RELOADER Magazine N.82 Novembre 2014

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Sommario

In Primo Piano

n. 82 - Novembre 2014

RAEE OBSOLESCENZA PROGRAMMATA - Fatti per NON durare

3

FORUM RAEE: +2% la raccolta 2014, ma resta il ritardo sui target UE

5

Energie rinnovabili Rinnovabili: un settore in crescita che favorisce l’occupazione

7

Storie di riciclo Kenya: il combustibile ecologico per stufe alternativo a legna e carbone Shopper riusabili e design: binomio felice

9 10

Ambiente e Società RACCOLTA INCENTIVANTE - Come guadagnare buttando bene STATI GENERALI GREEN ECONOMY A ECOMONDO 2014 L’economia verde è la strada maestra per uscire dalla crisi e combattere la disoccupazione “Le sette strade per far crescere in Italia la green economy”

11 13 15

Dedicato alla sostenibilità il Premio Logistico dell’Anno 2014

17

I prossimi Eventi

18

Gli Speciali

19

La visione del business del futuro?

Torino - Milano - Genova: il triangolo industriale più smart d’Italia tati dai terribili esiti delle or‐ mai molteplici alluvioni che portano disastri in termini sociali, economici ed ambien‐ tali. Ma è anche giusto ricor‐ dare quanto c’è di buono: le tre città si sono unite e pre‐ senteranno un unico proget‐ to sostenibile allo “Smart City Expo World Congress”, che si terrà a Barcellona, dal 18 al 20 novembre 2014, non come singole realtà urbane, ma come un soggetto unita‐ rio capace di condividere e produrre progetti su traspor‐ to pubblico e logistica a bas‐ so impatto ambientale, oltre a sperimentare nuove meto‐ dologie di innovazione socia‐ le, sino all’uso intelligente delle tecnologie in grado di trasformare il triangolo indu‐ striale in un moderno motore dell‘innovazione del Paese.

Senza dubbio sono le tre cit‐ tà storiche per la capacità industriale del nostro Paese. La novità è che hanno anche dimostrato di saper operare in un’ottica sostenibile, sfrut‐ tando i grandi vantaggi della Information Technology e si sono guadagnate una men‐ zione come modelli di soste‐ nibilità alla “12a Settimana Europea delle Regioni e delle Città” che si è tenuta a Bru‐ xelles dal 6 al 9 ottobre scor‐ si. Torino, Milano e Genova, grazie all’impiego delle tec‐ nologie di ultima generazio‐ ne in chiave green, hanno mi‐ gliorato i servizi urbani e au‐ mentato il numero di posti di lavoro. Certo questo ricono‐ scimento sembra paradossa‐ le in questo periodo in cui i territori dei tre capoluoghi del Nord Italia sono tormen‐

Puntare sulla felicità delle persone! Matteo Ballarati Marketing Manager, Phonetica S.p.A.

RELOADER Magazine Viale Carlo Felice 89 00185 Roma

n. 82 - novembre 2014

Tel: +39 06 77.25.07.02 www.reloaderitalia.it

Fax: +39 06 62.27.05.44 info@reloaderitalia.it


Sommario

In Primo Piano

n. 82 - Novembre 2014

RAEE OBSOLESCENZA PROGRAMMATA - Fatti per NON durare

3

FORUM RAEE: +2% la raccolta 2014, ma resta il ritardo sui target UE

5

Energie rinnovabili Rinnovabili: un settore in crescita che favorisce l’occupazione

7

Storie di riciclo ‘Kenya: il combustibile ecologico per stufe alternativo a legna e carbone Shopper riusabili e design: binomio felice

9 10

Ambiente e Società RACCOLTA INCENTIVANTE - Come guadagnare buttando bene STATI GENERALI GREEN ECONOMY A ECOMONDO 2014 L’economia verde è la strada maestra per uscire dalla crisi e combattere la disoccupazione “Le sette strade per far crescere in Italia la green economy”

11 13 15

Dedicato alla sostenibilità il Premio Logistico dell’Anno 2014

17

I prossimi Eventi

18

Gli Speciali

19

La visione del business del futuro?

Torino - Milano - Genova: il triangolo industriale più smart d’Italia tati dai terribili esiti delle or‐ mai molteplici alluvioni che portano disastri in termini sociali, economici ed ambien‐ tali. Ma è anche giusto ricor‐ dare quanto c’è di buono: le tre città si sono unite e pre‐ senteranno un unico proget‐ to sostenibile allo “Smart City Expo World Congress”, che si terrà a Barcellona, dal 18 al 20 novembre 2014, non come singole realtà urbane, ma come un soggetto unita‐ rio capace di condividere e produrre progetti su traspor‐ to pubblico e logistica a bas‐ so impatto ambientale, oltre a sperimentare nuove meto‐ dologie di innovazione socia‐ le, sino all’uso intelligente delle tecnologie in grado di trasformare il triangolo indu‐ striale in un moderno motore dell‘innovazione del Paese.

Senza dubbio sono le tre cit‐ tà storiche per la capacità industriale del nostro Paese. La novità è che hanno anche dimostrato di saper operare in un’ottica sostenibile, sfrut‐ tando i grandi vantaggi della Information Technology e si sono guadagnate una men‐ zione come modelli di soste‐ nibilità alla “12a Settimana Europea delle Regioni e delle Città” che si è tenuta a Bru‐ xelles dal 6 al 9 ottobre scor‐ si. Torino, Milano e Genova, grazie all’impiego delle tec‐ nologie di ultima generazio‐ ne in chiave green, hanno mi‐ gliorato i servizi urbani e au‐ mentato il numero di posti di lavoro. Certo questo ricono‐ scimento sembra paradossa‐ le in questo periodo in cui i territori dei tre capoluoghi del Nord Italia sono tormen‐

Puntare sulla felicità delle persone! Matteo Ballarati Marketing Manager, Phonetica S.p.A.

RELOADER Magazine Viale Carlo Felice 89 00185 Roma

n. 82 - novembre 2014

Tel: +39 06 77.25.07.02 www.reloaderitalia.it

Fax: +39 06 62.27.05.44 info@reloaderitalia.it


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4

RAEE

di Francesca Marasini

quasi un secolo è una precisa strategia pro‐

La regista spagnola Cosima Dannoritzer ha

duttiva. Cerco di darne una definizione e mi

realizzato un documentario intitolato

viene in aiuto Wikipedia: «L’obsolescenza pro‐

“Comprar, tirar, comprar – La historia segreta

grammata o pianificata è una politica volta a

de la obsolescencia programada”, che si apre

definire il ciclo vitale o la durata di un prodot‐

con la scena di Marcos, alle prese con una

to in modo da renderne la vita utile limitata a

stampante che smette improvvisamente di

un periodo prefissato. Il prodotto diventa così

funzionare. (Link)

inservibile dopo un certo tempo oppure sem‐

In Francia è stato approvato alla fine di set‐

plicemente ‘fuori moda’, in modo da giustifi‐

tembre 2014 dalla commissione speciale per

care l'entrata nel mercato di un modello nuo‐

l'energia dell'Assemblée Nationale un emen‐

vo». E così scopro, sempre in Wikipedia, che

damento che prevede multe pesanti, 300.000

già nel 1924 il Cartello Phoebus, lobby dei

euro, o addirittura fino a due anni di reclusio‐

principali produttori occidentali di lampadine,

ne per gli industriali che facciano ricorso

portò una standardizzazione nella produzione

all’obsolescenza programmata dei loro pro‐

delle lampadine ad incandescenza in commer‐

dotti. Nell’emendamento i deputati Eric Alau‐

cio, al fine di garantirsi una vita utile dell'ap‐

zet, Denis Baupin e Cécile Duflots chiedono

parecchio per un intervallo intorno alle 1.000

che chiunque produce oggetti in modo da far‐

ore. L’obsolescenza programmata pianificò

li durare poco si rende responsabile di truffa

persino la durata delle calze di nylon, proprio

ai danni dei consumatori. (L 213‐1 Codice del

perché la nuova fibra risultava indistruttibile.

consumo). (Link) Ma esiste anche una propo‐

In un articolo pubblicato ad ottobre 2013 sul

sta di legge in Italia, per iniziativa dei deputati

New York Times, la giornalista economica Ca‐

Lacquaniti e Zuin, del 10 settembre 2013:

therine Rampell riprende l’argomento

“Disposizioni per il contrasto all’obsolescenza

dell’obsolescenza programmata accusando la

programmata dei beni di consumo”. (Link)

Apple di adottare questo sistema di produ‐

In Germania Stefan Schriddle, esperto in Busi‐

Con la RELOADER mi interesso di raccolte

cessità di sostituire qualcosa che non fun‐

zione, che lei definisce una vera e propria co‐

ness Administration, ha aperto un blog

di RAEE ormai da parecchi anni. Abbiamo

ziona più? Vi siete mai accorti che ripara‐

spirazione, per costringere i suoi clienti ad

d’informazione “Murks? Nein Danke!” Schrid‐

promosso numerose campagne educative

re un oggetto nei centri di assistenza ri‐

aggiornare prodotti e sistemi operativi. (Link)

dle ha recentemente pubblicato, in collabora‐

presso le scuole di Roma, e ciò che mi stu‐

sulta più costoso che acquistarlo nuovo?

zione con Christian Kreiss, docente di Busi‐

pisce è la quantità di RAEE che di volta in

Navigando in internet scopro che il mio

ness Management all'Università di Aalen un

volta vengono conferiti, magari a distanza

interrogativo è oggetto da tempo di anali‐

report “Geplante Obsoleszenz ‐ Entstehun‐

di un solo anno e nello stesso quartiere.

si di mercato, di inchieste ed indagini da

gsursachen ‐ Konkrete Beispiele – Schaden‐

L’invito ad acquistare nuovi prodotti, tec‐

parte di moltissimi esperti, quali scienzia‐

sfolgen – Handlungsprogramm”, ovvero

nologicamente avanzati rispetto a quelli

ti, economisti e, pensate un po’, filosofi,

“Obsolescenza programmata – Analisi delle

che dismettiamo, è una pulsione alla qua‐

come Serge Latouche.

cause ‐ Esempi concreti ‐ Conseguenze negati‐

le non sappiamo sottrarci facilmente. Ma

Facciamo un po’ di chiarezza per i non ad‐

ve – Manuale operativo”, che era stato com‐

le cose stanno solo così? Si tratta soltanto

detti ai lavori. Stiamo parlando di

missionato dal gruppo parlamentare tedesco

della voglia di avere l’ultimissimo prodot‐

“obsolescenza programmata” (gli Inglesi

dei Verdi (Link). Nel manuale si esamina la vita

to immesso nel mercato o anche della ne‐

la chiamano built‐in obsolescence) che, da

blogdinnovazione.it

di oltre 20 prodotti definiti “di massa”, cioè di


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RAEE

di Francesca Marasini

quasi un secolo è una precisa strategia pro‐

La regista spagnola Cosima Dannoritzer ha

duttiva. Cerco di darne una definizione e mi

realizzato un documentario intitolato

viene in aiuto Wikipedia: «L’obsolescenza pro‐

“Comprar, tirar, comprar – La historia segreta

grammata o pianificata è una politica volta a

de la obsolescencia programada”, che si apre

definire il ciclo vitale o la durata di un prodot‐

con la scena di Marcos, alle prese con una

to in modo da renderne la vita utile limitata a

stampante che smette improvvisamente di

un periodo prefissato. Il prodotto diventa così

funzionare. (Link)

inservibile dopo un certo tempo oppure sem‐

In Francia è stato approvato alla fine di set‐

plicemente ‘fuori moda’, in modo da giustifi‐

tembre 2014 dalla commissione speciale per

care l'entrata nel mercato di un modello nuo‐

l'energia dell'Assemblée Nationale un emen‐

vo». E così scopro, sempre in Wikipedia, che

damento che prevede multe pesanti, 300.000

già nel 1924 il Cartello Phoebus, lobby dei

euro, o addirittura fino a due anni di reclusio‐

principali produttori occidentali di lampadine,

ne per gli industriali che facciano ricorso

portò una standardizzazione nella produzione

all’obsolescenza programmata dei loro pro‐

delle lampadine ad incandescenza in commer‐

dotti. Nell’emendamento i deputati Eric Alau‐

cio, al fine di garantirsi una vita utile dell'ap‐

zet, Denis Baupin e Cécile Duflots chiedono

parecchio per un intervallo intorno alle 1.000

che chiunque produce oggetti in modo da far‐

ore. L’obsolescenza programmata pianificò

li durare poco si rende responsabile di truffa

persino la durata delle calze di nylon, proprio

ai danni dei consumatori. (L 213‐1 Codice del

perché la nuova fibra risultava indistruttibile.

consumo). (Link) Ma esiste anche una propo‐

In un articolo pubblicato ad ottobre 2013 sul

sta di legge in Italia, per iniziativa dei deputati

New York Times, la giornalista economica Ca‐

Lacquaniti e Zuin, del 10 settembre 2013:

therine Rampell riprende l’argomento

“Disposizioni per il contrasto all’obsolescenza

dell’obsolescenza programmata accusando la

programmata dei beni di consumo”. (Link)

Apple di adottare questo sistema di produ‐

In Germania Stefan Schriddle, esperto in Busi‐

Con la RELOADER mi interesso di raccolte

cessità di sostituire qualcosa che non fun‐

zione, che lei definisce una vera e propria co‐

ness Administration, ha aperto un blog

di RAEE ormai da parecchi anni. Abbiamo

ziona più? Vi siete mai accorti che ripara‐

spirazione, per costringere i suoi clienti ad

d’informazione “Murks? Nein Danke!” Schrid‐

promosso numerose campagne educative

re un oggetto nei centri di assistenza ri‐

aggiornare prodotti e sistemi operativi. (Link)

dle ha recentemente pubblicato, in collabora‐

presso le scuole di Roma, e ciò che mi stu‐

sulta più costoso che acquistarlo nuovo?

zione con Christian Kreiss, docente di Busi‐

pisce è la quantità di RAEE che di volta in

Navigando in internet scopro che il mio

ness Management all'Università di Aalen un

volta vengono conferiti, magari a distanza

interrogativo è oggetto da tempo di anali‐

report “Geplante Obsoleszenz ‐ Entstehun‐

di un solo anno e nello stesso quartiere.

si di mercato, di inchieste ed indagini da

gsursachen ‐ Konkrete Beispiele – Schaden‐

L’invito ad acquistare nuovi prodotti, tec‐

parte di moltissimi esperti, quali scienzia‐

sfolgen – Handlungsprogramm”, ovvero

nologicamente avanzati rispetto a quelli

ti, economisti e, pensate un po’, filosofi,

“Obsolescenza programmata – Analisi delle

che dismettiamo, è una pulsione alla qua‐

come Serge Latouche.

cause ‐ Esempi concreti ‐ Conseguenze negati‐

le non sappiamo sottrarci facilmente. Ma

Facciamo un po’ di chiarezza per i non ad‐

ve – Manuale operativo”, che era stato com‐

le cose stanno solo così? Si tratta soltanto

detti ai lavori. Stiamo parlando di

missionato dal gruppo parlamentare tedesco

della voglia di avere l’ultimissimo prodot‐

“obsolescenza programmata” (gli Inglesi

dei Verdi (Link). Nel manuale si esamina la vita

to immesso nel mercato o anche della ne‐

la chiamano built‐in obsolescence) che, da

blogdinnovazione.it

di oltre 20 prodotti definiti “di massa”, cioè di


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uso estremamente comune, e si scopre, ad esempio, che le stampanti a getto di inchio‐

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Raccolta RAEE 2014: +2% ma resta il ritardo sui target UE di raccolta

stro dopo aver effettuato un numero presta‐ bilito di copie si “bloccano”, che le lavatrici hanno le barre di riscaldamento degli appa‐ recchi realizzate con leghe che si arruggini‐ scono molto facilmente, che gli spazzolini da denti a batteria hanno la pila sigillata all'inter‐ no ed è praticamente impossibile sostituirla quando si scarica. Materiali, scarti, inquina‐ mento, una produzione continua di rifiuti in nome del mercato, rifiuti che il più delle volte terminano la loro vita in immense discariche del Terzo Mondo, per esempio in Ghana, dove di Mirko Turchetti

anche la Apple invia molti dei suoi prodotti dismessi, come viene denunciato dal film‐ inchiesta della Dannoritzer. L’obsolescenza pianificata si può e si deve combattere. E’ necessario agire sul piano cultu‐ rale: contrapporre al modello con‐ sumista

una

nuova conce‐ zione

basata

sulla consape‐ volezza di tro‐ varci su un piane‐ ta finito che non può sostenere un siste‐ ma di sviluppo indefinito. Fac‐ cio mio il pensiero di Serge Latouche: “È una vera rivoluzione culturale perché si tratta di un cambio di paradigma e di mentalità. Que‐ sta rivoluzione si chiama Decrescita” (Usa e getta. Le follie dell'obsolescenza programma‐ ta di Serge Latouche Ed. Bollati Boringhieri). Ed è proprio per cambiare questa mentalità che la RELOADER non si stanca di offrire alle scuole progetti ambientali allo scopo di edu‐ care i giovani al recupero ed al riciclo.

D

opo due anni di calo ‐ significati‐ vo quello registrato nel 2012 e più contenuto quello del 2013 ‐ torna finalmente a crescere seppur di poco la raccolta dei RAEE in Italia. Lo dicono i dati del Centro di Coordinamento RAEE registrati da gennaio ad ottobre 2014, al centro dell'annuale Forum RAEE a Rimi‐ ni durante la fiera Ecomondo. Il valore del 2% è certamente positivo se si consi‐ dera l'attuale situazione economica e il conseguente calo dei consumi, ma pur‐ troppo non copre il decremento del bi‐ ennio precedente. A trainare la ripresa sono soprattutto le lampade e le sor‐ genti luminose (R5), che fanno segnare un netto +9% e potrebbero avere ampi margini di miglioramento qualora fosse agevolato il passaggio alle lampade LED le quali, ad oggi, rappresentano un vali‐ do strumento per ridurre i consumi e‐ nergetici. A seguire c'è l'elettronica di consumo (R4) che nonostante la cresci‐

ta del 5%, rappresenta ancora un punto piuttosto critico del nostro sistema. Se è vero che in tempo di crisi gli acquisti cala‐ no, è altresì vero che le immagini delle persone in fila per il nuovo iPhone le ab‐ biamo viste tutti e, dunque, sorge sponta‐ neo chiedersi se c'è una tendenza a non buttare in tempo di crisi, vale a dire se gli italiani tendano a conservare i vecchi ap‐ parecchi come ‘forma di precauzione’, piuttosto che per bisogno di non privarse‐ ne o perché non sono adeguatamente in‐ formati sui loro diritti e doveri. Sarebbe interessante anche capire quanto si sta sviluppando un canale dell'usato legale. Riguardo agli altri 3 raggruppamenti di RAEE, più contenuto è l'incremento (2%) dell'R1 (freddo e clima), mentre rimango‐ no stabili i grandi bianchi (R2). Gli unici rifiuti che registrano un calo, del tutto previsto, appartengono al raggruppamen‐ to R3 (TV e monitor) i quali, dopo anni ca‐ ratterizzati da forte crescita dovuta al

passaggio al digitale terrestre, segnano un ‐2%. Le stime del CdC sulla raccolta del prossimo futuro dicono che dall'attuale 30% sull'immesso di nuove apparecchiatu‐ re sul mercato, nel 2016 raggiungerà la quota del 37% e nel 2017 quella del 45%. Una crescita relativamente importante, ma non sufficiente per rispettare i target europei (45% al 2016 e 65% al 2019) sui quali, qualora queste stime fossero con‐ fermate, il nostro Paese sarebbe in ritar‐ do almeno di un anno. Il commento del Presidente del CdC RAEE Fabrizio D'Ami‐ co: “Per accelerare la corsa verso i tra‐ guardi Europei bisognerà sicuramente au‐ mentare la densità dei Centri di Raccolta (CdR) per rendere più agevole la conse‐ gna dei RAEE da parte dei Cittadini. L’altro aspetto è quello di innalzare sem‐ pre di più gli standard del trattamento dei rifiuti, in modo da trovare un mercato di sbocco alle materie prime seconde e atti‐ vare una vera e propria economia circola‐ re”. A fronte di questi dati, due domande nascono spontanee: considerato che solo all'incirca un terzo dei RAEE viene avviato al corretto smaltimento, non sarebbe op‐ portuno intensificare la comunicazione e l'educazione alla sostenibilità nei confron‐ ti dei cittadini e delle imprese, magari for‐ nendo qualche incentivo? E poi, rimane difficile immaginare come possano i Co‐ muni, obbligati al rispetto del ‘Patto di Stabilità’, investire per la realizzazione di nuovi Centri di Raccolta: si attende un co‐ spicuo aumento dei CdR privati?


RELOADER Magazine - Novembre 2014

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uso estremamente comune, e si scopre, ad esempio, che le stampanti a getto di inchio‐

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Raccolta RAEE 2014: +2% ma resta il ritardo sui target UE di raccolta

stro dopo aver effettuato un numero presta‐ bilito di copie si “bloccano”, che le lavatrici hanno le barre di riscaldamento degli appa‐ recchi realizzate con leghe che si arruggini‐ scono molto facilmente, che gli spazzolini da denti a batteria hanno la pila sigillata all'inter‐ no ed è praticamente impossibile sostituirla quando si scarica. Materiali, scarti, inquina‐ mento, una produzione continua di rifiuti in nome del mercato, rifiuti che il più delle volte terminano la loro vita in immense discariche del Terzo Mondo, per esempio in Ghana, dove di Mirko Turchetti

anche la Apple invia molti dei suoi prodotti dismessi, come viene denunciato dal film‐ inchiesta della Dannoritzer. L’obsolescenza pianificata si può e si deve combattere. E’ necessario agire sul piano cultu‐ rale: contrapporre al modello con‐ sumista

una

nuova conce‐ zione

basata

sulla consape‐ volezza di tro‐ varci su un piane‐ ta finito che non può sostenere un siste‐ ma di sviluppo indefinito. Fac‐ cio mio il pensiero di Serge Latouche: “È una vera rivoluzione culturale perché si tratta di un cambio di paradigma e di mentalità. Que‐ sta rivoluzione si chiama Decrescita” (Usa e getta. Le follie dell'obsolescenza programma‐ ta di Serge Latouche Ed. Bollati Boringhieri). Ed è proprio per cambiare questa mentalità che la RELOADER non si stanca di offrire alle scuole progetti ambientali allo scopo di edu‐ care i giovani al recupero ed al riciclo.

D

opo due anni di calo ‐ significati‐ vo quello registrato nel 2012 e più contenuto quello del 2013 ‐ torna finalmente a crescere seppur di poco la raccolta dei RAEE in Italia. Lo dicono i dati del Centro di Coordinamento RAEE registrati da gennaio ad ottobre 2014, al centro dell'annuale Forum RAEE a Rimi‐ ni durante la fiera Ecomondo. Il valore del 2% è certamente positivo se si consi‐ dera l'attuale situazione economica e il conseguente calo dei consumi, ma pur‐ troppo non copre il decremento del bi‐ ennio precedente. A trainare la ripresa sono soprattutto le lampade e le sor‐ genti luminose (R5), che fanno segnare un netto +9% e potrebbero avere ampi margini di miglioramento qualora fosse agevolato il passaggio alle lampade LED le quali, ad oggi, rappresentano un vali‐ do strumento per ridurre i consumi e‐ nergetici. A seguire c'è l'elettronica di consumo (R4) che nonostante la cresci‐

ta del 5%, rappresenta ancora un punto piuttosto critico del nostro sistema. Se è vero che in tempo di crisi gli acquisti cala‐ no, è altresì vero che le immagini delle persone in fila per il nuovo iPhone le ab‐ biamo viste tutti e, dunque, sorge sponta‐ neo chiedersi se c'è una tendenza a non buttare in tempo di crisi, vale a dire se gli italiani tendano a conservare i vecchi ap‐ parecchi come ‘forma di precauzione’, piuttosto che per bisogno di non privarse‐ ne o perché non sono adeguatamente in‐ formati sui loro diritti e doveri. Sarebbe interessante anche capire quanto si sta sviluppando un canale dell'usato legale. Riguardo agli altri 3 raggruppamenti di RAEE, più contenuto è l'incremento (2%) dell'R1 (freddo e clima), mentre rimango‐ no stabili i grandi bianchi (R2). Gli unici rifiuti che registrano un calo, del tutto previsto, appartengono al raggruppamen‐ to R3 (TV e monitor) i quali, dopo anni ca‐ ratterizzati da forte crescita dovuta al

passaggio al digitale terrestre, segnano un ‐2%. Le stime del CdC sulla raccolta del prossimo futuro dicono che dall'attuale 30% sull'immesso di nuove apparecchiatu‐ re sul mercato, nel 2016 raggiungerà la quota del 37% e nel 2017 quella del 45%. Una crescita relativamente importante, ma non sufficiente per rispettare i target europei (45% al 2016 e 65% al 2019) sui quali, qualora queste stime fossero con‐ fermate, il nostro Paese sarebbe in ritar‐ do almeno di un anno. Il commento del Presidente del CdC RAEE Fabrizio D'Ami‐ co: “Per accelerare la corsa verso i tra‐ guardi Europei bisognerà sicuramente au‐ mentare la densità dei Centri di Raccolta (CdR) per rendere più agevole la conse‐ gna dei RAEE da parte dei Cittadini. L’altro aspetto è quello di innalzare sem‐ pre di più gli standard del trattamento dei rifiuti, in modo da trovare un mercato di sbocco alle materie prime seconde e atti‐ vare una vera e propria economia circola‐ re”. A fronte di questi dati, due domande nascono spontanee: considerato che solo all'incirca un terzo dei RAEE viene avviato al corretto smaltimento, non sarebbe op‐ portuno intensificare la comunicazione e l'educazione alla sostenibilità nei confron‐ ti dei cittadini e delle imprese, magari for‐ nendo qualche incentivo? E poi, rimane difficile immaginare come possano i Co‐ muni, obbligati al rispetto del ‘Patto di Stabilità’, investire per la realizzazione di nuovi Centri di Raccolta: si attende un co‐ spicuo aumento dei CdR privati?


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Energie rinnovabili

Rinnovabili: un settore in crescita che favorisce l’occupazione

Energy Supply and Demand Projections

Secondo i dati dall'Autorità per l'Energia

for the Year 2030” della stessa agenzia,

ed il Gas i piccoli impianti sono circa 480

infatti, emerge che le biomasse potrebbe‐

mila, hanno una capacità produttiva di

ro arrivare a coprire un quinto della produ‐

15.105 MW, rappresentano il 35.6% della

zione energetica globale. Nel dettaglio en‐

produzione totale (20,3 TWh) e utilizzano

tro il 2030 le biomasse raggiungeranno i

quasi esclusivamente fonti rinnovabili

108 exajoule di energia prodotta, corri‐

(98%), prevalentemente solare (70%), ma

spondenti al 60% dell'energia proveniente

anche biomasse, biogas e bioliquidi. In re‐

da fonti rinnovabili e al 20% di quella mon‐

lazione alla produzione di biogas si è mani‐

diale. Si configurano quindi come soluzio‐

festata una crescita del 490% negli ultimi 5

ne per il recupero degli scarti agricoli e fo‐

anni in termini di numero di impianti e del

restali: in base alle proiezioni dell'IRENA il

267.4% come potenza installata, raggiun‐

40% della materia prima per la produzione

gendo la quota di 8 GWh, pari al 10.45%

energetica da biomasse deriverebbe da

dell’energia elettrica prodotta da fonti rin‐

scarti agricoli e il 30% da prodotti forestali sostenibili. Per l'IRENA infine, essendo le biomasse in grado di produrre calore e car‐ burante, i campi di applicazione sono 3:

Il settore delle rinnovabili non sembra

principale motore di sviluppo del settore

la produzione di calore e di energia

conoscere la crisi, anzi gode di ottima sa‐

è sicuramente il fotovoltaico che, diffon‐

verde (30%), la produzione di biocar‐

lute, offre lavoro a circa 6.5 milioni di per‐

dendosi in maniera esponenziale in tutto

burante per i trasporti (30%), il riscal‐

sone e attira nuovi investimenti. E' la fo‐

il mondo, è destinato tanto ad essere la

damento nei settori dell'industria ma‐

tografia scattata dal rapporto della IEA

fonte rinnovabile ‘per eccellenza’, quan‐

nifatturiera e dell'edilizia (40%). Agli

(International Energy Agency), dal quale

to a coprire la maggior parte del fabbiso‐

ottimi risultati mondiali fanno eco quelli

emerge che la produzione mondiale di

gno del pianeta. Un ulteriore importante

italiani: secondo i dati Terna le rinnovabili

energia da fonti rinnovabili è in costante

contributo è dato dall'eolico attualmente

nel nostro Paese hanno generato il 48.9%

crescita: ad oggi, infatti, essa rappresen‐

in lenta crescita e dalle biomasse. Queste

dell’energia prodotta, coprendo il 45.4%

novabili in Italia. L'istituto di ricerca Al‐

ta il 22% della produzione energetica glo‐

ultime secondo l'IRENA (International

della domanda elettrica complessiva. Tra i

thesys valuta il potenziale del biogas al

bale, un valore pari a quello dell'energia

Renewable Energy Agency) avranno un

vari fattori che hanno contribuito al rag‐

2030 a 7.3 miliardi di euro per una potenza

fornita dal gas. Oltre a ciò, per le rinnova‐

futuro radioso, essendo ricche di poten‐

giungimento di questo risultato spiccano

installata di 2.300 MWh, il doppio di quella

bili è stimato un incremento del 45% al

zialità da sviluppare che le renderanno

la

i m p i a n t i

attuale. Non meno importante il fatto che

2020 che, se confermato, consentirebbe

sempre più capaci di soddisfare la cre‐

(specialmente fotovoltaici) di piccola ta‐

per il Consorzio Italiano Biogas il settore

di raggiungere la quota del 26% rispetto

scente domanda energetica in diverse

glia, con una capacità di generazione

già offre lavoro a 2.695 persone e vale

alla produzione energetica mondiale. Il

parti del mondo. Dal rapporto “Global

non superiore a 1 MW, e di quelli di biogas.

347,5 milioni di euro. Mirko Turchetti

diffusione

degli


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Energie rinnovabili

Rinnovabili: un settore in crescita che favorisce l’occupazione

Energy Supply and Demand Projections

Secondo i dati dall'Autorità per l'Energia

for the Year 2030” della stessa agenzia,

ed il Gas i piccoli impianti sono circa 480

infatti, emerge che le biomasse potrebbe‐

mila, hanno una capacità produttiva di

ro arrivare a coprire un quinto della produ‐

15.105 MW, rappresentano il 35.6% della

zione energetica globale. Nel dettaglio en‐

produzione totale (20,3 TWh) e utilizzano

tro il 2030 le biomasse raggiungeranno i

quasi esclusivamente fonti rinnovabili

108 exajoule di energia prodotta, corri‐

(98%), prevalentemente solare (70%), ma

spondenti al 60% dell'energia proveniente

anche biomasse, biogas e bioliquidi. In re‐

da fonti rinnovabili e al 20% di quella mon‐

lazione alla produzione di biogas si è mani‐

diale. Si configurano quindi come soluzio‐

festata una crescita del 490% negli ultimi 5

ne per il recupero degli scarti agricoli e fo‐

anni in termini di numero di impianti e del

restali: in base alle proiezioni dell'IRENA il

267.4% come potenza installata, raggiun‐

40% della materia prima per la produzione

gendo la quota di 8 GWh, pari al 10.45%

energetica da biomasse deriverebbe da

dell’energia elettrica prodotta da fonti rin‐

scarti agricoli e il 30% da prodotti forestali sostenibili. Per l'IRENA infine, essendo le biomasse in grado di produrre calore e car‐ burante, i campi di applicazione sono 3:

Il settore delle rinnovabili non sembra

principale motore di sviluppo del settore

la produzione di calore e di energia

conoscere la crisi, anzi gode di ottima sa‐

è sicuramente il fotovoltaico che, diffon‐

verde (30%), la produzione di biocar‐

lute, offre lavoro a circa 6.5 milioni di per‐

dendosi in maniera esponenziale in tutto

burante per i trasporti (30%), il riscal‐

sone e attira nuovi investimenti. E' la fo‐

il mondo, è destinato tanto ad essere la

damento nei settori dell'industria ma‐

tografia scattata dal rapporto della IEA

fonte rinnovabile ‘per eccellenza’, quan‐

nifatturiera e dell'edilizia (40%). Agli

(International Energy Agency), dal quale

to a coprire la maggior parte del fabbiso‐

ottimi risultati mondiali fanno eco quelli

emerge che la produzione mondiale di

gno del pianeta. Un ulteriore importante

italiani: secondo i dati Terna le rinnovabili

energia da fonti rinnovabili è in costante

contributo è dato dall'eolico attualmente

nel nostro Paese hanno generato il 48.9%

crescita: ad oggi, infatti, essa rappresen‐

in lenta crescita e dalle biomasse. Queste

dell’energia prodotta, coprendo il 45.4%

novabili in Italia. L'istituto di ricerca Al‐

ta il 22% della produzione energetica glo‐

ultime secondo l'IRENA (International

della domanda elettrica complessiva. Tra i

thesys valuta il potenziale del biogas al

bale, un valore pari a quello dell'energia

Renewable Energy Agency) avranno un

vari fattori che hanno contribuito al rag‐

2030 a 7.3 miliardi di euro per una potenza

fornita dal gas. Oltre a ciò, per le rinnova‐

futuro radioso, essendo ricche di poten‐

giungimento di questo risultato spiccano

installata di 2.300 MWh, il doppio di quella

bili è stimato un incremento del 45% al

zialità da sviluppare che le renderanno

la

i m p i a n t i

attuale. Non meno importante il fatto che

2020 che, se confermato, consentirebbe

sempre più capaci di soddisfare la cre‐

(specialmente fotovoltaici) di piccola ta‐

per il Consorzio Italiano Biogas il settore

di raggiungere la quota del 26% rispetto

scente domanda energetica in diverse

glia, con una capacità di generazione

già offre lavoro a 2.695 persone e vale

alla produzione energetica mondiale. Il

parti del mondo. Dal rapporto “Global

non superiore a 1 MW, e di quelli di biogas.

347,5 milioni di euro. Mirko Turchetti

diffusione

degli


RELOADER Magazine - Novembre 2014

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RELOADER Magazine - Novembre 2014

Shopper riusabili e design: binomio felice

Storie di Riciclo Kenya: il combustibile ecologico per stufe alternativo a legna e carbone

L

e borse riutilizzabili in cotone organico, juta ed altri materiali biocompatibili sono entrate ormai nella consuetudine per gran parte delle famiglie italiane e forniscono certo un contributo importante per proteggere l’ambiente. Ma possono essere anche un veicolo eccellente di promozione. Partire dalla classica busta con il marchio e ampliarne il concetto fino a trasmettere una idea del mondo: l’intuizione, già popolare in altri Paesi, è stata fatta propria da Greenport, che fa realizzare gli shopper sulla base del progetto grafico e di design dei propri clienti. www.shopper-riutilizzabili.it

Dall'Africa per l'Africa, un'idea innovativa per combattere inquinamento e deforestazione nei Paesi in via di sviluppo, migliorare lo stile di vita e stimolare alternative alle fossili. Tom Osborn abita in Kenia e in questo Paese il 90% delle famiglie utilizza per cucinare legno e carbone che rendono le abitazioni malsane e sporche. Quest'inquinamento indoor causa ogni anno più decessi di quanto non facciano malaria, tubercolosi e AIDS insieme. Inoltre l'uso massiccio del legno e del carbone come combustibili contribuisce alla deforestazione e al riscaldamento climatico. Tom ha perciò realizzato e sperimentato dei carboncini ecologici ricavati dagli scarti agricoli e messo a punto una stufa dove possono bruciare senza produrre fumi nocivi. La sua idea si è rivelata una soluzione semplice ma ingegnosa, nata nel cuore del problema e nel contesto giusto, poiché vicina alle tradizioni e facilmente integrabile nelle abitudini dei suoi

vicini. Così insieme ad altri giovani è riuscito ad accedere ad un contributo, grazie al quale ha costituito la Green Char, un'impresa sociale che fornisce mattonelle di carbone ecologico prodotte da rifiuti agricoli rivitalizzati e distribuisce stufe e fornelli puliti che riducono il fumo e le emissioni di particelle, trattengono più calore e riducono i costi e permettono di cucinare in maniera più sana. Dato il successo dell’idea, è stata avviata una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi che permetteranno all'impresa sociale di Tom di acquistare macchinari, produrre una loro linea di fornelli, assumere altro personale (e così contribuire all'occupazione) e avviare programmi per insegnare l'autoproduzione dei carboncini a gruppi di donne. (fonte: greenme.it)

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Shopper riusabili e design: binomio felice

Storie di Riciclo Kenya: il combustibile ecologico per stufe alternativo a legna e carbone

L

e borse riutilizzabili in cotone organico, juta ed altri materiali biocompatibili sono entrate ormai nella consuetudine per gran parte delle famiglie italiane e forniscono certo un contributo importante per proteggere l’ambiente. Ma possono essere anche un veicolo eccellente di promozione. Partire dalla classica busta con il marchio e ampliarne il concetto fino a trasmettere una idea del mondo: l’intuizione, già popolare in altri Paesi, è stata fatta propria da Greenport, che fa realizzare gli shopper sulla base del progetto grafico e di design dei propri clienti. www.shopper-riutilizzabili.it

Dall'Africa per l'Africa, un'idea innovativa per combattere inquinamento e deforestazione nei Paesi in via di sviluppo, migliorare lo stile di vita e stimolare alternative alle fossili. Tom Osborn abita in Kenia e in questo Paese il 90% delle famiglie utilizza per cucinare legno e carbone che rendono le abitazioni malsane e sporche. Quest'inquinamento indoor causa ogni anno più decessi di quanto non facciano malaria, tubercolosi e AIDS insieme. Inoltre l'uso massiccio del legno e del carbone come combustibili contribuisce alla deforestazione e al riscaldamento climatico. Tom ha perciò realizzato e sperimentato dei carboncini ecologici ricavati dagli scarti agricoli e messo a punto una stufa dove possono bruciare senza produrre fumi nocivi. La sua idea si è rivelata una soluzione semplice ma ingegnosa, nata nel cuore del problema e nel contesto giusto, poiché vicina alle tradizioni e facilmente integrabile nelle abitudini dei suoi

vicini. Così insieme ad altri giovani è riuscito ad accedere ad un contributo, grazie al quale ha costituito la Green Char, un'impresa sociale che fornisce mattonelle di carbone ecologico prodotte da rifiuti agricoli rivitalizzati e distribuisce stufe e fornelli puliti che riducono il fumo e le emissioni di particelle, trattengono più calore e riducono i costi e permettono di cucinare in maniera più sana. Dato il successo dell’idea, è stata avviata una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi che permetteranno all'impresa sociale di Tom di acquistare macchinari, produrre una loro linea di fornelli, assumere altro personale (e così contribuire all'occupazione) e avviare programmi per insegnare l'autoproduzione dei carboncini a gruppi di donne. (fonte: greenme.it)

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11

I Trend

RELOADER Magazine - Novembre 2014

12

Ambiente e società

RACCOLTA INCENTIVANTE

minuiscono. Usarli è facile: inserito il rifiuto secondo le istruzioni ben visibili, la macchina rilascia uno scontrino che vale come buono spesa presso i negozi convenzionati. I riciclatori, oltre a rico‐ noscere il colore delle bottiglie di pla‐ stica e di differenziarle in modo auto‐ matico, sono in grado di pesare il mate‐

Come guadagnare buttando bene

Raccolta incentivante, o per meglio dire, quando la raccolta differenziata premia con buoni sconto e bonus sul‐ la spesa e fa risparmiare. Ormai anche in Italia, come da anni avviene già in

alcuni Paesi esteri, si stanno diffon‐ dendo in modo capillare compattatori e cassonetti intelligenti per la raccolta differenziata incentivante e il riciclo della plastica e dell'alluminio. Si tratta di contenitori per la raccolta differen‐ ziata che compattano tappi di plasti‐ ca, bottiglie in PET o altro materiale plastico e rifiuti in alluminio, ad esem‐

pio le lattine, riducendone il volume fino all'80 ed anche al 90%. Questi eco compattatori/riciclatori vengono in‐ stallati in luoghi pubblici, come scuo‐ le, musei e teatri, ma anche in aziende private e centri commerciali, così tutti possono dare il proprio contributo per rendere il mondo più pulito. Il rici‐ clo aumenta e le emissioni di Co2 di‐

riale e di avvisare il sistema via sms o via e‐mail quando i loro contenitori so‐ no pieni. In questo modo potranno es‐ sere svuotati in modo rapido ed effi‐ ciente, così da avviare il prima possibile i rifiuti al riciclo. Tra le aziende italiane che forniscono i compattatori e che creano accordi con supermercati e am‐ ministrazioni troviamo Garby e Eurven. Garby, un’azienda campana che ha se‐ de nella terra dei fuochi, di recente ha portato la raccolta incentivante anche in carcere, nella Casa Circondariale di Carinola in provincia di Caserta, con l’obiettivo di sensibilizzare anche i de‐ tenuti sul tema della tutela ambientale. Se il bambino è il padre dell’uomo, va da sé che l’educazione alla sostenibilità deve cominciare presto, in età scolare. E così nei primi mesi di quest’anno in

Emilia Romagna ‐ come sempre all’avanguardia su questi temi ‐ è parti‐ ta un’iniziativa in due Scuole, l'istituto ITI Volta di Sassuolo e presso l'IPSIA Ferrari di Maranello, presso le quali so‐ no stati collocati i riciclatori incentivan‐ ti per bottiglie in PET e lattine. Gli stu‐ denti possono spendere il bonus rice‐ vuto presso le attività commerciali con‐ venzionate, con una valorizzazione dell'economia locale e dei punti vendi‐ ta e dei servizi presenti sul territorio, dal parrucchiere, alla pizzeria, fino ai negozi di articoli informatici. Ogni pez‐ zo ha un valore di 1 centesimo, che poi viene decuplicato o addirittura centu‐ plicato dal singolo commerciante con‐ venzionato, portando quindi ogni con‐ ferimento a valere anche 10 centesimi o 1 Euro. Nella fase di sperimentazione dell'iniziativa, curata da Eurven, i due istituti hanno raccolto ben 18 mila pezzi tra lattine, bottiglie e rifiuti adatti al ri‐ ciclo. Gli eco compattatori si stanno dif‐ fondendo rapidamente in tutta la peni‐ sola, persino negli uffici per riciclare i bicchierini del caffè. Si possono facil‐ mente trovare i punti per la raccolta in‐ centivante più vicini consultando le mappe interattive presenti sui siti delle due aziende citate: www.garby.it/ ecopoint.html, o www.eurven.com/ eurven‐contatti/trova‐greeny. M. M.


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Ambiente e società

RACCOLTA INCENTIVANTE

minuiscono. Usarli è facile: inserito il rifiuto secondo le istruzioni ben visibili, la macchina rilascia uno scontrino che vale come buono spesa presso i negozi convenzionati. I riciclatori, oltre a rico‐ noscere il colore delle bottiglie di pla‐ stica e di differenziarle in modo auto‐ matico, sono in grado di pesare il mate‐

Come guadagnare buttando bene

Raccolta incentivante, o per meglio dire, quando la raccolta differenziata premia con buoni sconto e bonus sul‐ la spesa e fa risparmiare. Ormai anche in Italia, come da anni avviene già in

alcuni Paesi esteri, si stanno diffon‐ dendo in modo capillare compattatori e cassonetti intelligenti per la raccolta differenziata incentivante e il riciclo della plastica e dell'alluminio. Si tratta di contenitori per la raccolta differen‐ ziata che compattano tappi di plasti‐ ca, bottiglie in PET o altro materiale plastico e rifiuti in alluminio, ad esem‐

pio le lattine, riducendone il volume fino all'80 ed anche al 90%. Questi eco compattatori/riciclatori vengono in‐ stallati in luoghi pubblici, come scuo‐ le, musei e teatri, ma anche in aziende private e centri commerciali, così tutti possono dare il proprio contributo per rendere il mondo più pulito. Il rici‐ clo aumenta e le emissioni di Co2 di‐

riale e di avvisare il sistema via sms o via e‐mail quando i loro contenitori so‐ no pieni. In questo modo potranno es‐ sere svuotati in modo rapido ed effi‐ ciente, così da avviare il prima possibile i rifiuti al riciclo. Tra le aziende italiane che forniscono i compattatori e che creano accordi con supermercati e am‐ ministrazioni troviamo Garby e Eurven. Garby, un’azienda campana che ha se‐ de nella terra dei fuochi, di recente ha portato la raccolta incentivante anche in carcere, nella Casa Circondariale di Carinola in provincia di Caserta, con l’obiettivo di sensibilizzare anche i de‐ tenuti sul tema della tutela ambientale. Se il bambino è il padre dell’uomo, va da sé che l’educazione alla sostenibilità deve cominciare presto, in età scolare. E così nei primi mesi di quest’anno in

Emilia Romagna ‐ come sempre all’avanguardia su questi temi ‐ è parti‐ ta un’iniziativa in due Scuole, l'istituto ITI Volta di Sassuolo e presso l'IPSIA Ferrari di Maranello, presso le quali so‐ no stati collocati i riciclatori incentivan‐ ti per bottiglie in PET e lattine. Gli stu‐ denti possono spendere il bonus rice‐ vuto presso le attività commerciali con‐ venzionate, con una valorizzazione dell'economia locale e dei punti vendi‐ ta e dei servizi presenti sul territorio, dal parrucchiere, alla pizzeria, fino ai negozi di articoli informatici. Ogni pez‐ zo ha un valore di 1 centesimo, che poi viene decuplicato o addirittura centu‐ plicato dal singolo commerciante con‐ venzionato, portando quindi ogni con‐ ferimento a valere anche 10 centesimi o 1 Euro. Nella fase di sperimentazione dell'iniziativa, curata da Eurven, i due istituti hanno raccolto ben 18 mila pezzi tra lattine, bottiglie e rifiuti adatti al ri‐ ciclo. Gli eco compattatori si stanno dif‐ fondendo rapidamente in tutta la peni‐ sola, persino negli uffici per riciclare i bicchierini del caffè. Si possono facil‐ mente trovare i punti per la raccolta in‐ centivante più vicini consultando le mappe interattive presenti sui siti delle due aziende citate: www.garby.it/ ecopoint.html, o www.eurven.com/ eurven‐contatti/trova‐greeny. M. M.


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Edo Ronchi, Presidente del Consiglio Nazionale della Green Economy e Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Ecomondo 2014 “ L’economia verde è la strada maestra per uscire dalla crisi e combattere la disoccupazione”

“Gli

Stati

Generali

“In Italia

del

le imprese

2014 lanciano un mes-

della green economy,

saggio al Governo: la gre-

sia core green, cioè

en economy è la via mae-

quelle che producono beni e servizi ambien-

stra per uscire dalla crisi. Attenzione a non subire solo le

tali, sia go green, che a-

emergenze, ma occorre alzare la

dottano cioè modelli di business

Il Consiglio Nazionale della Green Economy ha

zione green possa contribuire alla ripresa. Gli

testa, guardare cosa fanno i paesi

ambientale, hanno un peso rile-

rinnovato l’annuale appuntamento dei primi di

imprenditori stanno cominciando a fare squa‐

più

nuove

vante spesso sottovalutato. Il loro

novembre a Rimini, che riunisce tutto il mondo

dra su idee e convinzioni condivise: la crisi eco‐

dell’economia verde per elaborare nuove pro‐

nomica può essere superata innovando, diffe‐

strade, è necessario rottamare le

sviluppo può trainare la ripresa

poste da indirizzare al Governo. Proposte che

renziando e puntando su produzioni e consumi,

vecchie idee di sviluppo”.

economica”.

sono emerse nell’ambito delle 7 sessioni tema‐

sempre in direzione della sostenibilità e della

tiche di approfondimento e consultazione, e

qualità. Anche sul tema del lavoro la green

sono poi state definite nella sessione conclusi‐

economy dà una risposta alla disoccupazione

va. Significativi, ai fini dell’elaborazione delle

con un contributo che si sta rivelando impor‐

cazione, con lo scopo di dare più forza al mani‐

novazione degli incentivi distribuiti all'indu‐

proposte, anche i risultati dell’indagine condot‐

tante: più di 460.000 nuovi posti di lavoro da

fatturiero Made in Italy associato alla bellezza

stria; un rafforzamento green delle principa‐

ta tra aprile e maggio 2014 dalla Fondazione

un programma di rafforzamento dell'efficien‐

e alla qualità ecologica, con produzioni puli‐

li filiere produttive (agroalimentare, energia,

per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione

za energetica; 30.000 da una gestione più

te. Per attuare questo obiettivo sono neces‐

turismo chimica, tessile ecc); un programma

con il Consiglio Nazionale della Green Eco‐

efficiente della raccolta differenziata;

sarie cinque azioni: la revisione e la rialloca‐

di risanamento e riqualificazione ambientale

nomy. Al sondaggio, articolato in 56 temi relati‐

190.000 nel solo 2013 per la realizzazione e

zione in chiave di green economy e di ecoin‐

degli impianti e delle produzioni ad alto im‐

vi a 8 argomenti strategici, hanno risposto 437

gestione di impianti di fonti rinnovabili; mi‐

patto; il lancio

imprenditori che gestiscono imprese per un

gliaia di occupati nelle 49.709 aziende bio

di speciali ini‐

totale di 64.573 dipendenti e con un fatturato

italiane e in un’attività che deve prendere

ziative naziona‐

complessivo di 15 miliardi e 956 milioni. Il cam‐

ancora il via, vale a dire il decommissioning

li di valorizza‐

pione è eterogeneo e include imprese di diver‐

delle centrali nucleari. Pertanto dagli Stati Ge‐

zione green del

se dimensioni (micro, piccole, medie e grandi),

nerali della Green Economy viene anche una

tessuto produt‐

distribuite su tutte le aree del Paese (nord o‐

proposta per far fronte alla disoccupazione gio‐

tivo attraverso

vest, nord est, centro, sud e isole), di tutti i set‐

vanile, che in Italia è arrivata a più del 41%.

la produzione

tori più rappresentativi della green economy

Due le direttrici per sostenere l'occupazione:

del “Made Gre‐

(agroalimentare di qualità ecologica, riciclo di

ridurre in maniera significativa per almeno tre

en in Italy”; il

rifiuti, altri beni e servizi di elevata qualità eco‐

anni il prelievo fiscale e contributivo per l'im‐

sostegno

logica, energie rinnovabili, efficienza energeti‐

piego dei giovani e il varo di un Piano Nazionale

start up di im‐

ca, servizi per l’ambiente). Dalla ricerca emerge

per lo sviluppo dell'occupazione giovanile.

prese giovanile

che oltre il 90% delle imprese della green eco‐

Quest'ultimo, in particolare, deve essere soste‐

della green e‐

nomy si dice convinto che la produzione in dire‐

nuto da misure mirate alla formazione e qualifi‐

conomy.

avanzati.

Per

aprire

alle


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Edo Ronchi, Presidente del Consiglio Nazionale della Green Economy e Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Ecomondo 2014 “ L’economia verde è la strada maestra per uscire dalla crisi e combattere la disoccupazione”

“Gli

Stati

Generali

“In Italia

del

le imprese

2014 lanciano un mes-

della green economy,

saggio al Governo: la gre-

sia core green, cioè

en economy è la via mae-

quelle che producono beni e servizi ambien-

stra per uscire dalla crisi. Attenzione a non subire solo le

tali, sia go green, che a-

emergenze, ma occorre alzare la

dottano cioè modelli di business

Il Consiglio Nazionale della Green Economy ha

zione green possa contribuire alla ripresa. Gli

testa, guardare cosa fanno i paesi

ambientale, hanno un peso rile-

rinnovato l’annuale appuntamento dei primi di

imprenditori stanno cominciando a fare squa‐

più

nuove

vante spesso sottovalutato. Il loro

novembre a Rimini, che riunisce tutto il mondo

dra su idee e convinzioni condivise: la crisi eco‐

dell’economia verde per elaborare nuove pro‐

nomica può essere superata innovando, diffe‐

strade, è necessario rottamare le

sviluppo può trainare la ripresa

poste da indirizzare al Governo. Proposte che

renziando e puntando su produzioni e consumi,

vecchie idee di sviluppo”.

economica”.

sono emerse nell’ambito delle 7 sessioni tema‐

sempre in direzione della sostenibilità e della

tiche di approfondimento e consultazione, e

qualità. Anche sul tema del lavoro la green

sono poi state definite nella sessione conclusi‐

economy dà una risposta alla disoccupazione

va. Significativi, ai fini dell’elaborazione delle

con un contributo che si sta rivelando impor‐

cazione, con lo scopo di dare più forza al mani‐

novazione degli incentivi distribuiti all'indu‐

proposte, anche i risultati dell’indagine condot‐

tante: più di 460.000 nuovi posti di lavoro da

fatturiero Made in Italy associato alla bellezza

stria; un rafforzamento green delle principa‐

ta tra aprile e maggio 2014 dalla Fondazione

un programma di rafforzamento dell'efficien‐

e alla qualità ecologica, con produzioni puli‐

li filiere produttive (agroalimentare, energia,

per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione

za energetica; 30.000 da una gestione più

te. Per attuare questo obiettivo sono neces‐

turismo chimica, tessile ecc); un programma

con il Consiglio Nazionale della Green Eco‐

efficiente della raccolta differenziata;

sarie cinque azioni: la revisione e la rialloca‐

di risanamento e riqualificazione ambientale

nomy. Al sondaggio, articolato in 56 temi relati‐

190.000 nel solo 2013 per la realizzazione e

zione in chiave di green economy e di ecoin‐

degli impianti e delle produzioni ad alto im‐

vi a 8 argomenti strategici, hanno risposto 437

gestione di impianti di fonti rinnovabili; mi‐

patto; il lancio

imprenditori che gestiscono imprese per un

gliaia di occupati nelle 49.709 aziende bio

di speciali ini‐

totale di 64.573 dipendenti e con un fatturato

italiane e in un’attività che deve prendere

ziative naziona‐

complessivo di 15 miliardi e 956 milioni. Il cam‐

ancora il via, vale a dire il decommissioning

li di valorizza‐

pione è eterogeneo e include imprese di diver‐

delle centrali nucleari. Pertanto dagli Stati Ge‐

zione green del

se dimensioni (micro, piccole, medie e grandi),

nerali della Green Economy viene anche una

tessuto produt‐

distribuite su tutte le aree del Paese (nord o‐

proposta per far fronte alla disoccupazione gio‐

tivo attraverso

vest, nord est, centro, sud e isole), di tutti i set‐

vanile, che in Italia è arrivata a più del 41%.

la produzione

tori più rappresentativi della green economy

Due le direttrici per sostenere l'occupazione:

del “Made Gre‐

(agroalimentare di qualità ecologica, riciclo di

ridurre in maniera significativa per almeno tre

en in Italy”; il

rifiuti, altri beni e servizi di elevata qualità eco‐

anni il prelievo fiscale e contributivo per l'im‐

sostegno

logica, energie rinnovabili, efficienza energeti‐

piego dei giovani e il varo di un Piano Nazionale

start up di im‐

ca, servizi per l’ambiente). Dalla ricerca emerge

per lo sviluppo dell'occupazione giovanile.

prese giovanile

che oltre il 90% delle imprese della green eco‐

Quest'ultimo, in particolare, deve essere soste‐

della green e‐

nomy si dice convinto che la produzione in dire‐

nuto da misure mirate alla formazione e qualifi‐

conomy.

avanzati.

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Le sessioni tematiche “Le sette strade per far crescere in Italia la green economy” Sette gruppi di lavoro, un pacchetto di proposte su sette temi. Ecco una sintesi dei temi in discussione. Agricoltura va in città, in aumento gli urban farmers La produzione agricola, con tecniche di elevata qua‐ lità ecologica, può avvantaggiarsi della prossimità alla città con varie forme di filiera corta: dalla vendi‐ ta diretta a farmers market, dalle forniture alle men‐ se pubbliche, a quelle dirette ai negozi cittadini e alle forme di consumo organizzato come i gruppi di acquisto. In questo nuovo panorama, gli urban far‐ mer stanno sperimentando una costante cresci‐ ta: tra il 2012 e il 2013 sono aumentati del 9% passan‐ do da 4,5 a 4,9 milioni. Hanno permesso un rispar‐ mio del 10% sulla spesa agroalimentare e hanno ga‐ rantito la tracciabilità dei prodotti. D’altra parte la popolazione mondiale vive sempre di più nelle città. Si stima, infatti, che per il 2025 il 50% degli abitanti del pianeta vivrà nelle aree urbane. Per fare fronte a questo nuovo assetto sociale, uno degli strumenti individuati è l’urban food planning (pianificazione del cibo a livello urbano). Molte città lo hanno adot‐ tato, a Monaco di Baviera, ad esempio, 180 agricol‐ tori nel raggio di 100 km producono su 4.000 ettari 40 prodotti locali venduti con l’aiuto dei volontari. Anche in Italia è necessario inserire l’alimentazione tra le priorità dell’agenda politica urbana. L’Italia scala la classifica dell’ecoinnovazione In 2 anni l’Italia è salita di 3 posti nella classifica euro‐ pea dell’ecoinnovazione realizzata dall’omonimo Osservatorio Europeo: da 15a nel 2012 è 12a nel 2014 tra i 28 Paesi UE. Per riuscire a tenere il passo è necessario che il Paese avvii da subito 5 azioni priori‐ tarie nell’ambito di una strategia nazionale per lo sviluppo e la diffusione dell’ecoinnovazione “Made in Italy”: politiche coerenti, ambientali e industriali; supporto alle imprese attraverso la creazione di

un’Agenzia Nazionale per l’uso e la gestione dei ma‐ teriali e delle risorse naturali; partenariati pubblico‐ privato tra università, enti di ricerca, imprese e am‐ ministrazioni locali; supporto ai sistemi di conoscen‐ za; partecipazione. Una stima del valore economico delle eco‐innovazioni nella gestione delle risorse na‐ turali, della salute e dell’educazione nell’ottica della sostenibilità è di 0,5‐1,5 trilioni di dollari l’anno nel 2020. Dal capitale naturale servizi per 145.000 miliardi di dollari La green economy è una nuova forma di economia che tiene conto del capitale naturale, cioè del patri‐ monio di risorse fisiche e biologiche disponibili, da cui derivano i servizi, fondamentali per la vita, offerti dagli ecosistemi. Ma non è facile fare una valutazio‐ ne economica del patrimonio naturale. Secondo una stima, compiuta nel 2011, il valore dei servizi offerti dal capitale naturale sarebbe tra 125.000 e 145.000 mld di dollari (il Pil mondiale del 2011 è stato di 75.000 mld di dollari). La valorizzazione e la tutela di questo patrimonio passano attraverso 4 proposte: migliorare e semplificare la normativa di tutela ren‐ dendo più incisivi gli strumenti economici; promuo‐ vere la contabilità ambientale integrandola nei conti economici e nei bilanci; coinvolgere maggiormente il settore privato anche attraverso accordi ambientali e l’uso di strumenti di mercato; contenere il consu‐ mo del suolo anche attraverso il recupero e la riqua‐ lificazione delle aree urbanizzate e del patrimonio abitativo esistente e l’adozione di misure per raffor‐ zare il risanamento, la bonifica e il recupero di aree industrializzate. Gestione dei rifiuti: un settore con ampi margini di crescita e ad alta intensità di occupazione La gestione sostenibile dei rifiuti ha un enorme mar‐ gine di crescita che potrebbe anche affrancare

RELOADER Magazine - Novembre 2014

l’Italia dalle importazioni di materie prime e creare posti di lavoro (con una raccolta differenziata al 70% se ne potrebbero creare 30.000). Ma l’Italia è anco‐ ra lontana dall’arrivare a quella circular economy che favorisce l’ambiente e il portafoglio. Basti pen‐ sare che in Veneto, dove la raccolta differenziata è di circa il 63%, il costo di smaltimento del rifiuto dif‐ ferenziato è di 14,71 euro al kg, mentre in Sicilia, do‐ ve la differenziata è poco più del 15%, è di 38,08 eu‐ ro al kg. Per avviarci sulla strada virtuosa nella ge‐ stione dei rifiuti, il gruppo di lavoro ha avanzato 10 proposte. Tra queste: la modifica della Tari, la misu‐ razione dei rifiuti effettivamente riciclati, il soste‐ gno agli acquisti verdi per arrivare al 50%, lo svilup‐ po del mercato delle materie prime seconde, le semplificazioni burocratiche, la promozione del riu‐ so e del riciclo dell’invenduto alimentare. L’acqua è la linfa della green economy: è necessario un Piano Nazionale Corpi idrici ancora lontani dal raggiungere un “buono stato”, eccesso di prelievi anche in falda, depurazione incompleta o inadeguata, inquinamen‐ to diffuso di origine agricola, quadro delle regole incompleto. L’acqua, linfa vitale della green economy, non gode di una buona salute in Italia. Per cambiare marcia è necessario un Piano Nazionale per la tutela e il razionale utilizzo delle acque, preceduto da una Conferenza Nazionale. Questo percorso si dovrebbe basare su principi con‐ divisi quali la netta distinzione tra le funzioni di pianificazione, programmazione e controllo e le funzioni operative, un ruolo più esplicito del Ministero dell’Ambiente, il rafforzamento del coordinamento inter‐ istituzionale. Si tratta di elementi necessari per investire nel settore delle acque. Oggi gli investi‐ menti in Italia per il servizio idrico integrato sono di 30 euro abitante/anno. In Francia, Germania, UK sono tra 80/120 euro abitante/anno. Certificazioni ambientali, l’Italia terza in Europa per EMAS La responsabilità sociale e il reporting delle perfor‐ mance di sostenibilità fanno ormai parte della vali‐ gia ambientale delle imprese attraverso approcci, metodi e strumenti articolati e complessi. Una nuo‐ va Direttiva ha stabilito, poi, che, dal 2017, circa

16

6.000 grandi imprese dovranno fornire informazio‐ ni su temi non economici tra cui l’ambiente. Oggi per misurare la qualità ambientale dei prodotti si è sviluppata una serie di strumenti e l’Italia è ben po‐ sizionata: le certificazioni ISO 14001 sono 16.519 (+4,5 volte negli ultimi 10 anni), quelle EMAS sono 1.591 (+8 volte negli ultimi 10 anni e per questa certi‐ ficazione l’Italia è terza in Europa) e ci sono 20.000 prodotti Ecolabel. Per valutare gli impatti di un pro‐ dotto “dalla culla alla tomba” c’è il Life Cycle Asses‐ sment (LCA). Questo nuovo strumento, licenziato dalla Commissione UE, è l’impronta ambientale che potrebbe far convergere il reporting d’impresa e l’etichetta ecologica di prodotto. In Italia, nel 2010, il Ministero dell’Ambiente ha avviato una sperimen‐ tazione sull’impronta ambientale di circa 200 impre‐ se del Made in Italy in 13 comparti prediligendo tra gli indicatori ambientali la carbon footprint. Clima ed energia: l’Italia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi 2020 È essenziale che a Parigi nel 2015 i governi di tutto il mondo assumano impegni specifici per contrastare il cambiamento del clima. Tre sono le priorità: iden‐ tificare un obiettivo globale di riduzione delle emissioni di gas serra in grado di garantire il ri‐ spetto della soglia di 2 gradi; tra‐ durre questo obiettivo globale in target nazionali legalmente vin‐ colanti; individuare gli strumenti adeguati per raggiungere gli o‐ biettivi a partire da sistemi di tas‐ sazione del carbone. In questo scenario, l’Italia, che è il 4° paese in Europa per emissioni (circa 460 mil. di tonnellate di CO2 eq. nel 2013), grazie all’effetto combina‐ to della crisi economica e di alcu‐ ne politiche, ha visto diminuire dal 2005 le emissioni di gas serra, tanto che potrà raggiungere gli obiettivi europei del 2020. Per acce‐ lerare, però, il processo di trasformazione verso un’economia decarbonizzata, sono necessari tre interventi strategici: promuovere la crescita delle fonti rinnovabili, che oggi coprono il 13% del consu‐ mo finale lordo di energia; rafforzare le misure di efficienza energetica (attraverso la riqualificazione dell’1%/annuo degli edifici residenziali esistenti si attiverebbero investimenti per oltre 8 miliardi di euro); sviluppare una politica intergrata rispetto alla mobilità sostenibile.


RELOADER Magazine - Novembre 2014

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Le sessioni tematiche “Le sette strade per far crescere in Italia la green economy” Sette gruppi di lavoro, un pacchetto di proposte su sette temi. Ecco una sintesi dei temi in discussione. Agricoltura va in città, in aumento gli urban farmers La produzione agricola, con tecniche di elevata qua‐ lità ecologica, può avvantaggiarsi della prossimità alla città con varie forme di filiera corta: dalla vendi‐ ta diretta a farmers market, dalle forniture alle men‐ se pubbliche, a quelle dirette ai negozi cittadini e alle forme di consumo organizzato come i gruppi di acquisto. In questo nuovo panorama, gli urban far‐ mer stanno sperimentando una costante cresci‐ ta: tra il 2012 e il 2013 sono aumentati del 9% passan‐ do da 4,5 a 4,9 milioni. Hanno permesso un rispar‐ mio del 10% sulla spesa agroalimentare e hanno ga‐ rantito la tracciabilità dei prodotti. D’altra parte la popolazione mondiale vive sempre di più nelle città. Si stima, infatti, che per il 2025 il 50% degli abitanti del pianeta vivrà nelle aree urbane. Per fare fronte a questo nuovo assetto sociale, uno degli strumenti individuati è l’urban food planning (pianificazione del cibo a livello urbano). Molte città lo hanno adot‐ tato, a Monaco di Baviera, ad esempio, 180 agricol‐ tori nel raggio di 100 km producono su 4.000 ettari 40 prodotti locali venduti con l’aiuto dei volontari. Anche in Italia è necessario inserire l’alimentazione tra le priorità dell’agenda politica urbana. L’Italia scala la classifica dell’ecoinnovazione In 2 anni l’Italia è salita di 3 posti nella classifica euro‐ pea dell’ecoinnovazione realizzata dall’omonimo Osservatorio Europeo: da 15a nel 2012 è 12a nel 2014 tra i 28 Paesi UE. Per riuscire a tenere il passo è necessario che il Paese avvii da subito 5 azioni priori‐ tarie nell’ambito di una strategia nazionale per lo sviluppo e la diffusione dell’ecoinnovazione “Made in Italy”: politiche coerenti, ambientali e industriali; supporto alle imprese attraverso la creazione di

un’Agenzia Nazionale per l’uso e la gestione dei ma‐ teriali e delle risorse naturali; partenariati pubblico‐ privato tra università, enti di ricerca, imprese e am‐ ministrazioni locali; supporto ai sistemi di conoscen‐ za; partecipazione. Una stima del valore economico delle eco‐innovazioni nella gestione delle risorse na‐ turali, della salute e dell’educazione nell’ottica della sostenibilità è di 0,5‐1,5 trilioni di dollari l’anno nel 2020. Dal capitale naturale servizi per 145.000 miliardi di dollari La green economy è una nuova forma di economia che tiene conto del capitale naturale, cioè del patri‐ monio di risorse fisiche e biologiche disponibili, da cui derivano i servizi, fondamentali per la vita, offerti dagli ecosistemi. Ma non è facile fare una valutazio‐ ne economica del patrimonio naturale. Secondo una stima, compiuta nel 2011, il valore dei servizi offerti dal capitale naturale sarebbe tra 125.000 e 145.000 mld di dollari (il Pil mondiale del 2011 è stato di 75.000 mld di dollari). La valorizzazione e la tutela di questo patrimonio passano attraverso 4 proposte: migliorare e semplificare la normativa di tutela ren‐ dendo più incisivi gli strumenti economici; promuo‐ vere la contabilità ambientale integrandola nei conti economici e nei bilanci; coinvolgere maggiormente il settore privato anche attraverso accordi ambientali e l’uso di strumenti di mercato; contenere il consu‐ mo del suolo anche attraverso il recupero e la riqua‐ lificazione delle aree urbanizzate e del patrimonio abitativo esistente e l’adozione di misure per raffor‐ zare il risanamento, la bonifica e il recupero di aree industrializzate. Gestione dei rifiuti: un settore con ampi margini di crescita e ad alta intensità di occupazione La gestione sostenibile dei rifiuti ha un enorme mar‐ gine di crescita che potrebbe anche affrancare

RELOADER Magazine - Novembre 2014

l’Italia dalle importazioni di materie prime e creare posti di lavoro (con una raccolta differenziata al 70% se ne potrebbero creare 30.000). Ma l’Italia è anco‐ ra lontana dall’arrivare a quella circular economy che favorisce l’ambiente e il portafoglio. Basti pen‐ sare che in Veneto, dove la raccolta differenziata è di circa il 63%, il costo di smaltimento del rifiuto dif‐ ferenziato è di 14,71 euro al kg, mentre in Sicilia, do‐ ve la differenziata è poco più del 15%, è di 38,08 eu‐ ro al kg. Per avviarci sulla strada virtuosa nella ge‐ stione dei rifiuti, il gruppo di lavoro ha avanzato 10 proposte. Tra queste: la modifica della Tari, la misu‐ razione dei rifiuti effettivamente riciclati, il soste‐ gno agli acquisti verdi per arrivare al 50%, lo svilup‐ po del mercato delle materie prime seconde, le semplificazioni burocratiche, la promozione del riu‐ so e del riciclo dell’invenduto alimentare. L’acqua è la linfa della green economy: è necessario un Piano Nazionale Corpi idrici ancora lontani dal raggiungere un “buono stato”, eccesso di prelievi anche in falda, depurazione incompleta o inadeguata, inquinamen‐ to diffuso di origine agricola, quadro delle regole incompleto. L’acqua, linfa vitale della green economy, non gode di una buona salute in Italia. Per cambiare marcia è necessario un Piano Nazionale per la tutela e il razionale utilizzo delle acque, preceduto da una Conferenza Nazionale. Questo percorso si dovrebbe basare su principi con‐ divisi quali la netta distinzione tra le funzioni di pianificazione, programmazione e controllo e le funzioni operative, un ruolo più esplicito del Ministero dell’Ambiente, il rafforzamento del coordinamento inter‐ istituzionale. Si tratta di elementi necessari per investire nel settore delle acque. Oggi gli investi‐ menti in Italia per il servizio idrico integrato sono di 30 euro abitante/anno. In Francia, Germania, UK sono tra 80/120 euro abitante/anno. Certificazioni ambientali, l’Italia terza in Europa per EMAS La responsabilità sociale e il reporting delle perfor‐ mance di sostenibilità fanno ormai parte della vali‐ gia ambientale delle imprese attraverso approcci, metodi e strumenti articolati e complessi. Una nuo‐ va Direttiva ha stabilito, poi, che, dal 2017, circa

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6.000 grandi imprese dovranno fornire informazio‐ ni su temi non economici tra cui l’ambiente. Oggi per misurare la qualità ambientale dei prodotti si è sviluppata una serie di strumenti e l’Italia è ben po‐ sizionata: le certificazioni ISO 14001 sono 16.519 (+4,5 volte negli ultimi 10 anni), quelle EMAS sono 1.591 (+8 volte negli ultimi 10 anni e per questa certi‐ ficazione l’Italia è terza in Europa) e ci sono 20.000 prodotti Ecolabel. Per valutare gli impatti di un pro‐ dotto “dalla culla alla tomba” c’è il Life Cycle Asses‐ sment (LCA). Questo nuovo strumento, licenziato dalla Commissione UE, è l’impronta ambientale che potrebbe far convergere il reporting d’impresa e l’etichetta ecologica di prodotto. In Italia, nel 2010, il Ministero dell’Ambiente ha avviato una sperimen‐ tazione sull’impronta ambientale di circa 200 impre‐ se del Made in Italy in 13 comparti prediligendo tra gli indicatori ambientali la carbon footprint. Clima ed energia: l’Italia sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi 2020 È essenziale che a Parigi nel 2015 i governi di tutto il mondo assumano impegni specifici per contrastare il cambiamento del clima. Tre sono le priorità: iden‐ tificare un obiettivo globale di riduzione delle emissioni di gas serra in grado di garantire il ri‐ spetto della soglia di 2 gradi; tra‐ durre questo obiettivo globale in target nazionali legalmente vin‐ colanti; individuare gli strumenti adeguati per raggiungere gli o‐ biettivi a partire da sistemi di tas‐ sazione del carbone. In questo scenario, l’Italia, che è il 4° paese in Europa per emissioni (circa 460 mil. di tonnellate di CO2 eq. nel 2013), grazie all’effetto combina‐ to della crisi economica e di alcu‐ ne politiche, ha visto diminuire dal 2005 le emissioni di gas serra, tanto che potrà raggiungere gli obiettivi europei del 2020. Per acce‐ lerare, però, il processo di trasformazione verso un’economia decarbonizzata, sono necessari tre interventi strategici: promuovere la crescita delle fonti rinnovabili, che oggi coprono il 13% del consu‐ mo finale lordo di energia; rafforzare le misure di efficienza energetica (attraverso la riqualificazione dell’1%/annuo degli edifici residenziali esistenti si attiverebbero investimenti per oltre 8 miliardi di euro); sviluppare una politica intergrata rispetto alla mobilità sostenibile.


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RELOADER Magazine - Novembre 2014

Dedicato alla sostenibilità il Premio Logistico dell’Anno 2014

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RELOADER Magazine - Novembre 2014

“Con il LOGISTICO DELL’ANNO

2014

intendiamo

richia-

mare nel dibattito nazionale la rifles-

L’assegnazione del principale premio della logi‐

prossimi dieci anni avrà un tasso d’incremento

sione sulla ineludibi-

stica in Italia, giunta alla sua Xa edizione, si è

del 5/6% annuo, vale a dire che nel 2022 dovre‐

lità per le imprese

celebrata lo scorso 14 novembre al Circolo della

mo confrontarci con un traffico superiore

di logistica di intraprendere modelli eco-

Stampa di Milano, nel corso del convegno di

all’attuale del 50‐60%, che si muoverà su infra‐

nomici di salvaguardia del futuro ambien-

approfondimento scientifico, tecnico ed econo‐

strutture viarie, ferroviarie e marittime sostan‐

tale dei nostri territori e del pianeta sotto

mico: “Ambiente, energia, logistica: la sosteni‐

zialmente analoghe alle attuali. Stanti le condi‐

il

bilità come leva competitiva o semplice dichia‐

zioni di congestione di strade, autostrade, vali‐

razioni di intenti?”

chi, ecc., unite al basso contributo del sistema

nostro punto di vista, ciò significa soprat-

Riconoscendo nella Logistica la chiave per una

ferroviario, difficilmente sanabile nel breve pe‐

nuova compatibilità ambientale ed economica,

riodo, è evidente che stiamo andando incontro

RELOADER, a cui è stato assegnato il premio

nei prossimi anni a un’emergenza di non poco

2012 per l’innovativo approccio alla Reverse

conto, se si considera anche che, se il 30%

Logistics dei RAEE, è stata felice ed onorata di

dell’energia attualmente prodotta nel mondo

patrocinare l’evento. Molteplici volte il nostro

[fonte UE], è utilizzata dai mezzi di trasporto, il

Vice Presidente Paolo Serra ha sostenuto che

contributo all’inquinamento del comparto mo‐

la competitività di un sistema economico si mi‐

bilità è ben maggiore. Infatti, mentre le indu‐

sura sulla base dell’efficienza ed efficacia della

strie manifatturiere sono sottoposte a misure

logistica, strumento insostituibile per risponde‐

molto restrittive in termini di limitazione

re alla domanda, sempre più diffusa nel merca‐

dell’inquinamento, i trasporti su gomma, che

facilmente ad un radicale e vitale processo

to globale, di ricevere il bene acquistato “dove

rappresentano il 65% del totale, producono

di innovazione a favore della sostenibilità.”

serve e quando serve”. Una valutazione, condi‐

un tasso d’inquinamento, a parità di energia

visa da tutti gli esperti del settore, prevede che

consumata, superiore alle prime del 40‐50%. Si

Carlo Mearelli, Presidente Assologistica

la richiesta di mobilità di persone e merci nei

può quindi considerare non lontano dal vero

profilo

dell’internazionalizzazione.

Dal

tutto risparmio delle risorse ed abbattimento

delle

esternalità

aumentando

la

qualità di servizi e prodotti mantenendo redditività e competitività, efficienza e innovazione, rispetto dei consumatori. Crediamo che la logistica in C/terzi sia l’alleata principale per sistemi efficienti e poco impattanti e che occorrano strumenti a livello centrale che consentano alle imprese di qualsiasi dimensione di agganciarsi

AZIENDE Barilla Ceva Logistics Italia Chep Italia e Ferrarelle Conad Consorzio Zai Interporto Quadrante Europa DHL Supply Chain Italy

DKV Euro Service Fercam FM Logistic Gefco Italia Geodis Logistics Interporto Marche Job Solution Kuehne Nagel Logistica Uno

Mancinelli Trasporti & Logistica Norbert Dentressangle Oceanogate Italia Pallex Italia Polo Logistico Integrato Mortara Stef Italia Transporeon

atmosferico sia superiore al 40% del totale. Pro‐ prio su questi temi il convegno ha fornito dati

CARRIERA Paolo Federici Andrea Gentile Gianpiero Gortanutti Sebastiano Grasso Paolo Rangoni

Evento internazionale sulla scienza, l'innovazione e la so‐ cietà, che ha l’obiettivo di promuovere il dialogo, collega‐ re il talento e le idee per una vera e propria collaborazio‐ ne tra tutti gli stakeholder della scienza e della società.

Venezia, 26 ‐ 28 novembre 2014| APRE ‐ NanotechItaly 2014 CROSS‐CUTTING KETs FOR RESPONSIBLE INNOVATION NH Hotel Laguna Palace ‐ Viale Ancona, 2 ‐ 9:30/15:45 Approfondimento merito al fondamentale contributo del‐ le nanotecnologie e delle altre Key Enabling Technoligies (KETs) quali strumenti di vantaggio competitivo in diversi settori economici di rilevanza nazionale ed europea.

Roma, 4 dicembre 2014| FISE UNIRE e SUSDEF ‐ Presentazione Rapporto “L’Italia del Riciclo 2014” Hotel Quirinale ‐ Via Nazionale, 7 ‐ 9:30/13:30 Il Rapporto fornirà un quadro complessivo sul riciclo dei rifiuti in Italia e individuerà le dinamiche europee e inter‐ nazionali dei mercati dei materiali riciclati e le tendenze in atto in Italia, attraverso l’analisi dettagliata del contesto economico nazionale ed internazionale e una valutazione degli ultimi documenti e studi italiani ed europei.

che il contributo del trasporto all’inquinamento

Il Premio Logistico dell’Anno 2014 è andato a

Roma, 19 ‐ 21novembre 2014| CNR e APRE ‐ “Science, Innovation and Society: achieving Responsible Research and Innovation” Auditorium Parco della Musica Viale Pietro De Coubertin, 30 ‐ 9.30/18.00

aggiornati ottenuti dalla ricerca sul campo “Sostenibilità nella catena di fornitura” effet‐ tuata da AILOG AIDACI e ALTIS, dando anche spazio ad un ampio dibattito sulle possibili solu‐ zioni, nel corso del quale sono state illustrate le iniziative di sostenibilità ambientale realizzate da istituzioni ed imprese logistiche (Norbert Dentressangle, 9 REN New Energies Group, Port Authority di La Spezia). Marina Melissari

Milano, 4 dicembre 2014| Acquisti & Sostenibilità ‐ Osservatorio Sostenibilità Supply Chain Palazzo Mezzanotte, Sala blu ‐ Piazza degli affari ‐ 9:30 Dedicato a rilevare le pratiche di sostenibilità economica, ambientale e sociale delle catene di fornitura nei Rendi‐ conti CSR 2013 delle imprese a livello mondiale.

Roma, 10 ‐ 11 dicembre 2014| ENEA ‐ 7a conferenza Strategic Energy Technology Plan Auditorium Antonianum ‐ Viale Manzoni, 1 9:00/18:00 The SET Plan, organized by ENEA, aims at increasing the efforts in research and innovation and enhancing the market uptake of new solutions as well as strengthening EU leadership in the development of energy technological solutions.


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Dedicato alla sostenibilità il Premio Logistico dell’Anno 2014

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“Con il LOGISTICO DELL’ANNO

2014

intendiamo

richia-

mare nel dibattito nazionale la rifles-

L’assegnazione del principale premio della logi‐

prossimi dieci anni avrà un tasso d’incremento

sione sulla ineludibi-

stica in Italia, giunta alla sua Xa edizione, si è

del 5/6% annuo, vale a dire che nel 2022 dovre‐

lità per le imprese

celebrata lo scorso 14 novembre al Circolo della

mo confrontarci con un traffico superiore

di logistica di intraprendere modelli eco-

Stampa di Milano, nel corso del convegno di

all’attuale del 50‐60%, che si muoverà su infra‐

nomici di salvaguardia del futuro ambien-

approfondimento scientifico, tecnico ed econo‐

strutture viarie, ferroviarie e marittime sostan‐

tale dei nostri territori e del pianeta sotto

mico: “Ambiente, energia, logistica: la sosteni‐

zialmente analoghe alle attuali. Stanti le condi‐

il

bilità come leva competitiva o semplice dichia‐

zioni di congestione di strade, autostrade, vali‐

razioni di intenti?”

chi, ecc., unite al basso contributo del sistema

nostro punto di vista, ciò significa soprat-

Riconoscendo nella Logistica la chiave per una

ferroviario, difficilmente sanabile nel breve pe‐

nuova compatibilità ambientale ed economica,

riodo, è evidente che stiamo andando incontro

RELOADER, a cui è stato assegnato il premio

nei prossimi anni a un’emergenza di non poco

2012 per l’innovativo approccio alla Reverse

conto, se si considera anche che, se il 30%

Logistics dei RAEE, è stata felice ed onorata di

dell’energia attualmente prodotta nel mondo

patrocinare l’evento. Molteplici volte il nostro

[fonte UE], è utilizzata dai mezzi di trasporto, il

Vice Presidente Paolo Serra ha sostenuto che

contributo all’inquinamento del comparto mo‐

la competitività di un sistema economico si mi‐

bilità è ben maggiore. Infatti, mentre le indu‐

sura sulla base dell’efficienza ed efficacia della

strie manifatturiere sono sottoposte a misure

logistica, strumento insostituibile per risponde‐

molto restrittive in termini di limitazione

re alla domanda, sempre più diffusa nel merca‐

dell’inquinamento, i trasporti su gomma, che

facilmente ad un radicale e vitale processo

to globale, di ricevere il bene acquistato “dove

rappresentano il 65% del totale, producono

di innovazione a favore della sostenibilità.”

serve e quando serve”. Una valutazione, condi‐

un tasso d’inquinamento, a parità di energia

visa da tutti gli esperti del settore, prevede che

consumata, superiore alle prime del 40‐50%. Si

Carlo Mearelli, Presidente Assologistica

la richiesta di mobilità di persone e merci nei

può quindi considerare non lontano dal vero

profilo

dell’internazionalizzazione.

Dal

tutto risparmio delle risorse ed abbattimento

delle

esternalità

aumentando

la

qualità di servizi e prodotti mantenendo redditività e competitività, efficienza e innovazione, rispetto dei consumatori. Crediamo che la logistica in C/terzi sia l’alleata principale per sistemi efficienti e poco impattanti e che occorrano strumenti a livello centrale che consentano alle imprese di qualsiasi dimensione di agganciarsi

AZIENDE Barilla Ceva Logistics Italia Chep Italia e Ferrarelle Conad Consorzio Zai Interporto Quadrante Europa DHL Supply Chain Italy

DKV Euro Service Fercam FM Logistic Gefco Italia Geodis Logistics Interporto Marche Job Solution Kuehne Nagel Logistica Uno

Mancinelli Trasporti & Logistica Norbert Dentressangle Oceanogate Italia Pallex Italia Polo Logistico Integrato Mortara Stef Italia Transporeon

atmosferico sia superiore al 40% del totale. Pro‐ prio su questi temi il convegno ha fornito dati

CARRIERA Paolo Federici Andrea Gentile Gianpiero Gortanutti Sebastiano Grasso Paolo Rangoni

Evento internazionale sulla scienza, l'innovazione e la so‐ cietà, che ha l’obiettivo di promuovere il dialogo, collega‐ re il talento e le idee per una vera e propria collaborazio‐ ne tra tutti gli stakeholder della scienza e della società.

Venezia, 26 ‐ 28 novembre 2014| APRE ‐ NanotechItaly 2014 CROSS‐CUTTING KETs FOR RESPONSIBLE INNOVATION NH Hotel Laguna Palace ‐ Viale Ancona, 2 ‐ 9:30/15:45 Approfondimento merito al fondamentale contributo del‐ le nanotecnologie e delle altre Key Enabling Technoligies (KETs) quali strumenti di vantaggio competitivo in diversi settori economici di rilevanza nazionale ed europea.

Roma, 4 dicembre 2014| FISE UNIRE e SUSDEF ‐ Presentazione Rapporto “L’Italia del Riciclo 2014” Hotel Quirinale ‐ Via Nazionale, 7 ‐ 9:30/13:30 Il Rapporto fornirà un quadro complessivo sul riciclo dei rifiuti in Italia e individuerà le dinamiche europee e inter‐ nazionali dei mercati dei materiali riciclati e le tendenze in atto in Italia, attraverso l’analisi dettagliata del contesto economico nazionale ed internazionale e una valutazione degli ultimi documenti e studi italiani ed europei.

che il contributo del trasporto all’inquinamento

Il Premio Logistico dell’Anno 2014 è andato a

Roma, 19 ‐ 21novembre 2014| CNR e APRE ‐ “Science, Innovation and Society: achieving Responsible Research and Innovation” Auditorium Parco della Musica Viale Pietro De Coubertin, 30 ‐ 9.30/18.00

aggiornati ottenuti dalla ricerca sul campo “Sostenibilità nella catena di fornitura” effet‐ tuata da AILOG AIDACI e ALTIS, dando anche spazio ad un ampio dibattito sulle possibili solu‐ zioni, nel corso del quale sono state illustrate le iniziative di sostenibilità ambientale realizzate da istituzioni ed imprese logistiche (Norbert Dentressangle, 9 REN New Energies Group, Port Authority di La Spezia). Marina Melissari

Milano, 4 dicembre 2014| Acquisti & Sostenibilità ‐ Osservatorio Sostenibilità Supply Chain Palazzo Mezzanotte, Sala blu ‐ Piazza degli affari ‐ 9:30 Dedicato a rilevare le pratiche di sostenibilità economica, ambientale e sociale delle catene di fornitura nei Rendi‐ conti CSR 2013 delle imprese a livello mondiale.

Roma, 10 ‐ 11 dicembre 2014| ENEA ‐ 7a conferenza Strategic Energy Technology Plan Auditorium Antonianum ‐ Viale Manzoni, 1 9:00/18:00 The SET Plan, organized by ENEA, aims at increasing the efforts in research and innovation and enhancing the market uptake of new solutions as well as strengthening EU leadership in the development of energy technological solutions.


RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

6 20

19

Puntare sulla felicità delle persone ! RELOADER Magazine Inserto n.10/2014

Matteo Ballarati, Marketing Manager Phonetica S.p.A.

In uno scenario di mercato

Un esempio di questa vision

mercato che spesso strizza

tetizza la filosofia del design

che oggi trasmette poche cer‐

che investe sulle persone è

l’occhio all’estero per otti‐

dei servizi di Phonetica, foca‐

tezze, soprattutto in tema di

Phonetica S.p.A., azienda del

mizzare soprattutto dei costi

lizzato alla messa in luce dei

occupazione, alcune realtà im‐

mercato del Business Process

spesso legati alla retribuzio‐

nuovi talenti e alla valorizza‐

prenditoriali italiane trovano

Outsourcing, che crede nella

ne dei lavoratori. “In qualun‐

zione della professionalità

nel valore della persona un ot‐

qualità e nel Made in Italy sen‐

que modo ci immaginiamo il

delle persone. Così l’azienda

timo motivo per guardare al

za compromessi: un esempio

futuro, sarà sempre delle

di Paderno Dugnano costrui‐

futuro con positività.

in controtendenza per un

persone” è lo slogan che sin‐

sce da 18 anni il business del


RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

6 20

19

Puntare sulla felicità delle persone ! RELOADER Magazine Inserto n.10/2014

Matteo Ballarati, Marketing Manager Phonetica S.p.A.

In uno scenario di mercato

Un esempio di questa vision

mercato che spesso strizza

tetizza la filosofia del design

che oggi trasmette poche cer‐

che investe sulle persone è

l’occhio all’estero per otti‐

dei servizi di Phonetica, foca‐

tezze, soprattutto in tema di

Phonetica S.p.A., azienda del

mizzare soprattutto dei costi

lizzato alla messa in luce dei

occupazione, alcune realtà im‐

mercato del Business Process

spesso legati alla retribuzio‐

nuovi talenti e alla valorizza‐

prenditoriali italiane trovano

Outsourcing, che crede nella

ne dei lavoratori. “In qualun‐

zione della professionalità

nel valore della persona un ot‐

qualità e nel Made in Italy sen‐

que modo ci immaginiamo il

delle persone. Così l’azienda

timo motivo per guardare al

za compromessi: un esempio

futuro, sarà sempre delle

di Paderno Dugnano costrui‐

futuro con positività.

in controtendenza per un

persone” è lo slogan che sin‐

sce da 18 anni il business del


RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

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RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

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futuro. A testimonianza di

ri. Sull’ascolto e la valorizza‐

questa tendenza imprendito‐

zione dei loro bisogni di rela‐

riale è arrivato un grande ri‐

zione costruisce i suoi servizi

conoscimento, il Positive Bu‐

garantiti da ben 6 brevetti in‐

siness Award.

ternazionali: soluzioni perso‐

Un premio ideato, concepito

nalizzate per accogliere in

e organizzato dalla scuola di

modo innovativo gli ospiti

Palo Alto, la principale Busi‐

delle aziende attraverso to‐

ness School italiana non acca‐

tem di “Video Conciergerie”,

demica, riconosciuta da anni

evoluti servizi di Customer

nei ranking nazionali per qua‐

Care anche attraverso i sem‐

lità della docenza e vicinanza

pre più richiesti canali social,

le relazioni di altre persone.

stimento in idee, approcci,

al mondo delle imprese, non‐

e una serie di servizi finalizza‐

Clienti, e clienti dei clienti.

soluzioni, metodologie, or‐

ché principale referente ita‐

ti alle relazioni dirette in am‐

Persone come noi. Non smet‐

ganizzazioni che nascono

liana nella positive education.

bito Marketing Relazionale. Il

teremo mai ascoltarle, di im‐

da una visione positiva

Lo spirito del Positive Busi‐

posizionamento che sta alla

parare da loro e di restituire

dell’evoluzione legata al

ness Award è dedicato a tut‐

base di ogni progetto è

valore”. Questa visione del

business », sia nella categori‐

te le aziende che hanno capi‐

“Human to Human”.

business ha permesso a Pho‐

a Positive Product Launch

to quanto il successo si possa

Silvia Parmigiani, General

netica di aggiudicarsi ben 2

(con Phonetica Lab, centro di

costruire partendo dalla feli‐

Manager di Phonetica sostie‐

premi del Positive Business

eccellenza di innovazione e

cità delle persone.

ne da sempre l’importanza di

Award sia nella categoria Po‐

tecnologia made in Phone‐

È proprio sulle persone che

questa visione: “Siamo per‐

sitive Future Vision « per lo

tica) « per aver affrontato i

Phonetica fonda i propri valo‐

sone che ogni giorno curano

sviluppo e il continuo inve‐

cambiamenti imposti dalle


RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

21

RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

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futuro. A testimonianza di

ri. Sull’ascolto e la valorizza‐

questa tendenza imprendito‐

zione dei loro bisogni di rela‐

riale è arrivato un grande ri‐

zione costruisce i suoi servizi

conoscimento, il Positive Bu‐

garantiti da ben 6 brevetti in‐

siness Award.

ternazionali: soluzioni perso‐

Un premio ideato, concepito

nalizzate per accogliere in

e organizzato dalla scuola di

modo innovativo gli ospiti

Palo Alto, la principale Busi‐

delle aziende attraverso to‐

ness School italiana non acca‐

tem di “Video Conciergerie”,

demica, riconosciuta da anni

evoluti servizi di Customer

nei ranking nazionali per qua‐

Care anche attraverso i sem‐

lità della docenza e vicinanza

pre più richiesti canali social,

le relazioni di altre persone.

stimento in idee, approcci,

al mondo delle imprese, non‐

e una serie di servizi finalizza‐

Clienti, e clienti dei clienti.

soluzioni, metodologie, or‐

ché principale referente ita‐

ti alle relazioni dirette in am‐

Persone come noi. Non smet‐

ganizzazioni che nascono

liana nella positive education.

bito Marketing Relazionale. Il

teremo mai ascoltarle, di im‐

da una visione positiva

Lo spirito del Positive Busi‐

posizionamento che sta alla

parare da loro e di restituire

dell’evoluzione legata al

ness Award è dedicato a tut‐

base di ogni progetto è

valore”. Questa visione del

business », sia nella categori‐

te le aziende che hanno capi‐

“Human to Human”.

business ha permesso a Pho‐

a Positive Product Launch

to quanto il successo si possa

Silvia Parmigiani, General

netica di aggiudicarsi ben 2

(con Phonetica Lab, centro di

costruire partendo dalla feli‐

Manager di Phonetica sostie‐

premi del Positive Business

eccellenza di innovazione e

cità delle persone.

ne da sempre l’importanza di

Award sia nella categoria Po‐

tecnologia made in Phone‐

È proprio sulle persone che

questa visione: “Siamo per‐

sitive Future Vision « per lo

tica) « per aver affrontato i

Phonetica fonda i propri valo‐

sone che ogni giorno curano

sviluppo e il continuo inve‐

cambiamenti imposti dalle


RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

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24

nuove situazioni dei mercati

Silvia Parmigiani, General

to alla categoria Positive Fu‐

mento di Marco Durante

con spirito positivo, capace di

Manager di Phonetica. Il loro

ture Vision, dimostrando di

che ribadisce: “Proprio per

trasformare un’esigenza in

ringraziamento prima di tut‐

credere con passione ed en‐

questo la valorizzazione

un’opportunità ». A ritirare i

to alle persone di Phonetica

tusiasmo alla visione positiva

delle persone è al centro

premi Marco e Beppe Duran‐

che con entusiasmo e passio‐

di Phonetica. “Si tratta di due

dell’attività formativa e di

te, rispettivamente CEO e

ne hanno partecipato alla re‐

riconoscimenti di grande va‐

empowerment dell’azienda:

CIO di Phonetica, insieme a

alizzazione del video candida‐

lore che testimo‐

corsi di comunicazione, vocal

niano la cultura

coaching, eventi motivanti e

positiva Phoneti‐

coinvolgenti, piattaforme di e

ca nella visione

‐learning interno e sempre

del business e

nuove iniziative volte a dare

nell’affrontare le

valore al lavoro di dipendenti

sfide del mercato

e collaboratori per crescere

a partire dalla per‐

in modo etico e sostenibile”.

sone, cuore pul‐

Una crescita testimoniata dal

sante di ogni atti‐

fatto che, in aggiunta alla sto‐

vità: sono loro a

rica sede di Paderno Dugna‐

dare vita a pro‐

no ‐ Milano, Phonetica ha am‐

getti, idee, servizi

pliato la sua presenza nazio‐

e soluzioni, sono

nale attraverso le sedi opera‐

loro a rappresen‐

tive di Torino e Forlì, ed ha ag‐

tare il futuro”.

giunto un nuovo presidio

Questo il com‐

commerciale a Roma.


RELOADER Magazine - Gli Speciali, Novembre 2014

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nuove situazioni dei mercati

Silvia Parmigiani, General

to alla categoria Positive Fu‐

mento di Marco Durante

con spirito positivo, capace di

Manager di Phonetica. Il loro

ture Vision, dimostrando di

che ribadisce: “Proprio per

trasformare un’esigenza in

ringraziamento prima di tut‐

credere con passione ed en‐

questo la valorizzazione

un’opportunità ». A ritirare i

to alle persone di Phonetica

tusiasmo alla visione positiva

delle persone è al centro

premi Marco e Beppe Duran‐

che con entusiasmo e passio‐

di Phonetica. “Si tratta di due

dell’attività formativa e di

te, rispettivamente CEO e

ne hanno partecipato alla re‐

riconoscimenti di grande va‐

empowerment dell’azienda:

CIO di Phonetica, insieme a

alizzazione del video candida‐

lore che testimo‐

corsi di comunicazione, vocal

niano la cultura

coaching, eventi motivanti e

positiva Phoneti‐

coinvolgenti, piattaforme di e

ca nella visione

‐learning interno e sempre

del business e

nuove iniziative volte a dare

nell’affrontare le

valore al lavoro di dipendenti

sfide del mercato

e collaboratori per crescere

a partire dalla per‐

in modo etico e sostenibile”.

sone, cuore pul‐

Una crescita testimoniata dal

sante di ogni atti‐

fatto che, in aggiunta alla sto‐

vità: sono loro a

rica sede di Paderno Dugna‐

dare vita a pro‐

no ‐ Milano, Phonetica ha am‐

getti, idee, servizi

pliato la sua presenza nazio‐

e soluzioni, sono

nale attraverso le sedi opera‐

loro a rappresen‐

tive di Torino e Forlì, ed ha ag‐

tare il futuro”.

giunto un nuovo presidio

Questo il com‐

commerciale a Roma.


RELOADER Magazine n. 82 - Novembre 2014 Associazione RELOADER onlus Italy - 00185 Roma - Viale Carlo Felice 89 Tel: +39 06 7049.5320 info@reloaderitalia.it


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