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Sel un erborista diplomato p laureato p1 sensi delle normative vigenti? Sono aperte le iscrizioni al Registro Nazionale Erboristi Professionisti per II 2016 Scarica if Regolamento e la domanda di iscrizione Per i colleghi Erboristi, titolari e dipendenti, che si iscriveranno alla associazione e per cobra che rinnoveranno la bra iscrizione per ii 2016 le iscrizioni al Registro Nazionale Erboristi Professionisti, saranno GRATUITE. Rimane ovviamente gratuita II scrizione al Registro per i Laureati in Tecniche Erboristiche e denominazioni affini che si iscriveranno 0 rinnoveranno la bra iscrizione alla F.E.I. per I'anno 2016. Naturalmente anche quei colleghi che non intendono associarsi alla Federazione Erboristi Italiani passana di iscriversi al Registro Nazionale Erboristi Professionisti pagando un contributo. Uno degli scapi del Registro è quello di dare visibilità all'area professionale e quaIifcata del settore erboristico e di valorizzare la professione aifrendo nel contempo garanzie oggettive ai cittadini che
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intendano utilizzare le piante ofificinali per la propria salute. E molto importante, saprattutto per i rapparti con be istituzioni, aderire a questa innovativa iniziativa promossa dalla F.E.I. a tutela della categoria e dei nostri clienti. La modulistica per l'iscrizione al Registro Nazionale Erboristi Professionisti completa di Regalamento e Codice Deontobogico è a disposizione sub sito FEI - Federazione Erboristi italiani
www.feierboristi.org
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Tel. La Segreteria F.E.I. 06/5866345 - 305 - è comunque a disposizione per ogni ubteriore chiarimento.
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Dott. Maurizio Pedrazzin Presidente Provinciale F.E.I. - Parma Erborista
Seconda Parte Autori Ii tarassaco è una delle piante piii utilizzate nella moderna erboristeria e una delle piante piii conosciute nelle medicine popolari. La letteratura popolare in materia è sterminata, anche se spesso ripetitiva. Grande attenzione at tarassaco dedicano anche molti autori di provata affidabilità nella letteratura erboristica e fitoterapica su basi scientifiche, ed è proprio a questi che faremo riferimento per costruire un profilo di questa pianta officinale. Una bella monografia su Taraxacum officinale radix si puà leggere net volume collettivo Piante medicinali chimica farmacologia e terapia di Benigni, Capra, Cattorini, Ed. Inverni & Della Beffa, Milano 1963, in particolare per la parte fitochimica, molto accurata e interessantissi ma anche cinque decenni dopo. Non la riportiamo in questa sede per ragioni di spazio, ma vale la pena di andarla a rileggere sul testo originario. Per quanto riguarda la farmacologia e l'impiego terapeutico gli utori richiamano, riprendendo Le:lerc e Decaux (Rev. de Phytothér., 16, 143, 1952), le prime ricerche sperimentali eseguite da Rutherford Vignal nel 1875, che mostravano :ome l'estratto di tarassaco deternina contrazioni della cistifeltea maloghe a queue provocate dal caomelano. Qualche decennio dopo, iferiscono sempre i nostri Autori, :habrol e coil. dimostrarono che
ii tarassaco puà aumentare la secrezione biliare net cane di circa 4 volte, esercitando una azione coleretica, oltre che colagoga (Chabrol, Charonnat, Maximin, Waltz e Penn., C.R. Soc. Biol., 108, 1100, 1931). L'attività coleretica fu successivamente confermata da Buessemaker, che constatà come nei ratti, privi di cistifellea, ii tarassaco aumentasse la secrezione biliare (Buessemaker 3., Arch. exp.Path. u. Pharmakol., 181, 512, 1936). Richiamati anche i giudizi contrastanti sulla attività diuretica del tarassaco di Faber, p0sitivo, e di Gessner, negativo (Faber K., Pharmazie, 13, 423, 1958 - Gessner, Gift und Arzneipflanzen von Mitteleuropa, Heidelberg III ed. , 1953, p. 559), ecco come i ricercatori italiani disegnano ii profilo del tarassaco: "II Tarassaco è impiegato nella, terapia delI'insuficienza epatica, del/'ittero catarrale, de/le angioco/iti, delle co/ecistiti e, secondo Rose/er (Roseler W., Arzt. u. Patient, 63, 399, 1950) potrebbe riuscire utile anche nella co/e/itiasi". Gli Autori annotano anche come "II Tarassaco, solo o associato ad a/tre droghe, è impiegato come amaro tonico nel/e dispepsie e, nella, medicina popolare e domestica, come depurativo nel/e cosiddette <<cure prima yen/i>>, in associazione con altre droghe ad azione amaro-tonica, co/eretica e colagoga, diuretica e diaforetica". Vedremo come una parte di queste
indicazioni siano state successivamente meglio precisate e delimitate, ma resta II fatto che it profilo disegnato in questo lavoro contiene gli elementi basilari di questa pianta officinale. Interessante anche ii profilo tracciato da un contemporaneo degli autori sopra citati, Henri Leclerc (H. Leclerc Précis de phytothérapie Masson editore 1976). Egli inquadra ii tarassaco nel gruppo "tonici amari'ç cita gli stessi lavori di Rutherford e Vignal e di Buessemaker, ma, soprattutto, traccia come sempre un ritratto nitido deiI'azione della pianta basato sulla sua personale esperienza clinica: "L 'osservazione c/mica diretta mi ha consentito di constatare che II tarassaco possiede rea/mente la proprietà di favorire II flusso della bile; prescrivendolo a malati affetti da angioco/ite cronica, da con gestione epatica, da co/elitiasi, ho visto attenuarsi /e crisi dolorose e mitigarsi I sin tomi di insufficienza epatica. Ho parimenti avuto occasione di constatare, in seguito al suo uti/izzo, ml mig/ioramento e persino la guarigione di dermatosi aventi per ezio/ogia una insufficiente secrezione biliare, di ce/lu/iti causate da un eccesso di colesterolo ematico". Su posizioni analoghe a queue di Leclerc è la valutazione del tarassaco da parte di Giovanni Negri net volume Nuovo Erbario Figurato (G. Negri Nuovo Erbario Figurato Ulnico
PHYTO Journal
n. 4 lugho - agosto 2016
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