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La sicurezza nell’esercizio ferroviario

LA SICUREZZA NELL’ESERCIZIO FERROVIARIO Andamento della Sicurezza (incidentalità ferroviaria) Il monitoraggio delle prestazioni di sicurezza dell’IFN gestita da RFI è effettuato mediante l’uso di indicatori definiti dalla normativa vigente e sulla base dei dati registrati nel proprio database appositamente predisposto e denominato “Banca Dati Pericoli” e nel rispetto dei criteri internazionali definiti dall’Agenzia dell’Unione Europea per le Ferrovie (ERA). I principali indicatori utilizzati per monitorare le prestazioni di sicurezza sono i seguenti: • indicatori riferiti agli Obiettivi Comuni di Sicurezza; • incidenti significativi (collisioni di treni, deragliamenti di treni, incidenti ai passaggi a livello, incendi a bordo dei materiali rotabili, incidenti alle persone che coinvolgono materiale rotabile in movimento, eccetto suicidi e tentati suicidi, altri); • incidentalità complessiva a responsabilità RFI; • incidenti significativi a responsabilità RFI; • incidenti “tipici” UIC. Per alcuni di questi indicatori, l’ERA, basandosi sulle serie storiche, ha anche provveduto ad elaborare e assegnare “valori obiettivo” sia a livello europeo (CST1) sia a livello nazionale (NRV2).

La successiva tabella riporta, per ogni “categoria di rischio” e per ogni indicatore definito (unità di misura espressa in FWSI4 riferiti alla “base di graduazione”), il confronto tra le prestazioni del Gestore Infrastruttura Nazionale RFI (valore cumulato) con gli obiettivi comuni di sicurezza (CST, CommonSafety Target) nonché con gli specifici obiettivi di riferimento nazionali assegnati all’Italia (NRV).

Dall’analisi della tabella si evince che l’unico obiettivo sopra la soglia dell’indice NRV, ma comunque al di sotto dell’indice CST, è quello relativo alle persone che si introducono o attraversano indebitamente la sede ferroviaria

1 Common Safety Target - Obiettivi Comuni di Sicurezza 2 National Reference Value o Valori di Riferimento nazionali: questi ultimi, per ognuno dei CST valido a livello Europeo, è lo specifico valore assegnato al sistema ferroviario di ciascuno Stato Membro.

(violazioni delle norme di sicurezza da parte di persone estranee al sistema ferroviario), risultando superiore a quello dello scorso anno.

Fra gli incidenti ferroviari assumono una particolare rilevanza, in relazione alla gravità delle conseguenze, i cosiddetti incidenti significativi3. Nel 2020 sono stati registrati 79 eventi. Per quanto attiene alle cause che hanno determinato gli incidenti, è da segnalare che circa il 73% è riconducibile a cause “esogene”, cause esterne al sistema ferroviario. Il numero di eventi associati a cause “endogene” passa invece dai 13 del 2019 ai 21 del 2020. La loro distribuzione è evidenziata in valore assoluto e per ciascuna tipologia, nella tabella che segue, nella quale si riportano gli eventi occorsi nell’esercizio 2020 raffrontati con i dati ormai consolidati del 2019.

Accanto al monitoraggio delle prestazioni di sicurezza fatta mediante la classificazione ERA, esiste anche un monitoraggio a livello internazionale fatto secondo i criteri emanati dalla UIC. Tale classificazione tiene conto degli effetti del solo servizio ferroviario. Infatti, sono esclusi gli investimenti a persone, i danni alle persone causati da indebite salite/discese dai treni in movimento, i suicidi ed i tentati suicidi.

Gli incidenti “tipici” UIC sono così classificati: collisione, deragliamento, incendio al materiale rotabile, incidente che interessa le merci pericolose, incidenti ai Passaggi a livello (collisioni contro ostacoli o veicoli). Questa tipologia di classificazione è finalizzata a misurare la sicurezza intrinseca dei sistemi ferroviari, considerando di minore importanza gli incidenti avvenuti a causa di indebiti comportamenti da persone esterne (violazioni DPR 753/80) avvenute nei contesti ferroviari. Gli incidenti tipici a responsabilità RFI hanno registrato nel 2020 un valore in aumento di due rispetto a quanto rilevato nel 2019 (16 nel 2020 rispetto ai 14 del 2019).

Per potenziare la sicurezza della circolazione, RFI è costantemente impegnata nella protezione, nella manutenzione e nel potenziamento dell’infrastruttura e delle sue dotazioni tecnologiche, così come nella realizzazione di nuove linee ed impianti e nella messa a punto di modalità produttive e gestionali sempre più efficaci. CSI incidenti (Classificazione ERA) Collisioni di treni Deragliamenti di treni Ai Passaggi a livello Incendi materiale rotabile Altri Incidenti (nr.) Anno 2020 Anno 2019

1 4 6 5 6 4 0 1 10 5

Incidente alle persone che coinvolge materiale rotabile in movimento 56 50

totale 79 69

3 Definizione di incidente significativo ERA: Qualsiasi incidente che coinvolge almeno un veicolo ferroviario in movimento e causa almeno un decesso o un ferito grave, oppure danni significativi a materiale, binari, altri impianti o all'ambiente, oppure un'interruzione prolungata del traffico, esclusi gli incidenti nelle officine, nei magazzini e nei depositi.

Tutte le attività industriali con impatto, anche indiretto, sulla sicurezza della circolazione dei treni sono svolte da RFI nell’ambito del Sistema di Gestione della Sicurezza societario (SGS). Accettato dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) con il rilascio a RFI nel giugno 2014 dell’Autorizzazione di Sicurezza di cui al D.Lgs. 162/2007, il SGS costituisce una delle tre componenti del Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza (SIGS) di cui fanno parte anche il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) ed il Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza sul lavoro (SGSL), certificati secondo le norme ISO 9001 e, rispettivamente, secondo la ISO 14001 e la OHSAS 18001.

Sistema Integrato Gestione Sicurezza Per quanto riguarda le attività relative al Sistema Integrato di Gestione per la Sicurezza (SIGS), nel corso del 2020 è stata mantenuta la certificazione del SIGS di RFI, secondo le norme ISO 9001:2015, ISO 14001:2015 e BS OHSAS 18001:2007, rinnovata nel 2018 e già confermata nel corso del 2019. Nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, in seguito ad un periodo di sospensione delle attività a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19, è stata conclusa la prima parte del progetto “La Cultura della Sicurezza”, finalizzato a strutturare attività ed iniziative tese a consolidare e sviluppare una positiva cultura della sicurezza; in particolare, in linea con le recenti modifiche della normativa europea che fa della cultura della sicurezza uno dei requisiti per il rinnovo delle certificazioni ed autorizzazioni di sicurezza per gli operatori ferroviari, è stato verificato l’effettivo stato di consapevolezza in merito alla cultura della sicurezza nella nostra Azienda.

Relazione Annuale della Sicurezza della Società – 2019 Nel mese di maggio 2020 si è provveduto alla elaborazione e trasmissione della Relazione Annuale della Sicurezza relativa all’anno 2019, così come previsto dalle Linee Guida ANSF del 25 maggio 2016 n. 5841/2016 e dal Decreto 50/2019, relativo alla “Attuazione della direttiva 2016/798 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2016, sulla sicurezza delle ferrovie”. La Relazione Annuale della Sicurezza considera: - i dati relativi alle modalità di conseguimento degli obiettivi di sicurezza interni ed i risultati dei piani di sicurezza; - l’elaborazione degli indicatori nazionali di sicurezza e dei CSI; - i risultati degli audit di sicurezza interni; - le osservazioni in merito alle carenze ed al malfunzionamento delle operazioni ferroviarie e della gestione dell’infrastruttura che possono rivestire un interesse per l’ANSF; - i dati e le informazioni richiesti in via continuativa o estemporanea dall’ANSF; - applicazione dei Metodi Comuni di Sicurezza.

Piano Annuale Integrato della Sicurezza Il Piano Annuale della Sicurezza della Circolazione dei Treni e dell’Esercizio Ferroviario (Decreto ANSF 10/2009) ed il Piano Annuale della Sicurezza del Lavoro e Tutela Ambientale sono gli strumenti societari per la pianificazione ed il controllo delle iniziative poste in essere per il mantenimento ed il miglioramento della sicurezza che, nel complesso, costituiscono il Piano Annuale Integrato della Sicurezza di RFI. Per il Piano Annuale della Sicurezza della Circolazione dei Treni e dell’Esercizio Ferroviario (PSE), i principi generali di riferimento per l’individuazione degli interventi di mitigazione previsti sono enunciati nella Politica Integrata della Sicurezza di RFI: “... far tendere a zero gli incidenti ferroviari ...”.

Analogamente, per il Piano Annuale della Sicurezza del Lavoro e Tutela Ambientale (PdLA), i principi generali di riferimento per l’individuazione degli interventi di mitigazione previsti sono enunciati nella Politica Integrata della Sicurezza di RFI: “... far tendere a zero (…) gli infortuni sul lavoro e gli impatti negativi sull’ambiente ...”.

Autorizzazione di Sicurezza Per quanto riguarda l’Autorizzazione di Sicurezza di RFI, rilasciata dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) nel giugno 2019, se ne registra il relativo mantenimento nel corso del 2020. Tale Autorizzazione di Sicurezza conferma la formalizzazione dell’accettazione del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) e l’accettazione delle misure adottate dal Gestore dell’Infrastruttura RFI per soddisfare i requisiti specifici necessari per la sicurezza della progettazione, della manutenzione e del funzionamento dell’infrastruttura ferroviaria, compresi, la manutenzione ed il funzionamento del sistema di controllo del traffico e di segnalamento, conformemente al quadro normativo di riferimento.

Politica Integrata della Sicurezza La Politica Integrata della Sicurezza è lo strumento con cui RFI esprime l’impegno formale relativo alla gestione per la sicurezza dell’esercizio ferroviario, la sicurezza del lavoro e la tutela ambientale, valori questi ritenuti fondamentali nell’attuazione della missione societaria. Tale Politica, periodicamente sottoposta a un attento processo di valutazione per assicurarne il costante adeguamento al tipo ed all’entità del servizio erogato da RFI, definisce gli indirizzi ed i macro-obiettivi da perseguire. Gli indirizzi generali definiti nella Politica Integrata della Sicurezza trovano una specifica declinazione nella Politica per la Sicurezza della circolazione dei treni e dell’esercizio ferroviario, nella Politica per la Sicurezza e Salute su Lavoro e nella Politica per la Tutela Ambientale che, al fine anche di recepire le novità introdotte dalla Direttiva (UE) 798/2016 recepita con il D.lgs. 50/2019, è stata aggiornata nel mese di agosto 2020.

LA SICUREZZA DELLA INFRASTRUTTURA

Sicurezza nelle Gallerie In data 7 agosto 2020, è stata inviata al MIT ed all’ Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) la Relazione annuale sulla sicurezza delle gallerie ferroviarie relativa all’anno 2019 prevista dall’art. 14 del DM 28 ottobre 2005, con la quale sono stati comunicati i risultati dell’attività di ricalcolo delle curve di rischio ferroviario, aggiornate rispetto ai nuovi dati di traffico ed alle modifiche infrastrutturali intervenute sulle 318 gallerie e sulle 31 gallerie consecutive in esercizio di lunghezza superiore a 1000 metri (art. 11 del D.M. 25/10/2005). Sono proseguite le attività finalizzate a rendere disponibili i Piani di Emergenza e Soccorso (PES) di gallerie di lunghezza superiore a 1000 m. Nel corso del 2020, inoltre, è stata eseguita la verifica della rispondenza della documentazione di sicurezza, redatta ai sensi del D.M. 28 ottobre 2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”, della galleria Artificiale “Venezia 1” del Collegamento ferroviario con l’aeroporto di Venezia e delle gallerie della Direttrice Ferroviaria Messina – Catania – Palermo, Nuovo Collegamento Palermo–Catania, delle tratte: Fiumetorto – Lercara Diramazione (Lotto

1+2), Lercara Dir. – Caltanissetta Xirbi (Lotto 3), Caltanissetta Xirbi – Nuova Enna (Lotto 4A) e Nuova Enna – Dittaiono (Lotto 4B). Sono state eseguite le analisi delle condizioni statiche ed individuate soluzioni progettuali a seguito di dissesti per le gallerie esistenti, in particolare per le gallerie GGA (Bologna), Bastardo (Firenze) e Zuc dal Bor (Trieste). In seguito allo sviluppo di un sistema di diagnostica mobile per il rilievo dei difetti e della geometria delle gallerie ferroviarie ed alla realizzazione del Convoglio diagnostico multifunzione per i rilievi della sanità della rotaia e dei difetti delle gallerie, sono stati effettuati i rilievi delle gallerie ricadenti nel territorio delle direzioni territoriali di Napoli, Torino e Bologna, per un totale di km di gallerie rilevati pari a 350.

Altri interventi per l’incremento della sicurezza e regolarità dell’esercizio

Nel corso del 2020: • è stato autorizzato, l’uso dell’Apparecchio di Dilatazione (AD) destinato al ponte metallico sul fiume Po a Cremona, linea ferroviaria Piacenza – Cremona; • è stato avviato l’iter di estensione dell’omologazione del sistema ATWS (sistemi automatici di annuncio treno per la protezione cantieri) “Autoprowa” per implementare componenti innovativi al fine del loro utilizzo su cantieri estesi; • è stata conclusa con l’Università di Napoli Federico II l’attività di acquisizioni in linea, modellazioni metodo degli elementi finiti (FEM) e test di fatica in laboratorio per la ganascia speciale da utilizzare per la realizzazione di giunzioni provvisorie in corrispondenza di saldature lesionate o rotte; • si è concluso lo studio, avviato con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano, finalizzato alla valutazione dell’efficacia di barriere antivento piene (porosità 0%) di altezza inferiore a 3 m e di barriere antivento caratterizzate da interruzioni longitudinali di estensione variabile.

Vulnerabilità sismica, rischio idrogeologico ed aree in frana Con riferimento alle verifiche di vulnerabilità sismica delle opere infrastrutturali presenti sulle linee del sistema di grande viabilità ferroviaria, ai sensi dell'articolo 2 comma 3 dell'OPCM n. 3274 del 2003, nonché agli interventi di miglioramento sismico si segnalano i seguenti aggiornamenti: • sono state ultimate le attività di verifica per 411 ponti di cui 227 ponti ricadenti in zone ad elevata sismicità, in aggiunta ai 1503 già verificati negli anni precedenti; sono state ultimate le attività di verifica per 18 fabbricati;

• sono state eseguite le visite generali su 213 ponti ai sensi della procedura sulle “Visite di controllo ai ponti alle gallerie ed alle altre opere d’arte dell’infrastruttura ferroviaria”;

• sono stati completati n. 30 progetti esecutivi e n.10 progetti definitivi di interventi di miglioramento sismico su ponti risultati sismicamente vulnerabili; ad oggi sono stati ultimati gli interventi di miglioramento sismico su 38 ponti e sono in corso di esecuzione gli interventi su 89 ulteriori ponti. È proseguito lo studio per la realizzazione di un applicativo per la gestione del rischio tsunami da Sala Operativa Centralizzata, in analogia alla gestione del rischio sismico, resosi necessario a seguito della pubblicazione della Direttiva “sistema allertamento maremoti”.

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