PER COMUNICARE... NUMERO 3
GiugnoGiugno-Luglio 2007
L’AMBIENTE
V
oci ufficiose sostenevano che durante il vertice dei G8, G8 le nazioni più industrializzate del globo avrebbero firmato un accordo concreto sull’incombente problema climatico e sull’emissione dei gas serra, ponendo come obiettivi la riduzione del 50 per cento delle emissioni inquinanti ed il contenimento del surriscaldamento terrestre a 2 gradi entro il 2050. Questa tesi era avvalorata dal risultato positivo del vertice Ambiente G8, svoltosi in precedenza, che riuniva i ministri dell’ambiente dei G8 oltre a quelli di Cina, India, Messico, Brasile e Sudafrica. Effettivamente i rappresentanti delle nazioni, nell’incontro di Heiligendamm (Germania) tenuto dal 6 all’8 giugno, trattando temi quali l’innovazione innovazione e la sostenibilità con il motto “Crescita e Responsabilità”, hanno discusso a lungo sulla questione ambientale e climatica. Ma, mentre l’informazione del Bel Paese ci bombardava con le notizie degli scontri del “popolo” no-global e delle manifestazione anti-G8 al di fuori della zona rossa, passava un po’ inosservata la notizia che l’accordo sul clima e sull’emissione di CO2 non era stato raggiunto. Pur essendo tutti concordi sulla necessità di tagli sostanziali, i potenti della terra, non sono stati in grado di fissare obiettivi vincolanti e target di riduzione, vista la contrarietà del presidente americano George W. Bush (l’America non aveva aderito neanche al protocollo di Kyoto). Kyoto Intanto i rapporti del Intergovernmental Panel on Climate Change indicano un potenziale aumento della temperatura in questo secolo di 6 °C. In tal caso si verificherebbero lo scioglimento di una larga parte dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare, la modificazione degli habitat naturali. Alcuni modelli prevedono persino il pericolo che un inabissamento della corrente del Golfo possa innescare un raffreddamento dell’area europea, facendo entrare il vecchio continente in una nuova Era Glaciale. Glaciale Non basteranno le parole a risolvere il problema ambientale.
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Articoli • Autodistruzione di Antonio D’Ambra
a pag. 2
• “Chiare, fresche e dolci acque” di Eleonora Benedetti
a pag. 2
• Movimento per la decrescita felice di Paolo Vecchi
a pag. 4
• Lo sviluppo sostenibile nell’etica cristiana di Martina Parivir
a pag. 5
• Test: Il tuo stile di vita è ecosostenibile?
a pag. 6
• Fotovoltaico: l’energia che viene dal sole di Giacomo Filippo Porzio a pag. 7 • La casa Girasole di Eleonora Benedetti
a pag. 7
• La solita bufala? di Pier Paolo Giusti
a pag. 8
• Come appiccare l’incendi perfetto di Cristian Tognaccini
a pag. 8
• Come vivere il nostro rapporto con le cose? di d. Giancarlo Brilli a pag. 10
Stefano Matteoli
Rubriche • TELEVISIONE Erano forse meglio i focolari… di Marco Celli
a pag. 10
• CINEMA La battaglia delle Termopili di Antonio D’Ambra
a pag. 11
• ATTUALITA’ In corsa verso l’Apocalisse di Francesco Benedetti
a pag. 12
• SOCIOLOGIA La medicina per chi sta bene di Pier Paolo Giusti
a pag. 12
• INTERNET Chiedilo agli spiriti di Cristian Tognaccini
a pag. 13
N°3 Giugno/Luglio
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Autodistruzione...
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ierangelo Bertoli Eppure soffia! nasce a Sassuolo, in E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi provincia di Modela chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi na, il5 novembre del 1942. uccelli che volano a stento malati di morte Inizia a strimpellare presto, il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte ma il suo debutto come un'isola intera ha trovato nel mare una tomba professionista arriverà il falso progresso ha voluto provare una bomba molto più avanti. Nel poi pioggia che toglie la sete alla terra che è viva 1976 esce "Eppure Soffia" invece le porta la morte perché è radioattiva , il primo album della diEppure il vento soffia ancora scografia ufficiale, dopo spruzza l'acqua alle navi sulla prora alcuni 45 giri autoprodotti e sussurra canzoni tra le foglie e 33 giri più che dignitosi. bacia i fiori li bacia e non li coglie “Eppure soffia” è l'album che lo fa conoscere al gran- Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale de pubblico. Piace per quel ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario modo schietto e sincero di e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario far conoscere le proprie e presto la chiave nascosta di nuovi segreti emozioni come in "c'era così copriranno di fango persino i pianeti un tempo" ma anche per la vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli leggiadra crudezza con la i crimini contro la vita li chiamano errori quale affronta il problema Eppure il vento soffia ancora dell'inquinamento inquinamento. inquinamento Il vento spruzza l'acqua alle navi sulla prora continua a soffiare, mentre e sussurra canzoni tra le foglie città impazzite si muovobacia i fiori li bacia e non li coglie no, corrono a gran velocità eppure sfiora le campagne verso la distruzione. L'idea accarezza sui fianchi le montagne di oggi è che tutto quello e scompiglia le donne fra i capelli che è in natura può essere corre a gara in volo con gli uccelli consumato, fino all'esauriesauriEppure il vento soffia ancora!!! mento, mento ma non ci rendiamo conto che stiamo consumando e uccidendo questo pianeta, che al di la di ogni logica non ci appartiene. Inquiniamo sempre di più, devastiamo le foreste e anneghiamo gli oceani con schifezze da noi prodotte, spargiamo nell’a-
ria fumi tossici bruciando materiali di scarto grazie a enormi ciminiere, che per la vergogna non chiamiamo neanche più inceneritori, ma termovalorizzatori, ri e poi guerre, esplosioni, morti. Enormi quantità di rifiuti vengono sotterrate ogni giorno rendendo per sempre impossibile la ricrescita di fiori piante e alberi, ci riteniamo più furbi della natura ma stiamo soltanto uccidendo lei e con lei noi stessi. Dobbiamo capire che l'uomo è l’unico parassita in questo mondo, che dobbiamo soltanto ringraziare di essere qui, e non sfruttare ogni risorsa fino alla distruzione. Ma nonostante la nostra presenza, e la nostra distruzione “il ven-
to soffia e spruzza l’acqua alle navi sulla prora” , e l’erba continua a crescere e ogni giorno infinite vite continuano a sbocciare… di Antonio D’Ambra
Testo: “Eppure soffia” di Pierangelo bertoli Foto: Eliche eoliche
“Chiare, fresche e dolci acque” ...Guardate l’idrogeno giacere nel mare, guardate l’ossigeno al suo fianco dormire…” descritta così l’acqua sembra una poetica unione tra semplici molecole di idrogeno e di ossigeno. Ma il chimico di De Andre’ sapeva bene che le calme molecole compongono un elemento senza il quale noi esseri viventi non saremmo tali. Che sia calmo specchio trasparente o agitata onda, l’acqua rimane l’elemento di cui siamo composti per la massima parte, per cui l’elemento che non possiamo permetterci di esaurire. E, con la nostra solita puntualità da esseri superiori portatori di
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intelletto, abbiamo reso l’acqua centottanta milioni a non avere uno degli elementi a rischio, rischio che acqua potabile. potabile Pensiamo che, in sprechiamo o maltrattiamo. Volete media, l’uomo ha un fabbisogno dei numeri? Negli ultimi 50 anni la biologico di 5 litri d’acqua al giorpopolazione no, più o meno. mondiale è tripli- “Negli ultimi 50 anni L’Onu ha stabilito cata, mentre il la popolazione mon- che il diritto umaconsumo d’acqua no individuale è di è aumentato di 6 diale è triplicata, men- 40 litri giornalieri. volte. Siamo 400 tre il consumo d’ac- In Italia la dispomilioni a vivere in nibilità d’acqua regime di stress qua è aumentato di 6 pro capite al gioridrico, mentre no è di 237 litri. volte.” sono più di un E, anche in Italia, miliardo e mezzo le persone che una persona su tre ha meno acqua non hanno acqua a sufficienza e di quella che gli serve, mentre il nel 2003 erano un miliardo e sei- 15% delle risorse idriche si perde
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a causa della scorretta manutenzione. ne Ma quanto consumiamo? Lavarci i denti costa, in media, 3 litri, sempre che chiudiamo il rubinetto mentre ci spazzoliamo i denti; una lavastoviglie consuma dai 13 ai 20 litri a lavaggio a pieno carico; una doccia costa 10 litri al minuto anche se chiudiamo il rubinetto per
insaponarci; lo scarico di uno sciacquone è ancora 10 litri, che equivale alla disponibilità d’acqua pro capite di una persona del Madagascar. E ancora: sono circa 5000 i bambini che muoiono ogni giorno per malattie trasmesse dall’acqua. Perché oltre a sprecarla, noi uomini evoluti, la inquiniamo l’acqua. Tra il 1950 e il 2000 la produzione di prodotti chimici è aumentata da un milione a 400 milioni di tonnellate per anno; i pesticidi sono aumentati (pensate un po’?) 26 volte tanto. Tutte simpatiche sostanze che vengono senza scrupolo gettate in acqua, provocando, sommate allo spreco, la scomparsa di specie ittiche, inondazioni o siccità in luoghi in cui prima non se ne sentiva parlare. Insomma, pensiamoci: quel fluido incolore, insapore, inodore, così semplice alla vista, apparentemente neutro, può generare e conservare la vita. Forse è il caso di curarlo un po’, no? A noi abitanti del mondo industrializzato sembra ormai scontata la sua presenza (e diciamo
“ormai” come se fossero millenni che esistono le industrie: in realtà
sono gli ultimi 50-60 anni ad aver portato il boom industriale e, con questo, la perdita di controllo del potere inquinante umano!), ma pensate a quante sono le persone che devono, nel migliore dei casi, fare chilometri per averla. Quello che per noi è quasi ovvio avere, per un quinto della popolazione mondiale è una conquista. Insomma, per ora a noi sta andando bene, quindi dovremmo evitare di peggiorare la situazione. Altrimenti dopo di noi? di Eleonora Benedetti
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Solo 16 persone su 100 possono aprire un rubinetto e veder scorrere acqua potabile, priva di agenti patogeni e di sostanze inquinanti, per bere, cucinare e lavarsi. 84 persone su 100, invece, devono cercarla, spesso molto lontano dalle abitazioni, presso fonti dove la disponibilità è scarsa e la qualità scadente. Il consumo di acqua nei paesi africani varia in media tra 12 e 50 litri al giorno per abitante, in quelli europei tra 170 e 240 litri (noi italiani siamo ai vertici dei consumi europei, con 237 litri) negli Stati Uniti si raggiungono i 700 litri. L'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che al di sotto della soglia di 40 litri d'acqua al giorno si può già parlare di sofferenza per mancanza di acqua: di fatto il 40% della popolazione umana (2,5 miliardi di individui) vive in condizioni igieniche impossibili soprattutto per carenza di acqua. Si prevede che nel 2020 3 miliardi di persone non avranno accesso all’acqua. Per garantire l’accesso all’acqua potabile a tutti gli abitanti del pianeta, basterebbe una somma analoga a quella che in Europa si spende per l’acquisto di gelati e negli Usa in cosmetici. www.legambiente.com
Links utili www.legambiente.com www.portatoridiacqua.it www.acquaevita.it www.fratellidelluomo.org
Il sito ufficiale della associazione ambientalista Legambiente Campagna “Portatori di Acqua” Campagna di informazione promossa dall’associazione LVIA Il sito ufficiale della associazione di solidarietà e cooperazione Foto: Bottiglia d’acqua (a sinistra) Foto: Rappresentazione della molecola d’acqua (a destra) N°3 Giugno/Luglio
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Movimento per la decrescita felice …lo shock dovuto all’aumento dell’offerta di beni comporta un aumento del PIL e un abbassamento dei tassi di interesse, in altre parole si configura il migliore dei mondi possibili…”. Era un’affermazione che il mio professore di MacroEconomia soleva ripetere durante le lezioni. Non oso pensare alla faccia che potreb-
di ricovero ospedaliero e probabilmente la riparazione degli automezzi o l’acquisto di nuovi. Ma però scadere in un rovesciamento come può una tragedia alimentare grottesco improntato sulla decre- il benessere? In prima istanza la scita per la decrescita. In altri ter- teoria della decrescita insiste promini occorre operare per raggiun- prio nel correggere tali storture del gere il giusto fine, cioè il benessere nostro modello economico, accoed esso può essere perseguito anche stando a questo passo un consumo in un ottica di salvaguardia am- più consapevole e responsabile bientale e sociale per mezzo delle risorse, frenandone lo spreco, della decrescita. decrescita Il primo il loro cattivo e squilibrato utilizzo passo di Pallanti, necessario e una loro migliore distribuzione per comprendere la decre- sul pianeta. Inoltre il Movimento scita, è stato quello di sfa- per la Decrescita Felice si propone tare il mito dell’indice sin- di promuovere la più ampia sostitetico PIL (tanto caro ai tuzione possibile delle merci pronostri politici ed economi- dotte industrialmente ed acquistate sti), sostenedo che esso non nei circuiti commerciali con l'autopuò crescere all’infinito e produzione di beni, (da non leggedimostrando (a parer suo) re come sfida alla globalizzazione, la sua inefficienza nella ma semplicemente come promomisurazione del benessere. zione di comportamenti virtuosi in Il PIL, infatti, si limita a relazione al benessere.) Emblematicalcolare il valore moneta- co è l’esempio dello yogurt autorio delle merci, ovvero dei prodotto: un vasetto di yogurt probe fare nel leggere la teoria di prodotti o servizi scambiati con dotto industrialmente e acquistato Maurizio Pallante, Pallante esperto in ri- denaro. Per come è costruito (e attraverso i circuiti commerciali, sparmio energetico e fondatore del badate bene, non potrebbe essere per arrivare sulla tavola dei consu“Movimento per la decrescita feli- altrimenti!), non può tenere conto matori percorre da 1.200 a 1.500 ce”. Il MDF intende rompere alcu- della frutta e la verdura coltivate in chilometri, costa 10 euro al litro, ni paradigmi fondanti dell’econo- un orto familiare subisce tratmia, in particolare sostenendo che per autoconsumo. tamenti di autoconsumo “Chi crede che una la correlazione fra la crescita eco- Queste sono quaconservazionomica (PIL) e benessere non sia litativamente mine che spescrescita esponenziale necessariamente positiva. so uccidono positiva Secondo gliori di quelle possa continuare Pallante esistono numerosi casi in acquistate al sui batteri. Lo cui ad un aumento del PIL fa fron- permercato, sod- all'infinito in un mondo yogurt autote una diminuzione della qualità disfano pienaprodotto della vita (ad esempio il consumo mente il bisogno finito è un folle, oppure un facendo ferdi carburante durante una coda in di nutrirsi, non mentare il economista.” autostrada). Alla luce dei risultai sono prodotte latte con KENNET BOULDING o p p o r t u n e devastanti sul nostro pianeta, otte- con veleni o pronuti per colpa della crescita econo- dotti chimici, non colonie batmica, il concetto fondamentale impoveriscono l’humus, non inqui- teriche non deve essere trasportato, sostenuto dal movimento è “la nano le acque, ma non contribui- costa il prezzo del latte, non ha necessità di rinunciare a questa scono neppure alla crescita del PIL conservanti ed è ricchissimo di folle corsa verso un consumo sem- poiché non passano dal mercato. batteri. Lo yogurt autoprodotto è pre maggiore, non solo per evitare In una società fondata sulla crescita pertanto di qualità superiore ril’autoproduzio- spetto a quello prodotto indula distruzione definitiva delle condizioni di “Ce n’è abbastanza ne diviene pra- strialmente, costa molto di meno, ticamente un non comporta consumi di fonti vita sulla Terra ma per le necessità di comportamen- fossili e di conseguenza riduce le anche e soprattutto per fare uscire l'umatutti, ma non per to antisociale! emissioni di CO2. I fermenti lattici In altri casi contenuti nello yogurt fresco autonità dalla miseria psichica e morale… si l’avidità di ciascuno.” delle tragedie prodotto arricchiscono la flora tra- batterica intestinale e fanno evatratta di mettere al MAHATMA GANDHI vengono sformate in cuare meglio. Le persone affette da centro della vita umana altri significati e altre ragioni crescita del PIL e dunque in benes- stitichezza possono iniziare la loro d'essere che l'espansione della pro- sere! Basta pensare ad un incidente giornata leggeri come libellule. duzione e del consumo”. Occorre stradale che comporta un risarci- Pertanto la qualità della loro vita così superare la logica perversa mento da parte della società assicu- migliora e il loro reddito ne ha un della crescita per la crescita, senza ratrice, una spesa sanitaria in caso ulteriore beneficio, perché non
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(MDF)
Foto: Maurizio Pallante, fondatore del “Movimento per la decrescita felice”
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devono più comprare purganti. Ma tutto ciò comporta una diminuzione della domanda di merci e del prodotto interno lordo. Anche i purganti prodotti industrialmente e acquistati attraverso i circuiti commerciali, per arrivare nelle case dei consumatori percorrono migliaia di chilometri. La diminuzione della loro domanda comporta dunque una diminuzione dei consumi di carburante e un ulteriore decremento del prodotto interno lordo. La diminuzione degli autotreni circolanti su strade e autostrade diminuisce statisticamente i rischi d'incidenti. Ciò comporta una ulteriore diminuzione del prodotto interno lordo, facendo diminuire sia le spese ospedaliere, farmaceutiche e mortuarie, sia le spese per le riparazioni degli autoveicoli incidentati e gli acquisti di autoveicoli nuovi in sostituzione di quelli non
Letture consigliate La Decrescita Felice di Maurizio Pallante anno 2005 Editori Riuniti
Come sopravvivere allo sviluppo di Serge Latouche anno 2005 Bollati Boringhieri
più riparabili. Ovviamente sono taciute le conseguenze negative di tale comportamento “virtuoso”, in primis la perdita di posti di lavoro, che in una società basata appunto su esso sarebbe devastante. E proprio per ovviare a tale problema i sostenitori del MDF propongono una rivalutazione e ristrutturazione dell’organizzazione della vita, in particolare del lavoro che si rivela però la parte più debole e fallace di questa teoria utopistica. di Paolo Vecchi
Energia e miti economici di Nicholas Georgescu-Roegen anno 1998 Bollati Bogherini
Links utili www.decrescita.it www.paea.it
Lo sviluppo sostenibile nell’etica cristiana
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Wojtyla e la vocazione ecologica
l concetto di sviluppo sostenibile sta entrando sempre di più nel linguaggio giornalistico e nel linguaggio comune. Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri. Il rapporto tra economia e ambiente e la necessità di preservare la qualità delle risorse naturali inizia ad affacciarsi nell’agenda internazionale a partire dal 1972 in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite di Stoccolma. La sostenibilità coinvolge tre aspetti: non solo quello economico e ambientale ma anche quello sociale. sociale Infatti da un lato la crescita economica non può essere illimitata, ovvero lo sfruttamento delle risorse naturali non deve superare la capacità di queste di rigenerarsi (data la loro limitatezza). D’altra parte però il cammino verso la sostenibilità non può prescindere da politiche sociali volte ad evitare sperequazioni sociali e a garantire un adeguato standard di tutela di diritti civili e umani. Sostegno alla necessità sempre più imperante di perseguire uno sviluppo sostenibile viene anche dal pensiero cristiano. cristiano Il carattere servente della natura rispetto ai bisogni dell’uomo viene fatto risalire al dominio accordato da Dio all’uomo (Genesi, 26).
è possibile solo grazie a scelte politiche di tutta la comunità internazionale. In particolare forti sono le connessioni tra ambiente, sostenibilità e lotta alla povertà. povertà Anche rispetto a questo tema, Giovanni Paolo II si è espresso mostrando grande attenzione verso i problemi globali: “nessun equilibrio ecologico potrà
Giovanni Paolo II, II però nell’Enciclica Sollecitudo Rei Socialis ha interpretato e chiarito tale dominio. Ha affermato che “l’uso delle
risorse deve essere sostenibile: è un dovere di giustizia e carità…. non solo perché tutta l’umanità possa usufruirne ma anche le generazioni future”. Il Papa polacco ha sottoli-
neato come l’uomo non sia chiamato a saccheggiare e depredare la natura ma è chiamato a coltivare e custodire l’ambiente naturale. Per il cristiano la terra non è un immediato oggetto di uso e consumo, una cosa da manipolare al fine di ottenere il massimo del profitto. La questione ambientale non è solo questione tecnica ma è anche questione etica. Addirittura Giovanni Paolo II, in occasione del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2002, ha affermato come esista una vera e propria vocazione ecologica alla quale tutti i cristiani sono chiamati: “in un mondo sem-
pre più interdipendente la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato non possono che essere frutto dell’impegno di tutti nel perseguire insieme il bene comune”. Appare
evidente come la sostenibilità ci fornisca la chiave di lettura migliore per coniugare economia e politica. Infatti perseguire uno sviluppo economico il più possibile rispettose e attento all’ambiente naturale
essere realizzato se non saranno affrontate direttamente le forme di povertà esistenti nel mondo, se non si supera la situazione in cui molti paesi fortemente indebitati sono costretti a distruggere il loro patrimoni naturale pur di ottenere nuovi prodotti di esportazione.” (messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, 1990). Papa Giovanni Paolo nel corso del suo pontificato, ha auspicato un ruolo attivo delle Chiese per promuovere un uso responsabile dell’ambiente al fine di proteggere e preservare il patrimonio naturale che Dio ci ha donato. “ Occorre, insomma, pren-
dere le distanze da un’irresponsabile cultura di dominio che ha avuto conseguenze ecologiche devastanti e che non risponde certo al disegno di Dio” (Discorso per il Giubileo del Mondo Agricolo, 2000).
di Martina Parivir
Per saperne di più: F. La Camera, Sviluppo sostenibile, Editori Riuniti, 2005 N°3 Giugno/Luglio
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TEST: Il tuo stile di vita è eco-sostenibile? Pensi di utilizzare un giusto numero di risorse? Se ogni abitante della terra avesse le tue stesse abitudini ed esigenze pensi che il nostro pianeta sarebbe sufficiente? Scoprilo con questo test!! Quante volte ti cibi di alimenti a base animale? Mai (0 punti) Quasi mai (1 punto) Occasionalmente (2 punti) Spesso (3 punti) Molto Spesso (4 Punti) Sempre (5 Punti) Quale quantità del cibo che mangi è trattato, insaccato e\o importato? 1/8 (1 punto) 1/4 (2 punti) 1/2 (3 punti) 3/4 (4 punti) 4/4 (5 punti) Quanto viaggi settimanalmente utilizzando mezzi pubblici? O Km (5 punti) 1-25 Km (4 punti) 26-50 Km (3 punti) 51-125 Km (2 punti) 126-300 Km (1 punto) Più di 300 Km (0 punti) Quanto viaggi settimanalmente utilizzando automobili, motocicli o altri veicoli a motore? O Km (0punti) 1-25 Km (1 punto) 26-50 Km (2 punti) 51-125 Km (3 punti) 126-300 Km (4 punti) Più di 300 Km ( 5 punti)
6-8 litri Più di 8 litri
Quanto viaggi utilizzando bicicletta, animali o andando a piedi? Mai (4 punti) Raramente (3 punti) Spesso (2 punti) Quasi sempre (1 punto) Sempre (0 punti) Quanti litri d’acqua usi mediamente al giorno? 20-40 litri (1 punto) 40-100 litri (2 punti) 100-200 litri (3 punti) 200-350 litri (4 punti) Più di 350 litri (5 punti) Per quante ore al giorno tieni accesi televisore e computer (somma)? Mai (0 punti) Meno di 2 ore (1 punto) 2-5 ore (2 punti) 5-10 ore (3 punti) 10-15 ore (4 punti) Sempre (5 punti)
Risultato: Se ogni abitante della terra adottasse il tuo stesso stile di vita occorrerebbero… •
Quanto consumano in media i veicoli a motore che utilizzi per i tuoi spostamenti (per 100 km)? Meno di 3 litri (1 punto) 3-4 litri (2 punti) 4-6 litri (3 punti)
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(4 punti) (5 punti)
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Fino a 10 punti: Da 11 a 20 punti: Da 21 a 30 punti: Oltre 30 punti:
1 pianeta 2 pianeti 3 pianeti 4 pianeti
Fotovoltaico: l’energia che viene dal sole
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icorre quest’anno il decennale del Protocollo di Kyoto, to e secondo il parere di molti potrebbe finalmente essere l’anno dell’ambiente, dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. La ratifica di questo famoso documento, avvenuta nel 1997 in Giappone, ha segnato una svolta nella catena di eventi che stanno portando l’uomo a concentrare la propria attenzione sull’interazione tra le proprie attività ed i cambiamenti dell’ecosistema, in particolare quelli climatici. climatici Secondo gli accordi presi dieci anni or sono, i paesi dalle economie in transizione che hanno siglato il trattato devono sottostare all’obbligo di riduzione delle emissioni di gas serra su scala globale del 5,2% rispetto ai valori del 1990 ed entro il 2012. Come è però sempre più evidente tali misure, sempre che possano realmente venire raggiunte, non saranno purtroppo sufficienti a fermare il meccanismo ormai in atto, e si renderanno necessari nuovi interventi. Una nuova fase del Protocollo di Kyoto (il cosiddetto Kyoto Plus) dovrà essere implementata nel minor tempo possibile per regolamentare le emissioni negli anni successivi al 2012. L’allarme non è più solo strumento di propaganda politica o ambientalista, è ormai tristemente dominio di tutti: non ultimi arrivano gli Stati Uniti ed un allarmante Rapporto sul clima dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, dello scorso Febbraio. Occorre dunque fare qualcosa, e fare presto. Una possibile strada da seguire è quella dello sviluppo e diffusione delle Energie Rinnovabili; bili la Comunità Europea ha emanato fin dal 2001 le sue direttive (2001/77/CE) per promuovere lo sviluppo dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; e l’Italia ha recepito tale direttiva con il Decreto Legislativo 387/2003, che è divenuto operativo con successivi decreti attuativi. Un’importanza fondamentale in questo panorama assume il nuovo programma di incentivazione per la produ-
zione di energia elettrica da fonte duzione di energia, che consente di solare fotovoltaica, fotovoltaica che sarà molto ripagare l’impianto e di ottenere un probabilmente foriero di un grande certo guadagno. Oltre al beneficio sviluppo di questo settore italiano ambientale, dunque, c’è anche l’a– l’obiettivo è quello di raggiunge- spetto economico da tenere in conre i 3.000 MW di potenza foto- siderazione. I prezzi? prezzi Attualmente voltaica installata entro il 2016 – in Italia ci si assesta su un costo di che porterà grossi benefici anche a impianto “chiavi in mano” di 6livello sociale, creando numerosi /7.000 €/kW installato, con tennuovi posti di lavoro. Il nuovo programma di incentivazione in Conto CURIOSITA’:La casa girasole Energia (così viene chiamato visto che vete presente il girasole, ca”: ricordiamo che il legno è viene pagata l’energia fiore che gira seguendo un materiale non solo esteticaeffettivamente proil cammino divino mente valido, ma anche un dotta dagli impianti) astro? Ecco, grazie aidelprogettibuonissimo isolante, non propresenta diversi van- sti francesi Patrick Marsilli e voca l’impatto ambientale del taggi per coloro che Yvo Van Gils, oggi anche le cemento, e, grazie ai programintendono installare abitazioni possono muoversi al mi di rimboschimento, un maun impianto per la ritmo del movimento solare, al teriale che si può facilmente produzione di ener- fine di acchiappare più luce “allevare”. Rivolgersi verso il gia elettrica con l’im- possibile e trasformarla in e- sole è semplicissimo: con un piego di energia so- nergia sfruttabile. Si tratta di telecomando o con un PC si lare, e le procedure un’abitazione a forma centrale, può “pilotare” la rotazione o burocratiche per interamente costruita in legno, programmarla, oppure, con la accedere all’incentivo che assomiglia ad un igloo; ma, forza di due adulti, la casa gira sono state notevol- invece di essere ben aggrappata anche a mano. Questo è l’emente snellite. L’im- al terreno, si appoggia su una sempio estremo di Domespace, porto della tariffa specie di conca che gira. Sem- in realtà esistono abitazioni e incentivante ricono- bra che il progettista la sognas- ristoranti che non girano, ma sciuto varia in fun- se da bambino, la Domespace ( che comunque sfruttano la luce zione della taglia questo è il nome che gli ha solare grazie ad una copertura dell’impianto e del dato ), ed ha tante qualità: gli lignea semisferica. Insomma, suo grado di integra- spazi interni sono molto lumi- un po’ esagerata, forse, e sicuzione architettonica nosi grazie all’orientamento ramente fuori dalla nostra con(viene valorizzato delle aperture verso il cielo, è c e z i o n e d i a b i t a z i o ben isolata dall’umidità perché ne…dovremo capire quanto maggiormente un non appoggia direttamente sul equilibrio c’è tra il rispetto impianto integrato terreno. E’, quindi, più leggera, dell’ambiente e il benessere nell’architettura de- più facilmente costruibile – ci degli inquilini. Forse da rifinire gli edifici rispetto ad sono voluti solo tre mesi per ed equilibrare nella realizzaziouno installato al suo- completarla! - ed è indubbia- ne, quindi, ma di sicuro una lo, e sono privilegia- mente un’”abitazione ecologi- buona idea… te le dimensioni ca”: ricordiamo che il legno è di Eleonora Benedetti “ridotte” rispetto agli impianti più grandi, a tutto vantaggio delle pic- denza al ribasso. L’investimento cole utenze “domestiche”) e va dai per un piccolo impianto domestico 0,36 € ai 0,49 € per kWh prodot- (ca. 3 kW di potenza) si aggira to dall’impianto – vedi tabella. Le quindi tra i 17.000 ed i 20.000 €, € tariffe sopra riportate sono ricono- tutto compreso. Non è forse ancosciute per un periodo di 20 anni e ra abbastanza basso per una diffuin alcuni casi sono possibili mag- sione capillare, ma la presenza di giorazioni della tariffa. Al rispar- un incentivo statale garantisce il mio in bolletta derivante dall’auto- ritorno del capitale investito nel consumo dell’energia prodotta si giro di pochi anni. E allora, perché aggiunge quindi un’entrata per un attendere ancora? lungo periodo derivante dalla prodi Giacomo Filippo Porzio
A
Potenza nominale dell’impianto P (kW)
Impianto non integrato
Impianto parzialmente integrato
Impianto con integrazione architettonica
1≤P<3
0,40
0,44
0,49
3 ≤ P ≤ 20 P > 20
0,38 0,36
0,42 0,40
0,46 0,44
Tabella: Tariffe incentivanti del nuovo Conto Energia (€/kWh prodotto) N°3 Giugno/Luglio
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La solita bufala?
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on tollero gli sprechi. sprechi Sapete, io sono uno di quei rompiscatole che in casa non sopporta neanche il puntino rosso della televisione spenta. Non è taccagneria, credetemi, ma soltanto la convinzione che a partire dalle piccole cose si ottengono risultati importanti, a patto che tutti ci si trovi d’accordo su un punto: evitiamo gli sprechi d’energia! A parte le mie lagnanze, avete mai fatto caso al fatto che le notizie vengono redatte dalla maggior parte dei giornali o delle riviste sempre secondo lo stesso tono? Se è il momento dello scandalo pedofilia, non si parla d’altro. Se negli ultimi giorni è in voga parlare di droghe sintetiche, dai venti in giù son tutti dei tossici. Se l’ultima settimana è stata particolarmente calda… dieci-quindici anni al massimo e il mondo finisce arrosto, o chissà, ghiacciato. Ma perché l’opinione pubblica deve essere per forza informata solo e soltanto da una sola voce del giornalismo? Perché la versione non ufficiale della ricerca scientifica, ca quella cioè che non rispecchia gli interessi politici ed economici dei governi, non arriva sulla carta stampata, in modo che ci possiamo fare un’idea più
Riscaldamento Globale chiara e completa di quello che ci succede intorno? L’idea iniziale per la stesura di questo articolo era quella di citare una serie di ricerche e studi scientifici che dimostrano che il riscaldamento globale rappresenta un falso allarme, allarme e che per molti scienziati i rapporti dell’ONU non sono attendibili, in primo luogo perchè non sarebbe possibile stimare l’effetto della concentrazione di CO2 sull’andamento della temperatura. In molti hanno provato ma i risultati discordano sempre. Molte asserzioni prontamente censurate fanno riferimento al fatto che la scienza “statale”, quella cioè finanziata dai governi, si faccia forte dell’equazione “nessun nessun problema = nessun finanziamento”, mento e si sa quanti sono gli scienziati che non cercano la verità, ma solo di gonfiarsi il portafoglio… A titolo esemplificativo vi racconterò solo una breve storia. Numerosi premi Nobel in ambito chimicochimicofisico hanno svolto in passato accurate misurazioni raccolte da ben 175 riviste scientifiche entrate a far parte di una ricerca del professor Ernst-Georg Beck della Merian-Schule di Fri-
burgo: secondo la scoperta di Beck questi numerosi e autorevoli articoli sono stati completamente ignorati dai fondatori della moderna teoria dei gasgas-serra, serra tra i quali milita un certo Charles David Keeling (l’idolo incontrastato di Al Gore). Negli stessi lavori ci si imbatte in dimostrazioni di come l’attuale concentrazione di CO2 nell’atmosfera, circa 380 ppm (parti per milione) è nettamente inferiore rispetto al passato, se si pensa che dal 1936 al 1944 il livello andava da 393 a 454. Anche se l’aumento di CO2 degli anni ’40 correlò positivamente con l’aumento di temperatura, fu quest’ultimo a precederlo e non il contrario. Altri prelievi con un margine di errore del 3% riportano concentrazioni di CO2 pari a 375 ppm nel 1885 (Dresda), 390 nel 1866 (Erlangen) e 416 nel 1858 (Innsbruck): questi dati fanno parte di una serie raccolta nell’emisfero settentrionale, dall’Alaska all’India, in aree rurali e ad un altezza di circa due metri dal suolo. Credere alla voce della maggioranza è sia più facile (le informazioni facilmente reperibili sono molte di più) sia mentalmente economico (se sono così tanti a pensarla così…). Il mio non è un invito a fregarsene di quello che ne è del clima del pianeta, ma solo uno spunto di riflessione sul fatto che non sempre le notizie che ci bombardano ogni giorno debbano essere necessariamente vere. O almeno, impegniamoci nel nostro piccolo a far sì che il riscaldamento della terra passi alla storia come una vera bufala. bufala di Pier Paolo Giusti
Foto: Termometro
Come appiccare l’incendio perfetto
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econdo gli esperti dell’F.B.I. il fuoco si classifica in: fuoco naturale (quello, per esempio, provocato da un fulmine), fuoco accidentale, accidentale fuoco sconosciuto (nessuna causa certa) e fuoco incendiario (doloso). Un incendio può quindi avere queste quattro cause. Sulle prime tre poco ci possiamo fare a priori, va spento e basta. Per quel che riguarda gli incendi dolosi, si sta da anni potenziando il sistema di prevenzione. Due sono le cate-
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magari partecipando attivamente allo spegnimento. Insomma, non sono poi così cattivi, visto che queste loro azioni non producono quasi mai lingue di fuoco inestinguibili. Casomai sono un po’ coglioni dato che spesso vengono individuati ed arrestati. Più strategici e pericolosi sono gli incendiari, coloro che agiscono con intenzionalità: per vendetta, per scopi intimidatori di varia natura o per altre finalità specifiche connesse a tale tipo di reato, compreso
Speriamo basti i’ G.A.I.B. gorie di persone che devastano aree verdi: i piromani e gli incendiari. incendiari I piromani agiscono seguendo l’impulso figlio del loro disagio mentale. Il piromane innesca il fuoco, assiste sempre al suo divampare (poiché l’appagamento psicologico non si esaurisce nell’atto di appiccarlo), corre ad avvertire i vigili del fuoco e molto spesso si assicura la visione ravvicinata dell’incendio,
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l’interesse indiretto che può avere chi è chiamato ad operare per spegnere gli incendi. Si dice che il territorio ideale per l’incendio perfetto sia la California meridionale, per il clima torrido e le alte colline che circondano i grandi centri abitati. Quello che è certo è che l’incendio perfetto non è affatto un’utopia. Gli incendiari sanno che in una zona extraurbana secca, con un bosco e un sottobosco pieno di arbusti, se al combustibile (carbone, legno, carta, metano…) e al comburente (in genere l’ossigeno dell’aria) viene affiancato un accelerante si può creare un inferno in scala 1:1. Sanno anche che non importa usare benzina o suoi surrogati per accelerare la propagazione delle fiamme. Una discreta quantità di magnesio è un’arma ben più subdola e spettacolare, dato il bagliore accecante che scaturisce dalla sua combustione. Si può acquistare presso i rivenditori di prodotti chimici sotto forma di polvere. Il magnesio in forma pura è altamente infiammabile, specialmente se in polvere e reagisce rapi-
legale di fourphora (non ho capito che associazione sia, nda) può consigliarvi il modo migliore e più economico per fare una bella strage. ge Come evitare di lasciare testimoni, come appiccare un incendio anche senza usare la benzina[…] contattateci senza paura, siamo qui per risolvere i vostri problemi, e ricordate, prevenire è meglio che curare”, firmato tale Jacklord. Se questo proclama non vi ha scioccati, forse lo farà il titolo di questo
articolo apparso sul Corriere della Sera appena un anno fa, che narrava le gesta di un aspirante incendiario che, evidentemente, non era stato in grado di procurarsi del magnesio: “Gatti Gatti usati come micce per appiccare incendi. La denuncia in Sicilia: cosparsi di benzina, vengono incendiati. La loro fuga tra le sterpaglie contribuisce al propagarsi dei roghi”. di Cristian Tognaccini
damente e in maniera esotermica a contatto con l'aria o l'acqua e deve essere maneggiato con cura. Non si deve mai usare acqua per estinguere un fuoco di magnesio. Paura eh? Personalmente la chimica non mi ha mai intimorito, ma forse perché non ci capivo una mazza... Un po’ più di paura mi fanno cose di questo tipo che ogni tanto mi capita di leggere su qualche blog: blog “i vostri vicini fanno troppo casino? tengono la musica troppo alta? hanno un bambino che piange in continuazione? magari hanno pure un negro in famiglia? magari il negro è, chiaramente, uno spacciatore? l'amministratore di condominio non è adatto a risolvere i vostri problemi? non rischiate di finire in galera per il resto dei vostri giorni. L'angolo Foto: Cartello pericolo “materiale infiammabile” Tabella: Statistiche incendi estate 2006 N°3 Giugno/Luglio
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Come vivere il nostro rapporto con le cose?
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iflettere sull' ambiente significa prima di tutto chiedersi cosa si intende per ambiente. ambiente Il vocabolario italiano lo definisce lo spazio, il luogo in cui un oggetto o un organismo si trovano; ma anche l'insieme delle condizioni esterne, specialmente sociali e culturali, nelle quali una persona vive. In queste definizioni emergono chiaramente due aspetti, l'uno che considera l'ambiente come prodotto della natura in quanto rapporto fra il mondo fisico e gli organismi animali e vegetali; l'altro che mette in risalto soprattutto l'opera dell'uomo uomo. uomo La riflessione sull'ambiente credo debba guardare a tutti e due gli aspetti per sottolineare come ambedue debbano essere salvaguardati, gestiti correttamente e correttamente rapportati l'uno a l'altro. La Bibbia ci dice che l’ambiente non è frutto né del caso né del caos, ma che è stato voluto da Dio come "cosmo", come cosa bella e ordinata. ordinata Per ben cinque volte nel descrivere l'azione creatrice, è posta sulla bocca di Dio l'affermazione: "E Dio vide che era cosa buona", prima di concludere tutto il racconto con un rafforzativo: "Dio vide quanto
aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona" (Gen. 1, 31). Inoltre il
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racconto biblico pone l'uomo in relazione strettissima con il mondo che lo circonda, prima di tutto perché ne fa parte, e poi perché, per la sua natura di unico essere dotato di intelligenza razionale e quindi di libertà, vi occupa un posto preminente, preminente divenendone il custode e in certo qual modo il garante del suo funzionamento. Questo significa che le sorti del mondo sono legate strettamente al destino dell'uomo, che ne porta la responsabilità in ordine all'uso corretto e allo sviluppo ordinato. S. Paolo usa un immagine molto efficace quando, scrivendo ai cristiani di Roma, parla del disordine
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introdotto nella creazione dall'uomo, allorché si lascia guidare dal suo egoismo. egoismo "La creazione stessa -
egli scrive - attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l 'ha sottomessa - e nutre lei pure la speranza di essere liberata dalla schiavitù della corruzione. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto .. " (Rom. 8, 19-21)
Liberare il mondo dalla schiavitù della corruzione: secondo me, è questo il compito in cui l'uomo di oggi, sia singolarmente che collettivamente, deve sentirsi impegnato nei confronti dell' "ambiente" in cui vive. Un compito che comporta chiarezza di idee, senso critico, capacità di mettersi in gioco nei propri comportamenti e nelle scelte di vita. Mi è sembrata illuminante a questo proposito la riflessione di d. Divo Barsotti, grande pensatore moderno, monaco e maestro non solo di spiritualità ma anche di umanità: "Come vivere il nostro rapporto con le cose? Nella misura in cui tu te ne impadronisci e le tieni per te, legandole egoisticamente a te, nella stessa misura esse non solo si rifiutano, ma si vendicano contro di te, impedendoti il loro vero possesso. Non gode mai delle cose colui che le possiede, come colui che nella povertà si mantiene libero nei confronti del mondo. Io credo che non ha goduto mai del Palazzo Pitti nessun granduca, come ne godo io tutte le volte che ci passo. Credo che nessuno abbia goduto mai delle bellezze dei campi, della freschezza delle acque, come ne godé S. Francesco quando, all'arrivo di frate Masseo che gli aveva portato tanti tozzi di pane fresco, lo invitava a lodare Dio per tutto quello che gli aveva elargito: - O frate Masseo,
noi non siamo degni di così grande
tesoro. "Padre carissimo - gli rispondeva frate Masseo - come si
può chiamare tesoro, dov' è tanta povertà e mancamento di quelle cose che bisognano? Qui non è tovaglia né coltello né tagliere né scodelle né casa né mensa né fante né fancella". Disse allora S. Francesco: "E questo è quello che io reputo grande tesoro, ove non è cosa veruna apparecchiata per industria umana; ma ciò che ci è apparecchiato si è dalla Provvidenza divina, sì come si vede manifestamente nel pane accattato, nella mensa di pietra così bella e nella fonte così chiara". Frate Masseo non si era accorto della sua ricchezza perché non era ancora povero. Nella misura che l'uomo lega la creazione a sé, la rende schiava al suo egoismo e la spoglia di ogni bellezza, la spoglia di ogni valore. Lasciala così com'è! Allora essa diviene veramente il tuo regno, allora veramente ne godi! Lasciala cantare la gloria di Dio! Allora anche tu ti senti preso dalla bellezza che è in essa diffusa, allora veramente la conosci nel suo valore ed essa diviene l'argomento della tua lode, la materia del tuo canto. Sì, vivere il rapporto con le cose vuol dire povertà; povertà la povertà sembra veramente l'unica condizione per goderle, per possederle di quel possesso che non asservisce né l'uomo alle cose, né le cose all'uomo, ma fa di tutte le creature l'argomento e il contenuto della lode e della gioia dell'uomo" (d.Divo Barsotti, Tutte le cose ti portano a Lui, in "L'Ecologist italiano" 2007).Utopia?.Discorso esagerato?. Visione della vita fuori dalla realtà? .. lo credo, invece, che questa riflessione può offrire a ognuno di noi molti spunti per cogliere alcuni nodi del problema ecologico dentro la nostra società iper tecnologica e iper consumistica; e offrire materiale anche per una seria revisione di vita personale. di d. Giancarlo Brilli
Erano forse meglio i focolari dei nostri vecchi?
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vete mai sentito raccontare da persone anziane la famosa “veglia veglia” veglia questo magico momento vissuto davanti al fuoco mentre storie, fantasie, fame e preghiere venivano condivise. Entra nelle loro vite improvvisa la
televisione, televisione dal ritrovarsi tutti attorno al fuoco eccoli insieme a vedere lascia o raddoppia oppure il carosello nell’unico posto dove era la tv, cioè al bar. Il camino torna al suo antico posto, scaldare. Nasce così l’esigenza nuova del ritrovo
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serale al bar dove i commenti e le speranze passano dai raccolti andati male ai milioni vinti delle trasmissioni a premi. Sbalorditivo come la tv cambi le usanze anche di incalliti vecchi giocatori di carte piegati non più solo dal lavoro
a cura di Marco Celli
storia senza affanni di dover sfogliare un libro. E’ pratica indolore e lo smercio è consentito, basta un canone. canone Anche stasera disponiamoci tutti davanti alla tv a forma di famiglia vera, accendetegli la bocca e via al nuovo giro di favole. Andando avanti con questo stile piano piano ci sentiamo lontani da quel mondo reale in cui viviamo come intrusi invisibili quasi troppo piccoli. Se resti a casa senza uscire mai avrai invece la possibilità di sfogarti a piacimento. Cosa vuoi vedere stasera? Piazzisti, veline con protesi mammarie, subrettine, opinionisti bianchi, rossi, neri e verdi, minigonne, icone o una partita di pallone. Ma è il sangue la sua specialità, te ne fa veder fiumi. Morti, psicodrammi esistenziali e passioni turbolente, con amanti. Signori sono stanco di scrivere su una cosa così infinita come la tv, anche perché ora c’è Geo&Geo e voglio assolutamente vederlo. Come sarà il bollino su questo programma verde, rosso, o giallo tutto dipende da questo. L'ho voluto io quel posto in prima fila, fila che coglione...
Televisione: Bollino rosso
mente con le loro fiumane di cazzate, rendendoci sterili i pensieri, completamente a disposizione di quelle piazzate di cartapesta montate in uno dei tanti studi dei circoli viziosi televisivi. Unicamente tragica la nostra storia da quando ci alziamo fino alla sera molti di noi diventano la discarica per la televisione che si permette liberamente di cacciarci in situazioni fatte di emozioni artificiali, artificiali dove giocare con i nostri sentimenti di gioia e di dolore è una pura formalità. Abbiamo speranza di essere liberi dalla tv, e invece ne siamo dipendenti, questa è la realtà amici miei. Cari lettori che dedicate tempo a questo giornale siamo tutti share. share Se fai ascolto resti altrimenti te ne vai. La televisione usa la logica romana Pane e Spettacoli, questo serve per renderci miti, inoffensivi, attaccati solo al telecomando, compagno unico di queste ore di disinformazione. Abbandonarsi alla televisione interrompe i nostri dialoghi, senza dovere di replica. Non abbiamo coscienza e viviamo dal finestrino i mondi proposti dalla televisione attraverso i documentari, conoscendo il mondo e la
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giornaliero ma anche da una brillante “finestra”. Chi camminava in quei tempi sulle strade delle città si accorgeva che le luci delle sale sono sempre più spente e regna sovrana quella timida luce bianco nera delle prime televisioni, capiva che l’italiano ha per priorità l’acquisto della televisione segno incontrastato di benessere e accompagnato dal sempre migliore alleato divano. Intuito questo il palinsesto venne cambiato, si passa velocemente dalle poche ore di trasmissioni alle giornate, c’erano sempre più persone sole nelle case, quindi diventò una missione sociale tenergli compagnia nelle interminabili ore di silenzio. E si cominciò con questi buonissimi propositi, si entrò nelle case con un preciso compito. C’era troppa richiesta, questo nuovo modo di fare televisione diventò subito vecchio bisognava cambiare il tutto, la vita è colore quindi le famose luci serali, passarono dal bianco nero, ad una soffusa luce celeste con contorni bianchi. Ci siamo, primo scopo raggiunto. Da quei piccoli mondi antichi siamo arrivati a grandi passi a tutti quelli che ogni giorno ci insidiano la
La battaglia delle Termopili
a cura di Antonio D’Ambra
costretto Snyder a dover intervenire in modo diretto e personale nella messa in scena dell'opera. Trattandosi di una battaglia e di sequenze che richiedevano molta dinamicità, Snyder ha dovuto scegliere una tecnica per riprodurre la stessa sensazione dell'originale di Miller senza snaturarlo e l'ha trovata proprio nella sua personale tecnica narrativa, già rodata nel remake romeriano “L'alba dei morti viventi”. Per questo si è avvalso del suo stesso montatore e del suo direttore della fotografia di fiducia, che con lui aveva lavorato in pubblicità e in alcuni video musicali, e dello stesso autore per la colonna sonora, Tyler Bates, che alterna brani serrati e duri a momenti più sognanti, corali ed onirici.
Cinema: 8 millimetri
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300
l travolgente racconto tratto dal romanzo grafico di Frank Miller racconta della leggen- una pellicola "epico epicoepico-fantasy", fantasy con daria e ferocissima battaglia delle costumi sgargianti ed animali esotiTermopili in cui il re Leonida e i ci che qui diventano quasi fantastisuoi trecento soldati spartani com- ci. La violenza è estrema, eccessiva, batterono fino alla morte contro le scene di battaglia si susseguono l’esercito persiano comandato dal in un orgia di mutilazioni e decapimastodontico re tazioni spettacolarizzaSerse. La pellicola “Prima che la bat- te e coreografate. adotè stata realizzata taglia sia finita, il tando una da Snyder con tecnica massiccio uso di mondo saprà che simile a blue-screen ed quella utieffetti in CGI per pochi, tennero te- lizzata da trasporre sul granRobert sta a molti.” de schermo la Rodriguez geniale e possente visione di Mil- per il suo Sin City, ler, facendo largo utilizzo di imma- anch'esso tratto dalle gini al computer. Infatti, Snyder è tavole di Miller, ma riuscito a riprodurre lo stesso fee- con esigenze, e risultaling e la stessa potenza delle tavole ti, diversi. Mentre dell'autore americano, riuscendo a Rodriguez ha semplirende le atmosfere dell'opera anco- cemente riprodotto le ra più cupe e claustrofobiche, con tavole originali del un risultato finale che ricorda mol- fumetto, fumetto la diversa to i momenti piu intensi nella par- natura di 300 ha rite terza del "Signore degli anelli". chiesto un lavoro In "300" ci troviamo di fronte ad maggiore sul movimento che ha
Foto: Locandi na del film “300” N°3 Giugno/Luglio
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Rubriche a cura di Francesco Benedetti
Attualità: Politically (s)correct
In corsa verso l’Apocalisse
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o appreso qualche giorno fa la notizia che il parlamento giapponese ha firmato una petizione che rivendica il diritto del paese del sol levante a possedere armi atomiche. atomiche Questa azione, per il momento “puramente formale”(come affermato dal premier nipponico Abe), è il risultato del riuscito test nucleare nordcoreano del 9 ottobre 2006, che ha sconvolto l'opinione pubblica giapponese, e dato al governo ultraconservatore attualmente in carica l'imprimatur per predisporre un cambio di rotta rispetto alla politica pacifista sostenuta fin dal 1945. Si aggiunge così un altro paese alla lista delle aspiranti “potenze atomiche” , una lista che tende ad allungarsi sempre di più, in barba ai trattati di non proliferazione ed agli appelli dell'ONU. Al di là delle considerazioni di merito sulla giustezza o meno del possedere armi atomiche, mi sembra chiaro che non si può impedire a qualsivoglia nazione di possedere le cosiddette “armi di distruzione di massa”, finché le maggiori potenze del pianeta continuano a produrne in gran quantità, studiando e sviluppando tecnologie d'avanguardia per renderle sempre più distruttive. distruttive Si parla tanto delle rivendicazioni iraniane sulla tecnologia nucleare, e malgrado le rassicurazioni di Ahmadinejad è prevedibile che l'Iran stia progettando la sua prima bomba atomica. Ma dopo tutto, perchè non potrebbe possederne una anche il governo di Teheran? A questa domanda gli “esperti” rispondono in questo modo: perchè l'Iran è un paese governato da un governo autoritario (quindi guerrafondaio) di matrice islamica (quindi fondamentalista) e risulterebbe pericoloso per la regione mediorientale il rischio
di un conflitto nucleare latente; numero di testate nucleari ha ragPerchè L'Iran è un paese che ha giunto il numero “critico”, perchè sempre teso ha mantenere una po- il tanto annunciato smantellamento sizione egemonica nel medio orien- di buona parte degli arsenali atote e non allineata nei confronti mici della Nato non viene portato delle potenze dominanti, ed un suo a compimento? Per come la vedo riarmo atomico io siamo in un'era fomenterebbe at- “Si allunga la lista dei nella quale il postriti e pressioni sesso dell'arma pericolose; Perchè paesi che rivendicano atomica è garanzia l'estensione della di sicurezza: sicurezza l' l’atomica.” produzione atomi“esportazione” ca ad altre nazioni implicherebbe della democrazia non è possibile là un aumento delle testate nucleari, il dove il prezzo da pagare sia troppo cui attuale potenziale complessivo alto, come nel caso di un conflitto è già in grado di demolire il piane- nucleare. Per questo paesi come ta; A queste tre risposte mi permet- Corea del Nord e Iran ricercano to di replicare: se l'Iran è pericolo- l'atomica: con quest'arma il vantagso come si dice, non si spiega per- gio militare diventa perfino dannochè dal 1941 (quando scese in so. E i pistoleri a stelle e strisce campo a fianco degli Alleati) l'Iran questo lo sanno bene, tant'è vero non abbia mai portato avanti guer- che il regime dittatoriale nordcorere di aggressione, ma anzi abbia ano se ne frega degli ampollosi dovuto difendersi nel 1988 dall'in- discorsi di Washington, contivasione irachena (sponsorizzata nuando ad opprimere il suo popodagli USA), mentre illustri potenze lo al riparo della sua bella testata atomiche come Russia e America atomica. Finché le potenze nucleari contano negli ultimi cinquanta continueranno a predicare la non proliferazione senza smettere di far proliferare le loro bombe, la corsa all'atomica non rallenterà, e sarà inevitabile un conflitto dal quale difficilmente saremo in grado uscire. Tutti noi abbiamo in mente le drammatiche immagini del 1945, quando due bombe atomiche americane brillarono sui cieli di Hiroshima e Nagasaki, Nagasaki ammazzando trecentomila persone. Se la scena vi anni decine di aggressioni militari, ha colpito pensate a questo: Le alcune fra tutte Cecenia (dal 1992) bombe del 1945 erano duecento e Iraq (dal 2001), pur non essendo volte meno potenti delle attuali regimi autoritari o fondamentalisti; bombe all'idrogeno, e duemila volSe il riarmo atomico è pericoloso te meno radioattive. radioattive Lascio a voi le per l'area mediorientale, perchè riflessioni del caso con una frase Israele, implicata dal '48 ad oggi in pronunciata da Einstein all'indoquattro conflitti regionali (l'ultimo mani del bombardamento di Nagadei quali non ancora sopito) ed in saki: “Non so con quali armi sarà una intifada che si trascina a fasi combattuta la terza guerra mondiaalterne da vent'anni, ha il permesso le, ma sicuramente la quarta sarà di possedere armi atomiche? Se il combattuta con le pietre”. pietre
La medicina per chi sta bene
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avidol: When more is not enough! (quando di più non è abbastanza!). È
quanto si legge sul sito Internet che
presenta questo farmaco. Una medicina speciale per una malattia rara, rara il “Disordine disforico da
deficit ansiogeno da consunzione
di attenzione sociale” o DSACDAD. Beh, la sigla è degna della nosografia internazionale e il sito si presenta piuttosto bene: i clip moFoto: Fungo atomico
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che mi ha colpito di più è che molte persone non si sono rese conto della parodia o della satira”, ha
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“Ja” (il “sì” germanico). Altre vogliono che si tratti di un’antica parola egiziana che significa “Buona Fortuna”, o che si riferisca all’antica e oscura città di Oujda in Marocco. Quello che è certo è che il primo artefatto simile ad una Ouija è stato ritrovato in Cina e risale al 1200 a.C..Veniamo a.C ora al sodo. Chi è un amante del bricolage e si è stancato di costruire mensole per i souvenir visiti pure il sito www.castleofspirits.com/ ouijaboards.html dove troverà tutte
le istruzioni necessarie per fabbricare un’autentica Ouija. La stessa andrà poi “iniziata” con una formula standard da recitarsi ad alta voce alla presenza di coloro che intendono partecipare alla prima seduta. Troverete tutto al suddetto indirizzo. Per chi di voi volesse provare l’ebbrezza di un dialogo così particolare, ma non ha né il tempo né le adeguate capacità manuali può andare su www.tamba.co.uk/askthespirits e provare una seduta spiritica virtuale. le Dopo aver capito con chi si ha a che fare (è buona regola chiedere allo spirito chi è e come è morto) se lo spirito è loquace si può chiedergli di tutto, dai numeri fortunati alla propria data di morte, stando però attenti a non farlo arrabbiare. biare Le conseguenze potrebbero essere spiacevoli…
a cura di Cristian Tognaccini
a Ouija, Ouija o Tavola degli Spiriti, è un famoso metodo divinatorio. Colui o coloro che partecipano alla seduta spiritica e che intendono interrogare i morti pongono le mani su di una planchette che guidata dall’entità sovrannat u r a l e “scrive” le risposte provenienti dall’altro mondo. Varie sono le ipotesi che si sono fatte sull’etimologia del termine Ouija. La più credibile è che si tratti dell’unione di “Oui” (il “sì” francese) e
Internet: Web items
Chiedilo agli spiriti
a cura di Pier Paolo Giusti
commentato una delle ideatrici della campagna: notizie serie sull'Havidol, infatti, sono state trovate in molti siti che trattavano i disturbi da panico e d'ansia, a riprova di quanto sia semplice convincere le persone di essere malate e di aver bisogno di medicine. Con questo non intendo affatto dire che non esistano stati patologici che non necessitino di farmacoterapia appropriate. Però apriamo gli occhi: in società in cui tanta gente è addormentata e messa sul lastrico a colpi di truffe, la vendita di malattie è funzionale alla vendita dei trattamenti. trattamenti Ci avete mai pensato?
Sociologia: UMANAmente
British Medical Journal aveva denunciato qualche anno fa una pericolosa e sconosciuta sindrome da pigrizia, letale nei casi più gravi, nei quali gli ammalati smettevano di respirare per mancanza di stimoli, e qualche giornale, anche in Italia, aveva preso sul serio la notizia senza far caso che lo scopritore della fantomatica sindrome era l’ineffabile dottor Leth Argos e la cura proposta l’infallibile Indolebant... L'obiettivo è anche deridere le pubblicità dei farmaci non da banco come gli antidepressivi, che negli Stati Uniti martellano i consumatori 24 ore su 24. È andato tutto oltre le aspettative. “La cosa
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strano uomini grigiastri che per muoverlo. Perché? Per sottolineare effetto di una pillola azzurra rina- provocatoriamente la tendenza scono magicamente a nuova vita, attuale a “inventare” malattie o a mentre si dipingono sulla loro boc- trasformare in malattia ciò che ca sorrisi da paradiso terrestre. An- malattia non è. Questo disturbo è che i grattacieli si colorano dell’ar- presentato come “la preoccupaziocobaleno più bello che avete mai ne numero 1 della vita contempovisto. Si tratta di una malattia dal ranea” e il farmaco garantisce ridecorso drammatico che relega chi sultati quasi certi con modesti efne è colpito ad una disperata soli- fetti collaterali, tra i quali “cotudine, la cui incidenza è altissima dipendenza da oggetti inanimati”, nelle fasce socio-economiche me- “comunicazione inter-specie”, dio-alte, e colpisce soprattutto nel- “sorrisi terminali”. Lo scopo è sole società occidentali civilizzate, prattutto “mettere in luce il comuomini e donne, nessuno escluso. portamento delle multinazionali escluso Preoccupazioni, stanchezza, stato farmaceutiche”, spiega la Cooper, di tensione, mancanza di riposo, “e su come organizzano l’informastress sul posto di zione su patologie lavoro e a casa, scar- “Quando di più non apparentemente so interesse per attimarginali, presentaè abbastanza!” vità una volta apte come gravissime. prezzate. Vista così […] Havidol è può sembrare la classica depressio- anche un modo per deridere il none, ma «Non è la vita, è la DSA- stro sentirsi mai belli abbastanza, CDAD» si legge sul sito dell'Havi- magri abbastanza, di successo abdol, (in inglese suona vagamente bastanza”. A detta del farmacologo come “hotuttoio”), l’unico farma- David Henry: "Una malattia viene co al mondo in grado di curare un definita da un panel di specialisti disturbo d'ansia nuovo di zecca che (a volte coinvolti in grossi conflitti affligge nel mondo milioni di ma- di interesse), provvista di sindromi, lati ignari di esserlo. Ma che vuol sintomi e rimedi; a questo punto le dire “disturbo nuovo di zecca”? La caratteristiche della malattia vengofaccenda si fa seria. Anzi, per nien- no pubblicizzate attraverso campate. Infatti malattia e farmaco hanno gne di sensibilizzazione promosse qualcosa di ancora più sorprenden- dalle aziende; una volta creata la te: non esistono! esistono È stata un’artista malattia, il farmaco è già pronto e australiana che ha creato dal nulla viene immediatamente tirato fuori una patologia, un composto per dal cilindro, e il gioco è fatto". Ma trattarla e un sito internet per pro- non è l’unico caso: per esempio, il
Foto: Ouija, o Tavola degli Spiriti N°3 Giugno/Luglio
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“GUERRE” POSTALI L’idea di questo giornale nasce dall’esigenza di confronto su alcune tematiche, nonché di scambio reciproco delle proprie esperienze di vita. Ecco come lo spazio della posta assume una importanza centrale in quanto strumento di collegamento sia tra la redazione e il lettore, che tra lettore e lettore. Invitiamo pertanto chiunque sia interessato ad esprimere la propria opinione a contattarci tramite posta elettronica all’indirizzo sotto riportato. Saranno bene accette lamentele, critiche, consigli, spunti di riflessione e articoli. Nel caso in cui si voglia scrivere un articolo per favore ci si attenga al tema della prossima uscita, anch'esso sotto riportato. Tutto ciò che ci perverrà entro Domenica 9 Settembre 2007 sarà pubblicato nel numero seguente, se possibile. Il nostro augurio è quello che il giornale, tramite questo spazio, diventi uno strumento vivo di dialogo. IMPORTANTE: per motivi di tutela legale prenderemo in considerazione soltanto i testi in cui compare nome e cognome del mittente.
Per contattarci esperanto.posta@hotmail.it IL PROSSIMO NUMERO VERRA’ DISTRIBUITO NEL MESE DI SETTEMBRE, TRATTEREMO IL SEGUENTE TEMA:
LA PAURA INVITIAMO GLI INTERESSATI AD INVIARE ARTICOLI , PROPOSTE , SUGGERIMENTI E QUANT’ALTRO ENTRO E NON OLTRE DOMENICA 9 SETTEMBRE
L’Esperanto
La redazione:
Registrazione Tribunale Arezzo N. 1/2007 RS in data 29/01/2007 Direttore Responsabile: Angela Sannai Proprietario: Parrocchia di Castelfranco di Sopra Sede: via Piave 17 Castelfranco di Sopra (AR) 52020 Ciclostilato in proprio
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Eleonora Benedetti Francesco Benedetti Don GianCarlo Brilli Jonatan Brilli Marco Celli Antonio D’Ambra Pier Paolo Giusti Cristian Tognaccini Paolo Vecchi Hanno collaborato:
Stefano Matteoli Martina Parivir Giacomo Filippo Porzio
N°3 Giugno/Luglio
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APPUNTI Ogni Domenica dei mesi di Luglio e Agosto alle 21,15 avrà luogo la Santa Messa presso la Badia di Soffena.
Luglio: Mercoledì 18 ore 21,15 Piazza V. Emanuele
Castelfranco di Sopra Musica per SOLIDARIETA’ Domenica 22 ore 21,15 Badia di Soffena
Castelfranco di Sopra RECITAL pianistico di Nunzio Aprile
Agosto: Giovedì 9 ore 21,15 Piazza S. Filippo
Castelfranco di Sopra CONCERTO del duo Topilow Domenica 26 ore 21,30 Piazza V. Emanuele
Castelfranco di Sopra Concerto ORIENTOCCIDENTE In occasione delle feste per il Perdono
Castelfranco di Sopra presso il Circolo MCL Mostra di fotografia e pittura: “LUCI E OMBRE”
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