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IoArch 87 Apr_May 2020
DANIELI AUTOMATION HQ, BUTTRIO, UDINE
L’ARCHITETTURA DELL’INNOVAZIONE
CON UN AUDACE SEGNO COMPOSITIVO, IL PROGETTO DI CARLO MINGOTTI ESPRIME LA VOCAZIONE DI INDUSTRIA 4.0 PER LA SEDE DELLA DIVISIONE AUTOMAZIONE DEL GRUPPO INDUSTRIALE FRIULANO CHE STA RIVOLUZIONANDO IN OTTICA GREEN I PROCESSI DELL’INDUSTRIA SIDERURGICA IN TUTTO IL MONDO
Nell’ambito della programmazione Por- Fesr 2014-2020 della Regione Friuli-Venezia Giulia, Danieli Automation insieme a Bean Tech aveva avviato un progetto di digitalizzazione che migliora l’efficienza dei processi produttivi dell’industria siderurgica (Digi&Met) riducendone al contempo l’impatto ambientale.
Due cifre da sole sono sufficienti a comprendere la portata dell’innovazione: a parità di produzione i nuovi impianti consumano il 74% in meno di energia (prevalentemente elettrica) e riducono del 56% le emissioni di CO 2 . Il progetto dello studio Mingotti per la nuova sede, inaugurata due anni fa, esprime plasticamente il significato della trasformazione che la società friulana sta apportando a uno dei settori industriali attualmente di maggiore impatto ambientale.
Sul prospetto principale, rivolto a nord verso la strada di accesso, l’effetto sinusoidale dato dalle linee curve del grande arco rivestito in pannelli in vetroresina è esaltato da speciali vetri colorati. Il regolare prospetto esposto a sud, invece, si caratterizza per una facciata a doppia pelle che crea un’intercapedine ventilata naturalmente.
L’ingresso principale, a est, è protetto da una grande pensilina a sbalzo sostenuta da elementi-colonne di tubolari intrecciati che da una base unica si allargano e distanziano salendo.
Sostenuto e rivestito da strutture in carpenteria metallica realizzate da Pichler Projects l’edificio, che in lunghezza misura 85 metri, si articola in due livelli fuori terra.
Anche per la natura dell’attività svolta, che prevede dialogo e interazione costanti, lo spazio interno, in grado di ospitare fino a 250 persone, è organizzato essenzialmente in open space. La qualità abitativa e le prestazioni degli spazi interni sono fra gli aspetti più significativi della realizzazione. Trattandosi di ambienti di lavoro condivisi particolare attenzione è stata posta alla qualità acustica, con studi specifici sui tempi di riverbero, che hanno condotto all’introduzione di isole acustiche sospese, lamiere a vista in acciaio sagomate e forate, controsoffitti metallici con pannelli microforati, pavimento anti calpestio e, per le sale riunioni, pannelli fonoassorbenti a parete e a soffitto microforati in legno.
Soluzioni di avanguardia anche per l’impiantistica elettrica e meccanica: i corpi illuminanti posti all’interno dei controsoffitti acustici sospesi sono dotati di sensori che regolano automaticamente accensione e intensità; la climatizzazione a pavimento è regolata da sonde interne che consentono di gestire la temperatura in maniera differenziata da zona a zona. La qualità dell’aria è data da una ventilazione meccanica controllata a recupero di calore e da sensori che regolano automaticamente l’apertura delle finestre in presenza di condizioni ottimali per l’afflusso di aria dall’esterno.
L’innovazione riguarda anche le scelte strutturali. Sono state adottate tecnologie all’avanguardia quali il solaio interpiano in cemento armato post-tensionato per ottenere la massima fruibilità e flessibilità degli spazi, pilastri metallici esterni e una copertura a vista hi-tech in acciaio. Il concetto di grandi luci è ben rappresentato dalle capriate a ogiva di 21 metri di ampiezza.
Lo studio del soleggiamento ha comportato la realizzazione di diverse schermature in facciata differenziate secondo l’orientamento: frangisole esterni orizzontali meccanizzati o fissi, microforati e pieni; lame verticali per schermare i raggi solari; sbalzi più o meno profondi; la doppia pelle sul lato sud con intercapedine a doppio vetro microventilata naturalmente; tende esterne regolabili e interne microforate per la regolazione dei raggi solari in entrata. Il tutto consente di ottimizzare le prestazioni energetiche e il comfort ambientale e visivo per l’uso dei videoterminali. Pannelli fotovoltaici in copertura per una potenza totale di 100 kW rendono quasi completamente autonomo il complesso, certificato in classe energetica A4. Numerosi infine nel progetto i particolari e le soluzioni interne e esterne disegnate e realizzate su misura, come l’arco esterno in conci tridimensionali di vetroresina o la grande scala centrale curva interna con gradini sospesi in lamiera microforata disegnati uno a uno ■
Soluzioni Schüco per l’involucro
Da tempo è ormai chiaro che efficienza energetica e comfort ambientale sono due facce della stessa medaglia, da risolvere entrambe anche sotto il profilo estetico. Se le facciate continue Schüco FWS 50+.SI e Schüco FWS 60+.SI (Super Insulation) si sono rivelate la soluzione migliore sia sotto il profilo estetico che prestazionale, per rispondere alle diverse esigenze di illuminazione naturale e comfort degli spazi esposti a sud si è scelto di equipaggiare la facciata a doppia pelle di schermature esterne (pale frangisole in lamiera microforata Schüco ALB Tech Optik) e interne. Il fronte ovest, invece, è stato realizzato con finestre a nastro verticali anch’esse protette da frangisole motorizzati. Il fronte est, sul quale prospetta l’ingresso principale, si distingue infine per le specchiature inclinate chiuse in sommità con vetrate curve, una speciale realizzazione sartoriale Schüco. Per una totale fusione visiva tra parti apribili e partizioni vetrate fisse, sono state scelte finestre in alluminio ad elevato isolamento Schüco AWS 75 BS.SI (Block System Super Insulation), in cui i profili delle ante si integrano nel telaio fisso mimetizzandosi nella struttura dell’edificio. Completano l’involucro architettonico le finestre in alluminio con apertura a sporgere Schüco AWS 114 SG.SI, i lucernari Schüco AWS 57 RO e le porte in alluminio ADS 75.SI (Super Insulation), dalle elevate prestazioni termoisolanti e di sicurezza.
www.schueco.it
QUADRIFOGLIO GROUP
Il concetto di benessere negli spazi di lavoro ha subito una profonda evoluzione: ormai la qualità costruttiva, la rispondenza alle normative e l’ergonomia vengono considerati requisiti di base. Danieli Automation per la nuova sede ha scelto il concetto avanzato di ergonomia proposto da Quadrifoglio Group. La persona è al centro, il posto di lavoro le si adatta in altezza, seguendone abitudini, esigenze di salute, modo di lavoro e di vita. Il piano si solleva elettricamente permettendo una regolazione millimetrica e consente di lavorare per parte della giornata in piedi, scaricando la spina dorsale. I devices trovano posto e possibilità di ricarica in modo ordinato e organizzato. Gli effetti personali sono riposti in luoghi chiusi, puliti e custoditi, comunque a portata di mano. La luce è corretta e non affatica la vista. È stata pensata la gestione del riverbero e la giusta privacy tra le persone. Si va quindi oltre il concetto di ‘scrivania a norma’ o ‘scrivania ergonomica’: si migliora la qualità della vita di chi lavora.
www.quadrifoglio.com
CREDITI
Committente Danieli Automation
Progettazione architettonica e interior design Gianpiero e Carlo Mingotti Architetti Associati
Progettazione strutturale Mauro Mattelloni
Progettazione impianti Progetec Studio Ass.
Superficie lotto 5.870 mq
Piani 2 fuori terra e piano scantinato
Superficie operativa 2.830 mq
Anno di realizzazione 2016-2018
Valore delle opere 5,8 milioni
General contractor strutture acciaio e facciate Pichler Projects Srl
Sistemi di facciata e serramenti Schüco
Arredi Quadrifoglio Group
Altri fornitori Atena (controsoffitti metallici e isole acustiche), Sikkens (cappotto e verniciature), Kalzip (copertura), Uniflair (pavimento sopraelevato), Casalgrande Padana (piastrelle), iGuzzini (luci), Frezza (pareti attrezzate), Assa Abloy (porta scorrevole), Serge Ferrari (tende interne in tessuto filtrante)