Il Magazine della Rega Numero 94, 05.2020
1414
Speciale poster incluso
Incontri Intervento nel bosco Un mountain biker scivolato in un dirupo viene soccorso e recuperato dall’equipaggio ticinese. 11 Orizzonti Al banco prova Per testare accuratamente l’AW169-FIPS, il nuovo elicottero Rega adatto a qualsiasi tempo, occorre una nube di ghiaccio generata artificialmente. 24
Come fa il pilota a sapere dove si trova? È una delle domande che abbiamo ricevuto da bambini di tutta la Svizzera, alle quali ha risposto il pilota d’elicottero della Rega Alex Itin. 8
Editoriale
La Rega da vicino: in occasione delle porte aperte al Rega-Center, il medico d’urgenza della Rega Ivo Breitenmoser spiega a una ragazzina come funziona l’imbragatura triangolare (triangolo d’evacuazione).
«La Rega aiuta anche in tempo di crisi» Cara lettrice, caro lettore
Karin Hörhager direttrice
Nella nostra rivista ci piace proporvi i momenti in cui la Rega fa la differenza nella vita di una persona. Vi raccontiamo chi è la Rega, come portiamo soccorso e come assistiamo i nostri pazienti in situazioni difficili. Ed è ciò che avevamo previsto anche per questo numero. Ma poi all’improvviso il mondo si è fermato e la Svizzera ha attuato il «lockdown» per l’emergenza coronavirus. Ciò che poco prima davamo per scontato è diventato improv visamente impossibile: frequentare gli amici in spensieratezza, andare dal parrucchiere o passeggiare al mercato del sabato. Soprattutto in un periodo con (troppe) brutte notizie e segnato dall’incertezza, ci sta a cuore proporvi momenti piacevoli e sereni. Per una volta abbiamo impostato un po’ diversamente la rivista. Abbiamo coinvolto bambini di tutta la Svizzera, ai quali abbiamo chiesto d’inviarci le loro domande a un pilota d’elicottero e a un medico di volo. Trovate le risposte in questo numero, in cui esaudiamo anche un desiderio espresso spesso dai giovani fan della Rega: al centro della rivista trovate un poster della Rega. Anche durante questo periodo speciale, abbiamo naturalmente continuato a concentrarci sull’adempimento dei nostri compiti, ossia garantire il soccorso aereo in Svizzera e il rimpatrio di pazienti dall’estero. Abbiamo inoltre messo a disposizione della Confederazione e dei cantoni il nostro pluridecennale know-how specializzato. Il nostro CEO Ernst Kohler vi spiega a pagina 27 come sosteniamo la Svizzera in questi tempi difficili. Vi auguriamo una buona lettura di questo numero speciale della rivista Rega e una estate piacevole e in salute.
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Sommario
30 Perché allarmare in modo corretto fa risparmiare tempo
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4
Cos’hanno chiesto i bambini al nostro medico di volo
Come la Rega sostiene la Svizzera durante la pandemia
24 Come viene testato il nostro «Icebird»
Magazine della Rega 1414 | n° 94, maggio 2020 | Appare due volte all’anno | Tiratura totale 1,8 mio. Editrice Guardia aerea svizzera di soccorso Rega Casella postale 1414 8058 Zurigo aeroporto www.rega.ch Conto postale 80-637-5 Consiglio di fondazione Michael Hobmeier* presidente, Bäch | Christian Kern*, Prof. Dr. med., vicepresidente, Ginevra | Patrizia Pesenti*, Zollikon | Gabi Huber*, Dr. iur., Altdorf | Josef Meier*, Wettingen |
Heidi Hanselmann, Walenstadt | Thomas P. Emmerich, Riehen | Marco Maggiorini, Prof. Dr. med., Schindellegi | Adrian Amstutz, Sigriswil | Franz Stämpfli, Innertkirchen | Gerold Biner, Zermatt | Thomas Holderegger, Waldstatt | Markus Furrer, Felsberg | Paul Hälg, Wollerau (* = membro del comitato) Direzione Ernst Kohler, CEO/ presidente | Roland Albrecht, Dr. med., primario | Andreas Lüthi, capo finanze | Karin Hörhager, comunicazione e sostenitori | Heinz Leibundgut, procedure e istruzione elicottero | Urs Nagel, operazioni jet
Redazione Karin Hörhager, direttrice | Karin Zahner, capo redattore | Maria Betschart | Mathias Gehrig, responsabile immagini | Federica Mauri | Wanda Pfeifer | Emilie Pralong | Adrian Schindler | Corina Zellweger | Shana Spichtig Collaborazione Alda Viviani, Bellinzona Foto Thomas Lüthi (p. 1 – 2, 4 – 5, 6 – 8, 10, 13, 17, 20, 27) | Mathias Gehrig (p. 4, 15) | Massimo Pedrazzini (p. 4, 7, 11 – 12) | Anna Brunello (p. 12) | Karin Hörhager (p. 4, 18 – 19, 26) | Adrian Schindler (p. 30) | a d (p. 12) |
Leonardo Helicopters (p. 4) Ideazione/grafica/prestampa Source Associates AG, Zurigo Produzione tutto fatto, Zurigo Stampa Swissprinters, Zofingen
Riproduzione con citazione della fonte.
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Take off per il mondo della Rega.
Incontri 8
Le domande dei bambini al nostro pilota d’elicottero Alex Itin sulla sua professione.
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Rapporto d’intervento sul salvataggio di un appassionato di mountain bike feritosi nel bosco.
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Le domande dei bambini al medico di volo Nadine Nieuwkamp sul suo lavoro a bordo del jet Rega.
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Giochi Rega per vincere bei premi giocando, divertendosi e usando la testa.
Speciale
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Sapere segnala approfondimenti del tema trattato.
3 Visitateci online: www.rega.ch www.facebook.com / rega1414 www.instagram.com / rega_offiziell
La mia esperienza: tre bambini e una ragazza raccontano la loro toccante esperienza con la Rega.
Orizzonti 24
Prospettive sui prossimi passi nello sviluppo dell’elicottero Rega AW169-FIPS adatto a qualsiasi tempo.
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L’opinione sul perché in situazioni di crisi la Rega può reagire in modo particolarmente flessibile e rapido.
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Nel mirino: alla scoperta della centrale operativa elicotteri, che guida gli equipaggi in missione ed è sempre in contatto con loro.
Online Seguendo il link indicato trovate informazioni supplementari o una sorpresa visiva.
Approfondimenti a complemento del tema trattato, da non perdere.
Poster al centro della rivista, da staccare e appendere.
Navigazione 30 Sapere come allarmare la Rega e dare le corrette indicazioni a un elicottero. 33
Shop Rega: scoprite l’intero assortimento degli amati articoli Rega.
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Notizie
Take off In breve
Oltre 3,5 milioni di sostenitrici e sostenitori
6
3,5 mio.
La Rega è più apprezzata che mai dalla popolazione: a fine 2019, poteva contare
Nuovo sistema di gestione per la centrale operativa elicotteri
sul contributo solidale di 3,552 milioni di sostenitori
Il coordinamento degli elicotteri Rega a livello svizzero pone requisiti diversi al sistema
e sostenitrici, grazie ai quali
di gestione degli interventi rispetto all’invio di mezzi di soccorso terrestri. Dopo essere
può continuare a garantire
stata mobilitata, un’ambulanza opera in modo quasi completamente autonomo, di solito
il soccorso aereo in
all’interno di regioni o cantoni ben definiti. Non è invece il caso del soccorso aereo, che
Svizzera 24 ore su 24,
deve avvenire a livello sovraregionale e durante le loro missioni, gli equipaggi d’elicottero
personale altamente
sono guidati attivamente e ricevono di continuo informazioni dalla centrale operativa.
qualificato, una rete di 12
Il contatto costante tra la centrale operativa e l’equipaggio, ad esempio tramite la rete
basi operative e i più
radio della Rega, è quindi fondamentale. L’anno scorso, quando è stata ammodernata la
moderni mezzi d’intervento.
centrale operativa elicotteri, è stato quindi sviluppato un nuovo sistema di comunicazione
Rispetto all’anno preceden-
per sostenere ancora meglio i capi intervento nei loro compiti impegnativi. Maggiori
te, l’incremento netto è
informazioni su questo tema a pagina 28.
stato di 70’000 persone.
Servizio sostenitori: ci siamo per voi, anche online Avete traslocato e desiderate comunicarci il cambiamento d’indirizzo? Nella vostra famiglia è nato un bambino? Volete passare dal tesseramento per persone singole a quello per coppie? Utilizzando i formulari online presenti sul nuovo sito, potete comunicarci le vostre richieste in qualsiasi momento e in tutta semplicità. Sul nostro sito troverete anche diverse informazioni su come dare l’allarme, risposte alle domande più frequenti sulla Rega, interessanti informazioni sul lavoro quotidiano dei nostri equipaggi, materiale per le lezioni scolastiche e molto altro ancora: www.rega.ch
La Rega da vicino Ci sta a cuore aprire regolarmente le nostre porte ai visitatori interessati. Al momento, non sappiamo però ancora quando potremo organizzare le prossime giornate delle porte aperte
Automediche alle basi Rega di Mollis ed Erstfeld
o visite guidate del Rega-
Nell’ambito di un progetto pilota a tempo determinato e in stretta collaborazione con
Center o delle nostre basi
le autorità glaronesi, da settembre 2019 la Rega staziona un’automedica alla base di
operative. Per ora potete
Mollis. Il medico d’urgenza e i paramedici della Rega possono così raggiungere il luogo
dare un’occhiata dietro le
dell’intervento quando l’elicottero di soccorso deve rimanere a terra a causa delle
quinte sul nostro sito, dove
condizioni meteo, oppure se l’intervento si svolge vicino alla base e l’impiego dell’eli-
vi terremo informati anche
cottero non farebbe risparmiare tempo per il paziente. Dal 1. settembre 2020, la Rega
su quando potremo di nuovo
presterà cure di primo soccorso non solo aereo ma anche terrestre anche nel Canton
accogliervi personalmente:
Uri: la seconda automedica della Rega sarà stazionata alla base di Erstfeld.
www.rega.ch/events
I numeri di questa edizione:
T re
jet ambulanza della Rega rimpatriano i pazienti da tutto il mondo.
Il drone Rega in fase di test Nell’aprile del 2019 è stato presentato in anteprima il drone della Rega per la ricerca di persone disperse, ferite e malate. Al momento i diversi componenti del sistema vengono ulterior-
2’000
ore d’esperienza di volo deve avere
un pilota d’elicottero per soddisfare il profilo dei requisiti della Rega.
70’000
In caso d’emergenza Ben attrezzati per una grigliata nel bosco, un giro in bici o un’escursione in montagna: il set d’emergenza outdoor dello Shop Rega contiene tutti gli articoli necessari per il soccorso all’aperto, selezionati dai
mente sviluppati e testati in diversi
nuovi sostenitrici e sostenitori
medici della Rega e realizzati con
ambienti. In questo modo si può
registrati a fine dell’anno scorso:
materiali di ottima qualità. Dotato di
valutare in quali situazioni il drone
ciò significa che la Rega può
un ampio scomparto supplementare,
può portare valore aggiunto per i
continuare a volare grazie all’aiuto di
offre spazio anche per i propri
pazienti. Entro fine anno il drone sarà
3,552 milioni di tesserati. Ringraziamo
medicamenti.
utilizzato per la prima volta per
tutti di cuore per il loro prezioso
3 Ordinazioni: Shop Rega da pagina 33 o
operazioni di ricerca.
sostegno.
www.rega.ch/shop
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Incontri Le domande dei bambini
Possono volare anche i genitori? Abbiamo chiesto a diversi bambini d’inviarci le loro domande a un pilota d’elicottero. Ha risposto Alex Itin, pilota della base di Zurigo a Dübendorf. Potete leggere altre domande e risposte sul nostro sito. Grazie di cuore per aver partecipato.
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Nome: Professione: Età: Alla Rega:
Alex Itin pilota d’elicottero, base Rega di Zurigo a Dübendorf 41 anni dal 2013
Alexia Domenighini, 3 anni, Osco (TI)
Tim Hebeisen, 8 anni, Berna
È difficile pilotare un elicottero? All’inizio, sì, ma si può imparare passo dopo passo, con un istruttore di volo. Poi, con il tempo, diventa più facile.
In volo, come fai a capire dove ti trovi? Nel cockpit hai un navigatore? Sì, a bordo dell’elicottero abbiamo un sistema di navigazione e molti altri dispositivi che ci aiutano a orientarci di giorno o di notte. Inoltre, conoscendo molto bene le nostre aree d’intervento, riusciamo a orientarci tenendo conto di montagne, laghi, paesi o fiumi.
Leyana Stalder, 6 anni, Altdorf (UR)
Flavio Bernasocchi, 5 anni, Paspels (GR)
Quanti elicotteri e quante stazioni ci sono in Svizzera? Gestiamo 18 elicotteri di soccorso e 12 basi operative. Abbiamo anche una base partner a Ginevra e una base d’addestramento a Grenchen (SO). Così possiamo raggiungere qualsiasi località svizzera in 15 minuti di volo. La base Rega più vicina a te si trova a Erstfeld (UR). Abbiamo bisogno più elicotteri che basi, perché i nostri meccanici d’elicotteri devono eseguire regolarmente lavori sugli apparecchi, che quindi non possono essere utilizzati per le missioni.
Rispetto a un animale, a che velocità vola l’elicottero? Io piloto l’elicottero Rega del tipo Airbus Helicopters H145, che può volare a 230 km/h. Il ghepardo, l’animale più veloce al mondo, può raggiungere una velocità massima di 120 km/h. Ecco perché, se qualcuno ha bisogno del nostro aiuto, con l’elicottero possiamo essere sul posto molto rapidamente.
Lea Würgler, 10 anni, Deitingen (SO)
Cosa fate se non c’è un’emergenza? Quando non siamo in missione, lavoriamo alla base Rega, dove c’è sempre molto da fare. Io controllo ad esempio che sull’elicottero sia tutto in ordine, inserisco nel computer le informazioni sull’intervento precedente o preparo il pranzo con l’equipaggio.
Luca Galluccio, 8 anni, Penthalaz (VD)
Leandro Stalder, 8 anni, Altdorf (UR)
I bambini sono trasportati soli o i genitori possono accompagnarli? Di solito portiamo con noi un genitore. Decidiamo sul posto se la madre o il padre può volare con noi.
Come si diventa pilota della Rega? Bisogna avere la licenza di pilota d’elicottero professionista. È una sorta di «patente di guida» per elicotteri. Devi inoltre aver accumulato almeno 2’000 ore di volo in elicottero e aver superato altri «esami», che riguardano ad esempio gli atterraggi in montagna e i voli notturni. È molto utile anche avere esperienza di volo nel trasporto merci.
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Incontri Le domande dei bambini
Fatoumata Binta, 9 anni, Bottens (VD)
Viene anche nel mio paese, se c’è una persona malata? Certo che veniamo anche lì. La Rega vola ovunque c’è bisogno. Cerchiamo sempre di atterrare il più vicino possibile al paziente.
Fjonn Gubler, 9 anni, Egg (ZH)
Devi essere ben informato sul tempo? Sì, il tempo condiziona molto il nostro lavoro ed è un aspetto importante della mia formazione. Quando fa molto brutto, non possiamo volare ovunque o dobbiamo restare a terra. È per questo che più volte al giorno controllo le condizioni meteo e le previsioni, così posso ad esempio controllare dove c’è nebbia o dove potrebbero esserci forti venti o temporali.
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Alek Perrenoud, 8 anni, Lamboing (BE)
Sifra Saxer, 14 anni, Oberuzwil (SG)
Come ritrova la calma se è successo qualcosa di grave? A bordo dell’elicottero non siamo mai soli, siamo sempre in tre: un pilota, un paramedico e un medico d’urgenza. Quando la missione è terminata, ne discutiamo insieme. Parliamo anche degli aspetti gravi. Questo scambio ci aiuta a elaborare un intervento difficile.
Perché hai scelto questa professione? Ero già appassionato di elicotteri quando avevo la tua età. Il pilota d’elicottero era e continua a essere il lavoro dei miei sogni. È bello sapere di poter aiutare le persone in difficoltà con il proprio lavoro e come pilota d’elicottero della Rega.
«Quando non siamo in missione e abbiamo terminato tutti i nostri compiti, prepariamo il pranzo insieme» Altre domande al pilota della Rega si possono leggere online su www.rega.ch/kids
Incontri Rapporto d’intervento
Lavoro di precisione della crew ticinese Salorino (TI), 16.02.2020
Durante un’escursione in gruppo sul Monte Generoso, un mountain biker esce improvvisamente dal sentiero e scivola in un dirupo. Un fitto bosco rende complicato il soccorso, ma l’esperto equipaggio ticinese, grazie al verricello, riesce a recuperare il paziente che si trova in una zona impervia. È una soleggiata domenica di metà febbraio. La neve fa ancora capolino sulle vette più alte mentre in pianura i prati cominciano a tingersi di varie tonalità di verde, ricordando l’imminente arrivo della primavera. Le temperature al Sud delle Alpi sono miti, in Svizzera non si è ancora segnalato alcun paziente contagiato dal coronavirus e molte persone praticano qualche attività o sport all’aperto. L’equipaggio alla base Rega di Locarno si prepara: in simili giornate è probabile che l’elicottero di soccorso sia chiamato ad intervenire più volte durante la giornata. Dopo il consueto briefing mattutino, ogni membro della crew si dedica alle proprie mansioni, stabilite secondo un programma settimanale: si va dal controllo delle date di scadenza dei medicamenti effettuato dal me-
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dico d’urgenza, fino alla pulizia dell’elicottero o dell’hangar da parte di tutta la crew. Alle 11 ecco giungere il primo allarme della giornata: la centrale operativa della Rega a Zurigo chiede l’intervento dell’equipaggio ticinese per prestare soccorso ad un escursionista in mountain bike ferito. L’uomo, mentre stava effettuando una gita con alcuni amici in zona Monte Generoso, è scivolato in un dirupo. Il pilota Corrado Sasselli, sulla base delle indicazioni pervenute dalla centrale operativa, verifica le condizioni sul posto dell’intervento. «Il paziente si trovava in un’area coperta da un fitto bosco che non permetteva l’atterraggio: è quindi stato necessario far ricorso al verricello» spiega Corrado Sasselli. Al momento del decollo dall’aeroporto di Magadino, la crew di «Rega 6» (il nome in codice della base ticinese) decide quindi di partire in intervento già nella cosiddetta configurazione argano, vale a dire con il medico che già indossa l’imbragatura che gli servirà per agganciarsi al gancio del verricello ed essere poi calato il più vicino possibile al paziente.
Quando l’elicottero non può atterrare vicino alla persona ferita, si fa ricorso al verricello per il recupero del paziente.
Infortunio in un luogo difficilmente accessibile
Durante il volo, la centrale operativa mette in contatto l’equipaggio con uno dei compagni di gita dello sfortunato ciclista che sa dove si trova
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Lavoro di precisione: il paramedico cala il gancio del verricello fino a raggiungere il medico.
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Tramite il triangolo d’evacuazione il paziente, assieme al medico, viene trasportato agganciato al verricello fino al luogo scelto per l’atterraggio intermedio.
esattamente il ferito: questi aspetta l’elicottero in un luogo concordato, una piccola radura non molto lontana dal luogo dell’infortunio, per condurre i soccorritori dal ferito. Dopo l’atterraggio, il medico Rega Michele Musiari si reca a piedi dal paziente che si trova circa 50 metri al di sotto del sentiero in una zona molto impervia. Nonostante la rovinosa caduta, le condizioni cliniche dell’uomo fortunatamente sono abbastanza buone: egli lamenta un forte dolore alla spalla sinistra. Il resto dell’esame clinico eseguito dal dottor Musiari non sembra far presagire altre problematiche. Dopo aver eseguito una buona analgesia per endovena, per attenuare il dolore dovuto alla lussazione della spalla, il medico valuta quale sia la modalità di recupero adatta considerate le condizioni del paziente e del luogo in cui si trova e opta per il triangolo di salvataggio. Quest’ultimo viene utilizzato per l’evacuazione di pazienti agganciati al verricello, che possono essere trasportati in posizione seduta. Tramite radio contatta pilota e paramedico, che si tengono pronti nel luogo dove sono atterrati, per avvisarli che lui e il paziente sono pronti per essere evacuati con il verricello. Qualche minuto dopo l’elicottero si libra nel cielo sopra le loro teste. Gioco di squadra in aria e al suolo
Questa è la fase più impegnativa e delicata dell’intervento: mentre il pilota mantiene in
volo stazionario l’elicottero 40 metri sopra gli alberi, il paramedico Boris Bottinelli in contatto radio e visivo con il medico Michele Musiari, cala la fune del verricello. Il medico d’urgenza aggancia i moschettoni del triangolo d’evacuazione e della sua imbragatura al gancio del verricello e segnala al paramedico che entrambi sono assicurati: un pollice teso verso l’alto con il braccio teso. Il pilota Corrado Sasselli trasporta i due appesi al verricello fino alla radura nelle vicinanze per un atterraggio intermedio. Lì medico e paramedico fanno sdraiare il paziente sull’apposito lettino dotato di vacuum e lo issano a bordo dell’elicottero, che lo trasporterà al più vicino e idoneo ospedale per le cure del caso. Sebbene gli equipaggi Rega effettuino annualmente più di 1’200 interventi di salvataggio con il verricello, è molto importante esercitarli regolarmente, così che ogni movimento diventi routine e l’affiatamento e la coordinazione all’interno dell’equipaggio siano ottimali. «La buona riuscita di un intervento con il verricello è dovuta soprattutto ad una tranquilla e chiara comunicazione fra l’equipaggio. Una stretta collaborazione della crew ci permette di far fronte tempestivamente agli eventuali imprevisti» sottolinea il paramedico Boris Bottinelli. Federica Mauri
Incontri Le domande dei bambini
Sul jet ci sono anche dei peluche? Bambini di tutta la Svizzera hanno rivolto molte domande anche al nostro medico di volo Nadine Nieuwkamp. Alcune risposte le trovate qui, sul sito ne potete leggere altre. Grazie di cuore per aver partecipato.
Nome: Professione: Età: Alla Rega:
Nadine Nieuwkamp medico di volo della Rega 45 anni dal 2015
Lynne Perrenoud, 6 anni, Lamboing (BE)
Fabrice Knill, 9 anni, Lauwil (BL)
A cosa serve il jet ambulanza? Con i nostri tre jet Rega rimpatriamo in Svizzera pazienti che hanno avuto un incidente o si sono ammalati all’estero, ad esempio durante le vacanze. Sono per così dire delle «unità di cure intensive volanti».
Da grande anche a me piacerebbe diventare medico della Rega. Cosa devo fare? Per prima cosa, devi studiare medicina per circa sei anni e dopo ottieni il titolo di medico specialista in anestesia o in medicina intensiva. Così avrai acquisito sufficiente esperienza negli ospedali per poterti candidare da noi.
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Incontri Le domande dei bambini
Milo, 6 anni, e Dorian Horber, 9 anni, Lucerna
Sandro Steinegger, 5 anni, Siebnen (SZ)
Sul jet è già venuto al mondo un bambino prematuro? No, finora su un jet Rega non sono mai nati bambini, ma ogni anno trasportiamo circa dieci neonati prematuri, venuti al mondo all’estero. Per il volo, li mettiamo nella nostra incubatrice mobile. Lì dentro i neonati stanno al calduccio e sono ben protetti per il loro primo volo.
Lei lavora anche in ospedale? Sì, oltre a eseguire gli interventi per la Rega, lavoriamo tutti anche in ospedale. Poter variare mi piace molto.
14 Matteo Krayenbühl, 5 anni, Cavergno (TI)
Raphael Wildi, 3 anni, Maienfeld (GR)
Sul jet ambulanza avete anche dei peluche per i bambini malati? Sì, i bambini che volano a bordo del jet ambulanza ricevono un jet Rega di peluche. Ne sono tutti molto felici e per un attimo dimenticano di essere infortunati o malati.
Quante lingue parla per riuscire a capire tutti i pazienti? Tutti noi sappiamo diverse lingue. Io, ad esempio, parlo tedesco, olandese, inglese, francese e spagnolo. Posso quindi parlare con la maggior parte dei pazienti e capire cosa hanno bisogno. Quando sono all’estero, posso comunicare anche con i medici del posto.
Nolan Chapuis, 9 anni, Gampelen (BE)
Lars, 13 anni, Lenya, 11 anni, e Jannik Meuschke, 8 anni, Beinwil am See (AG)
Qual è il suo ricordo più bello? Uno dei miei ricordi più belli è una missione in Australia. Un giovane era caduto durante un’arrampicata, ferendosi gravemente. Pochi giorni dopo siamo riusciti a rimpatriarlo in Svizzera a bordo del jet ambulanza. Siamo atterrati a Zurigo nel cuore della notte, dopo un lungo volo, e ad accoglierlo c’era tutta la sua famiglia. Ci sono state molte lacrime di gioia. È stata una grande emozione per tutti noi. Più tardi mi ha anche scritto per dirmi che stava molto meglio.
Qual è stato il tuo volo più lungo a bordo del jet? È stato un volo di oltre 20 ore, che mi ha portato a Papeete, sull’isola di Tahiti, distante poco più di 16’000 km, quasi quanto l’Australia.
«Durante il volo mi prendo cura del paziente, assieme all’infermiere di cure intensive»
Joel Güngerich, 12 anni, Forst (BE)
Di cosa si occupa a bordo del jet Rega? Assieme all’infermiere di cure intensive, mi prendo cura del paziente. All’estero, discuto con il medico sul posto e, una volta che il paziente è stato preso a carico, ne sono responsabile fino a quando lo consegniamo a un ospedale in Svizzera. Durante tutto il viaggio monitoriamo ad esempio il polso e la sua respirazione e, se all’improvviso inizia a peggiorare, reagiamo immediatamente.
15 Layella Ory, 6 anni, Grenchen (SO)
Posso visitare il jet ambulanza? Se un jet è «a casa», può essere visto durante una visita guidata del Rega-Center. Ma per questo devi avere un po’ di pazienza: l’età minima per le visite guidate è di dieci anni.
Basil, 5 anni, e Lina Stoll, 9 anni, Berna
Jay Pasquier, 6 anni, Crésuz (FR)
Ti capita spesso di dover assistere dei bambini? No, per fortuna con il jet rimpatriamo pochi bambini. La maggior parte dei nostri pazienti è adulta. Tuttavia ogni tanto ci succede di riportare in Svizzera un bambino. Quando è possibile, i genitori possono accompagnarlo in volo.
Chi si occupa del cibo e delle bevande a bordo del jet? I pasti per tutto l’equipaggio, composto da almeno due piloti, un infermiere di cure intensive e un medico di volo, sono organizzati dall’infermiere di cure intensive. A bordo possiamo scegliere vari menu e diversi spuntini. Abbiamo anche un frigo, un piccolo forno per scaldare il cibo e una macchina per il caffè.
Altre risposte del medico di volo della Rega si possono leggere online su www.rega.ch/kids
Giochi Rega Concorso Conosci il nome di queste piante? Le lettere ti aiuteranno, ma sono alla rinfusa. Riordinale tu. Con le quattro lettere rosse numerate otterrai la soluzione.
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Conta e colora Cosa si nasconde in questa immagine? Scoprilo
Sudoku Inserisci i numeri mancanti, assicu-
colorando le aree numerate con il colore giusto.
randoti che ogni riga verticale e orizzontale contenga i numeri da 1 a 4.
Rosso
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3 Un poster da staccare!
Calcoli Per scoprire quale numero d’emergenza corrisponde
Trova le coppie Tra questi rotori c’è una gran
a ogni mezzo di soccorso raffigurato, risolvi i calcoli.
confusione. Osservali bene. Riesci a trovare le coppie uguali?
Ambulanza 60 + 10 – 20 + 50 + 20 + 24 =
Pompieri 50 + 20 + 20 – 30 + 40 + 9 + 9 =
Polizia 7 + 10 + 50 – 25 + 30 + 20 + 15 + 10 =
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Rega 800 + 600 + 10 + 10 + 20 – 26 =
Labirinto Per atterrare nell’aerodromo, il jet ambulanza deve farsi strada attraverso le nuvole. Mostragli la rotta! Concorso
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Scrivi la soluzione su una cartolina postale e inviala entro il 31 luglio 2020 a: Guardia aerea svizzera di soccorso Rega «Concorso» Magazine Rega 1414 via Aeroporto 15 6596 Gordola
Tra le risposte esatte sorteggeremo dieci portavivande d’acciaio con chiusura a clip, del valore di CHF 35.– l’uno. Buona fortuna!
Soluzione del n. 93: 4871 Hanno vinto un bel berretto di maglia a testa: R. Hutzli, Wallisellen | L. Kräuchi, Gysenstein | M. Béguelin, Langnau am Albis | N. Ritter, Signau | L. Keller, Endingen | V. Bettler, Lens | L. Antezana, Bienne | L. Neyroud, Le Mont-Pèlerin | G. Gianolli, Somazzo | A. Bontadelli, Bellinzona Congratulazioni!
Incontri La mia esperienza
La mia esperienza con la Rega Vi abbiamo chiesto di parlarci delle vostre esperienze con la Rega. Ricevere i vostri racconti molto personali ci ha fatto piacere. Sono storie che toccano il cuore e ci danno coraggio. Ne condi22 vidiamo tre con tutti i lettori.
Anouk Willimann, 7 anni, Oberkirch (LU)
S
ei anni fa eravamo in vacanza in Sardegna. Il tempo era bello e abbiamo fatto spesso il bagno in mare. Una mattina, d’improvviso, non riuscivo più a stare in piedi, mi tremava tutto il corpo e mi veniva da vomitare. Essendo preoccupati per me, i miei genitori hanno chiamato la Rega. La signora che ha risposto li ha aiutati a trovare un ospedale in Sardegna. I medici mi hanno visitata, senza però riuscire a capire cos’avessi. Il giorno dopo, siamo andati anche da un neurologo. All’ospedale non eravamo molto a nostro agio. Parlavano solo italiano e i miei genitori non riuscivano a capire tutto. Volevamo solo tornare a casa il prima possibile. In quel periodo la signora della Rega ci è stata di grande aiuto. Dopo aver parlato con i medici sul posto, ci ha detto che io e mia madre saremmo state rimpatriate a Zurigo con il jet
Rega. Prima di rientrare in Svizzera, mi hanno visitata un’altra volta. La sera il gentile medico della Rega è passato a prenderci all’ospedale per portarci al jet ambulanza. A bordo dello stesso aereo è stato rimpatriato in Svizzera un altro paziente. Ci hanno anche permesso di dare un’occhiata nel cockpit del pilota. Con noi sono stati tutti molto gentili. Mio padre e mio fratello sono tornati con il traghetto, caricando l’auto. Dopo essere rientrata in Svizzera, ho dovuto restare in ospedale un’altra settimana e mi hanno visitata più volte. Per fortuna, mentre racconto quanto vissuto, sto di nuovo bene. Quando io e la mia famiglia vediamo in giro un jet Rega, i ricordi volano sempre a quell’esperienza. Siamo davvero molto grati a tutto il team Rega.
Manuele, 3 anni, ed Enea Fenaroli, 5 anni, Golino (TI)
S
iamo due fratelli e abitiamo in un piccolo paese all’inizio delle Centovalli. Gli elicotteri sono la nostra grande passione. Da casa nostra abbiamo la fortuna di vedere la piazza d’atterraggio di Cresmino e ogni volta che giunge l’elicottero rosso e bianco della Rega ci emozioniamo. Abbiamo visitato già diverse volte la base Rega presso l’aeroporto di Locarno ed è stato un piacere osservare così da vicino l’elicottero di salvataggio. Lo abbiamo visto anche sull’eliporto dell’Ospedale La Carità, un’esperienza bellissima! Quest’anno per carnevale abbiamo deciso di trasformarci in un equipaggio Rega. Nostro nonno ci ha aiutato a costruire un elicottero Rega in cartone, su un telaio con ruote, così da poterlo portare in giro e «volare» con esso. Lo abbiamo pitturato e decorato seguendo il modello originale, logo compreso. Non potevano mancare il verricello con la barella. La mamma ci ha cucito una tuta da pilota e una da medico, con tanto di zaino, proprio come quelli veri. Così per un giorno ci siamo sentiti come veri membri dell’equipaggio Rega, che aiutano le persone in emergenza. Magari un giorno diventeremo anche noi piloti d’elicottero o medici, chissà. Nel frattempo, ogni volta che sentiremo il rumore dell’elicottero della Rega, continueremo ad alzare gli occhi verso il cielo.
Livia Eggenberger, 17 anni, Kehrsatz (BE)
È
successo proprio l’ultimo giorno della settimana bianca nell’Oberland bernese. Potevamo scegliere tra aiutare a fare le pulizie o andare a sciare un’ultima volta. Io non ho esitato un attimo: volevo godermi ancora una volta le piste! Mentre stavamo sciando tra le gobbe, ho perso l’equilibrio e mi sono ritrovata improvvisamente in un mucchio di neve. La mia gamba era contorta. Da vedere era impressionante e io avevo la nausea. Mi faceva tremendamente male e non riuscivo a muovere il ginocchio. Sono arrivati subito i pattugliatori delle piste e hanno deciso d’allarmare la Rega. Ero terrorizzata, perché non avevo mai volato. Dopo qualche minuto ho sentito arrivare
l’elicottero. Quando è atterrato, ha sollevato un sacco di neve e le mie colleghe mi hanno protetto il viso. L’equipaggio Rega mi è corso incontro e s’è preso amorevolmente cura di me. Mi hanno chiesto com’era successo l’incidente e se ero allergica a qualcosa. Poi mi hanno fatto un’iniezione contro il dolore. Non sapevo se ridere o piangere, perché mi dicevo che in fondo sarebbe stato bello volare. Il mio insegnante non mi ha abbandonata un attimo ed ero
contenta che fosse lì con me. Il volo è stato piacevole e l’equipaggio della Rega mi ha rincuorata. Quando siamo atterrati all’ospedale di Interlaken, ero molto rilassata e la paura era ormai solo un ricordo. Lì, hanno scoperto che avevo schiacciato il menisco. I legamenti interni ed esterni erano stirati e presentavano piccole lacerazioni. C’è voluto molto tempo, ma il mio ginocchio è guarito completamente. E ora posso di nuovo andare a sciare e giocare a calcio!
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Orizzonti Prospettive
«Icebird» al banco di prova Gli ingegneri del produttore Leonardo stanno sviluppando il nuovo elicottero Rega del tipo AW169-FIPS, adatto a qualsiasi tempo. Per ottenere le necessarie autorizzazioni per il più leggero elicottero al mondo dotato di sistema anti-ghiaccio, prima della consegna il futuro apparecchio Rega dev’essere accuratamente testato, ad esempio con numerosi voli di prova in una nube di ghiaccio generata artificialmente.
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Il sistema antighiaccio riscalda le parti critiche di un elicottero, impedendo così la formazione di ghiaccio.
Al momento, ogni anno in Svizzera bisogna rinunciare a portare il soccorso aereo a circa 600 pazienti a causa del maltempo. La Rega intende però rimediare a questa situazione e in futuro aiutare ancora più persone in emergenza. A tale scopo, l’acquisto dell’AW169-FIPS è fondamentale. È vero che grazie alla procedura di volo strumentale (IFR) già oggi gli equipaggi Rega sono in grado di volare in condizioni di scarsa visibilità lungo corridoi predefiniti. Tuttavia, questi voli sono impossibili in condizioni favorevoli alla formazione di ghiaccio, che possono verificarsi in presenza di nuvole e nebbia a temperature inferiori ai 4 °C. La formazione di ghiaccio sull’elicottero può avere serie ripercussioni sulle sue prestazioni in volo. Il pericolo non deriva solo dal peso supplementare, ma anche dagli strumenti di misurazione ghiacciati che forniscono dati non corretti o non ne forniscono del tutto, così come dalle proprietà aerodinamiche alterate. Il sistema anti-ghiaccio riscalda le parti critiche
Un rimedio a questo inconveniente è rappresentato da un sistema anti-ghiaccio, come il «Full Ice Protection System» (FIPS) del produttore d’elicotteri Leonardo. Un FIPS del genere riscalda le parti critiche di un elicottero e assicura che non si formi ghiaccio, ad esempio sulle pale del rotore e sul parabrezza. I dispositivi di
protezione sui motori impediscono l’aspirazione di particelle di ghiaccio e il blocco delle prese d’aria. Inoltre, i rilevatori segnalano condizioni meteorologiche particolari che aumentano il rischio di formazione di ghiaccio. Il primo del suo genere
Finora sono dotati di un sistema anti-ghiaccio solo gli elicotteri molto grandi e pesanti. Questi velivoli non sono però adatti per gli interventi della Rega, che richiedono atterraggi su eliporti situati sul tetto degli ospedali o in zone abitate. Nell’ambito del progetto «Icebird», la Rega ha quindi incaricato il produttore d’elicotteri Leonardo di sviluppare negli ultimi quattro anni il primo sistema anti-ghiaccio al mondo per un elicottero con un peso massimo inferiore alle cinque tonnellate. Procedura d’omologazione in corso
Affinché in futuro la Rega possa volare con l’AW169-FIPS in condizioni favorevoli alla formazione di ghiaccio, è necessaria
Voli di prova nella nube di ghiaccio artificiale Per creare una nube di ghiaccio artificiale, un elicottero del tipo CH-47 vola a temperature sotto lo Chinook zero con uno speciale sistema ad acqua a circa 40 metri di fronte spruzzata al prototipo dell’AW169-FIPS . Le basse temperature raffreddano fortemente le sottili goccioline d’acqua nell’aria, che possono addirittura trasformarsi in pioggia ghiacciata. L’AW169-FIPS vola
dentro questa nube di ghiaccio genedietro l’elicottero rata artificialmente grande. A bordo ci sono due piloti collaudatori e un ingegnere di prove di volo, che, tramite vari sensori, verificano se e come il sistema anti-ghiaccio impedisce la formazione di ghiaccio sull’elicottero. Vengono registrate anche le caratteristiche di volo e parametri come la potenza dei motori. Un aereo
l’omologazione dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA), che sarà concessa al costruttore Leonardo se soddisfa tutti i requisiti di una procedura di certificazione prescritta. Una situazione paragonabile a quella di un’auto nuova, per la quale, prima che sia omologata per la circolazione stradale, un costruttore di autoveicoli ha bisogno di un’autorizzazione. Voli di prova in Nord America
La procedura di certificazione per l’AW169-FIPS prevede anche innumerevoli voli di prova, prima in condizioni create artificialmente e poi anche in condizioni di ghiaccio reale. Nel febbraio 2020, Leonardo ha eseguito la prima delle due serie di voli di prova nella regione dei Grandi Laghi del Nord America, dove di solito nei mesi invernali regnano costantemente temperature basse, necessarie per creare condizioni di ghiaccio artificiale. I voli di prova nella nube di ghiaccio forniscono agli ingegneri e ai piloti collaudatori importanti informazioni sulle prestazioni del sistema anti-ghiaccio di nuova concezione.
d’accompagnamento osserva l’elicottero lateralmente, registra i valori di misurazione e sorveglia i segni visivi della formazione di ghiaccio. In caso d’emergenza, la nube di ghiaccio può essere disattivata in qualsiasi momento, oppure i piloti collaudatori possono evitarla scendendo a una quota di volo inferiore.
Ritardi dovuti alla pandemia di coronavirus
A causa della pandemia di coronavirus, Leonardo ha dovuto interrompere prematuramente la prima serie di voli di prova, che potranno riprendere solo il prossimo inverno. Ciò ritarderà gli ulteriori voli di prova, la certificazione e quindi anche la consegna del primo apparecchio prevista per il 2021.
I primi voli di prova sono stati eseguiti in Nord America nel febbraio 2020.
Uno dei tanti tasselli di un puzzle
Nel frattempo, la Rega sta lavorando parallelamente a diversi progetti concomitanti, anch’essi da realizzare per poter in futuro soccorrere in modo più indipendente dalle condizioni meteo. L’ulteriore ampliamento delle rotte di volo strumentale che collegano diverse regioni della Svizzera anche in condizioni di scarsa visibilità è uno di questi. Passo dopo passo, la Rega sta realizzando la sua visione di un soccorso aereo con qualsiasi tempo, convinta che gli sforzi per la popolazione svizzera saranno ripagati. Adrian Schindler
Maggiori informazioni sulla visione della Rega sono disponibili su: www.rega.ch/ifr
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Ci siamo, grazie a lei. Grazie a lei, l’anno scorso la Rega ha potuto prestare aiuto a oltre 11’000 persone in emergenza.
Diventare sostenitore: rega.ch/sostenitori
L’opinione Ernst Kohler
«Per la Rega, affrontare situazioni di crisi fa parte della quotidianità»
27 In primavera il nostro mondo si è fermato all’improvviso. Il coronavirus ci ha obbligati a rallentare, mostrandoci in modo brutale la vulnerabilità della nostra società. Mentre scrivo queste righe, il peggio sembra essere passato ed è entrato in vigore un primo allentamento delle misure adottate dal Consiglio federale. La strada per tornare alla normalità sarà però ancora lunga. Come sempre, anche in questo periodo eccezionale, la Rega si è concentrata sull’adempimento dei suoi compiti, ossia garantire il soccorso aereo in Svizzera e il rimpatrio di pazienti dall’estero. Le incredibili dinamiche di questa crisi sono state particolarmente impegnative. Soprattutto all’inizio, le condizioni cambiavano di giorno in giorno. Per fortuna la flessibilità e il pragmatismo appartengono al DNA della Rega e affrontare situazioni d’emergenza fa parte del nostro lavoro quotidiano. Questo ci ha aiutato a reagire velocemente, nonostante la situazione in rapida evoluzione. In questa fase, i nostri capi intervento hanno dato prova di grande esperienza soprattutto nei rimpatri. Anche se il trasporto di pazienti altamente contagiosi fa parte del normale spettro d’interventi della Rega, la pandemia ci ha posto di fronte a sfide insolite. Le disposizioni d’entrata e d’uscita cambiavano quasi ogni ora. Prima di ogni rimpatrio era necessario chiarire con
le autorità competenti se e a quali condizioni l’equipaggio della Rega poteva entrare nel Paese in questione e assicurarsi che il paziente potesse poi lasciarlo. La nostra esperienza decennale nel rimpatrio di pazienti dall’estero è stata di grande aiuto per superare questi ostacoli. La Rega ha inoltre messo a disposizione della Confederazione e dei cantoni il suo knowhow specifico e di lunga data nel trattamento di pazienti altamente contagiosi e nella medicina preclinica. Abbiamo ad esempio sostenuto la cellula di crisi del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) nel coordinamento della maggiore operazione di rimpatrio di cittadini svizzeri mai realizzata finora. La competenza della Rega non è stata richiesta solo in materia di rimpatrio. Abbiamo ad esempio messo degli esperti a disposizione della task force della Direzione della sanità, degli affari sociali e dell’integrazione del Canton Berna, sostenendola nell’elaborazione di un concetto per il coordinamento del flusso di pazienti tra i reparti di terapia intensiva e i centri di cura esterni per i pazienti COVID-19. Sono contento che durante questa crisi la Rega sia in grado di sostenere la popolazione svizzera in così tanti modi. E ringrazio voi, care sostenitrici e cari sostenitori: senza il vostro aiuto, nulla di tutto ciò sarebbe possibile.
La Rega ha messo a disposizione della Confederazione e dei cantoni le sue conoscenze specifiche nel trattamento di pazienti altamente contagiosi.
Ernst Kohler 57 anni, dal 2006 è CEO della Rega. L’ex capo aeroporto e guida alpina è padre di quattro figli e vive nella regione di Lucerna.
Orizzonti Nel mirino
Sempre in contatto La centrale operativa elicotteri della Rega coordina ogni intervento con i suoi elicotteri in tutta la Svizzera. Il coordinamento non si limita però solo alla mobilitazione di un equipaggio. I capi intervento forniscono costantemente informazioni agli equipaggi d’elicottero anche durante le missioni. Uno sguardo all’interno della centrale mostra come assistono gli equipaggi.
La centrale operativa elicotteri
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Qui i capi intervento rispondono alle chiamate d’emergenza dal numero d’allarme Rega 1414 e mobilitano l’equipaggio più vicino e più idoneo, tenendo conto di tutti gli interventi in corso. Il loro compito non finisce però qui: da questo momento assistono l’equipaggio, gli forniscono continuamente informazioni importanti e si coordinano con chi ha dato l’allarme, i partner d’intervento e gli ospedali. A tale scopo, la centrale operativa ha a disposizione diversi canali di comunicazione, come ad esempio la rete radio della Rega con 42 stazioni su tutto il territorio nazionale, attraverso la quale può contattare gli equipaggi in qualsiasi momento.
Stretta collaborazione con la centrale d’allarme 144 Per un intervento di soccorso su due con un elicottero della Rega, la centrale operativa della Rega viene allarmata da una centrale d’allarme cantonale. La collaborazione è quindi stretta, consolidata e affidabile: se una centrale d’allarme richiede un elicottero di soccorso, le interfacce del computer tra le centrali garantiscono una collaborazione senza interruzioni né ritardi. In questo modo, con un semplice clic del mouse, il coordinatore della centrale d’allarme può trasmettere le informazioni già raccolte per l’allarme direttamente alla centrale operativa della Rega. Da lì, tenendo conto di tutti i mezzi di soccorso aereo, delle condizioni meteo e di altri fattori, il capo intervento della Rega mobilita l’equipaggio più adatto alla missione. In questo modo si garantisce che sia messo a disposizione il giusto mezzo di soccorso aereo e che il paziente possa essere aiutato il più rapidamente possibile.
Il sistema di comunicazione Rega Per assicurare il contatto con chi dà l’allarme, gli equipaggi e i partner d’intervento, i capi intervento hanno a disposizione diversi canali di comunicazione, tra cui la radio, il telefono e il cellulare. Per evitare di dover passare continuamente da un dispositivo all’altro e da un canale all’altro, le diverse tecnologie di comunicazione sono state integrate in un sistema unico e facile da usare. La soluzione, sviluppata appositamente per la Rega, è perfettamente integrata nel sistema di gestione degli interventi, utilizzato per coordinare tutte le missioni. Ciò consente ai capi intervento di concentrarsi interamente sul loro compito di supporto all’equipaggio in missione.
L’assistenza da parte della centrale operativa: Mobilitazione dell’equipaggio più vicino e più idoneo, che poi conferma l’allarme tramite l’app per smartphone.
La comunicazione nell’elicottero di soccorso
Trasmissione d’informazioni supplementari, come l’interlocutore sul posto e il motivo dell’allarme, a un tablet nel cockpit. Le coordinate della missione sono trasmesse dal capo intervento direttamente dal sistema di gestione degli interventi al navigatore dell’elicottero di soccorso. Trasmissione dei dati meteo per il volo sulle condizioni nel luogo di destinazione, rilevati da MeteoSvizzera e dalle stazioni meteo e le webcam della Rega. Coordinamento con i partner operativi, come la polizia, i soccorritori alpini del CAS e altri.
Ogni elicottero Rega è dotato di diversi dispositivi di comunicazione per rimanere in contatto con la centrale operativa, i partner d’intervento, altri utenti dello spazio aereo e i servizi di sicurezza aerea. Nel cockpit sono integrati direttamente moduli radio ridondanti, un collegamento alla rete mobile con antenna sulla scocca esterna, una radio Polycom per il contatto criptato con la polizia e l’esercito e un telefono satellitare. Inoltre, a bordo ci sono varie radio ricetrasmittenti e un telefono cellulare per ogni membro dell’equipaggio, tramite il quale viene generalmente avvisato l’equipaggio.
Mobilitazione di mezzi supplementari, se necessario. Registrazione dei pazienti all’ospedale di destinazione con la diagnosi iniziale e l’orario d’arrivo. Le informazioni sugli altri utenti dello spazio aereo, ad esempio negli eliporti degli ospedali, garantiscono maggiore sicurezza, soprattutto di notte. Mobilitazione per nuove missioni, in cui l’equipaggio viene dispiegato per il prossimo intervento non appena termina quello precedente.
Profilo dei requisiti capo intervento con l’elicottero (m/f) Nonostante le soluzioni informatiche all’avanguardia, sviluppate su misura per le esigenze della Rega, nella centrale operativa le persone e le loro competenze continuano a rimanere al centro: i nostri capi intervento con l’elicottero sono ottimi team player, parlano diverse lingue e vantano anche competenze specifiche nell’ambito della medicina, della geografia, della meteorologia e dell’aviazione.
Dare l’allarme in caso d’emergenza La centrale operativa della Rega può essere allarmata tramite il numero d’allarme 1414, l’app Rega o la radio d’emergenza. Tutte le informazioni su come dare l’allarme sono disponibili su www.rega.ch/allarmare
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Navigazione
Sapere
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Dare l’allarme in modo corretto: cosa c’è da sapere per facilitare al meglio il compito dei soccorritori. Un passo falso, una caduta o un problema di salute e scatta l’emergenza. In questi casi, ciò che ci si aspetta dai soccorritori è chiaro: un soccorso rapido e professionale. Proprio come i suoi partner d’intervento, la Rega fa il possibile per soddisfare al meglio questa aspettativa. Dando l’allarme correttamente e osservando alcuni principi fondamentali, si aiutano gli equipaggi della Rega nel loro lavoro, contribuendo al buon svolgimento di un’operazione di soccorso e quindi al rapido trattamento del paziente. Il numero d’allarme giusto
Per allarmare direttamente la Rega, in generale vale la regola seguente: quando l’elicottero di salvataggio può raggiungere il paziente più velocemente di altri mezzi di soccorso, è consigliabile chiamare il numero d’allarme 1414 della Rega. Ad esempio se il paziente si trova su un terreno im-
praticabile o se l’accesso per i mezzi terrestri è difficoltoso, impossibile, oppure richiederebbe troppo tempo. La velocità è uno dei principali vantaggi dell’elicottero, mobilitato quando il trasporto veloce e delicato verso un centro ospedaliero è importante per il trattamento della persona infortunata, ad esempio in caso di sospette lesioni alla schiena, infarto cardiaco, ictus, amputazioni, gravi ustioni o evidenti disturbi respiratori. Un altro vantaggio dell’elicottero Rega è che l’equipaggio comprende sempre un medico d’urgenza. In caso di cadute da una grande altezza, incidenti con diversi feriti, bambini gravemente feriti o malati, oppure in altre situazioni che richiedono assistenza medica sul posto, è corretto chiamare il numero 1414. Comunque state tranquilli, non c’è un «numero d’allarme sbagliato». In Svizzera, le organizzazioni di pronto intervento sono ben interconnesse.
Indipendentemente dal numero d’emergenza che chiamate, riceverete ovunque un aiuto professionale e, se necessario, sarete immediatamente indirizzati al servizio competente. Come dare l’allarme?
In linea di massima, consigliamo di lanciare l’allarme tramite l’app per le emergenze della Rega. In questo modo, le coordinate sono trasmesse direttamente alla centrale operativa e in seguito nel cockpit dell’elicottero di soccorso, permettendo così di risparmiare molto tempo e facilitando la localizzazione del luogo dell’incidente. Se non possedete uno smartphone o non avete scaricato l’app Rega, potete dare l’allarme tramite il numero d’emergenza 1414. Per far scattare con successo l’allarme con il vostro cellulare, è necessario un collegamento minimo a una rete di telefonia mobile. Se frequentate spesso
zone senza copertura di rete, potete ricorrere alla radio d’emergenza. Sul nostro sito trovate informazioni su come dare l’allarme tramite il canale radio d’emergenza e altri mezzi di comunicazione. Se non riuscite a lanciare l’allarme tramite l’app Rega, il numero d’emergenza 1414 o il canale radio d’emergenza, vi consigliamo, se possibile, di spostarvi o di provare a chiedere aiuto utilizzando il numero d’emergenza europeo 112. Carico, al caldo e ben protetto
Per essere preparati in caso d’emergenza, vi diamo un consiglio: prima di ogni gita, ricaricate il vostro cellulare e poi tenetelo in un posto protetto e al caldo. In caso d’emergenza, questi accorgimenti possono salvare la vita. È inoltre utile configurare e testare l’app Rega in anticipo e quindi attivare una delle funzioni supplementari. Inoltre, dovreste sempre comunicare ai vostri parenti, agli amici o ai guardiani delle capanne la destinazione e la durata dell’escursione prevista, così, in caso d’emergenza, la ricerca potrà svolgersi in modo mirato.
Lista di controllo e numeri d’emergenza
L’elicottero atterra
Dopo aver dato l’allarme, di solito non ci vuole molto prima che l’elicottero di soccorso raggiunga il luogo dell’intervento. Potete aiutare l’equipaggio attirando l’attenzione su di voi con i segnali corretti (vedi illustrazione). Non preoccupatevi se l’elicottero di soccorso non inizia subito l’atterraggio. Di solito, il pilota fa prima un giro per valutare eventuali pericoli e trovare il luogo d’atterraggio migliore. L’elicottero si poserà il più vicino possibile al luogo dell’incidente, mantenendo le distanze necessarie. Durante l’atterraggio provocherà un forte spostamento d’aria. Per questo motivo, mettete al sicuro gli oggetti sparsi, come giacche o zaini. Avvicinatevi all’elicottero solo a rotore spento e seguite sempre le istruzioni dell’equipaggio. Il salvataggio migliore è quello che si riesce a evitare. Se però un giorno avrete bisogno della Rega, speriamo che i nostri consigli vi siano utili per agire con calma e ponderatezza. Auguriamo a voi, care lettrici e cari lettori, un’estate piacevole e in salute.
Dov’è il luogo dell’incidente? Chi è raggiungibile sul posto? Come? Cos’è accaduto esattamente? Quante persone sono coinvolte? Quali ferite hanno riportato? Com’è la situazione sul posto? Com’è il tempo sul posto? Visibilità? Precipitazioni? Vento? Numeri d’emergenza Polizia Pompieri Centrale d’allarme Rega Svizzera
117 118 144 1414
Dare l’allarme con l’app Rega L’app gratuita per le emergenze della Rega trasmette i dati di localizzazione della persona che dà l’allarme direttamente alla centrale operativa, consentendo di risparmiare tempo prezioso in caso d’emergenza.
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Allarmare la Rega
Condividere la posizione
Sorvegliare l‘attività
Eseguire un test
Allarme
Carta
Info
Sostenitori
Profilo
3 Ulteriori informazioni sull’allarme: www.rega.ch/allarmare
Karin Hörhager
Precauzioni durante l’avvicinamento di un elicottero di soccorso Segnali per l’elicottero di soccorso
Yes
Abbiamo bisogno d’aiuto
No
Non abbiamo bisogno d’aiuto
Area d’atterraggio per l’elicottero di soccorso
Superficie di 25 × 25 metri, senza ostacoli (cavi, linee elettriche ecc.) Circa 100 metri di distanza dal luogo dell’incidente Mettere al sicuro gli oggetti sparsi (abiti, zaini, ombrelloni ecc.) Comportamento sull’area d’atterraggio dell’elicottero: – durante l’avvicinamento non abbandonare l’area e mettersi in ginocchio – mantenere il contatto visivo con il pilota – avvicinarsi all’elicottero soltanto a rotore fermo
Silvina Simao Valente, volontaria del servizio visite e accompagnamento
«Sono fan della Croce Rossa. Insieme rallegriamo il quotidiano di persone sole.» a vol Divent
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Silvina Simao Valente, volontaria del servizio visite e accompagnamento, rallegra il quotidiano di persone che vivono sole ricevendo molto in cambio. Impegnatevi anche voi al fianco della Croce Rossa: tante idee e possibilità di volontariato su fan.redcross.ch. Vi aspettiamo!
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Leggero, piccolo e compatto da chiuso: il sacco lenzuolo di seta trova posto senza ingombro in ogni bagaglio a mano. Il compagno di viaggio ideale che protegge dallo sporco e avvolge piacevolmente il corpo. Con scomparto per inserire il cuscino. − Dimensioni: 220 × 90 cm; dimensioni nella custodia: 7 × 15 cm − Colore: grigio argentato
− Materiale: seta − Cura: lavare separatamente a 30 °C
Borsa a tracolla 39.— Forma essenziale, sempre di moda, pratica per tutti i giorni. La borsa a tracolla è dotata di due tasche esterne con cerniera, due tasche interne e uno scomparto imbottito per computer portatile (per dispositivi da 13 a 15 pollici). Con tracolla regolabile, lunghezza max. 124 cm. − Colore: antracite − Materiale: poliestere 300D − Capienza: 12 l − Dimensioni: 35 × 26 × 14 cm (a × l × p)
I PIÙ VENDUTI
Set emergenza outdoor
89.—
Le cose che servono per il pronto soccorso all’aperto, selezionate dai medici della Rega. Il set contiene materiale di prima qualità (IVF-Hartmann) e si distingue per i prodotti innovativi per la medicazione umida. Una cerniera apre uno spazio supplementare per altro materiale utile.
Contenuto − Panno per la respirazione artificiale − Carta togli-zecche − Panni sterili per disinfettare le mani − Fazzoletti detergenti per ferite − Guanti Nitril antistrappo − Cerotto spray impermeabile, 21,5 ml − Astuccio con cerotti − Cerotti per escoriazioni e ustioni − Cerotti per vesciche − Garze sterili − Benda di sostegno rinfrescante 6 cm × 4 m − Benda per fasciature autocollante 6 cm × 3 m − Garza tubolare per le dita 4 × 50 cm − Cerotti per unire i bordi dei tagli 6 × 76 mm − Set di forbici, pinzetta e spilla da balia − Rotolo di cerotti da fissaggio 2,5 cm × 5 m − Coperta di soccorso alu − Contenitore per medicinali − Checklist pronto soccorso − Misure esterne: astuccio 20 × 13 × 10 cm (l × a × p) − Peso: 598 g
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Gli articoli dello Shop Rega sono di prima qualità, selezionati con cura per i nostri clienti. Con l’acquisto di un articolo aiutate la Rega affinché possa portare soccorso aereo medicalizzato alle persone in emergenza, e questo durante 365 giorni all’anno.
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Per i piccoli fan della Rega 10.— l’uno
Elicottero e jet di peluche
Per i più piccoli, per giocare e coccolare. L’elicottero di soccorso è alto 14 cm, mentre il jet ambulanza 9 cm. Entrambi sono lunghi 24 cm.
CLASSICO Libro Globi
20.—
Lib r «Globi bei der Rettungsflugwacht», 99 pagine, Libro dis p disponibile solo in tedesco.
Album da colorare Globi
5.—
Al b Album da colorare con 6 soggetti diversi da colorare, for m formato 23 × 16 cm.
19.— l’uno
Maglietta per bambini
Leg Leggera maglietta estiva per bambini e ragazzi, in diverse taglie. Girocollo bordato (scollatura rotonda), taglio classico, a manica corta, unisex. − Materiale: 100 % cotone biologico, 140 g, certificazione Oeko-Tex Standard 100 − Colore: azzurro
NUOVO Orsacchiotto
35.—
L’intraprendente orsacchiotto della Rega ama partire alla scoperta assieme a piccoli piloti. Con casco e tenuta da intervento, da indossare e togliere, è attrezzato per tutte le avventure e non è mai troppo stanco per giocare. Altezza 30 cm.
Cartolina d’ordinazione Indicate per favore in stampatello le generalità sul retro, staccare e spedire in una busta affrancata.
N.
Articolo
1
Capcool
Prezzo (CHF) Quantità Ref. 39.—
2
Asciugamano sportivo per rinfrescarsi
3
Victorinox Traveller
4 5
N.
Articolo
30050
Per i piccoli fan della Rega 14 Elicottero di peluche
Prezzo (CHF) Quantità Ref.
15.—
30057
112.—
90082
Challenger 650
29.—
50020
15 Libro Globi, in tedesco
Airbus Helicopters H145
29.—
50018
16 Album da colorare Globi, 6 soggetti
Jet di peluche
10.—
50004
10.—
50022
20.—
40040
5.—
40038
6
Ombrello
39.—
90086
17 Maglietta Rega da bambino/a e ragazzo/a
7
Lampada frontale
49.—
90079
(per bambini consultare il sito Rega)
Porta carte con protezione RFID
69.—
90092
12 – 14 anni, taglia 146/152
19.—
40045
Portavivande
35.—
90089
15 – 16 anni, taglia 158/164
19.—
40046
79.—
30051
35.—
40037
9
10 Sacco lenzuolo di seta 11
79.—
90076
12 Borsa a tracolla
Zaino Daypack
39.—
90085
13 Set emergenza outdoor
89.—
90080
Nuovo
I più venduti
Classico
18 Orsacchiotto
Ulteriori articoli del nostro assortimento: www.rega.ch/shop
Rega, CP 1414, 8058 Zurigo aeroporto
In missione per voi Ci siamo, dove c’è bisogno: in media, gli equipaggi Rega portano aiuto a 31 pazienti al giorno. In caso d’emergenza, anche a voi.
3
nel jet ambulanza
27
nell’elicottero di soccorso
31
pazienti al giorno
1
nell’aereo di linea
I dati corrispondono al numero medio di pazienti al giorno nel 2019.
L’anno scorso gli equipaggi della Rega hanno prestato aiuto a 11’167 pazienti. Ciò corrisponde a una media di 31 persone al giorno. Il rapido soccorso aereo medicalizzato è possibile grazie al vostro contributo: questo ci permette di fornire assistenza 24 ore su 24, in Svizzera e all’estero. Ci siamo, dove c’è bisogno. Ci siamo, grazie a voi.
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