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Il fronte è un pentagramma
ACCADEMIA DELLA MUSICA DI CAMERINO
IL PROGETTO DI ALVISI KIRIMOTO E DEL GIOVANE STUDIO HARCOME PER LA ANDREA BOCELLI FOUNDATION RIPORTA A CAMERINO L’INSEGNAMENTO MUSICALE, INTERROTTO DAL SISMA
Costruita in soli cinque mesi e inaugurata dal fondatore Andrea Bocelli con una grande festa lo scorso ottobre, in posizione isolata e appoggiata sulla pendenza del terreno, la nuova Accademia della Musica di Camerino, che si sviluppa su due livelli per un totale di 600 metri quadrati, si distingue per la pelle eterea in pannelli bianchi di lamiera caratterizzata da forature regolari di dimensione variabile. La facciata nord, visibile dalla strada e dal giardino superiore, presenta il volume come una scatola, mentre i due prospetti laterali ne tradiscono l’inclinazione e la pendenza del terreno.
A sud la pelle che avvolge il volume si interrompe, rivelando il piano terra vetrato dietro cui si cela l’auditorium, affacciato sul centro storico di Camerino. La sera, la luce filtrata dalle forature dei pannelli trasforma le finestre circolari in chiavi di strumenti a fiato su un luminoso pentagramma. La leggerezza dell’insieme, inserito in una spazio pubblico di quasi 5mila metri quadrati, la posizione isolata ben visibile dal centro storico, il declivio del sito e la colorazione delicata pongono l’opera, che lo studio Alvisi Kirimoto ha portato a compimento in collaborazione con lo studio locale Harcome, in totale armonia con la natura del luogo e ne fanno al tempo stesso un segno contemporaneo inconfondibile.
Terzo intervento con finalità educativa promosso dalla Andrea Bocelli Foundation nel cratere del sisma del 2016, l’Accademia, dedicata al tenore marchigiano Franco Corelli, può ospitare 160 studenti nelle 9 aule poste al piano superiore, mentre al piano terra/interrato la platea dell’auditorium può accogliere 180 persone. Il progetto degli interni dell’auditorium si caratterizza per un uso dinamico dei materiali. Da un lato il legno di rovere di molteplici superfici ed elementi che compongono la sala, come i pannelli sospesi dalle differenti inclinazioni, i listelli circolari, i pannelli che emergono dalla parete laterale, il fondale interamente ricoperto di legno e il palco centrale con pannelli rotanti. Dall’altro il cemento, che definisce le superfici principali che forgiano la struttura, il pavimento in gres, la parete di fondo verso il foyer che, completamente trasparente, amplia la percezione dello spazio, il solaio superiore a vista fino agli elementi strutturali. Nella zona laterale il percorso degli artisti si inserisce tra i pannelli di legno a parete e i listelli a tutta altezza che ritmano lo spazio in un’alternanza di pieni e di vuoti. Nel foyer, listelli lignei verticali percorrono la parete di fondo fino al controsoffitto, che si inclina verso la facciata di ingresso seguendo la tensione definita dalla giacitura del volume della pelle bianca esterna.
A collegare verticalmente l'edificio un ascensore e una scala in resina arancione che dona vivacità ed energia all’ambiente. Il colore si espande anche al piano superiore, dal pavimento dello spazio connettivo alle porte di accesso alle aule didattiche e a una delle pareti al loro interno. Nelle aule, oltre agli arredi necessari e alla strumentazione musicale, sono stati previsti specchi e pannelli in legno che gli studenti possono personalizzare, appendendo spartiti o composizioni musicali. Infine, due aule di maggiori dimensioni ospitano studi di registrazione e lezioni-concerti di musica elettronica. A differenza delle altre, sono di colore grigio scuro e provviste di pannelli lignei microforati che ne migliorano le prestazioni acustiche ■
CREDITI
Località Camerino
Committente Andrea Bocelli Foundation
Architettura Alvisi Kirimoto con Harcome
Progettazione strutturale, Direzione lavori e coordinamento generale Ing. Paolo Bianchi
Progettazione acustica Tan Acoustics Imprese esecutrice Subissati Srl Infissi esterni primo piano Agostini Group Profili in alluminio delle vetrate Schüco
Falegnamerie Chelini Sedute auditorium Luxy
Illuminazione Targetti, Vibia Pavimenti e rivestimenti in gres Marazzi Soluzioni acustiche Vesta
Tende Bandalux
Superficie 700 mq (edifi cio) 4.650 mq (lotto)
Completamento Ottobre 2020
Alvisi Kirimoto
Fondato nel 2002 da Massimo Alvisi (Barletta, 1967) e Junko Kirimoto (Giappone, 1970) lo studio si distingue per l’approccio sartoriale alla progettazione, l’uso sensibile della tecnologia e il controllo dello spazio a partire dalla manipolazione di ‘fogli di carta’. Fondendo sensibilità italiana e giapponese, lo studio ha realizzato numerosi progetti in Italia e all’estero, tra cui la sede di Molino Casillo, la cantina Podernuovo, il social housing via Giulini a Barletta, il restauro del teatro Alexandrinsky di San Pietroburgo e del teatro comunale di Corato. Oltre che in numerosi cantieri, attualmente lo studio è impegnato in progetti di recupero e risanamento urbano in Italia e all’estero, tra cui la riqualifi cazione del centro storico di Hanoi e le linee guida strategiche per il Piano Urbanistico di Battipaglia.
www.alvisikirimoto.it