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Introduzione all'opera

’Lattività di scrittore di Giovannino Guareschi viene molto prima della creazione di don Camillo e Peppone, i personaggi che lo renderanno famoso in tutto il mondo. Dalla fine degli anni Venti, poco più che ventenne, fino alla sua morte nel 1968, ha continuato ininterrottamente a scrivere: giornalista per la Gazzetta di Parma, poi collaboratore del Bertoldo, direttore del Candido e firma a vario titolo di molte altre testate. Sul Bertoldo ha scoperto la vena di narratore umoristico che ha decretato il suo successo. E l’ha scoperta raccontando le vicende personali sue e della sua famiglia.

La prima puntata di Osservazioni di uno qualunque è apparsa sul numero 29 del settimanale, datato 9 giugno 1939 (il racconto Don Camillo esce invece sul Candido del 28 dicembre 1946, oltre sette anni dopo). La rubrica ha la forma di un diario nel quale, giorno per giorno, Giovannino annota fatti, piccole storie e aforismi. Racconta così del suo lavoro, del rapporto con Milano e con la moglie Margherita, della nascita del primo figlio Alberto... Inizialmente molto frammentaria e fantasiosa, proprio a partire dalla nascita di “Albertino” la narrazione si concentra quasi esclusivamente su bozzetti di vita familiare narrati con l’inconfondibile umorismo.

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La rubrica sopravvive alla chiusura del giornale e segue il suo autore sul Candido, dove prende una forma sempre più definita, anche grazie all’arrivo della seconda figlia, Carlotta, soprannominata “la Pasionaria”: il Corrierino delle famiglie diventa così uno dei contenuti più amati del settimanale, un appuntamento fisso per tutti i lettori di Giovannino, impazienti di scoprire cosa sarà successo, settimana dopo settimana, a quella famiglia così straordinaria e così normale.

I racconti nati dalla penna di Giovannino sono troppo dolci e divertenti perché la redazione di ReNoir Comics li possa ignorare. Un primo episodio, sceneggiato da Davide Barzi e disegnato da Ennio Bufi, esce su Don Camillo a fumetti 11 del 2016 per salutare Carlotta, scomparsa da pochi mesi. Vista la risposta del pubblico, un secondo e un terzo racconto vengono disegnati da Federico Nardo, finché non si decide che il Corrierino merita una sua collana –uno spin off, dicono i fumettofili – per trasporre a fumetti tutti gli episodi.

Il primo volume, La famiglia Guareschi al paese di don Camillo, esce nell’ottobre 2019. A sceneggiare è sempre Barzi, che adatta con la consueta cura filologica la prosa guareschiana. I disegni sono di Adriano Fruch, giovane e talentuoso autore già visto su Don Camillo a fumetti, e la copertina dell’eclettico veterano Werner Maresta. A supervisionare il tutto, ovviamente, l’attentissimo Alberto Guareschi, marchio di garanzia anche per i lettori più scrupolosi.

L’operazione piace. Piace ad “Albertino”, piace ai guareschiani doc, piace ai lettori e piace molto anche a noi della redazione. Per questo abbiamo messo in cantiere questo secondo volume, che finalmente vede la luce a quasi quattro anni dall’uscita del primo. Nel frattempo tutta la squadra è cresciuta, tanto che siamo convinti di potervi proporre un libro ancora migliore del suo predecessore. Con la sicurezza che sarebbe piaciuto anche a quel lettore di fumetti che era Giovannino.

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