drop leonardo perugi 2010
tok benedetto quaquaro 2010
medea alberto colzani 2010
plato alto jeff miller 2010
fratino jeff miller 2009
platone jeff miller 2009
scalo benedetto quaquaro 2009
bloom jeff miller 2009
st.martin arik levy 2008
clipt jeff miller 2005
sumo xavier lust 2008
bentz jeff miller 2005
marĂŹ luigi baroli 2003
juliette hannes wettstein 1987
littlebig jeff miller 2006
bill hannes wettstein 1994
obo jeff miller 2007
bigbend jeff miller 2006
horizon arik levy 2005
throw pillow cerruti baleri 2008
plato jeff miller 2006
sam arik levy 2006
cartoons luigi baroli 1992
flipt jeff miller 2005
richard III philippe starck 1984
mac gee philippe starck 1984
mama denis santachiara 1995
b^aVcd! '%&% tato collection denis santachiara, enrico baleri 1995
caprichair hannes wettstein 1990
naked alberto colzani 2007
plato alto I jeff miller 2010
medea I alberto colzani 2010
tok I benedetto quaquaro 2010
drop I leonardo perugi 2010
Plato Alto completa la famiglia composta da Plato e Platone, arricchendola con un nuovo modulo che si sviluppa verticalmente: una colonna contenitore in nero marquina, ricavata scavando un unico blocco di marmo. Oggetto utile per appoggiare e contenere, è una presenza ricca ed elegante a fianco di un divano o una poltrona. Oggetto “eterno” sia per il materiale che per la forma, appoggia su uno strato di feltro nero che lo stacca, sia visivamente che fisicamente, dal pavimento.
La classica e ricca combinazione di acciaio e cuoio, reinventata in un disegno contemporaneo di grande intelligenza. Il materiale utilizzato dona una ricchezza estetica che dura nel tempo e acquista bellezza con l’utilizzo, permettendo inoltre un estremo comfort grazie all’adattabilità dello schienale e dei braccioli alla forma del corpo. La forma è contenuta e compatta con dimensioni di seduta generose e resa ulteriormente comoda dall’imbottitura del cuscino di seduta. Quattro ruote piroettanti scompaiono sotto la struttura e ne accentuano la facilità d’uso, sia in casa che in ufficio.
Leggerezza, eleganza, pulizia, funzionalità, versatilità sono le parole chiave che guidano il progetto Tok. Il sistema si basa su un singolo montante in estruso di alluminio che, combinato con piani in legno, permette di creare composizioni semplici e articolate, simmetriche e asimmetriche. Facilità e velocità di assemblaggio sono sorprendenti: un numero ridottissimo di parti rende gli elementi montanti indipendenti l’uno dall’altro; ne consegue una grande versatilità di utilizzo.
Giocoso e intelligente, Drop è un’interpretazione contemporanea dell’archetipo di seduta trasformabile degli anni d’oro del design italiano: comodo e leggero, disassemblabile, trasportabile e sopratutto trasformabile con un semplice movimento da seduta a daybed. Versatile nella molteplicità di utilizzi: poltrona, divano, lounge chair, letto di fortuna, oggetto ludico per bambini e adulti, nella versione da esterni è la seduta perfetta da bordo piscina e da barca, capace di diventare lettino prendisole in un istante.
Plato Alto completes the family of multifunctional accesories composed by Plato and Platone with a new vertical module. Plato Alto is a column container in nero marquina, carved from a single piece of black marble. It is a rich and elegant presence beside a sofa or an armchair, as well as a useful object to support and contain. A “timeless” design both for its material and shape, it sits on a layer of black felt that separates it from the floor, both visually and physically.
A classic and rich combination of steel and thick leather, reinvented through a clever contemporary design. The choice of the material gives Medea an aesthetic richness that lasts in time and a finish that improves with the use, furthermore it allows an extreme comfort thanks to the adaptability of the backrest and armrests to the shape of the body. Medea combines a compact size with generous armchair-like seating dimensions, with further comfort given by the soft filling of the seatpan. Four swivelling castors hidden under the structure increase the ease of use, both in a domestic and a working environment.
Lightness, elegance, sobriety, usefulness, versatility are the key words behind the development of Tok. The entire system - based on the combination of a modular vertical element of extruded aluminium and horizontal wooden shelves – allows to create simple and articulate compositions, symmetrical and asymmetrical. Speed and ease of assembly are truly amazing: an extremely small number of components keep the vertical elements independent one from the other, generating an incredible versatility of application.
Playful and intelligent, Drop is a contemporary interpretation of the archetype transformable seat of the golden years of Italian design: comfortable and light, easy to disassemble, transportable, and above all convertible with a simple movement from seat to day-bed. Versatile in its multiple uses: soft seat, small couch, lounge chair, emergency bed, play object for children and adults; in its outdoor version it is the perfect seat for swimming pools or boats: in an instant it turns into a sunning bed.
bloom I jeff miller 2009
scalo I benedetto quaquaro 2009
platone I jeff miller 2009
fratino I jeff miller 2009
Bloom è un originale appendiabiti di eccezionale innovazione estetica e funzionale, elegante e soprattutto sorprendente. Da chiuso rivela una forma di grande impatto visivo definita da otto braccia di legno massello e da una base in acciaio cromato. Come petali le braccia si aprono individualmente quando una giacca vi viene appesa e si chiudono quando viene rimossa. L’angolo delle braccia aperte fa sembrare le giacche come sospese in aria, trasmettendo una sensazione di leggerezza.
Più che un oggetto multi-uso, Scalo ha come molti di noi una duplice anima. Normalmente è un monolite di legno - sidetable o come seduta - privo di appigli o sporgenze, con due piccole aperture laterali che lasciano intravedere un mondo interiore colorato. Con una chiave magica che sblocca facoltà e livelli di utilizzo, Scalo si apre e da vita alla sua seconda anima mettendo in mostra la sua identità nascosta che gli da il nome di scaletta (o piccola libreria) colorata.
Platone è il fratellino più grande di Plato, eseguito in legno massello e tre volte più lungo. Come Plato è seduta, panca, sidetable ma anche coffee-table e contenitore impilabile. A differenza di Plato (in marmo), Platone sceglie il calore e la familiarità del legno come linguaggio materico. Se l’appeal di Plato è il blocco di marmo scavato, quello di Platone è il massello assemblato magistralmente. Plato e Platone possono anche essere combinati e impilati in un sorprendente gioco di contrasti.
Fratino è la prima interpretazione moderna dell’omonima tipologia di tavolo. La base è costituita da due fusioni speculari di alluminio collegate da una trave a sezione ellittica. Il piano in vetro permette la massima visibilità della transizione fluidissima tra gli elementi; quello in legno rinforza la citazione storica del prodotto. Fratino nasconde una sorpresa: la base può essere ribaltata e utilizzata con il traverso in alto. Ne risulta una nuova forma, diversa ma altrettanto armonica e originale.
Platone is Plato’s younger and larger brother, made of solid wood and three times longer. Like Plato it is seating surface, bench, sidetable but also a coffee-table, and stackable container. As opposed to Plato (marble), Platone chose the warmth and familiarity of wood as its material language. If the appeal of Plato is its being carved out of a single block of marble, Platone shows the beauty of masterfully assembled solid wood. Plato and Platone can be combined and stacked in a striking juxtaposition.
Fratino (monk’s table) is the first contemporary interpretation of the typology of table by the same name. The base is created by two cast aluminium pediments spanned by an aluminium beam. The glass top allows for maximum visibility of the extremely fluid transition between the elements, while the wooden top is more classical. Fratino hides a surprise: the base can be turned upside-down and used with the central beam in a high position. The result is a new form, different but just as harmonious and original.
Beyond being a multiple-use object Scalo – like many of us – has two souls. Normally it is a wooden monolith sidetable or stool - lacking handles or other external protrusions; only two side openings allow to catch a glimpse of a colourful inner world. With a magic key that opens up new uses, Scalo opens and shows its other soul, revealing its hidden identity that gives it its name: a small colourful library step ladder (scala) that doubles as a small bookcase.
Bloom is an original coat-hanger that integrates exceptional aesthetic and functional innovations, elegant and above all surprising. When it is closed it reveals a form with great visual impact defined by eight arms made of solid wood and a chromed metal base. Like petals the arms open individually when weighted with a coat and close when this is removed. The angle of the open arm makes the hanging coat look as if it is suspended in space, preventing a “heaped-upon” look.
bentz I jeff miller 2005
sumo I xavier lust 2008
clipt I jeff miller 2005
st.martin | arik levy 2008
La forma della base del tavolo Bentz deriva da un profilo semplice che estendendosi lungo una linea sinuosa crea al centro un fulcro con le caratteristiche funzionali di una base a colonna. La superficie e il volume che ne conseguono cercano di stabilire gerarchie tra le gambe delle persone sedute di fronte le une alle altre. La finitura specchiata richiama l’ambiente circostante per ribadire ulteriormente il concetto di oggetto con una collocazione e non semplicemente collocazione di un oggetto.
Sumo è una famiglia di sedute imbottite caratterizzata da volumi e linee che abbracciano un originalissimo linguaggio formale. La fusione di una sfera e di un cubo crea dei rigonfiamenti esterni che rivelano una tensione intrappolata dentro la massa. Come un lottatore di Sumo la seduta è visivamente morbida e cedevole ma strutturalmente portante. La presenza imponente, vestita di tessuti classici e contemporanei con cuciture che ne esaltano la forma, si incontra ergonomicamente con il corpo.
La teatralità della struttura, nascosta sotto la maggior parte delle sedute, merita di essere evidenziata e messa in scena. Con Clipt la struttura si spinge fino alla superficie della seduta per tenere la scocca in posizione e rende al tempo stesso superflui altri dispositivi d’aggancio. Attraverso la flessibilità della struttura, Clipt asseconda i movimenti del corpo mantenendo il comfort per lunghi periodi di seduta. Originale, bella, intelligente, leggera e impilabile.
St.Martin combina la semplicità di un divano a struttura esterna e la versatilità di un vero sistema componibile. E’ molto di più: una leggera struttura metallica che “firma” il disegno con grande originalità, un comfort eccezionale, una componibilità elementare ed una facilità di montaggio e smontaggio assolutamente unici. L’intero sistema si basa su un vocabolario semplice e contenuto di parti metalliche ma le composizioni possibili e la lunghezza delle stesse sono praticamente infinite.
The form of the Bentz table base derives from a simple profile swept along a down and up trajectory. In doing so, it creates an airy and sculptural central focus with the functional characteristics of a column base. The resulting surface and volume, seeks hierarchy and interplay between the actual legs of the people seated across from one another. The applied reflection and colour draw in and on the environment to further establish an object with placement, rather than the placement of an object.
Sumo is a family of upholstered seats defined by volumes and lines that follow an extremely original formal language. The fusion of a sphere and a cube creates external swellings that reveal a tension trapped inside the mass. Like a Sumo wrestler the pieces are visually soft and giving but structurally firm. The imposing presence, dressed in classical and contemporary fabrics with stitching lines that exalt the form, meets the body quite ergonomically.
The physical theatrics that take place underneath most seating merit a performance in plain view. With the Clipt chair, the support continues to the seating surface to clip the shell in place while eschewing the need for secondary fasteners. Through the flexibility of the structure, Clipt follows the movements of the body thus remaining comfortable for long periods of “seating” time. Original, smart, clever, light and stackable.
St.Martin combines the simplicity of an external structure couch with the versatility of a true sectional system. And much more: a light steel structure that “signs” the piece with great originality, an exceptional comfort, an intuitive compositional modularity and an extremely simple assembly and disassembly. The whole system is based on a contained vocabulary of parts but the compositional possibilities and their length are practically limitless.
bill | hannes wettstein 1994
littlebig I jeff miller 2006
juliette | hannes wettstein 1987
marì I luigi baroli 2003
Avventurandosi in un terreno insolito tra eleganza e praticità, Wettstein evita azzardi radicali e propone, a integrazione della serie Capri, un divano apparentemente composto e misurato. Recuperata l’idea del sofà americano, il progetto ne indaga limiti e potenzialità. Il risultato è un divano che suggerisce una grande libertà d’uso, che non invade lo spazio sia esso domestico o pubblico, ma piuttosto restituisce il piacere di una disinvolta discrezione.
C’è magia in questa sorprendente evoluzione del modello cantilever. La silhouette di uno schienale alto le dona un’aria regale; la seduta in legno multistrato sembra essere magicamente sospesa in aria. E’ ammortizzata interamente nella parte anteriore della struttura: il trucco è più sorprendente dell’effetto. La struttura metallica più alta è quindi libera allontanarsi dallo schienale della sedia, enfatizzando ulteriormente il suo ruolo visivo.
Marì è una seduta tessile che comunica la propria natura di sedia offrendo il comfort di una poltroncina. Un doppio progetto che arriva alla morbidezza attraverso il vuoto e l’elasticità della struttura interna, e contrappone la trasparenza dello spazio alla preziosità materica delle imbottiture. Eleganza formale e leggerezza visiva: il pieno si fa vuoto e diventa un abito da indossare. Le personalità di Marì sono varie quanto i tessuti con i quali può essere vestita.
Setting off into a challenging territory, between elegance and practicality, Wettstein manages to avoid taking radical hazards and creates a sofa, understated and sober in its look, to complete the Capri series. Recovering the idea of the low-slung American sofa, the design explores both its limits and potentialities. The final result is a sofa that suggests a huge freedom of use, that does not interfere with the space, domestic or public, but rather returns the pleasure of a casual ease.
There is magic in this surprising evolution of the cantilever design - a classic typology of the modern chair - signed by Jeff Miller. The outline of the high-back lends a regal air; the plywood seat appears to be suspended in space magically. A glance below reveals that the seat is cantilevered entirely from the front edge of the frame: the trick is more surprising than the effect. The metal high-back is then free to hover away from the seatback, further emphasizing its visual role.
Dalla frenetica attività creativa di Hannes Wettstein nasce lo schizzo di una sedia in cui la struttura dello schienale, si piega in avanti. Un pretesto formale diventa allora elemento funzionale. Ristudiando industrialmente il progetto, lo schienale diventa bracciolo e la sedia una poltroncina. « Leggera, impilabile, adatta per spazi pubblici, sensata, facile da produrre, comoda, eppur bella, Juliette è un esempio di sublime sintesi di tante funzioni in una forma forte e calligrafica.» Paola Antonelli
throw pillow I cerruti baleri 2008
horizon I arik levy 2005
bigbend I jeff miller 2006
obo I jeff miller 2007
Accenti di colore, calore e comfort: più che semplici cuscini sono complementi di arredo, imbottiti di piuma d’oca etichetta oro e vestiti di tutti i tessuti della collezione cerruti baleri. Perfetti per il St.Martin arricchiscono qualunque altro divano o letto così come situazioni più informali di seduta.
«Nel paesaggio del nostro ambiente domestico possiamo sempre trovare un orizzonte, una lunga sequenza d’immagini, emozioni, suoni e persone. Esso crea anche un luogo dove stare davanti ad uno spazio. Questi sono stati i principi ispiratori che hanno portato alla realizzazione di questo sistema di sedute caratterizzato da linee dinamiche e forme armoniose. E’ un luogo confortevole sia visivamente che fisicamente, da abbracciare e da amare e nel quale trascorrere del tempo. Dopo il tramonto l’orizzonte confonde cielo e mare.» Arik Levy
Una scrivania che confonde i ruoli tradizionali di struttura e superficie. I grandi piani piegati che formano i suoi lati incorporano la posizione delle gambe, e allo stesso tempo evitano abilmente il contatto con le stesse. I tre pannelli creano una robusta trave vuota quando sono fissati insieme. Struttura, superficie e funzione si combinano, in un unico materiale omogeneo, creando il gesto di una forma archi-sculturale, ma leggera, planare ed aperta.
Obo è sidetable, contenitore, libreria, parete. Intelligente, versatile e ludico. Il disegno asimmetrico del singolo modulo permette di creare composizioni estremamente varie e articolate su tre dimensioni. Una composizione Obo può crescere o essere ridotta a seconda delle necessità. La versatilità e la flessibilità del sistema sono eccezionali: dal pezzo singolo usato come sidetable, alla colonna libreria rotante ottenuta con due o tre moduli, a grandi composizioni di 50 e più pezzi.
Accents of colour, warmth and comfort: more than simple pillows they are furnishing accessories, filled with gold-label-grade down and dressed with all the fabrics of the cerruti baleri collection. They are perfect for St.Martin and they enhance any other sofa or bed as well as more informal seating scenarios.
«In the landscape of our living environment we can always find a horizon, a long stretch of images, emotions, sounds and people. It also creates a place in front of a space to be in. These were inspirational aspects that made me create this seating system with its streamlines and harmonious forms. It is a comfortable place both visually and physically to hug and love and spend some time within. After the sunset the horizon mix and blends with the water and skye.» Arik Levy
Out of the frenetic creative activity of Hannes Wettstein takes shape a sketch of a chair, whose backrest structure bends forward. The formal exercise is then translated into a functional element. During the industrial process the backrest becomes armrest as well, and the chair itself a small armchair. «Light, stackable, suitable for public spaces, sensible, easy to produce, comfortable, yet beautiful, Juliette is an example of sublime synthesis of many functions in a strong, calligraphic form.» Paola Antonelli
A desk that blurs the familiar roles of structure and surface. The big bent planes that form the sides incorporate the positions of legs, while deftly avoiding the actual legs of seated people. The three panels make a strong and hollow beam when fastened together. Structure, surface and function all combine, in one homogenous material, creating the gesture of an arch-sculptural in form but light, planar and open.
Marì is a fabric-covered seat that formally conveys its nature chair while offering the comfort of a small armchair. A double project that achieves comfort through space and the elasticity of the internal structure, and that juxtaposes the transparency of space to the material richness of the upholstered elements. Elegance and visual lightness: full volumes become empty as a smart dress to wear. The personalities of Marì are as varied as the fabrics that can be used to dress it.
Obo is a side-table, container, bookcase, wall. It is clever, versatile and playful. The asymmetrical design of the single module allows for extremely varied three-dimensional compositions. An Obo composition can grow or shrink depending on needs. The versatility and flexibility of the system are exceptional: from the single module used as a sidetable or bedside table, to a 3-piece vertical column used as a rotating bookcase, to great compositions of 50 modules or more.
flipt I jeff miller 2005
cartoons I luigi baroli 1992
sam | arik levy 2006
plato I jeff miller 2006
Flipt si presenta nelle dimensioni discrete di una poltrona di buone proporzioni e può raddoppiare di lunghezza trasformandosi in una chaise-longue dal comfort sinuoso. «Jeff Miller disegna Flipt, la prima poltrona che, grazie a una cerniera interna, si trasforma in chaise-longue solo quando necessario, aottimizzando così l’uso dello spazio e moltiplicando le possibilità di utilizzo. Massima funzionalità di un elegante trasformismo.» Enrico Morteo
Dividere lo spazio con un elemento architettonico barocco e minimalista allo stesso tempo. Il paravento è una sublime mistificazione: un muro che non è un muro. Un materiale povero, ma affidabile, il cartone ondulato, in una tecnologia raffinatissima. Per ottenere la massima arrotolabilità e duttilità d’uso, i fogli di cartone sono due, affiancati, mentre le spalle dell’intera struttura sono autoportanti. «Sta in piedi sulla “S” di sinuoso. Letteralmente.» Giovanni Anceschi Compasso d’Oro, 1994.
La magia di Sam è la sorprendente sospensione del piano supportata da due gambe a portale non collegate tra loro: una sfida strutturale, uno spicchio di infinito. Sam sembra estendersi oltre la sua base, galleggiando sopra le gambe, Sam ispira leggerezza e respiro, offrendo allo stesso tempo stabilità e robustezza. Moderno, magico e immacolato.
Plato è sgabello, sidetable e contenitore impilabile. Pezzo iconico di Jeff Miller che sceglie il più classico dei materiali per scolpire una forma plastica e moderna, al contempo ariosa e massiccia. Si tratta tanto dello spazio negativo, il materiale mancante (e lo sforzo richiesto per estrarlo) quanto del restante materiale visibile, tangibile e utilizzabile. Funzionalmente, ci sono due superfici di proporzioni utili sia per contenere che per servire.
Flipt presents itself in the unassuming size of a well proportioned lounge chair and can double its length as a chaise-longue of sinuous comfort. «Jeff Miller designed Flipt, the first lounge-chair that, thanks to a hidden hinge mechanism, becomes a chaise-longue only when needed, thus optimizing the use of space and multiplying the applications of the piece. Maximum functionality for an elegant transformist.» Enrico Morteo
Cartoons creates a spatial division that is baroque and minimalist at the same time. The idea of the screen is a sublime mystification: a wall that is not a wall. Corrugated cardboard, a humble but reliable material is presented in a very refined technology. Two sheets of cardboard, positioned side by side, ensure the maximum ease in rolling and unrolling the screen, and are couplet to a free-standing structure. «It stands on the “S” of sinuous. Literally.» Giovanni Anceschi Compasso d’Oro, 1994
baleri italia spa milano sede legale | showroom 8, via felice cavallotti 20122 milano t +39 02 76023954 f +39 02 76023738
visual design daniela rossi dario serio photo ezio manciucca stampa grafiche mariano
cerruti baleri si riserva il diritto di apportare, senza obbligo di preavviso, eventuali migliorie tecnologiche ed estetiche ai propri prodotti. Le dimensioni e le finiture indicate sono da considerarsi indicative e soggette a possibili variazioni. cerruti baleri reserves the right to introduce technological and aesthetical improvements to its products without prior notice. The measurements and finishes reported in this catalogue are to be considered indicative and subject to possible modifications. © 2010 cerruti baleri – all rights reserved zz.bro.062 – 04/2010
Plato is a stool, a sidetable and a stackable container. It’s an iconic piece designed by Jeff Miller who chose the most classic of materials to carve a modern plastic form. It is as much about the negative space, the material that is missing, and the effort required to extract it, as the resulting material left visible, tangible and useful. Functionally, there are two surfaces of useful proportion to both contain and serve.
mama | denis santachiara 1995
mac gee I philippe starck 1984
richard III I philippe starck 1984
«Una rilassante e continua ninna nanna di una Mama accogliente e domestica, sempre pronta a coccolarti. Ecco lo spirito di questa poltrona. Generalmente si pensa al relax come a uno stato di stasi, nonostante la nostra memoria ancestrale sia ricca di ninne nanne. Mama è una poltrona che si anima coccolando e cullando nello spazio domestico, coinvolgendo tutto il corpo dalla testa ai piedi.» Denis Santachiara
Un nome derivato da Ubik, romanzo di Philip K.Dick che ha affascinato Starck, per un’altra brillante creazione senza tempo della prima parte della sua carriera. Un oggetto smontabile, una libreria che diventa un montante inclinato, con il profilo di un’ala di aereo, da appoggiare con disinvoltura alla parete. I piani sono incastrati a sbalzo e fuoriescono dai lati del montante ad ammorbidire la forma in echi più familiari, quasi a somigliare a una scala, un “objet trouvé” adattato a libreria.
La tipologia più consumata dell’arredamento borghese, l’oggetto come maschera, un gioco tecnologico a sorpresa: esplosivo cocktail creato da Starck partendo dalla commozione che in lui suscitavano le vecchie poltrone di casa abbandonate per strada nei quartieri borghesi parigini. Lui le resuscita facendone omaggio al Presidente Mitterand. Il mobile più radicale di Starck, per la prima volta prodotto industrialmente. «Un oggetto di straordinaria forza iconica.» Enrico Morteo
A name from Ubik, the novel by Philip K.Dick that fascinated Starck, for another of the brilliant and timeless creation of his early career. A collapsible object, a bookshelf that becomes an inclined upright, with an airplane’s wing profile, to be leaned casually against the wall. The shelves are set into the upright and project on both sides, thus softening the shape into more familiar tones, almost to look like a ladder, an “objet trouvé” modified into a bookshelf.
The very essence of sterotypical middle-class decor, the object as a mask, a technological jack-in-the-box: esplosive cocktail created by Starck from the emotion conveyed to him by the sight of battered old armchairs abandoned on the streets of bourgeois areas of Paris. He gives this item new life, presenting it as a gift to President Mitterand. Starck at his most radical, for the first time industrially produced. «A product with an extraordinary iconic power.» Enrico Morteo
naked I alberto colzani 2007
caprichair I hannes wettstein 1990
tato collection I denis santachiara, enrico baleri 1995
La struttura è un reticolo in tondino di acciaio, applicazione di un principio ingegneristico usato nelle grandi strutture - il traliccio appunto - ad un prodotto di arredamento - la sedia. Naked ottiene solidità strutturale con il minor uso di materiale possibile arrivando ad un traguardo di estrema leggerezza fisica e visiva. La struttura metallica alloggia due ampi cuscini, transizione ergonomica, colorata e calda tra la purezza essenziale della struttura e il corpo umano.
Caprichair è un’idea precisa, una funzione espressa correttamente, una forma quasi antropomorfica e ammiccante, un insieme felice di dettagli e piccoli valori. Diventata nel tempo una famiglia di poltrone di grande successo per la casa, l’ufficio, le collettività, con particolari come schienale reclinabile e appoggio su cinque punti che ne fanno un oggetto di lunghissima affidabilità. «Bianco, estate, sobrietà, discrezione, orizzonte, mare, Malaparte, architettura, charme, Capri.» Donald Morris
Famiglia di prodotti nata dall’ironia progettuale di Denis Santachiara, che sprizza simpatia grazie alle forme e ai coloratissimi rivestimenti in tessuto elastico, caratterizzata da un’infinita versatilità d’uso e da un successo irripetibile sia nel mercato residenziale che in quello della collettività. «… prima lascia agli occhi il piacere della forma, poi conquista poi con le ragioni della sua funzione.» Giuliana Gramigna
«A relaxing and continuous lullaby in the welcoming embrace of a Mama, always there to comfort you; this is the spirit of the armchair. Usually we think about relaxation as a static condition, altough our ancestral memories are rich of lullabies. Mama is an armchair that comes alive cuddling and cradling in the domestic space, involving the whole body from head to toe.» Denis Santachiara
bergamo direzione generale 19, via tonale 24061 albano s. a. t +39 035 584811 f +39 035 584899 info@cerrutibaleri.com www.cerrutibaleri.com
The magic of Sam is the surprising span of the top between two unconneceted sets of legs: a design challenge, a slice of infinity. Sam appears to extend past its base, hovering over its legs. It invites convivial lightness and breath, while offering stability and strength. Contemporary, magical and immaculate.
The structure is a reticular frame of steel rods, the application of an engineering principle used in great carrying structures - the trestle applied to a piece of furniture the chair. Naked achieves structural stability with a minimum amount of steel thus achieving an objective of physical and visual lightness. The metal structure holds two large pillows, an ergonomic, colourful and warm transition between the essential purity of the structure and the human body.
Caprichair is a clear idea, correctly expressed function, a playful and antropomorphic shape, an harmonic ensemble of details and small quality touches. Successful family of armchairs, for home, office an public use, with details such as reclining back and five points of support which ensure reliability. «White, summer, sobriety, discretion, horizon, sea, Malaparte, architecture, Capri.» Donald Morris
Family of products born from the ironic design of Denis Santachiara, that attracts with its shape and colourful cover in stretch fabric, characterized by an almost infinite versatility and a unique success, both in the residential and contract market. «…at first allows the eye to enjoy the pleasure of the form, then seduces the user with its functional prowess.» Giuliana Gramigna