Ministero della pubblica istruzione ISTITUTO STATALE DI PUBBLICA ISTRUZIONE
“Mariagrazia Mamoli” Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale Via Brembilla 3, Bergamo
“Il popolo è insorto” LE RIVOLUZIONI POPOLARI
Esame di stato 2016/2017 Facheris Riccardo 5° E LICEO
INTRODUZIONE Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta (Margaret Mead) L’antropologa statunitense Margaret Mead intende dire che un buon team non si compone mai né di persone singole né, tantomeno, di gruppi di individui troppo grandi: i migliori risultati arrivano sempre da squadre dotate di poche risorse, nelle quali ogni pedina si dedica con grande passione ad una certa causa, impegnandosi e lavorando al massimo per raggiungere un traguardo comune. Qui, dove giocano un ruolo fondamentale l’aiuto reciproco e la disponibilità nei confronti del prossimo, non vi è spazio per la gloria individuale
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INDICE 01
INTRODUZIONE
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MAPPA
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ARTE
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SOCIOLOGIA
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STORIA
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ITALIANO
07
FRANCESE
08
INGLESE
IL QUARTO STATO
IL PENSIERO DI LEWIN
LA FIGURA DEL PARTIGIANO
IL PARTIGIANO JOHNNY
L’INSURRECTION REPUBBLICANE DE PARIS 1832 ET “LES MISERABLES”
THE TEA ACT
ARTE
IL QUARTO STATO Autore Data Tecnica Dimensioni Ubicazione
Giuseppe Pellizza da Volpedo 1901 Olio su tela 293×545 cm Museo del Novecento, Milano
I l Quarto Stato di Giuseppe
La tela è dipinta con la tecnica divisionista, a piccole pennellate, in un dominante di toni verdi, marroni e rossastri che riflettono i colori degli abiti dei braccianti. Il disegno deciso di ogni figura e le ombre blu punteggiate di rosso su un terreno chiaro conferiscono al dipinto una luminosità diffusa. I personaggi de Il quarto stato sono tutti studiati dal vero: Pellizza realizzò molti cartoni per i quali posarono contadini della cittadina natale e persino la moglie Teresa, li modellò attraverso grandi masse di luce, senza soffermarsi sui dettagli minori, per non rischiare di perdere la forza del loro carattere. L’uomo al centro, al vertice della piramide che sembra idealmente protendersi verso l’osservatore, guida la marcia affiancato da un altro più anziano e da una donna che ha in braccio un bambino, simbolo di rinascita. La grandezza al vero del dipinto Il quarto Stato e lo spazio vuoto in primo piano obbligano a una visione da una
Pellizza da Volpedo,terminato nel 1901, inizialmente intitolato Il Cammino dei Lavoratori, nacque al termine di una lunga serie di studi e di opere compiute ispirati a scioperi e manifestazioni di protesta da parte di contadini ridotti alla fame. Il quadro rappresenta il simbolo della consapevole avanzata sociale della classe popolare – ovvero il quarto stato - la quale, supportata dai principi di eguaglianza fra gli uomini diffusi dal socialismo di Filippo Turati, iniziava a rivendicare i propri diritti in opposizione alla borghesia e all’aristocrazia. La scena è ambientata nella piazza di Volpedo, la cittadina piemontese in cui l’artista era nato. La folta barriera scura di cespugli sopra i quali si innalza un cielo violaceo è funzionale all’espressione di un contenuto fortemente sociale: la folla di lavoratori, volgendo le spalle a questo crepuscolo cupo, avanza verso la piena luce solare.
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certa distanza e danno a chi osserva la sensazione di trovarsi davanti a una massa di popolo che avanza inesorabilmente.
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SOCIOLOGIA
IL GRUPPO SOCIALE I n sociologia e psicologia
sociale si definisce gruppo un insieme di persone che interagiscono le une con le altre, in modo ordinato, sulla base di aspettative condivise riguardanti il rispettivo comportamento. È un insieme di persone i cui status e i cui ruoli sono interrelati. Gli esseri umani sono portati a cooperare, competere, analizzare, produrre idee, progettare e decidere in gruppo. Nella nostra vita il gruppo costituisce una parte fondamentale: siamo nati in un gruppo, cioè la famiglia, in classe impariamo in gruppo, giochiamo in gruppo. Con il gruppo noi possiamo soddisfare dei bisogni, siano essi biologici o psicologici, che non possiamo soddisfare da soli. Quindi il gruppo ha l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza dell’individuo. Gli psicologi sociali evoluzionisti dicono che la selezione naturale favorisce non chi vive in isolamento, ma chi vive in gruppo perché è, a partire da esso, che si forma la persona, nonché la società che la circonda. I gruppi hanno diverse caratteristiche: -i membri del gruppo interagiscono e si influenzano a vicenda; -ogni membro deve rispettare le cosiddette norme di comportamento, che caratterizzano un
determinato gruppo. - tutti i membri sono interdipendenti, cioè hanno bisogno l’uno dell’altro per arrivare agli scopi che il gruppo si è prefissato.I gruppi vengono tenuti insieme dalla cosiddetta coesione, ossia dall’intensità della relazione tra i membri del gruppo. La coesione è determinata da fattori come l’identificazione, in quanto un membro si identifica col gruppo. LEWIN E L’IDEA DI GRUPPO Senza dubbio il primo autore che fa riferimento agli studi sul e di gruppo è Kurt Zadek Lewin (1890-1947), il quale ne definisce lo statuto socio-psicologico, indagando i fenomeni di gruppo in termini sperimentali; arrivando alla conclusione che il gruppo è un entità diversa rispetto all’insieme dei singoli individui che lo compongono, il gruppo assume così la concezione di totalità dinamica, basata sull’interdipendenza dei suoi membri, o meglio delle sottoparti che fanno parte di esso. Per Lewin il fattore critico per la definizione di gruppo è l’esperienza di un “destino comune”, vista come espressione dell’interdipendenza tra individui. LA TEORIA LEWINIANA La teoria lewiniana si fa por8
tavoce di nuove definizioni e concetti dai quali partono poi ulteriori studi degli allievi di Lewin. Alcuni punti essenziali possono essere così sintetizzati: il gruppo non come sommatoria dei membri ma come totalità (il concetto di tutto), il gruppo è centro di forze, tensioni e movimento (il gruppo è dinamico), i membri di un gruppo sono in relazione tra loro, un mutamento di una parte comporta uno squilibrio della totalità e la ricerca di un riequilibrio (principio di interdipendenza), ogni gruppo tende alla ricerca dell’equilibrio e ogni gruppo è caratterizzato da forze di coesione e forze di disgregazione. L’impronta gestaltica di Lewin influisce molto sulle sue riflessioni, dimostrando positivamente come ogni totalità sia diversa dalla somma delle sue parti in quanto ha proprietà diverse, la totalità dinamica presenta caratteristiche diverse dalla somma selle singole. Le teorizzazioni di Lewin sono state solo la base da cui si sono sviluppati ulteriori studi, che hanno coinvolto numerosi altri autori e impostato nuove prospettive chiave, come le riflessioni e le definizioni sullo status, sulla leadership o, ancora, sul potere del gruppo.
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STORIA
LA FIGURA DEL PARTIGIANO U n partigiano è un combat-
tente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande o gruppi, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra asimmetrica. Per “lotta partigiana” si intende una guerra di difesa di natura civile contro un’occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio. Tale forma di conflitto è sancita come lecita anche dalla XX Assemblea Generale dell’ONU (1965) laddove dichiara “la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale, per esercitare il loro diritto all’autodeterminazione e all’indipendenza”, invitando “tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale nei territori coloniali”. Ciò che contraddistingue il partigiano dal soldato, oltre all’irregolarità, alla accresciuta mobilità e all’impegno politico, è la sua natura territoriale, legata alla difesa di un’area geografica coincidente con l’area culturale di appartenenza. CENNI STORICI -Sebbene non indicato con questo termine, la figura del partigiano compare nella storia fin
dall’antichità. Possiamo identificare in Spartaco* e nel suo esercito irregolare una prima forma di lotta partigiana, ovvero una lotta di forze irregolari contro un potere ufficialmente costituito. -In epoca moderna vediamo movimenti partigiani nella guerra partigiana spagnola, che scoppiò in seguito alla sconfitta dell’esercito spagnolo ad opera di Napoleone nel 1808. Si trattò di oltre 200 battaglie combattute non coordinatamente. Episodi di guerriglia partigiana si ebbero anche nel centro Europa, nel 1809 in Austria e Tirolo, presto soffocati nel sangue. -Fondamentale, per il riconoscimento della figura del partigiano, furono gli anni 1812 e 1813 in Prussia. Nel 1812 lo Stato Maggiore prussiano emanò una nota in cui, rifacendosi alla guerra civile spagnola, incitava i germanici alla resistenza partigiana. Questo non fu altro che l’anticipazione dell’Editto prussiano sulla milizia territoriale della primavera del 1813, firmato dal re in persona, che esortava i cittadini alla resistenza, ad opporsi alle forze napoleoniche con ogni tipo di mezzo, a non collaborare con l’invasore e a compiere atti terroristici. -Nel frattempo il partigiano trova un suo spazio specifico in Russia e in Cina. In Russia, dopo la sua comparsa nella cam10
pagna napoleonica del 1812 e in Guerra e pace, Lenin ne farà uno strumento del Partito. In Cina, Mao guiderà la lotta partigiana contro il Giappone, costruendo attorno ad essa il Partito Comunista, che poneva al centro la figura del partigiano. Lenin ne fece uno strumento del Partito, Mao partì da esso per costruire il Partito. -Durante la seconda guerra mondiale, parallelamente alla Resistenza italiana vi sono state analoghe forma di lotta nel mondo ed in Europa, come ad esempio l’Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia* e la Resistenza baltica* svoltasi al di là delle linee tedesche.
LA RESISTENZA PARTIGIANA Le formazioni partigiane si costituirono dopo l’8 settembre 1943 per iniziativa di antifascisti e di militari del dissolto regio esercito, più tardi assunsero consistenza con la vasta partecipazione di operai e contadini e dei giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò. Le bande partigiane diedero vita alla resistenza armata contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione contro lo straniero e nel contempo la guerra civile. L’azione della Resistenza fu coordinata dai Comitati di liberazione nazionale il primo dei quali sorse a Roma il 9 settembre 1943 mentre il re e Badoglio fuggivano .Nel CNL le formazioni partigiane si distinguevano per orientamento politico: vi erano le brigate Garibaldi (comuniste), Matteotti (socialiste) , Giustizia e libertà (del partito d’azione) . Le formazioni partigiane operavano di preferenza lontano dai centri abitati per sfruttare i vantaggi offerti dalla natura montagnosa del paese, portando attacchi improvvisi a reparti nemici o a strutture di interesse militare Feroci furono le rappresaglie tedesche. Ricordiamo i 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine e la strage di Mazarbotto, vicino a Bologna,
: 1830 vittime. Rivestirono grande importanza altre forme di resistenza, non meno rischiose, ad esempio nel marzo 1944 una grande sciopero generale (l’unico nell’Europa occupata dai nazisti) bloccò la produzione del triangolo industriale. Nel giugno 1944 si costituiva il CLN ALTA ITALIA (comitato di liberazione dell’ alta Italia) : molte zone furono liberate dai partigiani prima dell’arrivo degli alleati con la diretta partecipazione della popolazione locale.
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GLOSSARIO -Spartaco è stato un gladiatore e condottiero trace che capeggiò la rivolta di schiavi nota come terza guerra servile, la più impegnativa di questo tipo che Roma dovette affrontare. -Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia, era la denominazione assunta durante la Seconda guerra mondiale, dai Partigiani jugoslavi che, guidati dal capo comunista Tito, svilupparono un grande movimento di resistenza militare contro le potenze occupanti dell’Asse. -La resistenza baltica è il movimento armato clandestino di opposizione prima all’occupazione sovietica delle repubbliche baltiche, iniziata nel 1940 dall’Unione Sovietica, poi dell’occupazione tedesca negli anni 1941-1944. La resistenza contro i sovietici è proseguita oltre il termine della Seconda guerra mondiale, fino agli anni cinquanta.
ITALIANO
IL PARTIGIANO JOHNNY I l partigiano Johnny è un ro-
manzo di Beppe Fenoglio*. È considerato uno dei più importanti romanzi della Resistenza e del Novecento italiano. Tuttavia, Fenoglio non riuscì mai a pubblicarlo in vita: lo stesso titolo non è autografo, ma va attribuito ai curatori della prima edizione Einaudi (1968). Gran parte delle vicende, pur romanzate, furono realmente vissute dall’autore in prima persona, ed è quindi lecito riconoscere in Johnny una proiezione dell’autore. RIASSUTO La storia di Johnny assomiglia a quella del protagonista di Una questione privata: un giovane studente con la passione per la poesia inglese, sbandato dopo l’8 settembre 1943*, riesce a ritornare dai genitori ad Alba, che è occupata dai tedeschi, e tuttavia decide di “andare in montagna” con i partigiani per assecondare la propria utopia di lotta per la libertà contro i nazifascisti. Quella di Johnny è la storia di una formazione: prima in città e poi, “sul campo”, dove emerge il problema di appartenere a una collettività fatta di uomini diversi per estrazione sociale, provenienza geografica e convinzioni ideologiche. Fin da subito, Johnny si mostra a suo agio nelle privazioni della vita partigiana e molto abile nelle azioni militari; tuttavia matura in lui una
forte insofferenza verso il ricorso ingiustificato alla violenza a cui tanti compagni si abbandonano, verso la disorganizzazione dei gruppi combattenti e, soprattutto, verso i tentativi d’imporre alla lotta partigiana un connotato politico specifico. A farlo sono in particolare i comunisti del commissario Némega, tra i quali Johnny si arruola inizialmente e dai quali, per questo motivo, si allontana presto, complice anche la morte di Tito, giovane siciliano, con cui Johnny, nonostante le differenze di provenienza e cultura, aveva sentito di condividere il senso dell’azione partigiana. Johnny passa cosi alle brigate “azzurre” dei badogliani, comandate dal partigiano Nord, che per il suo nobile portamento esercita un notevole fascino su di lui. Qui Johnny ritrova l’amico Ettore e incontra il tenente Pierre: a loro rimarrà legato fino alla fine. La presa di Alba da parte dei partigiani, il 10 ottobre 1944, e la sua perdita 23 giorni dopo 2, però, segnano l’inizio di un lunghissimo inverno, mitigato solo dalla breve frequentazione con Elda, ragazza graziosa e un po’ sfacciata, che però si dimostra capace di sacrificarsi per amore di Johnny. I rastrellamenti nazifascisti costringono il protagonista a nascondersi, prima insieme a Pierre ed Ettore, poi, dopo il ferimento del primo e la cattura del secondo, in completa solitudine. Johnny tenta di riscattare Ettore procurandosi un prigioniero fascista, come il Milton di Una questione privata; lo 12
scambio però non riesce e Johnny è costretto a riprendere il vagabondaggio, esposto al freddo, alla fame e agli sguardi indiscreti delle spie, ma forte della calma datagli dalla convinzione di soffrire per una giusta causa. Il 31 gennaio 1945 Nord convoca tutti i partigiani superstiti per annunciare la ripresa della lotta, e Johnny si accorge di non sopportare più le difficoltà e i compromessi della vita collettiva. Tuttavia, durante il primo scontro con i nazifascisti, all’ingresso del paese di Valdivilla, Johnny avverte un’euforia per il ritorno all’azione, che si esprime in un senso di distanza rispetto ai compagni. Così, nonostante la chiamata della ritirata, Johnny prende il fucile e si lancia nella battaglia: “Due mesi dopo la guerra era finita” 3, ma della sua sorte non si sa nulla. GLOSSARIO -Giuseppe Fenoglio detto Beppe (Alba, 1º marzo 1922 – Torino, 18 febbraio 1963) è stato uno scrittore, partigiano, traduttore e drammaturgo italiano. Fenoglio nel gennaio del 1944 si unì alle prime formazioni partigiane. Partecipò, assieme al fratello Walter a molti scontri raccontandone alcune vicende nelle sue opere. -L’armistizio di Cassibile (detto anche armistizio corto), fu un accordo siglato segretamente il 3 settembre del 1943. Costituì l’atto con il quale il Regno d’Italia cessò le ostilità verso gli Alleati durante la seconda guerra mondiale e l’inizio di fatto della resistenza italiana contro il nazifascismo.
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FRANCESE
L’ INSURRECTION REPUBLICAINE DE JUIN, PARIS 1832 L ’insurrection républicaine à
Paris en juin 1832 a pour origine une tentative des Républicains de renverser la monarchie de Juillet*. Dans la nuit du 5 juin , les troupes commandées par le maréchal Mouton dégagent les quartiers périphériques de la capitale et repoussent les insurgés dans le centre historique de Paris. La bataille s’engage au matin du 6 juin. La garde nationale résiste et les insurgés sont bientôt retranchés dans le quartier Saint-Merri, où se déroulent des combats meurtriers qui font environ 800 victimes. LES MISERABLES, VICTOR HUGO L’action se déroule en France au cours du premier tiers du xixe siècle, entre la bataille de Waterloo (1815) et les émeutes de juin 1832. L’histoire de la vie de Jean Valjean, de sa sortie du bagne jusqu’à sa mort. Autour de lui gravitent les personnages, dont certains vont donner leur nom aux différents tomes du roman, témoins de la misère de ce siècle, misérables eux-mêmes ou proches de la misère : Fantine, Cosette, Marius, mais aussi les Thénardier, ainsi que le représentant de la loi, Javert. Dans le tome IIII de ‘’les miserables’’, Pendant qu’ils sévissent
les collisions de la nuit entre 5 et 6 juin 1832, Jean Valjean il découvre, par une lettre écrite par Cosette pour Marius, le lien entre les deux. Étouffé par l’amour pour Cosette, et de la peur de la perdre, Jean reste bouleversé. Peu après, cette même nuit, Gavroche lui remet le message écrit pour Cosette du jeune de la barricade et il réussit à revenir en temps pour aider ses camarades assiégés, où il mourra. Jean Valjean découvre l’intention du jeune de se suicider et, à la nouvelle, aussi si le combattu il démarre même à la barricade. Ici retrouve Javert, fait prisonnier des révoltés et condamné à la peine capitale. Jean se charge de l’exécution de l’inspecteur mais, derrière à un mur qu’il le rendait invisible aux révoltés, il simule le meurtre et il épargne l’agent. Puis, pendant que police et Garde Nationale déferlent dans la barricade, apporte en sauf Marius, frappé et dépourvu de sens, en le soustrayant à la capture et à la mort en le menant à travers les égouts parisiens.
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GLOSSAIRE -Proclamée le 9 août 1830 après les émeutes dites des « Trois Glorieuses », la monarchie de Juillet (1830-1848) succède en France à la Restauration. La maison d’Orléans, accède alors au pouvoir. Le règne de Louis-Philippe , commencé avec les barricades de la révolution de 1830, s’achève en 1848 par d’autres barricades, qui le chassent pour instaurer la Deuxième République -Une barricade est, dans un contexte historique, une muraille désorganisée de pavés, galets, poutres, etc.
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INGLESE
THE BOSTON TEA PARTY T he Boston Tea Party was a
violent protest by American colonists against King George III’s rule in America. It happened on December 16, 1773. The Boston Tea Party was an act of protest against the British for the Tea Act*. The Americans were frustrated that they were being taxed by the government but had no part in how the government was run. They did not think it was right to pay taxes when they did not have a representative in the government (“No taxation without representation!”). Also, merchants selling their goods would lose their profit because of the taxes. The Americans began purchasing smuggled goods, which were much cheaper. To show how angry they were, Samuel Adams and a group of people named the Sons of Liberty dressed up as Native Americans* and went onto ships in the Boston Harbour. They took boxes of tea and dumped them into the water. The Boston Tea Party was one of the main events that started the American Revolutionary War.
GLOSSARY -Tea Act of 1773 was an Act of the Parliament of Great Britain. The principal objective was to reduce the massive amount of tea held by the financially troubled British East India Company in its London warehouses and to help the struggling company survive. A related objective was to undercut the price of illegal tea, smuggled into Britain’s North American colonies. This was supposed to convince the colonists to purchase Company tea on which the Townshend duties were paid, thus implicitly agreeing to accept Parliament’s right of taxation. -dressing as Mohawk warriors was a specific and symbolic choice. It showed that the Sons of Liberty identified with America, over their official status as subjects of Great Britain.
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Noi, il Popolo siamo i padroni legittimi sia del Congresso che dei tribunali, non per rovesciare la Costituzione, ma per rovesciare gli uomini che pervertono la Costituzione. (Abraham Lincoln)