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ENS Paris-Saclay, disegnata dall'acqua e dal vento

NEL PROGETTO DI RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP, UN POLO DI CULTURA CHE INVITA ALLA RICERCA E ALL’INCONTRO DEI SAPERI. AL CENTRO, UN GRANDE GIARDINO BIOCLIMATICO

L'Ecole Normale Supérieure integra un'autentica strategia bioclimatica, con il giardino interno protetto dal vento e una vasca di raccolta dell'acqua che trasforma in opportunità la bassa permeabilità del terreno argilloso

ph. ©Michelm Denancé

Il progetto di Renzo Piano Building Workshop dell’École Normale Supérieure di Paris-Saclay (ENS) è un edificio di 64mila metri quadrati per oltre tremila studenti nell’ambito del vasto polo scientifico e tecnologico situato pochi chilometri a sud di Parigi.

Paris-Saclay comprende università, istituti di scuola superiore, centri di ricerca di aziende private e centinaia di spin-off operanti nei settori delle tecnologie, della salute, dell’efficienza energetica, dell’aerospaziale, della difesa, della sicurezza e della mobilità.

Per un contesto tanto ricco e stimolante Rpbw ha creato un luogo concepito come un grande campus pluridisciplinare del tutto ecosostenibile. Il progetto è un esempio di integrazione tra architettura e ingegneria, tra tecnica e umanesimo dove il risultato è funzionale al programma senza esibizioni autoriali. L’intervento rappresenta una sintesi virtuosa tra discipline, rispecchiando la ricchezza e la complessità di una scuola speciale come l’Ens Paris-Saclay che forma gli studenti alla ricerca scientifica, all’insegnamento

Il volume centrale del complesso visto dal parco interno

ph. ©Michel Denancé

universitario e alle classi preparatorie per le Grandes Écoles e, più in generale, al servizio dell’amministrazione dello Stato e degli enti locali. La sua singolarità è quella di unire discipline che nessun altro istituto di istruzione superiore propone con questo livello di approccio multidisciplinare: scienze ingegneristiche e scienze umane e sociali.

Il progetto si compone di quattro unità architettoniche organizzate attorno a un grande parco centrale di oltre un ettaro: un luogo d’incontro che svolge un importante ruolo di regolazione del microclima in quanto protetto dal vento grazie ai palazzi circostanti. La facciata sud, interamente trasparente, offre una vista sulla vita quotidiana della scuola, ospitando aree pubbliche complementari alle attività di insegnamento come la caffetteria, il ristorante, gli spazi per conferenze. L’edificio nord, concepito intorno a una strada interna, ospita le attività di insegnamento e di ricerca in scienze generali e scienze delle costruzioni; il polo delle scienze umane e sociali è invece in un edificio satellite, dalle forme più arrotondate.

Concepita come ecosistema dinamico, l’architettura nasce con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e, al contempo, garantire un comfort ottimale per i suoi utenti. Lo fa con diverse strategie coordinate tra loro: trasparenza e porosità controllata delle facciate per adattarsi al mutare delle stagioni, tetti e balconi verdi, ventilazione naturale, raffrescamento passivo, recupero e gestione delle acque pluviali, un giardino bioclimatico.

L’intervento di progetto ha saputo trasformare in risorse preziose le due principali criticità dell’ambiente naturale dell’altopiano di Saclay: l’elevata esposizione ai venti e il terreno argilloso a bassa permeabilità, che rende complesso il drenaggio delle acque piovane. Dalla somma di questi vincoli è nata l’idea del giardino protetto, circondato dagli edifici, che crea un microclima dove le piante stesse aiutano a moderare i disagi del vento. Inoltre il parco e le terrazze sul tetto permettono di scaricare l’acqua piovana che il nuovo stagno lineare raccoglie e ricicla.

All'interno i quattro edifici sono concepiti con estrema flessibilità. Il progetto si organizza interno a una pianta libera da pilastri, con interassi molto ampi, di 13,5, 16 e 20 metri. Na nascono spazi che offrono una disposizione modulabile delle aule, degli uffici e dei laboratori, consentendo non solo di accogliere con la massima libertà le funzioni previste ma anche di far fronte facilmente a future evoluzioni ed esigenze.

come sempre, la filosofia incentrata sulle persone è al centro del processo di progettazione di Rpbw perché è convinzione dello studio che edifici migliori rendano migliore il mondo così come, per essere definita di successo, un'architettura dev'essere in grado di migliorare la vita quotidiana delle persone.

Tra gli elementi caratterizzanti del progetto l'utilizzo intensivo della tecnologia Bim che è valso l'ottenimento del Bim d'Or 2015, riconoscimento francese al progetto che più si è distinto per l'uso innovativo di questo metodo di progettazione.

Il complesso ripreso dal drone

ph. ©Michel Denancé

CREDITI

Località Saclay, Francia

Committente École normale supérieure de Paris-Saclay

Progetto architettonico Renzo Piano Building Workshop

Team di progetto Vincent, Plattner, Temenides, Mothes (partner e associati); Bricard, Franceschin, Gallissian, Giralt, Grilli di Cortona, Mestiri, Meyer, Moolhuijzen (partner), Niederkorn, Oña Martinez, Nizza, Piazza, Sismondini, Sobreiro, Thireau e Casarotto, Chiabrera, Zanguio; Bagatella, Tsagkaropoulos (CGI); Aubert, Colson; Kyrkos (modelli) Strutture, MEP, ingegneria civile AIA Ingénierie

Facciate RFR

Sostenibilità Franck Boutté Consultants

Acustica Peutz & Associés

Illuminazione CPLD Sistemi A/V Labeyrie & Associés

Paesaggio P.Cribier, ALP Architetto consulente Groupe-6 Supervisione del sito CICAD Banchi studio Lamm

Cronologia 2013-2020

LAMM

Partendo dalla rielaborazione di un prodotto di serie, in collaborazione con Renzo Piano Building Workshop il dipartimento Ricerca & Sviluppo di Lamm ha sviluppato un sistema di tavoli e sedute in grado di soddisfare le esigenze estetiche del progetto assicurando la massima qualità in termini di performance, sicurezza e durabilità necessarie per gli ambienti educational. Sono stati installati oltre 2.000 banchi-studio con piano di scrittura fisso o ribaltabile, con o senza braccioli, nella versione imbottita oppure in legno, tutti caratterizzati da sedili dotati di ribaltamento con ritorno autofrenante a doppia staffa per una chiusura controllata e silenziosa della seduta.

www.lamm.it

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