Praim dalla parte dei CISO
L’azienda, che sviluppa soluzioni software e hardware per la creazione e gestione di postazioni di lavoro evolute, punta su sicurezza a più livelli e formazione di J acopo Bruni, Marketing Manager di Praim
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ell’ambito dell’IT c’è e ci sarà sempre un argomento che non passerà mai di moda né risulterà mai fuori luogo. Si tratta del tema della sicurezza e della protezione dei dati. Tema caldo, quando più quando meno, e sicuramente tra i più affrontati e controversi in questi ultimi anni nei quali i CISO di tutte le aziende, piccole e grandi, hanno avuto il loro bel daffare. Ma andiamo per gradi e poniamo delle basi. • La sicurezza informatica di un’azienda prescinde dalle sue dimensioni e dal suo oggetto sociale. Ogni realtà organizzativa deve dotarsi dei mezzi idonei a proteggere i propri dati. • Più è grande l’azienda e più grande sarà la perdita, ma solo in valore assoluto. In valore relativo ovviamente è tutta un’altra storia. • La sicurezza informatica è una questione di livelli, non esiste una soluzione unica per far rilassare i CISO. Spesso l’investimento sulla sicurezza è la voce più alta del budget dell’IT. Quanto più è grande la realtà aziendale quanto più il rischio di un attacco mirato si fa probabile. Questo non vuol dire che le realtà più piccole sono più al sicuro, ma che è più probabile che ricevano “danni minori” rispetto alle altre. Negli anni si è assistito ad un sostanziale aumento del “livello di attenzione”, anche grazie a campagne di sensibilizzazione fatte da vendor di security e non e da tutto il resto del canale (distributori, rivenditori, vendor, ecc.). Abbiamo anche assistito a una nuova presa di coscienza degli attaccanti, che ormai prediligono attacchi più mirati ma molto più efficaci. Sensibilizzazione, attività e azioni di prevenzione, casi che sono stati più volte oggetto di discussione e alcuni