 luglio (con la musicista Samanta Balzani) e il 4 (con il Choro De Rua) e 11 agosto (con Sara Jane Ghiotti e Giacomo Rotatori, dal titolo “Sous Le Ciel De Paris”). Da segnalare anche i due “Concerti a Comacchio” di primo piano: il 22 luglio, in piazzetta Trepponti, in collaborazione con Jazz Club di Ferrara e con il Mibact, arriveranno 20 elementi che hanno plasmato uno spettacolare laboratorio orchestrale, vincitore di numerosi premi, fra i quali il premio Siae 2017, la Tower Jazz Composers Orchestra. Il 29 luglio, invece, nel giardino del Museo Delta Antico appuntamento con la cantautrice Mariella Nava, in versione acustica, pianoforte, chitarra e voce. E ancora: il 25 luglio, in occasione del XXI anniversario della scomparsa del maestro Remo Brindisi, l'omonima Casa Museo del Lido di Spina ospiterà un concerto, con inizio alle 21.30 a ingresso gratuito, dedicato alla musica e alla poesia di Fabrizio Dè Andrè. Info: www.turismocomacchio.it


R&DCULT luglio 2017

MUSICA

6 A sinistra Vasco Brondi de Le Luci della Centrale Elettrica (attesi a Rimini) in una foto di Cesare Veronesi A destra Bobby Gillespie dei Primal Scream, che saranno in concerto alla Villa Torlonia di San Mauro Pascoli

RASSEGNE/3 STRADE BLU CON CESARE BASILE E ALEJANDRO ESCOVEDO La rassegna Strade Blu in luglio propone tre concerti, oltre a quello realizzato in collaborazione con “Acieloaperto” di Devendra Banhart, di cui parliamo in questa pagina. Martedì 4 luglio torna in Romagna il grande cantautore siciliano Cesare Basile con la sua band I Caminanti, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza; il giorno dopo in collaborazione con il Riot Fest, in piazza Matteotti a Massa Lombarda concerto della band dell’americano Will Hoge (alternative country); infine il 16 luglio in piazza Nenni, a Faenza, torna a distanza di qualche mese il cantautore texano Alejandro Escovedo.

RASSEGNE ROCK/1

RASSEGNE ROCK/2

Luci della Centrale Elettrica e Divine Comedy a Rimini

A Villa Torlonia tra rock ed elettronica

Continua alla Corte degli Agostiniani di Rimini la rassegna di musica «nuova» della Sagra Malatestiana, “Percuotere la mente”. Il 12 luglio l’appuntamento è con il cantautorato degli anni zero italiani di Vasco Brondi e Le Luci della Centrale elettrica, il 30 con una piccola leggenda del pop d’autore inglese, The Divine Comedy. A completare il programma di luglio due omaggi al cantautorato italiano, dagli autori genovesi (il 3 con artisti invece riminesi) all’eterno Battisti (il 25 con la voce di Peppe Servillo e una super band jazz con Javier Girotto, Fabrizio Bosso e Rita Marcotulli).

“Acieloaperto” con Sohn, Devendra Banhart, Primal Scream, Trentemoller... Entra decisamente nel vivo in luglio il festival “Acieloaperto” con nomi di caratura internazionale della scena indie-rock, tutti (anche quelli inizialmente previsti alla Rocca di Cesena) a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli. Mercoledì 5 l’appuntamento è con Sohn, all'anagrafe Christopher Taylor, inglese trapiantato in Austria e infine negli Stati Uniti, nuova star del post soul elettronico. Spazio invece all’immaginario hippy con il folk-rock stralunato dell’americano Devendra Banhart (noto in qualche modo al grande pubblico anche per aver avuto una

relazione con la star hollywoodiana Natalie Portman), atteso il 10 luglio. Il 15 arrivano (dopo il concerto annullato dell’anno scorso) i Primal Scream, storica band scozzese che spazia tra rock, elettronica e psichedelia, guidati dal carismatico frontman Bobby Gillespie. Gli ultimi due appuntamenti del mese sono il 25 con l’indiepop dei chiacchieratissimi americani Cigarettes After Sex e il 28 con un altro concerto tra canzoni e musica elettronica, con protagonista il danese Trentemoller.

RASSEGNE ROCK/7 ERIC SARDINAS

E

ANA POPOVIC

ALLA SERATA BLUES DI

SOGLIANO

Divenuto nell’ambito tra gli eventi più importanti d’Italia, Sogliano Blues giunge alla sesta edizione, in programma il 22 luglio a partire dalle 18 in piazza Matteotti (con stand gastronomico). Tra i protagonisti due star internazionali: il cantante, chitarrista e compositore americano Eric Sardinas, con il suo gruppo Big Motor, e la chitarrista e cantante serba – ora di stanza negli Stati Uniti – Ana Popovic (foto), descritta dalla rivista Jazz News come la “prova che la reincarnazione di Jimi Hendrix è donna”, con la sua originale miscela di blues, jazz, funk e rock. A completare il programma la cantante romana Arianna Antinori e i cesenati The Hangover, tra blues, boogie woogie e rock'n'roll anni '40, '50 e '60.

HOGE, MARTINELLI

Centro Storico di LUGO 5-12-19-26 luglio e 2 agosto APERICENA dalle 19.30 SPETTACOLI dalle 20.30 alle 24 Mercoledì sotto le stelle

E LA BAND TRIBUTO DEI

PINK FLOYD

AL

RIOT FEST

Da mercoledì 5 a venerdì 7 luglio ritorna nel centro storico di Massa Lombarda il Riot Fest, arrivato alla 14esima edizione. Per tre giorni concerti su quattro palchi, musici vaganti, birrerie artigianali, stand gastronomici, esposizioni e bancarelle. Il palco centrale di piazza Matteotti ospita mercoledì 5 luglio – in collaborazione con Strade Blu – il rocker americano Will Hoge con band; il giorno successivo tocca alla Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar con i suoi suoni gitani; venerdì 7 luglio arrivano i Floyd Machine, la più nota Pink Floyd tribute band italiana.

COLIN EDWIN DEI PORCUPINE TREE AL FESTIVAL DI SOLAROLO Torna per il settimo anno consecutivo il festival rock e metal romagnolo, SolarRock, a Solarolo, dal 28 al 30 luglio con stand gastronomico. Tra gli ospiti più attesi senza dubbio l’australiano Colin Edwin, dello storico gruppo progressive inglese Porcupine Tree, che accompagnerà dal vivo i bresciani Sdang! il 28. Nelle altre due sere da segnalare la presenza, tra gli altri, dei ravennati Arcana13 e Elyne.


MUSICA

R&DCULT luglio 2017

7

Levante nella copertina del suo ultimo album: la cantautrice siciliana in attesa di ricoprire il ruolo di giudice al prossimo X Factor sarà in concerto in luglio a Bellaria

RASSEGNE ROCK/5

Niccolò Fabi, Levante e Morcheeba “Sulla sabbia” Carmen Consoli in una foto di Raffaella Vismara

Mini rassegna con nomi importanti “Sulla sabbia” (come si intitola) del Beky Bay di Bellaria-Igea Marina. Il 14 luglio appuntamento con Niccolò Fabi nell’ambito del tour con il quale il cantautore romano sta celebrando i suoi 20 anni di carriera. Il 21 luglio ecco l’indie-pop di Levante, nuova giudice alla prossima edizione di X Factor. A chiudere, il 27, il ritorno di un punto di riferimento del trip-hop, gli inglesi Morcheeba.

RASSEGNE ROCK/4

RASSEGNE ROCK/6

Da Yann Tiersen a Vinicio Capossela A Verucchio attesi anche il rapper Dargen D’Amico e Carmen Consoli

Scott Matthew e Baby Dee tra i concerti di Santarcangelo

Il pianoforte di Yann Tiersen il 15 luglio nel suo nuovo spettacolo An Evening with Yann Tiersen solo in concert apre la XXXIII edizione del Verucchio Music Festival, sette appuntamenti ospitati nella suggestiva cornice del Sagrato della Chiesa Collegiata di Verucchio, con la direzione artistica curata quest’anno da Ponderosa Music&Art e non più da Ludovico Einauid. Si prosegue il 18 luglio con il progetto speciale di Remo Anzovino e Roy Paci, nato per la colonna sonora del documentario “Da Clay ad Ali, la metamorfosi”. Dargen D’Amico, il più autoriale

Curato da Stefania Pedretti e Francesca Morello, il programma musicale del Festival di Santarcengelo (vedi sezione Teatro del giornale) include concerti dal vivo, installazioni sonore, dj-set e feste fino a tarda notte nel rinnovato spazio dedicato al Dopofestival, un nuovo chapiteau, dove sono attesi anche Enrico Malatesta e Giovanni Lami con Ephemeral Islands (8, 9 e 15 luglio), un’indagine sui paesaggi sonori della città. In programma poi concerti gratuiti in giro per il paese: l’acclamato cantautore australiano Scott Matthew (14 luglio), i russi Phurpa (9, 11 e 12 luglio), la musicista e performer transgender Baby Dee, dai Paesi Bassi (7 luglio), la rapper svedese Gnučči (8 luglio) e gli italiani Holiday INN (15 luglio).

RASSEGNE ROCK/8

Dagli autori di “Spirits” ai Fleshtones all’Hana-Bi Con oltre quarant’anni di attività alle spalle, vera e propria leggenda del garage rock americano, The Fleshtones tornano in Italia per presentare il nuovo album e saranno in concerto in Romagna il 18 luglio al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna, il cui cartellone (curato dallo staff di Bronson Produzioni) entra nel vivo già nel weekend di sabato 1 e domenica 2 luglio rispettivamente con i giovani americani Archie and The Bunkers (garage-punk organo e batteria) e con una doppietta all’ora dell’aperitivo della domenica per un rock’n’roll party: Dog Party (da Sacramento, California) e Pale Lips (da Montreal, Canda). La rassegna dell’Hana-Bi prosegue il 4 con Wrongonyou (indie-folk), pseudonimo del musicista romano Marco Zitelli, e il 7 con l’indie-pop elettronico dei cervesi Amycanbe, prima di tornare a nuovi appuntamenti di caratura internazionale sabato 8 con il “cantastorie” britannico L.A. Salami e martedì 11 con il ritorno degli americani The Warlocks (rock psichedelico). Sorpresa dell’estate è probabilmente quella di mercoledì 19 luglio con il folk-pop dei canadesi Strumbellas, il cui singolo “Spirits” vanta oltre 44 milioni di visualizzazioni su Youtube. Il mese termina con altri tre concerti: il 22 l’emo-core dei milanesi Fine Before You Came, il 27 il classic rock degli americani Sheer Mag e il 29 il rock desertico degli Xixa, direttamente dalla scena indie di Tucson.

dei rapper italiani, è atteso al Festival domenica 23 luglio; mercoledì 26 a Verucchio una delle fermate previste da Daniele Silvestri per il tour estivo; vincitore di due Grammy Awards il tastierista Robert Glasper è atteso invece con la sua band sabato 29 tra jazz, funk, soul, hip-hop e blues. Domenica 30 toccherà a Carmen Consoli con band di sette elementi; ultimo appuntamento martedì 1 agosto, giorno dell’incontro tra Vinicio Capossela e il grande chitarrista americano Marc Ribot.

L.A. Salami


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MUSICA

8 CONSIGLI D’AUTORE

Cinque dischi per fare yoga di Cristian Fanti *

Da qualche anno mi sono avvicinato alla pratica dello Yoga, disciplina antica e complessa, nonché sacra e salutare. Anche Allen Ginsberg praticava Yoga. Devo ammettere che ultimamente le cose con il gruppo non vanno proprio a gonfie vele, per un motivo o per l’altro non riusciamo più a trovarci e suonare. Quindi, a fronte di cause interne che non ritengo d’interesse pubblico, sfociate poi in problemi che hanno portato al formale scioglimento della band, per non rischiare di commettere qualche stupido omicidio, ho deciso di intensificare la mia pratica yogica, forse alla ricerCristian Fanti ca di quell’equilibrio psicofisico che, probabilmente, mancava da tempo. Ad ogni modo non credo interessi al lettore medio approfondire tanto la questione, ma mi è stato chiesto di consigliare qualche disco e ho deciso di elencare alcuni dei titoli che ascolto più volentieri durante la mia pratica a casa, quando sono solo con me stesso. Mi presento: mi chiamo Cristian Fanti, ho 34 anni, dal 2004 il Collettivo Ginsberg è una mia creatura. Ravi Shankar - “Chant of India” Prodotto da George Harrison, pubblicato nel 1997, basterebbe solo questo per descrivere il valore dell’opera in questione. Si tratta di una raccolta di antichi canti vedici e mantra della tradizione indiana (abbastanza vasta come tradizione, chiaramente, qui, ve ne è un assaggio) arrangiati, diciamo così, per “orchestra” nel senso che vi sono una moltitudine di strumenti presenti nel disco: oltre all’immancabile sitar di Shankar troviamo, ad esempio, tamboura, vichitra veena, il “flauto” shahnai, sarod, sarangi, santoor, e poi tabla, mridangam, pakhawaj eccetera, oltre a magnifici cori e voci soliste. Bellissimi gli arrangiamenti. Davvero consigliato come primissimo approccio alla musica indiana! Nick Cave and The Bad Seeds - “Skeleton Tree” Magnetico. Pacifico. Intenso. È un cerchio, un mandala perfetto e immacolato. Il mantra della pietà e della compassione. La prima pratica con questo disco è stata davvero una bella esperienza. Ali Farka Toure with Ry Cooder - “Talking Timbuktu” Africa. Mali. La pelle ha il colore dell’ebano. M’interessa molto la musica tradizionale, quella definibile world music tanto per intenderci. E in quest’ottica è interessante paragonare un Ravi Shankar a un Ali Farka Toure. Cambia tutto: gli strumenti, il clima, la geografia. Ma la musica è la stessa, il sentimento originale dietro e dentro essa è lo stesso. E allora ti accorgi che può essere un raga anche una musica del Mali e viceversa! E poi le voci, interagiscono sotto schemi standard a tutte le latitudini, e tanta altra roba, insomma è difficile da spiegare a parole non essendo un antropologo musicale, per cui suggerisco direttamente l’ascolto, “Talking Timbuctu” e “Chat Of India” possono già essere due buoni casi di studio. Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood and the Rajasthan Express - “Junun” Beh, che dire, spacca! Mi mette una carica mondiale, altro che yoga, tra Junun e Julus (giusto per citare due brani) ci sarebbe da correre e scalare le montagne, non a caso quando li ho visti live al Club To Club a Torino nel 2016, mi sono cacciato una sbornia atomica e ho saltato come un grillo per tutto il concerto! Se si ascolta questo disco nella pratica, è consigliabile programmare una sequenza di asana agile e dinamica, ogni tentativo di relax e meditazione, per me, è sempre stato fallimentare. Camille - “Le fil” Il Filo conduttore di tutto il disco è un coro di voci che forma un SI a 240hz. È la base su cui si poggia questo incredibile disco, ogni brano è in tonalità e sotto, in ogni traccia, vi è questo loop di voci. Geniale. Tante ambientazioni, quindici brani, alcuni dei siparietti di un minuto. Le voci la fanno da padrona, la sua voce è magnifica, poliedrica. Questo disco in realtà non è che lo ascolti davvero tanto durante la pratica, ma l’ho scelto appunto per questa caratteristica, il SI a 240hz: è come la voce di una ciotola tibetana che canta la sua preghiera, il suo OM, la vibrazione originale, da cui tutto è nato. * Il cantante, polistrumentista e compositore Cristian Fanti, cesenate di 34 anni, ha fondato la band Collettivo Ginsberg nel 2004 insieme all’amico chitarrista Andrea Rocchi, passando dagli esordi in lingua inglese, all'ultimo periodo in italiano e dialetto romagnolo. L’ultimo loro album è dell’anno scorso, “Tropico”, recensito anche su queste pagine sul numero di novembre 2016.

La storica band dei Commitments protagonista anche nel film di culto, attesa a Spiagge Soul

BLACK MUSIC

Le Spiagge sono ancora più Soul Il festival firma un accordo con New Orleans e porta sui lidi ravennati Andy J. Forest, Commitments, Brass Band, Manou Gallo, Chavez... delle street parade e il timbro inconfondibile del “classic soul”. Sempre da New Orleans arriva anche l’armonicista, cantante e chitarrista Andy J. Forest, con una lunga carriera alle spalle divisa tra Italia e Stati Uniti (in concerto il 17 luglio al bagno Singita di Punta Marina). Presenti anche la cantante blues americana Toni Lynn Washington con la Luca Giordano Band (feat. Sax Gordon, il 27 luglio ancora al Marlin), Jennifer Phillips, stella in ascesa del soul consacrata in Gran Bretagna dopo la sua partecipazione a “X Factor Uk” (23 luglio al bacino Pescherecci sul molo di Marina), oltre al rocker e surfista portoghese Frankie Chavez, che torna a Spiagge Soul per la seconda volta (il 19 luglio al Peter Pan nell’ambito di una sorta di festival nel festival con due concerti al giorno per tre giorni dal 19 al 21 luglio al bagno di Marina di Ravenna con anche band locali di spicco come quella di Giacomo Toni o i Jarred, The Caveman). Ma c’è anche un grande nome della scena blues nord-americana, la cantante Shakura S’Aida (29 luglio al Marlin), o Manou Gallo, l’ex bassista delle Zap Mama che presenta il suo nuovo progetto, la Groove Orchestra (21 luglio al Peter Pan), oltre a ritorni come quello della Lisa Hunt Soul Band (22 luglio al bagno Ruvido di Punta Marina). Il programma completo dei concerti (a ingresso gratuito) giorno per giorno è su www.spiaggesoul.it.

Torna dal 15 al 31 luglio l’appuntamento con il festival itinerante sui lidi ravennati Spiagge Soul, organizzato dall’associazione Blues Eye (con la direzione artistica di Francesco Plazzi), internazionale come non mai, grazie all’accordo di collaborazione siglato con la città simbolo di certa musica black, New Orleans. Tra gli artisti protagonisti di questa nona edizione The Stars from The ComADIO IN SPIAGGIA mitments (che suoneranno il 28 luglio al bagno ZEN CIRCUS E PEDRINI AL PETER PAN Marlin di Punta Marina), la mitica band protagoniProseguono anche in luglio le interviste sta del film di Alan Parker (talvolta accompagnate anche da minidel 1991, che dopo il suclive acustici) sulla spiaggia del bagno cesso della pellicola ha Peter Pan di Marina di Ravenna a cura continuato la carriera dello staff di Radio Melody. Mercoledì musicale, e la Soul Brass 5 sarà la volta di Angela Baraldi, canBand, una delle più prestitante (ma anche attrice protagonista giose formazioni di New del film “Quo Vadis, Baby?” di Orleans, capitanata da Salvatores) nota in questi ultimi anni Derrick Freeman, che si per aver riproposto le canzoni dei Cccp esibirà con diverse formain tour con il fondatore Massimo zione e in più location, in Zamboni; il 12 luglio saranno invece di grado di unire la tradizione scena i toscani Zen Circus e il 26 Omar più nobile del puro “stile Pedrini. Louisiana”, la festa tipica

R

DIVERTIMENTO AL COCORICÒ

DI

RICCIONE

IN CONSOLLE

AFROJACK, KSHMR

E

LOCO DICE

In luglio solita passerella di grandi nomi della consolle al Cocoricò di Riccione, a partire dall’evento che chiuderà il mese, domenica 30 luglio, l’esibizione in esclusiva per l’Italia di Kshmr, nome d’arte di Niles Hollowell-Dhar, produttore discografico statunitense di origine indiana, tra i dj più noti al mondo. La sera prima saliranno in consolle invece il tedesco Loco Dice, il britannico wAFF e il portoricano Caleb Calloway. Altro appuntamento di rilievo è senza dubbio quello del 23 luglio con il celebre disc jockey, produttore discografico e remixer olandese di origini surinamesi Afrojack.

SENHIT

PER DUE GIORNI A

RIMINI

CON IL

“CALCIO

DI STRADA”

Senhit – cantante electro-pop di fama internazionale, nata a Bologna da genitori eritrei – sarà la protagonista del tour “Giochi del calcio di strada” che porta in giro per l’Italia ogni weekend tornei, conferenze, giochi e, appunto, musica. In Romagna l’appuntamento è per il 15 e 16 luglio a Rimini, in Largo Boscovich.

EMA YAZURLO & QUILOMBO SONORO, MUSICA

DA BALLARE A

COTIGNOLA

Gli argentini Ema Yazurlo & Quilombo Sonoro con la loro musica da ballare saranno il 27 luglio alla Festa della birra di Cotignola nell’ambito del loro tour europeo. Il loro suono attinge da tradizioni diverse: dalla cumbia (musica e danza tipiche della Colombia), all'huayanos (caratteristica del Perù), contaminate con cadenze funky, hip hop, electro swing, rap e raggae.


MUSICA

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9 POP ITALIANO

LA ROMAGNA IN CUFFIA

Gli Ovo al punto di non ritorno di Luca Manservisi

NEK E FIORELLA MANNOIA IN PIAZZA A CERVIA, MANNARINO A CATTOLICA E SINIGALLIA A RIMINI In luglio attesi in Romagna protagonisti della scena musicale italiana. All’Arena della Regina di Cattolica dopo il concerto del 4 luglio di LP – nome d’arte della cantautrice di origini italiane nata a New York Laura Pergolizzi – appuntamento il 22 con il cantautore romano Mannarino (foto a destra); in piazza Garibaldi a Cervia invece il 15 luglio concerto di Nek e il 29 di Fiorella Mannoia. Serata più intima al giardino di Palazzo Lettimi, a Rimini, dove il 23 luglio si esibirà il cantautore romano, ex Tiromancino, Riccardo Sinigallia (foto qui sopra), nell’ambito del festival “Le città visibili” (vedi pagina 14).

SABATO SERA apericena con dj set o musica dal vivo Possibilità di prenotare serate per eventi con aperitivi via Ravenna 2 - Lido Di Savio (RA) Tel. 0544 949 045 / 329 299 9998

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Sarà anche perché seguo le avventure in particolare di Bruno Dorella – che con orgoglio ospitiamo da qualche tempo anche con una rubrica fissa sul nostro giornale – da ben prima che diventasse ravennate, ma in questi mesi non nego di aver avuto una certa titubanza a inserire l’ultimo disco di uno dei suoi progetti di punta in questo spazio, sotto la dicitura “Romagna in cuffia”. Decisamente limitativo per un gruppo con alle spalle oltre 15 anni di carriera e che rappresenta da tempo un pezzo di storia dell’underground italiano, riconosciuto anche all’estero, con tanto di tour fino in Vietnam, tanto per citare solo il paese da dove arrivano anche alcuni suoni presenti su questo disco. Gli Ovo dei lombardi Bruno Dorella e Stefania Pedretti, però, ora sono in tutto per tutto un gruppo ravennate, che qui vive e qui registra; ghiotta occasione per unirci alla fila di chi celebra quello che probabilmente rappresenta l’apice della loro disordinata carriera, il loro ottavo album lungo, uscito a inizio dicembre dell’anno scorso per la giovane Dio Drone, che basta il nome. “Creatura” va oltre la musica brutta – come la chiama qualcuno quasi come un vanto – per cui sono noti, va oltre la pancia, portando avanti una sperimentazione di testa, già introdotta con il precedente “Abisso” e qui portata a compimento, unendo alle chitarre sature e alla voce (che più che un canto è un urlo demoniaco continuo, per chi ancora non lo sapesse) di una Stefania Pedretti in stato di grazia (forse mai così versatile e quasi irriconoscibile in quel gioiellino che è “Zombie Stomp”), la mezza batteria di Dorella e soprattutto un lavoro di campionamenti, incisioni, sovraincisioni e scampoli di elettronica per un risultato finale più vicino forse alle avanguardie post-punk (nei momenti più melodici – addirittura – quasi come dei Liars ridotti all’osso) e all’industrial (il fantasma dei Throbbing Gristle si aggira spesso tra i pezzi meno d’assalto) che al noise e al metal a cui sono tradizionalmente accostati. Il problema degli Ovo è forse che a fronte di una grande credibilità, in questi anni di proposta estrema, hanno anche fatto allontanare potenziali ascoltatori (e anche qualche giornalista...), che invece potrebbero trovare in questo ultimo lavoro qualcosa da non lasciarsi sfuggire, pur restando un disco Ovo al cento per cento, se questo non si fosse capito. Quasi un punto di non ritorno, però. E non ci si dovrà stupire troppo se il prossimo – come ha pure ventilato lo stesso Dorella – sarà un disco (del tutto) elettronico. Dal vivo: gli Ovo sabato 1 luglio apriranno a Bologna il concerto degli americani The Dillinger Escape Plan mentre, per restare in zona, il 21 saranno a Pesaro, Dalla Cira


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MUSICA

10 JAZZ/1

UN DISCO AL MESE

La splendida eccezione di Alice Coltrane, tra i grandi dell’età d’oro del free jazz di Bruno Dorella *

Alice Coltrane - Journey In Satchidananda (1971, Impulse! Records) «Il jazz è una musica maschia e negra». Ho letto questa fulminante risposta su una rivista jazz degli anni ‘70 (la domanda era «Cosa ne pensi di Stan Getz», che era bianco) arrivata chissà come decenni dopo nel bar che bazzicavo. Mi pare che l’intervistato fosse Lionel Hampton, ma non potrei giurarci. In ogni caso poco importa: erano anni in cui l’espressione “politicamente corretto” non era ancora stata coniata, e le interviste erano conseguentemente molto più sfiziose. Nei “liberi” anni ‘70, rivendicare la negritudine del jazz era sicuramente importante, ma pensate in che contesto si muovevano le (relativamente poche) musiciste di colore, che di solito erano cantanti, molto raramente musiciste. Tra le eccezioni Alice Coltrane, moglie del mostro sacro John Coltrane. Purtroppo meno conosciuta del marito, è stata invece una favolosa arpista e un’altrettanto eccellente pianista. Nei suoi dischi si percepisce, anzi, letteralmente si respira una libertà di approccio pazzesca, non v’è alcun dubbio che siano nati in uno stato di profonda ispirazione, a mio modesto parere eccezionale persino per quegli anni baciati dalle Muse. I suoi primi album da solista, tutti targati Impulse! e spesso suonati insieme al marito e Pharoah Sanders, sono una meraviglia unica. Ptah, The El Daoud,Universal Consciusness, Lord Of Lords, A Monastic Trio, c’è l’imbarazzo della scelta. La mia oggi cade su Journey In Satchidananda perché è forse il primo in cui si esplicita il suo amore per l’India, che la porterà anche a seguire un guru (il Satchidananda del titolo) e sparire dalle scene per molti anni per dedicarsi alla spiritualità. A parte questo, il disco è veramente ispiratissimo, jazz libero ma fruibile da chiunque, con influenze indiane (ovviamente) ma anche mediorientali e africane (in particolare nel pezzo di chiusura “Isis and Osiris”). La title track è forse il classico da citare, ma anche “Something About John Coltrane”, in cui prende in prestito temi del marito rendendoli assolutamente armoniosi e coerenti col resto del disco, ci mostra come Alice fosse un’artista assai consapevole, probabilmente devota all’indiscutibile grandezza musicale del compagno, ma anche pronta a rielaborarne i temi senza timore reverenziale, probabilmente sapendo di essere anch’essa destinata e restare tra i grandi nomi dell’età d’oro del free jazz.

* Batterista dei Bachi Da Pietra e degli OvO, chitarrista dei Ronin, membro della Byzanthium Experimental Orchestra, felicemente ex discografico, aspirante sommelier, orgoglioso ravennate d'adozione, in attesa della giornata di 48 ore per poter finire un paio di cose

JAZZ/2 DAL 5 AL 9 LUGLIO TORNA SAXART,

IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL SASSOFONO

Il SaxArt, Festival Internazionale del Sassofono, giunge quest’ anno alla diciannovesima edizione, in programma dal 5 al 9 luglio tra giardino della Rocca di Russi, Palazzo Fantini a Tredozio, e per la prima volta, i suggestivi ambienti del Must di Faenza. La particolarità del Festival è quella di coinvolgere ogni anno professionisti e giovani musicisti provenienti da paesi e università di tutto il mondo. Quest’anno tra i protagonisti Gaetano Partipilo e Alessandro Lanzoni, Federico Mondelci, il Virtuoso Saxophone Quartet e il progetto Metalizado, una formazione guidata da Hilario Baggini con ospite Massimo Valentini. Info e programma: www.faenzasaxfestival.com.

A MARINA ROMEA FA TAPPA ANCHE IL TOUR DEL TROMBETTISTA LUCA AQUINO, IN BICI DA

BENEVENTO

A

OSLO

Prosegue al bagno Aloha di Marina Romea la rassegna organizzata dal Jazz Club Ferrara che porta in spiaggia (sempre all’orario dell’aperitivo) domenica 2 luglio il nuovo progetto del batterista Zeno De Rossi (già con Vinicio Capossela, Mauro Ottolini, Enrico Rava e Guano Padano), domenica 9 i veronesi Orchestrina Vertical, tra cui spicca l’eclettica cantautrice Claudia Bidoli, domenica 23 Band of Union, duo formato dal pluripremiato vibrafonista Pasquale Mirra e dal percussionista Danilo Mineo e il 30 il Prestige Jazz Quartet guidato dal sassofonista Alessandro Scala. In mezzo, da segnalare il concerto del 16 luglio quando farà tappa a Marina Romea il Luca Aquino Jazz Bike Tour. In sella alla sua bici, Luca Aquino (foto) partirà da Benevento il primo luglio. Porterà con sé pochi oggetti essenziali per raggiungere Oslo in poco più di 40 giorni: la sua tromba e un messaggio di pace ed ecosostenibilità.

MORONI-BOLTRO-IONATA-BONACCORSO-ANGELUCCI: I “CINQUE GRANDI ” CHIUDONO L’ARTUSI A FORLIMPOPOLI A chiudere la quattro giorni di Artusi Jazz, a Forlimpopoli, il 1 luglio, sarà la Power Marching Band con un itinerario musicale tra le strade del centro dalle 20 fino all’arena dove, alle 22.30 circa è in programma l'evento clou della rassegna: il concerto “The Big Five”. I “cinque grandi” sono Dado Moroni (piano), Flavio Boltro (tromba), Max Ionata (sax), Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Nicola Angelucci (batteria) che si esibiranno in una produzione originale Artusi Jazz.

CANZONE JAZZ

Le donne di Fabrizio De André: a Forlì Donà con Bosso, Girotto e Marcotulli

I protagonisti di “Amore che vieni, amore che vai”

Un omaggio a Fabrizio De André cela rischi non di poco conto: affrontare un monumento della musica italiana (e non solo) come lui comporta infatti una conoscenza e una padronanza della sua poetica che pochi possono dire di possedere. Ma si può anche scegliere un tema attorno al quale ruotare e mettere in risalto una delle tante facce di De André: in Amore che vieni, amore che vai, in programma il 5 luglio nell’ambito del Ravenna Festival ma alla Chiesa di San Giacomo di Forlì, è la figura femminile al centro di un concerto-spettacolo che vede schierati uno a fianco all’altro alcuni bei nomi del pop e del jazz di casa nostra. Le donne raccontate da De André sono donne particolari, speciali, donne alle prese con la solitudine, l’amore, il degrado sociale e le fatiche del vivere quotidiano: Faber, nelle sue canzoni, si guardava bene dal giudicarle, le scolpiva nelle parole, senza retorica. In Amore che vieni, amore che vai questo De André “al femminile” (ma nell’arco del concerto c’è anche altro, altre storie) viene interpretato con sensibilità da una voce sofisticata e da un nucleo di musicisti che sa bene come modellare una melodia, anche e soprattutto attraverso l’arte dell’improvvisazione. La voce è quella di Cristina Donà, cantante e autrice che definire semplicemente pop o rock è quantomeno riduttivo: tra i suoi grandi amori musicali c’è anche un certo Robert Wyatt, uno che in fatto di trasversalità ne sa parecchio. Al pianoforte c’è Rita Marcotulli, jazzista di fama planetaria che ama anche la canzone, oltre al cinema; alla tromba, sempre squillante, Fabrizio Bosso, anche lui non immune da incursioni nel mondo della canzone (Cammariere, Concato); ai sax Javier Girotto, argentino di nascita e romano di adozione, con il tango nel sangue; alle chitarre Saverio Lanza, musicista ma anche produttore che ha un debole per il gentil sesso (la stessa Donà, Arisa, Irene Grandi), ma che ha anche collaborato con Piero Pelù e Biagio Antonacci. La ritmica: al contrabbasso Enzo Pietropaoli e alla batteria Cristiano Calcagnile, due jazzmen dalle molteplici esperienze che sanno assai bene cosa vuol dire interplay. Ma tornando a De André e alle sue donne, Amore che vieni, amore che vai è, ovviamente, una carrellata di canzoni, alcune molte conosciute, altre meno: la stessa che dà il titolo al tutto, “Bocca di rosa”, “La canzone di Marinella”, “Ave Maria”, “Tre madri” e, a raccontare le altre storie, “Hotel Supramonte”, memoria del rapimento che lo stesso De André fu vittima insieme a Dori Ghezzi, che ad Amore che vieni, amore che vai ha dato la sua benedizione. «Di solito non amo le canzoni sulle donne scritte dagli uomini, ma De André è l’eccezione – dice Cristina Donà –. Vorrei dare a ciascuna canzone una voce diversa: mi piace pensare che dalle canzoni escano le anime delle donne, come fossero loro a cantare con le parole di chi le ha descritte». E le parole di Fabrizio De André non sono certo vuote. Roberto Valentino


MUSICA

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11 Oltre all’appuntamento dedicato a Fabrizio De André di cui si parla nella pagina a fianco, il Ravenna Festival in luglio farà tappa a Forlì anche domenica 9 (alle 21 al teatro Fabbri) con il concerto di sitar di Anoushka Shankar, figlia d’arte: il padre era infatti quel Ravi che – sempre imbracciando quello che è uno degli strumenti simbolo della tradizione – avvicinò alla musica indiana nientemeno che George Harrison e di conseguenza i Beatles. Ma il Ravenna Festival in luglio sarà anche a Comacchio, sabato 1 e domenica 2, per la seconda edizione del progetto “Anguille e Tarante” con narrazioni cantate e danze popolari con protagonisti Ambrogio Sparagna e la sua Orchestra Popolare Italiana e gran finale che vedrà sul palco anche Luca Barbarossa. Tornando a Ravenna, fra suoni e visioni il 3 luglio (alle 21 alla sala Corelli del teatro Alighieri) con “Metamorphosis”, progetto del valente autore e pianista ravennate Matteo Ramon Arevalos che proporrà quattro sue composizioni che intrecciano le note del pianoforte “preparato” con elementi artistici e video in diretta. Martedì 4, invece, tra folk e jazz all’Antico Porto di Classe (alle 19) con Fabio Mina e Geir Sundstol, prima dell’appuntamento con la grande sinfonica delle 21 al Pala De André quando sarà di scena l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, diretta dalla bacchetta russa di Yuri Temirkanov per un concerto totalmente rivolto all’opera di Dmitrij Shostakovich, con l’apporto fondamentale del pianista russo Denis Matsuev. Giovedì 6 luglio partono gli appuntamenti del Ravenna Festival con la musica corale delle cosiddette voci bianche, formate da bambini e adolescenti. Si inizia con il ritorno del Chicago Children’s Choir (il 6 al teatro Alighieri e il 7 alla chiesa di San Giacomo di Forlì), fondato dal reverendo Moore nel 1956 e che coinvolge migliaia di ragazzi dei più diversi strati sociali e culturali per due serate dal repertorio versatile, dalle partiture di Bernstein alle hit di Michael Jackson fino al pop di Justin Timberlake e i canti di protesta della cultura afroamericana. Il 10 luglio l’apuntamento è invece alla basilica di San Vitale di Ravenna con il concerto del canadese Saskatoon Children’s Choir (che si esibirà anche il giorno dopo all’Antico Porto di Classe, alle 19), fra musica sacra e profana. Detto dei film muti sonorizzati dal vivo (vedi pagina 19) e del gran finale del 22 luglio al Pala De André con Svetlana Zakharova (vedi pagina 14), non resta che ricordare il classico appuntamento con il padrone di casa, il maestro Riccardo Muti, sabato 8 luglio al Pala De André per celebrare il ventennale delle “Vie dell’Amicizia” con un gemellaggio con l’Iran (dove porterà il concerto a Teheran due giorni prima) che vedrà protagonista l’Orchestra Sinfonica e il Coro di Teheran, insieme per l’occasione all’Orchestra Giovanile Cherubini e a musicisti delle pricnipali fondazioni lirico sinfoniche italiane. All’orchestra di oltre 100 elementi così costituita si affiancherà l’altrettanto numeroso coro composto per metà da artisti italiani del Coro del Teatro Municipale di Piacenza e per l’altra metà da artisti iraniani.Il repertorio scelto sarà imperniato sulla titanica figura di Giuseppe Verdi. Info e programma completo: www.ravennafestival.org

CLASSICA E DINTORNI

Al Ravenna Festival arrivano Muti, Temirkanov e i cori di voci bianche Grandi direttori d’orchestra protagonisti in luglio al Ravenna Festival: a destra il padrone di casa Riccardo Muti in una foto di Silvia Lelli; a sinistra Yuri Temirkanov

CLASSICA A SAN LEO

IL PIANISTA ARMENO

HAYK MELIKYAN

E L’ENSAMBLE

STRUMENTALE SCALIGERO

Entra nel vivo in luglio il San Leo Festival con il virtuoso pianista armeno Hayk Melikyan (nella foto) che il 18 luglio eseguirà musica armena e non solo, del novecento storico. Seguirà poi il 27 luglio l’Ensamble Strumentale Scaligero formato dalle prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano che eseguirà brani di Bartok, Stravinsky, Piazzolla. I due concerti si terranno nel torrione grande della Fortezza alle 21 (visita guidata al Castello per chi lo desidera prima del concerto).


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MUSICA

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BAROCCO

Anche una star di Hollywood nel viaggio tra i continenti dell’Emilia Romagna Festival L’Emilia Romagna Festival arriva alla XVII edizione e, come di consueto, scruta verso l’Estremo Oriente. Il filo conduttore dei trentasei appuntamenti in programma dal 14 luglio al 9 settembre, rimarrà quello del Barocco, nella riscoperta delle radici della musica occidentale, mosso dal ritmo ispanico e dalle evocazioni elettroniche, fino ai classici della classica e alla tradizione coreana. Tra i grandi concerti in programma – concentrandoci solo sulle tre province romagnole e tralasciando invece Bologna e Ferrara (il programma completo è sul sito www.erfestival.org) – il 16 luglio alle 21.30 a Cotignola, presso L’Arena delle balle di paglia, quello sostenuto dal Corean Cultural Institute e dall’University of CaliforniaIrvine e realizzato a Umbria Jazz, “Wing Dance”, in cui gli strumenti tradizionali coreani incontrano gli archi dell’Umbria Music Ensemble e musicisti jazz. Il 18 luglio alle 21 al Teatro Diego Fabbri di Forlì l’evento di punta del cartellone 2017: il grande attore statunitense John Malkovich, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua recitazione sottile e intelligente, presenterà in prima nazionale il suo ultimo progetto, narrando brani tratti da Report on the Blind dello scrittore argentino Ernesto Sabato, accompagnato da Anastasya Terenkova al pianoforte e dall’orchestra de I Solisti Aquilani, sulle note del Concerto per pianoforte (1979) del compositore russo d’avanguardia Alfred Šnitke. Sarà Alvise Casellati a dirigere questo concerto, che vedrà una prima parte musicale con l’orchestra aquilana e la solista Lana Trotovšek al violino. Di particolare rilevanza saranno anche i due concerti in cui si esibirà la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta dal giovanissimo e promettente Maestro Alpes Chauhan, di cui uno il 29 luglio (alle 21) alla Chiesa di San Giacomo di Forlì, con alcuni tra i più famosi brani della tradizione classica, come le sinfonie, i ballabili e le ouverture di Verdi e Rossini, e la Settima Sinfonia di Beethoven. Passando ai ritmi spagnoli dell’America Latina, si comincia il 18 luglio (21.15 Mezzano, Casa Ruffini) con “Hebra de Luz”, un concerto tratto dal primo album di Sorah Rionda, erede della tradizione musicale cubana, residente in Italia dal 2013. La cantante sarà

L’attore americano John Malkovich atteso al teatro di Forlì il 18 luglio

accompagnata da una formazione già rodata, con Thomas Sinigaglia, fisarmonicista jazz, e Filippo “Giatamuta Giatà” Dalla Valle alle percussioni, in un concerto che lascerà spazio all’improvvisazione. Da Cuba alla penisola iberica, la narrazione prosegue il 20 luglio nella suggestiva cornice di Castel Bolognese, nel cortile di Palazzo Ginnasi, alle 21, con un concerto di “Musica Spagnola per Violoncello e Pianoforte” dell’americano Andrew Smith e del pianista spagnolo Alfredo Oyagüez Montero, che diletteranno il pubblico con opere di compositori di tradizione spagnola e catalana, come Granados e Cassadò. Il 27 luglio (Alfonsine, Giardino della biblioteca comunale) sarà invece il turno del concerto “Suoni Migranti”, un’immersione nel potere molcente della musica, capace di “liberare l’uomo dagli Inferi della Terra”, tra suoni antichi e moderni di America Latina e Caucaso, ad opera della flautista Filomena de Pasquale e del chitarrista Giorgio Albiani, partendo da Piazzolla e arrivando a Machado e Boutros. Come ogni anno il festival è alla ricerca di nuovi talenti: in questo segno si svolge la sezione Primo Premio!, che permette di far conoscere al pubblico i giovani vincitori di alcuni tra i migliori concorsi di musica classica, come il Fischoff e il Salieri-Zinetti. Si comincia proprio con i vincitori del Primo Premio e Medaglia d’Oro del Fischoff Chamber Music Competition, per l’edizione del 2016: il quartetto d’archi Ulysses Quartet, composto da Cristina Bouey, Rhiannon Banerdt, Colin Brookes e Grace Ho, che suoneranno il 26 luglio a Bologna e in Romagna il 28 luglio alle ore 21 a Riolo Terme, alla Rocca, con un altro repertorio, tra Schubert e Debussy, oltre a Haydn e Turina. Il 31 luglio alle ore 21, invece, al Museo Zauli di Faenza al termine della visita guidata, Jean Chrostoph Croisé (violoncello) e Oxana Schevchenko (pianoforte), vincitori del Primo Premio e Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza del Concorso Internazionale di Musica da Camera Salieri – Zinetti 2016, si esibiranno con sonate di Brahms e Prokof’ev, e pezzi di Cajkovskij e Paganini. Il festival proseguirà poi in agosto, ne parleremo sul prossimo numero.

John Malkovich a Forlì recita Ernesto Sabato


TEATRO

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Un festival sempre più empatico e “site-specific” Dal 7 al 16 luglio la nuova edizione della storica manifestazione, per la prima volta diretta da Eva Neklyaeva Tra le novità gli “habitats”, la zona di decompressione e il Museum of Nonhumanity Torna lo storico festival del teatro di Santarcangelo con la nuova direzione della ventisettenne bielorussa Eva Neklyaeva che per la sua prima edizione ha deciso di marcare ulteriormente l’impronta del festival in direzione del teatro performativo nord europeo e internazionale con molte residenze artistiche. Per dieci giorni e dieci notti d’estate, dal 7 al 16 luglio, il programma della kermesse spazierà dalla performance alla coreografia, dall’arte visiva alla musica, dal dibattito al dj-set nei boschi. La 47esima edizione vedrà al centro il proprio sguardo sul corpo come strumento politico, con “habitat” d’artista aperti a ogni ora, muovendosi sui binari dell’empatia per dar vita a quella comunità temporanea di performer, attivisti, operatori e pubblici variegati che è da sempre la linfa vitale del festival. Tre artisti associati affiancano per il triennio 2017-2019 questo viaggio, Francesca Grilli, Motus e Markus Öhrn: con ciascuno di essi, legati al Festival da percorsi differenti, è avviato un dialogo e una collaborazione artistica che si declina nella condivisione di progetti, nella coproduzione di performance. Proprio allo svedese Markus Öhrn, di stanza a Berlino, è affidata l’inaugurazione del Festival, venerdì 7 luglio allo Sferisterio, con una “molotov cocktail opera” all’aperto, dal titolo Terra bruciata. Francesca Grilli, artista italiana residente a Bruxelles, torna a Santarcangelo dopo dieci anni con un progetto che coinvolge la comunità di rifugiati locali, The forgetting of air, 8 e 9 luglio. Motus porta in scena un gruppo unico di attrici in ÜberŸraffiche (nude expanded version), dal 14 al 16 luglio: un riallestimento del recente Raffiche, ripensato per gli spazi di una palestra e dalla durata di oltre tre ore. Gli “habitats” sono il cuore del nuovo progetto artistico: artisti visivi e performer sono invitati a immaginare nuovi luoghi a Santarcangelo, creazioni site-specific in cui il pubblico può decidere di entrare e tornare quando preferisce. Progetto principe di questa impronta è l’apertura di un nuovo spazio museale nel centro della città, il Museum of Nonhumanity, inaugurato il 23 giugno. Il progetto è curato da Terike Haapoja, artista visiva di origine finlandese di stanza a New York e già rappresentante del Nordic Pavillon alla Biennale d’Arte di Venezia, e dalla scrittrice Laura

Gustafsson, insieme nel progetto History of Others. Come si è costruito nei secoli il confine tra umano e non umano? Quali conseguenze e quali libertà ha concesso all’uomo questa distinzione? Museum of Nonhumanity si articola attraverso un’esposizione, la programmazione di un calendario di incontri dal titolo “Freedom for Every Body” e la realizzazione di un Vegan Cafè, per un’opera a metà strada tra installazione artistica, costruzione sociale e performance che riflette su oppressioni, schiavitù, genocidi, abusi di risorse naturali e animali. Sul rapporto tra uomo e natura si concentra anche Club Ecosex (foto in alto a sinistra), degli australiani Pony Express, per la prima volta in Europa: un’esperienza ero-

tica verde, in simbiosi con fiori, piante e terra. Il duo esplora i temi della post-sostenibilità ispirandosi al manifesto dell’ecosessualità di Elizabeth Stephens e Annie Sprinkle. Macap, il collettivo dietro al polo artistico milanese, inaugura l’Open-Love Point, attivo fino al 16 luglio: laboratorio aperto sul rapporto tra produzione artistica e sostenibilità, dal titolo Robot+Syndicate. Il sirenetto Merman Blix (vedi intervista a p. 14) arriva per la prima volta in Italia, in una residenza artistica che dura quanto il Festival. Altri “habitats” comprendono la tenda di decompressione del collettivo finlandese

Wauhas, dal 7 al 9 luglio, una mostra d’arte firmata da Eva Geatti, e la creazione di un vero e proprio Bed&Breakfast per artisti curato dal gruppo delle Azdore. Un nodo del festival sarà quello del corpo. Si parte dalla domanda: quali corpi hanno il diritto di danzare, amare e mostrarsi? Con l’affermarsi di politiche sempre più conservative, la rappresentazione del corpo femminile, il colore della pelle, le tematiche queer e le diversità fisiche diventano un importante nodo di espressione, e tracciano una linea rossa tra i progetti presentati al Festival. La performer canadese Dana Michel, insignita del Leone d’Argento per l’Innovazione nella Danza alla Biennale di Venezia, porta a Santarcangelo l’acclamato solo Yellow Towel, dal 14 al 16 luglio. L’austriaca Doris Uhlich campiona ed amplifica i suoni generati dalla sedia a rotelle del suo partner nella prima di Ravemachine (8 e 9 luglio, foto al centro) mentre Silvia Gribaudi, con R.OSA (foto in alto a destra), esplora l’incredibile fisicità della performer Claudia Marsicano (dal 7 al 9 luglio). Ancora Gribaudi sarà protagonista di incursioni cittadine site-specific, a partire dal riallestimento del suo fortunato solo A corpo libero (8 e 9 luglio). Fresco di debutto a Kampnagel di Amburgo, The Olympic Games di Chiara Bersani e Marco D’Agostin approda al Festival in un’anteprima tra il 7 e l’8 luglio, mentre Goodnight, peeping Tom (dal 9 al 16 luglio) vede la giovane coreografa italiana protagonista di un’intima performance per 5 spettatori alla volta. Tocca temi legati alla sessualità il lavoro dell’emergente finno-egiziana Samira Elagoz: Cock, cock… Who’s there? (13 e 14 luglio). Ospiti saranno anche diversi spettacoli tra danza e performance con nomi affermati e giovani performer emergenti. Tra qusti Simona Bertozzi, il catalano Quim Bigas Bassartpresenta, Filippo Michelangelo Ceredi e i ravennati Orthographe e Mara Oscar Cassiani per due giornate a Villa Torlonia, a San Mauro Pascoli. Il programma musicale è curato da Stefania Pedretti e Francesca Morello (vedi p. 7); Silvia Calderoni e altri dj animeranno ogni sera il Dopofestival fino a notte inoltrata.

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LA RASSEGNA

Tra musica, poesia e spettacolo nelle Città Visibili di Rimini

Per la prima volta in Italia il “sirenetto” Merman Blix nelle fontane e in piscina

Tra musica, poesia e spettacolo torna il festival “Le Città Visibili”, giunto alla quinta edizione, a Rimini nel Giardino di Palazzo Lettimi, in via Tempio Malatestiano. Lo spazio apre alle 19, l’inizio spettacoli è previsto per le 21.30. Mentre andiamo in stampa è in via di definizione il programma (che sarà aggiornato su sito e pagina Facebook dell’evento), ma intanto sono certe le seguenti date, che anticipiamo. Il 21 luglio ci sarà il concerto Novensemble/Orchestra senza spine con l’aperitivo etnico a cura dell'associazione Vite in transito. Il 23 luglio altro concerto con il cantautore romano Riccardo Sinigallia in duo per A cuor leggero, mentre il 25 luglio andrà in scena lo spettacolo Pinocchi produzione Carpe Diem/La casa delle storie per la regia di Andrea Macaluso con Michele Demaria, Giusi Merli, Mila Vanzini. Il 29 luglio sarà invece la volta de Le ragazze di via Savoia, produzione Teatro Kopò; il 31 luglio tocca alla compagnia Menoventi con lo spettacolo Ascoltate! per la regia di Gianni Farina con Consuelo Battiston e il progetto sonoro di Mirto Baliani. La manifestazione prosegue poi anche in agosto con il concerto (l’1) di Nada & Julian Barrett e il 3 con lo spettacolo Sic transit gloria mundi di Ippogrifo Produzioni, scritto e diretto da Alberto Rizzi, con Chiara Mascalzoni.

di Matteo Cavezzali

Durante il festival di Santarcangelo 2017 (vedi articolo a pagina 13) si potrà avvistare nelle fontane del paese e nella piscina comunale una particolare creatura marina. Si tratta del sirenetto Merman Blix, arrivato per la prima volta in Italia, in una residenza artistica che durerà quanto il Festival (dal 7 al 16 luglio). Blix terrà anche un workshop su come “liberare la sirena che è in noi”. Come si è trasformato Eric, un uomo americano muscoloso, nero e con i rasta, in una adorabile sirenetta? «La mia prima trasformazione risale al 2012 con l’aiuto dal mio amico Richard Arthur (make up artist di fama internazionale, ndr). La coda era fatta di velluto riccio e aveva le squame dipinte. È stata un’esperienza di grande cambiamento per me. Di recente a modificare la mia coda è stata invece la Najestic Entertainment che è una compagna di effetti speciali diretta dalla mia madrina Naja James. Le mie pinne adesso sono di silicone platinico». Cosa intende quando dice che dentro ognuno di noi c’è una sirena? «Voglio innanzitutto che i bipedi sappiano che è arrivato il momento di diventarlo, se mai lo hanno desiderato. Ma bisogna davvero sentirlo nel cuore. Se l’oceano, i laghi, stare vicino a qualsiasi forma d’acqua ti rilassa o ha un effetto su di te, allora significa che devi nuotarci dentro e diventare questa stupefacente creatura mitologica e fantastica dei mari. Chiunque può diventare una vera sirenetta o un vero sirenetto, bisogna solo credere in se stessi. Senza ascoltare le critiche degli altri». Come farà a “liberare” la sirena che è in chi parteciperà al suo laboratorio a Santarcangelo? «Libererò la loro sirenetta dentro i partecipanti portandoli a rilassarsi e a fluire con il ritmo dell’acqua. A sentirsi una sola cosa con essa. Li aiuterò a toccare il loro sé acquatico più profondo per diventare la sirenetta o il sirenetto che hanno sempre voluto essere. Chiederò loro come vorrebbero la coda, in che corpo di acqua vorrebbero vivere, non per forza una sirena. Una fata? Una selkie? Vogliono avere le squame come un bel pesce? O la coda deve essere liscia come quella di un delfino o di uno squalo?». Come descriverebbe quello che succederà nelle fontane di Santarcangelo durante il festival? «Tutto quello che posso dire è che mentre saranno nelle fontane i bipedi potranno provare un cambiamento della propria vita. E per Santarcangelo vedere un sirenetto rasta in carne e ossa sarà sicuramente qualcosa di diverso». Lei ha girato molto il mondo, quali sono state le performance che ha realizzato che l’hanno segnata di più? «Non sono ancora stato in tutto il pianeta fisicamente, però le mie foto sono apparse ovunque online. Non mi hanno segnato le performance ma sapere che ho ispirato gli altri. È incoraggiante venire a sapere che una persona come me ha avuto un impatto su qualcuno che non conosco e non ho mai visto. Sono sicuro che Santarcangelo mi lascerà un segno ancora più profondo». Quanto incide la provocazione nelle sue performance? «In quanto sirenetto, e più in generale noi sirenetti abbiamo il flusso del mare dentro di noi. Siamo il nostro oceano. Il nostro linguaggio corporeo riflette le corrente marine, nulla è fermo nell’oceano». Cosa pensa del teatro performativo italiano? «Penso che sia straordinario. L’arte che si può vedere qui non c’è da nessun’altra parte del mondo. Sono davvero molto onorato di poter partecipare al Festival di Santarcangelo». È la prima volta che si esibisce in Italia? Come si aspetta il pubblico di Santarcangelo? «Sì, questa sarà la mia prima volta in Italia. Sinceramente, voglio solo che gli spettatori si divertano in mia presenza. Voglio che capiscano che nulla è impossibile nella vita, quando mi vedono». (traduzione di Federica Angelini)

DANZA SVETLANA ZAKHAROVA CHIUDE IL RAVENNA FESTIVAL

Svetlana Zakharova

Svetlana Zakharova, vera e propria signora della danza, sinonimo di eleganza assoluta, di potenza che si fa leggerezza, sarà di scena sabato 22 luglio a concludere la XXVIII edizione del Ravenna Festival. In scena un gala di perle coreografiche, dove l’étoile sarà affiancata da un gruppo di artisti scelti fra i primi ballerini del Bol'šoj, i solisti del Mariinsky e guest star di altre prestigiose compagnie.

CLASSICI

Da Omero ai profughi di Portopalo Al via il nuovo Plautus Festival a Sarsina. Un laboratorio per il Menecmi Prende il via l’ 8 luglio l’edizione 2017 del Plautus Festival, a Sarsina, città natale del commediografo latino. Si comincia con l’Odissea di Fabio Facchini, spettacolo in prima nazionale e a ingresso gratuito in occasione della XVI festa romana. Un’altra prima nazionale sarà quella di Anfitrione, dello stesso Plauto, nell’adattamento di Cristiano Roccamo (direttore artistico dell’intero festival) con Ettore Bassi e Woody Neri, Massimo Boncompagni, Maria Vittoria Scarlattei protagonisti di questa commedia incentrata sul doppio. Un ponte tra antichità e contemporaneità è invece lo spettacolo Supplici a Portopalo (nella foto) Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati per la regia di Gabriele Vacis con Vincenzo Pirrotta (ingresso a invito, lo spettacolo si svolge all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina). Ancora Plauto protagonista con l’indimeticato Miles Gloriosus il 23 luglio, una prima mondiale con Ivan Bacciocchi e Camillo Grassi, mentre il mese si chide con l’altro grande poema omerico, l’Iliade per la regia e l’interpretazione di regia di Sebastiano Lo Monaco. Inoltre la città di Sarsina per questa 57° edizione del festival organizza anche un laboratorio teatrale finalizzato alla messa in scena della commedia Menecmi di Plauto, che debutterà al festival il 20 agosto. Al laboratorio sono ammessi attori di età compresa fra i 18 ed i 35 anni, selezionati tramite audizione o selezione sulla base dei curricula. Il laboratorio, della durata di circa due settimane, si svolgerà a Sarsina tra il mese di luglio e agosto. La domanda di partecipazione, corredata da curriculum e due fotografie (una a figura intera e una in primo piano) e eventuale video di scena, dovrà essere inviata alla Compagnia Teatro Europeo Plautino, entro e non oltre il 20 luglio esclusivamente via mail all’indirizzo: info@plauto.eu.


RAVENNA R SPIAGGE PORTO CORSINI QUEL RITMO DELL’ESTATE CHE BATTE AL QUEVIDA Sarà un luglio frizzante a Porto Corsini, il Bagno Quevida ha preparato una marea di eventi, fra aperitivi, cene a tema e musica dal vivo. Gi eventi musicali in particolare prevedono tutte le domeniche concerti live: domenica 2 luglio concerto afrofunk dei Funkier than a Mosquitor’s Tweeter; domenica 9 luglio concerto dirty reggae stuff degli Steppin Razor (nella foto in basso); domenica 16 luglio musica gipsy, rock, reggae and dub con i Kava Kings. Domenica 23 luglio nell’ambito della rassegna Spiagge Soul, The Matt Project con i loro funk e R&B. Tutti i venerdì dalle 17.30 alle 19.30 sono in programma lezioni per grandi e piccini di percussioni africane con Omar. Il sabato è sempre happy hours, dalle 17: tutti i martedì serata spagnola con paella e sangria a volontà al costo di 22 euro, mentre il mercoledì sera si può gustare la pizza cotta cotta nel forno a legna con l’offerta speciale: pizza e bibita a 9 euro. Continua anche il calendario delle cene a ispirate dalle migliori cucine internazionali: gli appuntamenti nel dettaglio sono nella pagina Facebook del Bagno Quevida. Il ristorante è aperto a pranzo e cena con specialità di pesce.

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UN’ESTATE PIENA DI DIVERTIMENTO

MARINA DI RAVENNA

Finisterre: relax sulla sabbia, delizie nel piatto e in musica

PRO LOCO – PUNTA MARINA TERME

Fra mare e cielo le evoluzioni delle Frecce Tricolori, poi moda, cinema e buona gastronomia L’estate entra nel vivo al Finisterre Beach, la nuova spiaggia di Marina di Ravenna in cui cultura, relax, natura, musica ed eccellenze enogastronomiche del territorio si incontrano, esprimendo l’essenza dello star bene in Romagna. Cucina e relax sono gli ingredienti fondamentali di questa essenza, per questo al Finisterre è possibile godere ogni giorno della brezza marina e di un ottimo pranzo preparato dalle sapienti mani dello chef Alberto Caprara. La bontà delle sue creazioni, sposata all’ottimo rapporto qualità/prezzo, ne fanno il luogo ideale per le vostre pause di lavoro e il vostro relax quotidiano. Ogni domenica, inoltre, saranno proposte estrose pietanze fuori menù. Il ristorante è aperto anche nelle sere di

venerdì e sabato. Tutte le domeniche, alle ore 18, l’atmosfera si accende con gli appuntamenti di musica live curati da Messalina Fratnich, accompagnati dall’aperitivo con buffet dello chef. Soul, r’n’b, pop saranno la colonna sonora mentre si può assaggiare un cocktail al tramonto per salutare il week-end. Il sabato sera, invece, la musica live si sposta al Finisterre Café & Bistrot in piazza Dora Markus, con concerti che inizieranno dopo cena. E non finisce qui! Nei martedì di luglio e agosto, infatti, la spiaggia del Finisterre si trasformerà in un cinema all’aperto, con proiezioni e cene sulla sabbia. Tra i titoli in programma: La pazza gioia, Veloce come il vento, Pride e molti altri.

CASALBORSETTI SPIAGGIA OVERBEACH: GODERSI IL

MARE CON GLI AMICI A

4 ZAMPE

Il bagno Overbeach è l'ideale per chi vuole trascorrere il tempo in spiaggia con il proprio cane. Una doccia dedicata agli amici a 4 zampe (inclusa nell’affitto dell’ombrellone e della sdraio) per poter lavare il proprio cane all’occorrenza. La distanza tra gli ombrelloni è studiata per garantire sia alle persone che agli animali il massimo confort e al confine si estende una grandissima spiaggia libera anche questa aperta ai fidati animali, dove è possibile portarli a fare il bagno. Lo stabilimento dispone di un attrezzatissimo bar e di un ristorante in cui la cucina e la pizza sono un must e vengono organizzate anche tante serate a tema ed eventi. La cura per gli ospiti pelosi che si riscontra nello stabilimento balneare è la stessa che si può avere all’albergo ristorante Bella Romagna, in cui i cani sono veramente ben accetti e ben trattati.

Gran festa d’estate, evento imperdibile per suggestione ed emozioni, fra i colori del mare e del cielo, a Punta Marina, il fine settimana dell’8 e 9 luglio, con la manifestazione “Valore Tricolore”. Dopo lo straordinario successo di pubblico dello scorso anno torna infatti l’air show con dimostrazioni ed esibizioni eaeree e di velivoli dell’aeronautica italiana, stand delle forze armate, ma soprattutto il volo delle mitiche Frecce Tricolore. Non mancheranno attrazioni e animazioni in tutta la spiaggia e nella località, con il fondamentale apporto della Pro Loco e dei volontari che aiuteranno il pubblico nella viabilità e nella sosta, e gestiranno gli stand gastronomici e per il ristoro degli spettatori. Fra gli altri eventi organizzati dalla Pro Loco di Punta Marina Terme nel mese di luglio, va segnalata martedì 11 luglio , una sfilata di moda in collaborazione con Gabriella Parrucchieri e Vittoriana Abbigliamento, con musica e spettacoli. Il fine settimana del 22 e 23 luglio, l’attenzione si sposta su di una eccellenza enogastronomica marinara con la Sagra della Cozza, mitilo principe dell’Adriatico. Per l’occasione saranno allestiti stand dove degustare le cozze in varie preparazioni, e intrattenimenti vari fra musica e animazioni. La sagra sarà in concomitanza con una manifestazione di arte estemporanea dove i pittori in concorso saranno chiamati a creare un’opera d'arte dedicata al tema dell'ombrellone da spiaggia, che sarà esposta e valutata da una giuria e dal pubblico. Per le famiglie e i bambini, tutti i martedì e giovedì, dalle ore 19, in piazza San Massimiano, è attivo uno “spazio bimbi” con eventi e animazioni dedicate ai più piccoli. È previsto anche un trenino in giro per il paese e diversi mercatini tematici. Non manca il cinema, con le proiezioni il lunedì (ore 21) in piazza Massimiano (offerta libera). In calendario: 10 luglio, Era Glaciale 5; il 17 luglio, Alice attraverso o specchio, 24 luglio, Trolls; 31 luglio, Captain America-Fuori dall’Ombra. Diversi infine, gli appuntamenti dedicati alla “vacanza attiva” – per chi vuole mettere in moto in corpo e e mente – con attività sportive, camminate, pedalate, escursioni, nel parco pubblico, fra la pineta e le valli.


RAVENNASPIAGGE

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II MARINA DI RAVENNA

Peter Pan: a luglio in spiaggia ondata di concerti effervescenti Anche in questa estate 2017 è luglio il mese più ricco di eventi al Peter Pan di Marina di Ravenna. Al 36 di viale delle Nazioni, infatti, si intrecciano rassegne ed eventi da non perdere per chiunque ami la buona musica. Prosegue infatti l'appuntamento del mercoledì sera con Radio Melody 3 D nel salotto di Luigi Bertaccini che ospita i protagonisti della scena musicale italiana tra chiacchiere e qualche brano dal vivo. I l 5 luglio tocca ad Angela Baraldi, attrice e cantante che negli ultimi anni ha ridato nuova vita sul palco insieme allo stesso Zamboni proprio ai vecchi pezzi di Cccp e Csi. Il 12 luglio sarà la volta dei toscani Zen Circus di Andrea Appino. Ultimi due appuntamenti il 26 luglio con lo storico leader dei Timoria Omar Pedrini. La programmazione di Radio Melody parte alle 20, e per chi lo desidera è naturalmente possibile cenare, anche con i piedi sulla sabbia. L'ingresso è però libero, così come è libero per le tre giorni di Spiagge Soul che coinvolgerà il Peter con più concerti ogni giorno. Si comincia il 19 luglio con alle 19.30 Giacomo Toni e alle 22 con la band del portoghese Frankie Chavez (nella foto a destra), si prosegue il 20 luglio con ErMan & The Holy Fellas alle 19.30 e alle 22 gli inglesi Devon and Jah Brothers con gli Steppin' Razor. Il 21 luglio stesso orario per gli argentini Jarred mentre alle 22 è di scena la Manou Gallo Groove Orchestra. Continuano infine gli appuntamenti del sabato alle 17.30, ideali per gustare, per chi lo desidera, i cocktail alla frutta per il Peter Pan è ormai celebre ben oltre Marina. Sabato 1 luglio si comincia con la surf music dei

PRO LOCO

californiani Tomorrowmen, l'8 luglio è la volta del garage di The Cleopatras, dal 15 luglio anche l'appuntamento del sabato si intreccia a Spiagge Soul ed è così la volta dei canadesi The Steady Swagger; il 22 luglio saranno di scena Gloria Turrini, Mecco Guidi e Lele Veronesi mentre il 29 luglio tocca ai Kalifa Kone Ensemble.

A Porto Corsini, la Notte Rosa dei camperisti e rock al parco Anche per il mese di luglio la nuova Pro Loco di Porto Corsini organizza attività ed eventi da non perdere all’insegna del divertimento condiviso. L’8 luglio si festeggia la Notte Rosa del camperista, la grande festa della riviera romagnola che Porto Corsini dedica agli ospiti della rinnovata area camper. Si inizia alle ore 19, presso la piazza di via Po, con panini salsiccia e cipolla, ciambella e bevande per tutti e a seguire la serata prosegue con l’imperdibile spettacolo di attrazione con il fantasista Bimbo Bell e la sua contagiosa allegria per bambini e adulti. Durante l’evento sarà allestita anche una mostra scambio dei ragazzi. Il divertimento continua il 9 luglio con il consueto concerto del mare presso la parrocchia e sabato 15 luglio con l’evento “Il parco in festa”, serata realizzata in collaborazione con il Giurassix Park, locale del parco pubblico. Dalle ore 21 allieterà la serata il gruppo rock Villmora (nella foto), una band tutta al femminile formata da ragazze nate e cresciute nel territorio romagnolo con un’unica grande passione che le lega: la musica.

PUNTA MARINA

CASALBORSETTI

Ruvido spettacolare fra note soul e mirabolanti buskers

AL CALIPSO SI BRINDA CON PASTAPERITIVO FRA TORNEI DI RACCHETTONI E BURRACO

Calendario di eventi incandescenti (occhio ai mangiafuoco!) per tutto il mese di luglio al Bagno Ruvido, che propone una nuova serie di appuntamenti con le mirabolanti e divertenti esibizioni di artisti di strada. I buskers saranno in spiaggia tutti i martedì, dalle 21,30 alle 22,30, con uno variegato repertorio di saltimbanchi, giocolieri, equilibristi, sputafuoco, clownerie e buffonate, fra cui gli esilaranti Jf e Skizzo. Ma non macheranno i consueti e apprezzatissimi concerti happy hour del sabato sera. Si esibiranno dal vivo: 1 luglio, Focaccioni Killah Experience; 8 luglio, Vonn Washington & The Funky 4 of Us; 15 luglio, Lu Silver String Band. Per quanto riguarda le serate live il Bagno Ruvido accoglie anche alcuni prestigiosi appuntamenti della rassegna internazionale “Spiagge Soul”: il 22 luglio, alle ore 22, sarà in concerto la vocalist Lisa Hunt con la sua Soul Band; mentre il 29 luglio è di scena, alle 18, la spettacolare Soul Brass Band. Sempre ampia e appetitosa l'offerta gastronomica, con specialità di mare, nei due spazi ristorazione del bagno.

Al Bagno Calipso l’estate entra nel vivo e iniziano tutti gli appuntamenti fissi della settimana: occasioni di divertimento per tutti i gusti e le età. Tutti i giovedì si tiene il torneo di racchettoni, il venerdì sera sono in programma le sfide a burraco, e il sabato sera si canta con il karaoke. La domenica sera, dalle ore 18 l'appuntamento è con PastAperitivo, tanti diversi piatti di pasta da assaggiare con cocktail, vini o birre. Il ristorante è sempre aperto a pranzo e cena con le specialità ogni giorno diverse in base al pescato. Sabato 8 luglio, alle ore 16, è previsto un appuntamento molto divertente per i più piccoli con il ciclo di eventi: Giocoimparo “Piccoli Biologi sul Mare”, laboratorio didattico e interattivo per bambini di tutte le età. Sabato 15 Luglio (alle 17), invece è in programma il “Budo Aperitivo”, incontro con le arti marziali organizzato con gli istruttori della palestra Centurione Klan.


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III MARINA ROMEA

MARINA DI RAVENNA

Polka: si suona, si balla ...si gioca (per i più piccoli) Anche per il mese di luglio il Polka di Marina Romea propone un ricco calendario di eventi per grandi e piccini. Si parte sabato 1 luglio, dalle ore 19, in compagnia di Dolores Picasso tra lotta, amore, climi tropicali, boleri per ballare, ridere e sognare. Si prosegue sabato 8 luglio, sempre alle 19, con jazz, flamenco minimalismo, progressive rock e musica classica contemporanea in compagnia di Alkord Trio. Imperdibile l’appuntamento di sabato 15 luglio, ore 19, con Pennabilli Social Club per un carnevale latino e un mix sensuale di allegria e danza. Sabato 22 luglio, a partire dalle 19, si cambia genere con L’Osteria del Mandolino e la loro musica rispolverata dalle cantine e dalle soffitte e rimessa in uso per ballarla tutti insieme. Gli appuntamenti continuano sabato 29, ore 19, con Tolga Trio (nella foto) he propone musica ispirata al jazz manouche di Django Reinhardt, preso come punto di partenza per nuove esplorazioni. Oltre alla serata del sabato, per tutto il mese, il Polka organizza un aperitivo in musica ogni domenica in compagnia di Dj Click e amici ai dischi. Non solo spettacoli: lo staff del Polka vi aspetta, infatti, per le vostre giornate di divertimento e relax in spiaggia, proponendovi attività anche in piscina: lezioni di nuoto, risveglio muscolare, acquagym, nuoto neonatale e attività in acqua per gestanti. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. Continua, poi, l’appuntamento con la rassegna per bambini “Stradelli di Sabbia” ogni venerdì di luglio a partire dalle 19. Il 7 luglio l’appuntamento è con Lupo Bulgaro, sette microstorie raccontate da bellissime marionette a filo a cura di Teodor Borisov. Si prosegue il 14 luglio con lo spettacolo di burattini Di Pinocchio l’avventura, a cura del Teatro delle 12 Lune. Il 21 luglio ecco l’appuntamento con Per terra e per mare, una carrellata di storie in giro per il mondo ed una narrazione con pupazzi e oggetti curata dal Teatro di Stracci. L’ultimo appuntamento del mese è quello del 28 luglio con Le guarattelle di Pulcinella, uno spettacolo di burattini in legno a cura di Luca Ronga. Sempre per i bambini durante la settimana sono previsti momenti creativi, sportivi e di socializzazione come attività di nuoto, capoeira, basket, calcio, funino, ping pong, giochi senza frontiere e beach tennis.

MARINA DI RAVENNA

Con The Drift, drink e dj si mixano al Luana Beach

Anche al Bagno Luana di Marina di Ravenna è arrivata l’atmosfera giusta per trascorrere una perfetta estate. Il mese di luglio è ricco di appuntamenti e di novità, a partire dall’inaugurazione del The Drift, il nuovissimo ed originale cocktail bar del Luana, un’area del locale dedicata per offrire tutto il gusto di drink sapientemente mixati con preparati home made e spezie profumate. The Drift aprirà i battenti il prossimo 7 luglio, in occasione della Notte Rosa. La festa continua con l’happy hour del 9 luglio, a partire dalle ore 17.30, in compagnia della musica dei Purple Trio e ogni domenica con musica live e dj set. Per i più piccoli, invece, prosegue anche a luglio l’appuntamento con “Cre on the beach”, il centro ricreativo estivo – dedicato ai bambini dai 4 agli 11 anni – dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 17, con varie possibilità di orario. In programma corsi di avviamento allo sport, nuoto, danza e psicomotricità tenuti da insegnanti laureati in Scienze Motorie. Non solo sport ma anche laboratori ludico-ricreativi tra cui mosaico e musica e spazio per i compiti delle vacanze. Aperto tutti i giorni a pranzo e dal giovedì alla domenica anche a cena, il ristorante del Luana Beach offre ai suoi clienti specialità di pesce e primi in perfetto stile romagnolo a due passi dal mare.

MARINA DI RAVENNA BAGNO ULISSE SULLE NOTE BRASILIANE E POI PAELLA E PESCE ...SENZA LIMITI Gran festa esotica sabato 1 luglio al Bagno Ulisse con una serata tutta samba coi ritmi e le danze proposte dal variopinto ensemble di Nil do Brasil (nella foto in basso). Sabato 8 luglio è in programma anche un altro evento spettacolare, una serata all’insegna del country con tanto di musica ed esibizione di ballo. Intanto nella sulla spiaggia del bagno di Marina proseguono le serate gastronomiche a tema, innanzitutto con la mitica paella, che puo essere degustata “senza limiti“ i martedi del 4, 11, 18 e 25 luglio. Sempre a proposito di degustazioni a base di pesce, sabato 15 luglio, è in programma una “grande cozzata”, sabato 22 luglio, una mangiata a basa di pesce azzurro con la “saraghina scottadito“, e infine, sabato 29 luglio, sarà il trionfo del brodetto di pesce, con tanto pane ma anche tanto pesce.

Notte Rosa con “Brazil Lucciola” fra samba e churrasco Per il “Lucciolive” cinque concerti dal funky al rock Proseguono per tutto luglio, le affollatissime, scanzonate, energetiche serate danzanti del venerdì Ballo Scalza che hanno reso imperdibile, in tutta la riviera ravennate, l’appuntamento del Bagno Lucciola. L’eccezione è in programma per la Notte Rosa del 7 luglio, intitolata “Brazil Lucciola” con Chirrasco Dinner e lo spettacolo di Samba Dance proposto da Nil do Brasil, assieme ad altre eccitanti animazioni. Non mancheranno le serate aperitivo con concerti dal vivo di “Lucciolive” tutte le domeniche a partire dalle 18 e, a seguire cena facile con pizza, cappelletti e piada con salsiccia. Ecco il programma degli eventi: domenica 2 luglio, Sant’Funky con Valentina Monetta (voce), Mecco Guidi (tastiere), Alex Scala (sax), Maurizio Asero (percussioni); domenica 9 luglio, Modern Latin Mood con Sam Gambarini (tastiere), Luca Di Luzio (chitarra), Alex Scala (sax), Max Ferri (batteria), Maurizio Asero (percussioni); domenica 16 luglio, Lorenzo Pagani Show con Lorenzo Pagani (voce, tastiere), Marcello Sutera (basso), Alex Scala (sax), Maurizio Asero (percussioni); domenica 23 luglio, Valentina Strologo Duo con Valentina Strologo (voce), Paolo La Ganga (chitarre); domenica 30 luglio, Foo Five con Martina Buby Monti (voce), Ivan Bandini (chitarra solista), Massimiliano Guaducci (chitarra ritmica), Massimo Zuppiroli (basso), Mattia Cimatti (batteria).

LIDO ADRIANO

La Rotonda: cucina sopraffina e affascinanti serate musicali Concerti e musica dal vivo animeranno l’estate de La Rotonda - cucina sul mare, stabilimento balneare e ristorante di Lido Adriano che raccoglie l’eredita’ dello storico bagno Granchio facendolo rivivere grazie al progetto di rinnovamento iniziato la scorsa stagione. A luglio ed agosto sono in programma cinque serate speciali con musica live e performance che spaziano da un genere all’altro e da un’epoca all’altra, per un vero e proprio viaggio attraverso alcune delle espressioni musicali più originali e interessanti del panorama attuale. Giovedì 6 luglio, è in programma la performance di Matteo Scaioli (nella foto) intitolata la La Maquina Parlante, un sofisticato progetto di selezioni sonore del musicista, che mixa le tecnologie più innovative all’antica tradizione dei grammofoni a manovella. Il risultato è un sound inedito, un viaggio nelle sonorità tra gli anni 30 e 60 proiettati nella contemporaneità. Giovedì 20 luglio invece è previsto un concerto live di Enrico Farnedi, polistrumentista, autore di canzoni, cantante, arrangiatore, e virtuoso dell’ukulele. Voce della swing band The Good Fellas, Farnedi ha al proprio attivo un percorso ricchissimo, fatto di tante collaborazioni prestigiose e riconoscimenti nei più importanti concorsi dedicati ai cantautori italiani. Nei suoi dischi emerge una miscela esplosiva di pop, folk, ironia, rock, romanticismo e calde atmosfere familiari. Venerdì 28 luglio si esibiranno Ilaria Graziano & Francesco Forni. Lei autrice e interprete dalla voce straordinaria; lui, chitarrista compositore di grande talento, autore di colonne sonore teatrali. Insieme danno vita a un duo tra i più interessanti nel panorama nazionale, capaci di emozionare e affascinare con le storie raccontate nelle loro canzoni. La Rotonda a Lido Adriano è rinomata per la qualità dell’offerta enogastronomica, sia per quanto riguarda il menù ristorante dello stabilimento balneare, che per il servizio di asporto. Ricchissime e prelibate le pietanze proposte, in particolare quelle a base di molluschi, crostacei e pescato, sempre fresche e fragranti. Ma non mancano anche ricette di terra, vegetariane e raffinate dolcezze. A cui si affianca un’ottima scelta di vini regionali italiani e di aperitivi da sorseggiare al bar.


RAVENNASPIAGGE

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IV PRO LOCO

• ULISSE

Lido Adriano, ogni sera un nuovo evento Per tutto luglio, musica, balli, cinema, mercatini e animazioni per grandi e piccoli Entra nel vivo a luglio la programmazione estiva della Pro Loco di Lido Adriano, grazie all’attività e all’intraprendenza degli operatori che hanno organizzato un calendario ricchissimo di eventi per tutti i gusti e tutte le età. A partire dalla serata straordinaria di domenica 2 luglio, dedicata al debutto nazionale del nuovo disco di “Dora Moroni e Christian”, alla presenza di Leo Massa, trasformista e imitatore da Circus Zelig, con le musiche di Rino Piccione. Dopo il grande successo delle scorse stagioni torna in piazza Vivaldi, tutti i lunedì, la Scuola di Ballo per adulti e bambini. A proposito di scuole, giovedì 20 luglio, si tengono anche lezioni di mosaico per tutte le età, tenute da esperti di quell’arte, tanto antica quanto appassionante. Martedì 5 una serata dedicata al folklore di Romagna, fra musiche e balli con Patrizia Ceccarelli e la sua Orchestra. Per la Notte Rosa la Pro Loco di Lido Adriano ha allestito tre grandi serate di svago e divertimento, venerdì 7 con il Carnevale di gruppi mascherati itineranti con arrivo e presentazione sul palco di Piazza Vivaldi. L’8 luglio, invece per la prima volta in piazza si terrà un recital di arie celebri dal repertorio lirico e dell’operetta, con una nutrita formazione corale e di solisti. Domenica 9, invece, spazio alla musica romagnola con il gruppo folk di Roberta Cappelletti. Sempre in omaggio al liscio romagnolo, venerdì 14, è in programma una serata per Secondo

viale Lungomare 78 Marina di Ravenna (RA) Tel. Tel. 0544 530515 - 340 9870313 FB: Bagno Ulisse

• LUANA BEACH

viale Lungomare 80 Marina di Ravenna (RA) Tel. Tel. 0544 531156 FB: Bagno Luana

• PETERPAN

viale Delle Nazioni 260 - bagno 36 Marina di Ravenna (RA) Tel. 0544 530402 FB: Bagno PeterPan - www.peterpan36.com

• FINISTERRE BEACH

viale delle Nazioni, 242c - bagno 28 Marina di Ravenna, Tel 0544 530970

• RUVIDO

via C. Colombo 173 Punta Marina Terme (RA) Tel. 0544 438400 - 342 8517915 FB: Bagno Ruvido - www.ruvido.org

• QUEVIDA

Casadei (in collaborazione con l’omonimo club di appassionati) che vedrà l’esibizione dell’orchestra La Storia di Romagna. Martedi 12 prendono il via le proiezioni cinematografiche gratuite in piazza Vivaldi: sul grande schermo il film Kung Fu Panda 3; a seguire, il 19 luglio, Miss Peregrine; il 26 luglio, Zootropolis All’insegna delle origini del rock & roll, da venerdì 21 a domenica 23 luglio, sono previste tre serate tributo a Elvis Presley, con gruppi musicali dal vivo che rievocheranno il mitico repertorio di Elvis The Pelvis.

Sempre a luglio sono previsti anche due appuntamenti con lo shopping per le vie del paese: domenica 16 si tiene il Mercato Straordinario in Viale Virgilio dalle ore 14 a mezzanotte. Mentre il fine settimana fra venerdì 28 e domenica 30 torna dopo grande apprezzamneto delle scorse edizioni il Mercato di gastronomia, cultura e artigianato dai Paesi Europei e Internazionali. Ad animare le tante bancarelle del mercato è prevista anche l’esibizione, direttamente dalla Spagna, di una compagnia di musicisti e ballerini di flamenco

LIDO DI DANTE

via Teseo Guerra 29 Porto Corsini (RA) Tel. 340 4611262 FB: QueVida - www.spiaggiaquevida.com

• POLKA

viale Italia 83 Marina Romea (RA) Tel. 0544 446606 FB: Polka - www.polka50.com

• OVERBEACH

via Ortolani 1 Casal Borsetti (RA) Tel. 0544 445600 Email: info@overbeach.it

• CALIPSO

Dante’s Beach, paradiso in riva al mare fra aperitivi, dj party e buona tavola Anche al Dante’s beach è arrivata l’estate! La struttura, dagli spazi ampi e accoglienti, regala piena libertà per lo svago di grandi e piccini offrendo comfort e servizi per tutte le esigenze. Per il mese di luglio si moltiplica la voglia di divertimento con un imperdibile calendario di appuntamenti. Lino e il suo staff vi aspettano per trascorrere serate all’insegna della musica, del mangiare bene e della spensieratezza a due passi dal mare. Ogni giovedì del mese (6,13, 20 e 27 luglio), a partire dalle ore 21, si fa festa con Music & Fun in compagnia di dj Manuel Molina. Sabato 8 luglio, dalle ore 17, si festeggia la Notte Rosa, un pink party a regola d’arte con happy hour, cena e musica fino a notte fonda. Il divertimento continua sabato 22 luglio con la

via Ciceruacchio 58 Casal Borsetti (RA) Tel. 0544 445400

• LA ROTONDA

viale Virgilio, 1/B Lido Adriano (RA) Tel 0544 1886330 Email: info@la-rotonda.it

• DANTE’S BEACH

viale Matelda 2/a Lido di Dante (RA) Tel 0544 494164 dantesbeach@libero.it •

Pro Loco di PUNTA MARINA

Pro Loco di LIDO ADRIANO

Pro Loco di PORTO CORSINI

via della Fontana 6 Punta Marina Terme (RA) Tel. 334 2344738 info@puntamarinaterme.it

festa di Sant’Apollinare a partire dalle ore 17, sempre con la formula happy hour, cena e musica fino a notte fonda. Oltre alle giornate di relax in spiaggia e le serate di divertimento in musica, il Dante’s beach vi aspetta tutte le sere nella magica cornice del suo ristorantino vista mare per gustare ottime pietanze a base di pesce e carne, dagli antipasti fino al dessert, e con proposte pensate per i più piccoli, preparate con cura e passione dagli chef del Dante’s.

viale Francesco Petrarca, 434 Lido Adriano (RA) Tel. 0544 495353

via Po 29/A Porto Corsini (RA) Tel 0544 447399 prolocoportocorsini@gmail.com www.portocorsini.info


TEATRO • SPETTACOLO

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TRA I CAMPI Torna anche quest’anno la magia dell’Arena delle balle di paglia, il teatro costruito là dove si incontrano il Senio e il Canale Emiliano Romagnolo, a Cotignola, con una rassegna quest’anno dal titolo “felliniani e filosofi di campagna”. Come sempre all’arena ci saranno animazioni per i più piccoli, installazioni artistiche, uno stand dove poter mangiare qualcosa e ogni sera un programma diverso tra musica, poesia, teatro e libri. Eccone un’anticipazione. Come sempre, si ricorda che al luogo si accede con una passeggiata attraverso i campi. Giovedì 13 luglio. Alle 19, all’ingresso dalla carraia di via Cenacchio sarà inaugurata l'Arena nel villaggio dei teatri mobili. Tutte le sere dalle 19 alle 24 teatri d'incanto (uno ogni ora) nel teatrobus e nel camion teatro di Girovago e Rondella e della Compagnia Dromosofista. Alle 20 al Piccolo teatro l’incontro “Scusate, ma cosa vuol dire “Felliniani e filosofi di campagna”?”: gli attori Vito e Maria Pia Timo intervistati dal primo passante, dall'incontro di Vito con Federico Fellini al confronto improvvisato con Maria Pia Timo. Alle 21.40 al Palco Arena, “Nell'Arena” film ironico e poetico di una grande Arena di paglia che si prepara, si realizza e si saluta. Regia di Marco Morandi, musiche di Matteo Scaioli, suoni Andrea Lepri, protagonisti: Quelli di Primola (che organizzano appunto l’arena ogni anno). Alle 22.40 La proiezione di Amarcord di Federico Fellini, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Venerdì 14 luglio. Alle 19.30 alla Golena dei morti felici “Versi di Golena”, un bucato di lenzuoli con diari e poesie, cornice ideale per un pic-nic sul prato, aperto a tutti e autogestito. Alle 20 si terrà invece una conferenza filosofica sulle fruste romagnole, mentre alle 21 Xylouris White, concerto del duo formato dal liutista cretese George Xylouris (figlio d’arte del cantante e suonatore di lira Psarantonis) e dall'australiano Jim White, batterista dei Dirty Three. Alle 21.30, al Casone Teatro casa Ercolani, Inferno, esercizi per voci e violoncello sulla Divina Commedia, con Chiara Guidi (voce) e Francesco Guerri (violoncello) e alle 23 il concerto di Teho Teardo, musicista e compositore noto per i suoi lavori per il cinema (colonne sonore per Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Roberto Faenza, premio David Donatello per Il Divo) e per uno stile (ormai marchio di fabbrica) all'insegna della combinazione tra chitarra, archi ed elettronica. Gran finale con fruste e orchestra di chitarre romagnole. Alle 24 sei musicisti

Fellini e il circo alle Balle di paglia Torna la magia dell’Arena di Cotignola. Tra i protagonisti Chiara Guidi e Teho Teardo, ma anche clown, saltimbanchi e spettacoli nei teatri mobili. Il programma giorno per giorno

accompagnano il sonno e i sogni di una notte, suonando ininterrottamente fino all'alba: Pierangelo Pandiscia (tamburi sciamanici, campane di cristallo, conchiglie tromba, strumenti etnici e rituali), Gino Ape (oboe, duduk, live electronics), Gianpaolo Verga (violino), Afra Crudo (canti tribali), Ilaria Ivanchic (salterio, canto lirico), Vincenzo Zitelllo (arpa celtica). Prenotazione al 333 4183149. Ingresso libero (consigliato il sacco a pelo). Sabato 15 luglio si comincia al mattino dalle 6.30 alle 9, con la colazione con arpa mentre dalle 19, in tanti luoghi a partire dalla carraia d'ingresso di via

Cenacchio ci saranno giocolieri, saltimbanchi, clown, affabulatori, marinai, poeti, mostri, animali feroci, acrobati e musicanti. In serata si terrà una conversazione con Gianfranco Angelucci, regista, sceneggiatore, scrittore, amico e collaboratore per lunghi anni di Federico Fellini. e alle 22 in grande circo con i nomadi del Circo Paniko. Domenica 16 luglio alle 20, Gianni Carnevali, “l'ocarina della Romagna”, e Primo Montanari, fisarmonicista di 87 anni, suonano nel cortile felliniano di Casa Ercolani, mentre alle 20.30 ci sono respiri e ritmi femminili nella golena, un'inclusione artistica di

Laura Rambelli e le musiche di Ilaria Pietrantuono (flauto traverso) e alle 21.30 in collaborazione con ERF Panculturalworldmusic ensemble. Sul palco: l’Umbria Ensemble con Angelo Cicillini e Cecilia Rossi (violini), Luca Ranieri (viola), Maria Cecilia Berioli (violoncello) e Claudia Giottoli (flauto contralto); i musicisti della tradizione coreana Cholong Sung (gayageum) ed Eunji Lee (janggo e buk); il Jazz Ensemble formato da Forest Muther (flauto e percussioni) e Francesco Briotti (pianoforte). Direzione musicale di Forest Muther, musice di Forest Muther e Corrado Vitale. Lunedì 17 luglio alle 21.30 proiezione del film documentario Il fiume ha sempre ragione di Silvio Soldini mentre alle 19.30 in carraia d'ingresso ci sarà il Grande Cantagiro Barattoli, un teatrino musicale sempre in viaggio, a tramandare l'antica tradizione del musicista ambulante. Alle 22 il concerto-racconto di Rumi: la voce di Luisa Cottifogli racconta e canta la storia di Rumi, mendicante della Romagna. Con Gabriele Bombardini alla chitarra e una videoinstallazione di Andrea Bernabini. Martedì 18 luglio alle 20 Marco Martinelli ed Ermanna Montanari presentano Aristofane a Scampia e Miniature campianesi. Alle 21 Serena Bandoli canta accompagnata dal maestro Luca Bonucci e dagli allievi del suo coro e alle 21.30 L'Italia è fatta, Garibaldi, l'eroe dei due mondi, un visionario che ci ha reso nazione, preso in giro con affetto. Di e con Roberto Kirtan Romagnoli. Regia di Loris Seghizzi, con la partecipazione di Denise di Maria (chitarra e voce) e Lorenzo Niccolini (chitarra); produzione scenica Frammenti. Alle 21.30, concerto degli Ottone pesante e alle 22 dei Veebfletzer. E dopo il ballo finale, la tradizionale asta delle balle di paglia. Info: www.primolacotignola.it.

IN COLLINA

Recital per la favola di Casola Il 23 luglio Denis Campitelli. Il 28 luglio il mercato della fantasia Teatro, musica, laboratori d'arte, passeggiate notturne, percorsi fra i boschi, Mercato della Fantasia, workshop di Disegno Brutto e di Circo Teatro. Sono questi gli ingredienti della nuova edizione di”Casola è una Favola”, a Casola Valsenio. Dal 23 luglio al 14 agosto le colline di Casola Valsenio si tingono dei colori dello spettacolo dal vivo ospitando artisti provenienti da tutta Italia. Il sipario si apre il 23 alla Chiesa di Sopra, dove la campana annuncia i nuovi venuti al mondo. Protagonisti sono l’autore Andrea Ferri, l’attore Denis Campitelli, la cantante e attrice Monia Visani e i musicisti Andrea Branchetti, Daniele Paganelli, Giovanni Tardini per una serata rilassante alla riscoperta di radici comuni. Al calar del sole, dalle 20,45 la presentazione del libro Famiglie Casolane - La popolazione del territorio di Casola Valsenio nei censimenti napoleonici (1802-1812), volume edito da Il Nuovo Diario Messaggero, a cura di Andrea Ferri. Alle 21,30 La Rumagna l’è fata, recital in lingua romagnola di e con Denis Campitelli con Andrea Branchetti all’organetto diatonico (anche il 4 luglio all’Antico Convento di Bagnacavallo). E infine per concludere in musica alle 22,30 “Un nome, una storia...una canzone” (Monia Visani voce, flauto, Daniele Paganelli voce, chitarra, Giovanni Tardini pianoforte). L'ultimo venerdì di luglio, il 28, il paese si trasforma invece in un allegro e colorato “Mercato della Fantasia”, una serata di spettacoli, artisti di strada, racconti e mercatini di creativi, artigiani e bambini. A partire dalle 20 in piazza Sasdelli e nelle vie del centro si susseguiranno gli spettacoli “varietà prestige”: lo spettacolo “in carne e legno” di e con Francesca Zoccarato di marionette a filo e clownerie, e “Valigia a una Piazza” di e con Dadde Visconti, premiato come miglior spettacolo al Festival Internazionale di strada di Vevey nel 2003.

Quota di partecipazione: adulti € 15,00 / bambini € 8,00 Prenotazioni entro il 12 luglio (posti limitati). È obbligatoria la presenza di un adulto. I partecipanti dovranno portare sacco a pelo, materassino e tutto il necessario per la notte. Tenda per chi vuole dormire all’aperto.

INFO e PRENOTAZIONI Ecomuseo delle Erbe Palustri Via Ungaretti, 1 - Tel 0545 47122/47951 erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it


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LIBRI

L’INTERVISTA

Gli eroi comuni di Cavina tra Casola e Ca’ Malanca Lo scrittore romagnolo in libreria con Fratelli nella notte (Feltrinelli), storia di uomini che «non avevano parole» di Federica Angelini

Con Fratelli nella notte il casolano Cristiano Cavina torna a parlare della sua terra e della sua famiglia incrociando la storia di due fratelli: suo nonno e il fratello. In un centinaio di pagine, in questo romanzo breve uscito per Feltrinelli, Cavina cesella la storia della vita di questi due uomini, aprendo uno squarcio su un luogo, le colline casolane, e un’epoca, quella della Seconda Guerra Mondiale e del Dopoguerra, modulando stili e registri con grande maturità stilistica. Lo abbiamo contattato per chiedergli di raccontarci qualcosa di più sulla genesi di questo romanzo. Cristiano, questa storia semplice sembra avere un grande valore simbolico. Può un atto di eroismo redimere una vita di fallimenti? È questo che volevi raccontare? «Io credo che siano le storie ad avere un valore simbolico, tutte le storie, non siamo noi a mettercelo. Certo, in questo libro di storie ce ne sono due e sì, parla di fallimento e riscatto. Solo che di solito il riscatto arriva alla fine, qui è all’inizio... Il punto è che c’è una razza di uomini che fai fatica a giudicare perché appartengono a un mondo che non c’è più». Racconti di tuo nonno e lo zio di tua madre. Sono fatti di cui hai sempre sentito parlare fin da bambino? «No, in realtà ho scoperto una lettera di Mario in cui raccontava cosa era successo a Ca’ di Malanca e di lì ho ricostruito il resto. Lo conoscevo, ma lui non mi aveva mai detto niente. Ricordo che aveva i cavalli e che li portava alla briglia e in quella lettera ho scoperto che lo aveva fatto anche a Ca’ di Malanca, perché si era fatto esentare dal combattimento...». Mario, detto “Tarzan”, ha fatto la Resistenza ma in modo inconsapevole. Non credeva in alcun ideale in particolare, né ci ha creduto dopo... «È vero, perché la Resistenza è stata anche questo e credo che togliere la patina retorica possa servire a far capire il vero eroismo di quelle persone in quegli anni, che sono state dalla parte giusta. Erano ragazzi, non erano soldati, erano impreparati. Si è trovato lì e aveva paura, ma ha fatto la cosa giusta...». Come dicevi, un’epoca ormai lontana dalla nostra, dove le cose erano molto diverse. E non è la prima volta per te... «Sì, ho raccontato il tempo a cui credo di appartenere. Come dico spesso, sono un uomo coniugato al

passato remoto, l’unica proiezione sul futuro sono i miei figli. Per questo forse non scriverò mai un best seller...». E però questo libro è uscito con un grande editore come Feltrinelli. Hai abbandonato la tua storica casa editrice, la più piccola Marcos y Marcos? «No, assolutamente no. È solo che Marcos non aveva un formato per un libro di questa lunghezza, mentre Feltrinelli sì. Lo ha

«Sogno un giorno di diventare io il vecchietto che romperà le scatole ai ragazzini in piazza...

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scelto Alberto Rollo, poco prima di andarsene, ma il prossimo libro sarà con Marcos...» Ancora una volta sei andato a cercare ispirazione a Casola, quante storie può ancora raccontare quel luogo? «Infinite. Basta pensare a scrittori come Faulkner, dove ha ambientato le proprie storie. E Casola è tutti gli ottomila paesi sparsi per l’Italia che fanno, insieme, gli abitanti di Roma...»

Ma nei paesi sopravvivono quei personaggi che tanto ci hai raccontato facendoci anche ridere? Non manca anche in questo romanzo, dai toni sicuramente più drammatici, un cameo dei vecchietti sulla panchina... «Sì, sopravvivono. Qui ancora i bambini vanno in giro in bicicletta da soli a sei anni o vanno a giocare al fiume; c’è un problema demografico, certo, perché man mano che le persone studiano e cercano lavori qualificati, sono costrette ad andarsene. Ma personalmente conto di diventare un giorno il vecchietto che romperà le scatole ai bambini che giocano a pallone in piazza e di cui poi loro parleranno da grandi... “ti ricordi quel Cavina?”» I vecchi di cui parli in questo libro non avevano parole per esprimere i sentimenti. Che cosa può insegnarci un’epoca in cui le persone non avevano le parole? Perché recuperarla? «Credo che proprio per questo stia a noi raccontare quelle storie. Non avere parole per descriverli, non significa non avere sentimenti. Non significa che in una notte non ti fai venti chilometri portandoti settanta chili in spalla per salvare la vita di tuo fratello, anche se magari non sei capace di dirgli “ti voglio bene”».

LA RASSEGNA UN MARE DI PAROLE MARINA ROMEA

E VIAGGI

A

A Marina Romea si svolge la rassegna di incontri estivi curata da Livia Santini. Si comincia appunto lunedi 10 luglio con Cristiano Cavina che alle 21 presenta il volume Scrittori nelle case degli scrittori (Tre Lune Edizioni) con Paolo Casadio e Livia Santini al bar Le Pleiadi di viale Italia 126. Sabato 15 luglio, alle 21, il mare sarà quello di “bambini”: Giada Sundas presenta infatti il suo volume Le mamme ribelli non hanno paura all’hotel La Tavernetta (viale dei Lecci 11). Martedì 25 luglio alle 21 “Un mare di orizzonti”: Alessandro Vanoli (nella foto) presenta il suo volume edito da Il mulino L’ignoto davanti a noi. Conversazione con Andrea Baravelli e Livia Santini. La rassegna prosegue anche ad agosto tra appuntamenti letterari e musicali.

L’INCONTRO SILVIA BENCIVELLI E LE AMICHE STREGHE Lunedì 3 luglio termina il ciclo di incontro Bibliocaffé al Chiostro delle Cappuccine a Bagnacavallo con la scrittrice Silvia Bencivelli, medico e giornalista scientifica, che presenta, intervistata da Emiliano Visconti, il suo libro Le mie aniche streghe (Einaudi) alle 21.30.


LIBRI

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FORLÌ

RAVENNA

Scuola Praxis, tre giorni di filosofia sul divenire

Teatro, cinema e autori nelle serate dell’Antico porto

L'edizione 2017 della Scuola di Filosofia Praxis, a Forlì, si terrà dal 27 al 29 luglio e avrà come tema “Il possibile e il reale”. Relatori e partecipanti saranno chiamati a discutere intorno allo statuto del “divenire” che, da sempre, costituisce il problema della filosofia. È esso spiegabile mediante la celeberrima distinzione aristotelica potenza/atto o richiede l'elaborazione di un nuovo quadro categoriale? Quale parte ha avuto nella genesi della metafisica la scoperta di una dimensione incommensurabile con quella della attualità, della presenza e della determinatezza? Che insegnamento trarre dalla considerazione dei sistemi viventi nei quali la storicità gioca un ruolo essenziale? Che contributo può dare la riflessione teologica, con particolare riguardo alla formula trinitaria, all’intelligenza del divenire? Queste sono alcune delle questioni che saranno affrontate nel corso dei seminari, delle conferenze e delle conviviali conversazioni che avranno luogo a Forlì nelle giornate di Praxis. Partecipano ai lavori Florinda Cambria (Università di Varese), Guido Cusinato (Università di Verona), Manlio Iofrida (Università di Bologna), Giovanni Leghissa (Università di Torino), Federico Leoni (Università di Verona), Riccardo Manzotti (IULM, Milano; MIT, Boston), Rocco Ronchi (Università dell'Aquila). Direzione della scuola Rocco Ronchi, organizzazione Masque teatro. Info ed iscrizioni: info@praxis-scuoladifilosofia.eu.

CERVIA N ARRATORI

E FILOSOFI IN RIVA AL MARE

RIMINI

Rovelli e Prete a confronto su Giacomo Leopardi Lunedì 10 luglio alle 21.15 alla Corte degli Agostiniani a Rimini si svolgerà il dialogo “Natura e desiderio di infinito” incentrato sulla figura di Giacomo Leopardi tra il letterato e poeta Antonio Prete e il fisico di fama mondiale (autore di un paio di veri e propri best seller per Adelphi) Carlo Rovelli (nella foto). L’incontro è condotto da Valeria Cicala con letture di Isadora Angelini.

Dal 10 luglio a Cervia e Milano Marittima riprende la rassegna che coinvolge vari punti della città “La spiaggia ama il libro” che si conclude a metà agosto. Tra gli appuntamenti c’è quello con l’autore Paolo di Paolo (nella foto) con il suo Una storia quasi solo d’amore (Feltrinelli) venerdì 21 luglio alle 21.30 a Milano Marittima in viale Gramsci. Inoltre sempre a Cervia dal 17 al 21 luglio si svolge la rassegna “Filosofia sotto le stelle” con tra i relatori Francesca Rigotti e Francesco Valagussa, Vincenzo Vitiello e Valerio Magrelli e Rosita Copioli, Erasmo Storace e Bruno Arpaia. Laboratori a numero chiuso di scrittura con diversi autori tra cui Cristiano Cavina (vedi intervista nella pagina a fianco).

Al via a luglio la nuova rassegna estiva “L’Antico Porto al chiaro di luna” al sito archeologico di Classe, dal 3 luglio. Tra gli appuntamenti clou anche tre spettacoli del Ravenna Festival che vedranno la partecipazione dell’inedito duo Fabio Mina e Geir Sundstøl in un concerto in bilico fra jazz e folk (4 luglio), una nuova produzione de Il Ciclope di Euripide che arriva dai teatri della Sicilia (7 e 8 luglio), il coro canadese di Saskatoon con tutta la freschezza e l’energia delle voci dei ragazzi. Dal 18 al 20 luglio viene proposta inoltre la seconda edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Ravenna – Premio Olivo Fioravanti, con una selezione di documentari a cura di Dario Di Blasi. Venerdì 21 e 28 luglio e giovedì 24 agosto nuovo salto nel passato con “A tavola con gli antichi: conversazioni e degustazioni di pietanze dell’antica Roma (tra cui garum, vino alle rose e dolci romani)” a cura di Claudio Cavallotti, cuoco ed esperto di cucina antica. Nelle serate del martedì e del giovedì di luglio e agosto approderà al Porto di Classe “Un bastimento di libri”, incontri letterari in collaborazione con le librerie di Ravenna. Tra gli ospiti: Danila Comastri Montanari, Romano De Marco, Gianluca Morozzi, Alessandro Vanoli, Cristiano Cavina. Per gli appassionati di miti legati al mare, giovedì 3 agosto l’attore ravennate Franco Costantini aprirà una vera e propria maratona di lettura de L’Odissea che vedrà alternarsi sul palco personalità e artisti della città. Ad aprire la rassegna il 3 luglio, un omaggio a Rino Gaetano (vedi pagina 4 per gli altri concerti). Info: www.parcoarcheologicodiclasse.it.

CATTOLICA

Le Buone Vibrazioni dei grandi della musica raccontate e intepretate in piazzetta Torna la rassegna tra musica e parole Good Vibratios curata da Emiliano Visconti. Ogni mercoledì di luglio l’appuntamento è alla Piazzetta del Tramonto, in zona porto, a Cattolica. Si comincia il 5 luglio con l’eterna sfida tra Beatles e Rolling Stones in una declinazione quanto mai insolita: Roberto Mordacci e Francesca Boccuni suoneranno a due chitarre e due voci alcune loro canzoni e ne racconteranno i risvolti filosofici mettendoli a confronto. Leonard Cohen, durante i concerti, aveva un modo assai emozionante di salutare e ringraziare il pubblico e i suoi musicisti durante gli a solo: levarsi il cappello dalla testa per portarlo a contatto col cuore. È così che sarà ricordato nella narrazione dello scrittore Giorgio Fontana, vincitore del premio Campiello 2014 e amante da sempre del grande Maestro: a inframmezzarne il racconto, il 12 luglio, ci sarà Paolo Sgallini, musicista e one man band che rileggerà alcuni capolavori del poeta-musicista. La Buona Novella di Fabrizio De André sarà raccontata dallo stesso Emiliano Visconti insieme a Bandeandrè, il 19 di luglio. Infine, a cinquant’anni esatti, si ripercorrerà l’estate passata alla storia come l’Estate dell’amore, quella Summer of Love che iniziò al suono di Sgt. Peppers dei Beatles, passò per i colori e i fiori del Pop Festival di Monterey. La serata del 26 luglio verrà introdotta e poi chiusa dal dj set condotto da Radio Talpa. I racconti sono affidati a Luca Pollini.


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LIBRI

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L’INTERVISTA

Quell’italiano volgare di Paolo Nori L’autore presenta il reading “La Svizzera”: «Se non avessi letto Baldini non l’avrei scritto» Narrare è raccontare una storia, con la scrittura o con il racconto orale. “Mosto” (il succo delle storie) è una rassegna che incrocia le arti e i mestieri della narrazione ai Poderi dal Nespoli, a Cusercoli di Civitella di Romagna, curata da Matteo Caccia e Rosario Tedesco. Tra gli ospiti principali ci sarà Paolo Nori che venerdì 7 luglio alle 22 farà un reading del suo testo “La Svizzera”. Abbiamo parlato con lui di scrittura e narrazione. Lei è di fatto uno dei pochissimi autori italiani che può essere definito “sperimentale”, come mai c’è così poco coraggio nella narrativa italiana nel voler trovare forme alternative, svincolate dalla trama, e poca voglia di cercare un diverso uso del linguaggio? «Non credo che sia così, mi sembra che ci siano tante scritture vitali, mi vengono in mente Alessandro Bergonzoni, Tiziano Scarpa, Daniele Benati e Antonio Pennacchi, per fare quattro esempio lontanissimi tra di loro; a me sembra che ciascuno di loro, quando scrive un libro, non usi strutture preesistenti, ma che lavori su un disegno nuovo, fatto a mano, per ciascun libro nuovo che fanno: queste cose poi possono piacere o meno, l’aspetto sperimentale non necessariamente sinonimo di qualità, mi viene in mente un libro che direi sperimentale, Boccalone di Palandri, che non sono mai riuscito a leggere fino alla fine». Il suo monologo La Svizzera si sentono richiami a due grandi riferimenti da una parte il poeta romagnolo Raffaello Baldini e dall’altra un’altra sua grande passione, le avanguardie russe. Cosa c’è da riscoprire in questi due modi di scrivere? «Baldini è uno scrittore straordinario che unisce una grande potenza di scrittura a una grande tenerezza d’animo e un piccolo, grande mondo da rappresentare, Santarcangelo di Romagna, credo che questo monologo, La Svizzera, non l’avrei mai scritto se non avessi letto Baldini. Un legame con l’avanguardia russa faccio più fatica a trovarlo però quel periodo lì, l’inizio del secolo scorso in Russia, è il periodo che forse conosco meglio di tutta la letteratura mondiale perché ci ho scritto sopra la tesi, e forse lo porto con me qualsiasi cosa scriva». Con questo monologo partecipa a un festival della narrazione, cos’è per lei narrare una storia oralmente? In cosa è diversa dal fare teatro o dallo scrivere? «Io, come dicevo, ho studiato

Paolo Nori in uno scatto di Alfredo Anceschi

russo, e una delle cose che mi ha sorpreso, della letteratura russa, è quanto sia vicina la lingua scritta alla lingua parlata; quando ho cominciato a scrivere (in italiano) ho provato a lavorare su questa vicinanza anche in italiano: una conseguenza di questo fatto è che mi piace leggere i miei libri ad alta voce, dopo che sono usciti». Il protagonista del libro è un ottantenne che si chiama

In russo tra lingua « scritta e parlata c’è grande vicinanza, ho provato a lavorare su questo anche in italiano

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LA RASSEGNA MOSTO, IL SUCCO DELLE STORIE Dal 7 al 9 luglio al Podere de’ Nespoli a Cusercoli si svolge il festival “Mosto (il succo delle storie)”, rassegna che incrocia le arti e i mestieri della narrazione. Tre giorni in una valle ai piedi dell’Appennino in cui il mestiere di raccontare, ascoltare e condividere le storie si mostra sia nelle sue componenti più conviviali come il racconto orale, la tavola e il buon bere, sia in quelle più raffinate: la messa in scena, la scrittura e la musica. Tra gli ospiti oltre a Paolo Nori (vedi intervista) il venerdì 7 alle 22 con il reading “La Svizzera” e, prima, gli scrittori Cristiano Cavina (vedi p. 16) e Ugo Cornia alle 17 e alle 19 il monologo teatrale Annunziata detta Nancy di Riccardo Goretti. Sabato 8 si comincia alle 16 con Sara Porro e Luca Iccarino con Matteo Caccia per parlare di “Di cibo, trattorie, e narrazione in viaggio”, a seguire un reading da Moby Dick di Rosario Tedesco, lo spettacolo di Cuocolo/Bosetti Roberta va sulla Luna e per chiudere lo show di Matteo Caccia “L’ultima volta che ho bevuto troppo”. Gli ospiti della domenica sono Doctor Gourmeta nell’incontro “La cucina è Rock’n’roll”, a seguire il Teatro delle Ariette con “Teatro Naturale? Io, il cous cous e Albert Camus” e si chiude con il reading di Rosario Tedesco “Se dico Goethe”. Ingresso gratuito agli eventi.

«La ripetizione è una

figura retorica, avere paura delle ripetizioni sarebbe come avere paura degli eufemismi

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Benito, una persona poco alfabetizzata. Da tempo ha una passione per la letteratura “non alfabetizzata”, come racconta in diversi suoi saggi, cosa ha di affascinante il modo di parlare di chi non sa parlare o il modo di scrivere di chi non sa scrivere? «Nel De vulgari eloquentia Dante distingue due lingue possibili, la lingua volgare, quella che, senza bisogno di alcuna regola, si impara dalla nutrice e la lingua «che fu chiamata dai Romani “gramatica”», lingua posseduta anche dai Greci e da altri popoli. Dante scrive che «La più nobile di queste due lingue è il volgare, sia perché è stata la prima a essere usata dal genere umano, sia perché ci è naturale, mentre l’altra è piuttosto artificiale», dice Dante. Un mio amico, Giuseppe Faso, mi ha raccontato che quel più nobile latino di Dante (nobilior, nell’originale, De vulgari eloquentia è scritto in latino), per secoli, nelle edizioni a stampa, è diventato «più mobile» (mobilior), perché i curatori delle opere di Dante non potevano concepire che l’italiano volgare fosse migliore della lingua dei grammatici. Ecco, a me piacciono le cose scritte in italiano volgare e io stesso mi sforzo di scrivere in italiano volgare». In molti suoi testi gioca con le ripetizioni, che sono una di quelle forme che a scuola le maestre con la penna rossa segnano come errore. Alcuni anni fa segnalò anche una traduzione in italiano di un romanzo americano in cui erano state tolte le ripetizioni del testo originale, secondo lei facendo un grave torto all’autore. Perché abbiamo così paura delle ripetizioni? «La ripetizione è una figura retorica, avere paura delle ripetizioni sarebbe come avere paura delle assonanze, o delle consonanze, o delle metonimie o della antonomasie o degli eufemismi, non mi sembra abbabbia tanto senso, ma forse mi sbaglio io». Matteo Cavezzali


CINEMA

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IL REGISTA

Il documentario, un’arte che pone domande Intervista al riminese Marco Bertozzi sul suo “Cinema grattacielo”, menzione speciale al Biografilm di Matteo Cavezzali

Il documentario Cinema grattacielo del regista riminese Marco Bertozzi ha ottenuto la menzione speciale della Giuria del Concorso Biografilm Italia al Biografilm Festival di Bologna. È un film sul grattacielo di Rimini, la sua storia, i suoi abitanti. Gli interni pop, le derive psichiche, i miti della vacanza di massa visti dal Grattacielo di Rimini, uno degli edifici simbolo della città. Alto 100 metri, inaugurato nel 1959 quale icona di una cittadina che si stava trasformando in metropoli balneare, considerato da alcuni un ecomostro e da altri un paradiso tecnologico, oggi è un quartierone verticale abitato da una ventina di nazionalità differenti. Il film sarà proiettato il 2 luglio alle 21 all’Arena degli Agostiniani preceduto da un aperitivo con presentazione, musica dal vivo e l’apertura della mostra dei manifesti del film ideati da Stefano Tonti. Dove è nata l’idea così particolare di raccontare la vita di un grattacielo? «Quando ci andai ad abitare nel 2005 mi resi conto subito delle sue particolarità, sia paesaggisti-

che che dell’elemento umano. La varietà di persone che vive in quel grattacielo è impressionante. Siamo di diciotto nazionalità differenti ad abitare in una stessa casa. Forse proprio il grattacielo attira persone un po’ particolari, un po’ folli…» È particolare del grattacielo di Rimini che era un simbolo del futuro e oggi è visto come un simbolo di vecchiaia e decadenza di quegli anni del boom economico. «È una sorta di archeologia del moderno. Ha quasi sessanta anni e non ha niente in comune con i grattaceli moderni che vediamo nei paesi orientali per esempio. È un po’ fuori epoca, legato alla decadenza e alla stranezza». Nel documentario il grattacielo parla con la voce di Ermanno Cavazzoni, che è stato sceneggiatore di Fellini nell’ultimo periodo di attività. Inoltre il grattacielo è nella città di Fellini, c’è stata una influenza del maestro riminese nella sua opera? «Il grattacielo nasce nello stesso anno in cui Fellini gira la Dolce Vita. Contemporaneamente Fellini dà voce a questo essere paludoso e polimorfo

della Roma di quegli anni e Rimini da voce al suo diventare la metropoli del turismo balneare europeo. Di sicuro un legame c’è. Fellini diceva che non riconosceva più la Rimini degli anni ’60, aveva un rapporto strano con la città, che ha sempre voluto ricostruire in studio nei suoi film senza mai girare nelle strade vere. Questo rapporto mi ha in qualche modo mi ha influenzato, ance se più che altro in maniera inconscia». Il primo grande film su un grattacielo è stato fatto negli anni ’60 da Andy Warhol quel tipo di cinema sperimentale l’ha invece influenzata? «Direi di no, ho avuto più vicinanza con “Condominium” il libro di fantascienza di Ballard che racconta le lotte e il disfacimento di una comunità che vive isolata in un condominio senza contatti con l’esterno. Quella è stata una suggestione molto forte per farmi ragionare sulle paure e i primi film catastrofisti come Inferno di cristallo, assai meno colti del progetto di Warhol che filmò per moltissime ore un grattacielo a camera fissa e oggi questa sua opera risulta forse un po’ troppo concettuale». Per descrivere il suo film ha detto che è “personale e collettivo”, cosa intendeva? «Intendevo dire che è auto biografico e però cerca di raccontare una comunità. Il primo titolo che avevo dato al film era The community. È il tentativo di unire uno sguardo personale, ma racconta anche “l’abitare” di altri. A volte si pensa che il documentario sia uno sguardo oggettivo su ciò che accade, invece è un luogo di punti di vista sul mondo». Lei è stato un regista importante per la riscoperta del documentario. È un momento in cui il documentario italiano pare che stia vivendo un momento molto positivo, forse più dei film di finzione, è d’accordo? «Sì, da anni cerchiamo di dire che nelle pieghe del documentario c’è il miglior cinema italiano. Alcuni documentari usciti negli ultimi venti anni

CONTROCINEMA

Due capolavori del muto rinascono a Ravenna Musiche del ‘400 per Giovanna d’Arco e dello stesso Chaplin per “La febbre dell’oro” di Albert Bucci*

Per il mese di luglio, al di là delle classiche arene estive di seconda visione e delle scarse prime visioni, evento imperdibile per chi ama il cinema è la rassegna Cinema e Musica del Ravenna Festival, che proporrà due sonorizzazioni dal vivo di due grandi classici del muto. Sabato 1 luglio, nella Basilica di San Francesco di Ravenna, l'appuntamento più straniante: il capolavoro La passione di Giovanna d'Arco di Carl Theodor Dreyer del 1928, accompagnato dalle voci a cappella dell’ensemble inglese Orlando Consort che riprenderanno canzoni e musiche originali del '400, in particolare nate tra il 1412 e il 1431, cioè nel periodo storico nel quale visse la pulzella d'Orleans. È la prima volta che si tenta, su questo film, una rilettura storicamente corretta della colonna sonora accompagnatoria, che

seguirà nei dettagli la complessa regia di Dreyer basata su primi piani scanditi dal dolore e dal dramma umano, esistenziale e religioso di Giovanna d'Arco, durante il processo per eresia che l'avrebbe condannata a morire sul rogo. Dreyer all'epoca non riuscì, come avrebbe voluto, a controllare la musica che avrebbe dovuto accompagnare il film: per cui aspettiamo con fiducia questa produzione che sicuramente non deluderà né gli amanti del cinema né quelli della musica antica. Martedì 11 luglio, invece, al Teatro Alighieri di Ravenna, potrete assistere alla proiezione de La febbre dell'oro di Charlie Chaplin del 1925, che sarà sonorizzato dal vivo dalla Orchestra Cherubini che interpreterà le musiche originali composte da Chaplin e ricostruite e dirette da Timothy Brock. Il memorabile film di Chaplin, con sequenze indimenticabili che hanno saputo intrecciare come

poche altre opere la tragedia della fame e della povertà con risate mai gratuite ma sempre sincere (indimenticabile la scena della scarpa cucinata), in una superba sintesi di denuncia sociale, aveva una bozza di colonna sonora elaborata proprio dallo stesso Chaplin, che ora è stata “ricostruita” e riarrangiata da Brock. Uno dei più bei film della storia del cinema, finalmente riproposto con le musiche originali dello stesso Chaplin, per quello che si annuncia essere l'evento dell'estate 2017. *Albert Bucci (Ravenna, 1968) è direttore artistico del Soundscreen Film Festival e consulente alla selezione del Ravenna Nightmare. È stato docente di Sceneggiatura alla Iulm di Milano, e produttore esecutivo di spot pubblicitari. In una vita parallela, possiede anche una laurea in Fisica Teorica. (Il suo vero nome è Alberto, ma in effetti è meglio noto come Albert).

sono tra i migliori mai realizzati nel nostro paese. Il cinema di finzione è rimasto intrappolato nelle sacche della commedia e della fiction televisiva. Il documentario invece è più libero. C’è anche un motivo tecnico per cui è più libero ed è che costa molto meno di un film di finzione, per cui ha meno vincoli e può permettersi di sperimentare sui linguaggi». Il documentario fatica però ancora ad entrare nei circuiti cinematografici tradizionali. Se pensiamo che sono anni in cui gli incassi maggiori sono fatti da film di supereroi, apparentemente l’opposto del documentario… «Sì, ma spesso la redditività dei documentari è maggiore. Girare un documentario costa molto meno di un film di finzione e se un documentario riesce a entrare in un circolo di festival e sale d’essai può guadagnare, mentre è facile che un film di finzione italiano, che spesso ha ricevuto contributi ministeriali, poi vada in perdita. Inoltre sono sempre di più le sale che cercano film che non siano solo intrattenimento, ma forme di espressione che possono lasciare qualcosa allo spettare. C’è un grande problema però linguistico. Con la parola “documentario” intendiamo cose molto diverse tra loro, come un reportage giornalistico o un film sperimentale o un cinema saggistico. Documentario, sembra che si debba “documentare” come al catasto, invece per me è un cinema che crea domande e trova poche risposte. Oggi alcuni lo chiamano “cinema del reale” riprendendo la definizione francese». Da molto tempo insegna Cinema documentario in diverse accademie al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla Scuola Gian Maria Volontè di Roma, al Conservatorio di Scienze Audiovisive di Lugano e, attualmente, all’Università IUAV di Venezia. Da dove inizia per insegnare ai suo studenti come fare un documentario? «Inizio sempre da Leonardo Da Vinci e dalle sue riflessioni sul vedere e sulla camera oscura, che per me sono l’inizio del documentario, che è una forma di arte contemporanea, forse la più vitale di questa epoca».


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ARTE

LA RECENSIONE

L’intrigante bellezza della ceramica déco Al Mic di Faenza una mostra che si collega idealmente a quella dei musei di San Domenico in un elegante allestimento di Sabina Ghinassi

Art Déco, il gusto di un’epoca, è la parte faentina del progetto espositivo appena concluso Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia dei Musei San Domenico di Forlì, ed è dedicata alla produzione ceramica ascrivibile al gusto Déco con opere italiane (oltre alla scuola faentina) della Manifattura Ginori di Giò Ponti e Giuseppe Gariboldi e della Manifattura Lenci e Rometti, ma anche danesi con la Bing e Gröndhal di Copenhaghen, belghe con la Fabbrica Imperiale e Reale di Nimy e le Manifatture di Boch Frères, austriache con la manifattura Wiener Werkstätte e tedesche con pezzi prodotti nella Repubblica di Weimar. La sezione, come è abitudine al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, vede esposti capolavori in un allestimento calibrato ed elegante che, curato da Claudia Casali, esalta in modo raffinatissimo la qualità estetica e poetica estrema delle creazioni fittili di alcuni dei protagonisti dell’arte italiana degli anni ’20. Francesco Nonni, Pietro Melandri, Riccardo Gatti, Giovanni Guerrini, Ercole Drei, Domenico Rambelli sono alcuni di questi protagonisti, ascrivibili alla cerchia di artisti che, dopo l’esperienza del Cenacolo Baccariniano, ruotavano intorno alla Regia Scuola di Ceramica di Faenza, fondata da Gaetano Ballardini nel 1919 (lo stesso anno del Bauhaus a Weimar) e diventata in meno di un decennio uno dei centri più importanti

della ceramica a livello internazionale, grazie a una serrata rete di contatti e di presenze alle maggiori esposizioni del tempo. Alla ceramica si accompagna un nucleo di mobili creati dalla Manifattura Berdondini, anch’essa attiva a Faenza e legata al gruppo di intellettuali e artisti della Scuola Ceramica. Il gusto Déco, sebbene non ancora definito rigidamente, alla fine

del primo decennio del novecento aveva già iniziato a diffondersi in Italia, seguendo le tracce delle esperienze Arts And Crafts e Art Noveau internazionali sulla linea liminale che divideva le arti “maggiori” e quelle minori, sperimentando con grande libertà quella che oggi definiamo contaminazione tra linguaggi diversi. In quegli anni nacque anche la moda così come la cono-

sciamo oggi: i primi fashion designer, Paul Poiret e le sue figure stilizzate, il glamour femminile, la prima cartellonistica pubblicitaria, aspetti ben rappresentati nell’altra sezione della kérmesse forlivese “Magiche Atmosfere Déco”, allestita al Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme, aperta sino al 2 luglio, con curatela di Paola Babini e Beatrice Sansavini. Il Déco come gusto

Un'emozione unica nelle oasi naturali del delta del Po Escursioni in barca alla foce del fiume, a bordo di piccole e silenziose imbarcazioni in partenza da Gorino e Volano… … ed escursioni in barca e in bicicletta nelle Valli di Comacchio, la dimora di fenicotteri, con visita agli antichi casoni da pesca. Per assaporare piatti tipici a base di pesce e di anguilla, vi aspettiamo nei nostri ristoranti nel cuore del delta e delle Valli di Comacchio.

Partenze giornaliere fino al mese di novembre PER INFO Tel./Fax 0533.81302 Cell 346.5926555 info@podeltatourism.it www.podeltatourism.it Facebook: Po Delta Tourism

eclettico – perché non fu mai un vero movimento artistico-nacque quindi dal linguaggio Liberty, evolvendosi in modo sincretico e includendo astrazione geometrica, influenze della Secessione viennese, cromatismi Fauve, dinamismi di sapore futurista, fascinazione esotica, per l’Africa e l’Antico Egitto, orientalismi e astrazione geometrica. A questi elementi si


ARTE

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21 Da sinistra, opere di: Nonni, Rambelli, Rometti, Nonni

aggiunse il fascino per lo straordinario e per la “maraviglia” anche nei materiali e nell’esecuzione; erano ricercatissime e ambìte materie rare come pietre preziose, cristalli, pelle di squalo, di manta, di zebra; come tecniche e scelte decorative erano privilegiati gli intarsi,

l’animalier, le lacche, gli smalti, insieme alla perizia calligrafica e all’opulenza nelle lavorazioni. Così Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca racconta tutti questi aspetti grazie all’esposizione di pezzi diversissimi tra loro e certo non appartenenti unicamente alla voluttà del capriccio estetizzante o al glamour. Un’opera come il “Vaso nero a cono con sfere dorate” in

maiolica nera con riflesso dorato di Domenico Rambelli, è preziosa e austera nella sintesi formale innovativa, lo stesso si può dire del “Danzatore con leopardo” di Nonni, in maiolica rifinita con oro a terzo fuoco, statua diventata un tòpos anche per molta altra produzione grafica di Nonni. Sono esempi di rara bellezza anche le citazioni neoclassiche di Giò Ponti per la Manifattura Ginori, la “Coppia di Scimpanzé” in maiolica riflessata di Leo Guerrini, realizzata da Anselmo Bucci, o lo stupefacente “Corteo Orientale” in maiolica rifinita in oro a terzo fuoco di Francesco Nonni, un’opera simbolo del Déco italiano che vinse l’Argento all’Esposizione Universale delle Arti Decorative di Parigi del 1925 da cui prese il nome questa corrente di gusto. Si tratta di una mostra da vedere per la sua intrigante bellezza. Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca, a cura di Claudia Casali, Mic, Museo Internazionale delle Ceramiche, viale Baccarini 19, Faenza; Fino all’1 ottobre, aperto martedì-domenica e festivi 10-19. Chiuso il 15 agosto; Ingresso: 8 euro, ridotto euro 5; Info: 0546 697311, www.micfaenza.org.

L’INIZIATIVA APERITIVI

lunedì 3 luglio, ore 10:30

martedì 18 luglio, ore 21.30

La bottega dello scienziato (cupola Planetario - attività per bambini da 4 anni)

Mauro Graziani: Notte di mezz'estate Alla scoperta delle costellazioni estive

martedì 4 luglio, ore 21.30

lunedì 24 luglio, ore 10:30

Planetario, ingresso libero, cielo permettendo

lunedì 10, ore 10:30

Oriano Spazzoli: Pappagalli in equilibrio; i paradossi della fisica

La bottega dello scienziato

(sala Conferenze - attività per bambini da 6 anni)

Osservazione pubblica della volta stellata

Amalia Persico: Bussole in cielo e in terra: trucchi per non perdersi in mare, in terra e in cielo (cupola Planetario - attività per bambini da 6 anni)

martedì 11 luglio, ore 21.30 Claudio Balella: Viaggio dal polo all'equatore

lunedì 17 luglio, ore 10:30 La bottega dello scienziato

Marco Garoni: Stelle e disegni... il cielo dipinto (cupola Planetario - attività per bambini da 6 anni)

MUSEO

DELLE

CERAMICHE

In occasione della mostra “Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca” il Mic di Faenza organizza una serie di eventi a luglio. Ogni martedì, alle 18.30, sarà possibile godere di una visita guidata alla mostra seguita da un aperitivo in giardino. Inoltre, c’è un interessante calendario musicale tra classica, folk e blues. Il 19 luglio (ore 21.15) “Evelis – Melodie” con Maria Claudia Bergantin alla voce soprano e Monica Ferrini al pianoforte che interpretano brani di Tosti, Puccini e Respighi; il 26 luglio (ore 21.15) Entrada Prohibida con Donato D’Antonio alla chitarra, Vittorio Veroli al violino e Silvio Zalambani al sax con un repertorio (musiche di Arolas, Greco e Rodriguez) dedicato al tango che in quegli anni divenne molto di moda. Due i concerti con Strade Blu (vedi p. 6), il 4 luglio (ore 21.30) con Cesare Basile e l’1 agosto con Ashley Hutchings e Blair Dunlop, padre e figlio, protagonisti del folk britannico.

lo! l e b è o l e i c l i noi! n o c o l i r p o c s Marco Garoni: Il cielo per i più piccoli

E CONCERTI TRA ROCK E FOLK AL

La bottega dello scienziato

matisse ILDA 75 spiaggia&cucina APERITIVO IN MOSTRA L’Arte su tela di ILDA 75 incontra l’Arte in cucina del MATISSE

DOMENICA 23 LUGLIO dalle ore 19

martedì 25 luglio, ore 21.30 Massimo Berretti La missione Cassini a Saturno... ultimo atto

lunedì 31 luglio, ore 10:30 La bottega dello scienziato

Marco Garoni: In gita sulla Luna (cupola Planetario - attività per bambini da 6 anni)

Il Planetario dispone anche di un’ampia

BIBLIOTECA TEMATICA!

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

MATISSE Spiaggia e Cucina Via Ravenna 1 Lido di Savio (RA) Per info e prenotazioni329 6819309

Bagno Matisse

Ilda 75


ASSAGGI GOLOSI E MERCATINI A FIRENZUOLA

Info: 055 8199477 firenzuolaproloco@gmail.com

8 luglio - Festa della Croce del Sasso di Castro Loc.Traversa ore 8.00 partenza per la Croce - ore 20.00 area verde Apericena e Musica dal vivo 8 e 9 luglio Sagra del tortello ore 19.00 Pietramala, Area sportiva 22 e 29 luglio - Covigliaio, ore 19.00 Pizza, primi piatti musica e spettacolo

A LUGLIO RIFUGIAMOCI NELL’ ALTO MUGELLO

L’Alto Mugello, un pezzo di territorio toscano che guarda la Romagna, con i borghi di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola, ti aspetta. Una fuga dalla calura per partecipare alle tante manifestazioni e iniziative. E per gustare i saporiti piatti della cucina di tradizione. CASTAGNETO IN MUSICA 1 luglio - Marradi Località La Cavallara Dalle ore 18.00 musica, animazione anche per bambini, specialità gastronomiche locali nel castagneto di Pian Giorgio Info: 3287977237 - 3356926512 - www.stradadelmarrone.it SOTTO IL FUOCO 1 e 2 luglio - Firenzuola Rievocazione della Liberazione di Firenzuola con mezzi e postazioni fisse, cena in alta uniforme e musica anni 40’. Visita al Museo Storico Culturale “Sulla linea del fronte”. Passeggiata alla riscoperta della Linea Gotica (prenotazioni 339 8127890) Info: 055 8199477 - firenzuolaproloco@gmail.com

2 luglio a Pian di Sopra, Festa dei lamponi Tutti i giovedì di luglio e agosto Soffitte in piazza, mercatino dell'usato e di hobbistica nel centro storico 30 luglio a Crespino del Lamone, Sagra della piadina A PALAZZUOLO SUL SENIO

Info: 055 8046125 - www.palazzuoloturismo.it

2 luglio – Sagra del tortello Degustazione di tortelli di patate e di ortiche e di altre specialità locali alla "Casa del Villeggiante" 7 luglio - 13° Palazzuolo wine

29 luglio ore 19.30 pranzo e cena Traversa, Sagra del tortello traversino

Dal 27 al 30 luglio - Festa della birra Quattro giorni di musica, giochi ed allegria presso il Parco della Fontana

Mercato del Contadino Fino al 29 ottobre Tutte le domeniche mercatino agricolo con vendita dei prodotti locali

Hobby Senio - Tutte le seconde domeniche fino al 10 Settembre dalle ore 10 alle 20: mercatino di hobbistica, antiquariato, artigianato e mostra scambio

Baratta, vendi e regala 31 luglio, mercatino all'ombra delle antiche mura di Porta Bolognese

Mercantico Tutti i martedì fino all'8 agosto dalle ore 18.00: le vecchie cose

NEL MUGELLO SOTTO IL CIELO DI GIOTTO

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A MARRADI

Info: 055 8045170 - www.pro-marradi.it

LE MADONNE DI GIOTTO E LA PITTURA DEL TRECENTO 10 giugno - 29 ottobre Celebrazioni per i 750 anni dalla nascita L'itinerario comprende: a Vicchio nel Museo Beato Angelico esposizione del prestito della grande tavola di Giotto la "Madonna di S. Giorgio alla Costa", a Borgo San Lorenzo nella Pieve di San

Lorenzo "La Vergine col Bambino" di Giotto. Altri dipinti e affreschi trecenteschi in diversi luoghi del Mugello. A Crespino sul Lamone (Marradi) nella Chiesa di S. Maria Nascente è la Madonna con bambino e angeli, di Jacopo del Casentino (1342).Tutti i giorni 9.00-18.00. Info: Sig.ra Rina: 055 804709 Orari, visite guidate e info sul sito www.mugellotoscana.it tel. 055 84527185-6

LUNE DI MUSICA 10, 17, 24, 31 luglio - Palazzuolo sul Senio In Piazza del Grano alle ore 21.00 aperitivo e concerto acustico con "La Follia" Info: 055 8046125 - www.prolocopalazzuolo.it FRESCO FESTIVAL 15 e 16 luglio - Palazzuolo sul Senio Nel centro storico minifestival di musica, cinema, arte ed enogastronomia. Info: 055 8046125 - www.prolocopalazzuolo.it ARTE DEL FARE 16 luglio - Firenzuola Dalle ore 10.00 mostra mercato dell’artigianato. Spazio bambini con animazione. Ballo liscio alle 21.00 Info: 055 8199477 - firenzuolaproloco@gmail.com

PALAZZUOLO CAVALLI 1 e 2 luglio - Palazzuolo sul Senio Raduno di cavalli e cavalieri; sabato sera cena e musica per tutti. Info: 055 8046125 - www.prolocopalazzuolo.it

FESTE MEDIEVALI ALLA CORTE DEGLI UBALDINI: eroiche gesta tra storia e leggenda Dal 21 al 23 luglio - Palazzuolo sul Senio Il medioevo raccontato e vissuto in tre giorni nel borgo storico. Campi d'armi, tornei, battaglie, mercati, spettacoli, musica, osterie e tanto altro alla portata di grandi e piccini. Info: 055 8046125 - 334 8889910 - www.osteghibellina.net

MARRADI CAMPANA IN FESTA 7 e 8 luglio - Marradi Venerdì, Teatro Animosi - ore 21.00, Lectio Magistralis di Umberto Galimberti. Sabato, centro storico - ore 17.00 – 0.00 Info: www.marradicampanainfesta.it - www.comune.marradi.fi.it

CONCERTO E CENA NELLA CAVA DI BRENTO 22 luglio - Firenzuola Camminata, cena e concerto del coro Mulieris Voces Info: 339 8127890 - www.trekkingmugello.com

TREKKING NELLA VALLE DELL'INFERNO 9 luglio – Moscheta nella valle del Rovigo Escursione nel canyon di Moscheta e ai mulini del Rovigo Prenotazioni: 339 8127890 - www.trekkingmugello.com

NOTTE DELL'ARCHEOLOGIA 29 luglio - Palazzuolo sul Senio Visite guidate al Museo Archeologico dell'Alto Mugello Info: 055 8046125 - www.prolocopalazzuolo.it


ARTE

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LA VISITA

Museo Ugonia, la caparbietà della Romagna Nell’elegante Brisighella le opere dell’incisore che ha conquistato anche l’Inghilterra senza mai abbandonare il borgo

di Elettra Stamboulis

La proposta del raffinato borgo di Brisighella, questa enclave di Liguria mista a un odore di Toscana, ma con la caparbietà romagnola, è sempre particolarmente ricca d’estate: vale la pena però di non fermarsi solo di sera per una cena romantica o per aperitivi musicali. Conoscere un luogo significa cononoscerne le visioni, gli oggetti che ne hanno garantito la sopravvivenza nel tempo, le mani che hanno costruito il suo immaginario. E per rendersi conto del particolare humus di questa cittadina bisogna partire dal Museo Ugonia, ovvero dalla caparbietà di Romagna. Il litografo di cui si raccolgono circa 400 opere è uno di quei casi artistici che confermano la centralità di questa terra di confine nella scena dell'arte e della cultura nella Belle Epoque. Ugonia faceva infatti parte di quel gruppo di giovani che si erano formati alla Scuola di Arti e Mestieri di Minardi a Faenza, tra cui c’erano Domenico Baccarin ed Ercole Drei. Fu subito accolto a Londra nel tempio della litografia e anche gli Uffizi acquisirono numerose sue opere, anche se il British è sicuramente uno dei luoghi che ne conserva in numero maggiore dopo ovviamente il borgo natio. D'altro canto la terra di Albione è sempre stata più aperta al bianco e nero, all'illustrazione, che in Italia avevano e hanno sempre stentato ad essere accolti come stili o soggetti decorativi o artigianali. Uno dei primi critici che scrisse dell'artista brisighellese definisce «l'illustrazione del libro e del volume fatta a disegno... melanconica e umiliante Cenerentola dell'arte»,

una frase che potrebbe naturalmente essere ripetuta anche oggi. La cosa straniante è che Ugonia ha portato la visione della sua vallata nel mondo, pur rimanendo per tutta la vita radicato e ancorato al suo paese: i suoi luoghi, raffigurati con una inclinazione sentimentale e affettuosa, pascoliana, sono sospese immagini del silenzio. Come se prota-

gonista non fosse la sua mano e il suo guardare al suo piccolo mondo: non si può essere cosmopoliti se non si ha un paese nel cuore, ha scritto in una sua mostra un grande fotografo italiano. Ecco perché cominciare da qui un percorso di scoperta di questa parte di Romagna può essere particolarmente interessante, visto che noi guardiamo al

mondo utilizzando gli occhiali che le nostre visioni precedenti, la nostra esperienza e la nostra cultura ci permettono di fare. Possiamo ritrovare in questa ampia raccolta, che ospita anche un lascito successivo di Silvio Morselli di oltre mille incisioni dal XIX al XX secolo. Poi potete uscire e camminare il museo all’aperto dell’olio di

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Brisighella, per rivedere ciò che ha nutrito l'arte di questo schivo incisore. Infine, per rientrare nel cuore della terra, tornare alla Rocca e al Museo del Gesso, quindi farsi rapire dal rapporto millenario dell'essere umano con queste grotte e cave, utilizzate fin dall'età protostorica, attraversando il Medioevo e il Rinascimento per giungere a noi. Insomma in un piccolo borgo c'è un microcosmo che permette di passeggiare la storia dell'umanità in poche iarde. Se alla fine non siete smarriti o se volete riprendere il filo della nostra storia più recente, potete con pochi chilometri andare al Museo della Resistenza – Cà Malanca. Una vera e propria casa di battaglia dove il 12 ottobre 1944, le truppe tedesche e 700 partigiani si sfidarono per la liberazione della zona. Qui potete anche soggiornare, versando un contributo volontario, in comitiva e nella notte sentire i cinghiali, raccontarvi storie sotto uno straordinario cielo stellato e godere della pace che qualcuno ci ha regalato. Museo Ugonia - Piazzetta Porta Gabalo; tel. 0546.85777 – Biglietto unico con Rocca: 3 Euro; ORARIO: da maggio a settembre – prefestivi e festivi: 10-12.30 e 15-19; mese di aprile e di ottobre – prefestivi e festivi : 1012.30 e 15-17. Da novembre a marzo – prefestivi 15-17 e festivi 10-12.30 e 15-17. Per Ca Malanca A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), Corso Garibaldi 2 - 48018 Faenza (tel. 0546-28561) oppure contattare Sauro Bacchi reperebile al nr. 346 2290498.


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JUNIOR

NARRAZIONI

Un luglio da favola, tra spettacoli e racconti Una mappa degli appuntamenti con i burattini, le letture e gli allestimenti teatrali pensati per i ragazzi

Da sinistra, scene tratte dagli spettacoli: Rosso Cappuccetto, A proposito di Piter Pan, Cinderella Vampirella

Un viaggio nel teatro per ragazzi a luglio potrebbe partire, lunedì 3, dalla rassegna a Faenza con il Teatro Ragazzi nella Molinella: cinque spettacoli sotto al cielo stellato nel cuore della cittadina Manfreda, tutti con inizio alle 21.15 (biglietti 4 euro). Si comincia con Accademia Perduta/Romagna Teatri (compagnia che cura l’intera rassegna) e il loro Un topo, due topi, tre topi... un treno per Hamelin di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol e Marina Allegri con Mariolina Coppola, Maurizio Casali, James Foschi. Il 10 luglio invece Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti porta in scena Rosso Cappuccetto progetto, interpretazione, costume e oggetti di scena di Emanuela Dall’aglio per la regia di Mirto Baliani, Emanuela Dall’aglio. Il 17 luglio torna Accademia Perduta/Romagna Teatri con Jack e il fagiolo magico, uno spettacolo di Marcello Chiarenza, mentre lunedì 24 sarà la volta di Storia tutta d’un fiato di Roberto Piumini e Luca Radaelli; chiudono la rassegna I tre porcellini di Giallo Mare Minimal Teatro il 31 luglio. A Brisighella, invece, l’appuntamento è al teatro di via Spada, l’ingresso è gratuito alle 21.15. Venerdì 7 luglio Accademia Perduta/TCP Tanti Cosi Progetti porta in scena La gallinella rossa, mentre il 14 luglio la Compagnia Corps Rompu propone Storia del re Kabul e dello sguattero Gawain. Il 21 luglio sarà di scena La Piccionaia con Girotodondo del bosco, mentre Proscenio Teatro proporrà al pubblico il suo Il brutto brutto anatroccolo il 28 luglio. Chiude la rassegna il 4 agosto Il Baule volante con lo spettacolo L’acciarino magico.

Prosegue invece a Ravenna la rassegna “Dalle sette alle nove teatro, giochi e picnic sul prato”, un affresco teatrale per bambine e bambini, con attività collaterali a sorpresa, allestite in spazi insoliti del Cisim di Lido Adriano e del Rasi (via Roma), nella fascia oraria dalle 19 alle 21, dalla compagnia Drammatico Vegetale. Il 6 luglio l’appuntamento è al Cisim con Babar L’elefantino mentre sabato 8, domenica 9 e il 14 e 15 luglio si svolgerà Cappuccetto Rosso - una fiaba africana (dai 6 anni e adulti). studio per uno spettacolo, originale versione senegalese del Cappuccetto Rosso. In scena Simone Marzocchi e gli attori del Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye, in coproduzione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro. Il 18 e 19 luglio sarà di scena Viaggio in aereo (dai 5 agli 11 anni) ispirato al Priccolo Principe, mentre il 20 e 21 luglio (dai 2 ai 6 anni) lo spettacolo premiato in Polonia Che sì che no. (Biglietto 3 euro consigliata la prenotazione). Lido di Classe si trasforma invece, il giovedì mattina, nel Lido delle favole con ritrovo e partenza per i luoghi delle favole ore 9.30 presso il Cinema Arena del Sole. Tra gli eventi da segnalare il 6 luglio L’Orlando furioso e gli oggetti magici raccontato da Roberto Papetti al bagno Marta. Alla Rocca Malatestiana di Cesena appuntamento per bambini nelle serate del mercoledì: il 12 luglio racconti ed esperienze da brivido, magia, mistero, processo al mercenario a cura di Roberto Fabbri (a partire dai 3 anni); il 26 “Cappuccetto Rosso o l’attraversare

il bosco dei segreti”, esperienza interattiva itinerante (fra gioco e racconto) nel Museo di Storia dell’Agricoltura e nel Parco della Rimembranza. Un appuntamento a luglio anche a Poggio Torriana alle 21.15 (biglietto 5 euro, gratis fino ai 10 anni). Venerdì 21 luglio Unoteatro-Stilema presenta A proposito di Piter Pan con Silvano Antonelli e Laura Righi.

Riprende anche la rassegna Fole e burrattini curata dal Teatro del Drago che coinvolge tutta la Romagna e in particolare a luglio farà tappa a Sogliano sul Rubicone che inaugurerà l’edizione 2017 giovedì 13 luglio alle 21 nella piazza centrale di Rontagnano con il cavallo di battaglia della Famiglia d’Arte Monticelli: lo spettacolo di burattini della tradizione dell’Emilia Romagna Il rapimento del Principe Carlo, con Mauro e Andrea

Monticelli. Il secondo appuntamento si svolgerà in piazza Matteotti a Sogliano al Rubicone giovedì 27 luglio sempre alle 21 e avrà come protagonista lo spettacolo Storie di Arlecchino della compagnia bolognese Barbariccia, burattinaio Enrico Deotti. Giovedì 3 agosto a Bivio Montegelli (davanti alla scuola elementare del paese) sarà di scena la Compagnia ATGTP di Jesi con lo spettacolo Cinderella Vampirella.

L’EVENTO

Cartoon, comix e cosplay a Rimini A Castel Sismondo festival internazionale del cinema d’animazione A Rimini, dal 17 al 23 luglio, torna Cartoon Club, il Festival Internazionale del Cinema d’Animazione, del Fumetto e dei Games in programma a Rimini. Una settimana di proiezioni, spettacoli, concerti, incontri con autori, registi e case editrici, workshop a Castel Sismondo. Il programma propone in concorso il meglio del cinema d’animazione internazionale con oltre 250 cortometraggi animati, provenienti da tutta Europa, Stati Uniti e Asia, lungometraggi animati, anime giapponesi, film di diploma prodotti dalle scuole di cinema d’animazione europee e una selezione dai Cartoon d’Or, l’Oscar europeo del cinema d’animazione. Non mancherà una selezione di animazioni da “Il giro del mondo in 80 corti” in collaborazione con Amarcort Film Festival. Inoltre dal 20 al 23 luglio c'è Riminicomix, la mostra-mercato in piazzale Federico Fellini che accoglie editori, fumetti d’antiquariato, manga e collezionismo. Nello stesso periodo si svolge la Cosplay Convention, uno degli appuntamenti del settore più attesi a livello nazionale, che coinvolge migliaia di giovani che vestono i costumi dei loro eroi dei cartoni animati, degli anime e dei fumetti. Tra le mostre in programma, “The Simpsons” al Teatro Galli e “J. R. Tolkien, tra fumetti e cartoons” a Castel Sismondo. In anteprima, a partire dal 1 luglio e sino alla fine del mese, sono previsti una serie di eventi collaterali e programmi per bambini. Tutte le info sul programma su www.cartoonclubrimini.com.



GUSTO

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26 LA RICETTA/1 CURZÙL

CON LO SCALOGNO IGP DI

ROMAGNA

Ingredienti per i curzùl 350 grammi di farina 0 150 grammi di farina si semola di grano duro 5 uova di media grandezza Ingredienti per il sugo allo scalogno 300 grammi di guanciale stagionato tagliato in fette spesse 300 grammi di Scalogno di Romagna Igp 300 grammi di pomodoro pelati a pezzetti 1 decilitri di olio extravergine di oliva 1 rametto di rosmarino un bicchiere di vino rosso sale marino integrale pepe macinato al momento 1 cucchiaio fra prezzemolo basilico e salvia tritati

LA TRADIZIONE

Prezioso, profumato e intatto: lo scalogno Igp di Romagna

Preparazione per i curzùl Sopra un largo tagliere impastare a lungo le uova con le farine, tirare col matterello una sfoglia (anche 2, in modo che risulti più agevole poi il taglio della pasta) abbastanza spessa (3 mm), cospargere di farina di semola e aspettare che asciughi un poco. Ora arrotolare la sfoglia e tagliare con un grande coltello delle “fette” dal cilindro di pasta, larghe quanto lo spessore della sfoglia stessa.Srotolate le girelle ottenute e stendere i curzùl sul tagliere perché non si attacchino fra loro. Preparazione per il sugo In una capiente padella rosolare molto lentamente lo scalogno tritato grossolanamente con olio extravergine di oliva; dopo pochi minuti aggiungere anche il guanciale tagliato a listarelle, il pepe e il rosmarino. Quando gli ingredienti risultano cotti, sfumare con il vino rosso e unire il pomodoro. Aggiustare di sale e lasciare sobbollire a fuoco basso, a lungo, fino a che tutti i liquidi non sono asciugati.Condire ora la pasta lessata in abbondante acqua salata e “tirarla” direttamente sul fuoco, nella padella di cottura del sugo, completando con olio a crudo, con pepe macinato al momento e con il trito di erbe aromatiche.

di Giorgia Lagosti

Simile alla cipolla, ma più piccolo e allungato, lo scalogno Igp di Romagna è davvero un bene prezioso, una varietà le cui origini sono antichissime e che solo grazie all’uomo è stato preservato. L’antica denominazione di queste piante, la cui coltivazione

è nota almeno dal 3000 anni a.C. ed era già in uso presso i popoli romani, non è facilmente ricostruibile. Si ritiene che lo scalogno sia stato portato dai popoli che migrarono dal medio oriente verso l’Europa, tra questi le popolazioni celtiche, molto presenti anche nelle nostre zone,

infatti il termine allium è una parola celtica che significa “bruciante”. In ogni caso, come si diceva, la sua preservazione è si deve all’azione umana. Non facendo infatti fiori e non potendosi di conseguenza propagare con l’impollinazione ma solo conservandone ed interrando i bulbi, sono stati gli agricoltori

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GUSTO

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27 LA RICETTA/2

L’APPUNTAMENTO

SCALOGNO SOTT’OLIO ALLA SANTOREGGIA

Una sagra all’ombra della Rocca insieme alla fiera del libro

Ingredienti 400 grammi di scalogno Igp di Romagna 1 litro di aceto di vino bianco 5 foglie di alloro 8 bacche di pepe nero un po’ di rametti di santoreggia olio extra vergine d’oliva

Un’ottima occasione per gustare lo scalogno di Romagna e scoprirne virtù culinarie e per la salute è rappresentata ogni anno dalla sagra che gli viene dedicata a luglio sulle colline del Faentino e più precisamente a Riolo Terme, all’ombra della sua rocca. Qui stand gastronomici offrono diverse varianti di preparazioni e il paese è animato da spettacoli e attività collaterali. Quest’anno la sagra si svolge dal 20 al 23 luglio, in concomitanza con la terza Fiera del libro Romagnolo (dal 21 al e23). romagnoli che lo hanno preservato dall’estinzione. Inoltre, per questo stesso motivo, non essendo mai stato “incrociato”, il suo corredo genetico è rimasto invariato nei secoli. Appartenente alla famiglia delle Liliacee, lo scalogno Igp di Romagna è molto profumato e, consumato crudo, ha proprietà

antibiotiche come l'aglio, dato che contiene silicio, selenio, magnesio, fibre e vitamina C. per la sua coltivazione sono di natura collinare, tessitura media tendente all’argilloso, asciutti, ben dotati di potassio e sostanza organica, ben esposti e soprattutto ben drenati In cucina viene molto usato

per profumare paste e ragù, saltando in padella i primi piatti. Poi trova largo impiego per aromatizzare le insalate, dia da crudo subito dopo la raccolta che sott’olio. E proprio in questa sua ultima versione risulta delicato e gustoso anche con i salumi, sul pesce bollito, con frittate e con bruschette.

Preparazione Pulire gli scalogni eliminando la parte esterna e metterli a bollire in una pentola insieme all’aceto, qualche foglia di alloro, qualche rametto di santoreggia e qualche grano di pepe nero. Lasciarli cuocere finchè risultino teneri nella parte esterna (uno stuzzicante deve forare il primo strato dello scalogno ma non perforarli del tutto). Ovviamente il tempo della cottura dipenderà dalla grandezza degli scalogni. Ora disporli su uno strofinaccio pulito e lasciarli asciugare. Mettere gli scalogni in un vaso di vetro sterilizzato, unire anche qualche grano di pepe nero e qualche rametto di santoreggia e coprirli bene con olio extra vergine d’oliva. Chiudere bene il vaso e sterilizzare il tutto mettendolo a bollire, coperto con un strofinaccio, in una pentola, con l’acqua che copra di circa 5 centimetri il vaso. Pe un vaso di media grandezza lasciar bollire almeno 20 minuti.

Moriconi RIOLO TERME 20-21-22-23 Luglio 2017

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a

25 FIERA dello SCALOGNO di ROMAGNA

MORICONI FRUTTA: TRATTATEVI BENE!



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