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Vaccini anti Covid-19 in gravidanza e allattamento

Dr. Cristiano Messina

Studi Medici Vercelli www.studimedicivercelli.it

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VACCINI ANTI COVID-19 IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Sul web e su whatsapp circola ormai una marea di informazioni farlocche sui vaccini anti Covid-19 e in particolare riguardo alle pazienti gravide e in allattamento. Affermerebbero gravi rischi per la gravida e il nascituro anche nei tempi futuri se la mamma si sottopone alla doppia vaccinazione anti Covid-19. I dati scientifici ovviamente sono molto diversi fino all’ ultima lettera di spiegazioni inviata dalla Regione Lombardia a tutti coloro che hanno a che fare con il problema. Già vari articoli affermavano la necessità e l’ utilità di vaccinare tutte le donne in gravidanza o in allattamento. Chiaramente come per altre categorie si tratta di un rapporto benefici/rischi, in quanto in Medicina nulla è totalmente privo di effetti collaterali e di potenziali rischi. Le donne in gravidanza, per la variazione che il loro sistema respiratorio subisce soprattutto nell’ ultimo periodo di gravidanza, sono molto più a rischio di sviluppare complicanze, di finire in rianimazione e di soccombere al virus rispetto a donne di pari età non in gravidanza. Esiste anche la possibilità di parto pretermine o di morte endouterina del feto come conseguenza dell’infezione materna. E purtroppo anche in questo momento sia in Mangiagalli che all’Ospedale Niguarda sono presenti gravide in reparti di rianimazione come conseguenza dell’infezione da Covid-19. Per questo fatte salve le pazienti con gravissimi rischi di allergia o con gravi deficit immunitari che però dovrebbero vivere 9 mesi recluse in casa, i vaccini mRNA Pfizer e Moderna sono fortemente consigliati in tutti i periodi della gravidanza e dell’ allattamento. La vaccinazione va consigliata anche a chi ha già avuto la malattia se è trascorso un periodo di almeno 6 mesi. Va ricordato che i vaccini anti Covid vanno però distanziati almeno 2 settimane da ogni altro tipo di vaccino tipo l’ antiinfluenzale o quello per la pertosse che si esegue ormai da alcuni anni in prevenzione nel terzo trimestre di gravidanza. Non essendoci controindicazioni nel caso di gravidanza non ha senso richiedere alle pazienti l’ esecuzione di un test di gravidanza prevaccinazione. Ovviamente non si può parlare di innocuità dei vaccini il rischio attuale di effetti collaterali gravi è di circa 16 casi ogni 100.000 vaccinati, molti meno di quelli che può provocare la maggior parte degli antiinfiammatori o di molti antibiotici, per non parlare dei danni che provoca il fumo di sigaretta o degli ormai oltre 130.000 morti provocati dal virus in ogni fascia di età e di sesso. Come detto è la miglior scelta in considerazione del calcolo benefici/rischi. Concludo con la speranza di poter presto parlare di qualcosa di più affascinante e positivo.

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