Quelli che...il 4°anno 2012 "RICETTARIO ITER"

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Quelli che… il 4° anno 2012

Ricettario ITER

Una ricetta per ogni occasione...



INDICE

Capitolo 1 Gli Antipasti

Capitolo 3 I secondi

1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8

3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8

ITER-Menù Spritz-ITER Restituzione alla Guidi Funzione riflessiva alla salvatorese Crocchiter Contorno allo Staff Superimpasto alla Venuleo Brunch dell’immacolata

Saltingruppo alla romana Gruppetti all’acqua pazza Frittata alla Montesarchio Polpette al tutoraggio Grande gruppo alla polisemica Pane e… caminasse! Pan-Pensiero Batticuore all’ultimo gruppo

Capitolo 2 I primi

Capitolo 4 I dolci

2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8

4.1 4.2 4.3 4.4

Vellutata alla Perna Fusi in salsa blu Fagiolata semiotica alla messicana Tiella, riso, lacrime e emozioni Tagliolini al qui ed ora Zuppa di silenzio semiotico Attraversamenti multipli Linguine invidiose ricoperte di dolce dir niente 2.9 Fonduta alla Montesarchio

4.5 4.6 4.7 4.8 4.9

Supersumone alla Montesarchio Supervisione caramellata Narrazioni a bagnomaria Grande Gruppo in salsa di vaniglia alla Colamonico MilleSoglie attraversate Barbara CandyWoman… e la fabbrica di cioccolato “Grup Mignon” alla Colamonico Rossetto e cioccolato alla ITER Torta psicodrammatica in rete gruppale


Capitolo 1

Gli antipasti


Ricetta n. 1.1

ITER-Menù

Menu alla carta  Entrèe “fusion” dello chef.

 Bucatini all’a-matrici-ana della casa.

 Antipasto misto di modelli al buffè: soufflé sociocostruttivista, caponata di gruppoanalisi, voulevant ripieni di narrazioni, bocconcini semiotici marinati in salsa discorsiva, crostini al “grasso” di colonnata.

 Scamp(at)i alla griglia.  Fruttità di stagione.  Dessert: Mont-Blanc di cioccolato farcito alla panna.


Ricetta n. 1.2

Pizza ai quattro conduttori


Ricetta n. 1.3

Spritz-ITER Prosit!


Ricetta n. 1.4

Restituzione alla Guidi


Ricetta n. 1.5

Funzione riflessiva alla salvatorese


Ricetta n. 1.6

Crocchiter


Ricetta n. 1.7

Contorno allo Staff


Ricetta n. 1.8

Superimpasto alla Venuleo


Ricetta n. 1.9

Brunch dell’Immacolata


Capitolo 2

I primi


Ricetta n. 2.1

Vellutata alla Perna


Ricetta n. 2.2

Fusi in salsa blu


Ricetta n. 2.3

Fagiolata semiotica alla messicana Ingredienti: - Fagioli gruppanalisti - 1 conduttore - 1 osservatore partecipante - Desideri di cambiamento - Invidia belga - ½ bicchiere di delega Procedimento: Mettete in una casseruola di quelle che si trovano al settimo piano del Gemelli (percorso grigio) settanta/ottanta fagioli gruppanalisti non troppo maturi e fate bollire per circa mezza giornata. Prendete un conduttore di gruppi a caso (in realtà se vi capita quello che sbrocca è un guaio, ma d'altronde questo piatto è un po’ come una roulette russa …) e mettetelo a soffriggere nell’olio ben caldo, possibilmente quello di fine giornata, che è stato sui fornelli per un bel po’ (tipo 4h e 30 escludendo le pause). Aggiungete un osservatore partecipante a fine corso con evidenti crisi d’identit{ (se pende più dalla parte del partecipante il piatto riuscir{ di sicuro), servir{ a dare quel pizzico di instabilità che caratterizza questo piatto. Versate poi nella padella i fagioli e aggiungete mescolando un pizzico di desiderio di riorganizzare rapporti, alleanze, amicizie, fratellanze, sorellanze, ecc. Fate cuocere a fuoco lento per 1h e 30, ricordandovi di girare costantemente perché le cazzate dell’osservatore partecipante rischiano di far attaccare tutto alla padella. Durante la cottura aggiungete un pizzico d’invidia belga e sfumate con mezzo bicchiere di delega al conduttore.


Ricetta n. 2.4

Tiella, riso, lacrime e emozioni Procedimento: Pelate 4 conduttori abbastanza grandi e metteteli a mollo in un grande gruppo. Pulite una settantina di cozze e mettetele a sfumare con un’innaffiata di discorsi, lasciate evaporare e separate il qui e ora dal là e allora. Filtrate il succo dei discorsi, e tenetelo un attimo in sospeso. Prendete una tazzina di riso per persona e disponetelo a spirale, sovrapponendo, lacrime, sogni, emozioni, agiti, e strati dei 4 conduttori (uno strato dopo l’altro). A questo punto ricoprite il tutto con il succo dei discorsi, emerso in precedenza, insieme a pensieri potabili. Sale e pepe quanto basta. Infornatelo in una stanza ben riscaldata per 90 minuti, non uno di piÚ, non uno di meno. Da servire e mangiare in compagnia.


Ricetta n. 2.5

Tagliolini al qui e ora Ingredienti: - 400 gr. di contagio emotivo - 250 gr. di relazione supportiva - 1 relazione terapeutica - 4 processi collusivi - 2 cucchiai da cucina di contesto - Una manciata di sogni

Procedimento: Prendete i 400 gr. di contagio emotivo, sbriciolateli e poneteli in una padella con olio extra vergine di oliva, fate rosolare. Nel frattempo, in una terrina, unite la relazione supportiva con i 4 processi collusivi, ben sgocciolati. Mescolate energicamente fino ad ottenere un composto emotivamente omogeneizzante. A questo punto unite il preparato al contagio emotivo e fate andare a fuoco lento per circa 20 minuti. Nel frattempo avrete cotto i taglierini in acqua rassicurante, scolateli al dente. A questo punto fate confluire nella relazione terapeutica il preparato ed ultimate la cottura a fuoco vivace. Condite i tagliolini con una spolverata di sogni e servite ben caldo!

Vino consigliato: Brunello supportivo annata 2006.


Ricetta n. 2.6

Zuppa di silenzio semiotico Di fatto, ogni silenzio consiste nella rete di rumori minuti che l’avvolge: il silenzio dell’isola si staccava da quello del calmo mare circostante perché era percorso da fruscii vegetali, da versi d’uccelli o da un improvviso frullo d’ali (Italo Calvino).


Ricetta n. 2.7

Attraversamenti multipli


Ricetta n. 2.8

Linguine invidiose ricoperte di dolce dir niente Procedimento: Prendete nascita, amore, successo, amicizia, intelligenza, ecc… qualunque cosa che sia bella e desiderabile. Spiattellatela nel tondo contenitore a grandezza variabile e lasciatele risuonare e rispecchiare aspetti di Sé s-legati. A metà cottura assaggiate e valutate il livello di sapidità emotiva. Se il gusto vi sembra uni-lineare aggiungete del sale e del pepe quanto basta per stimolare il palato silente. Saltate, girate e rigirate il tutto in un continuo e dinamico oscillare tra figura e sfondo; ciò vi permetterà di far e-saltare il non detto adagiato sullo sfondo delle narrazioni. Resocontate il tutto, fate riposare qualche giorno e servitelo al gruppo che saprà coglierne il senso. P.S. Gli studi condotti negli anni su vari campioni degli iterini mostrano possibili mal di pancia normalmente remissivi dopo qualche Weekend Iter. Non sono sintomi gravi e vale la pena concedersi anche questi piatti.


Ricetta n. 2.9

Fonduta alla Montesarchio


Capitolo 3

I secondi


Ricetta n. 3.1

Saltingruppo alla romana


Ricetta n. 3.2

Gruppetti all’acqua pazza Ingredienti: - 400 gr di gruppetti - 1 litro di liquido iter - un trito di verdurine - 4 spicchi di conduzione forte - 4 aromi da mantecare - un ciuffetto di prezzemolo Procedimento: Disponete a bagnomaria con il trito di verdurine i gruppetti per un'ora e mezzo in un recipiente grande, poi trasferiteli per un'altra ora e mezzo in un recipiente piccolo, infine per un'ultima ora e mezzo in un recipiente medio. Scolate il tutto e disponete i gruppetti a casaccio in quattro casseruole di egual misura con ciuffetti di prezzemolo. Aggiungete con scioltezza, per ogni casseruola, 1 aroma a scelta insieme a 1 spicchio di conduzione dal sapore forte. Lasciate cuocere a fuoco lento per un'ora e mezzo (non un minuto di piÚ e non un minuto di meno). Servire tiepido ai vostri ospiti, il gusto sarà una sorpresa per loro e sorprendente per voi.


Ricetta n. 3.3

Frittata alla Montesarchio Liberamente ispirata dalla frittata alla Gordon Ramsay


Ricetta n. 3.4

Polpette al tutoraggio


Ricetta n. 3.5

Grande gruppo alla polisemica Procedimento: Prendete circa 70 persone miste per provenienza geografica, et{, sesso e motivazione… che siano belli o brutti poco importa; Metteteli a ros(t)olare in spirale vorticosa per un’ora e mezza, non di più… rischio sc(r)ottura del setting! Aggiungete narrazioni: sogni, idee, ricordi, immagini, suoni vari (tremolii, tosse, sospiri, risate, lamenti); Aggiungete l’ingrediente speciale: un misto di emozioni. Lasciatevi attraversare dagli odori e dai sapori… Mescolate il tutto con calma fino a raggiungere un senso con-diviso e multi-variato (anche multi- avariato se necessario!); Non appena raggiungete la temperatura giusta (circa 37°) servite la contingente e quanto più possibile integrata interpretazione.

NB. Se la temperatura dovesse alzarsi esageratamente niente paura, qualche pezzetto di ghiaccio distaccato, pronto a raffreddare, ve lo ritroverete sempre!


Ricetta n. 3.6

Pane e‌ caminasse! Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso (R. Blades)


Ricetta n. 3.7

Pan-Pensiero Procedimento: Per preparare la pasta per il pan-pensiero già al 1°step (anno) iniziate a sciogliere l’imbarazzo domenicale insieme al lievito disidratato in gocce di sudore, pianti e risate isteriche; insieme ad un cucchiaino di speranza. Setacciate insieme in una ciotola spirale (che sarà il vostro piano di lavoro) 80 menti, create un buco al centro, detto fontanella, e versateci dentro il composto di emozioni, sogni, associazioni, turbamenti e riflessioni, che dovrete stemperare un po' con altri spazi: lezioni frontali, tutoraggi, supervisioni … Intanto in acqua tiepida cominciare a sciogliere “le fantasie sui test” per il 2° step, aprite la busta e troverete precisamente: - 4 reattivi di disegno - 10 tavolette di Rorschach - 11 buone dosi di Wais-R Versate a filo il liquido ottenuto sul 3° step composto da elementi di: sociocostruttivismo, gruoppoanalisi, narrazioni, analisi della domanda; mescolate il tutto con movimenti ampi e veloci, fino a che non sarà ben amalgamato. Impastate tutto, per una trentina di minuti, fino a che non otterrete un impasto compatto. Trasferite l'impasto su di un piano da lavoro infarinato e impastate ancora con entrambe le mani per un altro anno intero, l’ultimo, il 4°. Quando l'impasto risulterà liscio ed elastico dategli la forma che preferite. Ponetelo a questo punto in una ciotola infarinata, rigorosamente a spirale, copritela di coccole e affettuosi rimandi e lasciate lievitare per circa 1 ora e mezzo. Infine fate riposare almeno per un mese circa (potete tenere accesa la luce per accelerare la lievitazione). Ponetelo quindi in un forno/convegno (infornate la pagnotta in forno statico) già caldo a 200° gradi, per circa 10 minuti. Sfornate la pagnotta quando sarà ben dorata e grazie alla vostra pasta per il pan-pensiero potrete servire un ottimo nuovo punto di vista! Il vostro! Con l’impasto base per il pan-pensiero, infatti, si possono realizzare una grande quantità di preparazioni cliniche in svariati contesti! Buon appetito!


Ricetta n. 3.8

Batticuore all’ultimo gruppo


Capitolo 4

I dolci


Ricetta n. 4.1

Superspumone alla Montesarchio Dicette o tarlo a’ noce: damme o tiempo ca te sportoso.


Ricetta n. 4.2

Supervisione caramellata Procedimento: In un gruppo antiaderente riponete dei casi tiepidi, aggiungete un cucchiaio di differenza e uno di curiosità. Dopo circa due ore e un quarto, a fuoco basso, la supervisione comincerà ad evaporare. Mescolate velocemente e poi togliete dal fuoco. Fate attenzione che la pausa non duri più di 15 minuti, altrimenti il setting risulterà amaro. Prendete un resoconto della giornata, leggetelo bene e, inclinandolo attraverso il gruppo, scaldatelo fra le mani per almeno mezz’ora. Fate decantare per fare asciugare la rabbia!


Ricetta n. 4.3

Narrazioni a bagnomaria


Ricetta n. 4.4

Grande gruppo in salsa di vaniglia alla Colamonico La fantasia è peggio della realtĂ


Ricetta n. 4.5

MilleSoglie attraversate Procedimento: Intiepidite il riserbo in un corridoio abbastanza largo. Unite la fatica e amalgamate, mescolando con una frusta gruppale. Versate il riserbo tiepido e portate ad ebollizione, continuando a lavorare con la frusta. Profumate con attacco e fuga il composto. Incorporate la coesione, mescolando energicamente. Lasciate raffreddare. Stendete metà del gruppo ricavando un rettangolo di 2 cm per 4 cm. Disponetelo sulla soglia da attraversare foderata con difese evolute. Tagliate le fantasie e le idee geniali a striscioline sottili. Lasciando liberi i bordi, disponete sull’io-pelle uno strato di fantasie, uno di idee geniali e uno del composto preparato. Ripetete compulsivamente l’operazione. Stendete l’altra metà del gruppo e usatela per coprire le ultime illusioni. Cuocete per 4 anni a infiniti gradi di libertà.


Ricetta n. 4.6

Barbara CandyWoman‌ e la fabbrica di cioccolato Liberamente ispirata da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato


Ricetta n. 4.7

“Grup Mignon” alla Colamonico


Ricetta n. 4.8

Rossetto e cioccolato alla ITER Liberamente ispirata da “Rossetto e Cioccolato� di Ornella Vanoni


Ricetta n. 4.9

Torta psicodrammatica in rete gruppale



Quelli che… il 4° anno 2012

Ricettario ITER

Alessio Scialanca Cristina Corselli Davide Ruvolo Elisa Faraci Francesco Mori Gioacchino Cutrupia Giulia D’India Grazia Petti Linda Giusino Loredana Mancini Mara Toscano Marilù Ciciretti Romina Fabio Rossana Artese Sara Mazzarella Valentina Calà Vito Ruggiero


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