Lazialità Febbraio 2012

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in rEGalo il MaXi-PoSTEr di MarChETTi

FEBBRAIO 2012

anno XXVii • n° 353 • € 4,90

BOBO VIERI ESCL SCLu uSIVA

SPECIALE

• 112 anni di lazio • aTlETiCo Madrid

“Cari laziali vi voglio ancora bene”

OGGIpiùdiVIERI

il PE PEr r S o na naG GGio ALLA SCOPERTA DI DIAkITè

Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma


intervista

di Vincenzo Oliva

Christian 34 | Febbraio 2012 LazialitĂ

Vieri


intervista

“Cari LaziaLi, vi voglio ancora bene” Grandissima esclusiva di Lazialità. Per la prima volta, dopo tanti anni, torna a parlare Christian Vieri, uno dei più grandi bomber che la Lazio abbia avuto nella sua storia. Un’intervista a 360 gradi: dall’arrivo alla Lazio ai rapporti con Cragnotti, dai complimenti a Klose ai consigli a Cisse. Un regalo che Bobo ci ha concesso e che Lazialità condivide con i suoi lettori.

Ciao Christian, fammi innanzitutto dire che è un vero piacere per me intervistarti. Eri uno dei miei idoli da bambino. . . Il piacere è mio. Sono contento di tornare a parlare di Lazio dopo tanto tempo. Grazie a Lazialità. Cominciamo dal tuo approdo in biancoceleste. Cragnotti ti acquistò per 55 miliardi di lire dall’Atletico Madrid. Perchè scegliesti la Lazio? Scelsi la Lazio perché il presidente Cragnotti mi illustrò il suo progetto e ne rimasi affascinato.

Stava costruendo una squadra molto forte, con grandissimi calciatori: Boksic, Salas, Nesta, Mihajlovic, Nedved. . . Mamma mia, se ci ripenso devo dire che eravamo proprio forti! A quei tempi giocavi a fianco di grandi campioni. Chi era il calciatore che ti impressionava di più tecnicamente? Erano tutti molto bravi, ma il calciatore che mi impressionava di più era sicuramenLazialità Febbraio 2012 | 35


speciale madrid

di Mauro Scardala

Da ROMA a MADRID 40 | Febbraio 2012 LazialitĂ


speciale madrid

Grande speciale di Lazialità sull’imminente trasferta di Madrid. Un nostro inviato ha studiato da vicino la prossima avversaria della Lazio, traendo somme e consigliando a tutti i tifosi il modo migliore per muoversi in città.

Viaggio alla scoperta dell’Atletico

Cari amici di Lazialità, vi scrivo appena tornato dal Vicente Calderon, dove ho assistito alla partita stravinta dall’Atletico contro il Villareal. Gli effetti della cura Simeone, (quanti cori per lui allo stadio!), iniziano a sortire l’effetto desiderato. L’entusiasmo che ha portato l’argentino si tocca con mano, ed in campo tutti i giocatori si aiutano l’un l’altro, correndo dietro la palla come se fosse l’ultima della loro vita. Indubbiamente il carattere del “Cholo” ha fatto breccia in tutti i componenti della squadra. Stando qui a Madrid, ho avuto occasione di parlare con vari tifosi dell’Atletico della prossima partita di Europa League, e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal rispetto e dalla conoscenza di tutti i nostri giocatori: ci conoscono e ci temono! CONOSCIAMO MEGLIO L’ATLETICO MADRID Lo schema di gioco è il classico 4-2-3-1, che Simeone ha usato in tutte le squadre che ha allenato fino ad ora. COURTOIS è il giovane portiere belga, in prestito dal Lazialità Febbario 2012 | 41


IL PERSONAGGIO

di Alessandro De Luca

D

44 | Febbraio 2012 LazialitĂ


Modibo

IL PERSONAGGIO

DiAkitè La potenza del futuro Focus di Lazialità sul difensore francese, vera e propria rivelazione della stagione in corso. La carriera, i progressi al fianco di Biava e Dias, le opinioni di tecnici e compagni e l’analisi sul futuro. tutto questo, assieme agli aneddoti curiosi della vita privata, proposto sotto la nostra lente d’ingrandimento

In una Lazio progettata sull’esperienza spunta un diamante giovane, che seppur ancora grezzo, con il luccichio delle brillanti prestazioni ha abbagliato e sorpreso tutti: tifosi, staff tecnico e società, sicuri delle straordinarie potenzialità del ragazzo, fiduciosi nell’avvenire, ma forse dubbiosi del rendimento a breve termine, a volte apparso incostante e non all’altezza dei mezzi a disposizione, che soprattutto sotto il profilo atletico, vantano pochissimi rivali. L’obiettivo di Modibo era consacrarsi facendo ricredere gli scettici,

ed almeno fino ad ora, tutto procede secondo i piani. La trasformazione di Diaki, così viene affettuosamente soprannominato nello spogliatoio, parte da lontano, dal duro lavoro degli allenatori che lo hanno guidato in questi anni di Lazio, dal maestro Delio Rossi, pubblicamente a più riprese ringraziato per i preziosi insegnamenti, umani prima ancora che tecnici, passando per Ballardini, suo estimatore nonostante il periodo buio, fino ad arrivare ad Edy Reja, che in lui, al di là del mero fattore presenze, Lazialità Febbraio 2012 | 45


INTERVISTA

di Alessandro De Luca

Grazie LAZIO

con te momenti unici

68 | Febbraio 2012 LazialitĂ


INTERVISTA

Lazialità propone in esclusiva una lunga intervista a Giuliano Giannichedda, mediano di una Lazio a cavallo tra quella stellare di Cragnotti e la prima della gestione Lotito, con la quale ha chiuso un’intensa esperienza durata quattro stagioni. Abbiamo raccolto le sue impressioni sul presente, i ricordi legati all’approdo e alla permanenza capitolina, i ringraziamenti verso un ambiente e una tifoseria a cui è rimasto visceralmente legato nonostante il contestato addio e gli episodi curiosi, come nel caso della scommessa-gol, persa con Corradi e Fiore. Oltre a tutto questo è immancabile il riferimento al derby storico del 6 gennaio 2005, quando in una formazione d’emergenza, guidò con assoluta personalità la difesa. Insomma, un viaggio tutto biancoceleste nella memoria di un “gladiatore” confessatosi orgoglioso di aver indossato la preziosa maglia laziale. Terminata l’avventura sui campi di gioco, oltre ad essersi laureato Direttore Sportivo, ha deciso di lanciarsi nel ruolo d’allenatore giovanile, il calcio lo esalta ancora come il primo giorno. Scopriamo tra pareri, e un consiglio al collega Tare, il nuovo Giannichedda.

RIMPIANTI DI GLORIA Quello che trapela dalle dichiarazioni rilasciate in questa intervista è la fierezza provata nell’indossare la casacca della prima squadra capitolina, alla quale però è legato il grande rimpianto delle vittorie mancate. Interpellato sull’argomento infatti, Giuliano non ne ha nascosto il rammarico: “Quella Lazio di Cragnotti dove c’ero anche io, poteva vincere molto di più, era una grande squadra con giocatori di grandissima personalità, cosa che stanno dimostrando tuttora, chi in veste allenatore, come Mancini, Mihajlovic o Simeone, ai quali vanno i miei migliori auguri, che in quella da calciatore”. Il succo del pensiero è sicuramente quello condiviso dalla maggior parte dei tifosi laziali, che pur avendo vissuto un decennio di splendore indelebile, convinti dell’indiscutibile valore tecnico di una rosa invidiabile, avrebbero voluto imprimere nei ricordi altri magici momenti.

A sinistra: Giuliano Giannichedda con il nostro inviato Alessandro De Luca

Partiamo subito dalla Lazio, dove credi possa arrivare in questa stagione la squadra di Reja? La squadra è buona e lo ha dimostrato fino adesso, il punto di forza è la compattezza affiancata

al grande equilibrio tattico che le permette di poter affrontare qualsiasi avversario ad armi pari. È chiaro che per competere ad alti livelli non basta il mero fattore tecnico, attorno deve esserci il clima

giusto, di fiducia, ma soprattutto l’entusiasmo. Arrivare in zona Champions sarà un’impresa quasi impossibile, Milan, Juventus ed Inter sono ancora distanti e la lotta ai tre posti disponibili sembra riservata a loro. La bellezza del calcio è però l’imprevedibilità, chissà che il contagioso ambiente di Roma non possa favorire l’azzeramento del gap riservandoci sorprese. Chiedendoti di esprimere un giudizio su ogni reparto, quale ti ispira maggior fiducia? Per la straordinaria efficacia apportata da Klose non posso che dire l’attacco, anche se personalmente, e forse controcorrente, apLazialità Febbraio 2012 | 69


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