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Sentieri “ montani” sulla costa d’Amalfi

A cura di TEOBALDO FORTUNATO

Aprimavera, ritornano i percorsi salutistici un po ’ ovunque in Italia, da Nord a Sud della penisola; quello che vi proponiamo è un itinerario tra storia e natura situato nel cuore della Costiera Amalfitana: la “Torre dello Ziro ” , ovvero il maschio del castello di Scalella contrada Pontone di Scala sopra Amalfi. A guidarci è Raffaele Giordano detto Oliver, guida ambientale escursionistica, collaboratore del Parco Regionale dei Monti Lattari. L’itinerario inizia dal Borgo di Pontone sulla sommità del Monte Aureo e partendo dalla piazzetta di Pontone di Scala, seguendo il “Sentiero CAI 351b” ci si inoltra verso la struttura medievale, mentre in contemporanea col cammino, si ammira il panorama su Amalfi, Ravello e il mare. Sullo sperone di roccia (Monte Aureo) che si protende verso il mare, tra Atrani ed Amalfi, si eleva la “Torre dello Ziro ” , con uno stretto camminamento, cinto da mura merlate. Inoltrandosi nel sentiero, si salgono pochi scalini fino al belvedere: di fronte in alto, è Villa Cimbrone e ai nostri piedi il vallone del torrente Dragone e Atrani. Svettando sul Monte Aureo, la Torre dello Ziro è una passeggiata tra le più particolari del territorio di Scala. La torre appartiene ad un ’ antica rete di strutture difensive disseminate lungo la costa per avvistare le incursioni piratesche dal mare. Nei secoli, la Torre è stato teatro di tanti accadimenti, tra cui fatti di sangue: una tradizione narra che nella torre fu uccisa nel 1510, la figlia del

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Da sinistra in apertura: Atrani; Torre dello Ziro e il campanile della Cattedrale di Amalfi

Re di Napoli, la duchessa Giovanna d’Aragona (Napoli, 1477 – Amalfi, 1510) con due giovani figli. Sposa già a dodici anni del duca di Amalfi, restò vedova prestissimo. In seguito, per amore, sposò segretamente il proprio maggiordomo. Colpevole per l’ unione con un uomo di rango inferiore, fu condannata ad un orrendo destino! Come in ogni torre che si rispetti, anche quella dello Ziro ha la sua leggenda: si narra difatti che tuttora vi dimorano ancora i fantasmi della Duchessa e dei suoi pargoli! Il percorso, di circa 5 km, risulta agevole ed immerso in un ambiente boschivo dalla ricca varietà. Due sono i punti di principale interesse: la torre con il suo punto panoramico e, più in alto, il belvedere dalla vista ancor più spettacolare. Lungo il sentiero per conoscere questo gioiello dell’ antica Repubblica Marinara di Amalfi, il visitatore potrà creare il suo personale approccio con ciò che lo circonda, entrando in connessione sia con la natura con le tante sfumature del bosco e del mare, sia con la storia della torre, facendo un viaggio a ritroso nel tempo. L’ esplorazione include la presentazione delle piante e dei fiori presenti sul Monte Aureo e nei dintorni della Torre, con nozioni anche di geologia sulla natura delle rocce su cui poggia la stessa Torre dello Ziro, senza trascurare l’ eventuale presenza di piccola fauna nel sottobosco, tra cui ricci, cinghiali alcuni rapaci come falchetti e poiane; l’ esplorazione più suggestiva è l’ingresso tra le mura antiche della Torre. Dopo la visita, si continua l’itinerario all’ ombra della pineta che rende il Monte Aureo, ancora più interessante, perché si cammina respirando l’ aria di mare ricca degli oli essenziali emanati dai pini, molecole volatili che fanno bene al nostro organismo. Va sottinteso che è il nostro aitante Oliver che darà le modalità per poter godere dei positivi effetti del bosco del Monte Aureo, con l’ ausilio di pratiche di respirazione, esercizi di meditazione, ascoltando lo sciabordio delle onde del mare, il fruscio del vento tra i rami e il cinguettio degli uccelli, il silenzio che ci circonda intorno, seduti o sdraiati a terra. Raffaele, ovvero Oliver continua con un serafico sorriso a raccontarci: «La visita lungo l’itinerario, si conclude dopo il rigenerante bagno di foresta e di bosco, ritornando in Piazzetta San Giovanni a Pontone, dove si degustano i prodotti tipici locali, con un menù fatto di eccellenze gastronomiche del territorio: bruschette croccanti coperte da pomodorini locali, affettati come la soppressata, la pancetta, la coppa, un assaggio di sott’ oli tra melanzane a filetti, pomodori secchi, accompagnati da formaggi come il caprino locale, la mozzarella, dissetandosi con caraffe freschissime di acqua e fette di limone della Costiera e vino locale. ‘Dulcis in fundo ’ il dolce che celebra l’intera Costiera: la “Delizia al limone ” fatta con la varietà di limone chiamata “Sfusato Amalfitano ” . Immancabili sono i liquori tipici della costiera ovvero il “Limoncello ” e la deliziosa “Liquirizia ” e una vera leccornia per il palato dei più esigenti: il “Concertino ” , una concentrazione di varie spezie e profumi della Costa, dalla ricetta rigorosamente segreta! L’itinerario della Torre dello Ziro, in poche ma intense tappe, riesce a far conoscere una realtà di un territorio genuino, la Divina Costa d’Amalfi che sa offrire tantissimo». «Chi esige la professionalità e senza rinunciare a nulla può trovare qui il giusto equilibrio di tanti sapori diversi e averli a portata di mano, tutti i giorni dell’ anno» conclude Raffaele Giordano, che vi aspetta per accompagnarvi in questo particolarissimo itinerario costiero.

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