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Dislivelli
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a cura della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi-Cipra
Il clima sta cambiando di Francesco Pastorelli
La stagione della Coppa del Mondo di sci è iniziata con la cancellazione delle gare di fine ottobre e le sciate al limite di fine stagione. 200 atleti firmano una lettera di lamentela per lo scarso interesse riguardo alle problematiche ambientali, ma il presidente della FIS la rigetta. E intanto il CIO e il CONI stanno a guardare.
Il clima sta cambiando. Se ne stanno accorgendo un po’ tutti anche nel mondo degli sport invernali agonistici. Tranne i dirigenti delle organizzazioni sportive internazionali che, indifferenti, stanno guidando il circo bianco a sbattere, come un Titanic contro l’iceberg. La stagione della Coppa del Mondo di sci è iniziata con la cancellazione delle gare di fine ottobre a Zermatt-Cervinia per assenza di neve. Pretendere, di questi tempi, di svolgere delle gare di sci a fine ottobre, con le foglie ancora sugli alberi, dovrebbe essere esagerato anche per la FIS. Tuttavia questo è il calendario. Ogni tappa in più sono diritti televisivi, sponsor e soldi in cassa. Di questo passo, quando una tappa anche a Dubai o in agosto? La stagione è proseguita tra gare annullate, rinviate, svolte su lingue di neve sparata. Emblematiche le immagini dello slalom gigante di Adelboden di metà gennaio con la località svizzera che, non appena le telecamere si alzavano dalla famosa pista Chuenisbergli, compariva impietosamente con i suoi prati gialli e verdi ai bordi di una striscia di neve completamente artificiale. La coppa del mondo di sci e quella lingua di neve bagnata che ci ricorda dove stiamo andando - il Dolomiti
Anche a Kranjska Gora, in una delle ultime tappe della Coppa del Mondo, si è sciato al limite, sperando che la neve tenesse e consentisse di portare a termine in maniera più o meno regolare la seconda manche. Gli stessi atleti del circo bianco si sono accorti che qualcosa non va e hanno lanciato un grido d'allarme. Circa 200 atleti – con tutti i grandi campioni, dalla Shiffrin a Kilde, da Bassino a Brignone - hanno firmato una lettera, open-letter-to-FIS230209.pdf - Google Drive inviata direttamente alla FIS in occasione dei recenti campionati del mondo di Courchevel Méribel, per lamentare lo scarso interesse da parte di chi dirige il panorama internazionale degli sport invernali riguardo alle problematiche legate all'ambiente e, di conseguenza, proprio agli sport della neve che dall’ambiente in cui si svolgono dipendono in tutto e per tutto.
Lo sci è in pericolo, 200 campioni chiedono alla Fis una rivoluzione: ''Serve strategia spinta per la sostenibilità. Il cambiamento climatico