Provincia di Macerata in Bici - IT

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Soggetti promotori: Associazione Alter Eco, Gruca ONLUS, Associazione Ciclo Stile. Guida realizzata grazie al contributo della Camera di Commercio di Macerata e del Comune di Porto Recanati. Associazione Alter Eco tel. 3283835482 e-mail: ass.altereco@gmail.com www.associazionealtereco.blogspot.com Camera di Commercio di Macerata - Area promozione tel. +39 0733 2511 e-mail: promozione@mc.camcom.it www.mc.camcom.it Assessorato al turismo del Comune di Porto Recanati tel. +39 071 759971 www.portorecanatiturismo.it Realizzazione della guida a cura di Risorse cooperativa tel. +39 0733 280035 e-mail: info@risorsecoop.it www.risorsecoop.it Creazione itinerari, redazione testi, grafica ed impaginazione: Vecchioni Simone Foto: Massetani Michele Traduzioni: Riccetti Massimo Un ringraziamento particolare a Francesco Rocchetti per la collaborazione nella revisione dei testi ed a Patrizia Mordini e Bianca Klausing per la collaborazione alla traduzione. La guida è stata realizzata con la massima accuratezza, ciononostante non possiamo garantire nÊ assumerci la responsabilità di eventuali cambiamenti sopraggiunti relativi alle informazioni riportate sulla stessa.


Consegniamo questa guida cicloturistica alle istituzioni locali che ne hanno permesso la realizzazione e a quanti vorranno usarla per conoscere il territorio maceratese. Il nostro lavoro è stato reso possibile dalla condivisione di valori e visioni sul nostro passato e sul nostro futuro di collettività locale. L’auspicio dunque è che il piacere che traiamo dal viaggiare in bicicletta nella nostra provincia sia condiviso da chi avrà in mano la guida e che essa possa essere uno degli strumenti, per quanto parziale, per un nuovo sviluppo locale fondato sulla bellezza, sull’equilibrio e sul rispetto che ciascuno deve a se stesso e all’ambiente che lo ospita. Simone Vecchioni

Presidente Associazione Alter Eco

Alberto Cicarè

Presidente Associazione Ciclo Stile

Alessandro Battoni

Presidente Gruca ONLUS


Indice itinerari Itinerario 1 Da Treia a Elcito passando per il Balcone delle Marche

pag. 6

Itinerario 2 Da Matelica a San Severino Marche attraversando colline DOC

pag. 10

Itinerario 3 Da Tolentino al mare tra storia e poesia

pag. 14

Itinerario 4 Porto Recanati ed il suo entroterra

pag. 19

Itinerario 5 Da Sefro alle sorgenti del Potenza

pag. 23

Itinerario 6 Dalla Basilica di San Nicola alle abbazie del maceratese

pag. 27

Itinerario 7 Il territorio maceratese e le sue Università

pag. 31

Itinerario 8 Da Camerino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini

pag. 36

Itinerario 9 Tra storia e natura nelle valli del Chienti e del Fiastra

pag. 40

Legenda I nove itinerari sono contrassegnati da tre diversi colori che stanno a segnalare il territorio interessato: il celeste per gli itinerari che arrivano al mare, il giallo per quelli della bassa collina ed il verde per gli itinerari che percorrono l’area montuosa e dell’alta collina. All’interno di ogni scheda descrittiva dell’itinerario troverete informazioni relative all’altimetria ed alla difficoltà del tracciato, così come saranno presenti indicazioni sul manto stradale e sulla quantità di traffico automobilistico. Al termine di ogni scheda troverete i contatti degli uffici di promozione turistica dei comuni interessati a cui rivolgersi per avere informazioni relative ad orari di apertura e strutture ricettive. Nelle ultime pagine della guida troverete invece contatti per avere supporto dal punto di vista cicloturistico (guide, assistenza tecnica, ecc...). Buon viaggio. 4


Provincia di Macerata

Comuni e principali vie di comunicazione

a Porto Recanati Recanati

Montefano Apiro

Poggio San Vicino

Cingoli Appignano

Montelupone Morrovalle

Treia

Esanatoglia

Matelica Gagliole

Fiuminata

San Severino Marche

Camerino

Caldarola Cessapalombo

Serravalle di Chienti Muccia Pieve Torina Fiordimonte

Pievebovigliana Fiastra Acquacanina

Colmurano

Monte San Giusto

Mogliano Loro Piceno

Ripe San Ginesio Camporotondo in Fiastrone San Ginesio Gualdo Sarnano

Sant’Angelo in Pontano Penna San Giovanni Monte San Martino

Bolognola

Monte Cavallo

Visso

Petriolo Urbisaglia

Serrapetrona Belforte del Chienti

Sefro

Corridonia

Tolentino

Pioraco

Montecosaro

Civitanova Marche

Macerata

Pollenza

Castelraimondo

Potenza Picena

Montecassiano

Ussita

Castelsantangelo sul Nera

Linea ferroviaria Civitanova - Albacina Linea ferroviaria adriatica Superstrada SS77 Autostrada A14

a

Aeroporto Internazionale di Falconara

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Itinerario 1 Da Treia a Elcito passando per il Balcone delle Marche

Treia

Treia

Cingoli

Cingoli

Lunghezza: 83 km Difficoltà: alta Pendenza max.: 16% Altitudine max.: 821 m Rapporti consigliati: 39x28 Traffico automobilistico: scarso

Elcito

panorama

Luoghi di interesse Treia - altitudine: 342 m, distanza dal punto di partenza: 0 km Cittadina di 9700 abitanti, centro di notevole interesse sia dal punto di vista ambientale che storico-artistico. Treia sorge su tre colli e si affaccia sulla valle del fiume Potenza, conserva le antiche mura e l’intero centro fatto di viuzze strette di impronta medioevale e di antiche ville gentilizie. Notevole il panorama che va dai Monti Sibillini al mare passando per colline coltivate dal profilo armonioso. Da vedere: Accademia Georgica, museo archeologico, Villa Spada, Cattedrale della Santissima Annunziata, Santuario del SS. Crocifisso, Disfida del Bracciale (rievocazione storica del “gioco del pallone col bracciale”, manifestazione che si svolge tutte le estati a cavallo tra luglio e agosto). Cingoli - altitudine: 631 m, distanza dal punto di partenza: 30 Km “Il Balcone delle Marche”, così viene chiamata Cingoli per la sua posizione panoramica che permette nelle giornate di cielo terso di scorgere sotto di sé l’intero territorio marchigiano, dal Montefeltro all’ascolano. All’interno delle antiche mura possiamo trovare piazze, palazzi e chiese di sorprendente bellezza. L’intero territorio comunale è costituito da paesini e località montane di interesse storico-artistico. A pochi km da Cingoli troviamo il lago artificiale più grande delle Marche, di notevole interesse sportivo e turistico. Da vedere: Cattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa di San Benedetto, palazzo comunale, Palazzo Castiglioni, Pinacoteca comunale, Fonti di Sant’Esuperanzio, Museo Archeologico Statale di Cingoli. Elcito - altitudine: 821 m, distanza dal punto di partenza: 55,2 Km Questa località può essere sicuramente annoverata tra le più pittoresche dell’intero territorio provinciale. Il paese sorge su uno scoglio con dirupo situato alle falde del Monte San Vicino ed in passato fu un castello di notevole importanza. Quel che resta dell’antica cinta muraria e della torre si fonda sulla viva roccia e dà al borgo un aspetto caratteristico completato dalla vista sulla Val Fucina. Da vedere: torre, Piani di Canfaito (ampio altipiano ricco di faggete).

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Troviggiano

Cingoli

 Grottaccia

Marcucci Castel San Pietro

Elcito

Chiesanuova

Treia

Loc. Mozzacatena

Corsciano

Note sul tracciato

San Lorenzo

Elcito

900 Cingoli

800 700 600 500

Treia

L’itinerario che vi si presenta davanti è sicuramente molto impegnativo. Benchè la distanza da percorrere non sia proibitiva (83 Km) l’assoluta assenza di pianura rende il profilo altimetrico molto simile a delle montagne russe. I tratti più impegnativi sono senza dubbio lungo le salite che portano a Elcito (tratti al 16%) e a San Lorenzo. A compensare tanta salita abbiamo delle strade con un traffico automobilistico molto basso e con panorami mozzafiato. Si tratta indubbiamente di un itinerario che sarà apprezzato sia dal cicloturista più allenato ed alla ricerca di “sensazioni forti”, sia dal cicloturista alla ricerca delle bellezze paesaggistiche dell’entroterra maceratese.

Profilo altimetrico

400 300 200

m

100

0

Km

10

20

30

40

50

60

70

80

83

Itinerario Km 0

Si parte dalle mura di Treia, all’incrocio tra Viale Unità d’Italia e Borgo Vittorio Veneto. Si procede in discesa lungo Borgo Vittorio Veneto mantenendosi sulla destra.

Km 2.8

Svolta a destra verso contrada Camporota. Prosegui lungo contrada Camporota, 7 Km di strada in leggerissima discesa nel bel mezzo della campagna maceratese. Traffico automobilistico molto scarso, strada stretta.

Km 9,6

Svoltare a sinistra imboccando la SP25, proseguire per fino alla prima rotonda. Traffico automobilistico in aumento.

Km 13,1 Alla rotonda che precede l’abitato di Chiesanuova tenersi sulla destra ed alla rotonda successiva (dopo circa 1 Km) proseguire diritti lungo la SP25. Tratto in falsopiano. Km 18,5 In località Grottaccia tenersi sulla destra continuando a seguire la SP25 in direzione Cingoli. Tratto in leggera salita alternato a saliscendi. Km 24,4 Attraversato l’abitato di Troviggiano arriviamo in località Calandrione, punto in cui inizia la salita che ci porta a Cingoli. Salita impegnativa di 5,4 Km circa con pendenza media del 7%. Km 25,8 All’incrocio svoltare a sinistra verso Cingoli. Km 29,2 All’incrocio svoltare a sinistra imboccando la SP502. Km 29,8 Qui si conclude la salita, tenersi sulla sinistra lungo la SP502 (Viale della Carità). Nota turistica: proseguendo a destra lungo la salita si imbocca via Balcone delle Marche e si raggiunge il centro storico di Cingoli, qui una sosta è vivamente consigliata per godere del fantastico panorama e per visitare la città ricca di arte e di storia. Km 31,2 Proseguire in direzione San Severino lungo la SP502 tenendosi sulla sinistra. Strada che riprende leggermente a salire, tratto con pochissimo traffico e nel pieno di un’area boschiva. Km 36,8 Termine della salita, la discesa inizia con una galleria di circa 300 m ben illuminata. All’uscita zona panoramica con vista sul Monte San Vicino. Continuare in discesa lungo la SP502. Km 41,8 In località Mozzacatena svoltare a destra in direzione Aliforni abbandonando la SP502. Tratto di salita di circa 700 m con punte al 10%, la carreggiata si fa più stretta ed il manto stradale asfaltato presenta tratti rovinati. Km 44,4 All’incrocio svolta a sinistra proseguendo in discesa senza raggiungere la rocca di Aliforni. Discesa inizialmente ripida, prosegui lungo la strada principale. Km 45,5 Attraversa l’abitato di Corsciano mantenendoti lungo la strada principale. Tratto in leggero falsopiano.

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Km 50

Svolta a sinistra verso Castel San Pietro ed inizio della dura salita che porta a Elcito. L’ascesa misura 5,2 Km ed il tratto più impegnativo si trova nella prima metà con punte del 16%, percorsi 3 Km si rifiata grazie ad un breve tratto di discesa, da li in poi si sale ma in maniera più lieve.

Km 55,2 Arrivati a Elcito siamo sopra agli 800 m di quota e possiamo godere della fantasica veduta sulla val Fucina. Dopo una visita al caratteristico borgo si torna indietro ripercorrendo la medesima strada per circa 13,4 Km fino a località Mozzacatena. Lungo il percorso fatto a ritroso troviamo dei tratti di salita impegnativa lungo la discesa di Elcito e nel tratto che segue l’abitato di Corsciano. Km 68,6 In località Mozzacatena, all’incrocio per San Severino, svoltare a sinistra imboccando in salita la SP502. Km 68,9 Imboccare la prima traversa a destra. Tratto di circa 300 m di salita impegnativa seguito da circa 3 Km di saliscendi poco impegnativi. Proseguire sempre percorrendo la strada principale ignorando le numerose traverse laterali. Km 71,6 In corrispondenza di una piccola chiesa rurale che si trova sul lato destro della carreggiata inizia la salita che porta a località san Lorenzo, 2,8 Km con pendenza media dell’8% e punte del 15%. Il terreno circostante presenta solamente arbusti e quindi la salita è molto soleggiata. Km 74,4 La salita è terminata e qui inizia la lunga discesa che ci porta a Treia. La discesa, inizialmente ripida, ha un manto stradale in buone condizioni e non presenta curve eccessivamente pericolose. Dopo circa 7 Km di discesa, sulla destra, troviamo il Santuario del Santissimo Crocifisso. Km 83

Il nostro itinerario è terminato, non resta altro da fare che visitare Treia e rifocillarsi con le prelibatezze locali.

Uffici I.A.T. informazione e accoglienza turistica del territorio Treia Piazza della Repubblica, 2 tel. +39 0733 215919 e-mail: turismo@treia.biz - prolocotreia.iat@treia.sinp.net Cingoli Via Luigi Ferri, 17 tel. +39 0733 602444 e-mail: iat.cingoli@provincia.mc.it - iat.cingoli@regione.marche.it San Severino Marche (Elcito) Piazza del Popolo, 43 tel. +39 0733 638414 e-mail: info@prolocossm.sinp.net

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Itinerario 2 Da Matelica a San Severino Marche attraversando colline DOC

Matelica

Matelica

Serrapetrona

vigna

Lunghezza: 40,3 km Difficoltà: medio/alta Pendenza max.: 15% Altitudine max.: 750 m Rapporti consigliati: 39x26 Traffico automobilistico: scarso

Castel San Venanzo

San Severino Marche

Luoghi di interesse Matelica - altitudine: 357 m, distanza dal punto di partenza: 0 km Comune di 10300 abitanti con origini Picene, confermate dai numerosi ritrovamenti effettuati lungo la valle del fiume Esino nel territorio comunale. Più volte distrutta e ricostruita nel corso della storia, Matelica vanta numerosi monumenti e luoghi di interesse storico, artistico ed architettonico. La cittadina è celebre in tutto il mondo per l’omonimo Verdicchio, vitigno autoctono (divenuto DOC nel 1967, primo delle Marche a ricevere questo riconoscimento) che prende le sue caratteristiche dalla particolarità del territorio in cui cresce. La valle dell’Esino è infatti l’unica delle Marche a svilupparsi da nord a sud generando un microclima particolare con escursioni termiche molto accentuate. Da vedere: Concattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa di Sant’Agostino, Chiesa di San Francesco, palazzo comunale, Museo Piersanti, Palazzo del Governatore, Museo Archeologico. Serrapetrona - altitudine: 474 m, distanza dal punto di partenza: 28,8 Km Il comune di Serrapetrona si sviluppa su un territorio esclusivamente montuoso e caratterizzato da valli molto strette in cui sorgono i borghi che compongono il comune di 1000 abitanti. Tra questi borghi troviamo Caccamo, da cui deriva il nome dell’adiacente bacino idroelettrico, meta turistica e sportiva di notevole importanza. Serrapetrona è famosa tra gli appassionati dell’enogastronomia grazie alla “Vernaccia di Serrapetrona”, vino spumante DOCG prodotto esclusivamente nel comune omonimo. Da vedere: Chiesa di San Francesco (custodisce il celebre Polittico di Lorenzo d’Alessandro), Chiesa di San Lorenzo di Castel San Venanzo, Museo Pinacoteca d’Arte Sacra Contemporanea. San Severino Marche - altitudine: 236 m, distanza dal punto di partenza: 40,3 Km 13000 abitanti, sorge sulle rive del fiume Potenza e le sue origini antichissime risalgono al paleolitico. Centro di notevole interesse storico ed artistico, possiede uno splendido centro storico che si estende dal Castello (caratteristica la torre comunale alta 40 m e lievemente inclinata) che sorge sul monte Nero e scende fino a valle inglobando la monumentale duecentesca Piazza del Popolo. La piazza, dalla caratteristica forma a fuso, è circondata da portici e

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su di essa si affacciano alcuni dei i più significativi edifici della città tra cui spicca l’ottocentesco teatro Feronia. Il territorio comunle di San Severino è costellato da rocche e castelli che dominano le valli circostanti e che fungevano da cintura difensiva, alcuni dei più significativi si possono incontrare percorrendo il primo itinerario di questa guida. Da vedere: Duomo antico, Basilica di San Lorenzo in Doliolo, Duomo “nuovo” di Sant’Agostino, Chiesa della Maestà, Chiesa e grotte di Sant’Eustachio, Piazza del Popolo, Teatro Feronia, Palazzo Comunale, torre civica (Castello).

Matelica

Gagliole

San Severino Marche

Crispiero Castel San Venanzo

Serrapetrona

800

San Severino Marche

900

Serrapetrona

Monte d’Aria

Crispiero

L’itinerario che ci apprestiamo ad affrontare presenta le asperità più impegnative nella prima parte del tracciato. La salità più impegnativa è senza dubbio quella che ci porta all’abitato di Crispiero (580 m s.l.m.), 4 Km con una pendenza media dell’8% con punte che toccano il 15%. Da segnalare la discesa che da Monte d’Aria (750 m s.l.m., cima più alta dell’itinerario) ci porta verso Serrapetrona, ripida e con il manto stradale che presenta alcune imperfezioni. Il traffico automobilistico è per larghi tratti molto basso, va prestata attenzione nei pochi chilometri che da loc. Selvalagli (Km 8) ci portano all’imbocco della salita per Crispiero (SP361).

Profilo altimetrico

Matelica

Note sul tracciato

700 600 500 400 300 200

m

100

0

Km

5

10

15

20

25

30

35

40

Itinerario Km 0

Partenza da Matelica, piazza E. Mattei. Imboccare Corso Vittoio Emanuele tenendosi il comune sul lato sinistro della piazza.

Km 0,3

Svolta a sinistra per via Fabio Filzi, al semaforo seguente continuare diritti in direzione Gagliole. Strada in falsopiano alternata a sali scendi con traffico scarso.

Km 5,5

Attraversando il centro abitato di Acquosi fare attenzione ad un breve tratto in descesa molto ripida. Proseguire per la strada principale senza fare deviazioni. Sulla sinistra scorgiamo Gagliole con la sua rocca, può essere raggiunta facendo una piccola deviazione dal nostro itinerario svoltando a sinistra al primo incrocio.

Km 8

Giunti in loc. Selvalagli svoltare a sinistra imboccando la SP361 in direzione San Severino Marche, tratto trafficato.

Km 9,6

Svoltare a destra in corrispondenza del cementificio e subito dopo svoltare a sinistra. Dopo pochi metri svoltare nuovamente a destra seguendo le indicazioni per Crispiero. Inizio della salita.

Km 13,3 Siamo giunti in cima alla salita, all’incrocio imboccare la seconda traversa sulla sinistra costeggiando l’abitato di Crispiero. Proseguire lungo la strada principale (SP22) mantenendosi sulla destra.

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Km 17,8 All’incrocio che incontriamo in cima alla salita svoltare tutto a sinistra in direzione Villa d’Aria, proseguire poi lungo l’altipiano seguendo la strada asfaltata. Nota turistica: qui si trova l’osservatorio astronomico “Padre Francesco de Vico” (http://www.crabnebula.it), aperto al pubblico per osservazioni astronomiche. Km 22,7 Località Villa d’Aria, proseguire lungo la discesa (ripida) mantenendo la destra. Km 25,1 Dopo un breve tratto di salita arriviamo a Castel San Venanzo, attraversiamo il paese proseguendo per la strada asfaltata verso Serrapetrona. Km 28,8 Arrivati a Serrapetrona imboccare la prima traversa sulla sinistra entrando nella piazza del paese. Attraversata la piazza imboccare via Giacomo Leopardi in direzione San Severino Marche. All’incrocio svoltare a sinistra, gli ultimi 10 Km del tracciato saranno caratterizzati da continui sali scendi fino alla discesa finale che ci condurrà a San Severino Marche. Km 40,3 San Severino Marche, seguendo le indicazioni per il centro arriveremo a Piazza del Popolo. Il nostro itinerario si conclude qui.

Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Matelica Piazza E. Mattei, 3 tel. +39 0737 85671 - +39 0737 85333 Serrapetrona Galleria del Gaburro tel. +39 0733 906 201 San Severino Marche Piazza del Popolo, 43 tel. +39 0733 638414 e-mail: info@prolocossm.sinp.net - prolocossm@libero.it

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Itinerario 3 Da Tolentino al mare tra storia e poesia

Abbazia di Rambona

Tolentino

Porto Recanati

Recanati

Lunghezza: 65,4 km Difficoltà: media Pendenza max.: 16% Altitudine max.: 311 m Rapporti consigliati: 39x26 Traffico automobilistico: medio

Macerata

Porto Recanati

Luoghi di interesse Tolentino - altitudine: 230 m, distanza dal punto di partenza: 0 km Cittadina di 20000 abitanti, è situata lungo la vallata del Chienti e la sua posizione l’ha resa da sempre uno snodo di collegamento tra la zona costiera e quella montana della provincia. Importante polo industriale e manifatturiero, è una città ricca di storia e con un notevole patrimonio artistico. Nei pressi di Tolentino venne combattuta nel 1815 l’omonima battaglia tra le truppe napoletane di Gioacchino Murat e le truppe austriache, da molti considerata la prima battaglia del Risorgimento italiano. L’edificio più importante di Tolentino è senza dubbio la basilica di San Nicola che, eretta tra il XIII e il XIV secolo, conserva le spoglie del Santo all’interno dell’omonimo Cappellone decorato con uno stupendo ciclo di affreschi dei primi anni del XIV secolo. Da vedere: Basilica di San Nicola, Concattedrale di San Catervo, Torre degli Orologi, palazzo comunale, Palazzo Parisani Bezzi, Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, rievocazione storica della Battaglia di Tolentino. Pollenza - altitudine: 341 m, distanza dal punto di partenza: 13,8 Km Pollenza, 6500 abitanti, è un’importante centro del restauro del mobile antico. Dalle ben conservate mura si può godere di una splendida vista sui Monti Sibillini. Il monumento più importante è l’Abbazia di Rambona, che si trova a pochi chilometri dal centro cittadino. L’abbazia fu costruita nel IX sec. per volere della regina longobarda Ageltrude e con la sua cripta a 3 navate è senza dubbio una delle più suggestive delle Marche. Da vedere: Abbazia di Rambona, teatro comunale Giuseppe Verdi, Chiesa dei Santi Francesco e Antonio. Macerata - altitudine: 315 m, distanza dal punto di partenza: 23 Km Il capoluogo di provincia, 43000 abitanti, sorge su una collina tra le vallate del Chienti e del Potenza. Le sue origini sono controverse, benché spesso vengano ricondotte alla distruzione della città romana di Helvia Recina (situata sulle rive del fiume Potenza, dove oggi sorge la frazione di Villa Potenza) le prime tracce di una “Terra de Maceratinis” si riscontrano nel X secolo. Lo sviluppo della città da allora fu costante e sempre caratterizzato da una forte impronta culturale (già nel 1290 vene fondato uno “Studium Legum”, primo stadio della famosa Università) e amministrativa

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(sede vescovile dal 1320). Uno dei periodi più intensi della storia maceratese si vive nel corso del Risorgimento: nel 1815 si rifugiarono a Macerata le truppe di Gioachino Murat sconfitte a Tolentino, nel 1817 si ebbe il primo moto rivoluzionario italiano, nel 1849 Garibaldi soggiornò a Macerata e fondò la Legione Maceratese con la quale provò a salvare la neonata Repubblica Romana (proprio a Macerata Garibaldi venne eletto deputato della suddetta Repubblica). Il centro storico è il vero cuore politico e culturale della città ed all’interno delle sue mura ricche di storia si trovano tutti gli edifici e monumenti più importanti. Macerata ha dato i natali a molti personaggi illustri: va ricordato in particolare Padre Matteo Ricci, gesuita che a cavallo dei secoli XVI e XVII visse in Cina, dove tuttora viene ricordato per la sua fondamentale opera di collegamento culturale tra la Cina e l’Occidente. Da vedere: Arena Sferisterio (edificio costruito nel 1829 per il gioco del pallone a bracciale è oggi sede dello “Sferisterio Opera Festival”), Loggia dei Mercanti, teatro Lauro Rossi, Palazzo dei Diamanti, Palazzo Ricci (con una splendida raccolta di pittura del Novecento), Palazzo Buonaccorsi (al suo interno il museo della carrozza e le raccolte di arte antica e moderna), Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, Torre Civica, Palazzo dell’Università, Teatro della Società Filarmonico Drammatica, Giardini Diaz, Cattedrale, Chiesa di San Filippo, Chiesa di San Giovanni, Chiesa di Santa Maria della Porta, Chiesa di Santa Maria delle Vergini (a 2 Km dal centro di Macerata), area archeologica di “Helvia Recina” (nella frazione di Villa Potenza). Recanati - altitudine: 296 m, distanza dal punto di partenza: 52 Km Recanati sorge sulla sommità di un colle tra le valli del Potenza e del Musone e come in altre città della provincia dalle sua mura si può godere di uno splendido panorama che va dal mare Adriatico ai monti Sibillini. La città divenne tale con l’unione nel tempo dei diversi borghi e ad oggi conta 20000 abitanti. Recanati è città ricca di arte e di storia ma la sua fama nel mondo è indubbiamente da attribuire ai suoi due cittadini più illustri: il tenore Beniamino Gigli e in primo luogo il poeta Giacomo Leopardi. Da vedere: Luoghi Leopardiani (Museo Casa Leopardi, Piazzetta del Sabato del Villaggio, Colle dell’Infinito, Torre del Passero Solitario, Centro Nazionale Studi Leopardiani), Museo Civico Villa Colloredo Mels, Museo civico Beniamino Gigli, Piazza Giacomo Leopardi e Palazzo Comunale, Palazzo Antici Mattei, Palazo Venieri, Teatro Persiani, Cattedrale di San Flaviano, Chiesa di Santa Maria di Castelnuovo, Chiesa e chiostro di Sant’Agostino. Porto Recanati - altitudine: 6 m, distanza dal punto di partenza: 65,4 Km Il comune nasce nel 1893 staccandosi dal comune di Recanati ed ha una popolazione di 12000 abitanti. Città balneare di notevole importanza, Porto Recanati si trova nella suggestiva cornice del Monte Conero e presenta tutte le peculiarità della caratteristica cittadina di pescatori. Il borgo marinaro è ancora oggi il luogo che forse meglio rappresenta l’anima della città. Per gli amanti dell’enogastronomia segnaliamo il “Brodetto”, piatto tipico della tradizione marinara che a Porto Recanati può essere gustato in una ricetta particolarmente gustosa. Il lungomare completamente chiuso al traffico, le piste ciclabili, i servizi, il riconoscimento della Bandiera Blu, fanno di Porto Recanati una località balneare di qualità dove trascorrere vacanze all’insegna del relax. Da vedere: Castello Svevo, Piazza Brancondi, area archeologica di “Potentia”, Abbazia di Santa Maria in Potenza, Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesetta della Banderuola, spiaggia, borgo marinaro. Porto Recanati si trova inoltre a pochissimi chilometri da Loreto e dal Monte Conero.

Recanati

Porto Recanati

Macerata

Abbazia di Rambona

Pollenza

Tolentino

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Note sul tracciato Questo itinerario che ci porta dal centro della provincia fino al mare attraverso le colline del maceratese non presenta salite particolarmente impegnative e le pendenze non superano mai il 10%. Gli strappi più duri si trovano nella salita che ci porta a Pollenza (2,6 km con una pendenza media del 6%) e in quella che ci porta a Recanati (3 Km con una pendenza media del 7%). Stiamo comunque parlando di un tracciato che presenta una lunghezza di 65 km con 3 salite, quindi adatto a chi ha qualche chilometro di allenamento sulle gambe. Il traffico nei pressi dei centri maggiori potrebbe esere elevato, si consiglia quindi la massima attenzione.

Porto Recanati

Recanati

Macerata

Pollenza

Tolentino

Profilo altimetrico

300

200

100

m 0

0

Km

10

20

30

40

50

60

Itinerario Km 0

Partenza da Tolentino in Piazza della Libertà, con la Torre degli Orologi alle spalle attraversare via Roma e imboccare via San Nicola percorrendola interamente fino all’uscita dalle mura del centro storico (dopo pochi metri sulla sinistra trovate la basilica di San Nicola).

Km 0,3

Svolta a sinistra per viale Gioacchino Murat. Proseguire diritti fino all’incrocio, imboccare via Nazionale tenendosi sulla destra e percorrerla fino al Km 3,2.

Km 3,2

Svolta a sinistra imboccando contrada Cisterna in direzione Pollenza, strada in leggera salita.

Km 7,3

All’incrocio di Bivio Cantagallo prosegui diritto per la strada che inizia a scendere.

Km 9,6

In località Rambona svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per raggiungere l’Abbazia di Rambona che dista poche centinaia di metri. Visitata l’Abbazia tornare indietro e uscendo dall’incrocio proseguire diritti in direzione Pollenza (strada in salita con un primo tratto impegnativo).

Km 13,8 Arrivati a Pollenza lambiamo le Mura di Levante del centro storico e proseguiamo in direzione Macerata percorrendo prima via Galileo Galilei e poi Contrada Fontangela (breve tratto di discesa ripida seguito da un breve tratto di salita ripida). Km 19

All’incrocio proseguire diritti in direzione Macerata imboccando la SP108.

Km 22,9 Siamo arrivati a Macerata, proseguire seguendo le indicazioni per il centro (tratto stradale trafficato). Km 24,3 Giunti alle mura che delimitano il centro storico arrivando da Corso Cavour si trova un impontente cancellata, proseguendo diritti si entra dai “Cancelli” nel centro storico di Macerata, il nostro itineario prosegue costeggiando le mura percorrendo prima Viale Puccinotti e poi Viale Trieste. Km 25,3 Alla rotonda posta di fronte all’Arena Sferisterio imboccare la seconda a destra scendendo in discesa in direzione Montelupone, Potenza Picena (discesa ripida e trafficata). Km 26,6 All’incrocio tenere la sinistra sempre in direzione Montelupone, Potenza Picena e proseguire lungo la strada principale. Km 30,6 Loc. Santa Maria del Monte svoltare a sinistra in direzione Montecassiano, Recanati (discesa ripida e stretta). Km 33

Svoltare a destra imboccando contrada Acquesalate in direzione Montelupone, strada rurale pianeggiante con pochissimo traffico.

Km 36,4 All’incrocio in corrispondenza di un’edicola svoltare a destra e proseguire mantendendosi sulla strada principale in direzione Montelupone. Km 42,9 All’incrocio svoltare a sinistra in direzione Recanati. Nota cicloturistica: proseguendo diritti troverete il celebre “Muro di Montelupone”, strappo di salita molto impegnativo più volte affrontato nel corso della gara a tappe “Tirreno Adriatico”. Km 45

Alla rotonda svolta a sinistra lungo la SP571 e alla rotonda seguente svolta a destra.

Km 45,9 Svolta a sinistra imboccando la strada in salita seguendo le indicazioni per Recanati (tratto di salita impegnativo). Km 48,9 Arrivati a Recanati proseguire costeggiando le mura seguendo le indicazioni per il centro. Nota turistica: in questo tratto costeggeremo “Il Colle dell’Infinito”, uno dei più celebri luoghi leopardiani. Km 52,6 Giunti in Piazza Giacomo Leopardi uscire dal centro ed imboccare la SP77 seguendo le indicazioni per Loreto, Porto Recanati (strada trafficata). Km 56,7 Svolta a destra in direzione Porto Recanati, A14 (strada trafficata). Km 63,4 Svolta a destra in direzione Porto Recanati e segui le indicazioni per il centro. Km 65,4 Il nostro itinerario si conclude sotto al Castello Svevo di Porto Recanati.

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Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Tolentino Piazza della LibertĂ , 18 tel. +39 0733 972937 e-mail: informazioni@vivitolentino.it Pollenza tel. +39 0733 549387 Macerata Piazza della LibertĂ , 9 tel. +39 0733 234807 e-mail: iat.macerata@provincia.mc.it Recanati Piazza G.Leopardi, 31 tel. +39 071 981471 e-mail: info@recanatiturismo.it - iat.recanati@regione.marche.it Porto Recanati Corso Matteotti, 111 tel. +39 071 981471 e-mail: iat.portorecanati@regione.marche.it

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Itinerario 4 Porto Recanati ed il suo entroterra

Porto Recanati

inizio pista ciclabile

Lunghezza: 33 km Difficoltà: molto bassa Pendenza max.: 2% Altitudine max.: 58 m Rapporti consigliati: qualsiasi Traffico automobilistico: medio/alto

Abbazia di San Firmano

Luoghi di interesse Porto Recanati - altitudine: 6 m, distanza dal punto di partenza: 0 Km Il comune nasce nel 1893 staccandosi dal comune di Recanati ed ha una popolazione di 12000 abitanti. Città balneare di notevole importanza, Porto Recanati si trova nella suggestiva cornice del Monte Conero e presenta tutte le peculiarità della caratteristica cittadina di pescatori. Il borgo marinaro è ancora oggi il luogo che forse meglio rappresenta l’anima della città. Per gli amanti dell’enogastronomia segnaliamo il “Brodetto”, piatto tipico della tradizione marinara che a Porto Recanati può essere gustato in una ricetta particolarmente gustosa. Il lungomare completamente chiuso al traffico, le piste ciclabili, i servizi, il riconoscimento della Bandiera Blu, fanno di Porto Recanati una località balneare di qualità dove trascorrere vacanze all’insegna del relax e della tranquillità. Da vedere: Castello Svevo, Piazza Brancondi, area archeologica di “Potentia”, Abbazia di Santa Maria in Potenza, Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesetta della Banderuola, spiaggia, borgo marinaro. Porto Recanati si trova inoltre a pochissimi chilometri da Loreto e dal Monte Conero. Abbazia di San Firmano - altitudine: 40 m, distanza dal punto di partenza: 18 Km L’abbazia di San Firmano si trova al centro di un piccolo centro abitato che sorge a poche centinaia di metri dal fiume Potenza e a dieci chilometri dal mare. Il complesso monastico fu fondato nel X secolo e successivamente modificato nel XII secolo. L’abbazia è suddivisa in tre livelli: la cripta, il piano d’ingresso e il presbiterio sopraelevato. La Chiesa è a tre navate e le dodici colonne sostengono gli archi a tutto sesto. Caratteristica che la rende forse unica nel suo genere è la ripida scalinata che troviamo all’interno, essa aveva la funzione di tenere al riparo il presbitero dalle frequenti alluvioni del fiume Potenza. Da notare la lunetta del portale con le cinque figure dell’altorilievo, l’affresco del ‘400 situato nella navata di sinistra e la statua di San Firmano presente sull’altare.

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Porto Recanati 

Abbazia di San Firmano

Profilo altimetrico

Porto Recanati

L’itinerario che vi presentiamo è accessibile a tutti, la sua lunghezza (33 Km) e l’altimetria piatta lo rendono praticabile anche per chi fa un’uso della bicicletta molto sporadico. Da segnalare che il manto stradale è in sterrato lungo il tratto che costeggia il fiume Potenza mentre la strada è bianca in contrada Chiarino. Si consiglia pertanto l’uso di ruote con coperture adeguate. Per quanto riguarda il traffico, prestare molta attenzione lungo i due brevi tratti in cui si percorre la strada statale Regina.

Porto Recanati

Note sul tracciato

200

100

0

m 0

Km

5

10

15

20

25

30

35

Itinerario Km 0

Partenza da Porto Recanati, di fronte al Palazzo Svevo a pochi metri dalla spiaggia. Con il palazzo sulla destra percorrere Corso Matteotti e proseguire per il successivo Viale Europa

Km 1,6

Passato il ponte sul fiume Potenza svoltare a destra imboccando via Salvo D’Acquisto e proseguire diritti sia all’incrocio che alla rotonda che troviamo subito dopo.

Km 3,3

Svolta a destra imboccando via Montatrice. Dopo pochi metri troveremo le segnalazioni che indicano la pista ciclabile, seguendole inizieremo a costeggiare il fiume Potenza (tratto in sterrato).

Km 9

Al ponte si conclude la pista ciclabile, risalire sulla strada svoltando a sinistra e proseguire fino alla strada statale Regina.

Km 9,6

Imboccare la strada statale Regina svoltando a destra (tratto di strada trafficata).

Km 12,2 Svoltare a sinistra in direzione Montelupone. Km 14,5 Svoltare a destra e seguire le indicazioni per San Firmano. Nota cicloturistica: proseguendo diritti troverete il celebre “Muro di Montelupone”, strappo di salita molto impegnativo più volte affrontato nel corso della gara a tappe “Tirreno Adriatico”. Km 17

Svolta a destra (la quarta traversa a destra a partire dal punto precedente) e prosegui per San Firmano.

Km 18

Siamo arrivati alla Abbazia di San Firmano. Proseguire diritti uscendo dal centro abitato, attraversare il ponte sul fiume Potenza e dopo pochi metri saremo nuovamente sulla strada statale Regina.

Km 19,4 Imboccare la statale svoltando al semaforo a destra. Km 21,3 Alla rotonda svoltare a sinistra. e proseguire sempre diritti. Km 25

Prima dello strappo che ci porta all’abitato di Chiarino svoltare a destra (strada bianca) e proseguire sempre diritti finchè non ci ritroveremo all’imbocco della pista ciclabile affrontata in precedenza. Fare quindi il percorso affrontato all’andata procedendo a ritroso seguendo le indicazioni per il centro di Porto Recanati.

Km 33

Il nostro itinerario si conclude nei pressi del Castello Svevo.

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Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Porto Recanati Corso Matteotti, 111 tel. +39 071 981471 e-mail: iat.portorecanati@regione.marche.it Montelupone (Abbazia di San Firmano) Viale Regina Margherita, 2 tel. +39 0733 226419 e-mail: mail@prolocomontelupone.it Parrocchia di San Firmano, tel. +39 0733 228055

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Itinerario 5 Da Sefro alle sorgenti del Potenza

Pioraco

Lunghezza: 24 km Difficoltà: molto bassa Pendenza max.: 5% Altitudine max.: 645 m Rapporti consigliati: qualsiasi Traffico automobilistico: medio/basso

panorama

Pioraco

Luoghi di interesse Sefro - altitudine: 502 m, distanza dal punto di partenza: 0 Km Piccolo comune di 460 abitanti che sorge nella profonda valle scavata dal torrente Scarsito. L’area è circondata da boschi che danno al territorio un’aspetto molto suggestivo. Il paese è noto per le trote che popolano numerose il torrente che attraversa il paese. Nelle vicinanze si trovano due luoghi dal notevole interesse naturalistico: l’Altipiano di Montelago e la Valle della Scurosa. Da vedere: Chiesa di Santa Maria dell’Assunta, Chiesa di Agolla, Rocca dei Duchi di Varano. Pioraco - altitudine: 443 m, distanza dal punto di partenza: 5 Km Pioraco sorge nella valle situata alla base di tre monti nel punto in cui il torrente Scarsito confluisce nel fiume Potenza. Le rapide che il torrente forma all’interno del paese (visitabili attraverso il sentiero pedonale de li vurgacci), le pareti rocciose che lo sovrastano ed il contrasto con la quiete della valle fanno del territorio un ameno luogo di villeggiatura. Pioraco ha una lunga tradizione legata alla produzione della carta che risale al 1300 e che tuttora continua. Da vedere: Pieve di San Vittorino, Chiesa di San Francesco, Chiesa del Santissimo Crocifisso, Museo della Carta e della Filigrana (all’interno del palazzo comunale). Fiuminata - altitudine: 479 m, distanza dal punto di partenza: 9,7 Km Fiuminata è un comune sparso* di 1550 abitanti con sede comunale a Massa. Paese dal notevole interesse paesaggistico, sorge nell’alta valle del Potenza ed il territorio comunale è coperto di boschi dai quali spuntano rocche e fortificazioni medievali. Da vedere: Chiesa di San Paolo di Orpiano, Chiesa di San Giovanni Battista a Castello, borgo di Castello, Rocca di Spindoli. *Comune italiano la cui denominazione è diversa da quella della frazione in cui ha sede il municipio

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 Fiuminata

Pioraco

Fonte di Brescia

(sorgenti del Potenza)

Sefro

Note sul tracciato

Sorgenti del Potenza

Fiuminata

Pioraco

Sefro

Dopo l’itinerario precedente un’altro tracciato molto semplice, anche se questa volta non ci troviamo sul mare ma nelle valli dell’alto maceratese. Il nostro tour si snoda attraverso gole ricoperte da boschi costeggiando prima il torrente Scarsito e poi il fiume Potenza. Il profilo altimetrico è poco aspro e troviamo un tratto in salita solamente nell’ultima parte del tracciato, tratto peraltro con una pendenza che non supera mai il 5%. Le strade hanno un traffico molto basso ed il manto stradale, completamente asfaltato, è in buone condizioni.

Profilo altimetrico

700

600

500

m

400

0

Km

5

10

15

20

25

Itinerario Km 0

Partenza da Sefro, dal piazzale antistante il palazzo comunale, imboccare Via Roma in direzione Pioraco costeggiando il torrente che attraversa il paese. La strada scende dolcemente per circa 5 Km.

Km 5

Giunti a Pioraco, all’incrocio con SP361 proseguire diritti in direzione Fiuminata. Appena oltrepassato Pioraco abbandoneremo il torrente Scarsito per costeggiare il fiume Potenza. Proseguire sempre diritti lungo la strada principale (SP361).

Km 9,7

Frazione di Massa, sede del comune di Fiuminata. Proseguire diritti lungo la SP361 in direzione Nocera Umbra, la strada prosegue pianeggiante lungo l’alta valle del Potenza, attraverseremo i borghi di: Castagna, Vallibbia, Spindoli.

Km 20,5 Svoltare a sinistra in direzione Poggio, Fonte di Brescia. Prima dell’abitato di Poggio svoltare ancora a sinistra in direzione Fonte di Brescia, Laverino. Km 22

Al bivio in corrispondenza del cimitero tenere la sinistra in direzione Fonte di Brescia. La strada inizia a salire dolcemente.

Km 24

Abitato di Fonte di Brescia, il nostro itinerario si conclude qui. Il fiume Potenza è solo un rigagnolo, proseguendo a piedi per circa un chilometro si arriva alle fonti del Potenza.

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Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Sefro Piazza Bellanti, 1 tel. +39 0737 45118 Pioraco Largo G. Leopardi, 1 tel. +39 0737 42142 Fiuminata Via Roma, 30 tel. +39 0737 54122

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Itinerario 6 Dalla Basilica di San Nicola alle abbazie del maceratese

Tolentino

Abbadia di Fiastra

Abbazia di Santa Maria a piè di Chienti

Abbazia di San Claudio

Lunghezza: 40 km Difficoltà: medio/bassa Pendenza max.: 7 % Altitudine max.: 264 m Rapporti consigliati: 39x23 Traffico automobilistico: medio/scarso

Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra

Luoghi di interesse Tolentino - altitudine: 230 m, distanza dal punto di partenza: 0 km Cittadina di 20000 abitanti, è situata lungo la vallata del Chienti e la sua posizione l’ha resa da sempre uno snodo di collegamento tra la zona costiera e quella montana della provincia. Importante polo industriale e manifatturiero, è una città ricca di storia con un notevole patrimonio artistico. Nei pressi di Tolentino venne combattuta nel 1815 l’omonima battaglia tra le truppe napoletane di Gioacchino Murat e le truppe austriache, da molti considerata la prima battaglia del Risorgimento italiano. L’edificio più importante di Tolentino è senza dubbio la basilica di San Nicola che, eretta tra il XIII e il XIV secolo, conserva le spoglie del Santo all’interno dell’omonimo Cappellone decorato con uno stupendo ciclo di affreschi dei primi anni del XIV secolo. Da vedere: Basilica di San Nicola, Concattedrale di San Catervo, Torre degli Orologi, palazzo comunale, Palazzo Parisani Bezzi, Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, rievocazione storica della Battaglia di Tolentino. Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra - altitudine: 180 m, distanza dal punto di partenza: 12,5 Km Costruita dai monaci cistercensi nel 1142, è sicuramente uno dei monasteri dell’ordine meglio conservati in Italia. La storia narra che dodici monaci provenienti dall’Abbazia di Chiaravalle di Milano costruirono il complesso utilizzando per larga parte le pietre della vicina città romana di Urbs Salvia. I monaci, costruita l’abbazia nel XII secolo, si dedicarono alla bonifica ed allo sviluppo agricolo del territorio circostante. Dopo secoli di accrescimento l’abbazia fu preda di saccheggi e affrontò svariate peripezie fino a tornare ai monaci cistercensi nel 1985. Dal 1984 l’abbazia ed il territorio limitrofo fanno parte della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra, istituita dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Regione Marche a tutela dei preziosi beni artistici e naturalistici. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’ultimo piano dell’attiguo palazzo Giustiniani-Bandini fu adibito a campo di internamento per ebrei. Da vedere: Chiesa di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, monastero (particolarmente suggestivo è il chiostro), palazzo Giustiniani Bandini (XIX secolo), la selva con il suo patrimonio floristico e faunistico (estesa per più di 100 ettari, raro e stupendo esempio delle foreste che coprivano il territorio maceratese).

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Chiesa di San Claudio al Chienti - altitudine: 236 m, distanza dal punto di partenza: 28 Km Sorge nel territorio comunale di Corridonia, nella valle del fiume Chienti. È sicuramente uno dei monumenti romanici più importanti della regione Marche. La sua origine è molto probabilmente databile tra il V ed il VII secolo, con successivi interventi avventuti nei secoli XI e XII. Sorta sulle rovine della città romana di Pausulae, la chiesa ha una struttura architettonica che colpisce immediatamente. La costruzione è disposta su due piani con una chiesa superiore ed una inferiore, entrambe con un’unica grande sala a pianta quadrata. I due livelli sono collegati con una scalinata esterna (aggiunta successivamente alla precedente struttura architettonica), sui lati troviamo due torri cilindriche di stile ravennate che fungevano da collegamento interno tra i due piani. Abbazia di Santa Maria a piè di Chienti - altitudine: 180 m, distanza dal punto di partenza: 41 Km La maestosa chiesa, detta anche dell’Annunziata, ha origini antiche e molto incerte. Le prime tracce sono del 936, quando la chiesa faceva parte di un complesso monastico sotto il controllo dell’Abbazia di Farfa. Nel corso dei secoli il complesso ha subito molti rimaneggiamenti e lo stesso monastero oggi non è più presente. La chiesa è una delle più interessanti espressioni di architettura cluniacense in Italia. Imponente nella parte esterna (da notare il complesso absidale), presenta all’interno caratteristiche che la rendono particolarmente interessante: il presbiterio rialzato, il deambulatorio posto sui due lati della navata centrale che collega il presbiterio al coro posto sopra all’ingresso. Notevole il crocifisso ligneo del XV secolo che troviamo nella navata centrale.

Chiesa di San Claudio al Chienti

Abbazia di Santa Maria a piè di Chienti

Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra

Tolentino 300

Chisa di San Claudio al Chienti

L’itinerario presenta una sola salita posta nella parte iniziale del percorso e anche questa è tutt’altro che impegnativa, 2 Km con una pendenza media del 4% e una massima del 7%. Da qui in poi si va sempre a scendere, salvo qualche tratto in leggerissimo falsopiano. L’itinerario si snoda lungo le valli del Chienti e del Fiastra attraverso strade secondarie con pochissimo traffico, l’unico tratto in cui prestare molta attenzione è quello compreso tra la zona industriale di Corridonia e Piediripa (dal Km 22,5 al Km 25,5).

Chiesa di Santa Maria a piè di Chienti

Profilo altimetrico

Note sul tracciato

Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fistra

Tolentino

200

100

0

m 0

Km

5

10

15

20

25

30

35

40

Itinerario Km 0

Partenza da Tolentino, dal piazzale antistante la Basilica di San Nicola, con la basilica sulla sinistra scendere lungo via San Nicola uscendo dalle mura del centro storico. Proseguire diritti su via del Ponte e attraversare “il Ponte del Diavolo”. Passato il ponte svoltare a sinistra e poi ancora a sinistra lungo contrada Ributino.

Km 2,6

Proseguire sempre diritti lungo contrada Ributino.

Km 5

Proseguire sempre lungo la strada principale, dopo una breve galleria la strada inizia a salire.

Km 7,3

Terminato il tratto più impegnativo della salita. Proseguire sempre diritti.

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Km 11

All’incrocio svoltare a destra in direzione Abbadia di Fiastra.

Km 12

All’incrocio svoltare a sinistra in direzione Abbadia di Fiastra.

Km 12,2 Siamo arrivati all’Abbadia di Fiastra, prima tappa del nostro itinerario. Per proseguire con il tour all’incrocio mantenere la destra e imboccare la prima traversa a sinistra che sale a lato dei parcheggi. A questo punto proseguire sempre diritti costeggiando la riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra. Km 17,2 Al bivio svoltare a destra ed all’incrocio che troviamo subito dopo svoltare a sinistra. Km 20,6 Alla rotonda proseguire diritti in direzione Macerata. Km 21,2 Alla rotonda proseguire diritti in direzione Macerata. Inizia un tratto con traffico in aumento, prestare attenzione. Km 21,6 Alla rotonda prendere a sinistra in direzione Macerata e poi imboccare la prima a destra (viale Conce). Proseguire diritti. Km 23,2 All’incrocio svoltare a destra in direzione Macerata. Attraversato il ponte proseguire sempre diritti in direzione Macerata. Tratto trafficato, prestare attenzione. Km 24,5 Alla rotonda svoltare a destra e prendere la prima a sinistra. Proseguire sempre diritti lungo contrada Valleverde. Km 27,2 Tratto di strada stretta, prestare attenzione. Mantenere la sinistra in direzione San Claudio. Km 28

Siamo giunti alla Chiesa di San Claudio al Chienti. Imboccare la strada sulla sinistra della chiesa e svoltare subito a destra imboccando contrada San Claudio. Dopo qualche centinaio di metri attraversamento della linea ferroviaria, prestare attenzione.

Km 29,8 Appena fuori dall’abitato di San Claudio Stazione proseguire diritti imboccando contrada Fonte Murata. La strada è stretta ma con un traffico molto limitato. Proseguire sempre diritti senza prendere alcuna deviazione. Km 34,2 Morrovalle stazione, al semaforo proseguire diritti attraversando la strada che porta a Morrovalle e imboccando via XXIX giugno. Da li proseguire diritti. Km 36,8 Al bivio proseguire diritti lungo la strada che diventa sempre più stretta. Km 38,7 All’incrocio svoltare a destra e proseguire sempre diritti Km 39,7 Al semaforo proseguire diritti attraversando la statale in direzione Santa Maria a piè di Chienti. Km 40

Il nostro itinerario termina con la figura maestosa della Chiesa di Santa Maria a piè di Chienti..

Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Tolentino - Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra Piazza della Libertà, 18 tel. +39 0733 972937 e-mail: informazioni@vivitolentino.it Corridonia (Chiesa di San Claudio al Chienti) Piazza F. Corridoni, 8 tel. +39 0733 439900 Montecosaro (Abbazia di Santa Maria a piè di Chienti) Via Gatti, 3 tel. +39 0733 560711

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Itinerario 7 Il territorio maceratese e le sue Università

Macerata

Mogliano

Camerino

Caldarola

Lunghezza: 83,5 km Difficoltà: medio/alta Pendenza max.: 9% Altitudine max.: 660 m Rapporti consigliati: 39x26 Traffico automobilistico: medio

San Ginesio

Loro Piceno

Luoghi di interesse Macerata - altitudine: 315 m, distanza dal punto di partenza: 0 Km Il capoluogo di provincia, 43000 abitanti, sorge su una collina tra le vallate del Chienti e del Potenza. Le sue origini sono controverse, benché spesso vengano ricondotte alla distruzione della città romana di Helvia Recina (situata sulle rive del fiume Potenza, dove oggi sorge la frazione di Villa Potenza) le prime tracce di una “Terra de Maceratinis” si riscontrano nel X secolo. Lo sviluppo della città da allora fu costante e sempre caratterizzato da una forte impronta culturale (già nel 1290 vene fondato uno “Studium Legum”, primo stadio della famosa Università) e amministrativa (sede vescovile dal 1320). Uno dei periodi più intensi della storia maceratese si vive nel corso del Risorgimento: nel 1815 si rifugiarono a Macerata le truppe di Gioachino Murat sconfitte a Tolentino, nel 1817 si ebbe il primo moto rivoluzionario italiano, nel 1849 Garibaldi soggiornò a Macerata e fondò la Legione Maceratese con la quale provò a salvare la neonata Repubblica Romana (proprio a Macerata Garibaldi venne eletto deputato della suddetta Repubblica). Il centro storico è il vero cuore politico e culturale della città ed all’interno delle sue mura ricche di storia si trovano tutti gli edifici e monumenti più importanti. Macerata ha dato i natali a molti personaggi illustri: va ricordato in particolare Padre Matteo Ricci, gesuita che a cavallo dei secoli XVI e XVII visse in Cina, dove tuttora viene ricordato per la sua fondamentale opera di collegamento culturale tra la Cina e l’Occidente. Da vedere: Arena Sferisterio (edificio costruito nel 1829 per il gioco del pallone a bracciale è oggi sede dello “Sferisterio Opera Festival”), Loggia dei Mercanti, Teatro Lauro Rossi, Palazzo dei Diamanti, Palazzo Ricci (con splendida raccolta di pittura del Novecento), Palazzo Buonaccorsi (al suo interno il museo della carrozza e le raccolte di arte antica e moderna), Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, Torre Civica, Palazzo dell’Università, nella frazione di Villa Potenza), Teatro della Società Filarmonico Drammatica, Giardini Diaz, Cattedrale, Chiesa di San Filippo, Chiesa di San Giovanni, Chiesa di Santa Maria della Porta, Chiesa di Santa Maria delle Vergini (a 2 Km dal centro di Macerata), area archeologica di “Helvia Recina” (nella frazione di Villa Potenza). Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra - altitudine: 180 m, distanza dal punto di partenza: 12,2 Km Costruita dai monaci cistercensi nel 1142, è sicuramente uno dei monasteri dell’ordine meglio conservati in Italia. La storia narra che dodici monaci provenienti dall’Abbazia di Chiaravalle di Milano costruirono il complesso utilizzando per

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larga parte le pietre della vicina città romana di Urbs Salvia. I monaci, costruita l’abbazia nel XII secolo, si dedicarono alla bonifica ed allo sviluppo agricolo del territorio circostante. Dopo secoli di accrescimento l’abbazia fu preda di saccheggi e affrontò svariate peripezie fino a tornare ai monaci cistercensi nel 1985. Dal 1984 l’abbazia ed il territorio limitrofo fanno parte della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra, istituita dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Regione Marche a tutela dei preziosi beni artistici e naturalistici. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’ultimo piano dell’attiguo palazzo Giustiniani-Bandini fu adibito a campo di internamento per ebrei. Da vedere: Chiesa di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, monastero (particolarmente suggestivo è il chiostro), palazzo Giustiniani Bandini (XIX secolo), la selva con il suo patrimonio floristico e faunistico (estesa per più di 100 ettari, raro e stupendo esempio delle foreste che coprivano il territorio maceratese). Mogliano - altitudine: 313 m, distanza dal punto di partenza: 25 Km Paese di origini picene che oggi conta 4900 abitanti. Centro artigianale di notevole interesse, sorge sul crinale tra le valli del Cremone e dell’Ete Morto. Dal suo centro storico che conserva solamente parte delle mura e della rocca si gode di una splendida vista sui Monti Sibillini. Da vedere: Chiesa Arcipretale di S. Maria di Mogliano (conserva al suo interno la Pala di Lorenzo Lotto “La Madonna in gloria e i Santi”), Chiesa di San Gregorio Magno, Chiesa di Santa Maria in Piazza, Complesso Monumentale di Santa Maria da Piedi, Palazzo Forti, Teatro Apollo. Loro Piceno - altitudine: 436 m, distanza dal punto di partenza: 32 Km Il borgo sorge sull’antica “Castrum Lauri” sulla dorsale del versante destro della valle del fiume Fiastra. Di origine picena, in età romana fece parte del complesso viario che aveva come baricentro la vicina “Urbs Salvia”. Il centro storico, rimasto intatto da secoli, si sviluppa adiacente al Castello di Brunforte. Loro Piceno è la patria del vino cotto: già famoso in epoca romana questo vino dalla vinificazione molto particolare viene celebrato tutti gli anni nella tradizionale sagra. A testimoniare il legame tra il vino e la cittadina ci sono le caratteristiche architettoniche funzionali alla preparazione del vino che si incontrano spesso nel borgo. Da vedere: Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Antonio da Padova, Chiesa di Santa Maria di Piazza, Castello di Brunforte (che ospita un piccolo ma ricco Museo delle due Guerre Mondiali), Torre della Vittoria, Portale del Monte Frumentario, Palazzo Comunale, Mostra permanente delle attrezzature e degli utensili per il vino cotto. San Ginesio - altitudine: 693 m, distanza dal punto di partenza: 50 Km Stupenda cittadina situata sulla sommità di un colle dal panorama mozzafiato. 3800 abitanti, territorio già abitato in epoca romana, ebbe il suo periodo di maggior splendore tra il XIII e il XIV secolo quando era uno dei più potenti comuni delle Marche. Il centro storico è interamente racchiuso nella maestosa cinta muraria, rimasta intatta dal XV secolo e con un ottimo stato di conservazione di tutte le strutture difensive ad essa collegate: torrioni, camminate, baluardi e porte castellane. La ricca storia di San Ginesio viene ricordata ogni anno con numerosi eventi e rievocazioni storiche dall’ambientazione particolarmente suggestiva. Nel XV secolo ha dato i natali al grande giurista Alberico Gentili la cui storia si intreccia con quella di Giordano Bruno e di altri intellettuali esuli a causa dell’Inquisizione. Già dal 2002 San Ginesio può vantare la bandiera arancione (marchio di qualità turistico-ambientale per i paesi dell’entroterra) e il titolo di “Borgo più bello d’Italia” nella graduatoria nazionale stilata dall’ANCI. Da vedere: Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Tommaso e Barnaba, Collegiata-Chiesa di Santa Maria Assunta (con affreschi della prima metà del XV secolo dei fratelli Jacopo e Lorenzo Salimbeni), Ospedale di San Paolo (o dei Pellegrini), Auditorium di S. Agostino, Piazza Gentili, le mura, Museo Scipione Gentili, Teatro Giacomo Leopardi. Caldarola - altitudine: 314 m, distanza dal punto di partenza: 62,5 Km Piccolo centro di 1900 abitanti, è un borgo ricco di arte e di storia. Caldarola, patria natale del pittore Simone De Magistris (XVI secolo), sorge ai piedi dell’imponente castello che con la sua merlatura in stile guelfo domina il borgo sottostante. Il castello, di cui si hanno tracce già dal IX secolo, come tutta la città, ha il suo periodo di massimo splendore nel ‘500 grazie all’avvento della famiglia Pallotta. Il Cardinale Evangelista Pallotta cambiò radicalmente la propria città di origine sia da un punto di vista urbanistico che culturale, trasformò la piazza ed il castello. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu importante centro della resistenza maceratese. Da oltre 20 anni si svolge, con partenza ed arrivo a Caldarola, la famosa Gran Fondo dei Sibillini, manifestazione ciclistica che ogni anno porta migliaia di appassionati lungo le strade del vicino Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da vedere: Castello Pallotta, Palazzo Pallotta (Municipio), Collegiata di San Martino, Teatro Comunale, Chiesa dei Santi Gregorio e Valentino, Monastero delle Canonichesse Regolari Lateranensi, Antiquarium, Museo Civico della Resistenza. Camerino - altitudine: 661 m, distanza dal punto di partenza: 83,5 Km La città dal suo colle domina le colline e le valli sottostanti del Chienti e del Potenza, a ricordare la potenza e la ricchezza di cui un tempo poteva fregiarsi. La città di Camerino, 7000 abitanti, deve infatti sicuramente parte della sua gloriosa storia alla propria posizione favorevole. Il primo abitato fu fondato dagli Umbri Camerti, in seguito alleati di Roma e cittadini romani dal 101 a.c.. Camerino già nell’anno 1000 era un comune vivo ed indipendente, prima ghibellino poi guelfo; nel 1259 dovette subire la distruzione da parte delle truppe imperiali. Ma di lì a poco sarebbe arrivato per Camerino il periodo di massimo splendore con l’avvento della signoria dei Da Varano. Con tale signoria, che resse la città dal XIII secolo fino alla metà del ‘500, con brevissime interruzioni, Camerino divenne città tra le più importanti dal punto di vista demografico, artistico ed economico del centro Italia. In questo periodo così florido si hanno le prime tracce di quella che poi sarà l’università: nella prima metà del ‘300 era infatti già presente uno Studio di Diritto. L’Università di Camerino rimane uno degli atenei più antichi d’Italia insieme a quello della vicina Macerata. Passato il periodo della signoria dei Da Varano, la città divenne capoluogo di delegazione sotto il diretto controllo della Chiesa fino al 1860 per poi, con il Risorgimento, entrare a far parte del Regno d’Italia. La città di Camerino ha subito due terribili terremoti, uno nel 1799 ed uno nel 1997 che hanno portato forti danni sia da un punto di vista architettonico che economico alla città. A Camerino si svolge ogni anno un’importante rievocazione storica, “La Corsa della Spada”, in cui si sfidano i tre terzieri che compongono la città.

32


Da vedere: Piazza Cavour (sede dell’Università, splendida corte riascimentale), Palazzo Ducale, Duomo, Palazzo e museo arcivescovile (con pezzi di altissimo pregio), Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Filippo (con tela di Tiepolo), Chiesa di Santa Maria in Via, Rocca dei Borgia, Basilica di San Venanzio, Palazzo Comunale Bongiovanni, Teatro Filippo Marchetti, pinacoteca e museo archeologico, orto botanico, Tempio Ducale dell’Annunziata.

Macerata

Mogliano Loro Piceno

Camerino

Caldarola

San Ginesio

Note sul tracciato

Camerino

Caldarola

San Ginesio

Loro Piceno

Mogliano

Abbadia di Fiastra

Macerata

E’ sufficiente dare un’occhiata all’altimetria per capire che stiamo per affrontare un itinerario piuttosto impegnativo, sia dal punto di vista della distanza che dal punto di vista delle asperità da affrontare. Le salite non hanno in realtà pendenze particolarmente impegnative (la pendenza media si aggira sempre intorno al 5%) ma la quantità delle ascese da affrontare ed il continuo saliscendi rendono il tracciato adatto a cicloturisti preparati. Le strade percorse presenteranno un traffico automobilistico di rilievo solamente nel tratto che da Macerata ci porta all’Abbadia di Fiastra.

Profilo altimetrico

700 600 500 400 300 200

m

100

0

Km

10

20

30

40

50

60

70

80

83,8

Itinerario Km 0

Partenza da Macerata, Piazza della Libertà, sede dell’Università di Macerata. Uscire dal centro storico imboccando Corso Matteotti. Usciti dalle mura cittadine svoltare a sinistra e seguire e indicazioni per Foligno, Tolentino.

Km 1,1

Al termine di via Trento svoltare a sinistra e imboccare via Roma.

Km 7,4

Svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Abbadia di Fiastra e successivamente proseguire diritti.

Km 12

Svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Abbadia di Fiastra. All’incrocio successivo troviamo a sinistra l’Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, proseguendo l’itinerario svoltare a destra continuando a seguire le indicazioni per Petriolo, inizia il primo tratto in salita della giornata.

Km 18,4 All’incrocio svoltare tutto a destra in direzione Mogliano, proseguire per Mogliano senza abbandonare la strada principale. Km 24

All’incrocio proseguire a destra per Mogliano, Loro Piceno.

Km 25

All’incrocio svoltando a destra troviamo il centro storico di Mogliano. il nostro tour prosegue svoltando a sinistra in direzione Loro Piceno.

Km 25,4 Al bivio presendere a sinistra per Loro Piceno, proseguire per Loro Piceno senza abbandonare la strada principale. Km 32

Giunti a Loro Piceno proseguire diritti seguendo le indicazioni per Sant’Angelo in Pontano.

33


Km 33,3 All’incrocio svoltare a sinistra continuando a seguire le indicazioni per Sant’Angelo in Pontano. Km 41,5 All’incrocio lasciamo la strada che porta a Sant’Angelo in Pontano svoltando a destra in direzione SS78, Macerata. Km 43,7 Al semaforo attraversare la SS78 andando diritti in direzione San Ginesio. Inzio della salita che porta a San Ginesio. Km 50

Siamo arrivati a San Ginesio, ci troviamo di fronte alla maestosa Porta Picena. Proseguendo diritti si entra nel centro storico, l’itinerario prosegue sulla sinistra seguendo la segnaletica stradale per Caldarola, inizia la discesa.

Km 62,5 Caldarola, attraversiamo Piazza Vittorio Emanuele. Passata Caldarola proseguiamo sulla sinistra verso il lago di Caccamo. Km 65

Arrivato al centro abitato di Caccamo incroceremo la SP77, svoltando a sinistra lungo via Nazionale la imboccheremo in direzione Camerino. Proseguire lungo la SP77 in direzione Camerino fino a località Sfercia.

Km 74,5 In località Sfercia svoltare a destra verso Camerino, dopo qualche chilometro in falsopiano inizierà l’ultima asperità della giornata. Km 81,2 Mancano pochi chilometri di salita, al bivio prendere a destra seguendo le indicazioni per il centro di Camerino. Km 82,7 Imboccare la rampa che sulla sinistra sale all’interno delle mura e seguire le indicazioni per Piazza Cavour. Km 83,5 Il nostro itinerario si conclude qui, di fronte al Palazzo Ducale, nel cuore del centro storico e culturale di Camerino.

Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Macerata Piazza della Libertà, 9 tel. +39 0733 234807 e-mail: iat.macerata@provincia.mc.it Tolentino - Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra Piazza della Libertà, 18 tel. +39 0733 972937 e-mail: informazioni@vivitolentino.it Mogliano Via Roma, 54 tel. +39 0733 557771 Loro Piceno P.zza G. Matteotti, 2 tel. +39 0733 509112 San Ginesio Via Capocastello, 35 tel. +39 0733 652056 e-mail: info@sanginesio.sinp.net Comunità Montana dei Monti Azzurri: +39 0733 656336 Caldarola Piazza Vittorio Emanuele II, 13 tel. +39 0733 905529 Camerino Corso Vittorio Emanuele II, 21 tel. +39 0737 632534 e-mail: proloco@camerino.sinp.net

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Itinerario 8 Da Camerino al Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Camerino

Camerino, panorama

Visso

Lunghezza: 37,5 km Difficoltà: medio/alta Pendenza max.: 10% Altitudine max.: 794 m Rapporti consigliati: 39x26 Traffico automobilistico: medio

Visso

Castelsantangelo sul Nera

Luoghi di interesse Camerino - altitudine: 661 m, distanza dal punto di partenza: 0 Km La città dal suo colle domina le colline e le valli sottostanti del Chienti e del Potenza, a ricordare la potenza e la ricchezza di cui un tempo poteva fregiarsi. La città di Camerino, 7000 abitanti, deve infatti sicuramente parte della sua gloriosa storia alla propria posizione favorevole. Il primo abitato fu fondato dagli Umbri Camerti, in seguito alleati di Roma e cittadini romani dal 101 a.c.. Camerino già nell’anno 1000 era un comune vivo ed indipendente, prima ghibellino poi guelfo; nel 1259 dovette subire la distruzione da parte delle truppe imperiali. Ma di lì a poco sarebbe arrivato per Camerino il periodo di massimo splendore con l’avvento della signoria dei Da Varano. Con tale signoria, che resse la città dal XIII secolo fino alla metà del ‘500, con brevissime interruzioni, Camerino divenne città tra le più importanti dal punto di vista demografico, artistico ed economico del centro Italia. In questo periodo così florido si hanno le prime tracce di quella che poi sarà l’università: nella prima metà del ‘300 era infatti già presente uno Studio di Diritto. L’Università di Camerino rimane uno degli atenei più antichi d’Italia insieme a quello della vicina Macerata. Passato il periodo della signoria dei Da Varano, la città divenne capoluogo di delegazione sotto il diretto controllo della Chiesa fino al 1860 per poi, con il Risorgimento, entrare a far parte del Regno d’Italia. La città di Camerino ha subito due terribili terremoti, uno nel 1799 ed uno nel 1997 che hanno portato forti danni sia da un punto di vista architettonico che economico alla città. A Camerino si svolge ogni anno un’importante rievocazione storica, “La Corsa della Spada”, in cui si sfidano i tre terzieri che compongono la città. Da vedere: Piazza Cavour (sede dell’Università, splendida corte riascimentale), Palazzo Ducale, Duomo, Palazzo e museo arcivescovile (con pezzi di altissimo pregio), Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Filippo (con tela di Tiepolo), Chiesa di Santa Maria in Via, Rocca dei Borgia, Basilica di San Venanzio, Palazzo Comunale Bongiovanni, Teatro Filippo Marchetti, pinacoteca e museo archeologico, orto botanico, Tempio Ducale dell’Annunziata. Muccia - altitudine: 454 m, distanza dal punto di partenza: 8 Km Piccolo centro di 900 abitanti è stato sempre caratterizzato dalla strategica posizione lungo importanti vie di comunicazione: proprio qui si incrociano infatti l’antica via Flaminia e l’asse che collega Matelica a Visso. Sorge sulle pendici del colle su cui si trova Camerino, lungo il fiume Chienti e a pochissimi chilometri dal Parco Nazionale dei

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Monti Sibillini. La struttura urbanistica del centro è di stampo medievale e le sue viuzze strette conservano un fascino immutato nei secoli. Da vedere: Chiesa Santa Maria Di Varano, Chiesa di San Biagio, Vicolo Castello, Villa La Maddalena. Pieve Torina - altitudine: 470 m, distanza dal punto di partenza: 13,5 Km 1500 abitanti, centro che sorge immerso nel verde dei pascoli e dei boschi nei pressi della Riserva Naturale Montagna di Torricchio e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. I primi insediamenti sono di origini molto antiche, come testimoniano i resti della necropoli risalente all’VIII-VII secolo a.C. rinvenuti nei pressi della frazione di Lucciano. Per il resto, la sua storia coincide con quella dei centri vicini: nel basso medioevo il borgo fu sotto i Da Varano di Camerino ed in seguito seguì le sorti dello Stato Pontificio fino all’annessione al Regno d’Italia. Da vedere: Pieve Santa Maria dell’Assunta, Eremo di Sant’Angelo in Prefoglio (a pochi chilometri dal paese), Chiesa e Pinacoteca di San Giovanni, Museo della Nostra Terra, Riserva Naturale Montagna di Torricchio. Visso - altitudine: 607 m, distanza dal punto di partenza: 29,5 Km Centro di notevole interesse storico e paesaggistico è rinomata località turistica e sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini fin dal 1993, anno della sua istituzione. Secondo la tradizione Visso nacque ben 907 anni prima di Roma dai Naharci, tribù sabine dedite alla pastorizia. La storia di Visso è stata fortemente condizionata dalla sua posizione di snodo viario tra Roma e Camerino. Il suo territorio è stato a lungo conteso tra il Ducato di Spoleto, i Da Varano di Camerino e la Chiesa che ha accompagnato il comune fino all’Unità d’Italia quando passò dall’Umbria alle Marche. Di notevole interesse il centro storico, che sorge sulle rive del fiume Nera ed in cui spicca la Piazza dei Martiri Vissani, sulla quale si affacciano alcuni degli edifici più importanti del paese. Visso è conosciuto inoltre per la produzione del ciauscolo, insaccato tipico dell’alto maceratese preparato con una speciale lavorazione della carne di maiale Da vedere: Piazza dei Martiri Vissani, Collegiata di Santa Maria, Chiesa di San’Agostino e Museo Pinacoteca CivicoDiocesano (Conserva splendidi esempi di scultura lignea, tra cui un Crocifisso ligneo del XIV sec. e la Madonna di Macereto - XV sec., diverse opere del pittore quattrocentesco Paolo da Visso, alcuni manoscritti leopardiani, tra cui L’Infinito), Palazzo dei Priori, Palazzo del Divino Amore, Palazzo dei Governatori, Santuario di Macereto del XVI sec. (a 10 Km dal centro di Visso). Castelsantangelo sul Nera - altitudine: 780 m, distanza dal punto di partenza: 37,5 Km Piccolissimo comune di appena 300 abitanti, sorge nel cuore dei Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed è rinomata località turistica sia estiva che invernale. Nei pressi del paese sorge il fiume Nera. La sua storia è legata a Norcia da cui si “liberò” nel 1522 combattendo a fianco dei vissani. Del periodo medievale rimane la struttura urbanistica e le mura che dal borgo risalgono sul versante della montagna acquisendo una forma triangolare particolarmente suggestiva. Da vedere: Chiesa di San Martino, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di San Sebastiano, Chiesa di Santa Maria Castellare, Monastero di San Liberatore, mura, Ecomuseo del Cervo.

Profilo altimetrico

700

Castelsantangelo sul Nera

Visso

Muccia

Muccia

Pieve Torina

800

Maddalena

Camerino

Camerino

600

Pieve Torina

500

m

400

0

Km

5

10

15

20

25

30

35

40

Note sul tracciato

Visso

Castelsantangelo sul Nera

L’itinerario proposto ci porta nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibilini e benché la distanza da percorrere sia piuttosto esigua si tratta di un tracciato piuttosto impegnativo. In località Maddalena di Muccia si svolta a destra e la strada inizia a salire, nei primi chilometri si tratta di un falsopiano ma passato l’abitato di Pieve Torina le pendenze si fanno più impegnative. Gli ultimi 4 chilometri di salita toccano in diversi punti pendenze del 10%. Al termine di questa asperità troviamo una galleria con illuminazione piuttosto bassa, si consiglia la massima attenzione. Il punto con il maggior traffico automobilistico è quello tra Muccia e Maddalena. Per i più temerari suggeriamo un prolungamento del percorso: passato il centro di Castelsantangelo sul Nera e svoltando a sinistra si raggiunge Castelluccio di Norcia, centro abitato più elevato degli Appennini (1452 m) si trova su un altura tra due altipiani e di fronte al Monte Vettore. Castelluccio è un luogo dal fascino indescrivibile ma per arrivarci occorre “scalare” una salita di 10 Km con pendenze che si aggirano sempre intorno al 10%.

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Itinerario Km 0

Partenza da Camerino, Piazzale della Vittoria (di fronte alla Rocca del Borgia). Imbocchiamo in discesa via Cesare Battisti ed appena usciti dalle mura teniamo la destra lungo via Dante Alighieri.

Km 0,5

All’incrocio svoltare a sinistra in direzione Muccia.

Km 1

All’incrocio svoltare a sinistra e proseguire in discesa in direzione Muccia.

Km 8

Arrivati all’abitato di Muccia proseguire diritti fino all’incrocio con la SS77, svoltare a sinistra in direzione Visso.

Km 10

In località Maddalena svoltare a destra in direzione Visso, la strada inizia a salire in leggero falsopiano.

Km 13,5 Pieve Torina, attraversare l’abitato proseguendo diritti lungo la SP209. Km 21

La strada inizia a salire in modo più impegnativo.

Km 25,3 Termine della salita ed inizio della discesa che porta a Visso. In questo punto si incontra una galleria di circa 500 m con illuminazione piuttosto bassa, prestare la massima attenzione. Nel caso in cui si volesse evitare la galleria svoltare a sinistra all’incrocio che la precede e proseguire seguendo le indicazioni per Visso (deviazione che prolunga l’itinerario di circa 3 Km). Km 29,5 Giunti a Visso attraversare il paese e proseguire seguendo le indicazioni per Castelsantangelo sul Nera. Km 37,5 Il nostro itinerario si conclude qui, tra i vicoli di Castelsantangelo sul Nera, sotto a quel che resta della mura castellane.

Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Camerino Corso Vittorio Emanuele II, 21 tel. +39 0737 632534 e-mail: proloco@camerino.sinp.net Visso Piazza Martiri Vissani, 21 tel. +39 0737 9239 Parco Nazionale dei Monti Sibillini: +39 0737 972711 Castelsantangelo sul Nera Piazza S. Spirito, 1 tel. +39 0737 970039 Casa del Parco dei Monti Sibillini: +39 0737 970039

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39


Itinerario 9 Tra storia e natura nelle valli del Chienti e del Fiastra

Castello della Rancia - panorama

Urbs Salvia - anfiteatro

Castello della Rancia

Lunghezza: 16,5 km Difficoltà: bassa Pendenza max.: 6% Altitudine max.: 260 m Rapporti consigliati: 39x23 Traffico automobilistico: medio

Abbadia di Fiastra

Luoghi di interesse Castello della Rancia - altitudine: 170 m, distanza dal punto di partenza: 0 Km Il castello sorge sulla riva sinistra del Chienti a 7 chilometri dal centro di Tolentino e con le sue mura merlate ed il possente mastio si staglia imponente nella pianura circostante. Il nome del castello deriva dalla funzione del nucleo originario dell’edificio (XII secolo), si trattava infatti di un grancia (granaio) di proprietà dell’abbazia di Fiastra. Il nucleo originario della preesistente grancia è il mastio: alto circa 30 metri, costituito da quattro piani (al secondo piano si trovava l’alloggio del granciario e poi del castellano). La grancia venne trasformata in fortezza tra il 1353 e il 1357 dall’architetto Andrea Beltrami da Como per ordine di Rodolfo II da Varano di Camerino, il quale aveva intuito le grandi potenzialità della struttura dal punto di vista strategico militare. Successivamente il castello perse la sua funzione militare e venne adibito a casa colonica. A testimoniare l’importanza del ruolo esercitato e della sua posizione ci sono le numerose battaglie che nei secoli si sono combattute all’ombra del castello. La più importante fu, senza dubbio, quella che nel 1815 venne combattuta tra le truppe di Gioacchino Murat e le truppe austriache. La struttura ospita oggi il Museo Civico Archeologico con la sua collezione molto importante di reperti piceni. Da vedere: Museo Civico Archeologico Gentiloni Silverj, mastio, camminamenti, porticato, cappellina barocca, rievocazione storica della battaglia tra le truppe di Gioacchino Murat e le truppe austriache. Parco archeologico di Urbs Salvia - altitudine: 220 m, distanza dal punto di partenza: 12,2 Km Il parco archeologico di Urbs Salvia è senza alcun dubbio il più importante delle Marche ed uno dei più importanti dell’Italia centrale sia per estensione che per lo stato di conservazione dei monumenti che vi troviamo. La città, facente parte del Regium V Picenum, nacque intorno al I secolo a.c. e fu un fiorente centro. La sua posizione non fu casuale, nacque infatti all’incrocio di due importanti vie di comunicazione: quella che univa Firmum (Fermo) a Septempeda (San Severino Marche) e quella che conduceva da Asculum (Ascoli) attraverso Ricina (Villa Potenza) ad Auximum (Osimo). «Se tu riguardi Luni e Urbisaglia / Come son ite e come se ne vanno / Di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia / Udir come le schiatte si disfanno / Non ti parrà cosa nova né forte / Poscia che le cittadi termine hanno». Persino Dante

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Alighieri nel XVI canto del Paradiso narra di questa antica città e delle sue antiche vestigia. Urbs Salvia dopo secoli di splendore fu attaccata e sacchegiata dai Goti di Alarico intorno al 410; la città venne gradualmente abbandonata e le sue rovine vennero spesso utilizzate come materiale di costruzione per i centri che vennero edificati successivamente (in primo luogo per Urbisaglia che sorge sul colle antistante alle rovine). L’area archeologica si estende per 40 ettari e si sviluppa dal colle verso l’area pianeggiante. Attraverso un percorso di circa un chilometro si possono visitare gli imponenti e suggestivi monumenti giunti fino a noi. Da vedere: Serbatoio dell’acquedotto romano, Teatro, edificio a nicchioni, complesso Tempio-Criptoportico dedicato alla Salus Augusta, Anfiteatro (utilizzato durante l’estate per rappresentazioni di teatro antico, questo a testimoniare l’ottimo stato di conservazione), le mura, Museo Archeologico Statale di Urbisaglia, Rocca di Urbisaglia. Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra - altitudine: 180 m, distanza dal punto di partenza: 16,5 Km Costruita dai monaci cistercensi nel 1142, è sicuramente uno dei monasteri dell’ordine meglio conservati in Italia. La storia narra che dodici monaci provenienti dall’Abbazia di Chiaravalle di Milano costruirono il complesso utilizzando per larga parte le pietre della vicina città romana di Urbs Salvia. I monaci, costruita l’abbazia nel XII secolo, si dedicarono alla bonifica ed allo sviluppo agricolo del territorio circostante. Dopo secoli di accrescimento l’abbazia fu preda di saccheggi e affrontò svariate peripezie fino a tornare ai monaci cistercensi nel 1985. Dal 1984 l’abbazia ed il territorio limitrofo fanno parte della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra, istituita dalla Fondazione Giustiniani Bandini e dalla Regione Marche a tutela dei preziosi beni artistici e naturalistici. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’ultimo piano dell’attiguo palazzo Giustiniani-Bandini fu adibito a campo di internamento per ebrei. Da vedere: Chiesa di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, monastero (particolarmente suggestivo è il chiostro), palazzo Giustiniani Bandini (XIX secolo), la selva con il suo patrimonio floristico e faunistico (estesa per più di 100 ettari, raro e stupendo esempio delle foreste che coprivano il territorio maceratese).

Castello della Rancia Abbadia di Fiastra

Urbs Salvia

Note sul tracciato

Abbadia di Fiastra

Urbs Salvia

Castello della Rancia

Difficilmente troverete in così pochi chilometri una ricchezza storica e naturalistica di questo rilievo. L’itinerario che vi proponiamo misura infatti appena 16,5 km e benché contenga qualche breve tratto in salita non si tratta sicuramente un tracciato impegnativo. Le ascese presenti misurano poche centinaia di metri e la loro pendenza massima non supera il 6%. Il traffico automobilistico ha una certa importanza solamente nei pochissimi chilometri che interessano la Strada Picena (SO78). Da segnalare che nella seconda parte dell’itinerario sono presenti tratti di strada non asfaltata (ma comunque in buone condizioni) da affrontare con cautela.

Profilo altimetrico

300 250 200 150 100

m

50

0

Km

2,5

5

7,5

10

12,5

15

17,5

41


Itinerario Km 0

Questo itinerario parte dall’ingresso del maestoso Castello della Rancia. Usciamo dall’area del castello dirigendoci verso la strada provinciale 77, imboccarla svoltando a destra.

Km 1,3

Svoltare a destra verso la strada statale 77 (superstrada) proseguendo diritti oltrepassando lo svincolo. All’incrocio seguente svoltare a destra imboccando Contrada Divina Pastora. Inizia un primo tratto di strada non asfaltata.

Km 4

All’incrocio svoltare a sinistra proseguendo lungo Contrada Divina Pastora.

Km 5

Al bivio svoltare nuovamente a sinistra. Inizia un tratto in salita.

Km 8,5

Terminata la salita imboccare la prima traversa a destra.

Km 9,6

Al bivio proseguire in discesa mantenendo la destra, seguirà un brevissimo strappo di salita.

Km 10,5 All’incrocio con la SP78 svoltare a destra e proseguire diritti alle rotatorie successive. Tratto con traffico automobilistico in aumento, prestare attenzione. Km 12,2 Siamo giunti al parco archeologico di Urbs Salvia, svoltare a sinistra imboccando la strada bianca che passa a pochi metri dall’anfiteatro romano. Proseguire diritti per 400 metri ed al bivio svoltare a sinistra. Km 13,9 All’incrocio la strada torna ad essere asfaltata, proseguiamo diritti. Dopo poche centinaia di metri breve strappo di salita. Km 15,2 In cima allo strappo di salita svoltare a sinistra scendendo verso l’Abbadia di Fiastra. Km 16,5 Il nostro itinerario si conclude qui, di fronte all’Abbazia di S. Maria di Chiaravalle di Fiastra.

Uffici I.A.T. - Informazione e accoglienza turistica del territorio Tolentino - Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra - Castello della Rancia Piazza della Libertà, 18 tel. +39 0733 972937 e-mail: informazioni@vivitolentino.it Urbisaglia (Parco archeologico di Urbs Salvia) Via Sacrario tel. +39 0733 506566 e-mail: info@urbisaglia.com

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43


Informazioni ed assistenza cicloturistica MobilitĂ ciclabile Ass. Ciclo Stile Via Cadorna 10, Macerata tel. +39 334 3068027 e-mail: info@ciclostilemc.it www.ciclostilemc.it Gruca onlus Via Cadorna 10, Macerata tel. +39 333 5830881 e-mail: info@gruca.it www.gruca.it Guide e servizi cicloturistici Risorse cooperativa Via Mugnoz 5/a, Macerata tel. 0733280035 e-mail: info@risorsecoop.it www.risorsecoop.it Ass. Alter Eco tel. +39 328 3835482 e-mail: ass.altereco@gmail.com www.associazionealtereco.blogspot.com Negozi Specializzati ed assistenza tecnica Emporio Bici di Lambertucci Michele Via Bonifazio Fausti 3, Corridonia servizi: vendita, assistenza, noleggio tel. +39 0733 292055 e-mail: emporiobici@libero.it BIB Sport Via Tano 52, Macerata tel. +39 0733 201191 servizi: vendita, assistenza, noleggio e-mail: bibsport@libero.it www.bibsport.it Due ruote di Massetani Renato C.da Campomaggio 72/a, Morrovalle servizi: vendita, assistenza tel. +39 0733 564965 Non solo bici di Vecchi L. Via Brodolini 1, Porto Recanati servizi: vendita, assistenza, noleggio tel. +39 071 7590488 44


e-mail: bicienonsolo@tiscali.it Bike Center di Emilio Capaldi Via Settempda 112, San Severino Marche servizi: vendita, assistenza, noleggio, lavaggio bici tel. +39 0733 645340 e-mail: info@bikecenterce.com www.bikecenterce.com Fabbrica biciclette Trubbiani srl Via Arno 1, Treia servizi: produzione, vendita, assistenza tel. +39 0733 561248 e-mail: info@trubbianicicli.it www.trubbianicicli.it Informazioni turistiche di carattere generale Regione Marche www.turismo.marche.it Provincia di Macerata www.turismo.provinciamc.it www.gustitipicimaceratesi.it Parco Nazionale dei Monti Sibillini Piazza del Forno 1, Visso tel. +39 0737 972711 e-mail: informazioni@sibillini.net www.sibillini.net Comunità montana dei Monti Azzurri Via Piave 12, San Ginesio tel. +39 0733 656336 www.montiazzurri.it Comunità montana di San Severino Viale Mazzini 29, San Severino Marche tel. +39 0733 637246 www.comsanseverino.sinp.net Comunità montana di Camerino Via Venanzio Varano, Camerino tel. +39 0737 61751 www.comcamerino.sinp.net Mobilità Aereoporto Raffaello Sanzio di Ancona tel. +39 071 28271 www.ancona-airport.com

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Linea ferroviaria Civitanova - Albacina www.trenitalia.com - Stazione ferroviaria Macerata P.za XXV Aprile, 10 tel. +39 0733 240354 - Stazione ferroviaria Civitanova Marche P.za Rosselli tel. +39 0733 812907

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Sostenitori

Comune di Porto Recanati Promotori

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